Aborto e perdono «Gesto di grazia e misericordia
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Aborto e perdono «Gesto di grazia e misericordia
l’iniziativa Domenica, 10 aprile 2011 La scuola della Parola iovedì 14 aprile, nella chiesa cittadina di Cristo Re, si terrà il penultimo incontro della «Scuola della Parola» promossa da Aci, Cdv e zona pastorale VI. «Educare alla misericordia: "Sono perdonati i suoi molti peccati perchè ha amato molto" (Lc 7, 36–50)» è il titolo della lectio divina che sarà offerta da suor Paolo Rizzi. La testimonianza successiva sarà di Marco Tassini, operatore della Caritas cremonese. G in diocesi cremona CRONACHE E VITA DALLA NOSTRA CHIESA a cura dell’Uffico diocesano per le Comunicazioni sociali via Stenico 3, 26100 Cremona tel. 0372/800090 fax 0372/463420 [email protected] Per le interruzioni di gravidanza il vescovo ha rinnovato la facoltà temporanea di assoluzione dalla scomunica Aborto e perdono «Gesto di grazia e misericordia» bambini che nascono uno viene rifiutato. Un tasso di abortività, n grande gesto di quindi, che non si discosta da misericordia che ha quello che si registra in tutte le anche un’importante regioni ad alto reddito». valenza culturale: una grande Chi sono le donne che decidono assoluzione, infatti, presuppone di interrompere la gravidanza? una grave colpa. E l’interruzione «Ci sono donne che abortiscono della gravidanza resta un atto per questioni economiche e sono oggettivamente grave». Così il soprattutto straniere: a livello dottor Paolo Emiliani, presidente nazionale sono un quarto del del Movimento per la vita di totale. Queste persone, almeno nel Cremona, commenta la decisione territorio lombardo, non del vescovo Lafranconi di dovrebbero avere più ragione di concedere anche quest’anno la giungere a questa scelta: anzitutto facoltà ai preti di assolvere dalla perché è attivo il Progetto Gemma, scomunica connessa al peccato di operativo attraverso i Centri di aborto. aiuto alla vita: si tratta di una vera Il suo giudizio su questa scelta e propria "adozione a distanza" del vescovo è quindi positivo? della donna in gravidanza che «Assolutamente positivo. È un viene assistita economicamente gesto oltre che pastorale anche per 18 mesi. La Regione ha poi educativo perché attivato il fondo viene ribadita Nasko finalizzato Paolo Emiliani nuovamente la gravità anch’esso al sostegno (MpV): «Grande economico di dell’atto: laddove si arriva a sopprimere la valore educativo interventi a tutela vita di un bambino della maternità e a Ogni volta che non solo viene leso favore della natalità. un diritto all’esistenza si sopprime la vita, Poi esiste una del nascituro e viene tipologia di donne più si realizza una inferta una ferita emancipate che difficilmente interrompono la grande sconfitta rimarginabile nella gravidanza, spesso in per la società» madre, ma si realizza solitudine, perché il bambino altererebbe anche una grande il progetto di vita già pianificato». sconfitta per la società». Vede dei segni di speranza? Qualche anno fa questa decisione «Certo, innanzitutto ci sono fu giudicata da alcuni un’ulteriore 130mila bambini nati grazie operazione della Chiesa per colall’opera dei Centri di aiuto alla pevolizzare le donne. Cosa ne vita. Poi è stata promulgata la pensa di queste accuse? legge 40 sulla procreazione «Come si fa a pensare di medicalmente assistita che colpevolizzare una donna nel definisce l’embrione soggetto di momento in cui le si offre il diritto. Inoltre vedo all’orizzonte perdono e la possibilità di liberarsi la possibilità di una modifica dal senso di colpa che nella delle leggi che regolamentano le maggioranza dei casi accompagna attività dei Consultori pubblici ai tale scelta? Vorrei ricordare che quali la legge sull’aborto ha almeno il 65-70% delle donne che demandato la parte preventiva, e interrompono la gravidanza mi sembra ci sia la volontà soffrono della sindrome postpolitica di modificare l’articolo 1 abortiva, un complesso di rimorsi del Codice civile: attraverso tale e di disturbi psicologici, talvolta modifica il soggetto di diritto anche psichiatrici, che certamente diventa tale dal concepimento e questa possibilità potrà in qualche non più dalla nascita come è modo attenuare. Attraverso tale attualmente». assoluzione, infatti, si vuole Come si può concretamente diaiutare le donne a ricostruire un fendere la vita? rapporto, anche semplicemente di «Anzitutto sul piano culturale memoria, con il proprio figlio e cercando