centrostorico - San Felice Circeo
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centrostorico - San Felice Circeo
Annivverssarioo Don Giacinto Tacconi di emme Teerritorrioo Lo Spazioo deellaa Memoriaa Al fuoco di Fa.Lu.La. Un evento suggestivo … di Paolo Sarandrea a pag. 3 Affreschi del novecento … di Francesca d’Oriano a pag. 7, 8, 9 a pag. 4 Con questo numero il nostro periodico bimestrale compie un anno di vita. E’ stato un percorso in salita, ma siamo soddisfatti. CENTRO STORICO ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENRO sotto STORICO” SAN FELICE CIRCEO BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 2 N. 6 - VUOTI DI MEMORIA la notizia Il personaggio Quod non fecerunt barbari, Barberini fecerunt. “Gran barba bianca e occhi di un fulgido azzurro, un vecchio bellissimo” Quel che non hanno fatto i barbari, l’han fatto i Barberini (Papa Barberini e suoi nipoti, che distrussero insigni monumenti Romani per costruire palazzi) Sono prossime le elezioni europee e, senza perdere di vista il loro carattere sovranazionale, vogliamo anche e soprattutto tener d’occhio le contemporanee elezioni per il rinnovo di alcuni Consigli provinciali, segnatamente per il Consiglio della Provincia di Latina. Il primo cittadino di San Felice Circeo, dott. Giuseppe Schiboni, chiede ai suoi concittadini di riconfermarlo nella carica di consigliere provinciale. Come avevamo annunciato nella nostra lettera del 7 gennaio 2004 “…, se necessario, al momento opportuno, condurremo una campagna per favorire la sostituzione dell’attuale amministrazione, il cui mandato scadrà tra circa due anni”, eccoci pronti ad affrontare la questione nella sua sostanza. Riteniamo, innanzitutto, che sia opportuno fare scelte politiche secondo un giudizio etico, che non è altro che il giudizio informato dei cittadini, su fatti, opinioni e comportamenti di chiunque intenda ricoprire cariche istituzionali; mentre ci è doloroso constatare distacco e indifferenza dei sanfeliciani che, affrontando la questione, usano spesso ripetere: “tanto sono tutti così e non c’è niente da fare!”. Lasciamo al GIUGNO 2004 James Aguet nel ricordo della nipote Lucilla De Fabii Negro sposta) ci fosse semplicemente scritto: “In questa casa visse e morì James Aguet Senior – Firenze 1848 San Felice Circeo 1932” Avrei desiderato che rimanesse una traccia di quest’uomo, mio nonno materno che tanto ha amato questo Paese, occupandosi essenzialmente di agricoltura. James Aguet era originario del Cantone di Vaud, in Svizzera. Di famiglia economicamente modesta, rimasto orfano giovanetto con fratelli e sorelle più piccoli, aveva interrotto gli studi per mettersi a lavorare e da semplice commesso di banca era presto divenuto condirettore, Grand’Uff. JAMES AGUET A vrei voluto che sulla porta del cancello che dà sulla piazzetta del Palazzo Comunale di San Felice Circeo (per questo ho inoltrato diverse richieste al Comune senza mai avere ri- S o m Per la serie “vuoti di memoria – i grandi personaggi legati a San Felice Circeo”, in questo numero parliamo del barone James Aguet, conosciuto attraverso un’intervista alla nipote Lucilla De Fabii Negro, oltre che dalla lettura del libro scritto dalla stessa “Ricordi in un quaderno”. Abbiamo scoperto così il capostipite di una prestigiosa famiglia, ma anche colui che comprò nel 1898 l’ex feudo di San Felice, perché, innamorato della sua storia e soprattutto della sua natura, lo volle fortemente nonostante il Paese fosse allora raggiungibile con molte difficoltà e non presentasse alcuna attrattiva di vita comoda e gradevole. Sentendo i racconti dei lunghi periodi trascorsi da James Aguet a San Felice Circeo, dove morì nel 1932, abbiamo conosciuto gli aspetti e le caratteristiche del nostro Paese così lontano e diverso da quello di oggi. poi finanziere, accumulando una grossa sostanza. Successivamente si era occupato soprattutto dell’industria alimentare, che era allora ai suoi primi albori, ed era stato tra i fondatori della società Cirio, avendo procurato a Francesco Cirio i capitali per iniziare la sua attività conserviera. Il nonno conduceva una vita laboriosissima. Collaborava a m a r giornali economici sia italiani che svizzeri, scambiava amichevoli polemiche con Luigi Enaudi e con De Viti De Marco. Rigido con se stesso e con i figli era tenerissimo con la moglie, conosciuta a Roma nel 1875 e sposata dopo pochi mesi nella chiesa ortodossa di Nizza: la nonna infatti era russa. continua a pag. 2 i o Vuoti di memoria James Aguuet 2 Preistoria Ripparro Blanc 10 Il personaggio Don Giaacinto Taacconi 3 Territorio Borgo Montenero 11 Territorio Al fuoco 4 Dalla città Delibere - Lettere Territorio L’Hotel Maga Circe 5 Personaggi Oroscopo-M Mirimicche-Piercing 12 13 Editoriale Quod non fecerunnt...-Corrisponddenzza 6 Sport Caalcio - Footinng 14 Eventi Lo spaazio della memorria Lo spazio della città Tempo libero-O Ora legale 15 7, 8, 9 continua a pag. 6 Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti . Redazione Carlo Gallone, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Mariadea Votta - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 2 VUOTI DI MEMORIA Il personaggio stato colto da amore per quella stravagante proprietà di così incantata belC’era una terza passione nel cuore del nonno James lezza e dal suggestivo oltre a quella per il lavoro e per la moglie, la passiopassato ed aveva messo i ne per la mitica montagna che sorgeva tra il mare e suoi davanti al fatto comla palude: si trattava del Monte Circeo, a cento chilopiuto. metri da Roma,al di là della pianura pontina infestata Pur esaltato e commosso dalla malaria. per la particolarità dei posti, non dimenticò C’era una passione nel cuore del nonno James, la l’aspetto, pratico passione per la mitica montagna che sorgeva tra il ma- delle cose, si ocre e la palude: il Monte Circeo cupò dello scolo delle acque in Elena e James Aguet Nel 1898, recatosi a Torre Olevola, fra Terracina e il tentativi di bonifica, si trara che scendeva al sottosuolo) si arrivava all’ultimo Circeo, per visitare una piantagione di pomodoro apsformò da finanziere in agricoltore, dissodò terreni piano decorato in stile pompeiano secondo il gusto partenente alla società Cirio, restò incantato e abbacespugliosi, introdusse erba medica e trifoglio dov’edell’epoca. gliato da quanto si offerse ai suoi occhi: dalla pianurano stati macchia e acquitrinio, usò per la prima volLe stanze erano tutte i fila, rivolte verso la marina e ra deserta e selvosa sorgeva vicinissimo il monte, che ta concimi chimici, impiegò razionali attrezzi agricoli servite da un corridoio che dava sul monte. All’estrestrapiombava sul mare, ricoperto di fitto verde interin una zona che fino a quel tempo aveva conosciuto rotto soltanto a mezza costa dalle bianche case di un soltanto l’arcaico aratro a chiodo. paese, il paese di San Felice. Nei periodi immuni dalla malaria, la primavera e il tarNel gran giorno della festa, le due bande Gli dissero che tutto il monte con un lembo di terra ai do autunno, la famiglia prese a soggiordel Paese suonavano contemporaneamente ai nare nel grande palazzo baronale, occudue lati estremi della piazza pando l’ultimo piano, costruito dal principe Poniatowsky. mità nord-est c’era lo studio del nonno, che guardaTutti un poco alla volta si affezionarono al va la piana e Terracina; era vasto, con un largo tersito e trovarono attrattive nel soggiorno. razzo avanzante come una prora. Il nonno lavorava a La nonna, che era stata la più ostile a un gran tavolo in vista del panorama e nella parte requella nuova proprietà, finì col compiacertrostante aveva raccolto in scaffali le opere di tutti gli si nel ruolo di signora del piccolo paese. autori che avevano scritto sul Circeo, da Omero a Il titolo di “barone” a San Felice contiAleardo Aleardi. Ma un piccolo armadio mi affascinanuava ad essere attribuito al proprietario va ben più dei vecchi libroni: conteneva, conservate del “feudo”: eccola “baronessa” e feudain vasetti, le vipere catturate sul monte. Le portavano taria, ricordi russi riaffioravano, la cosa al nonno a gara, perché, per ogni vipera uccisa, solenon le dispiaceva. va regalare cinque lire, cifra allora non indifferente. Nel periodo che va dal 1920 al 1930 anSeguivano, verso il corpo del palazzo, le camere da davo a San Felice a Pasqua per trattenerGruppo di famiglia: James, Vera, Luigi, Lilly, Olga, Elena letto dei nonni, poi la vasta sala da pranzo e via via mi circa un mese. Il treno, da Roma a Tertutte le altre stanze, fino alla grande cucina. Questo racina impiegava più di cinque ore. Alla appartamento tanto grande era illuminato a petrolio e suoi piedi formava una “tenuta ex-feudo”: nel 1870 stazione di Terracina ci attendevano le carrozze del lo fu a lungo, per conservatorismo, anche dopo che questa , dalla Camera Apostolica, era passata al Denonno. Una strada collegava adesso la cittadina a San la luce elettrica era giunta in paese. Sempre per conmanio italiano, poi a vari proprietari speculatori e in Felice e correva lungo il mare; lo si indovinava a siniservatorismo mio nonno non voleva la macchina e quel momento era in vendita. James salì al paese, s’istra, però non era visibile, nascosto come era da ducontinuava ad andare con nerpicò per il monte, scoprì il panorama incantevole ne coperte di verdi vigneti il calesse guidato dal coce decise che l’ex-feudo di San Felice sarebbe stato di un dolce e famoso moIl nonno morìì a San Felice nel 1932, di chiere che si chiamava Ansuo e pochi giorni dopo lo comprò, di nascosto dalla scato. La carrozza attraver- polmonite, dopo un inverno rigido tonio Pasciuti. Poi, convinfamiglia e dalla moglie che pur tanto amava. sava, su ponti di legno o di to da mio padre, prese una barche, Foce Badino, Foce Ford (la famosa Ford T) che era guidata da Cesare. James s’inerpicò per il monte, scoprì il Sisto, il Rio Torto. Non sorgevano case lungo il perNelle feste suonava la banda, anzi le bande, perché ve ne panorama incantevole e decise che l’ex-feudo corso da Terracina a San Felice, ma solamente alcuerano due, rivali fra loro. A quella “ufficiale” il nonno di San Felice sarebbe stato suo ne “lestre”, capanne circolari di pietre col tetto di paaveva concesso una stanza al pianterreno del palazzo, i glia, di un tipo che risaliva alla preistoria: le ricordo suonatori si esercitavano dopo cena e il coro del NabucLa moglie e i figli inorridirono, e da un punto di vista ancora abitate da qualche famiglia. Il Monte Circeo, si co si alternava a “Mira il tuo popolo” e agli inni fascisti. pratico non avevano poi tutti i torti. Per giungere da faceva sempre più vicino, la strada cominciava a saliPoi, nel gran giorno della festa, le due bande suonavano Terracina al paese di San Felice c’era solo una via re e attraversava proprio sotto il paese un villaggio di contemporaneamente ai due lati estremi della piazza bracarrareccia e nemmeno tutta transitabile. Verso la terporcili. Piaceva dire al nonno scherzando che quegli ni musicali diversi, tendevano a soverchiarsi a vicenda e raferma si estendeva la selva e la palude, lì dalla prianimali grufolanti discendevano dai compagni di Ulislascio immaginare il risultato. Le rivalità paesane