Scarica House Organ settembre 2011 formato PDF

Transcript

Scarica House Organ settembre 2011 formato PDF
T R A C C E D I U N ’ O R I G I N E C O N T R O L L ATA E G A R A N T I TA
PERLAGE
PIACERE, CULTURA E BOLLICINE
Pubblicazione Quadrimestrale di Valdo Spumanti - n.10 Settembre 2011 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% CNS VR
SETTEMBRE 2011
Novità
Valdo Origine
L’intervista
Jerry Calà
Eventi
Taormina Film Fest
di Fabrizio Conti Riva
EDITORIALE
Orgoglio per il passato e passione per il futuro.
In queste due espressioni è racchiusa l’anima
di Valdo Origine. Un’anima legata alle tradizioni e ai valori dell’azienda di Valdobbiadene
ma che non perde d’occhio il ritmo dei tempi
moderni e i trend del momento. Queste caratteristiche, e una ricetta che si tramanda da
generazioni, sono il segreto del successo dell’ultimissimo spumante Valdo, presentato il 16
giugno a Milano, un brut dalle caratteristiche
uniche. Nato per essere l’aperitivo perfetto, nel
gusto, nella personalità ma anche nell’estetica.
Valdo Origine indossa un abito particolarmente glamour e decisamente all’ultima moda,
ispirato allo spirito Liberty e agli anni della
Belle Epoque, in poche parole… è lo spumante più vintage che c’è! Tanto che sarebbe
perfetto in un fotogramma del film “Colazione
da Tiffany”, con la sua eleganza senza tempo.
È un eccellente mix di gusto e cultura dall’appeal irresistibile, risultato di 85 anni di esperienza e passione imbottigliati in una Champagnotta Prestige. Lo stile squisitamente retrò
di Valdo Origine fa da filo conduttore a questo
nuovo numero di Perlage. Abbiamo parlato del
fenomeno vintage nella moda insieme ad Albertina Marzotto (scoprendo, tra l’altro, che il
termine vintage viene proprio dal mondo del
vino) e abbiamo incontrato Jerry Calà, il più
“evergreen” fra gli artisti nostrani, che a giugno ha festeggiato sul palco del Teatro Romano
di Verona i suoi 60 anni anagrafici e 40 anni
di carriera. Su quello stesso palco c’era anche
Valdo, felice di festeggiare un grande artista
ma soprattutto un amico. Un Perlage che,
proprio come Valdo Origine, omaggia
il passato ma brinda al futuro.
PERLAGE
Rivista semestrale di Valdo Spumanti
Iscritta con l’autorizzazione del Tribunale di Bologna
al numero 7857 del 3 giugno 2008
Editore e Redazione
CR&A Comunicazione e Relazioni Pubbliche
Via S. Felice, 37 - 40122 Bologna - Tel. 051.2961230
Direttore Editoriale Fabrizio Conti Riva
Direttore Responsabile Cristiana Zappoli
Stampa Cierre Grafica Soc. Coop.
Via Ciro Ferrari, 5 - 37066 Sommacampagna (Vr)
L’aperitivo
Presentato il 16 giugno, Valdo Origine è
l’ultima “fatica” dell’azienda veneta. Perfetto
per l’aperitivo più trendy, guarda con orgoglio
al passato e insieme strizza l’occhio al futuro
a un’eleganza d’altri tempi ma una verve estremamente giovane; un fascino retrò ma un carattere moderno. È Valdo
Origine, lo spumante brut con cui l’azienda di Valdobbiadene entra a far parte del canale del beverage Super Horeca
con un ruolo di primo piano. L’ultimo nato di casa Valdo si affianca alla
Linea Prestigio, dedicata alla ristorazione high level, alle enoteche e ai
wine bar, rivolgendosi ad un target di consumatori che ama il rito dell’aperitivo di tendenza. «Valdo Origine - spiega Giovanni Negri, Trade
Marketing Manager di Valdo - ci permette di presidiare il canale Super
Horeca con un prodotto decisamente distintivo, perché crediamo che un
mondo come quello dell’aperitivo ci possa dare notevoli soddisfazioni in
termini sia di immagine, sia di business. Valdo Origine, in distribuzione
dal 20 giugno, esprime al meglio le nostre potenzialità e il nostro modo
di intendere lo spumante».
