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====== ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di ricerca scientifica. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://salute.aduc.it ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Salute-2010-14.txt http://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Salute-2010-14.pdf ------------------------------------------Archivio settimanale Dal 02-04-2010 al 08-04-2010 2010-14 COMUNICATI - La grappa di Zaia, la produzione italica e il proibizionismo di Giovanardi http://salute.aduc.it/comunicato/grappa+zaia+produzione+italica+proibizionismo_17323.php - Aduc-Osservatorio Lecce. Parto senza dolore. Finiscono i fondi e salta l'epidurale. Chi paga? Sempre e solo la donna! http://salute.aduc.it/comunicato/aduc+osservatorio+lecce+parto+senza+dolore_17321.php - Ru486. Con questa scusa si vuol tornare al reato contro la stirpe? Che si giochi a carte scoperte... http://salute.aduc.it/comunicato/ru486+questa+scusa+si+vuol+tornare+al+reato+contro_17298.php ARTICOLI - Smart drugs, il ministero della Salute vieta Spice e n-Joy. La mafia ringrazia http://salute.aduc.it/articolo/smart+drugs+ministero+della+salute+vieta+spice+joy_17319.php NOTIZIE - GRAN BRETAGNA Staminali reni. Il punto della ricerca http://salute.aduc.it/notizia/staminali+reni+punto+della+ricerca_117163.php - ITALIA Morte Cucchi. Perizia della Procura: la sua vita poteva essere salvata http://salute.aduc.it/notizia/morte+cucchi+perizia+della+procura+sua+vita+poteva_117160.php - ITALIA Dolore intenso episodico colpisce 8 malati di cancro su 10 http://salute.aduc.it/notizia/dolore+intenso+episodico+colpisce+malati+cancro+10_117157.php - ITALIA Droga, a Roma l'età media per cominciare è 19 anni http://salute.aduc.it/notizia/droga+roma+eta+media+cominciare+19+anni_117154.php - FRANCIA Cocaina, stimolazione cerebrale profonda contro la dipendenza http://salute.aduc.it/notizia/cocaina+stimolazione+cerebrale+profonda+contro_117149.php - USA Staminali embrionali. E ora i conservatori sono costretti a sostenere la ricerca per essere eletti http://salute.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+ora+conservatori+sono_117144.php - GRAN BRETAGNA Aborto. Leader conservatore chiede maggiori limiti http://salute.aduc.it/notizia/aborto+leader+conservatore+chiede+maggiori+limiti_117143.php - ITALIA Ru486, dopo anni di polemiche utilizzata per la prima volta dopo l'immissione in commercio http://salute.aduc.it/notizia/ru486+dopo+anni+polemiche+utilizzata+prima+volta_117141.php - ITALIA Fobia Ogm, ufficiale lo stop, ma gli italiani 'mangiano pasta Ogm da trent'anni' http://salute.aduc.it/notizia/fobia+ogm+ufficiale+stop+ma+italiani+mangiano+pasta_117139.php - ITALIA Staminali. Sperimentazione contro leucodistrofia e sindrome di Wiskott-Aldrich http://salute.aduc.it/notizia/staminali+sperimentazione+contro+leucodistrofia_117132.php - AUSTRALIA Staminali fegato. Proteina stimola rigenerazione http://salute.aduc.it/notizia/staminali+fegato+proteina+stimola+rigenerazione_117131.php - ITALIA Morte Cucchi. Periti della Procura: colpe dei medici dell'ospedale Pertini http://salute.aduc.it/notizia/morte+cucchi+periti+della+procura+colpe+dei+medici_117126.php - ITALIA PM10 e decibel. Oltre i limiti in 35 citta' http://salute.aduc.it/notizia/pm10+decibel+oltre+limiti+35+citta_117125.php - ITALIA Smart Drugs, procura Torino pronta a sequestrare smart drug con sostanze psicotrope http://salute.aduc.it/notizia/smart+drugs+procura+torino+pronta+sequestrare+smart_117124.php - ITALIA Cannabis terapeutica, in Puglia al via l'erogazione a carico delle Asl http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+puglia+al+via+erogazione_117121.php - AUSTRALIA Censura. Exit International offre seminari per aggirare filtri Web contro eutanasia http://salute.aduc.it/notizia/censura+exit+international+offre+seminari+aggirare_117118.php - USA Influenza A, verso la distruzione di milioni di vaccini inutilizzati e scaduti http://salute.aduc.it/notizia/influenza+verso+distruzione+milioni+vaccini_117114.php - USA Crisi economica. Diminuisce il tasso di natalità, anche fra le giovanissime http://salute.aduc.it/notizia/crisi+economica+diminuisce+tasso+natalita+anche_117112.php - ITALIA Crack e cocaina, adolescenti a rischio malattie a trasmissione sessuale http://salute.aduc.it/notizia/crack+cocaina+adolescenti+rischio+malattie_117111.php - ITALIA Ru486. Tutto pronto a Bari, tutto bloccato a Torino http://salute.aduc.it/notizia/ru486+tutto+pronto+bari+tutto+bloccato+torino_117100.php - ITALIA Fecondazione eterologa. Campagna per l'introduzione http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+eterologa+campagna+introduzione_117097.php - USA Alcool. Frequentare alcolizzati sui social network fa aumentare rischio abuso http://salute.aduc.it/notizia/alcool+frequentare+alcolizzati+sui+social+network_117096.php - USA Frutta e verdura? Studio: non servono contro i tumori http://salute.aduc.it/notizia/frutta+verdura+studio+non+servono+contro+tumori_117095.php - ITALIA Spesa farmaceutica in calo, aumentano le ricette, piu' spese ospedaliere http://salute.aduc.it/notizia/spesa+farmaceutica+calo+aumentano+ricette+piu+spese_117091.php - USA Genoma, tribunale: non brevettabile il materiale genetico http://salute.aduc.it/notizia/genoma+tribunale+non+brevettabile+materiale_117085.php - USA Cannabis terapeutica, il 73% è favorevole http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+73+favorevole_117084.php - GERMANIA Università, ministro Salute su carenza medici: basta con numero chiuso studenti http://salute.aduc.it/notizia/universita+ministro+salute+carenza+medici+basta_117079.php - GRAN BRETAGNA Aborto. Sul sito del Governo, migliaia di firme per petizione contro visita Ratzinger http://salute.aduc.it/notizia/aborto+sul+sito+governo+migliaia+firme+petizione_117067.php - ITALIA Ru486, le donne del Pdl contro i Governatori leghisti: esuberanza maschile http://salute.aduc.it/notizia/ru486+donne+pdl+contro+governatori+leghisti_117066.php - CANADA Fecondazione, clinica offre embrioni congelati a coppie sterili http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+clinica+offre+embrioni+congelati_117065.php - ITALIA Tossicodipendente si uccide nel carcere di Sulmona http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendente+si+uccide+nel+carcere+sulmona_117063.php - USA Cartongesso made in China, Governo alle famiglie: è pericoloso, rimuovetelo subito http://salute.aduc.it/notizia/cartongesso+made+china+governo+alle+famiglie_117060.php - AUSTRIA Più il cibo è frazionato, più velocemente va a male http://salute.aduc.it/notizia/piu+cibo+frazionato+piu+velocemente+va+male_117059.php - USA Cannabis, manifestazioni in decine di atenei: meno dannosa dell'alcool http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+manifestazioni+decine+atenei+meno+dannosa_117056.php - ITALIA Como, studio: 4.500 dosi di droghe al giorno consumate in città http://salute.aduc.it/notizia/como+studio+500+dosi+droghe+al+giorno+consumate_117052.php - ITALIA Ru486, prima retromarcia per i neo governatori leghisti http://salute.aduc.it/notizia/ru486+prima+retromarcia+neo+governatori+leghisti_117049.php - ITALIA Staminali cordonali. Possibile donazione in ospedale Cosenza http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cordonali+possibile+donazione+ospedale_117048.php - USA Ricerca. In Ohio proposta di legge per vietare la clonazione terapeutica http://salute.aduc.it/notizia/ricerca+ohio+proposta+legge+vietare+clonazione_117030.php - ITALIA Zaia: Ru486 è come Ogm. Ministro Prestigiacomo: applicare la legge http://salute.aduc.it/notizia/zaia+ru486+come+ogm+ministro+prestigiacomo_117027.php ------------------------------------------COMUNICATI 08-04-2010 17:15 La grappa di Zaia, la produzione italica e il proibizionismo di Giovanardi Quando c'e' di mezzo la produzione italica, al diavolo le ferree regole proibizioniste; con la scusa del mantenimento di presunti posti di lavoro, si giustifica anche i delinquenti. Un anno fa il parlamento italiano ha dato il lasciapassare alle societa' di telemarketing, che hanno potuto impunemente continuare a 'delinquere' disturbando senza consenso milioni di italiani. La scusa nobile era: dobbiamo tutelare i posti di lavoro nei call center. In quell'occasione scrivemmo: E' come se si dicesse a chi abitualmente guida ubriaco: puoi continuare cosi' fino a Natale, a patto che bevi vino italiano, evitando che i produttori di Chianti licenzino i vignaioli. Ed oggi il ministro Luca Zaia che dice? "... il 98 per cento degli incidenti stradali non sono causati dallo stato di ebbrezza ... bevetevi anche una buona grappa' ... noi in Italia consumiamo sempre meno grappa". E un dubbio ci sovviene: se in Italia crescesse la foglia di coca, e i produttori italiani creassero la coca doc, la coca docg, dop e a indicazione geografica tipica, che direbbe il nostro ministro? E soprattutto, che direbbe il suo collega Giovanardi? L'emblema del proibizionismo inefficace. Farebbe eccezione oltre che per il vino toscano, pure per la coca dell'Altopiano di Asiago? Domenico Murrone 08-04-2010 11:16 Aduc-Osservatorio Lecce. Parto senza dolore. Finiscono i fondi e salta l'epidurale. Chi paga? Sempre e solo la donna! Donna tornerai a partorire con dolore! Questo il pensiero che viene in mente dopo aver appreso che dal primo di aprile l’ospedale di Lecce non fornisce piu’ il servizio di partoanalegesia tramite epidurale che permetteva alle partorienti di ridurre al minimo il dolore del travaglio. Il motivo? Esaurimento dei fondi! La riattivazione del servizio? Un enigma! Eppure quella dell’anestesia epidurale sarebbe una soluzione da incentivare. Meno rischi per la gestante, rispetto al sempre piu’ abusato taglio cesareo, meno costi per il servizio sanitario, considerato che l’anestesia e’ molto meno costosa dell’intervento chirurgico. Il fatto che la notizia della sospensione del servizio sia passata sottotraccia, la dice tutta sulla considerazione che la sanita’ e la politica hanno della donna. Una politica sanitaria regionale schizofrenica: da un lato -piu’ che giustamente- garantisce la somministrazione della pillola abortiva RU486 e dall’altro -ingiustificatamente- sospende un trattamento sanitario che solo per pasticci burocratici non rientra nei livelli essenziali di assistenza! Del fatto si sta interessando la sen. Donatella Poretti che presentera’ un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza. Chiediamo alla Asl competente d’intervenire per fare quanto in suo potere per ripristinare la normale erogazione di questo servizio. La politica, allo stesso, modo non puo’ sottrarsi ai propri doveri. Chi ha basato la propria campagna elettorale sul rispetto della donna e dei suoi diritti, faccia in modo che quelle parole non suonino, per l’ennesima volta, come un disco rotto. La poesia sara’ anche nei fatti (come ha detto in campagna elettorale il governatore della Regione Nichi Vendola) ma per ora quello che c’e’ di sicuro e’ il dolore del parto! Alessandro Gallucci 02-04-2010 12:52 Ru486. Con questa scusa si vuol tornare al reato contro la stirpe? Che si giochi a carte scoperte... E' ormai evidente che il fiume di discussione e prese di posizione sulla pillola abortiva Ru486 non e' contro l'introduzione di questo sistema meno intrusivo per interrompere una gravidanza non desiderata, ma solo un pretesto per rispolverare un problema non risolto e che non potra' mai esserlo in modo uniforme nelle coscienze di ognuno: la legalizzazione dell'aborto. Logica vorrebbe che in una societa' e in uno Stato non confessionale la legge dovrebbe consentire ad ognuno di rispettare il proprio pensiero senza imporlo ad altri. Ma questa logica non appartiene al nostro sistema politico, a partire dall'art.7 della Costituzione che privilegia COSTITUZIONALMENTE il rapporto con la Chiesa vaticana, cioe' non un accordo con una confessione religiosa, ma la presenza in Costituzione... tutt'altra cosa e tutt'altra impostazione rispetto alla liberta' religiosa. E' cosi' e ne prendiamo atto. Sulla Ru486 se ne stanno sentendo di tutti i colori, con in testa i “novelli ginecologi” che guidano le Regioni Piemonte e Veneto e che sembra intendano amministrare una questione sanitaria a mo' di questione politica. E che l'obiettivo sia l'aborto in se' e non il metodo farmacologico per provocarlo, e' palese: chi si opporrebbe, con argomentazioni logiche e umane, ad interventi sanitari meno invasivi, meno dolorosi? Nessuno. Ma nel nostro caso i “nessuno” si stanno inventando l'ininventabile pur di non dire che il loro obiettivo e' l'abrogazione del diritto ad abortire. Una domanda e' dovuta in questo gioco al massacro di istituzioni, logica e buon senso: prima dell'approvazione dell'attuale legge sull'aborto (la 194/78) le interruzioni di gravidanza venivano punite dal codice penale come delitto contro la stirpe, si vuole tornare a questo? Si levino i pretesti e si proceda in questo senso: le maggioranze parlamentari e, caso mai, i