Siamo strozzati dai costi La scelta Fiat va replicata

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Siamo strozzati dai costi La scelta Fiat va replicata
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LA PROVINCIA
SONDRIO ECONOMIA
VENERDÌ 21 GENNAIO 2011
[SONDRIO ECONOMIA 11 ]
LA PROVINCIA
VENERDÌ 21 GENNAIO 2011
POLITICAE AZIENDE
«Siamo strozzati dai costi
La scelta Fiat va replicata»
L’imprenditore Agnelli (Alexia) lancia la provocazione all’assessore Abelli
«Restiamo sul territorio, ma delocalizzando gli utili sarebbero moltiplicati»
GORDONA «Un operaio che lavora in
Valchiavenna costa ad un’impresa almeno quattro volte di più rispetto a una
tuta blu polacca: con la delocalizzazione Alexia avrebbe 7 milioni di utili ogni
anno. E intanto nel Belpaese l’energia
costa un terzo in più rispetto ad altri
stati dell’Europa occidentale. La politica ci deve sostenere».
È l’analisi di Paolo Agnelli, l’imprenditore bergamasco che a metà degli anni Novanta ha portato il Gruppo Agnelli Metalli in Valchiavenna con le Trafilerie alluminio Alexia.
Agnelli affianca all’impegno nella propria azienda quello di presidente di
Confapi Lombardia, l’associazione della piccola e media industria. E mentre
Federmeccanica rileva che il contratto aziendale può essere sostitutivo di
quello nazionale, Agnelli promuove le
mosse dell’ad di Fiat, Sergio Marchionne, e chiede un supporto concreto alla
politica per affrontare quella che l’assessore regionale, Andrea Gibelli, che
lo sta accompagnando nella visita all’azienda, definisce «concorrenza sleale».
«Partiamo dall’energia, per ricordare
che a causa delle scelte contro il nucleare degli anni Ottanta siamo costretti a
pagare il 35% in più rispetto a chi lavora all’estero – rileva Agnelli -. Si tratta di 100mila euro che potremmo risparmiare». Non bisogna dimenticare
le differenze nel costo della manodopera. «Non parliamo solo di Cina e India, basta fermarsi nell’Unione europea.
Se trasportassi la mia azienda in Polonia, dove abbiamo una piccola filiale,
avrei un utile di 7 milioni di euro. Abbiamo di fronte una scelta difficile. Là
regalano il terreno alle imprese purché
si investa. Stiamo qui perché oltre al legame con il territorio - decisamente forte per chi ha 103 anni d’attività - c’è la
necessità di lavorare nel nostro Paese.
Lavoriamo in 111 settori, spesso di nicchia, collaborando con aziende italiane. Se ci spostassimo lontano perderemmo tutti questi legami. Non possiamo dimenticare il tema della competitività: non è logico giocare una partita di pallone con una gamba legata contro un avversario perfettamente in forma. Si dice che gli accordi di Maastricht devono valere per tutti, ma noi siamo nettamente svantaggiati rispetto ad
altri concorrenti. Questi nostri sforzi
dovrebbero essere riconosciuti anche
dalla politica, con leggi e agevolazioni
che supportino le aziende. Ben venga
Marchionne che ha fatto questo cambiamento epocale, che sicuramente porterà qualche vantaggio. Ma a noi cosa
resta? »
Cristiano Agnelli, figlio di Paolo e amministratore di Alexia, entra nel dettaglio della situazione.
«Un operaio in Italia costa 30mila euro, in Polonia 7mila, e i loro contratti
sono meno onerosi anche sotto altri
punti di vista. Inoltre il mercato del lavoro è molto più flessibile. E l’energia
è la seconda spesa per un’azienda come la nostra».
E proprio il costo dell’energia è fonte
di rilevanti preoccupazioni per Succetti graniti. A pochi kilometri dal confine con la Svizzera, non si può fare a meno di osservare «che nei Grigioni c’è un
prezzo inferiore di un terzo rispetto a
quello che si paga da noi», osserva Paolo Succetti, socio della società fondata
nel 1945.
