Marzo - Parrocchia Sarnico
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Marzo - Parrocchia Sarnico
Porto Marzo 06 24-03-2006 11:11 Pagina 1 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:11 Pagina 2 Calendario Parrocchiale del mese di APRILE 2006 11 Sabato Ore 6.30 peregrinatio a Stella Maris Ore 14.30: Redazione de IL PORTO Domenica 2 2 Lunedì3 3 V QUARESIMA Ore 15.00: Catech. Benediz Ore 20.45: genitori Prima Comunione Martedì 4 4 Ore 20.45: SINODO Mercoledì 5 5 Ore 20.45: Gruppo Missionario Giovedì 6 6 Ore 14.30: Confesisoni elementari Ore 21.00: Preparazione Genitori Battesimi Venerdì 7 7 Ore 16.30: Adorazione eucaristica Ore 19.30: VIA CRUCIS bimbi Scuola materna Domenica 9 9 DOMENICA DELLE PALME Ore 9.00. benedizione Palme in San Paolo e processione Ore 15.00. vespri e benedizione Lunedì1010 Pasqua Ass. Anziani Ore 20.00: Celebraz. dei 7 dolori della Vergine Maria in San Paolo e Santa Messa Martedì 11 11 Ore 15.00: CONFESSIONI COMUNITARIE per anziani Ore 20.30: Confesisoni Comunitarie per tutti + Centri di preghiera Mercoledì 12 12 Ore 14.30: Confessioni Medie Ore 20.30: CONFESSIONI ADOLESCENTI E GIOVANI Giovedì 13 13 Ore 8.00: Lodi comunitarie Ore 16.00: Messa in Coena Domini solo per ragazzi e anziani Ore 20.00: Messa in Coena Domini per tutti - Lavanda dei piedi e Adoraz. comunitaria SOMMARIO 2 3 4 6 8 10 11 Calendario Parrocchiale Editoriale Chiesa Universale Don Salvoldi Dalla Diocesi Ricordando Padre Ruggeri Gruppo Missionario Fotocronaca 12 C.P.P. del 6/3/2006 Patronato ACLI 14 Sito parrocchiale 33 Anagrafe Parrocchiale 13 Dalla Casa di Riposo Un augurio riconoscente 16 Lo chef Fabrizio Cadei 18 Cons. Comunale dei ragazzi 19 Mar.llo Luciano Patorniti G. Bellini a quota 200 33 Riceviamo e pubblichiamo 20 La nostra chiesa 22 La terza età (2a parte) 26 Adunata Nazionale Alpini Corso di bridge 27 Rubrica Ass. Anziani e Pensionat 29 Spedizione Kilimanjaro 2006 30 AVIS Sarnico 30 Judo Sarnico AIDO - Flash 24 Dal Comune ORARIO SANTE MESSE FESTIVO: 8.00 - 9.30 - 11.00 18.00 -20.00; Venerdì 14 14 ORE 15.00: SOLENNE VIA CRUCIS NELLA MORTE DEL SIGNORE Ore 20.00: Funzione della Croce, Processione, Benedizione FERIALE: Sabato 1515 Ore 15.00: Benedizione Uova Pasquali Ore 8.00 - 11.30; 15.30 - 18.30: CONFESSIONI ADULTI Ore 20.30: SOLENNE VEGLIA PASQUALE funzone del fuoco, BATTESIMI 20.00 Nel periodo estivo alla chiesetta Stella Maris 18.00 Domenica 16 16 PASQUA DI RISURREZIONE Ore 17.30: VESPRI Benediz. NUMERI UTILI Lunedì1717 S. Messa chiesetta Alpini Mercoledì 19 19 UFFICIO COMUNITARIO Ore 20.45: Incontro mensile Catechisti con Parroco Giovedì 20 20 Canto Corale Venerdì 21 21 Ore 21.00: CPAE Sabato 2222 Ore 11.00: Matrimonio Domenica 23 23 II DI PASQUA Ore 15: BATTESIMI Lunedì2424 Ore 11.00: Matrimonio Martedì 25 25 Ritiro Prima Comunione Mercoledì 26 26 Inizio Corso Fidanzati Giovedì 27 27 Confessioni per Prima Comunione Domenica 30 30 Ore 15.00: Catech. Benediz. Lunedì3131 PROVE E CONFESSIONI Prima Comunione 8.00 -16.00 -20.00 PREFESTIVA: NUMERI DI TELEFONO Parrocchia 035 910056 don Luciano 348 9049113 Oratorio 035 912078 don Sergio 349 0520460 Bellini don Gianni 035 913672 Casa Sacerdoti 035 910124 Sacristia 035 914041 Sala Giochi-Meulì 035 912107 Sala Junior 035 910916 Sala Junior(Gigi Picco) 380 7240316 Centro Quader 035 912420 Centro Famiglia 035 911252 Casa di Riposo 035 911385 Il Battello 035 914421 Carabinieri Sarnico 035 910031 Emergenza sanitaria 118 Guardia Medica 035 914553 Ospedale Sarnico 035 306 2111 Sito Parrocchiale: www.parrocchiasarnico.it E-mail Parroco: [email protected] E-mail don Sergio: [email protected] Conto Corrente Postale Parrocchia: N. 49089303 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:11 Pagina 3 Grande emozione mi ha dato lo spettacolo presentato al cine junior UNO DUE TRE… STELLA! Belle anche le testimonianze per un problema come quello dell'affido che è una forma moderna e antica di carità… La prima carità anche un tempo, quando ancora esistevano i cortili e le corti, era una dimensione normale della vita. Se qualcuno aveva un problema c'era tutto l'enturage che interveniva e anche nella povertà c'era sempre spazio per l'accoglienza e la carità. Il fatto che oggi questo è un problema da discutere e organizzare è un'accusa a questa società che ha creato sempre più individualismo e aree profonde di solitudine. Eppure siamo nell'epoca dello sviluppo e della comunicazione. Crediamo nell'amore che si fa accoglienza per tutti coloro che sono nel bisogno e, se questo riguarda l'affetto verso i bambini, ci commuove. È molto bello e risveglia in noi la nostalgia di una società a misura d'uomo in cui uno può avere un contesto familiare rassicurante e affettivamente positivo. Eppure la famiglia respira ampi spazi di contraddizione. Se abbiamo a cuore che i bambini abbiano una famiglia serena, potremmo anche fare molto di più affinché le famiglie abbiano la possibilità di essere serene, di non lasciarsi schiacciare dai problemi che possono rendere le situazioni invivibili. La politica familiare deve aiutare a sviluppare un senso positivo della famiglia fin dal suo nascere e accompagnarla passo passo. Noi corriamo ai ripari e per fortuna la gente si mostra solidale e sensibile, ma non facciamo niente per arginare i problemi all'origine. C'è poi un altro aspetto che mi ha fatto molto bene. Accogliere un bambino è allargare gli orizzonti, è respirare la vita con spazi infiniti, è soprattutto capire che, facendo del bene a qualcuno di fatto facciamo del bene a noi stessi perché l'unico modo di amare è quello di aprire il cuore: infatti con il cuore aperto riusciamo a gustare quanto di buono è in noi e risvegliamo tutto il bagaglio di umanità, di bontà che abbiamo ricevuto. In mezzo ai grandi movimenti delle attività, del commercio, dei nostri traffici, dimentichiamo che possediamo nel nostro spirito un grande bagaglio di bellezza che solo attraverso l'apertura agli altri possiamo far emergere. Grazie quindi a tutti coloro che ci aiutano ad aprire il cuore. Noi pensiamo di essere i bravi che aiutano gli altri che sono i “poverini”, ma di fatto i veri poveri siamo noi! C'è un solo modo di amarci ed è quello di amare. IL PROSSIMO NUMERO SARÀ IN DISTRIBUZIONE DAL 29 APRILE La Redazione avvisa che gli articoli (in formato WORD) e le relative fotografie (in formato JPEG) pervenuti dopo il 15 APRILE non verranno pubblicati nel mese corrente. Grazie per la collaborazione. COMUNITÀ EDITORIALE E DLIBERA I TPASQUA: OILRBENE! IALE 3 La Pasqua ci aiuta a spaccare le pietre del sepolcro che sono i macigni che rinchiudono il bene del nostro cuore, il tesoro della nostra capacità di amare che fa esplodere la vita nuova possibile solo a chi accoglie qualcuno nel proprio cuore. La Pasqua è una realtà che ci coinvolge nel nostro oggi: è il più reale fatto della storia possibile a un Dio - Uomo, Gesù Cristo, il quale ha realizzato la sua vita donandola. Lui è Risorto per indicarci che perfino le pietre della morte sono sconfitte dalla vita donata per amore. Ciascuno di noi è fatto ad immagine del Figlio di Dio e porta in sé una scintilla d'infinito. L'unico incoraggiamento è tener vivo il cuore per non morire soffocati per iniziare a seguire la propria interiorità, per provare un particolare piacere nel far bene le cose a cui ci dedichiamo. Buona Pasqua per me vuol dire ricuperare il “gusto” e la voglia di vivere dando uno scopo di Paradiso a tutti i giorni, arricchiti da una presenza che, esplodendo dalla tomba, ci aiuta ad assaporare meglio la vita e ad aiutare anche gli altri, specialmente i bambini, a non subire le contraddizioni degli adulti. Ogni persona porta dentro di sé una grande nostalgia di cielo, di bene, di tutto ciò che è bello, nobile, giusto e santo. Gesù vuole per tutti una rinnovata gioia di vivere. Cominciamo dalla gioia di alzarci al mattino, di incontrarci e di usare con tutti un gesto di tenerezza: qualcuno non se lo merita, ma il nostro cuore si sarà aperto fino a un amore infinito. AUGURI! Don Luciano Porto Marzo 06 24-03-2006 11:11 Pagina 4 COMUNITÀ CHIESA UNIVERSALE CHIESA UNIVERSALE 4 Da “Avvenire”, Giornale quotidiano di ispirazione Cattolica BENEDETTO XVI: «IL 24 MARZO IL MIO PRIMO CONCISTORO» Cardinali, un collegio sempre più «universale» Nella festa liturgica della Cattedra di Pietro, Benedetto XVI ha annunciato il suo primo Concistoro. Si terrà il prossimo 24 marzo e creerà 15 nuovi cardinali, portando a 120 il numero degli «elettori». -Sessanta europei, nove africani, tredici asiatici, trentasei americani, e due dell'Oceania. Nella schiera dei nuovi porporati ben si rispecchia l'universalità della Chiesa. E' stato lo stesso Benedetto XVI, a offrire la chiave attraverso cui leggere la lista dei quindici nomi (dodici elettori e tre ultraottantenni) dei nuovi cardinali. L'elenco si apre con tre figure della curia romana: William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, 69 anni, statunitense, già arcivescovo di San Francisco; Franc Rodé Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, 71 anni sloveno, religioso dell'ordine dei lazzaroni, già aricivescovo di Lubiana: Agostino Vallini, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, 65 anni napoletano, già vescovo ausiliare dell'arcidiocesi partenopea e poi vescovo di Albano; l'arcivescovo di Caracas (Venezuela) Jorge Liberato Urosa Savino, 63 anni; l'arcivescovo di Manile (Filippine) Gaudencio Borbon Rosales, 73 anni; l'arcivescovo di Bordeaux (Francia) Jean Pierre Ricard, 61 anni, presidente della Conferenza episcopale francese; l'arcivescovo di Toledo (Spagna) Antonio Cañizares Llovera, 60 anni; l'arcivescovo di Seul (Corea) Nicholas Cheong-Jin-Suk, 74 anni; l'arcivescovo di Boston (Stati Uniti) Sean Patrick O'Malley, 61 anni, religioso dell'ordine dei cappuccini; l'arcivescovo di Cracovia (Polonia) Stanislaw Dziwisz, 66 anni ; l'arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, 67 anni; Il vescovo di Hong Kong (Cina) Joseph Zen Ze-Kiun, 74 anni, religioso dell'ordine del salesiani; Andrea Corsero Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo fuori le mura, 80 anni; l'arcivescovo emerito di Tamale (Ghana) Peter Poreku Dery, 87 anni, il biblista gesuita Padre Albert Vanhoie, francese, 82 anni. In cammino verso Verona inclusione sociale …Ma questa definizione, si LE «CINQUE VIE» DELLA CHIESA ITALIANA è chiesto, è ancora valida in una situazione profondamente cambiata rispetto a quella che l'ha Il Comitato preparatorio prodotta?… del Convegno ecclesiale riflette a Roma sugli «ambiti» della traccia Il Convegno ecclesiale di Verona nasce all'insegna di una importante novità. Che è data, secondo don Franco Giulio Brambilla, dal fatto che «la figura della speranza ha il volto di Gesù Risorto. E' cioè una persoIl valore della na, l'esperienza sconvol- testimonianza, riletta gente di trasformazione e alla luce della di trasfigurazione che la prima enciclica risurrezione di Gesù ha di Benedetto XVI seminato nel grembo della al centro dell'incontro storia» promosso a Fiuggi Il collegamento con i cinque ambiti risultano: dall'organismo Cei L'affettività: ..la frontiera più esposta alla deriva «Le Caritas diocesane verso il IV convegno emozionalistica degli affetti è la famiglia. E per- ecclesiale nazionale»… «Abbiamo un dupliciò domanda un'attenzione strategica sul piano ce obiettivo - spiega il direttore monsignor pastorale, culturale, educativo, sociale, econo- Vittorio Nozza - contribuire con approfondimico e politico… menti di contenuti ed esperienze ai cinque Il lavoro e la festa... iscrivere i fondamentali del- ambiti della testimonianza (la vita affettiva, l'economia classica. Oltre agli indicatori quan- il lavoro e la festa, la fragilità umana, la tratitativi, la crescita del Pil e la consecuzione del dizione e la cittadinanza) rileggendoli e profitto, vanno introdotti anche i criteri qualita- interpretandoli nella dimensione della spiritivi: la salvaguardia dei beni ambientali, il tualità e della missionarietà»… In secondo rispetto dei diritti e la responsabilità, la modera- luogo vogliamo costruire un contributo che zione ….Soprattutto va recuperata la solidarie- comprenda, altre ai contenuti di questo seminatà, non solo come categoria morale, ma anche rio, quanto emerso dal seminario di Milano e come strumento fondamentale per moltiplicare dalle riflessione che scaturiranno a fine maggio le risorse… E vanno educati i giovani a recupe- organizzato con l'Associazione dei teologi e la rare la dimensione vocazionale del lavoro… rivista “Il Regno”…Il responsabile delle Caritas La fragilità… La società tecnologica non eli- in Piemonte e Val d'Aosta don Giovanni Perini mina la fragilità umana …Anzi tende soprat- propone una lettura dell' enciclica “Deus caritas tutto a emarginarla o al più a risolverla come est” da effettuarsi in controluce rispetto alla un problema cui applicare una tecnica appro- Traccia preparatoria al convegno Veronese… priata… La speranza cristiana, invece, mostra in modo particolare la sua verità proprio nei casi di fragilità: non ha bisogno di nasconderla, ma la sa accogliere con discrezione e tenerezza…. La tradizione... La tradizione non è un ordine rigido, incapace di modificarsi, ma è un trasmettere, un consegnare. Dunque è continuità…Passato presente e futuro sono intimamente legati… La cittadinanza… attribuzione in termini pressoché esclusivi allo Stato della regolazione e della produzione dei processi di Un momento dei lavori al seminario del Comitato preparatorio del Convegno ecclesiale di Verona 24-03-2006 11:11 Pagina 5 I volti della lotta alla povertà e i contorni per un dialogo autentico tra identità cristiana e costumi locali al centro del discorso rivolto da Benedetto XVI ai vescovi di Senegal, Mauritania, Guinea Bissau e Capo Verde «Dio benedica gli operatori di pace e di fraternità che, nei vostri Paesi, costruiscono relazioni di fiducia e di sostegno reciproco tra le diverse comunità umane e religiose». E' con queste parole che il Papa ha accolto i vescovi di Senegal, Mauritania, Guinea Bissau e Capo Verde, in Vaticano. Benedetto XVI, sulla scia dell'enciclica Deus caritas est, si è soffermato sul significato da dare all'impegno sociale, che in un Continente ancora così drammaticamente afflitto dalle povertà non può che essere una priorità per i cattolici. «Il Vangelo - ha spiegato - deve essere pienamente radicato nella cultura dei vostri popoli. Il ritorno ad alcune pratiche della religione tradizionale che constatate a volte nei cristiani, deve spingere e cercare mezzi adeguati per ravvivare e rinforzare la fede alla luce del Vangelo, e per consolidare le basi teologiche delle vostre Chiese particolari, pur prendendo ciò che c'è di buono nell'identità africana»… Quanto infine, al clero locale il Pontefice ha auspicato una formazione «iniziale e permanente» che sappia far crescere nel ministero «uomini equilibrati umanamente e spiritualmente, capaci di rispondere alle sfide che sono chiamati ad affrontare, tanto nella loro vita personale che pastorale»… IL DIALOGO CON I PRETI DI ROMA «Nella Chiesa più spazio al contributo delle donne» “Dire sì alla vita” E' questa per Benedetto XVI l'opzione fondamentale del cristiano. Un'opzione da riscoprire particolarmente nel nostro tempo segnato dalla «anti-cultura della morte». La prima delle risposte, che il Papa ha dato ai sacerdoti di Roma, parlando a braccio, durante l'incontro di inizio Quaresima….Un dialogo «franco e cordiale» che ha toccato argomenti (ruolo della donna nella Chiesa, giovani, famiglia, ecumenismo). rente cultura della vita diventa la anticultura della morte, dove è assente quel Dio che non ordina l'odio ma vince l'odio…». Il ruolo delle donne Al sacerdote che gli chiedeva «come rilanciare nella Chiesa il ruolo delle donne anche a livello istituzionale». Il Papa risponde: «la Chiesa ha un grande debito di ringraziamento per le donne». E ha ricordato figure come Ildegarda, Caterina da Siena, Teresa d'Avila e Madre Teresa. …«Tuttavia è giusto chiedersi se anche nel servizio ministeriale - nonostante il fatto che qui Sacramento e carisma siano il binario unico nel quale si realizza la Chiesa - non si possa offrire più spazio, più posizioni di responsabilità alle donne». Il Papa in visita al Seminario Romano maggiore Le mamme e la famiglia…«Il Papa vi ringrazia - ha detto «Sì alla vita» poi riferendosi alle mamme - perché avete «Questa è la nostra vocazione sacerdota- donato la vita, perché volete aiutare quele - ha detto il Pontefice - scegliere noi stes- sta vita a crescere e volete così costruire un si la vita e aiutare gli altri a scegliere la mondo più umano…». «…Dobbiamo vita»... «Un mondo che ha dimenticato pregare perché le mamme completino Dio, perde la vita e cade in una cultura questo loro dare la vita, donando ai figli di morte». Quella stessa cultura, ha ricor- anche l'amicizia con Gesù...» dato Papa Ratzinger, così ben descritta dal- I giovani e i seminari l'enciclica di Giovanni Paolo II La gioventù che cerca nelle discoteche di Evangelium vitae. Alcuni esempi: essere vicinissima soffre in realtà di grande «Proprio volendo la vita si dice «no» al solitudine… bambino, perché mi toglie qualche parte Il Papa raccomanda nello stesso tempo di della mia vita; si dice «no» al futuro, per non trascurare la spiritualità cattolica … avere tutto il presente; si dice «no» sia Ecumenismo: Anche se «in dottrina semalla vita che nasce sia alla vita sofferen- bra difficile fare dei progressi» è possibile te, cha va verso la morte. Questa appa- avvicinarsi «nella comune esperienza della vita di fede…». Direttore responsabile GIUSEPPE VALLI Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO - Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971 Stampa: Tipografia Sebina Sarnico Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Sergio Gamberoni, don G. Bellini, L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, R. Gusmini, S.Marini, R. Modina, G. Schivardi Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 Inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel.: 035 910 292 COMUNITÀ CHIESA UNIVERSALE Porto Marzo 06 5 COMUNITÀ Don valentino salvoldi Porto Marzo 06 6 24-03-2006 11:11 Pagina 6 V.S. DI I DCOMPASSIONE O NQUARESIMA: S AELDIVTEMPO O L D SPERANZA Riccardo. All'inizio del 2006, Benedetto XVI è tornato più volte su temi sociali e ha legato la pace alla verità: “Quando l'uomo si lascia illuminare dallo splendore della verità, intraprende quasi naturalmente il cammino della pace”. Da te ho saputo che il Papa ha già preparato un messaggio da inviare a tutti i cristiani in preparazione alla quaresima. Mi puoi riassumere le idee principali che ci saranno proposte per prepararci alla Pasqua? Valentino. «Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione». Questo il titolo del documento papale. Compassione da intendere in senso positivo: il sentire come proprio tutto ciò che è umano, così come «il Signore, anche oggi, ascolta il grido delle moltitudini affamate di gioia, di pace e di amore». Compassione che non è fonte di angoscia pure di fronte ai mali del mondo, perché «anche nella desolazione della miseria, della solitudine, della violenza e della fame, che colpiscono senza distinzione anziani, adulti e bambini, Dio non permette che il buio dell'orrore padroneggi». Là dove c'è il male, si sperimenta la divina misericordia. Per cui chi si fa carico delle sofferenze altrui, lungi dall'essere vittima dell'angoscia, diventa, come Paolo, apostolo della gioia: «Siate lieti!». Gode inoltre nel promuovere un “umanesimo plenario”, mirante allo sviluppo integrale dell'essere umano, consistente in primo luogo «nell'annuncio della verità di Cristo e nella promozione di una cultura che risponda veramente a tutte le domande NUMERI UTILI UFFICI COMUNALI tel. 035 924111 - Fax 035 924165 Uffici amministrativi (anagrafe, stato civile, leva, elettorale) 035 924126 da lunedì a venerdì 9.00 -12.30 lunedì martedì giovedì 17.30-18.30 dell'uomo». Fatte queste affermazioni, il Papa si sofferma a parlare di ciò che il cristiano deve fare per favorire uno sviluppo integrale di «tutto l'uomo e di tutti gli uomini». Traspare da tutto il discorso che ogni essere umano dovrebbe sentirsi responsabile nel diventare provvidenza per tutti quelli che sono nel bisogno. Ogni volta che torni dai paesi impoveriti, mi racconti tanti episodi, a volte tristi, a volte pieni di speranza, per farmi comprendere i valori che animano quelle popolazioni da poco tempo convertite al cristianesimo. Puoi riassumere il pensiero del Papa con un fatto che dimostri come la compassione verso chi è nel bisogno faccia operare quei miracoli che Cristo promise avrebbero compiuto i credenti? Sto salendo la montagna che sovrasta Bouar (Repubblica Centro Africana), per celebrare l'eucaristia in un villaggio sperduto, là dove neppure arriva la jeep. Mi accompagna il catechista, portando in testa l'occorrente per la messa e un po' di cibo da condividere con fedeli e “infedeli”: tutti gli abitanti sono sempre presenti al rito, musulmani compresi. Mentre mi inerpico su un sentiero simile ad una “valle di lacrime”, incontro due ragazzi che stanno rincasando con pesanti fardelli di legna in testa. Jesus - così si chiama perché è nato il giorno di natale - ha otto anni. Joele ne ha circa dieci. Si presentano come fratelli e hanno piacere di parlare con un missionario. Sono contenti perché, alzati all'alba, in sole cinque ore sono riusciti a Ufficio tecnico - tel. 035 924145 mercoledì venerdì 9.00 -12.30 Ufficio polizia municipale tel. 035 924 114 - 335 44846 da lunedì a venerdì 9.00 -12.30 15.00 -18.00 Ufficio assistente sociale tel.035 924 152 lunedì 17.30 -18.30 mercoledì e giovedì 9.00 -12.30 raccogliere un po'di legna per scaldare la nonna, tanto ammalata. Jesus dice che papà e mamma sono morti di AIDS, già da quattro anni. Pure Joele confessa - con un po' di vergogna - che i suoi genitori sono morti a causa della stessa malattia. Evidentemente, allora, i due non sono fratelli di sangue, ma di elezione. Vivono con la nonna di Jesus e non possono andare a scuola perché non hanno le scarpe (obbligatorie per chi vuole attendere alle lezioni), né i soldi per le tasse. Prometto ai due “fratelli” di far visita alla loro casa. Quale casa! La salvaguardia della dignità di quelle persone m'impedisce di descriverla. Straziante la tosse della nonna che dimostra di avere trent'anni in più della sua età anagrafica. Sta badando al fuoco e ai tre sassi che sostengono una pentola con acqua calda. Può permettersi di far bollire un pezzo di jam (manioca), a giorni alterni. E senza condimento, se i “nipotini” non trovano nulla nella foresta. Le chiedo come si curi la tosse. Con alcune aspirine ricevute in omaggio da un'amica. E nient'altro. «Jesus e Gioele - sussurra la nonna - sono molto bravi. Ma non posso Ufficio tributi - tel.035 924 112 lunedi mercoledi venerdì 9.00- 12.30 giovedì 17.30 -18.30 Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134 Lun chiuso Mar 14.30 -19.00 20.30 - 22.30 Mer 15.00 -19.00 Gio 9.00 -12.30 15.00 -19.00 Ven 15.00 -19.00 Sab 9.00 -12.30 15.00 -17.00 24-03-2006 11:11 Pagina 7 mandarli a scuola. Mi fanno tanta compagnia. Anche di notte si mettono accanto a me, per tenermi un po' calda, perché non abbiamo il vetro della finestra. Mi vogliono bene. Sono sicura che il Signore mi terrà in vita fino a quando… potranno fare senza di me». Chiedo a Jesus di fare quattro calcoli: la spesa delle scarpe, le tasse e gli antibiotici per la nonna. Rimango perplesso quando mi dice l'ammontare della somma: l'equivalente di quanto ho con me. Come se mi avesse guardato nel portafoglio! Facciamo anche due calcoli, per vedere che cosa possa costare una porta e una finestra. Nel ritorno in seminario, incontro una jeep di un europeo. In zone così deserte, è consuetudine fermarsi, salutarsi, scambiarsi provviste e chiedere se sulla strada ci siano i ribelli. E' un volontario francese, che ha assistito ad una mia messa nella cattedrale di Bangui. Mi parla di sua nonna, che ogni anno, a Natale, è solita mandargli i soldi per aiutare i bambini poveri. Ora ella è ammalata. Mi chiede di celebrare qualche messa per lei. Mi dà un'offerta. L'equivalente del costo della porta e della finestra. So che esiste la Provvidenza. Ma non mi sarei aspettato che fosse così “spudorata” e precisa… Devo spiegare al volontario il motivo del mio sorriso, nel ricevere i suoi soldi. E lo congedo dicendo che, ogni volta che si prova compassione per un fratello nel bisogno, Cristo torna a nascere dentro di noi. Questi miracoli forse capitano solo in Africa! No. Capitano anche da noi. Il mese scorso, a Udine, parlando della casa che sto facendo in Costa d'Avorio per le bambine di strada, un uomo mi si è accostato e mi ha chiesto quanto mi mancasse per la realizzazione del progetto. Offrirà lui la somma mancante, in ricordo di sua moglie da poco tornata alla casa del Padre. Un'altra persona ha dato la disponibilità ad inviare laggiù qualche operaio specializzato. Così, al più presto, riprenderemo i lavori, sperando in una tregua, o nella pace di quella martoriata terra. Questi fatti ti portano a concludere che attualmente c'è più voglia di prima di fare qualche cosa a vantaggio del prossimo? Vedi segni di speranza oppure ritieni che dovremo raggiungere l'infimo grado di abiezione umana prima di risalire