Today@16 settembre 2016
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Today@16 settembre 2016
EDITORIALE 16 SETTEMBRE 2016 Con la vendita di TotalErg il “Petrolio Italia” è a un bivio Tante le opportunità per compagnie, retisti ed extraretisti C’è grande fermento nel settore per capire le opportunità di business che si aprono dalla decisione di Erg e Total di mettere in vendita la joint venture TotalErg. Molti sono ancora i punti interrogativi dell’operazione, resa nota da ambienti finanziari. Il patto parasociale tra Erg e Total prevede infatti una serie di passaggi prima di un cambiamento dell’azionariato. E non è ancora chiaro se effettivamente Total voglia mantenere una presenza nel downstream italiano. Certo è che l’operazione porterà un cambiamento significativo nel settore. E può rappresentare una ghiotta occasione per operatori della logistica e della distribuzione che vogliono crescere. Come è stato per l’operazione “modello grossista” messa in atto da Esso negli ultimi anni e tuttora in corso, e che ha visto crescere operatori come Retitalia, Som, Enerpetroli, Petrolifera Adriatica. Molto dipenderà dagli accordi tra i due soci: se la vendita riguarderà tutti gli asset in blocco, bisognerà trovare un soggetto con le spalle abbastanza larghe da investire qualche centinaio di milioni in un settore con margini sempre più risicati e una concorrenza esasperata. Se invece si procederà allo “spezzatino”, il numero dei possibili pretendenti si farà sicuramente più ampio. I rumors del settore parlano di un forte interesse degli operatori per gli asset “non rete”, in particolare per quanto riguarda le attività nel settore del Gpl. Ma anche la logistica fa gola a molti. E d’altronde sono proprio i business diversi dalla rete ad aver dato le maggiori soddisfazioni a TotalErg nelle ultime trimestrali. Oltre alla rete di 2.591 impianti (di cui 1.664 sociali e 927 convenzionati), TotalErg ha una quota del 24% della raffineria Sarpom di Trecate (Novara) con annesso deposito, l’ex raffineria di Roma trasformata in polo logistico, il deposito costiero di Savona, sette terminali marittimi, il 26% del Sigemi, le due società dell’extrarete Eridis e Restiani, con circa 65.000 clienti, che oltre a fornire prodotti petroliferi operano nei servizi energia con particolare presenza in Piemonte (più di 1.600 condomini e 60.000 clienti), le attività nei lubrificanti con i marchi Total, Elf e Erg e nei bitumi, l’attività fluidi speciali con la Total Fluides per la distribuzione di solventi utilizzati nelle colle, negli adesivi, nelle vernici, nei detergenti, nei farmaci, nella plastica e nell’agricoltura, le attività nel Gpl con il marchio Totalgaz Italia (220mila tonnellate l’anno nel nord ovest e nel centro Italia in piccoli serbatoi, al contatore, in reti canalizzate e in bombole) che ha tre depositi di stoccaggio, cinque sedi operative e di distribuzione, un parco mezzi di circa 70 autobotti, e 60mila clienti domestici e professionali. Un portafoglio ricchissimo che può attirare i soggetti più diversi: società petrolifere, retisti, extraretisti, operatori del Gpl soggetti attivi nella logistica. La corsa sta per partire. (G.M.) 1 Sommario Il programma di Oil&nonoil pag. 2 Ulisse pag. 3 Staffetta prezzi rete pag. 7 Le notizie degli ultimi 15 giorni pag. 9 Staffetta prezzi pag. 13 Focus mobilità alternativa pag. 15 Prezzi carburanti, il differenziale impazzito Torna in questo numero l’appuntamento con la rubrica “Ulisse”, i viaggi dell’ex manager Eni Riccardo Piunti nella rete di distribuzione carburanti in Italia e in Europa. Il tema di questa puntata è quello dei differenziali di prezzo: self-servito, prodotti speciali, viabilità ordinaria e rete autostradale. Differenziali che col tempo sono andati aumentando fino a raggiungere livelli macroscopici, nell’ordine delle decine di centesimi al litro. Una politica inaugurata dall’Iperself e dagli “scontoni” Eni e poi seguita dalle altre compagnie, mentre i marchi indipendenti conservano una maggiore uniformità. Alla notizia della vendita di TotalErg dedichiamo l’approfondimento dell’editoriale in prima pagina. Molti gli spunti interessanti, molte le occasioni per gli operatori che vogliono crescere. A pagina 2 il programma dei convegni e seminari della manifestazione Oil&nonoil in programma dall’11 al 13 ottobre a Verona. In ultima pagina il Focus sulla mobilità alternativa, con l’exploit dell’ibrido e le incertezze per gas, Gnl ed elettrico. Completano il numero le consuete rubriche Staffetta prezzi e Staffetta prezzi rete e il riepilogo delle notizie pubblicate su Staffetta Quotidiana negli ultimi quindici giorni. OIL&NONOIL 2016 DAY 2 PROGRAMMA CONVEGNI E WORKSHOP Il Programma è aggiornato al 16 settembre. Titoli e orari possono subire modifiche MARTEDI 11 OTTOBRE MERCOLEDI 12 OTTOBRE GIOVEDI 13 OTTOBRE 9.30 - 13.30 Sala PUCCINI 2030: QUALE MOBILITA’, QUALI “CARBURANTI”, QUALE RETE? In collaborazione con WEC ITALIA 9.30 - 12.30 Sala ROSSA I NUOVI RETISTI E IL FUTURO DELLA RETE: ADEGUARSI ALLA TRASFORMAZIONE In collaborazione con LA STAFFETTA DAY 3 9.30 - 12.30 - Sala PUCCINI ILLEGALITA’: DIMENSIONE DEL FENOMENO E SOLUZIONI DI CONTRASTO A cura di Oil&nonoil 11.00 - 11.30 - Sala BLU GNL E METROLOGIA LEGALE: ESPERIENZE DI CERTIFICAZIONE E SVILUPPI NORMATIVI A cura di NMI 11.00 - 13.00 - Sala ROSSA CNG PER AUTOTRAZIONE: VARIAZIONI DI PRESSIONE SUI METANODOTTI - OPPORTUNITA’ E SOLUZIONI A cura di FEDERMETANO 10.30 - 11.30 Sala BLU SMART WORKING A cura di ASSOPETROLI in collaborazione con STUDIO LEGALE FAVALEX 10.30 - 11.30 Sala VERDE GESTIONE DELLE SCADENZE DELLE VERIFICHE PERIODICHE GPL/CNG A cura di GASTECH 14.00 - 17.30 Sala ROSSA CONTRIBUTO AMBIENTALE ED ECONOMICO DEL GNL NEL TRASPORTO MERCI E PERSONE In collaborazione con ASSOGASLIQUIDI 14.00 - 14.30 Sala CAR WASH LA STAZIONE IBRIDA GHOST: OIL+ELETTRICO A cura di FORTECH 14.30 - 15.00 Sala CAR WASH CARWASH SELF SERVICE: COME SI EVOLVE IL MERCATO A cura di FORTECH 15.00 - 17.00 Sala VERDE L’AVVENTO DEL DIGITALE NEI CARBURANTI PER COMBATTERE L’ILLEGALITA’: SE STATO E MERCATO HANNO LA STESSA PRIORITA’ A cura di QUOTIDIANO ENERGIA 15.00 - 17.30 Sala PUCCINI LA MOBILITA’ ELETTTRICA: UNA NUOVA OPPORTUNITA’ NON OIL? A cura di Oil&nonoil 15.00 - 16.30 Sala CAR WASH ASPETTI NORMATIVI E FISCALI DELL’AUTOLAVAGGIO A cura di ASSOLAVAGGISTI 16.30 - 17.30 Sala CAR WASH OSCAR DELL’AUTOLAVAGGISTA A cura di ASSOLAVAGGISTI 2 11.00 - 12.30 - Sala CAR WASH IL COSTO DEL GETTONE NELL’AREA DELL’AUTOLAVAGGIO A cura di ALI - Associazione Lavaggisti Italiani 12.00 - 13.00 - Sala BLU LA SICUREZZA PER LE STAZIONI DI SERVIZIO A cura di MARCO POLO 12.30 - 13.30 - Sala ROSSA BRANDING A cura di ASSOPETROLI in collaborazione con LUISS 14.00 - 15.00 Sala BLU STAZIONE DI SERVIZIO: STRUMENTI DI FIDELIZZAZIONE 2.0 A cura di FORTECH 14.30 - 16.00 - Sala PUCCINI GASOLIO PER AUTOTRASPORTO E RISCALDAMENTO A cura di ASSOPETROLI 14.30 - 17.00 - Sala ROSSA CNG E BIOMETANO - UNA SINERGIA EFFICACE PER LA DECARBONIZZAZIONE DEI TRASPORTI A cura di ASSOGASMETANO e CIB 14.30 - 16.00 Sala VERDE GLI ATTACCHI PREDATORI NELLE STAZIONI DI SERVIZIO: PREVENZIONE E DIFESA A cura di Oil&nonoil 16.00 - 17.30 - Sala VERDE PRIVACY E VIDEOSORVEGLIANZA NELLE STAZIONI DI SERVIZIO In collaborazione con COLIN&PARTNER 11 - 13.00 - Sala CAR WASH LE CRITICITA’ DELL’ASSISTENZA NEL LAVAGGIO A cura di Oil&nonoil 12.00 - 13.30 - Sala VERDE SELF- SERVICE GPL NON PRESIDIATO: NORME TECNICHE A cura di ASSOGASLIQUIDI 14.00 - 16.00 - Sala VERDE QUADRO STRATEGICO NAZIONALE PER LA REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE PER L’USO DELL’IDROGENO NEL SETTORE TRASPORTI A cura di MH2IT RUBRICA Rete carburanti, l’Italia dei mille prezzi Le riflessioni di un “novello Ulisse” in giro per l’Europa Riprende dopo il viaggio di Riccardo Piunti nel mondo europeo della distribuzione dei carburanti. Questa volta il nostro Ulisse affronta il tema dei differenziali di prezzo: tra self e servito, tra aree geografiche, tra