Giornalino 1 numero
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Giornalino 1 numero
THE DARK SIDE OF PIERALLI SUPER INTERVISTA AL PRESIDE!!! Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo preside del Pieralli. Dalla sua adole- “Ragazzi, studiate, perché studiare è bello…” AH! AH! AH! VOTA IL PERSONAGGIO DEL 2007 BENIGNI MUSICA GRILLO CINEMA MONTEZEMOLO MODA A voi la scelta !!!!!!!!!!!!!!!!!!! BENE E BENVENUTI AL PIERALLI : I TERMOSIFONI CHE NON FUNZIONANO ESCLUSIVO: LE OPINIONI DEL PROF FRULLANI!!! THE DARK SIDE OF PIERALLI...IL GIORNALE CHE NON PIACE 2 Ragazzi e ragazze!!! Un saluto speciale da parte di tutta la redazione e visto che questo è il primo numero ci dilungheremo un po’ con l’editoriale (non pensiate che gli argomenti da trattare siano pochi!) Questo è “The dark side of Pieralli” il nuovo giornalino d’istituto che “rinasce” dalle sfortunate ceneri de “l’urlo” che nel 2005 ha debuttato risquotendo inizialmente un buon successo, ma che per un motivo o per l’altro è stato debuttato nel vero senso della parola…lo hanno proprio debuttato via nel cassonetto dei rifiuti. Tuttavia, rileggendo più e più volte quell’unica copia rimasta superstite dal trattamento che rivolge la Gesenu alla mondezza indifferenziata, ci siamo accorti che, in sostanza, le idee erano buone e che sia stato un vero e proprio peccato non coltivare la passione per il giornalismo fino in fondo. Messi da parte i malinconici sguardi al passato e asciugate le interminabili lacrime che ci hanno fatto rovinare una tastiera per computer nuova dal valore di 36 euro, abbiamo deciso di rinnovare radicalmente il modo di fare informazione. Per questo se andrete avanti nella lettura avrete l’opportunità di accorgervi che non tutti gli articoli presentano la classica impostazione giornalistica o quel distacco nello stile che in una scuola non c’entra niente. L’oggettività dei punti di vista viaggia parallela alla soggettività degli stili personali. Non si deve pensare che abbiamo fatto di un giornale scolastico la valvola di sfogo dei nostri sentimenti, il fatto è che ci siamo appassionati ed innamorati di ogni singolo articolo che abbiamo scritto. In altre parole si potrebbe dire che ci abbiamo messo il cuore, ci siamo “svenati” per elaborare il meglio (se controllate con attenzione riuscite a scorgere le gocce del nostro sangue). Dobbiamo ammettere che ancora non siamo arrivati al traguardo finale, quello di avere un giornale che esce con regolarità tutti i mesi, anche se ci stiamo provando e magari, con un po’ di fortuna, ci si può anche riuscire. 3 La cosa più importante è che da questi fogli di carta emergano i punti di vista degli studenti e che se ci dovessero essere dei problemi relativi alla scuola (ma anche riguardo l’attualità) saremo felici di farci portavoce degli eventuali disagi. Per esempio, in questo numero abbiamo un articolo esclusivo sui termosifoni che non funzionano come si deve. Nel mese di dicembre ci è capitato di “bubbolare” e di battere i denti dal freddo tanto che alcuni degli studenti, come regalo da Babbo Natale hanno chiesto una protesi dentaria (una dentiera) nuova di zecca, simile a quella che si è comprata ultimamente mia nonna spendendo quasi 2mila euro. A differenza, siamo pronti a scommettere che nel mese di aprile, complice l’innalzamento delle temperature, si dovrà viaggiare lungo alcuni corridoi in bikini (…) per colpa dei termosifoni che spareranno a mille. Vi devo informare che un’equipe di scienziati americani provenienti dal centro di ricerca fisio-biologica di Boston verrà contattata qual’ora tale problema non dovesse essere risolto per condurre nuovi esperimenti sul rapporto di corrispondenza che c’è tra le diversità del clima ed i provvedimenti che il cervello umano è in grado di prendere senza subire lesioni di alcun tipo. Ovviamente questa è una cavolata ma è servita per farvi comprendere il modo con il quale intendiamo agire: usare correttamente la lingua italiana e trasformare la solita informazione pallosa monotona e vomitevole in un modo di commentare le cose in chiave ironica, comica e demenziale…senza far però disinformazione…quella la fanno i telegiornali, sono dei maestri in questo campo. Nel ribadire il fatto che tutti noi siamo importanti in quanto siamo unici, inimitabili ed irripetibili nel nostro genere, nessuno escluso, vi segnaliamo per questo mese una rubrica speciale. Stiamo parlando di Bene e benvenuti, che se non dovesse essere censurata…(chi se ne frega…al diavolo le censure…) rappresenterebbe il cuore del giornalino e del modo che vorremmo usare per raccontarvi la realtà. Purtroppo la vita è breve e densa di brutti avvenimenti. Alcune volte consideriamo ogni piccolo pretesto quello “giusto” per fare una guerra, per prendere delle arrabbiature o per star male e non pensiamo al fatto che se si partisse la mattina da casa con il sorriso in bocca pensando positivo si riuscirebbero ad oltrepassare in modo migliore tutti gli ostacoli della giornata, senza rientrare alla sera nelle nostre case distrutti ed infelici. Bene e benvenuti rappresenta una benevola presa in giro che dovrebbe essere accettata da tutti, anche perché raramente vengono fatti nomi… quindi: non toglieteci Bene e benvenuti. 4 Ah! Mi stavo scordando di dirvi che l’autore o gli autori sono anonimi anche se ci consideriamo un po’ tutti gli artefici di tale porcheria e che lo spunto è stato preso da una famosa trasmissione radiofonica…non posso fare pubblicità ma chi la ascolta mi avrà capito. Non vi preoccupate, non è un plagio…abbiamo cambiato i contenuti. Nella speranza che siate ancora svegli alzatevi in piedi, andate davanti al primo specchio che trovate (anche se siete in un luogo pubblico), fate un bell’urlo e…cominciate a leggere “The dark side of Pieralli”!!! Avvertenze e controindicazioni: questo prodotto si sfoglia con le mani senza strapparne i contenuti, va letto da sinistra verso destra, dall’alto verso il basso, con un briciolo di fantasia. Non bruciare o disperdere nell’ambiente. …BUONA LETTURA… …uh! Che editoriale! Giovanni: -Dai, Tiziano, andamose a fa un caffè che so’ stanco!Tiziano: –Va bene! Però pago io!Giovanni: –No, dai! Non ti devi disturbare! Mmmm…è che ho dimenticato i soldi a casa…grazie, paga tu!Tiziano: –E ti pareva!!!- Giovanni Marcucci Tiziano Scricciolo Giovanni: -Oh! Però non è giusto! il computer il cognome “Scricciolo” lo riconosce mentre il mio cognome no, sono uno sfigato!!!