Studio preliminare del contesto territoriale

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Studio preliminare del contesto territoriale
Studio preliminare
del contesto territoriale
Progetto “TUTELA E PROMOZIONE DEI PRODOTTI DOP E IGP
DEL TERRITORIO REATINO”
Luglio 2012
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Sommario
1
La domanda dei prodotti DOP e IGP ........................................................................................................................... 4
1.1
I prodotti DOP e IGP italiani .............................................................................................................................. 4
1.1.1
Riconoscibilità dei prodotti DOP e IGP ..................................................................................................... 4
1.1.2
Penetrazione dei prodotti DOP e IGP ....................................................................................................... 6
1.1.3
Spesa in prodotti DOP e IGP ..................................................................................................................... 7
1.1.4
Abitudini di utilizzo e consumo dei Prodotti DOP e IGP ........................................................................... 8
1.1.5
Conoscenza della provenienza geografica dei prodotti............................................................................ 8
1.1.6
Tipologia di prodotti acquistati ................................................................................................................ 9
1.1.7
La qualità dei prodotti DOP e IGP per i consumatori................................................................................ 9
2.
I Prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti ........................................................................................................... 12
2.1
Canali attraverso i quali si è venuti a conoscenza dei prodotti................................................................... 13
2.2
Canali di acquisto ........................................................................................................................................ 14
2.3
Frequenza di acquisto ................................................................................................................................. 14
2.4
Suggerimenti dei consumatori per la tutela e la diffusione della conoscenza dei prodotti DOP e IGP ...... 16
2.5
Evidenze emerse ......................................................................................................................................... 18
2
Indice delle figure
Figura 1 – Riconoscibilità prodotti DOP e IGP .................................................................................... 5
Figura 2 - Acquisto di prodotti DOP e IGP negli ultimi 6 mesi .............................................................. 6
Figura 3 - Spesa settimanale per prodotti DOP e IGP ......................................................................... 7
Figura 4 - Quale uso fa dei Prodotti DOP e IGP che acquista? ............................................................ 8
Figura 5 - Secondo Lei, qualità di un prodotto alimentare significa soprattutto … ................................ 10
Figura 6 - Quando acquista un prodotto alimentare, in base a cosa riconosce la sua qualità? ................ 11
Figura 7 - Lei ritiene che i prodotti DOP e IGP (legati alla tradizione di un territorio) offrano maggiori
garanzie di qualità? ..................................................................................................................... 12
Figura 8 - Attraverso quali canali ha conosciuto i prodotti DOP e IGP del territorio reatino? .................. 13
Figura 9 - Dove ha acquistato i prodotti DOP e IGP del territorio reatino ?.......................................... 14
Figura 10 - Lei mi ha detto di avere acquistato alcuni prodotti DOP e IGP del territorio reatino. Con quale
frequenza in genere li acquista? ................................................................................................... 15
Figura 11 - In futuro, pensa di acquistare prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti? ............................ 15
Figura 12 - Come pensa si possano proteggere e tutelare i prodotti DOP e IGP dal fenomeno delle
imitazione e contraffazioni (il fenomeno dell'Italian Sounding)? ........................................................ 16
Figura 13 - Tra questi strumenti, quali considera più efficaci per far conoscere i prodotti DOP e IGP ai
consumatori? ............................................................................................................................. 18
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1
La domanda dei prodotti DOP e IGP
Per comprendere quali azioni è necessario intraprendere in termini di valorizzazione e tutela
dei marchi DOP e IGP della Provincia di Rieti è necessario indentificare i driver di acquisto e le
dinamiche della domanda nel mercato di riferimento che in base alle analisi del contesto sono il
territorio locale del reatino e il territorio di prossimità del Comune di Roma. Proprio
relativamente a quest’ultimo è stata condotta una specifica ricerca di
mercato per
comprendere il grado di notorietà, la penetrazione e la propensione d’acquisto dei consumatori
romani nei confronti dei prodotti DOP e IGP dei produttori reatini.
1.1 I prodotti DOP e IGP italiani
La prima parte della ricerca pone l’attenzione sulla domande dei prodotti DOP e IGP italiani per
dare un’idea generale del mercato e del posizionamento dei prodotti reatini rispetto agli altri
prodotti d’eccellenza italiani. Nella seconda parte il focus si sposta sui prodotti reatini per
meglio comprendere le dinamiche e le differenze nella domanda dei prodotti.