referendum abrogativi, ci sono anche per questo. Chi la pensa cosi' faccia la sua mobilitazione contro il diritto ad abortire, chiamando la questione con un preciso nome e cognome, e ci risparmi di continuare ad ascoltare le idiozie -istituzionali e non- di questi giorni; idiozie che pronunciate da importanti rappresentanti istituzionali crediamo abbiano solo un effetto -visto che gli allocchi sono sempre piu' rari: la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e i loro rappresentanti. Vincenzo Donvito ------------------------------------------ARTICOLI 08-04-2010 10:06 Smart drugs, il ministero della Salute vieta Spice e n-Joy. La mafia ringrazia Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha firmato un'ordinanza che proibisce la fabbricazione, importazione e vendita della cosiddetta 'cannabis sintetica'. Si tratta di miscele di erbe e sostanze sintetiche, chiamate Spice e n-Joy, che mirano a riprodurre l'inebriazione della cannabis. Il ministero annuncia anche che queste sostanze saranno inserite nelle Tabelle delle sostanze stupefacenti, accanto a eroina e cocaina. Questi prodotti sono in commercio da anni, e possono essere acquistati in negozi o via Internet. Cosa ha spinto il ministero della Salute ad agire in modo così drastico e improvviso? Parte tutto dall'allerta lanciata dal Dipartimento antidroga per sei casi di intossicazione riportati nell'arco di 5 giorni. In realtà erano anni che Giovanardi tuonava contro le 'smart drugs' di ogni genere e ne chiedeva la proibizione. Ma all'improvviso ecco quei sei casi di intossicazione spuntati dal nulla, e meno di un mese dopo, Spice e n-Joy vengono classificati al pari del crack. Non possiamo esprimerci sulla tossicità o meno di queste miscele. Possiamo solo constatare che le intossicazioni acute da bevande alcoliche sono migliaia ogni settimana in Italia, eppure ne' il Dpa ne' il ministero della Salute hanno pensato bene di proibire l'alcool. Se poi si pensa che il Dpa ha più volte ripetuto la colossale falsità che basta una canna per morire, ecco che le sue allerte sui profumatori ambientali appaiono tutt'altro che credibili. Ma anche se queste miscele fossero davvero così pericolose per la salute da meritare di essere vietate, non si può che biasimare le attuali politiche sulla cannabis. Il proibizionismo spinge le persone a cercare alternative meno costose e legali alla marijuana. Se la cannabis fosse legale, è del tutto improbabile che vi sarebbe una domanda per i cannabinoidi sintetici, secondo lo stesso Dpa "molto più forti della classica cannabis". Oggi, grazie all'ennesimo provvedimento emergenziale di stampo proibizionista, anche Spice e n-Joy entrano a far parte dell'offerta di cui tutti i giovani potranno usufruire sul mercato nero, ovvero in ogni angolo di strada e nei bagni delle scuole. Come già le altre sostanze proibite, anche queste nuove droghe illegali saranno del tutto incontrollate e incontrollabili, e porteranno nuove opportunità alle organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze proibite. La mafia ringrazia. Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 09-04-2010 01:28 GRAN BRETAGNA Staminali reni. Il punto della ricerca Oggi il trapianto di rene e la dialisi, nei Paesi ricchi, ridanno la vita ai pazienti con malattie renali, che infatti non muoiono piu' per insufficienza renale; ma in futuro anche dialisi e trapianto lasceranno il posto a qualcosa di ancora piu' entusiasmante, la rigenerazione dei reni: verranno messe a punto tecniche di rigenerazione con cellule staminali, sia iniettate nel tessuto renale del malato, sia staminali del midollo osseo del paziente indotte (con farmaci) a migrare nel rene per favorirne la rigenerazione spontanea. E' la prospettiva tratteggiata sulla rivista Lancet in una review firmata da Giuseppe Remuzzi, Ariela Benigni e Marina Morigi dell'istituto Mario Negri di Bergamo che fa il punto sugli ultimi risultati della ricerca. C'e' inoltre la possibilita' di trovare, nascoste nei reni, cellule staminali adulte specifiche del tessuto renale, con proprieta' autorigeneranti che, opportunamente stimolate, possano a loro volta contribuire alla rigenerazione dell'organo. Sempre su Lancet, che questa settimana dedica uno speciale alle malattie renali, Marcello Tonelli dell'Universita' di Alberta in Canada sottolinea che mentre nei Paesi in via di sviluppo, dove trapianto e dialisi sono ancora un sogno, si muore ancora di insufficienza renale, questo scenario e' praticamente cancellato in Occidente, dove chi ha un problema renale cronico anche grave trova nuova vita in dialisi e trapianto e di fatto sono i problemi cardiovascolari e non i reni a metterne a rischio la vita. Molti animali, soprattutto anfibi e pesci, hanno un'enorme capacita' rigenerativa spontanea dei tessuti, reni compresi, in risposta a un danno acuto. Nei mammiferi questa capacita' e' ridotta, ma non assente, ed un'ampia documentazione scientifica, scrivono Remuzzi e colleghi su Lancet, dimostra che ci sono molte vie per amplificare le capacita' rigenerative dei reni; per esempio attraverso le cellule staminali adulte dell'organo. La ricerca di queste staminali sta andando avanti: in numerosi lavori sono state individuate nel rene adulto umano 'nicchie' che custodiscono cellule con potenziale rigenerativo. Alcune di queste staminali isolate da tessuto renale umano sano sono state gia' testate con successo su topolini dimostrando di poter indurre miglioramenti dei danni renali. E non e' l'unica possibilita': 'cellule staminali adulte del midollo osseo - scrivono gli autori del lavoro potrebbero contribuire al ricambio e alla rigenerazione di svariati compartimenti del rene. Queste staminali, infatti, pur essendo le progenitrici delle cellule del sangue, si differenziano anche in molte altre linee cellulari. Ed e' noto da svariati studi che le staminali del midollo migrano nel rene e partecipano al naturale ricambio dell'epitelio tubolare e alla riparazione del rene dopo danno acuto'. Il problema e' di spingere la rigenerazione quando il danno e' cronico e progressivo: in questo caso si e' visto che farmaci contro l'ipertensione, presi a lungo termine, possono favorire un naturale, sia pur parziale, processo rigenerativo. 'Studi clinici miglioreranno la nostra comprensione dei geni che governano progressione e regressione della malattia renale cronica - concludono - e i geni associati a prognosi positiva. Inoltre il miglioramento delle conoscenze sui farmaci gia' in uso che mostrino capacita' protettiva nei confronti dei reni potrebbe tracciare la strada verso nuovi percorsi terapeutici. Insieme questi progressi in genetica e nelle conoscenze sui meccanismi di protezione renale contribuiranno a progettare molecole che abbiano come bersaglio geni rilevanti per la rigenerazione, che diverra' l'obiettivo finale sostituendo dialisi e trapianto'. 08-04-2010 16:25 ITALIA Morte Cucchi. Perizia della Procura: la sua vita poteva essere salvata "La vita di Cucchi si sarebbe potuta salvare. Se fosse stata posta in essere un'idonea terapia si sarebbe potuto scongiurarne la morte". Così Paolo Arbarello, direttore dell'istituto di Medicina legale dell'università La Sapienza nel corso di una conferenza stampa in cui ha illustrato le conclusioni di una consulenza elaborata da un pool di esperti incaricati dai magistrati per far luce sulla morte di Stefano Cucchi, il detenuto morto il ottobre scorso al Sandro Pertini. Da parte dell'ospedale c'è stata omissione e negligenza". Queste le accuse rivolte dai medici legali alla struttura che avrebbe dovuto seguire in modo diverso il giovane deceduto sei giorni dopo l'arresto. In particolare, ha chiarito Arbarello, "in ospedale non è stata colta la gravità della situazione e determinante per la morte è stata l'omissione di un piano terapeutico adeguato". Mistero anche sul ricovero di Cucchi. Secondo Arbarello, "il reparto di medicina protetta non era idoneo alla sua condizione. Non sappiamo il perché non sia stato ricoverato in un altro". Secondo i medici legali, è da escludere la morte per disidratazione. Dagli esami autoptici eseguiti sul corpo risulta infatti che Stefano aveva la vescica piena in virtù del fatto che la sera prima di morire aveva bevuto tre bicchieri di acqua. Viene perciò smentita la tesi della commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficienza, presieduta da Ignazio Marino. L'analisi svolta dal pool di esperti ha inoltre rilevato - ha spiegato arbarello - una lesione vertebrale lombare "antica" e una sacrale "recente". Quest'ultima è "tipica della caduta podalica", vale a dire una caduta sul sedere. "Quanto ai meccanismi ha sottolineato il direttore dell'istituto di medicina legale - per cui questo tipo di caduta si è determinata non spetta noi dirlo". Non ci sono prove, ha spiegato Arbarello, che si tratti della conseguenza di un pestaggio. Nessun segno di pugni o di una aggressione diretta, questo però non esclude necessariamente il pestaggio, perché avrebbe potuto essere stato spinto violentemente contro un muro o sul pavimento, tanto da provocare la frattura. "Noi non possiamo entrare - ha concluso il professore - nel merito delle modalità che hanno provocato le lesioni". 'Siamo grati del fatto che la Procura abbia fatto indagini serrate per mesi. Il quadro che emerge e' coerente con le risultanze della perizia che i nostri consulenti presenteranno sabato alla Camera, da cui emergeranno verita' incontestabili e dirompenti, e facilmente intellegibili'. Lo ha detto il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo. Anselmo ha posto l'attenzione sulle condizioni di salute del giovane prima dell'arresto: 'Camminava sulle sue gambe, era persino andato in palestra, c'e' un medico sportivo che l'ha giudicato idoneo al pugilato. Ha persino fatto da comparsa in un film, in palestra. Inoltre - ha aggiunto il legale - era stato per lavoro in alcuni uffici pubblici, aveva fatto benzina, era stato dal tabaccaio: tutti l'hanno visto. Dopo il suo arresto, in virtu' di quanto e' successo e' stato portato al Pertini, dove poi e' morto. E anche se le lesioni dolose non sono di per se' mortali - ha concluso Anselmo - c'e' una vasta giurisprudenza che ci dice che la sequenza causale non si interrompe'. 'La Relazione dei medici legali della Procura svela qualcosa che gia' sapevamo, che Stefano Cucchi non e' stato curato come doveva essere fatto ed e' morto. Il problema vero pero', che si sta pericolosamente mettendo in secondo piano, e' chi abbia materialmente 'mandato' Cucchi all'ospedale dal quale non e' piu' uscito vivo'. Lo afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica. 'La malasanita' e' un problema gravissimo ma ancor piu' grave e' che un ragazzo affidato alle forze dell'ordine venga restituito alla famiglia morto. Se non viene affrontato questo problema, se non si scopre come mai Cucchi e' arrivato al carcere di Regina Coeli fratturato e contuso, se non vengono fuori i nomi e cognomi di chi ha ridotto Stefano in quel modo, forse e' perche' lo Stato ha paura di scoprire una verita' troppo cruda. Come rappresentante delle istituzioni mi appello alla magistratura perche' non chiuda un caso che e' ancora tutto aperto e continui ad indagare sui fatti accaduti prima dell'arrivo in carcere'. 'Arrestare la verita' alle sole responsabilita' dei medici sarebbe un affronto alla famiglia Cucchi e a tutti i cittadini che ancora credono nella credibilita' della giustizia - conclude Pedica - perche' il caso Cucchi rappresenta il simbolo di tutte quelle morti che nelle carceri italiane continuano a verificarsi senza colpevoli'. "Non vi sono contrasti importanti tra la perizia dei medici legali disposta dalla Procura e la relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta". Lo dice il senatore Michele Saccomanno, capogruppo Pdl nella commissione parlamentare d'inchiesta sull'Efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale. Per Saccomanno si devono tenere presenti "le diverse finalita' tra cio' che e' richiesto ai relatori della commissione, tenuti a collegare il dato medico non ad un'indagine per la ricerca dei colpevoli ma per rilevare negligenze e omissioni dell'assistenza sanitaria prestata nello specifico a Stefano Cucchi ed, in generale, i percorsi che assicurano la tutela della salute a tutti i detenuti italiani". "Nella relazione a supporto dell'inchiesta- aggiunge l'esponente del Pdl- sono state dettagliatamente rilevate le variazioni cliniche del signor Cucchi e la completezza o meno dell'assistenza sanitaria. Non sembra opportuno che ogni dramma divenga solo uno scoop mediatico pro o contro qualcuno". "La conclusione dei periti secondo cui Stefano Cucchi poteva, con le cure adeguate, poteva essere salvato, creano sconcerto, rabbia e incredulita' e confermano uno scenario inquietante di omissioni e di responsabilita' su cui, spero, la magistratura faccia celermente luce". Lo dichiara in una nota il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni commentando le conclusioni dei consulenti incaricati dai magistrati che si occupano della vicenda del giovane romano deceduto nei mesi scorsi nella struttura protetta dell'ospedale "Sandro Pertini". "La circostanza che un essere umano sia stato privato del suo diritto ad avere cure mediche adeguate - ha aggiunto Marroni - non deve, inoltre, far passare in secondo piano la violenza fisica subita da Cucchi. Spetta ai giudici scrivere la verita' definitiva su questa vicenda, accertando le responsabilita' dei medici e ricostruendo quanto accaduto nelle convulse ore dell'arresto di Stefano Cucchi, in quelle della detenzione, del processo e delle visite negli ospedali, per capire quando e dove se fu vittima del pestaggio che lo ridusse nelle penose condizioni che tutti conosciamo". Sono due i provvedimenti aperti dall'Ordine dei Medici di Roma nei confronti di altrettanti medici coinvolti nel caso di Stefano Cucchi. I fascicoli su quanto e' avvenuto all'Ospedale Pertini, ha spiegato il presidente dell'Ordine di Roma Mario Falconi, verranno analizzati da una commissione ristretta. Un atto che all'ordine giudicano 'dovuto'. 