Diapositiva 1 - Azienda USL 2 Lucca

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Diapositiva 1 - Azienda USL 2 Lucca
Le malattie muscolo scheletriche
correlate al lavoro
Dott.ssa Monica Puccetti - Azienda USL 2 Lucca
Sommario
2. Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici legati
all’attività lavorativa (DMS)?
4. Quali sono i fattori di rischio?
3. Quanto sono frequenti?
1. Che cosa sono i disturbi
muscoloscheletrici (DMS) legati
all’attività lavorativa (DMS)?
Tutti i nostri movimenti e le nostre posizioni nello
spazio dipendono dal funzionamento del sistema
muscoloscheletrico
Il sistema muscoloscheletrico è una entità
complessa costituita da ossa, articolazioni, muscoli,
tendini, legamenti, borse, nervi, vasi sanguigni
Leonardo Da Vinci
Disegni anatomici
1510
The Royal Collection
Her Majesty Queen Elizabeth II
Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici legati
all’attività lavorativa (DMS)?
Essere attivi fisicamente, fare esercizio, “fa bene” al
nostro sistema muscoloscheletrico, ma un sovraccarico o
un compito fisicamente faticoso possono metterlo in
pericolo
Le posture faticose, il lavoro ripetitivo, movimentare
carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il
sistema muscoloscheletrico,
muscoloscheletrico ne provocano l’affaticamento,
e possono causare la comparsa del dolore e dei disturbi
muscoloscheletrici
Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici
(DMS) legati all’attività lavorativa?
I disturbi muscoloscheletrici si sviluppano
quando le forze esterne che agiscono sul
corpo sono troppo forti per la capacità
fisica
del
complesso
dei
muscoli,
articolazioni, legamenti, etc.
Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici
legati all’attività lavorativa (DMS)?
Dato che le persone spesso ripetono azioni
lavorative e/o trascorrono molto tempo
compiendo azioni lavorative in posizioni
scomode, molti disturbi muscoloscheletrici sono
associati al lavoro
Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici
legati all’attività lavorativa (DMS)?
La maggior parte di questi disturbi sono di
tipo “cumulativo”, cioè risultano da una
esposizione ripetuta a forze esterne o
“carichi” di alta o bassa intensità
protratti per un tempo prolungato (mesi o
anni)
Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici
legati all’attività lavorativa (DMS)?
In alcuni casi i disturbi consistono in un
dolore episodico, che poi scompare con il
riposo o il cambio di attività, ed è quindi
transitorio
In altri casi i disturbi
persistenti e irreversibili
diventano
Che cosa sono i disturbi muscoloscheletrici
legati all’attività lavorativa (DMS)?
Alcuni DMS si esprimono con una patologia
specifica (es. sindrome radicolare
lombosacrale, sindrome del tunnel carpale, etc)
Altri sono caratterizzati da dolore in assenza
di un chiaro quadro clinico
I distretti più colpiti dai disturbi
muscoloscheletrici
 l’Arto superiore: spalla, gomito, polso, mano
 il Collo
 il Rachide lombo sacrale
Altri distretti possono essere colpiti anche se con
minore frequenza (arto inferiore, rachide dorsale)
La Colonna vertebrale o rachide
Il rachide è la struttura
portante del nostro corpo
È formato da ossa (vertebre),
dischi intervertebrali,
legamenti e muscoli
Ospita al suo interno una
importante struttura nervosa
(MIDOLLO SPINALE) da cui
originano i nervi che
raggiungono i diversi organi
del corpo, tra cui le braccia e
le gambe
L’unità funzionale è costituita da due vertebre
sovrapposte e da un disco intervertebrale
Le vertebre servono da
sostegno
Il disco intervertebrale
ammortizza ed assorbe i carichi
sovrastanti
I legamenti mantengono uniti
dischi e vertebre
Fra tutte queste strutture il disco intervertebrale è quella
maggiormente soggetta ad alterazioni ed invecchia
precocemente se sottoposto a stress compressivi
Il carico sulla colonna vertebrale
Il dolore lombosacrale
Tutte le strutture sensibili al dolore sono
provviste di recettori per il dolore (nocicettori),
Nella regione lombosacrale i
nocicettori sono presenti su
molte strutture (cute,
sottocutaneo, tessuto
adiposo, fasce muscolari,
aponevrosi, ligamenti, tunica
avventizia vasi, periostio
vertebrale, capsule fibrose
delle faccette articolari)
Il dolore lombosacrale
In rosso: l’area
del dolore
lombosacrale
Il dolore lombosacrale
E’ molto comune,
può essere acuto o
cronico (se dura da
oltre 3 mesi).
