Regole sul codice d`identificazione dei tessili importati negli USA

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Regole sul codice d`identificazione dei tessili importati negli USA
16 gennaio 2006
NOTIZIE DAGLI STATI UNITI
Un riassunto delle regole sul codice d’identificazione dei tessili importati negli USA
Il 5 ottobre 2005, il U.S. Customs and Border Protection Bureau (CPB - Ufficio della Dogana
e della Protezione di Frontiera) ha emanato dei nuovi regolamenti ad interim
che
presentano due modifiche ai regolamenti per l’indicazione del Paese d’Origine dei tessili e
degli articoli di abbigliamento.
Questi regolamenti, pubblicati nel Federal Register (equivalente alla nostra Gazzetta
Ufficiale) del 5 ottobre 2005 (70 FR 58009),
sono entrati in vigore immediatamente,
tuttavia il CPB per venire incontro alle richieste di aziende del settore ha posposto
l’implementazione solo a partire dal 19 novembre 2005.
Le modifiche sono le seguenti:
1. La Textile Declaration (Dichiarazione Tessile) per i prodotti tessili e articoli di
abbigliamento è stata eliminata.
2. Viene richiesto di indicare sui moduli di importazione negli USA (Customs Entry) il nome
del fabbricante effettivo degli articoli importati.
L’eliminazione della Textile Declaration non esime l’esportatore dall’indicare nei documenti
di spedizione alcuni dei dati che prima erano inclusi nella Textile Declaration, come ad
esempio quei dati necessari per stabilire la classificazione doganale dell’articolo importato.
Questi dati vanno inclusi nella fattura commerciale.
È quindi obbligatorio indicare se il prodotto è tessuto oppure a maglia (woven or
knit); è obbligatorio indicare la percentuale delle fibre (per esempio 60% cotone, 40% lana);
è obbligatorio indicare se l’abbigliamento è per uomo, donna, bambino; per i tessuti è
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obbligatorio indicarne il peso e le dimensioni. Se l’esportatore desidera, ha la facoltà di
continuare a fornire la Textile Declaration.
Il CPB richiede il Manufacturer Identification Code (MID -Codice di identificazione del
fabbricante) con i dati del fabbricante effettivo degli articoli importati. Il MID viene inserito
nei moduli d’importazione e viene composto usando il nome del fabbricante e del paese
d’origine. Il MID non può essere usato per aziende commerciali e venditori che non sono
fabbricanti. I moduli d’importazione nei quali vi sono codici di agenzie di esportazione o ditte
di trading non verranno accettati.
Se il contenuto della spedizione è stato fabbricato da più di un’azienda, bisogna
riportare i codici d’identificazione di ciascun fabbricante indicando anche in dettaglio le
quantità di ognuno.
Gli articoli per i quali è necessario il codice d’identificazione sono tessili e
abbigliamento, tovagliati plastici, valigeria, calzature, cappelli, fibre di vetro, cinture di
sicurezza, paracaduti, biancheria da letto, vestiti per bambole e nastri.
Più specificatamente è richiesta l’indicazione del codice del fabbricante per i prodotti
corrispondenti ai seguenti numeri doganali, elencati nel Codice dei Regolamenti Federali,
volume 19, capitolo 102.21(b)(5):
Tutti i capitoli del codice doganale dal 50 a 63 inclusi; le categorie doganali 3005.90,
3921.12.15, 3921.13.15, 3921.90.2550, 4202.12.40-80, 4202.22.40-80, 4202.32.40-95,
4202.92.05, 4202.92.15-30, 4202.92.60-90, 6405.20.60, 6406.10.77, 6406.10.90,
6406.99.15, 6501, 6502, 6503, 6504, 6505.90, 6601.10-99, 7019.19.15, 7019.28,
7019.40.59, 8708.21, 8804, 9113.90.40, 9404.90, 9502.91, 9612.10.9010.
L’unica categoria tessile esclusa da questo regolamento è la 9811.0060 (campioni in pezze).
Un’altra esclusione è per regali fino al valore permesso dalla dogana.
Questi regolamenti sono stati introdotti a seguito del termine dell’Agreement on
Textile and Clothing (ATC) per l’integrazione dei tessili e degli articoli di abbigliamento nel
General Agreement on Tariff and Trade (GATT) e la risultante eliminazione delle quote per
i prodotti importati da paesi membri della World Trade Organization. Dal 1 gennaio 2005 i
tessili e gli articoli di abbigliamento dei paesi membri della World Trade Organization non
sono più stati soggetti a restrizioni quantitative per l’importazione negli Stati Uniti.
Il codice MID derivante dal nome e dall’indirizzo del fabbricante ha lo scopo di
rendere più facile l’identificazione del fabbricante e del paese d’origine. In questo modo il
CBP avrà uno strumento in più per impedire l’importazione di articoli con un falso paese
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d’origine. Infatti il nuovo regolamento è stato introdotto appunto perché era diventato
sempre più difficile determinare la reale origine dei prodotti d’importazione; in un numero
crescente di casi erano state fornite indicazioni false allo scopo di aggirare i regolamenti
derivanti dagli accordi multilaterali per il commercio internazionale di articoli tessili.
Il codice d’identificazione del fabbricante va inserito dagli spedizionieri nel modulo
3461
(Entry/Immediate delivery) e nel modulo 7501 (Entry Summary) e in tutte le
trasmissioni di dati per via elettronica che richiedono l’identificazione del fabbricante.
Il codice MID può includere un massimo di 15 caratteri. Questo codice è composto
da quattro sezioni.
- Il codice ISO del paese in due caratteri (per l’Italia è IT).
- Il nome del fabbricante composto dalle prime tre lettere del nome della ditta. Se il nome
della ditta è composto da più di una parola, vengono usate per il codice le prime lettere delle
prime due parole fino a un massimo di sei lettere (per esempio, per Romagna Confezioni il
codice è ROMCON).
- L’indirizzo della ditta: si usano le prime quattro cifre dell’indirizzo stradale (per esempio,
se la ditta è all’indirizzo “Via Archimede 479" si usano le cifre 479).
- Città: si usano le prime tre lettere (per Bologna, BOL) .Il codice del fabbricante è quindi:
ITROMCON479BOL.
Gli importatori devono quindi essere in grado di dimostrare al CBP di aver fatto tutto
quello che è ragionevolmente possibile per determinare il fabbricante (...reasonable care in
determining the manufacturer).
In diversi casi, specialmente in Italia dove vi è un elevato uso di terzisti, può essere
difficile definire chi è il fabbricante. Secondo i regolamenti, il fabbricante è quell’azienda che
svolge l’attività di fabbricazione più importante per il prodotto o che effettua una sostanziale
trasformazione della materia prima (“substantial transformation”). Questa attività di
fabbricazione varia da articolo ad articolo.
Se vi sono diversi fabbricanti coinvolti nella fabbricazione di un articolo, il fabbricante
che conferisce origine al prodotto è quello che ha effettuato le più importanti attività di
assemblaggio. Come assemblaggio si intende la cucitura di tessuti forniti da altri e il
confezionamento di un abito completo. L’attività di etichettatura, abbottonatura, lavaggio,
candeggio, stiratura e imballaggio ecc. di articoli prodotti altrove non costituisce
assemblaggio (vedi Codice dei Regolamenti Federali, Volume 19, § 102.21, pp 471-480).
In ogni caso va tenuto conto che il principale scopo del regolamento è la
determinazione del paese d’origine. Questo testo è stato scritto a scopo riassuntivo. Solo i
regolamenti Federali hanno validità legale.
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