antheo-200312-boll 07
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antheo-200312-boll 07
l thè Editoriale Molti soci del GSAGS sono, da sempre, che ha visto impegnati molti speleologi promotori di attività di esplorazione per un bel po' di tempo. che travalicano il confine del gruppo. Anche i nostri speleosub si danno da Lavorare con speleologi di altri gruppi, fare. Sono tornati oltre i sifoni di Sa oltre ad arricchire notevolmente il Ciedda (Su Palu), pur scoprendo ben bagaglio culturale e umano delle perso poco di nuovo. Continuano le faticose ne, ha anche portato a lisultati di asso esplorazioni nei fiabeschi ambienti, luto valore, come dimostrano le grandi stretti e fangosi, oltre il quarto sifone di scoperte nei complessi carsici della Sa Muragessa a Seui, in compagnia del zona di Su Canale o quelle nella Rutta vulcanico Marcello Moi. 'e s'Edera. Con gli amici dello Speleo Club di La redazione di Anthèo è quindi pronta Domusnovas, ad aplire le pagine della rivista a que esplorazioni delle ste collaborazioni, e agli speleologi che dalla miniera di San Giovanni (Iglesias) vogliano condividere con noi le loro di cui pubblichiamo soltanto un assag invece, continuano le grotte intercettate espelienze esplorative. Così in questo gino. numero pubblichiamo un articolo dei Non poteva mancare una selie di arti francesi del Groupe U/ysse Spéléo di coli su alcune cavità artificiali del sot Lyon, ormai da anni nostri assidui com tosuolo caglialitano: il pozzo parzial pagni di esplorazione in varie zone del mente allagato della Villa Carboni, la Supramonte. anche voce ai cui parte sommersa è stata esplorata nuovi amici del "Plotone Flumineddu'; dai nostli speleosub, e il pozzo di La Diamo 62 metri ma privo speleo cagliaritani di varia provenienza Vega, profondo ben e di indubbia caparbietà e capacità, di acqua. Concludono il capitolo spe che in pagine dense di contenuti ci leologia urbana la Chiavica Maestra del desclivono le incredibili scoperte fatte portico di San Michele e le recenti sco nel Supramonte di Urzulei, lungo le perte riguardanti l'acquedotto romano sponde e sul letto del Riu Flumineddu. di Cagliari. Cambiando zona, sia come grotte che Ai genitori apprensivi consigliamo la come speleologi, i nostli cali amici del lettura di un resoconto sulle esplorazio Gruppo Grotte Olbia ci parlano della ni Baby effettuate nella Grotta di San Grotta Francesco Branca, tra le più inte Giovanni di Domusnovas. ressanti del Monte Albo, scoperta duran Ma la vita non è solo grotta e fango, te il campo della Federazione nel 1999. quando vi viene fame andate a vedere 76, chissà che non troviate la E i nostri soci? non stanno di sicuro pagina con ·Ie mani in mano. Continuano le ricetta che avete sempre cercato! esplorazioni su Serra Azzaudeli (Urzu La redazione lingrazia, a nome di tutti i lei) e nel terlitolio di Baunei. In que soci, la Presidenza della Provincia di st'ultima area, da anni nostra meta Cagliari e la Fondazione Banco di prefelita, parliamo del Bacu Arala e del Sardegna. Senza il loro sostegno finan Bosco di Monte Oili, mentre continua ziario questo numero di Anthèo non no i lavoli di disostruzione alle Due sarebbe mai stato stampato. Lame (Su Canale) e si conclude l'esplo Auguriamo a tutti una buona e proficua razione nella Grotta di Ludus Albus, lettura. N ell'aprile del 1 9 97 fu organizzato un campo del GUS di Lione per un primo contatto con una bellissima area carsica: il Supramonte di Urzulei. Insieme a me partecipa rono quattro speleologi francesi (Jacques Delore, David Lhomme, Vincent Lignier e Eric Murino) e un socio del Gruppo (10 Speleo Archeologico Giovanni Spano De Waele), con l'obiettivo prima rio di esplorare la parte meridiona le di quest'area carsica, da Codula Sa Mela - Codula Orbisi, fino alle falesie orientali di Punta Is Gruttas e Monte Su Nercone. In particola re furono battute in dettaglio il polje di Planu Campu Oddeu, la Codula Sa Mela (parte a monte), il Riu Flurnineddu (parte a valle), la Punta Ispignadorgiu, oltreché la zona tra il Flurnineddu e la Codula Sa Mela. Il primo settore ( Planu Campu Oddeu), era già stato esplo rato da speleologi di Brescia, ma non risultavano pubblicati rilievi. Sono stati da noi prodotti 1 2 rilie vi, tutti di grotte poco importanti, ad eccezione di Su Fummigosu, che, vista la corrente d'aria, 4 speleologi del GUS potrebbe rivelarsi di grande inte la Sa Mela, dove trovammo diver soltanto resse. si ingressi. Il giorno seguente ci parteciparono dedicammo al Flumineddu senza Anne (io, Martelat, e Gilles Eric Bost, Varrei). Il 4 aprile installammo il campo fare alcuna scoperta ed iniziammo le ricerche sulla nota. I! lO aprile fu la volta del ricerche nella parte sud-occiden piana di Campu Oddeu. I! giorno settore di Su Mammucone e di tale del Supramonte di Urzulei, in seguente, continuando le ricerche Punta Ispignadorgiu, dove esplo particolare in vari canyon presenti in questo settore, rilevammo due rammo e rilevammo due piccole in zona e soprattutto nel contatto degna di L'obiettivo era quello di fare piccole grotte, mentre il 6 aprile ci cavità. Ci fu il tempo per una visi scisti-dolomie, che rappresenta la si spostò a Gairo, alla risorgente ta alla grotta di Su Mammucone 2. zona di assorbimento delle ac que di Cabudu Abba, dove avevamo I! appuntamento con due speleosub Codula Sa del rilevando le grotte scoperte alcuni in fatti, è caratterizzato da un'inte GSA GS ( Luisa Rossino e giorno dopo ritornammo a Mela, esplorando e superficiali nel meridionale karst. I! bordo del Supramonte, Luca Sgualdini), per continuare le giorni prima, visitando inoltre la ressante con figurazione di carso, esplorazioni post-sifone in questa grotta di Sa Mela, bella, grande e alimentato da un notevole (diversi bella ed interessante grotta. Tor con forte corrente d'aria. nati in Supramonte il esplorammo e rilevammo 6 grot te, sempre nella piana. L'indoma ni si decise di cambiare settore iniziando l'esplorazione di Codu- 4 km q) bacino idrologico superfi 7 aprile, A n t h è o 7- 2003 ciale impostato sugli scisti, drena N ell'autunno del 1 99 8 to da due fiumi principali: il Riu organizzammo un secon Flurnineddu e la do stesso Mela, che diventa Codula Orbisi massiccio carsico. Questa volta più a valle. Questa con figurazione, campo sullo Codula di Sa molto favorevole alla formazione di grandi sistemj carsici sotterra nei , è stata il principale motivo per il quale scegliemmo di indagare quest'area. In totale 13 grotte furo no scoperte e documentate , senza però trovare un sistema carsico importante. Il 29 settembre , preparato il mate riale , partimmo per il Supramon te. Iniziammo le ricerche nella zona del contatto scisti-dolomie presso Su Mammucone , dove pre sto individuammo le due grotte già conosciute (Su Mammucone 1 e 2) , riuscendo ad avere una breve conversazione con un pastore della zona. Proseguendo le ricer che trovammo la grotta del Capro ne (o grotta di Badde Su Nuraghe) , mente Sa Funga 'e s'Abba) , con della grotta Su Settile ed iniziam evidenti mo a lavorare alla scoperta più tracce di disostruzione all'ingresso. Ancora più a valle interessante esplorammo la grotta n.l di Su momento: l'inghiottitoio sotto la Zippiri. fino Prima a quel Zippiri. Questa si sviluppa lungo Punta la falesia sul bordo destro , a circa dopo aver tolto alcuni blocchi per lO metri d'altezza. Poco più lonta poter passare trovammo uno spit! no scoprimmo un inghiottitoio Sceso il pozzo e disostruita una strettoia in sorpresa: secco , sulla sponda sinistra del seconda fiume , esplorandolo per lO metri calammo in un pozzo di belle frana , ci fino ad una strettoia (Su Settile). dimensioni che ci Dopo una curva nel fiume ed una bene , ma alcuni metri dopo un fece sperare cascata su grossi blocchi , sulla cunicolo infame in franse presto i sinistra , qualche metro al di sopra nostri sogni. Mentre finivamo il del fondovalle , esplorammo una rilievo di questo inghiottitoio , uno (grotta Su di noi scoprì un'altro ingresso una Settile). Una delle gallerie che trentina di metri più in alto , sem presentava pre grotta a più entrate corrente d'aria fu esplorata per una trentina di metri. sulla sponda destra del Flumineddu ( Buco sotto la Punta Poco più in là, sulla sponda destra Zippiri). Il suo pozzo d'entrata , e sul livello del fiume , scoprimmo lungo 8 metri , proseguiva in una un inghiottitoio (inghiottitoio che esplorammo e rilevammo. fatta sotto temporaneo la Punta faglia piena di massi che , dopo diversi passaggi in frana , sbucava Zippiri) , anch'esso con forte cor sorprendentemente in una grande rente d'aria. Qui , tolti due grossi sala ben concrezionata. La grotta blocchi , riuscimmo ad accedere sembrava conosciuta (segni all'in ed intravedere la partenza di un gresso) , ma non risultò inserita nel pozzo. Alla fine del giorno , tor catasto sardo. nando attraverso l'altopiano verso Il 7 ottobre riprendemmo le battu il campo , trovammo un piccolo te esterne , questa volta Iungo l'a f buco (dell'Albero Morto) , coperto fluente sinistro conosciuto come da tronchi messi dai pastori , che Badde s'Ospile , dove trovammo sembrava un scendere almeno 5 bell' ingresso sulla sponda destra (grotta di Badde s'Ospile) , metri. Poco più avanti trovammo un'altra Il nel che ci consentì l'accesso ad una grotta già conosciuta (messa a Flumineddu da un affluente di grande galleria , lunga una trentina catasto dal GASAU col numero destra , scoprimmo un buco gran di metri , occlusa da concrezioni. 2 1 5 5) , con numerose disostruzioni de come una nocciola... Dopo Proseguimmo le ricerche lungo il lungo la galleria. una mezza giornata di lavoro , due contatto scisti-dolomie , sul bordo di Monte Nieddu , poi Monte Su 2 ottobre , scendendo Il giorno seguente visitammo la di noi esplorarono questa nuova parte a monte del Riu Flumined piccola grotta (grotta n.3 sotto la Biu. Soltanto due piccoli buchi ci du , partendo dal contatto scisti Punta Zippiri). restavano da vedere nella falesia questo tempo gli di quest'ultimo: il primo poteva dolomie. Un buco soffiante ;venne Durante tutto presto scoperto sulla riva destra altri due scoprirono la grotta n.2 essere del fiume , circa 30 metri al di sotto la Punta Zippiri , che venne arrampicata , il secondo era abitato sopra del fondovalle , dove ini rilevata insieme alla grotta sco da piccioni che tappezzando la ziammo una frenetica disostruzio perta precedentemente dagli altri. parete di guano , rendevano diffi raggiunto in ne. Poco più a valle trovammo un Finimmo la giornata con il rilievo cile altro buco soffiante , anch'esso da della grotta Su Settile che termi verso il Flumineddu , seguendo il disostruire , mentre ancora più giù nava in una frana dopo un centi canyon di Badde Tureddu , molto vedemmo naio di metri. largo e poco acclive , senza trova un inghiottitoio con forte corrente d'aria 8 (probabil- A n t h è o 7- 2003 Il 6 ottobre finammo il rilievo l'arrampicata. soltanto Tornammo re inghiottitoi ma solo qualche piccolo buco privo di interesse. da sinistra di Sa Mela. Un piccolo Restavano da vedere i versanti di pozzo di 8 metri fu esplorato e questo affluente che , vista la sua rilevato (Pozzo posizione , potevano dare belle Unnoro). Tornando sorprese. campo documentammo altri due Rimontando il F1umi (Grotta del di Monte verso neddu verso il nostro punto di par buchi tenza , non scoprimmo più nulla di Grotta di Genna Ortorgo). il Cespuglio e nuovo , ma il paesaggio da solo Il 9 ottobre tornammo alla grotta meritava la lunga passeggiata. sotto Il giorno dopo iniziammo i lavori eventuali prosecuzioni nella sala con grotta principale , senza ottenere risultati , dell'Albero Morto , dopodiché ci ma facendo comunque un bel ser avviammo verso vizio fotografico a questa interes il rilievo della Codula di Sa Punta Zippiri per cercare Mela , dove trovammo sul bordo sante grotta. Il rilievo verrà steso destro un inghiottitoio fossile con soltanto nel dicembre del 2000. segni di disostruzione e segnato con tinta color arancio , ostruito dopo 1 5 metri. Proseguimmo le nostre ricerche lungo i bordi della Codula di Sa Mela , senza trovare nulla di interessante , fino alla curva verso' Est , da dove avevamo DATI CATASTALI 2369 SA/NU Grolla n06 di Planu C ampu Oddeu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°06"40" - Long.: 9°29'50" Quota 955m s.l.m. Svi l .sp.: 17m - Disl.: -9m Piccolo inghiollitoio temporaneo, costituito da una frattura beante nelle dolomie arenacee del Dogger chiusa da detriti. L'esplorazione di que sta diaclasi, già descritta da Banti et al., (1983), è stata effettuata il 7 a prile 1997. 2370 SA/NU Grolla nOl O di Planu Campu Oddeu Urzulei, IGM 5171V Funtana Bona LaL 40°06"35" - Long.: 9°29'58" Quota: 945m s.l.m. Svil.sp.: 60m - Disl.: -17m Questa grotta, esplorata e rilevata il 7 aprile 1997, benché conosciuta da tempo (Banti et al., 1983), si apre a modo di pozzo, superabile senza l'a iuto delle corde, nei calcari brunastri oolitici del Ma lm. A 4 metri di profondità si atterra in una galleri a che, verso Est, conduce in una diaclasi discendente, e chiude poi in una strettoia a -17m. Verso Nord una galleri a più amp i a porta ad una sala, dopodiché un'altra si dirige verso Sud-Est, terminando dopo circa 20 metri in un riempimento. esplorato il fiume già l'anno pre cedente. Infine , salimmo sull'alto piano (Monte Unnoro) dalla spon- A n t h è o 7- 2003 7 -0- 2393 SAIN U Grotta n03 di Planu C ampu Oddeu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°06"23" - Long.: 9°29'58" Quota: 955m slm. SviLsp.: 111m - DisL: -21m Questo pozzo, sebbene noto già da tempo (Banti et al., 1983), è stato esplorato e rilevato il 5 o aprile del 1997. Un primo pozzo lungo 8 metri porta in una saletta ingombra di massi. Verso Nord, un breve passaggio discendente porta pre sto in una bella sala concrezionata che sembra chiudere subito. Dalla base del P8 verso Est, parte un meandro/diaclasi che porta ad un altro pozzo di 15 che sbuca nella sala finale. Qui un 2369 SAINU Grotta n06 di Planu Campu Oddeu 2397 SAINU Grotta n01 2 di Planu Campu Oddeu ulteriore piccolo meandro scende ancora pochi metri e chiude in detriti. In questa sala abbiamo -o- tentato qualche risalita e traverso, purtroppo fis:� -ç� 1/ ( senza risultati apprezzabili. 2394 SAINU Grotta n05 di Planu C ampu Oddeu Urzulei, IGM 5171V Funtana Bona La!.: 40°06"30" - Long.: 9°29'55" 2370 SAINU Grotta nOlO di Planu Campu Oddeu P4 Quota: 945m slm. -9 SviLsp.: 9m - DisL: -8,5m Piccolo pozzo nelle dolomie arenacee del Dogger, con ingresso assai stretto, che chiude sul fondo con detriti. Questa grotta era probabilmente già stata esplorata da Banti et al. (1983). 2396 SAIN U Grotta n08 di Planu C ampu Oddeu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°06"32" - Long.: 9°30'00" Quota: 945m slm. SviLsp.: 40m - DisL: -9,5m Anche questo pozzo (esplorato e rilevato il 7 apri le 1997), che si apre nei calcari brunastri oolitici del Malm, era già noto da tempo (Banti et al., 1983). Un pozzo con ingresso stretto scende per 8 metri direttamente in una bella galleria concre zionata, occlusa da entrambe le parti rispettiva mente da detriti e da una grande colata. 2397 SAIN U Grotta n01 2 di Planu C ampu Oddeu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°06"33" - Long.: 9°29'55" Quota: 940m slm. SviLsp.: 12m - DisL: -6m Diaclasi che si apre nelle dolomie del Dogger, lunga 12 metri e profonda 6, il cui fondo è com pletamente ricoperto da carogne di animali (maiali, pecore e capre). Esplorata e rilevata, malgrado la situazione poco raccomandabile, il 7 aprile del 1997. Probabilmente era già stata vista da Banti et al. (1983). _ 2398 SAINU Grotta n.l della Punta Ispignadorgiu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°06"29" - Long.: 9°27'41" Quota 1050m slm. SviLsp.: 11m - DisL: +lm Breve galleria, esplorata e rilevata il lO aprile 1997, chiusa da una grande colata. L'ingresso è ben visibile dalla piana a metà altezza sul ver sante Ovest di Punta Ispignadorgiu, nei calcari - marroncini oolitici del Malm. 8 -0- 2396 SAINU Grotta n08 di Planu Campu Oddeu A n t h è o 7- 2003 D Nm 1997 0'-c==--=,..,5 m 2393 SAiN U G rolla n03 di Planu Campu Oddeu 2399 SAiNU Grotta n.2 della Punta Ispignadorgiu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°06"13" - Long.: 9°27'40" . Quota: 1100m s.l.m. Svil.sp.: 15m - Disl.: -5m Piccola grolla fossile di non facile reperimento, aperta dei calcari oolitici del Malm in mezzo al z 3 bosco sul versante Ovest di Punta Ispignadorgiu; è costituita da un'unica sala col fondo piallo e cosparso di pietre cadute dalla volta. Esplorata e rilevata iliO aprile del 1997. -13.8 2400 SAiNU I nghiollitoio di Codula Sa Mela Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°07"27" - Long.: 9°28'47" Quota: 900m s.l.m. 5 m ... ==-= .... Svil.sp.: 78m - Disl.: -13,5m/+10m Interessante grolla, scoperta e rilevata1'11 apri le del 1997 (benché descrilla già da Banti et al., 1985), che si trova sulla sinistra idrografica di Codula Sa Mela, alcuni metri dal fondovalle, sollo un grande leccio. Un saltino di 3 metri porta in una bella galleria parzialmente colmata da argilla. Sulla sinistra, una galleria sale per alcuni metri ma è chiusa da detriti. La galleria principale, invece, porta ad un buco nel pavi mento, superabile sulla destra, e prosegue poi sempre ampia, chiudendo su un riempimento di ciottoli ed argilla parzialmente concrezionato. Scendendo nel buco si perviene ad una galleria inferiore, anch'essa riempita dopo una decina di metri. Come la grolla di Su Fummigosu, questo inghiottitoio potrebbe essere un ingresso al sistema dell'Edera-Su Gologone, ma gli ingenti depositi renderanno difficoltoso il proseguo. z 3 2401 SAiNU G rotta di Su Fummigosu Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°07"29" - Long.: 9°28'42" Quota: 925m s.l.m. -8.5 2400 SAiNU I nghiollitoio di Codula Sa Mela 2394 SAiNU Grolla n05 di Planu Campu Oddeu Svil.sp.: 52m - Disl.: -3m/+6,5m Questa grotta si apre una decina di metri sopra il fondo della Codula di Sa Mela, sul lato sini stro. Una galleria iniziale, larga e bassa, si divi de in due rami dopo pochi metri. Il ramo Nord +10 sale per alcuni metri e chiude in un riempimen to. Verso Est, invece, una bassa galleria conduce ad una sala di 14x6 metri, dove la grolla ha ter +3 +3 corrente d'aria in uscita // � >. � .. , - - (Il aprile 1997), e vista la posizione della grolla questo fallo potrebbe rivelarsi di grande importanza (ingresso alto dell'Edera!?). 2506 SAiNU G rolla del C espuglio Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°07"41" - Long : 9°27'48" Quota: 1040m s.l.m. Svil.sp.: 13m - Disl.: -3,5m Piccola cavità sul pianoro di Unnoro, costituita da una piccola galleria a due ingressi che si svi luppa vicino alla superficie nei calcari del Malm. Scoperta e rilevata1'8 ollobre del 1998. ,. ·13.6 mine. A metà strada tra ingresso e questa sala, una strella condolla convoglia un'importante " ·0· -13.6 Anthèo 7- 2003 Questa grotta si apre nell'affluente a destra del canyon del Flumineddu, circa 600m dopo il con tatto scisti-dolomie, e l'ingresso è segnato da resti di disostruzione. Esplorata e rilevata il 2 ottobre del 1998, consta di un ingresso stretto cui seguono due pozzetti, una strettoia nelle con crezioni, un altro pozzetto ed una piccola galleria chiusa da detriti. A metà strada, altri due cuni coli possono essere percorsi solo per pochi metri. La grotta è interamente formata dentro le dolo mie del Dogger ed ospita numerosi geotritoni. 2507 SAINU I nghiottitoio sollo la punta Zippiri Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"14" - Long., 9°26'34" Quota, 870m s.l.m. Svil.sp., 42m - Disl., -19m Questo inghiottitoio si apre nel letto del Flumineddu, sulla destra, sotto una piccola pare te dolomitica. Trovato il 30 settembre del 1998, dopo una breve disostruzione, soltanto il 6 otto bre si riuscì ad entrare. Altri due sbancamenti hanno portato al fondo chiuso da detriti. L'ingresso, stretto, porta immediatamente su un pozzo di 7 metri, impostato su diaclasi, nel fondo del quale è stato necessario disostruire uno stret to budello. Dopo alcuni metri ed un'altra dis ostruzione, un secondo pozzo di 6 metri è stato esplorato. Sul fondo una breve galleria discen dente chiude in detriti portati dal fiume. E' comunque evidente una corrente d'aria in uscita (ottobre 1998). 2508 SAINU G rotta N.l sotto la punta Zippiri Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"00" - Long., 9°26'41" Quota, 900m s.l.m. Svil.sp.: 51m - Disl., +6m A circa 1 km a valle del contatto scisti-dolomie nel Riu Flumineddu, sul versante destro ad una venti na di metri dal fondovalle, si aprono i due grandi ingressi di questa grotta. Esplorata e rilevata il 30 settembre 1998, è caratterizzata da una grande condotta che corre parallela alla falesia dolomitica (Dogger) e chiusa da detriti da ambedue le parti. 2509 SAINU G rolla N.2 sollo la punta Zippiri Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°06"56" - Long., 9°26'46" Quota, 960m s.l.m. Svil.sp., 32m - Disl., -9,5m Nel canyon del Flumineddu, circa 600 m dopo il contatto scisti-dolomie, si risale a metà un affluente a destra. A metà costa, a Nord di que sta valle, si trova con difficoltà l'ingresso di que sta grotta, nascosto dai ginepri ed impostato nelle dolomie del Dogger. Un piccolo pozzo di 5 metri porta in una sala-galleria discendente che è presto chiusa da detriti. La grotta è stata esplorata e rilevata il 2 ottobre del 1998. 251 0 SAINU Grolla N.3 sollo la punta Zippiri Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°06"52" - Long., 9°26'46" Quota, 950m s.l.m. Svil.sp., 47m - Disl., -14m 10 A n t h è o 7- 2003 251 1 SAINU G rolla Su Selli le Orgosolo, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"06" - Long., 9°26'32" Quota, 880m s.l.m. Svil.sp., 96m - Disl., -1,5/+7m Questa interessante grotta si apre circa lkm a valle del contatto scisti-dolomie, poco dopo la prima cascata sul Flumineddu, ed è chiaramente visibile sul versante sinistro, 3-4m sopra il fon dovalle. Consta di 4 ingressi, di cui solo il più settentrionale porta in una galleria accessibile e lunga 80 metri. Qui chiude in strettoia con forte corrente d'aria in uscita (2 ottobre 1998). 251 2 SAINU I nghiollitoio Su Sellile Orgosolo, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"01" - Long., 9°26'35" Quota: 900m s.l.m. Svil.sp., 15m - Disl.: -5m Questo inghiottitoio, già conosciuto (segni all'in gresso), è stato esplorato e rilevato il 30 settem bre del 1998. Si apre sulla sinistra, nel letto del Riu Flumineddu, circa 800 metri dopo il contatto scisti-dolomie, 200m prima della prima cascata sul Flumineddu. Si tratta di una semplice condot ta lunga 15 metri ed occlusa da detriti portati dal fiume. Ciononostante si avverte una forte cor rente d'aria in uscita (settembre 1998). 251 3 SAINU Pozzo di Monte Unnoro Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°07"42" - Long.: 9°28'01" Quota: 1080 m s.l.m. Svil.sp.: 8,5m - Disl.: -8,5m Questo semplice pozzo largo 2 metri e profondo 8,5 si trova sul pianoro di Monte Unnoro nei cal cari del Malm. 251 4 SAINU G rolla di Genna O rtorgo Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"17" - Long., 9°27'12" Quota: 1045m s.l.m. Svil.sp.: 25m - Disl.: -19m Questa cavità, scoperta, esplorata e rilevata1'8 ottobre 1998, si apre nei calcari del Dogger, sul l'altopiano che si estende tra il Flumineddu e Codula Sa Mela, 500m a Sud della collina quota ta 1048 e conosciuta come Loddorrone. Dopo il pozzo d'accesso, abbastanza largo e profondo 5 metri, una strettoia porta in una diaclasi discen dente che conduce al pozzo-diaclasi di 15 metri. La grotta chiude in blocchi e detriti. Nel pozzo d'entrata abbiamo trovato una biscia viva, cadu ta accidentalmente. 251 5 SAINU G rolla dell'Albero Morto Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°06"20" - Long.: 9°27'13" Quota: 1035m s.l.m. Svil.sp.: 9m - Disl., -7,5m Questo pozzetto è accessibile da monte seguendo la Codula Sa Mela, percorrendola fino a 500m dopo il contatto scisti-calcari dove, sulla sinistra idrografica, vicino al punto quotato 1037, nei calcari del Dogger si apre l'ingresso. Si tratta di un piccolo pozzo, esplorato e rilevato il 30 set tembre 1998, cui fa seguito una breve galleria discendente ostruita da blocchi. 251 6 SAINU Grotta Badde e' s'Ospile Orgosolo, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"12" - Long., 9°26'05" Quota, 1010m s.l.m. Svil.sp., 20m - Disl.: -8m Questa grande galleria, purtroppo chiusa dopo venti metri in concrezioni, si apre a 30 metri d'al tezza sul versante destro di Badde s'Ospile, circa 400 metri a monte del contatto scisti-dolomie. Si è formata nei calcari del Dogger ed è stata esplo rata e rilevata il 7 ottobre 1998. 251 7 SAINU Grotta di Badde Su Nuraghe o del Caprone Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°06"01" - Long.: 9°26'57" Quota: 990m s.l.m. Svil.sp.: 15,5m - Disl., -1,5m La grotta si trova circa 500 metri a Nord delle grotte di Su Mammucone, sulla collina quotata 995, circa 20 metri al di sopra del livello del fiume. Si tratta di una piccola e superficiale grot ta nelle dolomie del Dogger, senza alcun interes se. Potrebbe trattarsi della grotta preistorica ad Est di Sa Conca Manna (Assorgia et al., 1973). 2649 SAINU Buco sollo la punta Zippiri Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona LaL 40°07"12" - Long., 9°26'36" Quota, 900m s.l.m. Svil.sp., 316m - Disl., -30m La grotta si apre nei calcari dolomitici del Dogger nel Riu Flumineddu, 500 metri prima della con fluenza con un torrente che arriva da sinistra. L'entrata si trova sulla destra idrografica, 30-40 metri al di sopra del livello del fiume. La grotta era già conosciuta (tracce di scritte all'ingresso), mentre noi l'abbiamo esplorata tra il 6-9 ottobre del 1998. Il rilievo è stato fatto soltanto nel dicembre del 2000. La grotta inizia con un pozzo di 8 metri, imposta to su una faglia di distacco. Dalla base del pozzo si prosegue in una frana scendendo lungo la parete Est della faglia, talvolta in passaggi instabili in mezzo ai blocchi. Usciti dalla zona franosa, verso Nord la faglia prosegue per alcune decine di metri chiudendo in blocchi. Verso Sud, invece, si sbuca in una grande sala parzialmente occupata da un ingente riempimento detritico e con la presenza di un laghetto d'acqua di stillici dio. Nella parte orientale della sala una condotta ascendente si chiude rapidamente con un riempi mento, mentre verso Sud un'altra galleria si restringe fino a diventare impraticabile (leggera corrente d'aria in entrata). � I . 2401 SAiNU G rolla di Su Fummlgosu +6.5 +1 -0- �':)/ :: ,r \ • (ì '. +1 O��_:5m +6.5 �� �:... .>' Z�O>E ,. . 2506 SAiN U G rolla del C espugho 2399 SAiNU Grolla n.2 della Punta Ispignadorgiu - 4.8 ��m o __ ...._-_..::. .. �.: ��!��P : . 2509 SAiNU G rolla N.2 sollo I a punta Zlppiri o A ....5...:: m c:::J__ _ _ A_ ,!\ m B 4 c I, - D -7,4 D ·7,4 251 5 SAiNU G rolla dell'Alb ero Morto -9.3 A n t h è o 7 - 2003 11 5m "'"'=-=-- 2507 SAiN U I nghiottitoio sotto la punta Zippiri 251 2 SAiNU I nghiottitoio Su Setti le 2508 SAiNU G rotta N.l sotto la punta Zippiri .. 251 6 SAiNU Grotta Badde e' s'Ospile 251 4 SAiN U Grotta di Genna O rtorgo � "'\' _ P 15 A4 �.. P4,5 . .()- -19.1 251 7 SAiN U G rotta del Caprone -14 � Nml998 251 3 SAiN U Pozzo di Monte Unnoro Entrée 251 0 SAiNU G rotta N.3 sotto la punta Zippiri A n t h è o 7- 2003 ·14 ..t 2 5 1 1 SAINU G rotta Su Selli le ;»'.'.5 Entrée4 Ingresso ) 2649 SAINU Buco so Ilo la punta Zippiri -o· �( 10 20 m o�_�=_ Nm 2000 A n t h" e o 7 - 2003 13 LA MAG IA D I BACU ARALA Me l'avete vista una capra tutta bianca passando di qui? di Lucio Mereu 12 Agosto 2002, . .fa troppo caldo! . Sono quasi le otto di sera ma il caldo, nonostante i quasi mille metri, è ancora implacabile, e come se non bastasse le pulci del posto, grosse come tarantole, stanno banchettando allegra mente con le nostre chiappe, per far da contorno alle ammaccature di una faticosa giornata di disostruzioni a Ludus Albus. iamo accampati alla solita piana dei Ginepri, io, Cario Onnis ed i francesi del G.U.S. che, come ogni anno, fanno il solito mesetto di spe leovacanze nella nostra isola. I maiali ci girano attorno pen sierosi, chiedendosi, dopo aver fatto fuori ieri notte metà prov viste della nostra cambusa, che gusto delizioso potremmo avere noi. Qualche pietra bene asse stata li fa desistere da idee culi narie più estreme. Insomma, l'avrete capito, non se ne poteva proprio più! A qualcuno viene persino la malaugurata idea di domanda re: Ma... domani, che grotta faremo? Neanche a dirlo, che è subito fulminato da sguardi assassini. Mentre i più astio si già se la prendono con un alberello di ginepro nel tentativo di farne randelli, lo stesso "qualcuno" si salva correggendo la domanda in: ... 0 ce n'andiamo al S mare? Gli intenti omicidi rien trano immediatamente. La proposta è approvata all'unanimità. In ogni caso, come al solito, non riusciamo a resistere al richia mo speleologico. Tagliamo la testa al toro, trovando un compromesso che soddisfa tutte le nostre aspirazioni: andremo a fare spe leologia vicino al mare; per la precisione, al mare di Cala Sisine. La scelta della nostra scorriban da speleologica ricade sulla grotta di Cuilecciu, una cavità ubicata in una codula affluente di quella di Sisine, chiamata Bacu Arala. L.:i ndomani mattina, di buon'o ra, confortati da un'abbondante colazione, il quattro per quattro di Gilles ci porta in codula, ad un quarto d'ora dall'attacco di Bacu Arala. Cammiamo per un bel tratto, per un comodo sen tiero, finché non ci facciamo una ragione del fatto di non riuscire a trovare una deviazio ne convincente che ci porti verso la nostra grotta. Una grot ta, tra l'altro, da me già visitata insieme a Jo ed altri amici circa due anni prima. Gli sguardi dei miei compagni si rivolgono speranzosi su di me, ma inutilmente. Proprio non riesco a ricordare nessun riferi mento certo che ci porti sulla buona strada. Ci guardiamo attorno, pensiero si, quando improvvisamente una voce cavernosa alle nostre spal le ci fa sussultare: me l'avete vista una capra tutta bianca passando di qui? Inghiottiamo un pezzetto di cuore e rispondiamo al pastore, appena materializzato dal sotto bosco, che: sì, c'è parso d'a ver in con tra to una capretta corri spondente alla descrizione, che se ne torn a va allegramen te verso Cala Sisine, [arse deside rosa di [are un bel bagnetto. Tranquillizzato l' omaccione, pensiamo subito di riscuotere il credito accumulato nei suoi confronti e gli chiediamo se per caso non sia a conoscenza di una grotta, nei dintorni, chia mata Cuilecciu. Eh, a vvoglia! risponde subito lui. È proprio là; e con un dito grosso come un cetriolo, c'indi ca un punto alla base falesia che ci sovrasta, oltre un fitto bosco di lecci. Non mi sembra per niente il punto in cui, vaga mente, e s s ere ricordo Cuilecciu, ma sempre di grotta si tratta; quindi, pensiamo vada ugualmente bene al no stro scopo. Salutiamo il pastore e decidiamo di mangiare un boc cone, prima d'affrontare quella ripida salita. Questo vale per noi, ma sembra non valere per GilIes, che, parti to come un razzo, rientra dopo una mezz' o ra dicendo d' aver trovato una grotta con un ingresso enorme. Non resistia- A n t h è o 7 - 2003 15 � I !. 