Today@16 settembre 2016

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Today@16 settembre 2016
EDITORIALE
16 SETTEMBRE 2016
Con la vendita di TotalErg
il “Petrolio Italia” è a un bivio
Tante le opportunità per compagnie,
retisti ed extraretisti
C’è grande fermento nel settore per capire le opportunità di
business che si aprono dalla decisione di Erg e Total di mettere in
vendita la joint venture TotalErg.
Molti sono ancora i punti interrogativi dell’operazione, resa nota
da ambienti finanziari. Il patto parasociale tra Erg e Total prevede
infatti una serie di passaggi prima di un cambiamento dell’azionariato.
E non è ancora chiaro se effettivamente Total voglia mantenere una
presenza nel downstream italiano.
Certo è che l’operazione porterà un cambiamento significativo nel
settore. E può rappresentare una ghiotta occasione per operatori della
logistica e della distribuzione che vogliono crescere. Come è stato per
l’operazione “modello grossista” messa in atto da Esso negli ultimi anni
e tuttora in corso, e che ha visto crescere operatori come Retitalia, Som,
Enerpetroli, Petrolifera Adriatica.
Molto dipenderà dagli accordi tra i due soci: se la vendita riguarderà
tutti gli asset in blocco, bisognerà trovare un soggetto con le spalle
abbastanza larghe da investire qualche centinaio di milioni in un settore
con margini sempre più risicati e una concorrenza esasperata.
Se invece si procederà allo “spezzatino”, il numero dei possibili
pretendenti si farà sicuramente più ampio. I rumors del settore parlano di
un forte interesse degli operatori per gli asset “non rete”, in particolare
per quanto riguarda le attività nel settore del Gpl. Ma anche la logistica fa
gola a molti. E d’altronde sono proprio i business diversi dalla rete ad aver
dato le maggiori soddisfazioni a TotalErg nelle ultime trimestrali.
Oltre alla rete di 2.591 impianti (di cui 1.664 sociali e 927 convenzionati),
TotalErg ha una quota del 24% della raffineria Sarpom di Trecate
(Novara) con annesso deposito, l’ex raffineria di Roma trasformata in polo
logistico, il deposito costiero di Savona, sette terminali marittimi, il 26%
del Sigemi, le due società dell’extrarete Eridis e Restiani, con circa 65.000
clienti, che oltre a fornire prodotti petroliferi operano nei servizi energia
con particolare presenza in Piemonte (più di 1.600 condomini e 60.000
clienti), le attività nei lubrificanti con i marchi Total, Elf e Erg e nei bitumi,
l’attività fluidi speciali con la Total Fluides per la distribuzione di solventi
utilizzati nelle colle, negli adesivi, nelle vernici, nei detergenti, nei farmaci,
nella plastica e nell’agricoltura, le attività nel Gpl con il marchio Totalgaz
Italia (220mila tonnellate l’anno nel nord ovest e nel centro Italia in piccoli
serbatoi, al contatore, in reti canalizzate e in bombole) che ha tre depositi
di stoccaggio, cinque sedi operative e di distribuzione, un parco mezzi di
circa 70 autobotti, e 60mila clienti domestici e professionali.
Un portafoglio ricchissimo che può attirare i soggetti più diversi: società
petrolifere, retisti, extraretisti, operatori del Gpl soggetti attivi nella
logistica. La corsa sta per partire.
(G.M.)
1
Sommario
Il programma di Oil&nonoil pag. 2
Ulisse pag. 3
Staffetta prezzi rete pag. 7
Le notizie degli ultimi 15 giorni pag. 9
Staffetta prezzi pag. 13
Focus mobilità alternativa pag. 15
Prezzi carburanti,
il differenziale
impazzito
Torna in questo numero l’appuntamento
con la rubrica “Ulisse”, i viaggi dell’ex manager Eni Riccardo Piunti nella rete di distribuzione carburanti in Italia e in Europa. Il
tema di questa puntata è quello dei differenziali di prezzo: self-servito, prodotti speciali, viabilità ordinaria e rete autostradale.
Differenziali che col tempo sono andati aumentando fino a raggiungere livelli macroscopici, nell’ordine delle decine di centesimi
al litro. Una politica inaugurata dall’Iperself
e dagli “scontoni” Eni e poi seguita dalle
altre compagnie, mentre i marchi indipendenti conservano una maggiore uniformità.
Alla notizia della vendita di TotalErg dedichiamo l’approfondimento dell’editoriale in
prima pagina. Molti gli spunti interessanti,
molte le occasioni per gli operatori che vogliono crescere.
A pagina 2 il programma dei convegni e
seminari della manifestazione Oil&nonoil in
programma dall’11 al 13 ottobre a Verona.
In ultima pagina il Focus sulla mobilità alternativa, con l’exploit dell’ibrido e le incertezze per gas, Gnl ed elettrico.
Completano il numero le consuete rubriche
Staffetta prezzi e Staffetta prezzi rete e il riepilogo delle notizie pubblicate su Staffetta
Quotidiana negli ultimi quindici giorni.
OIL&NONOIL 2016
DAY 2
PROGRAMMA CONVEGNI E WORKSHOP
Il Programma è aggiornato al 16 settembre. Titoli e orari possono subire modifiche
MARTEDI 11 OTTOBRE
MERCOLEDI 12 OTTOBRE
GIOVEDI 13 OTTOBRE
9.30 - 13.30 Sala PUCCINI
2030: QUALE MOBILITA’, QUALI
“CARBURANTI”, QUALE RETE?
In collaborazione con WEC ITALIA
9.30 - 12.30 Sala ROSSA
I NUOVI RETISTI E IL FUTURO
DELLA RETE: ADEGUARSI ALLA
TRASFORMAZIONE
In collaborazione con LA STAFFETTA
DAY 3
9.30 - 12.30 - Sala PUCCINI
ILLEGALITA’: DIMENSIONE
DEL FENOMENO E SOLUZIONI
DI CONTRASTO
A cura di Oil&nonoil
11.00 - 11.30 - Sala BLU
GNL E METROLOGIA LEGALE:
ESPERIENZE DI CERTIFICAZIONE
E SVILUPPI NORMATIVI
A cura di NMI
11.00 - 13.00 - Sala ROSSA
CNG PER AUTOTRAZIONE:
VARIAZIONI DI PRESSIONE
SUI METANODOTTI - OPPORTUNITA’
E SOLUZIONI
A cura di FEDERMETANO
10.30 - 11.30 Sala BLU
SMART WORKING
A cura di ASSOPETROLI in collaborazione
con STUDIO LEGALE FAVALEX
10.30 - 11.30 Sala VERDE
GESTIONE DELLE SCADENZE DELLE
VERIFICHE PERIODICHE GPL/CNG
A cura di GASTECH
14.00 - 17.30 Sala ROSSA
CONTRIBUTO AMBIENTALE ED ECONOMICO DEL GNL NEL TRASPORTO
MERCI E PERSONE
In collaborazione con ASSOGASLIQUIDI
14.00 - 14.30 Sala CAR WASH
LA STAZIONE IBRIDA GHOST:
OIL+ELETTRICO
A cura di FORTECH
14.30 - 15.00 Sala CAR WASH
CARWASH SELF SERVICE:
COME SI EVOLVE IL MERCATO
A cura di FORTECH
15.00 - 17.00 Sala VERDE
L’AVVENTO DEL DIGITALE NEI
CARBURANTI PER COMBATTERE
L’ILLEGALITA’: SE STATO E MERCATO
HANNO LA STESSA PRIORITA’
A cura di QUOTIDIANO ENERGIA
15.00 - 17.30 Sala PUCCINI
LA MOBILITA’ ELETTTRICA: UNA
NUOVA OPPORTUNITA’ NON OIL?