non si mavera all’autunno era padrona la malaria. La montase trasformati in porci da Circe. Infine si giungeva al limitavano alle bande, c’era un medico in opposizione al gna non dava altro reddito che il taglio della boscapaese, dopo una sorta di ponte si varcava una granmedico condotto comunale, i suoi clienti s’erano stretti in glia, le terre della tenuta erano o magre o paludose, de porta ad arco e subito a destra si entrava nel corassociazione con tanto di gagliardetto che portava orgoil paese povero e isolatissimo. tile selciato del palazzo. Salendo dalla “scala nobile” glioso la scritta “Società dei liberi ammalati”. L’idea di andare a soggiornare nel vecchio palazzo (c’era anche la “scala degli asini” transitabile da sobaronale poteva non essere allettante, ma l’uomo era mari e da muli e una “scala segreta” piccola e oscu- segue dalla pag. 1 James Aguet “ ” “ “ “ ” ” ” segue a pag. 16 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 3 IL PERSONAGGIO Anniversario Don Giacinto Tacconi Sempre vicino alla gente, soprattutto a chi ne aveva bisogno L’ 8 maggio 2003 Don Giacinto Tacconi ci lasciava. Era arrivato a San Felice Circeo, non ancora trentenne, l’11 luglio 1954. Dopo un periodo trascorso come Vice Parroco a Roccagorga e Assistente Diocesano delle ACLI, il Vescovo di Terracina, Priverno e Sezze, Mons. Emilio Pizzoni, lo inviava come Parroco a San Felice Circeo, do- “ Don Giacinto Tacconi era arrivato a San Felice Circeo, non ancora trentenne, l’111 luglio 19544 ” po che la comunità aveva vissuto un periodo di tensioni e divisioni. Sapeva bene che il lavoro che lo aspettava non era facile. Aveva dalla sua, però, una giusta dose di semplicità da sinistra: Mariano Goretti (fratello di S.Maria Goretti), ed umiltà ed un gran disarmante sorriso. Un sorriso sconosciuto don Giacinto, Giuseppe Garibaldi (nipote del Generale) che dava l’idea della gioia di vivere, Lui, che aveva vissuto un'infanzia dura, dolorosa, nella povertà. Visse la trasformazione di San Felice da paese Aveva solo quattro anni quando il padre Eugenio, agricolo a centro turistico importante. Fu sempre trentenne, moriva a causa della tubercolosi contratta vicino alla gente, soprattutto a chi aveva più bisogno. durante la prima guerra mondiale. Due anni dopo anRicostruì la Chiesa Parrocchiale del Centro Storico e che la madre Assunta moriva per la stessa malattia. sentì la necessità, visto 1'esodo degli abitanti, di Rimase solo con la sorella di quattro anni che fu accreare una nuova Parcolta dalla zia materna che rocchia a La Cona. Connon aveva avuto figli. Per sigliò al Vescovo di afAveva una giusta dose di semplicità ed lui invece si aprirono le fidare la nuova realtà ai umiltà ed un gran disarmante sorriso porte dell'orfanotrofio Padri Mercedari, che (Collegio San Michele a negli anni cinquanta Roma). Nell'ottobre del avevano realizzato con Padre Acquaro e Confratelli 1937, nello stesso giorno e alla stessa ora in cui a un importante centro d’accoglienza per gli orfani ed San Felice Circeo si tenevano i funerali dell'Arciprete i figli dei carcerati. Don Gaspare d’Antrassi, entrava nel Seminario di Rivedeva, in questa opera (Villaggio della Mercede), Sezze. Era una cosa che ripeteva spesso. I1 Signore aveCon il consumato Rosario tra le mani, in va chiamato a se un suo Servo fedele e, nello stesuna tiepida notte di maggio, con quel suo so momento, faceva sbocciare la vocazione in un radisarmante sorriso, tornava in Cielo gazzo di tredici anni che un giorno avrebbe sostituito, nello stesso ministero e nello stesso luogo, il compianto Don Gaspare. la sua infanzia; in questi tristi e sfortunati ragazzi, Da Sezze al Seminario Leoniano di Anagni sino al 31 privati dell’affetto dei genitori, se stesso bambino. luglio 1948, quando fu ordinato Sacerdote insieme a La non realizzazione di un Centro Parrocchiale a La Don Augusto. Cona da parte dei Mercedari, lo rattristò molto. Collaborò devotamente con i suoi Vescovi (Navarra, Pizzoni, Pintonello, Carli. Compagnone e Pecile). Nel 1990 per la salute minata dal diabete, rinunciò all’ufficio di Parroco... e si ritirò in silenzio. Silenzio forse eccessivo. Forse fu dimenticato da troppi! Confratelli e …… compresi. Ma offrì al Signore ed alla Madonna ... anche questa solitudine e sofferenza. Dopo aver celebrato, nonostante le gambe malferme, come tutti i giorni la Messa (un prete che prete è se non celebra la Messa tutti i giorni?) ed aver assistito in televisione alla Supplica alla Madonna di Pompei, con il consumato Rosario tra le mani, in una tiepida notte di maggio, con quel suo disarmante sorriso, tornava in Cielo. emme “ ” “ “Lo Spazio della Memoria. San Felice Circeo … … un mare di ricordi”. Si è appena conclusa la manifestazione del concorso organizzato dall’Istituto Comprensivo “L. da Vinci” in collaborazione con l’Associazione “Il centro Storico”, che l’anniversario della scomparsa di Don Giacinto Sacconi – per anni parroco di San Felice Circeo – si inserisce in modo adeguato ne “Lo Spazio della Memoria”. Non si può non ricordare Don Giacinto! Per anni, situazioni, personaggi noti del mondo culturale, imprenditoriale, artistico, avvenimenti più o meno lieti, eventi come l’istituzione della scuola Elementare e Media, lo hanno visto protagonista ed avuto come riferimento. Tanti i docenti, a cominciare da chi scrive, agli inizi della carriera, a cui egli ha dato il benvenuto e con cui ha stabilito rapporti duraturi nel tempo. Tanti i ragazzi che lo hanno avuto come insegnante oltre che, contemporaneamente, come Pastore. Talvolta una battuta, un intervento, un sorriso! Presenza discreta comunque, che non si è eretta mai a giudice, ma ha cercato e proposto sempre mediazione ed umana disponibilità. Giuseppina Simeone Dirigente Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” ” A ssociazione c ulturale “ I l C entro S torico” Don Giacinto con Paolo VI Se vuoi aderire all’Associazione telefona al n. 333 1904459 oppure invia una e-mail a: [email protected] IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 4 TERRITORIO Ambiente Dal 18 al 30 agosto 1945 un incendio devasta il promontorio del Circeo Al fuoco Mai si era visto un incendio di bosco di queste proporzioni di Fa.Lu.La. U no dei pericoli che il Promontorio del Circeo corre nella stagione estiva è quella degli incendi. Incendi sempre causati o dall’incuria ignorante o dalla delinquente volontà di chi non rispetta il patrimonio boschivo. Nella storia recente del Circeo la cronaca riporta puntualmente i numerosi incendi che hanno causato danni e addirittura vittime (Luigi Lanzuisi nel 1967 a cui è dedicata anche una piazza del centro storico n.d.r.), ma la cronaca più interessante è quella dell’incendio del 1945, che si legge nel libro di Luigi Aguet “Il Circeo”, Roma 1952: «A memoria d’uomo e probabilmente anche nella storia e forse nella preistoria, non si è mai registrato in questa regione un incendio di bosco pari per intensità, proporzioni estensione, a quello che ha devastato il Promontorio Circeo nei giorni dal 18 al 30 agosto 1945; (...) Dopo due piccoli incendi preliminari, uno in luglio e l’altro a Ferragosto, il grande incendio del Circeo si è iniziato il giorno sabato 18 agosto nel bosco comunale, un poco sotto il Peretto. Il Comune ha avuto difficoltà a reclutare operai sufficienti per combattere energicamente il fuoco fin dall’inizio e così questo si è propagato con incredibile facilità in quasi tutto il bosco comunale. Il giorno 19 una mia squadra di operai ha operato con quelli del Comune nel bosco comunale sopra Mezzomonte e sotto il Semaforo per cercare di impedire la marcia verso del fuoco verso Paola, ma questo inesorabilmente (…) ha proseguito la sua marcia verso ponente. Dopo più di 150 giorni di costante siccità, ossia dal 12 marzo, sul suolo arso dal sole, percorso da numerosi crepacci, dove gli alberi erano scheletriti dall’arsura mai verificatasi in 38 anni, il fuoco non solo bruciava le erbe e le piante, ma perfino le radici sotto terra, distruggendo, nei giorni 19, 20 e 21 “ Mai registrato in questa regione un incendio di bosco pari per intensità. ” quasi tutto il bosco comunale e una porzione del mio (l’Aguet era proprietario di gran parte del territorio di San Felice Circeo n.d.r.) bosco detto Quarto Freddo, sopra Mezzomonte. Il 22 abbiamo dovuto dare il coprifuoco a monte dello sfilo di protezione alla mia sughereta; e dalla parte comunale, il fuoco è avanzato con incredibile violenza e rapidità fino alla mia casetta del Brecciaro, detta la Polveriera. Contemporaneamente scavalcando la cresta fra il Semaforo e le Crocette a m. 400 di altezza, il fuoco investiva il 20 la parte della montagna comunale verso il mare e il 21 mattina era già nella zona sopra Torre Fico. Il vento incostante e altre circostanze fu causa che la marcia del fuoco fosse molto capricciosa. Nonostante gli sforzi di pochi miei uomini e di alcuni volenterosi, il giorno 21 il fuoco aveva girato la Croce minacciando l’alto fusto del parco comunale. Fra la parete rocciosa a strapiombo e il suddetto parco si fece uno sfilo abbattendo opportunamente molti alberi. Con ciò, nella notte fra il 21 e il 22, fu fermata l’avanzata del fuoco verso la villa Blanc e le abitazioni vicine antistanti il paese. Il giorno 22, a più di Km 4 di distanza in linea d’aria dalla Croce, il fuoco oltrepassando la cresta del monte dal Quarto Freddo al Quarto Caldo, invadeva il Quarto Caldo nella parte alta della valle di Vasca Moresca. Mi trovavo dunque ad avere simultaneamente 3 incendi sulla mia proprietà, distanti l’uno dall’altro parecchi chilometri e senza che da Sabaudia nessuno fosse venuto ad aiutare, nonostante l’incendio si vedesse fin dal capoluogo di Latina. (…) L’esito è stato, nei riguardi della mia proprietà, enormemente disastroso in quanto il controfuoco, dato troppo estesamente, ha alimentato maggiormente le lingue che scendevano dalla Vasca Moresca e dalla Valle Caduta e che hanno distrutto perfino la bella vegetazione della zona Torre Cervia, nonché il bosco della Batteria. Il fuoco, trovando elemento molto combustibile nei ginepri, si è sparso con violenza inaudita e rapidità travolgente al di sopra della Batteria fino alla forcella a m. 450 di altezza, fra il picco di Circe e quello di Paola. Scavalcata la cresta –favorito molto in questo anche dal vento- è disceso sul mio taglio boschivo denominato “sopra Paola” investendolo in pieno nella sua parte alta a quota m. 200. (…) nella mattinata della domenica 26 (cioè giusto una settimana dopo avere incominciato ad investire la mia proprietà da oriente) il fuoco – aiutato sempre dal maledetto vento di ponente_ ha scavalcato la mia linea di difesa, stabilita a più di m. 200 di quota fra il picco di Circe e quello di Paola, investendo in pieno, con altissime fiamme, i miei uomini che hanno dovuto ritirarsi molto più sotto a difendere nuovamente e direttamente l’oliveto e la sughereta e abbandonando completamente a se stesso il taglio “sopra Paola” che veniva in gran parte distrutto. Nel pomeriggio della domenica 26 si è sostenuta una lotta delle più accanite contro il fuoco e sia i miei operai che i verolani della ditta Talani si sono prodigati in modo ammirevole. (…) Lunedì 27 agosto, 9° giorno dal suo inizio nel bosco comunale del Peretto, il fuoco (spinto da venti perfidamente incostanti) percorrendo delle traiettorie fra le più curiose ed insospettate (…), il fuoco, dico, era arrivato alla zona di Paola fin presso la Torre omonima, dove si è fermato a pochi metri dal mare, per un cambiamento di vento. (…). L’incendio è dunque passato su quasi Ha 596 di bosco. (…)» E’ interessante la conclusione che l’Aguet fa della cronaca dell’incendio che appare al lettore di oggi di una attualità e modernità incredibili: «Per concludere dirò che le cause dell’incendio permangono tuttora ignote, ma che tutto lascia sospettare a persone senza coscienza (…) che hanno causato incalcolabili danni non solo al “Barone” ma al Comune “ Nel pomeriggio dellaa domenica 26 si è sostenutaa unaa lotttaa delle più accanite contro il fuuoco ” ed a tutta la popolazione perché come conseguenza dell’incendio le sorgenti diminuiranno la loro portata, si asciugheranno dei pozzi e le piogge di primavera-estate saranno meno frequenti!!!» Oggi il pericolo di un incendio di così vaste proporzioni dovrebbe essere scongiurato dall’azione preventiva svolta dal Corpo dei Forestali e dalla Protezione Civile, ma rimane comunque alto il rischio di incendi devastanti. Ognuno di noi è chiamato ha assumere e far assumere comportamenti che evitino qualsiasi rischio di incendio alla vegetazione del Promontorio. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 5 TERRITORIO Ambiente Gli alberghi che hanno fatto la storia al Circeo L’Hotel Maga Circe Tante presenze prestigiose: Re Farouk, Totò, Walter Chiari, Lucia Bosè, Marcello Mastroianni e tanti altri uando Gino Superti arriva al Circeo é il 1934: Littoria é appena stata fondata e da pochi mesi é stato istituito il Parco Nazionale del Circeo. Dopo un primo periodo in cui aveva commerciato in formaggi, si fa raggiungere dalla famiglia (la moglie e quattro figli e, dopo la guerra, il fratello minore Rino) ed affitta una vecchia chiesa dedicata a Sant’Alfonso, sconsacrata venti anni prima Hotel Maga Circe - anno 2004 e già trasformata in albergo. Lo chiama “Maga Circe” e lo arreda con i mobili che aveva portato dalla casa paterna di Cremona. Erano gli anni del sabato fascista, quando ci si riuniva in piazza e si favoleggiava della villa che Benito Mussolini si stava facendo costruire sui ruderi attribuiti dalla credenza popolare all’approdo realizzato da Ulisse al suo arrivo al Circeo. Nel 1939 c’e’ la possibilità di espandere l’atQuuando Gino Suupertti arrivaa al Circeo é il 1934 tività: nasce Villa Penelope, cui seguiranno i villini Telemaco e Tutto Tace. Il progetto è ambizioso: un insieme di piccoli edifici adagiati sulle pendici del promontorio, lungo la strada che porta a Torre Fico. Viene anche costruita una cappella per ospitare la statua di Sant’Alfonso. Durante la guerra i tedeschi in fuga saccheggiano l’albergo e requisiscono tutto il mobilio. Al ritorno dallo sfollamento Gino ricollocherà la statua di Sant’Alfonso nella sua antica dimora: anche nel suo cuore, infatti, aveva fatto breccia la credenza sanfeliciana secondo cui spostare quella statua portava sventura. Alcuni anni dopo, con grandi sacrifici, la famiglia si fa carico dell’acquisto di quella villa che avevano visto costruire. Nasce Villa Porto d’Ulisse. Pochi anni dopo Gino viene a mancare. Siamo al boom economico: nel 1953 Totò, durante le riprese Affitta una vecchia de “Il turco napoletano”, insegna a Milena la richiesa dedicata a San- cetta della salsa per il cocktail di gamberi. Qualt’Alfonso già trasformata in che anno più tardi Anna Magnani affida a Lucia, la più giovane della famiglia, il barboncino Pipalbergo po. Ingrid Thulin lascia senza fiato camerieri e ospiti con i suoi bikini mozzafiato. Re Farouk si fa preparare spremute d’uva con i grappoli della vite che circonda la villa. Walter Chiari, Lucia Bosè, Ugo Tognazzi, Marisa Merlini, Omar Sharif, Marcello Mastroianni e il produttore Goffredo Lombardo, ospiti nelle ville sorte sul promontorio, frequentano il ristorante sul mare, dove si assaporano sprazzi di Dolce Vita. Mentre il Circeo cambia, anche la Maga Circe si evolve: durante la costruzione del porto l’acqua del mare diventa torbida e poco invitante e subito si trasformano i vivai, ormai inutilizzabili, in una grande piscina sempre limpida e pulita. Al boom economico segue quello edilizio: il vecchio terrapieno con stalla, orto, forno per il pane e pozzo viene sostituito da un moderno edificio progettato da Antonio Valente. I divi del cinema vengono sostituiti da quelli della canzone e della TV, tra loro Gianni Morandi, Al Bano e Q “ ” “ ” ” “ ” I vivai negli anni ’40 Vuoi inserire uno spazio pubblicitario su “Centroo Storiico” “ Mentre il Circeo cambia, anche la Maga Circe si evolve: vengono costruiti una grande piscina e un moderno edificio progettato da Antonio Valente Pippo Baudo, quindi dai politici. Siamo già negli anni 80, furoreggiano le discoteche. Apre il Nautilus frequentato, tra gli altri, da Christian De Sica, Mike Francis e Luca Barbarossa. Quando, neppure 10 anni dopo, il fuoco fatuo dei locali notturni si spegne, l’albergo e il ristorante tornano al centro delle cure della famiglia, che riscopre lei stessa il valore della propria storia. In cucina Lucia continua a proporre i piatti inventati e rielaborati dal padre Gino e dalla sorella Milena e guarda con sospetto le mode culinarie che durano una stagione o poco più. Arrivano nuovi riconoscimenti, tra cui quello prestigioso del Gambero Rosso. Con un occhi al futuro e nel cuore la propria storia, la Maga Circe rimane fedele a se stessa: è una delle poche attività commerciali della provincia di Latina rimasta per tutti questi anni nelle cure della famiglia che l’ha fondata, la sua storia si è dipanata parallela a quella del territorio in cui è nata e fiorita ed oggi tra i suoi ospiti è possibile incontrare tanti professionisti Il 30 Aprile 2004 l’alquotati che, poco più che ragazzi, alla Maga bergo ospita la cerimonia di Circe avevano lavorato per potersi pagare gli premiazione del concorso studi. “Lo Spazio della Memoria Il 30 aprile 2004 l’albergo ha ospitato, presso la propria sala convegni, la cerimonia di premiazione del concorso “Lo Spazio della Memoria. San Felice Circeo … … un mare di ricordi”, che ha registrato un’altissima partecipazione, oltre che di studenti delle scuole locali e dei loro familiari, anche di personalità dello spettacolo, della cultura, nonché di autorità istituzionali. Un legame, quello tra la Maga e il Circeo, lungo settant’anni e che rappresenta, comunque, un pezzo di storia di questo angolo di paradiso. Alessandro Cresti La Maga Circe negli anni ’40 invia un email a: [email protected] oppure telefona al n. 333 1904459 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 6 SOTTO LA NOTIZIA Editoriale segue dalla prima Quod non fecerunt barbari, Barberini fecerunt. Quel che non hanno fatto i barbari, l’han fatto i Barberini (Papa Barberini e suoi nipoti, che distrussero insigni monumenti Romani per costruire palazzi) giudizio soggettivo i recenti fatti che solo apparentemente rientrano nella sfera personale di alcuni amministratori e dipendenti comunali; diciamo solo apparentemente, perché innanzitutto si sono clamorosamente esternati nella sede comunale, ma anche perché, comunque, segnalano comportamenti oggettivamente assai poco edificanti. Per arrivare a parlare di una politica etica guidata dagli interessi dei cittadini vogliamo ricordare alcuni dei fatti più recenti che ci hanno visto coinvolti come Associazione “Centro Storico” propositiva di progetti onesti e concreti. Ci siamo resi disponibili, infatti, a collaborare con l’Amministrazione comunale per avviare un percorso che, con la consulenza della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre, avrebbe consentito il recupero e il rilancio dell’intero territorio del Circeo, che come tutti possono constatare ne ha gran bisogno. Il Sindaco, dott. Giuseppe Schiboni, ha ritenuto invece cha la soluzione del problema fosse l’affidamento di un incarico, inutile a nostro avviso perché parziale, all’arch. Paolo Portoghesi, frequentatore delle sontuose cene in onore di Silvio Berlusconi, per la definizione del “piano del colore” del Centro storico per un importo di 36.000 €. Il Sindaco non ha mai specificato che l’importo è a totale carico della collettività di San Felice Circeo, mentre i 40.000 € chiesti dall’Università di Roma Tre servivano per studiare tutto il territorio e indicare le soluzioni di uno sviluppo complessivo; inoltre, fatto importante, il costo era a totale carico della Regione Lazio. E se ciò non bastasse, vogliamo ricordare che, con una recente delibera della Giunta comunale n. 61 del 24 aprile 2004, è stato affidato all’arch. Maurizio Mastroianni l’incarico per la “progettazione e la redazione del piano colore e del regolamento di riqualificazione del Centro Storico”. Ancora un altro incarico, sempre maggiore confusione, poca chiarezza, nessun fatto concreto! E’ già passato quasi un anno da quando l’Associazione si è attivata per sollevare il problema del recupero del territorio! La risposta del Sindaco a questo nostro impegno civile è stata una pesante affermazione, alla quale, come annunciato nel precedente numero di “Centro Storico”, abbiamo dato seguito, in data 15 aprile 2004, con una denuncia nei suoi confronti all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’art. 595 del Codice Penale (diffamazione), con l’aggravante di aver recato offesa per mezzo di un atto pubblico e della stampa. La Giustizia farà il suo corso e siamo fiduciosi sulla decisione finale. Con il Sindaco sono responsabili, dal punto di vista morale, anche tutti i consiglieri di maggioranza, perché gli stessi sono stati puntualmente informati dal sottoscritto, e non casualmente, su tutto ciò che si andava a proporre. Non solo non ho mai avuto il piacere di sentire un loro giudizio, ma non conosco neanche il timbro della loro voce perché non esprimono mai alcun parere nel corso di quelle rare sedute del Consiglio comunale, ad alcune delle quali ho personalmente assistito. Vorrei infine concludere con alcune considerazioni sulle recenti delibere di Giunta; è interessante notare come, nonostante le indagini che sta svolgendo la Procura della Corte dei Conti sull’eccessivo ricorso a incarichi esterni, si continui in tale direzione anche per questioni superflue o che comunque potrebbero essere espletate dal personale dipendente del Comune: cosa significa pagare 37.000 € per la sola progettazione di un marciapiede e di una illuminazione stradale con lampade carrabili? L’ufficio tecnico del Comune non è in grado di predisporre una specifica di massima rinviando i dettagli esecutivi alla ditta appaltatrice? Era proprio indispensabile ricorrere ad un parere pro-veritate, per un costo di 13.464 € (sic!), sulla legittimità delle procedure concorsuali per la copertura di un posto di istruttore direttivo contabile? Non esiste una legge in merito? Come mai già da aprile si fa ricorso al Fondo di riserva? Non c’è alcuna capacità di programmazione! Per quanto sopra esposto e perché riteniamo di godere democraticamente