la china? Guardando alle nuove generazioni, accanto a molti giovani che sono appiattiti e omologati, stanno emergendo ragazzi fantastici, che sentono la nostalgia di Dio, hanno fame e sete di verità, s'impegnano nel volontariato. Sono troppo pochi rispetto a quanti sopravvivono? Forse sì. Ma i cambiamenti nascono sempre così: dal basso, dalle minoranze silenziose, da quanti non sono disposti a permettere che il male abbia la meglio sul bene. Altro segno di speranza: mentre diminuisce il numero di chi partecipa alla liturgia domenicale, si rafforza la fede nei credenti, che accettano di essere “un piccolo resto”, un fermento che, a tempo opportuno, farà lievitare la massa. Ancora, ho notato che, dopo la morte di Giovanni Paolo II, in Roma c'è un afflusso di fedeli quasi raddoppiato rispetto ai tempi del grande Papa polacco, la cui vita e morte hanno fortemente impressionato l'umanità e ridato slancio alla volontà di tornare a Dio. Tema sul quale insiste Benedetto XVI, suscitando consensi inauditi: lui che sembrava tanto rigido a freddo, si sta dimostrando comunicativo, mistico e intellettualmente molto preparato ad affrontare i temi più scottanti che deve affrontare il presente millennio. E che cosa propone il Papa contro i mali del mondo? La lotta al relativismo, la formazione delle coscienze per poter scegliere intelligentemente tra il bene e il male, il ritorno a Dio, come garante di tutti i beni, la cultura della pace, legata alla ricerca della verità che rende liberi, e quella compassione di cui abbiamo parlato. Compassione che deve portare i credenti ad un particolare impegno durante la quaresima, affinché diventi tempo opportuno per operare il bene, nella attesa che il Risorto ridoni speranza a questa umanità. Di fronte ai rischi che l'umanità vive in questi tempi, che volto ha la speranza del credente in Cristo? Rispondo citandoti il messaggio: «Nella verità, la pace». Il Papa invita i cristiani «ad intensificare, in ogni parte del mondo, l'annuncio e la testimonianza del Vangelo di pace, proclamando che il riconoscimento della piena verità di Dio è condizione previa e indispensabile per il consolidamento della verità della pace. Dio è amore che salva, Padre amorevole che desidera vedere i suoi figli riconoscersi come fratelli, responsabilmente protesi a mettere i loro talenti a servizio del bene comune della famiglia umana. Dio è inesauribilmente sorgente della speranza che dà senso alla vita personale e collettiva. Dio, Dio solo, rende efficace ogni opera di bene e di pace». Da questa citazione si vede chiaramente che il cristiano non è chiamato solo ad operare ad un livello puramente umano. Mentre s'impegna per il bene comune, deve essere cosciente che il mondo sarà salvato grazie all'aiuto dall'alto. Quindi, la centralità di Dio nella nostra vita ci obbliga innanzitutto a vivere pregando, leggendo costantemente la parola di Dio, aggiornarci sulla dottrina sociale della Chiesa che motiverà il nostro impegno e la nostra speranza nel costruire un mondo di giustizia e di pace. Un mondo nel quale sia una festa testimoniare la presenza del Risorto in mezzo a noi. Mentre molti predicano la rassegnazione, il cristiano predica la speranza, mentre testimonia il fatto fondante della sua fede: la resurrezione. Il cristiano è uno che guarda oltre, aspetta dell'altro, vive già da risorto. Questo il tema che tratteremo nel prossimo colloquio: «Come testimoniare la speranza nel Risorto?» . Nel frattempo auguriamo a tutti i cristiani di vivere la quaresima come “kairòs”, tempo di grazia, tempo in cui esercitare la compassione, tempo di attesa che «si compia la beata speranza, e venga il nostro Salvatore» a farci risorgere con lui, uomini nuovi. Valentino Salvoldi intervistato dal nipote Riccardo COMUNITÀ Don valentino salvoldi Porto Marzo 06 7 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:11 Pagina 8 DALLA DIOCESI COMUNITÀ DALLA DIOCESI Da “L’Eco di Bergamo ” 8 «QUI IN CIAD CURO 55 MILA AMMALATI» «L'esperienza cristiana deve andare in fondo alla soluzione dei problemi, non solo consolare» Come diceva Santa Teresa d'Avila, grande dottore della Chiesa: «Teresa da sola fa qualcosa, Teresa e Gesù fanno molto, Teresa e Gesù e i soldi fanno tutto». Prende in prestito questa massima, padre Angelo Ghepardi, missionario originario di Seriate da oltre 40 anni in Ciad, nel cuore dell'Africa, «perché - spiega - i bisogni del Terzo mondo sono immensi». Reduce dal riconoscimento «Premio per la Pace 2006» che ha ricevuto, nel gennaio scorso, dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per il suo impegno sul suolo africano, padre Angelo ne approfitta per fare un bilancio della sua attività. E' allora che nel 1974 con il medico Virgilio Dominoni, che dirigerà il policlinico universitario «Il buon Samaritano» in costruzione a N'djamira, capitale del Ciad, diede vita al primo ospedale a Goundi e non si è più fermato. «Dopo l'ospedale è partita la scuola per infermieri, abbiamo aperto una scuola agricola che va dalle elementari al liceo, poi una scuola magistrale». «Dal 1990 ad oggi negli 8 centri sanitari presenti sul territorio abbiamo curato centinaia di migliaia di persone: abbiamo cominciato con 6 mila ammalati , oggi ne abbiamo 55 mila». Una bella sfida a cui si aggiunge un'altra ancora più grande: «La lotta all'Aiv/Aids» I medici dell'Istituto Sacco, Francesco Croce e la dottoressa bergamasca Maria Gambirasio continuano i lavori iniziati da sei mesi nella lotta all'Aids. Prima di tutto faranno esami a 5 mila donne … «…Curare la mamma prima che metta al mondo il bimbo e continuare anche dopo la nascita in modo che ci sia un tasso piuttosto basso di virulenza nel latte materno, fino a che il bambino si può nutrire autonomamente: questo è progetto. Così salveremo non soltanto il neonato ma anche la mamma e la famiglia che è un elemento educativo importante…». Padre Angelo Gherardi, da oltre 40 anni in Ciad, durante la Messa (Foto G.Pesticcio) Il Vescovo Amadei alla celebrazione del mercoledì delle Ceneri «QUARESIMA: LA SOBRIETÀ CI AIUTA AD ASCOLTARE GLI ALTRI» Il Vescovo Roberto Amadei ha presieduto una concelebrazione eucaristica nella chiesa del Carmine con l'imposizione delle Ceneri sul capo dei numerosi presenti. Fra i concelebranti c'era il vescovo ausiliare Lino Belotti. …«Dio - ha esordito il vescovo Amadei all'omelia - dona la grazia di vivere la Quaresima come momento prezioso per meglio conoscere e vivere Gesù Cristo, che è la misericordia del Padre, che sempre perdona l'uomo anche quando viene rifiutato. Soltanto nella riscoperta del cuore del Padre può nascere il pentimento, cioè il riconoscerci peccatori perché responsabili sia di aver rifiutato il Signore, sia di aver lasciato depositare nel nostro cuore la polvere che impedisce di commuoversi di fronte all'amore del Signore e che offusca il nostro modo di vedere Dio, la nostra vita e gli altri…» …La Quaresima chiama a intensificare la preghiera. «Con Gesù Cristo - ha aggiunto la nostra preghiera non si ridurrà a un chiacchiericcio distratto, ma sarà ascolto attento e ricco di gratitudine. Lasceremo penetrare la parola di Dio che fa trasformare mentalità e cuore…» …La sobrietà di vita rende attenti all'altro «…Ascoltando il Signore e con la sobrietà diventeremo ascolto attento degli altri, vicini e lontani. Ascolto che sente proprie sofferenze e povertà spirituali, morali, economiche e sociali degli altri…». «…Dobbiamo ritornare al Signore, chiedendo la grazia di essere testimoni di Cristo e più responsabili del volto delle nostre comunità cristiane, offrendo l'aiuto per vivere il Sinodo diocesano come un ritorno deciso alla scuola di Cristo crocifisso e risorto…». In occasione del periodo Quaresimale il Vescovo Mons. Roberto Amadei invia a tutti i fedeli della diocesi il suo messaggio. Ne riportiamo alcuni spunti… «RITORNATE A ME CON TUTTO IL CUORE» Il vescovo: nel periodo quaresimale impegniamoci a vivere il rapporto personale con Gesù. Catechesi degli adulti e Messa domenicale per superare i pregiudizi e l'infantilismo della fede 1) «Così dice il Signore: ritornate a me con tutto il cuore» ; è l'invito rivolto dal 24-03-2006 11:11 Pagina 9 Signore alle nostre Comunità e a ciascuno di noi nella celebrazione eucaristica del mercoledì delle ceneri. Tale invito dice con molta chiarezza lo scopo della quaresima e come viverla… … E vero che la nostra vita è fragile, però è l'inizio dell'eternità, è la possibilità di aprirci e di condividere l'amore di Dio più forte della morte…. Gesù risorto ci dice che vivendola con e come Lui iniziamo a costruire la nostra e l'altrui capacità di condividere per sempre la pienezza di felicità di Dio Uno e Trino. 2) «Ritornare con tutto il cuore al Risorto, e con Lui al Padre»:… significa non esaurire la quaresima in alcuni gesti religiosi, penitenziali e caritativi, ma impegnarci a vivere il rapporto personalissimo con Lui condividendone lo sguardo e l'amore al Padre, a noi, agli altri, alla società e alla famiglia umana…. «…Nelle nuove generazioni sempre più domina sovrana l'ignoranza di Gesù Cristo, quindi il cuore del cristianesimo. All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva: così il Papa nella sua enciclica (Dio è amore)…». «…L'Amore di Dio per noi è questione fondamentale per la vita e porre domande decisive su chi è Dio e chi siamo noi…». 3) «…Ritornare a Gesù Risorto significa accorgersi della sua presenza…» Di fronte alla crescente incredulità dobbiamo maggiormente impegnarci a nutrire la nostra fede in Dio che si è definitivamente rivelato nel Crocifisso Risorto. Ma la fede non è soltanto un certo modo di considerare l'esistenza e la storia umana, è disponibilità e apertura alla Parola che Dio instancabilmente rivolge a noi per invitarci alla comunione con Lui collaborando alla realizzazione dei suoi progetti di salvezza sulle nostre persone, sulla comunità ecclesiale e sulla società. «…Si deve vivere la celebrazione eucaristica domenicale non come un obbligo da soddisfare ma un dono da accogliere; non come una cerimonia da guardare ma un incontro con il Risorto e con gli altri membri della comunità: non come un rito totalmente separato dalla vita ma come un momento che unifica e dona significato a tutti i fragmenti della nostra esistenza, e ci rende capaci di vivere la missione che il Signore ci affida nella storia che stiamo vivendo…». 4)«Rinnovando in questa quaresima il ritorno al Crocifisso Risorto progrediremo nella conoscenza ed esperienza di “Dio Amore”», «amore narrato dalla storia di Gesù, in particolare dalla sua passione morte e resurrezione. Un amore sempre offerto alla nostra libertà perché si concretizzi nella storia personale e sociale…». «La conversione Quaresimale ci aiuterà a continuare l'impegno sinodale vivendolo come ricerca comune delle riforme da intraprendere…». ALLA CHIESA DI SANT'AGATA DEL CARMINE L'ELEZIONE DI 26 CATECUMENI Il Vescovo ai 26 catecumeni: «la vostra storia ci arricchisce» I catecumeni sono coloro che, di diverse fasce di età, non hanno ricevuto i Sacramenti dell'iniziazione cristiana (Battesimo - Cresima - Eucaristia) sia perché hanno rimandato nel tempo la scelta, sia perché di religioni non cristiane. Questi provengono da dieci nazioni diverse: 9 dall'Italia, 5 dalla Nigeria, 3 dalla Costa d'Avorio, 2 dalla Bolivia e uno rispettivamente da Repubblica Ceca, Albania, Kenia, Burkina Faso, Sierra Leone, Togo e Camerum. «Con stima e cordialità, a nume della Chiesa di Bergamo - ha esordito il vescovo all'omelia - saluto voi, carissimi catecumeni, e chi vi ha accompagnato nella vostra preparazione ai sacramenti del Battesimo, Cresima ed Eucaristia. Cristo risorto si legherà a voi, vi guiderà nel cammino verso il Padre, ricco di amore….che è l'unica forza capace di trasformare i cuori e il mondo e di vedere in ogni altro un fratello con cui condividere il cammino comune…». Monsignor Amadei ha ricordato ai catecumeni che, con i sacramenti dell'iniziazione cristiana, saranno chiamati a essere testimoni di Gesù Cristo nella storia… «Sullo stile di Gesù Cristo crocifisso e risorto, soltanto l'amore vince il male, la violenza e le difficoltà più insormontabili, facendo breccia anche nei cuori più induriti...Soltanto l'amore costruisce un'umanità dove non esistono muri divisori… voi ci arricchite con la vostra storia personale. E' una storia diversa dalla nostra, ma una storia ugualmente importante…». Il rito si è snodato in diversi momenti. Chiamati per nome, hanno risposto «Eccomi».. Successivamente hanno scritto i loro nomi in un registro posto sull'altare. Il Vescovo ha dichiarato l'elezione dei catecumeni, a cui è seguita la consegna del Credo… Riceveranno i Sacramenti dell'iniziazione cristiana durante la Veglia Pasquale dei 15 aprile prossimo… Il vescovo Amadei consegna il Credo ad uno dei catecumeni (Foto Yuri Colleoni) COMUNITÀ DALLA DIOCESI Porto Marzo 06 9 COMUNITÀ PADRE RUGGERI Porto Marzo 06 10 24-03-2006 11:12 Pagina 10 RICORDANDO PADRE RUGGERI Si sono svolti giovedì pomeriggio 9 marzo scor- (Monfortano). Ruggeri è l'ultimo a partire, so nella nostra prepositurale i solenni funerali intraprende gli studi all'età di 19 anni fino di Padre Piero Ruggeri con la commovente all'ultimo anno di teologia a Loreto, terminato concelebrazione da parte di 15 confratelli, pre- il quale riceve l'ordinazione sacerdotale nel sieduta dal prevosto don Luciano e la comme- febbraio 1956, nello stesso anno in cui diventamorazione da parte del cugino don Geremia no Sacerdoti Padre Rolli e Padre Primo; tutti e tre cammineranno in sintonia ed assieme celeMarchesi, già curato a Sarnico. Padre Piero sarnicese doc e sacerdote, amante breranno il 25° di Sacerdozio a Sarnico nel della sua cittadina dove ha ardentemente volu- 1981. to ritornare per essere funerato e sepolto, Brevemente il curriculum: inizia il suo Lo vogliamo qui ricordare doverosamente con una ministero nella diocesi di Matera, poi per sei testimonianza e con una breve riflessione. La testi- anni lavora in un centro della Pontificia Piero nel 1987, anno mariano, dal titolo monianza è quella di un suo coetaneo a lui tanto Opera di Assistenza a stretto contatto con la “Vivendo MARIA donna di Nazaret”. vicino fin dalla giovinezza, durante il suo ministe- gente e questa sarà la sua caratteristica Padre Piero un grande amico di sempre, un durante tutta la sua attività sacerdotale. Nel sacerdote vivente nella missionarietà più ro e nei momenti più forti della sua sofferenza. 