FP BDR Nota informativa_31 03 2016_3003

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FP BDR Nota informativa_31 03 2016_3003
Fondo pensione ex BDR
Fondo pensione per il Personale dell'ex Banca di Roma
Fondo Pensione Preesistente
Iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n. 1162
Scheda informativa
Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 marzo 2016
La presente Scheda Informativa è redatta sulla base dello schema di ‘Nota Informativa’ approvato da
Covip in data 31 ottobre 2006.
In coerenza con le indicazioni dell’Autorità di vigilanza, allo schema-tipo sono stati apportati gli
adattamenti derivanti dalla circostanza che il Fondo è chiuso al collocamento; conseguentemente
sono state omesse le informazioni strettamente necessarie nella fase di raccolta delle adesioni.
La Scheda Informativa si compone delle seguenti quattro sezioni:
 Scheda sintetica
 Caratteristiche della forma pensionistica complementare
 Informazioni sull’andamento della gestione
 Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare
In ragione della peculiare condizione del Fondo e delle finalità del documento le informazioni in
esso contenute riguardano preminentemente la sezione a contribuzione definita.
La presente Scheda viene tenuta costantemente aggiornata ed è pubblicata sul sito web del
Fondo all’indirizzo www.fondopensionebdr.it; la stessa non è soggetta a preventiva approvazione
della Covip.
Il Fondo si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie in essa
contenuti.
Fondo Pensione Preesistente
Iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n. 1162
SCHEDA SINTETICA
CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE
Informazioni generali
Perché una pensione complementare
Lo scopo del Fondo
Come si costruisce la pensione complementare
La struttura di governo del Fondo
Quanto e come si versa
Il TFR
Il contributo individuale e il contributo del datore di lavoro
L’investimento
Dove si investe
Attenzione ai rischi
Le proposte di investimento
Le scelte di investimento
a) come stabilire il profilo di rischio
b) le conseguenze sui rendimenti attesi
c) come modificare la scelta nel tempo
Le prestazioni pensionistiche
Cosa determina l’importo della prestazione
La pensione complementare
La prestazione in capitale
Cosa succede in caso di decesso
In quali casi puoi disporre del capitale prima del pensionamento
Le anticipazioni
Il riscatto della posizione maturata
Il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare
I costi connessi alla partecipazione
I costi nella fase di accumulo
L’indicatore sintetico dei costi
I costi della fase di erogazione
Il regime fiscale
I contributi
I rendimenti
Le prestazioni
Altre informazioni
La valorizzazione dell’investimento
La comunicazione periodica e altre comunicazioni agli iscritti
Reclami e modalità di risoluzione delle controversie
Informazioni sull’andamento della gestione
Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare
Scheda informativa
Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di Roma
SCHEDA SINTETICA
(dati aggiornati al 17.03.2016)
La presente Scheda sintetica costituisce parte integrante della Scheda informativa. Essa è redatta al
fine di facilitare il confronto tra le principali caratteristiche del Fondo rispetto ad altre forme
pensionistiche complementari.
Presentazione del Fondo
Elementi di identificazione
Il Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di Roma (di seguito anche solo Fondo ex BDR) è il
fondo pensione complementare per i lavoratori della ex Banca di Roma costituito in forma di
associazione riconosciuta e finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del
sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.
Il Fondo - risultante dall’unificazione del Fondo di Previdenza per il Personale del Banco di Santo Spirito
e del Fondo Pensioni per il Personale del Banco di Roma - è stato istituito sulla base degli Accordi
stipulati il 30 luglio 1998 e il 12 febbraio 1999 tra le Fonti Istitutive ed è iscritto all’albo tenuto dalla
COVIP con il n. 1162.
Natura giuridica, regime previdenziale e destinatari
Il Fondo è strutturato secondo due distinte gestioni:
-
Gestione a prestazione definita
I Fondi di questo tipo garantiscono certezza quanto al valore economico della prestazione
pensionistica, già all’origine ‘definita’ con riferimento al livello del reddito.
La Gestione eroga prestazioni definite in forma di rendita.
Alla Gestione risultano iscritti i dipendenti in servizio, già iscritti al Fondo alla data del 31.12.1997.
-
Gestione a contribuzione definita
Nei Fondi di questo tipo è definita l’entità delle contribuzioni domandate agli aderenti; il
rendimento finale costituisce invece una variabile dipendente dai risultati della gestione finanziaria
del patrimonio del Fondo.
La Gestione eroga prestazioni in forma sia di rendita che di capitale.
Alla gestione aderiscono i dipendenti già iscritti al Fondo alla data del 31.12.1997 e coloro che vi
hanno aderito successivamente in base a quanto previsto dalle norme di Statuto.
In conformità alle previsioni del Protocollo di gestione del processo di integrazione del nuovo Gruppo
UniCredit del 3 agosto 2007, il Fondo ex BDR - con decorrenza 1° ottobre 2007 - non può accettare
nuove adesioni.
L’art. 11 del Protocollo stabilisce infatti che, ferma restando l’adesione dei Lavoratori al Fondo
Pensione al quale sono iscritti, i dipendenti:
- assunti nel Gruppo a partire dal 1° ottobre 2007
- confermati a tempo indeterminato successivamente a tale data
- in servizio e non iscritti alla data del 30 settembre 2007 ad alcuna forma di previdenza
complementare operante nel Gruppo
con decorrenza 1° ottobre 2007 aderiranno al Fondo Pensione del Personale delle Aziende del
Gruppo UniCredit.
Sono attivabili posizioni previdenziali a favore di familiari fiscalmente a carico degli iscritti secondo
quanto indicato nel Titolo IV dello Statuto.
Scheda informativa
La partecipazione alla forma pensionistica complementare
La partecipazione alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal d.lgs. 5 dicembre 2005, n.
252, consente all’iscritto di beneficiare di un trattamento fiscale di favore sui contributi versati, sui
rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite.
Documentazione a disposizione dell’iscritto
Lo Statuto e la Scheda informativa sono resi disponibili sul sito internet e presso la sede del Fondo. Con
le stesse modalità, sono resi disponibili il Documento sulle anticipazioni (Regolamento), il Documento sul
regime fiscale, il Regolamento per il trasferimento tra comparti e ogni altra informazione generale utile
all’iscritto.
N.B. Le principali disposizioni che disciplinano il funzionamento del Fondo e il rapporto tra il Fondo e
l’iscritto sono contenute nello Statuto, del quale si presuppone la lettura.
Recapiti utili
Sito internet del Fondo:
Telefono:
Fax:
Sede legale:
Indirizzi mail:
www.fondopensionebdr.it
06.5445.1
06-4561.8030
Via Padre Semeria 9, 00154 Roma
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Per le richieste di carattere generale è possibile telefonare al call center di Unicredit al numero:
800.15.15.15.00 (Opzione 4 ESSSC – Opzione 5 Altre Richieste HR).
Scheda informativa
Tavole di sintesi delle principali caratteristiche del Fondo
Contribuzione
La contribuzione al Fondo Pensione è stabilita dallo Statuto in coerenza con gli accordi aziendali.