'I medici saranno ascoltati', ha aggiunto Falconi spiegando che si stanno valutando le posizioni e gli ordini di iscrizione di altri tre medici. "Il caso di Stefano Cucchi ci dice che bisogna dare certezze di cure e' chi e' in carcere. Il detenuto o il fermato, malato, deve avere una pronta risposta dalle strutture sanitarie e il suo controllo non puo' essere demandato alla polizia penitenziaria. La vivibilita' delle carceri deve diventare tra i punti qualificanti della politica del nostro partito". Cosi' il senatore del Pd, Roberto Di Giovanpaolo, segretario della commissione Affari europei, che argomenta: "E' chiaro che bisogna fare luce sulle omissioni che hanno portato alla morte di Cucchi e di come si vive nelle carceri italiane". "Chiedero' che si parli nella riunione di gruppo martedi col segretario Bersani. Questi sono temi qualificanti per un partito- conclude l'esponente Pd- che vuole essere popolare e di massa". "La perizia dei consulenti della Procura conferma oggi, nella sostanza, l'esito degli accertamenti disposti dalla commissione d'Inchiesta sul servizio sanitario nazionale che presiedo". Lo dichiara Ignazio Marino, esponente Pd che aggiunge: "Le cure mediche, attraverso il servizio sanitario pubblico, devono essere garantite a tutti i cittadini, anche a quelli che si trovano in stato di detenzione, come d'altra parte prevede l'articolo 32 della Costituzione". Riguardo agli accertamenti sulla vicenda Cucchi, dice il senatore democratico membro della commissione permanente Igiene e Sanita', "sono soddisfatto del lavoro portato a termine dalla commissione di inchiesta del Senato della Repubblica che, attraverso il suo lavoro, ha dato dignita' al Parlamento". In conclusione "e' impensabile che ci siano differenze di cure tra detenuti e cittadini liberi, tra immigrati e chi ha invece la cittadinanza. La dignita' di una persona non cambia con la perdita della liberta'". "Personalmente, anche se fra mille incomprensioni e polemiche, ho puntato il dito su una questione che appariva fin dall'inizio di grande gravità, cioè che nei giorni di ricovero del povero Cucchi non erano state prese in considerazione le sue condizioni fisiche": questo il commento del sottosegretario Carlo Giovanardi, intervenuto ai microfoni di Radio Città Futura, sulle perizie commissionate dalla Procura all'Istituto di medicina legale della Sapienza. "Oggi - ha aggiunto Giovanardi - leggo che i periti dicono che presentava una cachessia, condizione di peso bassissimo, una disfunzione epatopancreatica, un'ipoglicemia grave, uno squilibrio elettrolitico e una bradicardia, quindi secondo i periti non è stata colta la gravità della situazione di un soggetto fragile che era all'interno di un circuito di tossicodipendenza, che aveva segnato la sua vita e che lo faceva essere una persona che aveva assolutamente bisogno di aiuto e di assistenza". Secondo Giovanardi le cause della morte sono chiaramente collegabili a questa mancata assistenza e al fatto che una persona nelle sue condizioni non era nella pienezza delle sue facoltà mentali. "Su questo punto - ha detto Giovanardi - c'è anche da chiarire bene, nel dibattito parlamentare, che quando le volontà del paziente di non curarsi o non nutrirsi sono prese da un soggetto talmente fragile e talmente compromesso, i medici sono obbligati ad intervenire". "Il mio auspicio - ha concluso il sottosegretario - è che in Italia si tenga conto di quello che è successo, perche' non capiti piú che nei protocolli carcerari ci sia l'obbligo di avvertire la famiglia quando chi viene arrestato è in quelle condizioni, quando c'è una richiesta d'aiuto a una comunità che vengano chiamati gli esperti della comunità, che si possa arrivare in queste condizioni già nel processo per direttissima ad essere affidato ad una comunità invece che finire in una struttura sanitaria carceraria. Queste le cose da fare, questo l'insegnamento che deve arrivare da questa penosa vicenda". 08-04-2010 15:21 ITALIA Dolore intenso episodico colpisce 8 malati di cancro su 10 Il dolore episodico intenso colpisce fino all'80% dei malati di cancro, compromettendone la qualita' della vita. A dirlo sono gli esperti, che per fare il punto sul problema e sui nuovi trattamenti, si confronteranno domani a Crema in un convegno presso l'Ospedale Maggiore. Oltre 60 oncologi, terapisti del dolore e specialisti di cure palliative affronteranno il problema, 'una forma di dolore ancora poco studiata che insorge molto rapidamente con intensita' da moderata a severa, e che si prolunga circa mezz'ora. Il Dolore episodico intenso si puo' inoltre verificare fino a quattro volte al giorno, anche nei pazienti gia' in trattamento per il dolore cronico di base'. Per fortuna, aggiungono, 'oggi puo' essere trattato in modo efficace con una nuova terapia', grazie anche all'approvazione delle nuove disposizioni in materia di cure palliative e di terapia del dolore. Il convegno, infine, ha come obiettivo anche quello di fornire ai medici di varie discipline strumenti comuni per conoscere meglio questo tipo di dolore, ma anche dare loro informazioni sulle possibilita' di trattamento piu' avanzate oggi disponibili. 08-04-2010 14:05 ITALIA Droga, a Roma l'età media per cominciare è 19 anni A Roma tra i tossicodipendenti, c'e' chi comincia ad assumere sostanze stupefacenti o alcol anche a nove anni. L'eta' media del primo utilizzo si aggira intorno ai 19 anni, ma esiste una grande variabilita': la 'prima volta' per qualcuno e' stata a nove anni per altri anche a 52. E' quanto emerge dalla relazione annuale sulla droga, realizzata dall'agenzia comunale di Roma per le tossicodipendenze. I tossicodipendenti che si sono rivolti ai centri di accoglienza e in generale hanno fruito dei servizi erogati per conto dell'agenzia comunale sono per la maggior parte di sesso maschile (84,7%) e nel 2009 sono stati in tutto 1.930. L'eta' media degli utenti dei servizi e' di circa 38 anni (minima 16 anni e massima 67). La sostanza piu' utilizzata dagli utenti dei servizi e' l' eroina (36,9%) di poco superiore ai valori riferiti alla cocaina (36,7%). A seguire c'e' l'alcol (9,6), la cannabis (7,2) e la percentuale degli utenti che dichiarano di utilizzare piu' sostanze e' del 6,6%. I soggetti piu' giovani tra i 21 e i 35 anni, utilizzano soprattutto cocaina, mentre i soggetti dai 36 ai 45 anni sono principalmente consumatori di eroina. La fascia che comprende maggiormente tossicodipendenti che utilizzano piu' eroina e cocaina e' quella che va tra i 36 e 40 anni. 'Abbiamo dati allarmanti soprattutto per quanto riguarda l'eta' delle assunzioni. I servizi devono essere improntati sulla prevenzione e la nostra emergenza e' soprattutto sull'utilizzo della cocaina', ha spiegato il presidente dell'agenzia comunale per le tossicodipendenze Massimo Canu. Per l'assessore capitolino alla scuola, Laura Marsilio 'bisogna intervenire soprattutto rispetto al mondo giovanile'. 08-04-2010 12:58 FRANCIA Cocaina, stimolazione cerebrale profonda contro la dipendenza La stimolazione cerebrale profonda (DBS) è una tecnica innovativa utilizzata per la cura del Parkinson e dei disturbi mentali. Lo rivela uno studio francese pubblicato sulla rivista scientifica Pnas. Viene impiantato sottopelle un elettrodo più piccolo di un peacemaker,ricaricabile e di lunga durata, per la stimolazione elettrica delle strutture cerebrali profonde (gangli della base). Dal punto di vista clinico la DBS rappresenta una tecnica per disabilitare momentaneamente una particolare struttura del cervello, senza i rischi e l’invasività dell’ablazione chirurgica. Potrebbe essere adottata per controllare e ridurre il desiderio di assumere droga. La cocaina agisce bloccando i recettori dopaminergici e aumentando la quantità di dopamina nel cervello, meccanismo alla base della ricerca compulsiva di droga. Diversi ricercatori hanno tentato con vari metodi di ristabilire il normale circuito dopaminergico, ottenendo tuttavia una riduzione generale del desiderio, anche per i normali impulsi vitali come la ricerca di cibo. Studiosi francesi hanno recentemente utilizzato la DBS per stimolare una particolare struttura cerebrale, il nucleo subtalamico, riuscendo ad inibire selettivamente la sola ricerca compulsiva di droga. I ricercatori ipotizzano che a tale livello sia possibile dissociare i normali impulsi vitali, come la ricerca del cibo, da quelli patologici come l’abuso di droga. La stimolazione del nucleo subtalamico con DBS sembra quindi ridurre selettivamente la ricerca compulsiva di droga senza intaccare il normale sistema motivazionale, dimostrandosi una efficace strategia terapeutica nel trattamento della tossicodipendenza. (DrogaNews) 08-04-2010 11:52 USA Staminali embrionali. E ora i conservatori sono costretti a sostenere la ricerca per essere eletti Una volta i repubblicani erano costretti, per essere eletti, a invocare il divieto di finanziamento pubblico per la ricerca con le staminali embrionali. Infatti, molti conservatori sedicenti cristiani proponevano addirittura il divieto totale della ricerca sugli embrioni. Oggi le cose sono cambiate. Lo dimostra la campagna elettorale del candidato senatore Mark Kirk, repubblicano dell'Illinois, che per conquistare l'elettorato moderato è costretto a fare conferenze stampa a sostegno di questo tipo di ricerca. Kirk apparirà infatti insieme ai ricercatori della facoltà di medicina della università dell'Illinois a Chicago per "sottolineare le recenti scoperte ... e proteggere il finanziamento federale" per la ricerca sulle staminali embrionali. L'aspirante senatore repubblicano, fa sapere il portavoce, darà il proprio sostegno -se eletto- ad una proposta per tradurre in legge il decreto con cui il presidente Barack Obama ha riaperto i finanziamenti federali dopo un blocco di otto anni voluto dall'ex presidente George W. Bush. 08-04-2010 11:49 GRAN BRETAGNA Aborto. Leader conservatore chiede maggiori limiti E' in difficoltà David Cameron, leader del partito conservatore che fino a qualche settimana fa era dato per vincente alle prossime elezioni in Gran Bretagna. Sull'economia sta facendo passi falsi, il suo messaggio è incerto e contraddittorio. Dall'altra parte c'e' l'attuale premier laburista Gordon Brown, definito da molti 'un morto che cammina', ma che proprio sull'economia sembra aver intavolato la sua riscossa. E' in questa situazione che Cameron, come tutti i leader conservatori in difficoltà da che mondo è mondo, tira fuori l'asso dalla manica: l'aborto. Una buona dose di diatriba sul 'valore della vita' puo' dare un po' d'ossigeno ad una campagna elettorale che si è insabbiata. Così Cameron ha proposto ieri di abbassare il limite per il ricorso all'aborto da 24 e 20 settimane. "Credo che sia necessario rivedere gli attuali limiti all'aborto. Penso che grazie alla scienza e tecnologia medica si possa abbassare il limite per il ricorso all'aborto a 20 o 22 settimane", ha detto Cameron. 08-04-2010 11:13 ITALIA Ru486, dopo anni di polemiche utilizzata per la prima volta dopo l'immissione in commercio Ha firmato ed ha lasciato il Policlinico di Bari sotto la sua responsabilita', la prima donna che in Italia si e' sottoposta al trattamento abortivo con la pillola Ru486. 