1- ( � mo alla curiosità e partiamo immediatamente anche noi. Lavvicinamento dura circa una ventina di minuti e quindi, finalmente, troviamo la famosa Cuilecciu indicataci dal pastore. Non è propriamente quella che ricordavo, ma tanto meglio così, vuoI dire che si tratta di una nuova cavità. La grotta è dislocata proprio nella falesia e si presenta inizial mente come un ampio rifugio sottoroccia, in fondo al quale s'apre !'ingresso vero e proprio. Non c'è segno d'attività d'altri speleologi; tanto meglio! Iniziamo subito, in contempora nea, sia le operazioni di rilievo, sia quelle d'esplorazione. La grotta si presenta subito piuttosto ampia e ben concre zionata, in alcuni punti anche molto attiva, considerato il periodo siccitoso. Esploriamo la parte più aerea, ma la progressione è momenta neamente interrotta da un poz zetto di sei metri, a cui segue una discenderia molto ripida, dalle pareti concrezionate, il fondo terroso e pieno di ciotto li di varie dimensioni. Armato il pozzetto, ci accorgia mo immediatamente che quella non è la solita grotticella. Si tratta di una grotta d'interesse archeologico. Difatti, troviamo in vari punti depositi osteologi ci di varia natura e dei cocci di vasellame . Alcuni manufatti, addirittura, appaiono ancora integri. L euforia è alle stelle; siamo emozionantissimi. Alla fine della discenderia un altro pozzetto di dodici metri ci rallenta giusto il tempo per un armo al volo su una clessidretta nella parete, e poi giù. Il fondo si rivela come una stan za piuttosto pianeggiante, con 18 A n t h è o 7 - 2003 una piccola pozza d'acqua di gocciolamento e, guarda guar da, anche lì depositi d ' o s s a chiaramente u m a n e : teschi, tibie ed amenità simili. A ben guardare poi, s'intravedono vari pezzi di manufatti metallici di bronzo. Sì, chiaramente stiamo frugan do nell'abitazione, o luogo di riunione, di qualche comunità cavernicola. Sicuramente è un'interessante ed emozionante scoperta. Usciti all'esterno, siamo ancora emozionati dal pensiero di chis sà quali tenere storie familiari, o crudeli drammi, possono essersi consumate al suo interno in tempi così lontani dai nostri. La grotta, risulterà poi avere uno sviluppo spaziale di 112 m. Niente male per una gita al mare, no? Decidiamo di continuare l'e splorazione alla base della fale sia. Manco a dirlo, troviamo subito un' altra grotta dall'ingre s s o piuttosto piccolo, sollevato alla base da un gradino di circa un metro e mezzo. Entrare non è per niente agevole, pensiamo quindi che non possa mai esse re stata adibita ad uso abitativo. Entriamo attraverso uno stretto passaggio lungo circa sei, sette metri e giungiamo immediata mente all'interno di una bella sala ampia e concrezionata. Esclamazioni di meraviglia e stupore per lo scenario che si offre ai nostri occhi, ed anche qui operazioni concomitanti di rilievo ed esplorazione. Il livello della stanza sale piutto sto rapidamente e, non senza qualche difficoltà, riusciamo a raggiungere in libera una galle ria che s'intravede quasi all'al tezza della volta. È concreziona tissima, piena di stalattiti e sta1agmiti e di belle vaschette colme d'acqua. Ed anche lì, sor presa, cocci e frammenti d'og getti in bronzo. Troviamo anche del vasellame quasi integro e segni di fuochi ormai freddi da migliaia d'anni. Non vi sono però frammenti o s s e i , né di uomini, né di animali, come invece nella precedente. Lo sviluppo di quest'ultima grotta, a conti fatti, sarà di 41 m. 10m 2732 SAIN U Grolla N.3 di Cuile lecciu -o· t, Nm 2002 10m Sezione ii Pianta -o· Nm 2002 2731 SAINU G rolla N.2 di Cuile lecciu Antichi livelli d'acqua - 44 Usciamo, siamo proprio soddi sfatti ed emozionati delle escur sioni compiute e dei ritrova menti veramente straordinari, ma purtroppo, s'è fatto molto tardi e dobbiamo rientrare , anche se l'esplorazione sistema-o tica della falesia promette altre cavità d'interesse archeologico notevole. Ci guardiamo intorno, e con bramosia, i nostri occhi indu giano sui moltissimi buchi che s'intravedono nelle pareti del l'altro versante. Sì, questo posto è proprio magico, e deve esserlo stato anche per i nostri conter ranei di tantissimi secoli or sono. Si ridiscende, e come spesso capita, non ritroviamo la stessa strada percorsa all'andata, quin di, ognuno alla fine prende stra de differenti. I mprovvisamente sentiamo i richiami concitati di Carlo. Arriviamo immediatamente e, anche qui, sorpresa, l'ingresso di un'altra grotta. Questo si pre senta come un grosso buco sul piano del sottobosco, ed anche la sua esplorazione non lascia tempo ad indugi. Subito, un sal tino di qualche metro , che superiamo agevolmente in libe ra, e la grotta si presenta imme diatamente come una galleria riccamente concrezionata di ��:�;f�� -o· Nm2002� 2733 SAINU Grolla N.4 di Cuile lecciu circa 3 0 m . Termina però, ahimè, in un grosso deposito argilloso. Non troviamo nessun reperto. Chiaramente , non è mai stata abitata, soprattutto perché quella deve essere stata, e magari lo è ancora, una risor gente. Anche questa, in ogni caso, è una bella grotta di 31 m di sviluppo. Chiameremo in seguito le tre grotte, considerando la prima, già a catasto, che non abbiamo ritrovato: "Grotta N°2, N° 3 e N° 4 di Cuilecciu". Bella fantasia, direte voi! Ma, quello che conta, non sono i nomi, ma le emozioni che hanno saputo regalarci. È ormai molto tardi, il sole sta quasi calando, dobbiamo pro prio rientrare. In lontananza, tra gli alberi, il meraviglioso mare di Cala Sisine, ci occhieggia invitante; e non abbiamo pro prio nessuna intenzione di resi stergli. 2731 SAIN U G rolla N.2 di Cuile lecciu Baunei, Bacu Arala, 517 I CanI. Genna Silana La!.: 40°10'34,5" - Long.: 9°37'00" Q.: 220 m s.l.m. Svil.sp.: 112 m - Disl.: -44 m Ril.: Anne Martelat, Yvan Robin del Groupe Ulysse Spéléo, Carlo Onnis del Unione Speleologica Cagliaritana e Lucio Mereu del Gruppo Speleo-Archeologico Giovanni Spano. Grotta molto interessante e di discreta bellezza che inizia con una condotta discendente che taglia una galleria diretta N-S. Quest'ulltima, fortemente discendente verso Sud, si ferma a 44 metri di profondità ed è caratterizzata da belle concrezioni e da segni di antichi livelli d'acqua. La grotta ha interesse archeologico. 2732 SAIN U Grolla N.3 di Cuile lecciu Baunei, Bacu Arala, 517 I CanI. Genna Silana La!.: 40°10'35" - Long.: 9°37'01" Q.: 220 m s.l.m. Svil.sp.: 41 m - Disl.: -6 m Ril.: Anne Martelat, Yvan Robin del Groupe Ulysse Spéléo, Carlo Onnis del Unione Speleologica Cagliaritana e Lucio Mereu del Gruppo Speleo-Archeologico Giovanni Spano. Vicina alla precedente ed anch'essa di interesse archeologico, questa grotta ha andamento sub orizzontale, è meno concrezionata e presenta una bella successione di vasche stalagmitiche sul fondo. 2733 SAINU G rolla N.4 di Cuile lecciu Baunei, Bacu Arala, 517 I CanI. Genna Silana Lal.: 40°10'33" - Long.: 9°37'02" Q.: 150 m s.l.m. Svil.sp.: 31 m - Disl.: -3 m Ril.: Anne Martelat, Yvan Robin del Groupe Ulysse Spéléo, Carlo Onnis del Unione Speleologica Cagliaritana e Lucio Mereu del Gruppo Speleo-Archeologico Giovanni Spano. La più piccola delle quattro grotte di Cuile Lecciu (o Coilecciu), ha ingresso molto piccolo che immette dall'alto in una galleria orizzontale concrezionata che risulta intasata da sedimenti a poco più di 25 metri dall'ingresso. Uno scavo potrebbe riservare qualche bella sorpresa. A n t h è o 7- 2003 17 La zona di Su Canale si è già rivelata molto promettente, ed in molti sono del parere che anche la grotta delle Due Lame possa svelare grandi ambienti e lunghe gallerie. j I I Lucio e Alessandro sono stati I:,� � L- I 54' E.� I -, I� t fra i protagonisti dei tentativi di disostruzione effettuati in questa cavità, e questa volta ci sono pure io, prima uscita post-corso. S a b ato - 3 0 1 1 1/2 0 0 2 C i d i ri g i a m o v e r s o B a u n e i , p o i n e l c u o re d e l S u pra m onte f i n o a q u ota 1000 m. Una volta term i n ata l a ricerca i nfruttuosa d i G i a m p i etro C a rta per l a forn i t u ra d i m a i a l etti e/o c a p retti i n vi sta d i N ata l e , a rrivi a m o a l ca m po " i g i n e p r i " (o " s u f i n i s c i " p e r l a gente d e l l u ogo) i ntorno a l l e 1 3 . 0 0 . I l posto è affa s c i n a nte, u n p i a n oro d o m i n ato d a g i n e p r i e lecci seco l a ri sotto i q u a l i p i azzi a m o s u b ito l e n ostre t e n d e , pri m a �� c h e le c o n d i z i o n i d e l te m po pegg i o r i n o . I n dos s i a m o l e t u t e e c i s p o st i a m o sotto l ' i n gresso d e l l a c a v i t à i nt o r n o a l l e 1 4 . 3 0 . I l sacco c h e c i portere m o i n grotta pesa t a n t i s s i m o , c o n t i e n e q u attro b atteri e , d u e tra p a n i d a a r m o e le p u nte, d u e p i e d i di p o rco, d u e sca l p e l l i , u n a m a ssetta , 1 0 m a nzi i n a b ito d i a l l u m i n i o , i l n ecessa rio per p i azza rl i e � 95 � i l cavo per l ' a l i m e ntazione. L' i n gresso si trova a l d i s o p r a , e s p ostato verso l a s i n i stra , r i s p etto a l seco n d o i n g h i ott itoio d i S u C a n a l e . La fratt u ra n e l l a rocc i a m ostra d u e bocc h e strette , q u e l l o d i d estra dà l ' a ccesso a l l a cavità in cui l e due c o n c rez i o n i , d a c u i p re n d e i l n o m e , s o n o state s a c rif i cate p e r p e r m etterne l a p rogres s i o n e È a l l ' i ntern o . u n a g i o rnata fred d a e d a l l e a p e rt u re si perc e p i sce c h i a ra m e nte u n a grossa p o rtata di aria c a l d a in usc ita . E ntri a m o e p rogre d i a m o l u n go u n a d i a - 6 c l a s i fa n gosa n o n m o lto ri p i d a c h e p e n d e verso s i n i stra . Peréors i c i rc a m , e o ltre p a ssato u n c u m u l o d i c o n c rez i o n i " s a c rificate " , si a p re un p i ccolo , So 1> 1 18 A n t h è o 7- 2003 -- ----- - -- a ntro c h e p rosegue i n d u e poss i b i l i vie m e g l i o i l fo n d o d e l l ' a m b i e nte: s e m b ra t i a m o c h e l ' u lt i m a carica n o n h a fatto a d estra e a s i n i stra . D ec i d i a m o di p ro p r i o u n a d i sc e n d e r i a c o m e q u e l l a a l c u n d a n n o . Con ca l m a e con l ' espe l a s c i a re il sacco i n q u esto p u nto e d e l l ' i n gresso. P e r verifi c a r n e l a p e n rienza d e l giorno p recedente, l avori a m o i m bocc h i a m o la v i a d i destra avvi c i denza e l a p rofo n d ità gett i a m o a l c u n i ra p i d a m e nte a d u n n u ovo foro proprio n a n d o c i a l l a stretto i a s u c u i d o b b i a m o s a s s i i n q u e l l a d i rezione e i l ru m o re c i s o p ra l avorare. L a d i a c l a s i s i stri nge e r i d u c e d à confe r m a p ro l u n g a n d os i i n u n roto Uti l izzi a m o u n a ltro tra p a n o c o n a ltre la gobba sul pavi m ento. q u a s i d e l tutto l a p e n d e nza verso i l l a m ento ra p i d o e l u n g o c h e s e m b ra batte rie e o pt i a m o per l ' i m p i ego di u n a b a s s o , r i c o p e rta d a u n a grossa c o l a t a , tend ere a s i n i stra segu e n d o la p e n d e n p u nta p i ù corta p e r crea re l a s e d e d e l foro, p a s s a n d o p o i a q u e l l a p i ù l u nga s i n o a d u n a ltro p u nto i n c u i g l i a m i c i za d e l l a d i a c l a s i . I n o ltre l e u r l a d i L u c i o fra n c e s i d e l G ro u p e U lysse S p é l é o d a n n o l u ogo a d u n grosso ri m b o m b o per a n d a re in p rofo n d it à . h a n n o fatto c ro l l a re u n grosso l a stro n e c h e c i fa s perare i n u n a m b i e nte gra n Q u esta volta l ' i n c l i n a z i o n e è d e c i s a d i soffitto e d a c u i s i p u ò d a re a s s i d e , m a g a ri u n ' a p e rt u ra verso l ' a lto d e l m e nte b u o n a è p i azzi a m o l a c a r i c a , ste nza a c h i o pera s u l l a stretto i a . Oltre soffitto proprio d o p o l e c o n c rezi o n i . m o lto f i d u c i o s i d e l l avoro c h e potrà q u esta si d e l i n e a n o c h i a ra m ente a l c u O r a i l l a vo ro p e r c rea re d e i fori uti l i a l co m p i ere. n e c o n c rez i o n i a l d i l à d e l l e q u a l i s i p i azza m e nto d i a ltri m a nz i è p i ù c o m U n a volta fuori c o l l e g h i a m o i cavi e i ntravede u n a p a rete p e r t utta l a l u n p l icato, l o s p a z i o è stretto ed è d iffi c i l e q u i n d i c i m i n ut i d o p o s i a m o g i à d entro g h ezza d e l l a fratt u r a . C h e c i s i a u n d a re u n a b u o n a i n c l i n a z i o n e a l foro. n u ova m e nte. a m b i e nte d i etro? I nfatti l a seco n d a c a ri c a non sca lfisce A b b i a m o a pe rto ! Il p a s s a g g i o è ora S i i n i z i a a l avora re sul soffitto d e l l a più d i ta nto i l soffitto, anche se crea un p ratica b i l e : l a carica h a sfa l d ato u n a stretto i a perfora n d o i n u n forn e l l o g i à po' d i spazio per l avora re meglio c o l grossa fetta d i roc c i a s u l soffitto d e l l a strett o i a e d o p o u n a a c c u rata p u l i z i a creato. P i a zzato i l m a nzo rec u p e ri a m o t ra p a n o . . . i l tra p a n o , proprio q u e l l o , c i tra p a n o e batte rie r i p o n e n d o l i a l s i c u ro tra d i sce a l l ' u lt i m o foro. P e r l ' es attezza dai da event u a l i sch egge e risa l i a m o verso s o n o state le batte rie che h a n n o ced u co m u n q u e m a n d a re a v a n t i i l casco, d et r i t i , b e n c h é sia necessario l ' u sc i t a , p o rta n d oc i a p p resso il cavo to p ri m a d i poter effett u a re u n foro p a ss i a m o i n d i re z i o n e d e l l ' a m b i e nte per l ' a l i m e nta z i o n e . Poi c'è il s u o n o a b b a sta nza p rofo n d o d a c o n v i n ce rc i c h e p ri m a poteva m o s o l o scorgere. sordo . . . c h e potesse d a re b u o n i r i s u ltati c o n La strett o i a s i a p re in u n a p i c c o l a s a l a N e l l a s peranza c h e i l m a nzo a b b i a l ' u lt i m o m a nzo d e l Sa bato. m o lto b a s s a i n c u i è poss i b i l e però fatto effetto c i g u a rd i a m o attorno a l l a R i s a l i a m o d u n q u e p e r d a re l ' u lti m a g i ra rs i e c h e si affa c c i a , o ltre le p i cco ri cerca d i a ltri access i , e a p pe n a a scarica . A l l ' u scita ri m a n i a m o a bocca l e c o l o n n e che a veva m o già v i sto, su destra d e l l ' i n gresso d e l l e D u e La m e a pe rta p e r l o s p etta c o l o c h e c i s i p a ra u n a ri p i d a d i sc e n d e r i a l u n go l a d i a c l a trov i a m o u n b u c o c o n u n a forte p o rtata d a v a n t i : i l s o l e è t ra m o ntato e i l c i e l o è s i ricoperta d a u n a l a rga c o l ata . di a r i a c a l d a . I n i z i a m o u n a fre n et i c a tem pestato d i ste l l e s p l e n d e n t i . S u l l a p a rte d estra d e l l a s a l a e l u ngo i l d i s ostruz i o n e f i a nco destro d e l l a c o l ata s i p u ò n ota re c o n t ro La p ri m a g i o rn ata s i è co n c l u s a . Lavati fa n go e p i etre e l ' a d re n a l i n a prodotta ( c o m b atte n d o a I l ' a b beverato i o ( b rrrrrr. . . . ) e sca I d ati un c a n a l e in c u i scorre l ' a c q u a p rove i n eccesso d a l l a t i ro i d e di M a n d i s ! ! ! ) d a u n f u o c h e re l l o , facc i a m o ritorno a l n i e nte da u n a p i c c o l a n i c c h i a c o n cre c h e ci p o rta ad i ntrave d e re u n p i ccolo ca m po d ove u n bel f u oco c i t i e n e c a l d i z i o n at a , che s i trova n e l l ' a n go l o a a m b i e nte a lto c i rc a 1,5 m s u l l a verti d u ra nte i l b i vacco e f i n o a l rit i ro n e l l e destra i n a lto r i s p etto a l p a v i m ento cale d e l l ' a p e rt u ra . Dopo c i rca m ezz'ora n ostre t e n d e , a l r i p a ro d a l fre d d o . d e l l a s a l etta . D o m e n i c a - 0 1 / 1 2/2002 t u ra n e l l ' a m b i e nte i n pen denza e sti m a s i a m o d e ntro: c i sono molti detriti s u l fo n d o m a è c h i a ra m ente u n ' a ltra d i a S i a m o sta n c h i , s o l o u n o d i n o i si avve n c l a s i ( s u u n l i ve l l o p i ù b a s s o r i s p etto C i svegl i a m o d i b u o n a lena i ntorno a l l e u n a m i s u ra a p p ross i m ativa d i 5 m d i a l l e D u e L a m e ) c o n fratt u re a l l a destra 7 . 0 0 ; tem perat u ra estern a : 4 ° C ! ! ! l u n g h ezza p e r 3 , 5 m d i l a rgh ezza e 3 0 e a l l a s i n i stra d e l l ' i n gres s o . L' a m b i e nte Cerch i a m o i l tepore d e l s o l e per fa re c m c i rca d i a ltezza c h e v a n n o a c h i u è a b b a sta nza gra n d e per l a vora re a d c o l a z i o n e e ci risca l d i a m o c o n u n b e l d e r s i i n fes s u re d a 5 - 1 0 c m i n d i rezione u n a d i sostru z i o n e s u l f i a nco destro po' d i caffè. d e l fo n d o e a s i n i stra l u ngo l a p e n d e n d e l l a fratt u r a , che però term i n a d o p o Una volta s m o ntate l e te n d e c i d i ri g i a za d e l l a frattura, m a n o n effett u i a m o a p pe n a 2 m i n u n a stretto i a i m poss i b i m o n u ova m e nte a l l ' i n gresso d e l l e D u e u n ' a n a l i s i a p p rofo n d ita . le. La m e , n o n p ri m a d i aver p reso accordi N o n a b b i a m o trovato l ' a m b i ente c h e R i e ntri a m o a l l e D u e La m e p e r verifi c a per due m a i a l i a l c u i l e di P i etro C a rt a , s p e rava m o , m a l a s c i a m o l a c a v ità r e i l r i s u ltato d e l l a voro. I l soffitto h a frate l l o d i G i a m p i etro. S u l l a stra d a convi nti che vi s i d e b b a ritorna re per ced uto l i b e ra n d o l a stretto i a d a u n a s a l ut i a m o i l p a d re Vitto rio, pers o n a g effett u a r n e a l m e n o un r i l i evo p rec i s o e b u o n a sc a g l i a d i rocc i a s pessa a l m e n o g i o vera m e nte u n i c o . per verifi c a re c h e q u e l l e fes s u re s u l l O c m , a p pe n a p r i m a d i u n a gobba s u l A l l e 1 3 .4 5 s i a m o p ronti p e r e ntrare i n fo n d o n o n n a scon d a n o q u a l c h e bel l a p a v i m ento e d a n d o m o d o d i osserva re grotta . R a g g i u nta l a stretto i a c o n sta- sorpresa . A n t h è o 7- 2003 MONTE O I L i - BAU N E I uw j r I I 1- 54' 60S(O TUTTO �A S(Ofl\ll\l d i L u c i o e R i e l e Mere u U na bellissima, soleggiata giornata di marzo, voglia di spazi liberi e inconta minati, e finalmente un giorno libero dal lavoro per mio fratel lo. Sono stati gli ingredienti che ci hanno convinto ad una leva taccia alle cinque del mattino ed a sorbirci 1 70 chilometri di SS. 125 . Lidea era quella di bat tere l'area di Stirsili, alla ricerca di nuove cavità e valutarne la potenzialità al fine di creare una possibile nuova zona d'interesse speleologico. Insomma, cambia re un po' aria. Lidea era quella, ma, avendo sbagliato di brutto la zona che c'eravamo prefissi d'esplorare, ci siamo trovati in una zona più a nord: quella del Bosco di Monte Oili. Quando ci siamo accorti dell'errore ormai era troppo tardi per fare marcia indietro. La zona era in ogni caso molto bella, piena di costo ni strapiombanti e immersa in un fitto bosco di lecci e ginepri. Iniziammo subito la battuta, anche se, lo so, è pretenzioso chiamarla così, giacché eravamo solo in due, armati di radio R.T. e tanto entusiasmo. La prima parte della mattinata trascorse come una salutare passeggiata senza però trovare nessuna cavità. Stavamo quasi per fermarci a fare uno s]Dunti no, quando a momenti cascava mo in un buco che s'apriva al livello del terreno, seminascosto dalla vegetazione. Grande ecci tazione, armo su naturale, e giù senza perder troppo tempo. Si trattava di un pozzetto di circa 8 m con una piccola apertura d'ingresso che si allargava all'in- 20 A n t h è o 7- 2003 terno in una tipica forma ad imbuto. Sul fondo, un altro pic colo ambientino concrezionato e un punto d'assorbimento che potrebbe valer la pena di rive dere. Bottino: 13 m di sviluppo. Pochino, ma, tanto per iniziare! Neanche dieci minuti dopo sen tii mio fratello che chiamava eccitato alla radio: aveva trovato un altro buco. Le caratteristiche morfologiche erano simili a quelle dell'altra cavità, solo che questa era profonda circa una decina di metri con delle belle pareti riccamente concreziona te. Sul fondo, mediante un pic colo ingresso, si accedeva ad un altro pozzetto laterale di un paio di metri, con un punto d'assor bimento che la diceva lunga su cosa poteva essere stata in altri tempi questa cavità. Ormai, di mangiare non se ne parlava più, la ricerca si era fatta concitata; quella zona sembrava promettere bene. Poco più avanti, infatti, trovam mo una cavernetta chiaramente usata, tuttora, quale comodo rifugio dalle intemperie per i pastori della zona e che, proba bilmente, servì d'abitazione a qualche nucleo di nostri proge nitori di molti secoli fa. Rapido rilievo, e si continua. Erano ormai le quattro di sera, e ci rammaricavamo un po' per non aver trovato quella zona sin dalla mattina, quando trovam mo un'altra grotta. Laccesso era un largo scivolo, che sembrava ! 'ingresso di un garage, ed era chiaramente il relitto di una grotta ormai smantellata dall'erosione. Sul fondo s'intravedeva uno stretto passaggio, ingombro da pietra me, che sembrava portare ad una cavità sottostante. Provam mo a disostruire ma rinunciam mo quasi subito data l'ora tarda. Stavamo per andar via, ripro mettendoci di ritornare, quando notammo una stretta fessura ostruita dalle concrezioni a circa un metro e mezzo d'altez za. Guardammo dentro, e subito notammo che la fessura sembra va proseguire ed addirittura allargarsi dopo un paio di metri. D ecidemmo a malincuore di rompere qualche concrezione, solo lo strettissimo necessario, per provare a darle una veloce occhiata. Riuscimmo finalmente a passare, anche se a costo d'a troci contorsioni, e ci trovammo in una stanzetta, molto concre zionata, di forma vagamente cir colare, con una volta a guglia che si trovava circa sette metri più in alto; sul fondo, un buchetto portava ad un piccolo ambiente sotto stante, che sem brava proseguire chi sa dove, ma che al momento c'era precluso per l'esiguità dell'ingresso. Si decise, per il momento, di soprassedere. Uno stretto pas s aggio sulla parete ci portò, dopo un piccolo saltino, in un' altra stanza dall'alta volta, simile alla prima, sul cui fondo un'altro ingresso portava in un sotto stante ambiente anch' esso ricchissimo di bianche concre zioni. Il solito punto d'assorbi mento, bisognoso di disostru zione, concludeva la nostra esplorazione. Uscimmo che era quasi buio. La grotta non era grandissima ma meriterebbe un'altra visita, che, effettuata con mezzi adeguati e più tempo a disposizione, potrebbe riservare gradite sor prese. DATI CATASTALI Ingresso 2808 SNNU Cavernetta del Bosco d i Monte Diii Svil.sp , 13 m - Disl., -lO m Baunei, Bosco di Monte Diii, 517 Il Baunei Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS La!.: 40'05'46" - Long , 9'37'13" Piccolo pozzo profondo 6 metri al Quale segue un Q. 751 m s.l.m. altro piccolo salto di 3. Di difficile reperimento. Svil.sp., 6 m - Disl., -2,5 m Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS 2811 SNNU Grotta delle Guglie Piccola cavernetta a pianta circolare, larga 3 del Bosco di Monte Diii metri circa, di scarso interesse. Baunei, Bosco di Monte Diii, 517 Il Baunei La!.: 40'05'44" - Long., 9'37'07" 2809 SNNU Pozzetto N.l del Bosco di Monte Diii Q., 742 m s.l.m. Baunei, Bosco di Monte Diii, 517 Il Baunei Svil.sp., 23 m - Disl. -9 m La!.: 40'05'45" - Long., 9'37'10" Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS Q., 749 m s.l.m. Piccola ma interessante grotta composta da una Svil.sp., 13 m - Disl., -8 m successione di alcune piccole salette collegate Ril., Lucio Mereu, Riele Mereu - GSAGS da stretti cunicoli ben concrezionati. La grotta Piccolo pozzo profondo 8 metri con ingresso doveva essere più grande in passato come testi stretto e di difficile reperimento. moniano resti di concrezioni e pavimenti di grot T� PIANTA ,==�==,...,2.5 ta vicino all'ingresso. 2810 SNNU Pozzetto N.2 del Bosco di Monte Diii Baunei, Bosco di Monte Diii, 51711 Baunei La!.: 40'05'45" - Long. , 9'37'10" Q., 730 m s.l.m. Metri "., ". �NE � �, Anche se le cavità scoperte sono state tutte di piccole dimensio ni, il fatto che se ne siano trova te tante in così breve tempo, così vicine le une alle altre, e nonostante fossimo solo in due a fare le ricerche, dimostra ampiamente che quella è sicura mente una zona fortemente car sificata che, con una seria bat tuta esterna operata in modo più sistematico, potrebbe por tare anche a scoperte ben più consistenti. Arrivammo alla macchina che era ormai buio pesto, la tempe- ratura stava scendendo in maniera vertiginosa e un bron tolio allo stomaco ci ricordava che non avevamo ancora tocca to cibo, tanto eravamo presi da quell' emozionante avventura. Un fuoco, una salsiccia cotta su una pietra di calcare rovente, nonché un buon bicchiere di vino, misero a posto ogni cosa. Una bella luna piena, che sorge va allora, in quel bel cielo stella to del supramonte, sembrava chiedersi: Ma chini fun ti cussus maccusu? Ci aspettavano anco ra 1 70 Km di 125 . . . A n t h è o 7- 2003 21 Profi lo longitudinale del rio F l u m i neddu con relativa Sezione geologica l u n go l'asse WSW-ENE che caral1erizza i l tral10 d a l l a 800 m s l m fino a l l ' a n s a a U (circa 740 m s l m ) . I n c a r t a sono v i s u a l izzati, l u n go 1 500 m d i sezione, i punti i n quota d i wsw c u i s i a p rono le cavità i n studio d i m a ggior interesse. Sezione longitudinale d e l l a cavità di Su Eni 'e Istél1ai l u n go l ' a sse NNW-SSE, s i evidenziano le varie stratificazioni dei sedi menti carbonatici attraversati dalla cavità. A l l a profondità d i 360 m s i incontrano i m ponenti a m m a s s i d i rocce meta m orfiche erose dallo scorrimento e l a faglia presente disloca i l contatto con i l b a s a mento i m permeabile a d u n a q u ota i nferiore, per mettendo lo sviluppo della cavità a ncora i n senso contrario a l l ' i m mersione degli strati . N e l l a foto i n a lto: VPF. I l fiume precipita con grande forza nella s u g gestiva Sala d e l l 'atollo. le piene fanno circolare cent i n a i a d i litri a l secondo l u n go q u esta v i a d i drenaggio sem pre attiva, che s i a p p rofon disce sotto i l S u p r a m onte d i Orgosolo contribuendo a d a l imen t a re i l m i sterioso collettore. Foto G. Melis 24 A n t h è o 7- 2003 • Ritratto di gru p p o . . . tra spera nza e mistero ! di Patrizia Soro C i a o ragazzi . . . e n o n . . . s o n o Patri z i a S o r a , m a q u i a [ F[ u m i n e d d u m i c o n o scono tutti c o m e " b u s c a " , i [ m i o n o m i g n o [ o , perc i ò a n c h e vo i , s e volete, c h i a m ate m i così ! A b i to a Sestu ( C a ) m a [ a d i m ora uffi c i a l e a d etta d e g l i a m i c i è i [ S u p ra m onte d ' U rz u l e i , p i ù p rec i s a m e n t e , i n d i rizzo R i o F[ u m i n ed d u , i n u n a c o m o d a res i denza " Ferri n o " c o n posto a uto e sco n f i n ato g i a rd i n o . Vi scrivo proprio d a q uesto l uogo so[ ita rio e selvaggio, costante d e l l e nostre Millelire a Su Colostrargiu, di oltre 50 m, seppur terrazzato a causa dell'erosione che ha provocato l'arretramento della parete, mentre nella grotta VPF la verticale a campata unica più profonda è di sol tanto 45 m. La differenza tra ambienti modellati in litologie diverse si evidenzia soprattutto nella grotta di I stéttai, proprio lungo le verticali dove la formazione mesozoica appare abbastanza varia, incontrando strati di dolomie e di calcari nella seguente successione: dolomia-calcare dolomia-calcare-dolomia. All'ingresso (Dolomia) si osserva una impostazione dei pozzi in frattura, poco lavorati, mentre al passaggio con i calcari (-40 m) , si assiste ad un aumento notevole delle dimen sioni e alla preferenziale formazione di pozzi a sezione circolare, spesso in associazione a forme ellittiche verso il fondo. La sequenza mesozoica presenta inizialmente banchi calcarei dolomitici grigia stri, e, a diverse profondità, si notano conglomerati di arenarie e cal cari spessi circa 20-30 cm, mentre nella verticale che si apre a - 100 fanno notevole scena gli ammassi di macrofossili (coralli) , messi in rilievo nella parete dall' erosione. Lultimo strato di calcari che si interpone nelle dolomie basali è spesso circa 20 m, tra la profondi tà di - 185 e -205 m, e non è presente nelle verticali di VPF, pur attra versando la stessa formazione. Questo strato di calcare causa una verticale particolarmente bella nella forma circolare, che restringe leggermente la sezione incontrando la dolomia sottostante assu mendo l'aspetto di una larga frattura. La profondità complessiva del pozzo è di circa 50 m, assai emozionante, ma spezzata lievemente dal contatto tra le due litologie, in corrispondenza del quale si è forma to un piccolo terrazzo circolare con alcune lame rocciose sporgenti. Una particolarità è la formazione di terrazzamenti in corrisponden za delle superfici di contatto tra strati di composizione diversa. I sedimenti carbonatici attraversati, infatti, non sono omogenei, sia a VPF che ad I stéttaÌ. Nei pozzi si vedono strati più dolomitici ricono scibili dal colore più scuro ma anche dalla minor attitudine all' ero sione che li portano in visibile rilievo. Le rare morfologie freatiche si trovano in corrispondenza dei ban chi di calcare, come a - 140 m ad I stèttai. Qui alcune grosse gallerie freatiche si sviluppano nel calcare, spesso circa venti metri, sul ricerche e s p l orative, a c a c c i a d e l l e vie d ' a ccesso a [ m i sterioso c o l l ettore sot te rra neo c h e u n isce [e a c q u e c h e da Sa R utta e s ' Edera d ' U rz u l e i sfoc i a n o poi È a l l e risorgenti di S u Co[ogone a d O l i e n a . proprio d a q u esti s i l e n z i c h e oggi traggo s p u nto per scrivere, per p a r [ a rvi u n po' d e l l a n ostra stori a . Una l e ggera b rezza d i m a estra l e ri nfresca q u esta [ u n g a giorn ata di Lu g [ i o m entre i[ c i n g u etti o d e i p a s s e rott i , [ o stri d i o d e l l e c i c a l e ed i [ gra c i d i o d e l l e ra n e s c a n d i s c o n o [ ' ora c h e p a s s a ! Vittorio C ro b u , Si [ v i a Arrica e G i a n [ u ca Me [ i s s o n o giù a I stètta i , oggi s i ri l eva t utta [a p a rte a l l a gata e d io, fu rbetta , ho d e c i s o d i m o l l a re a [ oro [ ' i n grato co m p ita i G [ i a ltri co m p a g n i d ' avve n t u ra 7 ! N o n s o n o p o i c o s ì t a n t i . . . C a r l a è a [ m a re c h e stu d i a p e r [ ' u n ivers i t à , R i c ky ? Evi d e nte m e nte [ e regge i l i bri (e ntra n o s e m p re i n c o p p i a l ) e M a x . . . q u esto week-e n d si è d ato a l l a m a c c h i a I S i a m o u n a b e l l a s q u a d ra 7 1 Ma s i , m o d estia a p a rte, i [ costante i m pegno n e i nostri [ avori i n iz i a a rega l a re otti m i frutt i . [ [ c a p itolo F[ u m i n e d d u è i n izi ato n e l 1 9 9 8 d o p o c h e , per d a re p ri orità a l l a crescita s p e [ e o [ o g i c a , i o e i [ m i o c o m p a g n o Vitto f u g g i m m o d a l l e b e g h e i nterne d e g l i otto a n n i trascorsi a l l o S p e [ eo C l u b d i C a g l i a r i . D a q u i i n i z i ò u n n u ovo p e rcorso e s p l orativo, ca ratte riz zato d a l l a ricerca cost a n te di a pe rt u re esa l a nt i , d a l l a s c o p e rta d i b u c h etti Anthèo 7- 2003 25 i n e s i stenti da "forzare" con le b u o n e o le b rutte m a n i e re, d i conti n u i wee k-e n d tra scorsi a l a vorare c o n i l s o l e , l a p i og gia e la n eve. Un a ltern a rs i di att i m i d i g i o i a e d i sconforto, m a . a l l a fine eccoci q u a ! Anzi c re d o proprio c h e q u esto s i a stato l ' i n iz i o di u n a n u ova era per l a s p e l eo 1.i � l o g i a i s o l a n a , sca n d ita d a p u nt i ferm i e certezze c h e f i n a l m e nte contri b u i ra n n o , se n o n a ltro, a s b ro g l i a re l ' i ntricata m atassa d e l " gra n d e col l etto re" . 