Gennaio - L`ORA VESUVIANA
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Gennaio - L`ORA VESUVIANA
Mensile d’informazione - Gennaio 2011 LA VOCE LIBERA SOTTO IL VULCANO Lavezzi Star Dott.ssa Speciale Gusto Il Pocho come Diego tra magici casini Giusy, antivelina che vuole far carriera A PAG. 30 A PAG. 37 Al via le fusioni mediterranee A PAG. 39 Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano, Massa, Pollena Trocchia, Cercola, Volla, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Ottaviano Pag. da 3 a 5 Sommario - 2 gennaio 2011 6 SCONTRO IN CASA – A Cercola, il Puc divide la maggioranza di Pasquale Tammaro 7 AL COMUNE DI NAPOLI – Il Pdl senza nomi e il centro sinistra alle primarie (senza donne) 8 TRA STATO E CHIESA – A San Sebastiano al Vesuvio, la maggioranza si divide sulla nuova chiesa 9 ASSETTI POLITICI – A San Giorgio a Cremano nella disputa Giorgiano-Cesaro, spunta il terzo Polo 11 BAGARRE POLITICA – A Ottaviano la politica va in tribunale e ritorna (al mittente) La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire George Orwell 13 LA CAMPAGNA ACQUISTI – A Somma vesuviana Tuorto passa dal Pd alla maggioranza 23 STATO SOCIALE – A Portici corsi per neo mamme e baby massage gratis Croniche emergenze Emergenza rifiuti. Emergenza camorra. emergenza lavoro. Emergenza sanità. Viviamo nell’era delle emergenze. Sembra proprio che non ci sia nessuna via di uscita e noi come popolo per la verità non abbiamo mai dimostrato tanto coraggio. Ci son passate addosso le giunte di destra, quelle democristiane, le socialiste, quelle comuniste e post. Oggi abbiamo un ritorno al centro destra, viviamo sempre in emergenza, ma nessuno dice niente. Ad ognuno il suo compito per carità. Le indagini le fanno gli inquirenti, i carabinieri e la polizia facciano gli arresti, i giudici tengano dentro i criminali e portino avanti i processi ai politici. I preti facciano i preti, i giornalisti non si svendano sporcando un gran bel mestiere, i medici non pensino all’iphone in regalo dopo tot. prescrizioni e gli amministratori facciano il bene dei cittadini. Girando sotto il Vesuvio, tranne qualche eccezione, davvero si fa troppo poco per il territorio. Abbiamo deciso di aprire un dibattito. Ci faremo portavoci nelle varie realtà (alcune davvero belle e positive) delle esigenze del territorio. Partiremo coi giovani, quelli più bistrattati e parcheggiati di tutti. Utilizzeremo Facebook, Twitter, l’on line e la web tv. Ci incontreremo, proporremo progetti di restyling di spazi e piazze degli undici comuni de l’Ora. Cercheremo di migliorare il nostro territorio, facendo leva sulle positività che ci sono, ma spesso conviene tenere nascoste. E agli amministratori che sprecano tanti soldi pubblici finanziando (spesso e volentieri) vere e proprie cazzate (solo ai fini elettorali?) chiederemo solo di sfruttare le idee positive provenienti da un territorio che non vuole morire soffocato nelle emergenze, correndo magari il rischio di farci una gran bella figura. Il primo appuntamento sarà comunicato on-line, avrà un tema, non avrà assolutamente discriminanti partitiche, di sesso o economico sociali. Vorremmo che tutti dal giovane avvocato, all’operaio, dall’artigiano, alla maestra vengano per portare la loro idea. È proprio il caso di dire che è arrivata l’Ora. Paolo Perrotta L’Editoriale Restyling del sito che ospita il quotidiano online (www.loravesuviana.it): fatto. Restyling del giornale cartaceo: operativo dal numero di marzo. Portiamo un ritardo è vero, ma almeno nel marasma generale dell’editoria locale ci permettiamo il lusso di poter dire che usciamo tutti i mesi da quasi dieci anni. La web tv sta prendendo sempre più copro e a breve ospiteremo una piattaforma digitale che girerà nelle scuole e non solo in quelle di frontiera. Un buon inizio anno, anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria. Possiamo affermare concretamente che quasi tutte le eccellenze commerciali e aziendali, ognuna nel suo settore dell’hinterland he vesuviano (e non solo) sono nostri inserzionisti. Con orgoglio afferc e n e e va b e somiamo che a nessuno è imposta o consigliata la pubblicità, né tantorazia ltura che ritoc o cu endi ù la mdeo facciiangli st”ip con poirmeno strappata tra le lacrime. Da questo mese partiremo con una e n e a b i, quan ò. (Ved mificio one e f di v : i ro vat per uzi plo lmin campagna abbonamenti (la cui comunicazione è affidata al famoso ra Gteituti prliegalità,z nel “dief (Isterrto un gnie sono t s i n Ai is lit cop la o Is erso a mi fotografo Michele Attanasio e la grafica a Fabio Miracolo) così per lpure gliscano nellitati). lB’Istitutanza ha msi. Due eplinquerev.ato, o i c Annufninanzinouando ageinti abiesti. Neila di Firni” diplzoione a dituto prFialanga da far arrivare il nostro e il vostro giornale direttamente a casa si ttutto q o i doc due arrla Guard “regola associa ell’ ist ualina Italia pra cepiscon Italia: marino ento di ate per unico d ica Pasq a mezza non povostra. Con un minimo costo di 20 euro, infatti tutti i mesi l’Ora per ritti d' Poggio onseguim denuncitratore scolast nienti d stante ntavano i o e 6 c c s e d e is ione) ro il altre ammini rigent ni prov i, non frequ se. vesuviana vi sarà recapitato a casa a mezzo posta. Dateci fidumaz ari diet tate ed initi l’ e la di da alun student non le di clas P.P. aff te arres sono f 34 anni tituite ro: gli oni - oregistro cia, senza presunzione alcuna, pensiamo di meritarla. sta iciliari cia di ano cos 5000 eu le lezi ti sul dom onio Boc lassi er assa di uamente e presen Antonio Mengacci Ant 2. Le c una t assid cament di 6 pagavaneoquentaresistemati che sero fr tavano tes - risul mai L’arte di una vita Rosaria De Cicco tra pubblico e privato A PAG. 27 Il sogno di Fabrizio Nevola, bello, bravo e vesuviano A PAG. 29 Paolo Caiazzo Faccio il comico, il papà e il marito con la stessa passione A PAG. 33 Reg. Stampa Trib. Nola n. 106 del 29/10/2003 Editore: Edizioni del Vesuvio Direttore Editoriale: Antonio Mengacci Direttore Responsabile: Paolo Perrotta Redazione: Via Cappelli - v.co Ciriello, 4 80040 Pollena Trocchia (Na) Tel. 3382279922 [email protected] Pubblicità: 081.8971721 - 338.3284746 [email protected] Stampa: STIEM - Fisciano (Sa) Tiratura n. 25.000 copie Chiuso in stampa il 13 gennaio 2011 Le collaborazioni sono a titolo gratuito Quotidiano on-line: www.loravesuviana.it L’apertura - 3 gennaio 2011 LE EMERGENZE Piano casa: si potrà edificare anche nella zona rossa del Vesuvio Il nuovo Piano casa stilato dalla Giunta di centro destra targata Caldoro è legge: approda sul bollettino regionale n. 2 del 10 gennaio la norma che modifica la legge regionale 28 dicembre 2009, n. 19 (misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione amministrativa) e la legge regionale 22 dicembre 2004, n. 16 (norme sul governo del territorio). Obiettivi del nuovo Piano casa, sono "il contrasto alla crisi economica, la tutela dei livelli occupazionali, lo stimolo all'utilizzo Paola Raia (Pdl) delle energie rinnovabili, l'incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e privata anche attraverso la riqualificazione di aree urbane degradate o esposte a particolari rischi ambientali e sociali". Praticamente, leggendo bene tra le righe, anche edifici fatiscenti o finora usati come ufficio potranno diventare al 50% nuove abitazioni, aumentan- do di fatto il numero di persone che potrà andare a vivere nella zona a rischio. L'emendamento, prima firmataria la consigliera regionale di Somma Vesuviana Paola Raia (Pdl), si basa sul fatto che"gli immobili esistenti" da ristrutturare non debbano essere esclusivamente abitazioni. Una prospettiva che fa a cazzotti con lo spirito del 2003 che incentiva l'esodo in caso di un "imminente" rischio Vesuvio, anche se c'è da dire che il bonus di 30 mila euro proposto alle famiglie che abbandonavano la zona a rischio, negli anni si è rivelato un flop: solo 106 nuclei accettarono, e di questi molte solo fittiziamente poiché lasciarono la casa ad altri. Fra le novità previste dal piano c'è l'ampliamento, per uso abitativo, fino al 20% della volumetria esistente per gli edifici residenziali uni-bifamiliari, per edifici di volumetria non superiore ai 1.500 metri cubi, per edifici residenziali composti da non più di tre piani fuori terra. Viene inoltre eliminata la condizione che tutto ciò si può attuare solo alla prima casa. Inoltre sarà consentito a chi vuole demolire un immobile costruito in aree a rischio di ottenere una 'moneta urbanistica' con un aumento volumetrico del 50% per la ricostruzione in aree non a rischio. Previsti anche Dopo anni di vincoli col nuovo Piano Casa, si potrà costruire casi in cui è consentito il cambio di destinazione d'uso per edifici a destinazione turistico-alberghiera in modo da trasformarli in abitazioni civili. Questo a patto che il 35% di quelle abitazioni venga destinato all'housing sociale. Vengono snellite le procedure inerenti la riqualificazione delle aree degradate, che può avvenire attraverso la riconversione delle aree industriali dismesse da almeno tre anni, senza più attenersi al limite dei 15 mila metri quadri. "Le aree riqualificate possono essere destinate ad edilizia abitativa, insediamento di negozi e botteghe artigiane, allestimento di uffici". E fin qui tutto bene, si può pensare leggendo tra le righe della Legge regionale. Ma se si pensa che tutto questo potrà avvenire all'interno di quei territori tracciati intorno da una linea perimetrale rossa, qualcosa non quadra. Sì, perché all'interno della "zona rossa" non solo non sarebbe stato possibile edificare ex novo quasi nulla, ma soprattutto con un programma di governo mirato si era tentato (fallendo) di decongestiona- re l'intera area così da rendere più vivibili territori martoriati dal cemento selvaggio e più percorribili, in caso di catastrofe, le già disastrate vie di fuga, dal Vesuvio appunto. Quando nacque si chiamava, infatti, "Operazione Vesuvia" e doveva servire a decongestionare (a mezzo bonus di 30.000 euro) l'hinterland vesuviano rientrante nella zona rossa, quella più esposta in caso di eruzione. Dopo Marco Di Lello la presentazione di una regolare domanda si accedeva ad una graduatoria e poi al credito, purchè si andasse via (moglie e figli a seguito più cane e gatti) in un comune non a rischio. Alla fine senza girarci intorno, non si era decongestionato un bel niente e soprattutto si erano imposti esclusivamente vincoli, nonostante aumentassero gli abusi. L’apertura - 4 gennaio 2011 Secondo Legambiente nei 18 comuni a rischio, nella zona rossa, vivono circa 600 mila persone, ed esistono 45 mila costruzioni abusive, di cui 5 mila dentro il Parco Nazionale del Vesuvio e nonostante questo nell'aprile 2009 il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Capasso (oggi capogruppo del Pd all'opposizione in Provincia di Napoli), chiese all'allora governatore Bassolino un "patto speciale" per i Comuni dell'area protetta, in modo da consentire di applicare anche nella zona rossa l'allora Piano casa berlusconiano. Aveva "ragione" Capasso, allora. Ora l'introduzione di questa modifica alla legge regionale del 2003 apre nuove "possibilità" a chi finora mal sopportava il vincolo di inedificabilità. "Lo spirito dell'emendamento presentato dalla maggioranza - fa sapere in una nota l'assessore all'urbanistica della Regione il prof. di ingegneria della Federico II Edoardo Cosenza - era di ridurre dal 100%di uso abitativo al 50%di uso abitativo. Ma se l'emendamento, come sembra, non è chiaro e si espone a diverse interpretazioni, mi impegno a chiarirlo nel regolamento attuativo. Perché lo prometto: neanche un cittadino in più dovrà entrare nella zona rossa". Qualcosa ancora non torna. Mettiamola così: se siamo imprenditori facoltosi o addirittura una cordata di imprenditori facoltosi e decidiamo di investire nel mattone, dove investiamo? Per un attimo, prima di continuare a leggere, provate Il sindaco di San a rispondere, faSebastiano Pino cendo finta di esCapasso aveva sere a capo della già avanzato holding del ceuna proposta che mento. D'istinto “snellisse” i vin- non verrebbe coli di edificabili- mai di rispondetà sotto il Vulca- re che chi ha deciso di investire no nel 2009 all’allora Governo nel mattone potrebbe anche deBassolino cidere di farlo in una zona dove assolutamente non si può costruire, se non altro perché i suoli o i relativi immobili diroccati e fatiscenti esistenti, costerebbero pochissimo. Se poi per fortuna, una legge regionale rimette in discussione e "annulla" tutti i vincoli precedenti, quello che poteva sembrare un investimento inutile, si sarebbe trasformato per magia in una affare speculativo di portate stratosferiche. Giochini a parte, ai cittadini comuni, come chi scrive, che non saranno mai mega imprenditori del cemento, chi la dice la verità? Mi spiego meglio: come sta veramente il Vesuvio? Secondo gli stu- Non c’è una r emergenza, m il Vesuvio dev diosi se il vulcano si risveglia sarà un disastro. Il piano evacuazione appare insufficiente mentre le Istituzioni e la stessa opinione pubblica, in questi anni, hanno gravemente sottovalutato il pericolo. "Il rischio di un'eruzione del Vesuvio è molto alto e non bisogna mai abbassare la guardia". Questo è stato l'allarme lanciato in occasione dell'ultimo convegno organizzato dall'Ordine dei Geologi della Campania. In particolare, secondo lo stesso presidente dell'Ordine, Francesco Russo: "La gente ha sottovalutato la pericolosità del caso e quando il Vesuvio esploderà, sarà uno scenario drammatico, nonostante la grande attenzione della Protezione Civile. Il vero dramma è che, nonostante il divieto di non abitare quella zona, la speculazione edilizia ha continuato a costruire sotto le pendici del vulcano". Dal punto di vista scientifico, il Vesuvio è costantemente monitorato. 