Valsecchi 1918 - Bruna Biagioni Comunicazione

Valsecchi 1918
Salone del Mobile / 17-22 Aprile 2012
Collezione 2012
Diversamente interpretato, modellato e sapientemente abbinato ad altri materiali, il legno è il
grande protagonista della Collezione 2012. Poesia, memoria ed emozione. Segno, materia, colore.
Sono questi i comuni denominatori dei nove prodotti progettati per Valsecchi 1918 da designer
diversi sotto l’art direction di Nicola De Ponti: un “ensamble” di complementi d’arredo dalle
nuove espressività, ognuno realizzato nel segno del suo ideatore, tutti dotati di grande capacità
interpretative dello stile abitativo contemporaneo.
Valsecchi 1918, nel segno della continuità e dell’eco-sostenibilità
Neo-nata nel settore del design di gamma medio-alta, Valsecchi 1918 è la nuova divisione di un
gruppo industriale arrivato oggi alla quarta generazione, proveniente dal settore di produzione di
mobili e complementi in massello di faggio per la grande distribuzione. Il brand Valsecchi 1918,
forte di un know how di lunga data, si propone per il 2012 di proseguire sulla strada della ricerca
formale legata al mobile in legno massello, inaugurata con la collezione Stick presentata alla
scorsa edizione del Salone del Mobile di Milano. Sempre presente il tema della eco-sostenibilità,
sia per quanto riguarda il ciclo produttivo aziendale, che utilizza energia pulita ad impatto zero,
sia per l’utilizzo di legname proveniente da foreste correttamente gestite dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Collezione 2012: il concept
“Il legno è tornato protagonista della scena del design, anche se rivisitato come scelta “filosofica” che porta con
sé la consapevolezza della necessità di tornare ad una vita più semplice e sensibile alle tematiche ambientali,
più ricca di emozioni e di calore”. Si è sviluppata da questo concetto la nuova Collezione 2012, realizzata sotto la direzione artistica di Nicola De Ponti (AstoriDePontiAssociati). Nove pezzi di design
di diversa tipologia (dall’appendiabiti al tavolo, dalla sedia al sistema libreria per la zona giorno)
esprimono la “casa contemporanea Valsecchi”. Mossi dalla ricerca di soluzioni dal forte contenuto emozionale e materico, i diversi prodotti possono essere letti come un insieme omogeneo
di episodi difformi. Particolarmente curati nelle forme e nelle finiture, affiancano al massello di
faggio, materiale usato per eccellenza dal gruppo fino ad oggi, il massello di frassino, il multistrato
naturale di betulla e l’impiallacciato frassino, pronti a dialogare di volta in volta con altri materiali
che esaltano il contrasto attraverso l’uso di diverse superfici e colori. Anche l’assemblaggio dei
componenti, quasi sempre a incollaggio ed incastro, riveste un ruolo protagonista all’interno del
progetto, rendendolo ancora più speciale.
Valsecchi 1918 - Divisione di Valsecchi spa
Via Bergamo, 1286 | 24030 Pontida | Bergamo
tel +39 035796156 | fax +39 035796072 | www.valsecchi1918.it
Collezione 2012: i prodotti
galatea - poltroncina
design Tommaso Caldera
Pensata per essere utilizzata in qualsiasi tipo di ambiente, è una poltroncina fortemente caratterizzata dal contrasto tra le linee asciutte della struttura lignea e la morbidezza dello schienale
imbottito. Le gambe ad U conferiscono continuità formale all’insieme, “chiudendo” il disegno in
un tutto organico. Struttura in massello di frassino naturale, tinto grigio o laccato giallo; schienale
nei colori grigio chiaro, verde, arancione e turchese.
obi - contenitori
design Davide Anzalone + Tommaso Bistacchi
Dal coffee table al portavaso, dall’espositore alla cassettiera: un box neutro rettangolare accoglie
al suo interno una struttura di base colorata, attrezzata con piani, montanti o cassetti, a seconda
della sua funzione. Il progetto è caratterizzato dal contrasto formale e funzionale tra l’interno e
l’esterno del mobile. Tutti i contenitori sono realizzati con pannelli di legno impiallacciato frassino e gambe e inserti in MDF laccato bianco, giallo o azzurro.
leo - scrittoio
design Marta Laudani + Marco Romanelli
Superando l’eccessivo tecnicismo oggi adottato per i mobili da ufficio, propone un’immagine
calda e coinvolgente. È caratterizzato dalla presenza di quattro cassetti, il cui contenuto, anziché
rimanere celato, risulta visibile attraverso il piano in cristallo. Le dimensioni contenute lo rendono
un ideale scrittoio da camera. La struttura è in massello di frassino naturale con cassetti in multistrato di betulla finlandese impiallacciato frassino naturale e piano in vetro extra-chiaro da 10
mm. Tiranti in tubolare di ferro verniciato.
