Gennaio - L`ORA VESUVIANA

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Gennaio - L`ORA VESUVIANA
Mensile d’informazione - Gennaio 2011
LA VOCE LIBERA SOTTO IL VULCANO
Lavezzi Star
Dott.ssa Speciale Gusto
Il Pocho
come Diego
tra magici casini
Giusy, antivelina
che vuole
far carriera
A
PAG. 30
A
PAG. 37
Al via
le fusioni
mediterranee
A
PAG. 39
Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano, Massa, Pollena Trocchia, Cercola, Volla, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Ottaviano
Pag. da 3 a 5
Sommario - 2
gennaio 2011
6
SCONTRO IN CASA – A Cercola, il Puc divide la
maggioranza di Pasquale Tammaro
7
AL COMUNE DI NAPOLI – Il Pdl senza nomi e il
centro sinistra alle primarie (senza donne)
8
TRA STATO E CHIESA – A San Sebastiano al Vesuvio, la maggioranza si divide sulla nuova chiesa
9
ASSETTI POLITICI – A San Giorgio a Cremano nella disputa Giorgiano-Cesaro, spunta il terzo Polo
11
BAGARRE POLITICA – A Ottaviano la politica va
in tribunale e ritorna (al mittente)
La vera libertà di stampa
è dire alla gente ciò che
la gente non vorrebbe
sentirsi dire
George Orwell
13
LA CAMPAGNA ACQUISTI – A Somma vesuviana Tuorto passa dal Pd alla maggioranza
23
STATO SOCIALE – A Portici corsi per neo mamme e baby massage gratis
Croniche
emergenze
Emergenza rifiuti. Emergenza
camorra. emergenza lavoro.
Emergenza sanità. Viviamo nell’era delle emergenze. Sembra
proprio che non ci sia nessuna
via di uscita e noi come popolo per la verità non abbiamo
mai dimostrato tanto coraggio. Ci son passate addosso le
giunte di destra, quelle democristiane, le socialiste, quelle
comuniste e post. Oggi abbiamo un ritorno al centro destra,
viviamo sempre in emergenza, ma nessuno dice niente. Ad
ognuno il suo compito per carità. Le indagini le fanno gli inquirenti, i carabinieri e la polizia facciano gli arresti, i giudici tengano dentro i criminali e portino avanti i processi ai
politici. I preti facciano i preti, i giornalisti non si svendano
sporcando un gran bel mestiere, i medici non pensino all’iphone in regalo dopo tot. prescrizioni e gli amministratori
facciano il bene dei cittadini. Girando sotto il Vesuvio, tranne qualche eccezione, davvero si fa troppo poco per il territorio. Abbiamo deciso di aprire un dibattito. Ci faremo portavoci nelle varie realtà (alcune davvero belle e positive)
delle esigenze del territorio. Partiremo coi giovani, quelli
più bistrattati e parcheggiati di tutti. Utilizzeremo Facebook, Twitter, l’on line e la web tv. Ci incontreremo, proporremo progetti di restyling di spazi e piazze degli undici comuni de l’Ora. Cercheremo di migliorare il nostro territorio, facendo leva sulle positività che ci sono, ma spesso conviene
tenere nascoste. E agli amministratori che sprecano tanti
soldi pubblici finanziando (spesso e volentieri) vere e proprie cazzate (solo ai fini elettorali?) chiederemo solo di
sfruttare le idee positive provenienti da un territorio che non
vuole morire soffocato nelle emergenze, correndo magari il
rischio di farci una gran bella figura. Il primo appuntamento
sarà comunicato on-line, avrà un tema, non avrà assolutamente discriminanti partitiche, di sesso o economico sociali.
Vorremmo che tutti dal giovane avvocato, all’operaio, dall’artigiano, alla maestra vengano per portare la loro idea. È
proprio il caso di dire che è arrivata l’Ora. Paolo Perrotta
L’Editoriale
Restyling del sito che ospita il quotidiano online (www.loravesuviana.it): fatto. Restyling del giornale cartaceo: operativo dal numero di marzo. Portiamo un ritardo è vero, ma almeno nel marasma generale dell’editoria locale
ci permettiamo il lusso di poter dire che usciamo tutti i mesi da quasi dieci
anni. La web tv sta prendendo sempre più copro e a breve ospiteremo una
piattaforma digitale che girerà nelle scuole e non solo in quelle di frontiera. Un buon inizio anno, anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria. Possiamo affermare concretamente che quasi tutte le eccellenze commerciali e aziendali, ognuna nel suo settore dell’hinterland
he vesuviano (e non solo) sono nostri inserzionisti. Con orgoglio afferc
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cia, senza presunzione alcuna, pensiamo di meritarla.
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Antonio Mengacci
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L’arte di una vita
Rosaria De Cicco
tra pubblico e privato
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PAG. 27
Il sogno di Fabrizio
Nevola, bello, bravo
e vesuviano
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PAG. 29
Paolo Caiazzo
Faccio il comico, il papà e il
marito con la stessa passione
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PAG. 33
Reg. Stampa Trib. Nola
n. 106 del 29/10/2003
Editore:
Edizioni del Vesuvio
Direttore Editoriale:
Antonio Mengacci
Direttore Responsabile:
Paolo Perrotta
Redazione:
Via Cappelli - v.co Ciriello, 4
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Pubblicità:
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Stampa: STIEM - Fisciano (Sa)
Tiratura n. 25.000 copie
Chiuso in stampa il 13 gennaio 2011
Le collaborazioni sono a titolo gratuito
Quotidiano on-line:
www.loravesuviana.it
L’apertura - 3
gennaio 2011
LE EMERGENZE
Piano casa: si potrà
edificare anche nella
zona rossa del Vesuvio
Il nuovo Piano casa stilato dalla
Giunta di centro destra targata Caldoro è legge: approda sul bollettino
regionale n. 2 del 10 gennaio la norma che modifica la legge regionale
28 dicembre 2009, n. 19 (misure urgenti per il rilancio economico, per
la riqualificazione del patrimonio
esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione amministrativa) e la legge regionale 22 dicembre 2004, n. 16
(norme sul governo del territorio).
Obiettivi del nuovo Piano casa, sono "il contrasto alla
crisi economica, la
tutela dei
livelli occupazionali, lo stimolo all'utilizzo
Paola Raia (Pdl)
delle energie rinnovabili, l'incremento del patrimonio di edilizia residenziale
pubblica e privata anche attraverso
la riqualificazione di aree urbane
degradate o esposte a particolari rischi ambientali e sociali". Praticamente, leggendo bene tra le righe,
anche edifici fatiscenti o finora usati come ufficio potranno diventare
al 50% nuove abitazioni, aumentan-
do di fatto il numero di persone che
potrà andare a vivere nella zona a
rischio. L'emendamento, prima firmataria la consigliera regionale di
Somma Vesuviana Paola Raia (Pdl),
si basa sul fatto che"gli immobili
esistenti" da ristrutturare non debbano essere esclusivamente abitazioni. Una prospettiva che fa a cazzotti con lo spirito del 2003 che incentiva l'esodo in caso di un "imminente" rischio Vesuvio, anche se c'è
da dire che il bonus di 30 mila euro
proposto alle famiglie che abbandonavano la zona a rischio, negli anni
si è rivelato un flop: solo 106 nuclei
accettarono, e di questi molte solo
fittiziamente poiché lasciarono la
casa ad altri. Fra le novità previste
dal piano c'è l'ampliamento, per uso
abitativo, fino al 20% della volumetria esistente per gli edifici residenziali uni-bifamiliari, per edifici di
volumetria non superiore ai 1.500
metri cubi, per edifici residenziali
composti da non più di tre piani
fuori terra. Viene inoltre eliminata
la condizione che tutto ciò si può attuare solo alla prima casa. Inoltre
sarà consentito a chi vuole demolire
un immobile costruito in aree a rischio di ottenere una 'moneta urbanistica' con un aumento volumetrico del 50% per la ricostruzione in
aree non a rischio. Previsti anche
Dopo anni di vincoli col nuovo Piano Casa, si potrà costruire
casi in cui è consentito il cambio di
destinazione d'uso per edifici a destinazione turistico-alberghiera in
modo da trasformarli in abitazioni
civili. Questo a patto che il 35% di
quelle abitazioni venga destinato all'housing sociale. Vengono snellite
le procedure inerenti la riqualificazione delle aree degradate, che può
avvenire attraverso la riconversione
delle aree industriali dismesse da
almeno tre anni, senza più attenersi
al limite dei 15 mila metri quadri.
"Le aree riqualificate possono essere destinate ad edilizia abitativa, insediamento di negozi e botteghe artigiane, allestimento di uffici". E fin
qui tutto bene, si può pensare leggendo tra le righe della Legge regionale. Ma se si pensa che tutto questo
potrà avvenire all'interno di quei
territori tracciati intorno da una linea perimetrale rossa, qualcosa non
quadra. Sì, perché all'interno della
"zona rossa" non solo non sarebbe
stato possibile edificare ex novo
quasi nulla, ma soprattutto con un
programma di governo mirato si era
tentato (fallendo) di decongestiona-
re l'intera area così da rendere più
vivibili territori martoriati dal cemento selvaggio e più percorribili,
in caso di catastrofe, le già disastrate vie di fuga, dal Vesuvio appunto.
Quando nacque si chiamava, infatti,
"Operazione Vesuvia" e doveva servire a decongestionare (a mezzo bonus
di
30.000 euro) l'hinterland vesuviano rientrante nella
zona rossa,
quella più
esposta in
caso di eruzione. Dopo Marco Di Lello
la presentazione di una regolare domanda si accedeva ad una graduatoria e poi al credito, purchè si andasse via (moglie e figli a seguito più
cane e gatti) in un comune non a rischio. Alla fine senza girarci intorno, non si era decongestionato un
bel niente e soprattutto si erano imposti esclusivamente vincoli, nonostante aumentassero gli abusi.
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Secondo Legambiente nei 18 comuni a
rischio, nella zona rossa, vivono circa
600 mila persone, ed esistono 45 mila
costruzioni abusive, di cui 5 mila dentro
il Parco Nazionale del Vesuvio e nonostante questo nell'aprile 2009 il sindaco
di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe
Capasso (oggi capogruppo del Pd all'opposizione in Provincia di Napoli), chiese
all'allora governatore Bassolino un "patto speciale" per i Comuni dell'area protetta, in modo da consentire di applicare
anche nella zona rossa l'allora Piano casa berlusconiano. Aveva "ragione" Capasso, allora. Ora l'introduzione di questa modifica alla legge regionale del
2003 apre nuove "possibilità" a chi finora mal sopportava il vincolo di inedificabilità. "Lo spirito dell'emendamento presentato dalla maggioranza - fa sapere in
una nota l'assessore all'urbanistica della
Regione il prof. di ingegneria della Federico II Edoardo Cosenza - era di ridurre dal 100%di uso abitativo al 50%di
uso abitativo. Ma se l'emendamento, come sembra, non è chiaro e si espone a diverse interpretazioni, mi impegno a
chiarirlo nel regolamento attuativo. Perché lo prometto: neanche un cittadino in
più dovrà entrare nella zona rossa".
Qualcosa ancora non torna. Mettiamola
così: se siamo imprenditori facoltosi o
addirittura una
cordata di imprenditori facoltosi e decidiamo
di investire nel
mattone, dove
investiamo? Per
un attimo, prima
di continuare a
leggere, provate
Il sindaco di San a rispondere, faSebastiano Pino cendo finta di esCapasso aveva
sere a capo della
già avanzato
holding del ceuna proposta che mento. D'istinto
“snellisse” i vin- non verrebbe
coli di edificabili- mai di rispondetà sotto il Vulca- re che chi ha deciso di investire
no nel 2009 all’allora Governo nel mattone potrebbe anche deBassolino
cidere di farlo in
una zona dove assolutamente non si può
costruire, se non altro perché i suoli o i
relativi immobili diroccati e fatiscenti
esistenti, costerebbero pochissimo. Se
poi per fortuna, una legge regionale rimette in discussione e "annulla" tutti i
vincoli precedenti, quello che poteva
sembrare un investimento inutile, si sarebbe trasformato per magia in una affare speculativo di portate stratosferiche.
