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ARGOT30_IL FOLLE VOLO
30 anni di viaggio: 1984 - 2015
Questo spazio coì elastico e avveduto
cosi trampolino e meeting point
così fabbrica e palestra,
così galleria e Village,
questo spazio creò moda e modelli,
lanciò sistemi aggregativi e frontiere
elaborate o disincantate del linguaggio
si liberò di ideologie per mettere in produzione idee,
e mutò la mappa della nuova scena a Roma
e, direi, in Italia.
(Rodolfo Di Giammarco da L’Argot nostro contemporaneo)
LA STAGIONE DEL TEATRO ARGOT dal titolo ARGOT30_Il folle volo_30 anni di
viaggio: 1984 - 2015, come si intuisce dal titolo, è dedicata quest’anno ai favolosi
trent’anni di attività dello storico spazio teatrale a Trastevere, il Teatro Argot Studio. Un
percorso iniziato nel 1984 che prosegue ancora oggi grazie alla sua straordinaria capacità
di rinnovamento. Una stagione quindi che guarda al futuro e alle nuove progettualità senza
dimenticare mai il passato. In questa stagione speciale il Teatro Argot Studio presenta al
pubblico sei spettacoli di lunga tenitura, con alcuni dei protagonisti che hanno segnato la
storia recente e non solo del cinema e del teatro contemporaneo. Arriva alla sua XXI
edizione La scena sensibile, la storica vetrina sulla scena contemporanea femminile. Tra
le novità prende vita la nuovissima Primavera Argot, rassegna dedicata alle più
interessanti realtà teatrali indipendenti degli ultimi cinque anni e Argot Drama, il primo
focus sulla nuova drammaturgia dedicato quest’anno all’autrice Luana Rondinelli. Tra i
PROGETTI SPECIALI, si riconferma l’importante collaborazione con il Teatro
dell’Orologio di Roma e con Luca Ricci, direttore artistico di Kilowatt Festival, nel
progetto Dominio Pubblico, primo esperimento di stagione congiunta tra i due Teatri del
centro storico di Roma che programmerà 16 compagnie della scena contemporanea
nazionale tra teatro, danza e arti performative. Anche il format Casting Night creato dal
regista Matteo Tarasco in collaborazione con Argot Studio, dopo il grande successo
nella passata stagione, diventerà un appuntamento fisso nell’articolata programmazione
dell’Argot.
Si confermano anche per questa stagione i progetti di formazione professionale
ARGOT_LAB con le due master class dedicate a giovani attori e drammaturghi curate
rispettivamente da Massimiliano Civica e Giampiero Rappa.
Non manca l’esperienza di formazione per i più piccoli con due laboratori di recitazione per
bambini di cui uno in lingua inglese.
Apre ufficialmente il 23 settembre alle ore 21.00 con Enrico IV (ma forse no) da Luigi
Pirandello per la regia di Matteo Tarasco con Sidy Diop, Federico Le Pera, Tiziano
Panici, Brenno Placido, la nuova stagione teatrale 2014/2015 del Teatro Argot Studio
ARGOT 30_Il folle volo_30 anni di viaggio: 1984 - 2015 arrivato al suo trentesimo anno
di attività.
“Il Teatro Argot è un luogo ormai storico e riconoscibile nell’ iconografia degli spazi
culturali di Roma, rispecchiando la visione della città” (Gianni Bornia – L’Argot nostro
contemporaneo 2005), e ha dato spazio ad autori e artisti emergenti oggi affermati e
conosciuti dal grande pubblico tra i quali Marco Paolini, Luca Zingaretti, Alessandro
Gassman, Gianmarco Tognazzi, Margherita Buy, Sergio Rubini e molti altri e ha
continuato a farlo con la nuova direzione artistica, iniziata sette anni fa, ospitando artisti
come Roberto Latini, Andrea Cosentino, Andrea Renzi, Roberto De Francesco, Francesco
Giuffrè, Filippo Gili, Piergiorgio Bellocchio...
“Qui si recitano testi compiuti qui il pubblico curioso della diversità fa la coda qui si
formano le nuove leve di attori, autori, registi, tecnici e spettatori sui quali potrà contare la
nostra drammaturgia in futuro” cosi scrive Ghigo De Chiara nel suo contributo al libro
edito nel 2005 L’Argot nostro contemporaneo.