- 5 THE DARK SIDE OF PIERALLI GLI SCEM(P)I D’ITALIA GIOVANNI MARCUCCI 4L Forse non tutti si ricorderanno, ma qualche mese fa un brutto episodio di cronaca nera si presenta nelle pagine dei nostri quotidiani nazionali. con gli amici, la rileggi, ma dopo una settimana non se la ricorda più nessuno. Ebbene, è proprio quello che è successo a questa brutta vicenda. Ma ad un tratto, in un giorno Il rumeno Marco acquoso di novemAhmetovic, nella bre, gli italiani hannotte fra il 22 ed il 23 aprile scorso, in- no dovuto ascoltare su tutti i telegiornaveste ed uccide quattro giovani do- li una clamorosa po essersi messo al- riapertura del caso. Marco Ahmetovic, la guida in stato di agli arresti domiciebbrezza. La notizia rimane salda per liari in una lussuoalcuni giorni, ripor- sissima villa sul tando alla luce temi lungomare, viene contattato da un di discriminazione razziale da una par- certo Alessio Sunte, e problemi di in- das, un sedicente manager, che sostietegrazione ne di essere in condall’altra, dividentatto con il rumeno do a tratti l’opinione pubblica. e di aver deciso di Ma si sa, la cronaca pubblicare una linenera è così. Arriva, a di abbigliamento e di gadget firmata la leggi, la discuti Marco Ahmetovic!!! Sembra che sia arrivato nelle loro mani un cachet di circa 350.000 € per realizzare e sponsorizzare tali articoli che saranno disponibili via internet a partire dal 2008. A questo scandalo si aggiunge l’interesse di innumerevoli discoteche italiane vogliose di ospitare il duo SundasAhmetovic e non si sa ancora per quale fine. Alessio Sundas è stato contatto telefonicamente dalla trasmissione radiofonica “Lo zoo di 105” in onda su Radio 105. I conducenti del programma hanno tentato di avere chiarimenti riguardo la notizia, ricevendo in risposta da Sundas solamente un sacco di 6 scuse inutili e incerti tentativi di falso perbenismo. Marco Mazzoli, conduttore principale del programma, dopo appena 7 minuti di chiamata, si è rifiutato di portare avanti tale conversazione, insultando pesantemente Sundas e riattaccando prepotentemente il telefono, dicendo: “Ospitare o dare peso alle sue pazzie in una qualsiasi trasmissione è allucinante. Noi di Radio 105 non intendiamo fare pubblicità occulta, oh, è per questo che sbatto il telefono in faccia dicendo che persone come lei distruggono il nostro bel paese. Sei una merda… vaffanculo!!!!” Il trattamento rivolto da Mazzoli è sicuramente pesante e discutibile, ma non si riesce ad ottenere qualcosa senza sbattere i pugni sul tavolo. Quello che è veramente scanda- loso è che nessun politico o personaggio autorevole si sia interrelato all’accaduto, lasciando mano libera a Sundas. E se i genitori delle vittime dovessero vedere per strada gente che indossa jeans sponsorizzati Ahmetovic?? È proprio vero che casi come questo non ci fanno fare belle figure nei confronti degli altri paesi e, cosa ancora più grave, riaccendono vecchi focolai razzisti, dei quali l’Italia non ha proprio bisogno. Si dice spesso che nella nostra bella penisola se non ci “scappa il morto“ non vengono presi provvedimenti. Non è vero!!! Qui ci sono “scappati” 4 morti e le cose sono peggiorate!!! A voi le conclusioni. Firma anche tu la petizione per fermare Sundas! http://www.petition online.com/0710197 7/petition.html, puoi accedere dal sito www.marcomazzol i.it Giovanni Marcucci (4L) LO SAPEVATE CHE… NEL DESERTO DEL SAHARA NON CICI SONO NE’ CABINE NE’ OMBRELLONI PERCHE E’ SPIAGGIA LIBERA... 7 Frat elli e sorelle!!! Sono t orniat o… i l vost ro dj guru di t endenza è qui… DJ PI NO MASTER FLASH Siam o pront i? Andiam o… SE ANCHE TU… usi l ’aereo del president e delle Repubblic a per andare a Monza a vedere il Gran Prem io di Form ula 1 c on t uo f iglio e c on am ic i… spendi 50m ila euro dei c ont ribuent i… m a dopo lo sc andalo su t ut t i i giornali c om e al solit o la not izia f i nisc e nel dim ent ic at oio e nessuno fa m ai nient e per c am biare le c ose… BRIAVI ! Com pl im ent i! Fac c iam oc i ric onosc ere davant i a t ut t o il m ondo! MINISTRO!!! Tu non sei dei nost ri ! SE ANCHE TU… Pensi c he Mart in Lut ero, Mart in Lut her K ing e il m art inpesc at ore siano la st essa persona… e solo all’ora di filosof ia c om prendi la dif f erenza f ra i t re personaggi… BRI AVO! BENVEGNUTO! 8 SE ANCHE TU... sei l’autore di “Bene e Benvenuti” del giornalino, ma non hai il coraggio di scrivere il tuo nome… BRIAVO!!!!! BENVEGNUTO!!! SEI DEI NOSTRI!!! ANZI… SONO IO!!!!!! SE ANCHE TU… chatti tutta la notte con una bella topa, le dici frasi sdolcinate,che sei ricco e che tua nonna ha 2 milioni di euro in banca, ma quando vi andate ad incontrare ti trovi davanti tuo nonno che è entrato in una gay-chat!! BRIAVO!!!! CHE FIGURA DI FANGO!!! BENVEGNUTO!!! SEI DEI NOSTRI!!! SE ANCHE TU… fai l’assemblea d’istituto e… NO! NO! SCRICCIOLO!!! NON MI PIACCHIARE!!! NON MI PICCHIUARE!! AHIA!! NO! NOOOO!!!! TIZIANO!! NON MI UCCIDERE AAAAAAAHHHH!! BANG! BANG!! SE ANCHE TU… sei un docente di scuola superiore… becchi ogni mese un buono stipendio… a scuola ci vieni un giorno sì e tre no… vuoi il giorno libero di giovedì perché tutti gli altri prof hanno il giorno libero di giovedì... causi un grosso ritardo per gli orari definitivi ed un esaurimento nervoso al preside che tutti i giorni è incavolato nero… e per colpa tua!! BRIAVO!! BENVEGNUTO!!! TU NON SARAI MAI DEI NOSTRI!!! SE ANCHE TU… appena prenderai fra le mani questo giornalino ti metterai a correggere tutti gli errori… BRIAVO!! SIGNOR ULTRA-SUPER-MEGA POTENTE-SUA 9 SCORSIPA BENVEGNUTO!!! LEI è DEI NOSTRI!!! SE ANCHE TU… entri in classe ad insegnare la tua materia… ma non riesci ad esprimerti al meglio perché il libro fa schifo e non lo fai utilizzare… BRIAVO!!! BENVEGNUTO!! La domanda è una sola caro prof… se il libro non piace nemmeno a te… ma che AUZ ce lo avete fatto comprare a fare??? SE ANCHE TU… entri in classe predicando il benedetto “Treccani” di italiano, sai a memoria tutte le pagine del dizionario ma poi dici che l’America è stata scoperta nel 1494, stesso anno della nascita di Ariosto, quando invece Ariosto è nato nel 1506 e l’America è stata scoperta nel 1492… la domanda è... MA CHE CA**O è SUCCESSO NEL 1494?? BRIAVO!!! NON MI FAR DIRE CHI SEI!!! BENVENGUTO!! TU NON SEI DEI NOSTRI!!! Lo sapevate che l’ape Maya era Azteca? Lo sapeavate che i buoni del tesoro si sono screditati in discreti del tesoro? Lo sapevate che i professori che “si dimenticano” di firmare il registro sono in realtà latitanti? Lo sapevate che questo giornale fa schifo? Lo sapevate che il nostro Preside ha 15 anni? Lo sapevate che gli italiani votano il politico che odiano di meno? Lo sapevate che nella cantina di mio nonno c’è Bin Laden? 10 PIERALLI: SCUOLA O RISERVA NATURALE PER PINGUINI? Innanzitutto credo sia necessario compiere un’analisi del termine “calorifero”: esso proviene dal latino e, come si può notare, al sostantivo “calorem” segue il verbo “fero”, che significa “portare”; pertanto, “portare calore” (porgo le mie scuse ai docenti di latino se la traduzione non risultasse del tutto corretta). Il CALORIFERO, volgarmente detto “termosifone”, ha infatti il preciso scopo di RISCALDARE l’ambiente nel periodo invernale. Recentemente, invece, all’Istituto Pieralli gli studenti hanno trovato un nuovo modo di utilizzare il termosifone, adibito ora a mensola per sciarpe e astucci, non potendone chiaramente usufruire per il suo scopo originario. E chi ringraziare, se re con guanti, giacnon il buon cuore che, cappelli, sciarpe della Provincia? e COPERTE DI PILE portate da casa. A quanto pare la suddetta ha deciso di concedere l’utilizzo della nostra scuola come riserva naturale per la conservazione della fauna polare. Inoltre questo clima variabile suscita il disappunto degli stessi professori, i quali, tra una lezione e l’altra, a causa dell’escursione termica che c’è tra le Il Preside ha apprezzato il gesto al- classi più numerose, truistico, tuttavia le classi più spopolaha ritenuto oppor- te e il corridoio (a tuno far presente il volte più caldo delle penoso sacrificio a classi stesse), rischiacui sono sottoposti no di contrarre raffreddori e influenze. tutti gli studenti. Aggirandosi per la La tremenda