'Dopo la somministrazione dell'Ru486 e' libera di farlo, mette una firma e va via. Noi non la possiamo trattenere', ha spiegato Nicola Blasi, della prima clinica ostetrica del Policlinico. La donna, ha aggiunto, 'deve pero' ritornare dopo 48 ore per la somministrazione del medicinale per completare il ciclo terapeutico. Altrimenti rimane incompleto l'iter dell'aborto medico'. Secondo le indicazioni del Consiglio Superiore di Sanita', la donna avrebbe dovuto essere ricoverata per i prossimi tre giorni. Tuttavia la possibilita' che firmasse e lasciasse l'ospedale era prevista, cosi' come lo e' in ogni ricovero. La donna, 25 anni, ha utilizzato la pillola Ru486 in regime ordinario, dopo la registrazione del farmaco, e non con la procedura di sperimentazione come era avvenuto fino ad ora. Il trattamento era stato avviato con ricovero ordinario nella prima clinica di ostetricia del policlinico di Bari, dove l'Ru486 e' stata utilizzata negli ultimi tre anni importandola dalla Francia. La giovane e' protetta da un cordone di medici e sanitari per salvaguardare la sua privacy. Infastidita da tanto clamore dice a chi gli e' vicino di non comprendere tutto questo interesse. E' incomprensibile per lei, come per il medico che la segue, tutto questo parlare di un farmaco che in Italia conta gia' oltre tre mila casi di utilizzo pre-registrazione durante le fasi della sperimentazione. Contro l'utilizzo del farmaco una decina di persone ha protestato davanti alla prima clinica ostetrica del policlinico. Si e' trattato di appartenenti alla Comunità papa Giovanni XXIII di Bari. I manifestanti, che esibivano il cartello 'Ru486 il veleno che uccide i bambini', hanno gridato parole contro l'aborto, sostando davanti all'edificio. Dopo pochi minuti si sono allontanati. E mentre il farmaco arriva in molti altri centri italiani il ministero della Salute ha avviato i lavori di una commissione che dovra' elaborare le linee guida per l'utilizzo del farmaco e il monitoraggio di quanto succede negli ospedali nelle varie regioni. 'Ho già avvisato le regioni che se non seguono certi percorsi e non rispettano la legge, commettono reato', ha detto il ministro della salute, Ferruccio Fazio, a margine dell'insediamento della commissione ministeriale. 'Abbiamo già notificato il parere del Consiglio Superiore di Sanità alle regioni, perche' ci facciano avere la loro valutazione che stiamo ancora aspettando, visto che al momento lo ha fatto solo una regione". Il ministro ha spiegato che, nel parere, è univoco il fatto che il ricovero ospedaliero per l'aborto farmacologico è necessario "dal momento in cui si assume la prima pillola e finisce con l'espulsione del prodotto del concepimento. La commissione che si è insediata oggi (ieri, ndr) non potrà che ribadire questo punto, cosí come la necessità che gli operatori sanitari diano l'informazioni corrette alle donne che vogliono sottoporsi all'aborto". In Sardegna la pillola abortiva Ru486 sarà somministrata in regime di ricovero ordinario, con un minimo di tre giorni di degenza nelle strutture ospedaliere, ha intanto annunciato l'assessore regionale della Sanità, Antonello Liori. Cosi' anche in Lombardia che ha messo a punto protocolli ad hoc condivisa dai ginecologi. Anche i ginecologi liguri si sono pronunciati per il ricovero ordinario. In Toscana sono dieci le richieste di RU486 fatte dall' ospedale di Pontedera dove lavora il dottor Massimo Srebot che la usa dal 2005 comperandola direttamente in Francia. E sulla possibilita' per le singole Regioni di disciplinare la somministrazione della pillola abortiva RU486, la neo-presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini (Pd), dice a chiare lettere che 'le regioni non possono certo impedirne l'uso' e che 'al centro di tutto resta la salute di ogni singola donna'. FAZIO, SCELTA PAZIENTE BARI NON VA MESSA IN DISCUSSIONE - La scelta della paziente che ieri a Bari ha firmato per le dimissioni dopo la somministrazione della pillola abortiva, "non puo' essere messa in discussione, cosi' come la liberta' della donna". Lo ha dichiarato il ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, a margine di una visita all'ospedale Israelitico di Roma. "Non e' certo questo il punto - ha proseguito il ministro - piuttosto la mia considerazione personale e' che tutte queste cose non fanno certo bene a chi si trova in situazioni simili, come questa signora". Fazio ha poi ricordato che "la commissione predisposta dal ministero si basera' sul parere che deriva dai pareri dei precedenti governi, in sintonia con il Consiglio superiore di sanita'. Questo e' il punto di partenza da cui scaturiranno le linee guida e l'operazione di monitoraggio. Credo sia importante a questo punto, cercando di smitizzare tutta la faccenda, una esigenza sentita da tutte le parti, comprese regioni e parti politiche, quella di dare una regolamentazione: quindi - ha sottolineato - quello che il governo fara' sara' di presentare delle linee guida che poi verranno discusse in Conferenza Stato-Regioni". 08-04-2010 11:07 ITALIA Fobia Ogm, ufficiale lo stop, ma gli italiani 'mangiano pasta Ogm da trent'anni' Con lo stop alla produzione di mais geneticamente modificato 'scommettiamo insieme sul futuro del paese'. 'Sono davvero felice che in un giorno per me cosi' particolare arrivi anche la notizia che i ministri Stefania Prestigiacomo e Ferruccio Fazio abbiano firmato il decreto'. Con queste parole il ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, commenta la notizia dell'avvenuta firma, da parte dei ministri della Salute e dell'Ambiente, del decreto di stop alla coltivazione di un mais Ogm che il titolare dei dicastero dell'Agricoltura ha gia' firmato il 19 marzo scorso. 'Mi sembra di lasciare, con questo provvedimento, un segno di attenzione e di affetto concreti per l'agricoltura italiana. Si tratta di una scelta autorevole e condivisa da colleghi titolari di dicasteri importanti che non lascia piu' adito a nessun dubbio su una volonta' collegiale di esaltare i caratteri peculiari dell'agricoltura italiana, identitaria e di qualita''. 'Non una nicchia, come afferma qualcuno, ma una vera e propria scommessa economica e culturale. Che cio' avvenga poi alla vigilia dell'inaugurazione del Vinitaly e del mio incontro con il presidente della Repubblica non puo' che diventare per me un motivo ancora piu' profondo di impegno e di coerenza. Sono certo che, anche nei prossimi anni, il Governo sapra' mantenere salda questa direzione'. Il Velino: italiani mangiano pasta geneticamente modificata da 30 anni - Mentre si discute su Ogm si' o Ogm no, gli italiani mangiano da trent'anni pasta prodotta con grano geneticamente modificato. E mentre gli Ogm concepiti oggi dalla scienza sono frutto di modificazioni genetiche conseguite a ragion veduta e sottoposte a centinaia di controlli, il Creso, questo il nome del grano gm che per anni e' stato cotto nelle nostre pentole, e' stato modificato "random". Praticamente l'Enea nel 1974 ha preso il grano Cappelli e lo ha bombardato con i raggi gamma "a casaccio" fino a che non e' uscito fuori il prodotto che serviva: un grano corto e duro, resistente agli attacchi del vento e della pioggia. E con una percentuale di glutine superiore al normale. Si trattava di irradiare semi di diverse piante per indurre mutazioni genetiche "forzate". Una di queste mutazioni "casuali", operata sulla varieta' di grano duro Cappelli, incrociata a sua volta con un grano messicano, produsse una varieta' con il culmo piu' corto evitando l'allettamento del grano. Varieta' inscritta regolarmente nel 1974 nel registro varietale del grano duro e considerato "responsabile" di una vera e propria rivoluzione agricola in Italia. Mentre nella prima meta' del Novecento le ricerche sul grano erano finalizzate all'esigenza di aumentare la produzione, dagli anni Settanta in poi i ricercatori agronomi si sono concentrati nella creazione, attraverso selezioni naturali, di grani di qualita'. Ovvero ad alto contenuto del complesso proteico del glutine. La quantita' del glutine e' l'elemento che consente alla pasta di mantenere la cottura e di non perdere l'amido. Le gliadine e le glutinine contribuiscono alla formazione di un reticolo molecolare che non consente all'amido stesso di uscire, ovvero quella pappetta che rimane in fondo alla pentola dopo la cottura. In Italia la "task force" Ogm free guidata dalla Coldiretti chiede al ministro della Salute Ferruccio Fazio e al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo di ratificare il decreto firmato da Luca Zaia che impedisce di fatto a Silvano dalla libera di coltivare mais ogm in campo. Vale a dire trenta associazioni che si uniscono per "bloccare" l'ingresso di sementi modificate nei campi e l'ipotetico rischio di inquinamento. Dunque Coldiretti, Cna alimentare, Cia, Aiab, Amab, Legacoop, Lega Pesca, Unci, Federconsumatori, Adusbef, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino Legambiente, Wwf, Greenpeace, Vas, Fondazione Univerde, Slow Food, Acli, Crocevia, Focsiv, Greenaccord, Federparchi, Campagna Amica, Citta' del Vino danno appuntamento ai due ministri mercoledi' 7 aprile al Colosseo per replicare la propria firma direttamente sul pullman di Greenpeace. In barba al Creso, alla scienza e quanto deciso gia' dal Consiglio di Stato. 07-04-2010 20:46 ITALIA Staminali. Sperimentazione contro leucodistrofia e sindrome di WiskottAldrich Via libera alla sperimentazione della terapia genica contro due rare malattie genetiche. Con l'approvazione ufficiale da parte dell'Istituto Superiore di Sanita', l'Istituto San Raffaele-Telethon per la Terapia Genica (Hsr-Tiget) di Milano puo' ora avviare due studi clinici per valutare se questo tipo di cura e' efficace sui bambini colpiti da leucodistrofia metacromatica o da sindrome di Wiskott-Aldrich. Entrambe le sperimentazioni dureranno tre anni e coinvolgeranno in totale 14 bambini. Nella leucodistrofia metacromatica, spiega il San Raffaele, a causa di un difetto genetico si deteriora inesorabilmente il sistema nervoso. La sindrome di Wiskott-Aldrich, invece, colpisce gravemente il sistema immunitario a causa della mancanza di una proteina: quando questo accade, le difese contro le malattie funzionano male, il numero di piastrine si riduce notevolmente mentre cresce il rischio di sviluppare tumori e malattie autoimmuni. I ricercatori dell'Hsr-Tiget, che hanno gia' ottenuto risultati positivi in laboratorio, proveranno ora a correggere i difetti genetici responsabili di queste gravi patologie attraverso la terapia genica. I medici preleveranno dal midollo osseo dei bambini le cellule staminali del sangue e inseriranno una copia sana del gene. Una volta corrette, queste staminali saranno restituite al paziente, dove dovrebbero correggere il difetto. Saranno sottoposti a terapia genica 8 bambini con leucodistrofia metacromatica con la malattia al suo esordio, 'per poter dimostrare in tempi brevi l'efficacia e la sicurezza della terapia e eventualmente trattare in futuro anche bambini in fase piu' avanzata. Il primo e' gia' stato individuato ed e' un bambino libanese di 13 mesi'. Per la sindrome di Wiskott-Aldrich, invece, saranno coinvolti 6 bambini, scelti tra quelli affetti dalla forma piu' grave della malattia e privi di un donatore di midollo compatibile. 07-04-2010 20:42 AUSTRALIA Staminali fegato. Proteina stimola rigenerazione Ricercatori del Western Australian for Medical Research (WAIMR), in Australia, hanno individuato una proteina che stimola la rigenerazione delle cellule del fegato, aprendo la porta ad una possibile alternativa al trapianto. Si chiama TWEAK la molecola naturale che consente di raddoppiare la crescita di tessuti epatici sani, agendo direttamente sulle cellule progenitrici epatiche (LPCs), praticamente le staminali del fegato. Lo studio, pubblicato sulla rivista Hepatology, potrebbe anticipare un futuro migliore per i pazienti con danni al fegato, come quelli affetti da Epatite C. Iniettate nei soggetti sottoposti a sperimentazione con compromissioni epatiche hanno velocizzato la guarigione del tessuto. 'Significa che si potrebbe adoperare TWEAK per aiutare gli organi danneggiati a riparare se stessi mediante la crescita di nuove cellule sane a un ritmo molto piu' rapido', spiega Janina Tirnitz-Parker, che ha guidato lo studio. 07-04-2010 16:15 ITALIA Morte Cucchi. Periti della Procura: colpe dei medici dell'ospedale Pertini La morte di Stefano Cucchi avvenuta il 22 ottobre dello scorso anno e' stata determinata dalla mancanza di idonea assistenza medica. E' una delle conclusioni alle quali e' giunta una relazione medico-legale depositata oggi dai consulenti dei pubblici ministeri Vincenzo Barba e Francesca Loi chiamati ad indagare sulle cause che hanno determinato il decesso avvenuto nel reparto dell'ospedale Sandro Pertini dove vengono ricoverati i detenuti. A redigere la relazione nella quale si parla, secondo quanto si e' appreso, di morte per disidratazione, e' stata un'equipe guidata dal professor Paolo Arbarello. La relazione in sostanza ricalcherebbe quanto gia' accertato dalla commissione parlamentare d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale presieduta da senatore Ignazio Marino. Per la morte di Cucchi sono indagati sei medici del Pertini per l'accusa di omicidio colposo, avendo avuto in cura il detenuto, mentre tre guardie carcerarie sono accusate di lesioni gravissime, ovvero di aver picchiato Cucchi mentre si trovava nelle celle del palazzo di giustizia in attesa di comparire davanti al giudice che doveva processarlo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nella relazione depositata questa mattina e che domani sara' illustrata nel corso di una conferenza stampa dal professor Ararello, si fa riferimento anche a diverse fratture alcune delle quali recenti riscontrate sul corpo di Cucchi e probabilmente conseguenti al pestaggio da lui subito. L'arresto di Cucchi risale al 15 ottobre quando una pattuglia di carabinieri lo blocco' trovandolo in possesso di sostanze stupefacenti. LA SORELLA: PERITO PM CONVOCA STAMPA, NON PARLA CON FAMIGLIA - 'Apprendiamo che il professor Albarello avrebbe indetto una conferenza stampa per la giornata di oggi poi rinviata a domani, per illustrare il contenuto della sua consulenza. I miei avvocati mi dicono che cio' non gli sarebbe consentito ma anzi vietato in ragione della funzione pubblica da lui rivestita quale ausiliario del pm'. E' quanto dichiara Ilaria, sorella di Stefano Cucchi, il giovane morto il 22 ottobre scorso all'ospedale Pertini di Roma, sul cui decesso indaga la Procura di Roma. 