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T R A C C E D I U N ’ O R I G I N E C O N T R O L L ATA E G A R A N T I TA PERLAGE PIACERE, CULTURA E BOLLICINE Pubblicazione Quadrimestrale di Valdo Spumanti - n.10 Settembre 2011 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% CNS VR SETTEMBRE 2011 Novità Valdo Origine L’intervista Jerry Calà Eventi Taormina Film Fest di Fabrizio Conti Riva EDITORIALE Orgoglio per il passato e passione per il futuro. In queste due espressioni è racchiusa l’anima di Valdo Origine. Un’anima legata alle tradizioni e ai valori dell’azienda di Valdobbiadene ma che non perde d’occhio il ritmo dei tempi moderni e i trend del momento. Queste caratteristiche, e una ricetta che si tramanda da generazioni, sono il segreto del successo dell’ultimissimo spumante Valdo, presentato il 16 giugno a Milano, un brut dalle caratteristiche uniche. Nato per essere l’aperitivo perfetto, nel gusto, nella personalità ma anche nell’estetica. Valdo Origine indossa un abito particolarmente glamour e decisamente all’ultima moda, ispirato allo spirito Liberty e agli anni della Belle Epoque, in poche parole… è lo spumante più vintage che c’è! Tanto che sarebbe perfetto in un fotogramma del film “Colazione da Tiffany”, con la sua eleganza senza tempo. È un eccellente mix di gusto e cultura dall’appeal irresistibile, risultato di 85 anni di esperienza e passione imbottigliati in una Champagnotta Prestige. Lo stile squisitamente retrò di Valdo Origine fa da filo conduttore a questo nuovo numero di Perlage. Abbiamo parlato del fenomeno vintage nella moda insieme ad Albertina Marzotto (scoprendo, tra l’altro, che il termine vintage viene proprio dal mondo del vino) e abbiamo incontrato Jerry Calà, il più “evergreen” fra gli artisti nostrani, che a giugno ha festeggiato sul palco del Teatro Romano di Verona i suoi 60 anni anagrafici e 40 anni di carriera. Su quello stesso palco c’era anche Valdo, felice di festeggiare un grande artista ma soprattutto un amico. Un Perlage che, proprio come Valdo Origine, omaggia il passato ma brinda al futuro. PERLAGE Rivista semestrale di Valdo Spumanti Iscritta con l’autorizzazione del Tribunale di Bologna al numero 7857 del 3 giugno 2008 Editore e Redazione CR&A Comunicazione e Relazioni Pubbliche Via S. Felice, 37 - 40122 Bologna - Tel. 051.2961230 Direttore Editoriale Fabrizio Conti Riva Direttore Responsabile Cristiana Zappoli Stampa Cierre Grafica Soc. Coop. Via Ciro Ferrari, 5 - 37066 Sommacampagna (Vr) L’aperitivo Presentato il 16 giugno, Valdo Origine è l’ultima “fatica” dell’azienda veneta. Perfetto per l’aperitivo più trendy, guarda con orgoglio al passato e insieme strizza l’occhio al futuro a un’eleganza d’altri tempi ma una verve estremamente giovane; un fascino retrò ma un carattere moderno. È Valdo Origine, lo spumante brut con cui l’azienda di Valdobbiadene entra a far parte del canale del beverage Super Horeca con un ruolo di primo piano. L’ultimo nato di casa Valdo si affianca alla Linea Prestigio, dedicata alla ristorazione high level, alle enoteche e ai wine bar, rivolgendosi ad un target di consumatori che ama il rito dell’aperitivo di tendenza. «Valdo Origine - spiega Giovanni Negri, Trade Marketing Manager di Valdo - ci permette di presidiare il canale Super Horeca con un prodotto decisamente distintivo, perché crediamo che un mondo come quello dell’aperitivo ci possa dare notevoli soddisfazioni in termini sia di immagine, sia di business. Valdo Origine, in distribuzione dal 20 giugno, esprime al meglio le nostre potenzialità e il nostro modo di intendere lo spumante». Il nome “Origine” non è casuale. Questo spumante nasce da una ricetta originale dell’azienda di Valdobbiadene che la famiglia Bolla si tramanda da generazioni. La Valdo, fondata nel 1926 e profondamente legata alle proprie tradizioni, ha saputo evolversi stando al passo con i tempi H NOVITÀ dal fascino vintage Alcuni sc di Vald atti dell’ev e o Orig ine al nto di prese Diana n Majest tazione ic di M ilan o e con le ultime tendenze senza mai voltare le spalle al