Incidenti, una `app` per fare il Cid

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Incidenti, una 'app' per fare il Cid
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Incidenti,una'app'perfareilCid
SICUREZZA
Una nuova applicazione per gli smartphone permette di evitare i moduli cartacei, aggiungendo anche
immagini della dinamica del sinistro. E offre anche un opzione per conoscere i 'punti neri', ovvero più
pericolosi, della strada che si sta percorrendo
12 gennaio 2015
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Addio vecchi fogli colorati che ognuno di noi tiene
nel cruscotto: d’ora in poi per ottenere il
risarcimento danni in caso di incidente basterà
avere con sè il proprio telefono.
Il Cai 'cartaceo' (la cosidetta “Constatazione
amichevole d’incidente”) potrà diventare un
lontano ricordo per chi, in caso di 'sinistro', decida
di usare Sa Free, un’applicazione scaricabile
gratuitamente sul proprio smartphone, che
consente di procedere alla compilazione dei dati e
della dinamica dell’incidente e quindi di spedirli
con un semplice “clic” alla compagnia assicurativa.
Una procedura che in una sola volta rottama fogli e
può eliminare vecchi trucchetti “frodaassicurazioni”, compreso il vizietto di vedersi
gonfiare i danni a volte con la complicità del
carrozziere altrui. Non solo. Con la stessa
applicazione, attraverso la compilazione del
modulo “Ispezione veicolo”, si possono fornire alla
compagnia assicurativa le foto e le condizioni del
veicolo, potendo così usufruire in prossimità del
rinnovo di uno sconto sulla polizza. I dati sono
immediatamente visualizzabili e fruibili nella
sezione dedicata del Portale di Sicurezza e
Ambiente, garantendo la certificazione del
mittente e il momento della compilazione.
Anche la strada diventa 2.0, con la tecnologia che
arriva in auto del conducente. La app è realizzata
da “Sicurezza e Ambiente”, una delle maggiori
aziende in Italia nel servizio di ripristino ed è
gratuita proprio per poter raggiungere un più ampio numero di
automobilisti.
E che la novità possa avere ampia diffusione lo dimostra l'alto
numero di sinistri che si verifica in Italia: nel 2013 sono stati
182.700 gli incidenti con lesioni a persone. Il numero dei morti
è stato di 3.400, mentre i feriti sono stati 259.500. Il tutto con
costi sociali elevatissimi. Così, proprio nel tentativo di ridurre
grazie alla tecnologia il numero di incidenti, nell’applicazione è
prevista anche una terza funzione, “Sicurvia”, che, con un
sistema di geolocalizzazione, avverte il cittadino
dell’approssimarsi di un “Punto nero”, ovvero di una zona dove
sono avvenuti frequentemente incidenti. Non solo. La stessa
azienda Sicurezza e Ambiente sta per lanciare sul mercato la
scatola nera del futuro: Memory Box plus. Un 'cervellone' che
funzionerà anche in assenza di segnale Gps grazie a una Sim
card, permettendo così allo strumento di ricostruire ogni
movimento del veicolo, senza lasciare dubbi sulla traiettoria
dell’incidente. Così si ridurrebbe anche la possibilità di frode
assicurativa.
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12 gennaio 2015
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