'Ma quello che mi chiedo come cittadina e' se questo deve essere il corretto modo di procedere in un caso cosi' delicato come quello che ha sconvolto la mia famiglia. In buona sostanza, io chiedo ai pm se e' giusto che i loro consulenti si preoccupino di piu' e prima di inseguire i giornalisti piuttosto che sottoporre ai loro colleghi delle persone offese e a noi familiari l'esito tanto sospirato delle loro indagini e valutazioni. Non contesto assolutamente il sacrosanto diritto di tutta la stampa, che tra l'altro ci ha fin qui aiutato, di essere informata ma rilevo che forse, come famiglia, avremmo dovuto avere la precedenza'. 07-04-2010 16:03 ITALIA PM10 e decibel. Oltre i limiti in 35 citta' Torino e' la piu' assediata quest'anno dalle polveri sottili, Pm10, con un record di giornate di sforamento dei limiti di legge (59) seguito da Frosinone (57) e Padova (56). Ma e' sul 35% degli 88 capoluoghi di provincia - monitorati da Legambiente e www.lamiaaria.it - che il limite medio giornaliero di polveri sottili consentito per legge (50 microgrammi su metro cubo da non superare per oltre 35 giorni all'anno) e' gia' stato raggiunto, mentre nel 98% delle aree urbane nazionali la rumorosita' notturna e' superiore alla soglia di sicurezza per la salute umana. A lanciare l'allarme e' il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, con la collaborazione di Telecom Italia. Va poi a Vicenza la maglia nera secondo un monitoraggio sull'inquinamento atmosferico e acustico, effettuato attraverso un Laboratorio mobile dell'Istituto sperimentale di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), in nove citta': Messina, Crotone, Potenza, Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova. Secondo le analisi 'si conferma alto - sottolinea Legambiente - l'allarme per smog, con elevate concentrazioni di polveri sottili a Vicenza, Ancona e Messina, dove un rilevamento su tre supera di oltre il doppio il limite di legge. I livelli critici delle polveri sottili di Milano emergono anche dai rilevamenti effettuati dall'equipaggio del Treno Verde, con valori per due volte oltre il doppio del limite, cui si affiancano gli sforamenti di Potenza, oltre il limite due volte su due'. E risulta 'grave' il quadro del monitoraggio sull'inquinamento acustico: i livelli di decibel riscontrati in tutte le citta' superano i limiti di tolleranza, in particolare a Messina e Genova. 'Questi dati - afferma il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - sono la triste conferma che c'è ancora molto da fare. Non e' possibile aspettare ancora misure efficaci e risolutive. A cominciare dal Piano nazionale anti-smog, che il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo aveva promesso entro la fine di marzo, ma che ancora non e' stato presentato'. La campagna dell'organizzazione ambientalista da 20 anni viaggia in treno, valorizzato cosi' come uno strumento per l'abbattimento delle emissioni inquinanti. Ora sono i 1000 km di rete ferroviaria ad Alta Velocita', da Torino a Salerno, a offrire, come sottolinea l'amministratore delegato Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, a 'offrire - nella piu' grande opera pubblica realizzata in Italia dal dopoguerra - concreti benefici ecologici: in termini ambientali, infatti, la costante crescita di viaggiatori registrata negli ultimi mesi sui Frecciarossa e Frecciargento (oltre 4,5 milioni nei primi tre mesi del 2010) consente un risparmio di 30.000 tonnellate di CO2 all'anno. E nei prossimi mesi - annuncia Moretti - arrivera' il 'biglietto ecologico', che oltre ai dati del viaggio indicherà il valore ambientale della scelta di viaggiare in ferrovia: ogni passeggero sapra' quante emissioni di CO2 avrà fatto risparmiare all'ambiente, preferendo il treno all'auto o all'aereo'. Queste le prime 5 citta' che, nel bilancio del 'Treno Verde' di Legambiente e Ferrovie dello Stato, hanno superato il limite di legge delle Pm 10: Torino (59), Frosinone (57), Padova (56), Lucca (53), e Vicenza (53). I primati negativi nell'inquinamento atmosferico monitorati dal 'Treno verde', a cura dell'Istituto Sperimentale di Rfi vanno a: Messina, Ancona, Vicenza, e Milano. 07-04-2010 15:38 ITALIA Smart Drugs, procura Torino pronta a sequestrare smart drug con sostanze psicotrope Le cosiddette smart drug potranno essere ritirate dal commercio per via amministrativa se verra' accertato che contengono sostanze stupefacenti o psicotrope: e' questo l'orientamento emerso ieri a Torino, secondo quanto si e' appreso, nel corso di un incontro tra funzionari del Ministero della Salute e il procuratore Raffaele Guariniello. La riunione era stata convocata per discutere degli sviluppi di un'inchiesta su un prodotto, chiamato N-Joy, venduto ufficialmente come profumatore ambientale ma, in realta', composto da principi attivi riconducibili a un cannabinoide sintetico. Il 'profumatore' era in vendita in uno smart shop del centro storico di Torino, e il procuratore Guariniello, che si e' avvalso del lavoro dei carabinieri del Nas, ha aperto un fascicolo per frode in commercio e per violazione del codice del farmaco. N-Joy e' sospettato di avere causato sette casi di intossicazioni (uno a Milano, sei in Veneto) su persone che lo avevano inalato. Nella riunione di ieri, secondo quanto e' trapelato, si e' deciso che il Ministero, per via amministrativa, potra' disporre provvedimenti per evitare la diffusione dei prodotti interessati. A rischio anche la noce moscata che ha effetti allucinogeni. GIOVANARDI: PROIBIRE TUTTE LE SMART DRUGS - ''Stop alle droghe furbe''. E' quanto afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, commentando l'attivita' della procura di Torino. ''Mentre Guariniello sta procedendo per i reati di commercio di medicinali senza autorizzazione e di frode nell'esercizio del commercio, il Dipartimento antidroga ha già richiesto, da un lato, l'inserimento di queste sostanze nella tabella degli stupefacenti, rendendone penalmente perseguibile la vendita, e, dall'atro, un provvedimento del ministero della Sanità per bloccarne nell'immediato la diffusione'', e' detto in una nota. ''Come ricordato dal procuratore di Torino Guiariniello il sistema di allerta rapido del dipartimento per le politiche antidroga ha consentito di individuare sei casi di intossicazione accertati nel mese di marzo a causa di prodotti in vendita negli smart shop. Questi prodotti denominati n-Joy e spice, ascrivibili tra le cosiddette"droghe furbe", venduti come profumatori ambientali contengono in realtà cannabinoidi sintetici e vengono fumati con gravi danni per la salute. Tali deodoranti sono ad elevata potenza farmacologica, molto più forti della classica cannabis e, se inalati, possono provocare tachicardia, perdita di conoscenza e stati di panico e stato confusionale''. 07-04-2010 14:45 ITALIA Cannabis terapeutica, in Puglia al via l'erogazione a carico delle Asl Stop alle lunghe trafile burocratiche e alle spese onerose per importare dall´estero farmaci a base di cannabis per i malati terminali. Da oggi paga la Regione Puglia. La delibera di giunta firmata a febbraio dall´assessore alla salute Tommaso Fiore autorizza l´erogazione dei cannabinoidi a scopo terapeutico a carico del servizio sanitario regionale, uno degli ultimi atti del I governo Vendola. In realtà il provvedimento si limita a recepire un decreto ministeriale del 2007, ma costituisce uno dei testi più avanzati in tutta Italia sull´utilizzo clinico della cannabis. Come la Puglia solo la Toscana. Continua... 07-04-2010 12:59 AUSTRALIA Censura. Exit International offre seminari per aggirare filtri Web contro eutanasia Il gruppo pro-eutanasia Exit International ha avviato un programma di seminari di informatica nelle maggiori citta' australiane per insegnare agli anziani come aggirare il filtro di internet che il governo si prepara ad imporre, ed accedere ugualmente a informazioni sul suicidio 'sicuro'. Le lezioni di hacking, 'in linguaggio chiaro che tutti possano capire', mostrano come usare dei proxy server e network virtuali per penetrare il filtro. Secondo i piani annunciati dal ministro delle comunicazioni Stephen Conroy, sara' bloccato l'accesso a siti dedicati alla pedopornografia e ad altre attivita' illegali, e si prevede anche quelli che discutono l'eutanasia e il suicidio assistito. Il medico e attivista pro-eutanasia Philip Nitschke, fondatore di Exit, ha detto che oltre 100 persone hanno preso parte oggi a Perth al primo dei seminari di 6 ore. Il governo intende usare il filtro per impedire il dibattito sull' eutanasia, ha aggiunto. 'L'idea sembra quella di usare la censura per sopprimere il dibattito pubblico sulla questione'. Tra i prenotati per il corso, solo pochi sono malati allo stadio terminale, ha precisato Nitschke. 'La maggior parte sono anziani ma non gravemente malati, che si avvicinano ad un punto in cui potrebbero desiderare di mettere fine alla vita in modo pacifico. Vogliono avere qualcosa nell'armadietto nel caso che le cose peggiorino, vogliono avere quella opzione'. 07-04-2010 12:13 USA Influenza A, verso la distruzione di milioni di vaccini inutilizzati e scaduti Dopo mesi di allarmi e milioni di dollari spesi, è stata utilizzata meno della metà dei vaccini contro l'influenza H1N1 acquistati dal Governo. Degli oltre 138 milioni di dosi inutilizzate, circa 70 milioni dovranno essere presto buttati via perché ormai prossimi alla scadenza. Circa 60 milioni di dosi, fanno sapere fonti governative, saranno donate a Paesi del terzo mondo. Nonostante il costo di 1,6 miliardi di dollari e la possibilità di dover cestinare vaccini che fino a qualche tempo fa erano preziosissimi e ricercatissimi, il Governo federale si dice soddisfatto della risposta alla pandemia che ha terrorizzato i mass media di mezzo mondo. 07-04-2010 11:57 USA Crisi economica. Diminuisce il tasso di natalità, anche fra le giovanissime Dopo aver raggiunto il livello massimo in due decenni, è sceso di due punti il tasso di natalità. In buona parte a causa della crisi economica. Con 4,2 milioni di bambini nati nel 2008, il numero medio di figli per donna è sceso a 2,1. Questo significa che, senza l'immigrazione, gli Usa sono di fronte ad una decrescita demografica (il numero di decessi supera quello delle nascite). La buona notizia è che sono diminuiti i parti anche fra le giovanissime. Rispetto all'anno precedente, le teenager neo-mamme sono diminuite del 2 per cento. Una boccata d'ossigeno per il costoso e talvolta controverso programma di educazione lanciato dal Governo federale diversi anni fa contro la gravidanza giovanile. 