ALLEGATO “A” - Comune di Prezza

Transcript

ALLEGATO “A” - Comune di Prezza
ALLEGATO “A”
1
Percorsi Peligni
Progetto di valorizzazione e sviluppo dei beni storico culturali,
archeologici, ambientali e delle tradizioni delle Terre dei Peligni
Premessa
L’amplissimo e ancora in larga parte celato patrimonio archeologico dell’antica
Corfinium rappresenta il nucleo centrale di un vasto giacimento di stratificazioni
antropiche che hanno caratterizzato la storia degli insediamenti della Valle
Peligna.
In quest’area dell’Italia centrale sono infatti conservate importanti tracce
dell’antico che misurano l’evoluzione della nostra civiltà attraverso le diverse
fasi storiche, comprendenti un periodo esteso dal neolitico al basso medioevo.
Si tratta di un deposito significativo che conserva testimonianze di importanti
episodi della nostra storia e che rappresenta una delle maggiori potenziali
risorse delle Terre dei Peligni.
Il tratto simbolico del programma di valorizzazione del patrimonio storico
culturale di questa parte d’Abruzzo risiede nel nome Italia, con un esplicito
2
richiamo alla sua prima testimonianza epigrafica, costituita dall’effige in una
moneta coniata durante la Guerra Sociale e rinvenuta a Corfinio.
La forza emblematica di tale marca è indubbia e riesce a riassumere i requisiti di
identità di un territorio che intende rappresentarsi come Genius loci e che cerca
una sua visibilità per un pubblico di scala internazionale.
La Terra dei Peligni vuole infatti rappresentare un luogo dal quale ripartire per
la ricostruzione di un ambiente nel quale la misura del vivere - nel suo confronto
con la natura e con le preesistenze civili - assuma un valore difficilmente
rintracciabile altrove.
Per questo il progetto si muove nella duplice direzione di promozione di valori:
da una parte l’ambiente naturale che significa montagna, ambienti fluviali ma
anche campi coltivati di pianura con i loro prodotti spesso unici; dall’altra le
città, nelle loro piccole dimensioni e nelle testimonianze culturali che vi sono
incastonate.
La Storia diviene così il fil rouge, il dizionario per decifrare il territorio; ma è
anche l’occasione di conoscenza cui affidare il senso di un nuovo vivere. Infine,
la Storia è occasione di uno sviluppo sostenibile.
Nel progetto Corfinium ritorna capitale, questa volta di un territorio delimitato,
ma che rivolge la sua influenza all’intera Valle Peligna per la definizione di un
sistema che si offra come bacino culturale.
Sarà così possibile percorrere gli insediamenti del neolitico del Monte Morrone,
con uno sguardo a quelli del Colle Mitra, collegare le testimonianze di epoca
romana conservate a Corfinio e a Raiano con il tempio di Ercole Curino a
Sulmona o l’Ocriticum di Cansano, i castelli e le torri di
Vittorito e Roccacasale ed il sistema delle fortificazioni
medievali peligne, le architetture cristiane di San Pelino,
Sant'Alessandro e San Michele Arcangelo con i luoghi della
vicenda Celestiniana.
Terre dei Peligni costituirà il caposaldo di un sistema più
complesso che investirà l’intera Valle Peligna e poi, di
seguito, le Valli Subequane e dell’Aterno sino a quelle del
3
Sagittario, per recuperare un’idea d’Abruzzo legata alla sua forte identità
territoriale.
In questo l’esperienza delle Terre dei Peligni può costituire non solo un enorme
giacimento per future ricerche archeologiche, ma anche - e già da subito - una
occasione unica e irripetibile di sviluppo per l’intera area. Un tentativo,
insomma, di conciliare il recupero e la documentazione della 'memoria', con le
effettive necessità di crescita e di sviluppo del territorio che le contiene.