Il nome “Origine” non è casuale. Questo spumante nasce da una ricetta
originale dell’azienda di Valdobbiadene che la famiglia Bolla si tramanda da generazioni. La Valdo, fondata nel 1926 e profondamente legata alle proprie tradizioni, ha saputo evolversi stando al passo con i tempi
H
NOVITÀ
dal fascino vintage
Alcuni
sc
di Vald atti dell’ev
e
o Orig
ine al nto di prese
Diana
n
Majest tazione
ic di M
ilan
o
e con le ultime tendenze senza mai voltare le spalle al proprio passato, anzi, facendo tesoro del know how sviluppato nel corso di
quasi un secolo di vita. Valdo Origine ne è la testimonianza, rappresenta al meglio l’orgoglio dell’azienda per il proprio passato
coniugato alla passione per il futuro: un perfetto mix di tradizione
e innovazione, modernità e qualità senza tempo. Si cala perfettamente nella storia di Valdo esprimendo comunque un proprio
stile e una propria personalità.
Il 16 giugno il nuovo prodotto è stato presentato alla forza vendita e alla stampa nella prestigiosa cornice dell’Hotel Sheraton
Diana Majestic di Milano. In occasione di questo elegante aperitivo, la dirigenza della Valdo ha voluto fare emergere l’anima
vintage di questo Brut, definito “modernamente retrò e dal carattere frizzante”. Il vintage è ricerca e conoscenza, ciò che è vintage conserva memorie, ricordi e tracce di vissuto. Valdo Origine
è proprio così, esattamente come il tubino nero di Haudrey
Hepburn nel capolavoro cinematografico “Colazione da Tiffany” o come la lampada “Arco” di Achille Castiglioni o come una
fiammante Lambretta! Icone evergreen, immagini senza tempo
indelebili nella nostra memoria che hanno ispirato non solo
l’anima, ma anche il packaging di Valdo Origine: elegante e raffinato, coerente con il mood del prodotto. La bottiglia è una
Champagnotta Prestige in vetro verde etrusco, accompagnata da
una capsula con nuova apertura De Luxe che coniuga perfettamente praticità e classe. L’etichetta serigrafata, disegnata da
un’agenzia francese, si ispira all’eleganza della Belle Epoque e alle
sinuosità dello spirito Liberty; la retro etichetta, indicando questo spumante come un “elogio al tempo”, evidenzia al meglio i valori che lo caratterizzano. In occasione della presentazione del 16
giugno Valdo Origine è stato servito nell’esclusiva coppa champagne creata ad hoc per degustarlo. Valdo Origine, infatti, non
è solo uno spumante di alta qualità. Con questo prodotto la famiglia Bolla ha voluto proporre un “mondo” intero, un nuovo
modo di vivere l’aperitivo con stile, declinandolo non solo nella
coppa dalle linee vintage, ma anche in una spumantiera e in una
parananza targate “Origine”.
3
NOVITÀ
Prodotto con le uve delle più prestigiose zone vinicole ad alta vocazione
spumantistica, vinificate con pressatura soffice, Valdo Origine è uno spumante brut creato da
una ricetta originale Valdo tramandata da generazioni. «Per almeno quarant’anni la
famiglia Bolla ha gelosamente conservato questa ricetta». Spiega Gino Cini, enologo Valdo, «adesso è diventata Valdo Origine, un vero e proprio elogio al
tempo. Uno spumante nobile che rappresenta l’orgoglio per il passato
IDENTIKIT
e la passione per il futuro».
