ALLEGATO “A” - Comune di Prezza
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ALLEGATO “A” - Comune di Prezza
ALLEGATO “A” 1 Percorsi Peligni Progetto di valorizzazione e sviluppo dei beni storico culturali, archeologici, ambientali e delle tradizioni delle Terre dei Peligni Premessa L’amplissimo e ancora in larga parte celato patrimonio archeologico dell’antica Corfinium rappresenta il nucleo centrale di un vasto giacimento di stratificazioni antropiche che hanno caratterizzato la storia degli insediamenti della Valle Peligna. In quest’area dell’Italia centrale sono infatti conservate importanti tracce dell’antico che misurano l’evoluzione della nostra civiltà attraverso le diverse fasi storiche, comprendenti un periodo esteso dal neolitico al basso medioevo. Si tratta di un deposito significativo che conserva testimonianze di importanti episodi della nostra storia e che rappresenta una delle maggiori potenziali risorse delle Terre dei Peligni. Il tratto simbolico del programma di valorizzazione del patrimonio storico culturale di questa parte d’Abruzzo risiede nel nome Italia, con un esplicito 2 richiamo alla sua prima testimonianza epigrafica, costituita dall’effige in una moneta coniata durante la Guerra Sociale e rinvenuta a Corfinio. La forza emblematica di tale marca è indubbia e riesce a riassumere i requisiti di identità di un territorio che intende rappresentarsi come Genius loci e che cerca una sua visibilità per un pubblico di scala internazionale. La Terra dei Peligni vuole infatti rappresentare un luogo dal quale ripartire per la ricostruzione di un ambiente nel quale la misura del vivere - nel suo confronto con la natura e con le preesistenze civili - assuma un valore difficilmente rintracciabile altrove. Per questo il progetto si muove nella duplice direzione di promozione di valori: da una parte l’ambiente naturale che significa montagna, ambienti fluviali ma anche campi coltivati di pianura con i loro prodotti spesso unici; dall’altra le città, nelle loro piccole dimensioni e nelle testimonianze culturali che vi sono incastonate. La Storia diviene così il fil rouge, il dizionario per decifrare il territorio; ma è anche l’occasione di conoscenza cui affidare il senso di un nuovo vivere. Infine, la Storia è occasione di uno sviluppo sostenibile. Nel progetto Corfinium ritorna capitale, questa volta di un territorio delimitato, ma che rivolge la sua influenza all’intera Valle Peligna per la definizione di un sistema che si offra come bacino culturale. Sarà così possibile percorrere gli insediamenti del neolitico del Monte Morrone, con uno sguardo a quelli del Colle Mitra, collegare le testimonianze di epoca romana conservate a Corfinio e a Raiano con il tempio di Ercole Curino a Sulmona o l’Ocriticum di Cansano, i castelli e le torri di Vittorito e Roccacasale ed il sistema delle fortificazioni medievali peligne, le architetture cristiane di San Pelino, Sant'Alessandro e San Michele Arcangelo con i luoghi della vicenda Celestiniana. Terre dei Peligni costituirà il caposaldo di un sistema più complesso che investirà l’intera Valle Peligna e poi, di seguito, le Valli Subequane e dell’Aterno sino a quelle del 3 Sagittario, per recuperare un’idea d’Abruzzo legata alla sua forte identità territoriale. In questo l’esperienza delle Terre dei Peligni può costituire non solo un enorme giacimento per future ricerche archeologiche, ma anche - e già da subito - una occasione unica e irripetibile di sviluppo per l’intera area. Un tentativo, insomma, di conciliare il recupero e la documentazione della 'memoria', con le effettive necessità di crescita e di sviluppo del territorio che le contiene. Tali obiettivi saranno realizzati attraverso la costruzione di un vasto e diffuso parco archeologico ove, accanto ai luoghi e alle architetture del passato, siano disponibili sussidi didattici. Questi dovranno permettere, attraverso una visita virtuale, di recuperare l'originario aspetto degli edifici nei contesti urbani e di viverne la distribuzione e l'articolazione degli spazi. In tal modo, si tornerà ad apprezzare il senso espressivo delle architetture attraverso la ricostruzione immaginaria di tutti gli elementi che tale collocazione e articolazione originariamente definivano. L’intervento si strutturerà attraverso un articolato programma