'Osservatorio vesuviano, in questi anni, ha installato una minuziosa rete di strumenti per il controllo dei parametri geofisici e geochimici oltre a quelli relativi alla sismicità, alle deformazioni e alle stesse emissioni di gas dal sottosuolo. Secondo lo studioso, chi ha davvero sottovalutato la pericolosità del Vesuvio sono state la politica e la stessa opinione pubblica. "Quando il Vesuvio esploderà - sostiene Russo - sarà uno scenario drammatico, nonostante la grande attenzione della Protezione Civile. Il vero dramma è che, nonostante il divieto di non abitare quella zona, la speculazione edilizia ha continuato a costruire sotto le pendici del vulcano. Tale situazione è evidente già guardando la montagna da lontano. Lo sguardo cade, purtroppo, su quelle abitazioni che, in caso di esplosione verrebbero spazzate L’apertura - 5 gennaio 2011 reale ma ve fare paura via dalla lava e dai lapilli. Eliminate, annullate e cancellate, in un solo attimo tutte quelle vite annientate. Subito, perché, nonostante i piani di evacuazione, le costruzioni sono troppo vicine al cratere del Vesuvio". È certamente vero che un'eruzione vulcanica, a differenza di quanto avviene per i terremoti, è prevedibile anche se, ancora oggi, non è possibile stabilire quale sarà il suo andamento; se si concretizzerà, cioè, in fenomeni che non costituiscono una minaccia diretta per la vita umana o se evolverà in forme catastrofiche. Una "inutile" evacuazione a scopo preventivo, tra l'altro, rischia di ingenerare tra la popolazione sfiducia nelle stesse strutture preposte alla sorveglianza vulcanica e alla protezione civile. Secondo Francesco Santoianni nel suo libro Disaster Management - Protezione Civile (Accursio Editore) l'ipotesi più accreditata, in caso di "eruzione di tipo vesuviano" prevede all'inizio, subito dopo l'esplosione del "tappo" che oggi copre internamente il cratere, il lancio nell'atmosfera di grandi quantità di "fallout piroclastico" (sostanzialmente, ceneri e lapilli) che, spinte dalla gravità e dal vento, ricadono in un'area più o meno vasta; le conseguenze di questa pioggia, se non si interviene in tempo, possono essere disastrose in quanto il fallout piroclastico può appiccare incendi e accumularsi sui tetti delle abitazioni provocandone il crollo. L'eruzione può evolversi, anche in breve tempo, in fenomeni immediatamente pericolosi per le persone, quali ad esempio, nubi ardenti (surge) o rovinose valanghe (lahar). L'ultimo fenomeno, in rigoroso ordine temporale, sarebbe la colata lavica a valle. Secondo quando riportato in un'intervista su Il Mattino all'ex direttore dell'Osservatorio vesuviano, il professore Giuseppe Luongo "Non c'è preparazione nell'area vesuviana, non hanno elaborato alcuna ipotesi di riorganizzazione del territorio a rischio, per cui oggi si stanno nascondendo dietro gli scienziati". Luongo, già docente di Fisica del vulcanismo all'università di Napoli, ha presentato uno scenario a dir poco inquietante. "È come se vi fosse stato un salto di qualità nella dinamica del vulcano - afferma Luongo - e quanto questo nel futuro potrà pesare per una ripresa dell'attività eruttiva è tutto da studiare e interpretare". Secondo Luongo molte notizie che riguardano l'attività del vulcano non sono state rese note all'opinione pubblica. "In primo luogo, per dare tranquillità alla gente. Secondo, perché non c'è preparazione nell'area vesuviana e questa è la denuncia che dobbiamo fare, perché abbiamo superato i quattro anni dalla predisposizione del Piano della Protezione Civile nazionale. È da dire tuttavia che il piano nazionale è largamente inadeguato alla realtà del Vesuvio, e inoltre i Comuni che non hanno elaborato alcuna ipotesi di riorganizzazione del territorio a rischio si stanno nascondendo dietro gli scienziati, spesso in disaccordo tra loro. Bisogna organizzare il territorio, pertanto la comunità locale dovrebbe evitare di costruire nuove strade, ma impegnarsi nel riorganizzare l'urbanistica "selvaggia" frutto di speculazione edilizia iniziata dopo la Seconda Il prof. Luongo è Guerra Mondiaconcreto. “Il terle". Alla domanda se poi in caso ritorio non è afdi eruzione esi- fatto preparato ste una possibili- ad una eventuatà di fuga per la le catastrofe che p o p o l a z i o n e , non sarà affatto Luongo ha così percepibile come replicato: "In- dicono, quindici giorni prima, nanzitutto l'ipobensì al tesi del piano prevede questo: massimo tre!” l'eruzione sarà fortemente esplosiva, e verrà prevista quindici giorni prima ma io posso assicurare che non ci sono elementi scientificamente validi per prevedere un'eruzione con così largo anticipo, perché l'eruzione, sull'esperienza acquisita a livello mondiale, viene prevista poche ore, fino a un massimo di due o tre giorni, prima". Stiamo messi male e quello che ci conforta è che non ce la passeremmo affatto bene anche se fossimo dei mega imprenditori del cemento. l'Ora [email protected] Politica - 6 gennaio 2011 Puc è scontro in casa Tammaro: il Pdl è spaccato, il Pd incalza Cercola - Nemici di se stessi. Per la seconda volta consecutiva la maggioranza "sabota" l'operato della giunta in consiglio comunale. Dopo la riunione flop sulla stabilizzazione degli lsu in cui i consiglieri di maggior a n z a espressero perplessità sulla manovra e chiesero tempo per decidere, BASTA MEDIAZIONI è adesso il L’assessore Mario l a v o r o Montella, invita a dall'assesgiocare a carte sore ai lascoperte “per il vori pubbene della città, blici Mavotassero anche rio Moncontro il Piano tella a fiUrbanistico!” nire nel mirino dei consiglieri pidiellini. Nel consiglio comunale prima di Natale una parte della maggioranza non si è presentata in prima convocazione ed in seconda ha invocato la necessità di approfondire determinando il rinvio alla votazione della variante al Piano Regolatore. Se l'assessore al personale Nicola Campanile aveva accolto seraficamente i dubbi di Pandolfi e company, Montella non è stato dello stesso avviso ed ha invitato a giocare a carte scoperte: che votino contro la variante. Nella bagarre si è inserita l'opposizione che ha chiesto di aprire un tavolo di concertazione tecnica che faccia da preludio alla realizzazione di un Piano Urbanistico Comunale. "Quello che è successo è un segno evidente di sfiducia verso l'assessore Montella da parte della maggioranza, dopo le sfiducie all'assessore Nicola Campanile e al- IL DECLINO La “corazzata” di Pasquale Tammaro perde sempre più pezzi l'assessore Bruno Colella. “Si sono scontrati, a parere nostro, due modi diversi di vedere la variante al prg, entrambi distanti dagli interessi della città" commenta il consigliere Pd Salvatore Grillo "E' evidente la spaccatura all'interno del partito, così come la crisi politica del governo locale. Tammaro è in grosse difficoltà, anche perché ha speso tutto sul direttore generale che ha portato grosse scompense nella macchina comunale e che sul più bello l'ha abbandonato". "Non parlerei di crisi politica, ma della necessità di voler capire di cosa parliamo" è la chiave di lettura dei fatti offerta dal capogruppo Pdl Orazio Pandolfi "abbiamo chiesto un tavolo di concertazione per ampliare la discussione sulla variante. Entro fine gennaio la situazione potrebbe già essere risolta. Avremo così lavorato a vantaggio della comunità assicurandoci che la variante faccia bene a tutti e che non possa essere in alcun modo uno spot". Ilaria Campanile [email protected] Politica - 7 gennaio 2011 A Napoli: le primarie nel Pd col Pdl che brancola nel buio LE PRIMARIE Cinque nomi per correre a sindaco, senza donne La Napoli degli ultimi quindici anni e quella del futuro, tra emergenza rifiuti, problema lavoro, bilanci comunali, i giovani, sviluppo e politiche sociali. Su questi temi si sono confrontati, in un dibattito organizzato dall'Associazione Libertà e Giustizia, i cinque candidati alle primarie organizzate dal centrosinistra in vista delle elezioni amministrative. Per gli esponenti del Pd, Andrea Cozzolino, Nicola Oddati e Umberto Ranieri, per quello di Sinistra Ecologia Libertà, Libero Mancuso, e per Luigi Sorbillo, sostenuto dalla società civile e dai Verdi, si tratta del primo confronto pubblico. I partecipanti, con sfumature e toni diversi, ammettono le responsabilità del centrosinistra nella gestione del Comune negli ultimi quindici anni e condividono la necessità di voltare pagina, facendo tesoro degli errori commessi. Tra le priorità da affrontare nei primi cento giorni di un eventuale mandato, c'è per tutti la soluzione dell'emergenza rifiuti. Unanime la dissociazione dei cinque candidati dalle politiche adottate negli ultimi anni dal governo centrale e dagli enti locali. Oddati rilancia il tema della centralità della cultura, in vista delle prossime scadenze, che vedono Napoli sede del Forum universale delle culture e "candidata a diventare capitale mondiale della letteratura nel 2012 ed Europea della cultura nel 2019". Cozzolino punta sui giovani e sull'infanzia, proponendo una nuova idea di reddito di cittadinanza. I cinque candidati si impegnano a recuperare il rapporto tra politica e cittadini, garantendo la trasparenza dell'amministrazione. Mancuso lancia l'idea del "bilancio partecipato", mentre Ranieri sottolinea come non sia possibile proseguire con "l'attuale gestione, caratterizzata da spese fuori bilancio, Cda politici e sprechi per consulenze e bonus ai dirigenti". A dibattito inoltrato è arrivato l'ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, che si è trattenuto per diversi minuti nella stanza adiacente a quella in cui si stava svolgendo il confronto. Tutt’altro scenario a Destra. Il Pdl non ha ancora un candidato ufficiale alla successione della sindaca (tra le meno ben volute dai cittadini italiani, nei listini dei politologi) Rosa Russo Iervolino, anche se tra i più accreditati risulta essere l’attuale assessore in quota Pdl in Regione Marcello Taglialatela. Tramontata l’ipotesi Mara Carfagna e quella di un imprenditore legato a Confindustria, il Pdl (fortissimo come preferenze in città) un vero leader non ce l’ha. Ne ha troppi invece il Centro Sinistra al punto che per le primarie concorrono due bassoliniani doc come Cozzolino (europarlamentare e delfino dell’ex Governatore) e Nicola Oddati, reintegrato (dopo gli screzi) da Bassolino ad assessore alla Cultura (uscente) del Comune di Napoli. l’Ora La “micia” di Bassolino fa tremare la politica È a Micia, la meticcia europea morta vecchissima che l'ex governatore confidava la sua vita intima, il suo rapporto con la politica. È a micia che Antonio Bassolino, l'ultimo re di Napoli dopo Valenzi, Lauro e Maradona, racconta i suoi pensieri in un libro che chi l'ha letto ha definito "schietto", veloce, diretto. Esce il venti gennaio "Napoli Italia", il libro del politico che è stato sindaco di Napoli, ministro e presidente della Regione. Bassolino racconta: 184 pagine dense, 5 capitoli in cui l'ex animatore delle battaglie sindacali partito da Afragola e arrivato in tutto il mondo, si toglie qualche sassolino dalla scarpa ma soprattutto analizza e scardina problemi e pregiudizi sul suo conto. Chi l'ha letto dice che i racconti alla gatta di don Antonio sono simpatici e tracciano assieme il quadro di un periodo. L'ex governatore (in questi giorni impegnato in una Winter school su Mezzogiorno e Sud con la sua fondazione) ha preteso che il libro lo editasse Guida, rifiutando contratti da case editrici internazionali: bravo. Aspetteremo a leggerlo, nonostante nel bene e nel male, anche lui sia stato artefice della catastrofe in cui ci troviamo. l'Ora Politica - 8 gennaio 2011 Fiori d’arancio per l’assessora Del Giudice San Sebastiano al Vesuvio - L’assessora provinciale alle politiche giovanili Giovanna Del Giudice è convolata a nozze col broker finanziario Adriano Commodo. Sobrio ed elegante, come la sposa, il matrimonio. Esclusivamente tra amici e parenti. l’Ora Nuova chiesa in Villa, si spacca la maggioranza Capasso San Sebastiano al Vesuvio - Il nuovo anno politico si inaugura con una polemica che questa volta contrappone non solo maggioranza ed opposizione, ma mette a dura prova anche la tenuta della stessa maggioranza. Negli ultimi giorni del 2010 il consiglio comunale sansebastianese ha dato il via libera alla costruzione di una nuova chiesa che dovrebbe CRITICI nascere su un Eugenio Giorda- terreno di cirno (Rifondazio- ca sei mila ne) e l’assessore metri quadri nei pressi delCapasso dicono la villa comu“no” alla Curia nale, terreno su cui il comune di San Sebastiano al Vesuvio riconoscerà alla Curia il diritto di superficie. Alla scelta sostenuta in consiglio comunale dal Pd si sono contrapposti sia dai banchi dell'opposizione Rifondazione comunista che dai banchi della maggioranza i Socialisti. Dura la posizione del capogruppo di Rifondazione Eugenio Giordano che ha dichiarato: "In questo modo si toglie ai sansebastianesi la villa comunale. Convinti che si debba evitare qualsiasi speculazione di carattere religioso - ha aggiunto Giordano - crediamo che una nuova chiesa poteva essere edificata in quei terreni che la Curia già possiede a San Sebastiano al Vesuvio". Critico anche l'assessore socialista Michele Capasso che ha dichiarato: "La soluzione di edificare una nuova chiesa all'interno della villa comunale fa emergere due tipi di problemi: uno urbanistico e uno di programmazione degli eventi. Infatti alla mancanza di parcheggi sufficienti nei pressi LA CURIA E’ DI CASA IN “SVIZZERA” della villa comunale si prospetta la possibilità di una sovrapposizione tra gli eventi religiosi e gli eventi laici". Difende la scelta della maggioranza il capogruppo del Pd Andrea Addeo. "Edificare una nuova chiesa - ha sostenuto Addeo - significa andare incontro alle esigenze della comunità dei credenti sansebastianesi. È utile precisare - ha sottolineato Addeo - che il comune non ci rimette un solo euro e che la chiesa sorgerà in un terreno fuori dal perimetro della villa comunale che oggi è inutilizzato". Salvatore Esposito [email protected] Politica - 9 gennaio 2011 I giochi sono fatti, anche se tra Giorgiano e Cesaro spunta Punzo LA SFIDA Mimmo Giorgiano (Pd) e Bruno Cesaro (Pdl) San Giorgio a Cremano - Manca ormai meno di un anno e mezzo alla scadenza della prima consiliatura di Mimmo Giorgiano come sindaco della città e le coalizioni già scaldano i motori. Se il centrosinistra si avvia alla ricandidatura naturale del primo cittadino uscente, anche nel centrodestra i giochi sembrano fatti: un accordo nazionale, stipulato direttamente con i vertici del Popolo della Libertà, incoronerebbe come candidato della coalizione il deputato Bruno Cesario, eletto nel Pd, trasmigrato nell'Api e ora in forza ai berlusconiani. Svanirebbero di colpo, così, le speranze di candidatura di Aquilino Di Marco, dietologo eletto nel 2007 in consiglio comunale con Italia dei Valori, che negli ultimi mesi ha acquisito sempre maggiori spazi nel Pdl. La coalizione potrebbe essere composta, quindi, da Pdl, Futuro e Libertà, La Destra, Nuovo Psi e Pri oltre a qualche lista civica. Dall'altra parte, invece, ci sarebbero almeno Pd, Sinistra e libertà, Italia dei Valori, Verdi, socialisti e Api, i partiti che oggi sostengono Giorgiano e che sono pronti a sceglierlo di nuovo come loro guida. Giorgiano contro Cesario, quindi, lo scontro principale, anche se è ancora incerta, invece, la collocazione della civica "Per la nostra città" guidata da Aldo Raucci e della Federazione della Sinistra. Inoltre, è poco chiaro se a San Giorgio a Cremano sarà in lizza anche un eventuale terzo polo, che dovrebbe essere guidato dall'Udc dello storico esponente politico cittadino Gaetano Punzo: tutto dipenderà dalle scelte nazionali compiute dal partito nei prossimi mesi. Donatella Alonzi [email protected] UniPan e Verdi contro la “legge sul pane” "La proposta di legge presentata da Luciano Schifone in Regione Campania è una vergogna - dichiarano il presidente dell' associazione panificatori campani Unipan Domenico Filosa ed il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli già assessore provinciale all' agricoltura - che abolisce eliminando l'imbustaggio di fatto la tracciabiltà del pane otterrebbe subito due risultati: il raddoppio degli abusivi e un sostegno involontario alla criminalità". "Infatti da quando è in vigore - continuano i due - l' attuale legge sul pane siamo passati da 1556 forni abusivi nel 2008 a meno di 700 nel 2010 e l' arresto ed il sequestro di tanti forni e bancarelle abusive. Con la nuova normativa invece la criminalità avrebbe una prateria dinnanzi a se e torneremmo al far west delle vendite". l'Ora Politica - 10 gennaio 2011 Benvenuti nella casbah di via Cappelli Pollena Trocchia - Un centro storico abbandonato, dato alla pulitura solo per l’interessamento dei volontari dell’associazione Liberi Pensieri che l’hanno reso stupenda location per l’ultimo (in ordine di tempo) Presepio Vivente. Via Cappelli, il centro storico, la stradina che dalla Chiesa di San Giacomo Apostolo, in Piazza Amodio, sale fin su il Monte Somma è una casbah. I vecchi locali adibiti a garage sono diventati alloggi aumentando la densità abitativa e quindi il traffico veicolare. Sulla stradina, non ci sono parcheggi e l’attraversamento della strada spesso si è trasformato in rissa. Per non finire: due auto sono andate alle fiamme e le carcasse stanno lì in bella mostra, ostruendo la strada. Cicliegina sulla torta: attaccata allo storico edificio delle Suore Compassioniste c’è una discarica a cielo aperto di rifiuti di ogni tipo. Sotto l’occhio di tutti, ma nessuno interviene. l’Ora Un edificio di amianto tra due scuole, tra denunce e progetti San Giorgio a Cremano - "Da anni lotto per ottenere l'abbattimento di questa costruzione, inutile e dannosa per quanti vivono, lavorano e vanno a scuola nel quartiere. Più volte ho sollevato la questione in consiglio comunale, chiedendo un provvedimento immediato per salvaguardare la salute dei nostri concittadini, ma ho sempre avuto risposte evasive". A parlare da San Giorgio a Cremano è Ciro Di Gia- como, consigliere comunale del Pdl, riferendosi all'edificio di corso Umberto che un tempo ospitava il liceo scientifico, poi trasferito in via Buongiovanni. In completo stato di abbandono, la struttura si trova fra due scuole, una dell'infanzia e una elementare. "Al prefabbricato - continua Di Giacomo - è annessa un'area che è una discarica a cielo aperto. All'interno ci sono rifiuti di natura sconosciuta, maleodoranti e pericolosi. Intere pareti risultano mancanti e spesso fuoriescono polveri e materiali che potrebbero essere nocivi soprattutto per i piccoli scolari degli istituti vicini. È necessario demolire questo mostro sputa veleno e restituire questo spazio alla città, magari creando un parco per i bambini". Il vicesindaco e as- Ciro Di GIacomo, leader PDL sessore ai Lavori pubblici, Giorgio Zinno, fa sapere che la struttura sarà presto smantellata: "Abbiamo approvato un progetto preliminare per la costruzione di un nuovo edificio che ospiterà uffici comunali e di altri enti pubblici al posto del vecchio liceo scientifico, che sarà abbattuto. Sotto la struttura sarà realizzato un parcheggio interrato di due piani. Abbiamo già richiesto un mutuo di quasi quattro milioni di euro alla cassa depositi e prestiti, ma siamo aperti anche al contributo di altri soggetti che manifestino la volontà di finanziare l'opera". Donatella Alonzi [email protected] Politica - 11 gennaio 2011 Bagarre politica, dal Consiglio Comunale al Tribunale e ritorno Ottaviano - Una promessa è una promessa ed il sindaco Michele Iervolino se volesse mantenere la sua, stando a quanto affermato Vincenzo Cardarelli, consigliere comunale di minoranza della lista "Le ali di Ottaviano" dovrebbe dimettersi. Tutto è iniziato il 17 novembre scorso nel corso di un consesso comunale infuocato. Al centro della contesa una frase di Cardarelli ("il sindaco ha altro a cui pensare deve fare politica distribuendo incarichi e parcelle a parenti ed amici e magari coccolando qualche struttura che rientra nelle sue grazie") pronunciata dopo il discorso illustrativo delle linee programmatiche di mandato di Iervolino e che quest'ultimo trovò altamente offen- siva e degna addirittura di querela. Tanto che il premier cittadino tuonò a muso duro: "Io ti querelo per quello che hai appena detto e se il magistrato dimostrerà che ciò che dici è vero mi dimetterò subito". Dal parlamentino cittadino all'aula di tribunale il passo è stato assai breve. Un passo che ha visto lo scivolone di Iervolino dato che il procedimento penale a carico del consigliere di minoranza si è chiuso con un nulla di fatto. "Ho dimostrato con prove documentali che sono stati realmente conferiti incarichi a parenti ed amici del sindaco e gli atti processuali parlano chiaro" ha spiegato Cardarelli. "Alla luce di tutto ciò il pm Ida Teresi letti gli atti del procedimento pe- LA QUERELA Il sindaco Mario Iervolino querela Vincenzo Cardarelli nale ha ritenuto invalido il reato perché quello che viene querelato dal sindaco non è altro che un diritto di espressione del pensiero di critica politica in ordine all'operato degli amministratori pubblici contenute nel limite della giurisprudenza per l'esercizio di tale diritto". Cardarelli ha poi rincarato la dose invocando lo spettro della parentopoli che aleggerebbe su Ottaviano. "Agli atti processuali sono allegati i nominativi dei parenti del sindaco che hanno avuto incarichi negli anni di amministrazione targata Iervolino. Dunque è ora che il sindaco Iervolino si dimetta". Difficilmente Iervolino si dimetterà, ma di sicuro si può giocare con quel vecchio detto: "fra il promettere e il tenere, ("non", in questo caso) si smarrisce il mantenere". Gaetano Di Matteo [email protected] Politica - 12 gennaio 2011 A San Giorgio i bambini fanno politica San Giorgio a Cremano Bambini sempre piu' protagonisti della vita politica della città: e' quanto prevede il nuovo piano programmatico per il triennio 2011-2013 del Laboratorio Regionale 'Citta' dei bambini e delle bambine' denom i n a t o R.A.B.B.I. (Ricerca Azione con i Bambini e le Bambine Interistituzionale) su proposta dell'assessore alla Scuola, Infanzia e Gioco Luigi Bellocchio (nela foto). Approvato dalla giunta, il piano prevede la partecipazione attiva dei piccoli cittadini e di adulti per il cambiamento della comunità locale. l’Ora A Mario Gifuni la delega per le guardie ambientali in città Sant'Anastasia - Con il nuovo delegato all'ambiente, il consigliere Mario Gifuni, partirà dal 15 gennaio 2011, in via sperimentale e per tre mesi, un nuovo servizio di sorveglianza ambientale del territorio comunale, a supporto del settore della Polizia Municipale, che mediante l'impiego dell'associazione N.C.I.S. (Nucleo Cinofilo Italiano per il Soccorso) fornirà il proprio aiuto in modo volontario, con il solo rimborso delle spese di circa € 2.800,00. I volontari in servizio avranno il compito di monitorare e sorvegliare alcune aree di interesse, dissuadere eventuali atteggiamenti lontani dai principi di legalità e convivenza e segnalarli alle forze di polizia o agli organi preposti e collaborare ad attività di informazione e sensibilizzazione messe in atto dal Nucleo Comunale di P.C. Il servizio di sorveglianza ambientale mira a rendere il territorio meno soggetto alla criminalità, che rappresenta un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza, alla qualità e produttività del lavoro e all'attrattività del territorio. "Ringrazio il Sindaco per la fiducia e spero di essere all'altezza dell'incarico. L'attenzione de La Destra all'ambiente è nota a tutti, è stata e sarà una delle nostre priorità, perché la tutela del territorio è uno degli obiettivi più qualificanti per l'amministrazione e per un paese che deve soltanto svegliarsi da un lungo sonno ed iniziare a riemergere verso la normalità. Il primo passo è stato quello di favorire l'atto di Giunta Comunale che ha istituito le Guardie Ambientali - dice il consigliere Mario Gifuni - una Mario Gifuni (La Destra) delibera importante per iniziare ad essere operativi e fare nel 2011 quella che noi chiamiamo la battaglia contro gli sversamenti abusivi. Gli sforzi dell'amministrazione per mantenere il paese pulito rischiano spesso di andare perduti, perché gli sversamenti abusivi e il poco amore di alcuni cittadini verso la natia terra fanno trovare nei regi lagni, in posti più nascosti ed anche in strade principali cumuli di immondizia". Giovanna Terracciano [email protected] Politica - 13 gennaio 2011 Campagna acquisti: Nello Tuorto passa dal Pd a “casa” Allocca Somma Vesuviana - In principio fu il "né con la destra né con la sinistra" del manifesto della campagna di adesione a Polis per le amministrative del 2006. Manifesto che quattro anni dopo potrebbe risuonare più o meno così: "Un po' con la destra ed un po' con la sinistra" . Questo perché Nello Tuorto, ex consigliere comunale del Pd, rappresentante istituzionale del movimento Polis (nonché suo deus-ex machina) ha chiuso il 2010 col botto annunciando, nell'ultimo consesso comunale dell'anno, di federarsi con Progetto Somma dei fratelli Sergio e Lello d'Avino passando di fatto anch'egli nella corposa e blindata maggioranza del sindaco Raffaele Allocca. Ecco allora che dopo Pasquale Auriemma, Luigi Pappalardo, Raffaele Maione e Salvatore Di Sarno (entrambi a metà del guado visto che non sono passati ufficialmente dall'altra parte della barricata, ma votano sistematica- mente con essa nelle assise cittadine) l'ultimo a voltare le spalle alla tanto sbandierata "volontà degli elettori" è stato proprio Nello Tuorto. Con buona pace del sindaco Allocca, calato ancora una volta nei panni di Agostino Depretis, ed il mal pancia di un'opposizione che sembra vivere l'incubo de "l'ultimo spenga la luce". Il gesto di Tuorto in verità era nell'aria visto l'abbandono di qualche mese del gruppo consiliare del Pd e viste le ripetute assenze che facevano pensare ad un appoggio tacito alla maggioranza di centrodestra. Il direttore generale di Finetica (associazione che si occupa di finanza etica), nonché nipote ed erede politico di quel Lino Iossa, ex sindaco Dc della cittadina sommese, erano anni che strizzava l'occhio ad Allocca. Già alla prima candidatura dell'attuale primo cittadino i due chiusero un accordo spezzato solo all'ultimissimo momento dal veto posto PALAZZO MERCATO