Tali obiettivi saranno realizzati attraverso la costruzione di un vasto e diffuso
parco archeologico ove, accanto ai luoghi e alle architetture del passato, siano
disponibili sussidi didattici. Questi dovranno permettere, attraverso una visita
virtuale, di recuperare l'originario aspetto degli edifici nei contesti urbani e di
viverne la distribuzione e l'articolazione degli spazi. In tal modo, si tornerà ad
apprezzare il senso espressivo delle architetture attraverso la ricostruzione
immaginaria di tutti gli elementi che tale collocazione e articolazione
originariamente definivano.
L’intervento si strutturerà attraverso un articolato programma museologico, alla
cui costruzione parteciperà, con la propria dotazione scientifica, la Facoltà di
Archeologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, attraverso un preciso
accordo di partenariato che si sta costituendo.
L’apporto dell’Università conferirà il necessario rigore scientifico alle iniziative
di valorizzazione e produrrà un cantiere permanente offerto
contemporaneamente al visitatore e alla ricerca.
Dal recupero del museo virtuale sarà possibile passare al contesto storico in cui i
manufatti sono stati realizzati e quindi ricondurli ad un quadro culturale più
ampio, riferito a un determinato momento della civiltà umana. La ricostruzione
cronologica diviene formulazione di domande e di risposte che indicano
aspirazioni, conoscenze, sviluppo culturale e tecnologico, ed alludono a tutto ciò
che si colloca concretamente in un ben determinato momento dello sviluppo
della nostra civiltà.
Questo sarà possibile attraverso l’allestimento di precisi spazi che comprendono
i servizi di accoglienza ma anche i sussidi didattici, con precisi riferimenti a
luoghi e momenti della visita e quindi della fruizione di un ampio e diffuso
parco archeologico.
Un programma complesso, nel quale collocare le iniziative che
saranno formulate per la celebrazione del secondo millenario della
morte di Ovidio, uno dei più importanti e conosciuti poeti latini, lo
studio del quale va sempre più diffondendosi a livello
internazionale.
4
I luoghi prescelti per la formazione del Parco archeologico sono diffusi in tutto
il territorio delle Terre dei Peligni, che comprende i comuni di Corfinio, Prezza,
Raiano, Roccacasale e Vittorito.
L’intervento
L’intervento di valorizzazione dei beni storico-culturali, archeologici,
ambientali e delle tradizioni delle “Terre dei Peligni” costituisce un progetto
formulato per la definizione di un programma di sviluppo volto ad incrementare
la competitività del sistema produttivo ed occupazionale del territorio - FAS
obiettivo operativo linea d’azione I.2.4.a.
Scopo del progetto è quello di contribuire alla crescita economica e sociale dei
comuni associati nelle “Terre dei Peligni”, attraverso la formulazione di
unʼofferta turistica coordinata, tesa allʼaumento dei flussi di visitatori negli
ambiti specifici del turismo culturale, ambientale, sportivo ed enogastronomico.
L’intervento si attua mediante azioni rivolte al miglioramento delle qualità
ambientali e alla valorizzazione delle emergenze museali, archeologiche,
storiche ed architettoniche. L’ipotesi di lavoro deriva dal riconoscimento di una
moltitudine di indizi di pregio disseminati nel territorio delle Terre dei Peligni
che, per una situazione di generale disaggregazione, non riescono ad innescare
processi economici di rilievo. Si tratta di una stato che rivela come, nonostante
la stratificazione millenaria di sedimenti di grande valore storico e
antropologico, il riconoscimento identitario sia ancora troppo labile ed incapace
di diffondere la propria connotazione. Il territorio peligno è, invero, un’area
caratterizzata da un struttura economico produttiva sostanzialmente debole,
incapace di innescare meccanismi espansivi significativi e che ha solo in parte
trasformato il territorio, il quale appare fondamentalmente integro nei suoi
aspetti paesaggistici. Esso è infatti definito dall’European Spatial Planning
Observation Network - l’Istituto europeo incaricato di monitorare i processi di
sviluppo e di coesione europea - “area a bassa trasformazione antropica”,
indifferente alle influenze dei processi urbani: “low Footprint, low urban
Influence", ovvero un territorio caratterizzato da un basso livello di integrazione
antropica nonostante le dispersioni edilizie e la limitata redditività prodotta dalle
trasformazioni territoriali negli ultimi decenni.