proprio passato, anzi, facendo tesoro del know how sviluppato nel corso di quasi un secolo di vita. Valdo Origine ne è la testimonianza, rappresenta al meglio l’orgoglio dell’azienda per il proprio passato coniugato alla passione per il futuro: un perfetto mix di tradizione e innovazione, modernità e qualità senza tempo. Si cala perfettamente nella storia di Valdo esprimendo comunque un proprio stile e una propria personalità. Il 16 giugno il nuovo prodotto è stato presentato alla forza vendita e alla stampa nella prestigiosa cornice dell’Hotel Sheraton Diana Majestic di Milano. In occasione di questo elegante aperitivo, la dirigenza della Valdo ha voluto fare emergere l’anima vintage di questo Brut, definito “modernamente retrò e dal carattere frizzante”. Il vintage è ricerca e conoscenza, ciò che è vintage conserva memorie, ricordi e tracce di vissuto. Valdo Origine è proprio così, esattamente come il tubino nero di Haudrey Hepburn nel capolavoro cinematografico “Colazione da Tiffany” o come la lampada “Arco” di Achille Castiglioni o come una fiammante Lambretta! Icone evergreen, immagini senza tempo indelebili nella nostra memoria che hanno ispirato non solo l’anima, ma anche il packaging di Valdo Origine: elegante e raffinato, coerente con il mood del prodotto. La bottiglia è una Champagnotta Prestige in vetro verde etrusco, accompagnata da una capsula con nuova apertura De Luxe che coniuga perfettamente praticità e classe. L’etichetta serigrafata, disegnata da un’agenzia francese, si ispira all’eleganza della Belle Epoque e alle sinuosità dello spirito Liberty; la retro etichetta, indicando questo spumante come un “elogio al tempo”, evidenzia al meglio i valori che lo caratterizzano. In occasione della presentazione del 16 giugno Valdo Origine è stato servito nell’esclusiva coppa champagne creata ad hoc per degustarlo. Valdo Origine, infatti, non è solo uno spumante di alta qualità. Con questo prodotto la famiglia Bolla ha voluto proporre un “mondo” intero, un nuovo modo di vivere l’aperitivo con stile, declinandolo non solo nella coppa dalle linee vintage, ma anche in una spumantiera e in una parananza targate “Origine”. 3 NOVITÀ Prodotto con le uve delle più prestigiose zone vinicole ad alta vocazione spumantistica, vinificate con pressatura soffice, Valdo Origine è uno spumante brut creato da una ricetta originale Valdo tramandata da generazioni. «Per almeno quarant’anni la famiglia Bolla ha gelosamente conservato questa ricetta». Spiega Gino Cini, enologo Valdo, «adesso è diventata Valdo Origine, un vero e proprio elogio al tempo. Uno spumante nobile che rappresenta l’orgoglio per il passato IDENTIKIT e la passione per il futuro». Frutto di un affinamento di tre mesi con Metodo Charmat Zona di produzione Accurata scelta di uve provenienti e successivi tre mesi in bottiglia, ha una gradazione di dalle più prestigiose zone vitivinicole 11,5% vol. e offre un bouquet che spazia tra il floreale e la mela verde, regalando un profumo Uvaggio molto fine e fruttato. Dal colore giallo paglieUve ad alta vocazione spumantistica rino chiaro con riflessi verdognoli, questo Vendemmia spumante presenta un gusto persistente, viMese di settembre vace, armonioso con una piacevole Vinificazione Pressatura soffice e fermentazione amabilità residua a temperatura controllata che richiama una vendemmia setAffinamento tembrina di altri Charmat di 3 mesi e successiva tempi. Queste camaturazione in bottiglia di 3 mesi ratteristiche lo renGradazione dono uno spumante 11,5% vol. di carattere e perCanali sonalità, particolarBar e Winebar mente adatto alla mescita. «Le qualità che più lo caratterizzano, – spiega Gino Cini – ovvero la morbidezza, l’aromaticità e il fatto di essere poco alcolico, lo rendono un eccellente aperitivo». È opportuno raffreddare la bottiglia gradatamente, senza farle subire sbalzi termici violenti. La temperatura di servizio ideale è 6/8°C e il bicchiere più adatto a servirlo è, naturalmente, la coppa champagne Valdo Origine, creata appositamente per questo prodotto. «È uno spumante – prosegue Cini – che nasce per l’aperitivo ma, grazie alla sua notevole armonicità, si accompagna perfettamente agli antipasti e in modo particolare a piatti delicati, soprattutto a base di pesce». 