1991 S i a m o stati svezzati da Fra ncesco La i , che c i h a p resentato i l p a l a n c h i n o e per primo c i h a i n segnato c h e l a Speleologia è ricca d i fatiche e sog n i . . . e che l e grot te p ri m a di d iventa re "Speleotu ristiche" s i devono cerca re, trovre o scava re, a p i a c i mento, si devono rilevare e poi . . . Si i ! ! Arriva no a nc h e le sodd i sfazion i ! ! . . . 1998 Visione aerea del Supramonte d i Orgosolo e Urzulei con i p r i n c i p a l i sistemi torrentizi, le cavità assorbenti princi p a l i , i m p o rtanti sotto Trova m m o i l VPF (Vitto r i o , Patri z i a , l ' a s petto storico e idrologico. I n c h i a ro le m a ggiori elevazioni e relative Q u ote sul livello del m a re. Fra ncesco) d e c i d e n d o d i d a re i n iz i o a l l e o p e re d i d i sostruzi o n e . . . m e s i d i d u ro l a voro, ma m a rtel l o e sca l pe l l o n o n bastarono e , d o p o avere c a m b i ato i c o n n otati i n i z i a l i a l l ' i n g res s o , d e c i d e m m o d i m o l l a re l a p r e d a per torn a r vi p o i i n u n s u ccessivo m o m e nto, c a r i c h i d i a ltro entu s i a s m o , m a s o p rattut to di q u e l l e " p e n n i n e " p a rt i c o l a r i c h e n o n dovre b b e ro m a i m a n c a re a d u n o s p e l e o l o go che si r i s p ett i ! I n fatti i n contra m m o i ragazzi d e l l ' eq u i pe di D o m u s n ov a s , che, n e l l a l o ro b e l l a terra 1 9 l e s i e nte, ci h a n n o i n segn ato che l a forza d e l l a rocc i a va c o m b attuta a d a r m i p a r i , e così a b b i a m o a p p reso l ' a r te v i n cente d e l l a seria e veloce o pera d i d i sostru z i o n e , senza l a q u a l e n o n s i s a re b b e potuta rive l a re n e ss u n a d e l l e p rofo n d e cavità d a n o i trovate n e l F l u m i n ed d u . G r a z i e ragazz i ! Face m m o u n po' d ' es p e r i e n za d i d i sostru z i o n e forza ta n e l l ' i n g h i ottito i o Ti n ny, a D o m u s n o v a s p o i . . . i n iz i ò la "cate n a d i produzio n e " e torna m m o n e l n o stro bel S u pra m o nte, c o n s c i d e l fatto c h e s i s a rebbe ro accorc i at i n otevo l m ente i tem p i d i d i sostru z i o n e , n e i ca ntieri l a sc i at i i n sospeso. Evviva I ,-- zs l A n t h è o 7- 2003 piano di contatto con la dolomia sottostante. La genesi di queste forme è stata favorita dali' instaurarsi di un locale regime di pressio ne, dovuto al notevole restringimento di sezione in corrispondenza della dolomia. Presso il contatto con le rocce impermeabili si riscontra un'amplia mento degli ambienti per fenomeni gravitazionali. Lerosione dei sedimenti marnosi più teneri lungo il contatto causa lo scalzamen to, da parte delle acque circolanti, ed il collasso delle dolomie sopra stanti, fortemente diaclasate. Il lungo ambiente di crollo di VPF, denominato Frana Maomettana, trova correlazione con ambienti simili in altre grotte. Così ad Istèttai, notiamo a -360 m, presso il contatto ( Sala della Cascatella ) , un cedimento delle stratificazioni che forma il classico profilo parabolico, determinato dal carico roc cioso sovrastante. Probabilmente la frana a valle di Colostrargiu ricalca la stessa genesi, anche se non si evidenzia il contatto con le rocce impermeabili, probabilmente poco distanti. La principale discontinuità tettonica nella grotta di Su Eni 'e I stéttai, regola la direzione degli scorrimenti idrici verso SSE, una direzione preferenziale visibile già alle quote superiori. Alla profondità di -360 si osserva il contatto con gli scisti paleozoici messi in grande evi denza sul Iato ovest da una faglia di direzione SSE-NNW, sulla quale è inizialmente impostata la galleria di Landmannalaugar. Poco più avanti la probabile presenza di una faglia trasversale, non visibile per i vari crolli che si susseguono in questa zona, porta il contatto in profondità. In questo tratto l'acqua scorre in direzione contraria �l � I N G R ESSO � - 25 S' O ra l e 'e su M u d recu (VP F) ' -80 -1 1 5 S EZ I ON E � 1 50 � ! - 20 5 , I I )"j "��'� '---\ -- "4 L' i m ponente scavo nei sedimenti a l l u v i onal i e l e successive disostruzioni negli a m b i enti d i a c l a s i c i sotloslanti hanno con sentito l ' a ccesso alla cavità situata n e l l ' a lveo del Rio F l u m i n e d d u . (foto Riccardo De Luca) P IANTA o 50 m RAMO A VAllE D E L F I U M E -340 R A M O A M O NTE D E l F I U M E Sifo"e A n t h è o 7- 2003 1999 Passò i l te m po , c o nt i n u a ro n o l e ricer c h e , poi fu la volta d i S' Edera. I n co n tra m m o S a n d ro S u l i s c h e c i conta g i ò l a ) I ! 1.; � s u a p a s s i o n e per i segreti d e l l a " s u a p referita " . G ra n d i e s p l o raz i o n i , a c u i s i a s s o c i ò a n c h e M a rco M attu ( o rm a i free-c l i m ber) , e d ecco c h e s i rive l a ro n o , c o m e i n u n sogno, l e g a l l e r i e d e i ra m i n u ovi . L' e n t u s i a s m o c resceva e d i l "ta rlo d e l col l ettore" d iventava se m p re p i ù gra n d e . Fu c o s ì c h e , i n u n a d i q u e l l e b attute i nterne, d ec i d e m m o di acco m p a g n a re d u e a m i c i d i M a rco, R i cc a rd o De Luca (Zavor) e Carla Coro n g i u ( B i l ly) . Ci conosce m m o proprio l u n g o l a v i a per i l ca m po i nterno e d a q u e l l ' u s c ita n a q u e El u n a s i n cera a m i c i z i a ( a d i re i l vero, c o n R i c ky l it i g o s pesso l ) . Q u est' i n c o ntro h a segn ato l a f i n e d i u n periodo d i s o l e fati c h e e l ' i n iz i o d e l l e p r i m e sod d i sfazi o n i , " q u e i d u e " s o n o co m p a rs i proprio s u l p i ù b e l l o l La s o l i ta fort u n a d e i n ovel l i ! Pro p r i o i n u n a d e l l e p r i m e esc u rs i o n i i n s i e m e trov a i i l " b u c h i n o d i t r e c m " c h e poi d i ventò S u Carta topografica con lo svi l u p p o p l a n i metrico in scala delle principali cavità i n esplorazione. Su Eni 'e Istéttai si distingue per u n C o l ostra rg i u , scava m m o i n s i e m e e d i n celtare le acque che provengono d a l l e zone d i a l i mentazione a s u d , senz'a ltro coincidenli con l e gal lerie del m isterioso colleltore. m a ggiore sviluppo l u n g o u n a d i rezione p i ù d e f i n i t a d e l l e a ltre, penetra ndo sotto i l rilievo d i M.Unnoro. �ui rite n i a m o s i p o s s a n o inter d u e g i orn ate d i l a vo ro p i ù u n a " p en n i na" . . . Buum e bingo! Vitto ovv i a m e nte era g i à e ntrato p r i m a a n cora c h e s i uti l izzasse q u est' u l t i m a p e r a l l a rg a re u lteriorm ente i l p a s s a g gio, e noi che non c i passava m o resta m m o fuori I Dov'è Vitto ? D o p o u n ' o retta c i rc a l a strett o i a l o p a rtorì , entu s i a st a , c i rac co ntò di aver p e rcorso vari a m b ienti d i sc e n d e nt i e d i essersi b l occato s o p ra un g ra n d e n e ro: u n pozzo ! L u n go i l F l u m i neddu r i ec h e g g i a ro n o le n o stre all'inclinazione degli strati. Oltre il sifone, nei passaggi attualmente in fase di disostruzione, la presenza di livelli marnosi ci indica che il contatto è nuovamente vicino. AI VPF una faglia di direzione NE-SW segna il ramo che permette l'accesso alla verticale sul salone del campo (-270). Questa faglia approfondisce di diversi metri il contat to sul lato nord-ovest della sala, lato in cui trovano sfogo verso la Frana Maomettana le acque originate dalle piene esterne. Questa importante faglia, evidente in planimetria, pare delineare tutta la cavità fino alla Sala della Cascata e potrebbe suggerire una proba bile prosecuzione presso una zona allagata da controllare forse più attentamente!! u r l a . . . M a p o i su, al c a m po , c i re n d e m m o c onto d i n o n avere c o n n o i s uf Le c o l o razioni f i c i e nte m ateri a l e e s p l orativo. Il ritrovamento di un corso d'acqua di portata intorno ai 30 I/s, come quello di Colostrargiu, in un periodo così secco come quello dopo l'autunno del 2000, mostra la necessità di nuove iniziative di studio, nell'interpretazione di questi dati e soprattutto nelle dina miche delle acque. Si identifica l'origine del rio Crobu di Colostrar giu, attribuendone la provenienza alle zone di contatto presso le vicine gole di Orgosolo, attraverso la semplice conoscenza del terri torio. Il comportamento del corso d'acqua, stabilito in un lungo periodo di osservazioni e di misurazioni, rafforza questa ipotesi, ma occorre preparare delle colorazioni, che, per il peggioramento delle D ec i d e m m o con Vitto di a n d a rl o a È prend ere da u n c a ro a m i c o " s p e l eofa i d ate" d i B a u n e i : M a rco M i l l e l i re . stato i l n ostro s p o n s o r, forn e n d o c i c o r d e , i m b ra c h i e s a c c a d ' a r m o . . . R i entra m m o a l l e 2 3 . 4 5 . AI c a m po b a s e c i a s pettava n o Z a v o r e B i l ly, a n s i o s i d i s a p e re tutto s u l l ' eq u i p a gg i a m ento d i fort u n a rec u perato. L' i n d o m a n i entra m m o . . . Mentre Vitto 28 A n t h è o 7 - 2003 condizioni climatiche in tutto l'inverno 2000-2001 , sono rese impraticabili. La direzione preferenziale verso NE del ramo attivo di Colostrargiu pare legare direttamente questa cavità al misterioso collettore che dovrebbe incrociare il nostro fiume proprio lungo questa direzione. Nel maggio 2002 il ritrovamento di un secondo torrente, che si sviluppa oltre i 300 m di profondità nella grotta VPF, riaccende lo stimolo per le indagini colorimetriche. Infatti il nuovo fiume presenta grossomodo le variazioni di portata del Rio Crobu di Colostrargiu e non pare essere il collettore, stando ad un veloce cal colo delle portate. Finalmente, il 23 novembre 2002 rilasciamo l Kg di Fluoresceina Sodica a Badde Tureddu. Riteniamo essere una suf ficiente quantità, calcolando la distanza delle due cavità da questa zona, e soprattutto tenendo conto della bassa portata riscontrata nel periodo. Si dispongono nella stessa giornata i captori a Colostrargiu e al VPF, dove viene montato un campo interno, in modo da dispor re diverse reticelle con i carboni attivati in acido e proseguire con i rilievi del ramo a monte del fiume. Dopo una settimana abbiamo l'e sito positivo, quasi scontato, di Su Colostrargiu, ma le piene che si susseguono nelle settimane successive ostacolano !'ingresso al VPF. Il fine settimana del 14 e 15 Dicembre 2002 si recuperano alcuni preziosi contenitori anche in questa cavità. Ma non ne rileviamo la positività neanche con la lampada di Wood, probabilmente a causa della forte diluizione subita dalla fluoresceina dopo le piene. Si spe disce la soluzione di Potassa Alcolica al Prof. Bartolomeo Vigna del Politecnico di Torino, che riscontra con l'analisi stru mentale la presenza del colorante. Si annuncia un' affascinante subito contesto, provata l' esisten za del nuovo sistema carsi co sotto il Supramonte di Urzulei. La situazione strutturale favorisce il dre naggio di affluenti prove nienti dal Supramonte di Orgosolo, comprese le per dite che si allineano lungo il tratto del rio Flumined du interessato. Scaturisce una realtà dalle grandi potenzialità spe leologiche, che si esprimono già negli ambienti del VPF ma soprat tutto nella quantità di acqua che quest'ultima grotta raccoglie durante le piene, non quantificabile ma che si aggira in parecchie centinaia di litri al secondo, considerati i livelli raggiunti presso le zone attive. Queste andranno a confluire verso il grande collettore, probabilmente dopo un lungo tragitto sotto il Supramonte di Orgo solo, dove la condizione geostrutturale pare indirizzare le acque. Ipote si idrogeologica Pensando ad u n a immaginaria linea c h e unisca Sa Rutta ' e S 'Edera a su Gologone, abbiamo rappresentato con buona approssimazione il percorso del misterioso Collettore. Questo, oltrepassando il sistema s i d i l ettava a d a r m a re io, che h o cost a n te m e nte p a u ra d e l vuoto, e r o con l u i n e l n e ro a farm i le s e g h e menta l i . . . Tutto conte nto term i n ò l ' a rm o e volò g i ù . . . l o segu i i dopo trenta m i n uti d i med itazio n e e di gra n d e strizza I lavar e B i l ly a s p etta ron o a n s io s i d i sopra, p u rtroppo m a ncava l ' u lt i m o i m braco e f u ro n o costretti a f a r c i co m pa g n i a e a s s i stenza d a l l ' a lto, era b e l l o sa pere di poter con tare s u q u a lc u n o . Ecco che dopo tre suc cessivi s a l t i , i n tutto c i rca setta nta metri, tocc a m m o il fon d o s a b b i oso. I l pozzo era a l l e n ostre s p a l l e e d a l l a n ostra d estra s i a p riva u n o stretto m e a n d ro e . . . avevo perso Vitto ri o ! lavar e B i l ly c h i e d eva n o notizie e v i sto che orm a i non avevo che poca l uce, m i co n s i g l i av a n o d i scarbu rare. R i u s c i i a fa re tutto a l b u i o , poi presi l ' a c q u a , i l c a r b u ro, i nfi l a i tutto n e l l a sacca s pe l eo e tenta i la traversata d e l m e a n d ro . . . col ca volo, non riesco con lo zaino! orm a i e r o i n f i b ri l lazion e ! . . . ecco c h e Vittorio torn a , il b a stard o n o n d i ceva n u l l a , non raccontava n u l l a . parla I Dimmi che continua, che ci consente di passa re. . . con un pozzo così la grotta non può chiudere, dimmi che continua e che sei arrivato al fiume! Dimmelooooo!! G l i . . a ltri n o n potev a n o sent i re c i ò c h e m i s u s s u rrò Vitto, era n o tro p p o lonta n i , sentiro n o solo le m i e u r l a , l e n ostre urla d i gioia: il fiuuumeeeell I Vitto ti prego accompagnami al fiume, voglio toccare quelle gelide acque! Men tre lavar e B i l ly gioivano n e l l ' a lto d e l l 'o b l i o , l a grotta i n go i ava m e e Vitto ! A n t h è o 7- 2003 S'iscra 0 1 l d a nesa, S u p ra monte di Urzu lei. Nonostante i l tempo invernale si presenti rigido e avverso i l a vori d i d isostruzione non conoscono soste. Foto G . Melis 1.) � Stava m o f i n a l m e nte c a l p esta n d o c i ò c h e p e r a n n i erava m o convi nti d i poter trova re . . . ma farlo p e r p ri m i e così veloce m e nte fu u n ' e m oz i o n e fort i s s i m a , c re d o c h e l a v o c e d i q u e l f i u m e e l o s g u a rd o e n t u s i a sta d i Vitto m i a c c o m p a g n erà se m p re ! D i q u est' es p l o ra z i o n e c o n s e rvo u n c a ro ricordo perc h é ha segn ato l ' i n iz i o d i u n s u ssegu i rs i d i fort i e m o z i o n i e p e rc h é ra p p resenta l a n a scita d e l l a s q u a d ra a caccia del collettore. Per c o n c retizza re i l n ostro s o g n o ? ! B a sta crederci ! ! . . . e l a s c i ate fa re a n o i c h e (ogn i s a nto f i n e sett i m a n a ) a r m a t i d i p i c c h etta , p a l a n c h i n o , p a i o l i , cazzu o l e e c a zzate, . . . cazzuti segu i a m o l e o r m e d e l col l ettore, r i c c h i d i m o l t a b u o n a volontà e d i u n po' d i ott i m ismo. D o p o S u C o l ostra rgi u s o n o state trova te n e l l ' ord i n e : N u rra C u p e rc u , N u rra Arza n e , Su S a m m u c u , Su C a l avri c h e , Sa M e l a , VPF, I stett a i e ta nte a ltre d i m i n o re i nteresse. D u ra nte i l p e rcorso e s p l o rativo a b b i a m o contagi ato a n c h e : S i l v i a , G i a n l u ca e M a s s i m o Farris e forti d e l l o ro a p pog gio a b b i a m o c o n t i n u ato i l a vori d i scavo n e l l e v a r i e cavità p e r p o i a rriva re a I stètt a i ( - 370 m ) . . . proprio l a c i l i e g i n a s u l l a torta ! O ra s i a m o u n po' c o m e " i m a g n i f i c i 7" e q u a n d o si e ntra i n grotta ci m a n c a 30 A n t h è o 7- 2003 di S'Iscra Olidanesa - Codula De Sa Mela, attraversa il M.te Unnoro raggiungendo più a Nord la prepotente linea del Rio Flumineddu, che incide fortemente le formazioni carbonatiche del mesozoico. Stabilire i parametri di una ricerca efficace ha imposto, lungo il Rio Flumineddu, !'individuazione di situazioni strutturali e stratigrafi che favorevoli al movimento sotterraneo del collettore verso questa area, imponendo un limite estremo a sud, presso la grotta di Colo strargiu e a nord, poco oltre l'ansa a U, delimitando infine, una fascia di quote relativamente bassa, dove esprimere la massima ener gia esplorativa. La premessa per una valutazione attenta riguarda la profondità in cui scorre il collettore, regolata dalla quota del basa mento impermeabile. Infatti abbiamo chiarito che gli acquiferi car sici in tutta l'area raggiungono normalmente questo livello, grazie alla forte diaclasatura delle dolomie basali e alla modesta copertura dei sedimenti carbonatici. Più a monte di Colostrargiu ( 825 m ) , il limitato spessore delle dolomie (poche decine di metri ) , non garan tisce neanche la quota adeguata del basamento impermeabile per il passaggio del Collettore, configurando un ruolo marginale di questa per le nostre ricerche. Questo fattore spiega come la grotta di Man dara 'e S 'Uru, esplorata dal GSAS e GASAU nel 1998, estendendosi con il ramo vadoso attivo nella direzione di Serra Lodunu, attraver so il rilievo di Ortorgo, raggiunga una modesta profondità, pure essendo impostata lungo il verso di immersione degli strati. La quota raggiunta da Mandara 'e S'Uru è pressoché uguale a quella della ex frana terminale di S 'Edera ma troppo distante da essa per poter cre dere ad una vicina giunzione con il collettore, implicando per la grotta il profilo di remota tributaria. A Nord di Colostrargiu !'im mersione costante della serie carbonatica mesozoica dispone il con tatto a profondità sempre più crescenti, un livello di riferimento che va diminuendo progressivamente verso nord-est fino a svilupparsi sotto la quota di sfioro di Su Gologone 114 m.s.l.m, dove inizia il livello freatico che alimenta la risorgenza. Il fatto che il sistema Colostrargiu - VPF non incontra il collettore, fa attribuire un'impor- s o l o l a c o l o n n a s o n o ra d i E n n i o Morri c o n e . Vivere q u este avve n t u re in poc h i c i f a sent i re tutti p i ù v i c i n i , orm a i s i a m o c o m e frate l l i n i , p i ù c h e c o m p a g n i d ' a vve n t u ra . E d a n c h e se o g n i t a n t o q u a l c u n o d i n o i n o n regge i l ritmo e " getta l a s p u g n a " per conceders i u n a sett i m a n a d i ri poso . . s i a m o s e m p re molto affiatat i . Vitto è l ' e l e m e nt o tra i n a n te della nostra p i c c o l a s q u a d ra e n o i d e l l a c i u r ma concord i a m o n e l d overg l i a p p i e n o l ' e s ito p o s i t i vo d e l l a n o stre scoperte, d ata l a sua res i stenza ( d u ra ce l i ) , la volontà e l a persevera nza n e l l ' affronta re s o p ratt utto i m o m e n t i neri e l e fati t a m a m a gg i o re a l l ' a re a p i LI a va l l e , i n c u i il c o l l e ttore p u ò segn a re i l m a s s i m o avv i c i n a me n t o a l F l u m i n e d d u . G razi e a l l ' i m m e r s i o n e a N o r d - e s t d e l b a s a m e n to e le i mp o r t a n t i d i s c o nt i n u i t à tetto n i c h e trasvers a L i , evi d e n t i i n questo tratto fi n o a l l ' a n s a a U, s i p u ò i p o t i z z a re u n a d e v i a z i o n e ve rso i l F l u m i n e d d u d e l l e a c qu e prove n i e n t i d a l M.te U n no ro , c h e re n d e re b b e ragg i u n g i b i l e i l c o lletto re d a c a v i tà c o m e Su S a m m u c u o l s tè t t a i . A nord d e l l ' a n s a a U l'anticlinale d i Azza u d e l i a g i re b b e d a s p a r t i a c q u e a l b a c i n o d i G o r ro p p u , rac c h i u s o a s u d d a l l a s i nc l i n a l e c h e a c c o g l i e l a v a L l e del r i o Orb i s i . A questo p u nto il c o l l ettore, p rosegu e n d o verso n or d , s i a p p ro fo n d i s c e u lt e r i o r m e n te a d o v e s t d e l l ' a n t i c l i n a l e d i Azzaude l i , ma l e p r o b a bi l i tà d i i n te rce t t a rl o t roppo a va l l e d e l Fl u m i ne d d u s o n o b a s s e p ro p r i o a che c h e acco m p a g n a n o i nostri p a s s i a l l a r i c e r c a d e l c o l l ettore. O r a l u i va nta , oltre v a r i e scoperte, a n c h e i l m erito d ' aver s u p e rato l a fra n a term i n a l e d i S ' Edera. B ravo, te l o sei m e rita t o l l A n c h e l ' e m i c ra n i a da c a rb u ro , ora è solo un vago ricordo, ha tra m utato l ' i m p i a nto d ' i l l u m i n a z i o n e acet i l e n ica i n c o m o d i ss i m i l e d d a c o m pet i z i o n e I L' e s p l o ra z i o n e rega l a atti m i u n i c i e i rri peti b i l i c h e s o l o i più te n a c i e s e n s i b i l i riescono a c a tt u ra re . . . c re d o c h e senza c a u s a d e l l o s p ro fo n d a m e n lo d e l l a formazione M e s o z o i c a verso l ' i m q u este belle cose, l a s p e l e o l o g i a non p o r t a n t e p i ega s i n c i i n a i e d i G o r ro p p u , c h e però a c c o g l i e i l b a c i n o e s i stere b b e . i droge o l o g i c o facente c a p o a l l a c o n n e s s a r i s o rgenza, m a i r i s u lt a t a Le e s p l o razi o n i s o n o fatte d i p i c c o l i o p o s i t i va a l l e c o l o razi o n i effettuate a S ' Ed e ra . I n accordo c o n l e q u o t e gra n d i s a c r i f i c i ma s i c u ra m e nte d i fort i d e l b a s a m e nto stab i l i te d a l l e p ro fo n d e c a v i t à d e l VPI:' e I slétt a i , s i e m oz i o n i ! . . . Vo l e rà s o l o c h i o s e rà p u ò c a l c o l a re l a potenza d e i sed i m e n t i m esozo i c i , l u n go va r i p u n t i f a rl o l B u o n e g rotte a tutt i ! d e l Flu mi n ed d u , scoprendo u n' i n te re s s a n te risvolto, che segnerebbe Un G rosso r i n g ra z i a m e nto a l S i g n . Pie l ' e s i s te n z a d e l b a c i n o s o m merso d i S u Gologo n e , g i à n e l l ' a rea a n or d tro M u l a s ( p ro p rieta rio d e l loca l e San d e l l ' a n s a a U , q u i n d i n o n p i ù c o n fi n ato a l s o l o S u p ra m o n te d i O l i e t'An g h e l u ) d i U rzu l e i , per averci rega l a n a . La p o s s i b i l i t à c h e i l c o l letto re s i d i r ezi o n i verso o c c i d e n t e , qu i n to p rez i o s i atti m i , e p e r averci fatto d i trasvers a l m e n te a ll ' i m m e rs i o n e d e l b a s a m e n to , p u ò c o n s e n t i re u n g u sta re le b u o n i s s i m e s p ec i a l ità t i p i a pprofo n d i m e n to m i n o re d e l l e a c q u e c h e a l l o n t a n e re b b e l ' i po te s i d i c h e d e l l a c u c i n a d e l l uogo ! A n t h è o 7- 2003 31 Foto i n a lto: grotta VPF. La "Sala dell 'atollo" posta a 320 m di profondità costituisce l ' a m biente più suggestivo d e l l a cavità. U n a copiosa cascata d'acqua perenne precipita dalle g a l lerie sovrastanti a l i m entando i l lago smeraldino sottostante. Sotto: Su eni ' e Istéttai. Caratteristico accesso i n d i a c l a s i ver ticale. trovare la zona freatica, con ampie prospettive di esplorazioni spe leologiche aeree. Ma il miracolo dell' esplorazione è proprio quello di ribaltare spesso le conoscenze e le ipotesi, e siamo convinti che anche questa volta il Supramonte saprà stupirei! Foto V. Crobu. P r o s p ettive futu r e Considerate le grandi potenzialità che tutta l'area in questione ha dimostrato fino ad ora, l'esplorazione si potrebbe definire ancora in una fase iniziale. Ci sono tuttavia i presupposti per violare il pro fondo collettore già in un imminente futuro, ma la vastità del siste ma carsico esistente non può che far pensare alle difficoltà tecniche, che già ci hanno impegnato nelle prime fasi dell' esplorazione. Dei due settori principali, quello direttamente adiacente a S 'Edera può aprire altre connessioni, a valle delle gallerie esplorate recentemen te. Ma esiste un largo intervallo fino al Flumineddu, costituito dal rilievo di M.te Unnoro e cime adiacenti, che portano l'altimetria oltre quel livello stimolante per fruttuose ricerche. Si potrà sperare di raggiungere questa parte del sistema carsico più interno soltanto dai due fronti ma con grande complessità. Mentre l'ulteriore limite è stabilito dagli altipiani di Orgosolo a nord dell'ansa a U, che si innalzano dal solco del Flumineddu di oltre 200 m, cosa che porte rebbe la ricerca da queste aree ancora difficilmente proficua, si può stimare una profondità per il raggiungimento del basamento imper meabile di oltre 600 m. Si riuscirebbe a fare una ricerca prometten te più a nord solo nel lontano Supramonte di Oliena . . . ma ancora i tempi non sono abbastanza maturi per organizzarsi. I.:interesse può invece rafforzarsi nel collegamento delle grotte di Colostrargiu e VPF, cosa che potrebbe rivelarsi fattibile in breve, vista la relativa 32 A n t h è o 7- 2003 Linee di scorrimento che v i s u a l izza no l ' i potetico percorso del collettore e l a confluenza con il ramo affluente di Colostrargiu-VPF, che trae origine nei terreni impermea b i l i del S u p ra m o nte d i Orgosolo a SW. La linea occidentale, che i n d i c a i l movimento profondo del sistema carsico principale, denota u n a situazione strutturale che i m plica u n a m a ggiore profondità del b a s a m ento, u n a q u ota d i svi luppo che prevede l a presenza del bacino s o m m erso d i Su Gologone, già n e l l ' a rea p i ù settentrio n a l e i n carta. Le d u e situazioni sono d istinte per ragioni d i s e m p l icità m a s i possono intuire realtà intermedie i n c u i i d u e percorsi possono i n c l udere punti i n comune. facilità con cui si possono forzare rispettivamente la frana a valle di Su Colostrargiu e il sifone del ramo a monte del VPF, non ancora vio lati per decisioni di impostazione della ricerca. I numerosi rami con fluenti che raccolgono gli assorbimenti lungo il Flumineddu e il ver sante di Orgosolo farebbero lievitare lo sviluppo di tutta questa por zione sconosciuta, prospettando risvolti forse sottovalutati. Di con seguenza ci si può dedicare al ramo terminale del VPF, dove abbia mo insistito veramente poco, per proseguire verso la confluenza con il collettore principale. Si tratta di diversi chilometri sotto il Supramonte di Urzulei. Il ramo a monte di Colostrargiu occluso dalla frana è il punto di arrivo del fiume che alimenta questa impor tante ramificazione del collettore. Le possibilità speleologiche anche qui tengono presenti i collegamenti con il vicino settore di contatto, e, come tutte le aree periferiche, possono dimostrare ancora le loro potenzialità, come a Ovest e a Sud del Flumineddu, aree ancora poco esaminate, che non producono interconnessioni dirette con il collettore ma che mostrano una speleologia senz'altro feconda dal punto di vista dei ritrovamenti. Il nucleo principale dei lavori è certamente quello del Flumineddu, l'ultimo fronte da dove poter accedere alla parte centrale e vadosa del grosso sistema, un progetto affascinante, che stimola forse più del settore iniziale di S'iscra Olidanesa e Codula de sa Mela, nonostante anche qui ci sia un grande potenziale speleologico. Ringraziamenti Quattro anni di continuo impegno suscitano ricordi e grandi emo zioni da poterne scrivere un libro, entusiasmanti fatiche vissute tra pochi compagni con lo stesso desiderio in un ambiente grandioso DATI CATASTALI l I I� 2623 SAiNU SU C OLOSTRA R G I U Urzulei, Colostrargiu, Funtana Bona 517 IV LaL 40° 08' 12" - Long., 09° 27' 03" Quota, 825 m slm SviI. spaz., 478 m - Svil.plan., 385 m Disl., - 108 m Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu, Riccardo De Luca, Patrizia Soro. 2360 SAiNU N U RRA CUPERCU Orgosolo, Serra Cupercu, Funtana Bona 517 IV LaL 40° 08' 13" - Long., 09° 26' 59" Quota, 875 m slm Svil.spaz. 325 m - Svi l.plan., 197 m Disl., - 113 m Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu, Riccardo De Luca, Patrizia Soro, Alessandra Ardau. 271 8 SAiNU SA M ElA Urzulei, Codula Sa Mela, Funtana Bona 517 IV LaL 40° 07' 24" - Long., 09° 28' 03" Quota, 925 m slm Svil.spaz., 230 m - Svil.plan., 146 m Disl., -114 m Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu. 2774 SAiNU SA C U N G IATURA DE SU CALAVR I C H E Orgosolo, S u Calavriche, Funtana Bona 517 IV LaL 40° 08' 58" - Long., 09° 28' 34" Quota, 800 m slm Svil.spaz., 342 m - Svil.plan., 150 m Disl., - 114 m RiI, Sergio Bangoni, Vittorio Crobu, Patrizia Soro. 271 7 SAiNU SU SAMMUCU Urzulei, Su Sammucu, Funtana Bona 517 I V LaL 40° 08' 4 9 " - Long., 09° 28' lO" Quota, 775 m slm Svil.spaz., 273 m - Svil.plan., 200 m Disl., - 41 m Ril. Carla Corongiu, Vittorio Crobu, Riccardo De Luca, Massimo Farris, Patrizia Soro. 2 7 7 7 SAiNU S'O RALE 'E SU MUDRECU (VPFl Urzulei, Funtana Bona 517 IV La!., 40° 08' 43" - Long., 09° 27' 47" Quota, 790m slm Svil.spaz., 1570 m - Svil.plan., 1252 m Disl., - 340 m Ril, Carla Corongiu, Vittorio Crobu, Riccardo De Luca, Jo De Waele, Massimo Farris, Gianluca Melis, Antonio Saba, Patrizia Soro. É 2778 SAiNU SU E N I 'E I ST TTAI Urzulei, Funtana Bona 517 IV LaL 40°08'52" - Long., 09°28'19" Quota, 760m slm SviI. spaz., 1600 m - SviI. pian., 1250 m Disl., - 370 m Ril, Silvia Arrica, Carla Corongiu, Vittorio Crobu, Massimo Farris, Riccardo De Luca, Jo De Waele Gianluca Melis, Lucio Mereu, Antonio Saba, Patrizia Soro. 34 A n t h è o 7 - 2003 2778 SAINU SU Eni ' e I stetta i Imponenti lavori di disostruzione hanno consentito l'ingresso nella cavità. Foto R. De Luca S EZ I ON E STRETTO I E OEl SAC R I L E G I O �AlI0NE OI OOMICILIO CAMPO DA RUGBY r �i ===-===�� l' � � � - 1 00 o m . - 300 --, LANOMANNALAUGAR -360 �-=_--"'<C:�,====<===:::=:0::==SIFO N E -370 LANOMANNALAUGAR SIFONE -370 -300 A n t h è o 7- 2003 35 2623 SAINU Su C o l ostra rgl U • FRANA A VALLE I 50m ----;2�5- PIANTA I N GRESSO r,� . -� � BOMBA TI CALERE B ! \j �� V'V, l... SALA BILLY � _". ".., "': � SEZIONE POZZO M ILlELlRE L --------- SA,LA VITTO \. RIO ZAVOR j.].��, - - ----:-:.�. - - ��D o� < t>,;;� FRANA A VALLE _ _ RIU CROBU FRANA A M O NTE 2 7 1 7 SAINU 38 S U Sa m m u c u Ant h e ' o 7- 2003 _ � - 108 � Su Colostra rgiu. 1 I ramo ' 'bo '' _m -- b'''a ti c a lere" presenta � b e l l e formazioni calcitjCh m a t rmina presto i n strett i passaggi di fra n a d a �� ve p OVjene u n piccolo tor , , e le intense precipitaz i on I . . Nell'altra foto: Patmla VI' o l a p er pri ma l a N u rra reotel l o d u ra C u percu . Foto V. Crobu ( - - -- -'.J � ING ESSG R 2774 SA/NU Sa C u ngia d u ra d e su C a l avri c h e -114 ,- - - - - - � T A.V,"'' ) ".: R . ./' .. . �'l " 0 , _ _ , (- ) ,: . .... 