Il finanziamento del Fondo può essere attuato mediante il versamento dei contributi a carico dei
lavoratori, del datore di lavoro e attraverso il conferimento del TFR maturando ovvero mediante il solo
conferimento del TFR maturando.
Si riportano di seguito i livelli di contribuzione previsti per le diverse categorie di Iscritti:
Iscritti al Fondo prima del 28.04.1993 (c.d. ‘Vecchi iscritti’)
• 2% della retribuzione imponibile ai fini dell’AGO a carico del datore di lavoro;
• 2% della retribuzione imponibile ai fini dell’AGO a carico del dipendente;
• una quota di TFR compresa tra 0 e 4 punti.
A decorrere dal 1 gennaio 2007, gli iscritti possono conferire la quota residua del Tfr non già
destinata al Fondo.
Iscritti al Fondo dopo il 28.04.1993 aventi contributi a previdenza obbligatoria antecedenti a tale
data
• 2% della retribuzione assunta come base per la determinazione del TFR, a carico del datore di
lavoro;
• una percentuale liberamente determinata della retribuzione di cui al punto precedente, a carico
del dipendente;
• una quota di TFR non inferiore a 2 punti, con possibilità di incrementi successivi.
Coloro già iscritti alla data del 31 dicembre 2006, possono conferire la quota residua del TFR non già
destinata al Fondo.
Iscritti al Fondo dopo il 28.04.1993 aventi contributi a previdenza obbligatoria successivi a tale data
• 2% della retribuzione assunta come base per la determinazione del TFR, a carico del datore di
lavoro;
• una percentuale liberamente determinata della retribuzione di cui al punto precedente, a carico
del dipendente;
• l’intero TFR.
I versamenti vengono effettuati con periodicità mensile. L’aderente può incrementare la contribuzione a
proprio carico; gli incrementi sono comunicati al datore di lavoro, e per conoscenza al Fondo, entro il 30
novembre
e
hanno
decorrenza
dall’anno
successivo.
In mancanza di comunicazione, si presumono confermate le misure comunicate in precedenza.
L’iscritto che non versi al Fondo l’intero TFR può incrementare in qualsiasi momento la quota di
trattamento di fine rapporto destinata al Fondo Pensione mediante comunicazione al datore di lavoro, e
per conoscenza al Fondo. L’incremento ha effetto dal mese in corso al momento della scelta.
Per i familiari fiscalmente a carico la contribuzione è stabilita dall’iscritto con le modalità stabilite in
apposito regolamento.
Opzioni di investimento
Comparto
Moderato
Descrizione
Finalità: la gestione risponde alle esigenze di un soggetto che privilegia la
continuità dei risultati nei singoli esercizi e accetta un’esposizione al rischio
moderata.
Orizzonte temporale: fino a 10 anni
Grado di rischio: Medio (volatilità annua attesa a 10 anni: 4,50%)
Finalità: la gestione è volta a realizzare con elevata probabilità rendimenti che
siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale.
Garantito
Orizzonte temporale: meno di 5 anni
Grado di rischio: Basso (volatilità annua attesa inferiore all’1%)
ATTENZIONE: I flussi di TFR conferiti tacitamente sono destinati al comparto Garantito
Garanzia
no
no
Scheda informativa
Rendimenti storici
2011
2012
2013
2014
2015
Rendimento
medio annuo
composto (%)
Moderato
-1,86
7,59
4,91
5,58
2,67
3,73
Garantito
3,09
3,04
2,82
3,03
1.66
2,72
Rendimenti storici (%)
ATTENZIONE: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri
Costi nella fase di accumulo
Tipologia di costo
Importo e caratteristiche
Spese di adesione
Spese da sostenere durante la fase di accumulo
Indirettamente a carico dell’aderente:
- Moderato
- Garantito
Spese per l’esercizio di prerogative individuali
(prelevate dalla posizione individuale al momento
Anticipazione
Trasferimento
Riscatto
Riallocazione della posizione individuale
Riallocazione del flusso contributivo
non previste
non previste
0,19% del patrimonio su base annua
0,62% del patrimonio su base annua
dell’operazione)
non previste
non previste
non previste
non previste
non previste
N.B.: Gli oneri che gravano annualmente sugli iscritti durante la fase di accumulo sono determinabili soltanto in
relazione al complesso delle spese effettivamente sostenute dal Fondo; i costi indicati nella tabella sono pertanto il
risultato di una stima, volta a fornire una indicazione della onerosità della partecipazione. Eventuali differenze,
positive o negative, tra le spese effettivamente sostenute dal Fondo e le somme poste a copertura delle stesse sono
ripartite tra tutti gli iscritti. Per maggiori informazioni v. sezione ‘Caratteristiche della forma pensionistica
complementare’.
Indicatore sintetico dei costi
Comparti
2 anni
Anni di permanenza
5 anni
10 anni
35 anni
Moderato
0,0582%
0,0582%
0,0582%
0,0582%
Garantito
0,8897%
0,5392%
0,3798%
0,2480%
L’indicatore sintetico dei costi rappresenta il costo annuo, in percentuale della posizione individuale maturata,
stimato facendo riferimento a un aderente-tipo che versa un contributo annuo di 2.500 euro e ipotizzando un tasso
di rendimento annuo del 4% (v. Scheda Informativa, sezione ‘Caratteristiche della forma pensionistica
complementare’).
ATTENZIONE: Per condizioni differenti rispetto a quelle considerate, ovvero nei casi in cui non si verifichino le
ipotesi previste, tale indicatore ha una valenza meramente orientativa.
Scheda informativa
Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di Roma
Caratteristiche della forma pensionistica complementare
Informazioni generali
Perché una pensione complementare
In Italia, come in molti altri paesi, il sistema pensionistico di base è in evoluzione: l’età media della
popolazione aumenta e il numero dei pensionati è in crescita rispetto a quello delle persone che
lavorano. Conseguentemente la sola pensione erogata dall’AGO non appare in grado di assicurare, in
prospettiva, un reddito sufficiente. Dotandosi di un piano di previdenza complementare il lavoratore ha
l’opportunità di incrementare il livello della sua futura pensione.
Lo Stato favorisce tale scelta consentendo all’iscritto ad una forma pensionistica complementare di
godere di particolari agevolazioni fiscali sul risparmio ad essa destinato (v. paragrafo ‘Il regime fiscale’).
Lo scopo del Fondo
Il Fondo ex BDR ha lo scopo di consentire al partecipante di percepire una pensione complementare
(‘rendita’) che si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio. A tal fine, il Fondo
raccoglie le somme versate (contributi) e le investe in strumenti finanziari ricorrendo preminentemente
a gestori professionali, nell’esclusivo interesse e secondo le indicazioni di investimento del partecipante.
Come si costruisce la pensione complementare
Dal momento del primo versamento inizia a costituirsi una ‘posizione individuale’ (cioè, un proprio
capitale personale) che si alimenta mediante i versamenti effettuati e i rendimenti derivanti dalla
gestione.
Durante tutta la c.d. ‘fase di accumulo’, cioè il periodo che intercorre da quando si effettua il primo
versamento a quando si andrà in pensione, la posizione individuale rappresenta il capitale accumulato
tempo per tempo in capo al singolo partecipante .
Al momento del pensionamento, la posizione individuale costituirà la base per il calcolo della pensione
complementare che verrà erogata nella c.d. ‘fase di erogazione’.
La posizione individuale è inoltre la base per il calcolo di tutte le altre prestazioni cui si ha diritto anche
prima del pensionamento (v. paragrafo ‘In quali casi si può disporre del capitale prima del
pensionamento’).