«Senza dimenticare la burocrazia e i costi che ne conseguono».
Dall’Unione artigiani di Sondrio, rappresentata a livello provinciale dal vicepresidente Gionni Gritti e dal segretario Ornella Moroni e per la sezione di
Chiavenna dal presidente Stefano Coldagelli e dal segretario Marco Vedovelli, è arrivata una riflessione dedicata alle sfide della categoria. «Numerose
aziende soffrono, anche per i ritardi nei
pagamenti – ha rilevato Gritti -. Servono semplificazione delle procedure, innovazione nei trasporti e nella logistica. E non possiamo dimenticare la necessità di avere scuole professionali in
grado di rispondere alle esigenze del
mercato del lavoro».
Stefano Barbusca
[ha detto]
[ L’INTERVENTO ]
Gibelli: pronti a sostenere
le nostre imprese all’estero
[ ALEXIA ]
«Creare reti di aziende per lanciare i brand di territorio»
i numeri
La Alexia ha 130 dipendenti
in Valchiavenna e registra 45
milioni di euro di fatturato.
Nell’area produttiva sono
presenti tre linee che utilizzano la tecnologia dell’estrusione. Le moderne presse da
1650, 1800 e 2800 tonnellate
per cm2 estrudono le billette
di alluminio e danno vita ai
profilati, disponibili in diverse leghe e in un range di peso che va dagli 80 grammi ai
29 kili al metro.
LA VISITA
Due momenti della visita di
Gibelli all’interno delle due
aziende Alexia e Succetti in
Vlachiavenna
GLI UTILI
«Un operaio che lavora in Valchiavenna costa ad un’impresa almeno quattro volte di più
rispetto a una tuta blu polacca: con la delocalizzazione Alexia avrebbe 7 milioni di utili
ogni anno».
L’ENERGIA
«Partiamo dall’energia: a causa delle scelte
contro il nucleare degli anni Ottanta siamo
costretti a pagare il 35% in più rispetto a chi
lavora all’estero. Si tratta di 100mila euro che
potremmo risparmiare».
NON DELOCALIZZO
«Se trasportassi la mia azienda in Polonia, dove abbiamo una piccola filiale, avrei un utile
di 7 milioni di euro. Abbiamo di fronte una
scelta difficile. Là regalano il terreno alle imprese purché si investa. Stiamo qui perché oltre al legame con il territorio c’è la necessità
di lavorare nel nostro Paese.
[l’impresa Alexia ]
Un’industria con 130 dipendenti
e un giro d’affari di 45 milioni
GORDONA (s.bar.) Ha 130 dipendenti
in Valchiavenna e registra 45 milioni di
euro di fatturato.
Sono numeri decisamente significativi
per la provincia di Sondrio quelli di
Alexia, azienda del gruppo bergamasco
Agnelli metalli che da circa quindici anni è attiva in riva al Mera. Numeri che
secondo il titolare potrebbero essere ben
diversi se solo co fosse meno «concorrenza sleale»: dai costi sul
lavoro, al csoto delle materie prime fino a quello dell’energia, pagata
ain media un 25% in
più rispetto a qualsiasi altro competitor europeo o del
Far Est.
Lo stabilimento di
Gordona
delle
Trafilerie alluminio Alexia occupa
una superficie di
30mila mq nell’area
industriale di via Al
piano. Dà lavoro a 130
persone (con circa 40 donne), con una crescita costante negli anni. Nell’area produttiva sono presenti tre linee che utilizzano
la tecnologia dell’estrusione. Le moderne presse da 1650, 1800 e 2800 tonnellate per cm2 estrudono le billette di alluminio e danno vita ai profilati, disponibili in diverse leghe e in un range di
peso che va dagli 80 grammi ai 29 kili al
metro. Il fatturato di Alexia nel 2010 ha
raggiunto i 45 milioni di euro e nel 2011
si punta su una produzione di 31mila
tonnellate, con un incremento del 20%
rispetto all’anno scorso. Una crescita che,
secondo le previsioni, permetterà di ritornare ai livelli del 2007, lasciando alle spalle una crisi che non ha risparmiato anche le aziende più solide e innovative.
