Migliaia di persone radunate a Villa Park per il funerale dell`Imam W

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Migliaia di persone radunate a Villa Park per il funerale dell`Imam W
Migliaia di persone radunate a Villa Park per il funerale dell’Imam W. Deen
Mohammed, testimoni dei suoi insegnamenti
Di Margaret Ramirez e Noreen Ahmed-Ullah, Corrispondenti del Chicago Tribune
12 Settembre, 2008
Sollevando la bara d’argento con il corpo dell’Imam W. Deen Mohammed, i circa 8.000 musulmani
radunati giovedì per il rito funebre all’aperto hanno pregato ad una sola voce, “Allahu Akbar, Dio è
grande!”
Quest’evento importantissimo, per dare l’ultimo saluto a uno dei più notevoli leader musulmani
della nazione, è incominciato con il cordoglio. Ma quando il corpo del loro leader era già stato
sepolto, la folla eterogenea di musulmani diceva che le vecchie divisioni sembravano sanate e
almeno per un giorno, loro erano stati messi insieme dall’uomo che aveva speso la vita cercando di
unirli.
“Sono qui oggi per la sua eredità…. Lui mi ha condotto personalmente fin dove mi trovo oggi,” ha
detto l’Imam Siraj Wahhaj, leader spirituale della moschea Al-Taqwa a Brooklyn, New York. “Era
molto importante per l’Islam in America. Non c’è dubbio. Lui rappresenta il ponte dall’antica
Nation of Islam all’Islam ortodosso”.
Mohammed, 74 anni, era il figlio del defunto leader della Nation of Islam Elijah Muhammad. Nel
1975, coraggiosamente ha denunciato gli insegnamenti nazionalisti afroamericani del padre ed ha
convertito migliaia di afroamericani all’Islam tradizionale. E’ diventato noto come pioniere per la
sua franchezza nell’integrare la religione musulmana con l’identità americana. Una delle sue
preoccupazioni principali era d’unire le comunità afroamericane con quelle musulmane immigranti.
La sua morte, annunciata martedì, è sopraggiunta a causa di una cardiopatia e complicazioni con il
diabete.
Nel 1977, la sua riforma religiosa ha spinto il Ministro Louis Farrakhan a separarsi dalla comunità
di Mohammed e a rianimare la Nation of Islam con i suoi insegnamenti originali sulla superiorità
afroamericana. I due uomini sono stati rivali feroci per quasi 25 anni, ma si sono riconciliati nel
1999.
Giovedì, alla sepoltura, Farrakhan ha chinato il capo e ha pregato mentre la bara veniva posta sotto
terra. Ha parlato brevemente, esortando i seguaci di Mohammed a continuare il suo lavoro.
“Tenetevi stretti alla corda di Allah e non siate disuniti” - ha detto - aggiungendo che Mohammed,
“ci ha dato tanto.”
I leader delle comunità hanno stimato che migliaia di musulmani di ogni età ed etnia si sono recati
alla Fondazione Islamica di Villa Park per la cerimonia. Vedendo pullman e macchine stipate nei
parcheggi e sui marciapiedi, gli organizzatori hanno deciso di tenere il rito religioso all’aperto, su
un prato grande quanto un campo di calcio.
Samia van Hattum, 30 anni, del New Mexico, ha contato le targhe delle macchine di almeno 18
stati nel parcheggio della moschea, un segno della dimensione nazionale raggiunta dalla comunità
islamica di Mohammed.
Sherman Jackson, un professore di studi islamici all’Università del Michigan ad Ann Arbor, dice
che la moltitudine riflette l’influenza di Mohammed. “E’ la misura di quest’uomo ed il livello di
riconoscimento che gode a 360 gradi” ha detto.
Per assistere al rito religioso, Kishla Porter-Lang, 34 anni, ha guidato tutta la notte dal Maryland
con suo marito, Tariq Lang, 44 anni. Tariq Lang aveva 11 anni quando la sua famiglia è passata
dagli insegnamenti della Nation of Islam a quelli dell’Islam tradizionale.
In tutto sono circa 100.000 persone che con Mohammed sono arrivate all’Islam tradizionale,
afferma Tariq Lang.
Dal 2001, l’11 settembre è diventato un giorno “da star male, per i musulmani”, afferma Lang.
“Ora è un giorno per essere orgogliosi”, ha detto guardando i fedeli che pregavano sul prato fuori
della moschea. “Oggi la gente è qui e non si nasconde”, ha continuato.
Nel 1975, Mohammed è succeduto al padre come capo della Nation of Islam, un movimento
religioso che mescola il nazionalismo afroamericano con la fede islamica. Immediatamente ha fatto
delle riforme per portare i suoi seguaci all’Islam più ortodosso.
Come leader, ha trasformato l’organizzazione, ha istruito i membri sul Corano, e su come prostrarsi
in preghiera per terra come musulmani in tutto il mondo. Ha messo fine all’esclusione razziale ed
ha anche detto che i bianchi potevano aggregarsi a loro.
Nell’ultimo decennio della sua vita, Mohammed si è concentrato di più sul suo ministero senza
scopi di lucro, attraverso il progetto “The Mosque Cares” (La Moschea s’interessa), che ha sede
nella periferia sud di Hazel Crest. Ha anche lavorato per costruire rapporti interconfessionali,
incontrandosi con cristiani ed ebrei.
Mohammed è stato sepolto al Cimitero Mt. Glenwood in Glenwood, a pochi passi dalla tomba di
suo padre, Elijah Muhammad. Dopo le preghiere, e gli omaggi della gente che buttava un
mucchietto di terra sulla bara, tanti si sono fermati a pregare davanti alla tomba di Elijah
Muhammad.
Tanti come Yusuf Muwwakkil, 64 anni, da Atlanta, ha detto che la presenza di Farrakhan al rito ha
rappresentato un momento storico di riconciliazione tra i due gruppi frantumati dalla Nation of
Islam di Elijah Muhammad. “Questa è una bella cosa”, ha detto.
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