QuéTeatro - Eneide

Transcript

QuéTeatro - Eneide
Persinsala Teatro
Alessandro Alfieri
aprile 28, 2014
pe
rs
in
sa
la
Nella rassegna dedicata al teatro del Québec all’Argot, una
intrigante attualizzazione dell’epica virgiliana. L’immortale
vicenda dell’esilio di Enea, del suo errare senza pace tra i mari
in tempesta e tra terre inospitali e nemiche, è destinata a ripetersi, quasi
archetipicamente, nella cronaca contemporanea. Quando ci viene
raccontato nei telegiornali dell’ennesimo naufragio dell’ennesimo barcone
di disperati proveniente da paesi in miseria o in guerra o ci raggiunge la
notizia dell’indignazione dell’Europa per le condizioni bestiali e oscene in
cui sono costretti a restare detenuti i migranti stipati in un numero dieci
volte superiore a quello per cui le strutture di permanenza temporanea
sono state costruite, ebbene, proprio lì si ripete la vicenda dell’Eneide.
Quantomeno, qualcosa dell’Eneide torna nell’audacia e nel coraggio di
persone che attraversano il mare e che arrivano sulla terraferma
vedendosi sbattere le porte in faccia, faccia ancora rigata dalle lacrime per
la perdita dei cari e scavata dal digiuno e dalla fame. Proprio a questa
dimensione che Olivier Kemeid ha rivolto la propria attenzione nella
particolarissima trasposizione teatrale del poema epico di Virgilio, una
lettura drammatizzata portata in scena al Teatro Argot.
Si è trattato di uno spettacolo della rassegna “In altre parole”, giunta alla
sua VIII edizione e ideata e curata da Piero Terno, rassegna che ha coperto
la programmazione del Teatro Argot per tre giorni (8, 9 e 10 aprile)
dedicata alla drammaturgia internazionale contemporanea. Protagonista
dell’edizione di quest’anno è stato il Québec e gli autori provenienti dalla
regione canadese che hanno avuto modo di farsi conoscere per la prima
volta in Italia grazie a delle prime assolute tradotte nella nostra lingua. Tra
i drammaturghi portati in scena Michel Tremblay, Catherine-Anne Toupin,
Frédéric Blanchette, Larry Tremblay e appunto Olivier Kemeid,
drammaturgo quebecchese di origine egiziana che ha molto lavorato in
Francia e che senza dubbio conosce in prima persona le difficoltà e le
ignominie della politica internazionale in merito di accoglienza ai profughi
e agli immigrati. L’operazione di Kemeid è suggestiva: far recitare su un
palco completamente scarno e spoglio da ogni scenografia una versione
modernizzata dell’Eneide, dove al testo classico si sovrappongono
suggestioni e riferimenti ai drammi della nostra epoca, fino a confondere
le dimensioni temporali. Così Enea diventa un giovane immigrato pronto a
sfidare tutto e tutti per trovare una terra al proprio figlio, e anche tutti gli
http://teatro.persinsala.it
1/2
Persinsala Teatro
Persinsala Teatro
Alessandro Alfieri
aprile 28, 2014
la
altri personaggi, in costumi casual contemporanei, sono ragazzi che
condividono il dramma con l’eroe. Questi personaggi sono stati interpretati
da brillanti attori del Centro Sperimentale di Cinematografia, ancora acerbi
certo, ma che sono stati in grado di dare rilievo a un talento pronto a
perfezionarsi e a consegnarsi alla maturità. Anche l’idea di far recitare gli
attori con copione alla mano ha rappresentato un modo di rivelare il piano
pedagogico e istruttivo del testo, mentre la giovane età degli interpreti ha
garantito un’ulteriore svecchiamento di questo antico mito. Antico quanto
denso di valore ancora oggi, nel nostro triste mondo fatto ancora esili e
confini.
sa
Lo spettacolo è andato in scena all’interno di In altre parole – QuéTeatro:
Teatro Argot
via Natale del Grande, 27 – Roma (Trastevere)
giovedì 10 aprile, ore 21
pe
rs
in
Teatro Argot Studio presenta
Eneide
di Olivier Kemeid
da Virgilio
traduzione di Alessandra Griffoni e Brunilde Maffucci
a cura di Marco Belocchi
cn gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia
http://teatro.persinsala.it
2/2
Persinsala Teatro