Le modalità di determinazione della posizione individuale sono indicate nel Titolo IV dello
Statuto.
La struttura di governo del Fondo
Ogni iscritto al Fondo ex BDR partecipa direttamente alla vita del Fondo.
In particolare, insieme agli altri iscritti, è chiamato ad eleggere i componenti elettivi del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio Sindacale.
E’ importante sapere che gli organi di amministrazione e di controllo del Fondo sono caratterizzati da
una composizione paritetica, vale a dire da uno stesso numero di rappresentanti dei lavoratori e di
rappresentanti dei datori di lavoro.

Le regole di composizione, nomina e funzionamento degli organi e le competenze loro
attribuite sono contenute nel Titolo II dello Statuto.
Per informazioni sulla attuale composizione si veda la sezione ‘Soggetti coinvolti
nell’attività della forma pensionistica complementare’.
Scheda informativa
Quanto e come si versa
Il finanziamento del Fondo ex BDR avviene mediante il conferimento del TFR (trattamento di fine
rapporto) e mediante il versamento di contributi a carico del lavoratore e del datore di lavoro.
 Le misure della contribuzione sono indicate nella Scheda sintetica, Tabella ‘Contribuzione’.
Il TFR
Come noto, il TFR viene accantonato nel corso di tutta la durata del rapporto di lavoro e viene erogato
al momento della cessazione del rapporto stesso. L’importo accantonato ogni anno è pari al 6,91% della
retribuzione lorda. Il TFR si rivaluta nel tempo in una misura definita dalla legge, pari al 75% del tasso di
inflazione più 1,5 punti percentuali (ad esempio, se nell’anno il tasso di inflazione è stato pari al 2%, il
tasso di rivalutazione del TFR per quell’anno sarà: 2% x 75% + 1,5% = 3%).
Utilizzando il TFR per costruire la propria pensione complementare, il flusso futuro di TFR non sarà più
accantonato nelle forme previste dalla Legge ma versato direttamente al Fondo perdendo la natura di
TFR e andando a costituire parte della posizione individuale; la rivalutazione del TFR, pertanto, non
sarà più pari alla misura fissata dalla legge ma dipenderà dal rendimento degli investimenti.
E’ di conseguenza importante prestare particolare attenzione alle scelte di investimento che si faranno
(v. paragrafo ‘La scelta dell’ investimento’).
Giova ricordare che la decisione di destinare il TFR a una forma di previdenza complementare non è
reversibile.
Peraltro, la Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015), ha introdotto la possibilità per i
lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano un rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi
presso il medesimo datore di lavoro, di ottenere nella retribuzione mensile – in via sperimentale, per
il periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018 - le quote del trattamento di fine rapporto maturate nel
medesimo periodo (c.d. Opzione TFR in busta paga).
La richiesta di liquidazione del Tfr in busta paga può essere effettuata in qualsiasi momento dal 1°marzo
2015 fino all'ultimo mese utile, a ridosso della scadenza di giugno 2018. Tale decisione sarà vincolante
per tutto il periodo indicato in precedenza: non è quindi prevista la possibilità di revoca.
L’opzione riguarda il Tfr maturando e può essere esercitata anche da chi, già iscritto al Fondo, destini in
tutto o in parte il Tfr al finanziamento della propria posizione di previdenza complementare. In caso di
esercizio dell’opzione la partecipazione del lavoratore alla forma di previdenza complementare prosegue
senza soluzione di continuità sulla base della posizione individuale maturata nell'ambito della forma
pensionistica medesima nonché della eventuale contribuzione a suo carico e/o a carico del datore di
lavoro.
Dal punto di vista fiscale, preme precisare che le quote di Tfr in oggetto sono sottoposte alla tassazione
Irpef ordinaria, anziché alla tassazione separata.
E’ altresì importante sapere che con il conferimento alla previdenza complementare non viene meno la
possibilità di utilizzare il TFR per far fronte a esigenze personali di particolare rilevanza (ad esempio,
spese sanitarie per terapie e interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa di abitazione) (v.
paragrafo ‘In quali casi si può disporre del capitale prima del pensionamento’).
Il contributo individuale e il contributo del datore di lavoro
L’adesione al Fondo ex BDR dà diritto a beneficiare di un contributo da parte dell’Azienda di
appartenenza. Si ha però diritto a questo versamento soltanto se, a propria volta, si contribuirà al
Fondo. Difatti, oltre al TFR occorrerà versare un importo periodico predeterminato, nel rispetto della
misura minima indicata nella Scheda sintetica.
L’entità dei versamenti ha grande importanza nella definizione del livello della pensione. E’ bene quindi
fissare il contributo in considerazione del reddito che si desidera assicurarsi al pensionamento e
controllare nel tempo l’andamento del proprio piano previdenziale, per apportare – qualora se ne
ravvisasse la necessità – modifiche al livello di contribuzione prescelto.
Nella scelta della misura del contributo da versare al Fondo occorre avere quindi ben presente quanto
segue:
Scheda informativa

si può contribuire al finanziamento del Fondo versando esclusivamente il TFR ma, in tal caso,
l’iscritto non ha diritto al contributo aziendale;

la misura del versamento non può essere inferiore a quella minima indicata;

se si ritiene utile incrementare l’importo della propria pensione, si può versare un contributo
maggiore.

Ulteriori informazioni sulla contribuzione sono contenute nel Titolo IV dello Statuto.
Attenzione: Gli strumenti che il Fondo utilizza per effettuare verifiche sui flussi contributivi si basano
sulle informazioni ad esso disponibili. E’ quindi importante per il partecipante:
- verificare periodicamente che i contributi che gli risultano versati siano stati effettivamente
accreditati sulla sua posizione individuale;
- segnalare con tempestività al Fondo eventuali errori o omissioni riscontrate.
A questo fine, si può fare riferimento agli strumenti indicati nel paragrafo ‘Comunicazioni agli
iscritti’.
L’investimento
Dove si investe
I contributi versati sono investiti in strumenti finanziari (azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari,
quote di fondi comuni di investimento) e assicurativi, sulla base della politica di investimento definita
per ciascun comparto del Fondo, e producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli
andamenti dei mercati e delle scelte di gestione.
Le risorse del Fondo sono depositate presso una ‘banca depositaria’ che svolge il ruolo di custode del
patrimonio e controlla la regolarità delle operazioni di gestione.
Per la gestione del patrimonio mobiliare il Fondo si avvale anche di intermediari professionali
specializzati (gestori) che sono tenuti ad operare sulla base delle linee guida di investimento deliberate
dal Consiglio di Amministrazione del Fondo.
Per l’indicazione dei gestori e per le caratteristiche dei mandati conferiti, si veda la sezione ‘Soggetti
coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare’.
Attenzione ai rischi
L’investimento dei contributi è soggetto a rischi finanziari. Il termine ‘rischio’ esprime qui la variabilità
del rendimento di un titolo in un determinato periodo di tempo. Se un titolo presenta un livello di rischio
basso (ad esempio, i titoli di Stato a breve termine), vuol dire che il suo rendimento tende a essere nel
tempo relativamente stabile; un titolo con un livello di rischio alto (ad esempio, le azioni) è invece
soggetto nel tempo a variazioni nei rendimenti (in aumento o in diminuzione) anche significative.
Occorre essere consapevoli che il rischio connesso all’investimento dei contributi è totalmente a proprio
carico. Ciò significa che il valore del proprio investimento potrà salire o scendere e che, pertanto,
l’ammontare della propria pensione complementare non è predefinito.
In presenza di una garanzia, il rischio è limitato; il rendimento risente tuttavia dei maggiori costi dovuti
alla garanzia stessa.
Le proposte di investimento
Il Fondo ex BDR propone due opzioni di investimento (‘comparti’) caratterizzati da una diversa
combinazione di rischio/rendimento:
- Garantito
- Moderato
GARANTITO
Finalità della gestione: la gestione risponde alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei
risultati nei singoli esercizi e accetta un’esposizione al rischio bassa.
Caratteristiche della garanzia: è garantito il capitale versato al netto delle spese.
Scheda informativa
N.B.: I flussi di TFR conferiti tacitamente sono destinati a questo comparto.
Orizzonte temporale: breve/medio periodo (meno di 5 anni)
Grado di rischio: Basso (volatilità annua attesa inferiore all’1%)
Rendimento nominale annuo atteso: 0,4% a 5 anni (rendimento reale annuo atteso: -0,7%)
Probabilità di mancato raggiungimento dell’obiettivo minimo (protezione del capitale): Molto bassa
Politica di investimento:
Politica di gestione: mirata a preservare il capitale investito.
Strumenti finanziari: strumenti di mercato monetario e polizze assicurative.
Categorie di emittenti e settori industriali: prevalentemente obbligazioni di emittenti pubblici e privati
Aree geografiche di investimento: l’area di investimento prevalente è quella Euro; per quanto riguarda i
titoli azionari (comunque minoritari) non viene specificata l’area di investimento.
Rischio cambio: estremam8ente contenuto.
Benchmark: non è stato definito un benchmark del Comparto, assumendo tuttavia il TFR come
parametro di implicito riferimento.
MODERATO
Finalità della gestione: la gestione risponde alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei
risultati nei singoli esercizi e accetta un’esposizione al rischio moderata.
Orizzonte temporale: fino a 10 anni
Grado di rischio: Medio (volatilità annua attesa a 10 anni: 4,50%)
Rendimento nominale annuo atteso: 3,9% (rendimento reale annuo atteso: 2,50%)
Probabilità di mancato raggiungimento dell’obiettivo minimo (rivalutazione TFR): Bassa (15% a 10
anni)
Politica di investimento:
Politica di gestione: Gli investimenti vengono effettuati sulla base di un’asset allocation molto
diversificata, sia per tipologia di strumenti sia per area geografica di riferimento.
La gestione è effettuata con investimenti diretti nell’asset class obbligazionaria (titoli e fondi nei settori
governativo e societario, fondi chiusi, strumenti flessibili, polizze assicurative e liquidità) e con mandato
di gestione conferito a soggetto specializzato per l’asset class azionaria.
Strumenti finanziari: La gestione è prevalentemente orientata verso titoli obbligazionari (50%), sia
governativi (25%) sia societari (25%), e in misura minore verso titoli azionari (20%); è inoltre prevista una
componente di fondi chiusi (16%), di polizze assicurative (4%), di strumenti flessibili (7%) e di liquidità
(3%).
Aree geografiche di investimento: La componente obbligazionaria e di liquidità del Comparto è investita
prevalentemente nell’area euro (ca. 30%) e, in misura inferiore, nell’area globale ex-euro (ca.23%).
La componente azionaria del comparto è investita in proporzioni eguali tra area euro (10%) e area
globale ex euro (10%).
Per le altre classi di strumenti previste (Fondi Chiusi, Alternativi e Polizze) non è invece indicata a priori
l’area di investimento, al momento comunque gli stessi sono investiti prevalentemente nell’Eurozona.
Rischio cambio: L’investimento in obbligazioni denominate in euro è preponderante Le obbligazioni non
denominate in euro prevedono la copertura integrale del rischio valutario.
I titoli di capitale non denominati in euro prevedono la copertura discrezionale del rischio valutario.
Gli altri strumenti indicati (Fondi Chiusi, Alternativi e Polizze) sono prevalentemente denominati in
euro.
Benchmark: non è stato definito un benchmark del Comparto.
Il processo di ottimizzazione, susseguente alla definizione degli obiettivi e dell’universo investibile, ha
condotto alla seguente ripartizione strategica del comparto approvata dal Consiglio di Amministrazione
del 28 ottobre 2015.
Mercato
Liquidità
Obbligazioni
di cui governative Paesi Sviluppati
di cui governative Paesi Emergenti
di cui corporate IG (euro e usd)
di cui corporate high yield (globali)
di cui corporate convertibili (globali)
Azioni
di cui Paesi Sviluppati
di cui Paesi Emergenti
peso %
3,0%
50,0%
21,0%
4,0%
15,0%
5,0%
5,0%
20,0%
17,0%
3,0%
Scheda informativa
Altri strumenti
di cui Fondi chiusi/alternativi
di cui flessibili
di cui polizze assicurative
27,0%
16,0%
7,0%
4,0%
Lo stesso CdA ha inoltre fissato limiti all’esposizione per classi di attivo coerenti col profilo di rischio
individuato; i principali riguardano le quote di:
• liquidità e obbligazioni complessivamente mai inferiore al 45% del comparto;
• azioni compresa tra il 10% e il 25% del comparto;
• altri strumenti compresa tra il 15% e il 35% del comparto.
Coerentemente, per le classi di strumenti per cui è prevista la gestione in delega (titoli azionari), sono
stati definiti appositi benchmark.