strade e autostrade. Differenziali talmente ampi da far impallidire qualsiasi “stacco” rispetto ai prezzi europei e da ridimensionare qualsiasi polemica sui prezzi. Ulisse affronta questo nuovo viaggio, sempre con il difficile obiettivo di meglio capire gli italiani e la loro Italianità; questa volta lo fa parafrasando il noto titolo di un vecchio film di De Santis del 1964, “Italiani brava gente”, evocando gli “italiani strana gente”. Non di un viaggio reale si tratta, ma di un viaggio virtuale con la macchina del tempo negli ultimi venti anni di prezzi liberi dei carburanti; in questo periodo sarà facile trovare nei giornali, nel web, nei provvedimenti e decreti della Pubblica Autorità, un’infinita serie di riferimenti al problema dei “prezzi della benzina”, dello “Stacco Italia”… Come ovvio, nelle fasi in cui i prezzi della materia prima sono stati in rapida ascesa, l’oggetto di attenzione era la differenza con l’Europa o la presunta doppia velocità di adeguamento dei prezzi interni a quelli internazionali (rapidità nelle ascese delle quotazioni internazionali, lentezza nelle riduzioni). Altrettanto ovviamente, l’attenzione ai prezzi si è sempre andata smorzando nelle fasi posteriori a una lenta o brusca caduta delle quotazioni stesse. Durante questi ultimi periodi, sono state le compagnie (con qualche vincolo, peraltro) a cercare di segnalare o comunicare che i prezzi stavano scendendo, che la azienda x o y aveva ridotto il proprio prezzo consigliato di … Una sola citazione, del 2001, quando si diceva: “Da metà di maggio - quando i prezzi delle benzine raggiunsero i livelli record di 2.205 lire per un litro di senza piombo - a oggi si registra così un ribasso dei prezzi di oltre 210 lire, vale a dire un minor costo per gli automobilisti italiani di oltre 10 mila lire per ogni rifornimento completo.” 3 Si parlava quindi, con grande enfasi, di un vistoso calo di ben 11 centesimi al litro! Supponiamo ora che in un giorno particolare, per esempio il 6 agosto 2016, Ulisse sia capitato in una stazione autostradale nei pressi di Roma, dove abbia trovato il gasolio DAY 2 speciale a 1,90 €/litro, mentre in città il prezzo normale, pel prodotto standard, era 1,23 €/litro. Ora Ulisse, abituato ai paesi nell’Europa centrale dove DAYun 3 centesimo è troppo e due pure, si è domandato: chi compra a 67 centesimi in più? Sì, dico 67 centesimi, qualcosa come le vecchie 1300 lire /litro in più…. Vediamo come, all’incirca, potrebbero nascere questi 67 centesimi: • 20 centesimi circa sono per il servito vs il self (stiamoparlando di 400 lire al litro)... • 22 centesimi circa sono perché siamo in autostrada… • 25 centesimi sono perché stiamo parlando di un gasolio speciale con additivi detergenti… All’interno di queste cifre sembrerebbe essere inclusa anche una quota di “overprice” praticato dal gestore. A questo punto, ci domandiamo che senso abbiano avuto le discussioni sul centesimo fatte negli ultimi 20 anni, se il consumatore (non tutti ovviamente), è disposto a pagare il 50% in più per un motivo o per l’altro… Che senso ebbe, inoltre, la polemica durissima (e, a mio parere, un po’ di cattivo gusto) dell’aprile 2010 da parte di un quotidiano nazionale nei confronti della UP, di cui riprendiamo un passo? “L’Unione Petrolifera ha definito «infondate e strumentali» le polemiche sull’aumento dei prezzi del carburante, di cui ha dato conto in questi giorni… Noi non abbiamo fatto altro che notare, ancora una volta, come i prezzi alla pompa si adeguino velocemente nelle fasi di aumento del greggio mentre scendano con scandalosa lentezza in quelle in cui il prezzo della materia prima cala, anche di colpo. E abbiamo ascoltato oltre alla voce delle associazioni dei consumatori anche quella, autorevole, di molti imprenditori del settore… di cui abbiamo grande stima. Certo, c’è il problema del riassetto della rete, oltre al tema fiscale, ma credo che gli automobilisti abbiano diritto a pretendere un maggior rispetto e a non essere presi puntualmente in giro con spiegazioni incomplete o fuorvianti”. Che senso ha questa polemica se le presunte differenze di cui parlano sono dell’ordine di un paio di centesimi magari per pochissimi giorni, mentre fra servizio, autostrada e qualità del prodotto si hanno oggi differenze di un ordine di grandezza superiore? Ma domandiamoci ora: cosa fa il consumatore? E quali cambiamenti hanno subito negli ultimi tempi le politiche delle compagnie in merito alla qualità del prodotto o del servizio? Qualche numero del passato: • nel 1997, quando partì la campagna del “fai da te” Agip, la differenza di prezzo fra servito e self era di 20 lire al litro (1 centesimo di €, 1,5 se teniamo conto della inflazione); • nel 2001, quando Eni si lanciò con veemenza nel diesel speciale, anche per fronteggiare la forza dei carburanti speciali Shell (che costavano 12-15 centesimi di più al litro) lanciò il Bludiesel con una maggiorazione di 3 (tre) centesimi arrivando a vendere, nel segmento auto, anche il 40% di Bludiesel; • Alla fine degli anni ‘90, i prezzi in autostrada erano all’incirca superiori a quelli in rete ordinaria di circa 15 lire al litro (1-2 centesimi). In altri termini, allora si tendeva a fornire il cosa (qualità), il come (servizio) e il dove (autostrada) a un costo molto contenuto. Vediamo ora la situazione nel mercato odierno. Il Servizio La differenza servito vs self, viaggia, negli attuali distributori dotati di questa doppia scelta, fra i 10, 20 o più centesimi al litro (anche 30 centesimi, di cui è testimone Ulisse direttamente sul campo, per esempio, nella zona di Brindisi nel mese di agosto 2016); le recenti campagne di invito al cliente a farsi servire e coccolare con l’aiuto dell’uomo sul piazzale hanno avviato una escalation nelle maggiorazioni per servizio che, partendo da 7-8 centesimi litro, sono arrivate (di fatto) a oltre 20 e magari 30 centesimi al litro. Sembra incredibile, ma esiste una fetta di consumatori pronti a berciare sul caro – benzina, sugli 1-2 residui (quando presenti) centesimi di stacco con l’Europa, per poi spenderne in modo a volte leggero, anche 20/30 di più per il vantaggio di non dover scendere dall’auto, inserire una carta o delle banconote, staccare una pistola e rapidamente rifornirsi. Peraltro sono quegli stessi consumatori che, quando Eni fece la campagna “Scontone” erano pronti a fare la fila per accedere all’iperself nei week end di quella calda estate del 2012, dove si potevano risparmiare fino a 20 centesimi. Prendiamo una citazione per tutti da un giornale di allora: Gara al ribasso per la benzina. Code ai distributori Presi d’assalto i distributori Eni ed Agip del territorio sabato e domenica. Grande successo dell’iniziativa ‘Riparti con Eni’, che ha proposto lo sconto di circa 20 centesimi al litro”. 4 Tutti noi, se coinvolti come consumatori, ricordiamo delle “tenere vecchiette o delle signore “griffate” e ingioiellate che scendevano agguerritissime dalla loro auto e si lanDAY 2 ciavano a testa bassa verso una serie di “ostacoli quasi insormontabili” (stacca la pistola…, anzi aspetta…, scegli prima l’erogatore…, ma quale numero è quello giusto?, non parte come mai?..., come si apre il tappo ?, ah devo DAY 3 prendere la chiave, …)” pur di giungere al traguardo dell’iperself e dello scontone proprio e solo in quel week end estivo…mentre i poveri addetti di piazzale si affannavano a coprire simultaneamente i molteplici ruoli di ufficio informazioni, di tecnici e di servizio d’ordine. Va aggiunto, peraltro, che lo sconto iperself normale era allora inferiore alla metà dello scontone e quindi assai meno importante delle attuali maggiorazioni servizio. È pur vero che, in questi ultimi tempi, il mondo si è capovolto: non abbiamo più lo sconto per il self bensì le maggiorazioni per il servizio. Resta che questo consumatore Italiano ci appare un poco “strano” e contraddittorio: prima si affannava per avere lo sconto e ora, non di rado, si abbandona rilassato sul sedile dell’auto