Allocca meglio di De Laurentis, dentro anche Nello Tuorto dall'Udc. La rottura lo portò da piazza Vittorio Emanuele III, sede di Forza Italia, dritto dritto in via Roma, in casa Ds a chiudere in extremis un accordo per sostenere l'allora candidato di una parte del centrosinistra, Alberto Angrisani (lì Polis raccolse 921 preferenze). Con i Ds fece anche il tragitto per la fondazione del Pd cittadino di cui sembrava dovesse esserne l'area moderata e cattolica (tra l'altro un fedelissimo di Tuorto, Maurizio De Nino, fu anche il primo coordinatore cittadino). "È sorta una federazione tra Polis, che rappresento, e Progetto Somma, dei fratelli D'Avino. " le parole in consi- glio di Tuorto. "Polis continua sulla via democratico-cristiana, rivolgendosi alle fasce deboli, mantenendo la propria identità politica. Dunque, come atto di fiducia al sindaco e di collaborazione con Progetto Somma, voto a favore di questo bilancio." E dopo questa non resta che riesumare un'immagine di Giosuè Carducci: "Trasformismo, brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri". È del 1883, ma andrebbe scritta su una lapide da porre fuori i nostri palazzi del potere. Gaetano Di Matteo Politica - 15 gennaio 2011 Pace nel centro destra, ancora in bilico gli accordi nel Pd Massa di Somma ma con il cuore in Fli. Il nuovo anno politiComunque, il matrimoco porta con sé qualnio pare essere stato beche nuova certezza e nedetto da vertici regioancora tanti nodi da nali sia dell'Udc che del sciogliere. Partiamo Pdl. I principali nodi da dalle novità. In casa sciogliere, invece, restacentro destra è uffino in casa del centro siciale il matrimonio, nistra. Se infatti il Pd d'amore e di convemassese pare essere nienza, tra Giulio Vigiunto alla conclusione cedomini e Ciro decisione che convince Boccarusso. Il ticket tutto il coordinamento di centro destra mesdemocrat -, che le prise da parte le vecchie marie di coalizione siaschermaglie, la prosno necessarie, posizione sima primavera prodifferente è quella del verà ad espugnare IL MATRIMONIO primo cittadino uscente una delle poche roc- Giulio Vicedomini Antonio Zeno, che spine Ciro Bocarusso caforti rosse che angerebbe per una ricandicora resiste nel vesuviano. Se Vice- datura evitando la competizione indomi dopo diverse esitazioni e mal- terna. Salvo sorprese dell'ultima ora destre smentite è approdato nel- ed interventi della segreteria prol'Udc, situazione diversa è per Boc- vinciale del Pd, le primarie di coalicarusso, fisicamente ancora nel Pdl zione potrebbero slittare a febbraio Sotto il Vesuvio arriva il “Pronto Bus” Il sindaco Pd Antonio Zeno essendo saltata la data del 23 gennaio. Se primarie saranno allora questi potrebbe essere i principali candidati, salvo ovviamente candidature dell'ultima ora: per il Pd Antonio Zeno e Raffaele Savarese, e per i socialisti Bruno Aubry. Le primarie con la competizione di almeno due candidati Pd potrebbero promuovere fratture drammatiche all'interno dello già sconquassato centro sinistra massese. Se così dovesse essere potrebbe essere illuminante il proverbio secondo cui tra i due litiganti il terzo gode. Il terzo polo, ovviamente. Salvatore Esposito [email protected] Pollena Trocchia - Le prenotazioni devono avvenire da una certa ora del mattino, fino al pomeriggio ad un numero verde. Chiami e direttamente ad uno stazionamento concordato, quasi sotto casa, arriva un autobus (piccolo, poco inquinante e decisamente confortevole) che ti accompagna alla destinazione prescelta da un carnet di fermate possibili. Piu’ o meno questa la filosofia di “ProntoBus” un progetto che Pina Esposito (ad della Clp bus) ha proposto ai Comuni di Cercola, Volla e Pollena che l’azienda egregiamente serve da anni. “Col servizio di prontobus - dice la Esposito quasi gli utenti avrebbero il servizio di un taxi coi costi di un mezzo pubblico e soprattutto si ridurrebbe l’impatto ambientale, il traffico e si ridurrebbero i costi di gestione della mobilità su gomma”. A Modena e in altri comuni il servizio esiste e funziona. Sarebbe il caso si istituisse anche sotto il Vesuvio. l’Ora Politica - 16 gennaio 2011 Un’iniziativa speciale a Volla Volla - Tanti Babbi Natale sono giunti al reparto di Pediatria dell'ospedale Annunziata di Napoli per consegnare un sacco di doni ai piccoli pazienti. Gli "speciali" Santa Claus erano i disabili del Centro comunale di Volla, guidati dal responsabile Roberto Barbato della cooperativa Cosmopolitan e dal promotore dell'iniziativa Francesco Esposito, assessore alle Politiche sociali. "Donare un sorriso ai bambini in difficoltà e ai loro genitori non può che dare gioia a chi lo regala". Giocattoli, caramelle e cioccolato, ma il regalo più grande che hanno portato i Babbi Natale non era nel sacco: tre calciatori del Calcio Napoli. I bambini ospiti nel reparto di Pediatria hanno così iniziato a festeggiare l'arrivo della Befana. "È stato un momento indimenticabile - dice l'assessore Esposito - vedere i nostri disabili consegnare con affetto i giocattoli ad altri bambini malati e in difficoltà, è stato un gesto di solidarietà pura che ci aiuta a capire quanto, tutti insieme, possiamo fare per trovare la forza di affrontare situazioni difficili che nella vita purtroppo si presentano. Continuerò a impegnarmi affinchè iniziative di questo genere siano sempre più frequenti". L'Ora Il Direttore generale lascia la squadra di Pasquale Tammaro NEMICI DI PARTITO: l’ass. Nicola Campanile e Salvatore Grillo Cercola - Feste di Natale movimentate quelle passate dal sindaco Pasquale Tammaro. Il 31 dicembre, giorno in cui in cui sono stati stabilizzati i 12 lsu comunali, il direttore generale, il dott. Eugenio Piscino, ha rassegnato le dimissioni. Si chiude con questo colpo di scena una vicenda, quella della nomina del direttore generale, che ha fatto molto discutere. Il direttore generale è stato infatti oggetto di un lungo scontro tra maggioranza e opposizione: Tammaro aveva previsto la sua assunzione in un'ottica di accorpamento dei settori, il centro-sinistra aveva però sempre sostenuto che non vi fosse copertura finanziaria alla manovra economica (120.000 euro di stipendio annuo). Ad agitare ulteriormente le acque, le indiscrezioni trapelate in merito a indagini della Corte dei Conti su pre- sunti danni erariali commessi dall'amministrazione comunale, anche riguardanti l'assunzione di Piscino. A sorpresa, però, l'ultimo giorno dell'anno Piscino ha lasciato la guida della macchina comunale cercolese, con sommo dispiacere del sindaco Tammaro che lo aveva fortemente voluto. "Il dottor Piscino ha fatto come Quagliarella, ha pensato alla carriera" scherza l'assessore al personale Nicola Campanile, il quale poi spiega: "Eugenio Piscino andrà a dirigere al Comune di Pompei, le persone che scegliamo sono così capaci che altri comuni ce le portano via. Per quanto riguarda la Corte dei Conti si tratta di una faccenda conclusa: ci è stata notificata l'archiviazione delle indagini sugli sprechi derivanti dall'assunzione del direttore generale. Abbiamo superato questo scoglio giudiziario, un brutto colpo per il Pd". Secca la risposta del Pd attraverso il suo consigliere Salvatore Grillo: "Quella di Piscino ci sembra una fuga bella e buona e a noi la comunicazione della fine delle indagini non risulta. Aspettiamo che la Corte dei Conti, che sta investigando anche su presunte illecità nelle progressioni verticali di alcuni funzionari comunali, termini il suo lavoro". Ilaria Campanile [email protected] Politica - 17 gennaio 2011 Capasso vorrebbe correre per Roma, ma Carpio “divide” Il vice sindaco Biagio Pizzo e l’ex sindaco Silvio Carpio San Sebastiano al Vesuvio - A pochi mesi dall'apertura delle urne elettorali per il rinnovo del consiglio comunale, lo scenario politico sansebastianese diventa sempre più ingarbugliato. A rendere più complesso il quadro é la posizione del sindaco Pino Capasso, che non ha sciolto ancora i dubbi sul suo futuro: correrà per la fascia tricolore oppure sarà lanciato a Roma, in caso di elezioni politiche anticipate? Se Capasso dovesse fare un passo indietro potrebbe essere presa in considerazione la possibi- lità di ricandidare a guida del centro sinistra sansebastianese Silvio Carpio, soluzione che però avrebbe il veto sia dei socialisti che di una parte del Pd. In attesa che Capasso decida, nel centro sinistra le acque restano agitate. I socialisti chiedono da mesi, senza avere risposta, un tavolo politico per discutere di alleanze e programma. In casa Pd, invece, la situazione é sempre piè difficile. Anche a seguito dell'ultimo congresso che ha eletto Mazzocchi coordinatore, la componente "critica" del partito (Lello Aratro, Biagio Pizzo e Luigi Mondini), ha deciso di non partecipare al coordinamento cittadino. Critico con il partito il vice sindaco Biagio Pizzo, che non ha escluso la possibilità di non ricandidarsi. "Auspico - ha dichiarato Pizzo maggiore discussione e dibattito nel Pd, se cosi non dovesse essere credo che vengano meno le condizioni di una ricandidatura. Il confronto fa parte della mia cultura politica, e su questo punto non transigo". Salvatore Esposito [email protected] E’ “tutta da rifare!” Riferendomi a queste parole pronunciate da un grande campione del ciclismo italiano, Gino Bartali e che diventò quasi un motto negli anni cinquanta, mi rivolgo ai sindaci e ai consiglieri comunali del vesuviano per ricordare loro che si sta annullando progressivamente la funzione dell'ente locale che è alla base dell'organizzazione dello stato, ente locale che tutti i giorni si rapporta con i suoi cittadini. Tutto avviene imponendo ai comuni nuove leggi che ne limitano l'autonomia: la privatizzazione dei servizi, consorzi, divieti di nuove assunzioni, mancati finanziamenti per fini sociali, culturali e di sostegno delle politiche ambientali. Allora? E' possibile "rifare tutto" con la partecipazione dei cittadini diventati eccessivamente apatici, e forse non per loro colpa? Gennaro Di Paola (partigiano) Politica - 18 gennaio 2011 A Volla si prega tra i rifiuti e l’olezzo Volla - Alzino la mano tutti quelli a cui non è capitato in questi giorni di camminare per le strade di una qualsiasi provincia del napoletano e non far più caso ai cumuli di spazzatura che fanno da sfondo a passeggiate, shopping, commissioni e quant'altro. Non badiamo più ai sacchetti che intralciano il passaggio su marciapiedi e anche sulle strade di tanto in tanto, insomma una vera e propria gara di slalom; e gli scenari diventano ancora più tristi e desolanti, oseremmo dire, quando montagne di immondizia sono accumulate nei pressi di luoghi sacri, così come a Volla, precisamente in via Filichito, dove si trova la Chiesa Parrocchiale di San Michele, una delle più importanti del paese, realizzata nel 1975, anche grazie al contributo degli stessi abitanti del paese. Proprio vicino la chiesa, vanno a gettare i rifiuti anche cittadini che non sono del luogo, nonostante diverse denunce. Valentina Ferrante [email protected] Sul terreno destinato alla Chiesa Evangelica, un campo di calcio I fedeli evangelici sul piede di guerra per le promesse inattese Ercolano - L'arrivo del nuovo anno trascina con se vecchi polemiche e questioni ancora non risolte, dopo una lunga attesa il pastore della chiesa evangelica ercolanese sembra essersi stancato e si prepara sostenuto dai tanti fedeli a mettere in atto una nuova protesta."Siamo ormai stanchi, sembra che la politica cittadina remi contro la nostra volontà di far sorgere un luogo di culto adeguato alle esigenze della nostra comunità," queste sono le aspre parole del Pastore Gaetano Riccio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'intervento dei vigili urbani che hanno bloccato le attività di pulizia dell'appezzamento di terreno in Via Caprile Panoramica acquistato da circa un anno con tanti sacrifici dalla comunità evangelica lo scorso anno, su tale terreno infatti dovrebbe sorgere la chiesa evangelica o meglio una struttura polifunzionale per dare soste- gno alle tante persone in difficoltà, attività che secondo i fedeli e lo stesso pastore sarebbe ostacolata dall'amministrazione comunale. Infatti nei primi giorni del nuovo anno i fedeli e il pastore si erano ritrovati sull'ampio terreno per provare a rimuovere, attraverso l'ausilio di alcuni mezzi agricoli, la marea di rifiuti ed erbacce che caratterizzano il degradante paesaggio. Quanto è accaduto ha fatto insorgere la pacifica comunità evangelica, infatti tutti hanno sottolineto che per provare a sistemare un terreno privato non vi è bisogno di alcuna autorizzazione da parte di nessun ente, fatto sta che sul verbale redatto dai caschi bianchi è esplicitamente messo in evidenza un non autorizzato rizzollamento del terreno. Intanto sembra che la questione non si riesca ad appianare e che giorno dopo giorno la diatriba tra il comune e la comunità evangelica diventi sempre più aspra, infatti sul terreno acquistato dalla comunità evangelica stipulando un muto di 200 mila euro, l'amministrazione cittadina avrebbe palesato la voglia di costruzione del nuovo palazzetto dello sport. Tale tesi è stata anche confermata dall'assessore all'urbanistica, che ha spiegato, "sia il pastore che i fedeli sanno da tempo che quel terreno dovrà essere destinato per la creazione di un'altra opera di interesse cittadino." Carla Cataldo [email protected] Politica - 19 gennaio 2011 Sannino si dimette e spara a