9i ",, @ "' , SEZIONE 2360 SA/N U N u rra C u p e rc u "� I N G R ESSO j , ,,\?,� o ' . ' �g �b PI ANTA S EZ I ON E A n t h è o 7- 2003 37 , ���====�������======�====== rn ! __==�_____________________ I Countdown in SUPRAMONTE 27 1 8 SAIN U Sa M e l a ·116 come il Supramonte, amico e severo nello stesso tempo. La solitudine, condita da sacrifici e timori, ha provato la determi nazione di ognuno di noi, così lo sconforto nei lunghi inverni grigi e freddi ma soprattutto nelle belle giornate estive o pri maverili quando, è inutile nascondere: a vrei voluto essere altrove, piu ttosto che vivere la monotonia dei weekend in una buia, umida, fredda fessura da sca vare. Questo dimostra che può soprattutto la "testa" piut tosto che la forza fisica, e se tutti questi ricordi danno una grande soddisfazio n e . . . beh! Allora vorremo ringraziare tutte le persone che non avendo la no stra testardaggine, hanno offerto amichevolmente un loro contributo, anche per breve tempo. Non posso dimenticare il primo compagno di scavi: Francesco Lai, con cui abbiamo "spaiolato" il VPF alla fine degli anni 90; Alessandra Ardau dis- 38 A n t h è o 7 - 2003 ponibile e d efficiente operaia; Antonio Pettosini feroce dis ostruttore. Gli amici di Baunei: Marco Millelire (che ci prestò la corda per armare Colostrargiu) , Salvatore Caredda, Benedetto Maddanu e Sergio Bangoni che quando p o s s o n o , vengono a " sgrottare" nel nostro regno! I ragazzi di Cagliari speleo e non, che si avvicinano anche una sola notte per farci trovare al rientro dalla grotta un caldo fuoco e tanta allegria. Saluto la cricca delle "merdone" la "bale na" . . . e le altre bestie. Gli spe leo cagliaritani: Sandro Sulis, Jo De Waele, Lucio Mereu, che ultimamente ci danno forte sostegno. Proseguo con gli spe leo del Nord Sardegna: Antonio Saba e Salvatore Porcu, con cui collaboriamo ultimamente ad alcune disostruzioni; i ragazzi del gruppo speleo di Urzulei sempre cordiali ed affascinati dalle nostre scoperte e così tutte le persone amiche del paese che incontriamo sulla montagna, in particolare sig. Pietro Mulas, caro amico che improvvisa buoni pranzi a base di porchetto, e riferimento per tutti noi nel solitario Supra monte di Urzulei. Grazie anche all'amico Aldo Puggioni . . . anche lui ci vizia in "cucina" . . . A pagu . . . o non passeremo più nelle strettoie! Non possiamo dimenticare il buon cuore degli amici dell'Equipe Speleologica di Domusnovas, ed in particolar modo: Franco Fais e Massimilia no Gessa, per ]' offerta, anche se sempre rifiutata, delle loro attrezzature durante le nostre prime esplorazioni. Ringrazia mo Nicola Sanfilippo per la pre parazione in laboratorio dei fluocaptori, infine la disponibi lità dei responsabili catasto: Mauro Villani e Mario Puddu e senz'altro dimenticherò qualcu no . . . chiedo scusa a mio nome e di tutto il "Plotone Flumined du"! E ra orm a i l o n t a n o l ' i nverno 2 0 0 3 , p i OVOSO e grigiO, c h e aveva gelo s a m ente avvolto il S u p ra m onte. Era a rrivata l a p r i m avera , m a il b i a nco e tenace m a nto d e l G e n n a rgentu conti n u ava a d a l i mentare il rio Fl u m i ne d d u . P i ù i l s o l e s p l e n d eva e p i ù i l fi u m e s i a n i m a v a . L a bel l a grotta d e l VPF era a n cora i m pegnata d a conti n u e p i e n e e ne aveva m o a p p rofittato per a ggred i re g l i a n g o l i conosciuti d i q u e l torrente, ascolta n d o con il corpo i s i l e nz i o s i res p i ri c h e l a rocc i a i m p e n etra b i l e face va fi ltrare d a l l a m o nta g n a . Il 2 5 A p r i l e festegg i a m m o l a " l i bera z i o n e " d i u n a c a v i t à a pe rta acca nto a l l e ra d i c i d i u n a ntico Taxus Baccata, n oto a l l a g e n t e d i m o n t a g n a c o m e S u E n i ' e ' I stett a i . lo, R i cc a rd o e Patri z i a l i be ra m m o u n a creatu ra c h e s p rofo n d ava sotto i n ostri p i e d i con d e c i s e vertica l i s u pera n d o le nostre più ott i m i s t i c h e p revi s i o n i . I cal coli era n o p resto fatt i , l a c ifra poteva essere a rroto n d ata a 400 . . . s i I Qu attro cento m etri di cord e l Conoscendo l a stratigrafia d e l l a zon a , solta nto l e corde potev a n o risolvere l e c u riosità c h e a s s i l l a v a n o l e n ostre n otti i n son n i , ma o ltre le bel l i s s i m e verti c a l i c h e faceva n o rivi vere a p p a s s i o n a nti racconti d i una speleologia d ' oltre m a re, s i presentava una rea ltà a m a r a , fatta di l u n g h i corri d o i c h e si a p p rofo n d iva n o i n m a n i e ra s e m p re p i ù a n g u sta , d i a c l a s i vert i c a l i , d a p e rco rre re i n l i b e ra d u ra nte la c a l d a fe b b re e s p l orativa m a i n s i c u re d u ra nte l a n o rm a l e progressio n e . I l m a rtel l o h a ca ntato per ore l a g g i ù , in Bello Bellissimo, n e l l e Strettoie del Sacrilegio e n e i m e a n d ri d i Violazione di domicilio. Dopo q u a s i 3 0 0 m d i rocc i a attraversata, m i p a reva d i avere term i n ato l e forze, fu l a strettoi a c h e i n a s p rì i ra p p o rti t r a n o i e l a grotta ! Violazione di domicil io l o e M a ss i m o , d u ra nte u n a m it i c a u s c i t a , l a vo ra m m o o r e per tentare l ' estru sione d e l l a n ostra c a rc a s s a oltre q u el l u n g o o s s e s s i vo a n d ito. R i cordo g l i a b b ra c c i e l e u r l a d i g i o i a , s u sc itate d a l l a v i sta dei g ra n d i a m b i e n t i d i A n t h è o 7 - 2003 3 9' " C a m po da ru gby" , u n affa n n o d i fe l i fre d d o ci atta n a g l i a va i m u sco l i ma l a potevo fa re a m e n o d i contro l l a re e cità e sta n c h ezza f i s i c a c h e ri d u sse i l vog l i a d i a n d a re ava nti e r a p i ù forte d e i d i scesi a n cora p i ù g i ù p e r i m m ergere n ostro corpo a d a v a n z a re roto l a n d o od b r i v i d i . L u n g h i s s i m a . . . o g n i c u rv a , o g n i n u ova m e nte le g a m b e n e l l e azzu rre a q u attro za m p e tra il c i otto l a m e e l a p i cc o l o a b b a s s a m e nto d e l l a v o l t a , v a s c h e d e l l a g a l l e r i a . Il contatto d ove s a b b i a c h e n o n a veva m a i conosci uto p a reva d e c reta re la f i n e d i q u esto s p et va essere v i c i n o , l a grotta p ros e g u i va i m p ronta u m a n a . U n a i nterm i n a b i l e t a c o l o , ma i c h i a ri bord i di c a l c ite c h e i n d i rezi o n e contra ria a l l ' i m m e r s i o n e ca scata d i e m oz i o n i p e r u n a grotta c h e e m e rgeva n o d e c i n e d i m etri p i ù avanti , d e g l i strati , m a u n ' a ltro sa lto con i l fragore d i u n a cascate l l a sottostante celava l a s u a vera i n d o l e d i etro fes s u testi m o n i a n d o i l term i n e d e l p r i m o r e se m p re p i ù severe. La p r o m e s s a c h e l a go , ed a ltri p i ù cort i i n s u c c es s i o n e , mi fermò ... M a ss i m o non mi poteva p i ù essa fece verso i p i c co l i i nvasori s i rea c i p o rta ro n o a d u n a fess u ra o r n a t a d a s e n t i re e p e n s a i c h e c i s a re b bero vo l u t e ta nte ore p e r ra gg i u n gere l ' esterno, l izzò p o c o p i ù avanti e , a p a rte l a u n a p rofo n d a v a s c a sotto d i n o i . Era l ' i s c h e g g i a d o l ora nte c h e a v e v a g i à n iz i o d i u n a m b i e nte p i ù va sto c h e p ro q u i n d i torn a i verso i l mio co m p a g n o preso posto n e l m i o i ri d e , a n c h e l ' a c s e g u i va c o n n u ovi pozz i . I n c red i b i l e ! I n c h e atten d eva i m p a z i e nte. q u a s i sostituì a l l a m o rb i d a s a b b i a , ed l i bera a ffro nta m m o i l p r i m o s a lto d i i l s i l e n z i o calò s u l l e n ostre bocc h e ed i p oc h i m etri , m a i l seco n d o p a reva n o stri v i s i a l l entarono p resto la t e n s i o i m poss i b i l e . Attenti s g u a r d i verso l ' i m La cavità c i i m p e g n ò i nta nto n e g l i a r m i ne d e l l ' e ufori a . A n d a i avanti f i n c h è p e n etra b i l e v u oto m i i n co ra g gi a ro n o e s i ste m a z i o n i v a r i e , c h e s e m b rava n o potevo, c 'è da bagnarsi seriamente ora '. M a ss i m o mi ra ggi u n se per p rose n e l l ' i ntra p r e n d ere l a d i s a rra m p i c ata n o n term i n a re m a i , p e r g a ra n t i re l a tutt'a ltro che s e m p l i c e . Q u a s i venti s i c u rezza a n c h e l u n g o l e strettoie dove g u i re e p i e g a re il d e s i derio di q u esta m etri di s i l e n z i o p e r M a s s i m o , c h e sten d e m m o p u re una sca l etta , s i m bo l o i nto l l era nte grott a . I nostri corpi si c h i osservava i m i e i tentativi e i l e n t i d i u n a s p e l e o l o g i a o rm a i sorpa ssata n a ro n o , segu e n d o i l b a s s o p rof i l o d e l l e m ov i m enti l u n g o l a p a rete d e l l ' a m p i o ma c o l ate c a l c i t i c h e c h e q u a s i occ l u d ev a p re c i p i z i o . U n a g ra n d e fratt u ra m i costretto a d a v a n z a re senza l ' i m b rago. A l l o ra , ricordo . . . pozz i , stretto i e e fes L'ennes i m a ma ledizione di u n ' ut i l ità u n i c a q u a n d o sei n o q u esti s u ggestivi a m b i e n t i , a n c h e atte n d eva o ltre i l f o n d o sospeso d e l b ra c c i a e tora c e a b a g n o n e l ge l i d o e pozzo e ru m ori c h e ricord a va n o q u a nto s u re , a c q u a e n u ova m ente pozzi e a rri c a l m o l i q u i d o c h e d ivora l a g a l l e r i a , i l è i m porta nte s e g u i re l ' a c q u a . . . n o n va m m o a - 3 5 0 m, cosa a v re m m o trova- 40 A n t h è o 7- 2003 g i u sto. I n co m p a g n i a d i u n o za i n etto to a n cora l a gg i ù ? Dopo i feste g g i a a m i c i Jo De Wa e l e , L u c i o Mereu ed u n m e nti per i l s u ccesso e s p l orativo, d e c i ragazzo t a c i t u r n o d i n o m e Anto n i o p ro da m e a n d ro, con c i bo , un p i ccolo c a m demmo il ve n i ente d a S a s s a r i , t utti co m p a g n i b i o d i ro b a , b atterie, t ra p a n o , m a rte l l o , di affro n t a re il fo n d o , " P l ot o n e F l u m i n e d d u " a l c o m p l eto l c h e p a rtec i p a ro n o attiva m e nte a n c h e sca l pe l l o , cord i n o , telo ter m i co , m uta Q u a l c u n o d i n o i n o n era m a i sceso a l r i l ievo. Porta i c o n m e d e l l e l u n g h e c o m p l eta , c i rc a v e n t i i n gove rn a b i l i ta nto l à d e ntro. Trova m m o f i n a l m e nte p i n n e , m a ri m e d i a i s o l o u n a m uta d a 3 c h i l i , m i c a l a i per l u n g h e vert i ca l i , i n il co ntatto, gra n d i b a ncate di s c i sto m m s m a n i c a t a , ott i m a p e r i m a ri tro p i p a s s a g g i i n c u i trovava d i ff i c o ltà o c c u p a ro n o e ca l i , n o n certo p e r u n fred d o s i fo n e l anche l ' i n go m b ro d e l casco. L u n g h e M a s s i m o ci stacc a m m o d a l gru p p o Attravers a i i l s i f o n e i n u n b a l e n o , o r e i n posizi o n i a s s u rd e p e r attraversa la n o stra v i sta , io i nfred d o l ito e sta n c o , per trovare u n r i e m erge n d o d o p o q u a l c h e m etro i n re quel centi n a i o di m etri m a l e d etti p a s s a g g i o n e l l a fra n a l u ngo l a g a l l e r i a u n a g a l l e r i a c h e conti n u ava d e c i s a . q u a nto la m i a determ i n a z i o n e , u n a s o l i tu d i n e a n i m ata d a e s p res s i o n i i rri orizzonta l e i n d i rezi o n e s u d , c h e s e m A n c o rata l a s a g o l a m i scate n a i i n b r a v a i m bocc a re o rm a i l a v i a d e l c o l e s p l orazi o n e p e r oltre u n ' o ra , f i n o a d peti b i l i e l ' i n ce s s a nte ru m ore d e l l e l ettore. Ad ogn i p a s s o l ' entu s i a s m o u n a p i c c o l a fra n a c h e n o n perm etteva f i b i e m eta l l i c h e d e l l o za i n o c h e s o l c a s a l iva e s p o n e n zi a l m e nte, f i n o a l sifone il m i o p a s s a g g i o . I p ro b l e m i tec n i c i va n o l a roc c i a f i n o a tra n c i a re g l i s p a l che c h i u d e v a i n e s o ra b i l m e nte o g n i c o m i n c i ava n o a d essere c o n s i stenti. l a c c i . Fi n a l m ente a - 3 0 0 . I nfi l a i l a c a l d a m ut a , c h e m i avre b b e acco m p a pos s i b i l ità , erava m o a - 3 7 0 m . Qu esta fu l ' e n n es i m a m azzata ! In p o s i z i o n e d i Esp lorazione solitaria g n ato f i n o a l f o n d o d e l l ' i nferno, e tra c a stigo, cerc a i , i n c i n q u e m i n uti d i Il d e s i d e r i o di fa re i conti u n a volta per s c i n a i l o za i n o senza g ra n d i sforzi s i l e nz i o e rifless i o n e , u n m o d o p e r t utte con q u e l l a testa rd a , c h e a s s a l iva l u n g o l a g a l l e r i a a l l agata del " C a m po ra z i o n a l i zz a re c i ò c h e era a p p e n a i m i e i p e n s ieri q u ot i d i a n a m ente, m i da R u gby" . G i u nto a l s ifo n e , lega i l o a c c a d uto: Non c i credo! Vorrei tentarlo fece o pt a re per u n i ntervento u rgente, z a i n o , i n d o s s a i l a m a s c h era e m i ora. . . una d a svo lgersi in s o l ita r i a , ovvero in d u e , i m m ersi con g ra n d e tra n q u i l l it à . O rm a i maschera! Vedremo chi sarà più coc ciuto! i o e l e i . . . d a s o l i I A p p e n a p ri m a d e l l a era d iventato u n p a s s a g g i o c o m e q u a l p a rtenza p e r l e v a c a n ze d i a gosto i n s i a s i a ltro. Arrivato n e l l a z o n a da d i s La volta s u ccessiva torn a i con i c a ri te rra d i I s l a n d a , s i p rese ntò i l weeke n d ostru i re mi res i conto che l a cosa era così! Senza neanche Anthèo 7- 2003 41 ben p i ù d iffi c i l e d i q u a nto n o n ricor ra p p re s e n t a v a u n a p a l l a a l p i e d e . d a s s i . Fora i u n a grossa l a m a per o ltre A n c h e u n a Sardaphaenops m i avre b b e 30 cm di p rofo n d it à , s i ste m a i la c a ri c a b attuto i n velocità ! N e l l e p r i m e o re d e l e m i n a scosi i n u n a p i c c o l a n i c c h i a m att i n o affronta i l e i nterm i n a b i l i vert i l atera l e , porta n d o c o n m e u n a b atte r i a ca l i , l a staffa d e l l a m a n i g l i a m i perm i e i l cavo e l ettrico. I l botto q u a s i m i se d i ste n d e re l e ga m b e n e l v u oto e d i stordì e l e o rec c h i e f i i . . . i i i s c h i a v a n o u n a p p i so l a rm i o g n i t a n t o s u l l a cord a , c h e m o m enti n o l U n q u i nta l etto d i roc c i a ruotava l e nta m e nte c u l l a n d o m i i n u n g i a ceva a terra sfi n ito, u n ' o ra d i l a voro s u ggestivo s i l e n z i o . con il m a rte l l o nei s u ccessivi p a s s a g g i e m i trov a i a s g u azza re i n u n a b a s s a L'ultima botta s a l etta i nvestito d a u n b e l movi m e nto L' u lt i m o tem i b i l e osta colo d e l l a grotta d ' a r i a . Un sordo e c u po ru m ore si c o n fece rifl ettere t utti i co m p a g n i d ' e s p l o fo n d eva c o n i l vivace scorri m e nto d ' a c razi o n e . lo e G i a n l u ca M e l i s orga n iz q u a c h e p rose g u iva f i n o a d u n a fes s u za m m o l ' i n iz i o di un l a vo ro s i stematico ra i n access i b i l e . . . Sarà l'aria? Fra ntu d i d i sostruz i o n e oltre i l s i f o n e , p ro m uo mai a l c u n i strati rocc i o s i della volta v e n d o d a soli l ' attacco al c o l l ettore. per i nf i l a r m i l u ngo la fratt u ra orizzo n U n a p u nta ricca di e p i s o d i d i verte n t i , t a l e c h e soffi ava a l l egra m ente e g i u n c h e resero m e n o d u re l e o r e d i p rogres t o a d affacc i a rm i , ri a n a l i zza i l a i n s o l i È u n rombo s i o n e e l avoro. Il p a s s a g g i o del s i f o n e t a t i m b ri c a d i q u e l r u m o re : s i co m p l i c ò con l ' o rm a i s o l ito i n c a stro d'acqua " Acqua ' ? Lo sento è lui '. M i d e l l o za i n o , u n ' es p erienza che toccò i n fi l a i c o n forza n e l l a fratt u ra f i n o a d a n c h e a G i a n l u c a . Un i m p i cc i o di tro p ... i n c a stra re tutto i l corpo, q u a s i n o n po i n u n a s i t u a z i o n e g i à d e l i cata . . . ri u s c e n d o p i ù a d i l at a re i l tora ce. P e r G i a n l u c a d e n t ro i l s i f o n e s i trovò m ezz'ora ri m a s i i n c a strato, i m poss i b i i m p rovv i s a m ente di fronte il g i a l l o c u l o l itato a ve n i rn e f u o r i . Era n o l e u n d i c i d i PVC d e l sacco, e, n e l l ' a c q u a l att i g i d e l l a n otte e, n e l l e m i g l iori i potes i , n o s a , d ovette fa re retro m a rc i a c o n l ' a Patri z i a c h e m ' a s pettava i n " s o l i t a r i a gitazione d i c h i n o n c o n o s c e l a stra d a e c o n l a Ferri n o " s u l F l u m i n ed d u , avreb i l p e n s i e ro a l c o m p a g n o c h e atte n d eva be d ato l ' a l l a rm e nel tardo p o m e r i g g i o d a l l ' a ltra p a rte d e l s i fo n c i n o , senza d e l l ' i n d o m a n i . . . due giorni incastrato poter s e nt i re n u l l a . Fort u n a t a m ente qui? Devo uscire maledizione! I n so m s u p e ra m m o m a d o p o l a b rutta e s p e r i e n za p roseguo p rova ! R a g g i u n g e m m o l a zo n a d e l l e c o n l a d i sostru z i o n e , orm a i c o n s c i o che o peraz i o n i ed i n i z i a m o i l l avoro vero e indenni anche q u esta n o n potevo s b r i g a rm e l a i n una n otte . proprio. La d i sostru z i o n e p roseguì s p e Q u i n d i rientra i verso l o za i n o e i m pa c d it a m ente, t r a ris ate e l e o recc h i e c h e c h etta i t utta l ' attrezzat u ra p e r p o i f i sc h i av a n o d a l l a p ri m a botta i I n fatti affro ntare i l u n g h i p a s s a g g i n e l l ' a c i o avevo l e m a n i occ u p ate, dove n d o q u a , i l s i f o n e , l e strettoie e i p ozzi c h e effett u a re i c o l l eg a m enti e l ettri c i , m e n m i d iv i deva n o d a l m o n d o esterno. N e l t r e G i a n l u c a e r a costretto a dover t a p p a s s a g g i o s u b a c q u eo l o za i n o s i i n c a p a re q u attro orecc h i e f i sc h i a nt i , i n strò. U n a p rofo n d a i n s p i ra z i o n e e tor p o s i zi o n i "facc i a a facc i a " , o p i uttosto n a i ad i m m e rgerm i n e l l a torb i d a a c q u a " m a n i in facc i a " , il t utto c o n d ito da u n p e r stratto n a re l o z a i n o , m a a n c h e i l gra n m a l d i test a . cord i n o s i e r a i n c e p pato. C o n u n a g i ra Ora a s p ett i a m o c h e s i sta b i l izzi i l v o l t a rec u p e ra i a n c h e q u esto. M i ve n n e te m po, orga n izza n d o i l a vori , p reved e n q u a s i d a r i d e re: Se m i vedesse qualcu d o c a m p i i ntern i e attrezzature n eces r i e m e rs i con la s a l m a a stra s c i co s a r i e . I nta nto c i d i vert i a m o in a ltri no ... ed i n iz i a i i l tem i b i l e r i e ntro: le stretto i e b u c h i , s e m pre c o n il p e n s i e ro rivolto a l m i p reocc u pava n o p i ù d i t utto i l resto, C o l l ettore n a t u ra l m ente. p e rc h è l o za i n o , che non può p a s s a re C orreva l'anno 199 9 , era vamo al campo della Federazione tenutosi in aprile sul Monte Albo; durante l'ultimo giorno di esplorazioni, una folta marmaglia di speleo di vari gruppi scorrazzava per gli angusti pendii del suddetto monte. Come spesso accade dopo lunghe ed estenuanti ore di perlustrazioni senza esiti gra tificanti (anche se i luoghi meri tano) ' io e Lello "jea", ormai totalmente stufi di girare a vuoto, decidemmo di rientrare, ma neanche finito di dire ajò e fatti giusto lO passi, ecco final mente aprirsi davanti a noi un gran bel buco! Dopo i primi salti, baci, e abbracci, frasi del tipo e vvvaiii e dammi il S, ci ricomponemmo e ci guardammo attorno per assicurarci che nessuno avesse assistito ad una tale vergognosa perdita di stile, non certo degna dei più valorosi "speleo cazzuti"! Così, ricordato chi fossimo e perché eravamo li, ci armammo di pietre ed iniziammo a bersa gliare il pozzo; dopo una fitta sassaiola il nostro "orecchiome tro" ci dette finalmente la "esat ta" profondità della voragine: lO, 15 metri, ma forse anche 30! Siglammo il pozzo a nome della Federazione e rientrammo a casa, stanchi, ma soddisfatti. Due settimane dopo i tempi sono ormai maturi per tornare alla carica, chiamiamo gli amici dello S.C.N. ed insieme ci diri giamo verso l' altopiano di Altudè. Lasciate le auto poco prima dell'infernale maledetto cancello (perennemente chiu so . . . ), proseguiamo, zaini in spalla, sulla strada sterrata che porta a Montrecu Nieddu. Dopo qualche saliscendi eccoci di nuovo all ' imboccatura del pozzo. l! clima è festoso, siamo conten ti come ragazzini, e in effetti tra noi c ' è anche un bambino "vero", ha 13 anni, si chiama Wanaghi ed è figlio d'arte, suo p adre è un noto speleologo " continentale " trapiantato in Sardegna. Quando iniziamo ad armare, il morale è alle stelle ed il piccolo pare davvero tranquil lo, (in effetti il bimbetto non si scomporrà affatto neanche durante la discesa e la risalita, anzi volerà sicuro sulla corda veloce come un proiettile!). La grotta Lingresso del pozzo non è di facile localizzazione, si apre su una placca di calcare semi A n t h è o 7 - 2003 43 Dati catasta l i 2780 SA/N U G rotta d i Francesco Branca Lula, M. Nieddu, IGM 482 Il (Irgoli) La!.: 40° 29' 56" - Long.: 9°34'17" Quota 600 m s.l.m. Svi I. sp. 357 m - Disl. -92 m Ril.: Andrea Gillono, Sergio Gillono, Marco Manzoni e Roberto Olivieri della Federazione Speleologica Sarda il 12/0312000. \ c < nascosta dai ginepri. Laccesso è subito verticale, fatto il primo salto di 5 metri, si arriva ad una piccola cengia ben visibile dal l'alto. Spostandoci leggermente sulla sinistra troviamo un como do frazionamento su due spii. totalmente nel vuoto, quindi giù per 30 metri in una discesa spetta colare. La base della cavità è molto ampia e colma di detriti, ma non è molto concrezionata, (Punto 16 del rilievo). Da qui si prose gue per una piccola discenderia che ci porta ad una galleria molto bassa (Punto 14) ma ricca di stalattiti, stalagmiti e vaschette colme di candidi cri stalli di calcite, mentre sul sof fitto sono ben visibili i segni di un ricco scorrimento d'acqua. Proseguendo in direzione del Punto 13 , ci portiamo sull'orlo di una colata calcitica la quale si affaccia su un enorme salone riccamente concrezionato (Punto 12). Potete ben immagi nare le sensazioni provate alla vista dell'enorme sala. Il camerone è abbastanza com plesso, ricco di massi di crollo ormai totalmente concrezionati, mentre il pavimento è ricoperto da minuscoli cristalli di calcite. Le dimensioni della sala sono notevoli per questo settore del Monte Albo: 40 metri di altezza per 50 di larghezza. La prosecu- 44 A n t h è o 7- 2003 zione della grotta si trova nella parte più bassa della c avità (Punto lO), alla base di una stu penda colata si apre uno stretto passaggio che porta in una zona della grotta alquanto instabile, piena di massi pronti a cadere al minimo urto. Arriviamo (Punto 7) nella zona più profonda della grotta, a -92 m, che chiude in uno stretto passaggio che non preannuncia purtroppo nulla di buono. Per il resto, nei punti 3 e 4 , noi non abbiamo trovato niente di interessante e, anche se in questo settore della cavità lo stillicidio è abbastanza pre sente, nulla fa pensare ad un seppur minimo scorrimento d'acqua. La parte più interes sante, secondo noi, per quanto riguarda un'eventuale prosecu zione, si trova nel salone (punti 24 e 25 del rilievo): qui ci sono alcuni passaggi molto stretti che bisognerebbe allargare; in base ad un primo esame si potrebbe ipotizzare che portino più o meno allo stesso livello dei punti 7-4- 3 , e forse si potrebbe by-passare quella frana. Una nota curiosa: proprio al punto 25 in una vaschetta colma di fango, abbiamo trovato delle impronte di animale che dopo un attento esame del calco in gesso, fatto da un veterinario, risulta essere di un cane di taglia media. Il fatto strano è che non si riesce a capire da che parte possa essere entrato, di certo non da dove siamo arriva ti noi! In direzione del Punto 21 si può notare una stretta frattura con il fondo ricco di ghiaia, forse un piccolo inghiottitoio (Punto 21 C). Proseguendo verso i Punti 20 e 19 , contorcendosi in stret ti passaggi, arriviamo al termine del nostro anello, che ci porta, dopo una ripida salita, di nuovo alla base del pozzo. Che altro dire, per noi il ritro vamento di questa cavità è stato il coronamento di un sogno: finalmente una grotta che non si esplora nel giro di 2 ore, ad un passo da casa e su un monte a noi molto caro, anche se trop pe volte non ha dato i risultati sperati. Credo che questa cavi tà, insieme all'inghiottitoio tro vato dagli amici del C.S.S. di Sassari, sia una delle grotte più interessanti e promettenti sco perte sino ad oggi nella zona. Speriamo in un prossimo futu ro , magari in collaborazione con altri gruppi, di poter fare nuove ed esaltanti scoperte. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo al sempre più "proli fico" Jo De Waele per la sua col laborazione, ed al C.S.A.C.S. che ci ha permesso di pubblica re questo articolo sulla rivista Anthèo. ' Th ' � :T -." 'T . , �f 8 I - i 0 4 8 12 16 - - 2780 SAiNU G rotta di Francesco Branca sez. B-B sez. A-A sez. D-D SEZ I O N E sez. D-D La grotta è stata dedicata ad un nostro amico, scomparso tragicamente in un incidente stra dale. Era nato a Lula, non era uno speleologo, ma era un ragazzo che amava il suo territorio, e quando aveva saputo della scoperta ne era rimasto affascinato, gli sarebbe piaciuto molto vederla, purtroppo non ne ha avuto il tempo. La cavità è stata scoperta durante il campo della Federazione del 1999, quindi l'abbiamo messa a catasto non come Gruppo Grotte Olbia, ma come F.S.S. Hanno partecipato alle esplorazioni: Andrea Gillono, Sergio Gillono, Marco Manzoni, Roberto Olivieri, Gianfranco Gh iani, Antone l l o Di Filippo, Camillo Di Filippo, Pietro Palermo Giuseppe Lanteri, Enrico COlmegna, Patrizia Pes, Nino Fancello, Antonello Carta del Gruppo Grotte Olbia e Ciano Valnei, Wanaghi Valnei, Giovanni Secchi, Massimo Chironi e Santina Forense dello Speleo Club di Nuoro. A n t h è o 7- 2003 45 L a c h i u s u ra delle più importa n ti miniere dell' Isola verso la fi ne degli a n n i ' 8 0 fece nascere i n modo graduale l'idea di riconverti re l ' i n d u stria m i nera ria in quella tu ristica. La p roposta d i costituzione del Pa rco Geomi ne ra rio, Storico ed Ambientale della S a rdegna venne sostenuta d a l l ' U N ESCO d a l 3 0 l u g l i o 1 9 9 8 , m e n tre la Ca rta d i Cagl iari fi rmata il 3 0 settembre d e l l o stesso a n n o n e chiedeva c o n forza l'istituzione. M a è soltanto i l 16 ottobre del 2 0 01 , dopo ta nte p roteste più o meno clamorose n e l l ' I sola ed a Roma, che finalmente il Pa rco è stato uffi c i a l mente i stitu ito d a l M i n i stro d e l l 'Ambiente. Il Pa rco è diviso in 8 a ree che con tengono da u n o a diverse centi naia di siti minera ri, e copre una s u perficie tota le d i oltre 3 770 km2, interessa ndo 81 com u n i e ra ppresentando q uasi il 1 6 '1'0 della s u perficie isolana ( Fig. 1 ) . Mentre sono ben conosci ute le va lenze geoa m bienta l i epigee del paesaggio m i n e ra rio, meno note ne risulta n o le grotte e le crevas se. I n p a rticolare n e l l ' l glesiente q u esti vuoti sotterranei natura l i raggi u ngono d i m e n s i o n i a n c h e notevol i e su scita n o grande inte resse, soprattutto d a l p u nto d i vista scientifico ed in p a rtico l a re n e l c a m p o d e l l e Scienze d e l l a Terra, ta nto da collocare q uesto paesaggio natura l e sotterra neo tra i più inte ressa nti nel mondo. È a nche per questo che scienziati d e l l e U n ivers ità di M o d e n a , Bologna e Cagl iari h a n n o dato vita ad un Progetto nazionale COFIN 2 0 0 2 - 2 0 0 4 d a l tito l o Studio morfo/ogico e gene tico di speleo temi di particolari ambienti carsici italiani e dell'America Cen tro Meridionale, che i nteressa in par ticolare i m i nera l i delle grotte d i miniera in Sardegna. Alcune delle più i m porta nti mi n ie- D D o Area carsica Zona m i n eraria Sito m i nerari o Aree destinate a Parco Geom i nerario 1 4 6 8 • Oristano 8 2 Oran i ; 3 FUllta na Ram i n osa; 5 N urra-Argentiera; Guzzurra - Sos En attos; 7 Sarrabus-Gerrei . Monte Arei ; Gal l u ra (siri p u n t u a l i ) ; S u l ci s-Igl esi ente-Gus p i n e s e 1 re della Sardegna sud-occidentale ( Iglesiente-Sulcis ) s i trova no in zone carsiche e spesso i giaci men ti minerari sono ospitati in paleo ka rst, alcuni dei q u a l i si sono riat tivati varie volte nel corso degli ultimi 2 0 0 m i l ioni d i anni ( Fig. 1 ) . I n quest'a rea il grande svi luppo delle ga llerie minerarie ha permes so d i interseca re fenomeni carsici p rofondi, anche d i notevol i dimen sioni, che a ltrimenti non sarebbe ro stati in alcun modo visitabili d a l l 'uomo, a ca usa della ma ncanza d i una qualsiasi connessione con l 'esterno. Queste cavità , generica m e nte c h i a m ate " G rotte di Miniera", p resenta n o elementi di eccezionale interesse speleogene tico e minerogenetico, anche se sino ad oggi non sono state asso l uta mente stu d iate i n dettagl io. Le prime citazioni sulle grotte in miniera risalgono a molto p ri m a d e l l a n a s cita d e l l a s p e l eo l ogia n e l l ' I sola, ed in vari testi relativi a stu d i minerari di varie concessioni ve ngo n o descritte o d i segnate grotte o crevasse natura l i i ntercet tate d a l l e ga l lerie m i n e ra rie. E' facile trova re nei ra pporti degli ispettori del Corpo delle Miniere resoconti di grotte trovate d u rante i lavori; si trova no ad esempio notizie della Gra n Sorgente nella miniera di Monteponi ad Iglesias fi n dal 1 8 9 2 , a n a l oga mente la grotta Rolfo d i Domusn ovas viene descritta ( sia p u re succi ntamente ) in un ra pporto del 1 91 2 . La ricerca speleologica, seppure sporadica e non sistematica, negli u ltimi trent' a n n i ha evidenziato come le gallerie minerarie abbiano incontrato una grande quantità di grotte, che spesso non avevano alcun collegamento diretto con l'e sterno. I n particolare nel distretto minerario dell'lglesiente si conosco no ormai più di 1 0 0 grotte intercet tate dalle coltivazioni minerarie. Quasi la tota lità delle grotte di Anthèo 7- 2003 47 l Salvaguardia delle Grotte di miniera Molte grotte d i m i n i e r a , a s s i e m e a t utto q u a nto in esse conten uto ( s p e l eote m i , m i n e ra l izza z i o n i seco n d a ri e , d e po s i t i f i s i c i ecc.) r i s u l t a n o oggi m i n a c c i ate d a l fatto che tutte l e gra n d i a ree m i ne ra rie d e l l a S a r d e g n a s o n o state recen t e m e nte a b b a n d o n a te d a l l ' att i v i t à estratt i v a . I m m e d iata m e nte h a p reso D o rn u s n o\8 S 2 0 q u i n d i vi gore l ' attività , spesso i l lega l e , d i raccogl itori d i m i n e ra l i senza scru po l i , a tt i v i t à c h e r i sc h i a , in b reve te m po, di far sco m p a ri re per sem pre le tracce di u n a evo l u z i o n e m a ga r i d u rata 2 0 0 o 300 m i l i o n i di a n n i e non a n cora co m p i ut a m ente stu d i ata . In a l c u n e zone p o i , q u a l i q u e l l a d i I g l e s i a s e d e l Mo nte S a n G i ova n n i , la ces sazione d e l l ' e d u z i o n e d e l l ' a c q u a d a l l e ga l lerie m i nerarie p i ù p rofon d e , h a fatto sì c h e m o l t i fen o m e n i c a rs i c i di ri l eva n t e i nteresse s c i e ntifico, c o m e p e r esem p i o l e grotte " P h aff" nella m i n i e ra di N e b i d a , s i a n o stati c o m p l et a m e nte i nv a s i d a l l e a c q u e e conseguent e m e nte persi per s e m p re per la scienza. Infine l a c h i u s u ra d ef i n itiva d i m o lte m i n i e re, c o n il s i g i l l a m e nto di t utti g l i accessi a i sotterra n e i , seco n d o q u a nto ri c h i esto d a l l e n o r m e v i g e n t i , risc h i a d i i m pe d i re l ' a ccesso e q u i n d i l o st u d i o d i tutte q u e l l e grotte d i m i n i era c h e fos s e ro s c a m pate ai va n d a l i p ri m a e a l l ' ac q u a p o i ; è necessario q u i n d i i nterve n i re a nc h e , e s o p ratt utto , s u l p i a n o n o r m ativo, a l f i n e d i perm ettere d a un l ato la s a l v a g u a rd i a d e l l e grotte di m i n i e ra , e d a l l ' a ltro p reve d e re u n a l o ro poss i b i l e fre q u e n t a z i o n e m i rata a l l a l o ro e s p l orazione e stu d i o . N o n poss i a m o i n o ltre d i m e n t i c a re c h e l a c h i u s u ra d ef i n itiva c o n m u ra t u ra d e l l e g a l l e r i e m i n e r a r i e m ette re b b e a n c h e a ri s c h i o a l c u n e c o l o n i e d i p i p i stre l l i , c h e v i trascorro n o i l l o ro t e m p o s o p rattutto i n p r i m avera-estate. Per q u esti m a m m i fe r i , p rotetti d a leggi i nternazi o n a l i , è a u s p i c a b i l e l a c h i u s u r a d e l l e g a l l e r i e m e d i a nte c a n c e l l i o m u ri c o n ferit o i e d i accesso, a n c h e d i p i ccole d i m e n s i o n i . 