verità è scuola, soprattutto che la maggior parte per il corridoio delle classi di questo dell’ultimo piano, è istituto è costretta a possibile assistere a fare lezione crepanscenette dei seguen- do letteralmente di ti tipi: ragazzi bar- freddo, e il bello è dati con pesanti che, nonostante le piumini stile omino lamentele e della Michelin, con- l’evidente disagio, i certi di denti battu- responsabili non si ti per il freddo, e, sforzano per miglionel caso del IV L, rare la situazione. O, alunni che in classe se lo fanno, i risultasono costretti a sta- 11 punto, sembra che l’unica soluzione sia raddoppiare, se non triplicare, le lamentele e i richiami. Venire a scuola già di per sé non è gradevole, una delle poche consolazioni era che almeno si stava al caldo, ma adesso ci hanno tolto pure quella! I termosifoni CI SONO, ma sono pressoché inutili, quindi da dopo la ricreazione in poi ci dobbiamo tenere i pinguini ballerini di Mary Poppins nelle classi che fanno il tip-tap. Se dalle dieci in poi i CALORIFERI si cominciano gradualmente a raffreddare, noi come ci dovremmo riscaldare? Con le coccole?! La Provincia deve aver frainteso, evidentemente non ci siamo spiegati. Poiché non abbiamo carenze affettive, se il messaggio non è chiaro vediamo di chiarirlo: quello di cui abbiamo bisogno non è calore UMANO, ma CALORE. Punto. ROSA DE PIETRO 4L THE DARK SIDE OF PIERALLI… IL GIORNALE CHE NON PIACE!!! LO SAPEVATE CHE… CON LA NUOVA RIFORMA DELLA SCUOLA, LO PIU’ DIFFUSO SARA’ IL PUGILATO??? SPORT 12 ALLA RICERCA DI EMO: EMO MUSICA E MODA O MODO DI ESSERE Frangia messa a lato, lunga fino a coprire un occhio, pantaloni neri, per alcuni anche piercing, predominio dell’abbinamento dei colori bianco-nero, rossonero, viola-nero, blu-nero, motivi a scacchi o a quadretti, trucco rosso-nero per i maschi e blunero per le femmine: ecco lo stile emo. Ma questo stile, si ferma veramente solo a un modo superficiale di vestirsi e truccarsi o è qualcosa di più? Per rispondere a questa e ad altre domande, abbiamo intervistato un campione di dieci Emo della zona di Perugia, in una fascia di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Innanzi tutto, Emo è l’abbreviazione di Emotional (“emotivo”, “emozionale”). Nasce all’inizio degli anni ’90 come genere musicale, ma verso la fine del decennio “sparisce” per poi riapparire negli anni successivi non solo come genere musicale, ma anche come modo di essere, collegato anche a un abbigliamento particolare, perché è proprio attraverso quello che indossano che gli Emo vogliono esprimere quello che hanno dentro. secondo il quale tutti gli Emo si tagliano le vene o comunque cercano di procurarsi sofferenza fisica e, nel peggiore dei casi, mirano al suicidio. E’ vero, esistono Emo del genere, ma rappresentano solo una minoranza di loro e prendono il nome di Poser. In più c’è da chiedersi: quante persone non-Emo arrivano a compiere questi gesti estremi soprattutto al giorno d’oggi? Noi abbiamo chiesto loro quali sono le reazioni agli insulti e ai pregiudizi che sono costretti a subire ogni giorno: ci hanno risposto che non danno troppo peso a queste persone che li insultano, perché è solo segno di ignoranza e di superficialità. Abbiamo anche provato a intervistare un non-Emo che esce quasi sempre con un gruppo di ragazzi Emo: ci ha detto che esce con loro perché li ammira come persone, considerandoli coraggiosi perché capaci di andare contro i giudizi (e i pregiudizi) della stragrande maggioranza delle persone e di quella dei genitori, che Per questi ragazzi infatti essere non sempre approvano queEmo significa assumere uno stile sta scelta di vita. di vita diverso da tutti gli altri, secondo il quale tutte le emozio- Gli abbiamo anche chiesto ni (e non solo la tristezza, come se diventerebbe mai Emo, e la maggior parte delle persone ci ha risposto che per ora erroneamente pensa) vengono rimane nel suo stile ma, se prese in considerazione in un un giorno dovesse scegliere modo più profondo, per viverle di cambiare stile di vita, quindi in una maniera più inten- indubbiamente sceglierebbe sa, andando contro ad ogni for- di essere un Emo. ma di superficialità. Ognuno ha il suo stile e ad Purtroppo però, a causa ognuno di noi piace essere dell’ignoranza sul vero significa- come si sente: perché gli to di questo stile, moltissime Emo non possono esprimere persone giudicano male i ragazzi ciò che hanno dentro senza che hanno questo modo di esse- essere subito giudicati e inre, per non parlare del “mito” sultati?Perchè portiamo rispetto alla maggior parte delle persone ma non a loro? Con questo concludiamo. Speriamo che riusciate a vedere questi ragazzi come li abbiamo visti noi: uguali agli altri. Curiosità e Osservazioni: Alcuni dei gruppi più ascoltati sono: From autumn to ashes With the broken wings Jimmy eat world Alexis on fire Bullet for my Valentine My Chemical Romance Silverstane From first to last La maggior parte di loro è cristiana/cattolica o atea. Se dovessero cambiare qualcosa di questa società, eliminerebbero la superficialità e il fanatismo. Alcune persone sembrano Emo per il modo di vestire, ma in realtà imitano solo lo stile senza capirne il significato. La frangia serve ad alcuni per coprire il viso per l’insicurezza e per nascondere le loro paure, in quanto gli occhi vengono considerati lo specchio dell’anima. All’apparenza sembrano tutti uguali ma in realtà hanno personalità e ideali diversi fra di loro. I primi contatti con questo stile di vita Emo lo hanno avuto prevalentemente tramite amici. Non escono solo tra di loro ma si inseriscono bene anche in altri gruppi non Emo. Lucilla “Lizzy” Peroni e Lidia Martinelli feat. Sara Marzaban, Kledita Ademi & Raffaele Rotili “Raffo” 13 A DICEMBRE SENZA ORARIO DEFINITIVO: COM’ E’ POSSIBILE??? Le vacanze di Natale sono passate, ma fino a un mese fa c’era ancora qualcuno che si preoccupava dell’orario della scuola. Esiste una commissione formata da alcuni nostri professori, tra cui il vicepreside Ratini e le professoresse Pagana, Migliorati e Ricci, volta a revisionare l’orario provvisorio progettato dal computer. Quest’ anno l’orario è cambiato almeno cinque o sei volte, sia per motivi organizzativi e didattici che per esigenze di alcuni professori. La nostra scuola ha una struttura complessa e questo comporta la difficoltà di organizzare un orario che rispetti le esigenze di tutti; ne elenchiamo alcune: diverse compresenze, di cui alcune variabili durante l’anno; un orario flessibile per alcune classi (le Scienze Sociali con le opzioni sulla terza lingua, sull’ora in più di inglese nel corso A e sulle classi quarte per l’eliminazione del corso C); una ventina di insegnanti con due o più scuole; palestre esterne (che costringono ad orari ben definiti); più supplenti su un’unica cattedra ………. Bisogna sapere che la sede di Elce non ha palestre e gli alunni si devono spostare a orari precisi con dei pullman forniti dalla Provincia. Un altro problema sono i numerosi iscritti di quest’anno (siamo 884), risolvibilissimo, sostiene il dirigente scolastico, spostando l’intero triennio di Scienze della Formazione al Vittorio Emanuele, che è fornito di aule attrezzate e palestre, anziché assegnando ai secondi la sede di Elce, fatto che comporta che alcuni professori facciano avanti e indietro da una sede