Una condizione, quella descritta, che se da un lato ha impedito il
raggiungimento di obiettivi di sviluppo, consente un favorevole recupero della
risorsa ambientale e storico culturale a partire da una profonda riflessione sui
temi dell’ecosistema e dei modelli di consumo.
5
Il progetto tenta, in questo, di rovesciare la considerazione che il mancato
sviluppo delle nostre aree sia dovuto ad un difetto di modernità. Al contrario,
esso intende riflettere sullo stesso concetto di modernità, offrendo una visione
che consente processi virtuosi, e in cui si rivolge l’attenzione a valori persistenti,
capaci di evocare nuovi percorsi e di costituire condizioni di sviluppo limitato,
ma oltremodo sostenibile e riproducibile. Ripensare la modernità in termini di
consapevolezza della limitatezza delle risorse, in particolare quelle territoriali,
corrisponde, per le Terre dei Peligni, a riconsiderare il valore del territorio, non
più come suolo libero non ancora occupato, ma come luogo identitario nel quale
riformulare i modelli di vita a partire dai paradigmi della produzione.
Una ricostruzione che parte da quegli stessi segni che indicano la persistenza di
elementi superstiti di estremo valore capaci di condizionare il necessario
riordino. Si tratta degli elementi morfologici dei sistemi orografici, dei segni
agrari, ma anche delle preesistenze civili, capisaldi notevoli e trame di tessuto
edilizio nelle quali si rintracciano le stratificazioni di un passato glorioso cui
dare continuità. E’ da questa circostanza che il progetto propone di partire, per
ridefinire le strategie future e programmare il destino di questa delicata enclave.
La crisi economico finanziaria di questi ultimi anni offre lo spazio per tale
riflessione, evitando le tentazioni di un approccio esclusivamente ludicoturistico delle trasformazioni possibili, ma concentrando l’attenzione ai modi
d’uso del territorio, ponendo l’attenzione sui sistemi identitari, nonchè sulle
opportunità di confronto e di integrazione e delle possibili riconversioni.
Sostenibilità, varietà, valorizzazione sono i filtri per riconsiderare una nuova
modernità, che riconosce e valorizza le qualità del luogo che sempre più appare
unico al mondo.
Ubicazione dell’intervento.
L’ ambito d’intervento coincide con le “Terre dei Peligni”, associazione di
comuni che comprende Corfinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito:
cinque comuni dell'Abruzzo interno che occupano la parte settentrionale della
Valle Peligna, con gran parte del territorio con altitudine compresa tra i 350 e i
650 m.s.l., ma che hanno anche importanti estensioni in montagna, con quote
talvolta superiori ai 1700 m. E’ un territorio morfologicamente complesso,
costituito da una pluralità di ambienti, da quello montano a quello fluviale e
lacustre, contrassegnato da preesistenze storiche e archeologiche che
annoverano numerose ed importanti testimonianze derivanti da insediamenti
estesi nel tempo: dal neolitico1 al periodo italico e romano sino al novecento. Un
territorio che appare sostanzialmente integro nei suoi valori paesaggistici e
1
M. Coppa “Storia dell’urbanistica dalle origini all’ellenismo”, Torino, 1968.
6
antropologici, i quali denotano in nuce quell’energia capace di innescare
processi di sviluppo riferiti a rinnovati modelli di assetto territoriale. Valori che
comprendono il territorio agrario con il portato di
un’esperienza colturale di grande interesse.
I tracciati
Tessuto connettivo dei Percorsi Peligni sarà la trama dei
tracciati, che attraverso una gerarchia funzionale, collegherà i
luoghi che costituiscono il sistema.