rinunciandoci e subendo la maggiorazione… o magari si incanala nella pista del “servito” senza prestare attenzione. Si dirà, “il consumatore non è sempre lo stesso”, “c’è chi vuole risparmiare e chi vuole la comodità, potendosela premettere”… Ulisse ha fatto qualche test, puri campioni senza pretesa di essere statistiche, per capire come sono i consumatori che sono pronti a pagare 20 centesimi per il servizio; ha trovato che facilmente un consumatore su quattro (o più) accede al costoso servizio; ancor più strano è il fatto che, se qualche cliente sbaglia pista (è ovvio che quelle del servito siano opportunamente collocate) e si trova, senza volere, su quella del servito, anziché fare marcia indietro per cambiare pista, spesso finisce per restare dove sta. Diesel speciale Oggi le maggiorazioni di prezzo per i diesel speciali sono dell’ordine di 8-20 centesimi al litro, di fatto assolutamente incomparabili con il pur possibile risparmio nei consumi assicurato dalla diversa qualità. Infatti, anche nelle dichiarazioni delle compagnie il massimo risparmio sui consumi può raggiungere il 4%, equivalente oggi a circa 5 centesimi al litro (sempre max). Numerose le altre motivazioni tecnico-economiche per giustificare una differenza superiore anche di 3-4 volte, ma il consumatore come lo percepisce ? L’attenzione al tema, anche in questo caso, sembra essere sempre concentrata sugli aspetti tecnici, la pulizia, il fumo, il rumore, anche se la sensazione che si ha dalla navigazione in rete è che, pur a fronte di nuovi Diesel speciali, di nuovi nomi, di nuovo marketing, i forum dei “fanatici” delle vibrazioni, dei rumoretti o dei rombi dello sprint si stiano un poco placando. D’altro canto, il tema della maggiorazione di prezzo, pur riscontrabile nei forum dedicati, non appare così determinante nella scelta. Autostrada Vediamo come funzionano i prezzi in autostrada, basta utilizzare il sito del MISE o il Dossier della Staffetta… Le maggiorazioni sono molto variabili, con premi da 8 a 25 centesimi rispetto alla equivalente rete ordinaria, cui si aggiungono differenziali importanti in caso di servizio. A questa politica sicuramente i consumatori hanno già reagito, basta guardare il crollo dei consumi in autostrada con tasso doppio del totale della rete (oltre -40%), peraltro fortemente condizionato anche dalle negative vicende della crisi e, quindi, del forte calo del traffico pesante. Ma potremmo anche leggere il dato al contrario: resta comunque una quota elevata di consumatori, e non pochi, che, pur disponendo nell’autovettura di un serbatoio idoneo ad affrontare il viaggio intero rifornendosi solo alla partenza, finiscono, per distrazione o noncuranza, a rifornirsi in autostrada, spendendo in più 10, 20 o anche oltre centesimi al litro. 5 Il Consumatore Concludiamo, pur senza fare sondaggi ma semplicemente guardando alla correlazione prezzi benzina e mezzi di comunicazione, dicendo che da una parte la tensione sul tema “prezzo della benzina”, normalmente molto più umorale che irrazionale, a fronte di prezzi stabilmente più contenuti negli ultimi due anni, si è decisamente contratta; dall’altra, in questo contesto più rilassato, il consumatore Italiano ha sicuramente ridimensionato l’importanza assoluta nel suo budget attribuita alle differenze di prezzo dei carburanti (quelle in discussione, confronto con l’Europa, paragone con il mese scorso quando il Brent…) forse per la prima volta rilevando come esse non siano così determinanti nel bilancio familiare nonostante quello che, nei momenti di rialzo, si tende ad assumere, a dire, a scrivere sui giornali… Voglio dire che, se l’attenzione e tensione scendono fino a lasciar passare (pur non per tutti) anche 10 o 20 centesimi richiesti per il servizio, vuol dire che, quando la grancassa sui prezzi, il Brent, l’Opec… tace, il consumatore, magari inconsciamente, torna a valutare che, se pure utilizza 1000 litri in un anno (che è già un bel consumare, per un uso normale di famiglia) i famigerati 2-3 centesimi del- lo stacco Europa (peraltro ora quasi scomparsi), discussi ad abundantiam in milioni di pagine per decenni da firme DAY 2 prestigiose e da semplici partecipanti ai forum, sono, alla fin fine… 20-30 euro in un anno! Mentre oggi c’è pur sempre una discreta quota di automobilisti (non quelli professionali ovviamente) che di euro 3 all’anno ne spendono 10 volte tanto, o per il servizioDAY o per il diesel speciale, o… Ma tutto ciò non è poi così strano se si confrontano i 20/30 € con quello che accade o è accaduto con l’assicurazione auto, con la rivalutazione del 60% delle rendite catastali, con la bolletta dell’acqua, con la tassa nettezza urbana, con i parcheggi in aeroporto, con i pedaggi autostradali... Insomma uno strano consumatore che, potrebbe dire il Manzoni, nelle fasi critiche, sotto la spinta dei media, di giorno è pronto a linciare un “presunto” untore, salvo poi , la sera, andare a bere in osteria con i “veri” monatti. In tutto questo, ancora una volta, riscontriamo una forte dose di Italianità, così estranea alla mentalità centroeuropea, giustamente attenta al stesso centesimo senza isterie ma in modo indiscriminato, ricchi e poveri siano i consumatori, alti o bassi che siano i prezzi. Le Maggiorazioni Dopo questa carrellata sulla situazione delle “maggiorazioni” (come si chiamano oggi, prima erano nominate al contrario, come sconti) e sulla sensibilità del consumatore, riprendiamo un tema già altre volte analizzato; nel compiere quest’analisi sulle politiche di pricing, navigando nel sito del Ministero e nelle strade italiane, abbiamo rilevato, ancora una volta, che non sempre le Compagnie hanno (né possono avere) un controllo di queste politiche. Il gestore (non solo quello degli impianti convenzionati) ha, come conseguenza del contratto di comodato e del suo acquistare il carburante, la possibilità di fare le sue scelte e valutazioni di prezzo, nei limiti di uno schema contrattuale che lo vincola solo in parte e, alla fin fine, neanche troppo. Insomma il nostro Ulisse non è stato capace di ritrovare un valore unico per ciascuno dei tre differenziali (in particolare i primi due, quello per il servizio e quello per la qualità) che sia stabile nell’ambito della stessa Compagnia almeno nella stessa zona; ancora una volta la presenza di un contratto di commissione e, sarebbe ora!, di un telecontrollo a distanza dei prezzi, potrebbe avvicinarci, anche con questi italiani “strana gente”, un poco di più all’Europa. DAY 2 DAY 3 6 WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA QUOTIDIANA – QUOTIDIANO DELLE FONTI DI ENERGIA Staf fetta Prezzi Rete Staffetta DAY 2 Tabella 1 - Pr ezzi praticati – medie nazionali (€/lt) Tabella 4 - I pr Prezzi ezzi praticati in autostrada (€/lt) prezzi 1,304 1,433 1,276 1,318 -0,004 -0,006 -0,006 -0,003 0,978 0,986 0,969 -0,000 -0,000 +0,001 Nota: medie settimanali nel periodo 7 settembre - 13 settembre, variazioni rispetto alla rilevazione precedente. ezzi praticati per compagnia (€/lt) Prezzi Tabella 2 - Pr (€/kg) 1,600 1,292 1,443 0,552 0,987 -0,005 -0,004 -0,004 -0,005 +0,002 -0,002 1,466 1,608 1,307 1,458 0,543 0,990 -0,002 -0,003 -0,003 -0,003 +0,001 Esso 1,464 Ies 1,474 +0,009 +0,006 +0,008 +0,003 Lukoil 1,423 1,605 1,270 1,466 +0,002 +0,012 +0,005 +0,012 -0,008 – 0,968 -0,004 +0,003 -0,010 -0,003 -0,002 -0,001 Shell 1,552 1,623 1,379 1,462 0,560 1,065 1,200 1,471 – 1,100 Tamoil Nota: prezzi al 6 settembre. (*) Gpl e metano solo servito. (•) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); (••) addizionale di 2,4 cent (Iva inclusa); (•••) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa). 