A cura di Oil&nonoil
15.00 - 16.30 Sala CAR WASH
ASPETTI NORMATIVI E FISCALI
DELL’AUTOLAVAGGIO
A cura di ASSOLAVAGGISTI
16.30 - 17.30 Sala CAR WASH
OSCAR DELL’AUTOLAVAGGISTA
A cura di ASSOLAVAGGISTI
2
11.00 - 12.30 - Sala CAR WASH
IL COSTO DEL GETTONE NELL’AREA
DELL’AUTOLAVAGGIO
A cura di ALI - Associazione Lavaggisti
Italiani
12.00 - 13.00 - Sala BLU
LA SICUREZZA PER LE STAZIONI
DI SERVIZIO
A cura di MARCO POLO
12.30 - 13.30 - Sala ROSSA
BRANDING
A cura di ASSOPETROLI
in collaborazione con LUISS
14.00 - 15.00 Sala BLU
STAZIONE DI SERVIZIO:
STRUMENTI DI FIDELIZZAZIONE 2.0
A cura di FORTECH
14.30 - 16.00 - Sala PUCCINI
GASOLIO PER AUTOTRASPORTO E
RISCALDAMENTO
A cura di ASSOPETROLI
14.30 - 17.00 - Sala ROSSA
CNG E BIOMETANO - UNA SINERGIA
EFFICACE PER LA DECARBONIZZAZIONE
DEI TRASPORTI
A cura di ASSOGASMETANO e CIB
14.30 - 16.00 Sala VERDE
GLI ATTACCHI PREDATORI NELLE
STAZIONI DI SERVIZIO:
PREVENZIONE E DIFESA
A cura di Oil&nonoil
16.00 - 17.30 - Sala VERDE
PRIVACY E VIDEOSORVEGLIANZA
NELLE STAZIONI DI SERVIZIO
In collaborazione con COLIN&PARTNER
11 - 13.00 - Sala CAR WASH
LE CRITICITA’ DELL’ASSISTENZA
NEL LAVAGGIO
A cura di Oil&nonoil
12.00 - 13.30 - Sala VERDE
SELF- SERVICE GPL
NON PRESIDIATO:
NORME TECNICHE
A cura di ASSOGASLIQUIDI
14.00 - 16.00 - Sala VERDE
QUADRO STRATEGICO NAZIONALE
PER LA REALIZZAZIONE
DELLE INFRASTRUTTURE
PER L’USO DELL’IDROGENO
NEL SETTORE TRASPORTI
A cura di MH2IT
RUBRICA
Rete carburanti, l’Italia dei mille prezzi
Le riflessioni di un “novello Ulisse” in giro per l’Europa
Riprende dopo il viaggio di Riccardo Piunti nel
mondo europeo della distribuzione dei carburanti.
Questa volta il nostro Ulisse affronta il tema dei
differenziali di prezzo: tra self e servito, tra aree
geografiche, tra strade e autostrade. Differenziali
talmente ampi da far impallidire qualsiasi “stacco”
rispetto ai prezzi europei e da ridimensionare qualsiasi
polemica sui prezzi.
Ulisse affronta questo nuovo viaggio, sempre con il difficile
obiettivo di meglio capire gli italiani e la loro Italianità;
questa volta lo fa parafrasando il noto titolo di un vecchio
film di De Santis del 1964, “Italiani brava gente”, evocando
gli “italiani strana gente”.
Non di un viaggio reale si tratta, ma di un viaggio virtuale
con la macchina del tempo negli ultimi venti anni di prezzi
liberi dei carburanti; in questo periodo sarà facile trovare
nei giornali, nel web, nei provvedimenti e decreti della
Pubblica Autorità, un’infinita serie di riferimenti al problema
dei “prezzi della benzina”, dello “Stacco Italia”…
Come ovvio, nelle fasi in cui i prezzi della materia prima
sono stati in rapida ascesa, l’oggetto di attenzione era la
differenza con l’Europa o la presunta doppia velocità di
adeguamento dei prezzi interni a quelli internazionali (rapidità nelle ascese delle quotazioni internazionali, lentezza
nelle riduzioni).
Altrettanto ovviamente, l’attenzione ai prezzi si è sempre
andata smorzando nelle fasi posteriori a una lenta o brusca caduta delle quotazioni stesse. Durante questi ultimi
periodi, sono state le compagnie (con qualche vincolo,
peraltro) a cercare di segnalare o comunicare che i prezzi
stavano scendendo, che la azienda x o y aveva ridotto il
proprio prezzo consigliato di …
Una sola citazione, del 2001, quando si diceva:
“Da metà di maggio - quando i prezzi delle benzine raggiunsero i livelli record di 2.205 lire per un litro di senza
piombo - a oggi si registra così un ribasso dei prezzi di
oltre 210 lire, vale a dire un minor costo per gli automobilisti italiani di oltre 10 mila lire per ogni rifornimento
completo.”
3
Si parlava quindi, con grande enfasi, di un vistoso calo di
ben 11 centesimi al litro!
Supponiamo ora che in un giorno particolare, per esempio
il 6 agosto 2016, Ulisse sia capitato in una stazione autostradale nei pressi di Roma, dove abbia trovato il gasolio
DAY 2
speciale a 1,90 €/litro, mentre in città il prezzo normale,
pel prodotto standard, era 1,23 €/litro.
Ora Ulisse, abituato ai paesi nell’Europa centrale dove
DAYun
3
centesimo è troppo e due pure, si è domandato: chi compra a 67 centesimi in più? Sì, dico 67 centesimi, qualcosa
come le vecchie 1300 lire /litro in più….
Vediamo come, all’incirca, potrebbero nascere questi 67
centesimi:
• 20 centesimi circa sono per il servito vs il self (stiamoparlando di 400 lire al litro)...
• 22 centesimi circa sono perché siamo in autostrada…
• 25 centesimi sono perché stiamo parlando di un gasolio speciale con additivi detergenti…
All’interno di queste cifre sembrerebbe essere inclusa anche una quota di “overprice” praticato dal gestore.
A questo punto, ci domandiamo che senso abbiano avuto
le discussioni sul centesimo fatte negli ultimi 20 anni, se il
consumatore (non tutti ovviamente), è disposto a pagare il
50% in più per un motivo o per l’altro…
Che senso ebbe, inoltre, la polemica durissima (e, a mio
parere, un po’ di cattivo gusto) dell’aprile 2010 da parte
di un quotidiano nazionale nei confronti della UP, di cui
riprendiamo un passo?
“L’Unione Petrolifera ha definito «infondate e strumentali» le polemiche sull’aumento dei prezzi del carburante,
di cui ha dato conto in questi giorni… Noi non abbiamo
fatto altro che notare, ancora una volta, come i prezzi
alla pompa si adeguino velocemente nelle fasi di aumento del greggio mentre scendano con scandalosa lentezza
in quelle in cui il prezzo della materia prima cala, anche
di colpo. E abbiamo ascoltato oltre alla voce delle associazioni dei consumatori anche quella, autorevole, di
molti imprenditori del settore… di cui abbiamo grande
stima. Certo, c’è il problema del riassetto della rete, oltre
al tema fiscale, ma credo che gli automobilisti abbiano
diritto a pretendere un maggior rispetto e a non essere
presi puntualmente in giro con spiegazioni incomplete o
fuorvianti”.
Che senso ha questa polemica se le presunte differenze di
cui parlano sono dell’ordine di un paio di centesimi magari per
pochissimi giorni, mentre fra servizio, autostrada e qualità
del prodotto si hanno oggi differenze di un ordine di grandezza superiore?
Ma domandiamoci ora: cosa fa il consumatore? E quali
cambiamenti hanno subito negli ultimi tempi le politiche
delle compagnie in merito alla qualità del prodotto o
del servizio?
Qualche numero del passato:
• nel 1997, quando partì la campagna del “fai da te”
Agip, la differenza di prezzo fra servito e self era di
20 lire al litro (1 centesimo di €, 1,5 se teniamo conto
della inflazione);
• nel 2001, quando Eni si lanciò con veemenza nel diesel
speciale, anche per fronteggiare la forza dei carburanti speciali Shell (che costavano 12-15 centesimi di più
al litro) lanciò il Bludiesel con una maggiorazione di 3
(tre) centesimi arrivando a vendere, nel segmento auto,
anche il 40% di Bludiesel;
• Alla fine degli anni ‘90, i prezzi in autostrada erano
all’incirca superiori a quelli in rete ordinaria di circa 15
lire al litro (1-2 centesimi).
In altri termini, allora si tendeva a fornire il cosa (qualità),
il come (servizio) e il dove (autostrada) a un costo molto
contenuto.
Vediamo ora la situazione nel mercato odierno.
Il Servizio
La differenza servito vs self, viaggia, negli attuali distributori dotati di questa doppia scelta, fra i 10, 20 o più
centesimi al litro (anche 30 centesimi, di cui è testimone
Ulisse direttamente sul campo, per esempio, nella zona
di Brindisi nel mese di agosto 2016); le recenti campagne
di invito al cliente a farsi servire e coccolare con l’aiuto
dell’uomo sul piazzale hanno avviato una escalation nelle
maggiorazioni per servizio che, partendo da 7-8 centesimi
litro, sono arrivate (di fatto) a oltre 20 e magari 30 centesimi al litro.
Sembra incredibile, ma esiste una fetta di consumatori pronti
a berciare sul caro – benzina, sugli 1-2 residui (quando presenti) centesimi di stacco con l’Europa, per poi spenderne in
modo a volte leggero, anche 20/30 di più per il vantaggio di
non dover scendere dall’auto, inserire una carta o delle banconote, staccare una pistola e rapidamente rifornirsi.
Peraltro sono quegli stessi consumatori che, quando Eni
fece la campagna “Scontone” erano pronti a fare la fila
per accedere all’iperself nei week end di quella calda estate
del 2012, dove si potevano risparmiare fino a 20 centesimi.
Prendiamo una citazione per tutti da un giornale di allora:
Gara al ribasso per la benzina. Code ai distributori
Presi d’assalto i distributori Eni ed Agip del territorio sabato e domenica. Grande successo dell’iniziativa ‘Riparti
con Eni’, che ha proposto lo sconto di circa 20 centesimi
al litro”.