Accanto alla rete stradale che capillarmente collega tutti i centri delle Terre, il
progetto individua tracciati escursionistici per gli sport legati alla natura da
percorrere in tutte le stagioni, organizzati in percorsi per mountain bike e
downhill, percorsi di sci alpinismo, di endurance a cavallo e canoa, sino alle
aree per la pratica del deltaplano.
La carta dei tracciati registra inoltre i percorsi di montagna identificati sul
versante e sul crinale del Monte Morrone a partire dal tratto appenninico del più
complesso Sentiero Italia. Si tratta di percorsi classificati “T” ed “E” 2 , con
dislivelli di quota anche superiori a 1200 m.s.l. che intersecano Colle dei
Sambuchi (m. 1638), Monte Rotondo (m. 1731) e Colle dell’Affogato ( m.
1783), e sono accessibili anche per attività di downhill e scialpinismo.
I tratti di montagna a più bassa quota (da Roccacasale a Valle Grande) sono
percorribili in mountain bike.
Altri tracciati sono dislocati nel territorio di Raiano, all’interno della Riserva
Regionale delle Gole di San Venanzio, e riguardano sentieri sia montani che
fluviali, percorribili a piedi, in mountain bike oppure a cavallo.
Percorsi escursionistici, sono identificati, altresì, nei territori montani dei
Comuni di Prezza e di Vittorito, luogo ideale di itinerari di endurance 3
classificato tra i più interessanti nel nostro Paese.
Il progetto prevede la realizzazione di un CENTRO INTEGRATO, base di
partenza dei percorsi ippici di endurance da ubicarsi in Vittorito.
Nei punti in cui hanno perduto le caratteristiche di riconoscibilità, i tracciati
saranno oggetto di opportuna sistemazione, ivi compresa l’apposizione di una
segnaletica coordinata, che, quando necessario, sarà riferita ai sistemi codificati
2
3
Secondo la classificazione C.A.I.
Vittorito è sede di una delle più importanti tappe del circuito MiPAFF.
7
(es. segnaletica C.A.I.), con punti di sosta informati da pannelli dotati di segnali
a codice Quick Response che rinviano ad appositi siti internet.
Tutte le opportunità offerte saranno catalogate in una carta che
costituirà la guida dell’offerta integrata delle Terre dei Peligni,
redatta anche in versione georeferenziata per apparecchi GPS e
smartphone.
I luoghi della storia
Il percorso storico-culturale delle Terre dei Peligni si snoderà tra le
strade dei centri urbani, i sentieri degli ambienti naturali e della
limitrofa campagna, offrendo al visitatore la possibilità di
ripercorrere la storia del territorio attraverso le testimonianze del suo
antico ed importante passato: un attraversamento che interessa le
“Terre dei Peligni” e che guida alla visita delle numerose
emergenze di natura storico-culturale ed artistica.
Accanto ai segni della preistoria, come i graffiti di Rava Tagliata di Raiano o le
importanti aree archeologiche dell’antica Corfinio, si trovano testimonianze più
recenti di epoca medievale e cinquecentesca (chiese rupestri, cattedrali, eremi,
conventi), rilevanze storiche come l’eremo di San Venanzio e la Chiesa della
Madonna de Contra a Raiano, le chiese dedicate all’Arcangelo Michele a
Vittorito e Roccacasale, la Chiesa ed il culto popolare di S. Lucia nel Comune di
Prezza (attorno al quale il progetto prevede la ricostruzione dell'evento storico
medievale del culto), la Cattedrale di S. Pelino di Corfinio con l’oratorio di
Sant’Alessandro, oltre ai segni di attività produttive dell'uomo come ovili e
frantoi storici, e gli aggregati urbani dei centri storici.