Giochini a parte, ai cittadini comuni, come chi scrive, che non saranno mai mega imprenditori del cemento, chi la dice
la verità? Mi spiego meglio: come sta
veramente il Vesuvio? Secondo gli stu-
Non c’è una r
emergenza, m
il Vesuvio dev
diosi se il vulcano si risveglia sarà un disastro. Il piano evacuazione appare insufficiente mentre le Istituzioni e la stessa opinione pubblica, in questi anni,
hanno gravemente sottovalutato il pericolo. "Il rischio di un'eruzione del Vesuvio è molto alto e non bisogna mai abbassare la guardia". Questo è stato l'allarme lanciato in occasione dell'ultimo
convegno organizzato dall'Ordine dei
Geologi della Campania. In particolare,
secondo lo stesso presidente dell'Ordine,
Francesco Russo: "La gente ha sottovalutato la pericolosità del caso e quando il
Vesuvio esploderà, sarà uno scenario
drammatico, nonostante la grande attenzione della Protezione Civile. Il vero
dramma è che, nonostante il divieto di
non abitare quella zona, la speculazione
edilizia ha continuato a costruire sotto le
pendici del vulcano". Dal punto di vista
scientifico, il Vesuvio è costantemente
monitorato. 'Osservatorio vesuviano, in
questi anni, ha installato una minuziosa
rete di strumenti per il controllo dei parametri geofisici e geochimici oltre a
quelli relativi alla sismicità, alle deformazioni e alle stesse emissioni di gas dal
sottosuolo. Secondo lo studioso, chi ha
davvero sottovalutato la pericolosità del
Vesuvio sono state la politica e la stessa
opinione pubblica. "Quando il Vesuvio
esploderà - sostiene Russo - sarà uno
scenario drammatico, nonostante la
grande attenzione della Protezione Civile. Il vero dramma è che, nonostante il
divieto di non abitare quella zona, la
speculazione edilizia ha continuato a costruire sotto le pendici del vulcano. Tale
situazione è evidente già guardando la
montagna da lontano. Lo sguardo cade,
purtroppo, su quelle abitazioni che, in
caso di esplosione verrebbero spazzate
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reale
ma
ve fare paura
via dalla lava e dai lapilli. Eliminate, annullate e cancellate, in un solo attimo
tutte quelle vite annientate. Subito, perché, nonostante i piani di evacuazione,
le costruzioni sono troppo vicine al cratere del Vesuvio". È certamente vero che
un'eruzione vulcanica, a differenza di
quanto avviene per i terremoti, è prevedibile anche se, ancora oggi, non è possibile stabilire quale sarà il suo andamento; se si concretizzerà, cioè, in fenomeni che non costituiscono una minaccia diretta per la vita umana o se evolverà in forme catastrofiche. Una "inutile"
evacuazione a scopo preventivo, tra l'altro, rischia di ingenerare tra la popolazione sfiducia nelle stesse strutture preposte alla sorveglianza vulcanica e alla
protezione civile. Secondo Francesco
Santoianni nel suo libro Disaster Management - Protezione Civile (Accursio
Editore) l'ipotesi più accreditata, in caso
di "eruzione di tipo vesuviano" prevede
all'inizio, subito dopo l'esplosione del
"tappo" che oggi copre internamente il
cratere, il lancio nell'atmosfera di grandi
quantità di "fallout piroclastico" (sostanzialmente, ceneri e lapilli) che, spinte
dalla gravità e dal vento, ricadono in
un'area più o meno vasta; le conseguenze di questa pioggia, se non si interviene
in tempo, possono essere disastrose in
quanto il fallout piroclastico può appiccare incendi e accumularsi sui tetti delle
abitazioni provocandone il crollo. L'eruzione può evolversi, anche in breve tempo, in fenomeni immediatamente pericolosi per le persone, quali ad esempio, nubi ardenti (surge) o rovinose valanghe
(lahar). L'ultimo fenomeno, in rigoroso
ordine temporale, sarebbe la colata lavica a valle. Secondo quando riportato in
un'intervista su Il Mattino all'ex direttore
dell'Osservatorio vesuviano, il professore Giuseppe Luongo "Non c'è preparazione nell'area vesuviana, non hanno elaborato alcuna ipotesi di riorganizzazione
del territorio a rischio, per cui oggi si
stanno nascondendo dietro gli scienziati". Luongo, già docente di Fisica del
vulcanismo all'università di Napoli, ha
presentato uno scenario a dir poco inquietante. "È come se vi fosse stato un
salto di qualità nella dinamica del vulcano - afferma Luongo - e quanto questo
nel futuro potrà pesare per una ripresa
dell'attività eruttiva è tutto da studiare e
interpretare". Secondo Luongo molte
notizie che riguardano l'attività del vulcano non sono state rese note all'opinione pubblica. "In primo luogo, per dare
tranquillità alla gente. Secondo, perché
non c'è preparazione nell'area vesuviana
e questa è la denuncia che dobbiamo fare, perché abbiamo superato i quattro anni dalla predisposizione del Piano della
Protezione Civile nazionale. È da dire
tuttavia che il piano nazionale è largamente inadeguato alla realtà del Vesuvio,
e inoltre i Comuni che non hanno elaborato alcuna ipotesi di riorganizzazione
del territorio a rischio si stanno nascondendo dietro gli scienziati, spesso in disaccordo tra loro. Bisogna organizzare il
territorio, pertanto la comunità locale
dovrebbe evitare
di costruire nuove strade, ma impegnarsi nel riorganizzare l'urbanistica "selvaggia" frutto di
speculazione
edilizia iniziata
dopo la Seconda
Il prof. Luongo è
Guerra Mondiaconcreto. “Il terle". Alla domanda se poi in caso ritorio non è afdi eruzione esi- fatto preparato
ste una possibili- ad una eventuatà di fuga per la le catastrofe che
p o p o l a z i o n e , non sarà affatto
Luongo ha così percepibile come
replicato: "In- dicono, quindici
giorni prima,
nanzitutto l'ipobensì al
tesi del piano
prevede questo:
massimo tre!”
l'eruzione sarà
fortemente esplosiva, e verrà prevista
quindici giorni prima ma io posso assicurare che non ci sono elementi scientificamente validi per prevedere un'eruzione con così largo anticipo, perché l'eruzione, sull'esperienza acquisita a livello
mondiale, viene prevista poche ore, fino
a un massimo di due o tre giorni, prima".
Stiamo messi male e quello che ci conforta è che non ce la passeremmo affatto
bene anche se fossimo dei mega imprenditori del cemento.
l'Ora
[email protected]
Politica - 6
gennaio 2011
Puc è scontro in casa
Tammaro: il Pdl è
spaccato, il Pd incalza
Cercola - Nemici di se stessi. Per
la seconda volta consecutiva la
maggioranza "sabota" l'operato
della giunta in consiglio comunale. Dopo la riunione flop sulla stabilizzazione degli lsu in cui i consiglieri di
maggior a n z a
espressero
perplessità sulla
manovra e
chiesero
tempo per
decidere,
BASTA MEDIAZIONI
è adesso il
L’assessore Mario l a v o r o
Montella, invita a dall'assesgiocare a carte
sore ai lascoperte “per il
vori pubbene della città,
blici Mavotassero anche
rio Moncontro il Piano
tella a fiUrbanistico!”
nire nel
mirino dei consiglieri pidiellini.
Nel consiglio comunale prima di
Natale una parte della maggioranza non si è presentata in prima
convocazione ed in seconda ha invocato la necessità di approfondire determinando il rinvio alla votazione della variante al Piano Regolatore. Se l'assessore al personale Nicola Campanile aveva accolto seraficamente i dubbi di
Pandolfi e company, Montella non
è stato dello stesso avviso ed ha
invitato a giocare a carte scoperte:
che votino contro la variante. Nella bagarre si è inserita l'opposizione che ha chiesto di aprire un tavolo di concertazione tecnica che
faccia da preludio alla realizzazione di un Piano Urbanistico Comunale. "Quello che è successo è un
segno evidente di sfiducia verso
l'assessore Montella da parte della
maggioranza, dopo le sfiducie all'assessore Nicola Campanile e al-
IL DECLINO La “corazzata” di Pasquale Tammaro perde sempre più pezzi
l'assessore Bruno Colella. “Si sono scontrati, a parere nostro, due
modi diversi di vedere la variante
al prg, entrambi distanti dagli interessi della città" commenta il
consigliere Pd Salvatore Grillo "E'
evidente la spaccatura all'interno
del partito, così come la crisi politica del governo locale. Tammaro
è in grosse difficoltà, anche perché
ha speso tutto sul direttore generale che ha portato grosse scompense nella macchina comunale e che
sul più bello l'ha abbandonato".
"Non parlerei di crisi politica, ma
della necessità di voler capire di
cosa parliamo" è la chiave di lettura dei fatti offerta dal capogruppo Pdl Orazio Pandolfi "abbiamo
chiesto un tavolo di concertazione
per ampliare la discussione sulla
variante. Entro fine gennaio la situazione potrebbe già essere risolta. Avremo così lavorato a vantaggio della comunità assicurandoci
che la variante faccia bene a tutti e
che non possa essere in alcun modo uno spot".
Ilaria Campanile
[email protected]
Politica - 7
gennaio 2011
A Napoli: le primarie
nel Pd col Pdl che
brancola nel buio
LE PRIMARIE Cinque nomi per correre a sindaco, senza donne
La Napoli degli ultimi quindici
anni e quella del futuro, tra emergenza rifiuti, problema lavoro, bilanci comunali, i giovani, sviluppo
e politiche sociali. Su questi temi
si sono confrontati, in un dibattito
organizzato dall'Associazione Libertà e Giustizia, i cinque candidati alle primarie organizzate dal
centrosinistra in vista delle elezioni amministrative. Per gli esponenti del Pd, Andrea Cozzolino,
Nicola Oddati e Umberto Ranieri,
per quello di Sinistra Ecologia Libertà, Libero Mancuso, e per Luigi Sorbillo, sostenuto dalla società
civile e dai Verdi, si tratta del primo confronto pubblico. I partecipanti, con sfumature e toni diversi,
ammettono le responsabilità del
centrosinistra nella gestione del
Comune negli ultimi quindici anni
e condividono la necessità di voltare pagina, facendo tesoro degli
errori commessi. Tra le priorità da
affrontare nei primi cento giorni di
un eventuale mandato, c'è per tutti
la soluzione dell'emergenza rifiuti.
Unanime la dissociazione dei cinque candidati dalle politiche adottate negli ultimi anni dal governo
centrale e dagli enti locali. Oddati
rilancia il tema della centralità
della cultura, in vista delle prossime scadenze, che vedono Napoli
sede del Forum universale delle
culture e "candidata a diventare
capitale mondiale della letteratura
nel 2012 ed Europea della cultura
nel 2019". Cozzolino punta sui
giovani e sull'infanzia, proponendo una nuova idea di reddito di
cittadinanza. I cinque candidati si
impegnano a recuperare il rapporto tra politica e cittadini, garantendo la trasparenza dell'amministrazione. Mancuso lancia l'idea del
"bilancio partecipato", mentre Ranieri sottolinea come non sia possibile proseguire con "l'attuale gestione, caratterizzata da spese fuori bilancio, Cda politici e sprechi
per consulenze e bonus ai dirigenti". A dibattito inoltrato è arrivato
l'ex governatore della Campania,
Antonio Bassolino, che si è trattenuto per diversi minuti nella stanza adiacente a quella in cui si stava svolgendo il confronto. Tutt’altro scenario a Destra. Il Pdl non ha
ancora un candidato ufficiale alla
successione della sindaca (tra le
meno ben volute dai cittadini italiani, nei listini dei politologi) Rosa Russo Iervolino, anche se tra i
più accreditati risulta essere l’attuale assessore in quota Pdl in Regione Marcello Taglialatela. Tramontata l’ipotesi Mara Carfagna e
quella di un imprenditore legato a
Confindustria, il Pdl (fortissimo
come preferenze in città) un vero
leader non ce l’ha. Ne ha troppi invece il Centro Sinistra al punto
che per le primarie concorrono
due bassoliniani doc come Cozzolino (europarlamentare e delfino
dell’ex Governatore) e Nicola Oddati, reintegrato (dopo gli screzi)
da Bassolino ad assessore alla
Cultura (uscente) del Comune di
Napoli.
l’Ora
La “micia”
di Bassolino
fa tremare
la politica
È a Micia, la meticcia europea morta
vecchissima che l'ex governatore confidava la sua vita intima, il suo rapporto con la politica. È a micia che
Antonio Bassolino, l'ultimo re di Napoli dopo Valenzi, Lauro e Maradona,
racconta i suoi pensieri in un libro che
chi l'ha letto ha definito "schietto", veloce, diretto. Esce il venti gennaio
"Napoli Italia", il libro del politico
che è stato sindaco di Napoli, ministro
e presidente della Regione. Bassolino
racconta: 184 pagine dense, 5 capitoli
in cui l'ex animatore delle battaglie
sindacali
partito da
Afragola e
arrivato in
tutto
il
mondo, si
toglie
qualche sassolino dalla scarpa ma soprattutto analizza e scardina problemi
e pregiudizi sul suo conto. Chi l'ha
letto dice che i racconti alla gatta di
don Antonio sono simpatici e tracciano assieme il quadro di un periodo.
L'ex governatore (in questi giorni impegnato in una Winter school su Mezzogiorno e Sud con la sua fondazione)
ha preteso che il libro lo editasse Guida, rifiutando contratti da case editrici
internazionali: bravo. Aspetteremo a
leggerlo, nonostante nel bene e nel
male, anche lui sia stato artefice della
catastrofe in cui ci troviamo.
l'Ora
Politica - 8
gennaio 2011
Fiori d’arancio
per l’assessora
Del Giudice
San Sebastiano al Vesuvio - L’assessora provinciale alle politiche giovanili Giovanna Del Giudice è convolata a nozze col broker finanziario
Adriano Commodo. Sobrio ed elegante, come la sposa, il matrimonio.
Esclusivamente tra amici e parenti.
l’Ora
Nuova chiesa in Villa,
si spacca la
maggioranza Capasso
San Sebastiano al Vesuvio - Il nuovo anno politico si inaugura con una
polemica che questa volta contrappone non solo maggioranza ed opposizione, ma mette a dura prova
anche la tenuta della stessa maggioranza. Negli ultimi giorni del 2010
il consiglio
comunale
sansebastianese ha dato
il via libera
alla costruzione di una
nuova chiesa
che dovrebbe
CRITICI
nascere su un
Eugenio Giorda- terreno di cirno (Rifondazio- ca sei mila
ne) e l’assessore metri quadri
nei pressi delCapasso dicono
la villa comu“no” alla Curia nale, terreno
su cui il comune di San Sebastiano
al Vesuvio riconoscerà alla Curia il
diritto di superficie. Alla scelta sostenuta in consiglio comunale dal
Pd si sono contrapposti sia dai banchi dell'opposizione Rifondazione
comunista che dai banchi della
maggioranza i Socialisti. Dura la
posizione del capogruppo di Rifondazione Eugenio Giordano che ha
dichiarato: "In questo modo si toglie ai sansebastianesi la villa comunale. Convinti che si debba evitare qualsiasi speculazione di carattere religioso - ha aggiunto Giordano - crediamo che una nuova chiesa
poteva essere edificata in quei terreni che la Curia già possiede a San
Sebastiano al Vesuvio". Critico anche l'assessore socialista Michele
Capasso che ha dichiarato: "La soluzione di edificare una nuova chiesa all'interno della villa comunale fa
emergere due tipi di problemi: uno
urbanistico e uno di programmazione degli eventi. Infatti alla mancanza di parcheggi sufficienti nei pressi
LA CURIA E’ DI CASA IN “SVIZZERA”
della villa comunale si prospetta la
possibilità di una sovrapposizione
tra gli eventi religiosi e gli eventi
laici". Difende la scelta della maggioranza il capogruppo del Pd Andrea Addeo. "Edificare una nuova
chiesa - ha sostenuto Addeo - significa andare incontro alle esigenze
della comunità dei credenti sansebastianesi. È utile precisare - ha sottolineato Addeo - che il comune non
ci rimette un solo euro e che la chiesa sorgerà in un terreno fuori dal perimetro della villa comunale che oggi è inutilizzato".