zero su come versa la palestra comunale Volla - "Con questo atto mi riprendo la mia libertà personale e spero che questo gesto serva da sprono alle coscienze istituzionali e politiche, affinchè l'attività sportiva e cestistica possa essere alla portata di tutti i ragazzi nel nostro comune". Non usa mezzi termini Pasquale Sannino, ex vice-Presidente del C.S.D. Basket Volla, per spiegare le ragioni delle dimissioni date dopo 15 anni di impegno appassionato in questo sport. La società vollese che nel 1998 volò fino alla serie D, in mancanza di un palazzetto dello sport si allena nella palestra comunale"G. Falcone" di via Famiglietti: campo da gioco disastrato, imbottitura antinfortunistica e tracciature del campo da gioco non a norma, servizi igienici fatiscenti, costituiscono le infelici condizioni di gioco denunciate da Sannino nella lettera di dimissioni. "Sono stufo di lavo- rare senza prospettive in un clima in cui manca palesemente la volontà di far crescere lo sport" prosegue Sannino "a fine estate 2008 furono fatti dei lavori e la palestra ci venne riconsegnata a novembre in pompa magna dall'attuale vicesindaco Pasquale Guastafierro, dall'assessore allo sport Tommaso Rea e dall'assessora alla pubblica istruzione Geltrude Molisso. Dopo cinque mesi la struttura cadeva a pezzi. Grazie alle sollecitazioni del sindaco Salvatore Ricci, la ditta che aveva eseguito i lavori procedette ad una sommaria riparazione del campo di gioco, ma dopo investimenti di svariati centinaia di migliaia di euro da parte dell'amministrazione comunale siamo punto e a capo". Rassegnando le dimissioni "irrevocabili" a settembre, Pasquale Sannino chiedeva all'amministrazione un incontro pubblico. Gli incontri, come testi- Rifiuti, camion alle fiamme La palestra di via Famiglietti moniato anche dall'assessore Rea, ci sono stati: "Ci siamo riuniti insieme alla commissione consiliare sport e in quell'occasione il presidente del C.s.d. Basket Corrado Coppola si è dissociato da Sannino. Infatti con lui abbiamo un'ottima collaborazione e abbiamo firmato il protocollo d'intesa con la società e le scuole per la gestione della palestra. Pertanto, considerando che da settembre è stata fatta manutenzione al campo, ritengo chiarita la discussione". Ilaria Campanile [email protected] Un autocompattatore della «Falzarano», ditta che ha in appalto la raccolta dei rifiuti a San Giorgio a Cremano è stato parzialmente distrutto da un incendio. L'episodio è accaduto poco prima delle 13.30 in via Sandriana, di fronte al campo sportivo "Paudice", dove in genere sostano i camion per le operazioni di travaso dei rifiuti. Secondo una prima ricostruzione, l'autocompattatore era stato riempito da materiale indifferenziato ed era fermo in attesa di essere portato via dagli autisti. Per cause non ancora accertate si sono sprigionate le fiamme che, in poco tempo, hanno distrutto la cabina di comando e la parte anteriore della carrozzeria del mezzo. A pochi metri, un residente, in preda al panico, ha tentato di spostare la sua auto minacciata dalle fiamme ed è caduto rimanendo ferito ad un braccio. Gli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano ed i Vigili del Fuoco stanno cercando di stabilire le cause dell' incendio. l’Ora Politica - 20 gennaio 2011 Fiat, dal 18 ripresa produttiva a tempo Prima ripresa produttiva del 2011 per gli operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, che da martedi' 18 gennaio varcheranno i cancelli, aperti fino a venerdi' 21. Martedi' riprenderanno a lavorare i soli addetti alla lastratura e alla verniciatura (circa 1100 operai), mentre da mercoledi' e' previsto il rientro anche degli addetti al montaggio. La ripresa di quattro giorni riguarda esclusivamente gli addetti al modello Alfa 159, unico ancora in produzione al Giambattista Vico. Fermi, ancora una volta, gli oltre 2400 lavoratori addetti al modello Alfa 147, modello ormai dismesso da maggio scorso, che resteranno a casa in cassa integrazione in deroga. l'Ora Ecco i bonus rifiuti per i meno abienti e interventi per i minori Agnese Sannino da anni impegnata sul fronte delle politiche sociali San Sebastiano al Vesuvio L'amministrazione comunale di San Sebastiano al Vesuvio inaugura il nuovo anno puntando su due settori della pubblica amministrazione: politiche sociali e lavori pubblici. Per quanto riguarda il capitolo lavori pubblici già nei primi giorni dello scorso mese era stato aperto il cantiere per la riqualificazione dei marciapie- di e del manto stradale di viale Leonardo Da Vinci, invece nei giorni proprio a cavallo delle festività natalizie è partito il primo lotto di lavori per la messa in sicurezza delle due scuole sansebastianesi: la scuola Gaetano Salvemini e la scuola Sandro Pertini. Nei primi mesi del 2011 sono previsti l'avvio di altri due cantieri, così come ha dichiarato l'assessore ai lavori pubblici Biagio Pizzo: "A breve partirà la riqualificazione di via Selene e i lavori di pubblica illuminazione di viale Astronauti. Nonostante le poche risorse a disposizione ha concluso Pizzo - l'amministrazione comunale sansebastianese tiene fede alla programmazione presentata per i lavori pubblici". È invece l'assessore alle politiche sociali Agnese Sannino ad illustrare gli importanti interventi previsti per il nuovo anno. "Anche quest'anno abbiamo previsto un fondo di circa dieci mila euro per rendere meno pesante l'imposta sui rifiuti urbani per quelle famiglie sansebastianesi che hanno maggiori difficoltà economiche. Inoltre - ha aggiunto Sannino - grazie ai fondi raccolti con il 5 per mille agli enti pubblici abbiamo previsto una serie di iniziative a sostegno dei minori". Altra importante iniziativa sostenuta dall'assessorato sansebastianese per politiche sociali è il riavvio del consultorio familiare che in città mancava da oltre venti anni. Salvatore Esposito [email protected] Fatti - 21 gennaio 2011 Comune-Comitato, sulle strisce blu è ancora braccio di ferro A Portici, dopo sette mesi finalmente il Comitato visiona le carte Portici - Da una parte l'amministrazione comunale di Portici, dall'altra il comitato strisce blu: sette mesi di richieste e attese per avere a disposizione gli atti che disciplinano la sosta a pagamento sul territorio. "Lo scorso 4 gennaio - spiega Leonardo Di Maggio, presidente del comitato - siamo stati invitati in municipio e, alla presenza del sin- daco Vincenzo Cuomo, abbiamo visionato la documentazione mancante che, dopo tutto questo tempo, è stranamente comparsa. L'amministrazione ci ha comunicato che i proventi derivanti dalla gestione delle aree di sosta a pagamento e riscossi sull'apposita risorsa della parte entrata del bilancio comunale non hanno specifico vincolo di de- stinazione, ma concorrono al finanziamento delle spese correnti del bilancio". Dal canto suo, il comitato ha fatto riferimento al Codice della strada: "Nell'articolo 7 - continua Di Maggio - si legge che i proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento, e le somme eventualmente eccedenti a interventi per migliorare la mobilità urbana". Da quando è stato costituito, l'organizzazione ha come obiettivo quello di informare l'opinione pubblica sulla corretta applicazione delle normative sulla sosta a pagamento attraverso uno strumento trasparente. "Nei prossimi giorni - dice il presidente - siamo stati invitati a pagare 132 euro per ritirare altri documenti, così potremo valutare in modo completo tutta la documentazione riguardante la questione strisce blu. Per questo motivo, invito i cittadini a iscriversi al comitato in modo da contribuire a una causa che interessa tutti in prima persona". Donatella Alonzi [email protected] A Volla c’è una casa tra misteri e andirivieni Volla - A tratti misteriosa,suscita nell'intera popolazione un'enorme curiosità. Stiamo parlando della casa in via Monteoliveto, denominata "la casa degli incontri". Impossibile scoprire chi sia il proprietario dell'abitazione, riservatezza su tutto. Perchè tanta discrezione? E soprattutto perché c'è un così incessante via vai di macchine che entrano ed escono? In giro si dice che dalle parti di via Mponteoliveto organizzino strani festini, a base forse di sesso. Una macchina si avvicina al cancello, aspetta che lo aprano e poi entra. Un'altra macchin dietro, aspetta che il cancello sia completamente richiuso per farlo riaprire e d entrare. Siamo stati ad attendere ore: il gioco delle macchine si è ripetuto più volte. Tutto avvolto nel mistero. Luana Paparo [email protected] Fatti - 22 gennaio 2011 Rosso Napoletano, l’agenda chic E' uscita da poco ed è già un oggetto cult! Lontano dagli stereotipi del Nord che ha da sempre tentato di monopolizzare certi tipi di attività come il networking televisivo e quello editoriale, l'agenda ROSSO NAPOLETANO si colloca in quella nicchia di mercato della più famosa SMEMORANDA, senza nulla da invidiare alla stessa: grafica accattivante, allestimento perfetto, contenuti particolarissimi. Prima nel suo genere in Campania, è nata sull'onda emozionale del famoso ed omonimo evento celebrato il 16 marzo 2010 a Napoli presso il Teatro Augusteo, e dello stesso ne ha copiato lo spirito; Audio 2, Enzo Gragnaniello, Gigi Finizio, Franco del Prete, Tony Esposito, Enrico Varriale della Domenica Sportiva, il giornalista di RAI 3 Mimmo Liguoro, Fred Bongusto (napoletano d'adozione), Peppe Iodice, Beppe Vessicchio e tanti altri ancora che aderirono all'iniziativa, nell'agenda ROSSO NAPOLETANO gli stessi personaggi , ed altri accodatisi in seguito, al di là del semplice contributo artistico, hanno voluto dedicare ai lettori alcuni aforismi e pensieri che abitualmente li caratterizzano in particolare. Gaetano Guerra Vesuvio tour: tra strade eternamente dissestate e rotonde pericolose I Comuni spenderebbero in risarcimenti, meno se aggiustassero le strade Strada che vai, buca che trovi. Attraversare o percorrere in auto alcune strade del vesuviano oramai è diventato un percorso a ostacoli e a pagarne le conseguenze,pedoni che imbattono in delle buche vertiginose e automobilisti che rischiano di usurare l'auto.E' il caso della strada che collega Volla a Casalnuovo, Tavernanova e Pomigliano D'Arco, in via Nazionale delle Puglie. Il tema da affrontare è serio. Molto spesso il Comune di Napoli spreca più soldi nel risarcimento dei danni provocati dalla cattiva manutenzione delle strade che nella cura della stessa. Per non parlare dell'ulteriore dissestamento sancito dalla pioggia. Insomma,come risolvere? Il caso ha suscitato una sorta di gioco di società "acchiappa la talpa", Più Comuni pronti ad incolparsi l'uno con l'altro sull'appartenenza della strada, impossibile capire fino a quando il Comune responsabile non deciderà di incaricarsi del problema, sperando che non sia,come sempre,un dramma a sensibilizzare le coscienze.Ma i Misteri legati alle strade,come sempre,sono innumerevoli,un ulteriore punto di domanda sorge nei confronti del percorso in via dei Romani,strada che collega Volla a Sant'Anastasia,Madonna dell'arco e Pomigliano d'arco,chiusa al traffico,oramai da mesi,a causa dei lavori in corso della G.O.R.I. Il dubbio sorge spontaneo,la strada bloccata da anni,a mesi alterni,è ormai chiusa da tempo,e la situazione in tutti questi anni è sempre stata la stessa, tanto è vero che il problema sussite,ma quali sono in realtà i lavori da svolgere? e perchè non si riesce ad arrivare ad una conclusione? In compenso il Sindaco di Pomigliano D'arco, Lello Russo, ha pensato bene di agevolare la sicurezza del cittadino istituendo nuove rotonde in più parti del Paese. Come sempre, si cerca di compensare, laddove c'è un problema evidente, rattoppando altrove. Luana Paparo [email protected] Fatti - 23 gennaio 2011 Corsi per neo mamme Centro sociale, eletto e baby massage gratis il nuovo direttivo AL CONSULTORIO DI PORTICI Un bel progetto, da esportare Portici - Nonne e zie che accudivano in passato i bambini di figlie e nipoti, oggi, qualora fosse necessario, possono essere sostituite dagli psicologi, dai ginecologi e dalle ostetricie del consultorio familiare di corso Umberto. Alle nuove mamme, spesso sole, vengono proposti corsi gratuiti di preparazione al parto ma anche corsi post-parto che assistono così le donne lungo le tappe fondamentali della loro nuova realtà. Ma non solo, le donne possono ricevere anche un aiuto psicologico e imparare a mantenere il legame fisico con i propri piccoli attraverso un corso di baby massage. Imparando a massaggiare i propri figli, stabiliscono un continuum tra le carezze al pancione e la fase successiva alla nascita e contribuiscono ad aumentare in questo modo la conoscenza reciproca tra bambino e genitore. I corsi sono aperti ovviamente anche ai padri. Roberta Migliaccio [email protected] Pollena Trocchia - Una grande affluenza di votanti ha portato, al rinnovo del Consiglio direttivo del Centro Sociale Anziani. Per la prima volta siede in Consiglio una donna, l’ottantenne Vittoria Petrucci. Con Ciro Romano presidente, a capo dell’unica lista in corsa, sono stati eletti Mario Perrotta, Ciro Busiello, Gennaro Quintavalle, Antonio Pizza, Giustino Marrazzo, Luigi Perrotta, Giuseppe Di Sarno, e Mario Montella. Circa seicento aventi diritto sono recati alle urne, allestite all’interno del Palazzo Municipale di corso Umberto I. Soddisfatto il sindaco Francesco Pinto che ha dichiarato: “Esprimo vivo compiacimento per la grande partecipazione alle