Si tratta di itinerari religiosi unici che percorreranno i luoghi sacri e dello
spirito, realizzati utilizzando la viabilità esistente messa in rete e la dotazione di
una opportuna segnaletica. Intorno a questi, saranno organizzati gli itinerari
archeologici nei luoghi di rinvenimento delle numerose testimonianze italiche
dell’antica Corfinium e dei resti disseminati nel territorio peligno, attraverso il
recupero e valorizzazione dell'area denominata COLLE DELLE FATE e del
CASTELLO MEDIEVALE di Roccacasale e la sistemazione del percorso
archeologico-naturalistico delle “UCCOLE” di Raiano, attraverso la messa in
sicurezza del cammino, la realizzazione di opportuna segnaletica e di un museo
in situ. Tutti i luoghi saranno opportunamente trattati nella guida e inseriti nella
carta con appositi codici interattivi tipo Qr code: un sistema capace di
8
permettere l’interazione tra i visitatori ed i contenuti culturali legati a ciascun
luogo attraverso la connessione internet di un semplice smartphone.
Il Parco Archeologico
Il progetto prevede un sistema integrato di visita al complesso archeologico
dell’antica Corfinium, con la costituzione di un polo museale multiforme che
abbraccia le testimonianze rinvenute nelle aree di scavo e nel Museo Civico
Archeologico. Si tratta dei resti di numerosi edifici pubblici e privati rinvenuti
durante le campagne di scavo intraprese dalla Soprintendenza Archeologica
Abruzzese, disseminati nel territorio corfiniense e dell’Antiquarium, dove
potranno trovare posto le numerose lapidi ed iscrizioni decorative.
L’intervento consentirà di formare un “Museo archeologico urbano” che narri,
attraverso testimonianze monumentali, epigrafiche e di cultura materiale, la
storia della città e del territorio. In dettaglio, il progetto prevede la realizzazione
di una copertura di alcuni vani emersi dagli scavi condotti nell’area di “Piano
San Giacomo” e la ricostruzione analogica degli ambienti per la formazione di
un ARCHEODROMO.
Un intervento capace, da solo, attraverso una promozione turistica specifica ed
il “buon governo” dei beni archeologici - con il fondamentale contributo
dell’Università - di restituire a questo giacimento culturale il ruolo di efficace
motore economico di sviluppo del territori.
I luoghi della natura
Il progetto prevede l’indicazione di alcuni capisaldi dell’ambiente naturale per
la costruzione di strutture ludiche e ricreative disposte lungo i tracciati.
I luoghi riconosciuti lungo l’asta fluviale dell’Aterno, dalle Gole di San
Venanzio, sino alla confluenza con il Fiume Sagittario nel territorio di Vittorito
costituiranno un percorso attrezzato nel quale si snodano attività diverse
orientate al turismo naturalistico e sportivo.
9
Luogo di accesso principale è l’ACQUA SOLFA, una sorgente di acqua
sulfurea che ha una straordinaria portata di 200 litri/secondo, costante in tutti i
periodi dell’anno. Nell’area dell’Acqua Solfa, il progetto prevede la costituzione
di un Parco Ludico-Didattico e di preparazione ad attività sportive fluviali, con
percorsi didattici sulla natura, realizzazione di strutture di ristoro e segnaletica
dedicata.
Il fiume nel tratto del parco fluviale sarà attrezzato per consentire il canoeing
anche agonistico. L’intero tratto del fiume sarà percorribile lungo entrambe le
sponde, grazie a al ponte pedonale “dello Spirito Santo” insistente nel Comune
di Raiano.
Ulteriori luoghi caratterizzati dalla prevalenza dell’ambiente naturale saranno
identificati nell’Ontaneta di Roccacasale, un’area umida inserita nel Sito di
Importanza Comunitaria dei fiumi Giardino - Sagittario - Aterno - Sorgenti del
Pescara, posta ai margini del fiume Sagittario; l’area dei Laghetti di Prezza,
F.ssa Chiarelli, F.ssa Morice e F.ssa del Pozzo, situati nella zona di pianura;
l’area del lago La Quaglia nel territorio di Raiano. I luoghi che hanno
caratteristiche paesaggistico-naturalistiche, quali l’area denominata del Beato
Mariano nel comune di Roccacasale, saranno dotati di pannelli informativi e
divulgativi dei valori naturalistici dell’area.