di libera espressione, diciamo che chi ha dato motivvo di non essere, dal punto di vista politico, all’altezzza di ricoprire un incaarico istituzzionaale non solo non devve essere riconfermato nell’incarico, maa deve essere, nel più breve tempo possibile, riportato alla vita di comune cittadino. Alessandro Cresti La corrispondenza con l’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo Oggetto: Querela nei confronti del Sindaco di San Felice Circeo dott. Giuseppe Schiboni per il reato di cui all’art. 595 c.p. (diffamazione). ILL.MO SIGNOR PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI LATINA QUERELA A Il sottoscritto Dott. Alessandro Cresti … (omissis) …il sottoscritto sporge formale querela nei confronti del Sindaco di San Felice Circeo Dott. Giuseppe Schiboni, per il reato di cui all’art. 595 c.p. (diffamazione), con l’aggravante di aver recato offesa a mezzo di un atto pubblico e della stampa, e per gli altri reati che la S.V vorrà ravvisare, chiedendone la punizione come per legge. Il sottoscritto riservandosi il diritto di costituirsi parte civile nel corso dell’eventuale giudizio, chiede inoltre, di essere avvertito ai sensi degli art. 405 e 408 c.p.p. nel caso in cui la S.V. voglia richiedere la proroga dei termini delle indagini preliminari o l’archiviazione della presente querela. San Felice Circeo 15/04/2004. Dott. Alessandro Cresti Avvicendamento 17 maggio 2004 Egregio Signor Dott. Giuseppe Schiboni, Sindaco di San Felice Circeo (LT) Oggetto: interventi per il recupero architettonico e cromatico del Centro Storico di San Felice Circeo. Legge 241/90 Con riferimento alla deliberazioni n. 17 del 30 gennaio 2004 (Affidamento incarico per studio per piano di recupero architettonico e cromatico del Centro Storico) e n. 61 del 22 aprile 2004 (Affidamento incarico per progettazione e redazione piano colore e regolamento riqualificazione Centro Storico) della Giunta Comunale, Le chiedo, nella ipotesi venga attivata la conferenza dei sevizi, di essere informato/convocato. Qualora, invece, s’intendesse procedere per le vie ordinarie, chiedo di acquisire copia della documentazione trasmessa alla Soprintendenza in base alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni. Vorrei, inoltre, essere informato degli avanzamenti del procedimento amministrativo sugli interventi di cui all’oggetto, giacché l’Associazione da me presieduta è “portatrice di interessi diffusi” (art. 9 - legge 241/90) ed è in grado di dare una qualificata collaborazione affinché siano ottimizzati i risultati. Distinti saluti. Alessandro Cresti IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 7 TERRITORIO Concorso Lo Spazio della Memoria Un evento suggestivo e pieno di emozioni “Non si è mai vista a San Felice Circeo una manifestazione con una partecipazione così elevata” di Paolo Sarandrea prensivo “Leonardo da Vinci” nell’ambito di una serie di iniziative che puntano a recuperare la memoria storica del paese. I partecipanti, attraverso interviste e colloqui con gli anziani, hanno presentato dei lavori che contribuiranno a costituire una specie di archivio a dispo- Tommaso Di Prospero Olimpio Perna, Giulia Giordano, Deborah Perna e Jacopo Giordano S AN FELICE CIRCEO - Una sala gremita e il pubblico delle grandi occasioni hanno fatto da cornice alla premiazione del concorso “Lo spazio della memoria... un mare di ricordi”, che si è tenuta il 30 aprile scorso presso la sala conferenze dell’hotel Maga Circe. Una cerimonia suggestiva, ricca di emozioni, condita dalla proiezione di un filmato dell’Istituto Luce sulla San Felice del dopoguerra, quella raccontata anche dai bambini (e non soltanto, visto che al premio, diviso in quattro fasce d’età, hanno partecipato giovani fino a 35 anni) attraverso i racconti dei nonni e degli anziani ancora residenti sul promontorio. Il concorso, realizzato con il patrocinio della Regione Lazio, è stato organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Centro Storico e dall’Istituto Com- Classifica e nomi dei vincitori categoria 6-10 anni 1° - Nikla Rizzato 2° - Valentina Cinquegranelli 3° - Gianluca Masala (Ricordi di una nonna speciale) (Il racconto di mia nonna Eva) (Mia nonna Nunzia) categoria 11-14 anni 1° - Claudia Capponi 2° - Matteo Campoli - Gianmarco Marzella 3° - Jessica Lanzuisi (Una Vita difficile) (L'uomo dalle grandi inventive) (Nonno ... ti ricordi) categoria 15-18 anni 1° - Jacopo Giordano - Giulia Giordano - Deborah Perna 2° - Luigi Calisi 3° - Mariaelisa Fontanella - Martina Magnanti - Claudia Jacoucci - Fabiana Faiola categoria 19-35 anni 1° - Tommaso Di Prospero 2° - Mauro Gaspa 3° - ex-aequo Germana Gaspa Fabio Ceci (E adesso ... chissà!) (Volontario di guerra a 16 anni) (Il racconto di Elisa) (Intervista a mia nonna Landa) (Si può nascere anche così) ("Mo s'murame") (Un maiale senza fegato) sizione della comunità e che sarà custodito all’interno della biblioteca della scuola di San Felice. I migliori lavori selezionati sono stati raccolti in un libro stampato dall’editore di Latina Oggi, Giuseppe Ciarrapico. Come la preside Giuseppina Simeone ha sottolineato nel corso della cerimonia, “l’iniziativa ha avuto il merito di avvicinare tra loro generazioni differenti, coinvolgendo più di 150 giovani”. Una commissione qualificata ha selezionato i lavori migliori che sono stati Nikla Rizzato premiati con computer, macchine fotografiche digitali, enciclopedie, libri e altri riconoscimenti molto speciali, come le medaglie d’argento del Capo dello Stato e del presidente della Camera e le targhe offerte dalla Regione Lazio. Molto significativo, tra i tanti illustri ospiti seduti in platea, l’intervento dell’architetto Luca Magnani, figlio dell’indimenticabile attrice. “Questo concorso - ha detto con un filo di commozione - rappresenta il primo passo verso il recupero della memoria di un paese che ho amato tantissimo in passato e che adesso non riconosco più. Spero che questi ragazzi, attraverso un’esperienza straordinaria come questa, abbiano acquisito la consapevolezza che a San Felice Circeo c’è molto da fare per recuperare valori, luoghi ed emozioni come quelli raccontati dai loro nonni”. Sul sito dell’Associazione “Il Centro Storico” www.sanfelicecirceo.info sono visibili i lavori di tutti i partecipanti al concorso “Lo Spazio della Memoria. San Felice Circeo … … un mare di ricordi” e le foto relative alla cerimonia di premiazione del concorso stesso che si è concluso il 30 aprile 2004 presso l’Hotel Maga Circe. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 8 TERRITORIO Concorso Lo Spazio della Memoria Affreschi del novecento italiano raccontati dai nonni Tutto il Circeo si è stretto intorno ai giovani vincitori del concorso a confermare di Francesca d’Oriano il legame di continuità tra vecchie e nuove generazioni S AN FELICE CIRCEO – Felicità e tante emozioni ma soprattutto la conferma di quanto siano ancora oggi validi e vitali gli anziani in una società che, proclami a parte, tende spesso ad emarginarli, e quanto possa essere ancora saldo il loro legame con i giovani. E’ la lezione che ci lascia questa prima edizione de “Lo spazio della memoria” il Concorso nato per iniziativa dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” e dell’Associazione Culturale “Il Centro Storico”, che dopo mesi di gestazione è giunto felicemente al traguardo nella sala convegni dell’Hotel Maga Circe per la premiazione di rito. Mai si erano visti al Circeo tanti giovani e tanti nonni; mai si era registrata una partecipazione di pubblico così corale e di proporzioni decisamente inaspettate, a confermare tutta la validità dell’iniziativa fermamente voluta da Giuseppina Simeone, infaticabile ed appassionata preside dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” con l’intero Corpo Docenti e da Alessandro Cresti, presidente altrettanto indomito, quasi granitico, del “Centro Storico”. Ed è stata proprio la presenza di centinaia di ragazzi, dei loro genitori e soprattutto dei loro nonni, senza la cui memoria quei racconti non sarebbero divenuti storia, a testimoniare il successo dell’iniziativa al quale hanno contribuito la validità del progetto culturale e letterario di Marina Piccone; l’adesione entusiasta dei privati, a partire dai proprietari della “Maga Circe” e del mitico “Gelatone”; il coinvolgimento convinto delle principali testate giornalistiche e dei loro rappresentanti: Alessandro Panigutti per “Latina Oggi”, Romano Tripodi per il “Tempo”, Paolo Sarandrea per “Il Corriere della Sera” e Gaetano Coppola per “Il Messaggero”. Giornalisti di razza che hanno seguito passo passo l’iniziativa convinti che è ai giovani che debbono sempre più spesso e con maggiore convinzione rivolgersi i media della carta stampata. Non sono voluti mancare alla cerimonia di premiazione il Commissario del Parco Nazionale del Circeo, Salvatore Bellassai ed il Direttore, Luciano Perotto. Peccato per i politici che avrebbero potuto constatare “de visu” quanto siano ancora validi i nostri anziani; quanto desiderosi di riconoscersi nel passato per guardare al futuro, i nostri giovani. Si è avuta anche l’adesione al Concorso del Presidente della Repubbli- ca Carlo Azeglio Ciampi, del Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, che hanno inviato medaglie per i partecipanti e la promessa di partecipazione del Presidente della Regione Lazio, On.le Francesco Storace, in forse fino alla fine, e poi bloccato alla Regione dalla discussione sul nuovo Statuto, che peraltro, ha inviato anche lui numerosi riconoscimenti. Quattro i vincitori assoluti del concorso, nella fascia riservata ai ragazzi dai sei ai dieci anni si è imposta Nikla Riz- zato con il suo “Una nonna speciale” nel quale la piccola scrittrice in erba ha compendiato i ricordi di tre protagoniste della storia del Circeo, a partire dagli anni successivi della bonifica fino agli anni sessanta. Uno spaccato di storia italiana e dell'Agro Pontino in cui si inseriscono come altrettanti tasselli il doloroso momento del distacco da un piccolo paese della provincia di Claudia Capponi Udine, il primo e duro contatto con l'Agro Pontino, allora terra di malaria, gli anni esaltanti della Bonifica con la quotidiana lotta per la sopravvivenza e la consapevolezza che indietro non si sarebbe più tornati. Aurora, Speranza e Maria Teresa, tre volti di un’unica “Nonna speciale”, scrivono per la piccola Nikla una sorta di Diario postumo che fissa sul pentagramma dei ricordi altrettanti spunti di vissuto quotidiano e che a distanza di oltre mezzo secolo colpiscono per la loro freschezza e vivacità. L'impatto con la Scuola, il Natale povero ma forse per questo più partecipato; il Matrimonio in cui l'abito lungo era privilegio di poche ragazze, sono autentici "Cammei " destinati a rimanere impressi nei Lettori più e meglio di tante pagine impegnate. Ad “Una vita difficile” di Claudia Capponi il primo premio per la fascia dagli undici ai quattordici anni. E’ un Circeo decisamente povero fatto da contadini e viticoltori che fatica a sopravvivere quello descritto da IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 9 TERRITORIO Concorso Claudia Capponi e raccontato dal nonno Felice, classe 1924. Siamo all'inizio degli