4 EVENTI And the winner is… VALDO! I due spumanti Valdo, Rosè Brut e Cuvée di Boj, sono stati grandi protagonisti del Taormina Film Fest 2011. I più importanti attori, registi e giornalisti del panorama internazionale hanno brindato con le bollicine Valdo sulla bella terrazza dell’Hotel Timeo, godendo di un panorama mozzafiato su Taormina i è conclusa il 18 giugno la 57a edizione del Taormina Film Fest, l’evento cinematografico clou dell’estate italiana. Per otto giorni hanno sfilato sul red carpet siciliano star internazionali come Monica Bellucci, Oliver Stone, Jack Black, Matthew Modine, ma anche Valentina Lodovini, Maya Sansa, Patrice Leconte. Le anteprime mondiali ed europee e più in generale il grande cinema hanno animato il Teatro Antico di Taormina, in un alternarsi di proiezioni e incontri sotto la direzione di Deborah Young. Il Festival ha decretato il trionfo della pellicola “Sur la planche” della regista marocchina Leila Dilani, che ha vinto il Golden Tauro per il miglior film, il premio per la miglior regia e il premio per la miglior interpretazione che è andato all’intero cast femminile. E mentre sul grande schermo si susseguivano le immagini dei più importanti film del panorama internazionale, sulla terrazza del Grand Hotel Timeo, giornalisti, attori, registi e opinion leader del mondo del cinema hanno brindato con due grandi spumanti Valdo: Rosè Brut e Cuvée di Boj, ovvero tendenza e tradizione. L’azienda di Valdobbiadene era, infatti, fornitrice ufficiale del Festival: l’eccellenza delle bollicine made in Italy ha incontrato l’eccellenza del cinema internazionale nella splendida cornice naturale di Taormina. «Essere fornitori ufficiali di una manifestazione così prestigiosa come il Taormina Film Fest – ha spiegato Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti – è stata un’occasione di grande visibilità, perfettamente coerente con il posizionamento dei nostri prodotti. I trecento calici che ogni sera abbiamo offerto a un pubblico così qualificato, in una cornice di incomparabile bellezza e prestigio, rappresentano il meritato tributo al Festival e alla comunità del cinema». Il Rosè Brut è uno Spumante Rosè, nato dal perfetto connubio tra due tipici vitigni italiani: il Nerello Mascalese, agrigentino a bacca nera, e il Glera, trevigiano fruttato. Intrigante, giovane e decisamente glamour, è l’aperitivo ideale per una serata in compagnia delle stelle del cinema. La Cuvée di Boj rappresenta la massima espressione di tipicità del Valdobbiadene Processo Superiore DOCG. Nato da uve Glera dell’antica località “valle dei buoi”, zona vocata dalle straordinarie caratteristiche territoriali, affinato con metodo Charmat lungo 5 mesi e successiva maturazione in bottiglia per tre mesi, è spumante raffinato e armonico. Tra un film e l’altro, ammirando l’Etna e lo splendido panorama della Baia di Naxos, la giuria presente ha decretato, senza alcun dubbio, che a Valdo doveva andare il premio come miglior spumante protagonista! S Alcune dei tan immagini ti presen vip ti Film Fe al Taormina st sulla Te scattate rr dell’Ho azza te durante l Timeo manife la st Dall’alt azione. o Muñiz : Sergio c Colom on Martina b Rocca ari e Tiziana , Bellucc Monica i, e Glori Lola Ponce a Vetrina Guida. proiez per io antep ni in rima d a tutto il m Taorm ondo, il ina Film è uno Fest d cinem egli eventi atogra fici più im po del no rtanti stro Pa ese 5 MODA Tutti pazzi per il VINTAGE Vintage: un termine francese tanto usato da essere abusato. Pochi sanno che deriva dal linguaggio enologico, significa “d’annata”. Il mondo della moda lo ha fatto proprio. Ma attenzione a non confondere un “buon” vestito d’annata con un vestito semplicemente… vecchio! È l’ammonimento di Albertina Marzotto, giornalista e scrittrice esperta di moda udrey Hepburn, Grace Kelly, Jackie Kennedy, sono donne dal fascino unico e inconfondibile, che