Frutto di un affinamento di tre mesi con Metodo Charmat
Zona di produzione
Accurata scelta di uve provenienti
e successivi tre mesi in bottiglia, ha una gradazione di
dalle più prestigiose zone vitivinicole
11,5% vol. e offre un bouquet che spazia tra il floreale e la mela verde, regalando un profumo
Uvaggio
molto fine e fruttato. Dal colore giallo paglieUve ad alta vocazione spumantistica
rino chiaro con riflessi verdognoli, questo
Vendemmia
spumante presenta un gusto persistente, viMese di settembre
vace, armonioso
con una piacevole
Vinificazione
Pressatura soffice e fermentazione
amabilità residua
a temperatura controllata
che richiama una
vendemmia setAffinamento
tembrina di altri
Charmat di 3 mesi e successiva
tempi. Queste camaturazione in bottiglia di 3 mesi
ratteristiche lo renGradazione
dono uno spumante
11,5% vol.
di carattere e perCanali
sonalità, particolarBar e Winebar
mente adatto alla
mescita. «Le qualità
che più lo caratterizzano, – spiega Gino Cini
– ovvero la morbidezza,
l’aromaticità e il fatto di essere
poco alcolico, lo rendono un eccellente aperitivo».
È opportuno raffreddare la bottiglia gradatamente, senza farle subire sbalzi termici violenti. La temperatura di servizio
ideale è 6/8°C e il bicchiere più adatto
a servirlo è, naturalmente, la coppa
champagne Valdo Origine, creata appositamente per questo prodotto.
«È uno spumante – prosegue Cini – che
nasce per l’aperitivo ma, grazie alla sua notevole armonicità, si accompagna perfettamente
agli antipasti e in modo particolare a piatti delicati,
soprattutto a base di pesce».
4
EVENTI
And the winner is…
VALDO!
I due spumanti Valdo, Rosè Brut e Cuvée di Boj, sono stati grandi
protagonisti del Taormina Film Fest 2011. I più importanti attori,
registi e giornalisti del panorama internazionale hanno brindato con
le bollicine Valdo sulla bella terrazza dell’Hotel Timeo, godendo di
un panorama mozzafiato su Taormina
i è conclusa il 18 giugno la 57a edizione del Taormina Film Fest, l’evento
cinematografico clou dell’estate italiana. Per otto giorni hanno sfilato
sul red carpet siciliano star internazionali come Monica Bellucci, Oliver Stone, Jack Black, Matthew Modine, ma anche Valentina Lodovini, Maya Sansa, Patrice Leconte. Le anteprime mondiali ed europee e più
in generale il grande cinema hanno animato il Teatro Antico di Taormina, in
un alternarsi di proiezioni e incontri sotto la direzione di Deborah Young. Il
Festival ha decretato il trionfo della pellicola “Sur la planche” della regista marocchina Leila Dilani, che ha vinto il Golden Tauro per il miglior film, il premio per la miglior regia e il premio per la miglior interpretazione che è andato all’intero cast femminile. E mentre sul grande schermo si susseguivano
le immagini dei più importanti film del panorama internazionale, sulla terrazza del Grand Hotel Timeo, giornalisti, attori, registi e opinion leader
del mondo del cinema hanno brindato con due grandi spumanti Valdo:
Rosè Brut e Cuvée di Boj, ovvero tendenza e tradizione. L’azienda di Valdobbiadene era, infatti, fornitrice ufficiale del Festival: l’eccellenza delle
bollicine made in Italy ha incontrato l’eccellenza del cinema internazionale nella splendida cornice naturale di Taormina. «Essere fornitori
ufficiali di una manifestazione così prestigiosa come il Taormina Film
Fest – ha spiegato Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti – è
stata un’occasione di grande visibilità, perfettamente coerente con il
posizionamento dei nostri prodotti. I trecento calici che ogni sera abbiamo offerto a un pubblico così qualificato, in una cornice di incomparabile bellezza e prestigio, rappresentano il meritato tributo
al Festival e alla comunità del cinema». Il Rosè Brut è uno Spumante Rosè, nato dal perfetto connubio tra due tipici vitigni italiani: il Nerello Mascalese, agrigentino a bacca nera, e il Glera, trevigiano fruttato. Intrigante, giovane e decisamente glamour, è
l’aperitivo ideale per una serata in compagnia delle stelle del cinema. La Cuvée di Boj rappresenta la massima espressione di tipicità del Valdobbiadene Processo Superiore DOCG. Nato da
uve Glera dell’antica località “valle dei buoi”, zona vocata dalle
straordinarie caratteristiche territoriali, affinato con metodo
Charmat lungo 5 mesi e successiva maturazione in bottiglia
per tre mesi, è spumante raffinato e armonico. Tra un film e
l’altro, ammirando l’Etna e lo splendido panorama della Baia
di Naxos, la giuria presente ha decretato, senza alcun dubbio, che a Valdo doveva andare il premio come miglior spumante protagonista!
