Dispensa - Macchina fotografica, Obiettivi, Esposizione
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Dispensa - Macchina fotografica, Obiettivi, Esposizione
C O RS O FOTOGR AFI CO DI BASE! La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 1 C O RS O FOTOGR AFI CO DI BASE ! ! Premessa 5 1. Come è fatta una macchina fotografica 6 1.a Cos’è una fotocamera 6 1.b Fotocamera analogica e digitale 6 1.c I Vantaggi delle Reflex 7 1.d Scelta della fotocamera 7 1.e Prepariamoci ad usare una fotocamera 7 2. Gli obiettivi 8 2.a Cosa sono 8 2.b Lunghezza focale 8 Lunghezza focale e angolo di campo 8 Lunghezza focale e ingrandimento del soggetto 9 Lunghezza focale e distanza dei piani 9 Lunghezza focale e zona nitida 10 2.c Luminosità 10 2.d Altri tipi di obiettivi 10 3. I materiali sensibili 12 3.a Le pellicole 12 3.b Pellicole Speciali 12 3.c Il sensore digitale 13 4. L’esposizione 4.a Cosa significa esporre una fotografia Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 14 14 2 4.b Risultati ottenibili e Terminologia 5. La coppia tempo/diaframma 14 16 5.a Perchè preoccuparci? 16 5.b Generalità 16 5.c Criteri di scelta 17 5.d Criteri di scelta: Il tempo 17 5.e Criteri di scelta: Il diaframma 18 Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 3 ! ! ! ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 4 Premessa Prima di addentraci nelle parti più tecniche, una precisazione: Le nozioni che imparerete si possono applicare a qualsiasi tipo di apparecchio fotografico e vi permetteranno, lo speriamo, di sfruttare al meglio la vostra fotocamera. Quasi sempre però, i termini di riferimento sono riferiti essenzialmente ad apparecchiatura di tipo reflex, in quanto sono le sole che permettono il totale controllo su ogni fase del processo creativo E’ inoltre importantissimo, per chi ne è in possesso, conoscere la propria macchina fotografica. Al fine, è indispensabile leggere il manuale d’istruzione. ! ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 5 1. Come è fatta una macchina fotografica ! 1.a Cos’è una fotocamera ! La macchina fotografica è, sostanzialmente , una scatola a tenuta di luce con un foro sulla parte frontale (obiettivo) e del materiale sensibile alla luce sul lato opposto (pellicola o sensore digitale). La luce attraversa il foro e colpendo la superficie sensibile, forma una immagine capovolta a ridotta di quanto si trova di fronte davanti alla scatola L’obiettivo ha il compito di formare un’immagine nitida e luminosa; la pellicola o il sensore, quello di registrarla. A questo semplice schema si aggiungono poi altri elementi: un otturatore per dosare il tempo di ingresso della luce nella “scatola”, un diaframma per regolarne la quantità, un mirino per verificare l’esattezza dell’inquadratura. Ancora, possiamo avere un esposimetro che misura l’intensità della luce, un meccanismo per l’avanzamento della pellicola, batterie e sistemi elettronici, schede, per la memorizzazione delle immagini ! 1.b Fotocamera analogica e digitale Ancora oggi si fa un gran parlare di quanto siano diversi questi due mondo quando, in realtà, differenze vere nel fotografare non ce ne sono. Vi sono differenze di costruzione e di gestione dell’immagine finale, ma poche, o nessuna, in fase di creazione dell’immagine stessa. Una fotocamera analogica usa la pellicola, ha una elevata risoluzione e permette ingrandimenti molto spinti. Dopo aver effettuato tutti gli scatti, una pellicola va generalmente portata al laboratorio fotografico per lo sviluppo e per ritirarne le prime stampe. Nel caso del bianco e nero, sviluppo e stampa possono essere effettuati all’interno di una camera oscura domestica. Le immagini analogiche possono comunque essere elaborate al computer importandole a mezzo di scanner. Una fotocamera digitale memorizza le immagini su schede di memoria in forma di file digitali. Questo vi permette di rivedere subito l’immagine realizzata ed eventualmente di rifarla o cancellarla. Per il successivo trattamento è necessario l’utilizzo di un computer e di software necessari allo sviluppo del negativo digitale e al fotoritocco. Molto importante risulterà anche l’utilizzo di una stampante di qualità fotografica, per realizzare in completa autonomia l’intero processo di gestione di una immagine, senza ricorrere ai servizi di un laboratorio esterno. ! ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 6 1.c I Vantaggi delle Reflex I principali vantaggi di una reflex o una mirrorless rispetto ad una compatta economica, sono: Certezza dell’inquadratura: non sempre ciò che vedo è ciò che ottengo Dimensioni finali del soggetto: la possibilità di decidere la grandezza che avrà nella foto il soggetto, in quanto non posso cambiare l’obiettivo Resa del movimento: rendere un soggetto completamente fermo o completamente mosso sono appannaggio delle reflex Profondità della zona nitida: decidere quanto di quello inquadrato deve essere perfettamente leggibile anche se su piani diversi ! 1.d Scelta della fotocamera La scelta di una fotocamera dipende essenzialmente da due parametri: l’uso che intendete farne e la somma che potete investire. Mentre il secondo punto è a vostra discrezione, sul primo posso accennare alcuni consigli. Se amate la qualità a prezzi accessibili e il computer vi è particolarmente ostico, orientatevi su una macchina a pellicola. Se vi piace elaborare i vostri scatti e vi piace l’idea di scattare grandi quantità di immagini in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione di luce, è decisamente più indicata una fotocamera digitale. Se volete una macchina da portarvi sempre dietro è sicuramente più indicata una compatta Ma se volete avere tutte le possibilità espressive, di obiettivi o di accessori, se volete essere veramente padroni della vostra immagine, non dovete avere esitazioni e acquistare una reflex o una delle moderne mirrorless. ! 1.e Prepariamoci ad usare una fotocamera Introdurre la pellicola nella fotocamera (solo con fotocamera analogica) Impostare nella fotocamera la sensibilità della pellicola (nelle moderne fotocamere analogiche, tale valore è automaticamente assunto tramite codice DX sul barilotto) o la sensibilità ISO a cui deve lavorare il sensore di una fotocamera digitale. Puntare la fotocamera sul soggetto, impugnandola correttamente. Mettere a fuoco Predisporre la fotocamera per far arrivare sulla pellicola l’esatta quantità di luce (l’esposizione) Scattare. ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 7 2. Gli obiettivi ! 2.a Cosa sono L’obiettivo è costituito da un insieme di lenti e viene inserito nella parte anteriore della macchina fotografica. Il suo compito è quello di costruire un’immagine luminosa del soggetto e di proiettarla sulla pellicola La qualità di una fotografia, la sua nitidezza ed incisione, dipende in larga misura da quella dell’obiettivo. ! ! 2.b Lunghezza focale La lunghezza focale (LF) si esprime in millimetri Indica la distanza dal piano pellicola del punto, lungo l’asse dell’obiettivo, in cui vengono concentrati i raggi raccolti dall’obiettivo. La LF classifica ogni tipologia di obiettivo. Gli obiettivi si classificano in: Normali: aventi lunghezza focale di circa 43mm (pari alla diagonale del fotogramma) Grandangolari:aventi LF minore di 43mm Teleobiettivi:aventi LF superiore a 43mm ! Lunghezza focale e angolo di campo E’così definito l’angolo sotto il quale l’obiettivo vede il soggetto. Normalmente viene riferito alla diagonale del formato del fotogramma. L’angolo di campo indica l’ampiezza della scena riprodotta Ogni LF presenta delle caratteristiche per l’Angolo di Campo • Grandangolari:ampio angolo di ripresa, consente di inquadrare soggetti molto vasti • Normali: angolo di campo di circa 50°; come il nostro occhio Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 8 • Teleobiettivi: ridotto angolo di ripresa, perciò il soggetto appare ingrandito Lunghezza focale e ingrandimento del soggetto Ogni Lunghezza Focale presenta delle caratteristiche di ingrandimento della scena Grandangolare:fornisce una immagine rimpicciolita del soggetto, lo allontana Normale: fornisce una immagine molto vicina a quella dell’occhio umano Teleobiettivo:fornisce una immagine ingrandita del soggetto, lo avvicina ! ! Lunghezza focale e distanza dei piani Ogni Lunghezza Focale presenta delle caratteristiche di resa dei piani facenti parte l’inquadratura Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 9 20mm 50 mm 100 mm 1. Grandangolare:fornisce una dilatazione dei piani; essi appaiono più distanti della realtà 2. Normale: fornisce una resa dei piani molto vicina a quella dell’occhio umano 3. Teleobiettivo:fornisce una distanza dei piani compressa Lunghezza focale e zona nitida Ogni LF presenta delle caratteristiche per la Profondità di Campo 1. Grandangolari:fornisce una immagine con una PF molto estesa 2. Normali: forniscono una immagine con una PF molto vicina a quella dell’occhio umano 3. Teleobiettivi:fornisce una immagine con una PF poco estesa ! 