anni '40. Alla Cona, oggi centro commerciale d San Felice Circeo, ci sono soltanto vigne. Si producono il “cesanese” ed il “moscato” che viene venduto a Roma. Di quegli anni Claudia Capponi ci offre uno spaccato realistico che non indulge nella favola e ce lo racconta per immagini: dal maiale allevato con amore per tutto l’anno perché indispensabile, una volta trasformato in salsicce e prosciutto, per la sopravvivenza di una intera famiglia; all'unico pasto caldo che la maggioranza delle famiglie sanfeliciane si potevano permettere. Ma al nonno Felice la giovane Claudia chiede anche di ricordare le sue prime esperienze amorose: il corteggiamento, il giorno del matrimonio, le domeniche in cui si poteva indossare il vestito della festa, ma soltanto dopo aver accudito alle bestie come tutte le altre mattine. Una scrittura semplice ma proprio per questo incisiva che meglio di un saggio ci dice quale sia stata in poco più di venti anni la trasformazione della "perla" del Tirreno, esplosa proprio negli anni Sessanta, ed oggi alla ricerca di una seconda giovinezza. Lavoro a tre mani, firmato da Jacopo Giordano, Giulia Giordano e Deborah Perna, quello che si è imposto nella categoria 15 – 18 anni. Non sappiamo a chi, dei tre vincitori, sia toccato il compito di assemblare in un tutto armonico le confessioni di Olimpio Perna, classe 1933. Ma il risultato è indubbiamente notevole. II ritmo del racconto, la padronanza della lingua italiana, oggi bene alquanto raro anche negli adulti, sono indubbiamente gli elementi caratteriali di questo "E adesso … chissà" scritto con uno spirito di collaborazione e partecipazione encomiabile da Iacopo e Giulia Giordano e Deborah Perna. Siamo di fronte a tre Autori in erba che hanno nel loro Dna tutte le caratteristiche per diventare un giorno famosi. Insieme al ritmo del testo colpisce la capacità di sintesi dei tre ragazzi, il potere di rendere la parola immagine e viceversa. E come descrivere meglio la crisi degli anni presi in esame, dal 1940 al 1945, se non raccontando di quello "intero paese" impegnato a raccogliere cicoria o di quell'andar per campi rischiando di finire ammazzati dai tedeschi? A concludere al serie dei primi classificati Tommaso Di Prospero, che la giuria ha scelto per la sua “Intervista a mia nonna Landa”. Quarant'anni di storia sanfeliciana e diciamo pure della piccola provincia italiana, e non soltanto pontina, dal 1920 al 1960, rivivono nel racconto di Tommaso di Prospero. La sua fonte è la nonna Landa, seconda di sette fratelli, classe 1923. Una nonna coraggiosa e battagliera impegnata a tirar su tra molti stenti e pochi sussidi, ben sei figli. Cercare di sintetizzare in due cartelle e mezzo quarant’anni di storia non deve essere stato facile, ma Tommaso Di Prospero è riuscito nell’impresa soffermandosi su alcune tappe esistenziali dei suoi avi, a partire dal problema della casa che, se oggi resta drammatico per migliaia di famiglie, allora doveva essere tragico per tutte. Insieme al problema abitativo quello del pasto quotidiano, risolto, ed è una costante di molti racconti, sacrificando il maiale allevato con ogni cura o procacciandosi altri generi alimentari, ricorrendo spesso al baratto. Una società contadina che improvvisamente si sarebbe trovata di fronte a quel boom economico di cui fu spesso soltanto spettatrice, pur cominciando a coglierne i primi vantaggi. Razia Bagan Sul sito dell’Associazione “Il Centro Storico” www.sanfelicecirceo.info sono visibili i lavori di tutti i partecipanti al concorso “Lo Spazio della Memoria. San Felice Circeo … … un mare di ricordi” e le foto relative alla cerimonia di premiazione del concorso stesso che si è concluso il 30 aprile 2004 presso l’Hotel Maga Circe. Laura Martini IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 10 TERRITORIO Centro storico Riparo Blanc Dove si fermarono gli ultimi cacciatori-raccoglitori del Circeo di Michelangelo La Rosa (*) P er raggiungere il Riparo Blanc occorre percorrere tutto il tracciato della strada costiera del Quarto Caldo, oltre il Faro e l’albergo Punta Rossa. E’ un piccolo riparo che si apre sul versante sud-ovest del Promontorio, in località “Cava d’Alabastro”, a circa 20 metri s.l.m. Esso fu scavato a partire dal 1960 dall’Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Roma sotto la direzione di L. Cardini e M. Taschini. Gli scavi restituirono una singolare industria litica ricavata dai soliti piccoli ciottoli costieri e una grande quantità (oltre 30.000 !) di conchiglie di molluschi, prevalentemente marini (Patella e Trochus sono E’ un piccolo riparo i generi più comuni). L’insieme più rappresenche si apre sul vertativo della cultura fu assegnato al Mesolitico; sante sud-ovest del elementi di tipo Gravetto-Epigravettiano sono Promontorio, in località presenti negli strati inferiori. “Cava d’Alabastro” La datazione con il metodo del C14 di alcuni carboni provenienti dallo strato assegnato al Mesolitico ha fornito un’età di 8565 +/- 80 anni fa. Quando nel 1959 Marcello Zei individuò il riparo, credette di trovarsi in presenza di una linea Gli scavi restituirono di riva correlabile ad un livello Tirreniano (mare una singolare industria interglaciale), che avesse lasciato una spiaggia litica ricavata dai soliti fossile a quell’altezza tante erano le conchiglie piccoli ciottoli costieri e fossili presenti. una grande quantità Avvertito il Prof. Blanc, questi fece subito un so(oltre 30.000 !) di conpralluogo. Fra i resti di molluschi egli osservò chiglie di molluschi che gran parte dei Trochus apparivano privi si- “ ” “ ” Industriia mesollitiica dell “Riparo Bllanc” stematicamente delle spire apicali; ciò non poteva essere che opera dell’uomo il quale fratturava l’estremità delle conchiglie per estrarne più facilmente il mollusco. Si trattava verosimilmente di un ammasso di rifiuti di pasti, tipico delle culture mesolitiche. Nonostante lo studio di M. Taschini che confermava le ipotesi del Prof. Blanc, molti studiosi non furono d’accordo nell’assegnare al Mesolitico il complesso del Riparo Blanc in quanUna moderna interto mancavano elementi tipici di quella cultura. pretazione lo indica coUna moderna interpretazione più funzionale e me un sito stagionale “comportamentale” del livello mesolitico del Ri(primavera – estate) paro Blanc, al di là di qualsiasi identificazione in per la raccolta dei moltermini di facies culturale, lo indica come un sito luschi marini di scoglio specializzato, quasi sicuramente stagionale (primavera-estate) per la raccolta dei molluschi marini di scoglio. La grande percentuale di denticolati ed intaccature nell’industria litica non avrebbe quindi nulla a che vedere con problemi di definizione di facies culturali, ma sarebbe solo dovuta alla loro utilizzazione per estrarre i molluschi dalle pareti rocciose. Più ssociazione problematica è l’interpretazione di un consistente numero di punteruoli e ulturale becchi su scheggia: oltre ad una lol entro torico ro utilizzazione sempre per estrarre i molluschi dagli scogli, bisogna riSe vuoi aderire all’Associazione cordare che, come osservò Blanc, telefona al n. 333 1904459 una grande quantità di gusci di Tro- oppure invia una e-mail a: centrostochus presenta un foro intenzionale [email protected] l’estremità distale. (*) Fondazione Marcello Zei “ ” A c “I Riparo Bllanc C S ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 11 TERRITORIO I borghi di San Felice Circeo Borgo Montenero Don Giuseppe Capitanio, era l’alba del 4 maggio 1944 … di Bi. Gi. E ra ora! … Non riuscivo più a trattenere la penna. Grande era il desiderio di far conoscere la storia di Borgo Montenero, attraverso giornale e rinfrescare i ricordi del passato a chi interessa. “ Don Giuseppe fu il primo parroco di Borgo Montenero, ma anche il primo parroco di tutto l’Agro Pontino ” Ricollegandoci alla fondazione del nostro Borgo, ritengo doveroso ricordare in maniera rispettosa e nello stesso tempo orgogliosa la figura di un uomo che, dalle testimonianze di chi lo ha conosciuto, impersonava lo spirito e la purezza di una vita votata a Cristo: Don Giuseppe Capitanio, primo Parroco di Borgo Montenero. Don Giuseppe Capitanio era nato a S. Zenone degli Ezzellini (Vicenza) il 6 gennaio 1889. Egli non fu soltanto il primo parroco di Borgo Montenero, ma anche il primo parroco di tutto l’Agro Pontino. Don Giuseppe arrivò a Borgo Montenero da Mussolente (Vicenza), dove era parroco, per la prima volta il 7 Novembre 1938 e poi definitivamente il 4 Febbraio 1939. Alto sulla sua bicicletta, povero con la sua tonaca nera piena di rammendi e con i suoi occhiali aggiustati con il cerotto, si manifestò subito un punto di appoggio per la popolazione loSempre pronto ad inco- cale, fatta di raggiare e aiutare la gente a emigrati dalla Romagna e dal trovare una propria unità Veneto, sempre pronto ad incoraggiare e aiutare la gente a trovare una propria unità. Desiderando che i giovani non si sbandassero e non andassero fuori in cerca di avventura organizzò l’Azione Cattolica, la Filodrammatica e per coloro che non c’erano più, con tenacia riuscì a far costruire il Ci- “ ” mitero. Ma il ricordo più forte di don Giuseppe è legato ad un avvenimento drammatico, durante l’ultima guerra, che ha lasciato un segno nei cuori di coloro che erano presenti in quel momento a Borgo Montenero: l’offerta della sua vita in cambio di quella di cinque Terracinesi catturati dai tedeschi, offerta che non fu accettata. Il diario, che egli scrisse in quella circostanza, è commovente, intenso, pieno di sentimento e di pietà, soprattutto quando elogia il comportamento di questi Nasce a Borgo Montenero un coro vocale bello anche dedicargli una statua, (come se ne vedono tante di Padre Pio), da collocarsi nella piazza dei nostri giardini e sentire la gente Offrìì la sua vita in camchiedere: “chi è bio di quella di cinque Terquel signore?”