museologico, alla cui costruzione parteciperà, con la propria dotazione scientifica, la Facoltà di Archeologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, attraverso un preciso accordo di partenariato che si sta costituendo. L’apporto dell’Università conferirà il necessario rigore scientifico alle iniziative di valorizzazione e produrrà un cantiere permanente offerto contemporaneamente al visitatore e alla ricerca. Dal recupero del museo virtuale sarà possibile passare al contesto storico in cui i manufatti sono stati realizzati e quindi ricondurli ad un quadro culturale più ampio, riferito a un determinato momento della civiltà umana. La ricostruzione cronologica diviene formulazione di domande e di risposte che indicano aspirazioni, conoscenze, sviluppo culturale e tecnologico, ed alludono a tutto ciò che si colloca concretamente in un ben determinato momento dello sviluppo della nostra civiltà. Questo sarà possibile attraverso l’allestimento di precisi spazi che comprendono i servizi di accoglienza ma anche i sussidi didattici, con precisi riferimenti a luoghi e momenti della visita e quindi della fruizione di un ampio e diffuso parco archeologico. Un programma complesso, nel quale collocare le iniziative che saranno formulate per la celebrazione del secondo millenario della morte di Ovidio, uno dei più importanti e conosciuti poeti latini, lo studio del quale va sempre più diffondendosi a livello internazionale. 4 I luoghi prescelti per la formazione del Parco archeologico sono diffusi in tutto il territorio delle Terre dei Peligni, che comprende i comuni di Corfinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito. L’intervento L’intervento di valorizzazione dei beni storico-culturali, archeologici, ambientali e delle tradizioni delle “Terre dei Peligni” costituisce un progetto formulato per la definizione di un programma di sviluppo volto ad incrementare la competitività del sistema produttivo ed occupazionale del territorio - FAS obiettivo operativo linea d’azione I.2.4.a. Scopo del progetto è quello di contribuire alla crescita economica e sociale dei comuni associati nelle “Terre dei Peligni”, attraverso la formulazione di unʼofferta turistica coordinata, tesa allʼaumento dei flussi di visitatori negli ambiti specifici del turismo culturale, ambientale, sportivo ed enogastronomico. L’intervento si attua mediante azioni rivolte al miglioramento delle qualità ambientali e alla valorizzazione delle emergenze museali, archeologiche, storiche ed architettoniche. L’ipotesi di lavoro deriva dal riconoscimento di una moltitudine di indizi di pregio disseminati nel territorio delle Terre dei Peligni che, per una situazione di generale disaggregazione, non riescono ad innescare processi economici di rilievo. Si tratta di una stato che rivela come, nonostante la stratificazione millenaria di sedimenti di grande valore storico e antropologico, il riconoscimento identitario sia ancora troppo labile ed incapace di diffondere la propria connotazione. Il territorio peligno è, invero, un’area caratterizzata da un struttura economico produttiva sostanzialmente debole, incapace di innescare meccanismi espansivi significativi e che ha solo in parte trasformato il territorio, il quale appare fondamentalmente integro nei suoi aspetti paesaggistici. Esso è infatti definito dall’European Spatial Planning Observation Network - l’Istituto europeo incaricato di monitorare i processi di sviluppo e di coesione europea - “area a bassa trasformazione antropica”, indifferente alle influenze dei processi urbani: “low Footprint, low urban Influence", ovvero un territorio caratterizzato da un basso livello di integrazione antropica nonostante le dispersioni edilizie e la limitata redditività prodotta dalle trasformazioni territoriali negli ultimi decenni. Una condizione, quella descritta, che se da un lato ha impedito il raggiungimento di obiettivi di sviluppo, consente un favorevole recupero della risorsa ambientale e storico culturale a partire da una profonda riflessione sui temi dell’ecosistema e dei modelli di consumo. 