via crucis 2014 - suore di don orione

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via crucis 2014 - suore di don orione
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INTRODUZIONE
La Via Crucis rinnova, in chi la compie, il ricordo dei dolori che patì il Divin Salvatore nel tragitto
dal pretorio di Pilato, dove fu condannato a morte, fino al Calvario, dove fu crocifisso (cfr EI, 13).
Fu proprio sul Calvario che Don Orione imparò ad amare i fratelli facendo sua la sete di anime di
Cristo stesso: “Dalla croce, Cristo grida: Sitio! – Terribile grido di arsura che non è della carne,
ma è grido di sete delle anime, ed è per questa sete delle anime nostre che Cristo muore”.
Per rivivere il mistero della croce molte sono le modalità e gli schemi con i quali si può compiere.
In preparazione al Centenario di Fondazione, l’equipe di liturgia vuole proporre alle comunità uno
schema composto da tre elementi: il brano biblico che ci riporta alla scena evangelica, la parola di
don Orione che ci aiuta a percorrere la via della croce con particolari accenti carismatici della
spiritualità delle PSMC e le orazioni finali. tratte dal messale romano, che racchiudono i sentimenti
e i desideri che nascono dal silenzio meditativo di ogni stazione.
Pregando la Via Crucis nel contesto di questa seconda tappa del cammino verso il Centenario,
potremo riscoprire l’inno alla Croce di don Orione anche nei nomi di tante nostre consorelle passate
alla resurrezione e ancora in vita. Don Orione era solito “dare il nome” alle Piccole Suore
Missionarie della Carità per esprimere la sua paternità spirituale e carismatica. Insieme al prenome
di Maria, per ricordare la “Madre e celeste Fondatrice”, a molte suore aggiunse una prerogativa o un
frutto della croce, non per un semplice richiamo alla penitenza, ma per continuare a trasmettere
quella vita piena, in abbondanza, ricevuta con il Battesimo e nella vocazione di PSMC.
Riportiamo i nomi delle PSMC:
Il mistero della Croce: Misterium Crucis, Fides Crucis, Spes Crucis, Charitas Crucis,
Misericordia Crucis, Passio Crucis, Salus Crucis, Sapientia Crucis, Signum Crucis, Via Crucis,
vita Crucis, Gloria Crucis, Corona Crucis.
I frutti della Croce: Gaudium Crucis, Gratia Crucis, Laetitzia Crucis, Ardor Crucis, Beatitudo
Crucis, Consolatio Crucis, Di Vitia Crucis, Dulcedo Crucis, Pax Crucis, Perfectio Crucis.
Gli atteggiamenti della Croce: Abnegatio Crucis, Amor Crucis, Confidentia Crucis,desiderium
Crucis, Devotio Crucis, Mortificatio Crucis, regina Crucis, Serva Crucis, Suavitas Crucis,Virtus
Crucis, Auxilium Crucis, Viventia Crucis.1
“Oggi è Venerdì; fate la Via Crucis, fatela con spirito di vera pietà e di penitenza; la farete tutti i
venerdì per penetrarvi al cuore e le ossa dello spirito di penitenza, cercando di sentire il grande
amore da cui era infiammato il Cuore di Nostro Signore, quando faceva la Via dolorosa della Croce.
Facciamo bene la Via Crucis, cerchiamo di penetrare bene i misteri della Passione di Gesù, diamo a
Lui tutta la nostra vita, Ha tanto sofferto!… Ed è morto per noi!”…(Parola vol. I, p 123-124)
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Cfr. sito Don Orione .org
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I STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 10-14
[Pilato] sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato [Gesù] per invidia. Ma i sommi
sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replicò: "Che farò
dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!".
