Identità e cultura del territorio, verso un incoming

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Identità e cultura del territorio, verso un incoming
Leonardo SoTo – “Socializing Tourism, integrated training course for social tourism”
N. of project: 527466 – LLP – 1 – 2012 – 4172/001 - 001
Identità e cultura del territorio, verso un incoming integrato”
2° Workshop del progetto Leonardo DOI “SO.TO – Socializing Tourism”.
Inserito nel cartellone della “Settimana del Buon Vivere” – a cura di Legacoop.
Giovedì, 2 ottobre 2014
Tenuta Masselina, Via Pozze 1030 - Castelbolognese (Ravenna)
Sintesi dell’incontro
(e prossimi passi...)
A cura di Andrea Succi
- Facilitatore di Marketing territoriale e Turistico –
Tempo di lettura: 15 minuti circa
Secondo appuntamento, dopo il primo workshop del 16 aprile a Brisighella, nell’ambito del progetto
“Leonardo So.To. – Socializing Tourism, integrated training course for social tourism” al quale
partecipano Cefal Emilia-Romagna in qualità di project leader e il Consorzio Fare Comunità di
Bagnacavallo, oltre a Enti pubblici e di formazione, Operatori turistici e Università, provenienti da Grecia,
Polonia, Spagna, Romania, e Malta. L’obiettivo principale del progetto – presentato da Lorena Sassi di
Cefal - è la sperimentazione e la successiva modellizzazione di un percorso formativo centrato sulla
progettazione e gestione di un’impresa turistica a “vocazione sociale” (www.socialtourism.eu). Secondo
Massimo Caroli, Direttore del Consorzio Fare Comunità, la vocazione sociale va intesa in senso
“allargato” con al centro il turista come soggetto attivo, “diverso e non standardizzabile”, che è
umanamente mosso da motivazioni intrinseche, legate a tematiche sociali ed ambientali, e da emozioni
suscitate dai luoghi e dalle comunità che visita.
Rispetto al primo appuntamento la “disseminazione” ha avuto un interessante riscontro, così rilevato da
una ricca rappresentatività professionale da parte degli oltre cinquanta partecipanti
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Direttori Tecnici d’agenzia
viaggi
Guide e Accompagnatori
Turistici
Tour Operators
Agenzie Viaggio
Pro Loco
Società d’Area
Local experts
Docenti, Tecnici e
Consulenti di Marketing
Turistico
Strutture ricettive
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Operatori
dell’enogastronomia
Amministratori pubblici
Organizzatori di eventi
Agenzie di
Comunicazione,
Associazioni per i
Gemellaggi
Cooperative Sociali e di
Comunità
Associazioni Sportive
(per la “Cento Km del
Passatore”)
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Ecomusei,
Scuole di lingua Italiana e
straniera (Russo, Inglese,
Tedesco, etc.),
Operatori culturali,
Web marketing e Digital
strategist,
Editori di Guide
enogastronomiche
Facilitatori di Marketing
Territoriale e Turistico.
Turismo d’affari.
Leonardo SoTo – “Socializing Tourism, integrated training course for social tourism”
N. of project: 527466 – LLP – 1 – 2012 – 4172/001 - 001
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Il Workshop si è posto di perseguire più obiettivi al contempo:
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chiamare a raccolta coloro che sono interessati a sviluppare un’attività di Incoming turistico a
partire dall’entroterra romagnolo, dal collinare al mare della provincia di Ravenna e in tutta
la Romagna, per tutte le quattro stagioni.
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evidenziare le potenzialità di canali diretti con l’estero attraverso le attività già esistenti e
presenti al workshop. Come la rete in franchising di Wine Bar chiamata “Totidè” e lanciata
nel 2011 dal Gruppo Cevico in vari paesi nel mondo (Corea, Giappone e presto Gran
Bretagna, Brasile, ma anche a Bologna!). Secondo Stefano Galli, responsabile del progetto di
franchising, in questi locali si potrà vendere non solo l’enogastronomia emiliano-romagnola,
ma anche programmi turistici, in una sinergia che valorizza l’Identità e la Cultura del
territorio, esattamente come il titolo del workshop.