1963 è a Treviglio presso la Comunità autentica. Eccola sua testimonianza: La nostra riflessione: si aggancia Padre Piero nasce a Sarnico nel all'orazione funebre pronunciata 1925 e come ogni ragazzo fredurante il funerale da don quenta e supera la scuola eleGeremia Marchesi con tanta commentare, aiutando poi il papà nei mozione e sottolinea il modo di campi, mentre è frequentatore essere SACERDOTE di Padre assiduo dell'Oratorio. Con altri Piero, quel modo così ben descritgiovani sotto la guida del Curato to nel suo secondo libro: “PRETI don Rodolfo Formenti frequenta Uomini nella sorte di Cristo fra la “Scuola per Guide Juniores la gente” edito nel 2005: dell'Azione Cattolica”. L'ultima «…..lavorare nella pastorale lezione del corso viene svolta da diretta, a contatto con la don Antonio Seghezzi e con tutti gente…» anticipando in qualche i giovani ha poi con lui un lungo modo l'esortazione che molti colloquio. Quel corso ha lasciato Padre Romano Rolli, Padre Piero Ruggeri e Padre Primo NEL 1981 anni dopo Papa Giovanni Paolo il segno: tre giovani rispondono alla chiamata del Signore e scelgono la strada Monfortana dove rimane per 18 anni per II farà ai parroci di Roma: «… cercate e trodel Sacerdozio e siamo nel 1944: essi sono: essere poi trasferito nella Diocesi di Roma, vate la vostra parrocchia fuori di se stessa, la diventeranno poi: Padre Primo di Gesù e Maria parroco a Ponte Nona, ora Prato Fiorito, fra dove la gente vive…». Ed ancora «la sua sof(Carmelitano Scalzo), Padre Romano Rolli la gente abusivamente installatasi in quella ferenza lunga, straziante, la sua ultima (Saveriano) e Padre Piero Ruggeri zona (perfino la Chiesa era considerata edi- SETTIMANA SANTA, illuminata e confortata ficio abusivo). Di per- dall'attesa certa della Pasqua», quel capire, sona varie volte ho quel vivere Gesù Crocefisso, come scrive a pagiconstatato quanto la na 116 nel libro: «… Ma perché Lui, il giusto, gente lo amasse e sti- è in croce? Solo per essere con me e come me. masse, come grande la Solo perché io possa essere con lui e come stima che per lui nutri- lui». va il Card. Ugo Poletti, Sintesi stupenda, sofferenza eroicamente in allora Vicario Generale Cristo vissuta. della Diocesi, tanto che Per concludere: che la sua morte, ma sopratè proprio il Card. tutto le sue sofferenze siano seme di nuove Poletti a scrivere di vocazioni per la nostra comunità parrocchiale! proprio pugno la preGianfranco Gaspari sentazione del primo Don Luciano benedice la bara di Padre Ruggeri (FOTOSILVANO) libro scritto da Padre Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 11 Da qualche anno abbiamo conosciuto la realtà della “stazione” e puntualmente due volte al mese ci rechiamo con Don Fausto Resmini e altri volontari a distribuire pasti caldi a chi vive in strada in situazione di estremo disagio. L'associazione “in strada” si occupa del mondo del disagio e alle 21,00 di ogni sera, compresa la domenica, a turno i volontari si alternano ad incontrare un altro tipo di mondo, che è il mondo del disagio grave, delle persone che si avvicinano a noi quando ormai non hanno più relazioni con nessuno, persone che hanno perso il lavoro, la casa, la famiglia, ogni tipo di affetto, immigrati, prostitute, ecc…… Qui vengono e spesso ci chiedono: coperte per ripararsi dal freddo della notte, visto che dormono all'aperto; scarpe, vestiti, perché hanno solo quello che indossano; medicine per malanni stagionali o per medicazioni varie. Il nostro servizio prima si svolgeva all'aperto supportati da un camper, ora, grazie ai servizi sociali del Comune di Bergamo possiamo ospitare queste persone al caldo. Da qui il nome “POSTO CALDO”. Queste persone, per la maggior parte giovani, arrivano e si siedono per mangiare ma spesso i loro sguardi cercano altri sguardi. Ecco che il nostro compito principale è appunto l'ascolto. Ascoltare queste persone ci arricchisce parecchio. Loro ci raccontano cose della loro vita passata e presente. Non ci chiedono risposte ma solo di sederci accanto a loro per ascoltarle. Spesso più che il bisogno di cibo esprimono il grosso bisogno di parlare con qualcuno che li ascolti, qualcuno che è lì solo per loro. Ascoltarli ci aiuta a ridimensionare la nostra visione della vita di oggi nella sua complessità. Ci porta a considerare l'essenzialità, facendo diventare marginali le cose superflue che ogni giorno riempiono le nostre case. Per noi è importante abbassarci a una dimensione che ci permette di aprirci e incontrare l'altro su un terreno comune e non su un terreno con schemi. Perché dall'altra parte c'è chi ha bisogno di ricevere per ottenere un cambiamento. Al nostro “POSTO CALDO” non c'è spazio per il giudizio dell'altro, per il moralismo, per la condanna: c'è spazio solo per l'incontro. Non siamo operatori sociali professionisti ma nella dimensione di volontari è la nostra coscienza che ci sostiene e ci orienta a continuare in questo campo. Verso le 23,30 dopo aver ripulito la stanza ce ne torniamo a casa. Quando ci ritroviamo in auto ci scambiamo le nostre considerazioni sulla serata. Spesso ci troviamo a fare i conti con l'impotenza di non poter “fare di più”, ma ci basta ricordare i sorrisi di quelle persone quando ci salutano prima di andarsene. Nely B. e Enrico G. Carla C. e Nando C. COMUNITÀ GRUPPO MISSIONARIO PASTI CALDI... POSTO CALDO! 11 Fotocronaca della Comunità a cura di Silvano Marini L’altare preparato per il triduo dei defunti Un bel gruppo di volontari della Protezione Civile con le loro “armi” in mano, onde combattere contro il generale inverno Chi ha accolto l’invito per gli Anniversari di matrimonio 5 - 10 - 15 - 20 anni, posano per la foto ricordo con don Luciano e i molti chierichetti che hanno servito alla funzione. COMUNITÀ C.P.P. - PATRONATO ACLI Porto Marzo 06 12 24-03-2006 11:12 Pagina 12 CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Estratto del verbale DEL 6/3/2006 Don Luciano informa circa il rinnovo della sua carica a Vicario ed aggiorna sull'attività inerente il Sinodo; chiede ai membri laici la disponibilità a rappresentare la Parrocchia nel Consiglio vicariale e in Diocesi per i lavori sinodali. Segue un breve bilancio dell'attività pastorale. Positivo l'incontro con le coppie in occasione della festa degli anniversari di matrimonio: i partecipanti si sono detti soddisfatti tanto da chiedere altre opportunità analoghe, l'A.G.E. ha offerto un valido contributo sotto il profilo organizzativo. Bene anche il Carnevale come occasione per sperimentare la bellezza di vivere la festa insieme con semplicità. Viene riferita la lamentela da parte dei ragazzi delle medie per l'eccessiva frequenza delle confessioni ( con cadenza mensile), ma si conviene unanimemente sulla irrinunciabile esigenza della formazione delle coscienze, che già sembra dare buoni frutti. Il Consiglio esamina gli appuntamenti a calendario soffermandosi su alcune scelte pastorali e demandando ad apposite commissioni i dettagli organizzativi. Si decide di aprire la settimana santa con la celebrazione in San Paolo dei “dolori della Vergine”; in linea con la proposta caritativa (la povertà che attraversa l'Italia) si sceglie di coinvolgere per la lavanda dei piedi anche una rappresentanza di extracomunitari cattolici frequentanti la parrocchia. Si programmano le celebrazioni della settimana santa come da tradizione. Si è esaminata la possibilità di adottare per Pasqua la nuova disposizione dello spazio liturgico sperimentato negli ultimi due anni, dando continuità a questa scelta anche per l'avvenire. La commissione preparatoria deciderà in merito con don Sergio. Quanto alle Messe del mese di Maggio il parroco insiste perché i richiedenti si diano da fare a mobilitare l'intero quartiere ed indica come criterio preferenziale nella scelta delle ubicazioni la novità del luogo (il desiderio è di poter raggiungere nel tempo tutto il paese). Si accenna alla gita parrocchiale dell'11 giugno. I rappresentanti dei gruppi missionario e Caritas riferiscono al Consiglio sulle attività in essere. Il C.P.P. ha termine alle 23.20. La prossima seduta è stabilita il 29 marzo alle 20.45. La segretaria PATRONATO ACLI Lavoriamo ogni giorno per i tuoi diritti Il Patronato Acli è dal 1945 al servizio dei lavoratori e dei cittadini per fornire un'efficace attività di consulenza e di orientamento, preparazione ed inoltro di tutte le pratiche di pensione e previdenza, svolgendo tutti gli adempimenti richiesti e tutelando il cittadino nei confronti di Inps, Inpdap, Inail, Pubbliche Amministrazioni ed Enti Locali, per il conseguimento dei propri diritti. IL NOSTRO SERVIZIO È COMPLETAMENTE GRATUITO Si rivolge all'intera comunità senza discriminazioni avvalendosi di personale qualificato e di promotori sociali volontari. Il Patronato ACLI informa, consiglia e assiste i lavoratori, gli anziani, i disabili e tutti i cittadini in genere per il riconoscimento e la promozione dei propri diritti previdenziali, assistenziali e sanitari. OFFRIAMO ASSISTENZA PER - PENSIONE DI ANZIANITA' - PENSIONI DI VECCHIAIA - PENSIONI DI REVERSIBILITA' - PENSIONI DI INVALIDITA' - ASSEGNI SOCIALI - PENSIONI AGLI INVALIDI CIVILI E INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO - ASSEGNI AL NUCLEO FAMIGLIARE - VERIFICHE ESTRATTO CONTO PREVIDENZIALI - SUPPLEMENTI E RICOSTITUZIONI DELLE PENSIONI - SPORTELLO SOCIO-SANITARIO - SPORTELLO HELP IMMIGRAZIONE - INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI -CONSULENZA LEGALE (SU APPUNTAMENTO) Patronato Acli - Sede zonale di Sarnico Via Della Libertà, 13/15 - Presso Oratorio Orario di apertura ufficio: Lunedì dalle ore 14,00 alle 17,00 Mercoledì dalle ore 9,00 alle 12,00 Giovedì dalle ore 9,00 alle 12,00 OVUNQUE E SEMPRE CON VOI Le ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) aggregano laici cristiani attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti e associazioni specifiche. Esse contribuiscono a tessere legami con la società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia, promuovendo il lavoro, la tutela e la formazione dei lavoratori e dei cittadini, la cittadinanza, la pace e la giustizia, con un forte radicamento al messaggio evangelico. I circoli di base e le sedi zonali sono le cellule vive, testimonianze dirette della presenza e dell'azione associativa sul territorio. Le molteplici possibilità aggregative promosse dai giovani, dalle donne e dagli uomini in campo sociale, culturale, sportivo e ricreativo, sottolineano la visione d'insieme della qualità della vita, che va sviluppata e garantita per tutti i cittadini, italiani e stranieri. 