5 Il progetto tenta, in questo, di rovesciare la considerazione che il mancato sviluppo delle nostre aree sia dovuto ad un difetto di modernità. Al contrario, esso intende riflettere sullo stesso concetto di modernità, offrendo una visione che consente processi virtuosi, e in cui si rivolge l’attenzione a valori persistenti, capaci di evocare nuovi percorsi e di costituire condizioni di sviluppo limitato, ma oltremodo sostenibile e riproducibile. Ripensare la modernità in termini di consapevolezza della limitatezza delle risorse, in particolare quelle territoriali, corrisponde, per le Terre dei Peligni, a riconsiderare il valore del territorio, non più come suolo libero non ancora occupato, ma come luogo identitario nel quale riformulare i modelli di vita a partire dai paradigmi della produzione. Una ricostruzione che parte da quegli stessi segni che indicano la persistenza di elementi superstiti di estremo valore capaci di condizionare il necessario riordino. Si tratta degli elementi morfologici dei sistemi orografici, dei segni agrari, ma anche delle preesistenze civili, capisaldi notevoli e trame di tessuto edilizio nelle quali si rintracciano le stratificazioni di un passato glorioso cui dare continuità. E’ da questa circostanza che il progetto propone di partire, per ridefinire le strategie future e programmare il destino di questa delicata enclave. La crisi economico finanziaria di questi ultimi anni offre lo spazio per tale riflessione, evitando le tentazioni di un approccio esclusivamente ludicoturistico delle trasformazioni possibili, ma concentrando l’attenzione ai modi d’uso del territorio, ponendo l’attenzione sui sistemi identitari, nonchè sulle opportunità di confronto e di integrazione e delle possibili riconversioni. Sostenibilità, varietà, valorizzazione sono i filtri per riconsiderare una nuova modernità, che riconosce e valorizza le qualità del luogo che sempre più appare unico al mondo. Ubicazione dell’intervento. L’ ambito d’intervento coincide con le “Terre dei Peligni”, associazione di comuni che comprende Corfinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito: cinque comuni dell'Abruzzo interno che occupano la parte settentrionale della Valle Peligna, con gran parte del territorio con altitudine compresa tra i 350 e i 650 m.s.l., ma che hanno anche importanti estensioni in montagna, con quote talvolta superiori ai 1700 m. E’ un territorio morfologicamente complesso, costituito da una pluralità di ambienti, da quello montano a quello fluviale e lacustre, contrassegnato da preesistenze storiche e archeologiche che annoverano numerose ed importanti testimonianze derivanti da insediamenti estesi nel tempo: dal neolitico1 al periodo italico e romano sino al novecento. Un territorio che appare sostanzialmente integro nei suoi valori paesaggistici e 1 M. Coppa “Storia dell’urbanistica dalle origini all’ellenismo”, Torino, 1968. 6 antropologici, i quali denotano in nuce quell’energia capace di innescare processi di sviluppo riferiti a rinnovati modelli di assetto territoriale. Valori che comprendono il territorio agrario con il portato di un’esperienza colturale di grande interesse. I tracciati Tessuto connettivo dei Percorsi Peligni sarà la trama dei tracciati, che attraverso una gerarchia funzionale, collegherà i luoghi che costituiscono il sistema. Accanto alla rete stradale che capillarmente collega tutti i centri delle Terre, il progetto individua tracciati escursionistici per gli sport legati alla natura da percorrere in tutte le stagioni, organizzati in percorsi per mountain bike e downhill, percorsi di sci alpinismo, di endurance a cavallo e canoa, sino alle aree per la pratica del deltaplano. La carta dei tracciati registra inoltre i percorsi di montagna identificati sul versante e sul crinale del Monte Morrone a partire dal tratto appenninico del più complesso Sentiero Italia. Si tratta di percorsi classificati “T” ed “E” 2 , con dislivelli di quota anche superiori a 1200 m.s.l. che intersecano Colle dei Sambuchi (m. 1638), Monte Rotondo (m. 1731) e Colle dell’Affogato ( m. 1783), e sono accessibili anche per attività di downhill e scialpinismo. I tratti di montagna a più bassa quota (da Roccacasale a Valle Grande) sono percorribili in mountain bike. Altri tracciati sono dislocati nel territorio di Raiano, all’interno della Riserva Regionale delle Gole di San Venanzio, e riguardano sentieri sia montani che fluviali, percorribili a piedi, in mountain bike oppure a cavallo. Percorsi escursionistici, sono identificati, altresì, nei territori montani dei Comuni di Prezza e di Vittorito, luogo ideale di itinerari di endurance 3 classificato tra i più interessanti nel nostro Paese. Il progetto prevede la realizzazione di un CENTRO INTEGRATO, base di partenza dei percorsi ippici di endurance da ubicarsi in Vittorito. Nei punti in cui hanno perduto le caratteristiche di riconoscibilità, i tracciati saranno oggetto di opportuna sistemazione, ivi compresa l’apposizione di una segnaletica coordinata, che, quando necessario, sarà riferita ai sistemi codificati 2 3 Secondo la classificazione C.A.I. Vittorito è sede di una delle più importanti tappe del circuito MiPAFF. 