2.c Luminosità E’ il rapporto fra LF e diametro della lente frontale dell’obiettivo. Indica la quantità di luce che l’obiettivo è in grado di raccogliere. Più è basso il valore, maggiore è la luce che entra. Luminosità e LF sono sempre indicati sull’obiettivo ! 2.d Altri tipi di obiettivi Oltre alle classificazioni già citate, esistono altre denominazioni, determinate da caratteristiche di progettazione. ! I più comuni, sono: Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 10 1. Fish eye: è un grandangolare che ha un angolo di campo di 180° o maggiore e fornisce una immagine fortemente deformata con linee a barilotto 2. Zoom: sono caratterizzati dalla capacità di variare la lunghezza focale: un solo obiettivo può sostituirne diversi, di focale fissa. Generalmente, però, una ottica fissa è più luminosa e porta immagini più nitide 3. Macro: sono progettati per dare il miglior rendimento nella ripresa a distanza ravvicinata, con fattori di ingrandimento sino al rapporto di 1:1, ossia il soggetto avrà sul negativo la grandezza reale ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 11 3. I materiali sensibili ! 3.a Le pellicole La pellicola è l’elemento fondamentale della fotografia. Sopra un supporto sintetico, viene stesa una emulsione composta da gelatina e sali d’argento sensibili alla luce. Quando la pellicola viene esposta alla luce i sali d’argento subiscono una trasformazione Questa trasformazione chimica produce una “immagine latente”, invisibile ad occhio nudo. Da essa, per effetto dello sviluppo, ha origine l’immagine negativa Quando una pellicola subisce il processo della luce si dice che è stata impressionata o esposta. Le pellicole si differenziano per: Formato. Si riferisce sia alla larghezza della pellicola che alla sua perforazione. Il formato comunemente usato è denominato 135, in quanto ha una altezza di 35mm e produce fotogrammi di 24x36mm Tipo. Le pellicole possono essere a colori o in bianco e nero, per negativi o diapositive; queste ultime sono generalmente destinate alle proiezioni e le preferite per la stampa dalle riviste. Sensibilità. E’ la caratteristica più importante di una pellicola. Rappresenta la sua capacità di reagire alla luce. Con una maggiore sensibilità sono maggiori gli effetti che la luce produce durante l’esposizione. Una pellicola molto sensibile, anche con poca luce, è in grado di dare buoni risultati. Al contrario una pellicola con poca sensibilità necessita di una maggiore quantità di luce o di tempi di esposizione maggiori. La sensibilità si misura in gradi ISO o ASA. La scala dei valori comprende: 50 100 200 400 800 1600 3200 A valore basso corrisponde bassa sensibilità, a valore alto corrisponde alta sensibilità. La sensibilità influenza altri due proprietà delle pellicole Il Contrasto. Si definisce contrasto la capacità della pellicola di separare le varie tonalità di tinte. Maggiore la sensibilità, minore il contrasto e tonalità un po’ confuse. La Grana. Ogni fotogramma è composto da migliaia di punti sensibili alla luce. Detti punti vengono definiti Grana. La dimensione della grana è strettamente legata alla sensibilità della pellicola. Maggiore sarà la sensibilità e maggiori saranno le dimensioni dei cristalli d’argento e quindi maggiore sarà l’effetto della grana ! 3.b Pellicole Speciali In commercio è possibile recuperare pellicole per utilizzi particolari come: 1. Pellicola per infrarosso Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 12 2. Pellicola per luce artificiale 3. Pellicole per diapositive in bianco e nero 4. Polaroid ! 3.c Il sensore digitale Il CCD (o il C-Mos) è un elemento sensibile, fisso, usato dalle recenti macchine fotografiche digitali che non utilizzano la pellicola. Sulla superficie sono stesi migliaia di punti sensibile (pixel) che trasformano la luce in impulsi elettrici che vengono immagazzinati nella memoria della fotocamera in forma numerica: cioè in sequenze numeriche. Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 13 4. L’esposizione 4.a Cosa significa esporre una fotografia Esporre una immagine è l’operazione atta a far arrivare sulla pellicola la giusta quantità di luce riflessa dal soggetto. Le problematiche legate all’esposizione sono fondamentali per la corretta resa tonale della scena ripresa, e sono legate a due fattori: Il tempo per cui la luce colpisce la pellicola La quantità di luce che colpisce la pellicola Per la comprensione ci viene in aiuto un esempio: Dobbiamo riempire un secchio d’acqua di una determinata capacità (la nostra pellicola o il nostro sensore) Possiamo agire in due modi: Apro completamente il rubinetto per poco tempo Apro poco il rubinetto per molto tempo Agisco su 2 variabili: tempo e area di passaggio In fotografia è la stessa cosa. Sono sempre i fattori tempo ed area a regolare il “riempimento” del materiale sensibile di luce. Per fare ciò ci affidiamo a due congegni, che sono: L’otturatore: regola il tempo di passaggio della luce Il diaframma: che stabilisce l’area di ingresso della luce Per determinare il giusto accoppiamento dei due parametri (detto anche stop) ci affideremmo ad un dispositivo che si chiama Esposimetro. L’esposimetro, interno alla fotocamera o manuale, mostrerà all’interno del mirino, o sul display, la coppia tempo/diaframma ritenuta corretta in rapporto alla scena ripresa ed alla sensibilità ISO impostata. ! 4.b Risultati ottenibili e Terminologia L’esposizione di una immagine, può risultare di tre categorie: ! ! Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 14 Correttamente esposta: è quando le tonalità dei colori presenti nella scena ripresa sono resi reali nella stampa finale. ! ! ! ! ! ! ! ! Sovraesposta: si verifica quando la pellicola riceve troppa luce luce. I toni appaiono chiari, le alte luci sono completamente illeggibili ! ! Sottoesposta: si verifica quando la pellicola riceve poca luce. I toni appaiono scuri, le basse luci sono completamente illeggibili ! ! ! ! ! ! ! Una domanda appare d’obbligo: possiamo sempre fidarci dell’esposimetro? L’esposimetro è un particolare elettronico, tarato in fabbrica su un determinato valore di riflessione di luce dal soggetto. Il valore di riferimento è la luce riflessa da un cartoncino grigio medio con riflettanza al 18%. Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 15 Ciò vuol dire che misurerà in modo corretto quando si troverà a valutare la luce riflessa da un soggetto di tonalità media. Non spaventiamoci, sono molte le cose di tonalità media, anche se non grigia; il prato primaverile, il cielo terso, la nostra pelle riflettono una quantità di luce paragonabile al grigio 18%. Se la situazione sembra complessa, con tante luci differenti che entrano nella scena e possono influenzare l’esposimetro, cerchiamo di isolare solo quella fonte che ci sembra di tonalità media e rileviamo l’esposizione. Altre situazioni in cui il nostro esposimetro può ingannarci sono quelle in cui i soggetti da riprendere sono molto chiare o molto scure, come ad esempio fotografare sulla neve, o gli abiti degli sposi o una persona di colore, oppure i controluce. In queste situazioni, l’esposimetro probabilmente sbaglierà, dandoci indicazioni errate, del tipo: In presenza di soggetti scuri: tenderà a dare dei valori di tempo/diaframma che facciano entrare più luce del dovuto. In questo caso è bene correggere l’esposizione di -1 o -2 stop. Es. se i valori indicati sono 1/60sec f/8 correggere a 1/125sec. F/8 o 1/60sec f/11 In presenza di soggetti chiari: tenderà a dare dei valori di tempo/diaframma che facciano entrare meno luce del dovuto. In questo caso è bene correggere l’esposizione di +1 o +2 stop. Es. se i valori indicati sono 1/60sec f/8 correggere a 1/30sec. F/8 o 1/60sec f/5,6 Atra situazione è quella del controluce. Quando ci si trova a fotografare un soggetto con la fonte di luce frontale, si deve scegliere che cosa rappresentare. Se si espone per il soggetto lo sfondo verrà chiaro. Se si espone per lo sfondo il soggetto apparirà scuro (silhouette) ! 5. La coppia tempo/diaframma 5.a Perchè preoccuparci? Il nostro problema non sarà solo esporre correttamente una immagine, bensì trovare la giusta coppia tempo/diaframma. Ossia trovare i valori idonei al fine di esprime al meglio ciò che si va a fotografare. Non è possibile considerare separatamente i valori costituenti la coppia tempo/diaframma, in quanto sono variabili dipendenti ed inversamente proporzionali . ! 5.b Generalità Il tempo: la scelta del tempo definisce quanto appariranno nitidi e fermi i vari oggetti all’interno dell’immagine che in realtà si muovono. Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 16 Scala dei tempi: 1/2 1/4 1/8 1/15 1/30 1/60 1/125 1/250 1/500 1/1000 Sono frazioni di secondo, più alto il valore, più veloce lavorerà l’otturatore e viceversa Il diaframma: la scelta di un valore di diaframma definisce l’intervallo metrico (lungo l’asse di ripresa) in cui la foto apparirà nitida. Detto spazio è denominato Profondità di campo. Scala dei diaframmi: 1,4 2 2,8 4 5,6 8 11 16 22 32 Sono aree di passaggio della luce, più alto il valore, minore sarà questa area e viceversa I valori di tempo e diaframma sono riportati sulle due ghiere di regolazione, o indicati all’interno del mirino. ! 