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GIOCHIAMO CON LE FAVOLE Cari lettori, queste che leggerete di seguito sono favole inventate da alcuni nostri compagni di prima media durante un laboratorio di scrittura creativa sulla favola. Noi le abbiamo trovate molto divertenti, speriamo sia lo stesso anche per voi! IL COCCODRILLO E L’ELEFANTE (Veronica Bianchi IB) In Africa, vicino ad uno stagno, abitavano un vecchio elefante ed un coccodrillo. Il coccodrillo se ne stava tutto il giorno immerso nell’acqua e non gli importava niente se pioveva o c’era il sole. L’elefante invece, doveva sempre trovarsi un rifugio per ripararsi dalla pioggia e scovare un po’ d’ombra se c’era il sole. Un giorno l’elefante decise di costruirsi un rifugio; così andava avanti e indietro nel bosco per trovare dei pezzi di legno, mentre il coccodrillo sdraiato nell’acqua lo osservava. Dopo qualche giorno il rifugio era quasi finito, mancava solo il tetto. L’elefante vide in mezzo allo stagno delle larghissime foglie galleggianti che gli sarebbero tornate utili per il tetto del suo rifugio. Per non bagnarsi le zampe chiese al coccodrillo di prendergliele. Il coccodrillo, di malavoglia, andò verso il centro dello stagno e con la sua grande bocca ne azzannò alcune per portarle all’elefante. Quest’ultimo soddisfatto le usò per coprire il suo rifugio. Il giorno dopo venne giù un forte acquazzone e l’elefante corse subito a ripararsi nel suo rifugio, ma purtroppo notò ben presto che dal tetto veniva giù acqua a catinelle. Alzò la testa per capire cosa fosse successo e notò che le foglie erano tutte bucate e i fori avevano la forma dei denti del coccodrillo. Non solo si bagnò, ma dovette svuotare il rifugio dall’acqua ed andare a prendere altre foglie per rifare il tetto. Mentre rifaceva il lavoro l’elefante pensò che non avrebbe mai più chiesto aiuto agli altri perché “chi fa da sé fa per tre!” IL GATTO E LA CICALA (Valeria Riccardi IB) Un giorno un gatto nero che abitava in una casa con la sua padrona, dopo aver mangiato andò a dormire sul suo cuscino. All’improvviso, sentendo dei rumori in cucina, andò a vedere di cosa si trattasse: era una cicala e il gatto la sorprese spaventandola: - Cosa fai qui? – esclamò il gatto minaccioso. La cicala terrorizzata rispose: - Non farmi del male, sono tanto affamata, stavo solo prendendo qualcosa da mangiare -. Il gatto impietosito fu colpito dall’ingenuità e dalla franchezza che mostrava la cicala e le permise di prendere tutto ciò che voleva. Un giorno, mentre il gatto passeggiava in giardino vide la cicala e la osservò mentre cantava e ballava senza vergogna: non sembrava poi così timida e indifesa davanti ai suoi amici! Il gatto capì che si era fatto ingannare dall’apparenza della cicala perché in realtà essa era molto sfacciata. MORALE: “L’abito non fa il monaco” UN MAIALE DECIDE DI DIMAGRIRE E DIVENTARE DIETOLOGO (Federica Vinciguerra IB) Un maiale aveva un gran pancione, così grande da non riuscire a sedersi. Un giorno decise di compiere il più grande sforzo della sua vita: la dieta! Voleva dimagrire perché non sopportava più il suo pancione. Fu un’impresa davvero molto difficile, ma alla fine non solo dimagrì, ma riuscì anche a laurearsi in dietologia e ad aprire un suo studio. Tutti gli animali erano incuriositi dall’attività del maiale e per questo la sua agenda era sempre piena di appuntamenti. Il primo giorno di lavoro, gli animali furono accolti con dei vassoi pieni di dolcetti, ma tutti pensavano che ciò fosse normale perché si trattava del giorno dell’inaugurazione dell’attività. Ma col passare del tempo, i dolcetti divennero un’abitudine e gli animali invece di dimagrire continuavano ad ingrassare. Così il maiale perse tutti i suoi clienti. Anche il maiale nel frattempo era ingrassato di nuovo e perciò decise di chiudere lo studio concludendo che la dieta e la laurea non fossero cose adatte a lui. Decise allora di dedicarsi solo a ciò che sapeva fare meglio: mangiare! MORALE: ognuno deve dedicarsi a ciò che sa fare bene.