Salmonella Agglutinating Sera [IT]
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Salmonella Agglutinating Sera IT 1. FINALITÀ D’USO I sieri agglutinanti per Salmonella sono concepiti per i test di agglutinazione su vetrino o in provetta per l’identificazione sierologica delle colture di Salmonella a scopo epidemiologico e diagnostico. I sieri appropriati possono anche essere utilizzati come antisieri di controllo per le Stained Salmonella Suspensions8 e gli antisieri H di Salmonella possono essere utilizzati nelle procedure di inversione di fase1. 2. Riassunto e spiegazione del test Secondo la classificazione di Kauffmann-White, il genere Salmonella è classificato in sierotipi in base alle combinazioni di antigeni somatici (O) e flagellari (H) che sono identificati mediante test di agglutinazione2. A causa delle numerose relazioni antigeniche esistenti tra Salmonella e i microrganismi di altri generi, le procedure di identificazione devono includere test colturali e biochimici, oltre a quelli sierologici. I sieri agglutinanti sono concepiti essenzialmente er l’uso come test di conferma, ma possono essere utilizzati, osservando le dovute precauzioni, anche come test di screening7. I sieri vengono adsorbiti in modo da rimuovere le agglutinine di altri antigeni di Salmonella e l’agglutinina “paracolon” α. I Salmonella Somatic Agglutinating Sera (serie ZC) sono destinati all’identificazione degli antigeni O nei test di agglutinazione su vetrino, ma possono essere utilizzati anche nei test di conferma in provetta. I Salmonella Flagellar Agglutinating Sera (serie ZD) sono concepiti per l’identificazione degli antigeni H. I sieri polivalenti devono essere utilizzati nei test di agglutinazione su vetrino. I sieri monovalenti possono essere utilizzati anche in test preliminari su vetrino, ma i risultati così ottenuti devono essere confermati mediante agglutinazione in provetta. Ad eccezione del fattore i, gli antigeni H di fase 1 che ricorrono con maggiore frequenza possono essere identificati mediante test di agglutinazione su vetrino utilizzando i Rapid Diagnostic Sera (tabella 1). Tabella 1 Tabella 2 Schema tipico di reazioni di agglutinazione in provettadi tre antigeni H correlati e antisieri corrispondenti Antisiero G fg gm gp fg 1:800 1:800 <1:200 <1:200 gm 1:800 <1:200 1:800 <1:200 gp 1:800 <1:200 <1:200 1:800 3. PRINCIPIO DEL METODO I test sierologici sono basati sul principio che gli anticorpi presenti nel siero, prodotti in seguito all’esposizione ad antigeni batterici, agglutinano con i batteri che possiedono gli antigeni omologhi. 4. REAGENTI 4.1. Componenti del kit Antigene Ogni flacone, dotato di dispensatore e contagocce, contiene 2 ml di liquido ed è fornito pronto per l’uso. Durante la conservazione, alcuni sieri possono presentarsi leggermente torbidi, il che non indica necessariamente deterioramento e solitamente non interferisce con i risultati. Prima dell’uso, tali sieri possono essere chiarificati mediante centrifugazione o filtrazione su membrana (0,45 µm). Un aspetto molto torbido è indice di contaminazione, per cui tali sieri devono essere eliminati. Siero 1 + + + – – – + Siero 2 + – + – + + – Siero 3 – + + + + – – Per i sierotipi H aventi determinanti comuni (per esempio, il gruppo G: fg, gm, gp, gq, gst), i sieri polivalenti designati da lettera maiuscola devono reagire all’incirca allo stesso titolo con i microrganismi che possiedono questo fattore nei test di agglutinazione in provetta. I sieri contrassegnati da lettera minuscola devono reagire con microrganismi che possiedono antigeni omologhi a una diluizione maggiore di almeno 2 provette rispetto a quella dei microrganismi che possiedono antigeni eterologhi con fattori comuni (per un esempio, fare riferimento alla tabella 2). 