Il Gruppo Agnelli può contare su più di
un secolo di esperienza nella lavorazione e nel trattamento del metallo. Risale
al 1907, infatti, la fondazione della Baldassarre Agnelli di Bergamo, capofila del gruppo. Esperienza,
know-how tecnologico, alti standard qualitativi e
un’offerta
globale
estremamente ricca
di prodotti e servizi
rappresentano la
forza della realtà
industriale orobica, che dà lavoro a
circa quattrocento
dipendenti.
La gamma dei prodotti di Alexia e del
Gruppo è vastissima.
Comprende, tra gli altri, prodotti per l’edilizia e l’industria oltre a
porte, portoni e tapparelle. Il
gruppo Agnelli è attivo anche nell’editoria con quote capitali nella società
che edita «Il nuovo Giornale di Bergamo».
Il
sito
internet
è
www.alluminioalexia.com. Non va dimenticato il supporto offerto dal gruppo
a diverse formazioni sportive, ad esempio nell’ambito del ciclismo. A livello
valchiavennasco, da diversi anni sulle
maglie dell’Us Chiavennese, principale
formazione del calcio locale, c’è il marchio delle Trafilerie Alexia.
[ SUCCETTI ]
i numeri
Dieci dipendenti e un milione di euro di fatturato, con la certezza
di portare avanti una tradizione che arriva da lontano. La ditta Succetti nacque nel 1945, con l’apertura di cave di granito e ghiandone a Villa di Chiavenna e Montespluga da parte di Mario Succetti. Nel 1960 si aprirono nuovi orizzonti. Si iniziò la lavorazione
meccanica dei marmi, dei graniti e delle beole, con la realizzazione di un laboratorio a Chiavenna.
CHIAVENNA (s.bar.) «Made in
Italy by Lombardia» con la provincia di Sondrio protagonista.
Andrea Gibelli, vice presidente leghista della Regione Lombardia e
assessore all’Industria e Artigianato, ha aperto con questa riflessione la dodicesima tappa dell’«Assessorato itinerante» che nella giornata di ieri si è svolta in Valchiavenna. E in questa Valle Gibelli ha
visitato due aziende per «ascolater e capire i porblemi dei nostri
imprenditori».
All’Alexia Trafileria di Gordona,
azienda leader nell’alluminio, Gibelli è tornato a parlare della grande importanza del cosiddetto
«brand territoriale» per il mercato
regionale lombardo. «Più siamo riconoscibili su un territorio specifico, più all’estero i nostri prodotti vengono identificati in maniera quasi automatica. È necessario
promuovere un «made in Italy in
Lombardia» e in questo discorso
la provincia di Sondrio dovrà essere legata anche alla produzione
e alla trasformazione dell’alluminio». E alle richieste di Paolo
Agnelli, che si è soffermato sulla
necessità di un sostegno alle imprese dalla politica, Gibelli ha replicato che è fondamentale la rapida costruzione di strumenti a favore delle imprese assolutamente semplificati. «Servono strumenti utili - ha detto l’assessore all’Industria -, basta con le sovrapposizioni. Quelli di Regione Lombardia devono essere facilmente identificabili. L’imprenditore deve avere ben chiaro a chi si deve rivolgere all’interno della Regione. Stiamo lavorando anche per semplificare il più possibile, per facilitare così le aziende. Molte volte gli
stessi proprietari delle imprese ci
hanno segnalato che servono immediati interventi, perché il mercato corre veloce».