07-04-2010 10:29 ITALIA Crack e cocaina, adolescenti a rischio malattie a trasmissione sessuale L’uso di crack e cocaina costituisce motivo di preoccupazione, sia per le proprietà psicotrope della sostanza che per il maggior rischio di diffusione di malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV. Uno studio, condotto da ricercatori della Bradley Hasbro Children's Research Centre negli Stati Uniti e pubblicato sul Journal of Child and Adolescent Substance Abuse, ha esaminato i comportamenti sessuali a rischio e non protetti in adolescenti consumatori di crack e cocaina. Il campione è composto da 282 ragazzi di 15 anni (età media) a cui sono stai diagnosticati diversi disturbi psichiatrici, dal disturbo dell’umore a disturbi da stress post traumatico e comportamento dirompente. Il 13% dei giovani ha utilizzato crack e cocaina almeno una volta nella vita, circa ¾ degli adolescenti utilizza alcol e più della metà ha utilizzato anche marijuana. Dopo aver valutato i fattori di rischio che incidono sulla probabilità di trasmissione dell’HIV (età, sesso, etnia, patologie psichiatriche), il 47% dei giovani intervistati ha riferito di utilizzare “sempre o quasi sempre” il preservativo. Il 15% degli adolescenti è stato curato per precedenti patologie trasmesse sessualmente. Questa è una delle prime indagini che si preoccupa di studiare la correlazione tra uso di cocaina e crack e rischio di HIV negli adolescenti. I risultati dello studio dimostrano che gli adolescenti che consumano droghe hanno una probabilità sei volte maggiore rispetto ai coetanei di non utilizzare il preservativo nei rapporti sessuali, esponendosi al rischio di infezione HIV. I rapporti sessuali non protetti rappresentano la principale via di trasmissione dell’infezione negli adolescenti; pertanto, gli interventi rivolti a giovani con disturbi psichiatrici dovrebbero attribuire particolare attenzione per la prevenzione dei comportamenti a rischio. (DroNet) 06-04-2010 20:02 ITALIA Ru486. Tutto pronto a Bari, tutto bloccato a Torino Pronti a cominciare, già da domani, con gli aborti farmacologici, attraverso la pillola RU486. A Bari, prima città in Italia ad avviare in modo ordinario la procedura, negli scorsi mesi sperimentata. Ma non senza qualche preoccupazione e qualche problema da risolvere. «Domani (oggi per chi legge) andrò in ospedale appunto per chiedere chiarimenti al direttore generale - spiega Nicola Blasi, responsabile delle interruzioni di gravidanza della prima clinica ostetrica del policlinico - mi devono chiarire se, come sostiene la legge nazionale, le pazienti debbano restare ricoverate per tre giorni, cioè fino alla somministrazione di prostaglandine, con il rischio di impennate dei costi e che le pazienti si allontanino volontariamente dall’ospedale, o se la procedura si potrà espletare in day hospital, come durante la sperimentazione. Quanto a me immagino di poter procedere con una o due donne già giovedì». Continua... A TORINO COMINCIA IL BOICOTTAGGIO BUROCRATICO - E' il primo centro in Italia dove la Ru486 e' stata sperimentata e utilizzata, ma al momento al Sant'Anna di Torino e' tutto fermo: l'ordine per i primi quantitativi di pillole e' stato bloccato dal direttore generale, e quindi non e' neanche stato recapitato alla ditta produttrice. Lo denuncia Silvio Viale, il medico che ha sperimentato la pillola abortiva in Italia, che si dice "molto perplesso per questo ritardo. Il nostro dg ha bloccato l'ordine perche' chiede 'un progetto', ma sono anni che lavoriamo con questo farmaco e da tre mesi aspettiamo la consegna. Questa decisione evidentemente si sovrappone con l'invito di Cota. Spero sia solo un riflesso delle polemiche e non una questione di condizionamento politico. E' una situazione paradossale, il farmaco e' autorizzato ma non possiamo utilizzarlo, spero la situazione si sblocchi quanto prima". . 06-04-2010 19:22 ITALIA Fecondazione eterologa. Campagna per l'introduzione Una campagna di ricorsi per introdurre la fecondazione eterologa in Italia. "Ci prepariamo, insieme Cittadinanza Attiva Toscana, ad aprire un'altra fondamentale battaglia di civilta' per cancellare il divieto sulla donazione di gameti". Lo annuncia in una nota Francesco Gerardi, presidente dell'associazione Hera di Catania, dopo la sentenza del 1 aprile della Corte di Strasburgo, secondo la quale le legislazioni nazionali che vietano la fecondazione eterologa, con la donazione di ovuli e sperma, violano l'articolo 8 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo. "Siamo pronti- dice Gerardi - ad avviare una campagna di ricorsi giudiziari, la stessa strada che abbiamo percorso per cambiare la legge 40 sulla fecondazione assistita nelle parti che vietavano la diagnosi genetica di preimpianto e obbligavano all'impianto contemporaneo di tre embrioni a prescindere dalle condizioni cliniche del singolo caso". Il pronunciamento della Corte di Strasburgo - prosegue la nota - sanziona la legge austriaca sulla Procreazione medicalmente assistita, che non consente la fecondazione eterologa. Una situazione identica a quella della legislazione italiana, dove l'articolo 4 della legge 40 del 2004 vieta in modo assoluto e senza spazi d'interpretazione la possibilita' per le coppie di poter ricevere la donazione di un gamete. "Una norma, quella contenuta nella legge 40 - evidenzia Antonino Guglielmino, direttore dell'Unita' di Medicina della riproduzione del centro Hera di Catania - che penalizza in maniera gravissima tante coppie che vengono discriminate rispetto all'accesso a pratiche mediche esistenti ed efficaci per risolvere un loro problema riproduttivo. E' ad esempio il caso in cui la donna e' in menopausa precoce, oppure uno dei due componenti la coppia e' sterile a causa di un tumore o di una malattia genetica". "La sentenza della Corte di Strasburgo - afferma l'avvocato Maria Paola Costantini del collegio di difesa dei pazienti dell'associazione Hera di Catania - e' rilevante perche' invita gli Stati europei ad adottare legislazioni non discriminatorie e a riconoscere il diritto alla vita familiare". La Corte europea potrebbe cosi' aprire una serie di speranze e di possibilita' anche per i pazienti italiani. "Sulla base dell'art.117 della Costituzione italiana - commenta Marilisa D'Amico, ordinario di Diritto costituzionale all'universita' Statale di Milano e membro del collegio di difesa di Hera - i diritti e la giurisprudenza della Corte dei diritti dell'uomo sono parte dell'ordinamento del nostro paese". "Ora e' la volta del Parlamento di cambiare la legge 40 su questo punto, oppure saranno ancora una volta le coppie e le loro organizzazioni a inserire elementi di civilta' e di ragionevolezza nel nostro Paese. Cosi' come e' successo sempre per la legge 40 con ricorsi promossi dalle coppie che hanno portato la modifica dell'art.14 mediante l'intervento della Corte Costituzionale". 06-04-2010 17:16 USA Alcool. Frequentare alcolizzati sui social network fa aumentare rischio abuso Facebook, Messenger e Twitter influenzano il consumo di alcol: frequentare, anche solo ''virtualmente'', bevitori incalliti fa crescere la tendenza ad abusare di vino, birra e liquori, secondo quanto emerge da uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine dai ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston, negli Usa, guidati da J. Niels Rosenquist. La ricerca, condotta su 12.067 persone messi sotto esami per un periodo di 32 anni, ha dimostrato l'esistenza di una correlazione tra le amicizie strette sui social network e il consumo di alcolici: frequentare forti bevitori aumenta del 50% la tendenza a bere oltre il dovuto, relazionarsi con gli astemi invece la dimezza. Il consumo di alcolici aumenta, inoltre, quando a dare il ''cattivo esempio'' e' una donna: ''Conta anche il 'genere' dell'amico bevitore", spiega Rosenquist. "Fra due amici, un maschio e una femmina, l'influenza sarebbe maggiore se iniziasse a bere la donna''. 06-04-2010 17:11 USA Frutta e verdura? Studio: non servono contro i tumori Uno studio condotto analizzando la dieta di oltre 400.000 fra uomini e donne ha dimostrato solo una debole associazione fra l'alto consumo di frutta e verdura e riduzione del rischio di cancro. La ricerca pubblicata sulla rivista Journal of the National Cancer Institute e' stata coordinata dal ricercatore italiano Paolo Boffetta, della Scuola di Medicina Mount Sinai di New York. Lo studio ha analizzato i dati dello studio europeo Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), che ha incluso 142.605 uomini e 335.873 donne fra il 1992 e il 2000. Lo studio conteneva sia informazioni sull'alimentazione che sullo stile di vita dei partecipanti all'indagine. Al contrario di quanto e' largamente sostenuto, gli autori hanno trovato solo una debole associazione fra una dieta ricca di frutta e verdura e rischio cancro. L'azione preventiva nei confronti del cancro si e' dimostrata maggiore nelle donne. Inoltre nei bevitori abituali di alcol che assumevano porzioni abbondanti di frutta e verdura e' stata dimostrata una maggiore riduzione del rischio cancro ma solo per il cancro causato da fumo e alcol. Secondo i ricercatori, per chiarire gli effetti di frutta e verdura sulla prevenzione del cancro c'e' bisogno di ulteriori studi tesi anche a individuare gli effetti di questi prodotti se assunti nei primi anni di vita. 06-04-2010 16:20 ITALIA Spesa farmaceutica in calo, aumentano le ricette, piu' spese ospedaliere La spesa farmaceutica netta convenzionata SSN, nell'anno 2009, e' diminuita del -1,2% rispetto al 2008, a fronte di un incremento del numero delle ricette del +3,5%; continua invece ad aumentare la spesa ospedaliera, in modo incontrollato e senza garanzie di trasparenza. Lo rende noto Federfarma, sottolineando che l'andamento della spesa farmaceutica convenzionata nel 2009 e' il risultato di un costante incremento del numero delle ricette e di un contestuale calo del valore medio delle ricette stesse (-4,5%): si prescrivono piu' farmaci, ma di prezzo mediamente piu' basso. Tale risultato e' dovuto ai tagli dei prezzi dei medicinali varati da Governo e AIFA a partire dal 2006 (da ultimo quello del 12% sui medicinali generici SSN, in vigore dal 28 maggio al 31 dicembre 2009, che continua a produrre effetti anche nel 2010, in quanto le aziende produttrici non hanno ri-aumentato i prezzi), al crescente impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di importanti brevetti e degli interventi adottati a livello regionale. Tra questi ultimi, l'estensione in diverse Regioni del rimborso di riferimento agli inibitori di pompa protonica; la reintroduzione (Abruzzo, Campania, Lazio e, dall'8 maggio 2009, Calabria) o l'appesantimento (Sicilia; Lazio dall'11 dicembre 2008) del ticket; la distribuzione diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle ASL. Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura dei dati sui farmaci SSN, con lo sconto al SSN, che ha garantito un risparmio di oltre 600 milioni di euro nel 2009, ai quali si aggiungono oltre 77 milioni di euro derivanti dal pay-back, posto a carico delle farmacie dal 1 marzo 2007, prorogato per tutto il 2009 e per il 2010. A tali oneri si e' aggiunta, nel 2009, la trattenuta dell'1,4% sulla spesa farmaceutica, introdotta dal decreto-legge Abruzzo. Nel dettaglio, i farmaci per le malattie cardiovascolari rappresentano il 36% della spesa, seguiti da quelli per l'apparato gastrointestinale con il 14%. I farmaci per le malattie del sistema nervoso centrale rappresentano il 10,7% della spesa e sopravanzano ormai di 1,5 punti percentuali gli antimicrobici sistemici. I farmaci per il sistema respiratorio sono stabili all'8%. Il calo di spesa, nel 2009, e' particolarmente evidente in Calabria (6%), nel Lazio (-4,3%), in Abruzzo (-3,7%) e in Sicilia (-3,4%), Regioni interessate da piani di rientro dal deficit, che hanno adottato misure di contenimento della spesa molto drastiche, quali l'introduzione o l'aumento del ticket e il potenziamento della distribuzione di medicinali acquistati dalle ASL direttamente agli assistiti e/o tramite le farmacie convenzionate sulla base di specifici accordi. 06-04-2010 12:07 USA Genoma, tribunale: non brevettabile il materiale genetico Il materiale genetico che la natura ha incapsulato nelle cellule umane è avulso da qualsiasi idea di brevetto, copyright o proprietà intellettuale assortita. Sembrerebbe un'ovvietà da scolaretti, ma negli Stati Uniti è stata necessaria una causa promossa dalle organizzazioni per le libertà civili e la decisione di un giudice di una corte federale di New York per ribadire il concetto. Che ora promette di condizionare - positivamente - l'intera ricerca scientifica e la medicina su base genetica negli USA e non solo. A dare il là alla storica sentenza una causa promossa da American Civil Liberties Union (ACLU) e Public Patent Foundation contro Myriad Genetics e Ufficio Brevetti americano (USPTO), questi ultimi colpevoli (a dire delle prime due) di aver brevettato tutte le attività connesse ai geni BRCA1 e BRCA2 (in grado di individuare i segni premonitori del cancro al seno e alle ovaie nelle donne), incluse la diagnosi e la ricerca sui pezzetti di amminoacidi di cui è naturalmente dotato il corredo genetico umano. Continua... 06-04-2010 11:59 USA Cannabis terapeutica, il 73% è favorevole Secondo un sondaggio del Pew Research Center for the People & the Press, il 73% degli americani è favorevole alla legalizzazione della cannabis per usi terapeutici. Il sostegno alla legalizzazione della coltivazione e vendita di marijuana terapeutica è trasversale a ogni orientamento politico, gruppo demografico e Stato. Solo il 23% degli americani si dice invece contrario a permettere ai pazienti di accedere alla sostanza. Sempre secondo l'indagine Pew, il 45% degli intervistati esprime però preoccupazione per una eventuale apertura di un rivenditore autorizzato di cannabis terapeutica nel proprio vicinato. Per il 46%, la legalizzazione potrebbe rendere più facile l'accesso alla cannabis anche per chi non è malato, ma solo il 26% si dice preoccupato di ciò. Per quanto riguarda invece la legalizzazione anche per scopi ricreativi, solo il 41% dell'opinione pubblica si dice a favore rispetto al 52% dei contrari. La percentuale dei favorevoli è comunque in costante crescita da due decenni, scrive Pew. Nel 2008, solo il 35% degli elettori intervistati da Pew si era detto favorevole, mentre nel 1990 si scendeva addirittura al 16% rispetto all'81% di contrari. Leggi l'intero rapporto qui. 06-04-2010 10:52 GERMANIA Università, ministro Salute su carenza medici: basta con numero chiuso studenti Il ministro della Salute Philipp Roesler ha invitato le facoltà universitarie di medicina a rivedere la politica del numero chiuso. Per far fronte ad una carenza di medici in Germania, Roesler ha chiesto "di porre fine alle restrizioni del procedimento di ammissione e di concentrarsi su un metodo di selezione basato su colloqui con gli studenti". La media dei voti alle scuole superiori non puo' essere, secondo il ministro, un modo efficace per individuare chi sarà un buon medico. "Abbiamo troppi medici nei grandi centri abitati, mentre esiste una carenza drammatica nelle zone rurali", ha detto Roesler, che si dice favorevole ad aumentare il numero di studenti ammessi alla facoltà di medicina. 