Giornale botanico italiano
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(385 ) razione di un' appeDdice, noo conoscendosene sino a qui àltri e&empi; e che invece è ovvia nelle degenerazioni di peduncoli: ~oo questi gli argomenti io favore de))' opinione al cui ·ri· soardo sarei più inclinato, per altro ricercando ùnicamente il vero senza sposanni a verona ipotesi· tni affretto a dichiarare che le mie ricerche mi posero pure in cognizione di altro Catto il di cui sigoibto è ben diverso da quello dei fin qui addotti. Consiste questo neUa presenza da me· qualche v61ta avvertita di due viticci che mettono in mezzo lo ·base della prima Coglia dei gennogli dell'Anguria pedala: tal Catto mentre porge ravorevolissimo argo· mento a quei .cbeli vogliono ripottore alle stipole Ca evidentemente contro la mia opinione, non potendosi per il certo ammettere che una pianta sia già pubera all' istante in cui esce "dal seme, e che possa quindi presentare degenerazioni peduncolari. Mi reputerò ben felice se queste pocbe linee aggiunte alli studj orgonografici rieseiranno d'incentivo presso altri più valenti di me per la continuazione degli studj su questo difficilissimo ma interessante soggetto. ;t '."'1' • Due nuove specie di Briossidi adriatiche descritte dal • _ . PRO"o, , • ~ J GIUSEPPE MENEGmNl. Bryopsil apiocarpa • B. .caespitolO- erecta, ~lis gracilibus, parcissime ramosis; rami, lateralibus, simplioibUl, corymbosis, basi comtrictis; coniocy"ii meignis, piri(ormibus, peduncu"'tis. Bab. Bupibus aclfixam legit Dalmatiae Vidovich. I cespi banno tutt'al più quattro centimetri di altezza, co: lore verde intenso ed opaco e pochissima lucentezza, sicchè a prima giunta non si crederebbe trattarsi. di una Briosside. I fili hanno mezzo decimiIlimetro di grossezza o poco più, sonò serpeggianti alla base o sorgono da surcoli orizzontali, si conservano cilindrici fino alla sommità ch' è IIlquanto assottigliata e tel'mio~no Digilized by Google ( 386 ) con apice ottuso. I rami 1000 nrf, ed lJ88I8Iiando in 8fOI5eZA ed iD lunghezza i 6li principali costituirebbero altrettante .bJto- ' mie, se non fosse il rimarcheyole usottigliamento che presentano alla bue. La grossezza della parete cellulare è alle Tolte m0lto rimarchevole. e sempre sensibile, per coi si Tede restare UD margine diafano fra n limite esterno della membrana e lo strato mdC4l8O, coi è addossata l'interna sostanza Terde. n coloramento coi varli reagenti chimici manifesta che quel margine è doTOto allo spessore della parete. Alle TOlte ."iene che lo strato mDcoso' sia staccato dali' interna superficie, ed in alcuni casi è manifesto, come il Niigeli OS5enO Della B. BtJlbisiana, che isOlandosi Una parte del contenuto d.1 rimanellte, si renda continuo intorno all' estremità di ega parte lo strato mutoso, dando origine' .1 la formazione di una membrana cb' è continuazione dei più" intwai fra gli strati che successivamente ingrossano la parete dellli t'ellola primitiva. Questa organica condizione si verifica costantemente all' iosenione dei rami senza cbe ivi si poRSa ammettere, per causa di essa, lacerazione o scomponimento dell'interna sostania, come il Nageli snppone dover sempre esistere qualora si forma quella nuova membrana. La cavità del ramo è dapprincipio continua con quella dci fiJo, e continua è pure l'interna sostaul. Poi l'interna sostanza del ramo si stacr.. da quella del filo, le due estremità si arrotondano o si coprono di UDO straterello diafano ch' è in continuazione collo spessore della parete del ramo e del filo. Il piccolo tratto di tubo intermedio ha quindi parete ,più sottile, puuto uon contiene sostanza verde, è sommamente flessibile e consente al ramo libertà di 'movimenti. In alcuni casi poi vedesi decisa articolazione costituita dal contatto delle due membrane che concorrono a forniar undiafnmma. Con,ien dire allora che il tratto intermedio sia Rtato brevissimo. fin dall' origine o si abbia acco.rciato. in progresso. Ed avviene anebe che l'estremità dell'endocromo del ramo col proprio strato. mocoso si ritiri datla corrisp6ndeote membrana già fo.'rmata, e una Dnova De formi, lasciando. cosi ooovo spazio vuo.to. ed incoloro, da no.n OOnfondersi col