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promuovere un’operazione di un vero e proprio networking fra gli operatori, come occasione
di confronto e di scambio di esperienze, idee ma anche di…“biglietti da visita”.
Il workshop è stato impostato seguendo un modello di processo partecipativo ispirando un’idea
innovativa di Turismo, basata sull’offerta aggregata di Operatori che hanno a cuore il proprio
territorio e che intendono narrarlo in forma esperienziale.
L’aggregazione parte e si costruisce attraverso la conoscenza e la fiducia fra gli operatori, pertanto il
Facilitatore ha chiesto che ciascuno si presentasse e portasse da subito il proprio contributo ai
contenuti del workshop. Innanzitutto perché l’Ascolto (con la “A” maiuscola) rappresenta una delle
più importanti “Competenze trasversali” necessarie per lavorare in rete con gli altri operatori
economici, ancor più se in ambito multisettoriale. Un’attività d’Incoming Integrato si basa sul
significato e sul valore che ricopre il cosiddetto Patrimonio Sociale, fondato quindi sulla qualità delle
relazioni che le persone sanno instaurare sia gli uni con gli altri, sia tutti assieme nei confronti
dell’Ospite.
Punti Chiave
Dalle testimonianze ascoltate da parte di tutti i presenti sono subito emersi alcuni punti-chiave:
 la necessità di una strategia di sviluppo del territorio riconducendola a definire un’identità
comune alla quale, per praticità e convenzione, attribuiamo un riferimento “amministrativo”
che chiamiamo “Romagna”.
In tema di “Identità” qui occorre far chiarezza, distinguendo da un lato l’importanza di
valorizzare e far conoscere i tanti “campanili” che abbiamo in Romagna, rispetto all’urgenza
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imprescindibile di una strategia comune di comunicazione interna fra i soggetti pubblici e
certamente anche privati.
Una criticità largamente riconosciuta è infatti la posizione “separatista” e “individualista”
sostenuta da Imprenditori e Amministratori Locali, che non può che produrre un’offerta
frammentata, disarticolata, inadeguata a pensare di prolungare la permanenza del turista in
Romagna.
 Gli operatori che “campano” di turismo hanno una parziale conoscenza delle offerte
esperienziali presenti in Romagna, a partire proprio da chi ha strutture ricettive nel
cosiddetto “entroterra”.
La terminologia residuata dal turismo balneare (“entroterra”, “destagionalizzare”) tradiscono
una vocazione del turismo prettamente legata al mare, quando interi mercati nel mondo si
muovono per motivazioni ben diverse.
 Occorre pensare a forme di turismo che coinvolgano gli operatori dal collinare al mare e per
tutte le stagioni.
 Le nostre agenzie viaggi in Romagna non si sono sostanzialmente occupate di Incoming,
pertanto di fatto non conoscono i “prodotti” che da più parti vengono descritti con
espressioni mirabili. A oggi fare Incoming non è ritenuto remunerativo.
 Non c’è organicità fra gli investimenti in attività promozionali dei soggetti pubblici e l’azione
commerciale dei singoli operatori (sempre pensando e partendo dal collinare e dalla
pianura).
 Le Guide Turistiche e gli Accompagnatori, a partire dagli stranieri che risiedono in Romagna,
cercano supporti di idee e proposte interessanti da figure sempre più richieste come i
cosiddetti “local expert”.
 Particolare attenzione è da attribuire alla logistica e ai collegamenti interni, oggi ancora
carente rispetto alle necessità e alle richieste.
La scelta della Tenuta Masselina ha inteso esprimere il ruolo che le imprese di produzione ricoprono
in un concetto di Cultura dell’Ospitalità basata sull’elemento identitario del territorio in cui operano.
“Il vino è parte di un territorio e il produttore è custode del paesaggio - afferma Elena Piva , del
Gruppo Cevico - ed è importante che il sistema vitivinicolo sia correlato al settore dell'ospitalità e
della valorizzazione a fini turistici. Il vino in Romagna è espressione dell' identità territoriale,
costituisce insieme ad altri prodotti agroalimentari il cardine di una proposta enogastronomica e
turistica per l'intero territorio”. Per Elena Piva è maturo il tempo per attivare alleanze fra gli
operatori dell’Ospitalità.