48 A n t h è o 7 - 2003 miniera oggi conosci ute si a p rono nelle ga l l e rie minerarie dell' lgle siente ( nei d i ntorni d i Domusno vas, Iglesias, Gon nesa, F l u m i n i maggiore, Carbonia e Buggerru ) ( Fig.2 ) . Queste grotte d i miniera sono state esplorate e stud iate principa l mente d a l l o Speleo C l u b d i Domusnovas, d a l G r u p p o Ricer che Speleologiche " E.A. M a rtel" di Carbonia e dal Gruppo Speleolo gico Bolognese/Unione Speleolo gica Bolognese, s u bord i nata mente d a l l 'Associazione S p e l e o l ogica I g lesi e nte, dal G r u p p o G rotte Cagli a ri c.A.I . , d a l Centro Iglesien te Stu d i Speleo-Archeologici, dal G r u p p o G rotte F l u m i nese, d a l Gruppo S p e l eo-Arc h e o l ogico Giova n n i Spano d i Cagli a ri, d a l l ' U n i o n e Speleologica Cagli a ritana, d a l l o S peleo C l u b Oristanese e d a l l o Speleo C l u b di Cagliari. Le esplorazioni sistematiche par tendo da ga l l e rie minera rie a l l ' i n terno del Monte San Giova n n i a Gonnesa ed Iglesias, in iziate d a l l o S peleo C l u b Domusnovas a p pena sei anni addietro ed ancora ben l o nta n e d a l l 'essere c o m p l etate, hanno portato a l l a scoperta d i q u a s i 40 gra ndi cavità . Questi dati di m ostrano la grande potenzia l ità della ricerca speleologica nell'am bito delle miniere. Tra le cavità d i m i n i e ra d i più gran d e interesse ricordiamo la G rotta di Sa nta Ba rba ra nella miniera d i San Giova n n i d i Iglesias oggi a per ta a l pu bblico e gestita d a l l ' I G EA, la Grotta Rolfo nella ga l l e ria omo nima a Domusnovas, la G rotta di Gutturu Pa la a F l u m i n i maggiore e l ' A b i s s o d e l l a Ca n d e l a s u l M a rga n a i ad Iglesias. I n Figu ra 3 sono graficamente ra ppresentate le più l u nghe grotte di miniera sarde. Il M o n t e S a n G i ova n n i I nizialmente l e esplorazioni sono avven ute l u ngo i l Live l l o Albert (+225 ) , ove è stata accertata la presenza di grandi e profonde cavi tà. Le attenzioni degli speleologi si sono quindi rivolte ai cantieri ricchi argento: qui una serie di prospezio ni fatte dalle antiche lavorazioni dell'altopiano, fino ai livelli +300, Peloggio (+220) ed altri ancora, hanno di nuovo permesso l'accesso ad una serie di grotte davvero note voli, che sono ancora in parte in fase di esplorazione e di rilevamento. Dal punto d i vista stretta mente speleologico, bisogna a m mettere che, più che di scoperta di nuove cavità, si è trattato di una "risco perta ": infatti le tra cce u m a ne, anche molto remote, erano eviden tissime ed inoltre alcune d i queste grotte sono add irittura u b i cate nelle vecchie mappe di miniera. D u rante le esplorazioni dei l ivel l i d i coltivazione p i ù a ntichi, d i età pisana, è stato i nfatti particolar m e n te e m o z i o n a n te ed a n c h e commovente per g l i speleologi trova re tracce di freq uentazione anche i n l u oghi d i difficile percor renza, che pensava no d i vedere per primi; a q ueste emozioni si aggi u ngeva la soddisfazione per aver documentato e rilevato gra n d i crovasse ( parola util izzata d a i m inatori per ind icare i gra n d i vuoti natura l i i ncontrati l u ngo le coltiva z i o n i ) : tra q u este m e rita n o d i essere citate l 'Abisso Albert, la Crovassa de Trexentusu, la G rotta della Colonna Egiziana, la G rotta Pisani, Sa Crovassa 'e s'Azzu rra , Sa Crovassa 'e su Caving, Sa Crovassa 'e Serpi. Le esplorazioni ed i ri lievi in que ste cavità natura l i hanno permesso d i verifica re la stretta i nterconnes sione esistente fra giacimento minera rio e grotta. I l confine fra q ueste d u e entità è infatti davvero effi mero: i n d u e grotte ( G rotta P i s a n i e G rotta d e l l a C o l o n n a Egiziana ) s o n o p resenti comunica zioni vertica l i con l 'esterno ( pozzi ) alte sino ad una trentina metri, e sicuramente scavate d a l l a mano d e l l ' u o m o ; m a a d una atte n ta osservazione è facile trova re s u l l e loro pareti le forme t i p i c h e d e i pozzi carsici. Si tratta d i veri e pro pri paleoka rst che sono stati suc cessivam ente rie m piti dalla mine ra lizzazione, e q u i n d i riportati alla l u ce dalla mano dell'uomo nella sua ricerca d i m i n e ra l izzazioni utili. G ro t t a A l b e rt 7 e 8 I n questa nota vengono p resenta te due grotte d i miniera recente mente scoperte nel livello Albert. La Grotta Albert 7 è raggi ungibile 50 A n t h è o 7 - 2003 dalla ga l l e ria minera ria nel Livello Albert nella zona d i Massa Riccar d o . U n pi c c o l o p e rtugio s u l l a destra d e l l a ga l l e ria d i m i n iera consente di entra re in un a m bien te natu rale, caratterizzato da una a m pia colata che viene d a l l ' a lto, sotto la quale uno stretto passag gio immette i n una piccola saletta sottosta nte adorna di crista l l i d i calcite ricoperti da una patina d i concrezione. Verso i l basso invece la colata scende ri pida mente for mando un a m pio pozzo p rofondo 1 1 metri. l'armo iniziale si trova sulla colata ( spit + clessidra natu rale ) , mentre una grande stalagmi te s u l bordo del pozzo consente d i frazionare. Dalla corda si atterra i m m e d i ata m ente in u n a gra n d e s a l a dal fondo s u borizzontale, e da subito si i ntuisce la ricchezza d i concrezioni nella grotta, p u rtrop- 3500 3000 2500 Dati catasta l i Tl 2789 SA/CA G rotta N ° 7 d i AlberI Gonnesa, Miniera di San Giovanni, IGM 555 III Portoscuso La!.: 39°17'18" - Long , 8°29'01" Q., 226 m slm. SviL, 110 m - DisL, -34m/+16m RiL, Jo De Waele, Alberto Munloni e Angelo Naseddu della Federazione Speleologica Sarda 2000 1500 1 00 0 2790 SA/CA Grotta N°8 d i AlberI Gonnesa, Miniera di San Giovanni, IGM 555 III Portoscuso La!.: 39°17'18" - Long., 8°29'01" Q., 226 m slm. SviL, 30 m - DisL, +6m RiL, Jo De Waele e Alberto Munloni della Federazione Speleologica S a rda Miniera PIAmA " 2790 SA/CA G rotta AlberI 8 po a bbasta nza dan neggiata dalle coltivazioni minera rie e dai colle zionisti d i minera l i , come del resto moltissime a ltre cavità nel M onte San Giovanni. Il salone, che ricol lega in d iversi p u nti con i vari can tieri minera ri ( s u l soffitto si a p re anche un fornel l o ) , è l u ngo 3 0 metri p e r una l a rghezza m e d i a d i 2 0 . Verso Nord una ripida d iscen deria con ricco sti l l icidio porta ad a ltri cantieri d i coltivazione che, a dista nza di una ventina di metri, hanno intersecato un'a ltra piccola grotticella (Albert 8). Quest'ulti ma consta d i u n camino ascenden te ed una piccola sala a ntistante le cui pa reti sono ricoperte da gran d i crista l l i d i calcite. Le due grotte, p u r non comunicando attraverso passaggi a d i m e n s i o n e u m a n a , fa n n o q u a s i s i c u ra m e nte pa rte della stessa grotta, attualmente spezzata in d u e parti. t:i nteresse della grotta N 7 sta nella p resenza di u n a serie d i m inera l i insoliti p e r l ' a m biente d i grotta, tra i q u a l i v a ricordato l ' l d rozincite, p resente sotto forma d i pati ne e crosticine bianche ma anche, i n u n piccolo ka rst ormai quasi completa mente sma nte l lato dall'attività mineraria, sotto forma d i stalattiti l u nghe alcuni decimetri e l a rghe 5 centimetri. Ta l i m inera l i s o n o attu a l m ente oggetto d i stu dio nell'am bito del Progetto di ricerca COFI N 2 0 0 2 - 04. Co n c l u s i o n i t:istituzione del Pa rco Geomi nera rio, Storico ed Ambienta le della Sardegna ( con l'a utorevole rico n o s c i m e nto che l ' U nesco ha dato ) , che com p re n d e a l c u n e d e l l e più i m porta nti a ree carsiche dell 'isola, può certa mente ra ppre senta re i l primo passo per la sa lva guardia prima, e lo studio sistema tico poi, dei fenomeni ca rsici i n generale e d e l l e grotte d i miniera in particolare, con tutto il loro 52 A n t h è o 7- 2003 patri monio di speleote m i p resenti a l l ' i nterno dei d istretti m i n e ra ri dell'isola, ma non è certo suffi ciente. È sicuramente una grande occa sione, se i l legislatore ne tiene conto, per poter l a n c i a re la Sardegna nei p rogetti d i ricerca carsica di va lenza i nternazionale; ciò avrebbe ripercussioni anche d i ca ratte re eco n o m ico ( t u r i s m o s c i e n tifi co, congres s u a l e ecc. ) , occorre però identificare bene i soggetti opera nti. t:ambiente carsico i n generale, e quello delle grotte che si a p rono a l l ' i nterno d i m i n iere i n particola re, richiedono i nterventi m i rati alla loro specificità. È q u i n d i necessa rio che una i n iziativa specifica nasca d i retta mente da coloro che, frequenta ndo assiduamente que sto mondo, ne sono i maggiori esperti e i primi responsa bili: gli speleologi. Il Progetto CO F I N 2 0 02 - 2 0 0 4 , attualmente i n corso, è sicuramen te un passo i m porta nte verso una m igliore conoscenza delle Grotte di miniera, ma dovrebbe essere segu ito da altre i n iziative n o n meno i m porta nti. U n a d i q ueste sarebbe senz'a ltro l ' i stituzione d i u n Centro di Ricerca s u l l e "Grotte di M i n i e ra ", gestito d a l l ' I stituto Ita liano d i Speleologia e con sede n e l l ' U n iversità del S u l cis- Iglesien te. T Ludus Albus, perché parlarne? F o rse perché s i tratta d i una grotta s c o p e rta da speleo logi del nostro gru p p o e come ta le è giusto c h e se ne sc riva s u l b o l l etti no? C e rto, p u ò essere u n motivo. In ogni caso non il s o l o , e s i c u r a m e nte n o n Q u e l l o p i ù i m p o rtante; a n c h e p e r c h é , per l e i , si sono sbucc iati l e d ita con entusiasmo spe l e o l ogi d ' a ltri gru p p i e a d d i rit tura d'a ltra nazionalità. on si tratta di un'altra Su Palu o di un'altra S'Edera, con decine di chilometri di gallerie. No, asso lutamente! È solo una piccola grotta di 653 m di sviluppo. Ma è la grotta che mi ha consen tito di fare esperienza in quasi tutte le tecniche, difficoltà, oneri e soddisfazioni che si pos sono incontrare in speleologia: la ricerca esterna, la disostruzio ne, l'esplorazione, il rilievo e, adesso, la pubblicazione. Abbiamo trovato questa cavità a poca distanza dalla dolina di Lovettecannas, nei pressi di un'altra dolina, in località Genna Ludalbu, conosciuta dai pastori locali come 15 Ludu5 Albu5, che vuoi dire "i fanghi bianchi", molto presenti nel sito e, in grossi cumuli plastici come creta, anche in una bella saletta della grotta stessa, che abbiamo chiamata per questo, grotta Ludus Albus. Si trova lungo il fianco del rilie vo che fa da confine alla dolina e che delimita la valle di Gorroppeddu, ad un'altezza di 970 m s.l.m. Certo né io nè i miei compagni, Mariagrazia, Samuele e Sandro, avremmo mai immaginato che quel piccolo buchetto, da cui N soffiava aria calda, e in cui li tra scinai a scavare in una freddissi ma giornata del gennaio 2002 , avrebbe potuto regalarci tante emozioni. La disostruzione che inizial mente era sembrata piuttosto semplice, si rivelò invece molto ardua a causa di un passaggio troppo stretto su durissimo cal care cristallizzato. Con buona lena e molto entu- siasmo, dopo ore ed ormai quasi al buio, riuscii a passare. A costo di qualche escoriazione appro dai in una piccola stanzetta, ottanta centimetri per ottanta, in cui ci si poteva appena rigira re, ma che immetteva su una diaclasi piuttosto ampia che andava scendendo verso un punto in cui la luce del mio elettrico, ormai scarico, non riusciva ad arrivare. A n t h è o 7- 2003 53 Comunicai la notizia agli altri, che essendo più corpulenti non riuscivano ancora a passare, e, data l'ora tarda, decidemmo di rimandare l'esplorazione ad un altro giorno. Dopo due lunghe settimane di pausa tecnica l'avventura poté continuare. Forse il meno convinto che la grotta si s arebbe aperta per bene ero proprio io, dato che i buchi che iniziavano in diaclasi ultimamente non m 'avevano portato molta fortuna. Tornammo la sera del 9 feb braio. Gozzovigliammo, com'era ormai radicata abitudine, al campo dei Ginepri dove incon trammo J o , ormai endemico della zona, Silvestro Papinuto (SC Domusnovas) e un gruppo di "Uschini" assortiti. La mattina seguente, di buon' o ra, io, Mariagrazia, Sandro e Samuele ci apprestammo a rida re l'assalto alla nostra promet tente grottina. Allargatone ulte riormente l'ingresso, entrammo io, Mariagrazia e Sandro, men tre Samuele, a causa di un gros so lastrone che finora non era vamo riusciti a togliere di mezzo, ci fece da supporto tec nico dall'esterno. Appena scesi i pochi metri della diaclasi ci trovammo di fronte ad uno spettacolo magnifico: la magia era avvenuta . . . il buco si era trasformato in grotta. La saletta d'ingresso che ci diede il benvenuto era lunga una dozzi na di metri e larga circa quattro, piena di buchi agibili e ricca mente concrezionata; davvero un buon inizio! E fu davvero solo !'inizio di un'avventura che si protrasse per quasi due anni con oltre sedici escursioni, e che coinvolse numerosi speleo logi che hanno condiviso con me tutte le esperienze e sensa- 54 A n t h è o 7- 2003 zioni che la speleologia sa dis pensare a piene mani: gioia ed euforia, fatiche, freddo e sudo re, delusioni e, poi, ancora spe ranze, a volte disattese, a volte lautamente ricompensate. Ludus Albus, infatti, non poteva sicuramente considerarsi una grotta semplice, specie durante il periodo delle prime esplorazioni. Non è stata semplice la progres sione a causa delle disostruzio ni necessarie e di notevole diffi coltà: Non è stato semplice fare i rilievi a causa delle "tirate" molto brevi, eseguite, talvolta, in pertugi al limite dell'umana pra ticabilità. Non è stata nemmeno molto semplice la restituzione su carta, a causa della continua sovrapposizione degli ambienti. Tra i tanti episodi capitati durante l'esplorazione di Ludus Albus mi fa piacere ricordarne alcuni in particolare: il sorriso gioioso e soddisfatto di Gabriela quando ci comunicò d'aver trovato un concreziona tissimo "by-pass" che, in segui to, ci fece risparmiare l'attraver samento di zone difficoltose e bagnate , o l ' esultanza di Valentina quando, esplorando un cunicolo sul soffitto di una saletta, ne trovò un'altra sopra stante, molto più ampia e con crezionata, che chiamammo appunto La Mansarda di Zia L e mozione d i quando, con Sandro Sulis, trovammo, solo spostando una pietra da un buchetto da cui tirava aria, il ramo principale a valle. Per non parlare di mio fratello Riele, che, "infrattandosi" in mezzo a dei massi ricoperti da quell'on nipresente fango bianco, trovò uno dei rami tra i più lunghi della grotta. Non posso nemmeno dimenti care episodi meno simpatici, come quando, nel bel mezzo di operazioni di rilievo protratte si per molte ore, Fabrizio, proba bilmente al limite della soppor tazione, ritornò a casa, piantan do in asso me e Nicola, trasci nandosi appresso un'incavola tissima Valentina, con cui aveva condiviso l' auto nel viaggio d'andata, con la scusa d'essersi ricordato di un'irrinunciabile cena di lavoro, pretendendo anche che gli credessimo. Ci furono anche momenti quasi drammatici, come quando dovemmo accompagnare all'e sterno due nostri compagni d'avventura, in due diverse occa sioni, perché presi da un princi pio di congestione mentre lavo ravano all'allargamento di un bassissimo laminatoio, sdraiati in mezzo all'acqua, in mezzo ad una corrente d'aria fortissima. . . . SEZIONE �' i J .. ... "..... . , - 2 8 1 5 SAINU G rotta di ludus Albus Baunei, Genna Ludalbu, 517 I Cantoniera Genna Silana La!.: 40°08'57" - Long.: 9°34'29" - Q.: 970 m s.l.m. Svil.sp.: 653 m - Disl.: -41 m Ril.: Valenlina Arca, Fabrizio Atzeni, Mariagrazia Atzori, Gino Baldussu, Jo De Waele, Lucio Mereu, Riele Mereu, Samuele Murgioni, Sandra Piga, Nicola Sitzia, Sandra Sulis del Gruppo Speleo Archeologico Giovanni Spano, Gilles Bost, Vincent Darras, Anne Martelal e Yvan Robin del Graupe Ulysse Spéléo (Lyon) E di quel bassissimo laminatoio, che si trova nel tratto finale di un ramo alto, che si diparte da quello principale a valle, biso gna proprio ripari are. È proprio da lì, infatti, che la storia di Ludus Albus ha preso una svolta inaspettata e, in un certo senso, conclusiva, almeno per ora. Fu là, data la notevole presenza d'aria, che si concentrò lo sforzo di diversi gruppi d'esplorazione. Fu, infatti, col Groupe Speleo Ulysse di Lione che, forti della loro esperienza e dei loro "poten ti mezzi", iniziammo i lavori d'al largamento del laminato io. Purtroppo, essi non poterono godere appieno i frutti del loro lavoro e delle loro speranze, giacché ormai giunti alla fine delle annuali vacanze speleolo giche in Sardegna. In ogni caso, ci dettero un bel l'imput, e alla fine, fu un gruppo formato da Robertino, Valentina e me, che portò, inaspettatamen te, all'unione di due grotte: quel la di Ludus Albus con quella di Genna Ludalbu, che si trova più a valle, già precedente esplorata con Jo e Carlo Onnis (USC). Sapevamo dai rilievi che quella grotta era vicinissima e poco più in alto. Un piccolo errore di livel lo nel rilievo è bastato a far in modo che non riuscissimo subito a capire che, proseguendo in quella direzione, le due grotte fossero destinate ad incontrarsi. Ma. . . allora, quest'esplorazione finisce così? Nemmeno per sogno! Ludus Albus è strapiena di buchi e cunicoli ancora tutti da esplorare, che potrebbero portare altri esploratori chi sa dove, solo se dotati di quella famosa molla che ci ha sempre spinto a cercare di raggiungere quegli universi sotterranei dove, solo l'acqua, vera regina di que sti luoghi, è mai giunta prima. Anthèo 7- 2003 55 2804 SAINU G rolla N.4 di Serra Azza udeli Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°09"48" - Long.: 9°29'10" - Quota: 819m s.l.m. Svil.sp.: 46m - Disl.: -40m Ril.: Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo -+- Nm o o Archeologico Giovanni Spano. Metri 2805 SAINU G rolla N.5 di Serra Azzaudeli Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°09"51" - Long : 9°29'08" - Quota: 833m s.l.m. Svil.sp.: 36m - Disl.: -4m RiI.: Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo Archeologico Giovanni Spano. o 2806 SAINU Grolla N . 6 di Serra Azzaudeli Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°10"04" - Long.: 9°29'16" - Quota: 805m s.l.m. Svil.sp : 27m - Disl.: -4m Ril. Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo Archeologico Giovanni Spano. 2804 SAINU G rolla N.4 di Serra Azza udeli 2807 SAINU Grolla N . 7 di Serra Azzaudeli Urzulei, IGM 517 IV Funtana Bona La!.: 40°09"49" - Long.: 9°29'04" - Quota: 865m s.l.m. Svil.sp.: 12m - Disl.: -5m Ril.: Roberto Mura, Pietro Masala e Luigi Setzu del Gruppo Speleo Archeologico Giovanni Spano. o c:::Ji '' . , ; - . . ... . ,." ._.... : ... . � .' pesante fardello ed a ritrovare la serenità eh eh eh . . . Scherzi a parte, in tanti anni di ricerche da parte di tutti i gruppi speleo, le cavità trovate finora sono come la punta di un iceberg. Ultimamente, con l ' a iuto di nuove forze del GSAGS e di Michela dello S PECUS, si sta lavorando nella grotta N ° 6 . Questa è molto interessante perché, oltre al ritrovamento di cocci di varia natura e forma, ha l'ingresso che presenta le pareti lisce e modellate come la vicina grotta Luigi Donini, segno inequivocabile del pas saggio di un abbondante flusso d'acqua in pressione, lasciando intuire buone p o s s ibilità di prosecuzione. Gli scavi da for zati della domenica fin o ra e ffettuati hanno c onfermato quanto sopra: infatti, le pareti Metri � . "' • Ingrasso .' - • . ;, , ' ./ { .J ... tng<'HK , � 2805 SAINU G rolla N.5 di Serra Azzaudeli 2807 SAINU G rolla N . 7 di Serra Azza udeli del pozzo in d i s o struzione mantengono lo ste s s o anda mento sinuoso e levigato, men tre l'andamento dei forzati è lento ma costante ed inesorabi le. Vogliamo arrivare al fondo, mollare gli zaini e la fatica e co rrere nelle gallerie verso fiumi e laghi . . . almeno questa è la nostra speranza! , , ==="-- -� Metri i Ingrosso 2806 SAINU G rolla N.6 di Serra Azzaudeli A n t h è o 7- 2003 57 I- I S o n o a rrivata i n cod u l a venerdì d i S a n d ro Tuve ri ; u n i c a n ota p o s i t i v a : Affronto i l p a s s a g g i o d e l traverso d e l l a n otte dopo una p i zza d i vorata a n i e nte za i n o f i n o a l sifone. P u rt ro p p o ca scata , c h e m i h a s e m pre creato u n a S a nta M a r i a Nava rrese tra u n o n o n h o fatto i c o n t i c o n g l i s h e r p a d e l sensazione d i d i sagio, c o n la massi m a sta rn uto e d u n a soffiata d i n a s o , i n C S C ( A l e s s a n d ra , M a s s i m o , A l e s s i o d i s i nvolt u r a . Arrivo a l ca m po e m i u n i co m p a g n i a d e l l e c a r i at i d i d e l l a s p e l eo ecc . , ecc . ) ; n e l ved e r l i a rrivare a l l ' i n s c o a l l e c a ri a t i d i ; c o n l oro p roseguo l o g i a s a rd a Mario P a p p a c od a , Stefa n o gresso d e l l a grotta stra c a ri c h i d e l l e fino a l sifone d i Sa Ciedda dove i n c o n Ferc i a , Va leria Tuver i , S a n d ra Tu veri e l o ro vettov a g l i e p e r i l pernotta m e nto, tro D a p i , L u i g i , M a rce l l o , M a rco e M a ss i m i l i a n o P i ra s . vengo a s s a l ita d a un estre m o atto d i Sergio. D o p o a v e r m o ntato l a te n d a a l l e 0 0 , 3 0 gra n d e gen eros ità , e s e p p u r a m a l i n Ebbene si, mi trovo d a v a nti al sifone d e l sa bato m i s o n o prec i p itata d e ntro i l c u o re, rec u pero i l m i o za i n o c a rico d i con tutt i gli za i n i ( d e l CSC n e a n c h e sacco a p e l o s p e ra n d o i n u n m i g l iora torce ed erogatori e tra u n a d i scesa i n l ' o m b ra , g l i a v e s s i l a s c i ato a l m e n o l o m e nto d e l l a mia c o m p ro m essa con d i corda e d u n b i d è n e l f i u m e , v a d o i n c o n za i n o con g l i erogatori ) , a s se m b l o l e zione fisica. t r o a l m i o dest i n o . attrezzatu re e facc i o fi nta d i soffi a r m i Sve g l i a previ sta a l l e o re 7 : 0 0 d e l s a b a C o n S a n d ra r a g g i u n go p a rte d e g l i i l n a s o , g u a rd o M a s s i m o , L u c a , D a p i , t o , trasform ata s i , p e r i l tro p po s o n n o e usch i n i Lu i g i s p e ra n d o i n per i ranto l i nott u rn i , n e l l e 7 : 4 5 . Uscita L u c a , S i m o n e , B a rb a r a , D a n n o ) , e con Dolores, s e non te la senti rinuncia pure a l l o s p o g l i at o i o ( M a s s i m o , u n a f ra s e t i p o : d a l l a ten d a , n e l vedere gli u sc h i n i ed i l o ro ca scata . i nvece m i se nto d i re q u a Icosa ti p o : s a s s a re s i c o n i l sorriso sta m p ato s u l l e D u ra nte i l percorso, v u o i p e r i l fred d o , l a b b r a , pronti a c a r i c a rs i c o m e m u l i , h o v u o i per i l sifone s e m pre p i ù v i c i n o , vestiti in fretta e non uscire dal sifone senza un rilievo. c a p ito c h e , raffre d d ore o n o , l ' i m m e r vengo a s s a l ita d a u n attacco d i m a l d i s i o n e era da fare. p a n c i a : è p r o p r i o i l c a s o d i d i re c h e m e se nto u n a l bero d i nata l e i n vers i o n e Pre p a ro gli za i n i , d iv i d o e q u a m ente i l a s o n o fatta a d dosso d a l l a p a u ra . e g i zi a n a , se m i m u ovo tro p p o risc h i o d i pes i , d i st ri b u i sco m i cro b i a destra e a D a q u esto m o m e nto i n p o i trasferisco perdere l e b e n d e per c u i m i tuffo i n m a n c a s p e ra n d o i n m o lte d efez i o n i , m a l a mia atte n z i o n e s u D a n n o ( p e r l ' a n a a c q u a p e r p rovare l a pesata , d u e c h i l i n o n ottengo ness u n r i s u ltato ( q uesti grafe S i m o n e ) c h e n e l fratte m po h a d i p i o m b i s o n o p i ù c h e s u ffi c i e n t i . sherpa h a n n o l a p e l l a c c i a d u ra ) così d i strutto l a s c a r p a s i n i stra e , p e r n o n F i n a l m e nte è a rrivato i l m i o m o m e nto a l l e 9 : 3 0 , o rm a i ra ssegnata, mi avv i o fa re u n torto a l l a s c a r p a destra , d e c i d e di glori a , vengo a b b a g l i ata d a i f l a s h a l l ' i n gresso d e l l a grotta i n co m p a g n i a d i sfa s c i a re a n c h e q u e l l a . d e l l a sta m p a loca l e , tutti m i c h i e d o n o 58 A n t h è o 7- 2003 p ro s e g u o verso la È fatta , s o n o vestita d i tutto p u nto, m i fo n d o 8 , m o lto l i m p i d o e ben s a g o l ato. m e l ' h a fatto fa re q u esto stra m a ledetto Lo s u p e ro senza l a m i n i m a d iffi coltà , i l sifone. raffre d d ore n o n i nfl u isce s u l l a c o m Fi n a l mente dopo d iversi m etri ritrovo i l pensazione per cui, risoluta, decido di contatto v i s ivo con l a s a b b i a per c u i proseg u i re l a m i a avve n t u ra . 50 conce ntro i l m i o s g u a rd o s u l fon d o evi Percorri a m o a ltri m etri c o n l e b o m tando scru polos a m ente di g u a rd a re a bole i n s p a l l a , i l posto è m e ra v i g l i os o , destra e a s i n i stra ; da lì in p o i , p i a no l a roc c i a è ben l evi gata e i l l etto d e l p i a no, mi re ndo co nto c h e , m etro dopo f i u m e è s a b b i os o ; i n u n atti m o c i tro m etro, ri g u a d a g n o l e basse p rofo n d ità v i a m o d a va nti al seco n d o sifone. f i n o a d u s c i re fuori d a l sifone con la I s o l i t i cava l i eri m i d a n n o l a p rec e d e n stessa veloc ità di un ta p p o di s p u m a nte. za per c u i i nforco l e p i n n e e v i a verso Mi l evo l e b o m b o l e e a s p etto s u l l a riva l ' i g n oto. 26, I l secon d o sifone è l u n go b i l i m etri , p rofon d o 230 5 del f i u m e S a n d ro e M a rce l l o che tarda i nterm i n a l a rgo bah, i l n o a d a rrivare. R i e m e rgo n o d o p o ben m i n uti e la p ri m a cosa c h e m i d i co n o è fon d o è com posto d a s a b b i a f i n e c h e c h e ho sa ltato i c l a s s i c i tre m i n uti d i d iventa sem pre p i ù grossa c o n l ' a u m e n deco m p re s s i o n e a tre m etri . tare d e l l a p rofo n d ità f i n o a d a s s u m ere l a C a s p ita ! ! faccio i o , me l i sono proprio form a d i c i otto l i . A l l a m a ss i m a p rofo n d i d i m enticati m a e ro così a g itata c h e tà g l i a m b i enti d iventa no i m m e n s i ed i n l ' u n i co m i o p e n s i e ro e r a q u e l l o d i u s c i a l c u n i tratti s e m b ra d i n u otare n e l b l u . r e q u a nto p r i m a d a l l ' a c q u a . Mentre l o percorro l a fre q u enza c a rd i aca C i l i be ri a m o d i tutti g l i a d d o b b i e p ro del m i o c uore i n iz i a a d a u mentare, non segu i a m o l u ngo il l etto del f i u m e . 300 La p r i m a p a rte d e l l a grotta è attiva , s i percorro n o a l m e n o m etri l u ngo i l 40 l etto d e l f i u m e, s i i n co ntra u n l a go d a fa re a n u oto l u ngo a l m e n o m etri e d u e p a s s a g g i d ove ci si d eve i m m e rge re co m p l et a m ente. I l f i u m e s p a risce s u una c o l ata che si s u pera con una a rra m p i cata a gevol ata da un cord i n o p o s i z i o n ato la volta p re c e d e nte da D i e g o V a c c a e S a n d ra Tuveri , si p rosegue a n cora per q u a l c h e d ec i n a d i m etri s u l f i u m e e d a q u i g l i a m b ienti i n i z i a n o a d i ve n t a re m o lto gra n d i e fra n os i . Arriv i a m o n e l p u nto dove S a n d ro e D i ego si era n o fer m a t i l ' u lt i m a volta per via d i u n a a rra m p icata s u ca scata che s p utava etto l itri d ' a c q u a . d i sorri d e re per le foto da p u b b l i c a re s u vedo l e l u c i dei m ie i cava l i eri e c o m i n c i o C i p rova M a rc e l l o ; l ' a c q u a n o n è ta nta M u s c h i o s e l v a g g i o e s o p rattutto m i a d agita r m i , m i ren d o conto d i essere i n per cui in p oc h i m i n ut i l a s u pera e va i n c it a n o a leva r m i d a i c . . . n i perc h é i l affa n n o e m a led ico i l m o m e nto i n c u i m i in e s p l ora z i o n e . fre d d o i n i z i a a farsi senti re e d i l tela sono i m m ersa . O rm a i sono i n b a l l o e l ' u Seg u e n d o l e s u e voc i , c o n S a n d ra c i ter m i co l i atte n d e . n i ca cosa c h e posso fa re è conti n u a re a ren d i a m o co nto c h e c ' è l a poss i b i l ità d i I m i e i co m p a g n i d ' avve n t u ra s p e l eo p i n negg i a re. Pre n d o i n m a n o la sagola ra ggi u n gerlo p a s s a n d o attraverso u n a s u b , S a n d ra Tu veri e M a rce l l o M a i , guida, c h e fino a q ue l m o m ento h o solo c e n g i a c h e sta proprio s o p ra d i n o i , d e c i d o n o d i fa re i cava l i e r i , per c u i m i g u a rdato, e mi a ncoro s a l d a m e nte, con m a n d a n o i n a v a n scoperta d e ntro i l tinuo a p i n negg i a re , g u a rd o l a p rofo n d i p r i m o sifone. Q u esto s i p resenta l u n go 50 tà s u l co m p uter m etri, p ro- (26 m etri) e l ' u n i co p e n s i ero c h e m i p a s s a p e r l a testa è: m a c h i ra ggi u n g i b i l e c o n u n a p i c c o l a a rra m p i cati n a i n u n p u nto u n po' fra noso. Lo raggi u n g i a m o , e d a lì p roseg u i a m o c o n l e n ostre e s p l o ra zi o n i . L' a m b i e nte Anthèo 7- 2003 5 91 ! J Il ,I I 1- . I I� : dava nti a i n ostri occ h i è tutt ' a ltro c h e a l l a b a s e . R i p e rcorri a m o i l s a l o n e i n b e l l o : c i s o n o gra n d i m a s s i i n fra n a fra n a , i l l etto d e l f i u m e , n u oti a m o n e l a vere S a n d ro d a v a nti m i h a d ato u n a t e n u t i m o lto s p e s s o i n s i e m e d a p i ccole l a go ed a n cora attravers i a m o i l l etto gra n d e s e n s a z i o n e d i tra n q u i l l it à . ta d i fare l a deco m p re s s i o n e ; i l fatto d i p i etre, a d o g n i p a s s o s i risc h i a d i far d e l f i u m e f i n o a ritrovarci d av a n t i a l R i e m ersi c i l ev i a m o l e p i n n e e c i f i o n c a d ere q u a lcosa per cui c i m u ovi a m o s i fo n e . M a rc e l l o s u p e ra se stesso n e l d i a m o verso i l p r i m o s i f o n e p e r n o n c o n m o lta c a u te l a . p r e p a r a rs i , l e t a rta ru g h e e l e l u m a c h e d a re a M a rce l l o i l p retesto d i ferm a rs i , I n q u esto a m b i e nte c ' è gra n d e c i rc o l a i n co nfronto s o n o d e l l e c a m p i o nesse d i c i i m m e rg i a m o e d o p o d u e m i n ut i z i o n e d ' a ri a , m a tutto s i c h i u d e i n velocità , m e n t re S a n d ro e d i o ven i a m o f i n a l m e nte ricon q u i st i a m o l a c i v i l t à . b u d e l l i t ro p p o st rett i e p e r i c o l os i . attaccati d a l l a m uffa e r i s c h i a m o d i M i l i bero veloc e m e nte d i t utta l ' i m p a l M a rce l l o tenta p i ù volte d i s posta re confo n d e rc i c o n l e sta l a g m it i , d o p o tre c a t u r a , r i m p a c c h etto l ' attrezz a t u ra , m a s s i , ma si r i s c h i a tro p p o , per c u i l u n g h i q u a rti d ' ora di attes a g l i u r l i a d i v i d o e q u a m e nte i p e s i n e g l i za i n i e d ec i d i a m o d i r i l ev a re l e d u e sta n ze tro m o d i d a rs i u n a m o s s a , l a d i s pera z i o n e v i a verso l ' u s c ita c h e a vv i e n e , d o p o vate e di m ette rc i d efi n itiva m e nte u n a v i e n e rec e p ita d a M a rce l l o con l a fra s e : p i etra s o p r a . Se vai con la commerciale Mai sono Proseg u i a m o i l n ostro g i ro t u r i st i c o cazzi tuoi, m a , n o n osta nte q u esto , 3:30 Arrivo a l c a m po verso l e n e l l a zona foss i l e d o v e g l i a m b i e nti d o p o poc h i m i n uti f i n a l m e nte r i u s c i a b i o , facc i o u n a c e n a tete à tete c o n s o n o d e c i s a m ente più a m p i ; i n contri a m o a d e ntra re i n a c q u a . S a n d ro , i ntorno a d u n fuoco fanta s m a , m o d e l l e b e l l e m a rm itte m a n i e nte d i Q u esta volta m etto i n c h i a ro c h e d e l a b a s e d i to n n o i n scato l a e c a r n e s i m più. r i p o s a re bon t o n n o n m e n e frega n i e nte e c h e l a m e n t h a l , e fi n a l m e nte a s s a p o ro i l S a n d ro e M a rce l l o v i s ita n o u n a ga l l eria form a z i o n e s a rà c o s i c o m posta : S a n d ro m eritato ri poso dentro i l s a cco a p e l o . l atera l e ra ggi u n g i b i l e attraverso u n ' a r d a v a n t i , io a l ce ntro , M a rcel l o d i etro. M e ntre i o d e c i d o d i ra m p icata u n po' e s p osta , c h e io m i Il sifone, n o n ostante u n a leggere torb i rifi uto d i fare, m a c h e term i n a poco dezz a , m i è s e m b rato m o lto p i ù b e l l o , dopo. Per cui dopo s e i ore di perm a n e n l ' h o affro ntato c o n u n o s p i rito c o m p l e za post-s ifo n e d ec i d i a m o d i rito rn a re ta m ente d iverso, m i s o n o p u re ricord a - BO A n t h è o 7- 2003 u n a serie d i s o r p a s s i strate g i c i , a l l e d e l m att i n o . 