S
Alcune
dei tan immagini
ti
presen vip
ti
Film Fe al Taormina
st
sulla Te scattate
rr
dell’Ho azza
te
durante l Timeo
manife la
st
Dall’alt azione.
o
Muñiz : Sergio
c
Colom on Martina
b
Rocca ari e Tiziana
,
Bellucc Monica
i,
e Glori Lola Ponce
a
Vetrina Guida.
proiez per
io
antep ni in
rima d
a
tutto il
m
Taorm ondo, il
ina Film
è uno
Fest
d
cinem egli eventi
atogra
fici
più im
po
del no rtanti
stro Pa
ese
5
MODA
Tutti pazzi per il
VINTAGE
Vintage: un termine francese tanto usato da essere abusato. Pochi sanno che deriva dal linguaggio enologico, significa
“d’annata”. Il mondo della moda lo ha fatto proprio. Ma attenzione a non confondere un “buon” vestito d’annata con
un vestito semplicemente… vecchio! È l’ammonimento di Albertina Marzotto, giornalista e scrittrice esperta di moda
udrey Hepburn, Grace Kelly, Jackie Kennedy,
sono donne dal fascino unico e inconfondibile,
che con il loro stile hanno mantenuto attuali
capi che, oggi, definiamo comunemente vintage. Definire vintage abiti disegnati e realizzati ai nostri giorni, seppur ispirati al passato, è utilizzare il termine in maniera impropria. Questa parola, che deriva
dal francese “l’age du vin”, e che viene usata nella sua
accezione originale per indicare un buon vino
d’annata, nel mondo della moda identifica
un capo d’epoca che si è però rivalutato
grazie alla sua originalità e alla sua irripetibilità negli anni a venire per
stile, eleganza e innovazione.
«Vintage è un abito con almeno 25
anni di vita» spiega Albertina Marzotto, giornalista di moda e autrice del libro edito da Mondadori
“L’abito fa il monaco?”. «Inoltre deve essere un accessorio o un capo che anche all’origine aveva un certo valore. Un Dior di 25 anni fa è vintage, un comune maglione di lana di 25 anni fa è semplicemente vecchio».
Quindi non basta avere un abito o un oggetto usato
per poterlo definire vintage. Ma ciò che è veramente
vintage, oggi viene considerato un oggetto culto a
tutti gli effetti. «È una moda in auge da una decina di
anni» continua Albertina Marzotto. «Non solo perché
nel nostro campo non si inventa niente ma tutto è un continuo revival, ma anche perché ci siamo accorti che trent’anni
fa le grandi case di moda usavano tessuti più preziosi che
adesso non sono più neppure riproducibili, facendo
abiti certamente più rifiniti». Forse c’è anche un
altro motivo, più legato al periodo storico che
© www.istockphoto.com/jammydesign
A
ALBERTINA MARZOTTO
stiamo vivendo. Inizialmente vestire vintage voleva quasi
dire seguire un trend anticonformista, una controtendenza,
perché nell’immaginario comune nuovo voleva dire bello e
vecchio voleva dire brutto. Ma la moda è lo specchio della
cultura del suo tempo e il nostro è un tempo dominato dall’incertezza. Forse le proposte eccessive degli stilisti
hanno generato confusione e privato le persone dei loro
punti di riferimento anche in questo ambito. E allora,
come capire se un abbigliamento è quello giusto?