papillon - sedia e sgabello
design Karen Chekerdjian
Ispirati alle linee dei tetti dei templi giapponesi, allungate verso l’alto alle loro estremità, sedia e
sgabello si connotano per le curve dolci del sedile e dello schienale di forma ovale. Struttura in
alluminio e acciaio laccati nero opaco, seduta in multistrato impiallacciato frassino laccato nero
o rosso opaco.
tago - appendiabiti
design Paolo Cappello
Un pezzo che vive sia per la funzione che assolve sia come puro elemento decorativo. Dotato di una
forte connotazione scultorea, è realizzato con due moduli base in massello di frassino uniti insieme da
poche viti. Le diverse varianti di finitura (frassino naturale, tinto grigio, laccato bianco, nero, rosso e
giallo) ne consentono l’uso sia in ambiente residenziale che contract. Lamelle in multistrato di betulla.
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twin box - libreria componibile
design Nicola De Ponti
Elementi modulari a cassetta di tre diverse misure si affiancano e sovrappongono liberamente
a formare composizioni interparete bifrontali, movimentate dall’alternanza di pieni e vuoti e
dall’utilizzo di inserti colorati. Si ottiene così la massima libertà espressiva con il minimo numero
di elementi. Struttura in multistrato di betulla finlandese o frassino impiallacciato con inserti laccati giallo lucido, rosso lucido, blu lucido e bianco lucido.
traverso - tavolo
design Francesco Faccin
Esaspera l’idea della trave centrale come elemento chiave, trasformandola in “colonna vertebrale”
del progetto. Ben visibile frontalmente, la sezione è insieme decorativa e strutturale. Il piano del
tavolo è diviso in due metà, di legno o di vetro, per occupare pochissimo spazio quando viene riposto. Struttura in massello di frassino naturale; piano in vetro extra-chiaro da 10 mm, multistrato
laminato bianco o stratificato nero con due lamine interne in alluminio.
binario - tavolo
design Francesco Faccin
Obiettivo del progetto è trasformare l’incastro necessario in un elemento decorativo forte. Concepito come un piccolo tavolo di servizio realizzato con linee geometriche e legni nobili, quando
è smontato risulta facilmente trasportabile e per l’assemblaggio non richiede alcun utensile. Può
trovare un’ideale collocazione in qualsiasi ambiente. È realizzato in massello di frassino naturale
con piano in legno o agglomerato.
monks - madie
design Paolo Cappello
Possono vivere di vita propria o essere affiancate tra loro come i pezzi di un domino per creare
composizioni originali e personalizzate. Realizzate con ante e cassetti, le madie sono proposte in
diverse soluzioni contenitive e dimensionali, tutte connotate dal profilo in legno a rilievo, esaltato
da vivaci cromie. Sono realizzate con pannelli di legno impiallacciato frassino tinto grigio con
bordatura e gambe laccati nei colori arancio, giallo, verde e azzurro.
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Collezione 2012: i designer
Nicola De Ponti
Nicola De Ponti nasce a Milano nel 1971 e si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel
2000. Dal 1996 al 1999 collabora a più riprese con lo studio di architettura e design Tusquets, Diaz
e Asociados di Barcellona. Dal 2001 al 2004 inizia la collaborazione con lo studio di architettura
di Milano di Flavio Albanese, per la riconversione del complesso industriale FAEMA. Come
libero professionista, realizza negli stessi anni i primi interventi di architettura e di interni. Dal
2003 al 2006 collabora in qualità di docente con il Politecnico di Milano. L’attività progettuale di
questi anni viene premiata da ripetute segnalazioni nell’Adi Design Index (2008, 2010, 2011). Nel
2004 intraprende definitivamente l’attività di libero professionista, in associazione con Antonia
Astori, dedicandosi principalmente alla progettazione di architetture, di interni, di allestimenti e
prodotti di industrial design. Parallelamente inizia a collaborare con la testata OFARCH (Design
Diffusion World edizioni) in qualità di giornalista e critico dell’architettura. Dal 2011 affianca alle
attività di architettura, progettazione e di design quella di art direction per alcune aziende italiane
del settore del mobile, tra cui Mussi Italy e Valsecchi 1918.
Studio Anzalone + Bistacchi
Lo studio ANZALONE+BISTACCHI, nato nel 2009 dalla collaborazione tra Davide Anzalone
(Porto Recanati, 1980) e Tommaso Bistacchi (Milano, 1982),
si occupa di industrial e product design a 360 gradi. Davide Anzalone, dopo la specializzazione
in Product Design alla FH Joanneum di Graz, torna in Italia nel 2006 e dopo un periodo in
Design Group Italia, collabora con diversi studi di architettura e aziende nel settore consumer
electronics e come consulente di progettazione per studi di “concept and innovation design”.
