Castagne, coltivatori «007» a caccia del parassita killer

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Castagne, coltivatori «007» a caccia del parassita killer
L’ECO DI BERGAMO
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GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016
Valli Seriana e di Scalve
Il programma
Convegno,
passeggiata
e assaggi
I castagneti della Valle Seriana sono anche meta di passeggiate tra il verde e la tranquillità: a Pradalunga domani un convegno per meglio conoscere questo patrimonio
Castagne, coltivatori
«007» a caccia
del parassita killer
Pradalunga. Se ne parlerà da domani nel convegno
«Castanea 2016». Avviato lo studio di un antagonista
ai tortricidi che danneggiano la «regina d’autunno»
l’antagonista al cinipide cinese,
si cerca la soluzione a una nuova
insidia, al tortricide che danneggia la produzione, così la castagna da regina dell’autunno potrebbe essere gustata tutto l’anno.
Questo è solo uno dei risultati
emersi dal «Progetto per la riqualificazione dei castagneti
della Valle Seriana» commissionato dalla Comunità montana, e
nato per comprendere lo stato di
salute dei castagni negli anni in
cui un insetto, il famigerato cinipide cinese, ha provocato grossi
danni. Il progetto, che ha coinvolto i Comuni di Albino e Pradalunga, steso da un giovane naturalista di Pradalunga, Lorenzo Morotti, è stato coordinato
dagli agronomi Marilisa Molinari e da Marco Boriani.
In Lombardia la prima segnalazione della presenza del cinipide risale al 22 maggio 2006
proprio ad Albino e in questa
stessa località il 2 maggio 2008
fu condotto il primo rilascio dell’antagonista, il Torymus sinensis Kamijo. La produzione è in
ripresa avvicinandosi quest’an-
Bici e scuola: mille
bambini pedalano
insieme in sicurezza
na saranno 1.022 i bambini
delle classi quarte e di alcune
quinte di 34 primarie dei 27 comuni aderenti, un fiume colorato di bimbi in bici che in sicurezza, attraverso ciclabili e
percorsi dedicati, trascorreranno una mattinata all’insegna dello sport visto come gioco, nel quale fondamentali sono l’educazione, il rispetto delle regole, l’aggregazione e la cooperazione. Per favorire la partecipazione delle scuole, gli
alunni accompagnati dalla polizia locale e dai volontari, raggiungeranno le otto postazioni
predisposte lungo la Valle Seriana: centro sportivo di Villa
di Serio, parco di Prato Alto ad
Albino, pista ciclabile comunale a Cene, zona Saletti a
Nembro, Prati Mini di Clusone, campo sportivo di Songavazzo, parco Ramello di Ponte
Nossa e percorso vita di Ardesio. Qui con gli insegnanti saranno impegnati in varie attività: gimkana, ciclocross, fettucciato, percorso naturalistico e il percorso di educazione
stradale a cura della polizia locale.
PRADALUNGA
LAURA ARNOLDI
Castagna, questa sconosciuta: potrebbe essere questo il sottotitolo di «Castanea
2016» che prenderà il via domani a Pradalunga con un convegno. La manifestazione in pochi
anni è diventata un appuntamento importante per fare il
punto sulla situazione dei castagni nella zona del Misma e per
mostrare le potenzialità di questo frutto mangiato fresco tra ottobre e novembre. Ma soprattutto ora che, dopo aver trovato
Valle Seriana
Da Alzano a Gandellino
e Castione, partecipano
34 primarie di 27 comuni:
casco in testa e via
«Andare in bici fa bene al corpo, mettere il casco fa
bene alla testa» questo il motto
della decima edizione di «Bici e
scuola insieme» che si svolgerà
oggi, dalle 8,30 alle 12,20, coinvolgendo per la prima volta anche le primarie dell’alta Valle
Seriana, oltre alle riconferme
della media e bassa valle. Organizzatori di questa iniziativa di
Comunità montana Valle Seriana, gli assessorati allo Sport
delle amministrazioni comunali, le società ciclistiche, la polizia municipale e gli insegnan-
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Oggi biciclette protagoniste
ti delle scuole primarie guidati
da PromoSerio e con il patrocinio della Federazione ciclistica
italiana, uniti nell’organizzazione di questo evento educativo per rilanciare il ciclismo come sport e promuovere l’uso
della bici in sicurezza.