Andando sul sicuro con il vintage. Una scelta senza
rischi in fatto di eleganza: indossare un capo che
ha attraversato la storia e le mode guadagnandosi
una certa autorevolezza, ci toglie ogni dubbio e
ci rassicura. Come a dire: “se lo indossava Jackie
Kennedy non posso sbagliare”!
Che sia un fatto di insicurezza generalizzato o più semplicemente
di ritorno ciclico delle mode o magari tutti e due, resta che il vintage è uno stile che sta conoscendo un boom esagerato, non solo
nel campo del fashion ma anche in tantissimi altri settori, uno su
tutti, l’arredamento. Negozi e mercatini specializzati spuntano
come funghi e tutti siamo alla disperata ricerca dell’oggetto di valore ad un prezzo vantaggioso: abiti, borse, articoli di pelletteria,
foulard, occhiali da sole, ombrelli, bijoux, non importa cosa, basta
che sia una “chicca” anni ‘50 (o ‘40, o ‘60, o ‘70…). «L’idea
che vestire vintage sia economicamente vantaggioso è da
sfatare: - spiega la Marzotto - un capo veramente vintage o lo si trova in casa perché la nonna o la mamma
lo hanno conservato, oppure difficilmente si può pensare di acquistare un Dior o uno Chanel anni ‘50 a
poco prezzo trovandolo su una bancarella del
mercato». Ecco, questa è decisamente una pessima notizia!
Alberta Bertelé nasce a Verona. Sposata con Gaetano Marzotto, imprenditore, board member nel
consiglio di Hugo Boss, Valentino Fashion Group e presidente di Pitti Immagine, ha una laurea in filosofia,
una grande passione per la moda, per l’arte, il design, l’architettura, l’arredamento d’interni e la musica
e ha tre figli. Alla professione di giornalista freelance Alberta Marzotto, soprannominata Albertina,
affianca per quattro anni quella di Product Manager per la linea giovane dell’azienda di famiglia. Nel
2000 fino al 2002 collabora con L’Espresso, dal 2002 al 2005 collabora con l’istituto GPF del noto
Sociologo ed esperto di Costume Giampaolo Fabris occupandosi di nuove tendenze e del marketing dei
beni di lusso. Dal 2003 ad oggi tiene la rubrica “Paillettes” per il supplemento de La Repubblica
Affari&Finanza. Quest’anno ha pubblicato per Mondadori il libro “L’abito fa il monaco?”.
6
INTERVISTA
L’eterno
RAGAZZO
In giugno ha compiuto 60 anni ma la carica e la simpatia sono
le stesse di quando ne aveva 30. Jerry Calà, veronese d’adozione,
è uno dei pochi “evergreen” del mondo dello spettacolo: dopo 40 anni di
carriera, non solo non è ancora passato di moda, ma è amatissimo anche dai più giovani
l 1983 è un anno importante per la commedia italiana sul
grande schermo. È l’anno di “Sapore di mare”, il primo film
“corale” dei fratelli Vanzina e, sempre dei Vanzina, di “Vacanze di Natale”, ancora oggi considerato il loro miglior film,
un vero e proprio cult per intere generazioni. Tanto che, senza
nulla togliere a Lu Colombo e ai Gazebo Lyrics, se canzoni
come “Maracaibo” e “I like Chopin” sono considerate ormai degli evergreen intramontabili per chi nell’83 aveva 30 anni ma anche per chi ha 30 anni oggi (e, siamo pronti a scommettere, anche per chi li avrà fra una ventina d’anni), lo devono a questi film:
pellicole che hanno segnato un’epoca. In entrambi recitava un allora trentaduenne Jerry Calà, catanese di nascita ma veronese di
adozione, diventato famoso insieme a Umberto Smaila, Franco
Oppini e Nini Salerno, ovvero “I Gatti di Vicolo Miracoli”. «Era
un cinema che arrivava al cuore delle persone» spiega Calà. «Un
cinema divertente, leggero, non volgare, che seguiva i canoni più
classici della commedia all’italiana, descrivendo vizi e virtù nostrani, portando sul grande schermo personaggi che rappresentavano ciò che gli italiani erano veramente». Aver legato il suo