4
Tutti noi, se coinvolti come consumatori, ricordiamo delle
“tenere vecchiette o delle signore “griffate” e ingioiellate
che scendevano agguerritissime dalla loro auto e si lanDAY 2
ciavano a testa bassa verso una serie di “ostacoli quasi
insormontabili” (stacca la pistola…, anzi aspetta…, scegli
prima l’erogatore…, ma quale numero è quello giusto?,
non parte come mai?..., come si apre il tappo ?, ah devo
DAY 3
prendere la chiave, …)”
pur di giungere al traguardo dell’iperself e dello scontone
proprio e solo in quel week end estivo…mentre i poveri
addetti di piazzale si affannavano a coprire simultaneamente i molteplici ruoli di ufficio informazioni, di tecnici e
di servizio d’ordine.
Va aggiunto, peraltro, che lo sconto iperself normale era
allora inferiore alla metà dello scontone e quindi assai
meno importante delle attuali maggiorazioni servizio.
È pur vero che, in questi ultimi tempi, il mondo si è capovolto: non abbiamo più lo sconto per il self bensì le maggiorazioni per il servizio.
Resta che questo consumatore Italiano ci appare un poco
“strano” e contraddittorio: prima si affannava per avere lo
sconto e ora, non di rado, si abbandona rilassato sul sedile
dell’auto rinunciandoci e subendo la maggiorazione… o
magari si incanala nella pista del “servito” senza prestare
attenzione.
Si dirà, “il consumatore non è sempre lo stesso”, “c’è chi
vuole risparmiare e chi vuole la comodità, potendosela
premettere”…
Ulisse ha fatto qualche test, puri campioni senza pretesa
di essere statistiche, per capire come sono i consumatori
che sono pronti a pagare 20 centesimi per il servizio; ha
trovato che facilmente un consumatore su quattro (o più)
accede al costoso servizio; ancor più strano è il fatto che,
se qualche cliente sbaglia pista (è ovvio che quelle del
servito siano opportunamente collocate) e si trova, senza
volere, su quella del servito, anziché fare marcia indietro
per cambiare pista, spesso finisce per restare dove sta.
Diesel speciale
Oggi le maggiorazioni di prezzo per i diesel speciali sono
dell’ordine di 8-20 centesimi al litro, di fatto assolutamente incomparabili con il pur possibile risparmio nei consumi
assicurato dalla diversa qualità.
Infatti, anche nelle dichiarazioni delle compagnie il massimo
risparmio sui consumi può raggiungere il 4%, equivalente
oggi a circa 5 centesimi al litro (sempre max).
Numerose le altre motivazioni tecnico-economiche per
giustificare una differenza superiore anche di 3-4 volte,
ma il consumatore come lo percepisce ?
L’attenzione al tema, anche in questo caso, sembra essere
sempre concentrata sugli aspetti tecnici, la pulizia, il fumo,
il rumore, anche se la sensazione che si ha dalla navigazione in rete è che, pur a fronte di nuovi Diesel speciali,
di nuovi nomi, di nuovo marketing, i forum dei “fanatici”
delle vibrazioni, dei rumoretti o dei rombi dello sprint si
stiano un poco placando.
D’altro canto, il tema della maggiorazione di prezzo, pur
riscontrabile nei forum dedicati, non appare così determinante nella scelta.
Autostrada
Vediamo come funzionano i prezzi in autostrada, basta
utilizzare il sito del MISE o il Dossier della Staffetta…
Le maggiorazioni sono molto variabili, con premi da 8 a
25 centesimi rispetto alla equivalente rete ordinaria, cui
si aggiungono differenziali importanti in caso di servizio.
A questa politica sicuramente i consumatori hanno già reagito, basta guardare il crollo dei consumi in autostrada
con tasso doppio del totale della rete (oltre -40%), peraltro fortemente condizionato anche dalle negative vicende
della crisi e, quindi, del forte calo del traffico pesante.
Ma potremmo anche leggere il dato al contrario: resta comunque una quota elevata di consumatori, e non pochi,
che, pur disponendo nell’autovettura di un serbatoio
idoneo ad affrontare il viaggio intero rifornendosi solo alla
partenza, finiscono, per distrazione o noncuranza, a rifornirsi in autostrada, spendendo in più 10, 20 o anche oltre
centesimi al litro.
5
Il Consumatore
Concludiamo, pur senza fare sondaggi ma semplicemente
guardando alla correlazione prezzi benzina e mezzi di comunicazione, dicendo che da una parte la tensione sul tema
“prezzo della benzina”, normalmente molto più umorale
che irrazionale, a fronte di prezzi stabilmente più contenuti
negli ultimi due anni, si è decisamente contratta;
dall’altra, in questo contesto più rilassato, il consumatore
Italiano ha sicuramente ridimensionato l’importanza assoluta nel suo budget attribuita alle differenze di prezzo dei
carburanti (quelle in discussione, confronto con l’Europa,
paragone con il mese scorso quando il Brent…) forse per
la prima volta rilevando come esse non siano così determinanti nel bilancio familiare nonostante quello che, nei
momenti di rialzo, si tende ad assumere, a dire, a scrivere
sui giornali…
Voglio dire che, se l’attenzione e tensione scendono fino a
lasciar passare (pur non per tutti) anche 10 o 20 centesimi
richiesti per il servizio, vuol dire che, quando la grancassa
sui prezzi, il Brent, l’Opec… tace, il consumatore, magari inconsciamente, torna a valutare che, se pure utilizza
1000 litri in un anno (che è già un bel consumare, per un
uso normale di famiglia) i famigerati 2-3 centesimi del-
lo stacco Europa (peraltro ora quasi scomparsi), discussi
ad abundantiam in milioni di pagine per decenni da firme
DAY 2
prestigiose e da semplici partecipanti ai forum, sono, alla
fin fine… 20-30 euro in un anno!
Mentre oggi c’è pur sempre una discreta quota di automobilisti (non quelli professionali ovviamente) che di euro
3
all’anno ne spendono 10 volte tanto, o per il servizioDAY
o per
il diesel speciale, o…
Ma tutto ciò non è poi così strano se si confrontano i 20/30
€ con quello che accade o è accaduto con l’assicurazione
auto, con la rivalutazione del 60% delle rendite catastali,
con la bolletta dell’acqua, con la tassa nettezza urbana,
con i parcheggi in aeroporto, con i pedaggi autostradali...
Insomma uno strano consumatore che, potrebbe dire il
Manzoni, nelle fasi critiche, sotto la spinta dei media, di
giorno è pronto a linciare un “presunto” untore, salvo poi
, la sera, andare a bere in osteria con i “veri” monatti.
In tutto questo, ancora una volta, riscontriamo una forte dose di Italianità, così estranea alla mentalità centroeuropea, giustamente attenta al stesso centesimo senza
isterie ma in modo indiscriminato, ricchi e poveri siano i
consumatori, alti o bassi che siano i prezzi.
Le Maggiorazioni
Dopo questa carrellata sulla situazione delle “maggiorazioni” (come si chiamano oggi, prima erano nominate
al contrario, come sconti) e sulla sensibilità del consumatore, riprendiamo un tema già altre volte analizzato;
nel compiere quest’analisi sulle politiche di pricing,
navigando nel sito del Ministero e nelle strade italiane,
abbiamo rilevato, ancora una volta, che non sempre le
Compagnie hanno (né possono avere) un controllo di
queste politiche.
Il gestore (non solo quello degli impianti convenzionati)
ha, come conseguenza del contratto di comodato e del
suo acquistare il carburante, la possibilità di fare le sue
scelte e valutazioni di prezzo, nei limiti di uno schema
contrattuale che lo vincola solo in parte e, alla fin fine,
neanche troppo.
Insomma il nostro Ulisse non è stato capace di ritrovare
un valore unico per ciascuno dei tre differenziali (in particolare i primi due, quello per il servizio e quello per la
qualità) che sia stabile nell’ambito della stessa Compagnia
almeno nella stessa zona; ancora una volta la presenza
di un contratto di commissione e, sarebbe ora!, di un
telecontrollo a distanza dei prezzi, potrebbe avvicinarci,
anche con questi italiani “strana gente”, un poco di più
all’Europa.
