E1 Relazione Tecnica
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E1 Relazione Tecnica
Relazione Tecnica Per incarico dell’Amministrazione Comunale di Castrolibero, giusta determina n. 179 del 12-05-2014, le sottoscritte: Ing. Francesca Cassano e Arch. Alessandra Lappano hanno redatto il progetto definitivo-esecutivo relativo al “Completamento realizzazione Strada di Collegamento Castrolibero – Rende - Università” di tipologia F “Strada locale” in ambito extraurbano. Tale progetto prevede opere complementari, direttamente collegate ai lavori principali, ancora in corso di esecuzione. In merito a ciò si precisa che il progetto principale relativo ai “Lavori di realizzazione della Strada di Collegamento Castrolibero – Rende - Università” è stato approvato con delibera di G.M. n. 87 del 9.07.2010. In seguito con nota n. 69847 del 22.07.2011 la Regione Calabria ha chiesto di integrare il progetto con le opere necessarie a completarlo in conformità alla normativa vigente in materia. Pertanto l’Amministrazione Comunale di Castrolibero ha richiesto ai progettisti della Strada in oggetto di redigere il progetto preliminare relativo al “Completamento della Strada di Collegamento Castrolibero – Rende – Università. Successivamente alla redazione di tale progetto preliminare l’Amministrazione Comunale ha richiesto alla Regione Calabria, quale Ente finanziatore, la possibilità dell’utilizzo delle economie di gara derivanti dal ribasso d’asta dell’appalto principale pari ad € 254.299,65. La Regione Calabria, con nota del 17-03-2014- prot. N. 93562 , ha autorizzato l’utilizzo delle suddette economie che serviranno per la realizzazione delle opere del completamento in oggetto. Tale progettazione non prevede variazioni del Piano Particellare d’esproprio rispetto a quello del progetto di realizzazione Strada di Collegamento Castrolibero – Rende - Università e relative opere di contenimento in quanto trattasi di sole opere complementari di seguito specificate. Descrizione dei lavori del progetto di completamento 1 Nello specifico il presente progetto prevede le seguenti opere di completamento: realizzazione del tappetino di usura per l’intero sviluppo del tracciato stradale della larghezza costante di m 8,50 ; posizionamento di gabbioni delle dimensioni di 1m di altezza, 1 m di larghezza e 1 m di profondità. Tali gabbioni non hanno funzione di contenimento. Essi sono stati previsti nelle dimensioni e nello sviluppo per come riportato negli elaborati grafici di riferimento. posa in opera delle barriere stradali del tipo N2 in conformità al D.M. n. 223/92 e successivi aggiornamenti del 15.10.96, 3.06.98 e 11.06.99. Il tipo di barriera prevista è quella di bordo laterale su rilevati per strade locali con riferimento al TGM di tipo II. Ai sensi dell’articolo 3 DM n. 2367 del 21-06-2004, relativamente alle zone da proteggere per le finalità di cui all’art.2 definite dal D.M. 18 febbraio 1992, n.223 e successivi aggiornamenti e modifiche, i dispositivi di ritenuta riguarderanno: - i margini del muro di sostegno della carreggiata indipendentemente dalla loro estensione longitudinale e dall'altezza dal piano di campagna; la protezione si estenderà opportunamente oltre lo sviluppo longitudinale strettamente corrispondente all'opera sino a raggiungere punti (prima e dopo 1'opera) per i quali possa essere ragionevolmente ritenuto che il comportamento delle barriere in opera sia paragonabile a quello delle barriere sottoposte a prova d’urto e comunque fino a dove cessi la sussistenza delle condizioni che richiedono la protezione; - il margine laterale stradale nelle sezioni in rilevato dove il dislivello tra il colmo dell’arginello ed il piano di campagna è maggiore o uguale a 1 m; - gli ostacoli fissi (frontali o laterali)che potrebbero costituire un pericolo per gli utenti della strada in caso di urto. Le protezioni dovranno in ogni caso saranno effettuate per una estensione almeno pari a quella indicata nel certificato di omologazione, ponendone circa due terzi prima dell’ostacolo, integrando lo stesso dispositivo con i terminali semplici indicati nel certificato di omologazione. Pertanto nel caso specifico le barriere di sicurezze sono state previste nelle dimensioni e nello sviluppo, per come riportato negli elaborati grafici di riferimento. Posa in opera della segnaletica orizzontale costituita da strisce longitudinali finalizzate a separare i sensi di marcia e delimitare la carreggiata. Ai sensi dell’art. 138 2 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada le strisce longitudinali