30/08/2016 23/08/2016 16/08/2016 09/08/2016 02/08/2016 26/07/2016 19/07/2016 12/07/2016 05/07/2016 28/06/2016 0 ,1 1 0 0 ,0 9 0 12/8 0,952 0,994 1,027 1,043 0,975 0,966 0,982 1,034 0,982 0,969 0,947 0,959 0,971 0,977 1,048 1,016 1,031 0,987 0,989 0,958 Margini lor di gasolio (€/lt) lordi 0 ,1 9 0 M e d ia 1 2 m e si 0 ,1 7 0 0 ,1 5 0 0 ,1 3 0 0 ,1 1 0 0 ,0 9 0 12/8 0,553 0,559 0,587 0,605 0,519 0,515 0,529 0,532 0,601 0,527 0,569 0,556 0,521 0,557 0,623 0,602 0,534 0,560 0,579 0,600 0,507 0 ,1 3 0 12/7 1,288 1,334 1,360 1,313 1,289 1,291 1,320 1,290 1,311 1,305 1,287 1,314 1,296 1,294 1,311 1,310 1,297 1,338 1,303 1,328 1,280 (€/kg) 12/7 1,437 1,486 1,509 1,495 1,470 1,438 1,452 1,471 1,514 1,448 1,459 1,490 1,475 1,449 1,455 1,463 1,445 1,483 1,453 1,487 1,425 Metano 12/6 Gpl 0 ,1 5 0 12/6 Gasolio M e d ia 1 2 m e si 0 ,1 7 0 12/5 Benzina Margini lor di benzina(€/lt) lordi 12/5 ezzi self praticati nelle Regioni (€/lt)* Prezzi Tabella 3 - Pr 21/06/2016 -0,003 14/06/2016 -0,003 12/4 -0,006 12/4 -0,005 07/06/2016 -0,004 31/05/2016 0,976 12/3 0,539 12/3 1,424 24/05/2016 1,315 Gasolio 17/05/2016 +0,004 1,572 Benzina 1,000 12/2 +0,001 1,001 Nota: medie nazionali al 13 settembre, variazioni rispetto al 6 settembre. Abruzzo Basilicata Bolzano Calabria• Campania• Emilia-R. Friuli-V .G. Friuli-V.G. Lazio• Liguria••• Lombardia Marche• Molise• Piemonte• Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento Umbria Valle d’A. Veneto 0,571 0,571 0,571 0,586 1,300 01/03/2016 -0,005 +0,005 0,539 0,968 12/9 -0,001 0,512 12/9 -0,004 -0,005 — — — + 0,015 1,400 1,435 -0,002 1,486 1,506 1,486 1,486 1,500 Repsol -0,007 + 0,020 + 0,020 – 0,020 — 12/2 – 10/05/2016 +0,001 1,379 1,642 1,662 1,642 1,642 1,600 +0,008 +0,006 + 0,020 + 0,020 – 0,020 — Gpl 1,700 – TotalErg 1,471 7 17/8 19/8 3/9 10/9 Gasolio – +0,009 1,325 Benzina Sei mesi di variazioni Eni +0,003 -0,001 0,018 +0,001 0,987 1,523 0,024 1,054 0,545 +0,012 0,114 -0,010 1,497 1,326 (€/kg) 0,541 1,300 DAY 3 Metano (*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta. 0,950 1,651 1,273 Gpl -0,006 +0,002 0,567 1,460 1,487 Dal 03/05/2016 -0,001 1,337 0,548 1,059 ezzi Eni (€/lt)* prezzi Tabella 6 - Le variazioni dei pr 26/04/2016 +0,000 1,321 1,400 0,635 Nota: media settimanale rispetto alle medie delle compagnie. 12/1 +0,001 1,492 1,305 0,028 12/1 +0,002 1,561 1,591 Gasolio Self Servito 0,112 19/04/2016 Q8 Metano 0,031 12/04/2016 Api-Ip Gpl Media 12/12 Agip Eni 1,454 Gasolio Self Servito Benzina Self Servito 12/12 Benzina Self Servito 1,427 Tabella 5 - Lo “sconto” pompe bianche (€/lt) +0,002 05/04/2016 Metano (€/kg) +0,001 -0,003 0,521 29/03/2016 +0,001 0,545 1,743 Nota: medie settimanali nel periodo 7 settembre - 13 settembre. 12/11 0,537 1,585 (€/kg) Tabella 7 - Riferimenti €/1000 lt Benzina “Prezzo Italia” del 12/9 - con imposte - al netto di accisa e Iva - accisa - Iva Quotazione Cif Med del 13/9 Indicazioni per il 15/9 1.454,76 464,03 728,40 262,70 344,55 –10 Gasolio 1.306,83 453,77 617,40 235,66 322,41 –6 Gpl 559,41 311,26 147,27 100,88 — — Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello Sviluppo economico, “prezzi Italia” e dati di mercato. E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. © RIP Srl – Tutti i diritti riservati Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio. 1,406 Media Metano 06/09/2016 -0,002 Gpl 12/9 1,474 -0,001 Gasolio Self Servito 12/9 1,431 -0,004 12/11 -0,005 1,585 -0,005 22/03/2016 Gpl 1,462 -0,002 15/03/2016 Gasolio 1,298 1,559 08/03/2016 -0,004 Benzina Self Servito Pompe Bianche Self Servito 12/10 Benzina 1,456 Compagnie Self Servito 12/10 Media Self Servito 8 NEWS le notizie degli ultimi 15 giorni* Il disinteresse di Total Autostrade, gestori “denunciano” Q8 A qualche giorno dall’uscita della notizia della messa in vendita dell’intera rete TotalErg, e in attesa che si conoscano i contorni di questa decisione dei due soci (oltre che i nomi dei possibili acquirenti), quel che rimane è sicuramente una sensazione di amarezza. Non tanto per la decisione DAY 3di Erg, ampiamente annunciata, quanto per il disinteresse di Total. Se al colosso francese, che ha una solida presenza nel downstream, non interessa neanche fare il passo relativamente piccolo e “immediato” di rilevare la quota della joint venture, per la rete italiana (e per il nostro settore petrolifero in generale) si tratta di un brutto segnale. Un altro grande soggetto industriale riduce considerevolmente la sua presenza in Italia, a due anni e mezzo dalla vendita della rete Shell a Q8, restando solo con il presidio di Tempa Rossa. Una notizia che dovrebbe suonare come un campanello di allarme anche a via Veneto. (5/9) Q8 “con azioni unilaterali, ingiustificate e in violazione del quadro normativo vigente sta tentando di imporre contratti di agenzia o di commissione nelle aree di servizio autostradali al di fuori di qualsiasi previsione legislativa per il settore”. Le denuncia è delle tre associazioni dei gestori Faib, Fegica e Anisa che invitano a respingere “con fermezza” il tentativo di modificare il quadro normativo di riferimento che “impone l’obbligo all’affidatario di stipulare contratti di nove anni di gestione e a non stravolgere i rapporti economici contrattuali tra compagnia petrolifera e singolo gestore dell’area di servizio messa a bando”. Faib, Fegica e Anisa hanno quindi invitato i gestori a “non firmare nessun contratto” che non sia contemplato dal quadro legislativo e comunque diversi da quello di comodato e fornitura. Faib Fegica e Anisa informano infine che è in corso al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo “al fine di monitorare che tutto avvenga nel rispetto delle regole”. (1/9) TotalErg pronta a vendere la rete Erg e Total hanno dato mandato a due banche di preparare la vendita della rete carburanti TotalErg in Italia. L’indiscrezione è stata data nella serata di ieri dall’agenzia Reuters che cita fonti vicine alla situazione. Il processo di vendita guidato da HSBC e Rothschild dovrebbe partire a settembre inoltrato. TotalErg è una joint venture controllata (51% Erg 49% Total) creata nel 2010, che al 30 giugno scorso contava 2.591 punti vendita (1.664 di proprietà e 927 convenzionati). Erg e Total, prosegue la Reuters, devono ancora decidere se mantenere le altre attività che fanno capo alla joint venture: oltre alla rete, la società detiene infatti il 24% della raffineria Sarpom di Trecate, il polo logistico Raffineria di Roma di Pantano, e opera nel mercato extrarete (attraverso le società Restiani ed Eridis) e in quello delle specialties (commercializzazione di lubrificanti, bitumi e Gpl). La transazione, secondo l’agenzia, potrebbe valere fino a 700 milioni, a seconda degli asset messi in vendita. “Una decisione formale verrà presa nelle prossime settimane”, dice una delle fonti. “Le discussioni sono in corso da mesi, entrambe le parti vogliono vendere”. Secondo l’agenzia c’è già interesse da parte di private equity ma il business potrebbe attirare anche l’attenzione di gruppi presenti nel settore. (1/9) Autostrade, gestori chiedono tavolo con UP e Aspi 9 DAY 2 Società e associazioni Un nuovo incontro con i ministeri, Autostrade per l’Italia e Unione Petrolifera per risolvere la questione dei nuovi bandi per l’affidamento delle stazioni di servizio. Lo chiedono le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica e Anisa con una nota congiunta, a valle degli incontri al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 20 luglio e del 31 agosto. I gestori chiedono a Mit, Mise, Aspi e UP “un nuovo ed auspicabilmente risolutivo incontro”, con riferimento alla “ragionevole convinzione che esistano le condizioni per giungere alla definizione di una intesa formale, sottoscritta in sede interministeriale ai sensi della normativa speciale del settore carburanti richiamata dal decreto interministeriale del 7 agosto 2015” tra le organizzazioni di settore della filiera in grado di offrire un chiarimento condiviso utile a ricomporre la vertenza in corso”. (5/9) TotalErg, Bettonte (Erg): possibile “spezzatino”, vendita entro inizio 2017 A una settimana dall’indiscrezione sulla messa in vendita della rete TotalErg da parte dei due soci, l’a.d. di Erg Luca Bettonte è tornato stamattina sull’argomento, prefigurando la possibilità di vendere la rete a “pacchetti” e la possibilità che sia la sola