Salvatore Esposito
[email protected]
Politica - 9
gennaio 2011
I giochi sono fatti, anche se tra
Giorgiano e Cesaro spunta Punzo
LA SFIDA Mimmo Giorgiano (Pd) e Bruno Cesaro (Pdl)
San Giorgio a Cremano - Manca
ormai meno di un anno e mezzo
alla scadenza della prima consiliatura di Mimmo Giorgiano come
sindaco della città e le coalizioni
già scaldano i motori. Se il centrosinistra si avvia alla ricandidatura
naturale del primo cittadino uscente, anche nel centrodestra i giochi
sembrano fatti: un accordo nazionale, stipulato direttamente con i
vertici del Popolo della Libertà,
incoronerebbe come candidato
della coalizione il deputato Bruno
Cesario, eletto nel Pd, trasmigrato
nell'Api e ora in forza ai berlusconiani. Svanirebbero di colpo, così,
le speranze di candidatura di Aquilino Di Marco, dietologo eletto nel
2007 in consiglio comunale con
Italia dei Valori, che negli ultimi
mesi ha acquisito sempre maggiori
spazi nel Pdl. La coalizione potrebbe essere composta, quindi, da
Pdl, Futuro e Libertà, La Destra,
Nuovo Psi e Pri oltre a qualche lista civica. Dall'altra parte, invece,
ci sarebbero almeno Pd, Sinistra e
libertà, Italia dei Valori, Verdi, socialisti e Api, i partiti che oggi sostengono Giorgiano e che sono
pronti a sceglierlo di nuovo come
loro guida. Giorgiano contro Cesario, quindi, lo scontro principale,
anche se è ancora incerta, invece,
la collocazione della civica "Per la
nostra città" guidata da Aldo Raucci e della Federazione della Sinistra. Inoltre, è poco chiaro se a San
Giorgio a Cremano sarà in lizza
anche un eventuale terzo polo, che
dovrebbe essere guidato dall'Udc
dello storico esponente politico
cittadino Gaetano Punzo: tutto dipenderà dalle scelte nazionali
compiute dal partito nei prossimi
mesi.
Donatella Alonzi
[email protected]
UniPan e Verdi
contro la
“legge sul pane”
"La proposta di legge presentata
da Luciano Schifone in Regione
Campania è una vergogna - dichiarano il presidente dell' associazione panificatori campani
Unipan Domenico Filosa ed il
commissario regionale dei Verdi
Francesco Emilio Borrelli già assessore provinciale all' agricoltura - che abolisce eliminando l'imbustaggio di fatto la tracciabiltà
del pane otterrebbe subito due risultati: il raddoppio degli abusivi
e un sostegno involontario alla
criminalità". "Infatti da quando è
in vigore - continuano i due - l' attuale legge sul pane siamo passati
da 1556 forni abusivi nel 2008 a
meno di 700 nel 2010 e l' arresto
ed il sequestro di tanti forni e
bancarelle abusive. Con la nuova
normativa invece la criminalità
avrebbe una prateria dinnanzi a
se e torneremmo al far west delle
vendite".
l'Ora
Politica - 10
gennaio 2011
Benvenuti
nella casbah
di via Cappelli
Pollena Trocchia - Un centro storico abbandonato, dato alla pulitura
solo per l’interessamento dei volontari dell’associazione Liberi
Pensieri che l’hanno reso stupenda
location per l’ultimo (in ordine di
tempo) Presepio Vivente. Via Cappelli, il centro storico, la stradina
che dalla Chiesa di San Giacomo
Apostolo, in Piazza Amodio, sale
fin su il Monte Somma è una casbah. I vecchi locali adibiti a garage
sono diventati alloggi aumentando
la densità abitativa e quindi il traffico veicolare. Sulla stradina, non ci
sono parcheggi e l’attraversamento
della strada spesso si è trasformato
in rissa. Per non finire: due auto sono andate alle fiamme e le carcasse
stanno lì in bella mostra, ostruendo
la strada. Cicliegina sulla torta: attaccata allo storico edificio delle
Suore Compassioniste c’è una discarica a cielo aperto di rifiuti di
ogni tipo. Sotto l’occhio di tutti, ma
nessuno interviene.
l’Ora
Un edificio di amianto
tra due scuole,
tra denunce e progetti
San Giorgio a Cremano - "Da anni lotto per ottenere l'abbattimento
di questa costruzione, inutile e dannosa per quanti vivono, lavorano e
vanno a scuola nel quartiere. Più
volte ho sollevato la questione in
consiglio comunale, chiedendo un
provvedimento immediato per salvaguardare la salute dei nostri concittadini, ma ho sempre avuto risposte evasive". A parlare da San
Giorgio a Cremano è Ciro Di Gia-
como, consigliere comunale del
Pdl, riferendosi all'edificio di corso
Umberto che un tempo ospitava il
liceo scientifico, poi trasferito in
via Buongiovanni. In completo stato di abbandono, la struttura si trova fra due scuole, una dell'infanzia
e una elementare. "Al
prefabbricato - continua
Di Giacomo - è annessa
un'area che è una discarica a cielo aperto. All'interno ci sono rifiuti di natura sconosciuta, maleodoranti e pericolosi. Intere pareti risultano mancanti e spesso fuoriescono polveri e materiali che
potrebbero essere nocivi
soprattutto per i piccoli
scolari degli istituti vicini. È necessario demolire questo mostro sputa
veleno e restituire questo spazio alla città, magari creando un parco
per i bambini". Il vicesindaco e as-
Ciro Di GIacomo, leader PDL
sessore ai Lavori pubblici, Giorgio
Zinno, fa sapere che la struttura sarà presto smantellata: "Abbiamo
approvato un progetto preliminare
per la costruzione di un nuovo edificio che ospiterà uffici comunali e
di altri enti pubblici al posto del
vecchio liceo scientifico, che sarà
abbattuto. Sotto la struttura sarà
realizzato un parcheggio interrato
di due piani. Abbiamo già richiesto
un mutuo di quasi quattro milioni
di euro alla cassa depositi e prestiti,
ma siamo aperti anche al contributo di altri soggetti che manifestino
la volontà di finanziare l'opera".
Donatella Alonzi
[email protected]
Politica - 11
gennaio 2011
Bagarre politica,
dal Consiglio
Comunale al
Tribunale e ritorno
Ottaviano - Una promessa è una
promessa ed il sindaco Michele
Iervolino se volesse mantenere
la sua, stando a quanto affermato
Vincenzo Cardarelli, consigliere
comunale di minoranza della lista "Le ali di Ottaviano" dovrebbe dimettersi. Tutto è iniziato il
17 novembre scorso nel corso di
un consesso comunale infuocato.
Al centro della contesa una frase
di Cardarelli ("il sindaco ha altro a cui pensare deve fare politica distribuendo incarichi e parcelle a parenti ed amici e magari
coccolando qualche struttura che
rientra nelle sue grazie") pronunciata dopo il discorso illustrativo
delle linee programmatiche di
mandato di Iervolino e che quest'ultimo trovò altamente offen-
siva e degna addirittura di querela. Tanto che il premier cittadino
tuonò a muso duro: "Io ti querelo
per quello che hai appena detto e
se il magistrato dimostrerà che
ciò che dici è vero mi dimetterò
subito". Dal parlamentino cittadino all'aula di tribunale il passo
è stato assai breve. Un passo che
ha visto lo scivolone di Iervolino
dato che il procedimento penale
a carico del consigliere di minoranza si è chiuso con un nulla di
fatto. "Ho dimostrato con prove
documentali che sono stati realmente conferiti incarichi a parenti ed amici del sindaco e gli
atti processuali parlano chiaro"
ha spiegato Cardarelli. "Alla luce di tutto ciò il pm Ida Teresi
letti gli atti del procedimento pe-
LA QUERELA Il sindaco Mario Iervolino querela Vincenzo Cardarelli
nale ha ritenuto invalido il reato
perché quello che viene querelato dal sindaco non è altro che un
diritto di espressione del pensiero di critica politica in ordine all'operato degli amministratori
pubblici contenute nel limite della giurisprudenza per l'esercizio
di tale diritto". Cardarelli ha poi
rincarato la dose invocando lo
spettro della parentopoli che
aleggerebbe su Ottaviano. "Agli
atti processuali sono allegati i
nominativi dei parenti del sindaco che hanno avuto incarichi negli anni di amministrazione targata Iervolino. Dunque è ora che
il sindaco Iervolino si dimetta".
Difficilmente Iervolino si dimetterà, ma di sicuro si può giocare
con quel vecchio detto: "fra il
promettere e il tenere, ("non", in
questo caso) si smarrisce il mantenere".
Gaetano Di Matteo
[email protected]
Politica - 12
gennaio 2011
A San Giorgio
i bambini
fanno politica
San Giorgio a Cremano Bambini sempre piu' protagonisti della vita politica della città:
e' quanto prevede il nuovo piano
programmatico per il triennio
2011-2013 del Laboratorio Regionale
'Citta' dei
bambini e
delle bambine' denom i n a t o
R.A.B.B.I.
(Ricerca
Azione con
i Bambini e
le Bambine Interistituzionale) su
proposta dell'assessore alla
Scuola, Infanzia e Gioco Luigi
Bellocchio (nela foto). Approvato dalla giunta, il piano prevede
la partecipazione attiva dei piccoli cittadini e di adulti per il
cambiamento della comunità locale.
l’Ora
A Mario Gifuni la
delega per le guardie
ambientali in città
Sant'Anastasia - Con il nuovo
delegato all'ambiente, il consigliere Mario Gifuni, partirà dal
15 gennaio 2011, in via sperimentale e per tre mesi, un nuovo
servizio di sorveglianza ambientale del territorio comunale, a
supporto del settore della Polizia
Municipale, che mediante l'impiego dell'associazione N.C.I.S.
(Nucleo Cinofilo Italiano per il
Soccorso) fornirà il proprio aiuto
in modo volontario, con il solo
rimborso delle spese di circa €
2.800,00. I volontari in servizio
avranno il compito di monitorare
e sorvegliare alcune aree di interesse, dissuadere eventuali atteggiamenti lontani dai principi di
legalità e convivenza e segnalarli
alle forze di polizia o agli organi
preposti e collaborare ad attività
di informazione e sensibilizzazione messe in atto dal Nucleo
Comunale di P.C. Il servizio di
sorveglianza ambientale mira a
rendere il territorio meno soggetto alla criminalità, che rappresenta un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza, alla qualità e produttività
del lavoro e all'attrattività del territorio. "Ringrazio il Sindaco per
la fiducia e spero di essere all'altezza dell'incarico. L'attenzione
de La Destra all'ambiente è nota
a tutti, è stata e sarà una delle nostre priorità, perché la tutela del
territorio è uno degli obiettivi più
qualificanti per l'amministrazione e per un paese che deve soltanto svegliarsi da un lungo sonno ed iniziare a riemergere verso
la normalità. Il primo passo è stato quello di favorire l'atto di
Giunta Comunale che ha istituito
le Guardie Ambientali - dice il
consigliere Mario Gifuni - una
Mario Gifuni (La Destra)
delibera importante per iniziare
ad essere operativi e fare nel
2011 quella che noi chiamiamo
la battaglia contro gli sversamenti abusivi. Gli sforzi dell'amministrazione per mantenere il paese
pulito rischiano spesso di andare
perduti, perché gli sversamenti
abusivi e il poco amore di alcuni
cittadini verso la natia terra fanno trovare nei regi lagni, in posti
più nascosti ed anche in strade
principali cumuli di immondizia".
Giovanna Terracciano
[email protected]
Politica - 13
gennaio 2011
Campagna acquisti:
Nello Tuorto passa dal
Pd a “casa” Allocca
Somma Vesuviana - In principio fu
il "né con la destra né con la sinistra"
del manifesto della campagna di
adesione a Polis per le amministrative del 2006. Manifesto che quattro
anni dopo potrebbe risuonare più o
meno così: "Un po' con la destra ed
un po' con la sinistra" . Questo perché Nello Tuorto, ex consigliere comunale del Pd, rappresentante istituzionale del movimento Polis (nonché suo deus-ex machina) ha chiuso
il 2010 col botto annunciando, nell'ultimo consesso comunale dell'anno, di federarsi con Progetto Somma
dei fratelli Sergio e Lello d'Avino
passando di fatto anch'egli nella corposa e blindata maggioranza del sindaco Raffaele Allocca. Ecco allora
che dopo Pasquale Auriemma, Luigi
Pappalardo, Raffaele Maione e Salvatore Di Sarno (entrambi a metà
del guado visto che non sono passati
ufficialmente dall'altra parte della
barricata, ma votano sistematica-
mente con essa nelle assise cittadine) l'ultimo a voltare le spalle alla
tanto sbandierata "volontà degli
elettori" è stato proprio Nello Tuorto. Con buona pace del sindaco Allocca, calato ancora una volta nei
panni di Agostino Depretis, ed il mal
pancia di un'opposizione che sembra
vivere l'incubo de "l'ultimo spenga
la luce". Il gesto di Tuorto in verità
era nell'aria visto l'abbandono di
qualche mese del gruppo consiliare
del Pd e viste le ripetute assenze che
facevano pensare ad un appoggio tacito alla maggioranza di centrodestra. Il direttore generale di Finetica
(associazione che si occupa di finanza etica), nonché nipote ed erede politico di quel Lino Iossa, ex sindaco
Dc della cittadina sommese, erano
anni che strizzava l'occhio ad Allocca. Già alla prima candidatura dell'attuale primo cittadino i due chiusero un accordo spezzato solo all'ultimissimo momento dal veto posto
PALAZZO MERCATO Allocca meglio di De Laurentis, dentro anche Nello Tuorto
dall'Udc. La rottura lo portò da piazza Vittorio Emanuele III, sede di
Forza Italia, dritto dritto in via Roma, in casa Ds a chiudere in extremis un accordo per sostenere l'allora
candidato di una parte del centrosinistra, Alberto Angrisani (lì Polis
raccolse 921 preferenze). Con i Ds
fece anche il tragitto per la fondazione del Pd cittadino di cui sembrava
dovesse esserne l'area moderata e
cattolica (tra l'altro un fedelissimo di
Tuorto, Maurizio De Nino, fu anche
il primo coordinatore cittadino). "È
sorta una federazione tra Polis, che
rappresento, e Progetto Somma, dei
fratelli D'Avino. " le parole in consi-
glio di Tuorto. "Polis continua sulla
via democratico-cristiana, rivolgendosi alle fasce deboli, mantenendo
la propria identità politica. Dunque,
come atto di fiducia al sindaco e di
collaborazione con Progetto Somma, voto a favore di questo bilancio." E dopo questa non resta che
riesumare un'immagine di Giosuè
Carducci: "Trasformismo, brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi
da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri". È del 1883, ma andrebbe
scritta su una lapide da porre fuori i
nostri palazzi del potere.