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Il Gruppo Cevico collabora con aziende emiliane fra le quali l’acetaia della Famiglia Medici di
Montecchio, in provincia di Reggio Emilia. Alessandra Medici ha portato la testimonianza di quanto
sia stato faticoso inserire la propria azienda come meta turistica, ma l’impegno è stato ripagato con
oltre cinquemila visite nel 2013 (http://www.acetaiamedici.it).
Il tema centrale e nevralgico è di individuare chi oggi è in grado di predisporre, in modo strutturato,
programmi di ospitalità su misura, personalizzati, rispondenti alle esigenze “trasversali” di turisti che
cercano di vivere più forme di turismo esperienziale nello stesso periodo di soggiorno. “Oggi non si
vendono posti letto facendo leva sui prezzi, ma motivazioni e il territorio ne è molto ricco. Le
strutture devono avere la possibilità di promuovere il territorio e di poter presentare ai loro clienti
delle concrete proposte per guidarli al meglio durante il soggiorno. Ma costruire proposte in breve
tempo e altamente personalizzate è possibile solo se si viene a creare una rete con le agenzie di
viaggio sul territorio” - è quanto afferma Cristina Guerra nella sua attività di docenza che tiene in
Cefal per Guide e Accompagnatori turistici, e come consulente di alcune strutture ricettive.
“Nel Turismo esperienziale l’esperienza rappresenta la motivazione della vacanza, come attività
aggiuntiva”. È quanto afferma Alberto Bedeschi, Presidente della Cooperativa di Comunità
“Oltrevalle” . Il visitatore vuole imparare, capire e provare...ed essere coinvolto nelle attività,
soprattutto se organizzate dai “locali” (by locals). La comunità partecipa attivamente e accoglie il
turista come se fosse un residente temporaneo. Se risulta importante essere sempre più presenti
online, altresì il contatto umano è indispensabile ed è ciò che rende unica la propria esperienza di
vacanza.
Ma cosa già sappiamo del Turista dell'era digitale? Secondo Bedeschi, il turista si informa su
internet, consulta le opinioni ed esperienze di viaggio degli altri viaggiatori, prenota tramite i portali
di booking online, individua una serie di itinerari, attività e luoghi da visitare prima della partenza.
Condivide e commenta “live”.
Molto spesso il turista arriva sul territorio con una sua idea e una lista di cose da fare, con l'intento di
vivere esperienze uniche ed emozionali.
Un’esempio di creazione partecipativa di proposte di Ospitalità è quella di “Terre del Lamone”. Si
tratta di un processo partecipativo nato dal progetto “Lamone Bene Comune” promosso dal Comune
di Bagnacavallo e dall’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. Lo scopo è la stipula
di un vero e proprio Contratto di Fiume, coinvolgendo in un unico tavolo di discussione cittadini,
associazioni, enti locali e autorità tecniche.
Il percorso è durato da dicembre 2013 a giugno 2014, al termine del quale gli stessi operatori hanno
deciso di portare avanti un Tavolo di Coordinamento del Turismo interessato alla mobilità dolce, alle
tipicità ed eccellenze enogastronomiche, da Marradi a Marina Romea, e all’attivazione di programmi
di Ospitalità partendo da una prima mappatura:
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 Corsi e laboratori artistici: ceramica, mosaico, pittura, ...
Vecchi mestieri: rame e ferro, legno, stampe romagnole, ceramica, erbe palustri, ...
 Visita ad aziende agricole: apicultura, mora romagnola, olio, vino, aceto, formaggio,
confetture, marroni, zafferano, pane, orto biologico, scalogno, frutta, ...
 Corsi di cucina e corsi d'italiano per stranieri.