1.1.1 Riconoscibilità dei prodotti DOP e IGP
La ricerca evidenzia come formaggi e salumi siano di gran lunga i prodotti con i più alti livelli di
notorietà presso la popolazione romana. In generale la riconoscibilità è molto forte, in media i
consumatori intervistati hanno riconoscono 21 prodotti su 32 (una rosa di prodotti DOP e IGP
provenienti da 9 regioni d’Italia), pari al 66,2%.
Fra i prodotti reatini conosciuti, la Ricotta Romana raggiunge un alto grado di riconoscibilità
con più del 90% percento del campione che dichiara di conoscerla, seguita dalla Mortadella
Bologna (>80%); i Salamini Italiani alla Cacciatora, l’Olio Extravergine Sabina e l’Abbacchio
Romano registrano comunque ottimi risultato essendo tutti oltre la soglia del 70%; meno noti
risultano essere il Prosciutto Amatriciano e il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale che sono
conosciuti all’incirca dal 20% della popolazione.
Il 77% del campione ha indicato di conoscere l’Olio Extravergine di Oliva Sabina. Si stima che
la conoscenza di questo prodotto sia diffusa presso circa 1.780.000 romani. I livelli di notorietà
del prodotto sembrano crescere al crescere dell’età e al diminuire della dimensione del nucleo
familiare.
La notorietà del Prosciutto Amatriciano raggiunge il 22,8% (cioè 527.000 individui circa),
ovvero al ventottesimo posto fra i 32 prodotti proposti (da tutta l’Italia).
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Figura 1 – Riconoscibilità prodotti DOP e IGP
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1.1.2 Penetrazione dei prodotti DOP e IGP
Ciascun intervistato ha acquistato in media circa 14 dei 32 prodotti in elenco. Ottima la
penetrazione del Parmigiano Reggiano, che supera il 93% (circa 2.160.000 romani lo hanno
acquistato almeno una volta negli ultimi sei mesi).
Figura 2 - Acquisto di prodotti DOP e IGP negli ultimi 6 mesi
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Fra i prodotti provenienti esclusivamente dal territorio di Rieti, l’Olio extravergine Sabina è il
più acquistato (44%) rispetto al Prosciutto Amatriciano (supera di poco il 10%). Riguardo agli
altri la cui produzione interessa anche le imprese del reatino i più “performanti” sono la
Mortadella Bologna (il 59,8% del campione lo ha acquistato negli ultimi sei mesi), la Ricotta
Romana (59,4%) e l’Abbacchio Romano (46,4%), mentre il Vitellone bianco dell’Appennino
Centrale non raggiunge quota (9%).
1.1.3 Spesa in prodotti DOP e IGP
La stima effettuata per quanto riguarda la spesa effettuata in prodotti DOP e IGP indica che
circa 716.000 individui (31% del campione) spendono per Prodotti DOP e IGP una quota
inferiore (o uguale) al 10% della propria spesa alimentare. Il 27,6% spende per questi prodotti
tra l’11 ed il 25%, mentre il 22,8% ha detto di spendere di più.
Figura 3 - Spesa settimanale per prodotti DOP e IGP
La quota media di spesa settimanale destinata ai prodotti DOP e IGP, stimata attraverso una
media ponderata dei valori centrali di ogni fascia di spesa indicata dagli intervistati, è pari al
16,1% della spesa settimanale complessiva, tra i 10 e gli 11€ a settimana.
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L’ammontare
speso
risulta
positivamente
correlato
con
il
profilo
socio-culturale
del
rispondente, cioè al migliorare della condizione lavorativa e del titolo di studio, aumenta la
quota di spesa destinata ai prodotti più sofisticati come DOP e IGP pur non aumentando
significativamente la spesa complessiva. Il dato rilevato indica che i cittadini romani con profilo
socio-economico più elevato premiano la qualità dei prodotti anche a scapito delle quantità
consumate (cioè mangiano meno e meglio).
1.1.4 Abitudini di utilizzo e consumo dei Prodotti DOP e IGP
I Prodotti DOP e IGP vengono acquistati per essere consumati abitualmente dalle famiglie
romane: l’88,1%, cioè oltre 2.000.000 individui, ne fa invece un uso quotidiano nell’ambito
familiare, mentre solo il 3,9% ha dichiarato di acquistarli per regalarli e appena l’8,1% ne fa un
uso occasionale,.