. racinesi catturati dai tedeSono sicuro che schi, offerta che non fu acavrebbe fatto cettata piacere a tutti rispondere: ”Un sacerdote, un uomo coraggioso che ha fatto tanto per questo paese. Non ha amato la guerra perché aveva rispetto per la vita”. Grazie Don Giuseppe. “ ” n.d.r. Riferimenti più puntuali sull’accaduto possono essere trovati sul libro: “RACCONTARE LA STORIA Borgo Montenero 4 maggio 1944” - Quaderni dell’oralità - I.T.C. “A. Bianchini” Terracina - anno scolastico 2001/2002 Nell’ambito delle attività parrocchiali si vuole costituire un coro vocale. Se hai più di sei anni e sei interessato a tale attività puoi telefonare a Pina 0773.597978. E’ gradita anche la collaborazione di persone che suonano strumenti musicali. poveri uomini poco prima della morte: ”Il loro contegno fu ammirabile. A differenza di prima, dopo confessati tutti e cinque furono calmi e sereni, non mossero una protesta, non pronunziarono una parola finchè la spietata scarica dei moschetti tedeschi non li abbatté tutti fulmineamente al suolo …”. In ricordo di questo tragico evento la sezione degli ex Relazione sull’accaduto di Don Capitanio combattenti e reduci di guerra ha voluto costruire un monumento a tutti i caduti durante la guerra e su questa lapide scolpire i cinque nomi dei fucilati: Cascarini Giuseppe di anni 57, BenveIl Centro Anziani di Borgo Montenero nuti Francesco di anni 39, Savelli Bernardo di anni 23, Gallo Giuseppe di anCaro Direttore, ni 38, Vagnozzi Vittorio di anni 23, fuSono una pensionata, anziana, ma non ancora rimbambita perciò approfitto cilati per rappresaglia dai tedeschi in di questa pagina dedicata a Borgo Montenero per alcune considerazioni. Borgo Montenero la mattina del 4 MagVorrei frequentare con assiduità il locale “Centro anziani” dove però mi gio 1944. risulta che non si sono ancora svolte regolari elezioni per il rinnovo della carica di Presidente. Mi piacerebbe che queste elezioni si svolgano in Don Giuseppe morì dopo una lunga modo programmato per avere un momento di incontro con scambi di idee malattia nel 1950 e riposa nel cimitero ed opinioni, progetti e suggerimenti per attività compatibili con le condida lui voluto. A lui è stato dedicato l’ezioni degli iscritti al Centro stesso. dificio scolastico delle elementari di Potrei avere assicurazioni al riguardo? A.A. Borgo Montenero, ma sarebbe stato L e t t e r e IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 12 CENTRO STORICO Lettere - Delibere ✉ Schiamazzi notturni Caro Direttore, ci rivolgiamo a Lei per segnalare una situazione a dir poco spiacevole. L’Amministrazione comunale di San Felice Circeo ha tolto pace e tranquillità ad una parte degli abitanti del Centro Storico prolungando l’apertura di una birreria fino alle ore 3.00 di notte, consentendogli anche di mettere tavoli esternamente al locale con la rimozione forzata delle auto dal parcheggio. Tale locale trovasi in una piazzetta del Centro Storico, Piazza Dante, circondata da civili abitazioni, per cui gli immancabili schiamazzi e rotolamenti di lattine di birra a quell’ora, quando ormai è cessato il servizio degli addetti all’ordine pubblico, vengono amplificate e non conciliano il sonno di chi il mattino dopo deve riprendere le normali attività quotidiane. Onde evitare atti inconsulti che potrebbero derivare da tale stato di cose, è possibile regolare e controllare diversamente questi esercizi, che vengono autorizzati senza tener conto del disagio che procurano anche per gli inconvenienti spesso sgradevoli con danni a cose e persone per un uso eccessivo di bevande alcoliche? Vorremmo un maggiore senso di responsabilità da parte degli Amministratori che dovrebbero prodigarsi per proteggere il Paese e i suoi abitanti, mentre ci sembra che le Autorità locali abbiano in passato dimostrato scarsissimo interesse al problema. P.M. e altre firme Per pubblicare la tua lettera scrivi una e-mail a: [email protected] oppure telefona al 333.1904459 o invia un fax a 06.51985217 Delibbere dell’Amministrazione Comuunale di San Felice Circeo N. 36/G.C. 37/G.C. 38/G.C. 39/G.C. 40/G.C. 41/G.C. 42/G.C. 43/G.C. 44/G.C. 45/G.C. 46/G.C. 47/G.C. 48/G.C. 49/G.C. 50/G.C. 51/G.C. 52/G.C. 53/G.C. 54/G.C. 55/G.C. 57/G.C. 58/G.C. 59/G.C. 60/G.C. 61/G.C. 62/G.C. 63/G.C. 64/G.C 65/G.C. 66/G.C. 67/G.C. 68/G.C. 15/C.C. 16/C.C. 17/C.C. 18/C.C. 19/C.C. 20/C.C. 21/C.C. 22/C.C. 23/C.C. 24/C.C. 25/C.C. 26/C.C. 27/C.C. 28/C.C. 29/C.C. 30/C.C. 31/C.C. 32/C.C. Data 01/03/04 Oggetto Approvazione progetto preliminare lavori completamento e ampliamento struttura sportiva Ballarin. Presentazione domanda per l’ammissione ai benefici di cui all’art.1 legge 65/87 03/03/04 Partecipazione alla organizzazione della prima tappa cors ciclistica “Tirreno – Adriatico” 03/03/04 Lavori completamento e bonifica Quarto Caldo e Vigna La Corte. Annullamento e sostituzione punto 2) della deliberazione di G.C. n-10 del 21/01/2004 03/03/04 Approvazione bando di concorso pubblico per titoli per il rilascio di autorizzazioni all’esercizio dell’attività di noleggio con conducente 03/03/04 Patrocinio Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS. Bonsai AIDS 03/03/04 Conferimento incarico di consulenza tecnica specialistica sulle problematiche attinenti il calcolo del capitale di affrancazione dei terreni (3.000,00 €) 03/03/04 Costituzione in giudizio TAR Lazio sz di Latina Festuccia Isabella. Nomina Legale (3.638,26 €) 08/03/04 Determinazione tariffe per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità anno 2004 08/03/04 Determinazione tariffe COSAP anno 2004 08/03/04 Determinazione aliquote dell’imposta comunale sugli immobili (ICI) e le relative detrazioni ed agevolazioni anno 2004 08/03/04 Determinazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale IRPEF anno 2004 08/03/04 Determinazione tariffe per l’applicazione della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani anno 2004-05-09 08/03/04 Approvazione schema di Bilancio 2004 11/03/04 Intervento ad adiuvandum nel ricorso proposto dal signor Tranquilli Nicola. Nomina legale (3.672,00 €) 11/03/04 Incarico di assistenza tecnica alla Litorale SpA per investimenti nel settore turistico (senza spesa) 18/03/04 Richiesta parere pro-veritate sulla legittimità delle procedure concorsuali per la copertura di un posto di istruttore direttivo contabile CAT. D1 Responsabile Settore Tecnico Contabile (13.464,00 €) 19/03/04 Patrocinio alla V gara culinaria nazionale per amatori 19/03/04 Costituzione in giudizio ricorso al TAR Lazio sez. Latina avv. Scalfati (3.638,26 €) 19/03/F04 Patrocinio a Lega Ambiente per la XV edizione di Festa Ambiente 2004 30/03/04 Approvazione Progetto Cantiere Scuola Lavoro LR. 29/65. Potenziamento attività di controllo, decoro e igiene dell’abitato, emissione rumori e traffico 30/03/04 Patrocinio alla Coop. Operatori Turistici del Circeo a r.l. per spettacoli estivi nell’area in viale Europa 05/04/04 Notificazione ricorsi giudiziari avverso sanzioni amministrative inflitte per violazioni al CDS. Costituzioni in giudizio mezzo propri funzionari 22/04/04 Realizzazione di un nuovo tratto di marciapiede in via Roma (da incrocio via XXIV Maggio a incrocio via del Faro). Approvazione progetto esecutivo (21.200,00 € costo della progettazione) 22/04/04 Realizzazione illuminazione in viale Maurizio. Approvazione Progetto (15.554,88 € costo della progettazione) 22/04/04 Integrazione deliberazione G.M. n. 17 del 30/01/2004 – Affidamento incarico per progettazione e redazione piano colore e regolamento riqualificazione Centro Storico 22/04/04 Ricorso per decreto ingiuntivo n. 347/04 promosso dalla soc. IND.ECO presso TAR Lazio. Nomina Legale – Fondo di Riserva (3.638,26 €) 22/04/04 Revoca delibera G.C. n. 54 del 19/03/04. Nuova riproposizione 22/04/04 Erogazione finanziamento cinquantenario fondazione comunità religiosa Suore Benedettine di Priscilla. Fondo di Riserva (8.000,00 €) 24/04/04 Nomina Giuria Premio di Letteratura “La Cultura del Mare” 24/04/04 Patrocinio al club Primavera Ciclistica per 29° Giro delle Regioni 30/04/04 Individuazione unità organizzativa denominata “Ufficio Affrancazioni” 30/04/04 Incarico a convenzione a tecnico esterno per procedimenti applicazione sanzione pecuniaria ai sensi art. 164 D.LGS n. 490/99 (6364,80 € per tre mesi) 12/03/04 Risposta ad interrogazioni 12/03/04 Istituzione del Premio Letterario La Cultura del Mare. Approvazione Regolamento 12/03/04 Istituzione marchi collettivi di qualità delle produzioni locali 12/03/04 Zone omogenee B di completamento. Controdeduzioni alle osservazioni pervenute 12/03/04 Documento preliminare di indirizzo per la revisione generale del PRG 12/03/04 Modifica delibera CC n. 97/03. Nomina nuovo operatore esperto 12/03/04 Acquisizione gratuita al patrimonio indisponibile del Comune di beni immobili confiscati 12/03/04 Estinzione volontaria Consorzio Fonti di Lucullo 12/03/04 Verbale di sopravvenuta mancanza del numero legale 29/03/04 Comunicazione del sindaco della revoca di un assessore (Luciano Magnanti) 29/03/04 Modif. quantità e qualità di aree fabbricabili: L. 167/62 e 865/71 29/03/04 Bilancio annuale di previsione 2004. Esame e approvazione 29/03/04 Patti territoriali DPR 447/98. Carotenuto Paolo e Alberto 29/03/04 Patti territoriali DPR 447/98. Hotel Vittoria 01/04/04 Verbale di seduta deserta 08/04/04 Annullamento delibera consiliare n. 52/01 (respinta) 08/04/04 Presa d’atto della sentenza della Corte di Cassazione di Roma n. 1476/04 08/04/04 Servizio Parcheggi a pagamento dal 01/06/04 al 30/09/04 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 13 SALUTE PERSONAGGI TIPICI Anneddoti Mirimicche e gliù Priore Il tatuaggio e il piercing L’ Aspetti igienico sanitari legati a tale pratica episodio che stò per narrare mi è stato raccontato da un parente di mia madre e cioè da Arnaldo Romanini. Il fatto dovrebbe risalire al 1860-1870. Mirimicco era messo comunale, Priore equivale al sindaco attuale. Un pomeriggio di primavera, il messo Mirimicche accompagnava il Priore in una passeggiata sulla Via Nova, ora Via XXIV Maggio, con direzione Monticchio. Ad un certo punto il Priore dovette infrattarsi, per una esigenza fisiologica. Mentre stava defecando, si avvicinò un maialetto, che tentò di azzannargli l’organo maschile “gliù mince”. La sera, Mirimicche si affacciò alla loggetta del palazzetto comunale, situato nella piazza principale, oggi p.zza V. Veneto. Suonò la campanella, che serviva per annunciare le udienze del Conciliatore, le riunioni consiliari e questa volta, per richiamare l’attenzione dei cittadini presenti, narrò quanto accaduto nel pomeriggio, evidenziando il pericolo occorso al Priore, concludendo con una ordinanza dello stesso: “… Perciò è fatto divieto a Purcéglie e purcellitte de circulà liberamente. Ténneta stà dénte la rolla, perché “gliù mincee” de gliù Priore nen è “tutere”, per un cazzo!”