3:45, m i cam ono le 6,30 del mattino del 13/12/2003 , la sveglia suona, fa freddo e dico a me stessa ancora cinque min u ti poi mi alzo, guardo l'orologio che segna le 6 ,40 e mi precipi to sotto la doccia. Sandro passa a prendermi alle 7, 15 in punto e ci dirigiamo verso casa di Luca a Settimo San Pietro. Carichiamo la macchina e seguiamo le indicazioni per Seui. Dopo la colazione a Senorbì ed una sosta per con sentire ai due baldi giovani di cambiare l'acqua alle olive, arri viamo a Seui verso le lO. Parcheggiamo la macchina davanti alla Commerciale Moi, salutiamo Marcello e ci dirigia mo tutti insieme a fare la seconda colazione della giorna ta. Dopo aver fatto il pieno di abbondanti zuccheri, Marcello carica gli zaini nel furgone e andiamo verso la grotta. La nostra intenzione è quella di andare a rilevare la grotta di Sa Muragessa oltre il quarto sifone. La giornata è spettacolare, ma l'aria un po' pungente; infiliamo le bombole nello zaino ed abbozziamo u n accenno di vestizione con muta e tuta spe leo. Con due zaini a testa affron tiamo la salita per la grotta, sempre faticosa, ma in meno di mezz'ora siamo all'ingre s s o . Controlliamo l' orologio, c h e segna le 12:30, e percorriamo gli ottanta metri di strettoie che ci separano dall' acqua. Dopo una serie di collaudatissi mi passamano di zaini, ci ritro viamo belli, accaldati e sudati davanti al primo sifone verso le 13 :00. Prepariamo l'attrezzatu ra, montiamo gli erogatori, apriamo le bombole, controllia mo l'aria ed ecco la prima sor presa. Marcello ha una bombola da 4 litri il cui manometro S MU RAG ESSA, S E U I Acqua, fango e Stre ttoie di Dolores Porcu - foto L. Sgualdini segna 80 atm o s fere. Mentre riflettiamo se far saltare l'im mersione, Sandro esclama: Marcello, m ...... a mia a te, n on potevi con trollarti le bombole prima di en trare in grotta. Marcello ci assicura che l'aria è sufficiente e che al massimo, al rientro, utilizzerà i nostri bo m bolini da due litri caricati a 250 bar. Dopo aver deciso tutti insieme che l'immersione era fattibile, continuiamo con la nostra vestizione e, mentre mi accingo ad entrare in acqua, scopro di aver perso il cinghiolo A n t h è o 7- 2003 81 di una pinna. Le disgrazie non vengono mai da sole, ma riuscia mo a risolvere il problema con un anello di camera d'aria. Ci immergiamo io e Luca, segui ti a breve distanza da Marcello e Sandro; la nostra intenzione è quella di scattare delle foto, per cui ci muoviamo con la massima cautela per evitare di sollevare sospensione. Ad un certo punto, mentre nuoto nel secondo sifone, mi sento risucchiata all'indietro, mi giro, e vedo Marcello che mi afferra la pinna perché sta ten tando di farsi i 230 metri del sifone in apnea. Lo lascio passa re e in meno di tre secondi spa risce dalla portata del mio faro. Superati i tre sifoni più impe gnativi, abbandoniamo le bom bole da quattro litri, mettiamo negli zainetti le bombole da due, la maschera e il materiale da rilievo e ci incamminiamo per circa 45 minuti in stretti meandri dalle rocce maledetta mente affilate e taglienti. Ogni tanto incontriamo delle belle cascate, attraversiamo un passaggio con doccia carponi obbligatoria e tra una serie di strap e di sgrunt, arriviamo al quarto sifone con qualche pezza in meno sul fondo schiena della tuta speleo. Montiamo gli erogatori nei bombolini e ci contendiamo con le unghie e con i denti le poche pietre a nostra disposi zione da utilizzare come zavorra. Manco a farlo apposta l'erogato re di Marcello, appena aperta la bombola, va in erogazione con tinua; il suo destino sembra ormai segnato, la speleosubap nea sembra essere il suo futuro. Si immerge Sandro, seguito da Marcello, Luca e la sottoscritta e in dieci secondi ci ritroviamo tutti oltre il quarto sifone. sz A n t h è o 7 - 2003 Ci liberiamo di tutte le cose inu tili e ci dirigiamo verso la zona da esplorare (la Triforcazione). Qui ci dividiamo in due squa dre, Marcello e Luca vanno ad esaminare il ramo di sinistra (trovandone presto la fine) , io e Sandro andiamo invece a rileva re il ramo di destra. Recuperia mo bussola, clinometro, metrel la e carta per il rilievo ed inizia mo a percorrere i bellissimi meandri descritti dal fantasioso ed entusiasta Marcello. Rileviamo i primi 70 metri senza apparenti difficoltà, però man mano che andiamo avanti la grotta si fa sempre più "interes sante": il soffitto si abbassa pian piano fino a costringerci a cam minare carponi. Più andiamo avanti con il rilievo più ci sembra di stare in un parco giochi. AI soffitto sempre più basso si aggiungono il fango e l'acqua, ovviamente gelida; raggiungiamo l'apice del divertimento quando per superare alcuni passaggi siamo costretti a levarci il casco e mettere, a nostra scelta, il viso o i capelli nelle pozze di fango. La carta del rilievo, dopo circa 150 metri di percorrenza, è un tutt'uno con il paesaggio circo stante e dopo altri 50 metri decide, con un colpo da mae stro, di scivolare in quelle mera vigliose acque dal colore tutt'al tro che cristallino. Il rilievo ormai è andato; nel frat tempo veniamo raggiunti da Luca e Marcello, e quest'ultimo ci con siglia caldamente di continuare il nostro tour promettendoci ampi saloni e visioni da capogiro. Strisciamo fiduciosi verso i meandri ed i saloni promessi, ma l'unico punto degno di nota è una piccola sala di 4/5 metri di diametro con una cascatella che arriva dal soffitto. lo Luca e Sandro ci guardiamo sempre più perplessi e chiediamo lumi a Marcello sui parametri da lui usati per definire le grandezze. Ovviamente le spiegazioni non ci soddisfano, pertanto prose guiamo ancora per alcune deci ne di metri fino ad arrivare in un punto chiuso da un tappo di sabbia; Marcello accenna ad un tentativo di scavo, abbandonato poco dopo, pena la soppressio ne dello stesso in loeo. Ripercorriamo i meandrini al contrario fino alla saletta e lì decidiamo di fare un piccolo break a base di prosciutto e cioccolata, il tutto insaporito ed amalgamato dal fango. Finito lo spuntino, per aiutare la digestione, riprendiamo a stri sciare nel fango e ne]]' acqua, promettendo a noi stessi di sal vaguardare queste bellezze non tornandoci mai più. Ripercorriamo al contrario i quattro sifoni, ormai torbidi, rac contandoci tra un tratto aereo e l'altro quante volte l'ab biamo fatta nella muta. Usciamo incolumi dai sifoni, smontiamo tutta l'attrezzatura, recuperiamo le c o s e sparse ovunque e nell'affrontare gli ultimi 80 metri di strettoie che ci separano dal bosco, io rime dio una piccola frattura al dito medio della mano sinistra, cau sata dalla caduta di uno zaino con all'interno le bombole. Vuoi per la stanchezza, vuoi per il dolore, ho dato vita ad un mono logo di imprecazioni e bestem mie, seguite dai commenti dei miei compagni di viaggio, che mettevano bene in chiaro che se quella era una scusa per non portare gli zaini alle macchine la cosa non funzionava. Arrivati alle auto, dopo esserci cambiati in fretta e furia per il freddo, con l'idea di andare in pizzeria, andiamo a lavarci la faccia a casa di Marcello; qui, in men che non si dica, come d'in canto, attraverso un passaggio segreto, si materializzano dei fantastici ravioli al sugo accom pagnati da un ottimo vino e del l'ottimo formaggio. Un po' ciuchi e stanchi, ad eccezione dell'autista Sandro, fatto di Coca Cola, riprendiamo la strada verso casa, soddisfatti ed appagati della bellissima giornata trascorsa. Note sulla fauna di SA MURAGESSA di Giuseppe G rafitti - G r u p p o S p e l e o l o g i c o S a s s a rese Una mia recente v i s ita d e l l a grotta Sa M u ragessa h a permesso di a cq u i s i re n u ovi dati s u l l a fa u n a d i q u esta i nteress a nte cavità c a rs i c a . Sono stati r i n v e n u t i G a stero p o d i P u l m o n a t i d e l l a fa m . Zonitidae a p p a rtenenti a l genere Oxychi/us, D itteri Brachiceri, Tri cotte ri d e l l a fa m . Limnephilidae, I m e n otteri Proctotrupoidea d e l l a fa m . Proctotrupidae, Col eotteri Cho/evidae d e l l a s pecie Catopomorphus orienta/is (Aubé) (del. C a s a l e , 2004: c o m . pers.) e Staphy/inidae. La fa u n a di Sa M u ra gessa è stata oggetto di p regresse ricerche b i os p e l e o l o g i c h e svolte n e l l ' a p ri l e 1 982 d a G . B a rt o l o d e l l o S p e l e o C l u b d i C a g l i a ri , d u ra nte l ' e s p lorazione ed i r i l ievi c o n d otti i n s i e m e a l G r u p p o R i cerche S p e l e o l o g i c h e " E . A. M a rt e l " d i C a rbon i a . I r i s u ltati d i t a l i i n d a g i n i s o n o s t a t i p u b b l icati d a P u d d u ( 1 984), c h e r i p o rta i s e g u e n t i taxa : R a g n i d e i generi Meta e Tegenaria; D itte ri della fa m . Tipu/idae; Le p i d otte ri della fa m . Noctuidae d e l genere Hypena, d a attri b u i re cert a m ente a l l a specie Hypena obsita/is ( H O bner), l ' u n ica di q u esto genere p resente n e l l ' I s o l a ; G a stero p o d i del g e n . Oxychi/us; C o l eotteri Cho/evidae d e l l a s p e c i e Ovobathyscio/a gestroi ( Fa i r m a i re) ; D i p l o p o d i d e l l ' o rd i n e Po/ydesmida; e Anfi b i U rod e l i Spe/eomantes imperia/is (Stefa n i ) . D i a m o q u i u n s i ntetico c e n n o s u l l e entità p i ù i nteressanti sotto i l p rofi l o b i o s peleologico e b i o geografico. Tra g l i I n setti v i sono i d u e C o l eotteri Cho/evidae ra p p resentati d a l l e s p e c i e Ovobathyscio/a gestroi ( Fa i r m a i re ) , u n Leptod i r i n o trog l o b i o e n d e m ico d e l l a S a rd eg n a , sco perto nel 1 8 7 1 n e l l a G rotta di S u M a rm u ri e d iffuso i n m o lte g rotte d e l l a B a rb a g i a di S e u l o , d e l l ' O g l i a stra, d e l Gerrei e p a rte d e l S a lto d i Q u i rra; e d a l Cato p i n o Catopomorphus orienta/is (Au bé ), troglofi l o segn a l ato i n n u m erose grotte s a rde, a m p i a m ente d iffu s o n e l l a reg i o n e med iterra nea e c i t a t o p e r l ' Ita l i a d i v a ri e loca l it à , d e l l e i s o l e m a gg i o ri e d e l l ' I s o l a d e l G i g l i o , o v e s i r i n v i e n e p r i n c i p a l m e nte sotto l e p i etre, n e l l e v i c i n a nze o a l l ' i nterno d i form i c a i e talo ra a l l ' i nterno d i g rotte; d i u n certo i nteresse possono essere g l i I m e n otteri Proctotrupidae, fa m i g l i a di per se n u ova n e l c o m p lesso d e l l a fa u n a cavern i c o l a s a r d a . Tra g l i Anfi b i è da met tere in evidenza l ' U ro d e l o d e l l a fa m . Plethodont i d a e Spe/eomantes imperia/is (Stefa n i ) , ovve ro il Geotrito n e o d o roso, eutroglofi l o , a n c h 'esso e n d e m ico d e l l ' I s o l a , e segn a l ato di d iverse cavità d e l l ' Og l i a stra , del S a lto di Q u i rra , del S a rc i d a n o , d e l l a B a r b a g i a di S e u l o , del Gerre i , d e l l a B r a b a xi a n n a (As u n i , S a m u gheo), e p a rte d e l l a M a rm i l l a ( a l l ' estern o , n e l l a G i a ra d i Gest u r i , Lanza e t a l . , 1 9 9 5 L a n z a , 1 9 9 9 ) . I nf i n e , tra i M o l l u s c h i , i l G a stero pode Zonitidae d e l g e n . Oxychi/us, c h e a p p a rt i e n e a d u n a s p e c i e d e l g r u p p o d i Oxyc h i l u s o p p re s s u s ( F i s h . & Stu d . ) , e n d e m i c a s a r d a , att u a l m ente in corso di stu d i o e d i rev i s i o n e s i stematica ( G i u sti e M a n g a n e l l i , 200 1 : com . p e rs . ) . Bibliografia LANZA B., 1 9 9 9 . S p e l eo m a ntes i m pe ri a l i s (Stefa n i , 1 9 6 9 ) . D u fte n d e r H o h l e n s a l a m a n d e r, p p . 1 5 5 - 1 6 3 . I n : G ross e n b a c h e r K. & T h i e s m e i e r B. (ed s . ) - H a n d b u c h d e r Repti l i e n u n d A m p h i b i e n E u ro p a s . B a n d 4/1 : Schwa nzl u rc h e ( U rod e l a ) I (Hyn o b i i d a e , P rote i d a e , Plethodont i d a e , S a l a m a n d r i d a e I ) . AU LA-Ve r l a g , Wieb e l s h e i m : 407 p p . LANZA B . , CAPUTO V. , NASCETII G . & B U LL I N I L . , 1 9 9 5 . M o r p h o l o g i c a n d g e n e t i c stu d i e s o n th e E u ro p e a n p leth o d o n t i d s a l a m a n d e rs : taxo n o m i c i nferences ( ge n u s Hyd ro m a ntes ) . Mo n ografie d e l M u seo R e g i o n a l e d i Scienze Natura l i , To r i n o , 1 6 , 3 6 5 p p . P U D D U S . , 1 9 84. Note fa u n istiche, p p . 8 7 - 9 1 . I n : B a rtolo G . & Lec i s A. - Seu i e l e s u e g rotte. A c u ra d e l l o S p e l e o C l u b di C a g l i a r i , G u i d o B a rtolo ed., C a g l i a r i , 1 1 0 p p . N e l l a foto: H a bitus d i Catopomorphus orientalis (Aubè, 1850). D a ZOla S., U n a caccia curiosa: Catopo morphus i n www.socentom it.iUita J i a no/giovenUcato p.html Anthèo 7- 2003 B3 G bagni di Gio rgino , poi , t ra il 1 876 razie alla segnalazione di in un ampio gia rdino. La villa in Dolo res , ci rca la p resenza o rigine e ra un convento , costruito e il 1 8 97, ap rì il teatro Ca rboni , di un pozzo ed una cister nel Seicento , di p rop rietà dei pad ri l'a rena Ca rboni ed infine la nuova na all'inte rno della villa Ca rboni , Scolopi titolari della Chiesa del a rena Ca rboni. Fu anche un otti è stata effettuata una delle più l'Annunziata. L'edificio fu ac qui mo imp renditore ag ricolo , realiz recenti campagne di studio della stato dal nobile Michele Ca rboni zando un'azienda vitivinicola che sezione "Speleologia U rbana". nel 1 870, assieme ai te rreni ci rco ottenne numerosi p remi in va ri Un pa rticola re ring raziamento va stanti ; in fatti , i possedimenti del concorsi dell'epoca. al Signo r Ca rboni , p rop rieta rio Ca rboni a rrivavano fino alle pen La vita pubblica del Ca rboni fu della villa , il quale ha reso possi dici del Miali ca ratterizzata dall'esse re giudice e bile i nost ri studi. (San Michele). Il Ca rboni int ra poi p residente del T ribunale del La villa Carboni è sita in Via San p rese nei suoi te rreni diverse atti Comme rcio. Fu anche cavaliere Michele 60, a sinist ra a rrivando vità industriali , impiantando una della Co rona d' Italia. Monte di Santu da Piazza S. Avendrace. Questa delle p rime segherie a vapo re , con villa si nota immediatamente g ra una fabb rica di mobili e CaITOZze. La Cisterna zie alla p resenza di un alto mu ro Realizzò i p rimi stabilimenti bal Situata all'interno della villa , p re di cinta , so rmontato o rnato da nea ri di Caglia ri a Sa Pe rdi xedda , senta quattro me rli gotici. Una volta da dove p roviene una statua in ope ra dove sono ben visibili nella olt repassato un po rtale , so rmonta ma rmo ra f figu rante Nettuno , o ra ve ra i segni dello sco rre re delle to dallo stemma nobiliare , si ent ra collocata co rde che se rvivano pe r cala re i 84 A n t h è o 7 - 2003 nel gia rdino. Ap rì i anco ra l'imboccatu ra in contenitori in cer amic a per l a r ac colt a delle ac que. Si present a con l a tipic a form a a d amigi an a, con fondo circol are ed anness a un a v aschett a per l a dec ant azione del l ' ac qu a. Profond a poco meno di qu attro metri , è ancor a in funzione poiché è tuttor a colleg at a con i pluvi ali dell ' antico convento. Si tr att a in ogni c aso di un riutilizzo poiché, come dimostr ato d all 'imperme a bilizz azione re alizz at a in coccio pesto , l 'origine dovrebbe essere d 'epoc a Rom an a. Pavimento in cocciopesto Quest a struttur a è menzion at a poi ché è situ at a a pochi metri d al pozzo , ed è sicur amente il resto di si trov a a C agli ari , costruito pre som a l ' accesso al pi ano superiore un a struttur a di pertinenz a idr auli sumibilmente nel Seicento , riuti per c a d 'origine Rom an a. lizz ando dei blocchi di qu alche in f atti , sull a sommità, due fo ri di edi ficio form a qu adr at a che serviv ano per d 'epoc a Rom an a che azion are l a nori a: vi sono , Il Pozzo Mulino dovev a essere presente nell ' are a. f ar c al are le c atene alle qu ali e rano Si tr att a dell 'ultimo mulino in Present a sull a b ase un a sc al a che leg ati dei piccoli otri in terr acott a ottimo st ato di conserv azione che rendev a possibile agli anim ali d a che port av ano su A n t h è o 7- 2003 l ' ac qu a d al 85 j Ii I 1- I : ., 1 , . PIANTA DEL POZZO PlAN I M ETRIA lewI Iaepd 5 m I m m e rs i o n e d e ntro i l p ozzo D o p o aver a r m ato u n i m p i a nto di corde per perm ettere i l movi m e nto degli u o m i n i e d e l m ateri a l e f i n o a l p e l o l i bero d e l l ' a c q u a ( s ito 9 m etri p i ù i n b a s s o r i s p etto a l p i a n o d i c a l pe 20 5 st i o ) , c i s i a m o i m m ersi f i n o a raggi u n ge re i l fo n d o d e l p ozzo a pozzo che si trova al suo in terno. I! mulino ha una pian ta semi-cir colare e d è al to circa 3 me tri. I! pozzo di forma rettangolare ha dimensioni 2 , 8 - , m . L' a m b i ente s u bac q u eo s i è p rese ntato tutt' a ltro c h e ra s s i c u r a n te p e r l a p resenza d i u n a vecc h i a sca l a d ive l ta c h e , i n s i e m e a t ro n c h i s p ezzati e u n c u m u l o d i detrit i , pogg i a v a n o i n sta b i l m ente s u i resti d i q u e l l o c h e d oveva essere 2,6 me tri ed una u n p i a n e rottolo d i serv i z i o . F i n o a - 1 1 m etri d i p rofo n d ità i l pozzo segue u n profon di tà to tale di 29 me tri , 20,5 a n d a m e nto rego l a re , d a q u e l l a q u ota i n p o i u n a p a rte p i ù i n sta b i l e ca ratte x dei quali sommersi. L'accesso alla rizza per c i rca d u e m etri l ' a n g o l o tra la p a rete s u d e ovest. R i p resa la s u a s truttura è avvenu to trami te una fo r m a rego l a re i l pozzo i n iz i a a s c a m p a n a re a c i rca sette m etri d a l l a b a s e . finestrella , pos ta so tto una piccola La b reve osserva z i o n e d e l fo n d o r i c c o d i d e t r i t i e sed i m e nto h a conse ntito s tanza con vol ta a bo tte che si poc h i ritrova m e nt i di m a n ufatt i . I nfatt i , v i ste l e con d i z i o n i di s c a rs a s i c u rez trova all'in terno del mulino. za , si è p e n sato di non i n d u g i a re tro p p o n e l l ' i m m e rs i o n e . (Filippo Aresu) 00 A n t h è o 7 - 2003 I primi nuclei degli insedia menti abitativi in Sardegna avevano la disponibilità di acqua sufficiente ai bisogni della popolazione. Fin dall' età nuragica, gli insediamenti furo no fatti tenendo conto non solo delle esigenze strategiche ma anche della vicinanza di sorgen ti, pozzi o corsi d'acqua. Il problema dell'acqua si pre sentò in età fenicia e ci si limitò a risolverlo costruendo grandi cisterne negli scali sardi. I Puni ci dotarono le loro città di gran di depositi di acqua, scavarono cisterne nel fianco delle colline e le collegarono tra loro. I Romani ripresero il culto del l'acqua e dedicarono molte fonti ai loro dei. Furono loro a costruire grandi edifici termali ed a dedicarsi alla realizzazione di acquedotti, cisterne e pozzi per l'approvvigionamento idri co. Si deve ai Romani anche la costruzione del primo acque dotto di Cagliari, di Sassari, di Nora, di Tharros e di Olbia. Il Cristianesimo seguì la stessa tradizione e costruì molte chie se in prossimità di sorgenti e pozzi. Le invasioni e le incursioni arabe successive portarono nuovamente alla rovina degli acquedotti ed all'abbandono delle Ville; i Cagliaritani furono costretti a rifugiarsi nella zona di Santa Gilla ( Santa Igia ) , che disponeva di una sola fonte d'acqua dolce. Dal concetto romano dei grandi acquedotti si torna così, in tutta \'isola, ad un'economia chiusa, anche per quanto riguarda la disponibilità dell' acqua potabi le. L acqua ridiventa oggetto di culto per le scarse riserve esi stenti ed un bene prezioso al quale dedicare riti propiziatori contro la siccità. Pisani, distrutta Santa Igia, dovettero attivare o riattivare i pozzi in Castello; case private ed edifici pubblici furono dotati di cisterne per la raccolta delle acque piovane. Ma la Sardegna era sempre afflitta dalla siccità. I nvece che cercare di risolvere il problema idrico in modo concreto, si tentò di rimediare con le mani festazioni religiose. Si ha notizia di una manifesta zione religiosa a Cagliari, avve nuta nel 1598 , durante la quale si portò sulla spiaggia l'enorme crocifisso di legno del Duomo, Anthèo 7- 2003 67 ritenuto miracoloso, che venne immerso nel mare. In un altro documento del 12 maggio 1602 , in lingua spagno la, conservato all'Archivio della Cattedrale di Cagliari, si legge che in tale data, un antichissi mo crocifisso della chiesa di San Giacomo fu portato in proces sione fino alla spiaggia di Su Siccu para mojarlo en la mar, para apla car la ira de Dios, ovvero per porre fine alla siccità e far venire la pioggia. Nel Seicento nel quartiere di Castello vi erano cinque pozzi, altrettanti nel quartiere di Stampace (nella valle di Pala banda, nella Casa del Noviziato dei Gesuiti di San Michele, di Juan Branda, del veedor (giudi ce di polizia) Silva, nel fosso di San Guglielmo) , uno solo nel quartiere dei Lapola o della Marina (San Francesco del Molo), ben 14 nel quartiere di Villanova e nelle sue pendici (di Servera, di Pedro Espa, di Tri stan, di Martis, di Joan Antonio 88 A n t h è o 7- 2003 Pirri, della Porta Cabagnas, di Pinna, di Ambrosu Corda, di Romero, del Dotto Cani già di Castaneda, di D. Simon Casta neda) . Altri tre pozzi si trovava no nel convento di Santa Maria de Jesus dei Frati Osservanti, ed altri ancora negli altri conventi della città. Molti di questi pozzi prendono il nome dai loro proprietari, mentre due (della Porta Caba gnas, di Romero) devono il loro nome alle vicine porte d'accesso alle mura che cingevano allora il quartiere di Villanova. Nel 1717 vi erano in attività, a Cagliari, oltre le fontane civi che, altri importanti pozzi o cisterne (del Tristan, di La Vega, del Breccador, di maestro Gaye tano, di maestro Porru e di Mae stro Manca) dai quali potevano attingere i carradores (carretti per il trasporto e distribuzione dell'acqua potabile), purché ne indicassero la provenienza. Si può stimare che a Cagliari, tra il XVI I I e la prima metà del XIX secolo, vi fossero 26 risorse idriche, comprese le grandi cisterne dei bastioni utilizzate per innaffiare. Nei primi decenni dell'Ottocen to le lunghe carestie erano dovute alla siccità. Lacqua in Sardegna era presente, ma non raccolta a sufficienza, e spesso era distante dalle città, che rap presentavano i principali centri di consumo. A Cagliari, i pozzi in zone calca ree vicine al mare davano acque non potabili (salmastre per infiltrazioni marine), mentre erano potabili quelle delle cisterne private, come quella dei Cappuccini e del Castello. Fu pertanto necessario istituire il doppio uso: l'acqua dei pozzi, per usi igienici e quella piovana delle cisterne per uso potabile. Questo provvedimento, volto al miglioramento economico delle risorse idriche, è testimoniato da una speciale autorizzazione rilasciata dalla "Regia Segreteria di Stato di Guerra" per l'utilizza- zione dell'acqua proveniente dalle fontane, per attivare le fontane non più in uso, per impedire l'uso di acqua dolce per preparare la calcina e per la formazione di canali allo scopo di raccogliere l'acqua inservibi le delle stesse fontane. Esistevano anche diversi pozzi gestiti dagli Ordini Religiosi. Le tre fontane civiche venivano date in pubblico appalto, trami te un'asta, al miglior offerente; l'appalto era reso noto mediante manifesti affissi alle porte della città. Gli abitanti del quartiere di Stampace si rifornivano alla fontana di Palabanda e con l'ot tima acqua di Santu Lemu, cui attingevano anche gli abitanti del quartiere della Marina. Il quartiere di Castello si approvvigionava dalla fontana di S. Pancrazio. Il quartiere di Villanova soffriva meno la siccità grazie alle numerose fontane ed alla pre senza di pozzi-cisterna, di cui ogni palazzo era dotato. Per quanto riguarda il pozzo oggetto del presente articolo, impropriamente chiamato "Pozzo di S. Vincenzo", nome attribuitogli recentemente solo perché ubicato nei pressi del l'attuale via S. Vincenzo, viene storicamente citato come Pozzo di La Vega. Il nome trae origine da quella appendice del quar tiere di Villanova che i Pisani chiamarono Orti e gli Aragonesi chiamarono la Vega ( giardini ed orti ) . Non è improbabile che la denominazione attuale di via La Vega e di via Giardini sia deriva ta dai nomi delle antiche locali tà. Molti pozzi vennero abbando nati a causa della scarsità d'ac qua, vennero sepolti, colmati di detriti e dimenticati. Pozzo di La Vega Cagliari Falda "'" Nm Disegno d i Lucio Mereu Verso la metà dell'ottocento si tenterà di ritrovare il percorso degli antichi acquedotti, ma con scarsa convinzione e pochi mezzi per il loro ripristino. Cagliari avrà il suo nuovo acquedotto solo nel 1867. D e s crizione della cavità Il pozzo fu probabilmente realiz zato nell' epoca della cristallizza zione spagnola e le sue acque furono utilizzate per !'irrigazio ne di orti e giardini presenti nella zona. È p o s s ibile che venisse utilizzato anche succes sivamente, forse sino a metà dell'ottocento, quando fu realiz- zato nel 1828 l'edificio che ospi tava la vecchia polveriera costruita secondo il disegno del Colonnello Boyle, oggi attuale Galleria Comunale d'arte. Il progetto che interessa questa area, in cui sono ubicati il pozzo in oggetto e diverse cavità chia mate "Grottoni dei Giardini Pubblici" ( antiche cave in sot terraneo) , è finalizzato alla rea lizzazione di un parcheggio e nel contempo al recupero ed alla valorizzazione delle struttu re sotterranee presenti nell'a rea, per renderle fruibili al pub blico ed aprire mostre tempora nee. A n t h è o 7 - 2003 Ce n n i geomorfologici Il colle del Buoncam mino, ai piedi del q u a l e s o n o u b icate d i verse cavità a rtifi c i a l i , tra c u i i l pozzo i n o ggetto, è geo l o g i c a m e nte costitu ito d a l l a seq u e n za sed i m e n t a r i a m a r i n a d e l M i oc e n e M e d i o - S u p e r i o re , a c a rattere d e c i s a m ente tra s g ressivo, c h e c a ratterizza l ' a rea d i C a gl i a ri . L a s u c c es s i o n e l it o l o g i c a , d a l p i ù a ntico i n b a s s o a l p i ù recente verso l ' a lto, c o m i n c i a c o n l a form a z i o n e d e l l e Argi l l e d i Fa n g a r i o costitu ite i n p rev a l e n z a d a m a rn e g r i g i o ; . �I � g i a l l a stre. S e g u o n o l e c o s i d d ette A re n a ri e I d i P i rri c o m p o ste d a strati a re n a ceo-sa b b i o s i c h e costitu i sc o n o l a p o rz i o n e p i ù p e r m e a b i l e d e l l a seq u e nz a c a rb o n a t i c a . Q u e s t e a re n a ri e r a g g i u n go n o p o t e n z e a n c h e d i 1 5 0 m etri e ra p p resenta n o l ' a c q u ifero p i ù ' i m p o rta nte d e l l ' i ntera a re a c itta d i n a . Tutte le a n t i c h e o p e re di c a pta z i o n e d e l l ' a c q u a p resenti i n C a g l i a r i , raggi u n go n o q u esta form a z i o n e ; co m p leta la serie m i o c e n i c a d i C a g l i a ri l a form a z i o n e roc c i o s a geo l o g i c a m e nte d e no m i n ata P i etra C a nto n e , u n ità l itostrati grafica m iocen i c a di n a t u ra s e d i m e n t a r i a m a r i n a p reva l e nt e m e nte costi t u ita da c a l c a ri ed a re n a ri e m a rnose, tene r i , ricchi in foss i l i d i m o l l u s c h i o sse rva b i l i l u n g o i p rofi l i d e l c o l l e d i B u o n c a m m i n o . L' a tt i v i t à estratt i v a h a p ri n c i p a l m e n te i nteressato q u esta form a z i o n e . I l pozzo, i ntera m e nte s ca vato n e l l a roc c i a , attravers a , p e r q u a s i tutta l a s u a p rofo n d i t à , l a form a z i o n e d e l l a P i etra C a ntone. L a sez i o n e d e l l a c a n n a d e l p ozzo p resenta u n a fo r m a a tronco d i p i ra m i de , r a gg i u n g e n d o s u l fon d o l e d i m e n s i o n i d i 2 , 8 x 4 m et r i , e d i ntercett a n d o l a for m a z i o n e d e l l e Are n a ri e d i P i rr i , c h e n e costit u i sce l a b a s e . A l l a p rofo n d ità d i c i rc a 3 0 m etri l a s ez i o n e d e l pozzo r u o t a d i a l c u n i g ra d i i n s e n s o o r a r i o , e p resenta l e p a reti rivestite d i b l o c c h i regol a ri d i P i etra C a nto n e e P i etra forte, p resenta n d o u na s ez i o n e crescente s i n o a l l a base. S u l l ato ovest i l rivest i m e n to è r i c o p e rto d a u n o s pe s s o re d i f a n g o e m ateri a l e travert i n o s o p e r v i a di u n a c o n s i stente i nf i ltra z i o n e d ' a c q u a d e l l a fa l d a i ntercettata a 3 2 m et r i . I l f o n d o è secco e r i c o p e rto d i rifiuti e m ate ri a l e di r i p o rto, eccetto che sul l ato o c c i d e nta l e d e l p o z z o , d ove l a conti n u a c a d uta e s c o rri m e nto d e l l ' a c q u a , p rove n i e nte d a l l a fa l d a s u p e r i o re, h a scavato p e r q u a lc h e m etro, f i n o a m ettere a n u d o i l l etto d i a re n a r i e e crea n d o un l i m itato a cc u m u l o d ' a c q u a c rista l l i n a . Daniela Pani 70 A n t h è o 7 - 2003 Il pozzo si trova alla base di una scarpata di roccia che delimita il quartiere di Castello verso nord, dietro l'attuale edificio della Galleria Comunale alla fine dei giardini pubblici. Il pozzo, in disuso, era nascosto da una lastra di cemento armato di 4 x 4 m ricoperta da uno stra to di coltre superficiale che una volta asportato ha rivelato una scritta ATTENZIONE POZZO ed una data, probabilmente il 19 66. Ciò significa che questo pozzo era già stato riscoperto e sicuramente conosciuto dagli abitanti della zona. AI centro di questa lastra di cemento arma to, una botola di 0,6 x 0 , 7 m ne permette l'accesso. Il pozzo è completamente scava to nella roccia e presenta dimensioni di 2 , 8 x 2,4 m sulla sommità ( p . c . ) , mentre le dimensioni sul fondo sono di 2 , 8 x 4 m, allargamento dovuto ad una serie di crolli e spancia menti della roccia. Sino ad oggi è stata rivelata una profondità di 62 metri; rimane da stimare la potenza del detrito presente su una parte del fondo. Alla base del lato ovest uno spancia mento nella roccia ospita un cristallino laghetto con fondo sabbioso, formato dalle acque di percolazione di una falda intercettata a metà pozzo, 32 m dal p.c. Le dimensioni ed i segni lasciati dall' escavazione lungo le pareti sono similari a quelle dei pozzi di San Pancrazio e di Santa Lucia, in passato già indagati dalla nostra associazione. La struttura si presenta di dimensioni regolari sino ad una profondità di circa 24 m, seguo no una serie di spanciamenti e