DAY 2
DAY 3
6
WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA
QUOTIDIANA – QUOTIDIANO DELLE FONTI DI ENERGIA
Staf
fetta Prezzi Rete
Staffetta
DAY 2
Tabella 1 - Pr
ezzi praticati – medie nazionali (€/lt) Tabella 4 - I pr
Prezzi
ezzi praticati in autostrada (€/lt)
prezzi
1,304
1,433
1,276
1,318
-0,004
-0,006
-0,006
-0,003
0,978
0,986
0,969
-0,000
-0,000
+0,001
Nota: medie settimanali nel periodo 7 settembre - 13 settembre,
variazioni rispetto alla rilevazione precedente.
ezzi praticati per compagnia (€/lt)
Prezzi
Tabella 2 - Pr
(€/kg)
1,600
1,292
1,443
0,552
0,987
-0,005
-0,004
-0,004
-0,005
+0,002
-0,002
1,466
1,608
1,307
1,458
0,543
0,990
-0,002
-0,003
-0,003
-0,003
+0,001
Esso
1,464
Ies
1,474
+0,009
+0,006
+0,008
+0,003
Lukoil
1,423
1,605
1,270
1,466
+0,002
+0,012
+0,005
+0,012
-0,008
–
0,968
-0,004
+0,003
-0,010
-0,003
-0,002
-0,001
Shell
1,552
1,623
1,379
1,462
0,560
1,065
1,200
1,471
–
1,100
Tamoil
Nota: prezzi al 6 settembre. (*) Gpl e metano solo servito.
(•) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); (••) addizionale di 2,4 cent (Iva inclusa); (•••) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa).
30/08/2016
23/08/2016
16/08/2016
09/08/2016
02/08/2016
26/07/2016
19/07/2016
12/07/2016
05/07/2016
28/06/2016
0 ,1 1 0
0 ,0 9 0
12/8
0,952
0,994
1,027
1,043
0,975
0,966
0,982
1,034
0,982
0,969
0,947
0,959
0,971
0,977
1,048
1,016
1,031
0,987
0,989
0,958
Margini lor
di gasolio (€/lt)
lordi
0 ,1 9 0
M e d ia 1 2 m e si
0 ,1 7 0
0 ,1 5 0
0 ,1 3 0
0 ,1 1 0
0 ,0 9 0
12/8
0,553
0,559
0,587
0,605
0,519
0,515
0,529
0,532
0,601
0,527
0,569
0,556
0,521
0,557
0,623
0,602
0,534
0,560
0,579
0,600
0,507
0 ,1 3 0
12/7
1,288
1,334
1,360
1,313
1,289
1,291
1,320
1,290
1,311
1,305
1,287
1,314
1,296
1,294
1,311
1,310
1,297
1,338
1,303
1,328
1,280
(€/kg)
12/7
1,437
1,486
1,509
1,495
1,470
1,438
1,452
1,471
1,514
1,448
1,459
1,490
1,475
1,449
1,455
1,463
1,445
1,483
1,453
1,487
1,425
Metano
12/6
Gpl
0 ,1 5 0
12/6
Gasolio
M e d ia 1 2 m e si
0 ,1 7 0
12/5
Benzina
Margini lor
di benzina(€/lt)
lordi
12/5
ezzi self praticati nelle Regioni (€/lt)*
Prezzi
Tabella 3 - Pr
21/06/2016
-0,003
14/06/2016
-0,003
12/4
-0,006
12/4
-0,005
07/06/2016
-0,004
31/05/2016
0,976
12/3
0,539
12/3
1,424
24/05/2016
1,315
Gasolio
17/05/2016
+0,004
1,572
Benzina
1,000
12/2
+0,001
1,001
Nota: medie nazionali al 13 settembre, variazioni rispetto al 6 settembre.
Abruzzo
Basilicata
Bolzano
Calabria•
Campania•
Emilia-R.
Friuli-V
.G.
Friuli-V.G.
Lazio•
Liguria•••
Lombardia
Marche•
Molise•
Piemonte•
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trento
Umbria
Valle d’A.
Veneto
0,571
0,571
0,571
0,586
1,300
01/03/2016
-0,005
+0,005
0,539
0,968
12/9
-0,001
0,512
12/9
-0,004
-0,005
—
—
—
+ 0,015
1,400
1,435
-0,002
1,486
1,506
1,486
1,486
1,500
Repsol
-0,007
+ 0,020
+ 0,020
– 0,020
—
12/2
–
10/05/2016
+0,001
1,379
1,642
1,662
1,642
1,642
1,600
+0,008
+0,006
+ 0,020
+ 0,020
– 0,020
—
Gpl
1,700
–
TotalErg 1,471
7
17/8
19/8
3/9
10/9
Gasolio
–
+0,009
1,325
Benzina
Sei mesi di variazioni Eni
+0,003
-0,001
0,018
+0,001
0,987
1,523
0,024
1,054
0,545
+0,012
0,114
-0,010
1,497
1,326
(€/kg)
0,541
1,300
DAY 3
Metano
(*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta.
0,950
1,651
1,273
Gpl
-0,006
+0,002
0,567
1,460
1,487
Dal
03/05/2016
-0,001
1,337
0,548
1,059
ezzi Eni (€/lt)*
prezzi
Tabella 6 - Le variazioni dei pr
26/04/2016
+0,000
1,321
1,400
0,635
Nota: media settimanale rispetto alle medie delle compagnie.
12/1
+0,001
1,492
1,305
0,028
12/1
+0,002
1,561
1,591
Gasolio
Self Servito
0,112
19/04/2016
Q8
Metano
0,031
12/04/2016
Api-Ip
Gpl
Media
12/12
Agip Eni 1,454
Gasolio
Self Servito
Benzina
Self Servito
12/12
Benzina
Self Servito
1,427
Tabella 5 - Lo “sconto” pompe bianche (€/lt)
+0,002
05/04/2016
Metano
(€/kg)
+0,001
-0,003
0,521
29/03/2016
+0,001
0,545
1,743
Nota: medie settimanali nel periodo 7 settembre - 13 settembre.
12/11
0,537
1,585
(€/kg)
Tabella 7 - Riferimenti
€/1000 lt
Benzina
“Prezzo Italia” del 12/9
- con imposte
- al netto di accisa e Iva
- accisa
- Iva
Quotazione Cif Med del 13/9
Indicazioni per il 15/9
1.454,76
464,03
728,40
262,70
344,55
–10
Gasolio
1.306,83
453,77
617,40
235,66
322,41
–6
Gpl
559,41
311,26
147,27
100,88
—
—
Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello
Sviluppo economico, “prezzi Italia” e dati di mercato.
E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento.
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1,406
Media
Metano
06/09/2016
-0,002
Gpl
12/9
1,474
-0,001
Gasolio
Self Servito
12/9
1,431
-0,004
12/11
-0,005
1,585
-0,005
22/03/2016
Gpl
1,462
-0,002
15/03/2016
Gasolio 1,298
1,559
08/03/2016
-0,004
Benzina
Self Servito
Pompe Bianche
Self
Servito
12/10
Benzina 1,456
Compagnie
Self Servito
12/10
Media
Self Servito
8
NEWS
le notizie degli ultimi 15 giorni*
Il disinteresse di Total
Autostrade, gestori “denunciano” Q8
A qualche giorno dall’uscita della notizia della messa in vendita dell’intera
rete TotalErg, e in attesa che si conoscano i contorni di questa decisione
dei due soci (oltre che i nomi dei possibili acquirenti), quel che rimane è
sicuramente una sensazione di amarezza. Non tanto per la decisione
DAY 3di
Erg, ampiamente annunciata, quanto per il disinteresse di Total. Se al colosso francese, che ha una solida presenza nel downstream, non interessa
neanche fare il passo relativamente piccolo e “immediato” di rilevare la
quota della joint venture, per la rete italiana (e per il nostro settore petrolifero in generale) si tratta di un brutto segnale. Un altro grande soggetto
industriale riduce considerevolmente la sua presenza in Italia, a due anni
e mezzo dalla vendita della rete Shell a Q8, restando solo con il presidio di
Tempa Rossa. Una notizia che dovrebbe suonare come un campanello di
allarme anche a via Veneto. (5/9)
Q8 “con azioni unilaterali, ingiustificate e in violazione del
quadro normativo vigente sta tentando di imporre contratti
di agenzia o di commissione nelle aree di servizio autostradali
al di fuori di qualsiasi previsione legislativa per il settore”. Le
denuncia è delle tre associazioni dei gestori Faib, Fegica e
Anisa che invitano a respingere “con fermezza” il tentativo
di modificare il quadro normativo di riferimento che “impone l’obbligo all’affidatario di stipulare contratti di nove anni
di gestione e a non stravolgere i rapporti economici contrattuali tra
compagnia petrolifera e singolo gestore dell’area di servizio messa a
bando”. Faib, Fegica e Anisa hanno quindi invitato i gestori a “non
firmare nessun contratto” che non sia contemplato dal quadro legislativo e comunque diversi da quello di comodato e fornitura.
Faib Fegica e Anisa informano infine che è in corso al ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo “al fine di monitorare
che tutto avvenga nel rispetto delle regole”. (1/9)
TotalErg pronta a vendere la rete
Erg e Total hanno dato mandato a due banche di preparare la vendita della rete carburanti TotalErg in Italia. L’indiscrezione è stata
data nella serata di ieri dall’agenzia Reuters che cita fonti vicine
alla situazione. Il processo di vendita guidato da HSBC e Rothschild
dovrebbe partire a settembre inoltrato.
