Obiettivo - Informatore Agrario
Transcript
Obiettivo - Informatore Agrario
Obiettivo 3 - 2010 in collaborazione con GRANO TENERO MERCATO ITALIANO i prezzi del grano, soprattutto estero, in funzione delle continue tendenze ribassiste che negli ultimi giorni si sono susseguite nell’Ue e nel Mondo. Nel nostro Paese la domanda da parte dell’industria molitoria rimane fiacca, mentre l’industria mangimistica manifesta sempre maggiore interesse. Resta rilevante l’appiattimento di prezzo fra grano panificabile e foraggero vista la scarsa disponibilità di quest’ultimo, mentre la normalizzazione della situazione logistica sta determinando un significativo calo dei costi di trasporto del prodotto estero con conseguente ridimensionamento dei prezzi finiti arrivo camion. Nonostante l’apprezzamento del dollaro, i prezzi del grano foraggero dai porti dal Mar Nero sono in calo e tuttavia rimangono poco competitivi nei confronti del prodotto reso camion. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano tenero (2009) I prezzi del grano italiano sono pari a 142-145 euro/t per il misto rosso e 155 euro/t per i bianchi; il grano estero di base arrivo camion è quotato attorno a 150 euro/t dalla Francia, 148 euro/t dalla Germania e 146 euro/t dall’Ungheria sia per uso molitorio sia mangimistico. Il grano foraggero in partenza porto vale 143-144 euro/t. Intanto si comincia a parlare di grano tenero “nuova campagna” a valori fra 145 e 150 euro/t al raccolto. GRANO TENERO MERCATO EUROPEO Con le 510.000 tonnellate aggiudicate la scorsa settimana il grano esportato nella corrente stagione ha raggiunto 9,6 milioni di tonnellate. Sembra che delle 500.000 t di grano di alta qualità acquistate dall’Arabia Saudita ben 440.000 siano state fornite dalla Germania. Il buon andamento stagionale (caratterizzato da abbondanti precipitazioni), potrebbe anche quest’anno favorire ottimi raccolti di grano nei Paesi del Maghreb che sono fra i principali importatori di grano comunitario con conseguente penalizzazione delle nostre esportazioni. Nonostante l’apprezzamento del dollaro renda sempre meno competitivo il grano Usa, la concorrenza sui mercati internazionali è sempre dura, visti anche i cali di prezzo del prodotto dal Mar Nero e dal Kazakistan. I primi dati disponibili sulla prossima campagna (Strategie Grains) prospettano uno scenario nell’Ue che di elevata disponibilità cerealicola visto il consistente stock di inizio campagna. La produzione in aumento del 3% (con un andamento stagionale normale) e il leggero calo nel consumo interno potrebbe portare a uno stock finale di 22,7 milioni di tonnellate (18,4 quello stimato per la campagna in corso). In questo periodo dell’anno si tratta comunque solo di ipotesi. I prezzi sui principali mercati sono sostanzialmente stabili, anche se la tendenza rimane sicuramente ribassista. Inoltre, raggiungere l’obiettivo di esportazione di 18 milioni di tonnellate diventa sempre più difficile e il consumo interno è condizionato anche dai bassi prezzi dell’orzo foraggero e dal progressivo calo del mais. Il potenziale ribasso dei prezzi è comunque limitato a 4-6 euro/t nei Paesi eccedentari prima di arrivare al prezzo di intervento. In Francia i prezzi sul Matif si sono stabilizzati attorno a 125-126 euro/t, in Germania sono a 112-114 euro/t partenza Sud-ovest del Paese, mentre in Ungheria sono pari a 108-110 euro/t partenza. GRANO TENERO MERCATO MONDIALE In seguito alla diffusione dei dati dell’Usda di gennaio, e sulla spinta dell’apprezzamento del dollaro, continua la tendenza ribassista per il grano un po’ su tutti i mercati. Sui principali mercati a termine i valori del secondo semestre 2010 sono comunque più alti, dall’8 al 15%, di quelli del primo, ciò a causa dell’ipotesi che negli Usa vi sia un calo di produzione, e del rischio meteorologico sui raccolti. Le condizioni climatiche in Russia e Ucraina sono molto favorevoli per i cereali vernini, in quanto il manto nevoso protegge le colture dalle bassissime temperature (da -15 a -20 °C) di questo periodo. I prezzi Fob in dollari/t sono 201 negli Usa, 198 in Australia, 235 in Argentina e 180 dalla