all’altra. Neanche il computer era riuscito a trovare una soluzione accettabile. Questa situazione implica che tutti facciano dei sacrifici, ma ci sono alcuni professori che si lamentano delle troppe ore o del mancato rispetto della didattica (per esempio, del fatto che non si riesce a fare un compito in due ore da 50’), o che vogliono quel particolare giorno della settimana libero. Questi, e quelli elencati, sono i motivi per cui alcune classi hanno solo da un mese o poco più un orario definitivo, e per cui esso è arrivato così tardi per tutti. Il preside si è alquanto innervosito per le lamentele dei professori, ed è convinto che non si poteva trovare soluzione migliore in questo frangente. Per il momento un orario accettabile è stato assegnato a tutte le classi, ma girano voci che alcuni professori continueranno a “combattere” per i loro diritti negati… o altrimenti detti, le loro necessità personali. Ci si augura che rivedano le loro posizioni per la salvaguardia della pace di tutti! Lo sapevate che… Il mago Forrest è il fratello di Forrest Gump??? AMATRA FERRERO 14 INTERVISTA PRESIDE :) :) :) :) :) 1) Dopo le scuole medie che istituto o liceo ha frequentato? Ho frequentato il Liceo Scientifico “Galeazzo Alessi” di Perugia. All’epoca, il Liceo si trovava in via della Viola e c’erano appena le tre sezioni A, B e C: la prima di Tedesco, la seconda di Inglese e la terza di Francese. Alle medie, io avevo iniziato lo studio della lingua francese, così mi sono ritrovato nella sezione C. A dire il vero, all’inizio mi avevano iscritto in B, poi però in C perché feci presente la mia esperienza di lingua straniera. 2) E poi è andato all’università. Quale facoltà? Dopo il Liceo, mi iscrissi alla facoltà di Matematica a Perugia. La scelta fu il risultato di un mio convincimento: diventare un insegnante capace di far capire la matematica. L’Università di Perugia aveva inaugurato la facoltà di Matematica soltanto l’anno prima, nel 1965 (mi pare), eppure proprio in quegli anni erano arrivati valenti professori da Roma e da Firenze. In modo particolare, di uno conservo tuttora un vivo ricordo. Quel professore davanti ad una platea di quasi trecento alunni si fermava e chiedeva se avevamo capito. A volte la risposta era no, ma lui dopo una battuta era in grado di cambiare completamente strategia fino a che tutti arrivavano alla meta. Sì, questo è il motivo che mi ha spinto verso lo studio della matematica e ancora oggi non sono pentito di averlo fatto. 3) Lei, da giovane, che tipo di studente era? Sono stato uno studente timido e sensibile. Alcune discipline mi piacevano particolarmente, quelle dove si deve argomentare o congetturare: la filosofia, la matematica. In una parola l’arte della deduzione mi ha sempre affascinato. 4) È mai stato dal preside? Sì, una volta fui invitato dal preside perché sua moglie, mia insegnante d’Italiano, voleva che lui mi conoscesse. Frequentavo la seconda classe… il preside fu gentile… Avevo fatto un componimento in cui descrivevo le mie sensazioni sulla neve, l’incanto per gli occhi stupiti di un bambino che osserva dalla finestra la trasformazione del paesaggio che s’imbianca nel silenzioso vorticare dei fiocchi. Bah! Forse sono sempre stato 15 paesaggio che s’imbianca nel silenzioso vorticare dei fiocchi. Bah! Forse sono sempre stato un po’ poeta e creativo. 5) Ha mai lanciato un banco dalla finestra? La violenza non mi appartiene, soprattutto se immotivata e gratuita, e ho sempre avuto un moto di sdegno per chi non rispetta le cose, le piante, gli animali e le persone. 6) La maggior parte degli studenti non conosce il processo attraverso il quale viene scelto un preside, ce lo può illustrare brevemente? In breve non è facile. In Italia tutto è molto complicato. Un corso-concorso che è durato due anni… la parte più bella è stato il corso. Fra le altre cose, una parte era on line. Mi sono sentito uno scolaretto e mi sono appassionato a certe tecniche di apprendimento. 7) È il primo ruolo da dirigente scolastico che ricopre? Sì. 8) Perché è stato scelto come preside del Pieralli? In una graduatoria ho avuto modo di scegliere questa scuola. All’inizio che la scuola fosse a Perugia è stato il motivo principale, e poi perché molti amici e insegnanti me ne avevano parlato bene… 9) Ci sono state numerose voci sulle sue critiche al modo di truccarsi, ai piercing e all’abbigliamento di studenti e studentesse. Quale pensa sia il modo consono di presentarsi a scuola? Sono una persona che dice quello che pensa, anche se in un modo tollerante. In merito forse ho una visione antiquata e non mi sono fatto capire in quelle occasioni in cui mi sono espresso. Per me il modo di vestirsi di alcuni studenti è un po’ un’esibizione e qualche volta anche di gusto discutibile. Infondo però vestirsi ed esibirsi in un certo modo è una forma di comunicazione. Soprattutto fra i giovani, serve a rafforzare la vostra identità nel gruppo dei pari. È un modo rassicurante per riconoscersi. Forse sarebbe opportuno far riflettere sul valore comunicativo e socializzante del vestire, e magari si potrebbe studiare qualcosa in questo senso con il gruppo degli studenti rappresentanti d’istituto! Come vedete, tutto può diventare materia di studio! L’appartenenza ad una comunità, come la scuola del Pieralli, dovrebbe però saldarsi intorno a certi valori che oggi si dicono condivisi. In una parola, si dovrebbe capire da sé ciò che conviene in un ambiente come la scuola, ma per fortuna certe osservazioni possono essere rivolte solo verso una minoranza di studenti. 10) Cosa pensa di voler e poter fare per migliorare la nostra scuola? È una domanda da un milione di euro! Non posso però esimermi dall’esprimere qualche idea in proposito, anche se per me questo è un anno di osservazione, anzi è l’anno di prova perché sono un preside “novello”. Nell’ultimo quinquennio il Pieralli è cresciuto in numero di studenti e ha occupato un 16 posto di rilievo fra le istituzioni scolastiche della città. Dopo molte esperienze importanti e arricchenti, è maturato fra i docenti il desiderio di ripensare l’offerta formativa, di modulare un potenziamento culturale, di investire ancora di più nei processi di apprendimento-insegnamento e di sostenere il protagonismo di voi ragazzi. C’è bisogno dell’aiuto di voi ragazzi. Con voi si può inaugurare una stagione nella quale è possibile verificare e valutare le azioni impostate, perché la nostra scuola è ricca di esperienze importanti quali stage, alternanza scuola-lavoro, scambi… È un patrimonio sulluale quale dobbiamo fare leva per riscoprire il gusto di fare cultura, che è poi garantire a voi giovani gli strumenti forti per affrontare il futuro. Non posso nascondere che ho un sogno particolare: fare in modo che gli studenti del Pieralli riscoprano l’importanza di studiare matematica. Si possono trovare nuove strategie per imparare a raccontare una bella storia comune? Io spero proprio di sì attraverso l’edizione del giornale del Pieralli. 