Studio preliminare del contesto territoriale
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Studio preliminare del contesto territoriale
Studio preliminare del contesto territoriale Progetto “TUTELA E PROMOZIONE DEI PRODOTTI DOP E IGP DEL TERRITORIO REATINO” Luglio 2012 1 Sommario 1 La domanda dei prodotti DOP e IGP ........................................................................................................................... 4 1.1 I prodotti DOP e IGP italiani .............................................................................................................................. 4 1.1.1 Riconoscibilità dei prodotti DOP e IGP ..................................................................................................... 4 1.1.2 Penetrazione dei prodotti DOP e IGP ....................................................................................................... 6 1.1.3 Spesa in prodotti DOP e IGP ..................................................................................................................... 7 1.1.4 Abitudini di utilizzo e consumo dei Prodotti DOP e IGP ........................................................................... 8 1.1.5 Conoscenza della provenienza geografica dei prodotti............................................................................ 8 1.1.6 Tipologia di prodotti acquistati ................................................................................................................ 9 1.1.7 La qualità dei prodotti DOP e IGP per i consumatori................................................................................ 9 2. I Prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti ........................................................................................................... 12 2.1 Canali attraverso i quali si è venuti a conoscenza dei prodotti................................................................... 13 2.2 Canali di acquisto ........................................................................................................................................ 14 2.3 Frequenza di acquisto ................................................................................................................................. 14 2.4 Suggerimenti dei consumatori per la tutela e la diffusione della conoscenza dei prodotti DOP e IGP ...... 16 2.5 Evidenze emerse ......................................................................................................................................... 18 2 Indice delle figure Figura 1 – Riconoscibilità prodotti DOP e IGP .................................................................................... 5 Figura 2 - Acquisto di prodotti DOP e IGP negli ultimi 6 mesi .............................................................. 6 Figura 3 - Spesa settimanale per prodotti DOP e IGP ......................................................................... 7 Figura 4 - Quale uso fa dei Prodotti DOP e IGP che acquista? ............................................................ 8 Figura 5 - Secondo Lei, qualità di un prodotto alimentare significa soprattutto … ................................ 10 Figura 6 - Quando acquista un prodotto alimentare, in base a cosa riconosce la sua qualità? ................ 11 Figura 7 - Lei ritiene che i prodotti DOP e IGP (legati alla tradizione di un territorio) offrano maggiori garanzie di qualità? ..................................................................................................................... 12 Figura 8 - Attraverso quali canali ha conosciuto i prodotti DOP e IGP del territorio reatino? .................. 13 Figura 9 - Dove ha acquistato i prodotti DOP e IGP del territorio reatino ?.......................................... 14 Figura 10 - Lei mi ha detto di avere acquistato alcuni prodotti DOP e IGP del territorio reatino. Con quale frequenza in genere li acquista? ................................................................................................... 15 Figura 11 - In futuro, pensa di acquistare prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti? ............................ 