TotalErg è una joint venture controllata (51% Erg 49% Total) creata nel
2010, che al 30 giugno scorso contava 2.591 punti vendita (1.664 di
proprietà e 927 convenzionati). Erg e Total, prosegue la Reuters, devono
ancora decidere se mantenere le altre attività che fanno capo alla joint
venture: oltre alla rete, la società detiene infatti il 24% della raffineria Sarpom di Trecate, il polo logistico Raffineria di Roma di Pantano,
e opera nel mercato extrarete (attraverso le società Restiani ed Eridis)
e in quello delle specialties (commercializzazione di lubrificanti, bitumi
e Gpl). La transazione, secondo l’agenzia, potrebbe valere fino a 700
milioni, a seconda degli asset messi in vendita.
“Una decisione formale verrà presa nelle prossime settimane”, dice
una delle fonti. “Le discussioni sono in corso da mesi, entrambe le
parti vogliono vendere”. Secondo l’agenzia c’è già interesse da parte
di private equity ma il business potrebbe attirare anche l’attenzione
di gruppi presenti nel settore. (1/9)
Autostrade, gestori chiedono tavolo con UP e Aspi
9
DAY 2
Società e associazioni
Un nuovo incontro con i ministeri, Autostrade per l’Italia e Unione Petrolifera per risolvere la questione dei nuovi bandi per l’affidamento delle
stazioni di servizio. Lo chiedono le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica
e Anisa con una nota congiunta, a valle degli incontri al ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti del 20 luglio e del 31 agosto. I gestori chiedono a Mit, Mise, Aspi e UP “un nuovo ed auspicabilmente risolutivo
incontro”, con riferimento alla “ragionevole convinzione che esistano le
condizioni per giungere alla definizione di una intesa formale, sottoscritta in sede interministeriale ai sensi della normativa speciale del settore
carburanti richiamata dal decreto interministeriale del 7 agosto 2015”
tra le organizzazioni di settore della filiera in grado di offrire un chiarimento condiviso utile a ricomporre la vertenza in corso”. (5/9)
TotalErg, Bettonte (Erg): possibile “spezzatino”,
vendita entro inizio 2017
A una settimana dall’indiscrezione sulla messa in vendita della rete
TotalErg da parte dei due soci, l’a.d. di Erg Luca Bettonte è tornato
stamattina sull’argomento, prefigurando la possibilità di vendere
la rete a “pacchetti” e la possibilità che sia la sola Erg a cedere la
propria quota (51%).
“Siamo interessati a uscire il più rapidamente possibile, come Erg” dalla distribuzione carburanti “perché non è un core business, la società
non la consolidiamo più. Ci siamo dati un target e io sarei contento se
riuscissimo a farlo nel primo trimestre 2017”. Così Bettonte a margine
dell’Infrastructure day di Borsa italiana. Il top manager ha poi sottolineato che “questo è un desiderata. Qualora partisse un processo del
genere, data la sua complessità, credo ci vorrebbero nove mesi. Quando ci sarà qualcosa la diremo. Stiamo discutendo con Total, loro hanno
fatto le loro scelte, noi le nostre e vedremo. Tecnicamente credo ci sia
la possibilità di diversi percorsi dallo spezzatino alla vendita a un unico
acquirente. È ancora prematuro”.
Dalle dichiarazioni non si capisce tuttavia se ci sia effettivamente
accordo con Total per vendere l’intera rete TotalErg o se Erg stia
cercando un’acquirente solo per il suo 51%.
Il patto parasociale firmato da Erg e Total al momento della creazione
della joint venture prevede, in caso di vendita della quota da parte
di uno dei due soci, il diritto di prelazione da parte dell’altro socio.
Nel caso in cui quest’ultimo non volesse acquistare, può avvalersi del
diritto di covendita: potrebbe cioè chiedere al socio di adoperarsi perché il soggetto acquirente acquisti anche la propria quota al prezzo
indicato nell’offerta in prelazione.
Il patto stabilisce inoltre che se Erg decide di vendere e Total non vuole
esercitare la prelazione né la covendita, a quel punto Total può ha il diritto
di acquistare l’1% delle azioni TotalErg detenute da Erg in modo che le
azioni di Total siano pari al 50% del capitale sociale di TotalErg. (8/9)
Carburanti liquidi “essenziali ancora per decenni”
I carburanti liquidi resteranno essenziali per molti decenni in molti
settori del trasporto. Dovremo quindi avere a disposizione il maggior
numero di possibilità di riduzione delle emissioni di CO2 dei carburanti liquidi, e per questo abbiamo in corso un intenso dialogo con la
Commissione europea. È quanto si legge nel documento pubblicato
ieri da FuelsEurope, l’associazione dell’industria petrolifera europea,
dal titolo “The future of transport in the EU”.
L’associazione raccomanda l’adozione di misure che siano trasparenti, prevedibili, neutrali dal punto di vista tecnologico e sostenibili
dal punto di vista dei costi.
Il settore dei trasporti (terra, aria e mare) è responsabile del 27%
delle emissioni Ue. In Europa ci sono 249,5 milioni di auto, 37,6 milioni di veicoli pesanti, 36.000 aerei con 877 milioni di passeggeri,
93.000 navi, che al 94% sono alimentati con prodotti petroliferi.
La tassazione dei prodotti petroliferi ha garantito nel 2014 un gettito di 270 miliardi di euro.
In allegato il Vision Paper e la sintesi delle proposte. (9/9)
Repsol Italia, “box” Amazon nei punti vendita
Presso i punti vendita Repsol in Italia sarà possibile ritirare i prodotti
acquistati tramite Amazon, il colosso Usa del commercio elettronico.
È quanto prevede un accordo firmato dalle due società che prevede
l’installazione dei “box” Amazon (“lockers”) presso i quali è possibile ritirare a qualsiasi ora gli acquisti effettuati online. Due punti di
ritiro sono già attivi in altrettanti punti vendita Repsol a Vicenza e
San Pietro in Cariano. L’obiettivo è di installarne 100 entro la fine
dell’anno soprattutto in Nord Italia, dove maggiori sono le vendite di
Amazon. Repsol ha 320 punti vendita in Italia.
Repsol non è il primo operatore della distribuzione carburanti a offrire questo servizio innovativo. Nel 2014 TotalErg ha infatti messo in
atto un’operazione analoga con il gruppo polacco InPost, tra i primi
al mondo nell’offerta di servizi di spedizione a supporto dell’e-commerce, con il supporto di TNT Italy e Banzai. Anche in quel caso sono
stati installati i lockers, cioè i terminali che consentono di inviare e di
ricevere merce acquistata online. (13/9)
Leggi e atti amministrativi
Carburanti Livigno, il Mef sui serbatoi “non normali”
L’Agenzia delle dogane ha dato disposizione alle proprie articolazioni territoriali di valutare la sospensione, fino all’esito del giudizio
di primo grado, della riscossione delle sanzioni per importazione di
carburanti in serbatoi “non normali” nel Comune di Livigno, e di tenere conto, nell’ambito delle cause in corso, di elementi che provino
la buona fede dei soggetti coinvolti. Lo afferma il sottosegretario
all’Economia, Paola De Micheli, nella risposta scritta all’interrogazione presentata lo scorso maggio dai senatori Aldo di Biagio (AP), Luigi
Marino (AP), Ivana Simeoni (Misto), Claudio Zin (autonomie), in merito alla questione della franchigia dai dazi doganali per i carburanti
nei serbatoi degli autotrasportatori.
L’Agenzia delle dogane ha raccomandato agli uffici territoriali di valutare la possibilità di concedere, a fronte di motivata richiesta da
parte degli operatori ed in presenza di idonea garanzia, la sospensione amministrativa della riscossione degli importi contenuti negli atti
sanzionatori fino all’esito del giudizio di primo grado.
In allegato l’interrogazione e la risposta. (2/9)
Carburanti alternativi, incentivi dal Friuli
10
È stato approvato il 2 settembre dalla giunta del Friuli Venezia Giulia
un regolamento che disciplina la concessione di contributi a favore delle Pmi per la distribuzione di carburante a basso impatto ambientale, con particolare riguardo al metano. Proposto dall’assessore
all’Ambiente e all’Energia Sara Vito, il provvedimento è il primo di
questo tipo finora finanziato dalla Regione. Lo stanziamento è di
2
500.000 euro, messi a disposizione per le PMI interessate. SiDAY
attende ora la reazione dei potenziali beneficiari: sulla base proprio della
risposta ottenuta si potrà prevedere un finanziamento anche tramite
la legge di Stabilità del prossimo anno, fa sapere l’assessore Vito.
