Slides III Lezione
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Slides III Lezione
La Fisica di Tutti i Giorni** Lezione III Corso di Laurea in Farmacia Facolta’ di Farmacia Universita’ di Pisa A.A. 2007-2008 Maria Luisa Chiofalo con la collaborazione di Massimiliano Labardi **Basato sul materiale didattico di “How Things Work” (Wiley, 2001) di Lou Bloomfield Struttura delle lezioni In ogni lezione si spiega il funzionamento di due oggetti/fenomeni precedentemente concordati con gli/le studenti. In particolare si seguono i passi: • • • • • • Discussione o dimostrazione d’aula sul dato oggetto/fenomeno Annotazione di osservazioni fatte Formulazione di domande utili a comprendere i meccanismi di funzionamento del fenomeno A partire dalle domande: - introduzione di concetti fisici utili per rispondere alle domande - definizione di eventuali quantita’ fisiche rilevanti emerse dai concetti - strutturazione dei concetti fisici e delle quantita’ fisiche in leggi - verifiche, attraverso una discussione collettiva, della comprensione attraverso ulteriori esempi tratti dal quotidiano immaginando situazioni o con altre dimostrazioni d’aula da fumetti da film o libri di fantascienza da racconti gialli e noir assegnazione di esercizi e problemi per casa alla fine della lezione, rassegna dei messaggi principali, per rafforzare la consapevolezza di quanto appreso Il materiale didattico e’ costituito da esperimenti e dimostrazioni d’aula realizzati appositamente, dalle presenti slides e da contenuti dei seguenti testi di riferimento Lou Bloomfield ``How things work - The physics of everyday life'' (J. Wiley, New York, 2001) ``How everything works - Making physics out of the ordinary'' (J. Wiley, New York, 2007) con I relativi siti web Albert Einstein e Leopold Infeld ``L'evoluzione della fisica'' (Bollati-Boringhieri, 1965) Andrea Frova ``La fisica sotto il naso'' (BUR, Milano 2006) Lawrence Krauss ``La fisica di Star Trek'' (Longanesi, Milano 1998) James Kakalios ``La fisica dei supereroi'' (Einaudi, Torino 2005) Peter Barham ``The Science of Cooking'' (Springer, Berlino 2001) Bruce Colin ``Scherlock Holmes e i misteri della Scienza'' (Cortina Raffaello, 1997) C. Casula ``I porcospini di Schopenauer'' (Franco Angeli, 2003) [Sui metodi didattici e le metafore per l'apprendimento] Immersioni Dimostrazione d’aula Si usa una vasca d’acqua trasparente nella quale si immergono oggetti di forma e composizione differenti Si usano tre palloncini gonfiati rispettivamente con aria, azoto e anidride carbonica Osservazioni Alcuni oggetti affondano, altri galleggiano nell’acqua della vasca Il palloncino pieno d’aria lasciato ad una certa altezza scende lentamente di quota, quello riempito d’azoto piu’ lentamente, quello con l’anidride carbonica piu’ rapidamente di quello con l’aria Domande 1. Cosa fa galleggiare alcuni oggetti e affondare altri? 2. Perche’ se soffiamo aria nel palloncino questo si gonfia? Cosa hanno in comune gli oggetti in acqua e i palloncini in aria? Quali le differenze? 3. Perche’ il palloncino con l’azoto cade piu’ lentamente di quello riempito d’aria? 4. Poiche’ la maggior parte degli oggetti cadono attraverso l’atmosfera, cosa impedisce all’atmosfera di cadere? Perche’ l’aria e’ piu’ “sottile” in montagna che al mare? 5. Cosa bisogna fare per andare sott’acqua? Domanda 1 Concetto fisico Oggetti immersi in un fluido (aria, acqua,…) sono sottoposti ad una forza di galleggiamento Leggi fisiche Principio di Archimede: su un oggetto parzialmente o totalmente immerso in un fluido agisce una forza di galleggiamento diretta in verso opposto al suo peso e di intensita’ pari al peso del fluido che sposta (dunque conta il volume di fluido che viene spostato!) Verifiche Se una persona sposta 0.08 metri cubi d’aria, qual e’ la forza di galleggiamento alla quale e’ soggetta? [1Newton (circa 100 gr-peso): la spinta e’ data dal peso dell’aria spostata. Il peso dell’aria spostata e’ la massa dell’aria spostata per l’acc. di gravita’. La massa di aria spostata e’ pari al volume spostato (0.08 metri cubi) x la densita’ dell’aria che e’ 1.25 Kg/metro cubo, dunque 1.25x0.08=0.1 Kg. Il peso di 0.1 Kg di aria e’ 0.1x 9.8 ovvero circa 1 Newton (1 Kg metro/s2)] Se da una barca che galleggia in una piscina viene gettata in acqua una grossa pietra, il livello dell’acqua della piscina sale, scende o resta inalterato? [Scende. Se il masso e’ sulla barca, la barca pesa di piu’ e dunque “pesca” piu’ a fondo. Di quanto? Se la barca galleggia, significa che la spinta di Archimede sta bilanciando il peso di barca+masso e dunque la barca sta spostando in piu’ (rispetto al caso senza masso) un volume di acqua che pesa tanto quanto il masso. Se invece il masso e’ stato lanciato dalla barca ed e’ sul fondo della piscina, va a fondo e sposta un volume d’acqua pari al suo volume. Il masso ha densita’ molto maggiore dell’acqua, e dunque il suo volume e’ molto piu’ piccolo di un volume di acqua con il peso del masso. Mettendo dei numeri, se il masso ha un volume di 10 litri e pesa 30 Kg, quando e’ sulla barca sposta circa 30 litri ( il volume di 30 Kg d’acqua) mentre quando e’ sul fondo sposta solo 10 litri ] Dunque Per un oggetto meno denso dell’acqua la spinta di Archimede (spinta idrostatica) e’ maggiore del peso e dunque galleggia (parzialmente: il “pescaggio,” cioe’ quanta parte dell’oggetto e’ immersa, e’ tale che il peso dell’acqua spostata eguagli la forza peso sull’oggetto). Altrimenti affonda. L’origine della forza di galleggiamento e’ nella pressione che l’acqua esercita sull’oggetto Questa pressione e’ data dalle forze che le molecole di acqua esercitano una sull’altra in modo da rendere il fluido “incomprimibile” (non posso ridurre un volume d’acqua schiacciandolo) In assenza di gravita’ la pressione nel contenitore d’acqua sarebbe uniforme e dipenderebbe solo da quanto forte le pareti del contenitore comprimono l’acqua. La gravita’ fa si’ che la pressione aumenti con la profondita’ Nonostante la gravita’, la densita’ dell’acqua rimane uniforme con la profondita’ perche’ l’acqua e’ incomprimibile: dunque gli oggetti o galleggiano o affondano (al contrario del palloncino in aria, vedi prossima slide…) Domanda 2 Mentre gonfio il palloncino, la pressione interna e’ maggiore di quella esterna (atmosferica) La parete del palloncino e’ soggetta ad una forza che la fa espandere Questo processo continua fino a quanto la pressione dovuta all’aria all’esterno e alle forze elastiche del palloncino (diretta verso l’interno) bilancia la pressione dell’aria all’interno del palloncino Domanda 3 L’azoto che riempie il palloncino e’ piu’ leggero dell’aria, che e’ piu’ leggera dell’anidride carbonica Quanto il palloncino “galleggi” in aria dipende dal peso del palloncino senza aria. Un palloncino di elio andrebbe certamente su, come sappiamo dall’esperienza Anche per l’aria, l’origine della spinta idrostatica e’ nella pressione. Ma nel caso dell’aria – a differenza dell’acqua – le pressione e’ dovuta soprattutto agli urti che le molecole di aria hanno contro la superficie dell’oggetto mentre si muovono freneticamente in tutte le direzioni A differenza dell’acqua, l’aria e’ comprimibile e la sua densita’ puo’ variare. Per esempio, con la temperatura: l’aria calda e’ meno densa (palloni aereostatici), La densita’ dell’aria inoltre diminuisce con l’altezza. Dunque il palloncino di elio andra’ su fino a quando la densita’ dell’aria non diventa uguale alla densita’ (media) del palloncino+elio. Domanda 4 Le molecole d’aria tendono a cadere per gravita’ sulla superficie Ma cosi’ facendo la loro densita’ aumenta e dunque piu’ molecole d’aria sono compresse nello stesso volume