Gaetano Di Matteo
Politica - 15
gennaio 2011
Pace nel centro destra,
ancora in bilico
gli accordi nel Pd
Massa di Somma ma con il cuore in Fli.
Il nuovo anno politiComunque, il matrimoco porta con sé qualnio pare essere stato beche nuova certezza e
nedetto da vertici regioancora tanti nodi da
nali sia dell'Udc che del
sciogliere. Partiamo
Pdl. I principali nodi da
dalle novità. In casa
sciogliere, invece, restacentro destra è uffino in casa del centro siciale il matrimonio,
nistra. Se infatti il Pd
d'amore e di convemassese pare essere
nienza, tra Giulio Vigiunto alla conclusione cedomini e Ciro
decisione che convince
Boccarusso. Il ticket
tutto il coordinamento
di centro destra mesdemocrat -, che le prise da parte le vecchie
marie di coalizione siaschermaglie, la prosno necessarie, posizione
sima primavera prodifferente è quella del
verà ad espugnare IL MATRIMONIO
primo cittadino uscente
una delle poche roc- Giulio Vicedomini
Antonio Zeno, che spine Ciro Bocarusso
caforti rosse che angerebbe per una ricandicora resiste nel vesuviano. Se Vice- datura evitando la competizione indomi dopo diverse esitazioni e mal- terna. Salvo sorprese dell'ultima ora
destre smentite è approdato nel- ed interventi della segreteria prol'Udc, situazione diversa è per Boc- vinciale del Pd, le primarie di coalicarusso, fisicamente ancora nel Pdl zione potrebbero slittare a febbraio
Sotto il Vesuvio
arriva
il “Pronto Bus”
Il sindaco Pd Antonio Zeno
essendo saltata la data del 23 gennaio. Se primarie saranno allora questi
potrebbe essere i principali candidati, salvo ovviamente candidature
dell'ultima ora: per il Pd Antonio
Zeno e Raffaele Savarese, e per i
socialisti Bruno Aubry. Le primarie
con la competizione di almeno due
candidati Pd potrebbero promuovere fratture drammatiche all'interno
dello già sconquassato centro sinistra massese. Se così dovesse essere
potrebbe essere illuminante il proverbio secondo cui tra i due litiganti
il terzo gode. Il terzo polo, ovviamente.
Salvatore Esposito
[email protected]
Pollena Trocchia - Le prenotazioni
devono avvenire da una certa ora
del mattino, fino al pomeriggio ad
un numero verde. Chiami e direttamente ad uno stazionamento concordato, quasi sotto casa, arriva un
autobus (piccolo, poco inquinante e
decisamente confortevole) che ti
accompagna alla destinazione prescelta da un carnet di fermate possibili. Piu’ o meno questa la filosofia
di “ProntoBus” un progetto che Pina Esposito (ad della Clp bus) ha
proposto ai Comuni di Cercola,
Volla e Pollena che l’azienda egregiamente serve da anni. “Col servizio di prontobus - dice la Esposito quasi gli utenti avrebbero il servizio di un taxi coi costi di un mezzo
pubblico e soprattutto si ridurrebbe
l’impatto ambientale, il traffico e si
ridurrebbero i costi di gestione della mobilità su gomma”. A Modena
e in altri comuni il servizio esiste e
funziona. Sarebbe il caso si istituisse anche sotto il Vesuvio.
l’Ora
Politica - 16
gennaio 2011
Un’iniziativa
speciale a Volla
Volla - Tanti Babbi Natale sono giunti
al reparto di Pediatria dell'ospedale
Annunziata di Napoli per consegnare
un sacco di doni ai piccoli pazienti.
Gli "speciali" Santa Claus erano i disabili del Centro comunale di Volla,
guidati dal responsabile Roberto Barbato della cooperativa Cosmopolitan
e dal promotore dell'iniziativa Francesco Esposito, assessore alle Politiche
sociali. "Donare un sorriso ai bambini
in difficoltà e ai loro genitori non può
che dare gioia a chi lo regala". Giocattoli, caramelle e cioccolato, ma il regalo più grande che hanno portato i
Babbi Natale non era nel sacco: tre
calciatori del Calcio Napoli. I bambini
ospiti nel reparto di Pediatria hanno
così iniziato a festeggiare l'arrivo della Befana. "È stato un momento indimenticabile - dice l'assessore Esposito
- vedere i nostri disabili consegnare
con affetto i giocattoli ad altri bambini
malati e in difficoltà, è stato un gesto
di solidarietà pura che ci aiuta a capire
quanto, tutti insieme, possiamo fare
per trovare la forza di affrontare situazioni difficili che nella vita purtroppo
si presentano. Continuerò a impegnarmi affinchè iniziative di questo genere
siano sempre più frequenti".
L'Ora
Il Direttore generale
lascia la squadra di
Pasquale Tammaro
NEMICI DI PARTITO: l’ass. Nicola Campanile e Salvatore Grillo
Cercola - Feste di Natale movimentate quelle passate dal sindaco Pasquale Tammaro. Il 31 dicembre,
giorno in cui in cui sono stati stabilizzati i 12 lsu comunali, il direttore
generale, il dott. Eugenio Piscino, ha
rassegnato le dimissioni. Si chiude
con questo colpo di scena una vicenda, quella della nomina del direttore
generale, che ha fatto molto discutere. Il direttore generale è stato infatti
oggetto di un lungo scontro tra maggioranza e opposizione: Tammaro
aveva previsto la sua assunzione in
un'ottica di accorpamento dei settori,
il centro-sinistra aveva però sempre
sostenuto che non vi fosse copertura
finanziaria alla manovra economica
(120.000 euro di stipendio annuo).
Ad agitare ulteriormente le acque, le
indiscrezioni trapelate in merito a indagini della Corte dei Conti su pre-
sunti danni erariali commessi dall'amministrazione comunale, anche
riguardanti l'assunzione di Piscino.
A sorpresa, però, l'ultimo giorno dell'anno Piscino ha lasciato la guida
della macchina comunale cercolese,
con sommo dispiacere del sindaco
Tammaro che lo aveva fortemente
voluto. "Il dottor Piscino ha fatto come Quagliarella, ha pensato alla carriera" scherza l'assessore al personale Nicola Campanile, il quale poi
spiega: "Eugenio Piscino andrà a dirigere al Comune di Pompei, le persone che scegliamo sono così capaci
che altri comuni ce le portano via.
Per quanto riguarda la Corte dei
Conti si tratta di una faccenda conclusa: ci è stata notificata l'archiviazione delle indagini sugli sprechi derivanti dall'assunzione del direttore
generale. Abbiamo superato questo
scoglio giudiziario, un brutto colpo
per il Pd". Secca la risposta del Pd
attraverso il suo consigliere Salvatore Grillo: "Quella di Piscino ci sembra una fuga bella e buona e a noi la
comunicazione della fine delle indagini non risulta. Aspettiamo che la
Corte dei Conti, che sta investigando
anche su presunte illecità nelle progressioni verticali di alcuni funzionari comunali, termini il suo lavoro".
Ilaria Campanile
[email protected]
Politica - 17
gennaio 2011
Capasso vorrebbe
correre per Roma,
ma Carpio “divide”
Il vice sindaco Biagio Pizzo e l’ex sindaco Silvio Carpio
San Sebastiano al Vesuvio - A
pochi mesi dall'apertura delle
urne elettorali per il rinnovo del
consiglio comunale, lo scenario
politico sansebastianese diventa
sempre più ingarbugliato. A rendere più complesso il quadro é
la posizione del sindaco Pino
Capasso, che non ha sciolto ancora i dubbi sul suo futuro: correrà per la fascia tricolore oppure sarà lanciato a Roma, in caso
di elezioni politiche anticipate?
Se Capasso dovesse fare un passo indietro potrebbe essere presa in considerazione la possibi-
lità di ricandidare a guida del
centro sinistra sansebastianese
Silvio Carpio, soluzione che però avrebbe il veto sia dei socialisti che di una parte del Pd. In
attesa che Capasso decida, nel
centro sinistra le acque restano
agitate. I socialisti chiedono da
mesi, senza avere risposta, un
tavolo politico per discutere di
alleanze e programma. In casa
Pd, invece, la situazione é sempre piè difficile. Anche a seguito dell'ultimo congresso che ha
eletto Mazzocchi coordinatore,
la componente "critica" del partito (Lello Aratro, Biagio Pizzo
e Luigi Mondini), ha deciso di
non partecipare al coordinamento cittadino. Critico con il
partito il vice sindaco Biagio
Pizzo, che non ha escluso la
possibilità di non ricandidarsi.
"Auspico - ha dichiarato Pizzo maggiore discussione e dibattito
nel Pd, se cosi non dovesse essere credo che vengano meno le
condizioni di una ricandidatura.
Il confronto fa parte della mia
cultura politica, e su questo
punto non transigo".
Salvatore Esposito
[email protected]
E’ “tutta
da rifare!”
Riferendomi a queste parole pronunciate
da un grande campione del ciclismo italiano, Gino Bartali e che diventò quasi un
motto negli anni cinquanta, mi rivolgo ai
sindaci e ai consiglieri comunali del vesuviano per ricordare loro che si sta annullando progressivamente la funzione dell'ente locale che è alla base dell'organizzazione dello stato, ente locale che tutti i
giorni si rapporta con i suoi cittadini. Tutto avviene imponendo ai comuni nuove
leggi che ne limitano l'autonomia: la privatizzazione dei servizi, consorzi, divieti
di nuove assunzioni, mancati finanziamenti per fini sociali, culturali e di sostegno delle politiche ambientali. Allora? E'
possibile "rifare tutto" con la partecipazione dei cittadini diventati eccessivamente apatici, e forse non per loro colpa?
Gennaro Di Paola
(partigiano)
Politica - 18
gennaio 2011
A Volla si prega
tra i rifiuti
e l’olezzo
Volla - Alzino la mano tutti quelli a cui
non è capitato in questi giorni di camminare per le strade di una qualsiasi
provincia del napoletano e non far più
caso ai cumuli di spazzatura che fanno
da sfondo a passeggiate, shopping,
commissioni e quant'altro. Non badiamo più ai sacchetti che intralciano il passaggio
su marciapiedi e
anche sulle strade
di tanto in tanto,
insomma una vera e propria gara di slalom; e gli scenari
diventano ancora più tristi e desolanti,
oseremmo dire, quando montagne di
immondizia sono accumulate nei pressi
di luoghi sacri, così come a Volla, precisamente in via Filichito, dove si trova la
Chiesa Parrocchiale di San Michele,
una delle più importanti del paese, realizzata nel 1975, anche grazie al contributo degli stessi abitanti del paese. Proprio vicino la chiesa, vanno a gettare i
rifiuti anche cittadini che non sono del
luogo, nonostante diverse denunce.
Valentina Ferrante
[email protected]
Sul terreno destinato
alla Chiesa Evangelica,
un campo di calcio
I fedeli evangelici sul piede di guerra per le promesse inattese
Ercolano - L'arrivo del nuovo anno trascina con se vecchi polemiche e questioni ancora non risolte, dopo una lunga attesa il pastore della chiesa evangelica ercolanese sembra essersi stancato e si
prepara sostenuto dai tanti fedeli a mettere in atto una nuova protesta."Siamo
ormai stanchi, sembra che la politica cittadina remi contro la nostra volontà di
far sorgere un luogo di culto adeguato
alle esigenze della nostra comunità,"
queste sono le aspre parole del Pastore
Gaetano Riccio. La goccia che ha fatto
traboccare il vaso è stato l'intervento dei
vigili urbani che hanno bloccato le attività di pulizia dell'appezzamento di terreno in Via Caprile Panoramica acquistato da circa un anno con tanti sacrifici
dalla comunità evangelica lo scorso anno, su tale terreno infatti dovrebbe sorgere la chiesa evangelica o meglio una
struttura polifunzionale per dare soste-
gno alle tante persone in difficoltà, attività che secondo i fedeli e lo stesso pastore sarebbe ostacolata dall'amministrazione comunale. Infatti nei primi
giorni del nuovo anno i fedeli e il pastore si erano ritrovati sull'ampio terreno
per provare a rimuovere, attraverso l'ausilio di alcuni mezzi agricoli, la marea di
rifiuti ed erbacce che caratterizzano il
degradante paesaggio. Quanto è accaduto ha fatto insorgere la pacifica comunità evangelica, infatti tutti hanno sottolineto che per provare a sistemare un terreno privato non vi è bisogno di alcuna
autorizzazione da parte di nessun ente,
fatto sta che sul verbale redatto dai caschi bianchi è esplicitamente messo in
evidenza un non autorizzato rizzollamento del terreno. Intanto sembra che la
questione non si riesca ad appianare e
che giorno dopo giorno la diatriba tra il
comune e la comunità evangelica diventi sempre più aspra, infatti sul terreno
acquistato dalla comunità evangelica stipulando un muto di 200 mila euro, l'amministrazione cittadina avrebbe palesato
la voglia di costruzione del nuovo palazzetto dello sport. Tale tesi è stata anche
confermata dall'assessore all'urbanistica,
che ha spiegato, "sia il pastore che i fedeli sanno da tempo che quel terreno dovrà essere destinato per la creazione di
un'altra opera di interesse cittadino."
Carla Cataldo
[email protected]
Politica - 19
gennaio 2011
Sannino si dimette e
spara a zero su come
versa la palestra comunale
Volla - "Con questo atto mi riprendo la mia libertà personale e
spero che questo gesto serva da
sprono alle coscienze istituzionali
e politiche, affinchè l'attività sportiva e cestistica possa essere alla
portata di tutti i ragazzi nel nostro
comune". Non usa mezzi termini
Pasquale Sannino, ex vice-Presidente del C.S.D. Basket Volla, per
spiegare le ragioni delle dimissioni
date dopo 15 anni di impegno appassionato in questo sport.
La società vollese che nel 1998
volò fino alla serie D, in mancanza
di un palazzetto dello sport si allena nella palestra comunale"G.