5. AVVERTENZE E PRECAUZIONI DI IMPIEGO Esclusivamente per uso diagnostico in vitro. Esclusivamente per uso clinico. Per informazioni su componenti potenzialmente pericolosi, fare riferimento alle schede di sicurezza fornite dal produttore e alle informazioni riportate sulle etichette dei prodotti. 5.1. Precauzioni di sicurezza 5.1.1 Trattare tutti i batteri in accordo con le norme vigenti in materia. 5.1.2 Dopo l’uso il materiale non monouso deve essere sterilizzato con un’adeguata procedura; il metodo ottimale è la sterilizzazione in autoclave per almeno 15 minuti a 121°C. Il materiale monouso deve essere sterilizzato in autoclave o incenerito. Test di agglutinazione su vetrino Fase 1 Dispensare due gocce distinte (40 µl ciascuna) di soluzione salina allo 0,85% su un vetrino. Emulsionare con un’ansa aliquote della coltura in esame in ciascuna goccia di soluzione salina allo 0,85% fino a ottenere una sospensione omogenea piuttosto densa. 5.1.5 Gli antisieri somatici di Salmonella contengono fenolo allo 0,5% e gli antisieri flagellari di Salmonella contengono sodio azide allo 0,1%. Sebbene la concentrazione sia bassa, è noto che entrambi sono tossici per ingestione e contatto con la pelle. Evitare di ingerire i reagenti. Se uno di questi reagenti dovesse venire a contatto con la pelle o gli occhi, lavare immediatamente le aree interessate sciacquando abbondantemente con acqua. Fase 2 Aggiungere come controllo una goccia (40 µl) di soluzione salina allo 0,85% a una sospensione e miscelare. Aggiungere una goccia (40 µl) di antisiero intero (non diluito) all’altra sospensione e miscelare. Fase 3 Agitare delicatamente con movimento oscillatorio il vetrino per un minuto e osservare l’agglutinazione utilizzando una fonte di luce indiretta su fondo scuro. Eliminare il vetrino utilizzato secondo le norme di disinfezione e smaltimento in vigore. 5.1.6 10.Centrifuga. 11. Soluzione salina contenente formalina allo 0,5% oppure brodo con formalina. 12. Acido tioglicolico allo 0,2%. 7.1. Procedura del test Non pipettare con la bocca. Durante il trattamento dei campioni e l’esecuzione del dosaggio utilizzare guanti monouso e una protezione per gli occhi. Al termine, lavarsi accuratamente le mani. Fare riferimento anche alla sezione Avvertenze e precauzioni di impiego Affinché mantengano la loro attività almeno fino alla data di scadenza indicata sull’etichetta del flacone, i sieri devono essere conservati a 2-8°C. Gli antisieri somatici di Salmonella sono conservati in soluzione di fenolo allo 0,5% e gli antisieri flagellari di Salmonella in soluzione di sodio azide allo 0,1%. I sieri sono prodotti nel coniglio. Gli schizzi di materiali potenzialmente infettivi devono essere immediatamente asciugati con carta assorbente e l’area interessata deve essere decontaminata con un disinfettante battericida d’uso comune oppure con alcol al 70%. I materiali utilizzati per asciugare gli schizzi, inclusi i guanti, devono essere smaltiti seguendo la stessa procedura prevista per i rifiuti a rischio biologico. 5.1.4 Fare riferimento alle informazioni riportate sulla Confezione. 4.2. Descrizione, preparazione per l’uso e raccomandazioni per la conservazione Schema delle reazioni di agglutinazione dei Rapid Diagnostic Sera e sierotipi H corrispondenti Antigene b d E G k L r 5.1.3 In accordo con le norme di buona pratica di laboratorio, si raccomanda vivamente di trattare i campioni e i reagenti come potenzialmente infettivi e di prendere tutte le necessarie precauzioni. 