Erg a cedere la propria quota (51%). “Siamo interessati a uscire il più rapidamente possibile, come Erg” dalla distribuzione carburanti “perché non è un core business, la società non la consolidiamo più. Ci siamo dati un target e io sarei contento se riuscissimo a farlo nel primo trimestre 2017”. Così Bettonte a margine dell’Infrastructure day di Borsa italiana. Il top manager ha poi sottolineato che “questo è un desiderata. Qualora partisse un processo del genere, data la sua complessità, credo ci vorrebbero nove mesi. Quando ci sarà qualcosa la diremo. Stiamo discutendo con Total, loro hanno fatto le loro scelte, noi le nostre e vedremo. Tecnicamente credo ci sia la possibilità di diversi percorsi dallo spezzatino alla vendita a un unico acquirente. È ancora prematuro”. Dalle dichiarazioni non si capisce tuttavia se ci sia effettivamente accordo con Total per vendere l’intera rete TotalErg o se Erg stia cercando un’acquirente solo per il suo 51%. Il patto parasociale firmato da Erg e Total al momento della creazione della joint venture prevede, in caso di vendita della quota da parte di uno dei due soci, il diritto di prelazione da parte dell’altro socio. Nel caso in cui quest’ultimo non volesse acquistare, può avvalersi del diritto di covendita: potrebbe cioè chiedere al socio di adoperarsi perché il soggetto acquirente acquisti anche la propria quota al prezzo indicato nell’offerta in prelazione. Il patto stabilisce inoltre che se Erg decide di vendere e Total non vuole esercitare la prelazione né la covendita, a quel punto Total può ha il diritto di acquistare l’1% delle azioni TotalErg detenute da Erg in modo che le azioni di Total siano pari al 50% del capitale sociale di TotalErg. (8/9) Carburanti liquidi “essenziali ancora per decenni” I carburanti liquidi resteranno essenziali per molti decenni in molti settori del trasporto. Dovremo quindi avere a disposizione il maggior numero di possibilità di riduzione delle emissioni di CO2 dei carburanti liquidi, e per questo abbiamo in corso un intenso dialogo con la Commissione europea. È quanto si legge nel documento pubblicato ieri da FuelsEurope, l’associazione dell’industria petrolifera europea, dal titolo “The future of transport in the EU”. L’associazione raccomanda l’adozione di misure che siano trasparenti, prevedibili, neutrali dal punto di vista tecnologico e sostenibili dal punto di vista dei costi. Il settore dei trasporti (terra, aria e mare) è responsabile del 27% delle emissioni Ue. In Europa ci sono 249,5 milioni di auto, 37,6 milioni di veicoli pesanti, 36.000 aerei con 877 milioni di passeggeri, 93.000 navi, che al 94% sono alimentati con prodotti petroliferi. La tassazione dei prodotti petroliferi ha garantito nel 2014 un gettito di 270 miliardi di euro. In allegato il Vision Paper e la sintesi delle proposte. (9/9) Repsol Italia, “box” Amazon nei punti vendita Presso i punti vendita Repsol in Italia sarà possibile ritirare i prodotti acquistati tramite Amazon, il colosso Usa del commercio elettronico. È quanto prevede un accordo firmato dalle due società che prevede l’installazione dei “box” Amazon (“lockers”) presso i quali è possibile ritirare a qualsiasi ora gli acquisti effettuati online. Due punti di ritiro sono già attivi in altrettanti punti vendita Repsol a Vicenza e San Pietro in Cariano. L’obiettivo è di installarne 100 entro la fine dell’anno soprattutto in Nord Italia, dove maggiori sono le vendite di Amazon. Repsol ha 320 punti vendita in Italia. Repsol non è il primo operatore della distribuzione carburanti a offrire questo servizio innovativo. Nel 2014 TotalErg ha infatti messo in atto un’operazione analoga con il gruppo polacco InPost, tra i primi al mondo nell’offerta di servizi di spedizione a supporto dell’e-commerce, con il supporto di TNT Italy e Banzai. Anche in quel caso sono stati installati i lockers, cioè i terminali che consentono di inviare e di ricevere merce acquistata online. (13/9) Leggi e atti amministrativi Carburanti Livigno, il Mef sui serbatoi “non normali” L’Agenzia delle dogane ha dato disposizione alle proprie articolazioni territoriali di valutare la sospensione, fino all’esito del giudizio di primo grado, della riscossione delle sanzioni per importazione di carburanti in serbatoi “non normali” nel Comune di Livigno, e di tenere conto, nell’ambito delle cause in corso, di elementi che provino la buona fede dei soggetti coinvolti. Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, nella risposta scritta all’interrogazione presentata lo scorso maggio dai senatori Aldo di Biagio (AP), Luigi Marino (AP), Ivana Simeoni (Misto), Claudio Zin (autonomie), in merito alla questione della franchigia dai dazi doganali per i carburanti nei serbatoi degli autotrasportatori. L’Agenzia delle dogane ha raccomandato agli uffici territoriali di valutare la possibilità di concedere, a fronte di motivata richiesta da parte degli operatori ed in presenza di idonea garanzia, la sospensione amministrativa della riscossione degli importi contenuti negli atti sanzionatori fino all’esito del giudizio di primo grado. In allegato l’interrogazione e la risposta. (2/9) Carburanti alternativi, incentivi dal Friuli 10 È stato approvato il 2 settembre dalla giunta del Friuli Venezia Giulia un regolamento che disciplina la concessione di contributi a favore delle Pmi per la distribuzione di carburante a basso impatto ambientale, con particolare riguardo al metano. Proposto dall’assessore all’Ambiente e all’Energia Sara Vito, il provvedimento è il primo di questo tipo finora finanziato dalla Regione. Lo stanziamento è di 2 500.000 euro, messi a disposizione per le PMI interessate. SiDAY attende ora la reazione dei potenziali beneficiari: sulla base proprio della risposta ottenuta si potrà prevedere un finanziamento anche tramite la legge di Stabilità del prossimo anno, fa sapere l’assessore Vito. L’ammontare del contributo unitario è del 50 per cento della spesa DAYsu3 ammissibile, al netto dell’Iva e in ogni caso per un importo non periore a 85.000 euro. (6/9) Depositi costieri, stop a Brundisium Questa settimana in evidenza sui bollettini ufficiali delle Regioni la Via negativa per il progetto di deposito costiero di benzina e gasolio nel porto di Brindisi proposto dalla Brundisium srl, di proprietà del gruppo Miccolis, attiva nell’autotrasporto e nella gestione dei rifiuti urbani. (6/9) Trieste, Guardia di Finanza scopre maxievasione su accisa e Iva Dieci imprenditori e commercialisti indagati, di cui 4 arrestati e sequestrate disponibilità finanziarie ed immobili per 18 milioni di euro. È l’esito dell’operazione “Dirty credit” portata avanti da parte della Guardia di Finanza di Trieste in contrasto all’evasione fiscale in materia di Iva ed accise sui prodotti energetici. Ne dà notizia un comunicato. Un gruppo di imprenditori, attivi principalmente in Lombardia, hanno acquistato nel corso degli ultimi mesi ingenti quantitativi di prodotto petrolifero, estraendolo da un maxi-deposito fiscale di Trieste, che quest’estate è stato al centro di controlli amministrativi da parte delle Fiamme Gialle e dell’Agenzia delle Dogane. L’uscita del prodotto dal deposito origina il debito tributario, in quanto il carburante esce da un regime “sospensivo” e viene assoggettato al pagamento dell’imposta. Posto che i quantitativi acquistati sono stati davvero significativi, anche il conseguente debito tributario è stato computato in poco meno di 10 milioni di euro. Per fronteggiare all’esborso milionario, le imprese acquirenti non hanno materialmente optato per il pagamento monetario delle imposte dovute, ma hanno utilizzato il sistema della “compensazione”: una possibilità prevista nel nostro ordinamento tributario che consente di sottrarre gli importi a debito con altrettanti “crediti tributari” vantati da un’impresa. (6/9) Illegalità carburanti, il “caso” Trieste Una notizia attesa, quella diffusa ieri dalla Guardia di Finanza sulla truffa nella distribuzione