7 (es. segnaletica C.A.I.), con punti di sosta informati da pannelli dotati di segnali a codice Quick Response che rinviano ad appositi siti internet. Tutte le opportunità offerte saranno catalogate in una carta che costituirà la guida dell’offerta integrata delle Terre dei Peligni, redatta anche in versione georeferenziata per apparecchi GPS e smartphone. I luoghi della storia Il percorso storico-culturale delle Terre dei Peligni si snoderà tra le strade dei centri urbani, i sentieri degli ambienti naturali e della limitrofa campagna, offrendo al visitatore la possibilità di ripercorrere la storia del territorio attraverso le testimonianze del suo antico ed importante passato: un attraversamento che interessa le “Terre dei Peligni” e che guida alla visita delle numerose emergenze di natura storico-culturale ed artistica. Accanto ai segni della preistoria, come i graffiti di Rava Tagliata di Raiano o le importanti aree archeologiche dell’antica Corfinio, si trovano testimonianze più recenti di epoca medievale e cinquecentesca (chiese rupestri, cattedrali, eremi, conventi), rilevanze storiche come l’eremo di San Venanzio e la Chiesa della Madonna de Contra a Raiano, le chiese dedicate all’Arcangelo Michele a Vittorito e Roccacasale, la Chiesa ed il culto popolare di S. Lucia nel Comune di Prezza (attorno al quale il progetto prevede la ricostruzione dell'evento storico medievale del culto), la Cattedrale di S. Pelino di Corfinio con l’oratorio di Sant’Alessandro, oltre ai segni di attività produttive dell'uomo come ovili e frantoi storici, e gli aggregati urbani dei centri storici. Si tratta di itinerari religiosi unici che percorreranno i luoghi sacri e dello spirito, realizzati utilizzando la viabilità esistente messa in rete e la dotazione di una opportuna segnaletica. Intorno a questi, saranno organizzati gli itinerari archeologici nei luoghi di rinvenimento delle numerose testimonianze italiche dell’antica Corfinium e dei resti disseminati nel territorio peligno, attraverso il recupero e valorizzazione dell'area denominata COLLE DELLE FATE e del CASTELLO MEDIEVALE di Roccacasale e la sistemazione del percorso archeologico-naturalistico delle “UCCOLE” di Raiano, attraverso la messa in sicurezza del cammino, la realizzazione di opportuna segnaletica e di un museo in situ. Tutti i luoghi saranno opportunamente trattati nella guida e inseriti nella carta con appositi codici interattivi tipo Qr code: un sistema capace di 8 permettere l’interazione tra i visitatori ed i contenuti culturali legati a ciascun luogo attraverso la connessione internet di un semplice smartphone. Il Parco Archeologico Il progetto prevede un sistema integrato di visita al complesso archeologico dell’antica Corfinium, con la costituzione di un polo museale multiforme che abbraccia le testimonianze rinvenute nelle aree di scavo e nel Museo Civico Archeologico. Si tratta dei resti di numerosi edifici pubblici e privati rinvenuti durante le campagne di scavo intraprese dalla Soprintendenza Archeologica Abruzzese, disseminati nel territorio corfiniense e dell’Antiquarium, dove potranno trovare posto le numerose lapidi ed iscrizioni decorative. L’intervento consentirà di formare un “Museo archeologico urbano” che narri, attraverso testimonianze monumentali, epigrafiche e di cultura materiale, la storia della città e del territorio. In dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di una copertura di alcuni vani emersi dagli scavi condotti nell’area di “Piano San Giacomo” e la ricostruzione analogica degli ambienti per la formazione di un ARCHEODROMO. Un intervento capace, da solo, attraverso una promozione turistica specifica ed il “buon governo” dei beni archeologici - con il fondamentale contributo dell’Università - di restituire a questo giacimento culturale il ruolo di efficace motore economico di sviluppo del territori. I luoghi della natura Il progetto prevede l’indicazione di alcuni capisaldi dell’ambiente naturale per la costruzione di strutture ludiche e ricreative disposte lungo i tracciati. I luoghi riconosciuti lungo l’asta fluviale dell’Aterno, dalle Gole di San Venanzio, sino alla confluenza con il Fiume Sagittario nel territorio di Vittorito costituiranno un percorso attrezzato nel quale si snodano attività diverse orientate al turismo naturalistico e sportivo. 