Figura 4 - Quale uso fa dei Prodotti DOP e IGP che acquista?
1.1.5 Conoscenza della provenienza geografica dei prodotti
La conoscenza geografica dei prodotti ha un buon livello di diffusione tra i consumatori di
Roma.
Il confronto fra i due dati (quello dichiarato dall’intervistato e quello dedotto dai prodotti
acquisiti) ha messo in luce come presso i romani la provenienza di alcuni prodotti sia più nota
di altri e come in generale il grado di informazione dei consumatori sulla provenienza non sia
elevato.
Infatti, i prodotti laziali sono acquistati dal 94,6% degli intervistati, a fronte dell’oltre 80% che
ha riconosciuto e dichiarato durante l’intervista la provenienza corretta (Lazio) dei prodotti
stessi. Ottimo risultato, se riferito al contesto, anche se ipotizzabile in considerazione della
residenza degli intervistati nel territorio limitrofo a quello delle produzioni. Ma va evidenziato
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che comunque è elevata anche la conoscenza dei più noti formaggi e salumi provenienti da
altre regioni italiane: Toscana (il 22,8% acquista, il 17,6% indica la regione), Emilia Romagna
(il 98,6% acquista, il 51,6% indica la regione) e Campania (l’85% acquista, il 40,2% indica la
regione). In altri casi la notorietà della provenienza è risultata molto più bassa.
1.1.6 Tipologia di prodotti acquistati
Formaggi e salumi sono i prodotti più acquistati (più del 90% dei consumatori) il che da un lato
evidenzia la correlazione fra notorietà e frequenza di acquisto, dall’altro fornisce indicazioni
sulle abitudini alimentari più diffuse tra i consumatori dell’area romana.
1.1.7 La qualità dei prodotti DOP e IGP per i consumatori
La qualità è una caratteristica distintiva dei prodotti DOP e IGP, ma il termine qualità può
avere accezioni e declinazioni diverse, essendo legato non solo alle caratteristiche del prodotto,
ma alle percezioni del consumatore. Per capire che significato i consumatori attribuiscono al
termine qualità è stato chiesto loro di declinare il termine descrivendo quali sono le
caratteristiche per loro rilevanti.
I risultati hanno evidenziato come, per quasi il 60% del campione (1.400.000 romani),
genuinità e la sicurezza siano gli elementi che maggiormente qualificano un prodotto
alimentare in termini di qualità. Passano invece in secondo piano altri elementi più scontati
come “naturalità”1 e “salubrità”, così come risulta meno rilevante il prezzo che da solo non può
essere considerato un elemento che identifica la qualità del prodotto.
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Questo termine, peraltro, è molte volte percepito come sinonimo di biologico e su questo aspetto di recente vi è
stato un intervento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali verso distributori che lo hanno utilizzato per la
vendita di vini biologici.
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Figura 5 - Secondo Lei, qualità di un prodotto alimentare significa soprattutto …
Nei criteri di scelta per l’acquisto di un prodotto di qualità le “caratteristiche organolettiche”
sono ovviamente quelle più indicate (40% del campione, dato di popolazione stimato 920.000
unità). La “certificazione d’origine” è risultata seconda nella graduatoria con il 26,8% di
intervistati che la indica come criterio per riconoscere la qualità del prodotto. Poco rilevanti
invece la confezione, le modalità e i termini di conservazione del prodotto e i metodi di
coltivazione/produzione/raccolta.
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Figura 6 - Quando acquista un prodotto alimentare, in base a cosa riconosce la sua qualità?
Inoltre si è cercato di capire se i prodotti DOP e IGP sono effettivamente sinonimo di qualità, il
45% del campione dichiara “certamente sì –
questi prodotto offrono maggiori garanzie di
qualità”. Si stima che nella popolazione romana questo convincimento sia radicato in oltre
1.000.000 individui.
Cumulando le risposte “Certamente sì” e “Probabilmente si” si raggiunge quota 93,6% del
campione, che è ha mostrato di essere incline al convincimento che i prodotti DOP ed IGP
offrano realmente maggiori garanzie di qualità.