I luoghi della natura saranno tutti connessi dai Percorsi Peligni a formare un
unico sistema frequentabile dai diversi accessi.
La costruzione dell’immagine enogastronomica delle Terre
dei Peligni
Tutte le azioni rivolte al rilancio della produzione agricola ed enologica che i
comuni di Terre dei Peligni stanno autonomamente realizzando dovranno
concorrere alla formazione di una forte identità di territorio nella quale spalmare
i caratteri dell’unicità del luogo, caratterizzato dall’eccellenza dei sapori che
solo una sapiente miscela tra tradizione ed innovazione può generare. Caratteri
che dovranno fondersi con le identità fisiche dei luoghi, fondate sul recupero di
uno skyline complesso denotato dal paesaggio agrario e dalle preesistenze
antropiche che siano risultato di un accurato e sapiente restauro del territorio.
Le torri, i casali, le chiese saranno stazioni di un percorso sinestetico nel quale
tutti i sensi saranno coinvolti: dalla vista all’olfatto, dal gusto al tatto.
L’esperienza di visita delle Terre dei Peligni dovrà in questo divenire
un’esperienza unica e pregnante, capace di prefigurare una alternativa possibile
alla crisi del nuovo urbanesimo.
10
la
In questo senso, il progetto assume un forte connotato pedagogico, rivolto al
ripensamento dei modelli di sviluppo e alla formazione di un rinnovato
atteggiamento fondato sulla cura del territorio.
L’identità enogastronomica, con i suoi portati emozionali, saprà condurre ad una
nuova identità dei luoghi in un rovesciamento di ruoli dove tuttavia il fine
ultimo sarà il medesimo.
viticoltura
abruzzese
piantare di più all'interno e
vista mare, tutti, dai Francesi
iani, dovranno preoccuparsi
”
Wine surf.
In questo il vino, prodotto sempre più in bilico tra la connotazione di alimento e
quella di bevanda emozionale, rappresenta un tassello fondamentale per la
costruzione dell’immagine delle Terre dei Peligni. E’ solo attraverso
l’affermazione di un primato che l’enologia peligna può facilmente conseguire
che può essere arricchito l’appeal delle aree interne. Il riconoscimento delle
particolari condizioni climatiche di alti-forno4 e la particolare scheletratura dei
suoli rende possibile un deciso miglioramento dei prodotti vinicoli delle
produzioni esistenti e di quelle possibili, per esempio sperimentando la
reintroduzione, tra i bianchi, del Camplese: un vitigno che, a dispetto del nome,
appare distante da quelli, dal nome assonante, che arricchiscono la famiglia dei
trebbiani abruzzesi e marchigiani.
La presenza nelle Terre dei Peligni di alcune tra le più prestigiose case
vitivinicole abruzzesi non può che costituire un complesso di sinergie che
rafforzano l’immagine complessiva del territorio e con essa di tutti i suoi
prodotti. Il vino, come del resto l’olio, resta uno dei prodotti di maggiore
caratterizzazione delle Terre dei Peligni e sarà tassello fondamentale, per il suo
carattere di stendardo, del sistema dei Cibi dei Peligni.
Il programma prevede la costituzione, a Prezza, di un parco enogastronomico
rivolto alla valorizzazione del prodotto tipico locale, strutturato attraverso
itinerari degustativi e storico-didattici. A questo si aggiungerà la realizzazione,
all’interno del centro storico del Comune, di un padiglione per la degustazione e
distribuzione dei prodotti “Cibi dei Peligni” - messo in rete con l’intero sistema
dei percorsi peligni e con le aziende ivi presenti-, con funzioni di accoglienza e
informazione.
I progettisti
4
Neologismo che sta ad indicare il carattere geografico di altipiano nel quale le condizioni
climatiche estive sono caratterizzate da temperature a volte torride ma significative per le qualità
delle uve da vino.