con il loro stile hanno mantenuto attuali capi che, oggi, definiamo comunemente vintage. Definire vintage abiti disegnati e realizzati ai nostri giorni, seppur ispirati al passato, è utilizzare il termine in maniera impropria. Questa parola, che deriva dal francese “l’age du vin”, e che viene usata nella sua accezione originale per indicare un buon vino d’annata, nel mondo della moda identifica un capo d’epoca che si è però rivalutato grazie alla sua originalità e alla sua irripetibilità negli anni a venire per stile, eleganza e innovazione. «Vintage è un abito con almeno 25 anni di vita» spiega Albertina Marzotto, giornalista di moda e autrice del libro edito da Mondadori “L’abito fa il monaco?”. «Inoltre deve essere un accessorio o un capo che anche all’origine aveva un certo valore. Un Dior di 25 anni fa è vintage, un comune maglione di lana di 25 anni fa è semplicemente vecchio». Quindi non basta avere un abito o un oggetto usato per poterlo definire vintage. Ma ciò che è veramente vintage, oggi viene considerato un oggetto culto a tutti gli effetti. «È una moda in auge da una decina di anni» continua Albertina Marzotto. «Non solo perché nel nostro campo non si inventa niente ma tutto è un continuo revival, ma anche perché ci siamo accorti che trent’anni fa le grandi case di moda usavano tessuti più preziosi che adesso non sono più neppure riproducibili, facendo abiti certamente più rifiniti». Forse c’è anche un altro motivo, più legato al periodo storico che © www.istockphoto.com/jammydesign A ALBERTINA MARZOTTO stiamo vivendo. Inizialmente vestire vintage voleva quasi dire seguire un trend anticonformista, una controtendenza, perché nell’immaginario comune nuovo voleva dire bello e vecchio voleva dire brutto. Ma la moda è lo specchio della cultura del suo tempo e il nostro è un tempo dominato dall’incertezza. Forse le proposte eccessive degli stilisti hanno generato confusione e privato le persone dei loro punti di riferimento anche in questo ambito. E allora, come capire se un abbigliamento è quello giusto? Andando sul sicuro con il vintage. Una scelta senza rischi in fatto di eleganza: indossare un capo che ha attraversato la storia e le mode guadagnandosi una certa autorevolezza, ci toglie ogni dubbio e ci rassicura. Come a dire: “se lo indossava Jackie Kennedy non posso sbagliare”! Che sia un fatto di insicurezza generalizzato o più semplicemente di ritorno ciclico delle mode o magari tutti e due, resta che il vintage è uno stile che sta conoscendo un boom esagerato, non solo nel campo del fashion ma anche in tantissimi altri settori, uno su tutti, l’arredamento. Negozi e mercatini specializzati spuntano come funghi e tutti siamo alla disperata ricerca dell’oggetto di valore ad un prezzo vantaggioso: abiti, borse, articoli di pelletteria, foulard, occhiali da sole, ombrelli, bijoux, non importa cosa, basta che sia una “chicca” anni ‘50 (o ‘40, o ‘60, o ‘70…). «L’idea che vestire vintage sia economicamente vantaggioso è da sfatare: - spiega la Marzotto - un capo veramente vintage o lo si trova in casa perché la nonna o la mamma lo hanno conservato, oppure difficilmente si può pensare di acquistare un Dior o uno Chanel anni ‘50 a poco prezzo trovandolo su una bancarella del mercato». Ecco, questa è decisamente una pessima notizia! Alberta Bertelé nasce a Verona. Sposata con Gaetano Marzotto, imprenditore, board member nel consiglio di Hugo Boss, Valentino Fashion Group e presidente di Pitti Immagine, ha una laurea in filosofia, una grande passione per la moda, per l’arte, il design, l’architettura, l’arredamento d’interni e la musica e ha tre figli. Alla professione di giornalista freelance Alberta Marzotto, soprannominata Albertina, affianca per quattro anni quella di Product Manager per la linea giovane dell’azienda di famiglia. Nel 2000 fino al 2002 collabora con L’Espresso, dal 2002 al 2005 collabora con l’istituto GPF del noto Sociologo ed esperto di Costume Giampaolo Fabris occupandosi di nuove tendenze e del marketing dei beni di lusso. Dal 2003 ad oggi tiene la rubrica “Paillettes” per il supplemento de La Repubblica Affari&Finanza. Quest’anno ha pubblicato per Mondadori il libro “L’abito fa il monaco?”