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Celebriamo la Santa Messa alle ore 8,30 e 10 in S. CROCE e alle ore 11.30 in S. PAOLO
PREPARIAMOCI alla Liturgia della Parola del 25 Settembre 2011
XXVI DOMENICA del TEMPO ORDINARIO - Anno A - II settimana del salterio
O Padre, sempre pronto ad accogliere pubblicani e peccatori
appena si dispongono a pentirsi di cuore,
tu prometti vita e salvezza a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia:
il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola
e ci doni gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura (Ez 18,25-28)
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere
se stesso.
Dal libro del profeta Ezechiele
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque,
casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la
vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa
di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e
compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto,
si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non
morirà».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
(Sal 24)
Rit. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Seconda lettura (Fil 2,1-11)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.
Dalla Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche
conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito,
se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena
la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia. (Gv 10,27)
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo (Mt 21,28-32)
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti
nel regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del
popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al
primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi
andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero:
«Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi
passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla
via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore
SAGRA DI SANTA CROCE
ria scuola diventerebbe davvero un patrimonio condiviso della
comunità.
SABATO 17 ore 21 serata giovani
Una situazine sociale
ed economica preoccupante
VEGLIA INSIEME TRA CANTI E TESTIMONIANZE DELL'ESTATE:
GMG A MADRID, ESPERIENZA DEL CLAN A
L'AQUILA, CAMPEGGIO A FERNAZZA E
CAMPO IN MADAGASCAR.
A SEGUIRE MUSICA DAL VIVO
GIOCHI E GRANDE ABBUFFATA
DOMENICA 18
S. MESSA
ALLE ORE 11,00 IN SANTA CROCE
Appuntamento con la tradizionale
“VENDITA TORTE”
(il ricavato è per le necessità della parrocchia)
ALLE 13 PRANZO IN ORATO
ORATORIO
(Per prenotazioni rivolgersi a:
Raffaella 3295330123 o Adriana 0522 511066
entro mercoledì 14)
Vi aspettiamo al….
POZZO DEI DESIDERI …
con tanti tanti premi!!!
Esercizi spirituali
e assemblea parrocchiale
Chiedo a tutti i parrocchiani di lasciarsi coinvolgere
con coraggio in questo momento di preghiera e di
condivisione che va dal pomeriggio di sabato
29 ottobre a martedì 1° novembre
con don Paolo Squizzato.
Le iscrizioni terminano domenica 25 settembre.
Don Davide
PASSAPAROLA: vuoi insegnare anche tu?
L’attività d’insegnamento è stata svolta, su base esclusivamente volontaria, da 12 persone; le altre attività: informatica,
cucito, lingue diverse dall’italiano, educazione sanitaria, da 6
persone.
sono stati suddivisi su 3 livelli: principiante, intermedio, avanzato, della durata di 4 ore settimanali su 2 giorni, il lunedì e il
giovedì; le altre attività, generalmente di due ore settimanali,
si sono svolte nella giornata del mercoledì.
La scuola apre alle ore 9,30 e li chiude alle ore 22
i corsi dell’anno scolastico 2011/2012 inizieranno giovedì 15
settembre: se persone della parrocchia, meglio tante, volessero unirsi a noi nell’attività di insegnamento, questa straordina-
La diseguaglianza sociale in Italia sta raggiungendo livelli da record,
con il 20% delle famiglie più ricche che detiene quasi il 40% del
reddito nazionale, mentre il 20% delle famiglie più povere ha solo
l'8% del totale: 5 volte meno!. Non sorprende quindi che 1 bambino
su 4 nel nostro paese viva in famiglie povere, il che fa dell'Italia uno
dei paesi con il tasso di povertà infantile più alto d'Europa!