5.c Criteri di scelta Quando noi andiamo con la fotocamera a valutare una scena, l’esposimetro ci indica una coppia tempo/diaframma idonea ad ottenere una immagine correttamente esposta. Quello che dobbiamo capire è che questa non sarà l’unica possibile, ma che ne esistono altre compatibili. Come abbiamo visto, sia il tempo che il diaframma raddoppiano e si dimezzano. Questo comporta che, se la fotocamera suggerisce la coppia: 1/125 f/8 Saranno compatibili con la nostra scena anche: 1/60 f/11 oppure 1/250 f/5,6 Questo comportamento si definisce: effetto di reciprocità Qualcuno ora potrebbe chiedersi che senso ha complicarsi la vita con tutte queste scelte possibili. E’ questo il primo passo per decidere come noi vogliamo che venga rappresentata la scena. Dobbiamo decide se preferire un determinato tempo e regolare di conseguenza il diaframma, o viceversa. ! ! 5.d Criteri di scelta: Il tempo Quando noi andiamo a decidere quale tempo utilizzare, andiamo ad influenzare il grado di nitidezza di una immagine. Vediamo alcune possibilità: Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 17 La foto deve apparire nitida, ogni soggetto ben leggibile. Sarà necessario utilizzare un tempo rapido, breve in modo da congelare qualsiasi movimento all’interno dell’immagine La foto deve dare una sensazione di movimento. Questo lo si può ottenere in due modi: facendo risultare fermo lo sfondo e mosso il soggetto fermo il soggetto e mosso lo sfondo. In entrambi i casi il tempo dovrà essere lento ! ! Potreste ora chiedervi: Quale il tempo giusto da utilizzare? Risposta: quello più idoneo a quanto volete comunicare con l’immagine. Sarà una delle prime scelte da compiere per la creazione di immagini forti. Dovrete scegliere se congelare tutti i movimenti o se rendere il movimento di una parte dell’immagine; o di tutta. Non esistono regole precise da adottare nelle varie situazioni; solo l’esperienza fornirà aiuto. L’unica regola che è bene ricordare è quella relativa al tempo di sicurezza, ossia il tempo sotto il quale non scendere onde evitare del mosso involontario. La regola dice di non scendere mai sotto il tempo più vicino a : 1sec/lunghezza focale dell’obiettivo. Es. Obiettivo 50 mm tempo di sicurezza 1/60sec Vedremo quando ci occuperemo degli obiettivi come applicarla. ! 5.e Criteri di scelta: Il diaframma Quando noi andiamo a decidere quale diaframma utilizzare, andiamo ad influenzare l’estensione della zona nitida, che in fotografia assume il nome di profondità di campo (PdC). Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 18 Per campo , si intende lo spazio rappresentato dal punto più vicino a quello più lontano, lungo una ipotetica semiretta che collega il fotografo all’infinito lungo l’asse di ripresa. La profondità di campo rappresenta la zona percepita nitida lungo tale semiretta. ! Fattori che influenzano la profondità di campo 1. Apertura del diaframma 2. Distanza di messa a fuoco 3. Lunghezza focale dell’obiettivo ! La PdC è estesa quando: 1. Il diaframma è chiuso (valori alti) 2. Il soggetto è distante 3. L’obiettivo è di corta focale ! La PdC è minima quando: 1. Il diaframma è aperto (valori bassi) 2. Il soggetto è vicino 3. L’obiettivo è di lunga focale ! Potreste ora chiedervi: Quale il diaframma giusto da utilizzare? Risposta: come per il tempo, non esiste un diaframma giusto a priori ma solo quello più idoneo a quanto volete comunicare con l’immagine. Vi troverete a scegliere se volere tutto a fuoco, come in un bel paesaggio, oppure con nitido solo il volto di una persona e lo sfondo sfocato. Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 19 Non esistono regole precise da adottare nelle varie situazioni; anche qui solo l’esperienza fornirà aiuto Anche qui esiste una regola che è bene conoscere; nel caso vi trovaste a fotografare un soggetto che non presenta una disposizione importante di piani, come un manifesto, o un panorama messo a fuoco ad infinito, è bene utilizzare, se la luce lo consente, un valore di diaframma intermedio, come f/8 o f/11. Questo perché è a questi diaframmi che gli obiettivi hanno la resa migliore. Corso Fotografico di Base - La macchina fotografica, gli obiettivi e l’esposizione" 20