24-03-2006 11:12 Pagina 13 APPUNTAMENTO CON LA CASA DI RIPOSO Dalla Casa di Riposo di Sarnico riceviamo: …festa in maschera!!!! Marzo 2006 Auguri di Buon Compleanno a: GALLI TERESA ARRIGHI IDA LOCATELLI BIANCA ROSA BELUSSI CESARE il giorno 9 il giorno 13 Il giorno 14 il giorno 17 festeggia 84 anni festeggia 92 anni festeggia 77 anni festeggia 77 anni UN AUGURIO RICONOSCENTE Frequentando la nostra Casa di Riposo e rendendomi conto delle necessità di ogni genere per una sua corretta e proficua gestione, non posso esimermi e lo sento quasi un dovere, esprimere sentimenti di ammirazione e di gratitudine verso le persone, che, affiancando le varie mansioni degli “addetti ai lavori”, hanno scelto di offrire un loro fattivo contributo, dedicando una buona parte del loro tempo libero a quelle più bisognose di attenzioni e di aiuti, come, nel nostro caso, agli ospiti della Casa di Riposo. E' mio desiderio ringraziare il gruppo delle signore che, nell'anonimato in tutta umiltà senza alcun compenso, svolgono la loro indispensabile attività in guardaroba alla confezione, alla riparazione e alla cura della biancheria della casa, un lavoro oscuro e quasi ignorato, ma tanto importante. Sono fiduciosa che, in futuro, si continui a seguire il loro buon esempio. Colgo l'occasione per porgere i migliori auguri per le prossime festività. Grazia per l'ospitalità Maria Branchi ATTUALITÀ CASA DI RIPOSO SARNICO Porto Marzo 06 13 COMUNITÀ SITO PARROCCHIALE Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 14 www.parrocchiasarnico.it la parrocchia in rete «… le moderne tecnologie hanno possibilità senza precedenti di operare il bene, per diffondere la verità della salvezza in Gesù Cristo e per promuovere l'armonia e la riconciliazione». Dal messaggio di Papa Giovanni Paolo II° alla Giornata delle Comunicazioni Sociali del 2005 Perché creare il sito web della Parrocchia S. Martino Vescovo di Sarnico? I motivi possono essere vari, e in queste righe cercherò di spiegare i miei anzi, penso i nostri, dal momento che l'attuale parroco don Luciano mi hanno dato il suo sostegno per questa opera14 zione. E' innegabile che oggi internet rappresenta un efficace, veloce e moderno mezzo per la diffusione delle informazioni; la stessa Chiesa Cattolica, malgrado l'uso sovente distorto di questo strumento, ha compreso l'importanza della rete ritenendola un vero e proprio mass media (sono oltre 9.000 i siti cattolici presenti sul web); un interesse che la Chiesa ha sempre riservato a questi moderni strumenti frutto di una sempre più avanzata tecnologia e considerati a ragione “fattori culturali” che svolgono un ruolo determinate in questa storia. Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali in un documento su “Internet e la chiesa” ha affermato che i moderni sistemi di comunicazione sono: “…il risultato di un processo storico e scientifico tramite il quale l'umanità avanza sempre di più nella scoperta delle risorse e dei valori racchiusi in tutto quanto il creato”. D'altronde lo stesso Concilio Vaticano II ha affermato “…quanto meravigliose siano le invenzioni tecniche che, pur facendo già molto per soddisfare le necessità umane, possono fare ancora di più”. Siamo convinti che un sito parrocchiale, se usato in modo dinamico e sistematicamente aggiornato, possa rivelarsi non solo una semplice vetrina, ma può indubbiamente essere un eccellente strumento per la conoscenza delle attività della parrocchia, la crescita della comunicazione e della comunione della stessa comunità ed anche uno strumento di evangelizzazione. C'è in noi però anche la coscienza che c'è una parte della popolazione che ancora vede solamente il lato negativo di questo nuovo strumento mediatico reagendo allo stesso modo di tante persone dopo l'invenzione del treno, della radio, del telefono e della televisione ritenendo, legittimamente sia chiaro, non conveniente per una Parrocchia il posizionamento su un sito web in contrasto col messaggio cristiano. Ecco quindi la necessità e quindi il dovere di rendere partecipi ai nostri lettori come è nata l'idea di proporre un nostro sito web parrocchiale. Internet, come tanti giornalmente verificano, è una miniera di informazioni, una finestra sul mondo, sull'uomo e sulle culture; basta un clic del mouse per accedervi. Internet è informazione, comunicazione, ma anche conoscenza, con i suoi aspetti positivi, tanti, e negativi, magari altrettanti; il tutto dipende dall'utilizzo che ne viene fatto, come del resto per ogni oggetto, strumento, dote, facoltà di cui oggi l'uomo dispone. Osserviamo la possibilità di Internet di trasferire insegnamenti e informazioni di carattere religioso oltre i confini e le barriere estendendo in modo esponenziale la portata delle informazioni. Pensiamo ai primi predicatori del Vangelo: mai avrebbero immaginato un pubblico così vasto. Una delle caratteristiche di internet e l'interattività e quindi non è plausibile portare in rete una parrocchia se viene disattesa questa particolarità: un sito parrocchiale è un mezzo per mettere in comunicazione le persone e i gruppi, in altre parole: fare comunità. Fiducia incondizionata quindi nei confronti delle potenzialità di Internet, ma con la consapevolezza che l'avvicinarsi a Dio deve essere vero e non virtuale. Pur essendo gestito dalla redazione del Porto, una cosa che non vogliamo è che il sito www.parrochiasarnico.it “Il Portale della Parrocchia” come l'abbiamo voluto chiamare, sia l'equivalente telematico del nostro bollettino parrochiale. 24-03-2006 11:12 Pagina 15 Nel vasto universo di Internet i naviganti desiderano entrare in contatto con una comunità impegnata, partecipe, solidale, dove l'autenticità sia il segno distintivo di un'iniziativa che riteniamo seria in mezzo alle migliaia e migliaia di proposte che la rete riversa giornalmente sul video del nostro personal computer. Un'autenticità unita alla promozione del messaggio evangelico. Un'altra ragione che ci ha spronati a provare la realizzazione di questa “scommessa” è una ragione per certi versi “interna” e cioè quella di riflettere sull'immagine della comunità, una riflessione che ci è utile a focalizzare in modo più vero la parrocchia: una volta si utilizzavano cartelloni e diapositive, perché oggi non usare Internet? Le sue possibilità sono diverse, pensiamo all'opportunità di rinforzare in rete i legami tra la parrocchia e chi vive lontano da essa e far sentire più vicini i parrocchiani o i missionari sparsi nel mondo. Ma perché il nostro portale non nasca… già morto è necessaria la collaborazione e l'impegno (inteso come decisione di assumeRsi un compito a scadenze fisse) di più persone (intendendo per “più” quelle effettivamente necessarie). Vogliamo quindi un sito aperto a tutti, e chiunque possa contribuire è invitato a farlo. La collaborazione quindi è necessaria perché il sito sia costantemente aggiornato, prerogativa indispensabile perché il Portale abbia una sua ragione d'essere. C'è tanto da fare in una parrocchia come la nostra, e tante persone si adoperano per il suo buon funzionamento operando in attività, incontri ed altro; tanto impegno sotterraneo che non crea visibilità in quanto non è giustamente pubblicizzato. Crediamo che a Sarnico ci siano molte persone che vorrebbero collaborare per la loro parrocchia ma non sanno come e cosa fare: ecco un'opportunità per farli partecipare queste alla nostra “grande famiglia” che ha bisogno di loro. Chiediamo pertanto cooperazione a coloro che vogliono realmente impegnarsi in una attività che li renda protagonisti del www (world whide web) la grande rete estesa sul mondo contribuendo in modo tangibile all'utilizzo pastorale di queste nuove tecnologie. Ora dal 1° Aprile (non è un pesce d'aprile) il Portale della Parrocchia sarà on line e quindi fruibile da coloro che posseggono Internet, ed è proprio a loro che ci rivolgiamo per avere un aiuto concreto nel “far fare il rodaggio“ al nostro sito. Vi invitiamo quindi a segnalare al web master nella sezione “Credits” eventuali anomalie, errori di battitura link non funzionati o pagine lente; segnalateci però anche suggerimenti, proposte di miglioramento o quant'altro possa contribuire a perfezionare l'aspetto sia grafico che dei contenuti del nostro sito. Vi sono parti che ancora sono in “under construction” e che speriamo (anche con la vostra collaborazione) di completare al più presto. La possibilità di realizzare il nostro progetto “la parrocchia in rete” è stata possibile anche grazie alla gentile concessione del dominio e hosting da parte dei titolari della società Harnekinfo con sede in Piazza SS. Redentore a Sarnico ai quali va il nostro grazie. A conclusione vogliamo ribadire che la scelta di utilizzare in parrocchia questo mezzo di comunicazione vuole seguire un bisogno di presenza attiva e di vita nel contesto sociale della nostra comunità, consapevoli dell'esigenza di realizzare quello che il Dio vuole da noi: una comunicazione indispensabile all'edificazione di una “comunità attuale e soprattutto viva”, questo è un nostro piccolo contributo, per allargare il confine fra terra e mare di chi “naviga”, e trovare un porto sicuro per l'approdo di tante persone. CIVIS COMUNITÀ SITO PARROCCHIALE Porto Marzo 06 15 ATTUALITÀ SARNICESI ALLA RIBALTA Porto Marzo 06 16 24-03-2006 11:12 Pagina 16 LO CHEF F ABRIZIO CADEI ALLA COR TE DEL PRINCIPE DEL BRUNEI di Luca Cuni Dai cristalli del prestigioso e Da gennaio è al Principe di Savoia a Milano, recentemente premialussuoso Le Meridien to come il miglior hotel di Milano, uno dei gioielli del Dorchester Grosvenor House Hotel di Gruoup, sfarzosa catena che possiede altri 4 templi del lusso: The Londra alla corte del Dorchester a Londra, The Beverly Hills Hotel a Beverly Hills, Le Principe del Brunei. La Meurice a Parigi e il Plaza Athénée a Parigi. Il Principe di Savoia, “Toque blanche” Fabrizio situato in Piazza della Repubblica, dispone di 404 camere e suite in Cadei, 39 anni, è tornato in stile Ottocento Lombardo dove soggiornano sovrani, figure politiche Italia dopo l'esperienza oltre di mezzo mondo, celebrità dello spettacolo e magnati del mondo la manica. Nuova tappa è il della finanza. Da segnalare è la suite presidenziale, la più grande cinque stelle sup. Hotel disponibile in Italia, con tanto di piscina indipendente da far rimaPrincipe di Savoia a Milano, nere a bocca aperta. un concentrato di ori e stuc- Fabrizio Cadei, riservato e anemico ai riflettori, ritornato in Italia Fabrizio nel 1971 chi acquistato nel 2003 dalla con la moglie Guendalina, conosciuta a Roma e la figlia Marta di catena Dorchester Group, due anni, ci racconta: «È importante viaggiare e fare nuove especon azionista di riferimento il Principe del paese musulmano, rienze, soprattutto per imparare come si organizzano e gestiscoper un investimento di 275 milioni di euro. Fra la clientela,spic- no in cucina i grandi eventi. Nella mia attività di Executive chef, passo gran parte del tempo in ufficio. Ho la ca la figlia del Principe del Brunei, la quale è responsabilità di organizzare i menù e di solita farsi vedere all'hotel con 60 persone al coordinare e controllare i lavori degli chef seguito e il fronte dei potenti sceicchi del impegnati nell'eseguire i compiti e le direttive Kuwait. Nella struttura alberghiera Fabrizio che naturalmente variano in relazione all'ericopre il delicato incarico di Executive Chef, il vento. Poi ho l'attività di training. Le cucine di manager di cucina che coordina uno staff questi hotel hanno dimensioni simile ad composto da 50 cuochi. E pensare che negli aziende: basti pensare che al Grosvenor House anni '80 mamma Elsa si sentiva appagata Hotel di Londra, situato nel cuore di Mayfair, nel vedere il figlio finalmente impegnato presnell'elegante quartiere londinese di fronte a so il ristorante “Turistico Sebino” gestito dal Hyde Park, servivamo un migliaio di pasti al Franco Tiraboschi. Ma giusto il tempo per ritigiorno, fra meeting e convention, con ben rare il diploma presso la Scuola Alberghiera di San Pellegrino, e Fabrizio decide di regalare Milano: l’Hotel Principe di Savoia dieci cucine da seguire». Fra gli ospiti dell'hotel inglese c'erano la Regina Elisabetta II, Bill Gates, un grattacapo alla famiglia: «Mamma, me ne vado da Sarnico in cerca di fortuna per il mondo. In cucina, Jennifer Lopez, Russel Crowe e Nicole Kidman. «Si ma io lavoro e fatico nell'ombra», ricorda il nostro manager di cucina, «anche se naturalmente». Motivazione scolastica? Viene alla mente Abraham Maslow, uno non posso dimenticare di aver coordinato cinque hotel nell'alledei padri dei bisogni motivazionali, il quale ci ricorda: «L'uomo stimento di un pranzo in onore della Regina Elisabetta e del è un individuo che si autodirige cercando di realizzare conti- principe Filippo. Mi nuamente i suoi bisogni. Ogni persona, cerca, infatti, di attua- occupai dei secondi re nel mondo le sue potenzialità per poter essere ciò che la sua piatti». Le fatiche di natura gli prescrive di essere. Ciò che uno può essere, deve esser- questi venti anni lonlo. Egli dev'essere come la sua natura lo vuole». Nel suo lungo tano da casa gli peregrinare, lo chef di piazza SS. Redentore non ha mai trascu- hanno regalato referato la sua passione: la cucina, con i fornelli, il padellame e gli renze di prim'ordine, immancabili sacrifici. Fabrizio una sorpresa? Forse per noi. frutto di esperienze nella Non per il Franco Tiraboschi del Turistico, che lo ricorda così: «Si lavorative distingueva per la volontà. Sapeva accettare consigli, suggeri- “haute cuisine” in menti e insegnamenti. Ecco perché non mi sembra proprio una realtà prestigiose: Crowne Plaza stranezza che sia arrivato ai massimi livelli internazionali». La vignetta di Renato Santin Minerva di Roma, 24-03-2006 11:12 Pagina 17 ATTUALITÀ SARNICESI ALLA RIBALTA Porto Marzo 06 17 Hyde Park Hotel di Londra, Léon de Lyon, Hayman Resort in Australia, Forte Hotel Eden di Roma e da Santini a Milano. Ritornando al Principe di Savoia, prosegue Cadei: «Entro marzo sarà inaugurato il ristorante “Accanto”, un locale con due cucine limitrofo all'hotel e con ingresso indipendente e pertanto a disposizione della clientela». E la tua Sarnico?: «Non l'ho certo dimenticata. Lì vive la mia famiglia e quando mi è possibile ci torno volentieri». Buon lavoro, Fabrizio. La piscina della suite presidenziale al Principe di Savoia «Ai sarnicesi segnalo una mia squisita ricetta: Pappardelle zafferano con moscardini, fiori di zucchine e pachino x4 pax 350gr pasta = 75% farina, 25% semola grano duro, uova int. 2, tuorli 2, acqua q.b., 1 busta zafferano, sale; 200gr moscardini cotti con olio d'oliva, prezzemolo, vino bianco, 1nr pomodoro maturo, 100ml brodo pesce che si prepara con 1 litro acqua, 100ml vino b., 300gr lische pesce, 1cipolla, 1pz.sedano, 1pz anice stellato. 