Per informazioni sull’andamento della gestione e per il glossario dei termini tecnici consultare
la sezione ‘Informazioni sull’andamento della gestione’.
Per ulteriori informazioni sulla banca depositaria, sugli intermediari incaricati della gestione e
sulle caratteristiche dei mandati conferiti si veda la sezione ‘Soggetti coinvolti nell’attività
della forma pensionistica complementare’.
Le scelte di investimento
L’impiego dei contributi versati avviene sulla base delle scelte di investimento tra le opzioni che il Fondo
ex BDR propone (v. paragrafo ‘Le proposte di investimento’). Qualora si ritenga che le caratteristiche
dei comparti non siano adeguate rispetto alle proprie personali esigenze di investimento, il Fondo
consente di modificare la scelta di investimento espressa. In questo caso, si deve però porre particolare
attenzione alle decisioni che si andranno a fare di propria iniziativa ed avere ben presente che il profilo
di rischio/rendimento dell’investimento scelto non sarà più corrispondente a quello qui rappresentato,
anche se – ovviamente - dipenderà da quello dei comparti in cui si investirà.
a) come stabilire il proprio profilo di rischio
Prima di effettuare la propria scelta di investimento, è importante stabilire il livello di rischio che si è
disposti a sopportare, considerando, oltre alla personale propensione, anche altri fattori quali:
 l’orizzonte temporale che separa dal pensionamento
 la propria ricchezza individuale
 i flussi di reddito attesi per il futuro e la loro variabilità
b) le conseguenze sui rendimenti attesi
Il rendimento che si può attendere dall’investimento è strettamente legato al livello di rischio che
l’iscritto decide di assumersi. Si ricorda che, in via generale, minore è il livello di rischio assunto, minori
(ma tendenzialmente più stabili) saranno i rendimenti attesi nel tempo. Al contrario, livelli di rischio più
alti possono dare luogo a risultati di maggiore soddisfazione ma anche ad una probabilità più alta di
perdere parte di quanto investito.
Si consideri inoltre che linee di investimento più rischiose non sono, in genere, consigliate a chi è
prossimo al pensionamento mentre possono rappresentare una opportunità interessante per i più giovani.

Nella Scheda sintetica, Tabella ‘Rendimenti storici, sono riportati i risultati conseguiti dal Fondo
negli anni passati. Questa informazione può aiutare nel formarsi un’idea dell’andamento della gestione,
ma si badi che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri, vale a dire che
non c’è alcuna sicurezza sul fatto che nei prossimi anni i risultati saranno in linea con quelli ottenuti in
precedenza.
c) come modificare la scelta nel tempo
Nel corso del rapporto di partecipazione è consentito modificare la scelta di investimento espressa al
momento dell’adesione (‘riallocazione’). Si invita, anzi, il partecipante a valutare con attenzione tale
possibilità laddove si verifichino variazioni nelle situazioni indicate al punto A.
Scheda informativa
La riallocazione riguarda sia la posizione individuale maturata sia i flussi contributivi futuri. Tra ciascuna
riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a 12 mesi.
Nel decidere circa la riallocazione della posizione individuale maturata, è importante che si tenga conto
dell’orizzonte temporale consigliato per l’investimento in ciascun comparto di provenienza.

Per una completa informazione sul Multicomparto, consultare l’apposito regolamento presente
sul sito www.fondopensionebdr.it
Le prestazioni pensionistiche
Le prestazioni pensionistiche possono essere erogate dal momento in cui maturano i requisiti di
pensionamento previsti dalla normativa vigente a condizione che vi sia stata partecipazione a forme
pensionistiche complementari per almeno cinque anni. Si può percepire la prestazione in forma di
rendita (pensione complementare) o in capitale, nel rispetto dei limiti fissati dalla legge.
Maturare i requisiti per il pensionamento non vuol però dire, necessariamente, percepire
immediatamente la prestazione pensionistica complementare: si è liberi di decidere se iniziare a
percepire la prestazione o proseguire la contribuzione anche oltre il raggiungimento dell’età
pensionabile prevista nel regime obbligatorio di appartenenza.
Nel valutare il momento di accesso al pensionamento, è importante che si tenga anche conto della
propria aspettativa di vita.
In casi particolari è inoltre consentito anticipare l’accesso alle prestazioni pensionistiche rispetto alla
maturazione dei requisiti nel regime obbligatorio di appartenenza.