operazioni di voto. Auguro buon lavoro al presidente Romano e ai nuovi componenti del direttivo auspicando che, come è stato fino ad ora, continui la collaborazione tra il Comune e il Centro sociale Anziani che fino a questo momento è stata intensa e particolarmente proficua”. Collaborazione e confronto è ciò che si augura anche Giuseppe Campajola, assessore alle Politiche sociali: “La nostra amministrazione ascolterà con attenzione le proposte del nuovo direttivo, con il quale intavolerà un discorso di sinergia per il bene della comunità”, ha dichiarato. “E’ stato un successo maggiore di quello registrato nelle precedenti elezioni - ha affermato il presidente Ciro Romano – soprattutto per la grande affluenza di anziani che si sono recati alle urne da tutta la cittadina. Si tratta di una manifestazione di grande unità che ci rende orgogliosi”. l’ora Fatti - 24 gennaio 2011 Uno spiraglio La storia dolce di per le guide Fernanda Paparo, Ercolano - L'Ente Parco Nazionale del Vesuvio si appresta a rinnovare la convenzione alle trentasette Guide Vulcanologiche protagoniste, nei giorni scorsi, di una protesta al Gran Cono. E' quanto emerso al termine della riunione tra il presidente dell'Ente Parco Ugo Leone e una rappresentanza di lavoratori. ''Ci accingiamo al rinnovo della convenzione che dovrebbe essere triennale - fa sapere il presidente Leone - e la proposta dovra' passare per il consiglio direttivo dell'Ente''. Dunque, uno spiraglio si apre per le Guide. Nei primi giorni dell'anno misero in atto una protesta contro la decisione dell'Ente Parco di consentire, in via eccezionale, l'ingresso gratuito per le visite al Cratere e per il parcheggio nell'area a quota mille fino al 15 gennaio, in attesa dell'affidamento dei servizi ad un soggetto. Le Guide, infatti, detengono una piccola quota su ogni ticket staccato per accompagnare i turisti dal parcheggio al Gran Cono. l'Ora “una suora per amica” Una vita spesa per gli altri. Dagli orfani a Bari a San Giorgio a Cremano San Giorno a Cremano - Il motto potrebbe essere "una Suora per amica", una donna, oramai più che ottantenne, con un passato talmente ricco da poterci scrivere un libro. Fernanda Paparo, un nome, una leggenda, una vecchietta, ricurva sulle sue spalle, che sembra portare ancor'oggi il peso delle sue esperienze, da sola, come sempre, con orgoglio e fermezza. Ha passato tantissimi anni, se non la maggior parte della sua vita,in un orfanotrofio a Bari,dove accudiva bambini di ogni età, abbandonati dalla nascita o diventati orfani con gli anni, attraverso delle iniziative emozionanti. A sentire i suoi racconti, sul Natale trascorso da questi bambini o su qualsiasi altra fe- stività e non che li coinvolgeva,assale addirittura una sorta d'invidia, l'amore e la gioia che trasmette parlando è a dir poco commovente. Come può una donna, dopo così tanto tempo emozionarsi ancora parlando di un bambino che gioca semplicemente a pallone? Sono queste le bellezze delle vita,ed è questo che porta l'animo umano a riflettere su quanto si è incontentabili e viziati abituati alla società del materialismo. Oggi è stata trasferita a San Giorgio a Cremano, per avvicinarsi alla sua famiglia e trascorrere la senilità vicina ai suoi cari. E' entrata a far parte del Convento in via Cimitero delle Suore della Beata,nell'ordine delle Suore Crocifisse, insieme alle quali oltre al catechismo e all'adorazione, tenta ancora di rimanere in contatto con i giovani, sopratutto attraverso il canto, coinvolgendo nella Parrocchia, miriadi di ragazzi. Una donna esile che nonostante tutto, nonostante l'età, gli acciacchi e l'ormai stanchezza, tenta di lanciare i suoi messaggi di pace,in una maniera in cui, solamente una "Suora per amica" può fare. Luana Paparo [email protected] Storie - 25 gennaio 2011 La storia di Ayo, morta due volte perchè dimenticata AYO OKESOLA quattro anni morta dopo il ricovero in ospedale C'è ancora dolore nelle parole di Mobo Okesola. "Non importa il tempo che è passato, io chiedo sempre di sapere la verità." . Inizia così il padre di Ayo, una bambina di 4 anni morta in seguito ad una operazione di ernia ombelicale. La bambina è stata ricoverata presso il reparto di Chirurgia pediatrica della Seconda Università di Napo- li, collocato a Cappella Cangiani. La bambina stando a quanto dicono i medici, è morta diverse ore dopo l'operazione. Prima di iniziare era stata praticata un'anestesia spinale e poi Ayo è stata portata in sala operatoria per un intervento considerato semplice. Il padre racconta che i medici lo avevano definito "un intervento di routine". Dopo l'operazione Mobo e i coniugi Balestrieri, suoi vicini di casa, che da tempo erano vicini alla famiglia, allertano più volte il personale medico che Ayo tardava a risvegliarsi. " Ci hanno detto di restare calmi" spiega Anselmo Balestrieri e continua : "Abbiamo sporto denuncia perché vogliamo sapere la verità. Non si può morire così a 4 anni.". La famiglia Okesola è da tempo in Italia, Mobo è un commerciante 35enne con regolare permesso di soggiorno. Da tempo erano aiutati dalla famiglia Balestrieri, soprattutto da quando anche la mamma 32enne li aveva lasciati dopo aver lottato contro un tumore, circa due anni fa. Mobo ha altri due figli maschi, di 18 e 20 anni. Dopo questo tragico evento la procura della repubblica di Napoli ha aperto un'inchiesta, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo e in città tutti si sono stretti intorno al dolore del padre, ma solidarietà e vicinanza non possono ridare a quest' uomo sua figlia. Ad ogni modo Mobo spera che con il tempo la magistratura possa dare giustizia al suo dolore. Monica Caterino [email protected] Auguri nonno Vincenzo San Giorgio a Cremano - Cento candeline che rappresentano un secolo di vita accanto ai propri cari. A spegnerle, lo scorso primo gennaio, è stato Vincenzo Tarallo, che ha così iniziato il 2011 con un doppio festeggiamento. Al civico 127 di via Pittore, dove l'uomo abita con la moglie Adelia Ebreo di 95 anni, nel giorno del suo compleanno erano presenti la figlia Lucia con il marito Antonio, il figlio Michele con la moglie Adriana, i nipoti, i parenti e tanti amici che hanno voluto dimostragli il loro affetto in un momento da ricordare. Fra gli invitati, il sindaco Mimmo Giorgiano e il vicesindaco Giorgio Zinno che hanno regalato al centenario una torta preparata dal maestro Sabatino Sirica. Donatella Alonzi [email protected] L’inchiesta - 26 gennaio 2011 FUORI TRATTA La notte, in strada c’è “La gatta” che aiuta le prostitute Una collaborazione tra l'associazione Antigone e la cooperativa sociale Dedalus dà vita a "La gatta", inserita in un progetto più ampio dal titolo "Fuori tratta". Da 11 anni sul territorio napoletano, i collaboratori dell'associazione e della cooperativa, offrono alle LA COOP prostitute di “Coi tagli al strada inforterzo settore, mazione, preci è saltato venzione e il numero verde” supporto ai denuncia Andrea percorsi di Morniroli uscita. Facendo riferimento all'art. 18 (programmi di assistenza e integrazione sociale degli stranieri in Italia) del Te- sto Unico sull'Immigrazione e potendo usufruire di un fondo del Centro Nazionale per le Pari-opportunità, "La gatta" opera così: "abbiamo un'unità mobile - spiega Andrea Morniroli, membro della coop - che gira per le strade di Napoli e provincia dando alle ragazze informazioni sui loro diritti. Alcune di loro che credevano di essere sole, iniziano a fidarsi e magari si affidano a noi. Quando ciò accade, le conduciamo in nostre strutture di accoglienza, le aiutiamo ad ottenere il permesso di soggiorno a scopo di protezione e infine le inseriamo in un percorso lavorativo". Le prostitute che avevano bisogno di aiuto fino a qualche tempo fa, potevano contattare "La gatta" attraverso un numero verde: "con i tagli al terzo settore - prosegue Morniroli - non abbiamo più il numero verde e pos- LA STRADA Aumenta anche da noi la prostituzione maschile siamo usufruire di un finanziamento di 2 milioni di euro. In passato erano 8 milioni". Per quanto riguarda il fenomeno della prostituzione, sI è molto diffusa quella "da povertà" per cui uomini e donne si vendono per comprare casa o per pagare l'assistenza sanitaria, è molto più esteso lo sfruttamento ai danni soprattutto di nigeriane e donne dell'Est. Le nigeriane, spesso minorenni, giungono in Italia con un debito familiare di 50-60mila euro e le Madame, le donne con cui prendono contatto in Nigeria e che le buttano per strada in Italia, le sottopongono ad ogni tipo di violenza compreso il rito vodoo (una sorta di fattura) che le tiene incatenate alla strada. Le donne dell'Est sono sfruttate da amici, parenti o fidanzati e subiscono a volte quella che Morniroli definisce "tratta dolce": i loro aguzzini le ricoprono di regali e poi le obbligano a battere. La prostituzione però non è solo femminile. Nel caso degli uomini, lo sfruttamento è quasi inesistente, i clienti vengono adescati soprattutto sui pullman ed è un fenomeno, questo, che coinvolge in maggior numero i Rom, che così si sostengono. Roberta Migliaccio [email protected] L’intervista - 27 gennaio 2011 In lei la femminilità e la vis comica trovano un perfetto connubio; la incontriamo nei camerini del Teatro Diana a Napoli pochi minuti prima di andare in scena con questo capolavoro partenopeo che è "Novecento Napoletano", per la regia di Bruno Garofalo e come illustre partner Federico Salvatore; ROSARIA DE CICCO, NEL CLASSICO RAPPORTO "ODIO AMORE", CHE OGNI ARTISTA NAPOLETANO VIVE CON LA PROPRIA CITTA', TU COME LO VIVI? Dipende dai momenti, alle volte vivo dei momenti per quello che riguarda la mia città di odio, anche se a dire il vero sarebbe più giusto che fosse la città ad odiare noi! Ed infatti mi aspetto che da un giorno all'altro il Vesuvio si vendichi in maniera feroce! Quindi a dire il vero provo più un sentimento di dolore verso chi ha contribuito alla distruzione del tessuto cittadino! Per fortuna la nostra meravigliosa città è sempre disposta a perdonarci! CINEMA, TELEVISIONE E TEATRO QUALE DI QUESTE TRE DIMENSIONI CREDI CHE TI SI ADDICA? Assolutamente il Teatro, anche se a dire il vero io parlerei anche di una quarta dimensione che ha fatto parte della mia vita: La Radio, sia come sceneggiati radiofonici che come conduzione, li ho fatti entrambe ed è stata davvero un'esperienza piuttosto esaltante e ne ho molta nostalgia! Ma come ti dicevo il Teatro è assolutamente importante, e non è perché stasera mi trovi qui a recitare "Novecento Napoletano", L’ARTE DI UNA VITA Rosaria De Cicco tra cinema, teatro e televisione con passione LA NUOVA COPPIA Federico Salvatore e Rosaria De Cicco il Teatro è come la famiglia presso cui ritorni; non puoi amare questo lavoro se non nasci col Teatro e non lo puoi capire se non ti formi col Teatro!- DOPO LA FORTUNATA TRASMISSIONE CON RENZO ARBORE, QUANTO CREDI ABBIA CONTRIBUITO QUESTO PERSONAGGIO NELL'EVOLUZIONE DEL TUO PERCORSO ARTISTICO? Di certo mi ha fatto molto curriculum aver partecipato all'ultima trasmissione televisiva di Renzo Arbore, ma diciamo che se l'avessi incontrato in una fase più giovanile della mia carriera sicuramente avrebbe significato qualcosa in più; ma averlo incontrato nella maturità artistica mi ha solo arricchito di quel bagaglio di professionale improvvisazione che solo un personaggio dello spessore di Renzo Arbore avrebbe potuto avere. Lui mi diceva sempre prima di entrare in scena: "Non mi dire niente, non mi dire niente! Se no poi non ci divertiamo!" SE DOVESSI SCEGLIERE DA QUALE REGISTA FARTI DIRIGE- RE CHI SCEGLIERESTI? Guarda, adesso che so che sta facendo anche Teatro sceglierei Paolo Virzì, oddìo anche Pupi Avati, ma credo più Paiolo Virzì perché sarei in grado di stabilire da subito un feeling! Perché lui le mezze calzette li fa diventare bravi ed i bravi li valorizza veramente di tanto! COSA NE PENSI DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE MADE IN ITALY? Il Cinema è assolutamente provinciale e non possiamo di certo competere con i colossal stranieri noi che siamo pieni di "cinepanettoni"; ma a dire il vero qualcosina di nostro si salva, ad esempio hanno candidato all'Oscar "La prima cosa bella" non a caso di Paolo Virzì, e ci sono anche diversi artisti bravi, ma non si può fondare l'arte di fare il Cinema solo sulla bravura di pochi! Lo stesso dicasi per la Televisione che ci propina trasmissioni Trash in quantità industriale, mentre sarebbe auspicabile un ritorno al Varietà, dove le ballerine sapevano fare le ballerine, i cantanti sapevano fare i cantanti e così via! Guarda io strozzerei gli autori e i dirigenti delle televisioni italiane per tutto quello che stanno pubblicando! COSA CONSIGLIERESTI AD UN ARTISTA EMERGENTE CHE VOGLIA APPRODARE AL MONDO DELLO SPETTACOLO? Studiare, studiare e studiare! Questo lavoro non è fatto di "Grande Fratello" e di cosce al vento! Questo rispondo a chi mi chiede consiglio! Gaetano Guerra [email protected] Blog - 29 gennaio 2011 “A crudo” a Portici è di scena il Jazz BLOG culture, spettacoli, sport, società VITE AL MASSIMO Bello, famoso e vesuviano. Fabrizio non si monta la testa, studia e punta sulla qualità Comincia stasera 14 Gennaio la rassegna musicale "A crudo" che accoglierà noti musicisti del panorama blues e jazz made in Italy al wine bar Gravina 13 di Portici. "Portare la musica nella mia città spiega Gianluca Bugnano, direttore artistico dell'evento, non