Tommaso Bistacchi, dopo la Laurea Specialistica in Design presso il Politecnico di Milano ed
esperienze in Danimarca e Olanda (uno stage presso la Magnus-Olesen furniture e un corso di
interaction&experience design alla TU/e di Eindhoven) a 26 anni è freelance e si occupa di product design affiancando autoproduzioni a collaborazioni con aziende e designer. Dal 2009 insegna
al Politecnico di Milano nel laboratorio di Antonio Macchi Cassia.
Karen Chekerdjian
Di origine armeno-libanese, Karen Chekerdjian si laurea presso la Milano Domus Academy nel
1997 con un Master in Product Design e Design Direction. Il suo percorso nel design industriale
arriva dopo altre esperienze nei settori cinematografico, pubblicitario e di graphic design. Dopo
la laurea, lavora a Milano per un certo numero di anni. Nel 2001, tornata a Beirut, fonda il Karen Chekerdjian Studio. Inizialmente dedicato a esplorare nuove idee nel design, lo Studio si è
progressivamente concentrato sulla produzione di mobili e oggetti di uso quotidiano in piccole
serie, edizioni limitate e made-to-order. Il suo lavoro è stato esposto in una serie di mostre internazionali, tra le quali Utopi (Copenhagen), Al di là del mito (un pan-europeo show, Promosedia
2007 (Milano), del Nord Luci (Tokyo), ECHO (Beirut) e presso diverse gallerie, dalla Miyake
Issey Foundation di Tokyo allo Spazio Orlandi Gallery di Milano fino alla Galleria Sfeir-Semler
di Beirut.
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Francesco Faccin
Nato nel 1977 a Milano, dopo aver frequentato l’Istituto Europeo di Design, lavora nello studio di
Enzo Mari iniziando contemporaneamente l’attività di designer collaborando con aziende come
Tod’s e Segis. Dal 2004 sviluppa progetti auto-producibili in piccola serie e lavora a stretto contatto
con gli artigiani, attento a controllare personalmente tutte le fasi dello sviluppo del prodotto. Nel
2007 partecipa per la prima volta al SaloneSatellite con il tavolo “Quadrato”, entrato in produzione e selezionato per la collezione permanente del Cosmit. Nel 2009 incontra Michele De Lucchi
con cui inizia una collaborazione tuttora in corso. Nel 2010 partecipa al SaloneSatellite per la seconda volta e vince il Design Report Award 2010. Dal 2010 è docente di Industrial Design presso
la NABA di Milano con un corso di Product Design intitolato “Progetti non Oggetti”. Collabora
con aziende Italiane e straniere come Danese, Miniforms, Bolia, Valsecchi1918.
Marta Laudani e Marco Romanelli
Marta Laudani e Marco Romanelli, architetti, collaborano dal 1986 negli studi associati di Roma
e Milano. Sono operativi nei campi del design (tra gli altri per Driade, Fiam, Laboratorio Pesaro,
O luce, Salviati, Glas), dell’architettura degli interni, dell’exhibit design. A Roma, per conto di
Fiat Engineering, hanno progettato il recupero del “Museo della Civiltà Romana” all’EUR. Il lavoro di progettazione si affianca per entrambi ad un’intensa riflessione critica sui temi dell’abitare
e del design. Tra gli ultimi lavori editoriali si ricordano: Aperto Vetro (Biennale del vetro al Museo
Correr di Venezia), Electa, 2000; Gio Ponti: A World, Abitare Segesta, 2002; Joe Colombo: interior and lighting design, O luce, 2003; Il design della Gioia (con Alba Cappellieri), Skira, 2004;
Bruno Munari: vietato l’accesso agli addetti ai lavori, Corraini, 2008; Lorenzo Damiani: ma dove
sono finiti gli inventori, Electa, 2009. Marco Romanelli è inoltre stato redattore della rivista Domus dal 1986 al 1994 e dal 1995 al 2007 della rivista Abitare.
Tommaso Caldera
Nato nel 1986, si laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano. Dal 2008 al 2011 lavora
nello studio di Odoardo Fioravanti per approdare nel 2012 a New York, nello studio di Jonathan
Olivares. Nel 2011 comincia a collaborare con aziende italiane e presenta i suoi primi prodotti da
designer indipendente al Salone del Mobile di Milano 2012.
Paolo Cappello
Nato a Verona nel 1980, si laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano. Dopo una collaborazione di tre anni con Ludovica + Roberto Palomba a Milano, nel 2007 apre il suo studio
con sede a Verona, dove collabora con altri professionisti nel campo del design, dell’architettura e
della comunicazione. Ha ricevuto riconoscimenti e premi internazionali. Collabora con la rivista
musicale RollingStone curando la rubrica del design per l’edizione on line della testata. I suoi
lavori sono pubblicati e recensiti sulle principali testate cartacee e online internazionali.
press contact / Bruna Biagioni Comunicazione /
tel +39 3470084810 / [email protected] / www.brunabiagioni.it
Valsecchi 1918 - Divisione di Valsecchi spa
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