15 Figura 12 - Come pensa si possano proteggere e tutelare i prodotti DOP e IGP dal fenomeno delle imitazione e contraffazioni (il fenomeno dell'Italian Sounding)? ........................................................ 16 Figura 13 - Tra questi strumenti, quali considera più efficaci per far conoscere i prodotti DOP e IGP ai consumatori? ............................................................................................................................. 18 3 1 La domanda dei prodotti DOP e IGP Per comprendere quali azioni è necessario intraprendere in termini di valorizzazione e tutela dei marchi DOP e IGP della Provincia di Rieti è necessario indentificare i driver di acquisto e le dinamiche della domanda nel mercato di riferimento che in base alle analisi del contesto sono il territorio locale del reatino e il territorio di prossimità del Comune di Roma. Proprio relativamente a quest’ultimo è stata condotta una specifica ricerca di mercato per comprendere il grado di notorietà, la penetrazione e la propensione d’acquisto dei consumatori romani nei confronti dei prodotti DOP e IGP dei produttori reatini. 1.1 I prodotti DOP e IGP italiani La prima parte della ricerca pone l’attenzione sulla domande dei prodotti DOP e IGP italiani per dare un’idea generale del mercato e del posizionamento dei prodotti reatini rispetto agli altri prodotti d’eccellenza italiani. Nella seconda parte il focus si sposta sui prodotti reatini per meglio comprendere le dinamiche e le differenze nella domanda dei prodotti. 1.1.1 Riconoscibilità dei prodotti DOP e IGP La ricerca evidenzia come formaggi e salumi siano di gran lunga i prodotti con i più alti livelli di notorietà presso la popolazione romana. In generale la riconoscibilità è molto forte, in media i consumatori intervistati hanno riconoscono 21 prodotti su 32 (una rosa di prodotti DOP e IGP provenienti da 9 regioni d’Italia), pari al 66,2%. Fra i prodotti reatini conosciuti, la Ricotta Romana raggiunge un alto grado di riconoscibilità con più del 90% percento del campione che dichiara di conoscerla, seguita dalla Mortadella Bologna (>80%); i Salamini Italiani alla Cacciatora, l’Olio Extravergine Sabina e l’Abbacchio Romano registrano comunque ottimi risultato essendo tutti oltre la soglia del 70%; meno noti risultano essere il Prosciutto Amatriciano e il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale che sono conosciuti all’incirca dal 20% della popolazione. Il 77% del campione ha indicato di conoscere l’Olio Extravergine di Oliva Sabina. Si stima che la conoscenza di questo prodotto sia diffusa presso circa 1.780.000 romani. I livelli di notorietà del prodotto sembrano crescere al crescere dell’età e al diminuire della dimensione del nucleo familiare. La notorietà del Prosciutto Amatriciano raggiunge il 22,8% (cioè 527.000 individui circa), ovvero al ventottesimo posto fra i 32 prodotti proposti (da tutta l’Italia). 4 Figura 1 – Riconoscibilità prodotti DOP e IGP 5 1.1.2 Penetrazione dei prodotti DOP e IGP Ciascun intervistato ha acquistato in media circa 14 dei 32 prodotti in elenco. Ottima la penetrazione del Parmigiano Reggiano, che supera il 93% (circa 2.160.000 romani lo hanno acquistato almeno una volta negli ultimi sei mesi). Figura 2 - Acquisto di prodotti DOP e IGP negli ultimi 6 mesi 6 Fra i prodotti provenienti esclusivamente dal territorio di Rieti, l’Olio extravergine Sabina è il più acquistato (44%) rispetto al Prosciutto Amatriciano (supera di poco il 10%). Riguardo agli altri la cui produzione interessa anche le imprese del reatino i più “performanti” sono la Mortadella Bologna (il 59,8% del campione lo ha acquistato negli ultimi sei mesi), la Ricotta Romana (59,4%) e l’Abbacchio Romano (46,4%), mentre il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale non raggiunge quota (9%). 1.1.3 Spesa in prodotti DOP e IGP La stima effettuata per quanto riguarda la spesa effettuata in prodotti DOP e IGP indica che circa 716.000 individui (31% del campione) spendono per Prodotti DOP e IGP una quota inferiore (o uguale) al 10% della propria spesa alimentare. Il 27,6% spende per questi prodotti tra l’11 ed il 25%, mentre il 22,8% ha detto di spendere di più. Figura 3 - Spesa settimanale per prodotti DOP e IGP La quota media di spesa settimanale destinata ai prodotti DOP e IGP, stimata attraverso una media ponderata dei valori centrali di ogni fascia di spesa indicata dagli intervistati, è pari al 16,1% della spesa settimanale complessiva, tra i 10 e gli 11€ a settimana. 