9 Luogo di accesso principale è l’ACQUA SOLFA, una sorgente di acqua sulfurea che ha una straordinaria portata di 200 litri/secondo, costante in tutti i periodi dell’anno. Nell’area dell’Acqua Solfa, il progetto prevede la costituzione di un Parco Ludico-Didattico e di preparazione ad attività sportive fluviali, con percorsi didattici sulla natura, realizzazione di strutture di ristoro e segnaletica dedicata. Il fiume nel tratto del parco fluviale sarà attrezzato per consentire il canoeing anche agonistico. L’intero tratto del fiume sarà percorribile lungo entrambe le sponde, grazie a al ponte pedonale “dello Spirito Santo” insistente nel Comune di Raiano. Ulteriori luoghi caratterizzati dalla prevalenza dell’ambiente naturale saranno identificati nell’Ontaneta di Roccacasale, un’area umida inserita nel Sito di Importanza Comunitaria dei fiumi Giardino - Sagittario - Aterno - Sorgenti del Pescara, posta ai margini del fiume Sagittario; l’area dei Laghetti di Prezza, F.ssa Chiarelli, F.ssa Morice e F.ssa del Pozzo, situati nella zona di pianura; l’area del lago La Quaglia nel territorio di Raiano. I luoghi che hanno caratteristiche paesaggistico-naturalistiche, quali l’area denominata del Beato Mariano nel comune di Roccacasale, saranno dotati di pannelli informativi e divulgativi dei valori naturalistici dell’area. I luoghi della natura saranno tutti connessi dai Percorsi Peligni a formare un unico sistema frequentabile dai diversi accessi. La costruzione dell’immagine enogastronomica delle Terre dei Peligni Tutte le azioni rivolte al rilancio della produzione agricola ed enologica che i comuni di Terre dei Peligni stanno autonomamente realizzando dovranno concorrere alla formazione di una forte identità di territorio nella quale spalmare i caratteri dell’unicità del luogo, caratterizzato dall’eccellenza dei sapori che solo una sapiente miscela tra tradizione ed innovazione può generare. Caratteri che dovranno fondersi con le identità fisiche dei luoghi, fondate sul recupero di uno skyline complesso denotato dal paesaggio agrario e dalle preesistenze antropiche che siano risultato di un accurato e sapiente restauro del territorio. Le torri, i casali, le chiese saranno stazioni di un percorso sinestetico nel quale tutti i sensi saranno coinvolti: dalla vista all’olfatto, dal gusto al tatto. L’esperienza di visita delle Terre dei Peligni dovrà in questo divenire un’esperienza unica e pregnante, capace di prefigurare una alternativa possibile alla crisi del nuovo urbanesimo. 10 la In questo senso, il progetto assume un forte connotato pedagogico, rivolto al ripensamento dei modelli di sviluppo e alla formazione di un rinnovato atteggiamento fondato sulla cura del territorio. L’identità enogastronomica, con i suoi portati emozionali, saprà condurre ad una nuova identità dei luoghi in un rovesciamento di ruoli dove tuttavia il fine ultimo sarà il medesimo. viticoltura abruzzese piantare di più all'interno e vista mare, tutti, dai Francesi iani, dovranno preoccuparsi ” Wine surf. In questo il vino, prodotto sempre più in bilico tra la connotazione di alimento e quella di bevanda emozionale, rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione dell’immagine delle Terre dei Peligni. E’ solo attraverso l’affermazione di un primato che l’enologia peligna può facilmente conseguire che può essere arricchito l’appeal delle aree interne. Il riconoscimento delle particolari condizioni climatiche di alti-forno4 e la particolare scheletratura dei suoli rende possibile un deciso miglioramento dei prodotti vinicoli delle produzioni esistenti e di quelle possibili, per esempio sperimentando la reintroduzione, tra i bianchi, del Camplese: un