5.2. Precauzioni analitiche 5.2.1 Non usare gli antisieri oltre la data di scadenza indicata. Evitare la contaminazione microbica degli antisieri poiché potrebbe portare a risultati errati e ridurre la validità del prodotto. 5.2.2 Non modificare la procedura del test, i tempi di incubazione o le temperature. Non diluire. 5.2.3 Dopo l’uso, riportare i sieri alle temperature di conservazione raccomandate. 6. Prelievo, trasporto e conservazione dei campioni Si raccomanda l’uso di colture fresche cresciute su terreni non selettivi, per esempio agar nutriente. Per maggiori informazioni sul prelievo e il trattamento del campione, si consiglia di consultare la bibliografia specializzata. 7. PROCEDURA Materiali forniti Gli antisieri sono disponibili in flaconi provvisti di dispensatore e contagocce. Materiale necessario ma non fornito 1. Soluzione salina allo 0,85%. 2.Vetrini. 3. Ansa per batteriologia e becco Bunsen. 4. Fonte di luce su fondo scuro. 5. Provette e portaprovette. 6. Bagnomaria regolabile con termometro. 7.Cronometro. 8.Pipette. 9. Sono disponibili sospensioni colorate (SS01/R30855001– SS03/R30855201, SS04/R30952801–SS08/R30953201, SS09/ R30855301, SS11/R30953301, SS12/R30855401, SS13/ R30953401) da utilizzare come controlli. Test di agglutinazione in provetta Sebbene le sospensioni vitali possano essere utilizzate come antigeni, occorre prestare molta attenzione a non contaminare il laboratorio.Un antigene O ucciso può essere preparato riscaldando una sospensione salina (0,85%) a 100°C per 10 minuti, centrifugando e riportando il deposito in sospensione in soluzione salina allo 0,85%. Evitare l’uso di fenolo o formalina nella preparazione di un antigene O poiché queste sostanze inibiscono l’agglutinazione O in presenza di antigeni H. Gli antigeni H per i test di agglutinazione in provetta possono essere preparati portando in sospensione i microrganismi in soluzione salina con formalina allo 0,5% o aggiungendo formalina alle colture in brodo.3 A causa della scarsa mobilità dei microrganismi, le colonie prelevate da terreni di isolamento primario possono risultare inadeguate per la determinazione del sierotipo H. Si può ovviare a tale inconveniente mediante una subcoltura in una provetta a becco di clarino con agar molle, su una piastra Petri con agar allo 0,5% oppure in una provetta Craigie con agar allo 0,2% e prelevando il bordo principale della coltura dopo l’incubazione. Fase 1 Preparare una sospensione a bassa concentrazione di batteri (all’incirca 109 microrganismi per ml). Fase 2 Effettuare diluizioni seriali di antisiero in volumi di 0,5 ml da 1:10 a 1:320 per le determinazioni dei fattori O e Vi e da 1:25 a 1:800 per i fattori H. Fase 3 Aggiungere in ogni provetta 0,5 ml di sospensione antigenica. La diluizione dell’antisiero risulterà pertanto raddoppiata. Fase 4 Includere anche una provetta di controllo contenente soltanto la sospensione e la soluzione salina. Fase 5 Dare dei colpetti alle provette per miscelarne il contenuto. Incubare le provette con fattore O a 50°C per 4 ore, le provette con fattore Vi dapprima a 37°C per 2 ore e successivamente per 18 ore a 2-8°C [lasciarle riscaldare a temperatura ambiente (18-30°C) prima di procedere alla lettura dei risultati] e le provette con fattore H a 50°C per 2 ore. Fase 6 Dare dei colpetti alle provette ed esaminare l’agglutinazione utilizzando una fonte di luce forte di fondo. inversione di fase Molti sierotipi di Salmonella possiedono antigeni H bifasici. Spesso in una coltura si evidenziano entrambe le fasi. Tuttavia, nel caso in cui soltanto una singola fase risultasse rilevabile, potrebbe essere necessario isolare e identificare l’altra. A tal fine occorre allestire una subcoltura o subcolture ripetute su una piastra Petri con agar allo 0,5% oppure in una provetta Craigie1 con agar allo 0,2% contenente 1% del siero agglutinante per la fase identificabile, mentre per l’altra fase occorre analizzare al termine dell’incubazione il bordo principale della coltura. 