I requisiti di accesso alle prestazioni sono indicati nel Titolo IV dello Statuto.
Cosa determina l’importo della prestazione
Al fine di una corretta valutazione del livello della prestazione che ci si può attendere dal Fondo è
importante che si abbia presente fin d’ora che l’importo della rendita sarà tanto più alto quanto:
a.
più alti sono i versamenti effettuati;
b.
maggiore è la continuità con cui sono effettuati i versamenti (cioè, non ci sono interruzioni,
sospensioni o ritardi nei pagamenti);
c.
più lungo è il periodo di tempo intercorrente tra il momento dell’adesione e quello del
pensionamento;
d.
più bassi sono i costi di partecipazione;
e.
più elevati sono i rendimenti della gestione.
In larga parte, tali elementi possono essere influenzati da proprie decisioni: ad esempio, dall’entità dei
versamenti individuali; dalle scelte fatte su come ripartire i contributi tra le diverse possibilità che
vengono proposte; dal numero di anni di partecipazione al piano nella fase di accumulo.
Si consideri inoltre che, per la parte che si percepirà in forma di pensione (rendita), sarà importante
anche il momento del pensionamento: maggiore sarà l’età, più elevato sarà l’importo della pensione.
La pensione complementare
Dal momento del pensionamento verrà erogata una pensione complementare (‘rendita’) calcolata in
base al capitale accumulato e all’età dell’avente diritto in quel momento. Difatti la ‘trasformazione’ del
capitale in rendita avviene applicando dei ‘coefficienti di conversione’ che tengono conto
dell’andamento demografico della popolazione italiana e sono differenziati per età e per sesso. In
sintesi, quanto maggiori saranno il capitale accumulato e/o l’età al pensionamento, tanto maggiore sarà
l’importo della pensione.
Scheda informativa
Per l’erogazione della pensione il Fondo ex BDR ha stipulato apposita Convenzione con Unipol Assicurazioni
S.p.A. La Convezione, con scadenza 28/02/2018, prevede la possibilità per l’iscritto di scegliere tra le
seguenti tipologie alternative di rendita:
• rendita vitalizia immediata: è corrisposta fino a quando l’Assicurato è in vita;
• rendita vitalizia reversibile: è corrisposta all'Assicurato finché è in vita e successivamente, in misura
totale o per la quota scelta dall'Assicurato stesso, alla persona da lui designata ("reversionario");
• rendita certa e successivamente vitalizia: è corrisposta per i primi 5 o 10 anni all'Assicurato o, in
caso di suo decesso, alla persona da questi designata; al termine del periodo di “certezza” (5 o 10
anni) la rendita è corrisposta finché l'Assicurato è in vita.
L’iscritto che abbia maturato i requisiti per il pensionamento ed eserciti il diritto alla prestazione
pensionistica indica, al momento della richiesta, il tipo di rendita.
Ciascuna rendita avrà decorrenza dal giorno di valuta del pagamento del premio. La rendita sarà erogata
in rate mensili posticipate a partire dal giorno 30 del mese successivo a quello di pagamento del premio.
L’importo annuo della rendita dipende dalla tipologia prescelta e si ottiene applicando al premio
versato alla Compagnia, al netto delle imposte, il relativo coefficiente riportato nelle Condizioni di
Assicurazione allegate alla Convenzione con i criteri ivi previsti.
L'elaborazione dei tassi di premio di tariffa è basata sull'adozione delle seguenti ipotesi:
• ipotesi demografica: tavola di mortalità RG48;
• ipotesi finanziaria (tasso tecnico): 2,0%.
La rendita sarà periodicamente adeguata secondo quanto previsto dalla clausola di rivalutazione
contenuta nelle condizioni di assicurazione allegate alla convenzione.
Ad ogni modo, le condizioni che verranno effettivamente applicate dipenderanno dalla
convenzione/contrattualmente in vigore al momento della richiesta.

È in corso di predisposizione il Documento sulle Rendite. Nel documento, che sarà reso
disponibile sul sito internet del Fondo, sono contenute tutte le informazione riguardante la
fase di erogazione della rendita
La prestazione in capitale
Al momento del pensionamento, l’iscritto potrà scegliere di percepire un capitale fino a un importo pari
al 50% della posizione individuale maturata, al netto della eventuali somme erogate a titolo di
anticipazione per le quali non si sia provveduto al reintegro. Per quanto ovvio, occorre tuttavia avere
ben presente che, per effetto di tale scelta, l’iscritto godrà dell’immediata disponibilità di una somma di
denaro (il capitale, appunto) ma l’importo della pensione complementare che sarà erogata nel tempo
sarà più basso di quello che sarebbe spettato se l’iscritto non avesse esercitato questa opzione.
In alcuni casi limitati (soggetti approdati da altre forme pensionistiche complementari e risultanti iscritti
ad esse da data antecedente al 28 aprile 1993 ovvero soggetti che abbiano maturato una posizione
individuale finale particolarmente contenuta) è possibile percepire la prestazione in forma di capitale
per l’intero ammontare.

Le condizioni e i limiti per l’accesso alla prestazione in capitale sono indicati nel Titolo IV
dello Statuto.
Cosa succede in caso di decesso
In caso di decesso prima del pensionamento, la posizione individuale accumulata nel Fondo sarà versata
agli eredi ovvero alle diverse persone indicate dall’iscritto. In mancanza, la posizione resterà acquisita
al Fondo.
Per il caso di decesso dopo il pensionamento, è consentito assicurare l’erogazione di una pensione ai
familiari sottoscrivendo una rendita ‘reversibile’.
In quali casi puoi disporre del capitale prima del pensionamento
Dal momento dell’adesione, è importante fare in modo che la costruzione della pensione complementare
giunga effettivamente a compimento. La ‘fase di accumulo’ si conclude quindi - di norma - al momento
del pensionamento, quando inizierà la ‘fase di erogazione’ (cioè il pagamento della pensione).
Scheda informativa
In generale, non è possibile richiedere la restituzione della posizione, neanche in parte, tranne che nei
casi di seguito indicati.
Le anticipazioni
Prima del pensionamento è possibile accedere al montante accumulato nel Fondo richiedendo una
anticipazione della posizione individuale laddove ricorrano alcune situazioni di particolare rilievo (ad
esempio, spese sanitarie straordinarie, acquisto della prima casa di abitazione) o per altre personali
esigenze.
Bisogna considerare, però, che la percezione di somme a titolo di anticipazione riduce la posizione
individuale e, conseguentemente, le prestazioni che potranno essere erogate successivamente.
In qualsiasi momento è comunque consentito reintegrare le somme percepite a titolo di anticipazione
effettuando versamenti aggiuntivi al Fondo.

Le condizioni di accesso, i limiti e le modalità di erogazione delle anticipazioni sono
dettagliatamente indicati nel Documento sulle anticipazioni (Regolamento).
Alcune forme di anticipazione sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore
rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari.
Verificare la disciplina nell’apposito Documento sul regime fiscale.
Il riscatto della posizione maturata
In presenza di situazioni di particolare delicatezza e rilevanza attinenti alla vita lavorativa, è consentito
inoltre riscattare, in tutto o in parte, la posizione maturata indipendentemente dagli anni che ancora
mancano al raggiungimento della pensione.
Ove ricorrano le situazioni che consentono il riscatto totale della posizione, è opportuno tenere conto
che, a seguito del pagamento della corrispondente somma, verrà meno ogni rapporto con il Fondo.
In tal caso, ovviamente, al momento del pensionamento non si avrà alcun diritto nei confronti del Fondo

Le condizioni per poter riscattare la posizione individuale sono indicate nel Titolo IV dello
Statuto.
Alcune forme di riscatto sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a
quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari.
Verificare la disciplina nell’apposito Documento sul regime fiscale.
Il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare
È possibile trasferire liberamente la posizione individuale in un’altra forma pensionistica complementare
alla sola condizione che siano trascorsi almeno due anni dall’adesione al Fondo.
Prima di questo termine, il trasferimento è possibile soltanto in caso di vicende che interessino la
situazione lavorativa.
E’ importante sapere che il trasferimento consente di proseguire il piano previdenziale presso un’altra
forma pensionistica complementare senza alcuna soluzione di continuità e che l’operazione non è
soggetta a tassazione.