carburanti a Trieste. Una notizia che dimostra una volta di più come il settore sia assediato e pesantemente infiltrato da soggetti che operano nell’illegalità. Per mesi sono arrivate segnalazioni di autobotti in coda al deposito costiero di Trieste. E proprio da queste code anomale è partita l’indagine. Davanti al costiero c’è un presidio fisso della Guardia di Finanza. Da un giorno all’altro la coda “normale” di 2-3 autobotti si era allungata a 15 mezzi. Da qui i primi controlli approfonditi. I finanzieri si sono insospettiti e hanno scoperto che le transazioni avvenivano quasi esclusivamente attraverso compensazione di crediti tributari. E hanno verificato che questi crediti erano falsi. Una modalità di truffa diversa da quelle che andiamo segnalando da un paio di anni: non una frode carosello, non il “contrabbando”, non il gasolio spacciato per olio lubrificante. Gli arrestati sono “grossisti” e trader” di cui per ora non sono stati resi noti i nomi, ma che, a quanto pare, sono relativamente nuovi del settore. La truffa si basa sui crediti tributari: imprese di altri settori (è risultata coinvolta perfino una parrucchiera) inventavano falsi crediti tributari che venivano poi asseverati da commercialisti compiacenti e rivenduti ai grossisti che poi prelevavano il prodotto dal deposito di Trieste, evadendo l’accisa attraverso i crediti acquistati. Da queste indagini è nata con tutta probabilità anche la “stretta” disposta dalle Dogane su pagamenti dell’accisa attraverso compensazioni, segnalata lo scorso luglio dalla Staffetta. (7/9) Fvg, supplemento di gasolio agricolo La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia venerdì, su proposta dell’assessore alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli, ha determinato per l’anno in corso in 50 litri di gasolio agevolato per ettaro coltivato il quantitativo di carburante che le aziende agricole potranno richiedere a titolo di supplemento per l’irrigazione delle colture a mais e sorgo, mais di secondo raccolto, proteoleaginose, soia di secondo raccolto, ortive da pieno campo, lattuga-insalateradicchi, piante da fibra, zolle erbose-prato pronto e vivai. L’assegnazione a titolo di supplemento del carburante agricolo agevolato, informa un comunicato, è stata stabilita in considerazione dell’andamento particolarmente siccitoso dello scorso mese di luglio, caratterizzato da temperature superiori alle medie stagionali, con precipitazioni inferiori alla norma in ampie zone di pianura e in alcune della costa che hanno costretto gli agricoltori a interventi irrigui straordinari. (12/9) Mobilità alternativa Italia-Germania, focus su auto ed energia Confronto parallelo tra industriali al vertice intergovernativo ItaliaGermania che si è tenuto ieri a Maranello, nella sede della Ferrari. Con il presidente Vincenzo Boccia, Confindustria ha incontrato una rappresentanza dell’associazione degli industriali tedeschi Bdi guidata dal presidente Ulrich Grillo. Hanno partecipato il ministro italiano dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ed il ministro dell’Economia e vice cancelliere della Germania, Sigmar Gabriel. Per gran parte dell’incontro è stato presente l’ospite, il presidente Sergio Marchionne (che portò Fiat fuori da Confindustria nel 2012). Sul tavolo, oltre ai temi dell’occupazione, della crescita, della competitività industriale, un focus sui settori dell’energia e, soprattutto, su quello dell’auto con Brembo (leader mondiale nel settore degli impianti frenanti, un simbolo riconosciuto di innovazione made in Italy), la tedesca Audi (che nel 1998 ha acquisito l’italiana Lamborghini) e l’a.d. del gruppo Fiat Chrysler, Marchionne. Ad affiancare il leader di Confindustria, Boccia, c’era anche l’a.d. di Enel, Francesco Starace; è stata quindi l’occasione anche per un confronto sul settore dell’energia, con i rappresentanti della compagnia elettrica tedesca Rwe. (1/9) Un’auto sempre più elettrizzata 11 Il mercato dell’auto, dopo il rallentamento di luglio, ad agosto è andato molto bene segnando un bel +20,1% rispetto ad agosto 2016. C’è un segmento però che più che bene è andato in maniera, senza esagerare, spettacolare. Si tratta delle auto ibride che da inizio anno hanno totalizzato un robustissimo + 52% e che ad agosto hanno superato l’80%. Un valore che – per andare subito al nocciolo della questione – merita ancor più attenzione in relazione alla debolezza 2 che caratterizza le auto alimentate in maniera alternativa, che DAY in Italia godono di una consolidata disponibilità e diffusione che non ha eguali in Europa. Le auto alimentate a GPL e metano sono arrivate, al 31 dicembre 2015, a quota 8,1% sul totale circolante autovetture contro il 7,76 del 2014: 2.137.078 le vetture a GPL, 883.190 quelle a metaDAY sia 3 no – oltre 3 milioni, comprendendo sia le auto di primo impianto quelle trasformare in officina – su un totale Italia di 37.351.233 unità (dati Aci). Con l’Emilia Romagna, la regione con il parco alternativo più consistente, che arriva al 17,7% del circolante con ben 491.357 vetture. Le auto alimentate a GLP e metano però hanno chiuso in negativo il 2015: - 3% per quelle a GPL e addirittura -13,1% per le auto alimentate a metano (v. Staffetta 08/01) e stanno andando molto male nel 2016, nei primi otto mesi: -20,1% il GPL e, addirittura, meno -27,9% il metano. E male stanno andando anche le auto (completamente) elettriche: - 26,3% da inizio anno, con numeri davvero risibili: 808 auto immatricolate fino ad agosto, pari a meno dello 0,1% totale delle auto nuove vendute. (2/9) Carburanti alternativi, pronto il dlgs Dovrebbe approdare venerdì in Consiglio dei ministri lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2014/94 Dafi sui carburanti alternativi. Il ministero dell’Economia ha infatti messo il sigillo sul testo definitivo dopo un’attenta analisi dei profili finanziari. E così già la prossima settimana il testo dovrebbe essere presentato alle commissioni parlamentari competenti. Il termine per il recepimento della direttiva, ricordiamo, scade il 18 novembre. Come anticipato dalla Staffetta, il testo introduce l’obbligo, per i nuovi punti vendita carburanti e per quelli ad alto erogato, di distribuzione di gas compresso o Gnl, semplificazioni per la distribuzione del metano anche uin self service, abolizionje del supero, possibilità per le Regioni di esentare dal bollo le auto a Gnc e Gnl, anche in caso di trasformazione; obbligo per le nuove costruzioni (residenziali o commerciali) di predisposizione per l’allaccio di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. Agli articoli 9-11 le norme per la diffusine del Gnl small scale, all’articolo 14 la delega all’Autorità per l’energia per la regolazione tariffaria del Gnl distribuito in reti isolate. Il testo è sul sito della Staffetta. (7/9) Spazio marittimo, “servono carburanti più puliti” Nel recepire la direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo il Governo dovrebbe pensare anche a interventi per la riduzione delle emissioni nel trasporto navale. Lo chiede la commissione Ambiente della Camera nel parere, approvato ieri, sullo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/89/UE che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (atto n. 318). “Valuti il Governo l’opportunità – si legge nel parere approvato – di intervenire affinché siano ridotti gli impatti sull’atmosfera e sulla qualità delle acque causati dall’utilizzo di carburanti con determinato tenore di zolfo, valutando anche la possibilità di alimentazioni alternative”. La commissione chiede inoltre al Governo di considerare la possibilità di “adottare specifiche misure volte a ridurre le emissioni inquinanti causate dalla scarsa qualità del carburante utilizzato dalle grandi navi, anche prendendo in considerazione alimentazioni alternative in fase di stazionamento”, oltre a introdurre “limitazioni alla navigazione nelle aree ca- ratterizzate da fragili ecosistemi per quelle imbarcazioni che presentano un