Ma Pilato diceva loro: "Che male ha fatto?". Allora essi gridarono più forte: "Crocifiggilo!". E
Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Meditazione
Dopo l’agonia ed il sudore di sangue, dopo la sua preghiera nell’orto degli ulivi, voi lo vedete
passare da Anna a Caifa – Anna suocero di Caifa, che era in quell’anno Sommo Pontifice –
passare da Caifa a Pilato, da Pilato ad Erode, da Erode nuovamente a Pilato, paziente, silenzioso.
Gesù taceva “Jesus autem tacebat!... ”
Gli sputarono in faccia, lo schiaffeggiarono, lo ricoprirono di una veste bianca, di un rosso
mantello, lo coronarono di spine, gli posero in mano una canna… Jesus autem tacebat!
Lo trascinarono per le vie di Gerusalemme, dove pochi giorni prima era passato trionfante,
in quello stato miserando; con quelle vesti che lo facevano giudicare per pazzo, e questo per
togliergli la vita dell’onore, per toglierli la stima e l’amore del popolo che prima lo portava in
trionfo. Jesus autem tacebat! Disse una sola parola a colui che gli diede uno schiaffo nel tribunale
di Caifa: “Se ho parlato male, il giudice deve giudicare: se bene, perché mi percuoti? Ma poi a
tutto il resto, a tutti gli insulti, Gesù rispondeva col silenzio: “Jesus autem tacebat!”
Rispose a Pilato: il regno mio non è di questo mondo; se fosse di questo mondo il mio
regno, certo i miei ministri lotterebbero, perché non fossi dato in potere dei Giudei; ma adesso il
regno mio, non è di quaggiù.
Rispose a Caifa: Perché m’interroghi? Io niente ho detto in segreto; interroga quanti
udirono quel che parlai loro; ecco, quelli sanno quel che ho detto (Parola di don Orione, vol. I, p.
151 – 152; 6 settembre 1918).
Preghiamo
Infondi in noi, o Padre, la sapienza e la forza del tuo spirito, perché camminiamo con Cristo sulla
via della croce, pronti a far dono della nostra vita per manifestare al mondo la speranza del tuo
regno. Per Cristo nostro Signore.
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II STAZIONE
Gesù è caricato della croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco 15, 16-20
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la corte. Lo
rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.
Cominciarono poi a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!". E gli percuotevano il capo con una canna, gli
sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo
spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Meditazione
Non crediate che, per essere una buona religiosa, una vera religiosa, basti portare l’abito od il
fazzoletto; non è l’abito che fa il monaco, lo sapete, e molte religiose, malgrado l’abito, le bende ed
i veli, sono precipitate nell’inferno. Per essere una vera Sposa di Gesù Cristo, e figlia devota della
Santissima Vergine, è necessario mortificare e reprimere la nostra natura ribelle: ricordate quel che
dice Nostro Signore nel Vangelo: “Chi vuol essere mio discepolo rinneghi se stesso, prenda la sua
croce e mi segua”. Abbracciate, dunque, coraggiosamente la vostra croce, giacché tutti ne abbiamo
una; e se non l’avete, chiedetela alla Santissima Vergine. Chiedetele una buona croce, ed intanto
sopportate con amore le croci inerenti alla vita comune; ma badate bene di non essere una croce voi
per le altre!…(Parola di don Orione, vol. I, p.10; 13 maggio 1917).
Preghiamo
Fa di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha il suo maestro e la sua cattedra nel
Cristo innalzato sulla croce, perché impariamo a vincere le tentazioni e le paure che sorgono da noi
e dal mondo, per camminare sulla via del calvario verso la vera vita. Per Cristo nostro Signore.
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III STAZIONE
Gesù cade la prima volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-8
Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo
castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre
iniquità... Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al
macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e
ingiusta sentenza fu tolto di mezzo.