7 L’ammontare speso risulta positivamente correlato con il profilo socio-culturale del rispondente, cioè al migliorare della condizione lavorativa e del titolo di studio, aumenta la quota di spesa destinata ai prodotti più sofisticati come DOP e IGP pur non aumentando significativamente la spesa complessiva. Il dato rilevato indica che i cittadini romani con profilo socio-economico più elevato premiano la qualità dei prodotti anche a scapito delle quantità consumate (cioè mangiano meno e meglio). 1.1.4 Abitudini di utilizzo e consumo dei Prodotti DOP e IGP I Prodotti DOP e IGP vengono acquistati per essere consumati abitualmente dalle famiglie romane: l’88,1%, cioè oltre 2.000.000 individui, ne fa invece un uso quotidiano nell’ambito familiare, mentre solo il 3,9% ha dichiarato di acquistarli per regalarli e appena l’8,1% ne fa un uso occasionale,. Figura 4 - Quale uso fa dei Prodotti DOP e IGP che acquista? 1.1.5 Conoscenza della provenienza geografica dei prodotti La conoscenza geografica dei prodotti ha un buon livello di diffusione tra i consumatori di Roma. Il confronto fra i due dati (quello dichiarato dall’intervistato e quello dedotto dai prodotti acquisiti) ha messo in luce come presso i romani la provenienza di alcuni prodotti sia più nota di altri e come in generale il grado di informazione dei consumatori sulla provenienza non sia elevato. Infatti, i prodotti laziali sono acquistati dal 94,6% degli intervistati, a fronte dell’oltre 80% che ha riconosciuto e dichiarato durante l’intervista la provenienza corretta (Lazio) dei prodotti stessi. Ottimo risultato, se riferito al contesto, anche se ipotizzabile in considerazione della residenza degli intervistati nel territorio limitrofo a quello delle produzioni. Ma va evidenziato 8 che comunque è elevata anche la conoscenza dei più noti formaggi e salumi provenienti da altre regioni italiane: Toscana (il 22,8% acquista, il 17,6% indica la regione), Emilia Romagna (il 98,6% acquista, il 51,6% indica la regione) e Campania (l’85% acquista, il 40,2% indica la regione). In altri casi la notorietà della provenienza è risultata molto più bassa. 1.1.6 Tipologia di prodotti acquistati Formaggi e salumi sono i prodotti più acquistati (più del 90% dei consumatori) il che da un lato evidenzia la correlazione fra notorietà e frequenza di acquisto, dall’altro fornisce indicazioni sulle abitudini alimentari più diffuse tra i consumatori dell’area romana. 1.1.7 La qualità dei prodotti DOP e IGP per i consumatori La qualità è una caratteristica distintiva dei prodotti DOP e IGP, ma il termine qualità può avere accezioni e declinazioni diverse, essendo legato non solo alle caratteristiche del prodotto, ma alle percezioni del consumatore. Per capire che significato i consumatori attribuiscono al termine qualità è stato chiesto loro di declinare il termine descrivendo quali sono le caratteristiche per loro rilevanti. I risultati hanno evidenziato come, per quasi il 60% del campione (1.400.000 romani), genuinità e la sicurezza siano gli elementi che maggiormente qualificano un prodotto alimentare in termini di qualità. Passano invece in secondo piano altri elementi più scontati come “naturalità”1 e “salubrità”, così come risulta meno rilevante il prezzo che da solo non può essere considerato un elemento che identifica la qualità del prodotto. 1 Questo termine, peraltro, è molte volte percepito come sinonimo di biologico e su questo aspetto di recente vi è stato un intervento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali verso distributori che lo hanno utilizzato per la vendita di vini biologici. 9 Figura 5 - Secondo Lei, qualità di un prodotto alimentare significa soprattutto … Nei criteri di scelta per l’acquisto di un prodotto di qualità le “caratteristiche organolettiche” sono ovviamente quelle più indicate (40% del campione, dato di popolazione stimato 920.000 unità). La “certificazione d’origine” è risultata seconda nella graduatoria con il 26,8% di intervistati che la indica come criterio per riconoscere la qualità del prodotto. Poco rilevanti invece la confezione, le modalità e i termini di conservazione del prodotto e i metodi di coltivazione/produzione/raccolta. 