possono essere continue o discontinue; le lunghezze dei tratti e degli intervalli delle strisce discontinue, nei rettilinei, sono stabilite nella seguente tabella: L'estesa di una striscia continua non deve essere inferiore a 30 m, salvo il caso in cui due intersezioni successive siano così ravvicinate da non consentire tale lunghezza o in caso di raccordo con le linee di arresto. La larghezza minima delle singole strisce deve risultare conforme alle prescrizioni indicate al comma 1 dell’art. 138 e al comma 4 dell’art. 141 del regolamento, come indicato nella tabella che segue. Una prima distinzione è data dal fatto che le strisce di margine hanno una larghezza maggiore delle altre strisce. In tal modo non solo è possibile individuare i margini della carreggiata ma, ciò che più conta, è sempre possibile individuare concretamente la striscia di margine e quindi la corretta posizione sulla carreggiata, riguardo al senso di marcia considerato. Nello specifico sono state previste: 3 o due strisce di margine della carreggiata di colore bianco e larghezza 12 cm; o una striscia di separazione dei sensi di marcia lungo l’asse stradale che potrà essere continua o discontinua, in base all’andamento del tracciato nel rispetto della sicurezza stradale. Tale striscia sarà di colore bianco e larghezza 10 cm. o una striscia trasversale continua, di colore bianco, avente cm 50 di larghezza posta in corrispondenza del segnale fermarsi e dare precedenza, in prossimità di Via Barbaro. Tale linea sarà tracciata con andamento parallelo all’asse della strada principale sulla soglia dell’intersezione; collegherà il margine della carreggiata con la striscia longitudinale di separazione dei sensi di marcia che sarà continua per una lunghezza di 25 m (art. 144 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della strada). Ai sensi dell'articolo 148 sarà prevista un’iscrizione orizzontale STOP. La distanza tra il limite superiore dell'iscrizione ed il bordo della linea di arresto deve essere compresa tra 1 e 3 m. o una striscia trasversale discontinua di colore bianco in corrispondenza del segnale dare precedenza in prossimità di Via Kant. Essa sarà costituita da una serie di triangoli bianchi tracciati con la punta rivolta verso i conducenti obbligati a dare precedenza; i triangoli avranno una base di cm 40 e un’altezza di cm 50 e la loro distanza sarà pari a metà della base. Tale linea sarà tracciata con andamento parallelo all’asse della strada principale sulla soglia dell’intersezione, collegherà il margine della carreggiata con la striscia longitudinale di separazione dei sensi di marcia che sarà continua per una lunghezza di 25 m (art. 144 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della strada). posa in opera della segnaletica verticale. Ai sensi dell’art. 81 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada essa sarà installata sul lato destro della strada nel verso di percorrenza. Sempre in base a tale articolo:”i segnali da ubicare sul lato della sede stradale (segnali laterali) devono avere il bordo verticale interno a distanza non inferiore a 0,30 m e non superiore a 1,00 m dal ciglio 4 del marciapiede o dal bordo esterno della banchina. Distanze inferiori, purché il segnale non sporga sulla carreggiata, sono ammesse in caso di limitazione di spazio. I sostegni verticali dei segnali devono essere collocati a distanza non inferiore a 0,50 m dal ciglio del marciapiede o dal bordo esterno della banchina; in presenza di barriere i sostegni possono essere ubicati all'esterno e a ridosso delle barriere medesime, purché non si determinino sporgenze rispetto alle stesse”. Riguardo le dimensioni dei segnali verticali per la strada in progetto è previsto il formato normale: diametro 60 cm per i segnali circolari e lato 90 cm per quelli triangolari. I segnali di formato "piccolo" o "ridotto" si possono impiegare solo allorché le condizioni di impianto limitano materialmente l'impiego di segnali di formato "normale". Nel dettaglio sono stati previsti i seguenti: SEGNALI DI PRESCRIZIONE: o un segnale di dare precedenza “…. per indicare ai conducenti l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli che circolano nei due sensi sulla strada sulla quale essi stanno per immettersi o che vanno ad attraversare ”, (art. 106 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada). Esso sarà posto sulla soglia dell’intersezione con Via Kant che godrà del diritto di precedenza; o un segnale di direzione obbligatoria diritto: tale segnale obbliga il conducente a proseguire