L’ammontare del contributo unitario è del 50 per cento della spesa
DAYsu3
ammissibile, al netto dell’Iva e in ogni caso per un importo non
periore a 85.000 euro. (6/9)
Depositi costieri, stop a Brundisium
Questa settimana in evidenza sui bollettini ufficiali delle Regioni la
Via negativa per il progetto di deposito costiero di benzina e gasolio nel porto di Brindisi proposto dalla Brundisium srl, di proprietà
del gruppo Miccolis, attiva nell’autotrasporto e nella gestione dei
rifiuti urbani. (6/9)
Trieste, Guardia di Finanza scopre maxievasione
su accisa e Iva
Dieci imprenditori e commercialisti indagati, di cui 4 arrestati e
sequestrate disponibilità finanziarie ed immobili per 18 milioni di
euro. È l’esito dell’operazione “Dirty credit” portata avanti da parte
della Guardia di Finanza di Trieste in contrasto all’evasione fiscale
in materia di Iva ed accise sui prodotti energetici. Ne dà notizia un
comunicato.
Un gruppo di imprenditori, attivi principalmente in Lombardia, hanno acquistato nel corso degli ultimi mesi ingenti quantitativi di prodotto petrolifero, estraendolo da un maxi-deposito fiscale di Trieste,
che quest’estate è stato al centro di controlli amministrativi da parte
delle Fiamme Gialle e dell’Agenzia delle Dogane.
L’uscita del prodotto dal deposito origina il debito tributario, in quanto
il carburante esce da un regime “sospensivo” e viene assoggettato al
pagamento dell’imposta. Posto che i quantitativi acquistati sono stati davvero significativi, anche il conseguente debito tributario è stato
computato in poco meno di 10 milioni di euro.
Per fronteggiare all’esborso milionario, le imprese acquirenti non
hanno materialmente optato per il pagamento monetario delle imposte dovute, ma hanno utilizzato il sistema della “compensazione”: una possibilità prevista nel nostro ordinamento tributario che
consente di sottrarre gli importi a debito con altrettanti “crediti
tributari” vantati da un’impresa. (6/9)
Illegalità carburanti, il “caso” Trieste
Una notizia attesa, quella diffusa ieri dalla Guardia di Finanza sulla
truffa nella distribuzione carburanti a Trieste. Una notizia che dimostra una volta di più come il settore sia assediato e pesantemente
infiltrato da soggetti che operano nell’illegalità.
Per mesi sono arrivate segnalazioni di autobotti in coda al deposito costiero di Trieste. E proprio da queste code anomale è partita
l’indagine. Davanti al costiero c’è un presidio fisso della Guardia di Finanza. Da un giorno all’altro la coda “normale” di 2-3 autobotti si era
allungata a 15 mezzi. Da qui i primi controlli approfonditi. I finanzieri si
sono insospettiti e hanno scoperto che le transazioni avvenivano quasi
esclusivamente attraverso compensazione di crediti tributari. E hanno
verificato che questi crediti erano falsi.
Una modalità di truffa diversa da quelle che andiamo segnalando
da un paio di anni: non una frode carosello, non il “contrabbando”, non il gasolio spacciato per olio lubrificante.
Gli arrestati sono “grossisti” e trader” di cui per ora non sono stati
resi noti i nomi, ma che, a quanto pare, sono relativamente nuovi del
settore. La truffa si basa sui crediti tributari: imprese di altri settori (è
risultata coinvolta perfino una parrucchiera) inventavano falsi crediti
tributari che venivano poi asseverati da commercialisti compiacenti e
rivenduti ai grossisti che poi prelevavano il prodotto dal deposito di
Trieste, evadendo l’accisa attraverso i crediti acquistati.
Da queste indagini è nata con tutta probabilità anche la “stretta”
disposta dalle Dogane su pagamenti dell’accisa attraverso compensazioni, segnalata lo scorso luglio dalla Staffetta. (7/9)
Fvg, supplemento di gasolio agricolo
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia venerdì, su proposta
dell’assessore alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli, ha
determinato per l’anno in corso in 50 litri di gasolio agevolato per
ettaro coltivato il quantitativo di carburante che le aziende agricole
potranno richiedere a titolo di supplemento per l’irrigazione delle
colture a mais e sorgo, mais di secondo raccolto, proteoleaginose,
soia di secondo raccolto, ortive da pieno campo, lattuga-insalateradicchi, piante da fibra, zolle erbose-prato pronto e vivai.
L’assegnazione a titolo di supplemento del carburante agricolo
agevolato, informa un comunicato, è stata stabilita in considerazione dell’andamento particolarmente siccitoso dello scorso mese di
luglio, caratterizzato da temperature superiori alle medie stagionali, con precipitazioni inferiori alla norma in ampie zone di pianura e
in alcune della costa che hanno costretto gli agricoltori a interventi
irrigui straordinari. (12/9)
Mobilità alternativa
Italia-Germania, focus su auto ed energia
Confronto parallelo tra industriali al vertice intergovernativo ItaliaGermania che si è tenuto ieri a Maranello, nella sede della Ferrari.
Con il presidente Vincenzo Boccia, Confindustria ha incontrato una
rappresentanza dell’associazione degli industriali tedeschi Bdi guidata
dal presidente Ulrich Grillo. Hanno partecipato il ministro italiano dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ed il ministro dell’Economia e
vice cancelliere della Germania, Sigmar Gabriel. Per gran parte dell’incontro è stato presente l’ospite, il presidente Sergio Marchionne (che
portò Fiat fuori da Confindustria nel 2012).
Sul tavolo, oltre ai temi dell’occupazione, della crescita, della competitività industriale, un focus sui settori dell’energia e, soprattutto, su
quello dell’auto con Brembo (leader mondiale nel settore degli impianti frenanti, un simbolo riconosciuto di innovazione made in Italy),
la tedesca Audi (che nel 1998 ha acquisito l’italiana Lamborghini) e
l’a.d. del gruppo Fiat Chrysler, Marchionne. Ad affiancare il leader di
Confindustria, Boccia, c’era anche l’a.d. di Enel, Francesco Starace; è
stata quindi l’occasione anche per un confronto sul settore dell’energia, con i rappresentanti della compagnia elettrica tedesca Rwe. (1/9)
Un’auto sempre più elettrizzata
11
Il mercato dell’auto, dopo il rallentamento di luglio, ad agosto è andato molto bene segnando un bel +20,1% rispetto ad agosto 2016.
C’è un segmento però che più che bene è andato in maniera, senza
esagerare, spettacolare. Si tratta delle auto ibride che da inizio anno
hanno totalizzato un robustissimo + 52% e che ad agosto hanno
superato l’80%. Un valore che – per andare subito al nocciolo della
questione – merita ancor più attenzione in relazione alla debolezza
2
che caratterizza le auto alimentate in maniera alternativa, che DAY
in Italia
godono di una consolidata disponibilità e diffusione che non ha eguali
in Europa. Le auto alimentate a GPL e metano sono arrivate, al 31
dicembre 2015, a quota 8,1% sul totale circolante autovetture contro
il 7,76 del 2014: 2.137.078 le vetture a GPL, 883.190 quelle a metaDAY sia
3
no – oltre 3 milioni, comprendendo sia le auto di primo impianto
quelle trasformare in officina – su un totale Italia di 37.351.233 unità
(dati Aci). Con l’Emilia Romagna, la regione con il parco alternativo
più consistente, che arriva al 17,7% del circolante con ben 491.357
vetture. Le auto alimentate a GLP e metano però hanno chiuso in
negativo il 2015: - 3% per quelle a GPL e addirittura -13,1% per le
auto alimentate a metano (v. Staffetta 08/01) e stanno andando molto
male nel 2016, nei primi otto mesi: -20,1% il GPL e, addirittura, meno
-27,9% il metano.
E male stanno andando anche le auto (completamente) elettriche:
- 26,3% da inizio anno, con numeri davvero risibili: 808 auto immatricolate fino ad agosto, pari a meno dello 0,1% totale delle
auto nuove vendute. (2/9)
Carburanti alternativi, pronto il dlgs
Dovrebbe approdare venerdì in Consiglio dei ministri lo schema di
decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2014/94 Dafi sui
carburanti alternativi. Il ministero dell’Economia ha infatti messo il sigillo sul testo definitivo dopo un’attenta analisi dei profili finanziari. E
così già la prossima settimana il testo dovrebbe essere presentato alle
commissioni parlamentari competenti. Il termine per il recepimento
della direttiva, ricordiamo, scade il 18 novembre.
Come anticipato dalla Staffetta, il testo introduce l’obbligo, per
i nuovi punti vendita carburanti e per quelli ad alto erogato, di
distribuzione di gas compresso o Gnl, semplificazioni per la distribuzione del metano anche uin self service, abolizionje del supero,
possibilità per le Regioni di esentare dal bollo le auto a Gnc e Gnl,
anche in caso di trasformazione; obbligo per le nuove costruzioni
(residenziali o commerciali) di predisposizione per l’allaccio di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.
Agli articoli 9-11 le norme per la diffusine del Gnl small scale, all’articolo 14 la delega all’Autorità per l’energia per la regolazione tariffaria
del Gnl distribuito in reti isolate. Il testo è sul sito della Staffetta. (7/9)
Spazio marittimo, “servono carburanti più puliti”
Nel recepire la direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo il
Governo dovrebbe pensare anche a interventi per la riduzione delle
emissioni nel trasporto navale. Lo chiede la commissione Ambiente
della Camera nel parere, approvato ieri, sullo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/89/UE che istituisce un
quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (atto n. 318).