. 6 INTERVISTA L’eterno RAGAZZO In giugno ha compiuto 60 anni ma la carica e la simpatia sono le stesse di quando ne aveva 30. Jerry Calà, veronese d’adozione, è uno dei pochi “evergreen” del mondo dello spettacolo: dopo 40 anni di carriera, non solo non è ancora passato di moda, ma è amatissimo anche dai più giovani l 1983 è un anno importante per la commedia italiana sul grande schermo. È l’anno di “Sapore di mare”, il primo film “corale” dei fratelli Vanzina e, sempre dei Vanzina, di “Vacanze di Natale”, ancora oggi considerato il loro miglior film, un vero e proprio cult per intere generazioni. Tanto che, senza nulla togliere a Lu Colombo e ai Gazebo Lyrics, se canzoni come “Maracaibo” e “I like Chopin” sono considerate ormai degli evergreen intramontabili per chi nell’83 aveva 30 anni ma anche per chi ha 30 anni oggi (e, siamo pronti a scommettere, anche per chi li avrà fra una ventina d’anni), lo devono a questi film: pellicole che hanno segnato un’epoca. In entrambi recitava un allora trentaduenne Jerry Calà, catanese di nascita ma veronese di adozione, diventato famoso insieme a Umberto Smaila, Franco Oppini e Nini Salerno, ovvero “I Gatti di Vicolo Miracoli”. «Era un cinema che arrivava al cuore delle persone» spiega Calà. «Un cinema divertente, leggero, non volgare, che seguiva i canoni più classici della commedia all’italiana, descrivendo vizi e virtù nostrani, portando sul grande schermo personaggi che rappresentavano ciò che gli italiani erano veramente». Aver legato il suo nome a film così amati dal grande pubblico spiega, in parte, l’affetto che ancora oggi la gente riserva a Jerry Calà. A sottolinearlo è arrivato il sold out per lo spettacolo al Teatro Romano di Verona il 28 giugno, in occasione del suo sessantesimo compleanno: “Non sono bello… piaccio. 40 anni di carriera”. Un one man show fatto di musica, gag, cabaret, che ha ottenuto un successo strepitoso. E il fenomeno più interessate è che a scatenarsi insieme a Calà non sono solo i ragazzi degli anni 80, quelli cresciuti con i suoi film, sono anche i ventenni e trentenni di adesso che, oltre a guardare i suoi film in televisione, lo seguono anche dal vivo nelle sue serate in discoteca. Il fiore all’occhiello dei suoi appuntamenti sono sicuramente le serate alla Capannina di Forte dei Marmi, lo storico locale della Versilia dove nel 1997 Jerry iniziò una collaborazione insieme alla band “I Bravo”. Il suo spettacolo richiama sempre almeno 2500 persone, di un’età compresa tra i 25 e i 35 anni. Sul palco Calà prima di tutto canta, ma non lesina momenti di comicità “vecchia maniera”. «Vedo che la musica che in qualche modo è stata la colonna sonora dei miei 40 anni di carriera, - spiega - li coinvolge più della musica contemporanea. Si divertono a I cantare insieme a me». I suoi spettacoli sono cabaret a 360°, la versatilità fa parte del suo modo di essere “animale” da palcoscenico. «È una dote - continua Calà - che appartiene agli artisti della mia generazione. Abbiamo imparato questo mestiere sul campo, attraverso il cabaret. Cantavamo, suonavamo, ballavamo, recitavamo: siamo diventati artisti a tutto tondo». A proposito di versatilità, Jerry Calà comincerà a settembre le riprese di “Operazione vacanze”, film che lo vedrà nella doppia veste di regista e attore. È un film liberamente ispirato da una serie televisiva di 30 anni fa, “Professione vacanze”. In quella serie Calà era il capo animatore di un villaggio turistico. «Sarà un film ispirato al cinema degli anni Ottanta, - spiega il regista - proporrò quel tipo di umorismo e credo che anche i più giovani lo apprezzeranno molto». Il protagonista, Bebo, è un cinquantenne che conduce la propria vita come se di anni ne avesse ancora 20, un eterno ragazzo quindi, un appellativo che tante volte è stato rivolto anche a Calà. Ma a 60 anni, sposato e papà di un bambino di 8, Jerry Calà si sente ancora un ragazzino? «Guai se non mi sentissi