è semplice. I ragazzi di Portici devono avere la possibilità di ascoltare grandi artisti e la loro musica. Si parte stasera con Francesco Villani al piano e Giannuca Bugnano alla batteria, ospite Luca Aquino, top jazz 2010 (sopra in una foto di Andrea Boccalini). Venerdi 21 Gennaio Gennaro Porcelli, chitarrista di E. Bennato canta su note Blues con il suo trio. L'ultimo venerdi di Gennaio invece, Marcello Coleman colorerà il Gravina con il suo inconfondibile sound raegge. Tutti i venerdi fino a fine Febbraio appuntamento con la musica. Cristina Coppa [email protected] Il sogno di Fabrizio Nevola: dopo “Capri”, con Massimo Ranieri in Tv Dal palco del liceo scientifico di San Giorgio a Cremano, dove ha vestito i panni di re Ferdinando, alla televisione nel ruolo di Riccardo, uno dei figli di Filumena Marturano. A 31 anni, Fabrizio Nevola, attore sangiorgese, di strada ne ha fatta, ma la sua umiltà non gli fa montare la testa. Nessuna aria da divo, quindi, per il bel Vittorio della fiction di Rai Uno, "Capri 3", che ha conquistato le più giovani, e non solo loro, anche grazie alla sua spontaneità. Costretto a "emigrare" a Roma per motivi professionali, resta comunque legato alla sua terra dove torna spesso. "Oltre ad avere la famiglia e gli amici di sempre - dice Fabrizio - qui ho trascorso gli anni della mia adolescenza. A San Giorgio ci sono i miei ricordi: la scuola, le prime storie d'amore… Mi sono trasferito perché, anche se c'è una consoli- data tradizione teatrale, a Napoli non si punta sulla formazione, c'è una chiusura in tal senso". Dizione perfetta, che di tanto in tanto fa trapelare il suo accento partenopeo, Fabrizio ha iniziato con la sua passione, il teatro, anche se il piccolo schermo lo ha reso come lui non si definisce, famoso. ProMassimo Ranieri rivede il maestro Eduardo prio qualche settimana fa, in prima serata su Rai Uno, insie- ne di svelare, e qualche consiglio ai me con Massimo Ranieri e Marian- giovani talenti vesuviani: "Continuagela Melato è stato fra i protagonisti te a fare il vostro lavoro ogni giorno, di "Filumena Marturano", commedia credendoci, senza però ricercare il di Eduardo De Filippo portata in tv e successo a tutti i costi. Lo dice la patradotta in italiano. Tanti progetti in rola: se poi succede, è successo". Donatella Alonzi cantiere che Fabrizio, da buon [email protected] letano scaramantico, non ha intenzio- Sport - 30 gennaio 2011 Il Pocho, Diego e quel La rivincita della città legame Napoli-Argentina Un sogno targato Napoli "Argentina, Argentina, Argentina" era questo il grido che accompagnava Diego Armando Maradona, re indiscusso di una nazione che lo portava in gloria, alla conquista del mondiale 1986 nello stadio Azteca di Città del Messico. Ed era con la stessa passione che i tifosi del Napoli gli dedicavano cori negli anni dei trionfi, nei quali uno scugnizzo di Villa Fiorito capovolse l'Italia del pallone facendo diventare il capoluogo campano il centro del mondo. Diego è stato il calcio in una città che vive di calcio lasciando a Napoli un ricordo indelebile. Sono passati quasi venti anni dagli ultimi giorni di quella che è stata l'età dell'oro del pallone sulle rive del golfo. Oggi, a distanza di tanto tempo, i tifosi provano a rivivere un sogno aggrappandosi all'estro di un altro scugnizzo argentino, Ezequiel Lavezzi, che con la sua velocità e le sue quasi irriverenti serpentine ha fatto riaccendere l'entusiasmo in un popolo per troppo tempo avvolto nello scoramento. Fra prodezze in campo e notti brave, oggi come ieri sono ancora il genio e la sregolatezza argentina a dominare la scena a Fuorigrotta, accostando chi di Napoli ha scritto la storia calcistica regalandole i più importanti successi a chi sembra vorrebbe aggiungere altri meravigliosi capitoli. "Argentina, Argentina, Argentina" era questo il grido, ma qui al San Paolo è come urlare Napoli. Mario Melucci Sono bastate settantadue ore al Napoli per smaltire i postumi della sosta natalizia. Dalla delusione della sconfitta di San Siro, 3-1 a favore dell'Inter, al rinnovato entusiasmo dopo la magica notte di Fuorigrotta: gli azzurri hanno spazzato via la Juventus con un roboante 3-0 targato Cavani balzando solitari al secondo posto a quattro lunghezze dal Milan. Sembra passato un secolo da quando ci si organizzava in fretta e furia per allestire una squadra da presentare ai nastri di partenza dopo la tormentata estate del fallimento: era il 2004 e da allora tanti passi sono stati fatti per riportare il club nel calcio che conta. Napoli sembra essersi riaccesa all'improvviso, aggrappata ad uno sport che ha sempre vissuto con un sentimento di rivalsa sociale: un sud troppo spesso bistrattato che mette lo sgambetto ad un nord troppo pronto a puntargli il dito contro. Era di questo che la città aveva bisogno ed è di questo che la città sembra essere grata alla squadra in un momento in cui la stessa torna ad essere al centro delle cronache a causa dell'emergenza rifiuti, ennesima pagina triste di un meraviglioso libro quale è il capoluogo campano. Mancano ancora tante partite, ma il Napoli è lì e conta di esserci su tutti e tre i fronti. Martin Luther King diceva: "Io ho un sogno", Napoli…ne ha tre. Mario Melucci [email protected] Blog - 31 gennaio 2011 Artemisia, percorsi d’arte e cultura Promuovere la conoscenza del patrimonio storico, artistico, archeologico e ambientale attraverso eventi, visite guidate, laboratori e corsi specialistici. Dal 2005, è l'obiettivo di Artemisia, associazione culturale nata dall'idea di tre storiche dell'arte abilitate alla professione di guida turistica. Dai percorsi tematici a quelli enogastronomici: le attività di Artemisia sono rivolte ai turisti e alle scuole per sensibilizzare i più giovani con iniziative che prevedono lezioni in aula e visite sul posto. "La nostra regione - spiega la presidente Alessandra Buondonno di Portici è piena di tesori. Per far decollare il turismo, le amministrazioni locali dovrebbero creare una rete, lavorare in sinergia per realizzare un progetto in cui siano incluse non solo le visite guidate, ma anche altri servizi, ad esempio quelli alberghieri e di ristorazione". Donatella Alonzi [email protected] Rock’n ‘Rallo, in consolle suonano i Depeche e gli Strokes PERFECT MONKEY L’altro volto di Rock’n ‘Rallo Pollena Trocchia - Dj rock, producer di reggae ed elettronica, ferroviere, vesuviano. Gianni Rallo nei suoi 33 anni non si è mai fermato, sempre lì a mettere dischi, far ballare la gente, suonare. Le sue serate Rock'n'rallo sono molto note nella scena musicale napoletana, così come la sua nuova band, i Perfect Monkeys. Seleziona musica da circa 20 anni, poi, dopo aver lavorato al Nord come fer- roviere (e contemporaneamente fattosi le ossa da djrock nei locali toscani), torna a Napoli e fa parte di alcuni progetti reggae come Fly Over e Conscious Sound. Quattro anni fa apre il nuovo Kinky, locale di punta della scena reggae napoletana, ma dopo 12 mesi abbandona: "Una bellissima esperienza- dice Gianni- ma avevo voglia di fare cose nuove, di organizzare concerti". Poi ancora se- rate in collaborazione con il Lido 69 a Fusaro, sempre con i ritmi in levare, e direzioni artistiche in piccoli locali del centro storico di Napoli come il Confusion. "Una delle più belle realtà artistiche napoletane- fa sapereè stata però Upnea, collettivo artistico che organizza eventi in piccoli spazi, come palazzi antichi e localini. Da questo punto di vista, Napoli è in crescita, nonostante le apparenze". Oggi Gianni ha 2 progetti: il djset Rock'n'Rallo, dove propone le più grandi hit del rock, come Depeche Mode, Strokes, Jet, dell'electrorock (la musica più ballata al momento), del punk e dello ska. Potete trovarlo dietro la console del Duel Beat, Sudterranea e Deja Vu. L'altro progetto si chiama invece Perfect Monkeys, una band che ha messo insieme alla splendida voce di Scilla (cantante vollese) e ad un percussionista. Triphop, ritmi funk e soul, tra Erikah Badu e Amy Winehouse. Un pensiero sulla scena musicale napoletana: "La scena artistica è molto valida, e dopo il "vuoto" di un paio di anni fa sembra sia tornata la voglia di divertirsi. C'è bisogno di altri dj rock, di locali che facciano migliaia di persone e che non suonino solamente musica house e latino-americani". Luigi Ferraro [email protected] Blog - 32 gennaio 2011 A San Giorgio il salame più lungo d’Italia San Giorgio a Cremano - Pesa 70 chili ed è lungo oltre 45 metri: è il salame più lungo d'Italia. Lo si può vedere e soprattutto assaggiare al Tallioo di San Giorgio a Cremano dove i fratelli Fofò e Ciro Ferriere che gestiscono il locale, storica birreria alle pendici del Vesuvio, lo offrono assieme all'aperitivo e a tutti coloro che si siedono ai tavoli del pub o della taverna. Il "Mega-Salame" è prodotto dal Rifugio Crucolo, uno dei più antichi salumifici artigianali italiani con il marchio della Filiera Agroalimentare Trentina. L'insaccato si presenta arrotolato in una bobina di legno, viene offerto affettato o in un soffice panino da cocktail spalmato di un pregiatissimo burro salato. Il confezionamento è di quelli doc ed viene fatto secondo la tradizione con le carni ottenute dai maiali allevati in casa dalle famiglie trentine che li nutrono con patate, ghiande ed ogni genere di scarto di cucina, che conferisce alla carne un gusto genuino e caratteristico. L'Ora Burlesque e il video clip girato dal regista Giovanni Mazzitelli In uscita il 21 gennaio Easy Coffee, l'ultimo brano della boyband porticese Burlesque. Alla regia del videoclip un giovane talento vesuviano, Giovanni Mazzitelli, già noto per aver realizzato assieme al forum dei giovani di Portici la prima edizione del Miglio d'oro film festival, concorso dedicato al cortometraggio e alla fotografia tenutosi lo scorso Dicembre a Portici. La collaborazione artistica con il gruppo è nata dopo aver ascoltato la loro prima raccolta di lavori, "Sono nate le prime idee - spiega il giovane regista porticese - Abbiamo scritto insieme una sceneggiatura dopo aver smussato (per rientrare nel nostro budget) quelle che sono le eccellenti doti immaginative della sceneggiatrice Beatrice Monti e da subito molte figure di diverso genere si sono affiancate al progetto trovandolo non solo divertente ma anche vincente, nel suo piccolo. Il risultato è stato molto soddisfacente". Ingloba nel video diversi tipi di inquadrature e tempi molto stretti per le scene, donandogli un brio ed un tocco molto personale, in perfetta armonia con lo stile del brano. Dal suo sguardo intenso viene fuori la sua determinazione e la passione vera per la macchina da presa. Non teme che emergere sia difficile se vive in provincia, ma ha fiducia nelle sue capacità. "Non credo che sia più difficile intraprendere la strada fuori da quelli che vengono definiti i poli cinematografici italiani come Roma o Milano o la nuova meta piemontese, Torino, per il semplice motivo che in alcuni casi questi luoghi diventano fucine per i giovani che credono di muoversi in maniera migliore, solo perchè facenti parte di un "luogo", che purtroppo oggi però non offre le opportunità di una volta. Il modo migliore per imparare a girare un film è fare gavetta. Mazzitelli con i Burlesque "Pensate - dice infine il regista a chi muove i primi passi nel campo- di poter arrivare ovunque e raccogliete ogni esperienza nel bene e nel male, ma non pensate di doverlo fare per forza, ogni vita comporta delle scelte e non sempre quelle che sembrano più ovvie sono le più giuste per noi, l'amore in qualsiasi forma essa sia, genera più calore di quanti ne possa generare una macchine che gira 24 fotogrammi al secondo". Cristina Coppa [email protected] Blog - 33 gennaio 2011 Paolo Caiazzo, un porticese a teatro che fa ridere e pensare La sua è una comicità intelligente, che apre il pensiero e fa riflettere. Paolo Chiazzo, attore comico ed autore di scrittura teatrale, vive con sua moglie e le sue due bellissime figlie a Portici. Attualmente alle prese con le prove dello spettacolo con la brava e bella Maria Mazza. - Hai scritto e "collaudato" da poco il tuo ultimo lavoro teatrale con tanto successo. Anno nuovo..commedia nuova? Al momento sto portando in giro per i teatri campani la commedia "Tesoro, non è come credi". Abbiamo iniziato con Portici il 12 e 13 Gennaio, termineremo il tour ritornando a Napoli al teatro Totò in Aprile. Nel frattempo a fine Gennaio al Teatro Acacia di Napoli replicheremo la nuova commedia "L'occasione fa l'uomo padre" che al teatro Augusteo, lo scorso Novembre, ha registrato circa 12 mila spettatori. In pratica sono molto impegnato sul fronte teatrale, scrivendo e proponendo ogni anno una nuova commedia e per questo altri tipi di progetti, come la televisione, sono un po' in attesa. Spero di trovare prossimamente il tempo e le opportunità di ritornare in TV, nel frattempo mi sto preparando artisticamente per cimentarmi nel mondo cinematografico. Chissà che questo 2011 non sia l'anno buono! Cosa pensi della comicità e come pensi si possa valorizzare il teatro oggi? Ho la fortuna di essere nato con buone capacità comiche e la fortuna di poter metterle in atto. La comicità ritengo sia un grosso grimaldello che consente di poter far passare dei messaggi con il sorriso sulle labbra. Ecco forse è questo quello che può dare una svolta al teatro contemporaneo. Portare in scena le manie e le fobie dei nostri tempi col gusto