primo. In questo pro.cesso mi sembra piò probabile avvenire DD successivo cODvertirsi dello strato. mncoso in memhrana cellulare, di quello che una secrezione di quest' ultima daIl'esterna supe'r6cie di quello, come suPPone il Niigeli. ' t L, ! Digilized by Google ( 387 ) Ciò cbe descrivemmo dell' insenioDe de' nIDi è pare a dirsi di quella dei cooiocisti, i quali bOllO la medeliaa collQCIziooe~ Aoche On dall' origine per altro sono essi distinti dai primordiì dei rami per la for.a elevata. L'iotema eavità è contiooa con qaella de' fili. e l'interna sostanza contioua ed uniforme, ma più. addensata. Eyidentissimo è lo strato IDUCOfrO che riveste l'interna raocia della grossa parete cellullare e da qoeDa (acil~ menl;e si stacca. Più tardi la Dtanza interna si stacca da queUa del filo, e II> strato mucoso non solo si fa cootillGO anche all' estremità inCeriore, ma costituisce ana decisa menibrana. Ri· BIaDe ,allora on tratto di tubo vuoto oome ne' rami, e costituisce il peduncolo del conioeisto, il quale del pari presenta spesSe vol. te decisa articolazione. II coniocisto ha allora forma obovoidea o simile a pera; più o meoo allungata, arriyo a 18 eentimillimetri di luogbezza e 11 di grossezza, e r interna sua sostanza fassi distintamente granulare. Tutta la superficie dei Oli è ricoperta di un denso tomento di sottilissimi cigli incolori di tutt' al più un millimillimetro di grossezza, di lunghezza eguale al diametro dei Oli. Dubitai lungamente che appartenessero a qoalche essere parasito, ma mi p6rsuasi del contrario ri/evaodo la uniformità della IGro distribuzione, la costanza dell' angolo di circa 45- che essi Canno col 610, da cui sorgono e la loro perfetta continuità cona membrana di quello. L'acido cloroidrico aumenta la loro trasperenza: il jodio invece li colora leggermente in giaJlo e fa comparire nel loro interno dei corpicciuoli più intensamente colorati ed irregolarmente distribuiti. Le molte particolarità di questa specie e principalmente la formo dei ooniocisti e la presenza del tomento potrebbero indurre a rigoanlarla come tipo di Ull OOOl"O genere, ed è perciò che eredetti 'opportuno darne una minuta descrizione. Bryopsi. Penkillum • sol. B, patasitlca, ~liI per repttUas dicMtQmta& sensim aUmuati. et i. pmù:iUua Halt. Ad .Amphiroam et Laurfffclam parasiticam legit Dalmatiae Viliovich. Digilized by Google ( 388 ) Legera nahecola verdastra anoglie insieme ad altre parasite le alghe suddette. e dissecata solla carta apparisce qual miniatUl'll al pari ·di ona Cbetofora o d'una Drapamaldia.· Otto a dieci millimetri di altezza. I fili primarii baono oltre ad· Wl decimillimetro di grossezza. Ad ogni successiva dicotomia ·si assottigliano, fino a che le estremità giungono ad otto millimiUimetri di diametro. Il nomero e la distanZI relativa delle dicotomie sono variabili, ma regolari in O@Di 010, ed in generale esse dicotomie sono soceessivamente sempre più lontane, talebè le oltime divisioni riescono spesso molto ·Ionghe. La cultà è tutta continua, ma l'interna sostanza verde è acèomulatanelle parti in(&. riori ael filo, e le estremità vuote e Oaccide appariscono ancor più sottili. Maocano caratteri su8icienti a formar di questa specie DD DOOVO genere,. ma è probabile che debbasi in avvenire sep8lilre dalle Briossidi. Osservtniooi lui genere Brocekia lette alla l. e R. Accademia di scienze lettere ed arti di Padova nel Maggio 18.14. Determinando ed iIIostrando, otto anni or sono, alcuoe piante secche di Egitto e di Nubia, raccolte quelle dal Consigliere Cavaliere Acerbi, queste dallo altrettanto celebre che· sfortunato Giambattista Brocchi, e regalate all' erbario dell' Orto botanico di nl)stra Università (nei Comentarii di Medicina, Opera periodica di G. F. Spongia; Semestre 11. Agosto 1836. ed a parte col til()o lo: Plantae quaedam Aegypti ac Nubiae enumeratae alpe iU. stratae a Roberto de Yisiani, Patami, ",pis Minerr;ae edito 1836. in 8° di 43 pagine COR otto tavole in rame), il benemerito DOmo alle di cui sapienti e solerti cure codesto medesimo orto deve l'attuale suo stato di floridezza , stabiliva (.1. cito pago 35. n. t 25) on nuovo genere per quella Composta Senecioidea s1 fre.. Digilized by Google