Falcone" di via Famiglietti: campo
da gioco disastrato, imbottitura antinfortunistica e tracciature del
campo da gioco non a norma, servizi igienici fatiscenti, costituiscono le infelici condizioni di gioco
denunciate da Sannino nella lettera
di dimissioni. "Sono stufo di lavo-
rare senza prospettive in un clima
in cui manca palesemente la volontà di far crescere lo sport" prosegue Sannino "a fine estate 2008
furono fatti dei lavori e la palestra
ci venne riconsegnata a novembre
in pompa magna dall'attuale vicesindaco Pasquale Guastafierro,
dall'assessore allo sport Tommaso
Rea e dall'assessora alla pubblica
istruzione Geltrude Molisso. Dopo
cinque mesi la struttura cadeva a
pezzi. Grazie alle sollecitazioni
del sindaco Salvatore Ricci, la ditta che aveva eseguito i lavori procedette ad una sommaria riparazione del campo di gioco, ma dopo
investimenti di svariati centinaia
di migliaia di euro da parte dell'amministrazione comunale siamo
punto e a capo". Rassegnando le
dimissioni "irrevocabili" a settembre, Pasquale Sannino chiedeva all'amministrazione un incontro
pubblico. Gli incontri, come testi-
Rifiuti, camion
alle fiamme
La palestra di via Famiglietti
moniato anche dall'assessore Rea,
ci sono stati: "Ci siamo riuniti insieme alla commissione consiliare
sport e in quell'occasione il presidente del C.s.d. Basket Corrado
Coppola si è dissociato da Sannino. Infatti con lui abbiamo un'ottima collaborazione e abbiamo firmato il protocollo d'intesa con la
società e le scuole per la gestione
della palestra. Pertanto, considerando che da settembre è stata fatta
manutenzione al campo, ritengo
chiarita la discussione".
Ilaria Campanile
[email protected]
Un autocompattatore della «Falzarano», ditta che ha in appalto la
raccolta dei rifiuti a San Giorgio a
Cremano è stato parzialmente distrutto da un incendio. L'episodio è
accaduto poco prima delle 13.30 in
via Sandriana, di fronte al campo
sportivo "Paudice", dove in genere
sostano i camion per le operazioni
di travaso dei rifiuti. Secondo una
prima ricostruzione, l'autocompattatore era stato riempito da materiale indifferenziato ed era fermo
in attesa di essere portato via dagli
autisti. Per cause non ancora accertate si sono sprigionate le fiamme
che, in poco tempo, hanno distrutto la cabina di comando e la parte
anteriore della carrozzeria del
mezzo. A pochi metri, un residente, in preda al panico, ha tentato di
spostare la sua auto minacciata
dalle fiamme ed è caduto rimanendo ferito ad un braccio. Gli agenti
del commissariato di San Giorgio
a Cremano ed i Vigili del Fuoco
stanno cercando di stabilire le cause dell' incendio.
l’Ora
Politica - 20
gennaio 2011
Fiat, dal 18
ripresa produttiva a tempo
Prima ripresa produttiva del 2011 per
gli operai dello stabilimento Fiat di
Pomigliano d'Arco, che da martedi'
18 gennaio varcheranno i cancelli,
aperti fino a venerdi' 21. Martedi' riprenderanno a lavorare i soli addetti
alla lastratura e alla verniciatura (circa 1100 operai), mentre da mercoledi'
e' previsto il rientro anche degli addetti al montaggio. La ripresa di quattro giorni riguarda esclusivamente gli
addetti al modello Alfa 159, unico ancora in produzione al Giambattista
Vico. Fermi, ancora una volta, gli oltre 2400 lavoratori addetti al modello
Alfa 147, modello ormai dismesso da
maggio scorso, che resteranno a casa
in cassa integrazione in deroga.
l'Ora
Ecco i bonus rifiuti
per i meno abienti e
interventi per i minori
Agnese Sannino da anni impegnata sul fronte delle politiche sociali
San Sebastiano al Vesuvio L'amministrazione comunale di
San Sebastiano al Vesuvio inaugura il nuovo anno puntando su
due settori della pubblica amministrazione: politiche sociali e lavori pubblici. Per quanto riguarda il capitolo lavori pubblici già
nei primi giorni dello scorso mese era stato aperto il cantiere per
la riqualificazione dei marciapie-
di e del manto stradale di viale
Leonardo Da Vinci, invece nei
giorni proprio a cavallo delle festività natalizie è partito il primo
lotto di lavori per la messa in sicurezza delle due scuole sansebastianesi: la scuola Gaetano
Salvemini e la scuola Sandro
Pertini. Nei primi mesi del 2011
sono previsti l'avvio di altri due
cantieri, così come ha dichiarato
l'assessore ai lavori pubblici Biagio Pizzo: "A breve partirà la riqualificazione di via Selene e i
lavori di pubblica illuminazione
di viale Astronauti. Nonostante
le poche risorse a disposizione ha concluso Pizzo - l'amministrazione comunale sansebastianese tiene fede alla programmazione presentata per i lavori pubblici". È invece l'assessore alle
politiche sociali Agnese Sannino
ad illustrare gli importanti interventi previsti per il nuovo anno.
"Anche quest'anno abbiamo previsto un fondo di circa dieci mila
euro per rendere meno pesante
l'imposta sui rifiuti urbani per
quelle famiglie sansebastianesi
che hanno maggiori difficoltà
economiche. Inoltre - ha aggiunto Sannino - grazie ai fondi raccolti con il 5 per mille agli enti
pubblici abbiamo previsto una
serie di iniziative a sostegno dei
minori". Altra importante iniziativa sostenuta dall'assessorato
sansebastianese per politiche sociali è il riavvio del consultorio
familiare che in città mancava da
oltre venti anni.
Salvatore Esposito
[email protected]
Fatti - 21
gennaio 2011
Comune-Comitato,
sulle strisce blu è
ancora braccio di ferro
A Portici, dopo sette mesi finalmente il Comitato visiona le carte
Portici - Da una parte l'amministrazione comunale di Portici, dall'altra
il comitato strisce blu: sette mesi di
richieste e attese per avere a disposizione gli atti che disciplinano la
sosta a pagamento sul territorio.
"Lo scorso 4 gennaio - spiega Leonardo Di Maggio, presidente del
comitato - siamo stati invitati in
municipio e, alla presenza del sin-
daco Vincenzo Cuomo, abbiamo visionato la documentazione mancante che, dopo tutto questo tempo, è
stranamente comparsa. L'amministrazione ci ha comunicato che i
proventi derivanti dalla gestione
delle aree di sosta a pagamento e riscossi sull'apposita risorsa della
parte entrata del bilancio comunale
non hanno specifico vincolo di de-
stinazione, ma concorrono al finanziamento delle spese correnti del bilancio". Dal canto suo, il comitato
ha fatto riferimento al Codice della
strada: "Nell'articolo 7 - continua
Di Maggio - si legge che i proventi
dei parcheggi a pagamento, in
quanto spettanti agli enti proprietari
della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione
di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento, e le somme eventualmente
eccedenti a interventi per migliorare la mobilità urbana". Da quando è
stato costituito, l'organizzazione ha
come obiettivo quello di informare
l'opinione pubblica sulla corretta
applicazione delle normative sulla
sosta a pagamento attraverso uno
strumento trasparente. "Nei prossimi giorni - dice il presidente - siamo stati invitati a pagare 132 euro
per ritirare altri documenti, così potremo valutare in modo completo
tutta la documentazione riguardante
la questione strisce blu. Per questo
motivo, invito i cittadini a iscriversi
al comitato in modo da contribuire
a una causa che interessa tutti in
prima persona".
Donatella Alonzi
[email protected]
A Volla c’è una
casa tra misteri
e andirivieni
Volla - A tratti misteriosa,suscita
nell'intera popolazione un'enorme curiosità. Stiamo parlando
della casa in via Monteoliveto,
denominata "la casa degli incontri". Impossibile scoprire chi sia
il proprietario dell'abitazione, riservatezza su tutto. Perchè tanta
discrezione? E soprattutto perché c'è un così incessante via vai
di macchine che entrano ed
escono? In giro si dice che dalle
parti di via Mponteoliveto organizzino strani festini, a base forse di sesso. Una macchina si avvicina al cancello, aspetta che lo
aprano e poi entra. Un'altra macchin dietro, aspetta che il cancello sia completamente richiuso
per farlo riaprire e d entrare. Siamo stati ad attendere ore: il gioco delle macchine si è ripetuto
più volte. Tutto avvolto nel mistero.
Luana Paparo
[email protected]
Fatti - 22
gennaio 2011
Rosso Napoletano,
l’agenda chic
E' uscita da poco ed è già un oggetto
cult! Lontano dagli stereotipi del
Nord che ha da sempre tentato di monopolizzare certi tipi di attività come
il networking televisivo e quello editoriale, l'agenda ROSSO NAPOLETANO si colloca in quella nicchia di
mercato della più famosa SMEMORANDA, senza nulla da invidiare alla stessa: grafica accattivante, allestimento perfetto, contenuti particolarissimi. Prima nel suo genere in Campania, è nata sull'onda emozionale del
famoso ed omonimo evento celebrato
il 16 marzo 2010 a Napoli presso il
Teatro Augusteo, e dello stesso ne ha
copiato lo spirito; Audio 2, Enzo
Gragnaniello, Gigi Finizio, Franco
del Prete, Tony Esposito, Enrico Varriale della Domenica Sportiva, il giornalista di RAI 3 Mimmo Liguoro,
Fred Bongusto (napoletano d'adozione), Peppe Iodice, Beppe Vessicchio
e tanti altri ancora che aderirono all'iniziativa, nell'agenda ROSSO NAPOLETANO gli stessi personaggi ,
ed altri accodatisi in seguito, al di là
del semplice contributo artistico, hanno voluto dedicare ai lettori alcuni
aforismi e pensieri che abitualmente
li caratterizzano in particolare.
Gaetano Guerra
Vesuvio tour: tra strade
eternamente dissestate
e rotonde pericolose
I Comuni spenderebbero in risarcimenti, meno se aggiustassero le strade
Strada che vai, buca che trovi. Attraversare o percorrere in auto alcune strade del vesuviano oramai è
diventato un percorso a ostacoli e a
pagarne le conseguenze,pedoni che
imbattono in delle buche vertiginose e automobilisti che rischiano di
usurare l'auto.E' il caso della strada
che collega Volla a Casalnuovo, Tavernanova e Pomigliano D'Arco, in
via Nazionale delle Puglie. Il tema
da affrontare è serio. Molto spesso
il Comune di Napoli spreca più soldi nel risarcimento dei danni provocati dalla cattiva manutenzione delle strade che nella cura della stessa.
Per non parlare dell'ulteriore dissestamento sancito dalla pioggia. Insomma,come risolvere? Il caso ha
suscitato una sorta di gioco di società "acchiappa la talpa", Più Comuni pronti ad incolparsi l'uno con
l'altro sull'appartenenza della strada, impossibile capire fino a quando il Comune responsabile non deciderà di incaricarsi del problema,
sperando che non sia,come sempre,un dramma a sensibilizzare le
coscienze.Ma i Misteri legati alle
strade,come sempre,sono innumerevoli,un ulteriore punto di domanda sorge nei confronti del percorso
in via dei Romani,strada che collega Volla a Sant'Anastasia,Madonna
dell'arco e Pomigliano d'arco,chiusa al traffico,oramai da mesi,a causa dei lavori in corso della G.O.R.I.
Il dubbio sorge spontaneo,la strada
bloccata da anni,a mesi alterni,è ormai chiusa da tempo,e la situazione
in tutti questi anni è sempre stata la
stessa, tanto è vero che il problema
sussite,ma quali sono in realtà i lavori da svolgere? e perchè non si
riesce ad arrivare ad una conclusione? In compenso il Sindaco di Pomigliano D'arco, Lello Russo, ha
pensato bene di agevolare la sicurezza del cittadino istituendo nuove
rotonde in più parti del Paese. Come sempre, si cerca di compensare,
laddove c'è un problema evidente,
rattoppando altrove.
Luana Paparo
[email protected]
Fatti - 23
gennaio 2011
Corsi per neo mamme Centro sociale, eletto
e baby massage gratis il nuovo direttivo
AL CONSULTORIO DI PORTICI Un bel progetto, da esportare
Portici - Nonne e zie che accudivano in passato i bambini di figlie e nipoti, oggi, qualora fosse necessario,
possono essere sostituite dagli psicologi, dai ginecologi e dalle ostetricie
del consultorio familiare di corso
Umberto. Alle nuove mamme, spesso sole, vengono proposti corsi gratuiti di preparazione al parto ma anche corsi post-parto che assistono
così le donne lungo le tappe fondamentali della loro nuova realtà. Ma
non solo, le donne possono ricevere
anche un aiuto psicologico e imparare a mantenere il legame fisico con i
propri piccoli attraverso un corso di
baby massage. Imparando a massaggiare i propri figli, stabiliscono un
continuum tra le carezze al pancione
e la fase successiva alla nascita e
contribuiscono ad aumentare in questo modo la conoscenza reciproca tra
bambino e genitore. I corsi sono
aperti ovviamente anche ai padri.
Roberta Migliaccio
[email protected]
Pollena Trocchia - Una grande affluenza di votanti ha portato, al rinnovo del Consiglio direttivo del
Centro Sociale Anziani. Per la prima
volta siede in Consiglio una donna,
l’ottantenne Vittoria Petrucci. Con
Ciro Romano
presidente, a capo dell’unica lista in corsa, sono stati eletti
Mario Perrotta,
Ciro Busiello,
Gennaro Quintavalle, Antonio
Pizza, Giustino
Marrazzo, Luigi
Perrotta, Giuseppe Di Sarno, e Mario Montella.
Circa seicento aventi diritto sono recati alle urne, allestite all’interno del
Palazzo Municipale di corso Umberto I. Soddisfatto il sindaco Francesco Pinto che ha dichiarato: “Esprimo vivo compiacimento per la
grande partecipazione alle operazioni di voto. Auguro buon lavoro al
presidente Romano e ai nuovi componenti del direttivo auspicando che,
come è stato fino ad ora, continui la
collaborazione tra il Comune e il
Centro sociale Anziani che fino a
questo momento è stata intensa e
particolarmente proficua”. Collaborazione e confronto è ciò che si augura anche Giuseppe Campajola, assessore alle
Politiche sociali: “La nostra
amministrazione ascolterà con
attenzione le
proposte del
nuovo direttivo,
con il quale intavolerà un discorso di sinergia per il bene della
comunità”, ha dichiarato. “E’ stato
un successo maggiore di quello registrato nelle precedenti elezioni - ha
affermato il presidente Ciro Romano
– soprattutto per la grande affluenza
di anziani che si sono recati alle urne
da tutta la cittadina. Si tratta di una
manifestazione di grande unità che
ci rende orgogliosi”.
l’ora
Fatti - 24
gennaio 2011
Uno spiraglio La storia dolce di
per le guide Fernanda Paparo,
Ercolano - L'Ente Parco Nazionale
del Vesuvio si appresta a rinnovare
la convenzione alle trentasette Guide Vulcanologiche protagoniste,
nei giorni scorsi, di una protesta al
Gran Cono. E' quanto emerso al
termine della riunione tra il presidente dell'Ente Parco Ugo Leone e
una rappresentanza di lavoratori.