A peggiorare le cose ci ha pensato la crisi economica, che si è
maggiormente abbattuta sui giovani mettendoli davanti a un bivio: o
la disoccupazione o la precarietà assoluta. Milioni di lavoratori sono
stati negli anni esclusi dal mercato del lavoro e lasciati senza i diritti
fondamentali e senza alcuna protezione sindacale: se si ammalano
o se fanno un bambino, non vengono pagati o peggio perdono il lavoro. In più il Presidente dell'INPS ha lanciato l'allarme sulle future
pensioni dei precari, dicendo che la loro inadeguatezza potrebbe
generare un vero e proprio "sommovimento sociale".
Ma il cambiamento è possibile. La legge europea obbliga gli stati
membri a proteggere i lavoratori dall'abuso di impieghi temporanei,
e la Commissione europea ha chiesto recentemente al nostro governo di garantire a tutti i lavoratori gli stessi diritti e protezioni sociali. Il Tribunale di Genova ha creato un importante precedente, riconoscendo i diritti degli insegnanti precari e condannando il governo per la violazione della normativa europea contro la disparità di
trattamento.
Sabato 17 e Domenica 18 SETTEMBRE
nelle nostre due comunità ci sarà la
RACCOLTA di Generi Alimentari
per le famiglie bisognose
del nostro quartiere
Il vero “attacco” alla famiglia
Mi pare che ci siano molti politici che si fanno belli della parola
"famiglia" (cara alla Chiesa) ma in realtà per promuovere la famiglia non facciano nulla, anzi con i loro comportamenti privati e
pubblici la attaccano ogni giorno. Mi aspetterei dure parole da
chi ha il compito di stigmatizzare questi comportamenti. Voglio
quindi invitare tutti, e la Chiesa in particolare, a sostenere comportamenti e misure giuste in campo economico. Si parla di norme fiscali a favore della famiglia: ma cosa significa? Reintrodurre
la fascista tassa sul celibato? Oppure 100 euro in meno per ogni
anno di matrimonio?
Temo che la legge fatichi a interferire nel campo dei sentimenti e
dei sacramenti. Più facile favorire più di ora chi ha dei figli. Condivido le critiche che hai rivolto alla scelta di ridurre del 20% le
detrazioni per figli a carico soprattutto perché i poveri con due figli pagheranno 320 euro in più, i ricchi 80
euro in più e ai ricchissimi… nessun aumento di tasse! Da "Meno
tasse per tutti" a "Più tasse per i poveri (molte di più se hanno
dei figli)". Idem per i single.
E non è la prima volta che "mettono le mani nelle tasche degli italiani": giàdal 2008 la ritenuta sui miei prestiti a due cooperative
(di cui una di solidarietà) è passata dal 12,5 al 20% (+ 60%) e il
fiscal drag (dal 2008 a oggi) si è mangiato parte dei nostri stipendi (ma di più a chi ha dei figli: a ridaiie!).
Sono meno sdegnato per il fatto che il contributo di solidarietà
non tenga conto dei figli: è così da 15 anni e non penso che il ceto alto (oltre i 90.000 euro) abbia bisogno di tale aiuto anche
perché già la scuola pubblica vale circa 8.000 euro a figlio.
Sento ancora sbandierare il "quoziente familiare" quando il Forum delle Associazioni familiari ha riconosciuto che è iniquo: bisogna invece puntare a difendere le attuali detrazioni e assegni
familiari e proporre di raddoppiarle (o triplicarle).
È questa l'unica modalità equa, che potrebbe trovare l’appoggio
dei sindacati, di politici onesti e di persone di buon senso, in
quanto tiene conto delle
esigenze sia di chi ha figli sia di chi ha un reddito basso. Sì, perché mi pare che si parli solo di figli e mai di poveri.
Un'altra soluzione: il mio primo parroco vedeva nei "macchinoni"
una manifestazione di lusso poco evangelica: triplicare il bollo
sulle autovetture di grossa cilindrata (1.500 cc?) colpirebbe sicuramente anche gli evasori.