Russia. GRANO DURO MERCATO ITALIANO La situazione di mercato è in ulteriore peggioramento anche se ormai i prezzi, probabilmente, sono arrivati nel punto più basso costituito dall’utilizzo zootecnico. A prezzi che variano tra i 135 e 140 euro/t partenza a seconda delle zone, le offerte di prodotto di qualità non eccellente trovano consistente interesse da parte di mangimisti per il ritiro pronto. A questo punto, in molte zone del Paese, il grano duro è il cereale a più buon mercato, per cui i cali dovrebbero arrestarsi. ANDAMENTO dei prezzi nazionali ed esteri del grano duro (2009) GRANO DURO MERCATO EUROPEO La situazione è sempre molto pesante data l’impossibilità di esportare le consistenti eccedenze sia in Francia sia Spagna. I prezzi Fob sono ancora attorno a 160 euro/t sia dalla Francia sia dalla Spagna. GRANO DURO MERCATO MONDIALE I prezzi Fob in dollari/t sono pari a 222 dal Canada e 230 dagli Usa. MAIS e SOIA MERCATO ITALIANO Alla ripresa effettiva delle attività dopo le feste, il mercato nazionale sembra essere completamente cambiato: Il mais estero ha ricominciato a essere offerto a prezzi competitivi arrivo camion, il grano foraggero e panificabile è tornato a valori inferiori al mais, sia sul partenza porto sia per arrivo camion, e ora anche il grano duro compete con il granoturco. Nell’attuale situazione il mais è il cereale più caro e, anche se i suoi prezzi non sarebbero di per sé molto ribassisti, è probabile che arretrino per poter competere con le altre materie prime nell’uso zootecnico. Per i consumatori del sud Italia attualmente il mais non è concorrenziale neanche rispetto al grano duro di buona qualità e la cosa è destinata a protrarsi ancora per diverso tempo. Il potenziale di ribasso non è tuttavia molto ampio, visto che i prezzi di cui si parla per la nuova campagna sono già leggermente più alti di quelli della vecchia. I prezzi partenza sul pronto sono 137 euro/t in Friuli, 139 euro/t in Veneto e 140141 euro/t in Emilia; per ottobre-dicembre si parla di 145 euro/t partenza dal Veneto. Il mais estero arrivo Lombardia-Emilia vale intorno a 148 euro/t arrivo da pronto a Marzo. I prezzi del seme di soia sono fra 325 e 330 euro/t partenza. MAIS e SOIA MERCATO EUROPEO I prezzi del mais si sono indeboliti anche negli altri Paesi europei; la competizione con il grano e l’orzo nell’uso zootecnico sta determinando un calo abbastanza significativo soprattutto in Francia dove i valori sul Matif sono diminuiti fino a 135 euro/t, mentre in Ungheria siamo tornati intorno a 110-112 euro/t partenza. MAIS e SOIA MERCATO MONDIALE I dati Usda hanno determinato un consistente ridimensionamento dei valori del mais sul Cbot (da 420 a 360 cent/bushel) anche per le vendite effettuate dai fondi di investimento. Alla debolezza dei mercati dei futures contribuisce l’apprezzamento del dollaro e la stretta finanziaria in Cina. I prezzi Fob in dollari/t sono pari a 175 dagli Usa e 174 dall’Argentina. NOTIZIE VARIE NOTIZIE VARIE STOCK MONDIALI DI GRANO SUPERIORI A QUELLI 2009 L’IGC (International Grains Council) conferma nel suo rapporto le cifre diffuse dall’USDA (United States Department of Agriculture) con un stock mondiale di grano pari a 197 milioni di tonnellate, cioè 32 milioni in più rispetto allo scorso anno. Le superfici destinate a grano per la prossima campagna sono in ribasso di solo l’1%, nonostante un forte calo negli Stati Uniti e saranno pari a circa 221 milioni di ettari. NOTIZIE VARIE PRESTO I FUTURE ANCHE PER IL GRANO DURO Contratti future per il grano duro anche in Italia. Questo il progetto che bolle nella pentola di Borsa Italiana e Italmopa con l’obiettivo di garantire maggiore fluidità al mercato del duro, una continuità di approvvigionamento dell’industria molitoria e una migliore gestione del rischio prezzo per i produttori. Il progetto futures è ancora un abbozzo ma, garantiscono i responsabili di Borsa Italiana, entrerà in funzione non appena verranno decisi i dettagli tecnici dell’operazione, come luogo o luoghi della consegna fisica della merce, qualità standard del prodotto, numero di scadenze e una camera arbitrale. Obiettivo