''Ci accingiamo al rinnovo della
convenzione che dovrebbe essere
triennale - fa sapere il presidente
Leone - e la proposta dovra' passare per il consiglio direttivo dell'Ente''. Dunque, uno spiraglio si apre
per le Guide. Nei primi giorni dell'anno misero in atto una protesta
contro la decisione dell'Ente Parco
di consentire, in via eccezionale,
l'ingresso gratuito per le visite al
Cratere e per il parcheggio nell'area a quota mille fino al 15 gennaio, in attesa dell'affidamento dei
servizi ad un soggetto. Le Guide,
infatti, detengono una piccola quota su ogni ticket staccato per accompagnare i turisti dal parcheggio
al Gran Cono.
l'Ora
“una suora per amica”
Una vita spesa per gli altri. Dagli orfani a Bari a San Giorgio a Cremano
San Giorno a Cremano - Il motto
potrebbe essere "una Suora per
amica", una donna, oramai più che
ottantenne, con un passato talmente ricco da poterci scrivere un libro. Fernanda Paparo, un nome,
una leggenda, una vecchietta, ricurva sulle sue spalle, che sembra
portare ancor'oggi il peso delle sue
esperienze, da sola, come sempre,
con orgoglio e fermezza. Ha passato tantissimi anni, se non la maggior parte della sua vita,in un orfanotrofio a Bari,dove accudiva
bambini di ogni età, abbandonati
dalla nascita o diventati orfani con
gli anni, attraverso delle iniziative
emozionanti. A sentire i suoi racconti, sul Natale trascorso da questi bambini o su qualsiasi altra fe-
stività e non che li coinvolgeva,assale addirittura una sorta d'invidia,
l'amore e la gioia che trasmette
parlando è a dir poco commovente.
Come può una donna, dopo così
tanto tempo emozionarsi ancora
parlando di un bambino che gioca
semplicemente a pallone? Sono
queste le bellezze delle vita,ed è
questo che porta l'animo umano a
riflettere su quanto si è incontentabili e viziati abituati alla società
del materialismo. Oggi è stata trasferita a San Giorgio a Cremano,
per avvicinarsi alla sua famiglia e
trascorrere la senilità vicina ai suoi
cari. E' entrata a far parte del Convento in via Cimitero delle Suore
della Beata,nell'ordine delle Suore
Crocifisse, insieme alle quali oltre
al catechismo e all'adorazione, tenta ancora di rimanere in contatto
con i giovani, sopratutto attraverso
il canto, coinvolgendo nella Parrocchia, miriadi di ragazzi. Una
donna esile che nonostante tutto,
nonostante l'età, gli acciacchi e
l'ormai stanchezza, tenta di lanciare i suoi messaggi di pace,in una
maniera in cui, solamente una
"Suora per amica" può fare.
Luana Paparo
[email protected]
Storie - 25
gennaio 2011
La storia di Ayo,
morta due volte
perchè dimenticata
AYO OKESOLA quattro anni morta dopo il ricovero in ospedale
C'è ancora dolore nelle parole di
Mobo Okesola. "Non importa il
tempo che è passato, io chiedo
sempre di sapere la verità." . Inizia
così il padre di Ayo, una bambina
di 4 anni morta in seguito ad una
operazione di ernia ombelicale. La
bambina è stata ricoverata presso
il reparto di Chirurgia pediatrica
della Seconda Università di Napo-
li, collocato a Cappella Cangiani.
La bambina stando a quanto dicono i medici, è morta diverse ore
dopo l'operazione. Prima di iniziare era stata praticata un'anestesia
spinale e poi Ayo è stata portata in
sala operatoria per un intervento
considerato semplice. Il padre racconta che i medici lo avevano definito "un intervento di routine".
Dopo l'operazione Mobo e i coniugi Balestrieri, suoi vicini di casa,
che da tempo erano vicini alla famiglia, allertano più volte il personale medico che Ayo tardava a risvegliarsi. " Ci hanno detto di restare calmi" spiega Anselmo Balestrieri e continua : "Abbiamo sporto denuncia perché vogliamo sapere la verità. Non si può morire così
a 4 anni.". La famiglia Okesola è
da tempo in Italia, Mobo è un
commerciante 35enne con regolare permesso di soggiorno. Da tempo erano aiutati dalla famiglia Balestrieri, soprattutto da quando anche la mamma 32enne li aveva lasciati dopo aver lottato contro un
tumore, circa due anni fa. Mobo ha
altri due figli maschi, di 18 e 20
anni. Dopo questo tragico evento
la procura della repubblica di Napoli ha aperto un'inchiesta, con
l'ipotesi di reato di omicidio colposo e in città tutti si sono stretti intorno al dolore del padre, ma solidarietà e vicinanza non possono ridare a quest' uomo sua figlia. Ad
ogni modo Mobo spera che con il
tempo la magistratura possa dare
giustizia al suo dolore.
Monica Caterino
[email protected]
Auguri nonno
Vincenzo
San Giorgio a Cremano - Cento candeline che rappresentano un secolo di
vita accanto ai propri cari. A spegnerle, lo scorso primo gennaio, è stato
Vincenzo Tarallo, che ha così iniziato
il 2011 con un doppio festeggiamento.
Al civico 127 di via Pittore, dove l'uomo abita con la moglie Adelia Ebreo
di 95 anni, nel giorno del suo compleanno erano presenti la figlia Lucia con
il marito Antonio, il figlio Michele
con la moglie Adriana, i nipoti, i parenti e tanti amici che hanno voluto dimostragli il loro affetto in un momento da ricordare. Fra gli invitati, il sindaco Mimmo Giorgiano e il vicesindaco Giorgio Zinno che hanno regalato al centenario una torta preparata dal
maestro Sabatino Sirica.
Donatella Alonzi
[email protected]
L’inchiesta - 26
gennaio 2011
FUORI TRATTA
La notte, in strada
c’è “La gatta” che
aiuta le prostitute
Una collaborazione tra l'associazione Antigone e la cooperativa sociale Dedalus dà vita a "La gatta", inserita in un progetto più ampio dal
titolo "Fuori
tratta". Da 11
anni sul territorio napoletano, i collaboratori dell'associazione e della cooperativa,
offrono alle
LA COOP
prostitute di
“Coi tagli al
strada inforterzo settore,
mazione, preci è saltato
venzione e
il numero verde”
supporto ai
denuncia Andrea
percorsi di
Morniroli
uscita. Facendo riferimento all'art. 18 (programmi di assistenza e integrazione sociale degli stranieri in Italia) del Te-
sto Unico sull'Immigrazione e potendo usufruire di un fondo del
Centro Nazionale per le Pari-opportunità, "La gatta" opera così:
"abbiamo un'unità mobile - spiega
Andrea Morniroli, membro della
coop - che gira per le strade di Napoli e provincia dando alle ragazze
informazioni sui loro diritti. Alcune
di loro che credevano di essere sole, iniziano a fidarsi e magari si affidano a noi. Quando ciò accade, le
conduciamo in nostre strutture di
accoglienza, le aiutiamo ad ottenere il permesso di soggiorno a scopo
di protezione e infine le inseriamo
in un percorso lavorativo". Le prostitute che avevano bisogno di aiuto
fino a qualche tempo fa, potevano
contattare "La gatta" attraverso un
numero verde: "con i tagli al terzo
settore - prosegue Morniroli - non
abbiamo più il numero verde e pos-
LA STRADA Aumenta anche da noi la prostituzione maschile
siamo usufruire di un finanziamento di 2 milioni di euro. In passato
erano 8 milioni". Per quanto riguarda il fenomeno della prostituzione,
sI è molto diffusa quella "da povertà" per cui uomini e donne si vendono per comprare casa o per pagare l'assistenza sanitaria, è molto più
esteso lo sfruttamento ai danni soprattutto di nigeriane e donne dell'Est. Le nigeriane, spesso minorenni, giungono in Italia con un debito
familiare di 50-60mila euro e le
Madame, le donne con cui prendono contatto in Nigeria e che le buttano per strada in Italia, le sottopongono ad ogni tipo di violenza
compreso il rito vodoo (una sorta di
fattura) che le tiene incatenate alla
strada. Le donne dell'Est sono sfruttate da amici, parenti o fidanzati e
subiscono a volte quella che Morniroli definisce "tratta dolce": i loro
aguzzini le ricoprono di regali e poi
le obbligano a battere. La prostituzione però non è solo femminile.
Nel caso degli uomini, lo sfruttamento è quasi inesistente, i clienti
vengono adescati soprattutto sui
pullman ed è un fenomeno, questo,
che coinvolge in maggior numero i
Rom, che così si sostengono.
Roberta Migliaccio
[email protected]
L’intervista - 27
gennaio 2011
In lei la femminilità e la vis comica trovano un perfetto connubio; la
incontriamo nei camerini del Teatro Diana a Napoli pochi minuti
prima di andare in scena con questo capolavoro partenopeo che è
"Novecento Napoletano", per la
regia di Bruno Garofalo e come illustre partner Federico Salvatore;
ROSARIA DE CICCO, NEL
CLASSICO
RAPPORTO
"ODIO AMORE", CHE OGNI
ARTISTA NAPOLETANO VIVE CON LA PROPRIA CITTA', TU COME LO VIVI? Dipende dai momenti, alle volte vivo
dei momenti per quello che riguarda la mia città di odio, anche se a
dire il vero sarebbe più giusto che
fosse la città ad odiare noi! Ed infatti mi aspetto che da un giorno
all'altro il Vesuvio si vendichi in
maniera feroce! Quindi a dire il
vero provo più un sentimento di
dolore verso chi ha contribuito alla
distruzione del tessuto cittadino!
Per fortuna la nostra meravigliosa
città è sempre disposta a perdonarci! CINEMA, TELEVISIONE E
TEATRO QUALE DI QUESTE
TRE DIMENSIONI CREDI
CHE TI SI ADDICA? Assolutamente il Teatro, anche se a dire il
vero io parlerei anche di una quarta dimensione che ha fatto parte
della mia vita: La Radio, sia come
sceneggiati radiofonici che come
conduzione, li ho fatti entrambe ed
è stata davvero un'esperienza piuttosto esaltante e ne ho molta nostalgia! Ma come ti dicevo il Teatro è assolutamente importante, e
non è perché stasera mi trovi qui a
recitare "Novecento Napoletano",
L’ARTE DI UNA VITA
Rosaria De Cicco tra
cinema, teatro e
televisione con passione
LA NUOVA COPPIA Federico Salvatore e Rosaria De Cicco
il Teatro è come la famiglia presso
cui ritorni; non puoi amare questo
lavoro se non nasci col Teatro e
non lo puoi capire se non ti formi
col Teatro!- DOPO LA FORTUNATA TRASMISSIONE CON
RENZO ARBORE, QUANTO
CREDI ABBIA CONTRIBUITO QUESTO PERSONAGGIO
NELL'EVOLUZIONE DEL
TUO PERCORSO ARTISTICO? Di certo mi ha fatto molto
curriculum aver partecipato all'ultima trasmissione televisiva di
Renzo Arbore, ma diciamo che se
l'avessi incontrato in una fase più
giovanile della mia carriera sicuramente avrebbe significato qualcosa in più; ma averlo incontrato nella maturità artistica mi ha solo arricchito di quel bagaglio di professionale improvvisazione che solo
un personaggio dello spessore di
Renzo Arbore avrebbe potuto avere. Lui mi diceva sempre prima di
entrare in scena: "Non mi dire
niente, non mi dire niente! Se no
poi non ci divertiamo!" SE DOVESSI SCEGLIERE DA QUALE REGISTA FARTI DIRIGE-
RE CHI SCEGLIERESTI?
Guarda, adesso che so che sta facendo anche Teatro sceglierei Paolo Virzì, oddìo anche Pupi Avati,
ma credo più Paiolo Virzì perché
sarei in grado di stabilire da subito
un feeling! Perché lui le mezze
calzette li fa diventare bravi ed i
bravi li valorizza veramente di tanto! COSA NE PENSI DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE MADE IN ITALY? Il Cinema
è assolutamente provinciale e non
possiamo di certo competere con i
colossal stranieri noi che siamo
pieni di "cinepanettoni"; ma a dire
il vero qualcosina di nostro si salva, ad esempio hanno candidato
all'Oscar "La prima cosa bella"
non a caso di Paolo Virzì, e ci sono
anche diversi artisti bravi, ma non
si può fondare l'arte di fare il Cinema solo sulla bravura di pochi! Lo
stesso dicasi per la Televisione che
ci propina trasmissioni Trash in
quantità industriale, mentre sarebbe auspicabile un ritorno al Varietà, dove le ballerine sapevano fare
le ballerine, i cantanti sapevano fare i cantanti e così via! Guarda io
strozzerei gli autori e i dirigenti
delle televisioni italiane per tutto
quello che stanno pubblicando!
COSA CONSIGLIERESTI AD
UN ARTISTA EMERGENTE
CHE VOGLIA APPRODARE
AL MONDO DELLO SPETTACOLO? Studiare, studiare e studiare! Questo lavoro non è fatto di
"Grande Fratello" e di cosce al
vento! Questo rispondo a chi mi
chiede consiglio!
Gaetano Guerra
[email protected]
Blog - 29
gennaio 2011
“A crudo”
a Portici
è di scena
il Jazz
BLOG
culture, spettacoli, sport, società
VITE AL MASSIMO
Bello, famoso
e vesuviano.
Fabrizio non si
monta la testa,
studia e punta
sulla qualità
Comincia stasera 14 Gennaio la
rassegna musicale "A crudo" che
accoglierà noti musicisti del panorama blues e jazz made in Italy al
wine bar Gravina 13 di Portici.
"Portare la musica nella mia città spiega Gianluca Bugnano, direttore artistico dell'evento, non è semplice. I ragazzi di Portici devono
avere la possibilità di ascoltare
grandi artisti e la loro musica. Si
parte stasera con Francesco Villani
al piano e Giannuca Bugnano alla
batteria, ospite Luca Aquino, top
jazz 2010 (sopra in una foto di Andrea Boccalini). Venerdi 21 Gennaio Gennaro Porcelli, chitarrista
di E. Bennato canta su note Blues
con il suo trio. L'ultimo venerdi di
Gennaio invece, Marcello Coleman colorerà il Gravina con il suo
inconfondibile sound raegge. Tutti
i venerdi fino a fine Febbraio appuntamento con la musica.