e la pressione dell’aria aumenta E’ questa pressione che impedisce all’aria sovrastante di collassare al suolo Domanda 5 Il nostro corpo ha in media la stessa densita’ dell’acqua. Dunque possiamo scegliere se galleggiare o affondare La densita’ (media) del nostro corpo dipende dalla quantita’ d’aria che abbiamo nei polmoni (piu’ aria, minore densita’), dalla quantita’ di grasso (piu’ grasso, minore densita’),… Stare ad una certa profondita’ richiede la capacita’ di “aggiustare” la propria densita’ media per farla diventare esattamente quella dell’acqua (vesciche natatorie dei pesci, sommergibili…) Noi possiamo variare la quantita’ d’aria nei polmoni, oppure usare attrezzature da immersione (cinture con pesetti, ecc.) Potremmo in principio anche cambiare la densita’ dell’acqua. Per esempio aggiungendo composti chimici, p.es. sale: in acqua salata si galleggia meglio Un oggetto in realta’ non galleggia o affonda indefinitamente: oltre alla forza di galleggiamento esistono anche anche una forze che resistono al moto dell’oggetto: - resistenza di pressione dovuta a differenze di pressione fronte-retro per esempio per turbolenza: aumenta con la sezione dell’oggetto e il quadrato della sua velocita’ - resistenza viscosa dovuta alla viscosita’ del fluido rispetto all’oggetto Per muoverci, dobbiamo spostare acqua – che per la III legge di Newton sposta noi Occorre pero’ vincere le resistenze. Dunque conviene - spostare grandi masse d’acqua a bassa velocita’ piuttosto che poca acqua molto velocemente – dunque non lasciare scie, per ridurre le resistenze di pressione - mettersi cuffia e/o muta per ridurre le resistenze viscose Verifiche Se andassimo a 10 metri di profondita’ con una cannuccia almeno altrettanto lunga, riusciremmo a respirare? [No, riusciremmo a espirare ma non a inspirare: a quella profondita’ i nostri polmoni sono soggetti ad una pressione molto maggiore di quella dell’aria sulla superficie (funzionamento delle bombole per gli scuba: variazione di densita’, flusso e solubilita’ dell’aria con la profondita’)] Messaggi Oggetti in aria e acqua, in generale in un fluido, sono soggetti alla spinta di Archimede, in verso opposto alla forza peso, che li fa “galleggiare” Se l’oggetto e’ piu’ denso del fluido vince la forza peso e va giu’, viceversa vince la spinta idrostatica in verso opposto al peso Differenza tra aria e acqua: l’acqua e’ incomprimibile (non si puo’ ridurre il suo volume schiacciandola) e l’aria e’ comprimibile. Dunque l’acqua ha densita’ costante con la profondita’ e percio’ un oggetto in acqua o affonda o galleggia a seconda che la sua densita’ sia piu’ grande o piu’ piccola di quella dell’acqua (se e’ esattamente la stessa puo’ rimanere alla profondita’ alla quale si trova). La densita’ dell’aria invece diminuisce con l’altezza e dunque un oggetto in aria va su fino a quando la sua densita’ non e’ pari a quella dell’aria a quell’altezza Oltre alla forza peso e alla spinta di Archimede, oggetti immersi in fluidi sono soggetti anche a forze che resistono al moto. Sono di due tipi: resistenza di pressione e resistenza viscosa. Aspirapolvere Dimostrazione d’aula Si mostra il funzionamento di un aspirapolvere, schematizzando le sue parti Si mostra il funzionamento di un asciugacapelli Osservazioni L’aspirapolvere e’ composto essenzialmente da un motore, una ventola, un filtro, e un tubo con estremita’ che possono avere aperture differenti L’aria aspirata attraverso aperture piccole si muove piu’ velocemente L’aria aspirata trascina con se’ polvere e piccoli detriti L’asciugacapelli e’ composto essenzialmente da un motorino, una ventola, una resistenza elettrica e un tubo Aria calda (o fredda) viene soffiata a seguito della rotazione di una ventola Per asciugare I capelli in modo piu’ “ordinato” si usa un diffusore Domande 1. Come accade che l’aria entri dentro l’aspirapolvere? 