alto tasso di emissioni inquinanti”. Il testo completo del parere è sul sito della Staffetta. (8/9) Gnl, ecco i nuovi incentivi per acquisto Tir Sono in dirittura d’arrivo i nuovi incentivi per l’acquisto di tir a Gnl. Il decreto è stato firmato in luglio dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio ma entrerà in vigore solo una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A quanto si apprende, il testo è già stato trasmesso alla Gazzetta Ufficiale e sarà quindi pubblicato a breve. Il provvedimento, adottato in attuazione della legge di Stabilità 2015, stanzia un totale di 25 milioni di euro, dei quali 7 sono destinati all’acquisto di veicoli nuovi con massa a pieno carico di 3,5 tonnellate o più alimentati a Cng (gas metano compresso), Gnl (gas liquido) o elettricità. Altri 6,5 milioni sono destinati alla rottamazione di veicoli nuovi con massa a pieno carico di 11,5 tonnellate o più da sostituire con veicoli euro VI. Per i veicoli fino a 7 tonnellate il contributo unitario per quelli alimentati a gas compresso è di 3.500 euro, per quelli a Gnl di 10mila. Per i veicoli tra 7 e 11,5 tonnellate si sale a 8mila euro per il Cng e a 20mila per il Gnl. Si tratta del secondo decreto di attuazione della legge di Stabilità 2015 che prevede incentivi per tre anni. Le pratiche per ottenere gli incentivi passeranno da una piattaforma online che sarà attivata nella seconda metà di ottobre. (8/9) Carburanti alternativi, l’ibrido sorpassa il gas Nella prima metà del 2016 le immatricolazioni di veicoli ibridi in Europa hanno superato quelle di veicoli a gas. In generale, le immatricolazioni di veicoli a trazione alternativa sono rimaste sostanzialmente stabili (+0,6%), per un totale di 147.784 unità. I dati sono stati diffusi ieri dall’associazione europea dei produttori di auto Acea. Crescono i veicoli elettrici (+17,2% a poco più di 70mila) ma soprattutto gli ibridi (+25,8% a quasi 133mila), mentre crollano le auto a gas o etanolo (-21,5% a meno di 100mila). Numeri che decretano per la prima volta il sorpasso delle vendite di auto ibride su quelle a gas. Una dinamica che, per quanto riguarda il crollo del gas, è determinata sostanzialmente dall’andamento del mercato italiano, che rappresenta la quasi totalità del mercato Ue e che nella prima metà dell’anno ha fatto segnare un -21,4%. Quanto all’ibrido, l’Italia è il secondo mercato dopo Regno Unito e Francia e nella prima metà dell’anno ha visto un aumento delle immatricolazioni di oltre il 47%. Sul sito della Staffetta le tabelle per Paese e per alimentazione. (8/9) E il Gpl? 12 Nella prima metà del 2016 in Europa le vendite di auto ibride hanno sorpassato quelle di auto a gas. I due fenomeni (il successo dell’ibrido e la crisi del gas) sono ormai sotto i riflettori da qualche mese. Data questa situazione, stupisce che nel recepire la direttiva Dafi sui carburanti alternativi il governo italiano abbia deciso di escludere il Gpl dagli “incentivi” (sostanzialmente gli obblighi per gli acquisti “verdi” di flotte). Il mercato italiano del Gpl è di gran lunga il più grande d’Europa. Nel nostro Paese il Gpl – soluzione “pronta” ed economica, oltre che “ecologica” – ha dato vita a una filiera importante. Filiera che potrebbe inaridirsi se la contrazione del mercato diventasse strutturale. Sarebbe un peccato perdere questa leadership, considerando che la transizione energetica DAY un 2 dei trasporti passa da un mix di soluzioni tecnologiche, e non si avrà solo vincitore. (8/9) Carburanti alternativi, ancora una settimana per l’ok al dlgs DAY 3 Bisognerà aspettare ancora una settimana per il primo via libera allo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva Dafi sui carburanti alternativi. La riunione del Consiglio dei ministri svoltasi ieri infatti non ha affrontato l’argomento, nonostante il testo fosse stato “chiuso” dalle amministrazioni competenti. (9/9) Carburanti alternativi, ultime correzioni al dlgs Dafi Ultimi ritocchi per lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva Dafi sui carburanti alternativi. Il testo è pronto per la prossima riunione del Consiglio dei ministri, con alcune modifiche rispetto a quello anticipato la scorsa settimana. In particolare, scorrendo l’ultima versione del testo, si notano l’introduzione di tariffe per gli atti amministrativi relativi alle infrastrutture di Gnl, l’aggiunta della definizione di “punto di ricarica (elettrica) non accessibile al pubblico”, la modifica da decreto ministeriale a Dpcm dell’atto per l’aggiornamento del Quadro strategico nazionale sui carburanti alternativi, l’alternativa tra Gnl e Cng relativamente all’obbligo per i nuovi punti vendita carburanti (nel testo precedente si prevedeva l’obbligo di distribuzione di gas compresso e liquido insieme). La bozza aggiornata è sul sito della Staffetta. (12/9) Numeri e prezzi Dossier carburanti, un nuovo marchio “indipendente” Registriamo questa mattina l’ingresso di un nuovo marchio nella banca dati dell’Osservatorio prezzi carburanti del ministero dello sviluppo economico. Si tratta di Fgs, cinque punti vendita in Sicilia. Il totale sale così a 122. D segnalare che una delle ultime new entry, AP Stazioni di Servizio, non era un nuovo marchio ma una modifica del marchio AP, già presente nel database. Sul sito della Staffetta il dossier completo. (8/9) Dossier carburanti, siamo a 123 marchi Sale questa mattina a 123 il totale dei marchi registrati nella banca dati dell’Osservatorio prezzi carburanti del ministero dello Sviluppo economico. Il nuovo entrato è Barontini, un punto vendita in Toscana. Sul sito della Staffetta i dossier completi di oggi, domenica e sabato. (12/9) Consumi petroliferi, vendite di benzina e diesel ai minimi del decennio I dati sui consumi petroliferi di luglio, in particolare sull’andamento degli ultimi dieci anni dei dati divulgati mensilmente dal ministero per lo Sviluppo Economico, con specifico riferimento alle vendite di carburanti rete ed extrarete, descrivono un calo gneralizzato: nell’ultimo mese sono stati benzina e gasolio ad andare particolarmente giù, rispettivamente in calo dell’8,3% e del 7,5%. (12/9) *La data si riferisce al giorno di pubblicazione sulla Staffetta online STAFFETTA PREZZI Rilevazione n. 65 del 13 settembre 2016 Quotazioni SIVA all’acquisto per pagamento a 30 giorni (differenze rispetto alla rilevazione dell’8 settembre) Euro Benzina super (‘000 lt) Punte min. - max. Gasolio Auto (‘000 lt) Italia Settentrionale Italia Centrale 15,30 1083,24 - 1085,82 15,88 1075,50 - 1093,00 13,80 1090,40 - 1093,77 14,74 1076,00 - 1104,00 1098,26 - 1104,53 1086,00 - 1115,00 13,43 961,72 - 963,40 952,00 - 975,00 8,56 9,00 970,00 - 975,74 957,00 - 995,50 9,45 8,92 974,67 - 977,25 968,00 - 987,00 6,72 7,50 484,05 - 485,59 476,00 - 495,00 7,50 9,00 490,36 - 494,13 480,00 - 505,00 9,26 9,01 499,15 - 500,74 493,50 - 510,00 6,78 8,49 739,24 - 740,99 729,00 - 748,67 8,87 11,99 752,02 - 754,86 745,00 - 767,67 12,83 12,21 759,21 - 762,09 744,50 - 772,00 10,09 5,92 516,84 - 519,93 507,50 - 531,89 5,93 4,62 297,62 - 313,05 293,00 - 319,12 3,45 Punte min. - max. Gasolio risc.to (‘000 lt) 14,59 8,16 Punte min. - max. Gasolio agricolo (‘000 lt) Italia Merid.le e Isole Punte min. - max. O.c. fluido 3/5 (‘000 Kg) n.d. - n.d. n.d. - n.d. Punte min. - max. O.c. denso Btz (‘000 Kg) Punte min. - max. 2,31 270,96 - 272,34 264,00 - 298,00 2,46 6,90 288,00 - 289,43 281,00 - 297,00 6,92 La rilevazione è effettuata su un campione di operatori selezionato su base geografica in funzione dei volumi dei consumi. Per ogni prodotto è indicata una forchetta di quotazioni medie, praticate dalle compagnie petrolifere ai rivenditori al netto di Iva per pagamenti a 30 giorni, con l’indicazione delle relative variazioni rispetto alla rilevazione precedente e delle punte minime e massime. Andamento del mercato Nonostante le numerose operazioni della Guardia di Finanza contro la piaga dell’illegalità nel commercio di prodotti petroliferi, diversi rivenditori