Cristina Coppa
[email protected]
Il sogno di Fabrizio Nevola: dopo
“Capri”, con Massimo Ranieri in Tv
Dal palco del liceo scientifico di San
Giorgio a Cremano, dove ha vestito i
panni di re Ferdinando, alla televisione nel ruolo di Riccardo, uno dei figli
di Filumena Marturano. A 31 anni,
Fabrizio Nevola, attore sangiorgese,
di strada ne ha fatta, ma la sua umiltà
non gli fa montare la testa. Nessuna
aria da divo, quindi, per il bel Vittorio
della fiction di Rai Uno, "Capri 3",
che ha conquistato le più giovani, e
non solo loro, anche grazie alla sua
spontaneità. Costretto a "emigrare" a
Roma per motivi professionali, resta
comunque legato alla sua terra dove
torna spesso. "Oltre ad avere la famiglia e gli amici di sempre - dice Fabrizio - qui ho trascorso gli anni della
mia adolescenza. A San Giorgio ci
sono i miei ricordi: la scuola, le prime storie d'amore… Mi sono trasferito perché, anche se c'è una consoli-
data tradizione teatrale,
a Napoli non si punta
sulla formazione, c'è
una chiusura in tal senso". Dizione perfetta,
che di tanto in tanto fa
trapelare il suo accento
partenopeo, Fabrizio ha
iniziato con la sua passione, il teatro, anche se
il piccolo schermo lo ha
reso come lui non si definisce, famoso. ProMassimo Ranieri rivede il maestro Eduardo
prio qualche settimana
fa, in prima serata su Rai Uno, insie- ne di svelare, e qualche consiglio ai
me con Massimo Ranieri e Marian- giovani talenti vesuviani: "Continuagela Melato è stato fra i protagonisti te a fare il vostro lavoro ogni giorno,
di "Filumena Marturano", commedia credendoci, senza però ricercare il
di Eduardo De Filippo portata in tv e successo a tutti i costi. Lo dice la patradotta in italiano. Tanti progetti in rola: se poi succede, è successo".
Donatella Alonzi
cantiere che Fabrizio, da buon [email protected]
letano scaramantico, non ha intenzio-
Sport - 30
gennaio 2011
Il Pocho, Diego e quel
La rivincita della città
legame Napoli-Argentina Un sogno targato Napoli
"Argentina, Argentina, Argentina"
era questo il grido che accompagnava Diego Armando Maradona, re
indiscusso di una nazione che lo
portava in gloria, alla conquista del
mondiale 1986 nello stadio Azteca
di Città del Messico. Ed era con la
stessa passione che i tifosi del Napoli gli dedicavano cori negli anni
dei trionfi, nei quali uno scugnizzo
di Villa Fiorito capovolse l'Italia del
pallone facendo diventare il capoluogo campano il centro del mondo.
Diego è stato il calcio in una città
che vive di calcio lasciando a Napoli un ricordo indelebile. Sono
passati quasi venti anni dagli ultimi
giorni di quella che è stata l'età dell'oro del pallone sulle rive del golfo.
Oggi, a distanza di tanto tempo, i tifosi provano a rivivere un sogno aggrappandosi all'estro di un altro
scugnizzo argentino, Ezequiel Lavezzi, che con la sua velocità e le
sue quasi irriverenti serpentine ha
fatto riaccendere l'entusiasmo in un
popolo per troppo tempo avvolto
nello scoramento. Fra prodezze in
campo e notti brave, oggi come ieri
sono ancora il genio e la sregolatezza argentina a dominare la scena a
Fuorigrotta, accostando chi di Napoli ha scritto la storia
calcistica regalandole
i più importanti successi a chi sembra
vorrebbe aggiungere
altri meravigliosi capitoli. "Argentina, Argentina, Argentina"
era questo il grido, ma
qui al San Paolo è come urlare Napoli.
Mario Melucci
Sono bastate settantadue ore al Napoli per
smaltire i postumi della sosta natalizia. Dalla
delusione della sconfitta di San Siro, 3-1 a
favore dell'Inter, al rinnovato entusiasmo dopo la magica notte di
Fuorigrotta: gli azzurri
hanno spazzato via la
Juventus con un roboante 3-0 targato Cavani balzando solitari al
secondo posto a quattro lunghezze
dal Milan. Sembra passato un secolo da quando ci si organizzava
in fretta e furia per allestire una
squadra da presentare ai nastri di
partenza dopo la tormentata estate
del fallimento: era il 2004 e da allora tanti passi sono stati fatti per
riportare il club nel calcio che
conta. Napoli sembra essersi riaccesa all'improvviso, aggrappata
ad uno sport che ha sempre vissuto con un sentimento di rivalsa sociale: un sud troppo spesso bistrattato che mette lo sgambetto
ad un nord troppo pronto a puntargli il dito contro. Era di questo
che la città aveva bisogno ed è di
questo che la città sembra essere
grata alla squadra in un momento
in cui la stessa torna ad essere al
centro delle cronache a causa dell'emergenza rifiuti, ennesima pagina triste di un meraviglioso libro quale è il capoluogo campano.
Mancano ancora tante partite, ma
il Napoli è lì e conta di esserci su
tutti e tre i fronti. Martin Luther
King diceva: "Io ho un sogno",
Napoli…ne ha tre.
Mario Melucci
[email protected]
Blog - 31
gennaio 2011
Artemisia,
percorsi
d’arte e cultura
Promuovere la conoscenza del patrimonio storico, artistico, archeologico e ambientale attraverso
eventi, visite guidate, laboratori e
corsi specialistici. Dal 2005, è
l'obiettivo di Artemisia, associazione culturale nata dall'idea di tre
storiche dell'arte abilitate alla professione di guida turistica. Dai
percorsi tematici a quelli enogastronomici: le attività di Artemisia
sono rivolte ai turisti e alle scuole
per sensibilizzare i più giovani con
iniziative che prevedono lezioni in
aula e visite sul posto. "La nostra
regione - spiega la presidente
Alessandra Buondonno di Portici è piena di tesori. Per far decollare
il turismo, le amministrazioni locali dovrebbero creare una rete, lavorare in sinergia per realizzare un
progetto in cui siano incluse non
solo le visite guidate, ma anche altri servizi, ad esempio quelli alberghieri e di ristorazione".
Donatella Alonzi
[email protected]
Rock’n ‘Rallo, in
consolle suonano
i Depeche e gli Strokes
PERFECT MONKEY L’altro volto di Rock’n ‘Rallo
Pollena Trocchia - Dj rock, producer di reggae ed elettronica, ferroviere, vesuviano. Gianni Rallo nei suoi
33 anni non si è mai fermato, sempre
lì a mettere dischi, far ballare la gente, suonare. Le sue serate Rock'n'rallo sono molto note nella scena musicale napoletana, così come la sua
nuova band, i Perfect Monkeys. Seleziona musica da circa 20 anni, poi,
dopo aver lavorato al Nord come fer-
roviere (e contemporaneamente fattosi le ossa da djrock nei locali toscani), torna a Napoli e fa parte di alcuni progetti reggae come Fly Over e
Conscious Sound. Quattro anni fa
apre il nuovo Kinky, locale di punta
della scena reggae napoletana, ma
dopo 12 mesi abbandona: "Una bellissima esperienza- dice Gianni- ma
avevo voglia di fare cose nuove, di
organizzare concerti". Poi ancora se-
rate in collaborazione con il Lido 69
a Fusaro, sempre con i ritmi in levare, e direzioni artistiche in piccoli locali del centro storico di Napoli come
il Confusion. "Una delle più belle realtà artistiche napoletane- fa sapereè stata però Upnea, collettivo artistico che organizza eventi in piccoli
spazi, come palazzi antichi e localini.
Da questo punto di vista, Napoli è in
crescita, nonostante le apparenze".
Oggi Gianni ha 2 progetti: il djset
Rock'n'Rallo, dove propone le più
grandi hit del rock, come Depeche
Mode, Strokes, Jet, dell'electrorock
(la musica più ballata al momento),
del punk e dello ska. Potete trovarlo
dietro la console del Duel Beat, Sudterranea e Deja Vu. L'altro progetto si
chiama invece Perfect Monkeys, una
band che ha messo insieme alla
splendida voce di Scilla (cantante
vollese) e ad un percussionista. Triphop, ritmi funk e soul, tra Erikah Badu e Amy Winehouse. Un pensiero
sulla scena musicale napoletana: "La
scena artistica è molto valida, e dopo
il "vuoto" di un paio di anni fa sembra sia tornata la voglia di divertirsi.
C'è bisogno di altri dj rock, di locali
che facciano migliaia di persone e
che non suonino solamente musica
house e latino-americani".
Luigi Ferraro
[email protected]
Blog - 32
gennaio 2011
A San Giorgio
il salame più
lungo d’Italia
San Giorgio a Cremano - Pesa 70
chili ed è lungo oltre 45 metri: è il
salame più lungo d'Italia. Lo si può
vedere e soprattutto assaggiare al
Tallioo di San Giorgio a Cremano
dove i fratelli Fofò e Ciro Ferriere
che gestiscono il locale, storica birreria alle pendici del Vesuvio, lo offrono assieme all'aperitivo e a tutti
coloro che si siedono ai tavoli del
pub o della taverna. Il "Mega-Salame" è prodotto dal Rifugio Crucolo,
uno dei più antichi salumifici artigianali italiani con il marchio della
Filiera Agroalimentare Trentina.
L'insaccato si presenta arrotolato in
una bobina di legno, viene offerto
affettato o in un soffice panino da
cocktail spalmato di un pregiatissimo burro salato. Il confezionamento
è di quelli doc ed viene fatto secondo la tradizione con le carni ottenute
dai maiali allevati in casa dalle famiglie trentine che li nutrono con patate, ghiande ed ogni genere di scarto
di cucina, che conferisce alla carne
un gusto genuino e caratteristico.
L'Ora
Burlesque e il video
clip girato dal regista
Giovanni Mazzitelli
In uscita il 21 gennaio Easy Coffee, l'ultimo brano della boyband
porticese Burlesque. Alla regia del
videoclip un giovane talento vesuviano, Giovanni Mazzitelli, già
noto per aver realizzato assieme al
forum dei giovani di Portici la prima edizione del Miglio d'oro film
festival, concorso dedicato al cortometraggio e alla fotografia tenutosi lo scorso Dicembre a Portici.
La collaborazione artistica con il
gruppo è nata dopo aver ascoltato
la loro prima raccolta di lavori,
"Sono nate le prime idee - spiega il
giovane regista porticese - Abbiamo scritto insieme una sceneggiatura dopo aver smussato (per rientrare nel nostro budget) quelle che
sono le eccellenti doti immaginative della sceneggiatrice Beatrice
Monti e da subito molte figure di
diverso genere si sono affiancate al
progetto trovandolo non solo divertente ma anche vincente, nel
suo piccolo. Il risultato è stato
molto soddisfacente". Ingloba nel
video diversi tipi di inquadrature e
tempi molto stretti per le scene,
donandogli un brio ed un tocco
molto personale, in perfetta armonia con lo stile del brano.
Dal suo sguardo intenso viene fuori la sua determinazione e la passione vera per la macchina da presa. Non teme che emergere sia difficile se vive in provincia, ma ha
fiducia nelle sue capacità. "Non
credo che sia più difficile intraprendere la strada fuori da quelli
che vengono definiti i poli cinematografici italiani come Roma o Milano o la nuova meta piemontese,
Torino, per il semplice motivo che
in alcuni casi questi luoghi diventano fucine per i giovani che credono di muoversi in maniera migliore, solo perchè facenti parte di
un "luogo", che purtroppo oggi però non offre le opportunità di una
volta. Il modo migliore per imparare a girare un film è fare gavetta.
Mazzitelli con i Burlesque
"Pensate - dice infine il regista a
chi muove i primi passi nel campo- di poter arrivare ovunque e
raccogliete ogni esperienza nel bene e nel male, ma non pensate di
doverlo fare per forza, ogni vita
comporta delle scelte e non sempre quelle che sembrano più ovvie
sono le più giuste per noi, l'amore
in qualsiasi forma essa sia, genera
più calore di quanti ne possa generare una macchine che gira 24 fotogrammi al secondo".
Cristina Coppa
[email protected]
Blog - 33
gennaio 2011
Paolo Caiazzo,
un porticese a teatro
che fa ridere e pensare
La sua è una comicità intelligente, che
apre il pensiero e fa riflettere. Paolo
Chiazzo, attore comico ed autore di
scrittura teatrale, vive con sua moglie e
le sue due bellissime figlie a Portici.
Attualmente alle prese con le prove
dello spettacolo con la brava e bella
Maria Mazza. - Hai scritto e "collaudato" da poco il tuo ultimo lavoro teatrale
con tanto successo. Anno
nuovo..commedia nuova? Al momento sto portando in giro per i teatri
campani la commedia "Tesoro, non è
come credi". Abbiamo iniziato con
Portici il 12 e 13 Gennaio, termineremo il tour ritornando a Napoli al teatro
Totò in Aprile. Nel frattempo a fine
Gennaio al Teatro Acacia di Napoli replicheremo la nuova commedia "L'occasione fa l'uomo padre" che al teatro
Augusteo, lo scorso Novembre, ha registrato circa 12 mila spettatori. In pratica sono molto impegnato sul fronte
teatrale, scrivendo e proponendo ogni
anno una nuova commedia e per questo altri tipi di progetti, come la televisione, sono un po' in attesa. Spero di
trovare prossimamente il tempo e le
opportunità di ritornare in TV, nel frattempo mi sto preparando artisticamente per cimentarmi nel mondo cinematografico. Chissà che questo 2011 non
sia l'anno buono! Cosa pensi della comicità e come pensi si possa valorizzare il teatro oggi? Ho la fortuna di
essere nato con buone capacità comiche e la fortuna di poter metterle in atto. La comicità ritengo sia un grosso
grimaldello che consente di poter far
passare dei messaggi con il sorriso sulle labbra. Ecco forse è questo quello
che può dare una svolta al teatro contemporaneo. Portare in scena le manie
e le fobie dei nostri tempi col gusto di
ridere di se stessi, senza abbandonarsi
ad una comicità sterile e greve. Io almeno ci tento, così come fanno altri
autori napoletani. Speriamo che addetti al settore e pubblico ci possano dare
sempre maggiori opportunità. Sei un
bravo papá e marito. Come riesci a
conciliare impegni di lavoro e famiglia? Se sono bravo come padre e marito bisognerebbe chiederlo alla mia famiglia. Io so solo che mi impegno tanto, ed essendo questo un mestiere che
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TESORO NON E’ COME CREDI con Maria Bolignano all’Augusteo
mi piace, non sento molto la fatica. Naturalmente conciliare gli impegni artistici con quelli familiari è sempre molto complicato, però si può fare. Anzi a
volte penso che la mia forza venga proprio dal focolare domestico. Per riuscire in campo artistico c'è bisogno di
avere, come persona, equilibrio e certezze, e queste sono cose che solo la famiglia ti può fornire. Il rapporto con
la tua città, come ti sembra? Portici
la vivo poco essendo sempre impegnato altrove o rintanato in casa a scrivere,
però quando posso ho il piacere di fare
una passeggiata e godermela un po'.