2. Dove va poi a finire? 3. Perche’ la polvere viene trascinata e una biglia no? 4. Perche’ l’aria aspirata attraverso un tubo di apertura piu’ piccola va piu’ veloce? 5. Cosa hanno in comune aspirapolvere e asciugacapelli? Che differenza c’e’ tra loro? Domanda 1 Concetto fisico L’aria si muove da regioni a pressione piu’ alta a regioni a pressione piu’ bassa (cioe’ tende a “riempire i vuoti”) Dunque Il motore mette in azione la ventola, la ventola spinge l’aria verso la parte opposta rispetto al tubo, creando cosi’ un calo di pressione nel tubo L’aria fuori dal tubo, che e’ a pressione piu’ alta (atmosferica) entra nel tubo dove la pressione e’ minore Verifiche Si osserva che e’ piu’ facile far uscire il dentifricio dal tubetto se si preme il tubetto alla base piuttosto che non allo sbocco, a patto di arrotolare il tubo man mano che si svuota. Spiegare [tratto da A. Frova “La fisica sotto il naso”] [A differenza dei gas, I liquidi sono incomprimibili (il volume non puo’ essere ridotto). Per il principio di Pascal, se a un liquido in quiete viene applicata una pressione, questa si trasmette senza attenuazione a ogni altra parte del liquido e a ogni parete del recipiente che lo contiene. Il dentifricio puo’ essere considerato a tutti gli effetti in quiete visto che e’ cosi’ viscoso da muoversi molto lentamente. Se non si arrotolasse il tubetto vuoto di volta in volta, il dentifricio preferirebbe andare a riempire gli spazi vuoti rimasti piuttosto che non uscire dallo sbocco] Domanda 2 Concetto fisico L’energia a disposizione di un fluido si conserva: velocita’, pressione e altezza possono essere cambiate una in favore dell’altra Leggi fisiche Principio di Bernoulli: in un fluido incomprimibile con un flusso stazionario, la somma di energia potenziale di pressione, energia cinetica e energia potenziale gravitazionale e’ costante lungo tutto il percorso del flusso pressione+1/2 x densita’ x velocita2 + densita’ x acc. gravita’ x altezza = costante Cioe’ quando l’acqua accelera in un rubinetto oppure sale in un tubo la sua pressione diminuisce Dunque: Dopo qualche secondo, il flusso di aria dentro il tubo diventa stazionario: la quantita’ di aria che attraversa ogni sezione nell’unita’ di tempo e’ costante Lontano dalla ventola (che fornisce energia) si puo’ applicare il principio di Bernoulli: la variazione di energia potenziale gravitazionale e’ trascurabile, quindi la somma di energia cinetica e energia potenziale di pressione e’ costante. La pressione diminuisce, dunque il flusso di aria e’ molto veloce dentro il tubo, finche’ arriva alla ventola La ventola continua a spingere aria a bassa pressione proveniente dal tubo verso il terminale di uscita dalla parte opposta rispetto al tubo. La ventola ha quindi le seguenti funzioni: - Fornisce l’energia necessaria sia per spingere l’aria all’uscita (opposta al tubo), sia per compensare le perdite dovute alle forze di attrito nel tubo - Mantiene la differenza di pressione tra il tubo e l’uscita Il terminale di uscita dell’aria agisce da diffusore: le linee di flusso dell’aria si allargano, dunque la velocita’ diminuisce e aumenta la pressione dell’aria (fino a diventare quella atmosferica che e’ fuori dal terminale di uscita). Dunque il terminale di uscita converte energia cinetica in energia di pressione Verifica Si osserva che otturando parzialmente lo sbocco di un tubo da irrigazione, l’acqua schizza piu’ lontano. Spiegare. [Quando l’acqua entra attraverso un restringimento, accelera perche’ il flusso si infittisce verso il centro del restringimento, mentre la pressione diminuisce. La velocita’ allo sbocco e’ aumentata considerevolmente, mentre la pressione si e’ ridotta a quella atmosferica] Nota Le ali degli aerei sono disegnate in modo da l’aria fluisca piu’ velocemente lungo la