I direttori artistici:
argot (IPA: /aʁ.ɡo/) ‹arġó› s. m., fr. [etimo incerto]
Ensemble des mots particuliers qu'adopte un groupe social vivant replié sur lui-même et
qui veut se distinguer et/ou se protéger du reste de la société (certains corps de métiers,
grandes écoles, prisons, monde de la pègre, artistes, etc.)
Il principio è nella parola. Il senso, lo scopo, l’origine del viaggio va ricercato nel logos.
L’origine del ‘nostro’ viaggio si perde nella lingua, nell’idioma, in un tempo in cui l’argot era
il codice di una comunità segreta che comunicava per trasmettersi quei saperi di cui il
resto della società non poteva essere messo a conoscenza. Pena la morte.
Era una lingua parlata da criminali, prigionieri, vagabondi, girovaghi; una lingua
sotterranea che ‘strisciando’ ha attraversato i secoli, ha cambiato indirizzo e scopo.
E’ stata la lingua dei mendicanti professionisti che non volevano rivelare i propri segreti,
dei rivoluzionari che dovevano nascondere al nemico il disegno delle loro azioni, dei
ragazzi di strada che rifiutavano di confrontarsi con una città che li spingeva ai margini.
È diventata la lingua degli artisti, di quella comunità che si è riconosciuta, proclamata ed
esclusa. Una comunità che alla fine ha scelto di raccontare la vita fuori dalla realtà.
Questa comunità ha poi trovato nel teatro una casa in cui esprimersi, un luogo dove il
pensiero può trasformarsi in azione. E il teatro stesso ha trovato casa, ovunque ci fossero
degli spettatori pronti a partecipare a un rituale, ad ascoltare una storia, a condividere una
visione.
Una visione in grado di raccontarci un possibile futuro, uno sguardo oltre, quello stesso
sguardo che il Teatro Argot ha sempre voluto avere nel suo trentennale viaggio in continua
evoluzione.
La storia di questo piccolo teatro ricorda proprio quella di Argo di Tespi, il costruttore della
nave in grado di accogliere 50 remi e di trasportare eroi e non eroi. Ecco l'Argot è la nave
Argo, è lo spirito degli Argonauti e quello di Odisseo nel varcare le Colonne d'Ercole,
spingendosi verso un destino ignoto.
L'Argot approda così ai suoi 30 anni attraverso una lunga stagione ricca di spettacoli,
rassegne, format teatrali, percorsi formativi e tantissimi eventi speciali. 10 lunghi mesi in
cui molti eroi e non eroi potranno salire a bordo per raccontarci la loro visione. Un nuovo
viaggio da condividere, una nuova storia da tramandare, un nuovo limite da superare. Per
poi, forse, ripartire…
Rome, 1984 2014
(la Direction Artistique)
__________
Scegliere un nome è sempre qualcosa di molto importante.
Perché un nome è qualcosa che ti deve rispondere. Intimamente.
Qualcosa che riconosci, qualcosa che ti è familiare.
Un nome ti segna la vita, ti rimane attaccato addosso e quando è iniziata questa avventura
di Argot c’è voluto del tempo per trovare il nome giusto, il suono giusto.
Argot comunque per quella che è stata poi questa grande avventura durata trent’anni, è
esattamente in linea con il nome scelto, Perché Argot nell’etimo della parola non sta come
comunemente si pensa semplicemente all’interno del linguaggio, di questa lingua segreta inaccessibileMa Argot è anche nell’etimo tedesco Art Got: arte della luce.
Sta a significare soprattutto una ricerca inesauribile, instancabile verso la bellezza
-verso la graziaL’arte della luce era fortemente legata alla costruzione delle cattedrali.
Costruire una cattedrale significa -significava- mettere in piedi conoscenza, sapere,
-arditezzaL’Argot è diventato questo nel tempo: un viaggio condiviso con altri artisti,
-altri Argonauti-perché anche l’argonauta fa parte di questo eterno giocoche si sono messi in marcia per esplorare nuovi linguaggi, i nuovi linguaggi della scena
contemporanea, le nuove strutture drammaturgiche e i nuovi elementi necessari a
raccontare un storia nuova.
Argot quindi è tutto questo: l’argot è significato e significante insieme.
Argot è un’avventura che continua in una trasmissione di generazioni, che poi è il sapere
oppure più semplicemente è solo essere trasmesso.
Ecco questo è il senso di questa avventura che è partita tanti anni fa e che ancora oggi
continua a lasciare il suo piccolo segno.
È stata una grande avventura condivisa con due generazioni di artisti, due generazioni di
attori, di registi, di autori, che insieme con me hanno camminato alla ricerca di quello che
potesse essere poi il momento centrale del nostro lavoro.