vitigno che, a dispetto del nome, appare distante da quelli, dal nome assonante, che arricchiscono la famiglia dei trebbiani abruzzesi e marchigiani. La presenza nelle Terre dei Peligni di alcune tra le più prestigiose case vitivinicole abruzzesi non può che costituire un complesso di sinergie che rafforzano l’immagine complessiva del territorio e con essa di tutti i suoi prodotti. Il vino, come del resto l’olio, resta uno dei prodotti di maggiore caratterizzazione delle Terre dei Peligni e sarà tassello fondamentale, per il suo carattere di stendardo, del sistema dei Cibi dei Peligni. Il programma prevede la costituzione, a Prezza, di un parco enogastronomico rivolto alla valorizzazione del prodotto tipico locale, strutturato attraverso itinerari degustativi e storico-didattici. A questo si aggiungerà la realizzazione, all’interno del centro storico del Comune, di un padiglione per la degustazione e distribuzione dei prodotti “Cibi dei Peligni” - messo in rete con l’intero sistema dei percorsi peligni e con le aziende ivi presenti-, con funzioni di accoglienza e informazione. I progettisti 4 Neologismo che sta ad indicare il carattere geografico di altipiano nel quale le condizioni climatiche estive sono caratterizzate da temperature a volte torride ma significative per le qualità delle uve da vino. 11 Arch. Sergio Berardi Arch. Chiara Svizzero Riepilogo interventi CORFINIO Ubicazione: Piano San Giacomo Progetto per la copertura delle Tabernae di Piano San Giacomo RAIANO Ubicazione: Sentiero delle “Uccole”-“Acqua Solfa” Progetto di valorizzazione dell’area naturalistico-archeologica “Acquedotto romano delle Uccole”: I centri di documentazione Progetto di valorizzazione dell’area naturalistica “Acqua Sofa”: Centro di ristoro ROCCACASALE Ubicazione: Sommità Colle delle Fate-Castello Il Recinto: Interpretazioni intorno al “Colle delle Fate” Sistema di percorsi per l’accessibilità del Castello PREZZA Ubicazione: Centro storico Progetto per un centro di valorizzazione dei prodotti enologici e gastronomici Peligni: Padiglione Praesidium VITTORITO Ubicazione: ex campo sportivo Progetto per un centro di equitazione: Vittorito Endurance 12 Quadro Economico di progetto ESECUTIVO A) SOMME a BASE D'APPALTO 1) a corpo 2) a misura - Comune di Prezza 3) a misura - Comune di Vittorito 4) a misura - Comune di Roccacasale 5) a misura - Comune di Raiano 6) a misura - Comune di Corfinio 7) a corpo e misura A.1) IMPORTO DEI LAVORI A BASE DI GARA (1+2+3+4+5+6+7) 5) eventuali lavori non soggetti a ribasso - manodopera 6) oneri Piani di sicur. coordin. non soggetti ribasso 100.649,69 101.300,78 100.108,86 103.168,51 101.985,74 507.213,58 177.100,48 27.372,57 711.686,63 A.2) TOTALE LAVORI (A.1+5+6) 711.686,63 B) SOMME a DISPOSIZIONE dell'AMMINISTRAZIONE a) indagini geologiche e relazione b) rilievi del sito c) lavori in economia d) contributo previdenziale (4%) e) I.V.A 22% su indagini e relazione geologica 01) Rilievi, accertamenti, indagini a) alla rete di energia elettrica b) alla rete telefonica 10.000,00 400,00 2.288,00 12.688,00 12.688,00 02) Allacciamento a pubblici servizi 03) Imprevisti IVA inclusa/esclusa a) espropriazione terreni b) altro …………. 0,00 0,00 0,00 0,00 04) Acquisizione aree (da piano particellare) a) espropriazione terreni b) indennizzo conduttori e frutti pendenti 0,00 0,00 05) Occupazione aree (da piano particellare) 0,00 0,00 0,00 14.233,73 0,00 06) Art.12 D.P.R. n.207/2010 (Transazioni/accordi bonari) 07) Art.92 D.Lgs. n.163/2006 (Compenso incentivante) 2% 14.233,73 08) Spese tecniche a) onorari e spese 8%, sicurezza 3% b) contributo previdenziale (4%) c) IVA su spese di consulenza (22% del totale) 78.285,53 3.131,42 17.911,73 09) Spese per attività di consulenza o di supporto 10) Eventuali spese per commissioni giudicatrici 11) Spese per pubblicità e notifiche 12) Spese per opere d'arte al 2% a) analisi di laboratorio b) collaudo statico c) collaudo amministrativo e) contributo previdenziale (4%) f) IVA su spese di consulenza (22% del totale) 45.000,00 13) Spese per analisi e collaudi 14) IVA su lavori all'aliquota del 15.894,30 10% B) TOTALE SOMME a DISPOSIZIONE dell'AMMINISTRAZIONE 99.328,68 45.000,00 0,00 0,00 0,00 3.527,03 9.000,00 501,08 2.866,18 15.894,30 71.168,66 258.313,37 TOTALE IMPORTO PROGETTO (A.2+B) 13 258.313,37 970.000,00 14