Da Alzano fino a Gandellino e Castione della Presola-
Antonella Savoldelli
no a 8-10 quintali per un castagneto medio di 100 alberi, quando 5 anni fa il raccolto era crollato a soli 50 kg. Per tornare ai 20
quintali medi ci vorrà ancora
qualche anno, ma tra i castanicoltori c’è ottimismo.
«Il problema è risolto ormai
dal 2014 proprio attraverso l’immissione del Torymus - spiega
Marco Boriani -. Lo studio dei
castagneti che è iniziato quindi
per problemi tecnici precisi, ha
aperto altre prospettive». Grande è l’interesse da parte dei castanicoltori, particolarmente
attivi nell’associazione del Misma: «Da una decina di soci di
pochi anni fa, siamo ora una cinquantina», spiega Giusto Coria,
dell’Associazione dei castanicoltori del Misma. Obiettivo
rendere la produzione meno
«tradizionale»: «Intendiamo –
chiarisce Boriani - questo termine in senso negativo perché è
una coltura ancora legata alla
stagionalità, mentre attraverso
strutture adatte si potrebbe
conservare la castagna o trasformarla in prodotto a più lunga
conservazione, come farina».
Lo studio ha permesso in questi
due anni di creare una cartografia che rappresenta i castagneti
nel loro stato attuale (produttivi, cedui o abbandonati).
Il dato dei castagneti utilizzati per la produzione «da frutto»
nella zona di Albino e Pradalun-
ga mostra uno sfruttamento limitato con appezzamenti di 1,1
ettaro di media, mentre le aree
recuperabili sono molto estese.
Il monitoraggio si sta spingendo
oltre gli obiettivi previsti perché
si sta studiando anche la presenza (e le possibilità di riduzione)
di tortricidi che danneggiano la
produzione. A tutti infatti sarà
capitato di trovare castagne «bacate» con il classico cagnotto.
Un’estensione della ricerca
ha permesso, inoltre, l’analisi
genetica dei castani da parte di
Daniela Marinoni dell’Università di Torino. «Le castagne non
sono tutte uguali – sottolinea
Boriani -. Riconoscerne la qualità e le caratteristiche significa
dare valore a un frutto che attualmente ai produttori viene
pagato poco». Per comprendere
le differenze tra ostana, rossera
o balestrera non resta che partecipare a una degustazione offerta dai castanicoltori, perché non
esistono solo le caldarroste.
«Attenzione a un ulteriore
sviluppo in chiave turistica: perché non sfruttare i boschi come
attrattiva, magari creando un
sentiero dei castagni, come già
fanno in Svizzera. In fondo Pradalunga non è solo il paese delle
pietre coti», conclude Boriani,
convinto che il Misma e le sue
castagne possano avere un potenziale ancora inesplorato.
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Il primo appuntamento di «Castanea 2016 - Cultura e sapori
della castagna» è per domani al
municipio di Pradalunga (ore
20,30) per la presentazione dei
risultati conclusivi del «Progetto di riqualificazione dei castagneti di Albino e Pradalunga»;
interverranno Daniela Marinoni
dell’Università di Torino, gli
agronomi Marco Boriani, Marilisa Molinari e il naturalista
Lorenzo Morotti. Da non perdere la degustazione a fine serata
offerta dall’Associazione dei
castanicoltori del Misma. Domenica si andrà a «A passeggio nei
castagneti»: il ritrovo è alle 9,30
al Santuario della Forcella di
Pradalunga per una visita guidata alla chiesa e ai castagneti.
A seguire (ore 12,30) pranzo con
specialità a base di castagne al
Santuario della Forcella.
Domenica 9 ottobre «Un paese
colto in castagna» con castagnate all’oratorio di Cornale e al
castagneto secolare della Pratolina (entrambe alle 14) e al
parco Don Bosco a Pradalunga
(alle 14,30). Sabato 15 ottobre
(ore 19,30) altra cena con specialità a base di castagne presso
la baita del castagneto secolare
della Pratolina. Domenica 16
ottobre (ore 14) si continua con
la castagnata all’oratorio di
Pradalunga. Venerdì 21 ottobre
(ore 20,30 all’oratorio di Pradalunga) viene proposto un incontro dedicato all’approfondimento delle «Proprietà e qualità
nutritive della castagna» con
Ambrogina Pagani e Alessandra
Marti del dipartimento Defens
dell’Università di Milano.
Gran finale della manifestazione domenica 23 ottobre con
«Castanea in piazza» (dalle 10
alle 19) con una giornata dedicata alla cultura e ai sapori della
castagna, stand, attività folcloristiche, caldarroste delle migliori varietà di castagne del
monte Misma. L. AR.