Maurizio Panici
PROGRAMMA DELLA STAGIONE:
23 SETTEMBRE - 12 OTTOBRE 2014
Arte e Spettacolo Domovoj
in collaborazione con Teatro Argot Studio
ENRICO IV (MA FORSE NO)
da Luigi Pirandello
drammaturgia e regia Matteo Tarasco
con Sidy Diop, Federico Le Pera, Tiziano Panici, Brenno Placido
Enrico IV (ma forse no) è un excursus drammaturgico all’interno di uno dei capolavori del
novecento, Enrico IV di Luigi Pirandello.
Immaginiamo di raccontare la famosa storia dell’uomo che si crede Re Enrico IV in seguito
ad una caduta da cavallo durante una festa in maschera, dal punto di vista dei finti
consiglieri segreti, Arialdo, Ordulfo e Landolfo. La nostra storia si svolge nel presente e si
ambienta nel garage della grande villa dove vive l’uomo che si crede Enrico IV.
21 OTTOBRE – 16 NOVEMBRE 2014
dal martedì al giovedì: Tre Sorelle
dal venerdì alla domenica: Il Gabbiano
Compagnia Stabile del Molise / Uffici Teatrali
SISTEMA CECHOV: TRE SORELLE – IL GABBIANO
da Anton Cechov
traduzione, adattamento e regia Filippo Gili
con Alessia Alciati, Apollonia Bellino, Massimiliano Benvenuto, Paola Cerimele,
Ermanno De Biagi, Vincenzo De Michele, Katia Gargano, Filippo Gili, Arcangelo
Iannace, Raffaello Lombardi, Liliana Massari, Rossana Mortara, Omar Sandrini,
Vanessa Scalera, Beniamino Zannoni
È l’esiguità numerica dei suoi drammi, la loro compattezza tematica, il ritrovarsi delle
stesse sintesi ambientali, i ricorrenti flussi di relazione fra i morenti e i nascituri: è tutto
questo che rende Cechov “un sistema”. Poderoso. La sua necessità di scrivere sempre la
stessa cosa, questo vorremmo rappresentare, non un suo testo. La necessaria e voluta
somiglianza fra i suoi testi.
25 NOVEMBRE – 7 DICEMBRE
EVENTO SPECIALE #ARGOT30
a cura di Sergio Rubini, Pier Giorgio Bellocchio, Paola Pedrazzini
Un evento spettacolo in occasione dei trent’anni del Teatro Argot Studio. Un ponte
immaginario tra uno storica rappresentante del fenomeno Argot degli anni 80, Sergio
Rubini, e uno dei protagonisti del più recente passato, Pier Giorgio Bellocchio.
Un titolo da scoprire. Due protagonisti da non perdere.
7 - 25 GENNAIO 2015
Progetto Goldstein / Il Suonatore Jones / Teatro Argot Studio
DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE
di Filippo Gili
regia Francesco Frangipane
con Renato Scarpa, Massimiliano
Benvenuto, Michela Martini, Rossana
Mortara, Vanessa Scalera
PRIMA DI ANDAR VIA
di Filippo Gili
regia Francesco Frangipane
con Giorgio Colangeli, Filippo Gili,
Michela Martini, Vanessa Scalera,
Aurora Peres
Se in Prima di andar via la morte viene vista come possibilità di salvezza e il protagonista
la invoca in nome della libertà e della volontà di poter essere artefice del proprio destino,
in Dall’alto di una fredda torre l'attenzione si sposta sull’angoscioso dilemma se sia giusto
o no incidere sul destino degli altri, se sia lecito sostituirsi al fato, ponendo i protagonisti di
fronte alla facoltà/responsabilità di dover decidere se far Vivere e/o far Morire un altro
uomo.
10 - 22 FEBBRAIO 2015
Quattroquinte
in collaborazione con OffRome
PELI
di Carlotta Corradi
regia Veronica Cruciani
con Alex Cendron e Alessandro Riceci
Due donne giocano a Burraco, l’una di fronte all’altra. Un gioco educato, una
conversazione formale, quella confidenza propria dei rapporti adulti appesantiti da una vita
di non detti. Una è vedova, ha perso il suo uomo, il suo amore, l'altra è vedova pur non
essendolo. Il passato e il presente gettano le due donne in un continuo scambio di potere.