Gianfranco Bertani
Il rischio della carità
Il messaggio e l’eredità di
don Luigi Guglielmi a 15 anni dalla morte
Giovedì 22 settembre 2011, ore 19.30 – 22.00
Oratorio “Don Bosco”, via Adua 79 – Reggio Emilia
Serata di presentazione del libro: L. Guglielmi, Il rischio della
carità. Scritti scelti 1989-1996, Edizioni S. Lorenzo
Programma
Gli scritti di don Luigi Guglielmi (Daniele Gianotti, curatore del
volume)
Don Gigi: parrocchia, liturgia e musica, carità, missione
Interventi, filmati, testimonianze
Don Gigi: l’amico e il testimone di una Chiesa povera, orante,
serva (Mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, già compagno di studi di don Luigi)
Momento di fraternità
Referendum: Il diritto di scegliere
Sono evidenti a tutti le condizioni sociali, economiche e politiche del nostro Paese, come pure la forte perdita di credibilità
delle istituzioni, e il loro allontanamento dai cittadini.
Le questioni sono gravi, complesse e non facilmente risolvibili,
ma certamente una delle cause su cui è prioritario intervenire
è la legge elettorale, definitivamente denigrata con la qualifica
di “porcata”dai suoi stessi autori.
Per questa ragione è stata richiesta la sottoscrizione del Referendum per abrogare la legge Calderoni che, ripristinando il
“Mattarellum”, solleciti il Parlamento a sostituirla per tornare
ad un sistema elettorale rispettoso dei diritti dei cittadini e coerente con una democrazia bipolare.
Romano Prodi ha dichiarato: “Di fronte alla grave crisi economica e sociale che scuote il mondo e l’Europa, l’Italia appare
più fragile e a rischio anche perché il Parlamento e i parlamentari non sembrano disporre agli occhi dei cittadini della
pienezza della legittimità e di quel rispetto dei quali oggi ci si
sarebbe bisogno”
Per firmare ci si può recare presso le segreterie degli uffici
comunali. A Reggio Emilia:presso la segreteria generale del
Comune in piazza Prampolini,1 tutti i giorni dalle 9 alle 13
martedì e giovedì dalle 15 alle 17 sabato dalle 9 alle 12,30
DOMENICA 18 SETTEMBRE RACCOLTA DI
DENARO A FAVORE DELLE POPOLAZIONI
DEL CORNO D’AFRICA COLPITE DALLA
CARESTIA
RIAPRE LA SCUOLA: Chiamati a educare
Domani comincia la scuola! Che classi mi troverò di fronte? Spero
siano tranquille, faccio sempre più fatica a sopportarle. Quest’anno
poi avevo proprio pensato di fare delle cose appassionanti in classe. Ma come farò? Non ci sono nemmeno i soldi per le fotocopie,
meno ore, niente laboratorio, insegnanti che invecchiano, poche
uscite. E poi i ragazzi e i genitori hanno anche il coraggio di incolpare me perché non sono all’altezza, non li coinvolgo… Beato davvero
don Luca lui sì che è libero di fare quello che preferisce ed ha le
famiglie dalla sua” (Luisa, prof di italiano).
“Ieri con la Messa in Ghiara è cominciato il nuovo anno pastorale. Il
Vescovo ha di nuovo insistito sull’educazione e i giovani. Io
quest’anno non so più cosa fare. Pochi ragazzi e zero voglia di ascoltarmi. E gli educatori ... vedremo chi continua. Ah, beata davvero Luisa, la prof. di italiano, lei sì che incontra i ragazzi tutti i giorni e
a scuola rimangono anche attenti. Io poi ho tre oratori, altri due incarichi, il parroco anziano, Messe e riunioni, dove lo trovo il tempo...?” (don Luca, prof di religione).
Potrebbero essere questi i “flussi di coscienza” che passano in questi giorni nella mente dei nostri due personaggi, la prof Luisa e il
giovane prete Luca ...
La situazione della scuola italiana si presenta come oggettivamente
non facile. Le difficoltà le conosciamo tutti. Quelle solite, legate alla
difficile arte di insegnare ai giovani. Quelle più recenti, dovute in sostanza al drastico calo delle risorse disponibili. Quelle legate al
mondo di oggi, dove le parole che diciamo come educatori vengono
smentite in modo potente e quotidiano dallo stile di vita degli adulti.