Meditazione
…fate la Via Crucis… Meditate Nostro Signore che cade sotto la croce, e state lì, e state lì,
pensateci su bene e pregateli su… Alla buona, alla buona! E questo entra a far parte dello spirito
della nostra Congregazione, e di quelle che a questa sono chiamate. Al Cottolengo ci sono delle
Suore che sono vere sante: ad una, una volta, ho trovato un Crocefisso che sudava sangue e gliene
ho dato un altro e, per un miracolo, anche questo buttò sangue. Ma come si son fatte sante queste?
Sacrificandosi, sacrificandosi! Non leggendo libri di mistica o facendo le contemplative, ma
sacrificandosi, rinnegandosi sempre, e si son fatte sante! Ai voli troppo repentini succedono le più
dolorose cadute (Parola di don Orione, vol. I, p. 225; 13 settembre 1919).
Preghiamo
Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente, la debolezza dei tuoi figli, e a nostra difesa stendi il tuo
braccio invincibile. Per Cristo nostro Signore.
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IV STAZIONE
Gesù incontra sua madre
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35. 51
Simeone parlò a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele,
segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada
trafiggerà l'anima" ...Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
Meditazione
Maria Santissima, ai piedi della Croce, stava in pace, soffrendo il martirio più crudele che madre
potesse soffrire: eppure era felice di essere la dolente, straziata ad assistere il figlio, il suo Gesù, che
grondante sangue agonizzava su di un patibolo infame. (…) Mettetevi ai piedi di Maria Santissima
Addolorata e pregatela a farvi da Madre, sempre, ma più specialmente nel tempo di questi spirituali
Esercizi. Pregate la Madonna che vi aiuti a far bene gli Esercizi, che per qualcuna di voi saranno
proprio gli ultimi, a farli proprio bene, proprio bene, a profittare di questa grande grazia che vi fa il
Signore (Parola di don Orione, vol. I, p.89 – 90; 15 settembre 1917).
Preghiamo
O Dio, che nel sangue prezioso del tuo Figlio hai riconciliato a te il mondo, e ai piedi della croce hai
costituito la Vergine Maria riconciliatrice dei peccatori, per i suoi meriti e le sue preghiere, concedi
a noi il perdono delle colpe e una rinnovata esperienza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
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V STAZIONE
Gesù è aiutato dal cireneo
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 21-22
Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre
di Alessandro e Rufo, a portare la croce.
Meditazione
Buone figliole, non vi spaventino le parole che vi ho dette, ma oggi, festa della Santa Croce,
bisogna bene che offriate qualche cosa a Nostro Signore. Offritegli dunque la vostra croce, perché
vi aiuti a portarla per amor Suo, come Lui l’ha portata per amor nostro; supplicate Gesù che vi dia
grazia di portare con amore quella Croce che vi ha destinata la Sua Santissima Volontà; non la
croce che piace a Voi, non una croce a modo vostro, poiché, per lo più le croci che piacciono a noi,
sono croci non secondo la sua volontà (Parola di don Orione, vol. I, p.84; 14 settembre 1917).
Preghiamo
O Dio; che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua
del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a
condividere con i fratelli il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva.
Per Cristo nostro Signore.
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VI STAZIONE
Gesù incontra la veronica
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia. 53, 2-3
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al
quale ci si copre la faccia.
Meditazione
Certo, nella vita religiosa santamente vissuta, s’incontrano molte sofferenze; per esempio: essere
pronte a patire quando vedete che qualche vostra consorella è languida, fredda, ingrata alla sua
vocazione, è un patimento per la religiosa che ama Dio ed è obbligata a viverci insieme. Essere
pronte a soffrire il mal esempio e quando vedete che una compagna con la sua condotta, compone
una corona di spine e la mette sul cuor di Gesù, coraggio, raddoppiate voi d’amore, di zelo, siate
davvero la mistica Sposa e circondatelo voi Gesù di fiori profumati.
Coraggio, buone Religiose, buone figliole del Signore, alzate gli occhi al Paradiso: quante si sono
fatte sante che erano di carne e ossa come voi, forse hanno commesso delle colpe, hanno fatto dei
passi più bassi di voi: eppure si sono fatte sante!… (Parola di don Orione vol. I, p. 145; 12 aprile
1918).