È provocato da infiammazione delle diverse strutture e dalla
contrattura muscolare
Protrusione o erniazione del disco
intervertebrale
la parte centrale del disco intervertebrale
attraversa l’anello fibroso che lo racchiude e
fuoriesce dal disco andando a comprimere la radice
nervosa
Il dolore sciatico, provocato dalla
compressione sul nervo, si può irradiare a
tutto l’arto inferiore fino al piede
Arto superiore
Il movimento degli arti
superiori e delle mani è
azionato, tra l’altro, attraverso
legamenti e tendini che
agiscono sulle tre principali
articolazioni: Polso, Gomito,
Spalla
L’insieme di queste strutture
forma una unità che
consente di sviluppare un
ampio “range” di movimenti,
una forza eccezionale,
manipolazioni molto precise
Arto superiore
Quali sono queste strutture?
I tendini: sono dei “cordoni rigidi che uniscono il muscolo
alle ossa; nel polso e nella mano sono circondati da guaine
che contengono un liquido lubrificante (liquido sinoviale)
I legamenti: sono robuste “corde” che connettono un
osso all’altro a costituire una articolazione
Le borse: sono piccole sacche piene di liquido interposte
dove un tendine o un muscolo passa sopra una sporgenza
ossea
Disturbi muscoloscheletrici degli arti superiori
più frequentemente associati con il lavoro
Disturbi dei tendini, delle guaine, delle borse:
Spalla: tendinopatia della cuffia dei rotatori; tendinopatia del capo
lungo del bicipite; borsite
Gomito/avambraccio: epicondilite laterale; epicondilite mediale;
borsite olecranica; tendinopatia dell’inserzione distale del tricipite
Mano: tendinite e tenosinovite dei muscoli flessori ed estensori;
dito a scatto; malattia di De Quervain
Neuropatie periferiche da compressione:
Sindrome del tunnel carpale; sindrome del Canale di Guyon; Sindrome
dello stretto toracico;
Altri disturbi:
Artrosi acromion-claveare; rizoartrosi
Tra i disturbi muscoloscheletrici degli
arti superiori, la Sindrome del Tunnel
Carpale, la Malattia di De Quervain e la
Tendinite della Cuffia dei Rotatori sono
diventate sempre più comuni fra i
lavoratori
Mani L, Gerr F.: Work-related upper extremity
musculoskeletal disorders. Prim Care 2000 Dec;27(4):845864 Department of Environmental and Occupational Health,
Rollins School of Public Health, Emory University, Atlanta,
Georgia, USA.
La Sindrome del Tunnel Carpale, secondo alcune
casistiche, è in assoluto la neuropatia più
frequentemente riportata, rappresentando l’80%
del totale dei DMS
Barr AE 2004
Sindrome del Tunnel Carpale
Il tunnel carpale è un tunnel rigido localizzato nel polso,
formato dalle ossa del carpo e da un legamento rigido
(legamento carpale) che avvolge tutt’intorno le ossa del polso
Attraverso il tunnel passano il nervo mediano, i tendini dei muscoli
flessori delle dita e i vasi sanguigni
I legamenti non sono molto
flessibili per cui un processo
infiammatorio nel polso, con
conseguente rigonfiamento dei
tendini, può provocare un
aumento della pressione
all’interno del tunnel con
compressione del nervo
mediano che va incontro a
sofferenza
Sindrome del Tunnel Carpale
La compressione del nervo
mediano provoca
Dolore al polso
Diminuzione della sensibilità
alle prime tre dita della mano
Riduzione funzionale della
mano con impaccio nei
movimenti
Le attività lavorative nelle quali si
combinano alta forza ed alta
ripetitività del movimento
aumentano significativamente il
rischio
Malattia di De Quervain
E’ una infiammazione (tenosinovite stenosante) che interessa
due dei tendini che fanno muovere il pollice: abduttore lungo
ed estensore breve del pollice
In rosso scuro, il tendine estensore breve,
in rosso chiaro il suo muscolo.
In giallo scuro, il tendine abduttore lungo,
in giallo chiaro il suo muscolo.