“Valuti il Governo l’opportunità – si legge nel parere approvato – di intervenire affinché siano ridotti gli impatti sull’atmosfera e sulla qualità
delle acque causati dall’utilizzo di carburanti con determinato tenore
di zolfo, valutando anche la possibilità di alimentazioni alternative”.
La commissione chiede inoltre al Governo di considerare la possibilità di
“adottare specifiche misure volte a ridurre le emissioni inquinanti causate dalla scarsa qualità del carburante utilizzato dalle grandi navi, anche
prendendo in considerazione alimentazioni alternative in fase di stazionamento”, oltre a introdurre “limitazioni alla navigazione nelle aree ca-
ratterizzate da fragili ecosistemi per quelle imbarcazioni che presentano
un alto tasso di emissioni inquinanti”.
Il testo completo del parere è sul sito della Staffetta. (8/9)
Gnl, ecco i nuovi incentivi per acquisto Tir
Sono in dirittura d’arrivo i nuovi incentivi per l’acquisto di tir a Gnl.
Il decreto è stato firmato in luglio dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio ma entrerà in vigore solo una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A quanto si apprende, il testo è già stato trasmesso alla
Gazzetta Ufficiale e sarà quindi pubblicato a breve.
Il provvedimento, adottato in attuazione della legge di Stabilità
2015, stanzia un totale di 25 milioni di euro, dei quali 7 sono destinati all’acquisto di veicoli nuovi con massa a pieno carico di 3,5
tonnellate o più alimentati a Cng (gas metano compresso), Gnl
(gas liquido) o elettricità. Altri 6,5 milioni sono destinati alla rottamazione di veicoli nuovi con massa a pieno carico di 11,5 tonnellate o più da sostituire con veicoli euro VI.
Per i veicoli fino a 7 tonnellate il contributo unitario per quelli
alimentati a gas compresso è di 3.500 euro, per quelli a Gnl di
10mila. Per i veicoli tra 7 e 11,5 tonnellate si sale a 8mila euro per
il Cng e a 20mila per il Gnl.
Si tratta del secondo decreto di attuazione della legge di Stabilità
2015 che prevede incentivi per tre anni.
Le pratiche per ottenere gli incentivi passeranno da una piattaforma
online che sarà attivata nella seconda metà di ottobre. (8/9)
Carburanti alternativi, l’ibrido sorpassa il gas
Nella prima metà del 2016 le immatricolazioni di veicoli ibridi in
Europa hanno superato quelle di veicoli a gas. In generale, le immatricolazioni di veicoli a trazione alternativa sono rimaste sostanzialmente stabili (+0,6%), per un totale di 147.784 unità. I dati
sono stati diffusi ieri dall’associazione europea dei produttori di
auto Acea.
Crescono i veicoli elettrici (+17,2% a poco più di 70mila) ma soprattutto gli ibridi (+25,8% a quasi 133mila), mentre crollano le
auto a gas o etanolo (-21,5% a meno di 100mila). Numeri che
decretano per la prima volta il sorpasso delle vendite di auto ibride
su quelle a gas.
Una dinamica che, per quanto riguarda il crollo del gas, è determinata sostanzialmente dall’andamento del mercato italiano, che
rappresenta la quasi totalità del mercato Ue e che nella prima metà
dell’anno ha fatto segnare un -21,4%. Quanto all’ibrido, l’Italia
è il secondo mercato dopo Regno Unito e Francia e nella prima
metà dell’anno ha visto un aumento delle immatricolazioni di oltre
il 47%.
Sul sito della Staffetta le tabelle per Paese e per alimentazione. (8/9)
E il Gpl?
12
Nella prima metà del 2016 in Europa le vendite di auto ibride hanno
sorpassato quelle di auto a gas. I due fenomeni (il successo dell’ibrido e
la crisi del gas) sono ormai sotto i riflettori da qualche mese. Data questa
situazione, stupisce che nel recepire la direttiva Dafi sui carburanti alternativi il governo italiano abbia deciso di escludere il Gpl dagli “incentivi”
(sostanzialmente gli obblighi per gli acquisti “verdi” di flotte). Il mercato
italiano del Gpl è di gran lunga il più grande d’Europa. Nel nostro Paese il Gpl – soluzione “pronta” ed economica, oltre che “ecologica”
– ha dato vita a una filiera importante. Filiera che potrebbe inaridirsi se
la contrazione del mercato diventasse strutturale. Sarebbe un peccato
perdere questa leadership, considerando che la transizione energetica
DAY un
2
dei trasporti passa da un mix di soluzioni tecnologiche, e non si avrà
solo vincitore. (8/9)
Carburanti alternativi, ancora una settimana per
l’ok al dlgs
DAY 3
Bisognerà aspettare ancora una settimana per il primo via libera allo
schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva Dafi sui
carburanti alternativi. La riunione del Consiglio dei ministri svoltasi ieri
infatti non ha affrontato l’argomento, nonostante il testo fosse stato
“chiuso” dalle amministrazioni competenti. (9/9)
Carburanti alternativi, ultime correzioni al dlgs Dafi
Ultimi ritocchi per lo schema di decreto legislativo di recepimento
della direttiva Dafi sui carburanti alternativi. Il testo è pronto per la
prossima riunione del Consiglio dei ministri, con alcune modifiche
rispetto a quello anticipato la scorsa settimana. In particolare, scorrendo l’ultima versione del testo, si notano l’introduzione di tariffe
per gli atti amministrativi relativi alle infrastrutture di Gnl, l’aggiunta della definizione di “punto di ricarica (elettrica) non accessibile al
pubblico”, la modifica da decreto ministeriale a Dpcm dell’atto per
l’aggiornamento del Quadro strategico nazionale sui carburanti alternativi, l’alternativa tra Gnl e Cng relativamente all’obbligo per i
nuovi punti vendita carburanti (nel testo precedente si prevedeva
l’obbligo di distribuzione di gas compresso e liquido insieme).
La bozza aggiornata è sul sito della Staffetta. (12/9)
Numeri e prezzi
Dossier carburanti, un nuovo marchio
“indipendente”
Registriamo questa mattina l’ingresso di un nuovo marchio nella
banca dati dell’Osservatorio prezzi carburanti del ministero dello
sviluppo economico. Si tratta di Fgs, cinque punti vendita in Sicilia.
Il totale sale così a 122.
D segnalare che una delle ultime new entry, AP Stazioni di Servizio,
non era un nuovo marchio ma una modifica del marchio AP, già
presente nel database.
Sul sito della Staffetta il dossier completo. (8/9)
Dossier carburanti, siamo a 123 marchi
Sale questa mattina a 123 il totale dei marchi registrati nella banca
dati dell’Osservatorio prezzi carburanti del ministero dello Sviluppo
economico. Il nuovo entrato è Barontini, un punto vendita in Toscana.
Sul sito della Staffetta i dossier completi di oggi, domenica e sabato. (12/9)
Consumi petroliferi, vendite di benzina e diesel ai
minimi del decennio
I dati sui consumi petroliferi di luglio, in particolare sull’andamento
degli ultimi dieci anni dei dati divulgati mensilmente dal ministero per
lo Sviluppo Economico, con specifico riferimento alle vendite di carburanti rete ed extrarete, descrivono un calo gneralizzato: nell’ultimo
mese sono stati benzina e gasolio ad andare particolarmente giù, rispettivamente in calo dell’8,3% e del 7,5%. (12/9)
*La data si riferisce al giorno di pubblicazione sulla Staffetta online
STAFFETTA PREZZI
Rilevazione n. 65 del 13 settembre 2016
Quotazioni SIVA all’acquisto per pagamento a 30 giorni
(differenze rispetto alla rilevazione dell’8 settembre)
Euro
Benzina super (‘000 lt)
Punte min. - max.
Gasolio Auto (‘000 lt)
Italia Settentrionale
Italia Centrale
15,30 1083,24 - 1085,82 15,88
1075,50 - 1093,00
13,80 1090,40 - 1093,77 14,74
1076,00 - 1104,00
1098,26 - 1104,53
1086,00 - 1115,00
13,43
961,72 - 963,40
952,00 - 975,00
8,56
9,00
970,00 - 975,74
957,00 - 995,50
9,45
8,92
974,67 - 977,25
968,00 - 987,00
6,72
7,50
484,05 - 485,59
476,00 - 495,00
7,50
9,00
490,36 - 494,13
480,00 - 505,00
9,26
9,01
499,15 - 500,74
493,50 - 510,00
6,78
8,49
739,24 - 740,99
729,00 - 748,67
8,87
11,99
752,02 - 754,86
745,00 - 767,67
12,83
12,21
759,21 - 762,09
744,50 - 772,00
10,09
5,92
516,84 - 519,93
507,50 - 531,89
5,93
4,62
297,62 - 313,05
293,00 - 319,12
3,45
Punte min. - max.