Preghiamo
Dio grande e fedele, che riveli il tuo volto a chi ti cerca con cuore sincero, rinsalda la nostra fede nel
mistero della croce e donaci un cuore docile, perché nell’adesione amorosa alla tua volontà
seguiamo come discepoli il Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli.
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VII STAZIONE
Gesù cade la seconda volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16
Io sono l’uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto
camminare nelle tenebre e non nella luce... Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i
miei sentieri... Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere.
Meditazione
Ora dalla teoria passiamo alla pratica. Delle occasioni di cadere non ve ne mancheranno mai; sia
che siate qui, sia che andiate nelle case. Dunque,
1° - Pregate, pregate, pregate;
2° - Prendete le precauzioni necessarie e raccomandatevi alla Madonna, alla Madre della purezza;
devozione alla Madonna, siate devote della Madonna: “Mater Purissima”;
3° - Fuggite le occasioni (Parola di don Orione, vol. I, p. 215; 12 Settembre 1919).
Preghiamo
O Padre, togli il velo dai nostri occhi e donaci la luce dello Spirito, perché sappiamo riconoscere la
tua gloria nell’umiliazione del tuo Figlio e nella nostra infermità umana sperimentiamo la potenza
della sua resurrezione. Per Cristo nostro Signore.
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VIII STAZIONE
Gesù incontra le pie donne
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31
Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete
su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che
non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno
secco?".
Meditazione
Verranno giorni tristissimi!… Ma consolatevi! Avete seguito Gesù con la Vergine Benedetta, la
Maddalena e le altre pie donne nel dolore; come loro, sarete consolate (Parola di don Orione, vol.
I, p.136; 30 marzo 1918). E’ soltanto nell’amore di Dio, nel sacrificarsi per Dio, nel rinnegare noi
stessi per Dio che si trova la vera pace, la gioia, la vera consolazione. Allora tutto ciò che facciamo
si cambia in oro purissimo di carità. Pene, tribolazioni, sofferenze, gli stracci che cucite, che avete
addosso, che avete in testa, nei piedi, tutto diventerà oro, quando vi è vero amore di Dio (Parola di
don Orione, vol. I, p. 68; 24 agosto 1917).
Preghiamo
Dio, consolatore degli afflitti, tu illumini il mistero del dolore e della morte con la speranza che
splende sul volto del Cristo; fa che nelle prove del nostro cammino restiamo intimamente uniti alla
passione del tuo Figlio, perché si riveli in noi la potenza della sua resurrezione. Egli vive e regna nei
secoli dei secoli.
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IX STAZIONE
Gesù cade la terza volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32
È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio,
poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza; porga a chi lo
percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se affligge,
avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
Meditazione
Fra gli altri uffici il Signore ha dato a me l’ufficio di essere un po’ il mortificatore vostro e di quelle
di voi che il Signore chiama alla sua sequela. E quando vi sentite mortificate, pregate, pregate. La
penitenza si fa soffrendo e baciando la croce. Le mortificazioni che ci riserviamo noi, avranno il
loro merito, ma quelle che ci vengono dagli altri ci fanno sante.
Quando vi sentite deboli, pregate; quando avete l’animo in desolazione pregate, quando state ferme,
quando camminate, quando lavorate, pregate, pregate sempre!...
Pregate per voi, pregate per le vostre consorelle viventi, per quelle che sono già morte, pregate per i
peccatori, pregate per i vostri superiori, pregate per tutto il mondo, pregate; chi prega si salva, chi
non prega si danna!...
Con la preghiera molto si ottiene. Gesù Cristo ne ha dato l’esempio: ha cominciato la vita pregando
nel tempio di Gerusalemme, è morto pregando (Parola di don Orione, vol. II, p. 53 – 54; 19
agosto 1923 ).