Negli ultimi tempi la vedo anche migliorata sia sotto l'aspetto urbanistico
che di vivibilità. Certo piccoli passi,
ma soddisfacenti se si pensa alla realtà
che ci circonda ed i tempi che viviamo.
Se Paolo Caiazzo fosse il Sindaco di
Portici...Non ci penso proprio e sicuramente non ne sarei capace. Invece
penso che l'attuale amministrazione
stia facendo un buon lavoro. Un esempio su tutti è la raccolta differenziata
con una percentuale, mi sembra, tra più
elevate di Italia. Complimenti quindi a
chi l'ha pianificata ed ai Porticesi. Siamo sulla buona strada ma abbiamo ancora margini di miglioramento per rendere vivibile il luogo che ci ospita. Perchè c'è poco da fare, è inutile sempre
scaricare le responsabilità su amministrazioni e regole: la città è fatta dai cittadini e dal loro senso civico.
Cristina Coppa
[email protected]
Blog - 34
gennaio 2011
All’Ombra del Vesuvio, Ricordando Carmela,
tra mare, pizze e monte Massa capitale del teatro
Metti uno chef giovanissimo, con
tanti anni di esperienza (ha insegnato
anche in diversi Istituti alberghieri),
metti che il sogno di aver un locale
tutto suo, lentamente sia diventato realtà e soprattutto metti che in questo
ristorantino ormai la
gente ci va come in
processione per assaggiare le specialità di
mister Pasquale Esposito. C’è un posto ai
confini con Volla, proprio attaccato al Centro San Mauro, dove il
sogno di un giovanissimo cuoco, disposto
a girare il mondo
(Montecarlo, Helsinky, Sauze D’Oux,
Bruxelles) pur di apprendere e sperimentare al meglio la sua
arte, è diventato realtà. L’Ombra del Vesuvio, infatti, è il
Ristorante di Pasquale Esposito, dove
la cucina napoletana e vesuviana si
sposa coi sapori fusion e con tecniche
sempre nuove che esaltano la qualità
e il sapore dei prodotti, rigorosamen-
te nostrani. Esposito, infatti, proviene
da una famiglia di pescatori e se il
“Cartoccio all’ombra del vesuvio” è
uno dei suoi piatti di battaglia è soprattutto perchè il pesce che ci mette
dentro è tra i più freschi in assoluto in
quanto lo compra direttamente dalle paranze a
mare. Giusta selezione
di vini (soprattutto ottimi campani, sia rossi
che bianchi), ottime
pizze (squisite tra tante
il tronchetto e la storica
margherita e un piatto
per cui vengono anche
dalla provincia di Avellino e Salerno: la zuppa
di cozze. “Che in questo periodo non c’è spiega Pasquale - perchè le cozze migliori
ce le abbiamo quando
fa caldo. Qui puntiamo
alla qualità e alla naturalezza dei prodotti. I pomodorini sono del piennolo, gli olii i migliori e le carni tra le
migliori sulla pizza. provare, per credere!”. Decisamente.
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ATTORE PER UN GIORNO Antonio Zeno col figlio di Carmela
Massa di Somma - Una intera comunità si stretta per tre giorni attorno alla compagnia teatrale
"L'allegra compagnia". Tre giorni
di successo e di un teatro comunale
"Carmela Maddaloni" sempre stracolmo. In tre giorni, dal sette al nove dicembre, registrate oltre 800
presenze per assistere alla messa in
scena della commedia Miseria e
nobiltà diretta dal regista teatrale
Balsamo. Non solo serata di teatro
e cultura, ma soprattutto serata di
beneficenza. Infatti il ricavato del-
la tre giorni di teatro è stato devoluto all'Airc per la ricerca sul cancro. Altra nota degna di menzione
è la partecipazione alla commedia
come attore del primo cittadino
massese Antonio Zeno. "Un successo unico - ha dichiarato Zeno che dovremmo ripetere, successo
che rendere nei migliori modi possibile memoria ad una giovane attrice massese prematuramente
mancata agli affetti dei suoi cari"
Salvatore Esposito
[email protected]
Blog - 35
gennaio 2011
Freya, la cantantessa vesuviosvedese prodotta dalla Virgin
San Sebastiano al Vesuvio Quando i sogni non diventano illusioni e le passioni spiccano il volo,
nascono personalità intriganti e misteriose come quella di Freyia, una
ragazza che ha aperto il cassetto
dei sogni e oggi incanta il popolo
britannico con le sue canzoni; di
padre italiano e madre di origine
svedese, fin da bambina Freyia coltiva la sua passione per la musica e
per il magico mondo delle fate,
combinandole in un mix vincente
che l' ha portata fuori da Napoli e
dall' Italia per arrivare a Londra,
dove oggi suona e canta su palcoscenici di locali che hanno visto
personalità del calibro degli U 2,
Bob Dylan, i Daft Punk, Led Zeppelin e tanti altri; Freyia ci spiega l'
etimologia del suo nome che deriva dalle antiche e lontane leggende
scandinave, in cui si narra di una
dea, Freyia per l' appunto, una delle più alte divinità dell' Olimpo
nordico e sposa di Odino. Il suo talento, la sua voce, hanno stregato
la Virgin Records, la ben nota casa
discografica,
che ha dato la
licenza alla
vendita del
suo album in
tutto il mondo e presto
partirà con
un tour in
Europa e probabilmente
anche
in
America.
Nonostante
abbia ormai
realizzato il
suo sogno Metà vesuviana, metà svedese, incanta Londra e gli Usa
più grande, non riesce a fare a me- te! Da piccola i miei maestri mi
no di esprimere il suo rammarico portavano a studiare nelle stermidi non aver avuto la possibilità di nate valli svedesi,dove sfruttando
sfondare in Italia: " Resta pur sem- l'eco di quelle zone ho imparato il
pre una parte del mio essere e non "Kulning", una tecnica vocale usapuò non dispiacermi, ma il mio al- ta nell' antichità dalle mogli dei pabum sarà venduto anche qui e que- stori per richiamarli in casa". L'
sta per me è una gran bella soddi- unicità è senza dubbio la dote che
sfazione". Le chiediamo se le sue la contraddistingue.
Valentina Ferrante
origine scandinave abbiano reso
[email protected]
diversa la sua musica: " Certamen-
Ecco le “Vari
... età” di
Lucio Ciotola
Torna nel teatro della chiesa
S.Pietro e Paolo di Ponticelli. Il
5febbraio, lo spettacolo scritto e
diretto da Lucio Ciotola
"Vari...età",una bellissima rappresentazione, suddivisa in due
parti,tra gag,monologhi e canzoni. Una miscellanea per tenere
anche se solo per qualche ora, il
pubblico lontano dal tran tran
quotidiano. Un Recital di e per
"Varie..età" difatti è adatto a tutti.
Luana Paparo
[email protected]
Blog - 37
gennaio 2011
Giusy Pacelli: bella,
laureata e anti-velina
“Mi voglio distinguere!”
Nella società,a tratti preistorica,in cui
siamo costretti a vivere, molte volte la
categoria veline, ragazze immagine o
miss,vengono definite con termini discriminatori, denigratori e poco femminili, allegando a tutto ciò, la teoria
secondo la quale una bella ragazza
dovrebbe essere necessariamente
sciocca o incolta. Ma le ragazze,che
sfruttano la loro immagine per fare
carriera, sono ben altro, ed ognuna di
loro ha una storia. E' il caso di Giusy
Pacelli, ventidue anni, un sorriso ammiccante,uno sguardo intenso ed una
storia tutta da raccontare.Giusy nasce
a Napoli e si trasferisce in seguito a
Brusciano, in via Antonio de Curtis,
in una casa popolare ricca di storia ed
avvolta d'amore. Famiglia umile, ha
due sorelle, di cui una gemella, un fratello ed una madre che l'ha educata al
rispetto ed all'amor proprio."Purtroppo mi ritrovo a vivere in una location
non molto facile.Sembrerà strano,ma
Giusy ama la vita e non confonsersi tra tante
nel mio contesto seppur difficile,mi
hanno sempre sostenuta.Ovviamente
ci sono le mele marcie, ma non solo
perchè vivono in case popolari. Quelle ci sono ovunque. Ho trovato molta
difficoltà invece nei paesi di provincia. Lì vivono senza cuore, vivono
con rigidità e poca flessibilità mentale." Giusy, ha tanto da imparare ancora, una laurea in scienze motorie,un
master in posturologia, e tanta voglia
di continuare nell'ambito della medicina,sogna di intraprendere il campo
della chirurgia e medicina estetica.
Ospite in svariate trasmissioni,quali
Trasformat di Enrico Papi, Ciao Dar-
win di Bonolis, ha più volte rifiutato
offerte indiscrete, andando dritta per
la sua strada, puntando ad una carriera
stile Michelle Hunzigher, o magari
anche al telegiornalismo. Più volte paragonata alla bella Raffaella Fico,
smentisce le somiglianze,ha rifiutato
l'offerta di poter prendere il suo posto:"Fare la Valletta significherebbe
attrare il pubblico solo per l'aspetto fisico-spiega convinta-ed io non voglio
solo questo.Mi confonderei con le altre.Di vallette ce ne sono tante. Io voglio distinugermi."
Luana Paparo
[email protected]
Gusto - 39
gennaio 2011
Riparto dalle “due” ruote
A inizio anno si riparte. Con tantissimi
buoni propositi, qualche sogno in più e
per me una gran voglia di ripartire dal
passato sperimentando. Parto dalle rotelle, da quelle del triciclo a quelle delle
moto. Mi rimetto in pista ad una certa
età, stando attento ad indossare bene il
casco e a non andar troppo veloci. Un
buon rosso, un bel piatto di paccheri (di
schiaffoni dati e presi ne ho pieno le tasche) e via. Ripartendo dalle due ruote e
dal vento in faccia.
Paolo Perrotta
Paccheri, piselli e gamberetti
Mettere a bollire una pentola di acqua salata per la pasta. Intanto in
una padella antiaderente scaldare 2
cucchiai di olio e.v.o. ed aggiungere il cipollotto tritato. Far imbiondire il cipollotto ed aggiungere i
pisellini freschi, bagnare con un filo di acqua e cuocere per 10 minuti coprendo con un coperchio. Aggiungere i gamberetti freschi, precedentemente sgusciati e i pomo-
dorini tagliati a cubetto. Aggiungere all'acqua per la pasta le due
bustine di zafferano e una volta
bollita, immergere i paccheri che
dovranno cuocere per circa 15 minuti. Quando i paccheri saranno
cotti, saltarli in padella con il sughetto e servire con un'abbondante
macinata di pepe ed eventualmente un filo di olio extravergine a
crudo.
GLI INGREDIENTI
IL DISCO
150gr. di paccheri, 200 gr. di gamberetti, 100 gr. di pisellini freschi,
2 bustine di zafferano, 1 cipollotto
fresco, 4 pomodorini del piennolo
del Vesuvio, sale & pepe nero q.b.,
olio e.v.o.
Era il 2003: secondo album A
Rush Of Blood To The Head, dentro c'è Cloks. Ci sono I Muse e altri viaggiatori che sperimentano.
Ne vale la pena.
IL VINO
Gragnano rosso frizzante, della penisola sorrentina. Corposo quanto
basta ma simpatico e brioso
IL DRINK
BLACK HAWK 3/5 Gin, 2/5
American Whisky, Shakerare
IL DVD
Tempi moderni: di e con Charles
Chaplin, targato 1936, ma attualissimo. Charlot lavora in fabbrica.
Imbullona dadi a un ritmo vertiginoso. Il padrone lo usa per sperimentare una macchina per mangiare che fa tutto da sola, basta
aprire la bocca. Impazzisce e fuori
dalla fabbrica sbottona il vestito di
una signora come se imbullonasse.
Per Sanremo
votate le Strisce
C'è tempo fino al 30 gennaio
per votare Le Strisce, rock
band napoletana in gara per il
festival di Sanremo, sezione
giovani. Li abbiamo visti a
Domenica In, in mezzo a tanti
cloni di Ramazzotti e Zucchero e ci ha fatto piacere che non
siano passati inosservati. Le
Strisce è l'unica band napoletana che attualmente registra
per una major, ovvero la EMI.
Hanno debuttato con "Torna
ricco e famoso", un lavoro fatto di canzoni rock and roll,
fresche e orecchiabili, a metà
strada tra il brit rock stile Kooks e Blur e le melodie italiane. Il brano in gara è "Vieni a
vivere a Napoli", ironica ma
allo stesso tempo amara.
"Vieni a vivere a Napoli, vieni
a vedere la città dei miracolicanta Davide. "Potremmo
farci rapinare nei vicoli- continua- tra mille occhi nascosti". Una sorta di Napul'è aggiornata ai tempi di Facebook. "Non sopravvive nessunocanta amaramente e con il
mare sullo sfondo, ma c'è una
speranza, lì "dove i ragazzi
sono ancora romantici". Poi il
finale, ripetuto come un mantra. "Vieni a vedere la città,
perchè a restare ci vuole coraggio". Ce le faranno ad andare sul palco dell'Ariston?
Luigi Ferraro
[email protected]
Visita: www.loravesuviana.it/ SMS - MMS box: 338.2279922
La Golino e la Kriptonite
Dopo aver diretto il "suo" Scamarcio,
Valeria Golino, sempre più napoletana (con incursioni sotto il Vesuvio) è
la protagonista nel film d'esordio di
Ivan Cotroneo "La kriptonite nella
borsa", scrittore napoletano che si
sperimenta alla regia.
l’Ora