100gr zucchine con fiore tagliate a listarelle 80 gr pachino 1 nr scalogno Tirare la pasta a velo e tagliare delle strisce lunghe 10cm e larghe 2cm . Soffriggere dolcemente in una padella uno scalogno tritato aggiungere le zucchine, il prezzemolo tritato e il pachino [precedentemente sbollentati per togliere la pelle] tagliati a croce, cuocere per 7/8 min. Aggiungere la pasta cotta al dente, i fiori di zucchina, i moscardini cotti ed infine 2 cucchiai di olio d'oliva. Si raccomanda di continuare la cottura della pasta in padella con la salsa per altri 2 min. in questo modo la pasta risulterà più saporita.» ATTUALITÀ CONS. COMUNALE DEI RAGAZZI Porto Marzo 06 18 24-03-2006 11:12 Pagina 18 IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI A che punto siamo? Come preannunciato sta nascendo su proposta dell'Amministrazione comunale e con la collaborazione dell'Istituto Comprensivo “Eugenio Donadoni” il I° Consiglio Comunale dei Ragazzi. Le finalità di questa iniziativa sono varie, riteniamo quindi doveroso, anche per la serietà e l'importanza dell'evento, proporle alla popolazione. Esse sono: o recuperare competenze e ruolo sociale dei ragazzi; o fare educazione civica attraverso una pratica di democrazia vissuta e contribuire alla formazione di cittadini attivi, stimolando la partecipazione dei giovani alla vita della comunità; o fare vivere ai ragazzi una concreta esperienza educativa; o potenziare la capacità di confrontarsi e di recepire in modo critico le idee altrui; o rendere i ragazzi protagonisti nelle politiche dell'infanzia e della vita democratica del territorio, attraverso il coinvolgimento nelle scelte che li riguardano, nonché con la loro eventuale partecipazione a sedute del Consiglio Comunale Adulti per far conoscere agli adulti il punto di vista dei ragazzi; o promuovere il senso di appartenenza dei ragazzi al proprio territorio; o educare i ragazzi ad un ruolo responsabile nei confronti della comunità locale; o favorire attività di partenariato con le Associazioni locali. o promuovere un approccio partecipativo alle decisioni della città o offrire ai ragazzi l'opportunità di far sentire la propria voce e sperimentare la propria capacità progettuale. Come cita l'articolo 1 del regolamento, il Consiglio Comunale dei Ragazzi è istituito dall'Amministrazione Comunale di Sarnico allo scopo di far conoscere e crescere nelle giovani generazioni la partecipazione democratica al governo del paese e consiste nella costituzione di un Consiglio Comunale formato da alunni della scuola primaria superiore che, supportato da insegnanti e animatori e indirettamente da genitori e amministratori, predispone e approva proposte e progetti su svariati argomenti e settori della vita cittadina. Il CCR, che dura in carica per due anni scolastici, ha lo scopo di “formare il giovane cittadino” e si prefigge, pertanto, di accrescere la conoscenza del funzionamento del Comune, degli organi elettivi (Sindaco, Giunta, Consiglio), dei servizi e della realtà del territorio comunale contribuendo allo sviluppo della partecipazione democratica, favorendo il senso di appartenenza alla comunità e la coscienza della solidarietà sociale. Il CCR si prefigge, altresì, di accrescere, nei ragazzi, la consapevolezza di essere parte integrante della comunità e di essere attenti interlocutori degli amministratori, che si impegnano ad ascoltare le loro proposte considerandole una vera e propria risorsa per l'amministrazione comunale e il territorio nel suo complesso. Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale dei Ragazzi potranno avere la consulenza degli uffici comunali per i problemi e le tematiche che vorranno affrontare. Il CCR sarà, per il Consiglio Comunale degli adulti, l'organo permanente di consultazione sui problemi e sulle risorse dell'infanzia e della gioventù. Per l'elezione di questo CCR, ogni classe ha presentato il proprio programma rappresentato da un progetto e il candidato Sindaco. Una commissione costituita da insegnanti, Dirigente scolastico e rappresentante dell'amministrazione comunale ha esaminato i progetti presentati (tutti ottimi e meritevoli di essere selezionati) scegliendo i tre ritenuti più idonei e fattibili. Mentre sto redigendo l' articolo i ragazzi proponenti i programmi prescelti stanno formando la lista dei 16 consiglieri + il candidato Sindaco avvalendosi anche di compagni delle altre classi non selezionate. I candidati a Sindaco Quando leggerete questo servizio sapremo già il nome del Sindaco dei ragazzi della composizione della Giunta e del Consiglio in quanto le elezioni sono programmate proprio per sabato 25 marzo, data di uscita del Porto. Con piacere quindi presentiamo i tre candidati sindaci ed il loro progetto. Anche qui, alla faccia delle quote rosa, troviamo due candidati su tre di sesso femminile. o Progetto N. 1 Realizzazione di una pista ciclabile. Classe 1^A candidato sindaco: Roberta o Progetto N. 2 Realizzazione di un parco. Classe 2^B candidato sindaco: Maria Carmela Strada o Progetto N. 3 Restyling del laboratorio di informatica della scuola. Classe 3^C candidato sindaco: Alessandro Marchetti. Questi progetti sono stati presentati dagli emozionantissimi candidati Sindaci all'assemblea degli alunni tenutasi sabato 18 marzo presso il Cinema Junior Il Sindaco Franco Dometti, durante una seduta di Consiglio Comunale, proclamerà quindi ufficialmente la costituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi e consegnerà al neo Sindaco la fascia tricolore, che sarà indossata dallo stesso nelle cerimonie ufficiali, alle quali presenzierà. Il neo Sindaco, a sua volta, presterà formale promessa nelle mani del Sindaco del Comune. Inizierà poi la parte più difficile. Buon lavoro ragazzi. CIVIS 24-03-2006 11:12 Pagina 19 Dopo tredici anni di Servizio il Maresciallo Luciano Patorniti lascia il comando della Caserma dei Carabinieri di Sarnico Il Maresciallo Luciano Patorniti lascia il Comando della Caserma di Sarnico. Il 28 febbraio scorso ha ripreso servizio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Brescia il Maresciallo Luciano Patorniti. Il Sottufficiale lascia dunque definitivamente Sarnico dopo aver retto per vari anni la Caserma dell'Arma dei Carabinieri della nostra Cittadina. Abbiamo appreso la notizia da un lato con tanto piacere, dall'altro con sincero rincrescimento. Con piacere perché il Maresciallo Patorniti riprende ora quel servizio nella Benemerita, che aveva lasciato causa un lungo periodo di malattia che l'aveva costretto ad abbandonare il suo prezioso operare, quindi ci felicitiamo con lui per la ripresa di un'attività che sempre ha svolto con competenza, in silenzio e con tanta umana disponibilità. Con sincero rincrescimento invece perché contavamo che il suo rientro coincidesse con la sua presenza al comando della nostra Caserma. Ci dispensiamo da elogi che sappiamo a Lui non graditi. Ci sembra però doveroso dargli il nostro saluto, dirgli il nostro grazie per quanto ha fatto durante la sua permanenza sul territorio di competenza, ma soprattutto essergli grato per come ha servito il cittadino, ogni cittadino, nell'espletamento delle sue delicate incombenze d'ufficio. Auguri vivissimi, Maresciallo Patorniti, che il Signore benedica sempre lei, la sua famiglia, il suo donarsi per il prossimo. Gianfranco Gaspari Il Maresciallo saluta tutta la Comunità di Sarnico Sarnico 28 febbraio 2008 «Lascio oggi, dopo tredici anni, non senza rammarico, la Stazione Carabinieri di Sarnico perché destinato ad altro reparto presso il Comando Provinciale Carabinieri di Brescia. Nella circostanza desidero rivolgere il mio pensiero a quanti, in questa realtà, ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare e fra questi, in particolare, intendo manifestare gratitudine a coloro che hanno gradito parteciparmi sincera ed incondizionata stima durante questa mia importante parentesi di vita. A Loro ed a questa meravigliosa Comunità tutta, della quale mi è stato dato il privilegio e l'onore di servire, che porterò sempre nel cuore e che spero voglia perdonare miei errori, rivolgo, con un voto augurante, il mio deferente saluto». Luciano Patorniti GIANPAOLO BELLINI A QUOTA 200 Duecento partite con la maglia dell'Atalanta delle quali 92 in sera A; questo è il prestigioso traguardo raggiunto dal nostro concittadino Gianpaolo Bellini che con ottime prestazioni sta dando un grande contributo per riportare i colori nerazzurri bergamaschi in serie A. Sembra ieri quando il dott. Giacomo Schivardi all'indomani del suo debutto contro il Torino (stagione 1997/98) scrisse per la prima volta di lui sul Porto. Noi sarnicesi siamo orgogliosi del nostro concittadino che con serietà umiltà ed impegno è riuscito a raggiungere traguardi prestigiosi quali la maglia della nazionale under 21. Michele Marcolini ha detto di lui: “Oltre alle sue indiscusse capacità tecniche e tattiche, devo dire che di tutti i compagni che ho avuto nelle squadre nelle quali ho militato Gianpaolo è senza dubbio il più serio, uno che non si tira mai indietro e che si impegna sempre a fondo». Quanto sia stimato dai compagni e dal tecnico lo dimostra anche il fatto che è il vicecapitano della squadra e che per alcune partite, per l'assenza di Antonino Bernardini, ha indossato la fascia di capitano dell'Atalanta. Un gradissimo e strameritato onore ed un atleta che, ne sono convinto, darà ancora moltissime soddisfazioni ai suoi tanti tifosi. CIVIS ATTUALITÀ Maresciallo patorniti Porto Marzo 06 19 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 20 LA NOSTRA CHIESA (Per una maggiore conoscenza) Di recente è stato consegnato al Rev. Parroco dall'Ufficio ARTE SACRA della Ven. Curia di Bergamo il grosso fascicolo riportante ciò che la Chiesa di Sarnico possedeva e possiede tutt'ora come patrimonio antico e moderno. Forse per l'Archivio nostro valgono di più la catalogazione operata a suo tempo dall'Ing. Mons. Giuseppe Beretta e, perché no?, alcuni Appunti di Mons. Luigi Pagnoni pubblicati sul volume Best-Seller:«Le Chiese parrocchiali della Diocesi di Bergamo». Tre anni or sono arrivò da noi il gruppo specializzato nella inventariazione del patrimonio sacro della Chiesa-madre e delle Chiesette sussidiarie. E fu un lavoro lungo, difficile e faticoso poiché se l'ampia navata si prestava facilmente alla foto-descrizione d'ogni articolo, non così la vecchia sacristia, i repostigli e perfino il solaio. La elencazione contrassegnata dal titolo, dall'anno di produzione e da mini-foto blocca ogni sparizione di cose pregevoli raccolta dai nostri Padri con chissà quali sacrifici, e facilitata nel contempo la denuncia F. Capella - S. Martino e l’imperatore Valentiniano 24-03-2006 11:12 della roba chiesastica sottratta dai ladri. (Cfr. Dopotutto che ne sanno i carabinieri o i membri del Gruppo investigativo di ARTE SACRA?) A parole nulla… con cartigli e foto si favorisce la ricerca e magari anche il