Gasolio risc.to (‘000 lt)
14,59
8,16
Punte min. - max.
Gasolio agricolo (‘000 lt)
Italia Merid.le e Isole
Punte min. - max.
O.c. fluido 3/5 (‘000 Kg)
n.d. - n.d.
n.d. - n.d.
Punte min. - max.
O.c. denso Btz (‘000 Kg)
Punte min. - max.
2,31
270,96 - 272,34
264,00 - 298,00
2,46
6,90
288,00 - 289,43
281,00 - 297,00
6,92
La rilevazione è effettuata su un campione di operatori selezionato su base geografica in funzione dei volumi dei consumi. Per
ogni prodotto è indicata una forchetta di quotazioni medie, praticate dalle compagnie petrolifere ai rivenditori al netto di Iva per
pagamenti a 30 giorni, con l’indicazione delle relative variazioni rispetto alla rilevazione precedente e delle punte minime e massime.
Andamento del mercato
Nonostante le numerose operazioni della Guardia di Finanza contro la piaga dell’illegalità nel commercio di prodotti petroliferi, diversi rivenditori contattatati dalla Staffetta
continuano a ricevere offerte stracciate di prodotto. In Lombardia ad esempio, dove l’ultima operazione delle Fiamme
Gialle di Trieste (v. Staffetta 7/9) ha coinvolto diverse società
locali (di cui non si conosce il nome), ancora si registrano offerte fuori mercato con un delta sul Platts di 5 euro per mille litri franco destino con pagamento allo scarico e con una
commissione per il segnalatore. Come se niente fosse. Prima
dell’estate addirittura, sempre nel Nord, c’è chi ha ricevuto
offerte a Platts più zero franco destino. Dando uno sguardo al mercato invece “legale”, questa mattina la benzina ha
perso 9 euro per mille litri, i gasoli nazionale e agricolo 4, il
risca 3 e infine il denso Btz 5 euro per mille chili. Dalle forchette medie rilevate questa mattina nelle tre macroaree di
riferimento si può ricavare, in base alle variazioni indicate,
il prezzo medio Siva della benzina, che si aggira intorno ai
1085 euro per mille litri al Nord, ai 1092 al Centro e ai 1101
al Sud più Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro
è di 7 euro e tra Centro e Sud più Isole di 9. Il prezzo medio
Siva del gasolio autotrazione è di 963 euro al Nord, di 973 al
Centro e di 976 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree
Nord e Centro è di 10 euro e tra Centro e Sud più Isole di 3. Il
prezzo medio Siva del gasolio agricolo è di 485 euro al Nord,
di 492 al Centro e di 500 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra
13
le aree Nord e Centro è di 7 euro e tra Centro e Sud più Isole
di 8. Il prezzo medio Siva del risca è di 740 euro al Nord, di
753 al Centro e di 761 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le
aree Nord e Centro è di 13 euro e tra Centro e Sud più Isole di
8. Ieri mattina la verde è schizzata di 21 euro, i gasoli nazionale e agricolo di 11, il risca di 12 e il denso Btz di 10. Sul Cif
Med del 12 settembre, convertito in euro al cambio di 1,1226
dollari, la benzina si è attestata a 335,26 euro per mille litri,
il diesel 10ppm a 323,29, il gasolio 0,1 a 319,15 e il denso
Btz a 239,18 euro per mille chili. Domani quindi la benzina
e il risca resteranno invariati, i gasoli autotrazione e agricolo
rincareranno di 1 scarso, mentre il denso Btz scenderà di 2.
Spiazzati i rivenditori che si aspettavano un ribasso corposo,
viste le indicazioni di ieri pomeriggio tardo della Reuters sulle
quotazioni del gasolio di Londra (-14 $ circa). (C.B.)
Gasolio motopesca (‘000 lt)
6,70
Punte min-max
Dato nazionale.
360,50 – 362,22
347,00 – 379,50
6,71
DAY 3
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MOBILITA’ ALTERNATIVA
E se il futuro fosse ibrido?
Proseguono le grandi manovre sulla mobilità alternativa. Tra le due “promesse” Gnl ed
elettrico, a spuntarla è per il momento la soluzione “mista”.
La febbre del Gnl sta contagiando un po’ tutti. Da
ultimo il vice ministro dello Sviluppo economico,
Teresa Bellanova, che in una recente audizione in
Senato ha detto che la tecnologia del gas liquido per
i camion e le navi “è già oggi alquanto sviluppata,
con prestazioni e costi equivalenti ai veicoli a benzina o
diesel e con minori emissioni”. Affermazione avventata,
visto che il prezzo di vendita delle motrici a Gnl è ancora
sensibilmente più alto di quelle a gasolio (tra il 20 e il
30%), e visto che su potenza e autonomia il gap tra i due
deve ancora essere colmato.
Così come alta è la temperatura sulla trazione elettrica,
oggetto di fortissime attenzioni al tavolo voluto da governo
sulla mobilità alternativa, che dovrà elaborare entro metà
ottobre una roadmap per guidare le politiche pubbliche
nel settore.
Le forti pressioni delle lobby devono però fare i conti con i
dati di realtà. Come ad esempio quelli che riportano le reali
preferenze dei consumatori in fatto di mobilità.
Secondo un recente rapporto dell’Acea, l’associazione
europea dei costruttori di auto, nella prima metà del 2016 le
immatricolazioni di veicoli ibridi in Europa hanno superato
quelle di veicoli a gas. In generale, le immatricolazioni di
veicoli a trazione alternativa sono rimaste sostanzialmente
stabili (+0,6%), per un totale di 147.784 unità.
E se il dato relativo ai veicoli elettrici è comunque positivo
(+17,2% a poco più di 70mila, con numeri assoluti quindi
ancora marginali) è la soluzione ibrida a incontrare il
maggior favore. Rispetto al primo semestre del 2015 le
vendite di auto con motore termico ed elettrico insieme
sono aumentate del 25,8% a quasi 133mila unità.
Crollano invece le vendite di auto a gas o etanolo (-21,5%
a meno di 100mila). Numeri che hanno decretato per la
prima volta il sorpasso delle vendite di auto ibride su quelle
a gas.
Una dinamica che, per quanto riguarda il crollo del gas, è
determinata sostanzialmente dall’andamento del mercato
italiano, che rappresenta la quasi totalità del mercato Ue
Numero speciale online pdf della
STAFFETTA QUOTIDIANA - 16 SETTEMBRE 2016
Petrolio gas elettricità e altre fonti di energia
15
DAY 2
DAY 3
e che nella prima metà dell’anno ha fatto segnare un
-21,4%. Quanto all’ibrido, l’Italia è il secondo mercato
dopo Regno Unito e Francia e nella prima metà dell’anno
ha visto un aumento delle immatricolazioni di oltre il 47%.
Un successo, quello delle auto ibride, dovuta alla
disponibilità di una tecnologia efficiente e matura, ma
anche al costo ridotto dei carburanti liquidi tradizionali.
E proprio con il fattore costo dovranno fare i conti le
due “promesse” della mobilità alternativa. Quanto al
Gnl, a giorni uscirà il decreto di rifinanziamento degli
incentivi all’acquisto di motrici, con incentivi unitari fino
a 20mila euro e un plafond di sette milioni. Mentre sarà
sempre da tenere d’occhio il capitolo fiscalità: il metano
per autotrazione, oggi, è praticamente esente da accisa.
Nel momento in cui dovesse soppiantare quote crescenti
di carburanti liquidi, chi ha in mano i cordoni della borsa
dovrà fare due conti. E l’aumento della pressione fiscale
sarà una scelta praticamente obbligata.
I fan dell’elettrico puntano invece molto sul tavolo di
Palazzo Chigi: senza un programma “pesante” di incentivi
all’acquisto la strada si fa davvero impervia. Mentre
le difficoltà di Tesla nel far quadrare i conti rischiano di
offuscare le magnifiche sorti e progressive della soluzione
a emissioni (quasi) zero.
Qualche indicazione sulle scelte del governo si potrà avere
già dalla prossima legge di Stabilità, che dovrà essere
presentata entro la metà di ottobre – anche se tra vincoli
di bilancio, temi “macro” come le pensioni ed emergenze
come quelle per il sisma in Centro Italia le risorse
saranno davvero poche. Dal decreto legislativo “Dafi” di
recepimento della direttiva Ue sui carburanti alternativi
verranno sostanzialmente solo misure regolamentari – tra
cui le agevolazioni “orizzontali” per la circolazione di tutti
i mezzi a trazione alternativa e le disposizioni per garantire
il dispiegamento di reti per il rifornimento di gas (metano,
Gpl e Gnl), idrogeno ed elettricità. La resa dei conti è
ancora lontana e, almeno per il momento, la soluzione è
ancora nel mix.
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Reg. Trib. Roma n. 4304 del 7/12/54