11) Vuole fare un augurio o vuole dare dei consigli agli studenti? Mi riallaccio alla domanda di prima. Dovete imparare a essere più esigenti e coerenti, perché si vince così l’idea superficiale dell’usa e getta. Dovete essere curiosi e capaci di approfondire, di fare domande e di tentare risposte, perché è così che riuscirete ad interpretare il mondo. Dovete imparare quanto è importante lo studio e l’applicazione. Pensate che fra i significati più belli di studio c’è passione. Vi vorrei studenti che con “studiata” esperienza cominciano a frugare il mondo, la vita, … Io credo a queste cose e sono convinto che molti di voi la pensano già così! 12) Visto che questa è la domanda numero 16…come si dice 16 in Inglese? Sixteen. 13) Riuscirebbe a proseguire? Seventeen, eigthteen, nineteen,… ora basta io ho studiato francese!!! 14) Per concludere in bellezza…ci dica una parolaccia☺ Vi sembra il caso? E poi esistono parolacce? Le parole più scabrose hanno un’origine etimologica innocente, per esempio imbecille. Dal diminutivo di baculum, bacillum (bastoncino), baccillum e bacchillum derivano bacillo e baccello. Le voci latine imbecillem e il suo derivato imbecillitatem deriverebbero da sine baculo, cioè senza bastone, debole e poi debole di mente. Lo sapevate che… Nel deserto del Sahara è tutto spiaggia libera??? Maya Petricciuolo (3G) neja Trivero (1G) Anja- 17 THE DARK SIDE OF PIERALLI STORIA DEL ROCK EDOARDO GENZOLINI ELISA BUGIANTELLA ANDREA VENTURI giovani iniziava ad avere una posizione predominante nella società, quan“HOW DOES IT do il Rock and Roll cominFEEL? TO BE ON ciò a fungere da YOUR OWN, WITH “portavoce” per una geneNO DIRECTION razione scontenta e ribelHOME, A COMPLETE UNKNOWN… le. LIKE A ROLLING Siamo partiti dalle origini STONE” per delineare e mettere in Bob Dylan luce gli aspetti, gli stili e i costumi che in seguito sarebbero andati a formaA cura di: Edoardo Genzo- re il mondo odierno. lini (III N), Elisa Bugiantella (V N) e Andrea Venturi (III Mettendo in moto una lunga “operazione nostalgia”, N) che parte da Elvis e Buddy Holly e arriva al grunge In occasione dell’uscita dei Nirvana e alla musica del primo numero del elettronica Radiohead; giornalino scolastico, ab- passando dai Beatles agli biamo deciso di curare il Who, dalla Jimi Hendrix settore musicale non solo Experience a Janis Joplin, dal punto di vista della ma anche per i Pink Floyd musica in sé e dei suoi e Bob Dylan. pionieri, ma dando anche Ci è sembrato lecito partiuno sguardo alla situazio- re dai primi anni ’50, ricone sociale, politica e stori- minciando da zero. ca che percorreva quegli anni, quando il mondo dei Dal 1950 agli anni ‘90 CONTINUA DI LA’ Lo sapevate che… Il Pieralli è un istituto di istruzione superiore??? Lo sapevate che… Variando l’ordine degli addendi il risultato non cambia??? Lo sapevate che… Questo giornalino è pieno di errori??? Lo sapevate che… Le placche in gola spariscono facendo gargarismi con la Coca-Cola??? Lo sapevate che… Non so più cosa scrivere… 18 Gli anni ’50 (Bluegrass, Jazz, Be-Bop, Country’n’Western, Blues) e dalle tradizioni popolari Gli anni ’50 sono per gli “Wasp” (bianche) ameriUSA un periodo di trasfor- cane, si sintetizza un nuomazioni e, insieme, di pro- vo approccio, sia ritmico fonde contraddizioni: dal che melodico, alla musica. punto di vista internazioI primi esponenti di questo nale sono gli anni della guerra fredda e dell’aspro genere sono Buddy Holly. Chuck Berry, Little Richconflitto ideologico con l’URSS, ma anche gli anni ard ed Elvis Presley. in cui la mentalità ameri- Questi sviluppano un nuovo linguaggio musicale cana si diffonde in tutto fatto di ritmi sincopati, l’occidente; dal punto di vista della politica interna, riffs melodici capaci di sono gli anni del Maccarti- dare voce a un nascente disagio generazionale. smo e, contemporaneamente, gli anni in cui coTali personaggi vengono minciano le battaglie per i circondati da una sorta di diritti civili delle minoran- aura di “maledettismo”: ze. Elvis allude esplicitamenDI Edoardo Genzolini Buddy Holly prima di un concerto. Fu uno dei primi ad imbracciare la Fender Stratocaster. Chuck Berry e il suo noto “passo d’anatra”. Elvis, il rocker più provocante dei Fifties Dal punto di vista culturale, è il periodo della “caccia alle streghe”, nonché quello in cui si sviluppano la cosiddetta “Beat Generation” e la cultura ad essa legata. te, con i suoi movimenti, a pratiche sessuali, tanto da essere soprannominato “The Pelvis”; Little Richard è un omosessuale dichiarato; Buddy Holly viene accusato di aver sedotto una ragazza minorenne. avvertire i movimenti profondi di una generazione che da “muta” stava progressivamente conquistando il diritto di esprimersi con un linguaggio ben preciso, che prima non aveva mai raggiunto tali livelli di espansione: Questo linguaggio era chiamato Rock’n’Roll. Buddy Holly di Andrea Venturi Il primo bluesman bianco. Charles Harding Holly fu uno dei più influenti musicisti degli anni ’50 e uno dei precursori del Rock and Roll e del blues. Con lo pseudonimo di Buddy Holly, in breve tempo riuscì a cambiare insieme ad Elvis, le sorti della musica. Con il suo sound fresco e semplice, con il suo complesso che fondeva il folk Da tutto ciò si può capire come i Fifties siano pieni Per i benpensanti ameri- messicano, il blues del di fermenti, di spunti inno- cani, come si può capire, Delta, il gospel e il rockac’è di che storcere la boc- billy, conquistò rapidavativi, di semi di novità. mente gli States e il Regno ca. In questo senso, uno dei Unito. Eppure questi nuovi idoli momenti cruciali è giovanili non sono i cattivi Con il suo più celebre senz’altro la nascita del cosiddetto Rock and Roll. modelli di una generazione gruppo, i Crickets, registrò i successi “That’ll be corrotta, ma i Dalle esperienze filtrate the day” e “Peggy Sue”. da svariati generi musicali “sismografi” capaci di 19 La sua popolarità, accresciuta dall’abilità di comporre testi pieni di sentimenti ed emozioni, dall’aver reso originale e vitale il Rock and Roll, così come la sua immagine da liceale occhialuto e sorridente, l’esatto opposto dell’immagine ribelle dei primi rokers, fu mitizzata e resa immortale anche per l’appartenenza alla cospicua e celeberrima fascia degli artisti maledetti………..(Lubbock, Texas 7 settembre 1936-Clear Lake, Iowa 5 febbraio 1959) birsi come cantante nei concerti locali, mentre il suo primo successo risale al 1943, quando partecipò a uno dei suoi primi concorsi, che ebbe luogo in Alabama, cantando “Old shep”. e proprio personaggio originale, grazie ai suoi movimenti allusivi e provocanti, tanto che venne soprannominato “The Pelvis”. Per via del suo talento venne ingaggiato da più produttori discografici, tra cui Sam Philips, il quale inserirà nella band di Elvis anche i musicisti Scotty Moore e Bill Black. Dopo il ritorno in patria, incomincia per Elvis una perdita di originalità e di stile: egli si dedicò sempre meno a incidere dischi e preferì interpretare film di pessimo gusto. Agli inizi dei Sixties cominciò a lavoraIl suo stile innovativo lo portò inevita- re per il cinema in film musicali come bilmente ad un progressivo successo “Jailhouse Rock” e “Loving you”, e e, per l’occasione, i genitori gli regala- venne chiamato a svolgere il servizio rono la sua prima chitarra nel 1946. militare a Friburgo, in Germania. In quanto allo stile, Elvis venne influenzato inizialmente dalla musica Country and Western di Nashville ma, LA PRIMA VERA ROCK STAR come riferirà in un’intervista negli Di Edoardo Genzolini e di Elisa Bu- anni ’70, questo genere non rispecchiava del tutto la sua personalità né giantella tantomeno le