cedimenti che sicuramente in parte si verificarono già all' epo ca della sua realizzazione. Infat ti, dall'altezza di 24 metri e sino al fondo sono presenti, lungo tutti i lati, una serie di rinforzi delle pareti realizzati in conci squadrati di calcare di dimen sioni regolari di 0,3 x 0,6 m ed in alcuni tratti inframmezzati da conci più piccoli. La p arete ovest presenta, dal punto di intercettazione della falda sino al fondo, incrostazioni e piccoli depositi di natura carbonatica. O O O O TT l: r r a i i i AIi,r i �ell R-acqua per�uta R M N A D I CAGL I AR I testo e foto di Luchino C hessa E ra il lontano 1760 quando un medico c agliaritano, Gemiliano Deidda, cultore di idraulica, intuisce che Cagliari doveva essere attraversata da un antico condotto idrico. Da sempre la città ha sofferto la sete ed, infatti, già nel periodo di occupazione fenicia erano sorte numerose cisterne per la raccolta delle acque pluviali. Anche i Romani inizialmente avevano sfruttato le cisterne puniche, costruendone di seguito anche di nuove e svilup pando una rete di comunicazio ne tra loro. Ma l'incremento demografico della città di Cagliari, con una popolazione stimata di circa 25 mila anime, richiedeva interventi urgenti per soddisfare la sete degli abi tanti. Bisognava trovare una soluzione radicale ed i Romani, da buoni ingegneri idraulici, avevano così progettato un acquedotto che avrebbe portato il prezioso liquido dalle sorgen ti di Cabbud Acquas, nei pressi di Villamassargia, un condotto in parte scavato nella roccia, ed in parte costruito e sospeso su archi, lungo ben 40 chilometri, certo non all' altezza delle opere idrauliche del continente, ma certamente un manufatto di notevole pregio, considerando anche che la Sardegna era con siderata una provincia non certo di prim'ordine. Costruito nella metà del secon do secolo dopo Cristo, l'acque dotto ha così ben funzionato fino a quando le orde barbari che non lo hanno in p arte distrutto, in special modo nel suo percorso extraurbano. Viene persa così la memoria storica ed i Cagliaritani riprendono l'uso delle cisterne di cui è tappezza ta la città. Il ritrovamento di uno sfiatatoio nella zona di Stampace e la scoperta di un condotto alla sua base, illumina il dottor Deidda, che da tempo desiderava risolvere l' annoso problema della mancanza di acqua. Convinto che, ad una città come Cagliari un apporto costante e cospicuo d'acqua avrebbe risolto la piaga di malattie infettive che a quel tempo falcidiavano la popola zione, il dottore-idraulico già da un po' di tempo stava racco gliendo testimonianze di ritro vamenti di tratti del condotto fuori città ed era sempre più convinto che Cagliari doveva essere munita di un complesso sistema idrico. Le sue ricerche sul campo portano così al ritro- A n t h è o 7- 2003 7l !I I I· . I I l I I vamento di un lungo tratto del condotto, che con i soldi giunti dal governo centrale , viene ripulito e topografato. Lentusia smo è enorme, ed anche i vari rappresentati governativi sono ampiamente soddisfatti del lavoro che il Deidda sta portan do avanti. Ma . . . come al solito i soldi finiscono e il Deidda deve, suo malgrado, lasciare i lavori e tutto va nel dimenticatoio. Altri illustri studiosi si interessano al condotto romano (Cima, Tocco, Pascalet, ecc.), ma poi la memo ria storica si perde negli avveni menti del risorgimento, della nuova Italia e delle successive guerre mondiali, fino a quando nel 1975 la Dott.ssa Maria Elena Piredda pubblica la sua tesi sul l'Approvvigionamento idrico di Cagliari in età punica e romana. Un punto di partenza importan te per lavorare. È il 1976 , nasce il GSAGS ed ini zia un lavoro sistematico di stu dio delle cavità artificiali della città di Cagliari. Nelle frenetica attività di ricerca e di rileva mento ecco occhieggiare pez zetti di quello che s arebbe dovuto essere il sistema idrico di Cagliari costruito dai Roma- 7Z A n t h è o 7- 2003 ni. Ma sono sparsi in varie zone della città ed il puzzle ha ancora troppi pochi tasselli, perché si riesca veramente ad avere una visione di insieme. La prima grande scoperta avviene a metà degli anni ottanta, con il ritro vamento di un tratto di acque dotto intatto nell'Istituto Agra rio di Elmas. Altri ritrovamenti vengono fatti successivamente lungo il presunto percorso verso Cagliari, ma in città le cose non cambiavano. Lunica certezza erano le particolareggiate descrizioni del Deidda, confer mate in parte ed arricchite da altri studiosi (Tocco, Pascalet, ecc.), ed un rilievo topografico che ci faceva immaginare un percorso sotto le case di S. Avendrace e Stampace. Ma ecco la svolta! ! ! C'era una volta una spianata di fianco all'ex cinema Massimo, dalla parte oppo sta della via De Magistris. Un po' tutti noi, che traffichiamo di speleologia urbana, pensavamo che lì sotto potesse esserci qualcosa . . . pen savamo! E così è stato. Nel mese di ottobre 2003 sorge un can tiere. Sono previsti un edificio abitativo, con garages e cantine sotterranee, rampe per l'accesso ai garages ed infine un parcheg gio esterno. Tutto ciò richiede grossi lavori di sbancamento . . . Alcune telefonate ci segnalano che le ruspe hanno trovato "vuoti". Nel giro di poche ore una veloce perlustrazione fa capire che siamo di fronte a qualcosa di veramente grosso. Grazie all'in tervento della Soprintendenza di Cagliari i lavori del cantiere ven gono momentaneamente blocca ti. Le ruspe hanno portato alla luce quello che rimane di una stanza rettangolare, da cui si dipartono ben tre condotti. Ma non basta! Dalla parte opposta all'ingresso dei condotti un cor ridoio, o almeno quello che rimane, porta ad una sorta di altro corridoio posto perpendi colarmente al precedente. Una profonda scanalatura ad anda mento curvilineo sui due lati ed un'altra scanalatura verticale di circa dieci metri di altezza alla fine del corridoio, fanno presup porre che questo vano accoglies se una ruota per il sollevamento delle acque. Dei tre condotti venuti alla luce, uno si dirige verso via Gorizia, il secondo si apre di fronte al primo e si sviluppo verso viale Merello ed infine il terzo ha un percorso perpendicolare agli altri due, attraversando via Trento. C'è ancora molto, anzi moltissimo da fare. Infatti il tratto di via Gorizia si interrom pe dopo circa 140 metri, ripieno di terra fino al soffitto, mentre il condotto di via Trento si inter rompe dopo 60 metri su un poz zetto franato. Anche il terzo trat to dopo circa una settantina di metri terminava su un pozzetto franato, ma un faticoso lavoro di scavo ha permesso di superarlo e . . . Ve lo racconto la prossima volta. S a p p i a m o c h e le c ittà ro m a n e c o m e N o ra e Tha rros era n o d otate di u n a serie di struttu re a d u s o pubbl ico tra cui stra d e , l a tri n e , i m p i a nt i term a l i e i m p i a nt i fog n a ri d etti a n c h e c l o a c h e . Ai ro m a n i , m i ra b i l i cost ruttori e d i n gegneri i d ra u l i c i , s i deve la costru z i o n e della Cloaca Maxi m a c h e attraversa l a c ittà d i R o m a 600 e costitu iva u n e n o r m e sotte rra neo d i m etri d i svi l u p po , a l l a c u i e ntrata s o rgeva il te m p i etto d e d i cato a l l a Ve n e re C l o a c i n a ( p u rificatri c e ) . N e l l e c ittà forn ite d i i m p i a nto fog n a ri o , l e c a n a l i zza z i o n i s e g u i v a n o i t ra c c i a t i d e l l e stra d e . Se i l ri l i evo d e l terre no l o perm etteva , s i cercava d i cre a re u n a rete d i c a n a l i zza z i o n i seco n d a ri e c h e s boccava n o i n u n col l ettore p ri n c i p a l e , c h e c o n d u ceva l e a c q u e p utride fuori 100 c ittà . S i h a n n o e se m p i di fog n a t u re già nel a.C. Mentre l ' a c q u a d e i tetti veniva fatta confl u i re n e l l e c i sterne, le latri n e d e l l e c a s e e ra n o eva c u ate per m ezzo di gro s s i tubi d i te rra cotta che scaricava n o i rifiuti in una fos s a , d etta pozzo n e ro o, d i retta m e nte s u l s e l c i ato d e l l e stra d e . N e l M e d i oevo, l e p rat i c h e d i i g i e n e era n o i n n etto d ec l i n o. N e i c a ste l l i , n e i p a l azzi s i gn o ri l i e n e i c o n v e n t i i r i f i u t i era n o scaricati n e l pozzo n e ro, attra verso i l s i st e m a d i t u b i d i terra cotta . A C a g l i a ri , d u ra nte l a vori d i scavi p u b b l i c i , s o n o ven ute a l l a l u ce cavità d i d i verso t i p o e d i d i verse e p o c h e tra c u i c a n a l izza z i o n i e c u n i col i , a l c u n i scava ti n e l l a rocc i a , a ltri rea l izzati i n m u ra t u ra c o n p a reti i n c o n c i d i c a l c a re e 50 copert u ra a volta d i m atto n i aventi u n ' a ltezza med i a di centi m etri . Si tratta di c a n a l izzazi o n i per l e a c q u e refl u e p e r l o p i ù m e d i eva l i forse rea l iz zate r i a d atta n d o c u n i c o l i p rees i ste n t i . N e l q u a rt i e re sto rico d e l l a M a ri n a , q u e sto tipo di c a n a l izza z i o n i è stato trova to i n v i a S p a n o i n s i e m e ad a ltre strut t u re sotterra nee s i a p u n i c h e che ro m a n e , d u ra nte l avori d i scavo p e r i l r i p r i st i n o d e l m a nto stra d a l e e , n e l l a v i a To ri n o , d u ra nte i l a vori per i l resta u ro d e l l a Sca l a d i Ferro . Ancora d i etro i l o 2 m A r--- I· . I [ID �B 'I I '1 c r-- • f-- E-E � � nell'altra figura la planimetria della chiesa a convento di S. Michele, oggi Ospedale Militare, con ubicazione della chiavica maestra. B -B Rilievo di Gabriela Pani. C - c n D r-- Chiavica Maestra del portico S . Michele Planimetria e sezioni. [ID -----1 A B r-- A - A D - D - _ _ ti sc ritti d a l l 'Arc h itetto G a eta n o C i m a . P a l azzo d e l l e S c i e n ze s o n o presenti u n a u n a c h i av i c a m a e stra o c l o a c a p r i n c i serie d i cavità u t i l i zzate i n periodo b e l p a l e . D ivers i d oc u m enti a p a rt i re d a l l a U n p rec i s o Elenco dei prezzi per unità l i co, a l c u i i nterno s i accede con d iffi m età d e l coltà a d u n tratto d i a c q u e d otto ro m a rizza z i o n i e conces s i o n i per la rea l izza di misura metrica delle opere da ese guirsi pel il riattamento ricostruzione e spurgo delle chiaviche comuni, attual mente esistenti in qualunque parte della città ed u n Capitoli d'appalto per '700 c i d a n n o notizia d i a uto n o sca vato n e l l a roc c i a i n c u i confl u i zione e/o m a n ut e n z i o n e delle strutt u re s c e u n tratto d i c a n a l i zza z i o n e fog n a fog n a ri e . I n m e rito a l l a c h i av i c a ogget 21 1839 ri a , a n c h ' es s a scavata n e l l a rocc i a , m a to di q u esto a rt i c o l o , un d oc u m ento d otata d i volta i n m atto n i p rove n i ente d atato dalla q u a rt i ere d i Il Consiglio degli Edili esamina la nota C a ste l l o e tutt'ora u t i l i zzata c o m e spese fatte per aggiustare e pulire la chia vica maestra che dal Portico di San Michele immette nella contrada d'Yenne. I l Port i c o d i S a n M i c h e l e n o n è p a rte a lt a del fog n a . N e l q u a rti ere d i Sta m p ace, a l l ' i nterno del c o rt i l e d e l l ' att u a l e O s p e d a l e S. 1,2 G i ova n n i di Dio, è stato ritrovato u n n ove m b re c i d a n ot i z i a : a ltro c h e i l port i c o c h e c o l l ega la v i a m etri co m p l et a m ente O s p e d a l e c o n l a v i a P o rt o Sca l a s p res scavato n e l l a rocc i a e con volta rea l iz so l ' attu a l e o s p ed a l e m i l it a re ; l a con zata con conci di c a l c a re . tra d a Ve n n e non è a ltro c h e l ' attu a l e c u n i c o l o a lto I nf i n e , a l l ' i nterno d e l cort i l e d e l l ' attu a corso Vittor i o E m a n u e l e c h e u n te m p o l e o s p ed a l e m i l it a re , u n te m po Novizi a ven iva c h i a m ato p e r i l p r i m o tratto to d e l l a Co m p a g n i a d i G e s ù , è stato Contra d a S . Fra ncesco ed il seco n d o ritrovato un s i ste m a di c a n a l i zza z i o n i tratto Contra d a Ve n n e . rea l i zzate c o n p a reti i n c o n c i d i c a l c a re A l t re n o t i z i e d etta g l i a te s u q u este e volta d i m atto n i c h e confl u i scono i n strutt u re s i trov a n o in a l c u n i d oc u m e n - 74 A n t h è o 7- 2003 le riparazioni, ricostruzioni e spurghi delle chiaviche comuni entra m b i d at a ti l O m a gg i o 1856 c i forn isce u n a descri z i o n e d etta g l i ata d i q u este strut t u re : Non potendosi preventiva mente determinare i guasti che possono accadere nelle chiaviche comuni, la cui manutenzione spetta al Municipio, per ciò l'impresa sarà data a misura, secondo i prezzi per unità metrica fis sati dal qui unito Elenco di tutti quei lavori occorrenti per il ristauro, rico struzione e spurgo delle medesime. Ecco p a rte d e l l ' e l e n c o : . . . muratura con cemento di calce e sabbia . . . e pietra me di tramezzaria forte, escluso il tufo giallo decomponibile all'umido, per la costruzione dei muri laterali e fondo delle chia viche. . . . volta solida per dette chiaviche in cantoni di tramezza ria forte. . . volta da eseguirsi in matto ni di campione ben cotti e messi di punta . . . Q u este strutt u re , s e p p u r poco p i a cevo li d a tratt a re , ci offro n o uno s p a ccato d e l l e n ostra vera stori a . Descrizione del le cavità La c h i a v i c a in oggetto è stata ritrovata d u ra nte dei l a vori per il ri p r i st i n o d e l cort i l e d e l l ' attu a l e o s p ed a l e m i l itare l e c u i m u ra t u re peri m etra l i era n o forte m ente degrad ate da u n a n otevo l e u m i d ità a s c e n d e nte. 50 Attraverso una boto l a s i accede, d o p o c i rca c m , a l c u n i c o l o c h e s i i m m et 1,5 1,5 te s u b ito in u n a sta n zetta (raccordo d e l l a c h i av i c a ) una a ltezza d i 1,2 di x m etri ed m etri l e cui p a reti s o n o rea l izzate in c o n c i di c a l c a re e l a volta i n m atto n i m e s s i d i t a g l i o c o n a l c e ntro u n a a pe rt u ra c i rc o l a re, p ro b a b i l e pozzetto d i i s p ez i o n e ; i n q u esto a m b i e nte confl u i sc o n o tre c u n i c o l i c h e s i a p ro n o s u t r e p a reti c o n d i rezi o n i 50 cent i m e d iverse e p e n d e nze d ivers e . I c u n i c o l i , a lti m e d i a m e nte t r i , i s pezionati p e r a l m e n o sette m etri c i a sc u n o , d iventa n o i m percorri b i l i per l a p resenza d i n otevo l e m ateri a l e d i r i p o rto s u l fo n d o , m a v i s i b i l m e nte c o n tinua no. I nteressa nte l a p resenza , a l l ' i m bocca t u ra del c u n i co l o c o n l a p e n d e n z a n egativa d i a c c e n t u a t a , d i u n p ro b a b i l e s i ste m a d i c h i u s u ra a g h i g l iott i n a . I n q u esto p u nto l e p a ret i s o n o costitu ite da un u n i c o b l occo di c a l c a re d otato d i sca n a l at u re atte a d o s p ita re u n a sorta di c h i u s i n o a s a ra c i n esca p ro b a b i l m ente a n c h 'esso rea l izzato i n p i etra . G ra z i e a l fatto c h e q uesto s i ste m a d i c a n a l izza z i o n i att u a l m e nte n o n è i n u s o , è stata poss i b i l e l a l ett u ra d i q u e ste o p e re a rc h itetto n i c a m ente perfette. A n t h è o 7- 2003 75 I i • • ragioni per USCIRE dalla grotta Due buone RI C ETTE D O P O G ROTTA di Marco Mattana l! ,I C h i ha fre q u e ntato un g r u p p o S p e l e o s i sa rà reso c o nto, d a una atte nta oss e rvaz i o n e d e i p e rsonagg i o sem p l i c e m e nte d e l p ro p r i o ve ntre , c h e i l c i b o è ass o l uta m e nte fo n d a m e n ta l e . Le scorte e n e rgeti c h e n o n devo n o m a i m a n ca re d u ra nte u n a e s c u rs i o n e , m e ntre una sana a b b uffata , fi n ite le fati c h e , è ass o l uta m e nte m e ritata . I p i atti p i ù o m e n o ori g i n a l i si s p reca n o , n o n potrei sta re qui a d e l e n c a re , l' tutto c i ò c h e ho tra n g u g i ato n e l l ' u lt i m o i a n n o s p e l e o l o g i c o ; h o q u i n d i preso d u e ese m p i m e ritevo l i d ' atte n z i o n e . N e l post - g rotta frittate e sfo r m a t i fa n n o c o m p a g n i a a K i l ate d i c a rn e II a rrosto, perc h é n o n a g g i u n gere u n b e l contorno c a l d o ? Ecco a l l o ra c h e c i v i e n e i n soccorso A n d rea C i n cotti con l e s u e l e nt i c c h i e a p r e s a ra p i d a , c h e d e l l a fol l a . Lenticchie a presa rapida Pappai Biancu La defi n i z i o n e " a p resa ra p i d a " s i c o m Ingredienti: Ingredienti: r i s c u ot o n o s e m p re l ' accl a m azione m e nta d a s o l a legge n d o l a ricetta . . . 3 barattoli di lenticchie lesse 1 litro di Latte l O m i n uti d i lavora z i o n e per un p i atto 200g pancetta affumicata a cubetti La scorza di un limone c h e , s p e c i e d ' i nvern o , t i fa godere l ' u carote, sedano, cipolle 60 gr di amido di mais scita (l 'autore utilizza u n m isto surgela 100 gr di zucchero dalla g rotta a l m e n o q u a nto tog l i ersi l a tuta b a g n at a . to pretagliato) E r o m o lto i n d ec i s o s u l l a scelta d e l l a seco n d a ri cett a , m i s o n o c h i esto a l l o ra cosa m a n c a s s e p i ù freq u e n t e m e nte n e i ca m p i s p e l e o . I l d o l c i n o d i f i n e p a sto. N o n h o fatto l a s c o p e rta del seco l o , ma solo l a r i es u m az i o n e di un dolce d e l l a t ra d iz i o n e s a rd a , u n poco d i m e nt i c ato. S u Pa p p a i B i a n c u ( m a n g i a re b i a nco) è u n d o l c e d i u n a s e m p l i c ità estre m a . H a l a resa d i u n f l a n d i l a tte, m a estre m a m e nte p i ù d e l i cato e legge ro per l ' a s senza di uova. S o n o i n fase d i stu d i o , d a p a rte d e l sottosc ritto, d e l l e v a r i a nti p rofa n e , d a l l ' a r a n c i o a l c i occol ato ad eve nt u a l i decorazi o n i d i c a ra m e l l o o frutta secca . V i ricordo c h e s u I s ito www.gsags.it a l l a sezi o n e speleo roglio trovate i l n ostro " n utrito" ri cetta rio. 76 A n t h è o 7 - 2003 Esecuzione: Soffriggere, in una padella ampia, la pancetta con 4 cuc chiai abbondanti d'olio d'oliva. Aggiungere carote sedano e cipolle tagliate fini e lasciare sof friggere sinché appaiono dorate. Aggiungere a questo punto le lenticchie e mescolare continua mente il tutto per qualche minu to, cuocendo a fuoco medio, sin ché le lenticchie "saltano" per l'ebollizione ( se troppo asciutte aggiungere 1 /2 bicchiere del l'acqua delle lenticchie ) . Non dovrebbe esserci bisogno di sale perché la pancetta è già salata di suo. A questo punto la zuppa è pronta, non più di dieci minuti dopo l'accensione del fornello! Esecuzione: Sciogliere l'amido di mais setac. ciato (un colino è più che suffi ciente ) , nel latte a temperatura ambiente; aggiungere quindi lo zucchero e mettere dentro la scorza del limone. Lasciare ripo sare per un ora, passata la quale togliere la scorza e mettere sul fuoco; senza smettere di girare ( occhio che non s'attacchi) far bollire per 3 minuti, non di più. Travasare nello stampo e, quan do intiepidito, mettere in frigo per alcune ore. In Supramonte non c'è il frigo, quindi ci si accontenterà di far raffreddare il dolce all' aria fresca. PE tE O di Ermanno Pusceddu - folo di Carlo Taccori Porta re dei ba m b i n i i n grotta è stato fatto d a tanti gru p p i , ma noi s i a m o a n da ti o ltrte: li a b b i a m o fatti sentire s p e l e o l og i per u n giorno! ' L idea mi balenava in mente da tanto tempo, cosicché, quando Daniele mi propose di organizzare una speleo-passeggiata per il picco lo figlio ed i compagnetti dell'a silo, mi buttai con entusiasmo nell'organizzazione di questa gita domenicale. Misi in moto la cosa assieme all'amico Carlo, allargando l'in vito a vari soci GSAGS ed amici non speleo. La partenza era fissata per le ore 9 .00. Per i bambini era strano svegliarsi presto anche la Domenica, ed erano già in fibrillazione per questa giornata diversa dal solito. Siamo giunti in quel di Domu snovas verso le lO, avendo come meta la splendida Grotta di S. Giovanni. Giove Pluvio sembra va poco benevolo nei nostri confronti, ma alla fine Eolo ha fatto il suo lavoro, regalandoci un bel maestrale, che ha fatto piazza pulita delle pericolose nubi che incombevano sulle nostre teste. Con Carlo ci siamo dati da fare per vestire di tutto punto i pic coli novelli speleologi con tanto di casco, bombola e cintura. Eravamo un po' preoccupati di accendere le fiammelle in testa a bimbi di 5/6 anni, ma siamo riusciti a farci seguire in tutte le nostre spiegazioni e raccomanA n t h è o 7- 2003 77 dazioni, sotto lo sguardo vigile dei genitori presenti, a tratti più preoccupati dei loro pargoli. Coadiuvati da amici e genitori abbiamo formato la fila indiana dei piccoli esploratori, incomin ciando la gita all'interno della bellissima grotta di S.Giovanni, dove saltano all'occhio le opere di manutenzione, effettuate in previsione della fruizione turi stica, ma soprattutto la superba opera di illuminazione degli angoli più suggestivi che l'anti ca grotta regala, dove l'acqua ed il calcare hanno realizzato i loro giochi migliori. La camminata si è svolta senza intoppi, a p arte l'abbandono con tanto di pianto da parte della più piccola del gruppo. Lentusiasmo dei genitori era alle stelle, ed ai lati della fila era un susseguirsi di flash e di zoo mate degne delle migliori passe relle di un prèt-à-porter. Fra colate e vaschette, stalattiti e stalagmiti, accompagnati dallo scroscio del torrente che scorre all'interno della grotta, i bimbi erano affascinati dalla nuova faccia della natura che stavano scoprendo, un po' come nella favola di Alice nel paese delle Meraviglie, con noi nelle strane 78 A n t h è o 7- 2003 vesti di Speleo- Bianconigli. Arrivati all'altro ingresso, a circa 900 metri di distanza, abbiamo deciso di tornare indietro per far percorrere ai piccoli un pic colo tratto di Su Stamp' e Pireddu, un sistema d i cunicoli che si apre ai bordi della vec chia carreggiata. L e mozione degli speleobimbi a questo punto era a mille, perché adesso si aveva la possibilità di entrare in una buia grotta con tanto di strettoie e varie risalitine, senza contare che ci si doveva sporca re! Meno euforici i genitori alla vista di rocce, frane, spuntoni e saliscendi, ma sotto l 'occhio vigile di padri e madri, abbiamo accompagnato le intere fami gliole negli ambienti che più ci sono cari, ospitali come se fosse casa nostra, ed un po' bambini anche noi nel condividere i nostri "giochi" che tanto ci appassionano. Dopo qualche scatto per immortalare questi attimi, abbiamo s orpreso ancora i bimbi imbucando un cunicolo che in realtà riportava all'in gresso, da dove abbiamo per corso a ritroso i nostri passi fino a tornare "alla luce" con i nostri nuovi piccoli amici. D a bravi speleo p e rò, non abbiamo voluto far mancare ai nostri ospiti, grandi e piCCillI, l'ebbrezza della tipica attività post-grotta: IL CAMPO! Sotto le fronde degli alberi abbiamo acceso il nostro bel fuoco ed abbiamo mangiato, riso e scherzato alla nostra maniera, magari evitando le espressioni e gli atteggiamenti più coloriti . . . E poi canti, balli, danze e giro tondi con le sigle dei cartoni animati a farla da padrone, fino all'imbrunire. Che dire, abbiamo dedicato una domenica a far scoprire a dei bambini le meraviglie della spe leologia, magari senza troppe pretese vista l'età, lasciandoli liberi di scatenarsi, senza beccar si il classico rimprovero dai geni tori per il troppo entusiasmo. Sperando che questi piccoli amici siano il bastone della nostra "vecchiaia speleologica", ricorderemo a lungo questa giornata che ci ha fatto capire quanto poco basti a far felici questi bambini, che sono riusci ti a catturarci con la loro sem plicità e con qualcosa di cui noi "grandi" a volte non capiamo l'importanza: il sorriso. 03-04/02 U rz u l e i , Vora g i n e di S e d d a Arbaccas R o b e rto M u ra , Luigi Setz u , P i etro M a s a l a , Gabriela Pani Esplorazione, d i sostruz i o n e e foto 04/02 N a rc a o , Vo ra g i n e di Mont'Ega Nicola Sitz i a , Aless a n d ro Saba, Rosy A n g i o n i , Fra ncesca M a s a l a , M a u ro P l a c i d o , B a rb a ra P l a c i d o , G i a n l uc a M e l i s , Stefa no La l l a i , G i a n l uca G a i a s Visita d i d attica 1 0/02 Baunei, G rotta d i S u Canale s u periore L u c i o Mere u , Jo De Wae l e + USC E s p l o ra z i o n e e ri l ievo 1 1102 U rzu l e i , G rotta d i S u P a l u Jo De Wa e l e , L u c i o Mereu + U S C + GASAU C a m p i o n a m e nto a c q u e 1 1102 Fl u m i n i m a gg i o re , G rotta s ' O g h ittu Alfredo G o d e i , N i c o l a S i tz i a , Anto n i o Tro g u , G i a n c a r l o M a ri n i , Va l e ri a R itzu, M a r i n a R u g g i u , Fra ncesco Fra d e l l o n i , Ovi d i o Atze n i , P i etro M a s a l a , L u i g i Setz u , Ra ffaele Attività 2001/2003 2001 G i u d i c i , B a rb a ra P l a c i d o , Rosy A n g i o n i , G i a n l uca G a i a s , M a u ro P l a c i d o , M a r i ro s a Sp iga , R ita O ra n i 04/0 1 B a u n e i , G rotta d i O l coé J o De Wa e l e , G a b ri e l a P a n i + USC + G U S E s p l o ra z i o n e (tro p p a a c q u a ) Visita d i d atti c a 0 5/0 1 O rgos o l o , C a m p u S u D i sterru 2 7/0 1 Vi l l a p utzu , M o n t e C a r d i g a J o D e Wae l e , G a b r i e l a P a n i + USC + G U S B attuta esterna Anto n i o Tro g u , Va le r ia R itzu , G i a n c a rl o M a ri n i , O v i d i o Atze n i , Lavi n i a C o n g i u , Fra ncesco Fra d e l l o n i , M a rce l l o P i s a n u , I v a n a P itzi a nti 0 6/0 1 B a u ne i , G rotta d i Lovetteca n n a s J o De Wa e l e , G a b r i e l a P a n i + USC + G U S Scopert a d e l l a grotta 0 7/0 1 B a u n e i , G rotta di Lovettec a n n a s , G rotta d e l l a C a rogn a , G rotta d e i Serpenti J o D e Wa e l e , G a b r i e l a Pani, D iego Va c c a , Luca Sgu a l d i n i , C i n z i a Farc i , Let i z i a F i l i n d e u , C a n d i d a Pretti + U S C + G U S Battuta ester n a 2 7/0 1 D o rga l i , G rotta d i Tod d e itto P a o l o Atzo r i, Lore l l a Nettu n o , Roberta Ta ccori , P a o l o La b i e n i Visita d i d atti c a Sch i rru V i s ita d i d att ica 1 1/02 Iglesias, G rotta d i Pizzu ' e Crobis C l a u d i o Cerusico, G i a n l u c a Gaias, Ti zi a n a Cogo n i , Aless a n d ro S a b a , M a u ro P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , Stefa n o La l l a i , C i nz i a Giud ici Vis ita d i d att ica 1 7 - 1 8/02 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore G a b r i e l a Pa n i , D i ego Vacc a , C i n z i a F a rc i , Alessa n d ro M a n d i s , Fra ncesca U s a i , L u c i o Mere u , Att i l i o Dessì, S a n d ro P i g a , Fra ncesca M i g h e l a , A l b e rto P i ra s , P a o l o Atzori, Lore l l a Nettu n o , R o s y A n g i o n i , N a rc i s o Cocco, M a u ro D e i a n a + U S C + GSAS E s p l o ra z i o n e 1 8/02 I g l e s i a s , G rotta d e l L a g o Alfredo G o d e i , Anto n i o Tro g u , M a r i n a 28/0 1 U rz u l e i , I n g h i ottito i o d i O r b i s i Ruggiu E s p lora z i o n e e r i l i evo d i d u e grotte, d i s Lore l l a Nett u n o , P a o l o Atzori, Roberta Visita e s p l o rativa ostruz i o n e d e l l ' i n gresso d e i Serpenti . Taccori, P a o l o La b i e n i , N a rc i s o Cocco, 1 3 - 1 4/0 1 B a u n e i , G rotta Lovetteca n n a s V i s i t a sotto i l d i l uv i o G i a n n i Nett u n o J o D e Wa e l e , D iego Vacca, G a b r i e l a P a n i , 23/02 Baunei, Grotta d i S u Canale s u periore Jo De Wa e l e , Ta rc i s i o Atzori + USC Esplorazione e r i l i evo 02-03/02 B a u n e i , Lovettec a n n a s L u c i o Mere u , P i etro M a sa l a , L u i g i Setz u , Roberto M u ra , Ales s a n d ro S a b a , Alfre do G o d e i , C a r l a M a r c i s , Aless a n d ro M a n d i s , L u c i o Mere u , S a n d ro P i g a , D i ego Vac c a , Alfredo Godei + U S C 25/02 D o m u s novas, Vora g i n e d e l l e Fe l c i Lore l l a Nett u no, P a o l o Atzo r i , M a u ro P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , Rosy A n g i o n i , Oscar Dore , Tiz i a n a C u bed d u , G i a n l u c a Gaias, Cinzia Giudici Fra ncesca U s a i , Ovi d i o Atzen i + U S C Battuta esterna V i s ita e f u g a d a l l a p i oggia ( p o i soccorso a Su Bentu) 03-04/02 Dorga l i , G rotta d e l Bue M a r i n o 1 4/0 1 Iglesias, G rotta d i To r p a d o D iego Va c c a , C i n z i a Fa rc i , Luca S g u a l d i n i , C a n d i d a Prett i , Alfredo G o d e i , M a rc e l l o M o i N i c o l a Sitz i a , Fra ncesca M a s a l a , C i n z i a Vis ita s p e l eo s u b a c q uea a l R a m o Nord Visita d i d att ica A n t h è o 7 - 2003 1 0 - 1 1/03 B a u n e i , G rotta d e l l e D u e La m e L u i g i Setz u , R o b e rto M u ra + U S C D i sostruzione i n gresso 1 8/03 D o m u s novas, S u Fe n u Tra i n u Lore l l a Nett u n o , P a o l o Atzo r i , M a u ro P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , Rosy Angi o n i , N a r c i s o Cocco, Osca r Dore, Robert a Prosdoc i m i , Sergio Tocco Visita d i d att i c a 1 8/03 Fl u m i n i m a g g i o re , Abisso Fonta n a rosa R a ffa e l e Sc h i rr u , Anto n i o Tro g u , Patri z i o C a n ce d d a , C a r l o Ogg i a n u , G i a n l u ca M e l i s , M a r i n a R u g g i u , Stefa n o La l l a i Vis ita d i d att ica 1 8/03 Baunei, G rotta d i S u Canale s u periore C l a u d i o Cerusico, Ovi d i o Atze n i E s p l o razione 3 1/03-0 1/04 B a u n e i , S'Eni P i d a rg i u L u c i o Mereu Battuta este r n a 0 1 /04 M a r a , S a Ucca d e S u Ti ntirri o l u N i c o l a S itzi a , O v i d i o Atze n i , Sergio Tocco, R o b e rta Prosdoc i m i , B a rb a ra P l a c i d o , G i a n l u ca G a i a s , Ti z i a n a C u b ed d u , M a u ro P l a c i d o , Fra ncesca M a s a l a , N a rc i s o Cocco, Rosy A n g i o n i , M a r i rosa S p i g a , G i u s e p p e Atze n i , A m b ra O n n i s Visita d i dattica 07/04 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u peri ore Ta rc i s i o Atzo r i , L u i g i Setzu E s p l orazione 0 8/04 D o m u s n ovas, Vora g i n e d i Monte Crabas D i ego Vacca J r. , C l a u d i o Cerusico, Erm a n n o Puscedd u , G i a n l u ca G a i a s , Grazi e l l a C a n n ata Visita d i d att i c a 1 4 - 1 5/04 B a u n e i , Lovetteca n n a s M a s s i m o D e m o n t i s , Ve ruska I b b a , Alessa n d ro M a n d i s , Fra ncesca U s a i , Nora La l l a i , La v i n i a C o n g i u , S a n d ro P i g a , L u c i o Mere u , Roberto M u ra , L u i g i Setzu D i sostruzione vari i n gres s i 2 1 /04 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore Jo De Wa ele + USC Esp lorazione e r i l i evo 22/04 B a u n e i , G rotta di S u C a n a l e s u periore L u c i a n o Pusced d u , R a ffa e l e Sc h i rr u , L u i g i B a l d u s s u , Sergio G h i s u Fotografia 2 5/04 O l i e n a , G rotta d i S u Bentu-Sa Oche D i ego Va cca , Va lerio Tuve r i , S a n d ro Tuve r i , 80 A n t h è o 7- 2003 D o l ores Porc u + GSVM Dorga l i Eserc it az ione s p e l e os u ba c q u e a 1 6 - 1 7/05 U rzu l e i , G rotta G i u s e p p e S a r d u Lucio Mere u , S a n d ro P i g a Visita d i dattica 2 9/04 B a u ne i , G rotta d i Tes u l a l i Ta rc i s i o Atzor i , L u c i o Mereu + USC E s p l orazione 20/05 D o m u s novas, C o n c a M a rg i a n i J o De Wa e l e , S a m u e l e M u rg i o n i , R affa e l e 2 9/04 U rz u l e i , G rotta d i L u i g i Don i n i S c h i r r u , E rm a n n o Pusc ed d u , Stef a n o La l l a i , G i a n l uca G a i a s , D e l i a D e i d d a , M a r i a G ra z i a Sergio G h i s u , P i n o Ard u , L u c i a n o P i sced d