10 Figura 6 - Quando acquista un prodotto alimentare, in base a cosa riconosce la sua qualità? Inoltre si è cercato di capire se i prodotti DOP e IGP sono effettivamente sinonimo di qualità, il 45% del campione dichiara “certamente sì – questi prodotto offrono maggiori garanzie di qualità”. Si stima che nella popolazione romana questo convincimento sia radicato in oltre 1.000.000 individui. Cumulando le risposte “Certamente sì” e “Probabilmente si” si raggiunge quota 93,6% del campione, che è ha mostrato di essere incline al convincimento che i prodotti DOP ed IGP offrano realmente maggiori garanzie di qualità. 11 Figura 7 - Lei ritiene che i prodotti DOP e IGP (legati alla tradizione di un territorio) offrano maggiori garanzie di qualità? Il riconoscimento del valore dei prodotti certificati si traduce concretamente in una certa propensione a pagarli di più. Mediamente tale propensione si attesta attorno al 9,3%, di cui il 5,4% sarebbe disposto a pagarli anche il 30% in più, mentre l’11,2% degli intervistati che non è disposto a sostenere un sovraprezzo. 2. I Prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti Rispetto ai comportamenti di acquisto relativi ai prodotti DOP e IGP italiani, negli acquisti dei prodotti reatini si rilevano alcune differenze da parte dei consumatori romani. Per questi l’associazione prodotto-territorio sembra essere piuttosto bassa, visto che solo il 3,4% ha indicato la “riconoscibilità rispetto a prodotti coltivati o trasformati altrove”; e se a questo si aggiunge che sono pochi coloro che con gli attuali strumenti di comunicazione utilizzati comprendono il “rispetto degli standard di sicurezza” (appena il 4%) e la chiarezza dell’etichetta (solo l’8,6%), ne risulta chiaramente la necessità di aumentare nel mercato target il livello di conoscenza dei prodotti realizzati nel reatino, puntando a farli “distinguere” 12 dagli altri. A rafforzare quanto detto vi è il fatto che, nonostante solo una piccola parte dei consumatori abbia dichiarato di comprendere questi aspetti distintivi, una buona parte (48%) ne riconosce una “alta qualità” e il 13,4% ha anche evidenziato il buon “rapporto qualità/prezzo”. 2.1 Canali attraverso i quali si è venuti a conoscenza dei prodotti I luoghi della “spesa” e la rete amicale e familiare sono i principali canali attraverso il quale la conoscenza dei prodotti si diffonde: i primi (supermercati/negozi al dettaglio e punto vendita diretto) raggiungono oltre il 60% dei consumatori, le seconde (a casa di amici/parenti e passaparola) superano il 32%. Figura 8 - Attraverso quali canali ha conosciuto i prodotti DOP e IGP del territorio reatino? Meno efficaci sembrano essere gli altri canali, visto che sagre e fiere raggiungono meno del 10% dei consumatori, mentre complessivamente i mass media poco più del 12% e i mezzi cartacei meno del 5%. 13 2.2 Canali di acquisto Come era dato aspettarsi nei canali distributivi si concentrano il maggior volume di acquisti (81%) con la punta più alta nei supermercati/ipermercati/grande distribuzione (64%), seguiti dai negozi alimentari non della grande distribuzione (15,6%) e dai negozi specializzati in prodotti tipici (10,8%). Un discorso a parte merita l’acquisto direttamente dal produttore (12,2%), che lascia intendere la ricerca da parte dei consumatori di prezzi minori (il Km 0) e la volontà di conoscere il luogo di produzione/origine, con interessanti riflessi anche in termini di turismo nei territori interessati. Sono, invece, molto meno frequenti gli acquisti nei mercati rionali e nei ristoranti, così come nelle fiere/manifestazioni che sembrano costituire più l’occasione per conoscere (quinto posto tra i canali) che per acquistare i prodotti (terz’ultimo posto). Figura 9 - Dove ha acquistato i prodotti DOP e IGP del territorio reatino ? 2.3 Frequenza di acquisto Oltre 2.000.000 di romani hanno acquistato o hanno comunque consumato almeno una volta negli ultimi sei mesi almeno uno dei prodotti certificati provenienti dal reatino (87% del campione). 