8. RISULTATI Agglutinazione su vetrino L’agglutinazione deve essere forte e chiaramente visibile entro un minuto. Nel controllo con soluzione salina non deve verificarsi alcuna agglutinazione visibile; in caso contrario, la sospensione non è idonea all’analisi con questo metodo. In alcuni ceppi l’agglutinazione O potrebbe venire nascosta dalla presenza dell’antigene Vi. Tale fenomeno può essere identificato mediante un test di agglutinazione su vetrino o in provetta utilizzando il Salmonella Agglutinating Serum (Vi). In presenza di antigene Vi, una sospensione salina del microrganismo deve essere riscaldata a 100°C per un’ora in modo da distruggere l’antigene Vi e quindi centrifugata; una sospensione salina fresca del deposito deve essere rianalizzata con gli antisieri O per l’identificazione degli antigeni O. Va ricordato che l’antigene Vi non è riconducibile esclusivamente a Salmonella. Agglutinazione in provetta In una reazione O o Vi positiva si osserva una chiara agglutinazione granulare: l’agglutinazione H ha un caratteristico aspetto flocculare.Si può osservare che il liquido tende a diventare limpido e che un sedimento si solleva come massa granulare per poi ricadere sui fondo alla provetta se la si agita delicatamente con un dito. In una reazione negativa e nel controllo con la soluzione salina, l’aspetto della sospensione deve rimanere immutato e, dando un colpetto alla rovetta, deve comparire il tipico vortice. Se nel controllo con la soluzione salina si riscontra agglutinazione, la sospensione ha un aspetto irregolare e non è idonea all’agglutinazione in provetta. Il titolo è dato dalla diluizione del siero nell’ultima provetta che mostra agglutinazione. Un titolo pari o prossimo a quello indicato nell’etichetta del flacone indica che l’antigene è dello stesso sierotipo dell’antisiero. Se i sieri vengono utilizzati come controlli per l’attività delle sospensioni colorate, seguire la procedura descritta nelle istruzioni per l’uso fornite insieme alle sospensioni colorate O e H di Salmonella. Si deve ottenere un titolo compreso tra due delle diluizioni seriali indicate sull’etichetta del flacone. 9. CONTROLLO DI QUALITÀ Si raccomanda di testare il prodotto durante l'uso con colture positive e negative note. Esempi di colture positive per i sieri agglutinanti O di Salmonella (ZC) e per i sieri agglutinanti H di Salmonella (ZD) sono riportati rispettivamente nelle tabelle 3 e 4. Se un antisiero agglutina con una coltura negativa nota oppure non agglutina con una coltura positiva nota, deve essere eliminato. Tabella 3 Colture del controllo positivo Range o Salmonella (zC) Codice NCTC Rif. ZC11/R30956701 10431 ZC12/R30956801 5787 ZC13/R30956901 3048 ZC14/R30957001 3048 ZC15/R30957101 5745 ZC16/R30957201 6947 ZC17/R30957301 5765 ZC18/R30957401 6021 ZC19/R30957501 5783 ZC20/R30957601 6016 ZC21/R30957701 6533 ZC22/R30957801 5794 ZC23/R30957901 5787 ZC24/R30958001 5797 ZC25/R30958101 5798 ZC26/R30958201 8271 ZC27/R30958301 6759 ZC28/R30958401 5799 ZC29/R30958501 5800 ZC30/R30958601 5732 ZC31/R30958701 6020 ZC32/R30958801 9918 ZC33/R30958901 6586 ZC34/R30959001 8492 ZC35/R30959101 6851 ZC36/R30959201 7898 ZC37/R30959301 7401 Specie di Salmonella Salmonella paratyphi A Salmonella newbrunswick Salmonella typhimurium Salmonella typhimurium Salmonella bareilly Salmonella virginia Salmonella enteritidis Citrobacter ballerupensis