11
Arch. Sergio Berardi
Arch. Chiara Svizzero
Riepilogo interventi
CORFINIO
Ubicazione: Piano San Giacomo

Progetto per la copertura delle Tabernae di Piano San Giacomo
RAIANO
Ubicazione: Sentiero delle “Uccole”-“Acqua Solfa”

Progetto di valorizzazione dell’area naturalistico-archeologica
“Acquedotto romano delle Uccole”: I centri di documentazione

Progetto di valorizzazione dell’area naturalistica “Acqua Sofa”: Centro
di ristoro
ROCCACASALE
Ubicazione: Sommità Colle delle Fate-Castello

Il Recinto: Interpretazioni intorno al “Colle delle Fate”

Sistema di percorsi per l’accessibilità del Castello
PREZZA
Ubicazione: Centro storico

Progetto per un centro di valorizzazione dei prodotti enologici e
gastronomici Peligni: Padiglione Praesidium
VITTORITO
Ubicazione: ex campo sportivo

Progetto per un centro di equitazione: Vittorito Endurance
12
Quadro Economico di progetto ESECUTIVO
A) SOMME a BASE D'APPALTO
1)
a corpo
2)
a misura - Comune di Prezza
3)
a misura - Comune di Vittorito
4)
a misura - Comune di Roccacasale
5)
a misura - Comune di Raiano
6)
a misura - Comune di Corfinio
7)
a corpo e misura
A.1) IMPORTO DEI LAVORI A BASE DI GARA
(1+2+3+4+5+6+7)
5) eventuali lavori non soggetti a ribasso - manodopera
6) oneri Piani di sicur. coordin. non soggetti ribasso
100.649,69
101.300,78
100.108,86
103.168,51
101.985,74
507.213,58
177.100,48
27.372,57
711.686,63
A.2) TOTALE LAVORI (A.1+5+6)
711.686,63
B) SOMME a DISPOSIZIONE dell'AMMINISTRAZIONE
a) indagini geologiche e relazione
b) rilievi del sito
c) lavori in economia
d) contributo previdenziale (4%)
e) I.V.A 22% su indagini e relazione geologica
01) Rilievi, accertamenti, indagini
a) alla rete di energia elettrica
b) alla rete telefonica
10.000,00
400,00
2.288,00
12.688,00
12.688,00
02) Allacciamento a pubblici servizi
03) Imprevisti IVA inclusa/esclusa
a) espropriazione terreni
b) altro ………….
0,00
0,00
0,00
0,00
04) Acquisizione aree (da piano particellare)
a) espropriazione terreni
b) indennizzo conduttori e frutti pendenti
0,00
0,00
05) Occupazione aree (da piano particellare)
0,00
0,00
0,00
14.233,73
0,00
06) Art.12 D.P.R. n.207/2010 (Transazioni/accordi bonari)
07) Art.92 D.Lgs. n.163/2006 (Compenso incentivante) 2%
14.233,73
08) Spese tecniche
a) onorari e spese 8%, sicurezza 3%
b) contributo previdenziale (4%)
c) IVA su spese di consulenza (22% del totale)
78.285,53
3.131,42
17.911,73
09) Spese per attività di consulenza o di supporto
10) Eventuali spese per commissioni giudicatrici
11) Spese per pubblicità e notifiche
12) Spese per opere d'arte al 2%
a) analisi di laboratorio
b) collaudo statico
c) collaudo amministrativo
e) contributo previdenziale (4%)
f) IVA su spese di consulenza (22% del totale)
45.000,00
13) Spese per analisi e collaudi
14) IVA su lavori all'aliquota del
15.894,30
10%
B) TOTALE SOMME a DISPOSIZIONE dell'AMMINISTRAZIONE
99.328,68
45.000,00
0,00
0,00
0,00
3.527,03
9.000,00
501,08
2.866,18
15.894,30
71.168,66
258.313,37
TOTALE IMPORTO PROGETTO (A.2+B)
13
258.313,37
970.000,00
14