- Oratorio Palazzago

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- Oratorio Palazzago
Parrocchie di Barzana, Burligo, Gromlongo, Palazzago e Roncallo Gaggio
QUALCHE NO… PERCHE’ SIA UN VERO Sì!!!
Quando si pensa alla celebrazione del matrimonio, bisogna partire da che cosa si sta celebrando. I
cristiani celebrano sempre il Signore! E’ Gesù il cuore e il centro di ogni celebrazione, anche di un
matrimonio. Anche nella festa di nozze, dunque gli sposi non occupano il primo posto, ma il primo
posto è sempre del Signore che ci ha convocati, chiamati a entrare nel suo regno e ora fa dei due una
carne sola.
Ricordare questo primato del Signore, allora significa anche ricordare che la Chiesa celebra da 2.000
anni il suo Signore e non sono le cose estroverse che noi inventiamo a fare bello il rito, ma piuttosto è
la comprensione del rito come la Chiesa ce lo consegna che lo rende bello.
Quindi: prima cosa da fare è chiedersi come la Chiesa celebra il matrimonio, perché il mio matrimonio
sia bello!
La Chiesa presuppone la fede; è quindi un gesto di fede. Lo sposo e la sposa, si radunano nella chiesa
insieme alla comunità cristiana, dicono davanti a Dio il loro sì e ricevono la benedizione.
Significato dell’edificio: a volte capita che gli sposi pensino di utilizzare la chiesa come se in quel
momento fosse a loro disposizione per farne quello che la loro fantasia gli ispira; quasi come se
avessero preso un locale in affitto (ovviamente senza pagare). Invece, alla luce delle considerazioni
fatte sopra, chiunque entra in Chiesa entra per mettere la propria vita nelle mani del Signore Gesù,
affidandole alla sapienza della Chiesa e alla sapienza del parroco che è chiamato a “gestire” la
liturgia della Chiesa.
Rispetto del luogo sacro: parenti, amici, invitati devono essere informati che la chiesa non accetta la
banalizzazione né dentro, né fuori. Il sagrato è per sua natura sacro… non si sta a chiacchierare sul
sagrato durante la Messa, a fare baccano, a giocare, a sparare colpi, etc… silenzio e raccoglimento
dentro e attorno alla chiesa, soprattutto se rimangono aperte le porte. A chi non è interessato alla
liturgia della Chiesa, la Chiesa dice: non siamo interessati al tuo caos! Mangiare la cicca in chiesa,
chiacchierare, etc., sono gesti da maleducati che purtroppo qualche volta riscontriamo in certe
celebrazioni. L’abito (anche degli invitati) sia adeguato al luogo e alla celebrazione… non è il posto per
le sfilate!
Lancio del riso: che matrimonio è se non si lancia il riso? E la pasta? E coriandoli? OK.. ma chi pensa
a quei volontari e volontarie che devono stare a pulire tutto (magari anche due-tre ore del pomeriggio
sotto il sole)?
Gli amici preparano piccoli scherzi, scenette, sceneggiate… dopo il matrimonio, a pranzo si fanno tutti i
giochi che si vogliono, che sono anche molto divertenti e rendono la festa del matrimonio più allegra…
ma non sul sagrato della chiesa, né prima, né dopo (striscioni compresi).
Luogo della celebrazione:
nella parrocchia di uno dei due o nella parrocchia dove si andrà ad abitare.
In altra parrocchia solo per gravi motivi.
La Chiesa della celebrazione:
ordinariamente nella chiesa parrocchiale (a meno che sia adibita anche un’altra chiesa, ma solo per i
suoi parrocchiani).
Tempo
da lunedì a sabato
Domenica: solo in presenza di motivi seri e comprovati
- nelle chiese autorizzate dal Vescovo
- nelle parrocchie sotto i 1000 abitanti (in Messa d’orario e il vicario locale deve aver concesso il
permesso)
- in tutte le parrocchie in una domenica del tempo pasquale ad una Messa d’orario (si possono
celebrare anche più matrimoni insieme)
Possibilmente non si celebrino matrimoni in Avvento e in quaresima. Se si fa in questi tempi si deve
rispettare il carattere penitenziale
Canto e musica
Il canto e la musica favoriscano la partecipazione corale e la preghiera dell’assemblea
Non devono mai mancare il canto dell’Alleluia e dal Santo
La musica e gli eventuali canti devono aiutare tutti a partecipare alla Liturgia e quindi va
evitato ogni elemento spettacolare.