Salmonella zanzibar Salmonella rubislaw Salmonella grumpensis Salmonella carrau Salmonella newbrunswick Salmonella gaminara Salmonella kirkee Salmonella blukwa Salmonella taksony Salmonella kentucky Salmonella minnesota Salmonella schleissheim Salmonella telaviv Salmonella godesberg Salmonella adelaide Salmonella mgulani Salmonella champaign Salmonella allandale Salmonella waycross Struttura antigenica9 1,2,12:a:– * 3,15:Iv:1,7 4,5:i:1,2 4,5:i:1,2 6,7:y:1,5 8:d:– 1,9,12:gm:– – 3,10:k:1,5 11:r:enx 13,22:d:1,7 6,14,24:y:1,7 3,15:lv:1,7 16:d:1,7 17:b:1,2 18:z4z24:– 1,3,19:i:z6 8,20:i:z6 21:b:enx 4,12,27:b:– 28:y:enz15 30:gm:– 35:fg:– 38:i:1,2 39:k:1,5 1,40:k:1,6 41:z4z23:– Controllo negativo per tutti i codici ZC e ZD: Hafnia alvei NCTC 8535 *microrganismo di categoria 3 Tabella 4 Colture del controllo positivo Range H Salmonella (zD) Codice ZD02/R30959801 ZD03/R30959901 ZD04/R30160101 ZD05/R30160201 ZD06/R30160301 ZD07/R30160401 ZD08/R30160501 ZD09/R30160601 ZD10/R30160701 ZD11/R30160801 ZD12/R30160901 ZD13/R30161001 ZD14/R30161101 ZD15/R30161201 ZD16/R30161301 ZD17/R30161401 ZD18/R30161501 ZD19/R30161601 ZD20/R30161701 ZD21/R30161801 ZD22/R30161901 ZD23/R30162001 ZD24/R30162101 ZD25/R30162201 ZD26/R30162301 ZD27/R30162401 NCTC Rif 6947 5793 5783 5756 7886 9929 6947 5727 3072 5727 6020 9890 9890 9918 9676 10480 3158 3048 5783 5793 5787 5793 9606 6016 5745 10214 Specie di Salmonella Salmonella virginia Salmonella worthington Salmonella zanzibar Salmonella narashino Salmonella mississippi Salmonella yolo Salmonella virginia Salmonella abortusequi Salmonella anatum Salmonella abortusequi Salmonella telaviv Salmonella milwaukee Salmonella milwaukee Salmonella godesberg Salmonella dublin Salmonella moscow Salmonella senftenberg Salmonella typhimurium Salmonella zanzibar Salmonella worthington Salmonella newbrunswick Salmonella worthington Salmonella rowbarton Salmonella rubislaw Salmonella bareilly Salmonella kaolack Struttura antigenica9 8:d:– 1,13,23:z:lw 3,10:k:1,5 6,8,a:enx 1,13,23:b:1,5 35:c:– 8:d:– 4,12:enx:– 3,10:eh:1,6 4,12:enx:– 28:y:enz15 43:fg:– 43:fg:– 30:gm:– 1,9,12:gp:– 9,12:gq:– 1,3,19:gst:– 4,5:i:1,2 3,10:k:1,5 1,13,23:z:lw 3,15:lv:1,7 1,13,23:z:lw 16:mt:– 11:r:enx 6,7:y:1,5 47:z:1,6 Codice ZD28/R30162501 ZD29/R30162601 ZD30/R30162701 ZD31/R30162801 ZD32/R30162901 ZD33/R30163001 ZD34/R30163101 ZD35/R30163201 ZD36/R30163301 ZD37/R30163401 ZD38/R30163501 ZD39/R30163601 NCTC Rif. 7401 5799 7405 – 6388 7411 8572 5785 3048 7409 5785 6480 Specie di Salmonella Salmonella waycross Salmonella kentucky Salmonella illinois Salmonella simsbury Salmonella tennessee Salmonella weslaco Salmonella fresno Salmonella newington Salmonella typhimurium Salmonella donna Salmonella newington Salmonella florida Struttura antigenica9 41:z4z23 8,20:i:z6 3,15,34:z10:1,5 1,3,19:z27:– 6,7,1:z29 42:z36:– 9,46:z38:– 3,15,34:eh:1,6 4,5:i:1,2 30:lv:1,5 3,15,34:eh:1,6 1,6,14,25:d:1,7 NOTA: salvo indicazione contraria, tutte le colture appartengono alla categoria 2, come indicato nelle linee guida ACDP. 10. INTeRpReTAzIONe DeI RISULTATI L’estensione dell’esame sierologico dipende dalla finalità dell’indagine. Per ottenere un riscontro sierologico della presenza di Salmonella, le colture devono essere analizzate con i sieri polivalenti O e H e con il siero Vi. Se occorre un’analisi più approfondita, normalmente si determina l’antigene O utilizzando i sieri appropriati e successivamente si analizza per rilevare l’antigene H più probabile, come indicato nella classificazione di Kauffmann-White2,4,5,6. 