di far emerge accompagnarle nell’accettazione di l’irriducibile dignità di ogni essere un gesto che rimarrà comunque umano dal suo concepimento alla indelebile nel loro cuore». sua morte naturale, e poi sul Qual è la situazione degli aborti piano dell’accoglienza delle nella nostra diocesi? donne così come fanno i Centri di «La nostra terra paga un grande aiuto alla vita i quali, inoltre, tributo: nei nostri ospedali, dove portano avanti numerosi progetti l’aborto è praticato ancora ed come la "Culla per la vita" esclusivamente per via chirurgica, e all’Ospedale Maggiore». non farmacologico-clinica, ogni tre DI All’ospedale di Cremona l’inaugurazione della «culla per la vita» promossa dal Centro di aiuto alla vita CLAUDIO RASOLI «U Il primo decreto nel 2006 la sesta volta che il vescovo Lafranconi, attraverso un decreto ad hoc, concede ai sacerdoti che riceveranno le confessioni nel territorio diocesano la possibilità di assolvere dalla scomunica incorsa per il grave peccato di aborto. Tale facoltà potrà essere esercitata soltanto dalla domenica delle Palme (17 aprile) alla domenica in Albis (1° maggio) e unicamente nell’atto della confessione sacramentale. In base al diritto canonico, al peccato di aborto consegue la scomunica, che può essere revocata dall’ordinario diocesano o da chi ne ha le facoltà. Dunque un sacerdote non può assolvere una persona che ha interrotto la gravidanza o vi ha prestato la sua collaborazione: è obbligato a indirizzare il penitente a chi ne ha la facoltà o deve domandare l’autorizzazione ad assolvere richiamando successivamente colui che richiede il perdono. Con questo provvedimento temporaneo, invece, ogni prete potrà agire autonomamente. La scomunica è la più grave delle pene comminata a un battezzato: lo esclude dalla comunione dei fedeli e lo priva di tutti i diritti e i benefici derivanti dall’appartenenza alla Chiesa, in particolare quello di ricevere i sacramenti. E’ Confessioni nella Cattedrale di Cremona Lectio biblica per le famiglie C’ è un’importante novità nel calendario estivo dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, diretto da don Giuseppe Nevi, e dell’associazione «Famiglia Buona Novella»: accanto al classico campo scuola al mare in programma per la fine di agosto, quest’anno sono proposte alcune settimane di spiritualità caratterizzate da lectio divine personali o di coppia. «È una prima timida esperienza – spiega don Nevi – di esercizi spirituali per famiglie. Si svolgeranno in tre turni diversi in una piccola casa di montagna a Temù in provincia di Brescia; ogni turno potrà accogliere al massimo cinque coppie con figli e il primo (dal 7 al 14 agosto) e già completo, ci si può quindi iscrivere per gli altri due (14–20 agosto e 28 agosto – 3 settembre) entro il 20 maggio». Dal 21 al 28 agosto, invece, l’appuntamento è sempre alla «Domus Mater Gratiae» di San Benedetto del Tronto per una settimana di riflessione, ma anche di puro relax e sano divertimento: «Il tema su cui ci confronteremo – continua il sacerdote – sarà “Il perdono per dono”. Come sempre le coppie saranno aiutate da persone esperte, ma poi dovranno mettersi in gioco nella condivisione degli argomenti. Naturalmente anche i bambini seguiranno il loro itinerario formativo con attività adatte alla loro età». Intanto si stanno concludendo i percorsi residenziali di formazione che si tengono nella casa alpina diocesana di Folgaria; una proposta che si rinnova ormai da otto anni e che ha già coinvolto più di cento coppie. «Purtroppo – rimarca don Nevi – le coppie che si preparano con passione e generosità, poi in parrocchia non vengono quasi mai valorizzate. Anche le adesioni a questi momenti forti avvengono non per un invito esplicito della comunità parrocchiale, ma grazie al “passaparola” tra le famiglie: questo è certamente positivo perché rivela un apprezzamento da parte delle coppie, ma occorre maggior entusiasmo anche dal versante di noi preti». Veglia delle Palme, attesi mille giovani L’incontro di sabato 16 al Palazzetto dello sport di Cremona sarà trasmesso sul sito della diocesi opo il grande successo della presentazione del Grest 2011 che domenica 3 aprile ha radunato oltre mille animatori provenienti da tutta la diocesi, la pastorale giovanile si appresta a vivere un altro importante appuntamento: la veglia delle Palme con il vescovo Lafranconi. Sabato prossimo, 16 aprile, a partire dalla 18, il Palazzetto dello sport di Ca’ de Somenzi accoglierà nuovamente i giovani D