14 Il 36,6% degli acquirenti utilizza frequentemente e con regolarità tali prodotti (oltre 735.000 individui) e costituiscono lo “zoccolo duro” su cui possono contare i produttori, mentre il 46% ha dichiarato di farlo “qualche volta non frequentemente”. Infine il 17,5% (oltre 350.000 cittadini romani) lo fa solo episodicamente. Figura 10 - Lei mi ha detto di avere acquistato alcuni prodotti DOP e IGP del territorio reatino. Con quale frequenza in genere li acquista? Dopo l’acquisto e il consumo molti consumatori vogliono riacquistarli: il 91,6% degli intervistati ha manifestato l’intenzione di acquistare/ri-acquistare in futuro prodotti certificati reatini, nel 90,8% dei casi per consumo personale/familiare (stimato in quasi 2.100.000 individui) e solo nello 0,8% dei casi per regalarli. Il 3% ha dichiarato di non avere intenzione di acquistarne per il futuro, mentre il 5,4% non sa se lo farà. Al crescere dalla dimensione media del nucleo familiare cresce anche la propensione ad acquistare in futuro i prodotti certificati reatini (97,2% nel caso dei grandi nuclei). Figura 11 - In futuro, pensa di acquistare prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti? 15 2.4 Suggerimenti dei consumatori per la tutela e la diffusione della conoscenza dei prodotti DOP e IGP I suggerimenti sulle iniziative volte alla tutela dei prodotti DOP e IGP non sono univoci, ma vi è la consapevolezza che siano utili, visto che solo una parte marginale dei consumatori ritiene che non ci sia modo di evitare azioni scorrette di alcuni produttori (0,6%) o non sa cosa dire (0,8%). Figura 12 - Come pensa si possano proteggere e tutelare i prodotti DOP e IGP dal fenomeno delle imitazione e contraffazioni (il fenomeno dell'Italian Sounding)? Le principali indicazioni sul “cosa fare” riguardano da un lato la sensibilizzazione al consumo di qualità (29,8%) e la promozione dei marchi (19,6%), dall’altro le azioni di tutela legale (26%). Riguardo al “come fare” secondo gli intervistati il luogo di acquisto assume importanza cruciale per la diffusione della conoscenza dei prodotti DOP e IGP, nei quali il 54,6% dei suggerisce di organizzare degustazioni. Il fatto che la pubblicità sul canale televisivo sia al secondo posto (41,2%) tra le azioni suggerite, mentre è al sesto posto e con molte meno preferenze per l’impatto che ha nel far conoscere i prodotti (6,4%, vedere punto 1.2.1), segnala che questo canale è ritenuto più idoneo per la prevenzione (in generale) del fenomeno dell’italian 16 sounding. E stesso ragionamento vale anche per le fiere (24,8%) e per i mercati rionali (19,4%). Confrontando i dati dei canali di conoscenza con quelli di tutela ne emerge che i consumatori sono più attenti nei luoghi di acquisto sia per conoscere sia per acquistare consapevolmente specifiche categorie di prodotti, mentre per il tema più generale del valore e della distinzione dei prodotti certificati rispetto agli altri, l’attenzione è più elevata quando ricevono messaggi dai mass media che comunicano anche per immagini. Sono, invece, ritenuti molto meno efficaci gli strumenti di comunicazione cartacei. 17 Figura 13 - Tra questi strumenti, quali considera più efficaci per far conoscere i prodotti DOP e IGP ai consumatori? 2.5 Evidenze emerse L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare alcuni elementi chiave emergenti dalle varie fasi dell’intervista, che possono essere utili nel delineare delle strategie volte alla valorizzazione dei prodotti DOP e IGP. 1. I prodotti più acquistati: formaggi e salumi sono i prodotti DOP e IGP più riconosciuti e più acquistati. Ciascun rispondente ne conosce in media 21 sui 32 che gli sono stati elencati e ne ha acquistato 14 diversi negli ultimi sei mesi. 2. Quanto spendono: la quota di spesa destinata ai prodotti certificati si aggira attorno al 16% della spesa settimanale ed è stimata in circa 10 €. 3. L’uso dei prodotti certificati è entrato nella quotidianità: l’88% circa del campione ha dichiarato di farne uso personale/familiare e ciascun intervistato ha dichiarato di avere acquistato in media 6 categorie di prodotti diverse su 8 che fanno capo ai 32 prodotti presi in esame 18 4. Il posizionamento dei prodotti laziali: il 94,6% del campione ha acquistato prodotti certificati di origine laziale, dei quali (conosce) ha indicato correttamente la provenienza nell’80,2% dei casi. Per quanto riguarda i prodotti di altre regioni buoni i livelli di notorietà dei prodotti toscani, emiliani e campani; scarsa invece quella dei prodotti piemontesi. 