Gibelli è tornato a ribadire con forza che è necessaria una «politica
nazionale di reti di imprese soprattutto in tema di internazionalizzazione, perché sul mercato internazionale non ci sono solo le grandi imprese, ma anche i piccoli si
interrogano su come andarci».
Alla Succetti graniti si è parlato
anche di formazione. «Nella cultura dei giovani lombardi c’è un’inversione di tendenza rispetto al
passato sulla figura dell’operaio.
L’operaio del 2011 è un giovane
che non ha più le mani sporche
dell’olio delle macchine, ma si
confronta con l’hi-tech, con l’informatica, con i grandi sistemi di
software. Sa di essere un protagonista in un processo produttivo e
proprio questo rappresenta un elemento di eccellenza su cui Regione Lombardia ha investito e investe». Anche Massimo Sertori, presidente della provincia di Sondrio,
ha partecipato all’iniziativa. E di
fronte alla richiesta di supporto
dalle aziende sul fronte dei costi
dell’energia, ha ricordato «che con
la nuova legge sulle concessioni
arriveranno competenze e risorse
dal comparto idroelettrico». Non
bisognerà puntare, secondo Palazzo Muzio, su una semplice riduzione delle bollette. «I rappresentanti eletti dai cittadini decideranno come utilizzare le risorse. Una
parte dei proventi potrà essere usata per ridurre i costi dell’energia.
Ma attenzione: non credo che la
scelta di ridurre le tariffe in maniera generalizzata possa essere vincente».
[l’azienda Succetti Graniti ]
La sua opera richiesta anche per la metropolitana di Milano
CHIAVENNA (s.bar.) Dieci dipendenti e un milione di euro di fatturato, con la certezza di portare avanti una tradizione che arriva da lontano. La seconda azienda visitata ieri dall’assessore regionale Andrea Gibelli è la Succetti Graniti, un’impresa che dalla Valchiavenna si è ritegliata ruoli di assoluto rilievo anche in ambito lombardo. Proprio negli ultimi tempi si è
occupata della diramazione della metropolitana di Milano da Famagosta ad Assago Milanofiori Forum, due nuove fermate interamente
in superficie e affiancate all’autostrada A7. L’o-
biettivo della linea è stabilire un collegamento
diretto dal centro città al polo esterno di Milanofiori, di cui è prevista una consistente espansione. L’intervento dell’azienda valchiavennasca ha interessato il prolungamento M2 da
Famagosta ad Assago Milanofiori Forum. Si tratta di un’opera particolarmente attesa dalla popolazione della zona di Assago che, da anni,
puntava su questo colelgamento veloce con il
centro di Milano attraverso la linea verde. I materiali utilizzati dalla Succetti Graniti per questo importante lavoro sono stati Serizzo Dubi-
no (della Cava Spinida a Dubino) e Bianco Sardo S.B. (Sassari).
Non si tratta del primo lavoro di questa portata realizzato da Succetti graniti (www.succettigraniti.com). Tra le realizzazioni, solo per citare alcuni esempi, ci sono la fontana di piazza San Babila e altri alvori simili in provincia
di Sondrio. La ditta Succetti nacque nel 1945,
con l’apertura di cave di granito e ghiandone a
Villa di Chiavenna e Montespluga da parte di
Mario Succetti. Nel 1960 si aprirono nuovi orizzonti. Si iniziò la lavorazione meccanica dei
marmi, dei graniti e delle beole, con la realizzazione di un laboratorio a Chiavenna. Nel 1973
la ditta si trasformò in snc e nel 1991 nella moderna Succetti Luciano srl per soddisfare un
mercato che richiedeva lavorati più complessi.
Nel 1998 la Succetti Graniti ha iniziato l’estrazione della pietra ollare (steatite), cavata a Chiavenna sin dall’epoca Romana. Come sottolineato dai titolari nel corso dell’incontro di ieri, la
Succetti graniti da parte del Consorzio estrattori pietre ornamentali della Provincia di Sondrio.