di ridere di se stessi, senza abbandonarsi ad una comicità sterile e greve. Io almeno ci tento, così come fanno altri autori napoletani. Speriamo che addetti al settore e pubblico ci possano dare sempre maggiori opportunità. Sei un bravo papá e marito. Come riesci a conciliare impegni di lavoro e famiglia? Se sono bravo come padre e marito bisognerebbe chiederlo alla mia famiglia. Io so solo che mi impegno tanto, ed essendo questo un mestiere che LA VOCE LIBERA SOTTO IL VULCANO L’Informazione indipendente è... sicura! Contattaci, ti invieremo a casa, tutti i mesi, la copia del giornale dei vesuviani perbene e la card “vesuvianamente” per i tuoi acquisti SUPER-scontati Abbonamento Ordinario 20 euro Abbonamento Sostenitore 50 euro Senza padrini e senza padroni... sostieni la stampa libera info: 338.3284746 - 338.2279922 [email protected] TESORO NON E’ COME CREDI con Maria Bolignano all’Augusteo mi piace, non sento molto la fatica. Naturalmente conciliare gli impegni artistici con quelli familiari è sempre molto complicato, però si può fare. Anzi a volte penso che la mia forza venga proprio dal focolare domestico. Per riuscire in campo artistico c'è bisogno di avere, come persona, equilibrio e certezze, e queste sono cose che solo la famiglia ti può fornire. Il rapporto con la tua città, come ti sembra? Portici la vivo poco essendo sempre impegnato altrove o rintanato in casa a scrivere, però quando posso ho il piacere di fare una passeggiata e godermela un po'. Negli ultimi tempi la vedo anche migliorata sia sotto l'aspetto urbanistico che di vivibilità. Certo piccoli passi, ma soddisfacenti se si pensa alla realtà che ci circonda ed i tempi che viviamo. Se Paolo Caiazzo fosse il Sindaco di Portici...Non ci penso proprio e sicuramente non ne sarei capace. Invece penso che l'attuale amministrazione stia facendo un buon lavoro. Un esempio su tutti è la raccolta differenziata con una percentuale, mi sembra, tra più elevate di Italia. Complimenti quindi a chi l'ha pianificata ed ai Porticesi. Siamo sulla buona strada ma abbiamo ancora margini di miglioramento per rendere vivibile il luogo che ci ospita. Perchè c'è poco da fare, è inutile sempre scaricare le responsabilità su amministrazioni e regole: la città è fatta dai cittadini e dal loro senso civico. Cristina Coppa [email protected] Blog - 34 gennaio 2011 All’Ombra del Vesuvio, Ricordando Carmela, tra mare, pizze e monte Massa capitale del teatro Metti uno chef giovanissimo, con tanti anni di esperienza (ha insegnato anche in diversi Istituti alberghieri), metti che il sogno di aver un locale tutto suo, lentamente sia diventato realtà e soprattutto metti che in questo ristorantino ormai la gente ci va come in processione per assaggiare le specialità di mister Pasquale Esposito. C’è un posto ai confini con Volla, proprio attaccato al Centro San Mauro, dove il sogno di un giovanissimo cuoco, disposto a girare il mondo (Montecarlo, Helsinky, Sauze D’Oux, Bruxelles) pur di apprendere e sperimentare al meglio la sua arte, è diventato realtà. L’Ombra del Vesuvio, infatti, è il Ristorante di Pasquale Esposito, dove la cucina napoletana e vesuviana si sposa coi sapori fusion e con tecniche sempre nuove che esaltano la qualità e il sapore dei prodotti, rigorosamen- te nostrani. Esposito, infatti, proviene da una famiglia di pescatori e se il “Cartoccio all’ombra del vesuvio” è uno dei suoi piatti di battaglia è soprattutto perchè il pesce che ci mette dentro è tra i più freschi in assoluto in quanto lo compra direttamente dalle paranze a mare. Giusta selezione di vini (soprattutto ottimi campani, sia rossi che bianchi), ottime pizze (squisite tra tante il tronchetto e la storica margherita e un piatto per cui vengono anche dalla provincia di Avellino e Salerno: la zuppa di cozze. “Che in questo periodo non c’è spiega Pasquale - perchè le cozze migliori ce le abbiamo quando fa caldo. Qui puntiamo alla qualità e alla naturalezza dei prodotti. I pomodorini sono del piennolo, gli olii i migliori e le carni tra le migliori sulla pizza. provare, per credere!”. Decisamente. informazione pubblicitaria ATTORE PER UN GIORNO Antonio Zeno col figlio di Carmela Massa di Somma - Una intera comunità si stretta per tre giorni attorno alla compagnia teatrale "L'allegra compagnia". Tre giorni di successo e di un teatro comunale "Carmela Maddaloni" sempre stracolmo. In tre giorni, dal sette al nove dicembre, registrate oltre 800 presenze per assistere alla messa in scena della commedia Miseria e nobiltà diretta dal regista teatrale Balsamo. Non solo serata di teatro e cultura, ma soprattutto serata di beneficenza. Infatti il ricavato del- la tre giorni di teatro è stato devoluto all'Airc per la ricerca sul cancro. Altra nota degna di menzione è la partecipazione alla commedia come attore del primo cittadino massese Antonio Zeno. "Un successo unico - ha dichiarato Zeno che dovremmo ripetere, successo che rendere nei migliori modi possibile memoria ad una giovane attrice massese prematuramente mancata agli affetti dei suoi cari" Salvatore Esposito [email protected] Blog - 35 gennaio 2011 Freya, la cantantessa vesuviosvedese prodotta dalla Virgin San Sebastiano al Vesuvio Quando i sogni non diventano illusioni e le passioni spiccano il volo, nascono personalità intriganti e misteriose come quella di Freyia, una ragazza che ha aperto il cassetto dei sogni e oggi incanta il popolo britannico con le sue canzoni; di padre italiano e madre di origine svedese, fin da bambina Freyia coltiva la sua passione per la musica e per il magico mondo delle fate, combinandole in un mix vincente che l' ha portata fuori da Napoli e dall' Italia per arrivare a Londra, dove oggi suona e canta su palcoscenici di locali che hanno visto personalità del calibro degli U 2, Bob Dylan, i Daft Punk, Led Zeppelin e tanti altri; Freyia ci spiega l' etimologia del suo nome che deriva dalle antiche e lontane leggende scandinave, in cui si narra di una dea, Freyia per l' appunto, una delle più alte divinità dell' Olimpo nordico e sposa di Odino. Il suo talento, la sua voce, hanno stregato la Virgin Records, la ben nota casa discografica, che ha dato la licenza alla vendita del suo album in tutto il mondo e presto partirà con un tour in Europa e probabilmente anche in America. Nonostante abbia ormai realizzato il suo sogno Metà vesuviana, metà svedese, incanta Londra e gli Usa più grande, non riesce a fare a me- te! Da piccola i miei maestri mi no di esprimere il suo rammarico portavano a studiare nelle stermidi non aver avuto la possibilità di nate valli svedesi,dove sfruttando sfondare in Italia: " Resta pur sem- l'eco di quelle zone ho imparato il pre una parte del mio essere e non "Kulning", una tecnica vocale usapuò non dispiacermi, ma il mio al- ta nell' antichità dalle mogli dei pabum sarà venduto anche qui e que- stori per richiamarli in casa". L' sta per me è una gran bella soddi- unicità è senza dubbio la dote che sfazione". Le chiediamo se le sue la contraddistingue. Valentina Ferrante origine scandinave abbiano reso [email protected] diversa la sua musica: " Certamen- Ecco le “Vari ... età” di Lucio Ciotola Torna nel teatro della chiesa S.Pietro e Paolo di Ponticelli. Il 5febbraio, lo spettacolo scritto e diretto da Lucio Ciotola "Vari...età",una bellissima rappresentazione, suddivisa in due parti,tra gag,monologhi e canzoni. Una miscellanea per tenere anche se solo per qualche ora, il pubblico lontano dal tran tran quotidiano. Un Recital di e per "Varie..età" difatti è adatto a tutti. Luana Paparo [email protected] Blog - 37 gennaio 2011 Giusy Pacelli: bella, laureata e anti-velina “Mi voglio distinguere!” Nella società,a tratti preistorica,in cui siamo costretti a vivere, molte volte la categoria veline, ragazze immagine o miss,vengono definite con termini discriminatori, denigratori e poco femminili, allegando a tutto ciò, la teoria secondo la quale una bella ragazza dovrebbe essere necessariamente sciocca o incolta. Ma le ragazze,che sfruttano la loro immagine per fare carriera, sono ben altro, ed ognuna di loro ha una storia. E' il caso di Giusy Pacelli, ventidue anni, un sorriso ammiccante,uno sguardo intenso ed una storia tutta da raccontare.Giusy nasce a Napoli e si trasferisce in seguito a Brusciano, in via Antonio de Curtis, in una casa popolare ricca di storia ed avvolta d'amore. Famiglia umile, ha due sorelle, di cui una gemella, un fratello ed una madre che l'ha educata al rispetto ed all'amor proprio."Purtroppo mi ritrovo a vivere in una location non molto facile.Sembrerà strano,ma Giusy ama la vita e non confonsersi tra tante nel mio contesto seppur difficile,mi hanno sempre sostenuta.Ovviamente ci sono le mele marcie, ma non solo perchè vivono in case popolari. Quelle ci sono ovunque. Ho trovato molta difficoltà invece nei paesi di provincia. Lì vivono senza cuore, vivono con rigidità e poca flessibilità mentale." Giusy, ha tanto da imparare ancora, una laurea in scienze motorie,un master in posturologia, e tanta voglia di continuare nell'ambito della medicina,sogna di intraprendere il campo della chirurgia e medicina estetica. Ospite in svariate trasmissioni,quali Trasformat di Enrico Papi, Ciao Dar- win di Bonolis, ha più volte rifiutato offerte indiscrete, andando dritta per la sua strada, puntando ad una carriera stile Michelle Hunzigher, o magari anche al telegiornalismo. Più volte paragonata alla bella Raffaella Fico, smentisce le somiglianze,ha rifiutato l'offerta di poter prendere il suo posto:"Fare la Valletta significherebbe attrare il pubblico solo per l'aspetto fisico-spiega convinta-ed io non voglio solo questo.Mi confonderei con le altre.Di vallette ce ne sono tante. Io voglio distinugermi." Luana Paparo [email protected] Gusto - 39 gennaio 2011 Riparto dalle “due” ruote A inizio anno si riparte. Con tantissimi buoni propositi, qualche sogno in più e per me una gran voglia di ripartire dal passato sperimentando. Parto dalle rotelle, da quelle del triciclo a quelle delle moto. Mi rimetto in pista ad una certa età, stando attento ad indossare bene il casco e a non andar troppo veloci. Un buon rosso, un bel piatto di paccheri (di schiaffoni dati e presi ne ho pieno le tasche) e via. Ripartendo dalle due ruote e dal vento in faccia. Paolo Perrotta Paccheri, piselli e gamberetti Mettere a bollire una pentola di acqua salata per la pasta. Intanto in una padella antiaderente scaldare 2 cucchiai di olio e.v.o. ed aggiungere il cipollotto tritato. Far imbiondire il cipollotto ed aggiungere i pisellini freschi, bagnare con un filo di acqua e cuocere per 10 minuti coprendo con un coperchio. Aggiungere i gamberetti freschi, precedentemente sgusciati e i pomo- dorini tagliati a cubetto. Aggiungere all'acqua per la pasta le due bustine di zafferano e una volta bollita, immergere i paccheri che dovranno cuocere per circa 15 minuti. Quando i paccheri saranno cotti, saltarli in padella con il sughetto e servire con un'abbondante macinata di pepe ed eventualmente un filo di olio extravergine a crudo. GLI INGREDIENTI IL DISCO 150gr. di paccheri, 200 gr. di gamberetti, 100 gr. di pisellini freschi, 2 bustine di zafferano, 1 cipollotto fresco, 4 pomodorini del piennolo del Vesuvio, sale & pepe nero q.b., olio e.v.o. Era il 2003: secondo album A Rush Of Blood To The Head, dentro c'è Cloks. Ci sono I Muse e altri viaggiatori che sperimentano. Ne vale la pena. IL VINO Gragnano rosso frizzante, della penisola sorrentina. Corposo quanto basta ma simpatico e brioso IL DRINK BLACK HAWK 3/5 Gin, 2/5 American Whisky, Shakerare IL DVD Tempi moderni: di e con Charles Chaplin, targato 1936, ma attualissimo. Charlot lavora in fabbrica. Imbullona dadi a un ritmo vertiginoso. Il padrone lo usa per sperimentare una macchina per mangiare che fa tutto da sola, basta aprire la bocca. Impazzisce e fuori dalla fabbrica sbottona il vestito di una signora come se imbullonasse. Per Sanremo votate le Strisce C'è tempo fino al 30 gennaio per votare Le Strisce, rock band napoletana in gara per il festival di Sanremo, sezione giovani. Li abbiamo visti a Domenica In, in mezzo a tanti cloni di Ramazzotti e Zucchero e ci ha fatto piacere che non siano passati inosservati. Le Strisce è l'unica band napoletana che attualmente registra per una major, ovvero la EMI. Hanno debuttato con "Torna ricco e famoso", un lavoro fatto di canzoni rock and roll, fresche e orecchiabili, a metà strada tra il brit rock stile Kooks e Blur e le melodie italiane. Il brano in gara è "Vieni a vivere a Napoli", ironica ma allo stesso tempo amara. "Vieni a vivere a Napoli, vieni a vedere la città dei miracolicanta Davide. "Potremmo farci rapinare nei vicoli- continua- tra mille occhi nascosti". Una sorta di Napul'è aggiornata ai tempi di Facebook. "Non sopravvive nessunocanta amaramente e con il mare sullo sfondo, ma c'è una speranza, lì "dove i ragazzi sono ancora romantici". Poi il finale, ripetuto come un mantra. "Vieni a vedere la città, perchè a restare ci vuole coraggio". Ce le faranno ad andare sul palco dell'Ariston? Luigi Ferraro [email protected] Visita: www.loravesuviana.it/ SMS - MMS box: 338.2279922 La Golino e la Kriptonite Dopo aver diretto il "suo" Scamarcio, Valeria Golino, sempre più napoletana (con incursioni sotto il Vesuvio) è la protagonista nel film d'esordio di Ivan Cotroneo "La kriptonite nella borsa", scrittore napoletano che si sperimenta alla regia. l’Ora