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Figura 7 - Lei ritiene che i prodotti DOP e IGP (legati alla tradizione di un territorio) offrano
maggiori garanzie di qualità?
Il riconoscimento del valore dei prodotti certificati si traduce concretamente in una certa
propensione a pagarli di più. Mediamente tale propensione si attesta attorno al 9,3%, di cui il
5,4% sarebbe disposto a pagarli anche il 30% in più, mentre l’11,2% degli intervistati che non
è disposto a sostenere un sovraprezzo.
2. I Prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti
Rispetto ai comportamenti di acquisto relativi ai prodotti DOP e IGP italiani, negli acquisti dei
prodotti reatini si rilevano alcune differenze da parte dei consumatori romani.
Per questi l’associazione prodotto-territorio sembra essere piuttosto bassa, visto che solo il
3,4% ha indicato la “riconoscibilità rispetto a prodotti coltivati o trasformati altrove”; e se a
questo si aggiunge che sono pochi coloro che con gli attuali strumenti di comunicazione
utilizzati comprendono il “rispetto degli standard di sicurezza” (appena il 4%) e la chiarezza
dell’etichetta (solo l’8,6%), ne risulta chiaramente la necessità di aumentare nel mercato
target il livello di conoscenza dei prodotti realizzati nel reatino, puntando a farli “distinguere”
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dagli altri. A rafforzare quanto detto vi è il fatto che, nonostante solo una piccola parte dei
consumatori abbia dichiarato di comprendere questi aspetti distintivi, una buona parte (48%)
ne riconosce una “alta qualità” e il 13,4% ha anche evidenziato il buon “rapporto
qualità/prezzo”.
2.1
Canali attraverso i quali si è venuti a conoscenza dei prodotti
I luoghi della “spesa” e la rete amicale e familiare sono i principali canali attraverso il quale la
conoscenza dei prodotti si diffonde: i primi (supermercati/negozi al dettaglio e punto vendita
diretto) raggiungono oltre il 60% dei consumatori, le seconde (a casa di amici/parenti e
passaparola) superano il 32%.
Figura 8 - Attraverso quali canali ha conosciuto i prodotti DOP e IGP del territorio reatino?
Meno efficaci sembrano essere gli altri canali, visto che sagre e fiere raggiungono meno del
10% dei consumatori, mentre complessivamente i mass media poco più del 12% e i mezzi
cartacei meno del 5%.
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2.2
Canali di acquisto
Come era dato aspettarsi nei canali distributivi si concentrano il maggior volume di acquisti
(81%) con la punta più alta nei supermercati/ipermercati/grande distribuzione (64%), seguiti
dai negozi alimentari non della grande distribuzione (15,6%) e dai negozi specializzati in
prodotti tipici (10,8%). Un discorso a parte merita l’acquisto direttamente dal produttore
(12,2%), che lascia intendere la ricerca da parte dei consumatori di prezzi minori (il Km 0) e la
volontà di conoscere il luogo di produzione/origine, con interessanti riflessi anche in termini di
turismo nei territori interessati.
Sono, invece, molto meno frequenti gli acquisti nei mercati rionali e nei ristoranti, così come
nelle fiere/manifestazioni che sembrano costituire più l’occasione per conoscere (quinto posto
tra i canali) che per acquistare i prodotti (terz’ultimo posto).
Figura 9 - Dove ha acquistato i prodotti DOP e IGP del territorio reatino ?
2.3
Frequenza di acquisto
Oltre 2.000.000 di romani hanno acquistato o hanno comunque consumato almeno una volta
negli ultimi sei mesi almeno uno dei prodotti certificati provenienti dal reatino (87% del
campione).
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Il 36,6% degli acquirenti utilizza frequentemente e con regolarità tali prodotti (oltre 735.000
individui) e costituiscono lo “zoccolo duro” su cui possono contare i produttori, mentre il 46%
ha dichiarato di farlo “qualche volta non frequentemente”. Infine il 17,5% (oltre 350.000
cittadini romani) lo fa solo episodicamente.
Figura 10 - Lei mi ha detto di avere acquistato alcuni prodotti DOP e IGP del territorio reatino. Con quale
frequenza in genere li acquista?