diritto ed è posto nelle vicinanze dell’incrocio tra Via Barbaro e la strada di progetto; o un segnale di fermarsi e dare precedenza “ .. per indicare ai conducenti l’obbligo di fermarsi in corrispondenza dell’apposita striscia di arresto, e di dare la precedenza prima di inoltrarsi nell’area dell’intersezione o di immettersi nel flusso di circolazione. Il segnale deve essere utilizzato nelle intersezioni ove non sia stato possibile garantire le condizioni di sufficiente visibilità di cui all'articolo 106, comma 3, o comunque in situazioni di particolare pericolosità”. (art. 107 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada). Esso sarà posto sulla soglia dell’intersezione con Via Barbaro che godrà del diritto di precedenza. 5 Il segnale deve essere corredato dalla segnaletica orizzontale prevista nell'articolo 144, nonché dalla iscrizione orizzontale STOP prevista nell'articolo 148, comma 8. La distanza tra il limite superiore dell'iscrizione ed il bordo della linea di arresto deve essere compresa tra 1 e 3 m; o due segnali di preavviso rispettivamente di dare precedenza e di fermarsi e dare precedenza. Detti segnali saranno posti alla distanza di m 150 dai corrispondenti segnali d’obbligo affinchè i conducenti possano conformare la loro condotta alla segnalazione. La distanza tra il segnale di preavviso e la striscia orizzontale di arresto sarà inserita nel pannello integrativo posto sopra il segnale stesso (art. 108 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada); o otto segnali di limite massimo di velocità “ .. che indicano la velocità massima in chilometri orari alla quale i veicoli possono procedere sul tratto di strada interessato dal segnale” (art. 116 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada). Ai sensi dell’art. 142 comma 1 del cds. ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocità massima non può superare i 90 km/h per le strade extraurbane locali. Il comma 2 prevede, entro i limiti massimi suddetti, che gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi da quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di strada quando l'applicazione al caso concreto dei criteri indicati nel comma 1 renda opportuna la determinazione di limiti diversi. Pertanto, tenendo conto dell’andamento plano-altimetrico della strada, è stato previsto, in accordo con l’Amministrazione Comunale, un limite massimo di velocità di 70 km/h. Più specificatamente dei sei segnali previsti in progetto, due indicheranno la predetta velocità limite consentita, quattro indicheranno la progressiva riduzione di velocità in prossimità dei dossi previsti nella curva stretta e gli stessi saranno corredati da un pannello integrativo rettangolare con la scritta “rallentare dosso artificiale” e da un segnale di pericolo dosso. SEGNALI DI PERICOLO: 6 o due segnali di pericolo rispettivamente di curva a destra e di curva a sinistra (art. 86). Essi saranno installati, ai sensi dell’ art. 81 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada ad una distanza di 150 m dal punto di inizio del pericolo segnalato; o quattro segnali di presegnalamento dossi posti almeno 20 m prima. Ad essi sono abbinati i segnali di limite di velocità; o due delineatori per curve strette “ .. posti in opera orientati per ogni direzione di marcia in modo da essere visibili soltanto dalla parte del conducente a cui si riferiscono”. Il segnale è costituito da un pannello rettangolare posto orizzontalmente recante un disegno a punte di frecce bianche su fondo nero, orientate nella direzione di marcia del veicolo a cui è diretto. Tale pannello va installato sul lato esterno della curva su posizione mediana e ortogonalmente alla visuale dei conducenti cui è rivolto e avrà dimensioni 0,60x2,40 m. Nelle strade a doppio senso di marcia i segnali in questione devono essere posti in opera orientati per ogni direzione di marcia, in modo da essere visibili soltanto dalla parte del conducente cui si riferiscono (art. 174 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada); o quattro dossi. In base all’art. 179 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada “i dossi artificiali devono essere evidenziati mediante zebrature gialle e nere parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli, visibili sia di giorno che di notte. Essi sono costituiti da elementi in rilievo prefabbricati a profilo convesso”. Il loro scopo è quello di ridurre in sé la velocità e preavvisare gli utenti circa la presenza della curva tra le sez. 124-132 (art. 179 del Regolamento di esecuzione