nome a film così amati dal grande pubblico spiega, in parte, l’affetto che ancora oggi la gente riserva a Jerry Calà. A sottolinearlo
è arrivato il sold out per lo spettacolo al Teatro Romano di Verona
il 28 giugno, in occasione del suo sessantesimo compleanno:
“Non sono bello… piaccio. 40 anni di carriera”. Un one man show
fatto di musica, gag, cabaret, che ha ottenuto un successo strepitoso. E il fenomeno più interessate è che a scatenarsi insieme a
Calà non sono solo i ragazzi degli anni 80, quelli cresciuti con i
suoi film, sono anche i ventenni e trentenni di adesso che, oltre a
guardare i suoi film in televisione, lo seguono anche dal vivo
nelle sue serate in discoteca. Il fiore all’occhiello dei suoi appuntamenti sono sicuramente le serate alla Capannina di Forte dei
Marmi, lo storico locale della Versilia dove
nel 1997 Jerry iniziò una collaborazione
insieme alla band “I Bravo”. Il suo spettacolo richiama sempre almeno 2500
persone, di un’età compresa tra i 25 e i 35
anni. Sul palco Calà prima di tutto
canta, ma non lesina momenti di comicità “vecchia maniera”. «Vedo che la
musica che in qualche modo è stata la
colonna sonora dei miei 40 anni di carriera, - spiega - li coinvolge più della
musica contemporanea. Si divertono a
I
cantare insieme a me». I suoi spettacoli sono cabaret a 360°, la versatilità fa parte del suo modo di essere “animale” da palcoscenico.
«È una dote - continua Calà - che appartiene agli artisti della mia
generazione. Abbiamo imparato questo mestiere sul campo, attraverso il cabaret. Cantavamo, suonavamo, ballavamo, recitavamo: siamo diventati artisti a tutto tondo». A proposito di versatilità, Jerry Calà comincerà a settembre le riprese di “Operazione
vacanze”, film che lo vedrà nella doppia veste di regista e attore.
È un film liberamente ispirato da una serie televisiva di 30 anni
fa, “Professione vacanze”. In quella serie Calà era il capo animatore di un villaggio turistico. «Sarà un film ispirato al cinema degli anni Ottanta, - spiega il regista - proporrò quel tipo di umorismo e credo che anche i più giovani lo apprezzeranno molto».
Il protagonista, Bebo, è un cinquantenne che conduce la propria
vita come se di anni ne avesse ancora 20, un eterno ragazzo
quindi, un appellativo che tante volte è stato rivolto anche a Calà.
Ma a 60 anni, sposato e papà di un bambino di 8, Jerry Calà si
sente ancora un ragazzino? «Guai se non mi sentissi così! Anzi,
adesso sono obbligato ad esserlo: con una moglie che ha 20 anni
meno di me e un bambino di 8 anni devo per forza restare giovane, dentro e fuori!». La decisione di festeggiare l’importante traguardo dei 60 anni anagrafici e dei 40 anni professionali a Verona
non è stata casuale, come spiega lo stesso Calà: «Io dico sempre
che sono un siculo - lombardo - veneto, perché sono nato a Catania, mi sono trasferito prestissimo a Milano dove ho vissuto fino
agli 11 anni e poi sono andato in Veneto. La mia carriera è cominciata a Verona, la città che mi ha adottato. Per questo ho scelto
il Teatro Romano per il mio spettacolo». E sul palco, a festeggiare
l’artista, c’era anche Valdo Spumanti, che Jerry Calà conosce fin
da quando era giovanissimo: «mi ricordo che bevevo il Prosecco
di Valdo fin da giovane, insieme ai miei amici. In seguito ho conosciuto Pierluigi Bolla che oggi è un amico. Dopo lo spettacolo
al Teatro Romano ho organizzato una
piccola festa e abbiamo pasteggiato con
i suoi spumanti. Tutti gli invitati ne
hanno apprezzato il gusto. È incredibile
il livello di qualità raggiunto negli anni
dalla famiglia Bolla». Tanto che anche
in Sardegna Jerry Calà ha portato con sé
le famose bollicine di Valdobbiadene: «nel
mio nuovo locale a Poltu Quatu, “Vita
Smeralda”, abbiamo servito spumanti
Valdo, non poteva essere altrimenti!».