cremonesi – ne sono attesi più di mille – che rifletteranno a partire dal messaggio del Papa per la Giornata mondiale della gioventù di Madrid: «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede». La prima parte dell’incontro sarà, come di consueto, ritmata dalla preghiera e dalle riflessioni di Lafranconi che avrà al fianco i quattro giovani diaconi che a giugno saranno ordinati sacerdoti: don Matteo Alberti, don Andrea Barbieri, don Cristiano Labadini e don Davide Pezzali. Dopo la cena, consumata al sacco, l’oratorio di Belforte, guidato dal parroco don Mar- co Tizzi, proporrà un estratto del musical Jesus che ha riscosso notevole successo l’anno passato. «Sono particolarmente attesi – sottolinea don Giampaolo Rossoni, responsabile della pastorale giovanile diocesana – i ragazzi che parteciperanno in agosto alla Gmg in Spagna: solo loro sono quasi un migliaio. Sarà un momento di preparazione importante che si aggiunge a quello regionale del 18 giugno a Milano». Le offerte che saranno raccolte durante la preghiera saranno destinate al fondo istituto dalla Caritas cremonese a favore delle famiglie colpite dalla crisi economica. L’intera ve- glia sarà trasmessa in diretta audio-video (a partire dalle 17.55) sul portale www.diocesidicremona.it grazie alla sinergia tra l’Ufficio per le comunicazioni sociali e l’AemCom che assicurerà il collegamento Internet. Gli appuntamenti per i giovani non terminano qui: dal 25 al 27 aprile è programmato il pellegrinaggio a Roma degli adolescenti che si stanno preparando alla professione di fede. Come l’anno passato il gruppo cremonese parteciperà all’udienza generale del mercoledì di Benedetto XVI e da lui riceverà l’incoraggiamento a continuare nella sequela di Cristo nella Chiesa. La veglia delle Palme 2010 Sabato 30 aprile, invece, in Cattedrale, attraverso un collegamento televisivo con il Circo Massimo di Roma, si potrà seguire la veglia in preparazione alla beatificazione di Giovanni Paolo II che avverrà il giorno successivo, domenica primo maggio, in piazza San Pietro. Anche in questo caso in prima fila ci saranno i ragazzi della Gmg. È la Chiesa madre che invita al pentimento DI CESARE NISOLI * P robabilmente molti si interrogano sull’opportunità che la Chiesa conservi la scomunica per l’aborto, soprattutto se si tiene conto che la donna non è l’unica né la maggiore responsabile e che spesso pesante è il senso di colpa che consegue all’atto. Il motivo però della scelta è evidente: «La Chiesa addita questo delitto come uno dei più gravi e pericolosi, spingendo chi lo commette a ritrovare sollecitamente la strada della conversione. Nella Chiesa, infatti, la pena della scomunica è finalizzata a rendere pienamente consapevole della gravità di un certo peccato e a favorire un’adeguata conversione e penitenza» (Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 62). Due sono quindi le principali finalità della scomunica. Prima di tutto richiamare i cristiani a mantenere ferma consapevolezza della gravità dell’aborto, in un contesto culturale che non ne riconosce più l’indiscutiDon Cesare Nisoli bile gravità e in una società che da oltre trent’anni ne consente legalmente il ricorso, perché si ritiene che possa prevalere il diritto all’autodeterminazione sul diritto alla vita. La Chiesa non intende così rinunciare al suo compito di maestra, a difesa del fondamentale e primario diritto alla vita di ogni uomo. Poi, la scomunica intende favorire un’adeguata conversione e penitenza, che, in ragione della gravità dell’atto, esige un cammino più impegnativo. Anche se non immediatamente comprensibile, la Chiesa si comporta in tal modo come madre, che vuole davvero la conversione dei suoi figli. Talvolta, si ha l’impressione che l’iter della riconciliazione, che prevede l’assoluzione della scomunica, incrementi la sofferenza della donna che, pentita, chiede perdono a Dio accostandosi al sacramento della penitenza. Ma l’intento è che chi se ne è reso colpevole lo riconosca davvero e prenda le distanze dall’atto, superando il senso di colpa. Grazie alla concessione della facoltà di assolvere dalla scomunica concessa dal vescovo, la Chiesa si mostra, nei giorni della Pasqua, ancor più madre. In questo mese, in cui il ricordo di Giovanni Paolo II è più vivo, ricordiamo le sue parole, tratte dall’Evangelium vitae, rivolte alle donne che hanno fatto ricorso all’interruzione di gravidanza: «Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione» (n. 99). * teologo e parroco 10