Domina una e l’altra soccombe, poi viceversa. Le carte seguono, bilanciano, enfatizzano
gli attriti. Finché qualcosa interrompe il meccanismo di un dialogo borghese per entrare
nella dimensione dell'emozione e dell'istinto.
8 - 22 MARZO 2015
LA SCENA SENSIBILE - XXI EDIZIONE
a cura di Serena Grandicelli
La novità che caratterizza questa edizione è come sempre nelle parole e nel loro
conseguente significato: IL PENSIERO RESISTENTE. L'idea prende spunto da una
proposta dell'attrice Elena Arvigo, che presenterà quest'anno un suo lavoro il cui titolo è:
La Resistenza del Pensiero - Etty Hillesum. La vita di Etty testimonia che cosa significhi
essere e restare umani nelle circostanze più estreme . Questa è una forma di resistenza di
fronte alla quale qualsiasi oppressore è impotente: non essere ne' vittime ne' carnefici ma
diventare Testimoni. Elena Arvigo, negli ultimi anni, per la scelta dei suoi spettacoli, ha
puntato su temi "forti" e introspettivi delle donne e del femminile, curandone anche la
regia, oltre a esserne interprete: Maternity Blues di Grazia Verasani e 4:48 Psychosis di
Sarah Kane, presentati entrambi al Teatro Argot Studio. Da questa proposta che darà il
via alla XXI Edizione della Scena sensibile, apriamo ad altre proposte che possano
rientrare in questo tema. IL PENSIERO RESISTENTE individua quella particolare capacità
delle donne di resistere alle situazioni più drammatiche, grazie al loro continuo contatto
con la vita e la natura, mettendo al centro del loro pensiero "filosofico" non tanto "l'uomo" e
i suoi conflitti, quanto il bello della vita e della natura a cui sono strettamente connesse.
7 – 19 APRILE 2015
ARGOT DRAMA
Focus sulla nuova drammaturgia
Accura Teatro / Di Venere e di Marte
7-12 aprile
A TESTA SUTTA
di Luana Rondinelli
con Giovanni Carta
14 – 19 aprile
GIACOMINAZZA
di Luana Rondinelli con Claudia
Gusmano e Luana Rondinelli
Il primo focus sulla nuova drammaturgia è dedicato all’autrice Luana Rondinelli con due
testi che affontano il tema della diversità e del rapporto con gli altri.
In A testa sutta Giovanni racconta di una zona sbiadita di una Palermo che non accetta gli
"indifesi" e ci accompagna nelle sue strade, a guardare a “testa sutta” un mondo che non
perde il suo significato ma ne acquista un altro più importante.
In Giacominazza lo sguardo stolto della gente che ti guarda di traverso, lo sguardo
"schifiato", molesto, indagatore e punitivo nei confronti della protagonista di fronte
all’omosessualità dichiarata, lo sguardo del "lontani da me" di chi come Mariannina ha
tante cose da nascondere, ma le ha nascoste bene e alla gente piace cosi.
20 APRILE - 7 MAGGIO 2015
PRIMAVERA ARGOT_rassegna performativa giovanilistica 2015
REGISTI-ON-THE-ROAD | MASSINI/MUSELLA | COMPAGNIA OCCHI SUL MONDO |
MATUTA TEATRO | TEATRODILINA | MACELLERIA ETTORE_TEATRO AL Kg.
Non è una competizione, non è un torneo, non è una zona di ‘conflitto’. Questa rassegna è
un occasione. Uno spazio preservato per alcune delle più interessanti realtà teatrali che
negli ultimi 5 anni stanno lasciando il segno. Realtà indipendenti, cioè responsabili del
proprio destino da un punto di vista economico ed artistico. Questa è una stagione dentro
un’altra stagione. È un segno di rinascita e di continuità. A dimostrarlo sarà anche il
convegno Registi-on-the-Road che lunedì 20 aprile aprirà ben 20 giorni di
programmazione Argot in cui verranno ospitate 5 compagnie, 2 debutti nazionali in coproduzione con Argot Studio, due debutti romani e una ripresa importante. Una
formazione di giovani realtà che hanno condiviso parte del loro percorso artistico
all’interno del nostro spazio o che si accingono a farlo per la prima volta.
12 - 24 MAGGIO 2015
L’ UOMO TIGRE
di Francesco Giuffrè e Alfredo Angelici
con Alfredo Angelici - cast in via di definizione
regia Francesco Giuffrè
Un orfano senza futuro diventa il lottatore più forte del mondo. Ricordate la sua storia?