Preghiamo
Guarda, Dio onnipotente, l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale, e fa che riprenda vita per la
passione del tuo unico Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
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X STAZIONE
Gesù spogliato delle vesti
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 24
I soldati si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.
Meditazione
E voi che spogliate l’abito secolare, ricordatevi che non è l’abito che fa il monaco. Deponendo gli
abiti civili dovete spogliarvi di tutte le usanze secolari; quelle cose, anche buone nel secolo, non
sono più consentanee a chi veste l’abito religioso. Spogliare l’abito vuol dire abbracciare la
mortificazione, vuol dire abbracciare la Croce di Gesù Cristo. La vita del buon religioso è croce;
così dice l’Imitazione di Gesù Cristo.
Abbracciate, desiderate la croce; è la croce che ha portato Gesù, che porta il vostro Sposo Divino.
Crocifiggete le vostre passioni, crocifiggete il vostro amor proprio, crocifiggete la vostra volontà, il
vostro cuore e fate che la vostra vita sia sempre una lampada ardente come quella delle vergini
prudenti che, quando venne lo Sposo erano pronte per andare incontro allo Sposo; e così la vostra
lampada sia sempre accesa e getti luce di edificazione in mezzo a tutti!
Fatevi sante voi e fate sante tutte le anime che incontrerete sul vostro cammino (Parola di don
Orione, vol. I, p.160 – 161; 15 agosto 1930).
Preghiamo
O Dio, che nel tuo Figlio spogliato e umiliato sulla croce, hai rivelato la forza dell’amore, apri il
nostro cuore al dono del tuo Spirito e spezza le catene della violenza e dell’odio, perché nella
vittoria del bene sul male testimoniamo il tuo vangelo di pace. Per Cristo nostro Signore.
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XI STAZIONE
Gesù è crocifisso
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 25-27
Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna
diceva: "Il re dei Giudei". Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla
sinistra.
Meditazione
Ma Gesù fece di più, fece di più. Sul Calvario, nell’ora della sua morte, a chi consegnò il tesoro più
caro che avesse? La Madre sua? A San Giovanni, al più puro, al solo Vergine: poteva lasciarla a
San Pietro, a San Bartolomeo, a San Giacomo, a San Tommaso: ma tutti questi, pare, avessero
famiglia; uno solo era vergine, ed a quello consegnò sua Madre. San Giovanni poteva avere 18 o 19
anni; era ancora un ragazzo, eppure a Lui Gesù lasciò quanto aveva di più caro (Parola di don
Orione vol. I, p.211; 12 Settembre 1919).
Preghiamo
Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio
innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia affinché,
rinnovati nello Spirito, possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore.
Per Cristo nostro Signore.
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XII STAZIONE
Gesù muore in croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 33-34. 37. 39
Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò
con voce forte: Eloì , Eloì , lema sabactà ni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?... Ed egli, dando un forte grido, spirò ... Allora il centurione che gli stava di fronte,
vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".
Meditazione
O Dio mio, noi siamo la causa della morte di Gesù, piangiamo i nostri peccati e pensiamo a quel
che ha sofferto Maria Santissima per i peccati del suo popolo. La Madonna per i peccati della sua
gente, ha veduto Gesù fra i tormenti, l’ha visto sottostare ai flagelli e poi l’ha contemplato sull’alto
della croce.
Preghiamo Gesù: gettiamoci ai piedi della Croce, e invochiamo che il Suo sangue scenda come
lavacro salutare sulla nostra anima. E iniziamo una vita di penitenza, di espiazione, di santo
amore!.. (Parola di don Orione vol. II, p. 39; 18 agosto 1923).