sue ambizioni musicali. Firmò in seguito un contratto con la Elvis “The Pelvis” Presley è Sun Records, casa che produceva senz’altro il primo musicista ameri- successi blues, e quando uscì il suo cano a rivoluzionare il Rhythm & secondo singolo, “That’s alright, maBlues dei tardi ’40, riprendendo e ma”, riscosse un notevole successo, modificando ciò che era stato spe- essendo anche trasmesso dalla radio rimentato fino ad allora dai suoi locale ogni sera. predecessori, quali Robert Johnson Nel 1955, dopo essere passato dal e Muddy Waters, aggiungendo un po’ più di brio e di energia ai testi e Country al Rhythm’n’Blues, Elvis cominciò a lavorare al nuovo genere con alla melodia dei suoi brani. Tom Parker, il quale lo raccomandò Il numero dei dischi da lui venduto alla MCA Records, che pagò circa quanon è calcolabile: si dice che in ter- rantamila dollari, comprando dalla mini commerciali sia secondo solo Sun tutto il materiale, conosciuto e ai Beatles e a Bing Crosby. non, registrato dalla rock star. Elvis nacque l’8 gennaio 1935 a East Nel 1956 pubblicò i suoi primi sei alTutelo, nel Mississippi. La sua forbum, che divennero tutti dischi d’oro, mazione musicale inizia all’età di un record per l’epoca, e durante i sette anni, quando cominciò ad esi- concerti cominciò a costruirsi un vero Elvis Presley Nel 1968 partecipò, per volere di Tom Parker, ad uno sfarzoso special televisivo che gli procurò un notevole successo, soprattutto presso il pubblico adulto e non più quello adolescenziale. Nel 1973, con il divorzio dalla moglie Priscilla, Elvis cominciò ad avere problemi di peso e di salute, continuando però ad esibirsi a Las Vegas tre mesi all’anno e a registrare regolarmente LP (per chi non conoscesse questo termine, per LP si intende Long Playing, oppure vinile per il giradischi), riscuotendo un consenso maggiore rispetto alla fine dei ’60. Il suo ultimo successo risale al 1975, una raccolta intitolata “The Elvis Presley Sun Collection”, una sorta di greatest hits che conteneva tutti i suoi classici degli anni ’50, il suo periodo d’oro. Elvis morì improvvisamente il 16 agosto 1977 a quarantadue anni per problemi di peso, da solo, nella sua villa. 20 CINEMA… COME TU MI VUOI fisica, le serate e il divertimento. Giada, per far sì che lui si innamori di lei, farà di tutto per diventare come lui la vuole. Avvenuto il cambiamento, tra di loro, soprattutto da parte di lui, le cose cambiano. Riccardo avverte un serio interesse per Giada e le si avvicina maggiormente. La trama del film sarebbe dovuta essere diversa. Riccardo avrebbe dovuto I personaggi princi- trattoria e dà delle pali di questo film ripetizioni ai colleghi sono Giada (Cristina meno brillanti; Ric- Capotondi) e Riccar- cardo sperpera i sol- do (Nicolas Vapori- di di papà, il quale è dis). deluso dalle sue bu- Giada è una studentessa universitaria intelligente e compassata, Riccardo è uno studente svogliato e sfacciato. Lei Lo sapevate che… Il Pieralli è un istituto con impostazione da Liceo??? gie e dai suoi fallimenti scolastici, e per garantirsi la vacanza a Ibiza risponde all’ annuncio di Giada. accettare Giada com’è realmente, e non come la società di oggi le chiede di apparire. Alla fine, invece, la bellezza vince su tutto, ma non dovrebbe essere così, perché ci sono tanti altri pregi che rendono belle le persone, anche se esse non rispecchiano i lavora per mante- Da subito, da parte nersi gli studi, lui è di lei, c’è un avvici- mantenuto dai suoi. namento in campo Lei ha un curriculum amoroso, alla fine lui da lode, lui raggiun- si rivela il solito fi- ge il “venti” a stento. ghetto a cui interes- Giada lavora in una sa solo la bellezza canoni di bellezza esteriore che tutti seguono. Certamente questo film tratta un argomento che fa parte 21 THE DARK SIDE OF PIERALLI THE BEST OF 2007 Ehi! Lettore! Questo è il tuo momento… Il 2007 è da poco passato ma ancora è vivo, ed alcuni dei personaggi che si sono contraddistinti nel corso degli ultimi dodici mesi sono tuttora presenti infra le nostre giornate ed i nostri pensieri (Eh!). È arrivato il momento di eleggere il personaggio dell’anno 2007, ed il terzetto a vostra disposizione scalpita di nomi d’eccellenza. Abbiamo deciso di non includere fra i tre candidati alcun personaggio politico, visto che per quanto riguarda tale materia c’è ben poco da celebrare. C’è da dire che in alcuni sondaggi on-line il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è citato al terzo posto, ma credo che questa sua piazza d’onore sia figlia delle giustissime contestazioni all’ex governo Prodi e non sia una questione di meriti speciali. Lo sapevate che… I prezzi di gas e benzina in Italia sono i più cari del mondo per prevenire suicidi ed omicidi??? Siamo arrivati alla conclusione che la retta via da seguire sarebbe stata quella di proporre i seguenti tre nomi… sturatevi bene le orecchie. ROBERTO BENIGNI, BEPPE GRILLO e LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO. Sì… avete ragione voi… tutti e tre parlano o hanno a che fare, anche se indirettamente, con la politica italiana; in ogni modo esaminiamoli. ROBERTO BENIGNI: attore e comico toscano, famoso in tutto il mondo per il premio Oscar per il film “La vita è bella”, ha portato in molti teatri italiani il suo spettacolo “Tutto Dante”, incantando milioni di telespettatori (è stato trasmesso di recente su Rai 1) e riscuotendo un successo senza eguali fra le platee ed i loggioni. BEPPE GRILLO: comico satirico genovese, nel 2007 ha deciso di puntare i piedi e sbattere i pugni sul tavolo (speriamo che non si rompa). La sua discussa uscita è stata quella di mandare letteralmente affanculo tutti i politici del nostro Parlamento, senza distinzione fra destra e sinistra. Grazie al V-Day dell’8 settembre 2007 (l’ultimo weekend delle vacanze d’estate) ha raccolto più di 600 mila firme nel tentativo di mandare a casa questa politica marcia e piena d’ingiustizie e favoritismi. Nel mese di dicembre 2007 è stato ascoltato in senato (vuoto per l’occasione), dove si è fatto portavoce del malumore del popolo italiano e dove ha presentato il suo “tridente di proposte di legge”: 1. Proibire il terzo mandato alla presidenza del consiglio dei ministri dopo due legislazioni. 2. Elezione del Presidente delle Repubblica a suffragio diretto. 