Dopo l’acquisto e il consumo molti consumatori vogliono riacquistarli: il 91,6% degli intervistati
ha manifestato l’intenzione di acquistare/ri-acquistare in futuro prodotti certificati reatini, nel
90,8% dei casi per consumo personale/familiare (stimato in quasi 2.100.000 individui) e solo
nello 0,8% dei casi per regalarli. Il 3% ha dichiarato di non avere intenzione di acquistarne per
il futuro, mentre il 5,4% non sa se lo farà. Al crescere dalla dimensione media del nucleo
familiare cresce anche la propensione ad acquistare in futuro i prodotti certificati reatini
(97,2% nel caso dei grandi nuclei).
Figura 11 - In futuro, pensa di acquistare prodotti DOP e IGP del territorio di Rieti?
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2.4
Suggerimenti dei consumatori per la tutela e la diffusione della conoscenza
dei prodotti DOP e IGP
I suggerimenti sulle iniziative volte alla tutela dei prodotti DOP e IGP non sono univoci, ma vi è
la consapevolezza che siano utili, visto che solo una parte marginale dei consumatori ritiene
che non ci sia modo di evitare azioni scorrette di alcuni produttori (0,6%) o non sa cosa dire
(0,8%).
Figura 12 - Come pensa si possano proteggere e tutelare i prodotti DOP e IGP dal
fenomeno delle imitazione e contraffazioni (il fenomeno dell'Italian Sounding)?
Le principali indicazioni sul “cosa fare” riguardano da un lato la sensibilizzazione al consumo di
qualità (29,8%) e la promozione dei marchi (19,6%), dall’altro le azioni di tutela legale (26%).
Riguardo al “come fare” secondo gli intervistati il luogo di acquisto assume importanza cruciale
per la diffusione della conoscenza dei prodotti DOP e IGP, nei quali il 54,6% dei suggerisce di
organizzare degustazioni. Il fatto che la pubblicità sul canale televisivo sia al secondo posto
(41,2%) tra le azioni suggerite, mentre è al sesto posto e con molte meno preferenze per
l’impatto che ha nel far conoscere i prodotti (6,4%, vedere punto 1.2.1), segnala che questo
canale è ritenuto più idoneo per la prevenzione (in generale) del fenomeno dell’italian
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sounding. E stesso ragionamento vale anche per le fiere (24,8%) e per i mercati rionali
(19,4%).
Confrontando i dati dei canali di conoscenza con quelli di tutela ne emerge che i consumatori
sono più attenti nei luoghi di acquisto sia per conoscere sia per acquistare consapevolmente
specifiche categorie di prodotti, mentre per il tema più generale del valore e della distinzione
dei prodotti certificati rispetto agli altri, l’attenzione è più elevata quando ricevono messaggi
dai mass media che comunicano anche per immagini.
Sono, invece, ritenuti molto meno efficaci gli strumenti di comunicazione cartacei.
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Figura 13 - Tra questi strumenti, quali considera più efficaci per far conoscere i prodotti
DOP e IGP ai consumatori?
2.5
Evidenze emerse
L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare alcuni elementi chiave emergenti dalle varie fasi
dell’intervista, che possono essere utili nel delineare delle strategie volte alla valorizzazione dei
prodotti DOP e IGP.
1. I prodotti più acquistati: formaggi e salumi sono i prodotti DOP e IGP più
riconosciuti e più acquistati. Ciascun rispondente ne conosce in media 21 sui 32 che
gli sono stati elencati e ne ha acquistato 14 diversi negli ultimi sei mesi.
2. Quanto spendono: la quota di spesa destinata ai prodotti certificati si aggira
attorno al 16% della spesa settimanale ed è stimata in circa 10 €.
3. L’uso dei prodotti certificati è entrato nella quotidianità: l’88% circa del
campione ha dichiarato di farne uso personale/familiare e ciascun intervistato ha
dichiarato di avere acquistato in media 6 categorie di prodotti diverse su 8 che fanno
capo ai 32 prodotti presi in esame
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4. Il posizionamento dei prodotti laziali: il 94,6% del campione ha acquistato
prodotti certificati di origine laziale, dei quali (conosce) ha indicato correttamente la
provenienza nell’80,2% dei casi. Per quanto riguarda i prodotti di altre regioni buoni i
livelli di notorietà dei prodotti toscani, emiliani e campani; scarsa invece quella dei
prodotti piemontesi.