5. Il concetto di qualità: Per i romani la declinazione del concetto di “prodotto di qualità” in generale passa attraverso la genuinità (59,4%) e la sicurezza alimentare (49,8%), elementi da valorizzare per promuovere nello specifico il consumo dei prodotti DOP ed IGP. La certificazione di qualità (26,8%) è riconosciuta dal 93,6% del campione come una garanzia di maggior qualità del prodotto. 6. La notorietà dei prodotti reatini: i prodotti reatini sono noti in tutta la capitale e ciascun intervistato conosce almeno un prodotto certificato reatino (99,4%). Ottimi i livelli di notorietà stimati per la Mortadella Bologna, la Ricotta romana, l’Abbacchio romano, e l’Olio Sabina, quest’ultimo riconosciuto dal 77% della popolazione e con una penetrazione (negli ultimi sei mesi) del 44%. L’olio Sabina è risultato 17° per notorietà nella graduatoria dei 32 prodotti e 16° in quella degli acquisti/consumi. Significativamente meno diffusa la conoscenza del Prosciutto Amatriciano (22,8%, 28° nella graduatoria dei prodotti conosciuti) e più contenuta la sua penetrazione (11,6%, 27° in graduatoria). 7. La qualità percepita dei prodotti reatini: in generale i DOP e gli IGP del territorio reatino sono riconosciuti come prodotti di qualità dal 48% del campione. Per sfruttare il “valore positivo del territorio” è necessario quindi favorire la riconoscibilità della provenienza dei prodotti e diffondere le loro caratteristiche intrinseche ed il rispetto degli standard di sicurezza alimentare, elemento indicato come fondamentale nella definizione del concetto di “qualità” applicato ai prodotti alimentari. 8. Frequenza degli acquisti dei prodotti reatini: L’87% degli intervistati ha acquistato o comunque consumato almeno una volta negli ultimi sei mesi almeno uno dei prodotti certificati provenienti dal reatino. Il 36,6% degli acquirenti utilizza frequentemente e con regolarità tali prodotti, mentre il 46% ha dichiarato di farlo “qualche volta non frequentemente”. Infine il 17,5% lo fa solo episodicamente. Il 91,6% degli intervistati ha manifestato inoltre l’intenzione di acquistare/ri-acquistare in futuro prodotti certificati reatini, nel 90,8% dei casi per consumo personale/familiare (stimato in quasi 2.100.000 individui) e solo nello 0,8% dei casi per regalarli. 19 9. L’importanza del punto vendita: Nella diffusione e nell’acquisto dei prodotti DOP ed IGP, compresi quelli del reatino, gioca un ruolo fondamentale il punto vendita, sia esso della GDO oppure della rete tradizionale. Infatti il punto di vendita è nel 62,2% dei casi il canale attraverso il quale si viene a conoscenza dei prodotti. Dalla lettura incrociata dei dati e dalla correlazione tra le variabili si intravede una certa tendenza a confermare il canale adottato per il primo acquisto. In questo senso il punto vendita assume importanza strategica cruciale nel definire il processo di canalizzazione dei prodotti. 10. I suggerimenti riguardo valorizzazione e tutela: la tutela dei prodotti certificati è risultata materia complessa per gli intervistati poiché estranea al ruolo di consumatore. Secondo gli intervistati la battaglia va condotta su due fronti, da un lato sensibilizzare il consumo di qualità (29,8%) e contemporaneamente promuovere e diffondere al meglio i marchi locali (26%) per avvicinare i consumatori ai prodotti, fidelizzandoli e gratificandoli attraverso i prodotti stessi; dall’altro lato incentivare i controlli e le azioni legali (26%) nei confronti dei contraffattori, in modo da scoraggiare il fenomeno. Anche la diffusione della conoscenza dei prodotti certificati del territorio reatino passa secondo gli intervistati attraverso due canali principali: assaggi e degustazioni nei negozi/punti vendita (54,6%) e pubblicità in TV (41,2%). Torna ancora una volta in evidenza il legame del consumatore con il punto vendita all’interno del quale, grazie al rapporto fiduciario, si è maggiormente disposti a ricevere suggerimenti e indicazioni. 20