3. Vietare la partecipazione alle attività politiche alle persone indagate o condannate anche solo in primo grado (facendo i nomi di D’Alema, Mastella, Prodi, Berlusconi… e forse di tante altre centinaia di persone). LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO: presidente della Scuderia Ferrari di Formula 1, presidente della Confindustria ed alto dirigente Fiat. Sul suo conto confluiscono diversi apprezzamenti politici bipartisan, una buona ascesa del titolo in borsa “Fiat” e Kimi Raikkonen campione del mondo di Formula 1 Piloti e Costruttori. Quindi…VOTA! VO- TA! VOTA! Esprimi il tuo giudizio sulla “Pieralli Inside Line” (lo scatolone presente agli ingressi principali dei due istituti) scrivendo: 1 per BENIGNI, 2 per GRILLO, 3 per MONTEZEMOLO. È anche possibile scrivere, insieme alla preferenza, un commento (anonimo o firmato), che potrai leggere nei prossimi numeri di “The dark side of Pieralli”. Giovanni Marcucci (4L) 22 FILM… GHOTIKA La dottoressa Miranda Grey (Halle Berry), brillante psicologa criminale e moglie del direttore del reparto dove lavora, una sera, tornando a casa, ha un’allucinazione: vede una ragazza ferma in mezzo alla strada. Per evitarla, sbanda, va a sbattere, perde i sensi. Quando si risveglierà, si accorgerà di essere diventata paziente del carcere femminile in cui lavora, accusata, per altro, di aver ucciso il marito, il cui corpo è stato ritrovato nella loro villa dopo essere stato fatto a pezzi a colpi di accetta. Cosa è successo? Con l’aiuto del collega Pete Graham (Robert Downey Junior) e la paziente Chloe (la quale, nel frattempo, afferma di essere stata violentata più volte all’interno della propria cella), cercherà di scoprirlo. Nonostante ci sia la straordinaria partecipazione di Penelope Cruz, Halle Berry monopolizza quasi tutta l’attenzione, e potrebbe quasi sembrare che i personaggi attorno a lei siano tutti una sorta di comparse, ma in effetti il suo ruolo di dottoressa disperata, frustrata, e all’apparenza con problemi mentali, ha la capacità di renderci abbastanza partecipi di questa storia, ansiosa e con ritmi serrati. La colonna sonora è piuttosto varia, ma dei titoli di coda si occupano i Limp Bizkit , con una cover della canzone “Behind Blue Eyes” degli Who. Mathieu Kassovitz (tra l’altro anche il regista de “I fiumi di porpora”) dirige questo ottimo film, un thriller psicologico, intrigante e del tutto imprevedibile, ricco di suspense e caratterizzato da alcuni tipici elementi horror, che ha il potere di far rimanere con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. Non provate ad immaginare il finale, perché non ci riuscireste. Alessandra Cipiciani 23 INVETTIVA NUMERO UNO Dalla mattinata di mercoledì 16 gennaio, poco dopo l’arresto della moglie di Mastella (ministro della giustizia)… che giustizia!!! Eh!! Una nuova Ansa affiora fra i numerosi siti dei nostri giornali italiani; una lista di 24 nomi tra deputati e senatori (i nostri cari politici) risulta essere stata condannata in grado definitivo per vari reati. facciamo la figura dei truffatori, mafiosi, menefreghisti, loschi e imbroglioni davanti a tutto il resto del mondo, per colpa di persone che non meritano la nostra fiducia. su tutti i giornali perché è andato a sciare senza cadere e rompersi una gamba, Berlusconi ha fatto un nuovo intervento di rinfolGiorno dopo giorno timento ai capelli, Bossi continua ad aumentano tasse, prezzi del carburan- infangare il tricolore italiano, e c’è te, prezzi degli aliMastella che si dimenti, prezzi dei trasporti pubblici; il mette a causa della costo della vita au- situazione penale menta, ma la quali- più che vergognosa. Cari politici… per tà no. E mentre noi conti- quanto disgraziati, nuiamo ad ammaz- noi italiani ci merizare il nostro vicino tiamo qualcosa di più. di casa, incendiare Tra essi spiccano cognomi illustri di destra e di sinistra. boschi, derubare Certo, questo non vecchiette per strada e stuprare donne scandalizza più nessuno, perché le indifese nei metrò, a truffe delle perso- Montecitorio si fene che noi votiamo steggia e si brinda e che ci dovrebbe- con calici di Champagne e bignè ripiero rappresentare sono all’ ordine del ni alla crema. giorno: è da tanto Perché il governo, tempo che questo insieme all’ opposiaccade e gli innuzione, ha deciso di merevoli imbrogli aumentare di 200 non fanno più euro al mese gli stiscalpore. pendi di tutti i parlamentari, Prodi è È che noi italiani Sappiamo che questa invettiva potrebbe costare la sospensione temporanea o definitiva di “The dark side of Pieralli” e per questo ci è sembrato doveroso trattare l’ argomento pur riconoscendo la nostra momentanea insignificanza. SI STANNO RIVOLTANDO ANCHE LE TOMBE!!! 24 PROF FRULLANI SPACE UNA SCUOLA Saluto con simpatia i ragazzi che hanno voluto far rinascere il giornalino della scuola. Hanno capito che con le loro idee, proposte e passioni, possono rendere il Pieralli più vicino, vivo e, perché no, attraente. È vero, ognuno vorrebbe tirar fuori dal libro dei sogni una “scuola su misura”, riprendendo il titolo di una nota raccolta di saggi di E. Claparède. Peccato che la realtà non si lasci facilmente racchiudere dalle morbide ed evanescenti linee di un’idea. Queste brevi annotazioni, con un po’ di provocazione lo ammetto, vorrebbero invece invitare a guardare l’intricatissimo rapporto scuola-vita da un’altra prospettiva, non certo inedita, anzi, vecchia quanto l’istituzione in cui lavoro, caduta però per alcuni decenni in oblio ma ora tornata prepotentemente d’attualità. Eccola: la scuola dovrebbe essere nuovamente investita, da parte degli utenti, dalle famiglie e dal tessuto sociale in senso ampio, da un atteggiamento positivo e costruttivo, valorizzata come momento centrale dell’esperienza culturale e umana dei ragazzi. Ciò nella convinzione che, se cambia la percezione socia- le, anche queste quattro mura appariranno diverse. Da un’altra angolazione, occorre che anche il lavoro dei docenti recuperi da necessaria rispettabilità e considerazione, e noi insegnanti dobbiamo crederci per primi. Mi rendo conto, ragazzi, di affermare cose decisamente impopolari, ma se vogliamo una scuola di qualità, essa dovrà configurarsi come più difficile, impegnativa, esigente di quanto non sia oggi. Una scuola “facile”, diciamolo con franchezza, non serve a nessuno e lo strappo che si è creato t r a c o n t e n u t i d’insegnamento (una parte almeno di essi) e la vita concreta, lavorativa, sociale e culturale tout court, deve essere rimarginato. È quanto stiamo già tentando e cercheremo di fare, con un raccordo sempre più stretto fra i docenti di ogni consiglio di classe, i quali con più energia rispetto al passato (con lo strumento appunto del documento di classe), controllano la rispondenza dei loro programmi con “la fisionomia” di ogni gruppo di ragazzi. Anche sulla questione antipatica ma purtroppo pressante dei debiti formativi, tornata alla ribalta a seguito delle nuove normative ministeriali, il Dirigente Scolastico ha ritenuto opportuno studiare delle modalità d’intervento che sappiano coniugare la priorità di un serio recupero con le vostre imprescindibili esigenze di studio e formazione. A questo proposito è stato istituito un apposito gruppo di studio di docenti. Siamo solo agli inizi, ma l’impostazione è già delineata. Il vostro Istituto, lo ricordiamo con una punta di orgoglio, si è sempre distinto in Perugia per una particolare propensione alla sperimentazione e innovazione didattica, accreditandolo nel tempo come prototipo di scuolalaboratorio. Occorre quindi partire da questa solida risorsa per costruire, con il vostro contributo, una scuola dell’incontro, incontro tra esperienze generazionali inevitabilmente diverse ma ricche di suggerimenti; incontro fra appartenenze differenti, che sollecitano tuttavia una conoscenza autentica degli altri e di noi stessi; incontro fra posizioni e ruoli necessariamente gerarchici, ma aperti al confronto, al rispetto e, soprattutto, all’ascolto. Come vedete c’è un invito e ci sono tutte le condizioni per una sfida: con i vostri articoli, le vostre critiche e proposte concrete, ci incammineremo verso una scuola possibile. A - Lo sapevate che… Se su Google cercate “Pieralli” scompare l’icona “Mi sento fortunato”??? 