5. Il concetto di qualità: Per i romani la declinazione del concetto di “prodotto di
qualità” in generale passa attraverso la genuinità (59,4%) e la sicurezza alimentare
(49,8%), elementi da valorizzare per promuovere nello specifico il consumo dei
prodotti DOP ed IGP. La certificazione di qualità (26,8%) è riconosciuta dal 93,6%
del campione come una garanzia di maggior qualità del prodotto.
6. La notorietà dei prodotti reatini: i prodotti reatini sono noti in tutta la capitale e
ciascun intervistato conosce almeno un prodotto certificato reatino (99,4%). Ottimi i
livelli di notorietà stimati per la Mortadella Bologna, la Ricotta romana, l’Abbacchio
romano, e l’Olio Sabina, quest’ultimo riconosciuto dal 77% della popolazione e con
una penetrazione (negli ultimi sei mesi) del 44%. L’olio Sabina è risultato 17° per
notorietà nella graduatoria dei 32 prodotti e 16° in quella degli acquisti/consumi.
Significativamente meno diffusa la conoscenza del Prosciutto Amatriciano (22,8%,
28° nella graduatoria dei prodotti conosciuti) e più contenuta la sua penetrazione
(11,6%, 27° in graduatoria).
7. La qualità percepita dei prodotti reatini: in generale i DOP e gli IGP del territorio
reatino sono riconosciuti come prodotti di qualità dal 48% del campione. Per
sfruttare il “valore positivo del territorio” è necessario quindi favorire la riconoscibilità
della provenienza dei prodotti e diffondere le loro caratteristiche intrinseche ed il
rispetto
degli
standard
di
sicurezza
alimentare,
elemento
indicato
come
fondamentale nella definizione del concetto di “qualità” applicato ai prodotti
alimentari.
8. Frequenza degli acquisti dei prodotti reatini: L’87% degli intervistati ha
acquistato o comunque consumato almeno una volta negli ultimi sei mesi almeno
uno dei prodotti certificati provenienti dal reatino. Il 36,6% degli acquirenti utilizza
frequentemente e con regolarità tali prodotti, mentre il 46% ha dichiarato di farlo
“qualche volta non frequentemente”. Infine il 17,5% lo fa solo episodicamente. Il
91,6% degli intervistati ha manifestato inoltre l’intenzione di acquistare/ri-acquistare
in
futuro
prodotti
certificati
reatini,
nel
90,8%
dei
casi
per
consumo
personale/familiare (stimato in quasi 2.100.000 individui) e solo nello 0,8% dei casi
per regalarli.
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9. L’importanza del punto vendita: Nella diffusione e nell’acquisto dei prodotti DOP
ed IGP, compresi quelli del reatino, gioca un ruolo fondamentale il punto vendita, sia
esso della GDO oppure della rete tradizionale. Infatti il punto di vendita è nel 62,2%
dei casi il canale attraverso il quale si viene a conoscenza dei prodotti. Dalla lettura
incrociata dei dati e dalla correlazione tra le variabili si intravede una certa tendenza
a confermare il canale adottato per il primo acquisto. In questo senso il punto
vendita
assume
importanza
strategica
cruciale
nel
definire
il
processo
di
canalizzazione dei prodotti.
10. I suggerimenti riguardo valorizzazione e tutela: la tutela dei prodotti certificati
è risultata materia complessa per gli intervistati poiché estranea al ruolo di
consumatore. Secondo gli intervistati la battaglia va condotta su due fronti, da un
lato sensibilizzare il consumo di qualità (29,8%) e contemporaneamente promuovere
e diffondere al meglio i marchi locali (26%) per avvicinare i consumatori ai prodotti,
fidelizzandoli e gratificandoli attraverso i prodotti stessi; dall’altro lato incentivare i
controlli e le azioni legali (26%) nei confronti dei contraffattori, in modo da
scoraggiare il fenomeno. Anche la diffusione della conoscenza dei prodotti certificati
del territorio reatino passa secondo gli intervistati attraverso due canali principali:
assaggi e degustazioni nei negozi/punti vendita (54,6%) e pubblicità in TV (41,2%).
Torna ancora una volta in evidenza il legame del consumatore con il punto vendita
all’interno del quale, grazie al rapporto fiduciario, si è maggiormente disposti a
ricevere suggerimenti e indicazioni.
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