 Visite guidate ed escursioni a piedi, in bicicletta, in barca, a cavallo, nordic walking,
speleologia, birdwatching, in un capanno da pesca, …
“Occorre lavorare sulle consapevolezze: la ”Romagna” come un Distretto “omogeneo” dalle
potenzialità immense, unendo agricoltura + turismo + cultura dei territori” – è il pensiero di Roy Berardi,
Coordinatore della Strada dei Vini e dei Sapori di Forlì/Cesena, nonché giornalista di “Turismi
Emergenti”.
Nell’ideale miscela dei valori primitivi l’ “unicità” è un fattore fondamentale, basato sulla “Viva
cordialità”, il “Calore spontaneo” e la “Naturalezza di racconto”.
Roy Berardi ha distribuito un catologo di “Proposte turistiche dell’Ospitalità rurale di qualità dei
territori di Romagna”, pensate in funzione dell’Expò 2015, alla scoperta dei Musei del Gusto e della
Ruralità dell’area Romagnola.
Il punto però è individuare le Agenzie Viaggio sul nostro territorio strutturate per commercializzare ad
esempio questi programmi, come ha evidenziato il Facilitatore nel corso del workshop. Infatti i prezzi
indicati in questo catalogo non comprendono i costi per la commercializzazione e dei cosiddetti “servizi
a terra”.
Ma c’è chi, come Monica Price, ha deciso di creare un’agenzia viaggio di prossima apertura, puntando
sul Turismo attivo, grazie all’esperienza maturata rappresentando il T.O. americano Experience Plus dal
1972, specializzandosi nel facilitare l’esperienza di nord americani in bici in luoghi che non conoscono, in
tutta Europa. Secondo l’Adventure Travel Trade Association, l’Italia è al quarto posto come meta per
viaggi in bicicletta e stima che il 66% dell’ammontare pagato dal turista attivo rimane in loco,
paragonato al 17% del turismo di massa. Un cicloturista indipendente spende mediamente 30 euro al
giorno in servizi e cibi locali, contro i 9 euro di un automobilista. Chi viaggia in auto porta con sé ciò che
gli occorre, mentre i ciclisti non possono farlo.
Il Turismo attivo presenta una serie di vantaggi:
 estensione della stagione (Aprile, Giugno, Settembre, Ottobre, ma anche l’inverno per attività
quali le ciaspolate, ecc.).
 Valorizzazione del territorio e delle località minori, (ad esempio l’Emilia Romagna: l’entroterra
anziché la costa).
 Sostenibilità ambientale: gruppi di camminatori o ciclisti non hanno veicoli a seguito o ne hanno
solo uno per tanti anziché uno per ciascuno.
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 Costo: la vacanza attiva può avere costi contenuti, un’interessante possibilità in tempi di crisi!
Ma a proposito di costi e di rapporto qualità/prezzo, Monica Price ha anche fatto notare che è possibile
però pagare oltre 4.000€ per un loro tour in bicicletta nel nostro Paese, per fornire tutta l’assistenza
necessaria secondo le aspettative dei propri clienti.
Alla capacità di creare proposte di Ospitalità, si affianca la necessità di individuare canali commerciali
diretti, dall’Italia e dall’estero. Anche su questo cruciale aspetto, il Facilitatore ha segnalato lo sviluppo
di una Rete di Gemellaggi che ha chiamato “Romagna TwinNet” avviata l’anno scorso, che intende
utilizzare le potenzialità dei rapporti internazionali con 52 città di 11 Paesi nel mondo. Un esempio già
attivato sul territorio ci giunge da Lugo, dal Presidente della locale Associazione Gemellaggi, Vincenzo
Coletta. Con la città tedesca di Kulmbach si sono avviati rapporti commerciali di scambio partendo dai
prodotti enogastronomici, e sotto il Pavaglione è stato aperto “Lug dla Rumagna”, un punto di
degustazione della Birra del Museo della cittadina bavarese, ma anche dei nostri prodotti locali che sono
portati in Germania in occasioni di importanti eventi annuali. Presso questo punto vendita, l’Ufficio del
Turismo tedesco sta proponendo programma di viaggio per visitare il loro territorio, in attesa di
“contraccambiare” l’esperienza con le nostre proposte.