7
MONDO VALDO
LE BOLLICINE VALDO
APPREZZATE A CHICAGO
Il Prosecco Valdo ha
ricevuto l’ennesimo
riconoscimento della sua
qualità e di quanto venga
apprezzato anche sul
mercato americano: è
stato scelto, grazie alle
ottime vendite, come
“Bubbly of the Month” al
Kafka Wine di Chicago,
un negozio di vini pregiati
nel quartiere di Lakeview.
LO STILE VALDO SUL GREEN
Anche quest’anno Valdo è stato lo
spumante ufficiale del Mid Amateur
Golf Trophy e sponsor di una delle
gare in programma. Il Mid Amateur
Golf Trophy è il prestigioso torneo
dedicato ai dilettanti italiani over 30
con cui l’azienda di Valdobbiadene ha
instaurato un rapporto di partnership
ormai da diversi anni, ritrovando nello
stile e nell’eleganza di uno sport come
il golf un’affinità elettiva.
NEGRI E OLIVIERO
OSPITI ALLO CHATEAU
LAFITE ROTHSCHILD
VALDO FESTEGGIA JERRY CALÀ
Il 28 giugno Valdo Spumanti è stato sponsor ufficiale dello spettacolo di
Jerry Calà “Non sono bello… piaccio. 40 anni di carriera”. Il one man
show dell’artista siciliano, ma veneto d’adozione, si è svolto a Verona
sul palco di un Teatro Romano gremito in ogni ordine di posti. Calà ha
voluto festeggiare i quarant’anni di una carriera ricca di successi e
anche il suo compleanno, lo stesso giorno ha infatti compiuto 60 anni.
BOLLA RICEVE UN PRESTIGIOSO
PREMIO ALLA CARRIERA
Una delegazione Valdo, composta dall'Export Manager
Paolo Oliviero e dal Trade Marketing Manager Giovanni
Negri, ha preso parte alla prestigiosa cena organizzata
presso lo Chateau Lafite Rothschild a Bordeaux, in
occasione della recente edizione del Vinexpo. L’occasione
si è presentata perché sia Valdo che CH. Lafite R. sono
distribuiti negli Stati Uniti da Pasternak.
A giugno Pierluigi Bolla, Presidente di
Valdo Spumanti, ha ricevuto il “Premio
Internazionale alla Carriera AEREC
per l’imprenditoria” dal Dottor Ernesto
Carpintieri, Presidente dell’Accademia
Europea per le Relazioni Economiche
e Culturali. Il premio è dedicato a
personaggi di grande levatura
professionale e assegnato
a imprenditori di spicco del mondo
economico e culturale. Lo scopo è
di mettere in luce quelle personalità
che assumono valore emblematico
in quanto rappresentano il
rafforzamento dell’immagine della
professionalità italiana nel tessuto
economico e sociale internazionale.
GLI SPUMANTI DI VALDOBBIADENE SULLE
NAVI ROYAL CARIBBEAN CRUISE LINES
Valdo è entrata a far parte dell’offerta della Royal
Caribbean Cruise Lines, la più grande compagnia di
crociere nel mondo, con più di 4 milioni di
passeggeri all’anno. Il Prosecco Brut verrà servito al
bicchiere in tutti i Champagne bar della flotta
entrando a far parte di un menu che comprende
alcuni dei migliori prodotti del mercato mondiale.