contattatati dalla Staffetta continuano a ricevere offerte stracciate di prodotto. In Lombardia ad esempio, dove l’ultima operazione delle Fiamme Gialle di Trieste (v. Staffetta 7/9) ha coinvolto diverse società locali (di cui non si conosce il nome), ancora si registrano offerte fuori mercato con un delta sul Platts di 5 euro per mille litri franco destino con pagamento allo scarico e con una commissione per il segnalatore. Come se niente fosse. Prima dell’estate addirittura, sempre nel Nord, c’è chi ha ricevuto offerte a Platts più zero franco destino. Dando uno sguardo al mercato invece “legale”, questa mattina la benzina ha perso 9 euro per mille litri, i gasoli nazionale e agricolo 4, il risca 3 e infine il denso Btz 5 euro per mille chili. Dalle forchette medie rilevate questa mattina nelle tre macroaree di riferimento si può ricavare, in base alle variazioni indicate, il prezzo medio Siva della benzina, che si aggira intorno ai 1085 euro per mille litri al Nord, ai 1092 al Centro e ai 1101 al Sud più Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 7 euro e tra Centro e Sud più Isole di 9. Il prezzo medio Siva del gasolio autotrazione è di 963 euro al Nord, di 973 al Centro e di 976 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 10 euro e tra Centro e Sud più Isole di 3. Il prezzo medio Siva del gasolio agricolo è di 485 euro al Nord, di 492 al Centro e di 500 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra 13 le aree Nord e Centro è di 7 euro e tra Centro e Sud più Isole di 8. Il prezzo medio Siva del risca è di 740 euro al Nord, di 753 al Centro e di 761 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 13 euro e tra Centro e Sud più Isole di 8. Ieri mattina la verde è schizzata di 21 euro, i gasoli nazionale e agricolo di 11, il risca di 12 e il denso Btz di 10. Sul Cif Med del 12 settembre, convertito in euro al cambio di 1,1226 dollari, la benzina si è attestata a 335,26 euro per mille litri, il diesel 10ppm a 323,29, il gasolio 0,1 a 319,15 e il denso Btz a 239,18 euro per mille chili. Domani quindi la benzina e il risca resteranno invariati, i gasoli autotrazione e agricolo rincareranno di 1 scarso, mentre il denso Btz scenderà di 2. Spiazzati i rivenditori che si aspettavano un ribasso corposo, viste le indicazioni di ieri pomeriggio tardo della Reuters sulle quotazioni del gasolio di Londra (-14 $ circa). (C.B.) Gasolio motopesca (‘000 lt) 6,70 Punte min-max Dato nazionale. 360,50 – 362,22 347,00 – 379,50 6,71 DAY 3 E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. © RIP Srl – Tutti i diritti riservati Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio. MERCATO PETROLIFERO ITALIANO DAY 2 SERVIZI IN CLOUD PER IL RETISTA RACCOLTA DATI GESTIONE CARTE FINEMESE INVIO PREZZI GESTIONE CARTE RICARICABILI GESTIONE LIVELLI GESTIONE CARTE SCONTO INVIO ALLARMI GESTIONE RACCOLTA PUNTI INVIO PREZZI AL MISE GESTIONE BUONI CARBURANTE I nostri servizi sono compatibili con la maggioranza delle attrezzature installate sui punti vendita 14 ICAD Sistemi srl Via Olivetti 30, 10040 VOLVERA (TO) Tel. 0119906689 - [email protected] www.icadsistemi.it MOBILITA’ ALTERNATIVA E se il futuro fosse ibrido? Proseguono le grandi manovre sulla mobilità alternativa. Tra le due “promesse” Gnl ed elettrico, a spuntarla è per il momento la soluzione “mista”. La febbre del Gnl sta contagiando un po’ tutti. Da ultimo il vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, che in una recente audizione in Senato ha detto che la tecnologia del gas liquido per i camion e le navi “è già oggi alquanto sviluppata, con prestazioni e costi equivalenti ai veicoli a benzina o diesel e con minori emissioni”. Affermazione avventata, visto che il prezzo di vendita delle motrici a Gnl è ancora sensibilmente più alto di quelle a gasolio (tra il 20 e il 30%), e visto che su potenza e autonomia il gap tra i due deve ancora essere colmato. Così come alta è la temperatura sulla trazione elettrica, oggetto di fortissime attenzioni al tavolo voluto da governo sulla mobilità alternativa, che dovrà elaborare entro metà ottobre una roadmap per guidare le politiche pubbliche nel settore. Le forti pressioni delle lobby devono però fare i conti con i dati di realtà. Come ad esempio quelli che riportano le reali preferenze dei consumatori in fatto di mobilità. Secondo un recente rapporto dell’Acea, l’associazione europea dei costruttori di auto, nella prima metà del 2016 le immatricolazioni di veicoli ibridi in Europa hanno superato quelle di veicoli a gas. In generale, le immatricolazioni di veicoli a trazione alternativa sono rimaste sostanzialmente stabili (+0,6%), per un totale di 147.784 unità. E se il dato relativo ai veicoli elettrici è comunque positivo (+17,2% a poco più di 70mila, con numeri assoluti quindi ancora marginali) è la soluzione ibrida a incontrare il maggior favore. Rispetto al primo semestre del 2015 le vendite di auto con motore termico ed elettrico insieme sono aumentate del 25,8% a quasi 133mila unità. Crollano invece le vendite di auto a gas o etanolo (-21,5% a meno di 100mila). Numeri che hanno decretato per la prima volta il sorpasso delle vendite di auto ibride su quelle a gas. Una dinamica che, per quanto riguarda il crollo del gas, è determinata sostanzialmente dall’andamento del mercato italiano, che rappresenta la quasi totalità del mercato Ue Numero speciale online pdf della STAFFETTA QUOTIDIANA - 16 SETTEMBRE 2016 Petrolio gas elettricità e altre fonti di energia 15 DAY 2 DAY 3 e che nella prima metà dell’anno ha fatto segnare un -21,4%. Quanto all’ibrido, l’Italia è il secondo mercato dopo Regno Unito e Francia e nella prima metà dell’anno ha visto un aumento delle immatricolazioni di oltre il 47%. Un successo, quello delle auto ibride, dovuta alla disponibilità di una tecnologia efficiente e matura, ma anche al costo ridotto dei carburanti liquidi tradizionali. E proprio con il fattore costo dovranno fare i conti le due “promesse” della mobilità alternativa. Quanto al Gnl, a giorni uscirà il decreto di rifinanziamento degli incentivi all’acquisto di motrici, con incentivi unitari fino a 20mila euro e un plafond di sette milioni. Mentre sarà sempre da tenere d’occhio il capitolo fiscalità: il metano per autotrazione, oggi, è praticamente esente da accisa. Nel momento in cui dovesse soppiantare quote crescenti di carburanti liquidi, chi ha in mano i cordoni della borsa dovrà fare due conti. E l’aumento della pressione fiscale sarà una scelta praticamente obbligata. I fan dell’elettrico puntano invece molto sul tavolo di Palazzo Chigi: senza un programma “pesante” di incentivi all’acquisto la strada si fa davvero impervia. Mentre le difficoltà di Tesla nel far quadrare i conti rischiano di offuscare le magnifiche sorti e progressive della soluzione a emissioni (quasi) zero. Qualche indicazione sulle scelte del governo si potrà avere già dalla prossima legge di Stabilità, che dovrà essere presentata entro la metà di ottobre – anche se tra vincoli di bilancio, temi “macro” come le pensioni ed emergenze come quelle per il sisma in Centro Italia le risorse saranno davvero poche. Dal decreto legislativo “Dafi” di recepimento della direttiva Ue sui carburanti alternativi verranno sostanzialmente solo misure regolamentari – tra cui le agevolazioni “orizzontali” per la circolazione di tutti i mezzi a trazione alternativa e le disposizioni per garantire il dispiegamento di reti per il rifornimento di gas (metano, Gpl e Gnl), idrogeno ed elettricità. La resa dei conti è ancora lontana e, almeno per il momento, la soluzione è ancora nel mix. Direttore responsabile: Goffredo Galeazzi Direttore emerito: Giorgio Carlevaro Direttore editoriale: Giovanni G. Borromeo Pubblicità e marketing In Fieri Srl - Paolo Angelini - [email protected] Editore: RIVISTA ITALIANA PETROLIO Srl Redazione, Pubblicità e Amministrazione Largo Luigi Antonelli, 30 - Roma - 00145 www.staffettaonline.com [email protected] Reg. Trib. Roma n. 4304 del 7/12/54