La stratigrafia archeologica in Italia tra XIX e XX secolo

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La stratigrafia archeologica in Italia tra XIX e XX secolo
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La stratigrafia archeologica
in
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Italia tra XIXiaemeXX secolo
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02.
e Giacomo Boni
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Giacomo Boni
Giacomo Boni
(1859-1925)
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Biografia essenziale
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Nasce a Venezia nel 1859
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Formazione da architetto
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1890, ispettore dei monumenti della Direzione
generale
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delle Antichità e Belle Arti
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• 1898, dirige gli scavi del Forom
romano
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• 1899, scopre il lapis niger
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• 1903, scavo del campanile
di S. Marco a Venezia
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ogli scavi del Palatino
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• 1907, dirige anche
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• 1914, a Tripoli
per esaminare le fondazioni dell'arco di
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Marco Aurelio
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wsi ammala per la prima volta
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• 1915,
w
•©1923, nominato senatore durante il regime fascista
•
•
•
L’epoca in cui visse Boni
Vittorio Emanuele III (sn)
Benito Mussolini (ds)
Italia post-unitaria
Prima guerra mondiale
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Avvento del Fascismo
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Contesto culturale
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• Contrapposizione tra archeologi
militanti e
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archeologia filologica,
sorta nell’ambito
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degli studi storico
o -artistici
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• Figura a
professionale
dell’archeologo
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Boni, uomo di cultura
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• Rapporti con il mondo manglosassone
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• Circoli culturali inoItalia
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Due opposte visioni del restauro
• John Ruskin (1819-1900)
critico d’arte e poeta
inglese
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• E. E. Viollet-le-Duc
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(1814-1879)
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architetto
do francese
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Due opposte visioni del restauro
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Il restauto che
riporta
Il “restauro romantico”
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il monumento
a uno
che lascia il
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stato
di perfetta
monumento nel suo
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completezza, in
stato di
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aderenza a quelle che
conservazione, senza
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potevano essere le
cancellare le tracce
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scelte stilistiche del
del tempo, c
immerso
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progettista, creatore
nella cornice
della
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dell’opera.
natura.
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Boni e il regime fascista
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Boni aderì all’ideologia
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fascista negli ultimi anni
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della sua vita, lasciandosi
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forse affascinare dal
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richiamo ai miti di della
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grandezza di Roma,
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all’epoca usata
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ampiamente dalla
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propaganda politica.
Fu
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ra disegnare
proprio Boni
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. poi diverrà il
quellowche
ww del partito: il
simbolo
©fascio littorio.
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Boni 1901
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”Importa non giudicare subito, per non alterare
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anche inavvertitamente, con una selezione
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o è portato
artificiosa, gli elementi analitici; d
l'uomo
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ad apprezzare e ad aver cura
anzitutto di ciò
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mesplorazioni
che capisce, mentre nelle
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archeonomiche bisogna
o tenere conto esatto
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onon si capisce affatto,
anche di ciò che
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h di non capire, finché il
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accontentandosi
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complesso
degli elementi di scienza positiva
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raccolti
sia tale da far luce da sè dove prima
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©erano tenebre o barlume indistinto.”
Metodo Boni
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t è di una
Il metodo adottato da Boni
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i à, soprattutto per
sorprendente modernit
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quanto riguarda
o la tecnica e la procedura
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dello scavo
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Metodo Boni
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- mantenere i bordi
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oscavo sempre
dell’area di
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o ordine, per
in perfetto
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o la presenza di
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evitare
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a reperti inquinanti, cioè
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non pertinenti al contesto
“Giova esaurire , per
quanto è possibile,
l’esplorazione di uno
strato di allontanare
dall’orlo dello scavo le
terre smosse e i
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frammenti diversi che
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potrebbero generare
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confusione
…
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indagato
Metodo Boni
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- ripulire
“… e di non passare al
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accuratamente
la
taglio di uno strato
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superficie
esposta
inferiore senza
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e
con la cazzuolina
averne prima
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inglese, trowell, per
raschiato e
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poter identificare i
diligentemente o
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nuovi strati da
spazzolato c
la
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scavare
superficie
e averla
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lavata
w con una
©spugna…”
Metodo Boni
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e
- raccolta dei materiali
“Di ciascuno strato
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onello strato,
contenuti
vanno scomposte le
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conovaglio a mano, al
zolle, e separati i
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e
materiali caratteristici, msetaccio con o senza
a
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acqua
mediante accurata g
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tritatura, vagliatura
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asciutta o lavaggio
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fatto col
crivello entro
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una
w tinozza
©d’acqua…”
Metodo Boni
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e
- conservazione
dei
“…avvolgendo in carta
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materialilin
solida i frammentini
o sacchetti,
o recante
ciascuno
più minuti e
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le
’indicazione dello
chiudendoli in speciali
cassette, con tutte le iamstrato di provenienza,
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stoccaggio in
indicazioni
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cassette,
topografiche eeo
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documentazione dei
altimetriche
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a ”
reperti al momento
necessarie.
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del rinvenimento, con
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fotografie e disegni
Metodo Boni
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“Ogni serie di queste cassette
[contenenti i
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reperti] rappresenta
un’opera in più volumi
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e il complesso
odella serie costituisce
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l’archiviorstratigrafico
dell’esplorazione
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compiuta.
”
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Valutazione complessiva
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- Per lo scavo: anticipazione del valore della
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sezione e dei testimoni (tipo Wheeler
),
la
cura
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nel raccogliere e registrare i materiali,
anche
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quelli più minuti e di naturaeorganica, la pulizia
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della superficie degli strati.
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- Per l'edizione: l'accuratezza
dei disegni delle
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sezioni e delle
descrizioni.
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- A livello ateorico:
la valenza delle ipotesi,
. di un esperimento irripetibile quale è
nell'ambito
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lo scavo, come anticipazione dei concetti della
©New Archaeology.
Gli scavi nel Foro romano
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Veduta del Foro romano
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• Planimetria dell’area
degli scavi Boni nel
settore antistante la
Curia
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Pianta dell’area centrale
del Foro Romano, 1900
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Sezioni
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Foto zenitale
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Gli scavi presso la Colonna Traiana
• Sezione dello scavo
Boni alla base della
Colonna Traiana
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Bibliografia di riferimento
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- G. Boni, Il metodo negli scavi archeologici,
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Nuova Antologia, 94, serie 4°, 1901,
pp.
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o
- C. Michelini, Dalla lezionemdi
etRuskin agli scavi
a, in S. Settis (a cura di),
del Foro: Giacomo Boni
i
gdall'Unità al Novecento,
o
L'archeologia italiana
l
o
Ricerche di Storia
e dell'Arte, 50, 1993, pp. 53-61
h
cGiacomo Boni, gli scavi di S. Maria
r
- A. Augenti
,
a
.
Antiqua
w e l'archeologia medievale a Roma
w
w
all'inizio
del Novecento, Archeologia Medievale,
©27, 2000, pp. 39-46