In verde, la guaina ispessita e ristretta.
I tendini, che provengono
dall'avambraccio, arrivati al polso
passano all'interno di una guaina che
sta alla base del pollice.
La frizione fra i tendini e la guaina
(provocata da movimenti ripetuti)
provoca una infiammazione che fa
restringere l'apertura della guaina.
Ciò riduce lo spazio a disposizione per
lo scorrimento dei tendini, che quindi
fanno attrito con la guaina stessa.
Malattia di De Quervain
Il sintomo principale è il dolore al polso e
lungo il pollice, che si può diffondere verso
l'avambraccio e peggiora nei movimenti di
presa, come es. aprire un barattolo
La malattia si presenta spesso
in persone che eseguono
movimenti violenti o molto
ripetitivi con il polso.
Epicondilite (gomito del tennista)
E’ una infiammazione dolorosa dei tendini dei muscoli
estensori del polso e della mano a livello della loro
inserzione sull’epicondilo laterale dell’omero nella
regione laterale del gomito.
Epitrocleite (gomito del golfista)
E’ una infiammazione dolorosa dei tendini dei muscoli
flessori del polso e della mano a livello della loro
inserzione sull’epicondilo mediale dell’omero nella
regione mediale del gomito
Queste sono le due tendinopatie di più frequente
riscontro
Il sovraccarico dovuto ai movimenti ripetitivi e
all’uso di forza influisce rapidamente in queste zone
(epicondilo mediale e laterale) ristrette, dove si
inserisce un gran numero di muscoli e provoca una
infiammazione che, se perdura nel tempo, dà luogo a
danni permanenti
Il sintomo più importante è il dolore che si manifesta alla
presa di oggetti o al sollevamento di pesi.
Il dolore inizialmente è localizzato al gomito,
successivamente si può irradiare all’avambraccio o alla
spalla
Mobilità della SPALLA
Flessione ed estensione
Abduzione adduzione
Rotazione
La duttilità articolare della spalla, associata alla possibilità di esprimere gran
potenza, espone le strutture anatomiche al rischio di lesioni
Tendinite della cuffia dei rotatori
E’ una infiammazione dei tendini della spalla
La cuffia dei rotatori è formata dall’insieme dei tendini di quattro
muscoli (sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo,sottoscapolare).
Collega l’omero con la scapola consentendo l’elevazione e la rotazione
del braccio;inoltre mantiene la testa dell’omero nella cavità glenoidea
della scapola quando il braccio si muove
la causa più frequente di lesioni della cuffia dei rotatori è il
graduale deterioramento del tendine conseguente a microtraumi
ripetuti, associati al progressivo logoramento dovuto all’età.
Nelle persone maggiori di 40 anni aumenta il rischio.
Può manifestarsi a causa di attività lavorative che comportano
movimenti ripetitivi del braccio sopra la testa
Il sintomo principale è il dolore notturno alla spalla e al braccio, associato
alla progressiva perdita di forza e di movimento del braccio
lesione
Le lesioni parziali dei tendini della cuffia
provocano dolore continuo all’articolazione
della spalla
lesioni ampie, con completa rottura di uno o
più tendini, causano anche una graduale
diminuzione della mobilità dell’articolazione,
(difficoltà ad elevare il braccio)
Borsiti
Le borse sinoviali sono piccole sacche ripiene di liquido
interposte dove un muscolo o un tendine passa sopra una
sporgenza ossea, vicina ad una articolazione. Si trovano in
corrispondenza di punti strategici e vulnerabili come
l'articolazione del ginocchio, della spalla, dei gomiti e
dell'anca
La funzione delle borse è quella di facilitare i
movimenti e di ridurre gli attriti durante i
movimenti evitando che un muscolo o un tendine si
lesioni sfregando contro l'osso
Quando una borsa si
infetta oppure subisce
un trauma acuto o
cronico da uso ripetuto
dell’articolazione si
produce una
infiammazione: la Borsite
I sintomi sono il dolore
nella zona interessata e
la limitazione del
movimento articolare
Quali sono i fattori di rischio per i DMS?
Nel 1997 il NIOSH (National Institute
for Occupational Safety and Health) ha
effettuato una revisione di oltre 600
studi epidemiologici concludendo che c’era
evidenza di una relazione causale tra
l’esposizione lavorativa a sforzi intensi,
ripetizione
dei
movimenti,
posture
scomode e vibrazioni e disturbi del collo,
spalla ed arti superiori
Quali sono i fattori di rischio per i DMS?