così! Anzi, adesso sono obbligato ad esserlo: con una moglie che ha 20 anni meno di me e un bambino di 8 anni devo per forza restare giovane, dentro e fuori!». La decisione di festeggiare l’importante traguardo dei 60 anni anagrafici e dei 40 anni professionali a Verona non è stata casuale, come spiega lo stesso Calà: «Io dico sempre che sono un siculo - lombardo - veneto, perché sono nato a Catania, mi sono trasferito prestissimo a Milano dove ho vissuto fino agli 11 anni e poi sono andato in Veneto. La mia carriera è cominciata a Verona, la città che mi ha adottato. Per questo ho scelto il Teatro Romano per il mio spettacolo». E sul palco, a festeggiare l’artista, c’era anche Valdo Spumanti, che Jerry Calà conosce fin da quando era giovanissimo: «mi ricordo che bevevo il Prosecco di Valdo fin da giovane, insieme ai miei amici. In seguito ho conosciuto Pierluigi Bolla che oggi è un amico. Dopo lo spettacolo al Teatro Romano ho organizzato una piccola festa e abbiamo pasteggiato con i suoi spumanti. Tutti gli invitati ne hanno apprezzato il gusto. È incredibile il livello di qualità raggiunto negli anni dalla famiglia Bolla». Tanto che anche in Sardegna Jerry Calà ha portato con sé le famose bollicine di Valdobbiadene: «nel mio nuovo locale a Poltu Quatu, “Vita Smeralda”, abbiamo servito spumanti Valdo, non poteva essere altrimenti!». 7 MONDO VALDO LE BOLLICINE VALDO APPREZZATE A CHICAGO Il Prosecco Valdo ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento della sua qualità e di quanto venga apprezzato anche sul mercato americano: è stato scelto, grazie alle ottime vendite, come “Bubbly of the Month” al Kafka Wine di Chicago, un negozio di vini pregiati nel quartiere di Lakeview. LO STILE VALDO SUL GREEN Anche quest’anno Valdo è stato lo spumante ufficiale del Mid Amateur Golf Trophy e sponsor di una delle gare in programma. Il Mid Amateur Golf Trophy è il prestigioso torneo dedicato ai dilettanti italiani over 30 con cui l’azienda di Valdobbiadene ha instaurato un rapporto di partnership ormai da diversi anni, ritrovando nello stile e nell’eleganza di uno sport come il golf un’affinità elettiva. NEGRI E OLIVIERO OSPITI ALLO CHATEAU LAFITE ROTHSCHILD VALDO FESTEGGIA JERRY CALÀ Il 28 giugno Valdo Spumanti è stato sponsor ufficiale dello spettacolo di Jerry Calà “Non sono bello… piaccio. 40 anni di carriera”. Il one man show dell’artista siciliano, ma veneto d’adozione, si è svolto a Verona sul palco di un Teatro Romano gremito in ogni ordine di posti. Calà ha voluto festeggiare i quarant’anni di una carriera ricca di successi e anche il suo compleanno, lo stesso giorno ha infatti compiuto 60 anni. BOLLA RICEVE UN PRESTIGIOSO PREMIO ALLA CARRIERA Una delegazione Valdo, composta dall'Export Manager Paolo Oliviero e dal Trade Marketing Manager Giovanni Negri, ha preso parte alla prestigiosa cena organizzata presso lo Chateau Lafite Rothschild a Bordeaux, in occasione della recente edizione del Vinexpo. L’occasione si è presentata perché sia Valdo che CH. Lafite R. sono distribuiti negli Stati Uniti da Pasternak. A giugno Pierluigi Bolla, Presidente di Valdo Spumanti, ha ricevuto il “Premio Internazionale alla Carriera AEREC per l’imprenditoria” dal Dottor Ernesto Carpintieri, Presidente dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali. Il premio è dedicato a personaggi di grande levatura professionale e assegnato a imprenditori di spicco del mondo economico e culturale. Lo scopo è di mettere in luce quelle personalità che assumono valore emblematico in quanto rappresentano il rafforzamento dell’immagine della professionalità italiana nel tessuto economico e sociale internazionale. GLI SPUMANTI DI VALDOBBIADENE SULLE NAVI ROYAL CARIBBEAN CRUISE LINES Valdo è entrata a far parte dell’offerta della Royal Caribbean Cruise Lines, la più grande compagnia di crociere nel mondo, con più di 4 milioni di passeggeri all’anno. Il Prosecco Brut verrà servito al bicchiere in tutti i Champagne bar della flotta entrando a far parte di un menu che comprende alcuni dei migliori prodotti del mercato mondiale.