. (… perché il pene del priore non è affatto una pannocchia). da O’KEA’MUS di Andrea De Sisti V isto con sospetto fino a qualche anno fa, era spesso bistrattato. Molti tatuaggi, con il miglioramento della tecnica dovuta alla crescita di tutto il movimento, sono delle vere e proprie opere d’arte che i giovani amano sfoggiare soprattutto in estate. Fatta questa premessa si può intuire che non è certamente difficile trovare un buon tatuatore in grado di creare autentici capolavori e di realizzare i nostri sogni; ma siamo altrettanto capaci di trovare professionisti nell’arte del tattoo in grado di rispettare le norme igienico - sanitarie? A questo proposito, ho posto a due tatuatori, Andrea Pallocchini e Catia Zambon di Sabaudia, una serie di domande che mi auguro possano chiarire un po’ le idee a coloro che si avvicinano per la prima volta all’affascinante mondo dei tatuaggi. Nel momento in cui è tutto pronto per cominciare un tatuaggio, di cosa ci si deve accertare? “Tutto il materiale che viene utilizzato per la realizzazione del tatuaggio deve essere sterile e mono uso e nella Oroscopo di Giugno 2004 fattispecie: gli aghi, i puntali che servono per l’impugnatura della macchinetta del tatuatore, l’inchiostro ed i tappini che servono per contenerlo, per concludere con i guanti. La sterilizzazione degli aghi e dei puntali avviene attraverso un autoclave”. Cosa viene utilizzato per la pulizia dell’ambiente circostante? “Per l’ambiente di lavoro vengono utilizzati dei detergenti antisettici ed in particolare, l’amuchina che poi è un surrogato della varechina dall’odore meno intenso”. Quali controindicazioni può comportare un tatuaggio per la cute? “Le maggiori controindicazioni sono legate ad eventuali forme di allergia ai metalli, presenti in alcuni tipi d’inchiostro, ma anche alla cura che viene prestata al tatuaggio nei primi giorni, dopo la realizzazione”. Come viene preparata la cute prima che questa venga tatuata? “Per la preparazione della cute viene utilizzata la tintura iodata che ha un alta capacità disinfettante”. Come deve essere curato il tatuaggio nei primi giorni che seguono la sua realizzazione? “Per la cura del tatuaggio si deve mantenere pulita la parte tatuata con l’ausilio di sapone neutro ed idratare con apposite creme neutre a base di olio ed acqua. Nei primi 10 giorni per evitare che il tatuaggio venga rovinato vanno evitati i bagni in mare e l’esposizione al sole”. Le stesse raccomandazioni finora fatte per i tatuaggi valgono anche per i piercing? “Poiché il piercing con l’ausilio di materiale metallico, che viene messo sotto cute, utilizza una tecnica più invasiva e traumatica, bisogna usare qualche accortezza in più, avendo costantemente cura della pulizia attorno al piercing”. Che tipo di metalli vengono utilizzati per il piercing? “Quelli che vengono utilizzati maggiormente sono il titanio e l’acciaio chirurgico”. Conclusione: non perdete mai di vista i tanti consigli che vi abbiamo dato. Tommaaso Di Prospero Affrontate con gioia i vostri impegni. Approfittate delle vacanze per riorganizzarvi la vita. Sono favoriti i viaggi di studio o di lavoro. (dal 24/8 al 22/9) di Aldebaran Ariete Giugno si presenta molto movimentato con spostamenti ed iniziative a lieto fine sotto il profilo professionale. Marte e Saturno vi creano ancora qualche problema in amore: sappiate “leggere” il messaggio che vi stanno inviando dal cielo stellato. (dal 21/3 al 20/4) Toro L’eccessiva riflessione può limitare una iniziativa: dovrete essere un po’ più dinamici per conseguire un buon risultato. Una questione familiare, motivo di preoccupazione, si risolverà come per incanto. Attenti alle spese. (dal 21/4 al 21/5) Bilancia Ottime opportunità di incontrare l’amore passionale o di rinvigorire un rapporto già esistente. La sincerità sarà la vostra arma vincente. Alcune amicizie finiranno: conserverete solo le migliori. Salute: qualche malessere passeggero. (dal 23/9 al 22/10) Scorpione Gli scenari celesti sono cambiati per voi in meglio! Urano e saturno vi appoggeranno e vi aiutano nella creatività e nell’autorevolezza: sarete come “maghi” incantatori. Ad ogni modo state lontani dalle persone poco chiare. Notizie sorprendenti in arrivo. (dal 23/10 al 21/11) Sagittario Gemelli Venere non vi è amica, in questo mese, quindi discussioni con il vostro partner. Siete irrequieti e scontenti. Cercate di portare cambiamenti nella vostra vita: la vacanza non basta. Guardate lontano: è tempo di fare nuovi progetti. (dal 22/11 al 21/12) Cancro Saturno vi ha aperto una stagione ricca di riflessioni e di nuove idee per sviluppare al meglio i vostri progetti di lavoro e di nuovi contatti. Sul piano fisico avete bisogno di relax e di una dieta più leggera. (dal 22/12 al 20/1) Leone Mese all’insegna delle buone occasioni. Marte vi è favorevole ed il vostro spirito d’iniziativa crescerà notevolmente. Novità positive nella vita familiare. (dal 21/1 al 18/2) Lavoro e finanze, in giugno filano con il vento in poppa. Siete abili nel dimostrare le vostre capacità, soprattutto con l’eloquenza. L’amore vi offre complicità e tenerezza. Venere nel segno vi rende irresistibili! (dal 22/5 al 21/6) Gli influssi di Saturno vi renderanno più perseveranti e prudenti, quindi periodo adatto ai chiarimenti ed ai progetti. Un nuovo amore nasce in segreto durante l’estate. Momenti di romantica malinconia. (dal 22/6 al 22/7) Le stelle vi offrono circostanze fortunate e voi con la vostra grinta otterrete successi anche economici. Cielo sereno sul fronte sentimentale. Attenzione ai movimenti bruschi: in particolare alla schiena. (dal 23/7 al 23/8) Vergine Non pretendete di avere sempre ragione e non arrabbiatevi per le sciocchezze! Capricorno Acquario Pesci Studio e affari vanno alla grande in questo mese. Incertezze e dubbi invece riguarderanno un cambiamento: troverete la soluzione per caso! Solidarietà e collaborazione in famiglia. Non affaticate il vostro fegato. (dal 19/2 al 20/3) IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 14 SPORT Calcio e Footing E’ arrivata la bella stagione … comincia a correre on l’arrivo dei primi tepori torna la voglia di infilarsi un paio di scarpe e cominciare a correre, magari per buttare giù qualche chilo di troppo accumulato nel periodo invernale. La mia esperienza di corsa su strada con all’attivo diverse gare, maratone comprese, nonché la qualifica da “Istruttore di Atletica Leggera” mi mette nella condizione di darvi qualche semplice consiglio. Per quanto la corsa sia essenzialmente un gesto naturale che diventa sportivo quando è supportato da particolari dati antropometrici e da un allenamento mirato, bisogna sfatare alcune convinzioni molto radicate nei neofiti ed in coloro che in genere corrono poco. In molti credono che per correre sia sufficiente utilizzare un qualsiasi modello di scarpe da ginnastica e perdono di vista l’unica cosa su cui si deve operare una scelta attenta e precisa. In effetti la scelta della scarpa diventa prioritaria in funzione dei chilometri percorsi, in questo contesto si inserisce l’utilizzo di un modello piuttosto di un altro, che poi farà la differenza tra coloro che potranno correre in modo continuativo e coloro che invece saranno costretti a chiamarsi fuori, a causa di contratture a carico degli arti inferiori, problemi ai tendini, infiammazione della fascia plantare e via dicendo. Il mio consiglio è quello di utilizzare dei modelli protettivi dal peso che può variare dai 300 ai 360 grammi, in questo senso potrete consultare la rivista “Correre”, in edicola l’inizio di ogni mese. Da evitare, con i primi caldi; l’uso di capi d’abbigliamento in materiale impermeabile, assolutamente deleterio! L’eccessivo innalzamento della temperatura corporea comporta un’elevata perdita di liquidi che poi va reintegrata insieme ai sali minerali. Per coloro che corrono le prime volte si pone il problema del ritmo di corsa, in questo senso è opportuno ascoltare le proprie sensazioni, cercando di correre in perfetto equilibrio respiratorio ( mentre si corre si deve essere in grado di parlare con una persona che ci è a fianco) evitando dei cambi di ritmo sostenuti, che in chi non è allenato, comporta la formazione di alte concentrazioni di acido lattico, con carente apporto di ossigeno alla muscolatura impegnata ed evidente calo del ritmo. Si deve correre per almeno tre volte la settimana, arrivando gradatamente ai 40 minuti di corsa per ogni singola uscita. Dopo 20-25 minuti di corsa si brucia una miscela più ricca di acidi grassi che comporta una perdita di peso più duraturo ( correre sei volte la settimana per 20 minuti non è la stessa cosa!). Con la corsa si bruciano empiricamente dalle 60 alle 70 calorie al chilometro a prescindere dalla velocità di percorrenza, è chiaro che ciò che incide sulla perdita di peso sono i chilometri e non la velocità! Detto questo......vi serve solo un po’ di buona volontà. Tommaso Di Prospero C Nuova Circe Salvezza raggiunta! L a Circe è salva...viva la Circe! Parafrasando con licenza d’inventare, il titolo di uno spettacolo che vide protagonista il grande Massimo Troisi diversi anni fa...Ebbene si, la Nuova Circe si è salvata e la sua permanenza nel campionato di Promozione anche per la prossima stagione è passata attraverso le partite giocate all’Aldo Ballarin, dove nel girone di ritorno, la squadra di mister Ceccarelli, ha fatto incetta di punti. La certezza di avere a portata di mano la salvezza si è avuta alla quintultima di campionato, quando la Nuova Circe sfatando il tabù che la vedeva sconfitta da ben nove turni fuori dalle mura amiche, andava a vincere al “Riciniello”, sul sintetico di Gaeta, grazie ad una rete di Iannitti direttamente dal calcio d’angolo. Questa vittoria, sommata a quella interna della domenica precedente contro il Sezze Latina ( in quel momento le due formazioni erano appaiate a pari punti in quartultima posizione) con reti di capitan Benetti e Tulli e quella prestigiosa la domenica successiva contro il Torrice( la compagine ciociara era ancora in corsa per un secondo posto che quasi sicuramente le avrebbe garantito il passaggio in Eccellenza) permetteva alla squadra di Ceccarelli di giocare le ultime partite in assoluta tranquillità. La Nuova Circe ha ottenuto un filotto di sette vittorie consecutive al Ballarin( una nell’ultima giornata del girone d’andata contro il Boville Ernica, le altre sei nel girone di ritorno ), l’unico rimpianto sta nell’evitabilissima sconfitta nell’ultima partita interna contro un Chiaiamari motivato ed in cerca di punti salvezza, ma con l’undici di Marco Ceccarelli già in vacanza. Determinanti le vittorie contro le concorrenti invischiate nella lotta per non retrocedere(2-0 al Real Lati- na, 3-0 alla Nuova Itri, 4-0 al Ceccano, 2-0 al Sezze Latina,1-0 in trasferta contro il Gaeta) di prestigio quelle contro il Pontinia detronizzato con un umiliante 5-1 con tripletta di un inarrestabile Iannitti e con le reti di Argentesi e Vecchio, così come il 2-0 rifilato al Torrice con Iannitti e Vecchio sempre protagonisti. Pur continuando a subire anche nel girone di ritorno un eccessivo numero di reti, l’undici caro al presidente Ciampa ha cominciato a segnare con una certa frequenza che alla fine ha fatto la differenza. Nel girone d’andata appena undici le reti all’attivo, in quello di ritorno ben ventisei le realizzazioni con il bomber Vecchio ed il funambolo Iannitti cecchini infallibili. In trasferta la Nuova Circe ha spesso sciorinato un buon calcio ma i risultati, tolta la trasferta di Gaeta; non sono arrivati anche per delle scelte molto discutibili da parte di arbitri poco preparati e spesso faziosi. Emblematica la sconfitta maturata nel recupero contro la Sanvittorese per 2-1, con la Nuova Circe in vantaggio con Amato, raggiunta sul risultato di parità e superata a poco dal termine, quando pochi minuti prima era stata annullata una rete regolare al solito Vecchio, con il guardalinee che convalidava e l’arbitro che incredibilmente negava la vittoria alla formazione sanfeliciana. Fastidioso il comportamento dell’arbitro nella partita esterna contro il S. Apollinare che dopo poco più di mezz’ora mandava negli spogliatoi Marocchi e Iannitti per delle semplici proteste, chiudendo di fatto l’incontro e costringendo Ceccarelli a dei cambi forzati per evitare altre defezioni che avrebbero compromesso il finale di stagione. A parte l’eclatante vittoria contro il Pontinia per 5-1, il migliore incontro visto al Ballarin in questa stagione è sta- to a mio avviso quello disputato contro il Sezze Latina con in palio tre punti pesantissimi che in quel momento della stagione poteva fare la differenza tra chi restava in Promozione e chi invece sarebbe sceso nella categoria cadetta. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e tante sono state le occasioni da rete, anche se la Nuova Circe ha creato sicuramente di più ed alla fine ha regolato la formazione setina con una rete per tempo di capitan Benetti e Tulli. A questo punto dopo una stagione vissuta pericolosamente, in cui la Nuova Circe si è fatta trovare impreparata nel gestire un gruppo che quest’anno prevedeva nell’undici titolare ben sei elementi con anno di nascita dal 1979 in poi, la speranza è che con la nuova stagione(2004/2005), quando in campo ci saranno soltanto due giovani, uno classe 1985 e l’altro 1986, la squadra del presidente Ciampa sappia recitare un ruolo da protagonista. A parte la conferma del bomber Vecchio e la sorpresa Iannitti, un plauso particolare va fatto Ruggiero ed a tutta la vecchia guardia e cioè capitan Benetti, Tulli e Marocchi. Alla prossima stagione...... Questi i risultati conseguiti dalla Nuova Circe nelle ultime otto partite che le hanno regalato la salvezza: N. CircePontinia 5-1; S.Apollinare- N. Circe 4-0; N. Circe-Sezze Latina 2-0; Gaeta- N. Circe 0-1; N. Circe-Torrice 2-0; Morolo-N. Circe 3-1; N. Circe-Chiaiamari 1-3; Boville Ernica-N. Circe 41.La Nuova Circe ha totalizzato 35 punti, con 37 reti all’attivo e 48 al passivo; il campionato è stato vinto dallo Scauri Minturno con il Boville Ernica al secondo posto, sono retrocesse in Prima categoria il Real Latina, la Nuova Itri ed il Ceccano. Tommaso Di Prospero IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 15 TEMPO LIBERO Lo spazio della città Zuppa di fagioli ORA LEGALE di Fabio Serrecchia e Antonio di Salvo Incredienti 500 grammi di fagioli borlotti cotica di maiale o piedino di maiale sedano aglio cipolla un mazzetto di finocchietto selvatico lardo sale pane raffermo acqua Procedimento Dopo aver tenuto a bagno i fagioli per 12 ore, lessateli con uno spicchio di aglio, un po’ di sedano e la cotica o il piedino di maiale (che avrete lessato precedentemente per un’ora circa). Fate un soffritto con lardo e cipolla, aggiungete i fagioli già cotti, la cotica o il piedino di maiale e un mazzetto di finocchietto selvatico; coprite di acqua, salate e lasciate sul fuoco per altri 30 minuti. Versate la zuppa in una terrina nella quale avrete adagiato delle fette di pane raffermo. Coprite, lasciare riposare per 10 minuti e servire. da LA VISCOTTA Ricette di S. Felice Circeo di Angela Bassani Chi ci ha rubato il mare? l “belvedere” al Centro storico è sempre stato uno dei punti più belli di San Felice Circeo perché da lì si può far spaziare lo sguardo sul mare, lungo il litorale e fino alle isole pontine. Da parecchio tempo tutto questo non è possibile perché un pino troppo cresciuto impedisce la visuale. Chi dovrebbe provvedere alla sua potatura? E’ un problema di coscienza civile da parte dei proprietari, oppure è incuria e/o disinteresse da parte dell’Amministrazione comunale di S. Felice Circeo? Attendiamo ancora, dopo un anno, una risposta anzi un concreto intervento. I n.d.r. Avevamo già sollevato il problema nell’agosto del 2003. E’ stato chiesto a questa rubrica di conoscere la possibilità di locare tra soggetti privati un bene demaniale. L’art. 823 cod. civ. che disciplina la condizione giuridica del demanio pubblico, prevede che <<… i beni che fanno parte del demanio pubblico sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi se non nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge che li riguardano. …>> (art. 823 c.c.). Il Legislatore ha, quindi, previsto l’inalienabilità dei beni appartenenti al demanio pubblico. Ciò posto, si deve ritenere che i beni demaniali possono formare oggetto di diritti obbligatori tra privati e quindi anche di locazione. Il carattere eventualmente abusivo dell’occupazione da parte del locatore del terreno demaniale, pur potendo risolversi in fonte di responsabilità da fatto illecito per l’occupante, e fatte salve le iniziative che la Pubblica Amministrazione ritenga di intraprendere a tutela della particolare destinazione del bene demaniale, non comporta anche l’invalidità del contratto di locazione del bene, stipulato tra privati, che vincola quindi reciprocamente la parti contraenti all’adempimento delle obbligazioni assunte, trattandosi di rapporti distinti, regolati ciascuno da proprie norme (in tal senso: Cass. Sez. III, 22.03.2004 n. 5672). Musa Musa, non mi hai tu visto solitario e stanco errare per i prati colorati nell’informe orizzonte? Sitibondo di te io ero. E fuggendo il disordine ridevo alla fragile vita, parlavo a me stesso di modi eleganti limpido sguardo mano leggera. Musa, per te vibrai di Amore. Sulla mia pelle enumerando immagini viaggiai coi freschi venti e non compresi mai del crescer lento delle eterne pietre, del mare e delle stelle. da “Poesie per Linetta” di Benito D’Andrassi Ristorante “peperoncino e cioccolata” Via Terracina Km 11.700 – Golfo Sereno Tel. 339.8583110 Pasta all’uovo di Federico Fedeli V.le T. Tittoni, 113 – S. Felice Circeo La Cona Tutti i tipi di pasta della migliore qualità Tel. 0773.540608 Il Circeo Tu, Dio Onnipotente, nel creare il mondo incastonasti, a bella a posta, nella bellezza del Creato, il mitico e favoloso Circeo col suo magico mare, con le sue onde turchine. - Mi seduce questo paesaggio leggiadro e fantasmagorico, il luogo è un incantesimo!da “Parla il cuore” di Dante Bono Vuoi inserire uno spazio pubblicitario su “Centro Storico” invia un email a: [email protected] oppure telefona al n. 333 1904459 Supermarket CARLETTO di Lucci Evasio & C. s.a.s. V.le T. Tittoni, 70/72 – S. Felice Circeo La Cona Tel. 0773.540497 – Fax 0773.541102 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAAG . 16 VUOTI DI MEMORIA Il personaggio segue dalla pag. 2 James Aguet La vita che si conduceva a Palazzo non era certo brillante. Saliva all’ultimo piano regolarmente solo il fattore Domenico Ragazzini, venuto nelle paludi con i primi coloni di Romagna. Era grosso, rubicondo, allegro e sempre in vena di scherzi. Ogni domenica sera veniva invitato a cena, e dopo, sotto la lampada a petrolio, si giocava tutti “alle pulci“: si trattava di far saltare dei dischetti di celluloide colorata finché l’uno soverchiasse l’altro che veniva così mangiato, un gioco davvero innocente che piaceva moltissimo al nonno il quale biasimava le carte. Il medico, il prete, il maestro, facevano visite di convenienza: San Felice non offriva altre risorse di vita sociale. Nelle primavere si verificava il battesimo dei cavallini nati in un piccolo allevamento della macchia che riforniva l’esercito. Ogni allevatore era obbligato a scegliere i nomi dei cavalli in una determinata categoria, animali, fiori, piante oppure costellazioni e ogni anno i nomi dei puledri doveva cominciare, in tutta Italia, con la stessa lettera dell’alfabeto. Il nonno aveva scelto la serie dei nomi classici e mitologici e mi aveva dato l’incarico della loro ricerca. Nascevano in ogni primavera una quindicina di puledri, l’anno della “erre” e della “pi” me la cavai facilmente ed avemmo Romolo, Remo, Plutone, Proserpina e Penelope, ma quando toccò alla “qu” ci fu ben poco da scegliere. Per il battesimo dei cavallini scendeva alla piana anche la nonna, partecipavano tutti i dipendenti e si faceva una grande merenda con le tovaglie stese sull’erba. Il veterinario di Terracina imponeva il nome prescelto bagnando col vino moscato la fronte dei piccoli puledri. Il nonno morì a San Felice nel 1932, di polmonite, dopo un inverno rigido, mentre la nonna era in Svizzera. Mio padre, che era medico, andò per curarlo con un famoso collega Aminta Milani e lo curò con impiastri di semi di lino. Se ci fossero stati gli antibiotici si sarebbe salvato. Il nonno aveva disposto che alla sua morte ci fosse una cerimonia evangelica nel grande cortile del Palazzo, perché tutto il paese sapesse che, seppur non cattolico, era stato un cristiano fervente. In un complicato testamento lasciò all’unico figlio maschio, Luigi, la tenuta di San Felice, disponendo compensazioni per le sorelle Olga , Lilly (mia madre) e Vera se fosse stata venduta tutta o in parte. Le sorelle rinunciarono “in toto” ai loro eventuali proventi, non ebbero così un metro quadro e nemmeno una lira. Dopo più di venti anni mia madre, stretta dalla nostalgia, ricomprò da terzi mille e cinquecento metri di terreno per costruirvi una casa estiva, così oggi è di mia proprietà un piccolissimo pezzo di quel bosco che ho tanto amato. Il Gelatone Al Circeo Gelateria Pasticceria Bar Viale Tittoni, 160 S Felice Circeo La Cona tel. 0773.540601 Annunci gratuiti Annunci gratuiti Annunci gratuiti Annunci gratuiti Anniversario Nozze d’argento. Auguri a mamma Cecilia e a papà Pietro per i venticinque anni di matrimonio. Si sono sposati il 16 giugno 1979. Chiara, Martina, Emanuele. Compleanni • Il 16 maggio Jacopo Di Maggio compie 22 anni. Auguri da nonna Dora e dalle zie. • Il 24 e il 28 maggio scorso sono stati festeggiati i compleanni rispettivamente di Ascanio e Giuliana. Auguri dalle figlie Alessia e Lia e dal genero Osvaldo. • Alessia Paolini il prossimo 1° luglio compirà 4 anni. Auguri dai nonni e dallo zio Maurizio. • Il prossimo 9 luglio Natascia Cerilli compie 19 anni. Auguri da sua cugina Ines. Cerco / offro • Cedo film amatoriale, formato VHS o DVD, girato a San Felice Circeo anni ’60. Oscar 333.7961105 • Cedo gratuitamente annata “Gardenia”, rivista di giardinaggio. Wanda 0773.542824 • Cedo gratuitamente cuccioli di pastore tedesco di tre mesi. Maria Grazia 335.6407980 Per pubblicare il tuo annuncio invia una e-mail a: [email protected] o un fax al n. 06.51985217 oppure telefonando al 333.1904459 Numeri utili • Comune • Vigili Urbani • Carabinieri • Guardia Medica Notturna • Parr. S. Maria degli Angeli • Parrocchia S. Felice Martire • Farmacie Bonomi (La Cona) Di Pasquale (Centro Storico) Persichini (Borgo Montenero) • A.S.L. • Ospedale di Terracina tel. 0773-5221 tel. 0773-547549 tel. 0773-548003 tel. 0773-662175 tel. 0773-661038 tel. 0773-540566 tel. 0773-546178 tel. 0773-546398 tel. 0773-549100 tel. 0773-597957 tel. 0773-520885 tel. 0773-548074 tel. 0773-7081 Rinomata Macelleria COCCIA Via XX Settembre, 13 S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.546454 PAAOLAA Parrucchiera Via XXIV Maggio, 18 - S. Felice Circeo tel. 0773.549010 - riceve per appuntamento G io iel l eri a Luigina Bartelloni Piazza Vittorio Veneto - S. Felice Circeo Centro Storico tel. 0773.548292 • Pronto Soccorso di Sabaudia tel. 0773-520861 tel. 0773-520864 • Uffici Postali Via De Gasperi tel. 0773-546475 Piazza Dante (Centro Storico) tel. 0773-546602 Borgo Montenero tel. 0773-597995 • Pro Loco Piazza Lanzuisi tel. 0773-547770 • Porta del Parco (Informazioni Parco Nazionale) Piazza Lanzuisi tel. 0773-549038 • Parco Nazionale del Circeo tel. 0773-511385 fax 0773-510503 • ENEL tel. 800900800 • Comando di Porto tel. 0773-548072 • Porto Turistico tel. 0773-547336 PRINCIPE Ristorante Caffè Piazza V. Veneto – S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.547962 EDILIMMOBILIARE Via Terracina Km 11.700 n. 126 tel. 0773.542053 – fax 0773.542053 cell. 338.995860023 04010 Borgo Montenero – Circeo (LT) www.edilimmobiliare - [email protected] Vendite-Affitti-Valutazioni-Manutenzioni Gioielleria Oreficeria Maria Grazia Colambrosi C.so V. Emanuele, 20 – S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.548580