Numerosi studi clinici e sperimentali hanno
evidenziato che in conseguenza
di compiti
ripetitivi con uso di forza si producono
microtraumi e danni dei tessuti che causano una
infiammazione locale e persino sistemica, seguita
da fibrosi e cambiamenti strutturali.
L’infiammazione contribuisce al dolore, alla
riduzione funzionale e all’insorgenza di sintomi
psicologici.
Barbe-MF; Barr-AE: “ Inflammation and the pathophysiology of workrelated musculoskeletal disorders” Immun 2006 Sep; 20(5):423-429 Quali sono i fattori di rischio per i DMS?
Si possono individuare tre differenti gruppi di
fattori
Fattori biomeccanici o fisici correlati al
lavoro
Fattori organizzativi o psicosociali correlati
al lavoro
Fattori individuali (non occupazionali)
Quali sono i fattori di rischio per i DMS?
La forza intensa, la elevata ripetitività dei movimenti,
le posture scomode o incongrue, le vibrazioni sono
considerati i principali fattori di rischio per i disturbi
muscoloscheletrici
Ad essi si aggiungono fattori complementari, che
possono essere considerati come amplificatori del
rischio, e fattori individuali
Molto spesso è la presenza simultanea di più
fattori principali a determinare, in modo
maggiormente evidente, gli esiti patologici
Fattori biomeccanici o fisici correlati al lavoro
La forza
La forza è la quantità di sforzo fisico che il nostro
corpo deve compiere per sollevare oggetti, per muoversi
o usare strumenti
La forza può essere intesa come:
Forza interna (tensione sviluppata nei tessuti muscolari
e tendinei) quando la necessità di sviluppare forza è
connessa al mantenimento in una determinata posizione
di una parte del corpo
Forza esterna (forza applicata) quando la necessità di
sviluppare forza è connessa alla movimentazione di
carichi o al mantenimento di strumenti di lavoro
Fattori biomeccanici o fisici correlati al lavoro
La forza
La quantità di forza che usiamo dipende dal peso degli
oggetti e dalla loro posizione rispetto al corpo
Richiede più forza sollevare e
trasportare una scatola con le
braccia distese e lontane dal
corpo
Una forza maggiore di 4 Kg è
considerata significativa e
corrisponde alla forza impiegata
per piantare un chiodo nella
parete usando un martello
I lavoratori che effettuano
lavori che richiedono forza
senza periodi di riposo tra i
movimenti sono a rischio di
sviluppare DMS
Fattori biomeccanici o fisici correlati al lavoro
Ripetitività
I movimenti ripetitivi sono particolarmente pericolosi per
l’apparato muscoloscheletrico quando:
 coinvolgono sempre la stessa articolazione e lo stesso
gruppo muscolare
quando lo stesso movimento viene effettuato troppo
spesso, troppo rapidamente e troppo a lungo
Es. Avvitare con strumenti, confezionare, etc.
L’esecuzione ripetitiva dello stesso movimento impone un
“carico” inappropriato ai muscoli ed alle articolazioni
Fattori biomeccanici o fisici correlati al lavoro
Posture incongrue o scomode
La maggior parte dei movimenti può essere eseguita e
buona parte delle posture può essere assunta senza
particolari difficoltà, perciò pensiamo che sia naturale e
non produca danno.