Nelle parrocchie, poi, le fatiche che il nostro don Luca ha riassunto
in breve ci sono tutte. Calo dei preti, specie giovani, una pastorale
raramente capace di essere davvero attenta ai ragazzi, di inserirsi
sulle lunghezze d’onda di giovani che appaiono spesso “altrove”. E
nel bel mezzo di questo quadro d’insieme, risuona oggi, potente ed
inattesa, una parola: “Chiamati ad educare!”. E dà un taglio secco a
analisi, lamentele, teoremi.
È anche il titolo della giornata diocesana degli operatori pastorali
del 18 settembre e si lega al tema pastorale scelto dai Vescovi italiani per questo decennio.
“Il brutto della vita è che non ci sono istruzioni”, dice Leo, il protagonista di un recente romanzo di successo per adolescenti (Alessandro D’Avenia, “Bianca come il latte rossa come il sangue”). È vero,
e noi studiamo proprio per “imparare la vita”, educhiamo per capire
chi siamo e chi è il nostro Dio, e la qualità cristiana di un insegnante
o educatore credo si concretizzi proprio nel donare agli altri come
testimoni le ragioni della speranza e qualche bussola di riferimento.
Chiamati ad educare, dunque, anche per dare un seguito alla ricchezza del percorso della nostra diocesi alla Gmg di Madrid e alla carica che questo evento ha lasciato in tanti dei nostri gruppi di giovani.
Credo che un'altra parola di Gesù risuonasse altrettanto forte e inaspettata fra le folle, quasi nel deserto di un mondo che pensa e pensava in modo opposto: “Beati i poveri!”. E, forse, proprio la povertà
di mezzi e di significatività che oggi tutti sperimentiamo può aiutarci
a renderci conto delle esigenze più autentiche e essenziali del nostro educare, la relazione vera con i giovani e con Dio. Può aiutare
tutti ad accorgerci della “fame” di senso dei nostri ragazzi, dei pozzi
dove si dissetano e del bisogno comune di riscoprire sempre più la
fonte e la gioia della nostra chiamata, la vocazione educativa.
don Francesco Avanzi
CALENDARIO LITURGICO
Liturgie nella Chiesa della SANTA CROCE
Ore 17.00 Adorazione Eucaristica
Ore 18.30 S. Messa Intenzione:
defunto Giorgio Gatti
Sabato 17 Settembre
Stimmate di san Francesco
Domenica 18 Settembre
XXV DOMENICA DEL T. O.
I settimana del salterio
Lunedì 19 Settembre
San Gennaro
Martedì 20 Settembre
Santi Andrea Kim, Paolo
Chong e compagni
Mercoledì 21 Settembre
San Matteo
Giovedì 22 Settembre
Sant’Ignazio da Santhià
Venerdì 23 Settembre
San Pio da Pietrelcina
Liturgie nella Chiesa di SAN PAOLO
Ore 8.30 S. Messa
Ore 11.00 S. Messa Intenzione:
per i preti defunti della nostra comunità:
don Gianni Bigi, don Vittorio Chiari,
don Guido Riva, don Felice Iotti
Ore 18.45 S. Messa Intenzione:
defunti Teresa e Giuseppe Vacondio,
defunti della famiglia Villani
Ore 18.45
Liturgia della Parola e Comunione Eucaristica
La Messa oggi si celebra solo in SANTA
CROCE
Ore 18.45
Liturgia della Parola e Comunione Eucaristica
Ore 18.45 S. Messa
Ore 18.45
Ore 18.45 S. Messa
Liturgia della Parola e Comunione Eucaristica
Ore 18.45
Ore 18.45 S. Messa a casa di Giulia e
Liturgia della Parola e Comunione Eucaristica
Gioconda Carmeli (Viale Ramazzini 7)
Ore 18.45
Ore 18.45 S. Messa Intenzioni:
defunta Annamaria Grossi Liturgia della Parola e Comunione Eucaristica
Ore 16.30 Matrimonio di
Luca Pelati e Laura Caselli
Sabato 24 Settembre
Vergine Maria della Mercede
Ore 17.00 Adorazione Eucaristica
Ore 18.30 S. Messa Intenzione:
defunta Emma
Ore 8.30 S. Messa
Domenica 25 Settembre
Ore 10.00 S. Messa, Battesimo di
XXVI DOMENICA DEL T. O.