superficie superiore e meno velocemente lungo quella inferiore. In questo modo la pressione da sotto e’ maggiore di quella da sopra (“lift”) Provare a tenere una mano a palmo in giu’ fuori dal finestrino mentre si viaggia in automobile – e guida qualcun altro/a, ovviamente! – e osservare come cambiare la forma del “cucchiaio” e l’orientazione del polso procura differenti spinte verso l’alto Nota sui flussi turbolenti Se un oggetto si muove a bassa velocita’, il flusso di aria intorno ad esso e’ “laminare” (la viscosita’ domina il moto mantenendo il flusso ordinato intorno all’oggetto), altrimenti diventa “turbolento” (dominia l’inerzia e le linee di flusso dell’aria sono “disordinate”) Numero di Reynolds =densita’ x lunghezza ostacolo x velocita’ flusso/viscosita’ determina il grado di turbolenza (alto R alta turbolenza) Se R<2000 il flusso e’ laminare, se R>2000 e <100000 e’ turbolento, le linee di flusso d’aria si separano dietro l’oggetto dalla superficie, la pressione dietro diventa piu’ piccola di quella davanti e l’oggetto viene frenato Se R>100000 (oppure se si aumenta l’attrito tra fluido e oggetto appositamente, per esempio rendendo la superficie dell’oggetto meno liscia come nelle palle da tennis o quelle da golf) la turbolenza e’ tale da rendere la viscosita’ dell’aria meno importante e consentire alle linee di flusso di fare piu’ strada intorno all’oggetto prima di separarsi dalla superficie. Dunque la torbolenza dietro l’oggetto e’ minore e cosi’ l’oggetto viene meno frenato Domanda 3 Concetto fisico Le particelle di polvere vengono trascinate dall’aria per effetto di forze viscose Le forze viscose agiscono in modo da portare le particelle di polvere a riposo rispetto all’aria (si pensi alle forze di attrito meccanico) Le forze viscose sono proporzionali al diametro della particella e alla differenza di velocita’ tra questa e l’aria Quel che conta per rendere efficaci le forze viscose, e’ la superficie della particella rispetto a quanto e’ pesante Infatti il bilanciamento tra forza peso e forza viscosa determina la velocita’ limite che un oggetto ha quando cade in aria. Minori le dimensioni, minore la velocita’ limite Per una particella di polvere la velocita’ limite tipica e’ di 1 mm/s e dunque qualunque leggero flusso d’aria puo’ tenerla facilmente sollevata Al contrario di una biglia! Domanda 4 Concetto fisico Effetto Venturi: in condizioni di flusso stazionario, la quantita’ di aria che attraversa ogni sezione nell’unita’ di tempo deve essere la stessa. Se il canale del flusso si restringe, le linee di flusso si avvicinano – cioe’ l’aria aumenta la propria energia cinetica – e la pressione diminuisce Se la sezione del tubo e’ piu’ piccola, l’aria dovra’ passare con maggiore velocita’ Quindi la forza viscosa responsabile del trascinamento delle particelle di polvere (vedi domanda 2) sara’ piu’ efficace Quindi l’aspirapolvere funziona meglio Verifiche Perche’ quando si fa la doccia calda, la tenda della doccia tende ad appiccicarsi addosso? [Suggerimento: considerare l’effetto Venturi] Domanda 5 L’asciugacapelli funziona con principi analoghi a quelli dell’aspirapolvere ma al contrario: - Aria dal retro dell’asciugacapelli viene convogliata dalla ventola in avanti L’aria viene eventualmente riscaldata per la presenza di una resistenza elettrica che diventa incandescente al passaggio di corrente (effetto Joule) Concetti fisici e quantita’ associate: La materia e’ costituita da atomi che sono costituiti da particelle piu’ piccole, elettroni e nuclei. I nuclei contengono protoni e neutroni (e protoni e neutroni sono a loro volta costituiti da particelle piu’ piccole). Analogamente, la luce e’ costituita da particelle dette fotoni. Queste particelle elementari hanno proprieta’ intrinseche speciali. Tra le altre: - carica: elettroni hanno carica negativa, protoni