Qui è veramente tutto oro ciò che brilla!

Transcript

Qui è veramente tutto oro ciò che brilla!
Qui è veramente tutto oro ciò che brilla!
Gli opali sono la loro passione, la creazione di gioielli unici la loro forza. Nell’oreficeria
di Walter e Karin Wallnöfer l’oro fa da protagonista.
Quando i suoi clienti tornano anche dopo anni con un suo gioiello al collo oppure alla mano,
Walter Wallnöfer lo riconosce subito. Ogni creazione è unica e rimane impressa nella sua
mente, a volte per la particolare forma, a volte per la bellezza della pietra preziosa
incastonata. Walter svolge con grande passione il suo lavoro di orafo da più di 41 anni e
teoricamente potrebbe già andare in pensione, ma non riesce a lasciare la sua oreficeria che
gestisce in proprio dal 1980. Il motivo non è sicuramente la mancanza di nuove leve poiché
le sue due figlie hanno entrambe concluso l’apprendistato di orafo e la figlia Karin lavora già
da tempo in oreficeria con lui. Karin sapeva fin da piccola che sarebbe diventata orafa. In
effetti, ha sempre ammirato il padre capace di creare monili di rara bellezza.
L’opale – la pietra dell’amore e della speranza. Padre e figlia condividono abilità, pazienza
e amore per ogni singolo dettaglio. Spesso la loro passione sfocia perfino nel perfezionismo.
A questo si aggiunge uno spiccato senso per le proporzioni e occhio per i giusti abbinamenti,
doti che il padre ha saputo tramandare alla figlia. Egli rimane comunque il più creativo dei
due, sostengono entrambi all’unisono.
L’oreficeria „Völser Goldschmiede“ è nota soprattutto per la lavorazione particolare degli
opali e la creazione di monili unici, aspetti che hanno regalato notorietà alla bottega anche
fuori l’area vacanze Alpe di Siusi. „Ogni pietra è unica sia nella forma, sia nel colore“ spiega
Karin, togliendo dalla cassaforte un cassetto di opali. Il luccichio nei suoi occhi tradisce la
sua grande passione per queste pietre preziose che evidentemente condivide con il padre.
Negli anni, padre e figlia, hanno sviluppato uno stile unico e particolare, dal quale non si
scostano quasi mai e che viene molto apprezzato dai clienti. A Münster, Karin ha frequentato
un corso di formazione per incastonatrici di pietre preziose e ora padroneggia una tecnica
unica che prevede anche l’impiego di uno speciale macchinario. Sei anni fa, sempre a
Münster, la giovane ha conseguito l’esame di maestro. Anche se avrebbe avuto molte
proposte per rimanere all’estero, non ha mai veramente pensato di lasciare l’Alto Adige.
Nel 2003 Karin Wallnöfer creò furore in Alto Adige, anno in cui la giovane orafa partecipò alla
37° edizione del „WorldSkills Competition“, il campionato mondiale dei mestieri a San Gallen
in Svizzera. Un’esperienza unica per Karin. Poter gareggiare tra 673 partecipanti provenienti
da 36 diversi paesi ha elettrizzato la giovane artista che nella sua categoria è riuscita a
piazzarsi al 3° posto dopo i vinciniori provenienti da Corea e Tailandia. Naturalmente non
poteva mancare il padre che ha assistito Karin prima e durante il campionato. La giovane e
ambiziosa orafa ha partecipato, sempre accompagnata dal padre, e in rappresentanza
dell’Associazione Provinciale dell’Artigianato, anche ai mondiali di Seoul (2001), Helsinki
(2005) e Giappone (2007). La partecipazione di Karin ai campionati del 2003 è comunque
rimasta per Walter una delle sfide più grandi, ma si ricorda con emozione anche dei
campionati di Helsinki dove l’Alto Adige ha vinto l’oro. „Una buona preparazione è
indispensabile“, dice Walter. „L’orafo non deve lasciare niente al caso, anche se la creatività
gioca un ruolo determinante.” Durante i campionati “WorldSkills” i partecipanti devono
riprodurre in modo preciso e fedele, nonché in un determinato lasso di tempo, un monile in
precedenza selezionato. Nella vita reale dell’orafo, il tempo non è un fattore determinante.
Nella bottega „Völser Goldschmiede“ regna un placido silenzio. Il lavoro creativo richiede
tranquillità e concentrazione. Mentre Marianne, moglie di Walter e mamma di Karin, ordina i
preziosi in vetrina e si occupa della vendita, Walter e Karin formano, limano, saldano e
fissano monili unici seduti ai rispettivi tavoli di lavoro. A volte ci sono anche degli scambi
d’opinione. Walter predilige l’oro giallo per la sua ottima malleabilità, duttilità e resistenza.
Karin invece ama di più l’oro rosso in combinazione con l’oro bianco. „L’oro rosso si abbina
meglio al colore della pelle, perché non risalta tanto quanto l'oro giallo", sostiene. „A mio
avviso è un po’ più fine.“ L’oro bianco al contrario é più astratto. Walter comunque non perde
mai la calma, il gusto, si sa, è una cosa molto individuale e alla fine decide comunque
sempre il cliente.
La moda influenza notevolmente il mestiere dell’orafo che spesso deve adattarsi al gusto
dell’acquirente. „Negli anni ‘70 si prediligeva l’oro bianco”, si ricorda Walter. „Poi venne il
momento dell’oro rosso, tendenza che resistette fino agli anni ‘90. Poi si affermarono
nuovamente i metalli bianchi.“ Al momento si riscontra nuovamente una tendenza per i
metalli rossi. Tutti i tipi d’oro hanno pressoché lo stesso prezzo, essendo il colore
esclusivamente il risultato della percentuale di argento e rame contenuta nell’oro. In Italia,
per tradizione e cultura, tutti i gioielli d'oro hanno titolo a 750 millesimi d’oro (18 carati),
mentre in Germania per la produzione di gioielli viene utilizzato oro a 585 millesimi d’oro (14
carati) e 333 millesimi d’oro (8 carati), cioè con una percentuale maggiore di argento e rame.
Il timbro sul gioiello dà solitamente informazione sulla percentuale d’oro del gioiello. In Italia il
timbro è obbligatorio e permette di arrivare fino al produttore del monile acquistato.
Al momento il prezzo dell’oro è alquanto elevato. Questo succede sempre in periodi di crisi
quando la fiducia nella valuta monetaria è bassa. In questi momenti investire in ora è più
redditizio. Per i semplici amanti gioielli d’oro l’acquisto diventa così più costoso. A questo
punto bisogna far di necessità virtù e ritornare alla semplicità. „Se un tempo si vendevano
oggetti d’oro molto grandi, ora vengono richiesti monili più piccoli", spiega l'orafo di Fiè.
„Comunque anche in tempo di crisi non si rinuncia mai a un gioiello in oro e ci sono
ricorrenze che richiedono sempre un monile prezioso: un anello per l’amata, una collana per
la madre, una catenina per il battesimo, ecc.” „Un gioiello perdura nel tempo e questo è
importante anche per noi giovani”, sottolinea Karin. “Creazioni di qualità saranno sempre
apprezzate anche in futuro.“
Testo: ELISABETH AUGUSTIN