u , E n n i o Pu s ced d u , G i a n l u ca M e l i s , Germ a n a Atzo ri Esp lo ra zio n e e ri l ievo d i 4 grotte Cuccu V i s ita d i d attica 26-27105 O rgoso l o , Vo ra g i n e di F i l o s d ' O rtu 3 0/04 B a u ne i , G rotta d i Lovetteca n n a s Raffa e l e Sc h i rr u , L u i g i B a l d u s s u M a s s i m o D e m o n t i s , Alessa n d ro M a n d i s Visita d i d atti c a D i ego Va c c a , Pino Ard u , L u c i a n o P u sced d u , E s p l orazione 0 1105 Dorga l i , G rotta d el B u e M a r i n o D i ego Va c c a , Va l e r i o Tuveri, F a b r i z i o Atze n i , G a b ri e l a P a n i V i s ita s p e l e os u b a c q u e a 0 5/05 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s M a s s i m o D e m o n t i s , Veruska I b b a + USC E s p l orazione (scoperta c o l l ettore) 0 6/05 B a u n e i , G rotta di Su C a n a l e s u periore Jo De Wa e l e , D o l o res Porcu + USC 02/06 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s J o De Waele, M a s s i m o D e m o n t i s , Ve ruska Ibba, Nora La l l a i , Stefa n i a C a m b a + U S C Esp lo ra zio n e e ri l i evo 09/06 B a u n e i , G rotta di Lovetteca n n a s Jo De Wa e l e , L u c i o Mere u , Alessa n d ro M a n d i s + USC R i l ievo 22/0 7 B u ggerru , Monte R o s m a r i n o L u c i a n o P u sced d u , Ra ffaele S c h i r r u , L u i g i R i l ievo B a l d u s s u , E n n i o P u sced d u , L u c i o M e re u , R i e l e Mereu 06/05 I g l e s i a s , M a l a c a l zetta L u c i o Mere u , S a n d ro P i g a , S i m o n e Mere u , Battuta esterna Francesca Matta n a B attuta estern a 1 2/08 B a u n e i , I n g h i ottitoio d i S u C l ovu Luc i a n o P u sced d u , R a ffa e l e Sc h i rr u , Lu i g i 06/05 D o m u snova s , Su Fen u Tra i n u V i s i t a d i d attica B a l d u s s u , E n n i o Pu sced d u , Anto n i o M u rg i a N i c o l a Sitzi a , G i a n l u c a G a i a s , B a r b a ra P l a c i d o , G i u s e p p e Atzen i V i s ita d i d attica 1 3/08 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s G rotta d i S u C a n a l e s u periore Jo De Wa e l e + G U S 1 1/05 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore Visita e s p l orativa Jo De Waele + USC E s p l orazione e ri l ievo 1 2/05 Dorga l i , G rotta del Bue M a r i n o D i ego Va c c a , Erm a n n o Pusced d u , S a n d ro M o n n i , P a o l o La b i e n i , G i a n l u ca G a i a s , Fabrizio Atze n i , R o b e rta Taccori , Roberto M u ra , L u i g i Setzu E s p l o ra z i o n e s p e l e o s u b a c q u e a 1 3/05 Dorga l i , G rotta d e l B u e M a r i n o L u c i a n o P u sced d u , N i c o l a Sitz i a , Aless a n d ro S a b a , C l a u d i o Cerusico, Sergio Tocco, R o b e rta Prosdoc i m o , Paolo Atzo r i , Lore l l a Nett u n o , Grazi e l l a C a n n a t a , Pierl u i g i M e l i s , Fra ncesca M a s a l a , Rosy A n g i o n i , N a rciso Cocco, C i n z i a G i u d ic i , L u c a G h i a n i + FSS Tra s p o rto b o m b o l e 1 3/05 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s M a s s i m o D e m o n t i s , Ve ruska I b b a , G a b r i e l a P a n i , L u c i o Mere u , R i e l e M e r e u + USC E s p lorazione e r i l ievo 2 5/08 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s J o De Wa e l e , M a s s i m o D e m o n t i s , Veruska Ibba, Ga b r i e l a Pani, L u c i o Mereu + USC + GUS E s p l o r a z i o n e e ri l i evo 26/08 B a u n e i , G e n n a L u d a l b u J o De Wa e l e , M a s s i m o D e m o n t i s ,Veruska Ibba, Gabriela Pa n i , L u c i o Mereu + USC + GUS D i sostruzione i n gres s i 0 1109 U rzu l e i , Vo a rg i n e d i Sed d a Arbaccas Pietro M a s a l a , Luigi Setz u , R o b e rto M u r a , Alessa n d ro M a n d i s D i sostruzione 0 1109 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s J o De Wa e l e , Aless a n d ro M a n d i s , L u c i o Mere u , M a rce l l o P i sa n u + USC E s p l o ra z i o n e 02/09 B a u n e i , G rotta d i Lovettec a n n a s Jo De Wa e le , Luc i a n o P u sced d u , L u i g i B a l d u s s u , Luca B a l d u s s u Fotografia Cerusico, M a r i o Conte n a , I s a Z u d d a s , M a r i n a R u ggi u , Fa b i o S c i a rett a , Betty Lecc a , Corra d o Perra , M a rco Conti n i , Rosa l b a S u c c u Visita d i d atti c a 02/09 B a u n e i , G rotta d i Genna C u c c u red d u L u c i o Mereu E s p l o ra z i o n e piccola grotta 02/09 Fl u m i n i m a gg i o re, Su M a n n a u 1 2/1 1 U rzu l e i , Cod u l a l I u n e Roberto M u r a , L u i g i Setz u , Alessa n d ro M a n d i s , Francesca U s a i , P i etro M a s a l a D i sostru z i o n e i n gresso R affa e l e Sc h i rr u , C i n z i a M a s sa g l i , Fabrizio Atze n i , Daniele Casu, Va l e n t i n a Arc a , 1 6 - 1 8/1 1 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i r i a G i u s e p p e Atze n i , N i c o l a Sitzi a , Att i l i o Dessi, D i ego Vacca J r. , E rm a n n o P u s c ed d u , D i ego Va cca , S a n d ro Tuveri + FSS E s p l o razione s peleos u ba c q u e a Stef a n o La l l a i , L u c i a n o Atze n i , D a v i d e Pitt u i , M i r i a m S e r r a , S a m u e l e M u rg i o n i , M a r i a G r a z i a Atzori Isa Z u d d a s , S a n d ro P i g a 1 8/1 1 D o m u s novas, Vora g i n e d i Monte Crabas Stef a n o La l l a i , Erm a n n o P u sced d u , C l a u d i o V i s i t a d i d atti c a Cerusico, G i a n l uca G a i a s , Betty Lecc a , I s a Z u d d a s , D a n i e l a P a n i , Lore l l a Nett u n o , 1 5 - 1 6/09 B a u n e i , G rotta d i G e n n a C u cc u re d d u Att i l i o Dessi, S a n d ro P i g a , L u c i o Mereu N a rc i so Cocco, P a o l o Atzo ri , Rosy A n g i o n i , Corra d o Perra Visita d i dattica E s p l orazione e foto grafia 2 1/09 U rzu l e i , Vora g i n e di Sedda Arbaccas P i etro M a s a l a , Luigi Setz u , R o b e rto M u ra E s p l orazione 23-24/ 1 1 O l i e n a , G rotta d i E l i ghes Arta s N a rc i s o Co c c o , M a u ro P l a c i d o , Corra d o Perra , Rosy A n g i o n i , Fra ncesca M a s a l a , B a r b a ra P l a c i d o , M o n i c a U s a i Visita d i dattica 22-2 3/09 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i ri a D iego Va c c a , E rm a n n o Pusced d u , G a b r i e l a P a n i , Alessa n d ro M a n d i s , L u c i o Mere u , 2 5/1 1 I g l es i a s , Serra de B a u e d d u G i a n l uca M e l i s , Ra ffa e l e Sc h i rr u , Patrizio Tra s p o rto b o m b o l e C a n c e d d a , Carlo Oggi a n u , Luigi B a l d u s s u E s p l o razione i n u n a g rotta - m i n iera 06-0711 0 B a u n e i , G rotta d i Lovettec a n n a s J o De Wa e le , Va le rio Tuve ri , D o l o res Porc u , 08/12 U rzu l e i , G rotta d i S u Pa l u Jo D e Wa e l e , Alfredo G o d e i , Ovi d i o Atzen i , M a r i o P a p p a c o d a , Stef a n o Ferc i a , S a n d ro L u c i o Mereu + U S C + GASAU C a m p i o n a m e nto a c q u e di sti l l i c i d i o Ra ffa e l e Sc h i rru Arra s , Roberto R o m o l i + U S C E s p l orazione e r i s a l ita 27-29/ 1 0 U rzu l e i , G rotta d i S u S p i ri a S a n d ro Tuve r i , D iego Va c c a , N i c o l a Sitz i a , E rm a n n o P u sced d u , A l b e rto P i ra s , D o l o res 0 9/ 1 2 B a u n e i , Lovetteca n n a s De Wae l e , Alfredo G o d e i , Ovi d i o Atze n i , L u c i o Mereu + U S C D i sostruzi o n e i n gressi Porc u , M a r i o P a p p a c o d a + FSS Es p l o ra z i o n e s p e l e os u b a c q u e a 2002 28/ 1 0 Fl u m i n i m a g g i o re , G rotta d i s ' O g h ittu L u c i o Mere u , M a r i a Grazia Atzo r i , S a m u e l e D i ego Va cca J r. , D a n i e l a Corri a s , Erm a n n o M u rg i o n i , S a n d ro P i g a Pusced d u , I s a Z u d d a s , G i a n l uc a M a sa l a , D i sostru z i o n e i n g resso 20/0 1 B a u n e i , G rotta L u d u s a l b u s N i c o l a S itzi a , Aless a n d ro S a b a , D a v i d e Pitt u i , Rosa l b a S u c c u , Stefa n o La l l a i , 02-03/02 B a u n e i , Genna C u c c u red d u G i u se p p e Atzo r i , S u s a n n a Fo i s , G i a n l uc a Jo De Wa e l e + USC Scavo i n gres s i v a ri G a i a s , Betty Lecc a , S a n d ro L o i V i s i t a d i d attica 0 1/1 1 Iglesias, G rotta d e l Lago Erm a n n o Pusce dd u , I s a Z u d d a s , G i a n l u c a M a s a l a , L u i g i Setz u , Roberto M u ra , M a ri ro sa S p i g a , N i c o l a S i tz i a , L u c i o Mereu 0 9 - 1 0/02 B a u n e i , G e n n a C u c c u re d d u Jo De Wa e l e , D e l i a D e i d d a + U S C + S C O D i sostruzi o n e i n gress i v a r i 1 0 - 1 1/02 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s Visita d i d attica L u c i o Mere u , M a r i a G r a z i a Atzo r i , S a m u e l e M u rg i o n i , S a n d ro P i g a 1 111 1 D o m u snovas, Pozzo Med ros D i sostruzione i n gresso Ra ffa e l e Sch i rr u , Stef a n o La l l a i , C l a u d i o 1 5/02 U rz u l e i , G rotta di Su S p i r i a D iego Va cca, Erm a n n o P u sced d u , Aless a n d ro M a n d i s + SC O r i sta n o Tra s p o rto b o m b o l e 23/02 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore Jo De Wa e l e , S a n d ro S u l i s , L u c i o M e re u , Francesca M a s a l a , M a u ro P l a c i d o , Va lenti n a Arc a , R o s y A n g i o n i , Na rc iso C occ o + S C N uo ro + USC 1 3 - 1 4/04 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s L u c i o Me re u , Va l e nt i n a Arca E s p lorazione e ri l i evo 14/04 I g l e s i a s , G rotta di C u c c u ru li r i a C l a u d i o Cerusico, G i a n l u ca G a i a s , D i ego Va cca , Erm a n n o Pu sced d u , Fa b i o Scia retta , Ma rin a R u g g i u , Alfre do G o d e i , I s a Z u d d a s , Ro be rta M a rras Visita d i d atti c a Visita 24/02 B a u ne i , G rotta d i Lovettec a n n a s J o De Wae l e , S a n d ro S u l i s + GSAS a s s a r i + ragazzi B a u n e i Vis ita d i v arie grotte 24/02 B a u ne i , G rotta di L u d u s a l b u s L u c i o Mere u , L u c i a n o Pu sced d u E s p lorazione e fotografia 24/02 Mara, Sa Ucca de s u Ti n t i rri o l u F i l i p po Ares u , I s a Z u d d a s , Pierl u i g i M e l i s , S i m o n a Oggi a n a V is ita d i d att ica 24/02 As u n i , C a ste l l o d i Medusa G i a n l u ca Melis, Patrizio C a ncedda E s p l o ra z i o n e este r n a 02/03 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s L u c i o Mere u , Va lenti n a Arca E s p l orazi o n e 03/03 Fl u m i n i m a gg io re, Pozzo d i P u nta P i l loca R a ffaele S c h i rr u , G i a n l u c a Melis, L u i g i Baldussu E s p l o ra z i o n e d i u n n u ovo pozzo 1 4/04 U rzu l e i , G rotta d i S u Pa l u J o D e Waele, G a b ri e l a P a n i + GASAU C a m p i o n a m e nto a c q u e e v i s ita ra m i a lt i 14/04 U rz u l e i , G rotta d i S u Pa l u J o De Wa e l e , G a b r i e l a P a n i + GASAU C a m p i o n a m e nto a c q u e e fotografia 1 9-2 1/04 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o De Wa e l e , S a n d ro S u l i s E s p l o ra z i o n e e r i l ievo 28/04 B a u n e i , G rotta di Lovettec a n n a s L u c i a n o Pusced d u , N i c o l a Sitzi a , Alfredo Godei, Lucio Mereu Vis ita 05/05 D o m u s n ova s, Vora g i n e d e l l e Fe l c i C l a u d i o Ceru s i c o , E l e o n o ra La l l a i , Alessa n d ro M a n d i s , E rm a n n o Pusced d u , N i c o l a Sitz i a , G i a n l u ca G a i a s Visita d i d atti c a 1 0 - 1 2/05 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o De Wa e l e , S a n d ro S u l is , Lucio Mereu E s p l o ra z i o n e e r i l ievo 1 9/05 Fl u m i n i m a gg i o re , P u nta P i l occa 03/03 D o m u s novas, G rotta di S a n Gio va n n i Stefa n i a C a m b a , Eleonora C o n c a Ra ffae l e S c h i r r u , L u i g i B a l d u s s u , Sergio G h i s u , G i a n l u ca M e l i s V i s ita d i d att ica Battuta esterna 0 9/03 B a u n e i , G rotta delle D u e La m e 26/05 I g l e s i a s , G rotta di C u c c u ru Ti r i a Erm a n n o Pusced d u , Alfredo G o d e i , Alessa n d ro M a n d i s , Ra ffa e l e Sc h i rr u , Fa b i o R ob e rto M u ra , L u i g i Setz u , P i etro M a s a l a , Alessa n d ro M a n d i s , E rm a n n o P u sced d u , C l a u d i o Ceru s ico S c i a rett a , M a r i n a R u ggi u , P i e rl u i g i Mel i s D i sostru z i o n e i n gresso Visita d i d atti c a 0 9/03 B a u ne i , G rotta di L u d u s a l b u s 2 6 / 0 5 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s E m a n u e l e Ares u , Fi l i p po Ares u , G a b r i e l a L u c i o Mere u , R i e l e Mereu P a n i , Alessa n d ro M a n d i s , S a n d ro P i g a , Esp lorazione e r i l i evo E r m a n n o P u sced d u , N i c o l a Sitz i a , I s a Zuddas V i s ita e s p l orativa 3 0/05 C a g l i a r i , C a ste l l o Ro be rto S a n n a , Fa b i o S c i a rett a , G a b r i e l a P a n i , G i a n l uca M e l i s , M a r i n a R u g g i u 1 6 - 1 7103 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s Fabrizio Atze n i , Va l e n t i n a Arc a , N i c o l a Vis ita e fotografia Sitzi a , L u c i o Mere u , S a n d ro S u l i s E s p l o razi o n i e r i l ievo 07-09/06 U rzu l e i , S a R utta ' e s ' Edera Lucio Mere u , J o De Wa e le, S a n d ro S u l i s Visita a i ra m i a lt i 1 7/03 Fl u m i n i m a gg i o re, G rotta s ' O g h ittu Stefa n i a C a m b a , E l e o n o ra C o n c a , Gio va n n i Piu V i s ita d i d atti c a 09/06 U rzu l e i , Sa R utta 'e s ' Edera Patrizio C a n ce d d a , L u c i a n o P u sced d u Fotografie ra m i a lti 1 6/06 Fl u m i n i m a gg i ore, Pozzo P u nta P i l occa-Monte Serrau Raffa e l e S c h i rru , Luigi B a l d u s s u , Lucio Mere u , C i n z i a M a s s a g l i Battuta este rna 23/06 Fl u m i n i m a g g i o re, Pozzo a P u nta Pi locca Ra ffa e l e Sc h i rr u , Nicola S itzi a , Lucio Mereu E s p l orazione e r i l i evo d i u n pozzo n u ovo 1 2 - 1 4/07 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera Jo De Wa e l e , S a n d ro S u l i s , L u c i o Mere u , Vittorio Cro b u , R i cc a rd o De L u c a + GASAU 3 0/06 B a u n e i , G rotta di L u d u s a l b u s L u c i o Mere u , N i c o l a Sitzia E s p l o razione e r i l ievo 1 7/07 B a u n e i , G rotta di Lovettec a n n a s L u c i o Mere u , J o De Wa e l e C o l o razione fi u m e i pogeo 0 1 -02/08 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s Va lenti n a Arc a , L u c i o Mereu E s p l o ra z i o n i e r i l ievo 08/08 C a g l i a r i , Pozzo d i Vi l l a C a r b o n i Roberto S a n n a , F i l i p p o Ares u , Pierl u i g i M e l i s E s p l orazione e r i l i evo 1 1 - 1 3/08 B a u n e i , I n g h i ottitoio d i C a rc a ragone Luciano P u s ce d d u , Ra ffaele Sch i rr u , Luigi Baldussu Vis ita e s p l o rativa 1 6/08 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s L u c i o Mere u , R i e l e Mereu E s p l o razione e r i l ievo 1 7/08 B a u n e i , P u nta S u Contu Jo De Wa e l e Battuta esterna 24/08 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s L u c i o Mere u , Jo De Wae l e + G U S E s p l orazione e r i l i evo 25/08 B a u n e i , Pozzo di G e n n a C u c c u red d u L u c i o Mere u , Jo De Wa e l e + GASAU + G U S D i sostruzi o n e s u l fo n d o 30/08-0 1/09 U rzu l e i , S a R utta ' e s ' Edera J o De Wae l e , S a n d ro S u l i s , Lucio Mere u , + GASAU + USC + vari s p e l e o l o g i c a g l i a rita n i E s p l orazione n e l l a fra n a term i n a l e 1 5/09 Arm u n g i a , Gos p u r u A n g e l o P u d d u , M a rce l l o M a s a l a Battuta este rna 22/09 I g l e s i a s , G rotta di Sa nta B a r b a ra 0 1 1 1 2 U rzu l e i , Cod u l a O r b i s i 27-2911 2 U rzu l e i , G rotta di S u P a l u Jo De Wa e l e , D e l i a D e i d d a + SCD Vis ita d i d att ica Ra ffae l e S c h i rr u , L u c i a n o P u s ced d u , Jo De Wae l e , L u c i o Mereu, D a n i e l a Fa n ti , D a n i e l a S a n n a , Va l e r i a O n n i s , A n d rea Lo i , 2 9/09 G a i ro, G rotta d i Ta q u i s a ra Lu cio Mere u , Jo De Waele, C a r l o O n n i s (USC) E s p l o ra z i o n e d i u n pozzo i nterno 23-2411 1 B a u n e i , G rotta delle D u e Lame Lu cio Mere u , R o b e rto M u ra , G i u l i a n o M a s c i a , Alessa n d ro M a n d i s D i sostruzi o n e i n gresso 23 -2411 1 B a u n e i , s ' O r a l e ' e M u d recu J o De Wae l e , Sergio B a n g o n i , Vittorio C ro b u , M a s s i m o Farris E s p l o r a z i o n e e r i l ievo dei ra m i i nferiori (-300 c i rc a ) 30/1 1 - 0 1 1 1 2 B a u n e i , G rotta d e l l e D u e L a m e L u c i o Mereu, Alessa n d ro M a n d i s , C a r l o Ta ccori D i sostru z i o n e i n gresso Luigi Bald ussu Battuta esterna 07-0811 2 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s L u c i o Mere u , R icca rd o D e n a c i , Va l e n t i n a Arca Esplorazione e ri l i evo Ales s a n d ro M a n d i s , R i ccardo D e n a c i , M a rce l l o P i ra s V i s i t a d i d attica 2003 04/0 1 B a u n e i , G rolla d i L u d u s a l b u s Jo De Wa e l e , L u c i o Mere u , S a n d ro S u l i s 1 3 1 1 2 U rzu l e i , Sed d a Arbaccas Roberto M u ra , Luigi Setz u , P i etro M a s a l a , G i u l iano Mascia D i sostruzione d i u n p ozzo 1 51 1 2 O l i e n a , G rotta di S u Bentu L u c i o M e re u , Riele Mereu, M a rc e l l o M o i V i s ita 2 1 -22/ 1 2 B a u n e i , G rotta di L u d u sa l b u s L u c i o Mere u , Va lenti n a Arc a , R i cc a rd o De n a c i, G i u l i a n o Ma sc ia E s p l o ra z i o n e e r i l ievo 0 5/0 1 B a u n e i , G rolla di Lovellec a n n a s Jo De Wa e l e , L u c i o Mere u , S a n d ro S u l i s , Ovi d i o Atze n i , Lore l l a Nett u n o , Erm a n n o P u sced d u , Luca S gu a l d i n i , Stefa n o La l l a i E s p l o ra z i o n e e ri l ievi ra m i l atera l i n e l col l ettore 0 5/0 1 U rzu l e i , G rolla L u i g i D o n i n i Pierl u i g i M e l i s , C l a u d i o Cerusico ecc. Visita d i d att ica Esp lo ra zio n e e ri l i evo A n t h è o 7 - 2003 85 04-06/0 1 B a u n e i , Pedra M o l i n a Roberto M u ra , L u i g i Setz u , P i etro M a n c a B att uta ester n a l l! Il . I· ' I 1 2/0 1 Fl u m i n i m a gg i o re, Are n a s R a ffae l e Sc h i rr u , L u i g i B a l d u s s u , Luci a n o P u sced d u E s p l o ra z i o n e n u ova cavità 25-26/0 1 B a u n e i , G rotta d i L u d u s a l b u s Va l e nt i n a Arc a , R ic c a rd o D e n a c i , L u c i o Mere u , R i e l e Mereu E s p l o ra z i o n e e r i l ievo 1 6/02 S a nta d i , G rotta d i Monte Mea n a A n n a l i s a Del P i n , L u c i o Mere u , Raffae l e Sc h i rr u , D a n i e l a Fa nt i, M a rco Matta n a , A n d rea C i n cott i , G i u l i a n o M a s c i a , A n d rea Lo i , L u c i a n o Pusced d u , Carlo Ta ccori, L u i g i B a l d u s s u , D a n i e l a S a n n a , Erm a n n o P u sced d u , O v i d i o Atze n i , Roberto S a n n a , Roberto S i m u l a V i s ita d i d att i c a 1 6/02 G a i ro , G rotta d i Ta q u i s a ra 23/03 D o m u s novas, Su Fe n u Tra i n u 30104 G o n n e s a , M i n iera di S a n G i ova n n i Jo De Wae l e + FSS N i c o l a Sitz i a , R i ccardo D e n a c i , Sergio G h i s u , Carlo Ta ccori, Lucio M e re u , R i e l e Jo De Wae l e + SSI R i leva menti m icrocl i m at i c i C a m p i o n a m e nto m i ne ra l i i n g rotta Mereu V i s ita d i d atti c a R a ffa ele Sc h i rr u , Patrizio C a n c e d d a , Ton i n o B a ro n e 1 0105 S i n isco l a , G rotta di Loc o l i D i ego Va c c a , Luca Sgu a l d i n i 29/03 B a u n e i , G rotta d i Lovetteca n n a s R i p rese s u b a c q uee Visita d i d att i c a J o De Wa e le , L u c i o Mereu + U S C + GSVM 02/03 D o m u snovas, Vora gin e d i Perd ' e Cerbu Dorga l i 0 8/03 O l i e n a , Vora g i n e d i Tisc a l i J o De Wae l e , L u c i o Mereu + SC O l ie n a V i s i t a a i n u ovi ra m i D i sostru z i o n e i nterrotta a c a u s a d i p i e n a 0 9/03 C a g l i a r i , Acq uedotto ro m a n o 30103 B a u n e i , G rotta d i S u C a n a l e s u periore Jo De Wa e l e + GSS + s p e l eo l o g i c a g l i a rita n i vari Tuvixe d d u V i s ita d i d atti c a Roberto S a n n a , R o berta M a rras, M a rc o Matta n a , A n d rea C i n cott i , M a rce l l o Pira a s, Va leria Onnis , A n d rea Loi , Lore d a n a Sed d a , 30103 B a u n e i , G rotta o v i l e M u rgo l a vò Ton i n o B a ro n e , M a u ro D e i a n a Visita L u c i o M e re u + USC D i sostruz i o n e i n gresso 1 1/05 I g l e s i a s , G rotta d i C u c c u ru li r i a Va l e r i a R itzu , G i a n c a r l o M a ri n i , Stefa n i a C a m b a , Eleon ora Conca Visita d i d atti c a 1 6/05 C a g l i a r i , P i a zza C a r l o A l b e rto Roberto S a n n a S o p ra l l uogo 1 9/05 G o n n e s a , G rotta A l b e rt 7 e 8 Jo De Wa e l e + S S I E s p l orazione e ri l i evo 05/04 C a g l i a r i , C i sterna e Pozzo 0 9/03 D o m u s novas, Vora g i n e delle Fe l c i C l a u d i o C e r u s i c o , E rm a n n o Pusced d u , R i c c a rd o D e n a c i , Raffa e l e Sc h i rr u , To n i n o B a ro n e , L u c i o Mere u , C a r l o Taccori di Vi a l e Trento Roberto S a n n a , Luc h i n o C h e s s a , Alfredo G o d e i , Va le ria R itzu , To n i n o B a ro n e E s p l orazione 24-25/05 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o De Wae l e , S a n d ro S u l i s + GSS R i l i evo p o l i g o n a l e ed e s p l orazione fra n a term i n a l e V i s ita d i d att ica 0 9/03 O l i e n a , G rotta B i s e d d u J o De Wa ele, L u c i o Mereu + SC O l i e n a V i s ita e s p l o rativa 08/04 C a g l i a r i , Via P o l a J o De Wa e le , M a rco Matta n a , Lored a n a Sed d a , A n d rea Lo i , M a r i n a R u gg i u , C a m p i o n a mento a c q u e i n grotta e fotografia Fa b i o S c i a rett a , To n i n o B a ro n e Esercitazione topografia 04/06 Arm u n g i a , Pitt i o l u d e Gos p u ru G rotta d i Gos p u ru 28/04 Gonnesa, M i n iera d i S a n G i ova n n i Jo De Wae l e , N i c o l a C a b b o i Visita d i d atti c a e c a m p i o n a mento fa u n a 2 2/03 U rzu l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o De Wa ele, S a n d ro S u l i s + GASAU R i l ievo p o l i go n a l e p r i n c i p a l e 26/05 G o n n e s a , M i n iera d i S a n Gi o va n n i J o De Wa ele, G a b r i e l a P a n i + S S I J o De Wa e le + SSI C a m p i o n a me nto m i ne ra l i i n g rotta 23/03 U rzu l e i , I s e ra O l i d a nesa J o De Wa ele, S a n d ro S u l i s + s p e l e o l o g i c a g l i a rita n i vari D i sostruzione i n gres s i 86 A n t h è o 7 - 2003 29/04 G o n n e s a , M i n iera di S a n G i ova n n i J o De Wa e l e + SSI C a m p i o n a me nto m i nera l i i n g rotta 09/06 I g l e s i a s , G rotta d i Santa B a rb a ra Jo De Wa e l e + S S I Fotografia e r i l i evo T 1 1/06 I g l e s i a s , G rotta di Sa nta B a r b a ra Jo De Wae l e + SSI R i l ievo 1 4/06 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i r i a D i ego Va cca, Erm a n n o P u sced d u , L u c i o Mereu Tra s p o rto b o m b o l e 1 6/06 G o n n e s a , M i n iera d i S a n Gio va n n i J o D e Wa e l e + SSI C a m p i o n a m e nto a c q u e i n grotta 20-22/06 U rzu l e i , S ' E n i ' e I stett a i J o De Wa e l e , L u c i o Mereu , Vittorio C ro b u , M a ss i m o Farris, Anto n i o M a n c a E s p l o ra z i o n e e r i l i evo s u l fondo (a - 3 7 0 m ) 27-29/06 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o De Wa e l e , Lucio Mere u , S a n d ro S u l i s , Alessa n d ra I b b a , A n d rea P l a c i d o (GGCAI ) , Vittorio C rob u , R i c c a rd o D e L u c a , C a r l a Coro n g i u , M a s s i m o Farris E s p lorazione e r i l i evo nella fra n a term i n a l e ( p a s s a g g i o fra n a l i ) 3 0/06 G o n n e s a , M i n i e ra di S a n G i ova n n i G a b r i e l a P a n i , Jo D e Wae l e C a m p i o n a m ento a c q u e e fotografia 04/07 U rz u l e i , G rotta d i S u S p i ri a S a n d ro Tu veri, Va l e r i o Tuve r i , D o l o res Porc u , L u c i o Mere u , M a s s i m i l i a n o P i ra s (GGCAI) Tra s p o rto b o m b o l e 0 6/07 Perd a s d efo g u , G rotta d i I s A n g u rti d o rg i u s R a ffaele Sc h i rr u , M a rco Matta n a , C a r l o Ta ccori , L u i g i B a l d u s s u , Robe rto M u ra Visita d i d attica 1 0/07 G a i ro , G rotta di Ta q u i s a ra Jo De Wae l e + SSI R e c u p e ro dati m ic roc l i m at i c i 02/08 I g l e s i a s , G rotta d i C u c c u r u Ti r i a N i c o l a S itzi a , F i l i p p o M a n i g a s , B a r b a ra 07/09 Iglesias, G rotta d i C u c c u ru Ti r i a C a rta, L u c i a n o P u sced d u , R affa e l e Sc h i rr u , Donate l l a M o i , G i o rg i o S a n n a Visita Alessa n d ra O rt u , F r a n c e s c a R o s a , F a b r i z i o Atze n i , M a n u e l a Va d i l o n g a , M a r i n a R u g g i u , Erm a n n o P u scedd u , Alfredo G o d e i , C l a u d i o Cerusico, D a n i e l a Etz i , D i e g a Vacca J r. , D a n i e l a Corri a s , Ro b e rto M u ra , R o berto 1 1 - 1 3/07 U rz u l e i , S u E n i ' e I stett a i J o De Wae l e , Vittorio C r o b u , M a s s i m o F a r r i s , G i a n l u ca M e l i s E s p l orazi o n e e r i l i evo 1 9-20/07 U rzu l e i , G rotta d i S u S p i ri a D i ego Va cca, N i c o l a S itzi a , L u c i o Mereu, Fi l i p p o Ares u , I s a Z u d d a s , D o l o res Porc u , Va lerio Tuveri, S a n d ro Arra s , Va lenti n a Arc a , A n d rea L o i E s p l orazione 5 ° sifone 2 5-27107 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o D e Wa e l e , Lucio Mereu, S a n d ro S u l i s , 03/08 U rzu l e i , Fl u m i n e d d u L u c i o Mere u , J o De Wa e l e Perl u strazione i n gres s i g rotte Ma rras, A n d rea Loi Vis ita 1 3/08 B a u n e i , Pozzetto di Gen n a Arri v a i J o De Wae l e + SSI 08/09 G o n n e s a , M i n iera di San G i ova n n i J o De Wa e l e , L u c i o Mereu E s p l orazione e r i l ievo 4 grotte Esp lo ra zio n e e r i l i evo 2 7/09 B a u n e i , Sca l a Oggi a stru 1 4/08 U rz u l e i , Sa R utta ' e s ' Edera J o De Wa e l e , L u c i o Mereu + G U S Tra sp o rto b o m b o l e e r i l ievo p o l i g o n a l e 22/08 Perd a sdefo g u , G rotta d i I s A n g u rt i d o r g i u s Ta rc i s i o Atzo r i , Alessa n d ra I b b a , A n d rea P l a c i d o , A n d rea Scano, Mas s i m i l i a n o P i ra s (GGCAI ) , S a lvatore C a b ra s , Anto n i o M u rru (GASA U ) , Vittorio C ro b u , R i cc a rdo D é L u c a , G i o rg i o S a n n a , Anto n i o Trog u Visita C a r l a Coro n g i u , G i a n l u ca M e l i s , S i l v i a Arrica E s p l o razi o n e oltre l a Fra n a Te rm i n a l e G e n n a 'e Ua J o De Wa e l e + SSI Stu d i o geo m o rfo l ogico e m i c roc l i m atico 0 5/09 G a i ro , G rotta d i Ta q u i s a ra - G rotta A l b e rto P i ra s , Fra ncesca M i g h e l a , D i ego Vacca J r. , D a n i e l a Corri a s , R a ffaele S c h i rr u , C i n z i a M a s s a g l i , L u i g i B a l d u s s u , To n i n o B a ro n e , Va lenti n a Arc a , Fabrizio Atzen i Battuta esterna e trekk i n g 03-05/1 0 U rz u l e i , G rotta d i S u Pa l u Va lerio Tuve r i , D o l o res Porc u , S a n d ro Tu veri , M a rce l l o M o i E s p l o r a z i o n e Sa C i e d d a (s ifone) A n t h è o 7- 2003 87 06/1 0 C a rbo n i a , G rotta dei Fiori J o De Waele + G R S EAM Visita d i d att ica 1 2 /1 0 Iglesias, G rotta d i C u c c u r u Ti ria Corso s p e l eo 1 9/ 1 0 D o m u s novas, C rova ssa de Pra n u P i rastu Corso speleo 2 6/1 0 I g l e s i a s , G rotta Torpado-del Lago Corso s peleo 3 1/1 0-02/1 1 O l i e n a , La n a ittu C a m po post-corso (Su Bentu) 08/1 1 C a g l i a ri , Acq u e d otto ro m a n o L u c h i n o C h e s s a , Anto n i o Tro g u , Lavi n i a C o n g i u , R o b e rto S a n n a E s p l o ra z i o n e 09/1 1 N u x i s , G rotta d e l l a Cava R o m a n a Fra ncesca Farc i , Ales s a n d ro M u rr u , M a s s i m o Zonza, La ra Sa rritz u , F u l v i a M a m e l i , Luca Attor i , Va l e r i a R itzu , M a u ro D e ia n a , To n i n o B a ro n e , E rm a n n o P u sced d u , R i ccardo D e n a c i , Alfredo G o d e i , M a rco Matta n a V i s i t a d i d att ica 09/1 1 S a nta d i , G rotta d i Monte Mea n a L u c i o Mere u , R affa e l e S c h i rru, M a r i n a R u g g i i , F a b i o S c i a retta , G i u l i a n o M a s c i a , Va lenti n a P i s u , Anto n i o M a d ed d u , A n d rea Ceri m e l e V i s i t a d i d attica 1 1/ 1 1 I g l e s i a s , G rotta di Sa nta B a r b a ra Jo De Wa e l e , G a b r i e l a Pa n i + SSI Fotografia 1 2/1 1 I g l e s i a s , G rotta Sa nta B a rb a ra 2 Jo De Wae l e , G a b r i e l a P a n i + SSI Ca rotaggi per stu d i m i n e r a l o g i c i e p a l eoa m b ienta l i 1 3/1 1 G a i ro , G rotta d i Ta q u i s a ra Jo De Wa e l e , G a b r i e l a Pa n i , Angelo Nased d u , S i l vestro Pa p i n uto (SCD) Fotografia 1 4/1 1 I g l e s i a s , G rotta d i Sa nta B a r b a ra Loi, A n d rea C i n cott i , La ra Sa rritz u , G i o rg i o S a n n a , M a u ro D e i a n a , F r a n c e s c a Farc i , 04-05/ 1 2 C a g l i a ri , Acq uedotto rom a n o Lu c h i n o C h e s s a , Alfredo Godei G i u l i a n o M a s c i a , Stefa n i a C a m b a E s p lorazione e scavo Visita d i dattica 1 6/1 1 D o m u s n ova s, Pozzo Med ros 06-08/12 B a u n e i , S'Eni P i d a rg i u R i cca rdo Denaci, Erm a n n o Pusced d u , R affa e l e Sch i rr u , Va le ria R itzu , M a u ro D e i a n a , M a s s i m i l i a n o Zonza , F u l v i a M a m e l i , Fra ncesca F a rc i , C i n z i a M a s s a g l i Visita d i d atti c a Rosy Angio n i , Piero M u re n u , M a n u e l a Va d i longa, M a r i n a R u g g i u , M a u ro Placido, Francesca Masa l a , Nicolas Vad i l o n g a , To n i n o 20/1 1 C a g l i a ri , Acq u e d otto rom a n o Va lenti n a P i s u , C a r l o Ta ccori , To n i n o Barone, E m a n u e l e Are s u , Alfredo G o d e i , Fra ncesca Farc i , M a u ro D e i a n a , Ro berta Ma rra s , C a r l a P i r a s , Da ni e l e Arg i o l a s , F a b i o S c i a retta E s p l o ra z i o n e 22/1 1 C a g l i a r i , Acquedotto rom a n o Fi l i p po Are s u , L u c h i n o C h e s s a , M a rco Matta n a , A n d rea C i n cott i , Carlo Ta ccori, Roberto M u ra , Lore l l a Nettuno, P a o l o Atzori, B a rone, N a rciso Cocco, Aless a n d ro M u rru, Carla M u rru, Carlo Taccori Va rie 1 3 / 1 2 C a g l i a ri , Acq u e d otto ro m a n o Lu c h i n o Chessa Scavo 14/12 I g l e s i a s , G rotta d e l l a R a d ice M a rco Matta n a , Alfredo Godei, A n d rea C i n cott i , Carlo Ta ccori, Lara S a rritz u , G i a nc a r l o M a ri n i Vis ita d i d att ica Jo De Wae l e , G a b ri e l a P a n i + SSI C a rotaggi per st u d i m i n e r a l o g i c i e p a l eoa m b ienta l i Alfredo G o d e i , Lara Sa rritz u , 1 6/ 1 1 G o n n e s a , M i n iera d i S a n G i o va n n i J o D e Wae l e , G a b r i e l a P a n i + SSI 23/1 1 J e rz u , B recca 'e Pod d i n i 1 6/1 1 Fl u m i n i m a gg i o re, G rotta s ' O g h ittu Anto n i o Tro g u , G i a n c a r l o M a ri n i , Alfredo G o d e i , Lav i n i a C o n g i u , Erm a n n o Pusced d u , 26-28/1 1 U rzu l e i , G rotta d i S u Pa l u L u c i o Mere u , Va l e nti n a Arc a , Va l e n t i n a P i s u , Fabrizio Atze n i L u c i o Mereu, Va lenti n a P i s u , Fra ncesca Farci M a n u e l a Va d i l o n g a , P i e ro M u re n u , A n d rea V i s ita d i d attica Visita d i d attica Visita a l l ive l l o 220 e fotografia 88 Anthèo 7- 2003 Fa b i o S c i a retta Esp lo ra zio n e L u c i o M e re u , Va lenti n a P i s u , L u c i o Mereu E s p l o ra z i o n e e r i l i evo d i due d i a c l a s i 25-27/1 2 U rzu l e i , G rotta d i S u P a l u L u c i o Mere u , Va l e n t i n a P i s u Visita d i d atti c a 2 8/ 1 2 D o m u snovas, G rotta d i Monte Crabas