carica positiva, neutroni sono appunto neutri. Cariche dello stesso segno si respingono e cariche di segno opposto si attraggono, in entrambi i casi a causa di forze con una intensita’ – dette elettrostatiche – che cresce avvicinando le particelle - spin: momento angolare dovuto alla rotazione della particella su se stessa Nel mondo di dimensioni cosi’ piccole come quello degli atomi (qualche decimiliardesimo di metro) o delle particelle subatomiche (mille volte piu’ piccole) le cose vanno in un modo molto diverso dalla nostra normale intuizione e la descrizione dei fenomeni richiede la teoria della meccanica quantistica. Su dimensioni cosi’ piccole le quantita’ fisiche variano in modo discreto per multipli (non necessariamente interi) di quantita’ minime dette quanti Quanto di carica: unita’ di carica elementare cioe’ 1.6 x 10-19 Coulomb (C). Esempi: -- elettrone ha carica -1, protone carica +1, neutroni hanno carica nulla -- fotone ha carica nulla -- una suola di gomma su tappeto di lana accumula una carica di circa un milionesimo di C Quanto di momento angolare: costante di Planck ridotta 1.05 x 10-34 Joule x s. Esempi: -- elettroni, protoni, neutroni hanno spin pari a + o - ½ volte la costante di Planck. Il segno dipende dal verso di rotazione. Particelle con spin semintero sono dette fermioni e non amano stare insieme: due fermioni con le stesse proprieta’ non possono occupare lo stesso stato quantistico (principio di esclusione di Pauli). -- Particelle con spin intero (ad es. fotoni) sono dette bosoni. I bosoni amano stare insieme. Quantita’ fisiche Corrente elettrica: quantita’ di carica che scorre nell’unita’ di tempo (secondo). Si misura in Ampere. Corrente elettrica nei materiali e’ possibile se ci sono particelle cariche libere di muoversi. Per esempio, elettroni nei buoni conduttori, oppure ioni in una soluzione,… Differenza di potenziale elettrico tra due punti: lavoro necessario per muovere una unita’ di carica da un punto all’altro. Si misura in Volt ed e’ fornita da opportuni generatori Resistenza elettrica: proprieta’ di un materiale che misura la sua tendenza ad opporsi al passaggio di corrente. Dipende dalla natura del materiale, dalle sue dimensioni e dalla sua temperatura Nei buoni conduttori per esempio, la resistenza elettrica e’ dovuta ad urti degli elettroni che realizzano la corrente con gli atomi che sono disposti a distanze regolari e vibrano attorno a queste posizioni di equilibrio, oppure ad urti tra gli elettroni Leggi fisiche Legge di Ohm: se si applica una differenza di potenziale agli estremi di un materiale conduttore si determina un passaggio di corrente elettrica tanto maggiore quanto minore e’ la resistenza del conduttore Intensita’ di corrente = Differenza di potenziale/Resistenza Legge di Joule: il passaggio di corrente elettrica in un conduttore con una certa resistenza determina una dissipazione di energia in forma di calore. La quantita’ di calore e’ proporzionale al tempo trascorso e alla potenza sviluppata. A sua volta la potenza sviluppata e’ (usando legge di Ohm nella seconda uguaglianza) Potenza = Differenza di potenziale x Corrente = Resistenza x Corrente2 In definitiva, il diffusore funziona esattamente come la porta di uscita dell’aspirapolvere: in questo modo l’aria in uscita ha meno energia cinetica e asciuga i capelli in modo piu’ “ordinato” Esercizi e problemi Si considerino attentamente le verifiche proposte Messaggi L’aria si muove da zone di alta a zone di bassa pressione L’energia a disposizione di un fluido si conserva: velocita’, pressione e altezza possono essere cambiate una in favore dell’altra. Se aumenta la pressione, diminuisce la velocita’ oppure l’altezza e cosi’ via. L’efficacia dell’aspirapolvere e’ legata a quanto l’aria riesca a trascinare con se’ la polvere per effetto di viscosita’