Un altro canale non ancora utilizzato è rappresentato dalla Consulta Regionale degli Emiliano-Romagnoli
nel mondo (nel 2013 erano 147.000 dei quali il 50% solo Romagnoli). Proprio con la Regione si sta
cercando di realizzare una Consulta più mirata ai Romagnoli nel mondo, grazie ai quali poter avviare
rapporti di scambio, in vista anche dell’Expò 2015.
Il Facilitatore ha evidenziato un’altra potenzialità per sviluppare il nostro territorio, in base alla recente
legge regionale che sostiene le produzioni cinematografiche in Regione. Massimo Vernocchi ha creato
“FilMareMonti”, con sede a Ravenna, per proporre le location in Romagna più adatte alle riprese di film,
cortometraggi, spot pubblicitari. In regioni come Basilicata, Puglia, Alto Adige, le “Film Commission”
sono interessanti fonti di reddito sia dirette sia per dare maggiore visibilità ai propri luoghi più
suggestivi. Il progetto in corso è di realizzare un “Distretto romagnolo per la produzione
cinematografica” di tipo Pubblico/Privato al quale hanno espresso manifestazioni di interesse alcune
Amministrazioni locali (Forlì, Faenza, Lugo, Ravenna, etc.).
Nel corso dell’incontro sono state citate altre esperienze significative per le potenzialità che
racchiudono, fra le quali “Romagna senza valigia” con Mauro Farinella che porta turisti dalla
costa a esplorare il nostro entroterra, e il progetto “Il treno di Dante” con Attilio Moroni
(www.leterredidante.com). Livia Fagnocchi e Simona Parisini hanno citato il loro “Raw”, una
guida online sulla “metropoli Romagna” che aggrega “agitatori locali” (scrittori, fotografi,
enologi, cuochi, artigiani, entusiasti e pensatori): un aggregatore di risorse selezionate
raccontate dagli occhi e dal gusto di chi abita qui. Simona Berardi ha avviato rapporti con la
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Russia per proporre corsi di lingua a Tredozio con “Extraclass”, integrando le attività didattiche
con laboratori di ceramica a Faenza.
Ma il workshop rappresenta anche l’evoluzione di uno studio di fattibilità che il Facilitatore ha
fatto partire l’anno scorso con “Emozioni e Ospitalità”, un “educational tour” in Provincia di
Ravenna al quale hanno aderito Operatori interessati allo sviluppo dell’Incoming. Da questo
progetto è nata l’idea di realizzare il primo “GMT”, un Gruppo di Marketing Territoriale con il
compito di coordinamento, per raccordare “con ago e filo” le azioni, gli eventi, le offerte di
Ospitalità già in essere in Romagna. Ma soprattutto per individuare le prime agenzie viaggio
locali, che hanno deciso di investire sul nostro Incoming.
Al progetto stanno collaborando alcuni soggetti economici fra cui il già citato Consorzio “Fare
Comunità”, la Cooperativa “Oltrevalle” e “Romagna senza valigia”: chiunque fosse interessato
ad approfondirne la conoscenza può rivolgersi ad Andrea Succi ([email protected]),
ideatore e coordinatore del GMT.
I prossimi passi:
Il workshop ha raccolto e sollecitato gli interessi di più soggetti economici, esprimendo il
bisogno di fare sintesi. In tal senso, ad esempio, saranno organizzati incontri con le Guide e
gli Accompagnatori (in particolare stranieri) che hanno segnalato la loro esigenza di mettersi
in rete con chi conosce le esperienze più particolari da proporre ai loro clienti esteri. Con il
medesimo approccio saranno riunite anche le prime agenzie viaggio e i Direttori Tecnici che
intendono occuparsi di Incoming in modo strutturato.
Non ultimo, risulta molto interessante la collaborazione con il Gruppo Cevico per fornire il
supporto di contenuti e di comunicazione per programmi turistici, in appoggio alla catena in
franchising “Totidè”.
Questo e altro ancora è scaturito dal workshop, liberando preziose energie per proseguire,
con tenacia, verso un Incoming Integrato!
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