CHIESA EVANGELICA VALDESE DI PINEROLO Culto domenicale

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CHIESA EVANGELICA VALDESE DI PINEROLO Culto domenicale
Annunzi – Vita della comunità
Giovedì mattina abbiamo preso congedo dalla sorella Iolanda Greco
vedova De Bernardi. Ai famigliari va tutto il nostro affetto.
Il 10 gennaio u.s. è nata Melissa di Valentina Rostan e Demis
Favatier. La comunità si rallegra con i famigliari.
Gli orari del precatechismo e del catechismo sono rimasti invariati.
* Lunedì 18 ore 20.45 Gruppo visitatori
* Mercoledì, ore 20,30 prove della Corale.
* Giovedì, ore 15, Unione Femminile. Ospite D. Terracini. Ci parlerà
della sua famiglia durante le persecuzioni ebraiche.
* Venerdì 22 stampa e spedizione Il Vincolo
* Venerdì 22 ore 21 nell’ambito della settimana ecumenica di
preghiera (SPUC) il pastore G. Genre predica nella parrocchia Cuore
immacolato di Maria, via San Lazzaro.
* Domenica 24 ore 16 nell’ambito della SPUC presso la parrocchia S.
Nicola di Tolentino a Saluzzo incontro ecumenico alla presenza di
cattolici, ortodossi, copti e valdesi. Alle ore 18 presso il Duomo di
Pinerolo messa con predicazione di G. Genre e la presenza della
nostra corale.
* Sabato, alle 15, Scuola domenicale
*Domenica prossima, culto con predicazione della diacona Alga
Barbacini. Giornata della CEVAA
*Venerdì 29 c/o casa Janse ore 19 cena porta e condividi e in seguito
il pastore C.Pasquet parlerà sul tema: Il protestante un individuo
responsabile?
*Sabato 30 ore 20.45 presso il tempio Giornata della memoria,
letture, testimonianze, musica con Les accordions du Villar
TELEVISIONE – Domenica 17, su RAIDUE all'una di notte circa, la
rubrica “Protestantesimo” manda in onda una puntata su I bambini del
regno; bambini sfruttati e violati; Alfabeto cristiano: I di impurità,
Replica, lunedì 18 sempre su RAIDUE all'una di notte circa e il 5
gennaio alle 7.30 circa
RADIO. Ogni domenica mattina alle 7.35 su RAI Radiouno, “Culto
Evangelico”. Su Radio Beckwith Evangelica, culto alle ore 10 della
domenica, replica alle 19,10 del mercoledì.
CHIESA EVANGELICA VALDESE DI PINEROLO
Culto domenicale del 17 gennaio 2016
Predica
Vito Gardiol
Lettore
Cristiano Galletto
All’organo
Annalisa Bosio
Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa
grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. Noi siamo tribolati in
ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non
disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non
uccisi; portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché
anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; (…)Siccome
abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola
della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi
crediamo, perciò parliamo, sapendo che colui che risuscitò il Signore
Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi
alla sua presenza. (II Corinzi 4: 7-14)
Un cordiale benvenuto ai nostri ospiti! A warm welcome
to all our visitors! Nous souhaitons la bienvenue à nos
visiteurs! Ein herzliches Willkommen all unseren Gästen!
O rdine del Culto
(*=in piedi/debout/Stehend/standing)
Preludio d’organo
Saluto di benvenuto. Accoglienza e lode
* Invocazione. Esodo 3,5. Preghiera
* Inno 148: 1,2,3,4
Invito alla confessione di peccato
Preghiera
* Inno di confessione 244: 1,2,3
Annunzio del perdono
* Inno di lode 190
* Confessione di fede (Chiesa presbiteriana del
Sudafrica)
Letture bibliche: Matteo 17: 1-9. II Corinzi 4: 5-11
Preghiera
* Inno 311: 1,2,3
Predicazione
Interludio d’organo
Raccolta delle offerte. Annunzi. Vita della comunità
* Preghiera d’intercessione. Padre Nostro
* Inno 228
* Benedizione . Amen (cantato)
Postludio d’organo
Pastore e diacona:
Gianni Genre, 0121.374.867; 347.9657636; ggenre@ chiesavaldese.org
Alga Barbacini, 0121.378.132; 320.6969579; [email protected]
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”Noi portiamo un tesoro in vasi di terra”: una bella immagine per definire
l’essere cristiani, anche se Paolo in quel momento non stava cercando
immagini poetiche per i posteri, ma, in polemica con i suoi oppositori,
difendeva il suo ministero e la figura stessa di Cristo. Tra i Corinzi c’era chi
accusava Paolo di non essere all’altezza del suo compito di apostolo, di non
avere sufficiente autorità e carisma. E probabilmente quegli stessi avevano
anche difficoltà ad accettare una figura divina così compromessa, un Dio che
muore sulla croce come un qualunque furfante… Come può morire
l’onnipotente, come può essere sconfitto?
E’ qui che Paolo ribadisce uno degli elementi centrali della sua teologia,
quello della potenza che si rivela nella debolezza e da qui l’immagine del
tesoro nei vasi di terra. Cosa sono i cristiani, cosa siamo noi? Siamo vasi di
terra, vasi semplici e fragili, dal contenuto prezioso…
Cosa ci dice questa immagine? Innanzitutto che questo rende veramente
evidente la potenza e la gloria di Dio… perché se non ci crediamo forti e
potenti e capaci da noi stessi sappiamo anche veramente riconoscere il
nostro bisogno di aiuto quando ci scontriamo con i nostri limiti e con la nostra
debolezza.
In secondo luogo, questa immagine parla a noi che ci guardiamo attorno e
ci contiamo, chiese dalle voci sempre più deboli e dalle risorse sempre più
limitate; ci dice che questa nostra condizione non è la sconfitta dei credenti,
ma che Dio ha scelto di affidare la sua missione proprio a uno sparuto gruppo
di uomini e donne che non hanno ricchezze, prestigio o potere, ma che
scoprono la loro potenza non in loro stessi ma nel Dio che li ha scelti e amati.
Dio non ama il vaso di terra perché è di terra, ma malgrado sia di terra lo
ha accettato e amato, lo ha reso bello nel fatto stesso della sua accettazione
e non perché fosse bello in sé. Ma la sua scelta per la nostra fragilità ci dice
di come è proprio lì che Egli ci incontra, di come veramente partecipa alla
nostra fatica, alla nostra sofferenza e anche alla nostra morte, perché noi
possiamo partecipare alla vita.
Il vaso rimane vaso spoglio e fragile, ma quello che ha valore è il fatto che
sia stato scelto per contenere un tesoro. Con il vangelo abbiamo ricevuto
qualcosa di grande, una visione del mondo di Dio, una promessa, una
speranza che rivoluzionano la nostra vita, abbiamo un tesoro e questo è ciò
che portiamo avanti, anche con i nostri continui fallimenti , con le nostre
debolezze. Come diceva l’apostolo Paolo “ho creduto, perciò ho parlato “così
deve essere per ognuno di noi… non c’è fragilità o debolezza che tenga, il
tesoro che è in noi ci chiama a agire.
Non predichiamo noi stessi, non predichiamo la nostra tradizione, la nostra
storia e la nostra identità, ma solo il Cristo che è il nostro Signore, non
predichiamo il vaso, ma il tesoro e questo lo facciamo con tutte le nostre
difficoltà, ma anche spinti dalla sua promessa e dalla sua potenza.
(Vito Gardiol)