04-04-2010 11:48 GRAN BRETAGNA Aborto. Sul sito del Governo, migliaia di firme per petizione contro visita Ratzinger Migliaia di persone hanno sottoscritto in queste settimane alcune petizioni pubblicate sul sito di Downing Street contro i costi eccessivi della prossima visita di Benedetto XVI nel Regno Unito, le sue posizioni sui diritti di donne e omosessuali, nonch‚ riguardo alla ricerca sulle cellule staminali e sull'uso dei profilattici. Sono oltre 12.000 le firme raccolte sul sito ufficiale dell'ufficio del primo ministro Gordon Brown, mentre ad oggi solo 48 persone hanno sottoscritto un'analoga petizione di benvenuto al Papa. Le petizioni, proposte da gente comune, hanno date di scadenza differenti e possono essere sottoscritte soltanto da "cittadini britannici o residenti". In quelle con il maggior numero si sottoscrizioni, il sito di Downing Street pubblica soltanto le 500 firme piú recenti. A fianco si possono leggere "alcuni dettagli sulla petizione" scritti direttamente da chi la propone. "Il Papa non soltanto si oppone al diritto delle donne all'aborto ma anche al loro diritto alla contraccezione per prevenire la necessità dell'aborto", scrive ad esempio Peter Tatchell, nella sua petizione che è stata firmata da 10.428 cittadini. "Si oppone all'uguaglianza di fronte alla legge di lesbiche, gay, bisessuali e transgender e alla loro totale protezione giuridica contro la discriminazione di omosessuali e transessuali", aggiunge Tatchell. Sono 1.570, invece, le persone che hanno sottoscritto la petizione proposta da Niall Milligan, che denuncia i presunti costi eccessivi della visita di Benedetto XVI nel Regno Unito, nel prossimo mese di settembre. Milligan chiede che sia la chiesa cattolica a farsi carico dei costi della visita del papa che, secondo quanto si legge, per i contribuenti britannici ammonterebbero a circa 20 milioni di sterline. "Accettiamo il diritto del papa a visitare i suoi fedeli in Gran Bretagna, ma il denaro pubblico potrebbe essere speso meglio", commenta Milligan. 04-04-2010 11:40 ITALIA Ru486, le donne del Pdl contro i Governatori leghisti: esuberanza maschile Sull'aborto chimico donne contro l' esuberanza dei maschi, anche se governatori. In Italia la pillola RU486, che da mercoledi' 7 aprile sara' operativa al Policlinico di Bari, apre un altro capitolo di scontro. Dopo la bufera politica seguita alle dichiarazioni dei governatori della Lega, Roberto Cota (Piemonte) e Luca Zaia (Veneto), poi ammorbidite, anche se nella sostanza i principi restano gli stessi, a reclamare l'uguaglianza politica e' Maria Ida Germontani, componente delle Commissioni Finanze e Bilancio del Senato, eletta per il Pdl nella Circoscrizione Emilia-Romagna. 'Per fortuna ci sono le donne che intervengono al momento giusto per correggere 'l'esuberanza postelettorale dei maschi' anche quando sono governatori', afferma Germontani secondo la quale 'la pillola abortiva non deve servire a discriminare politicamente le donne, che hanno deciso di non rinunciare alla libera scelta, ovvero al loro libero arbitrio'. Intanto ad Ancona la sezione locale della Lega Nord per il giorno di Pasqua ha organizzato un volantinaggio per la vita allo slogan: 'RU486 omicidio fai da te. La Lega dice no agli aborti clandestini'. Per l'oncologo ed ex ministro della Salute, Umberto Veronesi, 'togliere a una donna la possibilita' di interrompere la gravidanza farmacologicamente e' solo una inutile punizione fisica'. Veronesi giudica poi 'incostituzionali' le dichiarazioni dei neogovernatori di Piemonte e Veneto e mette in guardia sul rischio di 'un mercato nero della pillola'. Quindi il dibattito politico. 'Non si faccia falsa informazione sulla pelle delle donne, dando della pillola abortiva definizioni ingannevoli e pericolose', afferma Anna Maria Bernini, portavoce nazionale vicario del Pdl spiegando che 'la Ru486 non e' una pillola facile'. 'Nella Lega non ci sono divergenze sull'utilizzo della pillola abortiva', precisa Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo ed esponente del Carroccio. Parla di 'nuove 'mammane' pro aborto' il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, riferendosi alla proposta di una manifestazione di donne, mentre per il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, sulla RU486 la legge va rispettata ma la 194 va applicata fino in fondo. L'Udc, dice Teresio Delfino, presidente del partito in Piemonte, e' pronta al dialogo sulla tutela della vita. Sul fronte dell' opposizione, 'Cota e Zaia costretti alla retromarcia', dice Fabio Evangelisti, vicepresidente vicario del gruppo di Idv alla Camera mentre Bruno Mellano, presidente dei Radicali Italiani, e Giulio Manfredi (associazione Adelaide Aglietta) affermano che il neo presidente Cota 'vuole prendere due piccioni con una fava: avere direttori generali delle aziende sanitarie fedeli alla linea e rendere cosi' difficile alle donne l'accesso all'aborto farmacologico'. E da Torino, il pioniere della pillola abortiva in Italia, il ginecologo radicale Silvio Viale, dice che 'per motivi oscuri la direzione ospedaliera del Sant'Anna blocca il mio ordine' fatto lo scorso mercoledi'. (Ansa) 04-04-2010 11:34 CANADA Fecondazione, clinica offre embrioni congelati a coppie sterili Un'agenzia canadese di consulenza alla procreazione e all'adozione metterà a disposizione delle coppie sterili, che ne faranno richiesta, gli embrioni congelati conservati nelle cliniche del paese. Lo annuncia la Beginnings Counselling & Adoption services dell'Ontario con un comunicato pubblicato sul proprio sito, ripreso dal quotidiano The Globe and Mail. A partire dal 5 aprile prossimo, le coppie con problemi di fertilità potranno utilizzare gli embrioni congelati nei centri di riproduzione umana canadese, afferma l'agenzia. In questo modo - spiega - si risolve anche una questione etica per numerose coppie canadesi: dopo una fecondazione assistita, conclusa con successo, la maggior parte dei genitori non sa come comportarsi con gli embrioni rimasti. "In passato, le opzioni erano limitate: distruggere gli embrioni, conservarli indefinitamente o metterli a disposizione della ricerca medica. Ora c'è un'altra soluzione", sottolinea Beginnings sul sito, "donarli a chi ne ha bisogno". L'agenzia Beginnings sostiene di essere la sola in Canada a proporre il servizio di donazione di embrioni aperto a tutti, il cui costo è di 13.500 dollari canadesi, circa 10 mila euro. Alcune cliniche canadesi specializzate praticano la donazione anonima, ma riservata solo ai propri pazienti. 03-04-2010 17:44 ITALIA Tossicodipendente si uccide nel carcere di Sulmona Un detenuto di 50 anni, Romano Iaria, si è impiccato la notte scorsa nella Sezione adibita a "Casa di Lavoro" del carcere di Sulmona (l'Aquila). Ne dà notizia la rivista "Ristretti Orizzonti", spiegando che si tratta del 16esimo recluso che si suicida da inizio anno nelle carceri italiane. "L'uomo era tossicodipendente e sieropositivo e soffriva di altri gravi problemi di salute" afferma Ristretti Orizzonti in un comunicato, ricordando che "nella stessa Sezione, lo scorso 7 gennaio si è impiccato il 28enne Antonio Tammaro: entrambi si trovavano reclusi non per scontare una pena ma perché sottoposti ad una 'misura di sicurezza detentiva', quella appunto dell`internamento in Casa di Lavoro". "Ma le coincidenze tra i due suicidi non terminano qui - sostiene la nota - infatti sia Iaria che Tammaro si sono uccisi la notte successiva al loro rientro da un permesso trascorso con i famigliari, ai quali non avevano manifestato nessun segno di particolare disagio". Per questo la rivista ipotizza che "forse, le ragioni della loro fine sono da ricercarsi proprio nelle condizioni disperanti dell`internamento nella Casa di Lavoro dove, nonostante il nome, il lavoro non c'è e ai 'normali' disagi del carcere, come il sovraffollamento (nella Sezione in cui si sono uccisi ci sono oltre 200 persone, stipate in 100 posti), si aggiungono quelli di una 'pena impropria', che viene 'aggiunta' a quella comminata per la commissione di un reato se il condannato è ritenuto 'socialmente pericoloso'. "Nel carcere di Sulmona - conclude il comunicato - si tratta dell`undicesimo suicidio in 10 anni, fra i quali anche quello della direttrice Armida Miserere, che si tolse la vita il 19 aprile del 2003 sparandosi un colpo di pistola alla testa, e quello del sindaco di Roccaraso, Camillo Valentini, trovato nella sua cella il 16 agosto del 2004 soffocato da un sacchetto di plastica stretto alla gola da lacci per le scarpe: in tutti gli altri casi, i detenuti sono morti impiccati". "Il Dap e il suo capo Ionta, non scarichino le loro responsabilita' sulla direzione del carcere di Sulmona. Il detenuto che si e' suicidato la notte scorsa era un internato nella casa di lavoro dove il lavoro non c'e', era tossicodipendente, malato di Hiv, con problematiche di salute gravissime: che ci faceva in quella struttura, visto che aveva gia' pagato il suo conto con la giustizia?". E' quanto dichiara la deputata radicale Rita Bernardini, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. "Giunge voce che irresponsabilmente il Dap voglia scaricare nel supercarcere di Sulmona altre decine di internati provenienti da tutt'Italia -prosegue la Bernardini- si preoccupi, piuttosto, di non condannare a morte e di non torturare i detenuti come avviene ogni giorno negli istituti penitenziari italiani dove e' possibile incontrare solo la morte civile, altro che la rieducazione prevista dalla nostra Costituzione". "L'uomo che si e' impiccato a Sulmona -continua la deputata radicale- aveva sicuramente 'bisogno di trattamento', non certo di quello che gli si poteva garantire nel supercarcere abruzzese dove all'ordine del giorno ci sono sovraffollamento, mancanza di mezzi materiali e di risorse finanziarie, carenza di personale di ogni tipo e con una sanita' letteralmente allo sfascio. Sulla vicenda presentero' l'ennesima interrogazione che non ricevera' la risposta del governo, come e' ormai d'abitudine, nonostante il regolamento della Camera fissi in 15 giorni il termine entro il quale deve arrivare la risposta". 03-04-2010 12:14 USA Cartongesso made in China, Governo alle famiglie: è pericoloso, rimuovetelo subito Il Governo federale ha invitato i cittadini a rimuovere dalle loro case un tipo di cartongesso made in China e successivamente sostituire l'impianto elettrico, i tubi del gas e i sistemi di irrigazione dei giardini. Il cartongesso cinese causa non solo problemi all'apparato respiratorio degli abitanti, ma anche agli impianti elettrici. Secondo le associazioni di consumatori, l'alto livello di idrogeno solforato che vi e' contenuto corrode i fili elettrici e crea pericoli per la salute. La Commissione per la sicurezza dei beni di consumo ha chiesto all'Irs (l'agenzia delle entrate) di sgravare i proprietari che procederanno con l'eliminazione di questo cartongesso. Secondo uno studio, il cartongesso cinese emana 100 volte i livelli di idrogeno solforato rispetto al cartongesso non cinese. Il problema riguarda soprattutto le zone colpite dall'uragano Katrina nel 2005. La scarsità ed il costo del cartongesso made in Usa per la ricostruzione, ha spinto migliaia di persone ad acquistare il prodotto cinese. 