Preghiamo
O Dio, che nella croce del tuo Figlio, segno di contraddizione, riveli i segreti dei cuori, fa che
l’umanità non ripeta il tragico rifiuto della verità e della grazia, ma sappia discernere i segni dei
tempi per essere salva nel tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
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XIII STAZIONE
Gesù è deposto dalla croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 42-43. 46
Sopraggiunta ormai la sera, Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava
anche lui il Regno di Dio, comprato un lenzuolo, calò il corpo di Gesù giù dalla croce.
Meditazione
La Vergine Santissima, Regina dei Martiri, ha sempre portato con sé, sul suo cuore e fra le braccia,
lo strumento del suo martirio: è la Madre della pietà e del dolore, che tiene sulle ginocchia il suo
Figliuolo morto fra gli spasimi, su di una croce…
E noi che cosa porteremo a Gesù? Quale l’oggetto, lo strumento della nostra fedeltà; del
nostro amore?
Quelle che cuciono tutto il giorno stracci, porteranno a Gesù i loro stracci: è qualche cosa,
ma è troppo poco!… Quelle che scopano, porteranno la loro scopa: è anche questo qualche cosa, ma
troppo poco!… Quelle che lavano porteranno il sapone e gli stracci, ma è troppo poco, troppo
poco!… E’ ben altro che dobbiamo portare a Gesù! (Parola di don Orione vol. I, p. 66; 24 agosto
1917).
Preghiamo
Padre santo che nel mistero pasquale hai stabilito la salvezza del genere umano, concedi a tutti gli
uomini la grazia del tuo Spirito di essere inclusi nel numero dei tuoi figli di adozione, che Gesù
morente affidò alla Vergine Maria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
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XIV STAZIONE
Gesù è deposto nel sepolcro
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
perché con la tua Santa Croce
hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 46-47
Giuseppe d'Arimatea, avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato
nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di Magdala e
Maria madre di Joses stavano ad osservare dove veniva deposto.
Meditazione
Io spero che tutte voi, buone figliole, vogliate essere proprio tutte di Nostro Signore, imitarlo nella
sua vita di sofferenze, di tribolazioni: non vogliate, no, far la monaca comoda, no, ma crocefissa
con Lui, ringraziandolo ogni giorno delle grazie che vi concede e sopra tutte di quella della Santa
Vocazione.
Cercate di essere fedeli, specialmente nelle piccole cose, nei piccoli sacrifici quotidiani; così verrà
un giorno che a voi pure saranno dette da Nostro Signore quelle consolanti parole che rivolge ai
suoi servi fedeli: Euge, serve bone et fidelis, intra in gaudium Domini tui. Vieni, servo buono, servo
fedele, entra nel gaudio del tuo Signore; mi fosti fedele nelle piccole cose, ed io t’innalzo fino a me.
La vita è breve… E’ come un sogno, tanto passa presto. (…) Ed io ho pensato alla brevità della vita;
è un sogno, ma nella sua brevità, se spesa bene, può darci un’eternità di godimento e di felicità… E’
necessario però viverla per Dio, come ha fatto il Cottolengo, camminando per Dio, al servizio dei
poveri, nella sincerità e nella semplicità evangelica (Parola di don Orione, vol. I, p. 28 – 29; 29
maggio 1917).
Preghiamo
Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro
salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte in croce, fa che abbiamo sempre presente il grande
insegnamento della sua passione, per partecipare alla gloria della sua resurrezione. Egli vive e regna
nei secoli dei secoli.
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RITO DI CONCLUSIONE
V. Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Papa
e per ottenere le indulgenze plenarie.
V. Signore Dio nostro, che nella tua misericordia ci hai rigenerati ad una speranza viva mediante la
resurrezione del tuo Figlio, accresci in noi, sulla testimonianza degli Apostoli, la fede pasquale,
perché aderendo a Lui, pur senza averlo visto, riceviamo il frutto della vita nuova. Per Cristo nostro
Signore. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
V. Il Signore, sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
V. Vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo.
R. Amen
V. Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo Grazie a Dio
Canto finale
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