Le condizioni per il trasferimento della posizione individuale sono indicate nel Titolo IV dello
Statuto.
Scheda informativa
I costi connessi alla partecipazione
I costi nella fase di accumulo
In termini generali, la partecipazione a una forma pensionistica complementare comporta il
sostenimento di costi per remunerare l’attività di amministrazione, l’attività di gestione del patrimonio
ecc. Alcuni di questi costi vengono imputati direttamente (ad esempio, mediante trattenute dai
versamenti), altri sono invece prelevati dal patrimonio investito. La presenza di tali costi diminuisce il
risultato dell’investimento, riducendo i rendimenti o, eventualmente, aumentando le perdite. In
entrambi i casi quindi i costi influiscono sulla crescita della posizione individuale.
Al fine di assumere scelte consapevoli, è utile confrontare i costi del Fondo ex BDR con quelli praticati
da altri operatori per offerte aventi le medesime caratteristiche.
Il Fondo ex BDR non prevede a carico dell’iscritto spese in fase di adesione né spese connesse
all’esercizio di prerogative individuali. Le spese della fase di accumulo poste indirettamente a carico
dell’aderente, di incidenza modesta, sono esposte nella comunicazione periodica inviata annualmente
agli iscritti e nella sezione ‘Informazioni sull’andamento della gestione’
 Per il dettaglio dei costi si veda la Tabella ‘Costi nella fase di accumulo’ della Scheda sintetica.
L’indicatore sintetico dei costi
Al fine rendere più agevole il confronto dei costi applicati dalle diverse forme pensionistiche
complementari o, all’interno di una stessa forma, relativi alle diverse proposte di investimento, la COVIP
ha prescritto che venga calcolato, secondo una metodologia dalla stessa definita e comune a tutti gli
operatori, un ‘Indicatore sintetico dei costi’.
L’indicatore sintetico dei costi è una stima calcolata facendo riferimento a un aderente-tipo che
effettua un versamento contributivo annuo di 2.500 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del
4%. Nel calcolo sono presi in considerazione tutti i costi praticati dal Fondo (v. Tabella ‘Costi nella fase
di accumulo’ della Scheda sintetica); gran parte dei costi considerati, poiché determinabili solo a
consuntivo, sono basati su dati stimati. Dal calcolo sono escluse le commissioni di negoziazione, le
commissioni di incentivo e le spese e gli oneri aventi carattere di eccezionalità o comunque collegati a
eventi o situazioni non prevedibili a priori. Per quanto riguarda i costi relativi all’esercizio di prerogative
individuali, viene considerato unicamente il costo di trasferimento; tale costo non è tuttavia considerato
nel calcolo dell’indicatore relativo al 35esimo anno di partecipazione, assunto quale anno di
pensionamento.
L’indicatore sintetico dei costi consente di avere, in modo semplice e immediato, un’idea del ‘peso’ che
i costi praticati dal Fondo hanno ogni anno sulla posizione individuale. In altri termini, indica di quanto il
rendimento dell’investimento, ogni anno e nei diversi periodi considerati (2, 5, 10 e 35 anni di
partecipazione), risulta inferiore a quello che si avrebbe se i contributi fossero gestiti senza applicare
alcun costo. Si ricordi però che, proprio perché basato su ipotesi e dati stimati, per condizioni differenti
rispetto a quelle considerate - ovvero nei casi in cui non si verifichino le ipotesi previste - l’indicatore ha
una valenza meramente orientativa.

I risultati delle stime sono riportati nella Tabella ‘Indicatore sintetico dei costi’ della Scheda
sintetica.
Nel valutarne le implicazioni si tenga conto che differenze anche piccole di questo valore possono
portare nel tempo a scostamenti anche rilevanti della posizione individuale maturata. Si consideri, ad
esempio, che un valore dell’indicatore dello 0,5% comporta, su un periodo di partecipazione di 35 anni,
una riduzione della prestazione finale di circa il 10%, mentre per un indicatore dell’1% la corrispondente
riduzione è di circa il 20%.
Per utilizzare correttamente questa informazione, ricordiamo infine che nel confrontare diverse
proposte si dovranno avere anche presenti le differenti caratteristiche di ciascuna di esse (politica di
investimento, stile gestionale, garanzie…).
I costi nella fase di erogazione
Dal momento del pensionamento, saranno invece imputati i costi previsti per l’erogazione della pensione
complementare. Tali costi dipenderanno dalla convenzione assicurativa che risulterà in vigore nel
momento di accesso al pensionamento.
Scheda informativa
Il regime fiscale
Per agevolare la realizzazione del piano previdenziale e disporre, al momento del pensionamento, di
prestazioni più elevate, tutte le fasi di partecipazione al Fondo ex BDR godono di una disciplina fiscale
di particolare favore.
I contributi
I contributi versati sono deducibili dal reddito fino al valore di 5.164,57 euro. Nel calcolo del limite non
è compreso il flusso di TFR conferito mentre va incluso il contributo aziendale.
Qualora si sia iscritti a più forme pensionistiche complementari, nel calcolo della deduzione occorre
tener conto del totale delle somme versate.
Per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007 è previsto un ampliamento
transitorio del suddetto limite annuo di deducibilità; tale ipotesi, in ragione delle vicende evolutive del
Fondo ex BDR di cui si è dato atto nella parte introduttiva (blocco delle adesioni con decorrenza 1°
ottobre 2007) risulta di difficile verificazione.
I rendimenti
Ai sensi della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015), a partire dal 1° gennaio 2015 i
rendimenti verranno assoggettati all’imposta con aliquota del 20% fatta eccezione per i rendimenti
derivanti dai titoli pubblici italiani ed equiparati oltreché da obbligazioni emesse da Stati o enti
territoriali di Stati inclusi nella cosiddetta white list, tassati al 12,50%.
Si tratta di una aliquota più bassa di quella applicata sugli investimenti di natura finanziaria.
Questa imposta è prelevata direttamente dal patrimonio investito. I rendimenti indicati nei documenti
del Fondo ex BDR sono quindi già al netto di questo onere.
Le prestazioni
Le prestazioni erogate dal Fondo ex BDR godono di una tassazione agevolata.
In particolare, le prestazioni maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono sottoposte a tassazione al
momento dell’erogazione, mediante ritenuta operata a titolo definitivo.
Le prestazioni pensionistiche e alcune fattispecie di anticipazione e di riscatto sono tassate con
un’aliquota decrescente all’aumentare degli anni di partecipazione al Fondo.
Le somme oggetto di trasferimento ad altra forma pensionistica complementare non sono soggette a
tassazione.