Nella preparazione della celebrazione si tenga conto di questo elemento affinché tutta l’assemblea
possa unirsi al canto del coro o del solista che anima la celebrazione. E’ da escludere in forma
categorica il cantante o i cantanti che si esibiscono da soli in tutti i canti della liturgia!
Non sono ammessi canti o musiche di origine operistica, concertistica e cinematografica, tra i quali
rientra l’ave Maria di Shubert
Arredo e fiori
Rispettare i tempi liturgici e le caratteristiche di semplicità e sobrietà. Ostentazioni troppo ricercate
contraddicono al valore religioso del rito.
La chiesa dispone, per i Matrimoni, un arredo dignitoso, bello e uguale per tutti: tappeto,
inginocchiatoio, poltrone per gli Sposi e per i Testimoni. Non sono necessari ulteriori addobbi.
L'ornamento floreale non indulga ad esagerazioni e a sprechi e si inserisca in modo sobrio
ed essenziale nell'armonia dell'artistico spazio celebrativo dell'altare. Tutti i fiori, al termine della
celebrazione, devono essere lasciati in Chiesa. Si eviti di trasformare la chiesa in un’esposizione
floreale, di cospargere il pavimento di fiori, di rovinare i banchi con puntine o con adesivi resistenti…;
non si trasformi l’altare in un portafiori o la chiesa in un centro estetico.
L’addobbo floreale è un segno di onore a Dio; quindi va pensato in sintonia con gli spazi celebrativi
(ambone, mensa, tabernacolo).
Fotografie e riprese video
Non sono permessi fari o luci oltre a quelli già esistenti in Chiesa, né apparecchiature fisse che
distraggano dalla partecipazione liturgica e spirituale. Il fotografo ha possibilità di movimento discreto
e rispettoso per quanto si sta celebrando. In chiesa è vietato rivolgere parola o inviti agli sposi, per
determinare posizioni, sguardi; si limiti a riprendere. Il fotografo non dimentichi il contesto in cui sta
lavorando (per es. non mastichi la cicca durante la celebrazione, etc.)
Matrimonio e festa
Scegliere responsabilmente il modo per esprimere la gioia degli sposi, limitando l’esteriorità e il cattivo
gusto. Evitare sprechi e tutto ciò che disturba il clima di raccoglimento e di gioiosa partecipazione.
Celebrazione del matrimonio e battesimo del figlio
è pastoralmente importante dividere i due momenti celebrativi
Ingresso in chiesa
La Sposa, che per tradizione è l’ultima ad arrivare, deve giungere sul sagrato puntuale, all'orario
fissato. (quindi lo sposo e gli invitati siano già pronti 10 minuti prima).
Compensi e offerta
La celebrazione di un sacramento non è mai oggetto di compravendita e quindi nessuno paga il
matrimonio. Il sacramento è un regalo del Signore, pertanto è gratuito.
Tuttavia la comunità cristiana ha delle spese vive per mantenere belle le chiese, per prepararle,
custodirle, riscaldarle, etc.
L’offerta che fate alla Chiesa in occasione del vostro matrimonio sia dunque libera, significativa e
proporzionata alla spesa totale del matrimonio.
Preparazione della liturgia
I futuri Sposi, con il Sacerdote che celebrerà il Matrimonio, si accordino per la preparazione
liturgica e spirituale in modo da predisporsi alla celebrazione del Sacramento, scegliendo insieme i
testi biblici delle letture, preparando preghiere adatte e concordando la modalità della
celebrazione. L’eventuale preparazione dei libretti è affidata alla decisione degli sposi.
Sappiano ricercare tempi adeguati per la necessaria preparazione personale, e nei giorni
immediatamente antecedenti la celebrazione del Matrimonio trovino il momento adatto per accostarsi
al Sacramento della Riconciliazione: la Confessione, infatti, è necessaria e indispensabile in
questo momento così determinante nell'esperienza cristiana.
Fotografia
Nei bollettini parrocchiali delle nostre comunità pubblichiamo una foto degli sposi. Abbiate la gentilezza
di farne avere una in parrocchia, meglio attraverso la posta elettronica.