e Attuazione del Nuovo Codice della Strada). Le Linee guida per la redazione dei piani della sicurezza stradale urbana annotano che i dossi sono utilizzabili sulle strade di tipo “f” e per volumi di traffico giornaliero medio di qualsiasi entità. In funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada hanno le seguenti dimensioni: 7 a) per limiti di velocità pari od inferiori a 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm; b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm. Pertanto nel progetto di completamento sono stati previsti due dossi per ogni senso di marcia aventi le seguenti caratteristiche: dosso su tratto di strada con limite di velocità 40 km/h : altezza 5 cm, larghezza cm 33,4, lunghezza 90 cm; dosso su tratto di strada con limite di velocità 25 km/h : altezza 7 cm, larghezza 50 cm, lunghezza 120 cm. La distanza tra i due rallentatori nei due sensi di marcia è di 100 m. Si precisa che, in riferimento ai lavori integrativi richiesti dalla Regione Calabria, essi includono anche la realizzazione di una rotatoria lungo il tracciato di progetto in corrispondenza della curva tra le sez. 124-132, il cui raggio risulta essere inferiore alla misura minima indicata dalla normativa vigente per la tipologia della strada di cui trattasi (tipologia F “Strada locale” in ambito extraurbano). A seguito di studio tecnico – progettuale preliminare è stato possibile accertare che per l’esecuzione della rotatoria, considerata la natura orografica del terreno, necessita la previsione di consistenti opere di contenimento a protezione della sede stradale (circa 7 – 8 mt.), finalizzate al superamento di forti dislivelli che insistono proprio in corrispondenza della futura diramazione viaria, previsione di PSC. Pertanto, la realizzazione della rotatoria come opera integrativa al suddetto progetto comporterebbe, al fine di una sua fruizione sicura, l’esecuzione di opere economicamente rilevanti che, in fase di realizzazione della diramazione di PSC, sarebbero certamente oggetto di demolizione e/o rimodulazione. Da quanto esplicitato appare chiaro che la soluzione progettuale definitiva della rotatoria non può prescindere da una progettazione complessiva che tenga conto anche dell’ingombro della sede stradale della futura diramazione nonché del raccordo con le pendenze della stessa. 8 Sulla base di tali considerazioni, fino alla realizzazione dell’infrastruttura viaria nella sua completezza, come prevista dal PSC comunale, in corrispondenza della curva di cui trattasi, sono state previste, come su esplicitato, opere alternative finalizzate alla regolamentazione della velocità di percorrenza e alla sicurezza viaria del tratto stradale in questione, quali: a) segnali di limite massimo di velocità che in prossimità della curva, nei due sensi di marcia, imporranno una velocità massima di 25 km orari. Il punto 2.6 del Decreto Ministeriale del 27/04/2006 recita che “la limitazione imposta non deve comportare manovre brusche, pertanto se la riduzione rispetto al limite massimo di velocità generale vigente sulla strada è superiore a 30 km/h occorrerà, prima del tratto interessato alla riduzione, collocare limiti di velocità intermedi con decrementi non superiori ai 30 km/h adeguatamente distanziati per consentire una regolare e progressiva decelerazione”. Nel caso in esame dovendo passare dalla velocità massima di 70 km/h a quella di 25km/h si devono prevedere due decrementi di velocità che consentono il passaggio della velocità prima da 70 km/h a 40 km/h e successivamente da 40 km/h a 25 km/h; b) segnali di pericolo rispettivamente di curva a destra e di curva a sinistra; c) delineatori per curve strette; d) dossi. Conclusioni Da quanto esplicitato si deduce che le finalità del presente intervento sono senza dubbio rappresentate da quella che noi definiamo: “ elevazione totale degli standards di uso pubblico”, finalizzate ad una fruizione sicura dell’infrastruttura viaria. Inoltre le opere in progetto, trattandosi di opere complementari, si inseriscono perfettamente nel contesto dei luoghi in quanto: - non alterano in alcun modo il paesaggio naturale circostante; - non alterano l’idrologia superficiale dell’area né la vegetazione naturale esistente; 9 - le scelte progettuali relativamente alla tipologia dei materiali impiegati, permettono un adeguato inserimento nel contesto ambientale esistente. Pertanto si può sicuramente confermare l’idoneità del progetto da un punto di vista paesaggistico ed ambientale. I Progettisti Ing. Francesca Cassano Arch. Alessandra Lappano 10