Per approfondimenti sul regime fiscale dei contributi, dei rendimenti della gestione e delle
prestazioni si veda il Documento sul regime fiscale.
Scheda informativa
Altre informazioni
La valorizzazione dell’investimento
Il patrimonio di ciascun comparto del Fondo è suddiviso in quote. Ogni versamento effettuato dà
pertanto diritto alla assegnazione di un numero di quote. Il valore del patrimonio di ciascun comparto e
della relativa quota è determinato con periodicità mensile, con riferimento all’ultimo giorno del mese.
I versamenti sono trasformati in quote, e frazioni di quote, sulla base del primo valore di quota
successivo al giorno in cui si sono resi disponibili per la valorizzazione.
Il valore delle quote di ciascun comparto è reso disponibile sul sito web www.fondopensionebdr.it
Il valore della quota è al netto di tutti gli oneri a carico del comparto, compresi gli oneri fiscali sui
rendimenti della gestione.
La comunicazione periodica e altre comunicazioni agli iscritti
Entro il 31 marzo di ogni anno il Fondo invia a ciascun iscritto una comunicazione contenente un
aggiornamento sull’andamento del Fondo e della propria posizione personale.
Il Fondo ex BDR, inoltre, nell’area riservata del sito web, mette a disposizione degli iscritti le
informazioni relative ai versamenti effettuati e alla posizione individuale tempo per tempo maturata.
Tali informazioni sono ovviamente riservate e accessibili esclusivamente mediante userid e password.
È bene prestare particolare attenzione a questi strumenti per conoscere l’evoluzione del proprio piano
previdenziale e verificare la regolarità dei versamenti effettuati.
Il Fondo ex BDR si impegna inoltre a informare l’iscritto, nelle forme ritenute più opportune, circa ogni
modifica relativa all’assetto del Fondo e che sia potenzialmente in grado di incidere sulle scelte di
partecipazione.
Reclami ed esposti.
Ai sensi dell’art. 1 del “Regolamento per la Trattazione dei Reclami” pubblicato nella sezione
“Normativa del Fondo”, i reclami riguardanti il rapporto tra l’aderente e il Fondo sono inoltrati secondo
le modalità di seguito indicate:
-
tramite servizio postale, al seguente indirizzo Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di
Roma - Via Padre Semeria 9, Pal. B, 00154 Roma (RM);
-
via fax, al seguente numero 06-4561.8030
-
via e-mail all’indirizzo: [email protected]
-
consegnati direttamente presso gli uffici del Fondo.
E' possibile inviare un esposto alla COVIP, dopo essersi rivolti al Fondo, se:
il Fondo non ha fornito una risposta entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta;
la risposta fornita non è ritenuta soddisfacente.
E' comunque possibile scrivere direttamente alla COVIP in situazioni di particolare gravità e urgenza,
potenzialmente lesive per la collettività degli iscritti al Fondo. L'esposto deve avere come destinatario
principale la COVIP – Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione – e deve essere trasmesso:
- mediante servizio postale al seguente indirizzo: Piazza Augusto Imperatore 27 - 00186 ROMA;
- inviato via fax al numero: 06.69506.306
- trasmesso da una casella di posta elettronica certificata all'indirizzo: [email protected]
Sul sito Covip è presente una Guida pratica alla trasmissione degli esposti alla COVIP.
Scheda informativa
Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di Roma
Informazioni sull’andamento della gestione
(dati aggiornati al 31.12.2015)
Garantito
Data di avvio dell’operatività del comparto:
Patrimonio netto al 31.12.2015 (in euro):
1 luglio 2007
39.587.325,18
Informazioni sulla gestione delle risorse
Il valore della singola quota registra una rivalutazione del 1,66%, che si confronta con un rendimento netto
del TFR pari al 1,25%.
Il comparto è stato investito (al netto di una quota fisiologica di liquidità) in una polizza assicurativa di
Ramo V di Allianz S.p.A., stipulata al termine del 2010, scaduta nella parte finale dell’esercizio. Essa ha
consentito la realizzazione di un rendimento positivo rispetto a quello di mercato monetario e del TFR
netto senza porre a rischio il capitale investito, obiettivo prioritario del comparto. Tale polizza prevedeva
un rendimento indicizzato al risultato di una gestione separata, di natura essenzialmente obbligazionaria,
ed un tasso minimo garantito. Per il 2015, il rendimento della polizza retrocesso al fondo è stato del
3,02%.
Sono in corso contatti per selezionare nuovi prodotti con le caratteristiche compatibili con gli obiettivi del
comparto.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del comparto in confronto con la rivalutazione del TFR.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
 il rendimento del comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso e degli oneri fiscali;
 il tasso di rivalutazione del TFR è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti.
Tav. II.2. Rendimento medio annuo
composto
Comparto
TFR
Periodo
3 anni
(20132,50%
1,43%
2015)
5 anni
(20112,72%
2,13%
2015)
Tav. II.3 Volatilità storica
Periodo
Garantito
3 anni
0,33%
(2013-2015)
5 anni
0,27%
(2011-2015)
10 anni
nd
2006-2015
Benchmark
***
***
***
Attenzione: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in
percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi
effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del comparto, ad
eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tavola II.3 – TER
Oneri di gestione finanziaria
- di cui per commissioni di gestione finanziaria
- di cui per commissioni di incentivo
- di cui per compensi banca depositaria
Oneri di gestione amministrativa
- di cui per spese generali ed amministrative
- di cui per oneri per servizi amm.vi acquistati da terzi
- di cui per altri oneri amm.vi
TOTALE GENERALE
2013
0,60%
***
***
***
0,04%
***
***
***
0,64%
2014
0,60%
***
***
***
0,02%
***
***
***
0,62%
2015
0,60%
***
***
***
0,02%
***
***
***
0,62%
N.B.: Il TER esprime un dato medio del comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei
costi sulla posizione individuale del singolo iscritto.
Dalle risultanze di bilancio non si sono riscontrate differenze significative tra gli oneri
complessivamente posti a carico degli iscritti e le spese effettivamente sostenute nell’anno.
Moderato
Data di avvio dell’operatività del comparto:
1 gennaio 2001
Patrimonio netto al 31.12.2015 (in euro):
383.760.084,84
Soggetto gestore: gestione diretta e Anima Sgr S.p.A. per mandato ‘Azionario Globale’.
Informazioni sulla gestione delle risorse
Il valore della singola quota registra nel 2015 una rivalutazione del 2,67%.
Muovendo da un’asset allocation che, nell’ambito dell’orizzonte temporale, minimizza il grado di rischio
per dato obiettivo reddituale si è confermata l’ampia diversificazione nell’universo delle asset class
investibili.
E’ stata confermata l’impostazione prudenziale del modello gestionale con asset allocation che prevede
una ripartizione tra i titoli di debito - compresa la liquidità - e di capitale - compresi fondi immobiliari nella proporzione 64%/36%.
Nel mese di ottobre, sono giunte a scadenza le quattro convenzioni di gestione stipulate nel 2012; nel
periodo, tre gestori hanno sovraperformato i benchmark di riferimento ed il quarto lo ha nella sostanza
replicato. Considerate le scarse prospettive reddituali delle asset class obbligazionarie, si è deciso di non
Nota Informativa– Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare
pag 1 di 1
Scheda informativa
rinnovare i mandati di gestione giunti a scadenza nell’ottobre 2015, propendendo per un nuovo modello
gestionale in cui la componente obbligazionaria è confluita nella gestione diretta; il risultato positivo
realizzato, sia in termini assoluti che relativi, dal gestore del mandato azionario globale ne ha comportato
il rinnovo della convenzione.
Il mancato rinnovo nel mese di novembre dei mandati di gestione ha determinato a fine esercizio la
presenza di una significativa posizione di liquidità (tot 92,9 mln) per la quale, in attesa di una selezione di
prodotti per l’investimento, si è provveduto al prevalente impiego temporaneo in Time Deposit con una
remunerazione positiva, altrimenti assente in caso di detenzione in forma liquida nella forma a vista.
Nell’ambito della gestione diretta in termini reddituali si è contraddistinto il comparto del Private Equity
e assimilati, mentre il settore dei Fondi immobiliari hanno risentito di valutazioni ancora in calo per il
perdurare dell’avversa congiuntura.
Tav. II.1. Investimenti per tipologia di strumento finanziario