25 THE DARK SIDE OF PIERALLI PROF SPERANZA BEST OF… PROF SPERANZA...SPERIAMO LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE IL VAMPIRO È TRA NOI Il vampiro è davvero un “non morto”, ossia una figura che si pone oltre il tempo e l’effimero tepore del sangue. Egli ha l’abitudine di insidiare i giovani (d’accordo, sarebbe più corretto dire le giovani), e costoro si lasciano sedurre dal suo fascino contraddittorio, dovunque, oggi come ieri, da quando, a metà Settecento, la sua figura spettrale è emersa dalle foschie dell’Europa Orientale attraverso le curiose pagine di un sacerdote francese, Agostino Calmet, autore delle Dissertazioni sopra le apparizioni de’ spiriti e sopra i vampiri o i redivivi d’Ungheria, di Moravia ec. Redivivi, appunto. Redivivi in letteratura, dal romanzo capolavoro di Bram Stoker, Dracula (1897), testo paradigmatico che trasfigura un personaggio storico (Vlad III re di Valacchia, 1431-1476) e alcune situazioni già proposte da Goethe, Polidori e le Fanu, fino al grande revival dei nostri ultimi trent’anni, inaugurato nel 1976 da Intervista col vampiro, il primo episodio delle Cronache di vampiri di Anne Rice, le quali contengono almeno due opere di alto livello, Blood and gold e Marius. Proprio lo sguardo che la Rice getta sui vampiri, mostrati in chiaroscuro come eroi romantico-decadenti spesso al di là del bene e del male, ispira uno dei fenomeni letterari dei nostri giorni, i romanzi dai titoli soffusi (come Twilight, New moon, ecc.) di Stephenie Meyers, la quale si rivolge espressamente agli adolescenti, orchestrando la tormentata vicenda di una loro coetanea e di un bellissimo vampiro, che ha perso i suoi tratti malvagi ed ha acquisito, invece, quelli del cavaliere disposto ad affrontare qualsiasi rischio per amore, pur conducendo la vita di un collegiale americano. Ma i vampiri sono redivivi anche al cinema: si lasciano plasmare dalle correnti artistiche n o v e c e n t e s c h e (l’espressionismo dei due capolavori degli anni Venti e Trenta, Nosferatu di Murnau e Vampyr di Dreyer), creano attori-icona come Bela Lugosi e Christopher Lee, disposti a identificarsi a lungo con il loro malefico alter ego (anche nella vita reale: Lugosi si è fatto seppellire con i vestiti di scena, d’altra parte era ungherese!), ispirano grandi autori come Herzog e Coppola, fanno proliferare cicli più o meno bizzarri (Blade, Underworld, gli imminenti film tratti dalla Meyers). Per non parlare della musica e delle culture che, intorno ad essa, si generano. Molti gruppi metal hanno celebrato il mito del vampirismo (basti pensare a quanti omaggi sono stati tributati alla “contessa sanguinaria” Bathory), arrivando ad esaltare i suoi tratti sanguinari e diabolici in modi persino diseducativi e pericolosi, ma che fanno presa soprattutto perché percepiti come trasgressivi. I movimenti dark e emo, invece, ostentano orgogliosamente il nero dei vestiti e il pallore dei visi, e riconoscono tra i loro capostipiti i Bauhaus, gruppo inglese che nel 1979 ha raggiunto la fama grazie ad un brano tenebroso e ossessivo dal titolo, guarda caso, Bela Lugosi’s dead. Ebbene, riflettiamo sulle lyrics di quest’ultimo: “White on white translucent black capes / ... / Red velvet lines the black box / ... / The virginal brides file past his tomb / Strewn with time's dead flowers / Bereft in deathly bloom / Alone in a darkened room”; e sui versi che la voce allegorica degli Autumn Tears, una significativa band gotica dei nos- 26 sospiri in Carfax abbey: “Is it simply a kiss of carnal dreams? / ... / my centuries laden with dead emotion / timeless anguish beckons me / into my sleep, the torments of dreamless kin / give onto me a time for redemption”. La figura del vampiro ha subito una traslazione semantica. Essa ormai, nell’immaginario giovanile, non incarna più quella perversa antitesi di Dio e del Bene che ha costituito la sua identità nelle leggende ungheresi, nel romanzo di Stoker e in film quali Le amanti di Dracula (1968, anche questa data non è casuale...), ma è l’ombra di una sensibilità alternativa. I miei studenti definiscono Edward Cullen, il coprotagonista di Twilight, “affascinante”, “intrigante”, “misterioso”, “surreale”, “controverso”, “seducente”, “stupefacente” (e “alle ragazze piacciono i ragazzi così”, afferma Antonella Arenoso); egli, “passionale e tenebroso, ma anche dolce” (Angelica Anastasi), “nei suoi occhi ha un’espressività sconvolgente”. “Edward è fantastico, indescrivibile (...), un mix di particolari che lo rende totalmente irresistibile” (Amaia Pelucca); “finge di vivere nella realtà, ma vive nel suo mondo quasi perfetto” (Giorgia Bertinelli); “è il tipo che ogni ragazza vorrebbe incontrare”, infatti “rappresenta l’ideale di ragazzo che, per amore, cambia” (Michela Adiuto). La sensibilità estetica e spirituale evocata dal vampiro, contrappone ai colori troppo saturi e superficiali delle odierne relazioni umane, un confronto con il proprio io che passa attraverso la penombra, l’indefinito e il mistero, e sogna la fuoriuscita dalla materia e dal tempo, alla ricerca di una materia e di un tempo diversi, infiniti. Questi ultimi hanno radici ancestrali ed eterne, come il sangue succhiato dai vampiri, che fa rabbrividire perché è il segno delle forti passioni ed emozioni. E “forti”, in questo caso, non significa estreme o distruttive, ma vissute intensamente. E’ il modo in cui oggi le passioni e le emozioni, normalmente, non si vivono. Sorge in me, a questo punto, l’esigenza di rivolgere un piccolo invito agli autori e ai lettori di “The dark side of Pieralli” (a proposito, come nasce questo titolo così... vampiresco?) , che vuole suonare anche come un buon augurio. Se è vero che il vampiro, oggi, è fonte di fascino poiché è colui che va alla ricerca del mistero e della bellezza al di là delle apparenze stereotipate, non limitiamoci a leggere libri, a vedere film o ad ascoltare musica sui vampiri, ma cerchiamo noi stessi quel mistero e quella bellezza di cui sentiamo la mancanza, proprio nei luoghi in cui essi, originariamente, abitano, ma nei quali non sempre siamo in grado di riconoscerli: la letteratura, la filosofia, le arti, le scienze, la cultura. In queste discipline, ciò che è più denso e specifico nasconde un’essenza bella e misteriosa. D’altra parte, per merito di Francis Ford Coppola, Dracula è tornato in grazia di Dio, mentre Anne Rice sta scrivendo un ciclo di romanzi su Gesù... di Leonardo Speranza 27 DUBBI? PPROBLEMI? LIBERA I TUOI PENSIERI!!! DAI SFOGO AL TUO CARATTERE, ALLE TUE OPINIOI, AI TUOI PENSIERI, ALLA TUA ARTE...SCRIVI QUELLO CHE VUOI SU QUESTA PAGINA E METTILA NELL’APPOSITO CONTENITORE DI CARTONE “PIERALLI INSIDE LINE”...POTRAI LEGGERE I TUOI COMMENTI NEL PROSSIMO NUMERO DI “THE DARK SIDE OF PIERALLI”...IL THE JORNAL CHE NON PIACC 28 SI RINGRAZIA: - CHI AVRA’ IL CORAGGIO DI STAMPARE QUESTO GIORNALE E LA PROVINCIA CHE CI HA DATO I SOLDI... • • IL PRESIDE VALERIO SCORSIPA I PROF (IN PARTICOLARE PROF FRULLANI, SPERANZA E SECCHI) • I TECNICI DEI COMPUTER FRANCO...OH FRANCO E GABRIELE • LA REDAZIONE • LE SEGRETARIE E LE BIDELLE CHE CI FANNO PRENDERE CD, FLOPPY E FOGLI A SCROCCO I SITI PIU’ CLICCATI • WIKIPEDIA • LO ZOO DI 105 • BLOCK BUSTER • MARCO MAZZOLI • ROBERTO BENIGNI • BEPPE GRILLO • LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO • KIMI RAIKKONEN • ISTITUTO PIERALLI • MOGULUS TV • PARLAMENTO ITALIANO • V-DAY