In realtà, le posture ed i movimenti estremi di
ciascuna articolazione e le posture (anche non
estreme) mantenute a lungo sono definite
potenzialmente dannose per l’apparato
muscoloscheletrico
Posture scomode o incongrue: definizioni
OSHA
Lavoro prolungato con le mani più alte della testa o con i gomiti più alti
delle spalle
Lavoro prolungato con il collo piegato
Maneggiare o alzare oggetti con il tronco flesso o in torsione
Flesso-estensione o torsione ripetuta o continua dei polsi, delle
ginocchia, delle anche, delle spalle
NIOSH
Posture che stancano collo, spalle, gomiti, polsi, mani e colonna
Anteroflessione, torsione, retroflessione del busto
CANADIAN CENTRE FOR OCCUPATIONAL HEALTH AND SAFETY
Ogni posizione che provoca discomfort e fatica se è mantenuta per
lunghi periodi di tempo
Posizioni del corpo stressanti: Esempi
Ruotare le
braccia
Mani sopra il
livello delle
spalle
Mani dietro al
corpo
Piegare i polsi,
indietro, in avanti
o di lato
Canadian Centre for Occupational Health and Safety
E’ importante
mantenere il polso in
posizione neutra mentre
si effettua una
operazione per ridurre il
rischio di sviluppare
disturbi
Fattori biomeccanici o fisici correlati al lavoro
Compressioni di strutture anatomiche
Contatto ripetuto con superfici dure che provocano
pressione sulle varie parti del corpo
Vibrazioni
Uso prolungato di strumenti vibranti o lavoro su mezzi
che producono vibrazioni
Basse temperature
Fattori organizzativi e psicosociali
correlati al lavoro
Recupero insufficiente: esposizione giornaliera ai fattori
di rischio con insufficienti periodi di recupero
Inesperienza lavorativa: carenza di informazione su
procedure e tecniche di lavoro e su posture e movimenti
corretti
Fatica mentale: lavori che richiedono
concentrazione mentale, stress, attività
scarso supporto da parte di colleghi e
possono provocare tensioni muscolari ed
fatica fisica
alti livelli di
in cui esiste
dirigenti, etc.
aumentare la
Fattori individuali ( non occupazionali)
sesso
età
diversa suscettibilità individuale
struttura antropometrica
condizione psicologica
storia clinica (traumi e fratture pregresse
patologie croniche osteo-articolari, diabete, obesità)
gravidanza
Attività extra lavorative, sportive, domestiche
Quanto sono frequenti i disturbi
muscoloscheletrici legati all’attività
lavorativa (DMS)?
Nella Unione Europea, nel
2003, ogni 100.000
lavoratori, vi erano 32
nuovi casi di DMS.
Ciò significa che i DMS
sono il 50% di tutti i nuovi
casi di malattie
professionali nella U.E.
Inoltre, il loro numero è
in aumento
I disturbi muscoloscheletrici per
settore lavorativo nella Unione Europea
I settori con il più alto numero relativo di
nuovi casi di DMS sono il settore
minerario, lapideo,
manifatturiero e
costruzioni: 960 nuovi casi ogni 100.000
lavoratori che è 30 volte superiore alla
media di 32 ogni 100.000
I disturbi muscoloscheletrici per
settore lavorativo nella Unione Europea
In termini di disturbi riportati dai
lavoratori, i settori che hanno il più alto
tasso di sintomi (superiore di 1.6 volte
rispetto alla popolazione generale) sono il
settore socio-sanitario, dei trasporti e
delle costruzioni
I disturbi muscoloscheletrici per mansione
nella Unione Europea
Mansioni con il più alto numero
di nuovi casi di DMS
(per 100.000 lavoratori)
Mansioni con il più alto numero
di disturbi riferiti
(per 100.000 lavoratori)
Lavoratori artigiani
Lavoratori dei servizi e
commercio
3700
71
Lavoratori addetti a
compiti elementari *
3500
Addetti ad impianti e
macchine e montatori
65
Addetti ad impianti e
macchine e montatori
3300
Popolazione generale
32
Popolazione generale
2645
Lavoratori addetti a
compiti elementari *
*ISCO-88, gruppo 9
101
REGIONE TOSCANA
Malattie segnalate nel periodo 2000-2006 al sistema MAL.PROF. (7783 casi)
700
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
600
500
400
300
200
100
0
Tumori maligni
CTD
Malattie
cutanee
Malattie
respiratorie
Altre malattie
vascolari
periferiche
Disturbi psichici
Ipoacusie
Altre
Malattie Osteo Muscolo Scheletriche:
dati dai referti di malattia professionale
Azienda USL 2 Lucca
anni
scheletriche
2000-2004
malattie osteo muscolo
totale
malattie
158 (19,5%)
815
2005
79 (39%)
204
2006
100 (44,5%)
225
Malattie Osteo Muscolo Scheletriche: dati dei
referti di malattia professionale pervenuti alla
Azienda USL 2 Lucca
2005
2006
distretto interessato
rachide
arto superiore
arto inferiore
n. casi
31
47
1
distretto interessato
rachide
arto superiore
arto inferiore
n. casi
58
40
2
Grazie per l’attenzione