Attivo netto destinato alle prestazioni
100,00%
Liquidità
28,85%
Titoli di debito
4,99%
Fondi Obbligazionari
19,32%
Prodotti Assicurativi – Ramo V
4,56%
Titoli di capitale
18,56%
Private Equity e Assimilati
13,11%
Fondi Immobiliari
3,73%
Fondi Alternativi
6,88%
Tav. II.2. Investimenti per area geografica
Titoli di debito
4,99%
Tav. II.3. Altre informazioni rilevanti
EMU
4,99%
Liquidità (in % del patrimonio)
EUROPA ex Emu
0,00%
Duration media
Resto del mondo
0,00%
Esposizione valutaria (in % del patrimonio)
Titoli di capitale
EMU
18,56%
Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio
11,48%
EUROPA ex Emu
Resto del mondo
7,08%
Nota: in tabella la suddivisione geografica dei
titoli detenuti nell’ambito dei mandati di gestione.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del comparto in confronto con il relativo benchmark.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti occorre considerare che:
 i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
28,85%
8,40
11,19%
0,77
Scheda informativa
il rendimento del comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono
contabilizzati nell’andamento del benchmark, e degli oneri fiscali.
Tav. II.4 Rendimenti annui
Non risulta dichiarato un benchmark di comparto; il confronto con il TFR netto è a mero titolo indicativo.
Tavola II.5 – Rendimento medio annuo composto
Comparto
Benchmark
Periodo
3 anni
(2013
4,38%
***
-2015)
5 anni
3,73%
***
(2011-2015)
10 anni
2,60%
***
(2006-2015)
Tavola II.6 – Volatilità storica
Moderato
Benchmark
Periodo
3 anni
***
3,42%
(2013-2015)
5 anni
***
3,29%
(2011-2015)
10 anni
***
3,67%
(2006-2015)
Attenzione: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in
percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi
Scheda informativa
effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del comparto, ad
eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tavola II.5 – TER
Oneri di gestione finanziaria
- di cui per commissioni di gestione finanziaria
- di cui per commissioni di incentivo
- di cui per compensi banca depositaria
Oneri di gestione amministrativa
- di cui per spese generali ed amministrative
- di cui per oneri per servizi amm.vi acquistati da terzi
- di cui per altri oneri amm.vi
TOTALE GENERALE
2013
0,25%
0,15%
0,10%
***
0,00%
***
***
***
0,25%
2014
0,18%
0,15%
0,03%
***
0,00%
***
***
***
0,18%
2015
0,19%
0,14%
0,05%
***
0,00%
***
***
***
0,19%
N.B.: Il TER esprime un dato medio del comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei
costi sulla posizione individuale del singolo iscritto.
Scheda informativa
Glossario dei termini tecnici utilizzati
Benchmark: è il parametro oggettivo di riferimento cui confrontare la gestione di un portafoglio. È
costituito da un indice o da una combinazione di indici elaborati da terze parti indipendenti, allo scopo di
permettere un confronto oggettivo ed una misurazione dei risultati della gestione rispetto ad esso.
Duration: è la scadenza media ponderata, rispetto al tempo, dell’insieme dei flussi di cassa in cui può
essere scomposto un titolo obbligazionario o un insieme di titoli obbligazionari (portafoglio). E’ la misura,
in prima approssimazione, del rischio insito nei titoli di debito al variare dei tassi d’interesse. Maggiore è
la duration, maggiore sarà la variazione (inversa) del prezzo del titolo/ portafoglio, al variare dei tassi
d’interesse.
OICR: Acronimo. Sta per Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, cioè fondi comuni
d’investimento e SICAV(Società d’investimento a Capitale Variabile).
Rating: è l’indicatore del grado di solvibilità di un soggetto debitore (uno stato o una impresa, ad
esempio). Viene attribuito da società specializzate (cd. agenzie di rating) quali Moody’s oppure Standard
& Poor.
Turnover: è il tasso di rotazione del portafoglio. Indica quante volte, nell’arco di un determinato
intervallo di tempo, il portafoglio viene completamente reinvestito. A titolo esemplificativo un livello di
turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi
investimenti, mentre un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio, durante l’anno, è stato oggetto
di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni, elevati livelli di turnover possono
implicare più elevati costi di transazione, con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Volatilità: è la caratteristica tipica dei prezzi degli strumenti finanziari di oscillare continuamente intorno
ad una media di periodo. E’ la manifestazione più concreta del rischio di uno strumento finanziario e viene
normalmente misurata con un indice della statistica descrittiva, la deviazione standard. Maggiore è il
valore di volatilità, più alta è la rischiosità dell’investimento. La volatilità, calcolata come deviazione
standard, assomma in sé tutte le fonti di rischio dell’investimento (rischio di cambio, di emittente, di
liquidità, ecc.).
Scheda informativa
Fondo pensione per il Personale dell’ex Banca di Roma
(Informazioni aggiornate al 17.03.2016)
Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare
Gli organi del Fondo
Il funzionamento del Fondo è affidato ai seguenti organi: l’Assemblea, Consiglio di Amministrazione e
Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono a composizione paritetica, cioè composti da
uno stesso numero di rappresentanti di lavoratori e di datori di lavoro.
L'Assemblea è composta dai Partecipanti, ovvero iscritti e titolari di pensione diretta.
Il Consiglio di Amministrazione, composto da sedici membri dei quali metà nominati dal Consiglio di
Amministrazione dell’Azienda e metà eletti dall’Assemblea dei Partecipanti, è così composto:
Nome
Di Lazzaro Fabrizio (Presidente)
Marongiu Enrico (Vice Presidente)
Balconi Marco
Giovannelli Massimo
Grano Annarita
Lops Silvio
Lori Lavinia
Matera Fulvio
Ottobre Franco
Pagliarani Massimo
Pangallo Angelo
Piccioni Claudia
Pierri Marco
Scifoni Costantino
Travaglia Miriam
Vitantonio Roberto
Attenni Claudio (supplente)
Bismuto Nicola (supplente)
Tumbarello Leonardo (supplente)
Tintinago David (supplente)
Data di nascita
Luogo
Estrazione
24/11/1961
02/07/1954
05/06/1974
23/02/1957
14/08/1969
20/12/1961
31/08/1975
03/01/1940
01/10/1950
04/11/1956
22/05/1960
14/06/1971
28/05/1963
30/05/1951
09/08/1964
11/07/1958
15/08/1957
07/03/1957
01/07/1951
17/01/1970
Roma
Roma
Milano
Trieste
Roma
Foggia
Frascati (RM)
Foggia
Roma
Roma
Roma
Lanciano (CH)
Roma
Roma
Roma
Roma
Roma
Napoli
Roma
Roma
aziendale
elettivo
aziendale
aziendale
aziendale
aziendale
aziendale
elettivo
elettivo
elettivo
elettivo
aziendale
elettivo
elettivo
aziendale
elettivo
elettivo
elettivo
elettivo
elettivo
Il Collegio Sindacale, composto da 4 membri dei quali metà nominati dal Consiglio di Amministrazione
dell’Azienda e metà eletti dall’Assemblea dei Partecipanti, è così composto:
Nome
Garzella Stefano (Presidente)
Oggioni Marco
Cervone Tommaso
Gentile Giovanni
Michele Mogavero (supplente)
Romerio Luigi (supplente)
Data di nascita
Luogo
16/09/1968
19/07/1957
25/03/1940
28/02/1961
16/05/1963
08/10/1938
Cascina (PI)
Milano
Ruvo di Puglia (BA)
Napoli
Roma
Milano
Estrazione
aziendale
aziendale
elettivo
elettivo
elettivo
aziendale
Direttore Generale e Responsabile del Fondo: Stefano Centi Colella, nato a Roma il 10.11.1965.
Scheda informativa
Il Gestore Amministrativo
La gestione amministrativa e contabile del Fondo è affidata a Parametrica Pension Fund S.r.l, con sede
in Parma, Via Abbeveratoia n. 63/A.
La Banca Depositaria
La banca depositaria del Fondo è Société Générale Securities Services S.p.a, con sede in Milano, Via
Benigno Crespi 19/A.I
I Gestori delle risorse
La gestione di parte delle risorse del Fondo afferenti il Comparto Moderato è affidata, sulla base di
apposita convenzione di gestione ad Anima Sgr S.p.A. con sede in Milano, Corso Garibaldi n. 99, 20121
Milano
Le risorse afferenti il Comparto Garantito sono temporaneamente detenute in forma liquida.
Il Gestore Assicurativo per l’erogazione delle rendite
Per l’erogazione delle rendite il Fondo ha stipulato apposita convenzione con Unipol Assicurazioni S.p.A.,
con sede in Bologna, Via Stalingrado 45.
La revisione legale dei conti
L’incarico di revisione legale per il triennio 2014-2016 è affidato a Deloitte & Touche S.p.a, con sede in
Roma, Via della Camilluccia 589/A.
Società incaricata del Controllo Interno
A decorrere dal 1° febbraio 2014, responsabile della funzione di controllo interno è Ellegi Consulenza
S.p.A. con sede in Roma Via Antonio Bertoloni 49.