03-04-2010 12:00 AUSTRIA Più il cibo è frazionato, più velocemente va a male Più il cibo è tagliato, macinato o frazionato, più facilmente va a male. Attenzione quindi alle date di scadenza, spiega il dietologo Andreas Baum al quotidiano Die Presse, direttore della rivista 'Diabetes Guide'. Spesso le persone si affidano alla vista e all'olfatto invece che alla data di scadenza sulle confezioni. E in molti casi il metodo puo' essere valido, perche' spesso il cibo non va automaticamente a male nel giorno di scadenza. Ma Baum mette in guardia contro i cibi più deperibili. Il pesce fresco, ad esempio, non dovrebbe essere consumato oltre le 24 ore, altrimenti il rischio di avvelenamento è troppo alto. Lo stesso vale per la carne. Il dietologo consiglia di scegliere le confezioni dagli scaffali più bassi o comunque quelle che stanno dietro tutte le altre. Nei supermercati, infatti, i prodotti più vicini alla scadenza sono messi davanti agli altri perché siano acquistati il prima possibile. Un altro consiglio riguarda i formaggi, che dovrebbero essere sempre acquistati appena tagliati dalla forma, piuttosto che i pezzi tagliati già confezionati. Per quanto riguarda il pane, si dovrebbero acquistare pagnotte intere piuttosto che quelle già tagliate in fette. Per la carne, si dovrebbe evitare di comprare quella macinata (meglio macinarsela a casa) o già confezionata a pezzi. La regola, spiega Baum, è la seguente: più il cibo è frazionato, più velocemente va a male. 03-04-2010 11:15 USA Cannabis, manifestazioni in decine di atenei: meno dannosa dell'alcool Negli Usa, questo aprile è il mese dedicato alla lotta contro l'abuso di alcool (National Alcohol Awareness Month). E gli studenti di oltre 80 università negli Stati Uniti hanno deciso celebrare questa occasione manifestando per chiedere che gli atenei permettano loro di consumare cannabis piuttosto che spingerli a scegliere l'alcool, sostanza legale utilizzatissima in ogni festa universitaria che si rispetti. Gli studenti distribuiscono volantini che spiegano le diverse conseguenze sulla salute della cannabis e dell'alcool. Come noto, la cannabis non ha mai causato un singolo decesso al mondo, mentre l'alcool ne causa diverse centinaia di migliaia ogni anno. Alla Georgetown University, riporta il quotidiano Washington Post, gli studenti della Law School si sono organizzati di fronte alla loro facoltà. All'università del Maryland, gli studenti terranno conferenze stampa di fronte all'ufficio del magnifico rettore. "Non è uno scherzo", dichiara Zach Brown, studente dell'Università del Maryland. "E' l'ora di smetterla di spingere gli studenti a bere (alcool). E' l'ora che ci permettano di fare la scelta razionale e meno dannosa per la salute, ovvero consumare cannabis invece dell'alcool alle nostre feste". La manifestazione è stata organizzata dall'associazione studentesca Students for Sensible Drug Policy, insieme a Norml e Safer. 03-04-2010 10:09 ITALIA Como, studio: 4.500 dosi di droghe al giorno consumate in città QUASI 4.500 dosi di droga consumate ogni giorno in città. Cannabis, cocaina, eroina, anfetamine, ecstasy sono quelle più assunte, in particolare il fine settimana vede un’escalation di consumi, indistintamente per quanto riguarda le droghe, ma in particolare per l’ecstasy. Sono questi i dati più eclatanti emersi da uno studio che l’Asl di Como ha commissionato all’Istituo di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano, studio che ha portato alla rilevazione di questi dati tramite l’analisi dei prelievi di liquami efettuati in corrispondenza del depuratore cittadino. In pratica, come hanno sottolineato gli analisti Ettore Zuccato e Sara Castiglioni, «il consumatore assume le droghe e ne elimina i residui con le urine, i residui delle droghe arrivano al depuratore con le acque fognarie e vengono poi prelevati i campioni ed analizzati; i quantitativi di residui servono a calcolare i consumi di droghe nella popolazione». L’analisi dei residui è stata efettuata durante tre settimane tra maggio e giugno 2008 e tre settimane a giugno e tre a novembre dello scorso anno. Continua... 03-04-2010 09:45 ITALIA Ru486, prima retromarcia per i neo governatori leghisti Si sgonfia l'altolà alla pillola abortiva Ru486 dei neo eletti presidenti di regione leghisti del Piemonte e del Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia. Dopo che sul caso sono emerse le prime contraddizioni polemiche nella maggioranza, Cota e Zaia hanno frenato: il primo parlando di una posizione "mai in contrasto con la legge", e sostenendo di avere "semplicemente detto che per applicare la 194 bisogna somministrare la pillola in regime di ricovero", il secondo rimandando la questione agli organi amministrativi regionali. L'attacco piú netto è venuto dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha ricordato ai due esponenti del Carroccio che "la campagna elettorale è finita". "Da donna e da madre", di fronte a una sua figlia che volesse abortire pensa che sarebbe "ingiusto impedirle l'accesso a un intervento non cruento". Laconico il ministro della Salute Ferruccio Fazio: "C'è una legge, se la leggano. E anche se sembra ovvio dirlo, tutte le leggi vanno rispettate". A difendere i governatori leghisti è stata il sottosegretario Eugenia Roccella, ma nel Pdl ci sono anche Alessandra Mussolini che ha chiesto il rispetto della legge 194 e Benedetto Della Vedova che ha ammonito il suo partito a non inseguire la Lega nelle "crociate propagandistiche". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, pur rimanendo "contrario idealmente e culturalmente" alla pillola Ru486, ha preso le distanze dalla sortita del Carroccio ed ha precisato che non si opporrà al suo utilizzo "per il doveroso rispetto che ogni Regione ha delle leggi e dei provvedimenti dello Stato". "Anche in Lombardia apriamo la discussione sull'utilizzo della Ru486", ha detto invece il leghista Andrea Gibelli, secondo il quale "La legge 194 è ormai storicamente superata". Prudente, sulla vicenda, l'Osservastore romano: il quotidiano della Santa sede ha riferito delle prese di posizione degli esponenti della Lega, senza peró citare il plauso espresso ieri dal presidente della Pontificia accademia per la vita, monsignor Rino Fisichella. Polemica l'opposizione: Mariapia Garavaglia (Pd) ha accusato Cota e Zaia di "stucchevole esibizionismo a favore della Cei", per la sua compagna di partito Livia Turco i due presidenti di regione "non possono impedire l'arrivo negli ospedali della pillola abortiva Ru486". La capogruppo democratica al Senato Anna Finocchiaro ha commentato: "L'ennesima cagnara senza senso sollevata dalla politica sulla pelle delle donne". "Sulla pelle delle donne - ha replicato Maurizio Gasparri (Pdl) - fa speculazione chi vorrebbe tornare all`aborto fai da te in casa". Ma se da un lato c'è l'estrema destra che con Roberto Fiore (Forza nuova) ha chiesto di ridiscutere la legge 194, il ministro Gianfranco Rotondi ha provato a mettere a fuoco il punto di vista del Governo: "La legge 194 - ha affermato - è un punto di equilibrio, ma piú che difenderla va applicata: deve diventare una legge per evitare l'aborto e non solo per disciplinarlo". E Pier Ferdinando Casini (Udc) ha rimandato la palla nel campo della maggioranza: "La Lega ha una grande forza politica, puó chiedere alla maggioranza di cambiare la legge e se vuole di modificare anche la 194". In un primo momento, Zaia ha tenuto il punto. "Interpreto appieno le parole del Papa, al di là della legge c'è anche una questione etica", dice, ma poi ha edulcorato la sua posizione: "In ogni caso bisogna tener conto che si tratta - come giustamente fa il ministro Fazio - di una terapia che va somministrata in ambiente protetto", ha spiegato, annunciando che sottoporrà la questione "alla commissione medica regionale che ne valuterà condizioni e modalità di somministrazione". 02-04-2010 20:08 ITALIA Staminali cordonali. Possibile donazione in ospedale Cosenza Anche nell'ospedale Annunziata di Cosenza e' possibile donare il sangue cordonale a fini solidaristici. E' quanto riferisce l'Azienda ospedaliera in un comunicato. Nell'Unita' operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Pasquale Pirillo, viene effettuata la raccolta di sangue cordonale. Il sangue cordonale, si afferma nella nota, e' quello che residua nei vasi cordonali e placentari dopo che il cordone ombelicale e' stato reciso. Questo sangue, che normalmente viene scartato insieme alla placenta, puo' essere raccolto, conservato e donato. Il sangue cordonale, ricco di cellule staminali emopoietiche, puo' essere utilizzato per i trapianti, in alternativa al midollo osseo, e per la cura di diverse patologie ematologiche, immunologiche e oncologiche. La donazione, che non comporta rischi ne' per la madre ne' per il neonato (il sangue infatti viene raccolto dopo la nascita del bambino), puo' aiutare a salvare la vita di altri bambini ammalati di malattie del sangue, neoplasie, malattie immunologiche. Le future mamme che vorranno aderire alla donazione, dalla 35/ma settimana di gravidanza potranno rivolgersi ai referenti della Unita' operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia, dottoressa Margherita Tocci e ostetrica Felicina Mazzone. 02-04-2010 11:34 USA Ricerca. In Ohio proposta di legge per vietare la clonazione terapeutica Il senatore repubblicano dell'Ohio Steve Buehrer ha reintrodotto una proposta di legge che i ricercatori speravano di non rivedere più. Il testo propone, tra l'altro, di mettere al bando la clonazione terapeutica umana, ovvero la produzione di nuove linee di staminali embrionali. Un simile testo era stato presentato nel 2007, ma non era mai stato votato in aula. "L'idea è quella di vietare alcune di queste perverse e immorali attività che si mascherano da ricerca scientifica", ha detto Buehrer. La proposta prevede fino a cinque anni di carcere e una sostanziosa multa per chi viola il divieto. "Cercare di vietare tutto ciò che porta il nome di clonazione non ha molto senso quando stai cercando di far crescere la ricerca biomedica nello Stato", ha commentato Debra Grega, presidente del Center for Stem Cell and Regenerative Medicine della Case Western Reserve University a Cleveland. Grega ha sottolineato anche la distinzione fra clonazione riproduttiva, ovvero la creazione di esseri umani, e clonazione terapeutica, che riguarda le cellule utilizzate per scoprire nuove terapie. "Siamo tutti d'accordo che nessuno debba intraprendere la clonazione riproduttiva". 02-04-2010 11:02 ITALIA Zaia: Ru486 è come Ogm. Ministro Prestigiacomo: applicare la legge Il neogovernatore del Veneto, Luca Zaia torna a ribadire il suo no deciso alla pillola abortiva RU486 e lo stop della commercializzazione nelle strutture venete: "Nell'ambito della 194 abbiamo delle grosse perplessita' rispetto alla sperimentazione perche' ci sono stati dei morti", spiega al quotidiano online Affaritaliani.it, "resto contrario dal punto di vista etico". Ma non si va contro la 194? "No", risponde, "stiamo talmente banalizzando la questione che la RU486 rischia di diventare 'l'aspirina' delle minorenni". E conclude: "Interpreto appieno le parole del Papa: al di la' della legge c'e' anche una questione etica. L'ho fatto con l'Ogm, lo faccio anche con questa pillola". Questa la replica del ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ricorda: "C'è una legge, se la leggano. E, anche se sembra ovvio dirlo, tutte le leggi vanno rispettate". In un'intervista a Repubblica il ministro invita tutte le Regioni ad "attenersi alle indicazioni del Consiglio superiore di sanità che prevedono, nel rispetto della legge 194, che la pillola Ru486 venga data in ricovero ordinario fino all'avvenuto aborto". "Quando si assumono ruoli da governatore bisogna rispettare la legge. E io dico che nessuna Regione puo' pensare di poter proibire cio' che e' concesso e regolato dalla 194, che e' una legge nazionale mai abrogata". Cosi' Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente, interviene nel dibattito sull'uso della pillola abortiva in una intervista rilasciata a La Repubblica. "Sono convinta- continua- che anche Veneto e Piemonte assumeranno alla fine decisioni sulle modalita' di commercializzazione e somministrazione della pillola in linea con quanto suggerito dal Consiglio superiore della sanita' nell'interesse della salute della donna". Sulle dichiarazioni dei due neo governatori Zaia e Cota, Prestigiacomo chiude: "E' euforia da vittoria elettorale". "Sulla RU486 va mantenuto fermo il punto di approdo a cui si era arrivati, tenendo conto di molteplici esigenze: e' indispensabile la sua gestione ospedaliera nel rispetto della legge 194". Lo dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. "Altre ipotesi oggi francamente non sono condivisibili - aggiunge - perche' il senso di responsabilita' richiede soluzioni che non spacchino la nostra societa' in modo frontale". Ordine medici: Ru468 compatibile con 194. La pillola abortiva è compatibile con la legge 194 e "chi dice di non volere la Ru486, al di là delle legittime preoccupazioni etiche e morali, mette in discussione la stessa 194" ha detto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Amedeo Bianco. "Il Consiglio superiore di sanità ha stabilito la compatibilità della Ru486 con la 194. Io mi fermerei qua" ha affermato Bianco. "Da qui - ha sottolineato - non si può tornare indietro, salvo mettere in discussione la 194 e non la Ru486". Secondo Bianco, poi, è assolutamente necessario e primario "allargare le tutele" perché, ha spiegato, il rischio "non è tanto la privatizzazione dell'aborto ma il ritorno alla clandestinita". Bianco ha poi annunciato che gli Ordini dei medici si stanno orientando verso un documento sulla Ru486. "La nostra Consulta nazionale ha impostato una traccia di documento che dovrà poi fare tutti i passaggi. Il principio è renderlo coerente con la 194" ha spiegato. "L'orientamento è: attenzione a normazioni molto perentorie e categoriche; va salvaguardato il rapporto medico-paziente e la sfera dell'autonomia e della responsabilità", ha riferito Bianco. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------