11. LIMITI DeL MeTODO Sebbene non sia fattibile fornire i sieri a fattore singolo per tutti gli antigeni noti di Salmonella, è disponibile un’ampia gamma di sieri che permette di identificare con un alto grado di accuratezza la maggior parte dei tipi di Salmonella isolati. Gli antisieri permettono soltanto l’identificazione sierologica; per la completa identificazione di un microrganismo occorre eseguire in parallelo anche test biochimici. Anche se i sieri sono stati adsorbiti per ridurre al minimo reazioni crociate, non si può completamente escludere tale eventualità con altri antigeni di Salmonella o con microrganismi correlati di altre specie. 12. RISULTATI ATTeSI Agglutinazione visibile in presenza di antigeni omologhi. 13. CARAtteRiStiCHe SPeCiFiCHe Di PReStAzione Fare riferimento alla sezione interpretazione dei risultati. 14. BIBLIOgRAFIA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Cruickshank, R., Duguid et al (1975). Medical Microbiology, 12th Edition, Volume 2, page 417. Churchill Livingstone, London. edwards, P.R. and ewing, W.H. (1972). Identification of Enterobacteriaceae. 3rd Edition. Burgess Publishing Co., Minneapolis. Farmer, J.J. (1975). Formalinized bacterial “antigens” as a potential infection hazard. J. Clin. Microbiol., 2, 359. Kauffmann, F. (1966). The Bacteriology of Enterobacteriaceae. Munksgaard, Copenhagen. Nomenclature Committee of the International Assoc. of Microbiologists (Suppl. to 6th Report) (1958). Int. Bull. Bact. Nomencl. and Tax., 8, 79. Serological Reagents for Bacterial Diagnosis. Mon. Bull. Min. Hlth. (1961). 20,134. taylor, J. (1967). The isolation and identification of salmonellae. A.C.P. Broadsheet No. 58. Remel Stained Salmonella Suspension, Instructions for Use. Kauffman-White Scheme. 15. CONFezIONe ZC11/R30956701.....2 ml ZC12/R30956801.....2 ml ZC13/R30956901.....2 ml ZC14/R30957001.....2 ml ZC15/R30957101.....2 ml ZC16/R30957201.....2 ml ZC17/R30957301.....2 ml ZC18/R30957401.....2 ml ZC19/R30957501.....2 ml ZC20/R30957601.....2 ml ZC21/R30957701.....2 ml ZC22/R30957801.....2 ml ZC23/R30957901.....2 ml ZC24/R30958001.....2 ml ZC25/R30958101.....2 ml ZC26/R30958201.....2 ml ZC27/R30958301.....2 ml ZC28/R30958401.....2 ml ZC29/R30958501.....2 ml ZC30/R30958601.....2 ml ZC31/R30958701.....2 ml ZC32/R30958801.....2 ml ZC33/R30958901.....2 ml ZC34/R30959001.....2 ml ZC35/R30959101.....2 ml ZC36/R30959201.....2 ml ZC37/R30959301.....2 ml ZD02/R30959801.....2 ml ZD03/R30959901.....2 ml ZD04/R30160101.....2 ml ZD05/R30160201.....2 ml ZD06/R30160301.....2 ml ZD07/R30160401.....2 ml ZD08/R30160501.....2 ml ZD09/R30160601.....2 ml ZD10/R30160701.....2 ml ZD11/R30160801.....2 ml ZD12/R30160901.....2 ml ZD13/R30161001.....2 ml ZD14/R30161101.....2 ml ZD15/R30161201.....2 ml ZD16/R30161301.....2 ml ZD17/R30161401.....2 ml ZD18/R30161501.....2 ml ZD19/R30161601.....2 ml ZD20/R30161701.....2 ml ZD21/R30161801.....2 ml ZD22/R30161901.....2 ml ZD23/R30162001.....2 ml ZD24/R30162101.....2 ml ZD25/R30162201.....2 ml ZD26/R30162301.....2 ml ZD27/R30162401.....2 ml ZD28/R30162501.....2 ml ZD29/R30162601.....2 ml ZD30/R30162701.....2 ml ZD31/R30162801.....2 ml ZD32/R30162901.....2 ml ZD33/R30163001.....2 ml ZD34/R30163101.....2 ml ZD35/R30163201.....2 ml ZD36/R30163301.....2 ml ZD37/R30163401.....2 ml ZD38/R30163501.....2 ml ZD39/R30163601.....2 ml legenda dei simboli Numero di codice Dispositivo medico per la diagnostica in vitro Consultare le istruzioni per l’uso (IFU) Limiti temperatura (Temp. conservazione) Codice lotto (numero lotto) Data di scadenza Ultima diluizione che presenta agglutinazione positiva Prodotto da IFU X7823A, Rivisto Ottobre 2013 Remel Europe Ltd. Clipper Boulevard West, Crossways Dartford, Kent, DA2 6PT UK Per l’assistenza tecnica, rivolgersi al distributore di zona.