Matteo Ferando Artese, Menka Leo,
II settimana del salterio
Ore 11.30 S. Messa Intenzione:
defunto Enrico Forti
Pietro e Laura Gualtieri
È possibile celebrare l'eucaristia nelle case: il lunedì a Santa Croce e il giovedì a San Paolo.
È l'occasione se ci sono ammalati nelle case e per chiamare amici e vicini per pregare assieme nei quartieri.
DIARIO DELL’UNITÁ PASTORALE
Lunedì Ore 21 in San Paolo e in Santa Croce
19 Settembre
ASCOLTIAMO LE LETTURE DI DOMENICA PROSSIMA
COMMENTO ALLE LETTURE DI OGGI
Chi in questi giorni ha occasione di passare in una "agenzia per
il lavoro" - ce ne sono più di venti nella nostra città - avrà modo
di incontrare persone eterogenee per età, etnia, condizione sociale, accomunate dall'attesa di essere chiamate. E chi tra di noi
ha perso il lavoro o è in cerca di un'occupazione - e siamo in
tanti - sa bene cosa significa rimanere lì, presentare un curriculum e aspettare di essere inseriti in una lista di collocamento:
"Forse... Tra quanche settimana... Ripassi...".
Un vangelo familiare, quindi, per molti di noi, in questi giorni: "Il
regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba a
prendere a giornata lavoratori per la sua vigna" (Mt 20, 1).
Un denaro. Potremmo dire che è il minimo sindacale, il corrispettivo per sfamare una famiglia per un giorno. Un giorno è
scandito dalle ore, così come la nostra preghiera: l'alba, l'ora
terza, poi sesta, nona, il vespro. E ad ogni ora c'è sempre qualcuno disoccupato, come ad ogni ora sono invece occupate le
sedie delle sale d'attesa delle agenzie per il lavoro.
Fino alle cinque del pomeriggio, l'ultima ora lavorativa: "Perché
ve ne state qui tutto il giorno senza fare niente?" (Mt 20, 6b). Ri
sposta ovvia, ma non scontata: "Perché nessuno ci ha presi a
giornata" (Mt 20, 7a). E questo padrone, mentre continua a chia-
mare gente durante tutto il giorno, continua anche a promettere che a
tutti darà "quello che è giusto". A sera, magnanimità e munificenza
con quelli dell'ultima ora fanno sperare un salario maggiore per chi
ha "sopportato il peso della giornata e il caldo" (cfr Mt 20, 12). Ma "Oracolo del Signore: i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre
vie non sono le mie vie" (Is 55, 8); così, quelli che hanno lavorato
un'ora sola vengono pagati come quelli che, tra noi, erano lì dall'alba
a sopportare la fatica dell'intera giornata. Si può sapere che giustizia
è mai questa? Che formazione giuridica ha questo padrone? E poi:
dove va a finire la competitività meritocratica? Possibile che il padrone non si accorga che, così facendo, il primo a perderci è proprio lui?
Amico, non ti faccio torto: abbiamo pattuito un denaro, ma io voglio
dare anche a quest'ultimo quanto a te" (cfr Mt 20, 13-14).
Il senso di questa giustizia distributiva e livellante – decisamente
troppo distante dai nostri pensieri legati al merito -, questa decisione
unilaterale del padrone della vigna, dovrebbe colmarci di stupore e
lasciarci senza parole; invece l'invidia ci annebbia la mente, fino a
farci dimenticare le ore passate sulle sedie della sala d'attesa di
un'agenzia interinale. Chiaro, allora, nella sua fermezza l'invito di Paolo: "Comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo" (Fil 1, 27a),
perché la giustizia di Dio ha un nome: si chiama "misericordia".
Antonio Burani