temi di ricerca della docente - Dipartimento di Medicina molecolare
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temi di ricerca della docente - Dipartimento di Medicina molecolare
TEMI DI RICERCA La dott.ssa Gambarana ha sempre svolto la sua attività di ricerca nell’ambito delle neuroscienze, in particolare nel settore della psicofarmacologia. L’attività di ricerca si è focalizzata sulle modificazioni a lungo termine di risposte comportamentali o parametri neurochimici indotte dall’esposizione ripetuta a stimoli farmacologici (soprattutto farmaci antidepressivi e stabilizzanti del tono dell’umore) o ambientali (ad es. protocolli di stress cronico). In quest’ambito si possono ricondurre anche gli studi che utilizzano la somministrazione ripetuta di farmaci d’abuso (morfina e cocaina), utilizzati come strumenti per indurre modificazioni relativamente persistenti di risposte comportamentali o parametri neurochimici. Infatti, i risultati delle ricerche condotte nel corso di diversi anni hanno portato a proporre la sensibilizzazione alla morfina come una condizione che riproduce sintomi di mania, mentre la sensibilizzazione alla cocaina riproduce un sintomo cardine della depressione, l’anedonia. Durante i 3 anni trascorsi nel laboratorio del dott. Alan Frazer alla University of Pennsylvania si è interessata delle modificazioni dei recettori beta adrenergici indotte nel cervello del ratto dal trattamento a lungo termine con antidepressivi o con agonisti beta adrenergici, selettivi per i recettori β1 e β2 e non selettivi. Durante il periodo trascorso come postdoctoral fellow nel laboratorio della Dott.ssa Ruth Siegel alla Case Western Reserve University, la Dott.ssa Gambarana si è occupata dello studio dell’espressione delle subunità α, β e γ del recettore GABAA durante lo sviluppo pre e post-natale fino alla maturazione delle diverse strutture del SNC esaminate, con lo scopo di acquisire informazioni sulla composizione recettoriale in vivo (anche se determinata ex vivo) e inoltre possibili indicazioni sui fattori in grado di regolare l’espressione genica del complesso recettoriale. Dopo il conseguimento del titolo di dottore di ricerca, la dott.ssa Gambarana si è unita al gruppo di ricerca coordinato dal prof. Alessandro Tagliamonte presso l’Università di Siena. L’attività di ricerca era prevalentemente centrata sugli effetti indotti da trattamenti cronici con farmaci psicoattivi che possono rappresentare un modello di plasticità/memoria neuronale. La dott.ssa Gambarana si è dedicata in particolare alla messa a punto di modelli animali che riproducessero alcuni dei sintomi di depressione e che potessero essere utilizzati per lo studio degli effetti a lungo termine degli antidepressivi. Poiché le modificazioni comportamentali e neurochimiche indotte dai trattamenti con farmaci antidepressivi possono essere considerate dei fenomeni di plasticità o memoria neuronale, ha anche esaminato il ruolo esercitato dal sistema glutammatergico NMDA, la cui attività è determinante per lo sviluppo di diverse forme di plasticità neuronale, su tali modificazioni. I risultati ottenuti hanno confermato un ruolo permissivo essenziale della trasmissione glutammatergica NMDA sugli effetti indotti dai farmaci antidepressivi, così come dall’esposizione prolungata e intermittente alla cocaina. I modelli di sintomi psichiatrici sono stati studiati anche dal punto di vista neurochimico determinando l'attività dopaminergica nel sistema limbico (studiata con tecniche di microdialisi in vivo). L'attività del sistema dopaminergico è stata studiata in particolare nello shell del nucleus accumbens determinando i livelli basali, l’accumulo dopo inibizione della ricattura e le modificazioni in risposta a stimoli naturali piacevoli (cibo palatabile). Questa caratterizzazione è stata fatta in ratti nei quali erano stati modellati sintomi depressivi, trattati o meno con farmaci antidepressivi, e in ratti nei quali si erano modellati dei sintomi simil-maniacali, trattati o meno con litio o farmaci antimaniacali. Inoltre, per ottenere maggiori informazioni sulla trasmissione dopaminergica, si sono esaminate nelle diverse condizioni sperimentali le possibili modificazioni a livello post-sinaptico del signaling dopaminergico, misurate in termini di pattern di fosforilazione di DA and cAMP-regulated phosphoprotein (Mr 32 kDa) (DARPP-32).