Quella dell' Uomo Tigre, Tigermask, l'eroe mascherato dei cartoon degli anni 80. Quello
"che lotta contro il male e difende la città". Oggi è una tigre in gabbia. Oggi il male è
liquido, muta forma e sostanza ed è irriconoscibile. La nostra storia comincia da qui. Oggi
gli eroi romantici dai grandi sentimenti non hanno motivo di esistere. "Credere ancora in
loro è da ingenui" dice Tigre a M., il misterioso bambino che, insieme ad un enigmatico
maggiordomo e ad una donna, dividerà la scena con Tigre in questa vicenda dalle tinte
tragi-gotiche.
PROGETTI SPECIALI:
DOMINIO PUBBLICO è il primo esperimento romano di programmazione congiunta tra
due teatri. Grazie a questo progetto, Teatro Argot, a Trastevere, e Teatro Dell’Orologio,
nella zona di Corso Vittorio, spazi storici della ricerca teatrale romana e nazionale,
porteranno le più significative esperienze nazionali di teatro e danza contemporanea nel
centro storico di Roma. Una direzione artistica a tre: a Tiziano Panici e Francesco
Frangipane per il Teatro Argot, e a Fabio Morgan per il Teatro Dell’Orologio, si affianca
la collaborazione di Luca Ricci, fondatore e direttore artistico della compagnia CapoTrave
e del Kilowatt Festival di Sansepolcro (Ar). L’obiettivo principale, seppure non unico, è
quello di offrire alla città una programmazione di spettacoli teatrali e di danza che parlino
linguaggi innovativi e contemporanei.
FUORI FORMATO:
CASTING NIGHT a cura di Matteo Tarasco è un progetto innovativo che ha l’obiettivo di
promuovere il talento di attori e attrici e creare occasioni d’incontro e scambio. Gli artisti
selezionati tramite video/provino verranno chiamati a partecipare ad una delle serate
CASTING NIGHT che si terranno a partire da settembre e fino a dicembre 2014 con
cadenza mensile. In ogni serata si esibiranno 12 attori. Per ogni sera 4 artisti verranno
scelti ad insindacabile giudizio degli spettatori che esprimeranno tre preferenze
obbligatorie. Gli artisti scelti avranno l’opportunità di esibirsi nella serata finale al termine
della quale, verrà decretato un vincitore che avrà come premio un giorno di replica al
Teatro Argot.
ARGOT_LAB:
FORMAZIONE_LABORATORI PER ATTORI IL MESTIERE DELLA RECITAZIONE
condotto da Massimiliano Civica. Due appuntamenti intensivi della durata di una settimana
in cui verranno studiati, prima separatamente e poi nella loro interconnessione, gli aspetti
fondamentali della tecnica individuale degli attori.
LABORATORI_DRAMMATURGIA MASTER CLASS IN DRAMMATURGIA_Scrivere per
il teatro con la direzione artistica di Giampiero Rappa. Il corso di studi è rivolto a chi vuole
conoscere e approfondire la scrittura teatrale attraverso esercitazioni pratiche e l'analisi di
testi classici. La Master Class - della durata di 120 ore da gennaio a giugno 2015 - si
avvale della direzione artistica di Giampiero Rappa e le lezioni saranno tenute dallo stesso
Rappa, Filippo Gili e autorevoli interventi esterni. I temi spazieranno dalla nascita della
storia alla costruzione del personaggio, dall'analisi di un testo teatrale al lavoro del regista
e dell'attore, fino ad uno studio approfondito delle opere di Cechov.
STAFF TEATRO ARGOT STUDIO:
presidente | Renato Campese
direzione artistica | Francesco Frangipane, Tiziano Panici
email: [email protected]
direzione organizzativa & comunicazione | Danilo Chiarello
email: [email protected]
ufficio stampa & promozione | Giulia Taglienti
email: [email protected]
direzione tecnica | Paolo Meglio
email: [email protected]
graphic designer | Angelo Sindoni
collaborano con noi
Serena Grandicelli, Katia Caselli, Matteo Nardone,
Marzia G.Lea Pacella, Andrea Giansanti
Teatro Argot Studio
Via Natale Del Grande, 27 | 00153 Roma
tel | fax 06/5898111 mobile 392 9281031
www.teatroargotstudio.com | [email protected]
biglietti: 12 euro (intero) 10 euro (ridotto) 8 euro (ridotto studenti, over 65) 6 euro (CRAL)
tessera annuale obbligatoria: 3 euro
tutti i giorni ore 21:00 – domenica ore 17:30
lunedì riposo