recupero. L'inventario (per ora succinto) senz'altro è di aiuto e di incitamento a creare un MUSEO o TESORO. Ed ora sono parecchie le Chiese che vantano la «Mostra permanente» dalla loro «dotazione» (Cfr. In piccolo anche Viadanica e Foresto) Tolte dall'oblio, le opere sono diventate fruizione di tutti. Oggi come oggi quante contestazioni al Clero secolare e regolare. Di sicuro nessuno avrebbe a ridire se in Sarnico, (Cfr. Pagina 21 S. Antonio di Padova - pala di autore ignoto del ‘600 - Io l'ho suggerito da anni) associata alla pinacoteca civica, sorgesse Chiesa parrocchiale - interno (FOTOSILVANO) su ILPORTO, alle Annotazioni di Arcibano Volpi, ad alcuni Scritti di Don Giovanni Ferraroli è più che sufficiente per la compilazione di un bel volume sul nostro Tempio dichiarato «monumento nazionale» per l'ardita architettura, per lo stravagante barocco, per l'estensione di capolavori. Dall'Accademia Carrara di Bergamo è stata ben accetta ed apprezzata la TESI di diploma di Lucia Bellini : «La Chiesa di S, Martino a Sarnico»Relatore la Prof.ssa Rosanna Sacchi. (Cfr. Una copia è stata offerta al Rev.Parroco per essere custodita nell'archivio della canonica). anche una galleria di ARTE SACRA. Un doppio vanto per la citDon GianniBellini tadina! Un ulteriore segno di bellezza e di civiltà! Ed infine questo «Indice» resta come sussidio per l'auspicata «monografia» della Chiesa presbiterale di S. Martino Vescovo. (Cfr. A più tardi la schedatura vera e propria rilasciata dall'apposito Ufficio Curiale). Intanto il «Sommario» unitamente alla Tesi di Lucia Bellini, alla Video-cassetta di Mino Bellini, Croce processionale (sec. XVI) alle tematiche di Gianni Bellini apparse CULTURA ARTE Porto Marzo 06 21 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 22 LA SALUTE E IL BENESSERE LA TERZA ETA’ SECONDA PARTE 22 Riprendendo il tema proposto il mese scorso sul nostro periodico, allo scopo di completare l’argomento mi sembra opportuno descrivere, brevemente, alcuni disturbi, malattie e pericoli piuttosto comuni nella terza e quarta età. GLI ACCIACCHI ABITUALI LA MEMORIA La capacità di ricordare e di conservare le informazioni e le esperienze è una delle funzioni più importanti della mente umana ed è tipico dell’età senile il dimenticare cose ed eventi appena passati, mentre i ricordi più lontani si mantengono vivi. Ciò è dovuto al fatto che nell’anziano l’attenzione e la motivazione ad imparare cose nuove possono ridursi e con essi la capacità di fissare i ricordi. Non esistono farmaci per riattivare la memoria, anche se alcune confezioni di medicinali hanno nomi suggestivi e descrivono vantaggi. Il rimedio migliore per non perderla è tenerla in allenamento, leggendo il giornale, riviste, libri; utile passatempo è la compilazione delle “parole incrociate”, la soluzione di rebus, indovinelli e qualcosa di simile. LA VISTA Il più comune disturbo della vista, mediamente dopo i 50 anni di età, è l’incapacità progressiva di leggere da vicino: è la presbiopia (la parola deriva dal greco e significa “vista da vecchi”) dovuta all’espessimento del cristallino che diventa meno elastico. Si corregge con l’impiego di occhiali da lettura, che devono essere prescritti sempre da un medico specialista, dopo un esame oculistico completo per accertare che non vi siano altre alterazioni. Una delle cause della cecità è il glaucoma, legato ad un progressivo aumento della pressione dei liquidi all’interno dell’occhio, curabile con appositi colliri ed altri specifici medicamenti. Quando il cristallino diventa opaco si ha la cataratta, un disturbo frequente negli anziani, danno riparabile con l’asportazione, quasi indolore, per mezzo di apparecchiature a raggi laser, riacquistando, in tal modo, un buon numero di diottrie. L’UDITO E’ uno degli acciacchi più comuni della vecchiaia, che alcune volte dipende da un fatto patologico ed in altre da un errato trattamento igienico dell’orecchio con la mancata esportazione di un banale tappo di cerume, che col tempo indurisce e riduce la sensibilità uditiva. Attenzione all’uso non corretto dei bastoncini nettaorecchie, che potrebbero provocare danni al timpano. In caso di incipiente reale sordità, solamente il medico specialista può consigliare l’eventuale apparecchio acustico, che può rappresentare un valido aiuto, ma che, purtroppo, non può eguagliare la sensibilità e la selettività dell’orecchio umano. IL SONNO Gli anziani riferiscono spesso al medico di dormire poco e male e con l’avanzare dell’età hanno difficoltà nell’addormentarsi, si svegliano durante la notte, lamentano sensazione di sonno non riposante, con stanchezza e sonnolenza durante il giorno. Questo porta, spesso, alla richiesta ed al consumo di farmaci od altri preparati come camomilla e tisane sedative in genere. Le medicine più usate sono i tranquillanti, che hanno azione rilassante sui muscoli, sedativa ed ipnotica, che inducono fenomeni di abitudine, spesso legati più ad una dipendenza psicologica che fisica dal farmaco. Ciò genera sensazioni di ansia e depressione, che accentuano la difficoltà di dormire. Alcuni consigli: -evitare di stare troppo a lungo seduti in poltrona durante il giorno e la televisione induce a fare dei “pisolini” che si scontano quando si va a letto alla sera: - mantenere attività fisica quotidiana (passeggiare, uscire a fare la spesa, anche se il tempo è brutto); - evitare che la camera da letto sia troppo calda; - il pasto serale deve essere leggero e consumato ad un’ora tale da consentire la digestione prima di coricarsi; - evitare di assumere farmaci sedativi e tranquillanti se non prescritti dal medico; - se proprio non si riesce a dormire, non entrare in ansia: si può vivere bene anche dormendo poco, (bastano 5-6 ore). LA DEPRESSIONE Molti fattori biologici, fisici, psicologici e sociali possono predisporre la persona anziana alla depressione: non è stato, tuttavia, mai dimostrato che il solo invecchiamento del cervello possa essere la causa. L’elevata incidenza delle malattie croniche e, talvolta, l’uso di alcuni farmaci sono fattori che possono predisporre l’anziano a questa malattia. Una patologia cronica può essere causa di riduzione dell’autosufficienza; la diminuzione della vista e dell’udito, d’altra parte, possono condurre ad un progressivo isolamento dal mondo circostante aumentando o addirittura scatenando una depressione latente. Andare in pensione, sentirsi “inutili”, la riduzione dei rapporti sociali, la perdita di persone care sono condizioni frequenti nella vita dell’anziano, che possono concorrere in modo determinante all’insorgenza della depressione, che, quando viene diagnosticata, la sua terapia è, nella maggior parte dei casi, abbastanza efficace. Misura di supporto come un aumento dell’attività fisica e mentale e la partecipazione ad attività ricreative, culturali e sociali sono molto utili nella terapia delle persone affette da depressione di grado modesto. La terapia sarà sempre efficace solo con la volontà e la partecipazione attiva del paziente. 24-03-2006 11:12 Pagina 23 LE PATOLOGIE PIU’ RICORRENTI L’IPERTENSIONE Quando il sangue scorre dal cuore nelle arterie esercita una pressione contro le pareti delle arterie stesse. Se questa pressione supera i valori considerati normali (140-90), compare uno stato di ipertensione. Il cuore funziona come una pompa ad intermittenza, cioè con fasi successive: in una fase, la “sistole”, si contrae spingendo con forza il sangue nell’aorta e nel sistema di arterie, mentre nella fase successiva, la “diastole” il cuore si rilascia e si riempie del sangue che arriva dalle vene e, di conseguenza, nelle arterie il sangue procede con molta meno pressione. Ecco, perciò, due valori della pressione: quello della massima(sistolica) e quello della minima (diastolica). L’aumento della pressione o ipertensione, è uno dei maggiori nemici della salute, se non viene curata correttamente, a lungo andare può causare complicazioni anche molto serie, come malattie del cuore, trombosi ed emorragie cerebrali (ictus) e, come tutti sanno, fortunatamente, può essere curata con efficacia, anche con mezzi semplici. L’INCONTINENZA URINARIA Con questo termine si indica la perdita involontaria di urine, che è un problema frequente nell’anziano, soprattutto tra le donne, che può provocare disagio e vergogna. Spesso le persone affette da incontinenza si ritirano dalla vita sociale cercando di nascondere il problema alla famiglia, agli amici e anche al medico. Parlarne con il proprio medico o con un urologo (medico specialista delle malattie dell’apparato urinario) è invece il primo passo per cercare la soluzione più appropriata al problema, che può essere dato da un semplice stress, più frequente nelle donne, quando si fa uno sforzo fisico o un qualunque altro movimento che esercita pressione sulla vescica. E’ necessario, comunque, procedere nella ricerca delle cause che provocano questo disturbo, che possono essere un diabete misconosciuto, una infezione delle vie urinarie, l’uso di certi farmaci e nell’uomo una causa comune può essere l’ipertrofia (ingrossamento) della prostata. L’ARTROSI Tra le malattie degenerative è quella che accompagna ed affligge di più le persone anziane; colpisce le articolazioni, in particolare la colonna vertebrale (cervicale e lombosacrale), le anche, il bacino, le mani ed i piedi. Provoca dolore e rigidità che tende a ridursi man mano che l’articolazione si scioglie con il movimento; a livello delle mani e dei piedi provoca antiestetiche deformazioni, che oltre a provocare dolore ne alterano la funzione. L’insieme dei disturbi induce senso di frustrazione e depressione psichica. La malattia è talmente diffusa che i farmaci antidolorifici ed antinfiammatori rappresentano la più grossa fetta di mercato dell’industria farmaceutica e d’investimenti della ricerca scientifica e dell’industria stessa, allo scopo di produrre il farmaco più efficace, privo di effetti secondari e meglio tollerato. Fra le misure preventi- ve ed i consigli al paziente artrosico sarà sempre da sottolineare che l’immobilità peggiora il disturbo, mentre il movimento è alla base della cura. Le articolazioni, come i cardini di una porta che non viene mai aperta, “arrugginiscono”. Evitare sforzi e carichi a muscoli ed articolazioni, controllare il peso corporeo; possono dare un certo beneficio le cure fisiche e termali, la fisioterapia ed infine i farmaci vanno presi sempre dietro consiglio del medico. L’OSTEOPOROSII Con il passare degli anni le ossa tendono ad impoverirsi di calcio e di tessuto osseo ed assumono un aspetto poroso e fragile. Questa condizione molto frequente, soprattutto nel sesso femminile dopo la menopausa, riduce la resistenza dell’osso e lo predispone alle fratture. Alla base della malattia stanno una carenza del metabolismo del calcio, la vitamina D, ed alcuni ormoni, tra i quali la calcitonina, la già citata ridotta produzione di estrogeni nelle donne dopo la menopausa, l’inattività fisica, alcune malattie gastrointestinali o renali, l’abuso cronico di farmaci quali i diuretici e cortisonici, una alimentazione insufficiente ed errata, dovuta anche a difficoltà di masticazione, tutti fattori questi che possono favorire l’impoverimento delle ossa e quindi l’osteoporosi. E’ una malattia dalla quale non si ottiene la guarigione completa, ma se ne può arrestare o ritardare il decorso mediante l’assunzione di vitamina D, estrogeni, ormoni anabolizzanti, calcitonina. CONCLUSIONE Molte altre malattie, purtroppo, hanno molta importanza nell’ottica di questo argomento; ne ho citate solo brevissimamente alcune, le più invalidanti ed a maggiore diffusione. Spero che chi abbia voluto avere alcune informazioni generali sui principali problemi che possono riguardare gli anziani, avrà trovato indicazioni utili e corrette per capirli un po’ meglio e per affrontarli in modo più costruttivo. Giacomo Schivardi IL COMUNE A DIALOGO CON I CITTADINI Porto Marzo 06 23 IL COMUNE A DIALOGO CON I CITTADINI Porto Marzo 06 24 24-03-2006 11:12 Pagina 24 DAL COMUNE notizie ASPETTANDO L’ESTATE Sarnico si sta preparando ad accogliere i visitatori ei turisti che sceglieranno la nostra cittadina. Per diventare più accogliente e ospitale continua il suo maquillage già anticipato il mese scorso in merito alla riqualificazione di via Monte Grappa. Diversi sono i cantieri presenti sul territorio che, sicuramente creano qualche disagio ai cittadini e, di questo, ce ne scusiamo; d’latra parte, se vogliamo dare lustro a Sarnico è necessario fare qualche piccolo sacrificio tutti insieme. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la promessa di velocizzare i lavori, pur salvaguardando la qualità del risultato finale. Sono in programma rifacimenti di asfaltature in via Cerro, via Molere, via Alpini, via Arcangeli, via Faccanoni zona circolo la Famiglia e via via Vittorio Veneto, zona di sosta Nikolajewka. Illustriamo meglio la riqualificazione di via Vittorio Veneto già anticipata il mese scorso, grazie a due simulazioni realistiche che mettono in evidenza: le zone di sosta con panchine e quinte verdi, i passaggi pedonali in asfalto rosso e porfido. Fiore all’occhiello di quest’opera sarà la pista ciclopedonale in asfalto rosso, pensata per garantire sicurezza ai pedoni e ai ragazzi, numerosi in questa via, che si recano a scuola. È in fase di completamento la riqualificazione del lungolago Garibaldi: si stanno realizzando i passaggi pedonali in profido e, non appena il tempo, speriamo più mite, lo permetterà verrà realizzato il teppetino in asfalto rosso. Infatti questa lavorazione particolare richiede, per un miglior risultato finale, un temperatura più elevata rispetto a quel- 24-03-2006 11:12 Pagina 25 via Vittorio Veneto, passaggio pedonale via Garibaldi, passaggio pedonale via Parigi la attuale. È appena stato ultimato l’abbellimento del vicolo che da via Roma porta a via Lantieri; mancano solo l’illuminazione e la messa a dimora di un leccio. È invece completato da giorni l’intervento eseguito all’ingresso di piazza SS. Redentore e che ha interessato tutta la via Parigi: si è infatti demolita la pensilina di sosta adiacente la torretta civica, troppo pericolosa e di inciampo. In sostituzione si è provveduto alla realizzazione di una scaletta in porfido lungo il lato sinistro per facilitare la salita e la discesa dei pedoni. l’Amministrazione Comunale Passaggio via Roma IL COMUNE A DIALOGO CON I CITTADINI Porto Marzo 06 25 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 26 ASIAGO 79a Adunata Nazionale Alpini ASSOCIAZIONI LOCALI All'adunata con gli Alpini di Sarnico da Venerdi 12 a Lunedì 15 Maggio 26 Programma: Venerdi 12: Ore 15 incontro presso il piazzale delle poste e partenza per Folgaria. Sistemazione in hotel, cena, serata libera e pernottamento. Sabato 13: Colazione in hotel, partenza per Bassano del Grappa. Visita libera della cittadina con sosta per pranzo in ristorante. Nel tardo pomeriggio trasferimento ad Asiago, cena in ristorante e serata libera. Rientro in hotel per il pernottamento. Domenica 14: Prima colazione in hotel e partenza per Asiago per partecipare alla 79° adunata Nazionale. Pranzo libero. Rientro in Hotel nel tardo pomeriggio per cena e pernottamento. Lunedì 15: Prima colazione in hotel e partenza per Verona,visita guidata della Città, trasferimento a Custoza per il pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Sarnico con sosta (tempo permettendo) a Salò. Arrivo previsto in serata. Per iscrizioni ed informazioni riguardanti: quota individuale, assicurazioni e dettagli delle visite guidate: Ravelli Angelo Mutti Beppe 338 2622013 349 8741481 UN CORSO DI BRIDGE A SARNICO 10 marzo 2006 Ha destato un notevole interesse e qualche interrogativo l'inaugurazione di un corso di bridge presso il Centro Anziani di Sarnico. Che significato ha occuparsi di un gioco di carte, che molti credono un passatempo per iniziati, che hanno denaro e tempo da perdere? L'altro elemento essenziale per una persona è la vita di relazione con gli altri: non c'è nulla di peggio che chiudersi in se stessi. Il corso di bridge si inserisce in questa linea di pensiero: per giocare occorre avere dei compagni e si deve pensare, esercitando in continuazione le facoltà della memoria. Questi obiettivi non riguardano solo gli anziani, anzi il corso è aperto e frequentato da persone di ogni età, anche giovanissimi (come quelli che compongono la squadra agonistica italiana). Una attenzione particolare deve essere rivolta proprio agli adolescenti: si ha notizia di istituti superiori che hanno istituito corsi opzionali di bridge e di scacchi. E' proprio la sede prescelta per questa iniziativa, gentilmente messa a disposizione dall'Associazione, a porre in evidenza che i dubbi non hanno ragione di esistere. Anzi il progressivo aumento dell'età della popolazione focalizza l'attenzione sulla qualità della vita, che non dipende solo dalla possibilità di essere autosufficienti, ma dall'intensità della vita di relazione e dalla possibilità di mantenere giovane la nostra mente. Il corso è iniziato il 10 marzo, già con una buona affluenza di partecipanti o di persone interessate a questa novità, e si articola su 12 lezioni, una alla settimana, il venerdì alle ore 21.00. E' tenuto da un istruttore riconosciuto dalla Federazione Italiana del Bridge, a garanzia della qualità dell'iniziativa. E' ancora possibile iscriversi durante le prime lezioni, o comunque si può manifestare il proprio interesse nell'auspicabile ipotesi di una nuova edizione del corso. Il premio Nobel, Rita Levi Montalcini, ormai quasi centenaria (è nata nel 1909), ancora vispa e brillante nelle sue facoltà mentali, continua ad insegnare che occorre tenere il cervello in esercizio per non invecchiare nello spirito. Il bridge ha ovviamente le sue regole, che si possono meglio imparare non tanto leggendo uno dei manuali che si possono trovare in libreria, ma anche e soprattutto incontrandosi con persone esperte, come l'istruttore al quale è affi- dato il corso, e con i compagni di gioco. A questo proposito riportiamo il decalogo del rapporto con il proprio partner, decalogo scritto per il gioco del bridge, ma che può anche essere un orientamento della vita di una comunità. Dott. Raffaele Rizzardi Per diventare un buon partner … o Non mettete in imbarazzo il vostro compagno di fronte agli avversari o Non ditegli cose che non vorreste sentirvi dire da lui o Non dategli lezioni, a meno che lui lo desideri o Fategli i complimenti quando gioca bene o Riconoscete subito ogni vostro errore e chiedetene scusa prontamente o Non criticatelo quando sbaglia (una giornata “storta”capita a tutti) o Fornite le carte vostre e non le sue, se proprio volete chiedere ad un avversario un parere su “una licita/disastro” o In conclusione cercate di essere con il compagno (se non carini) almeno civili ed umani o E' nel vostro interesse sostenerlo, incoraggiarlo e fare in modo che giochi in tranquillità e nelle condizioni migliori o Se proprio non potete sopportare il vostro compagno, state zitti fino alla fine dell'incontro ed in futuro sceglietevi, dopo aver ben ponderato, un altro partner Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 27 - UN PROTAGONISTA VERO DALL'UNIVERSITA' PER ANZIANI - SEZIONE DI SARNICO - Mercoledì 22 Febbraio 2006 Da parte di tutti noi corsisti, partecipanti a questo deci- migliori. Di sicuro i bergamaschi e non solo risentiranno mo anno dell'Università per Anziani di Sarnico, mi sem- la sua mancanza, tanto era importante e significativa la bra doveroso, per un senso di stima, di riconoscenza e sua presenza nei vari momenti della vita culturale espressa in tante istituzioni: di ammirazione, iniziare questa all'Università di Bergamo come nostra seconda lezione, con il docente di Geografia nella ricordo riverente del Prof. Lelio Facoltà di Lettere e Filosofia con Pagani per ringraziarlo di tutto la Laurea conseguita presso quanto ha dato a noi, durante gli l'Università Cattolica di Milano incontri di questi anni, e per quancon una tesi, appunto, in to ha fatto per la nostra Geografia e poi alla Presidenza Associazione, ANTEA, quale dell'Ateneo di Scienze, Lettere e membro fondatore insieme al Arti. dott. Marchetti, Mons. Gervasoni Anche nel suo impegno sociale e ed altri. amministrativo ebbe incarichi di Non ho potuto esporre questo tutto prestigio: Assessore nel mio dire mercoledì scorso, giorno proprio Comune e, successivadell'inaugurazione del nuovo ciclo mente in Amministrazione di lezioni, per ovvie ragioni; lo facProf. Lelio Pagani Provinciale, la sua presidenza cio ora molto brevemente leggendolo per non dilungarmi, per non rubare qualche minuto dell'Ente Parco dei Colli di Bergamo a salvaguardia della natura, un'ente da anni paralizzato da controversie tra il in più alla lezione del prof. Lizzola. Avendo vissuto trent'anni a Tagliuno, il paese stesso del Comune di Bergamo ed i Comuni viciniori, che avevano prof. Pagani, ho avuto modo di conoscerlo anche al di parte del loro territorio compreso nel Parco. La persofuori delle sue consuete sedi istituzionali da lui frequen- nalità e la saggia opera di mediazione del prof. Pagani tate, proprio semplicemente come cittadino, inserito sono riuscite a concludere ogni cosa ed ottenere ottimi nella propria comunità, constatando in ogni occasione risultati. una grande apertura verso tutti, sempre prodigo di saggi E poi altre istituzioni ed amministrazioni, senza risparmio di energie e, oserei dire, trascurando in certa misura consigli e validi aiuti. Vi dico subito che sono sempre rimasto colpito, princi- anche la sua salute. palmente, da due sue doti, che sono in realtà due virtù: Noi, come professore ai nostri corsi, lo ricorderemo l'umiltà e la modestia, condizioni che qualificano positi- sempre con grande simpatia ed apprezzamento per le vamente una persona e che la rendono grande e sapien- sue lezioni ricche di interessanti nozioni, proposte con te. Un personaggio che non ha mai amato parlare di sé tanta semplicità, come è sempre stato il suo consueto stile di vita. e non ha mai gradito molto che si parlasse di lui. Una grande intelligenza, una notevole cultura, un docen- Nel rimpianto, a noi non resta altro che rinnovare le te universitario sempre all'altezza, un amministratore nostre più sentite condoglianze ai familiari. attento e scrupoloso, un fervido cattolico dotato di Grazie ancora professor Lelio per l'amore e l'impegno per la nostra terra, senza clamori, schivo e riservato grande fede, innamorato del bello e della natura. E Bergamo ha compreso tutto di lui e gli ha tributato le com'è sempre stato. onoranze ed il cordoglio, come spettano ai suoi figli Giacomo Schivardi ASSOCIAZIONI Ci è parso atto doveroso, in questa nostra rubrica, ricordare in modo degno, nell'apertura del 10° Anno Accademico, il Prof. Lelio Pagani a poco più di due mesi della sua scomparsa. Egli è stato uno dei fondatori, assieme a Mons. Maurizio Gervasoni ed al dr. Marchetti, della Università per Anziani di Bergamo e in quasi tutti gli anni Docente della nostra Università. Lo solenne commemorazione è stata tenuta nell'Auditorium mercoledì 22 febbraio 2006 dal dott. Giacomo Schivardi. Eccone il testo interessante e commovente, partecipando così al lutto che ha colpito i familiari. LOCALI Rubrica Associazione Anziani e Pensionati 27 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 28 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:12 Pagina 29 Grazie all'aiuto del Comune di Sarnico e dell'Autoscuola Sarnico possiamo dar vita al nostro sogno e iniziare la nostra spedizione che, con un gruppo di 16 persone, inizia con una emozionante tre giorni di safari dove vediamo tutti gli animali africani. Di seguito visitiamo un villaggio Masai e ci fermiamo in una scuola dove distribuiamo un po' di penne, quaderni e qualche gioco per i più piccoli. E' sconvolgente vedere la gioia negli occhi dei questi bimbi nel ricevere un dono!!!!!! Trasferendoci a Moshi, la città del Kilimanjaro, possiamo finalmente dare il via alla nostra camminata. Dopo aver distribuito i nostri sacchi da spedizione ai portatori locali (per fortuna c'erano loro) ci incamminiamo in una lussureggiante e umidissima foresta verso il primo campo, posto a 3000 metri; dopo avere montato le tende e divorato una cena frugale ci infiliamo nei nostri sacchi a pelo e ci addormentiamo fino a mattina quando, su una forte brinata, ci dirigiamo ai 3800 metri del secondo campo. La salita comincia a farsi dura, complice anche la quota, ma nulla è in confronto a quello che ci aspetterà il giorno dopo. Infatti l'indomani partiamo all'alba per una lunga tappa di 7 ore che ci farà toccare 4700 metri di Lava Tower. Lo spettacolo è veramente affascinante, verdi vallette si alternano a piccoli boschetti di piante grasse presenti solo qui. Piccoli torrenti scorrono tra i detriti lavici di vecchie eruzioni; dal- l'alto la parete sud del KIBO di tanto in tanto si affaccia tra la nebbia, tanto per farci capire cosa ci aspetterà tra qualche giorno. Abbastanza stanchi arriviamo al campo e ci prepariamo per le altre due tappe di trasferimento, sempre alla stessa quota, che non presentano grossi problemi. Tagliando longitudinalmente il massiccio quindi saliamo lentamente verso i 4700 metri di Barafu Camp, l'ultimo prima della salita alla vetta. Le condizioni climatiche non sono delle migliori, per via del forte vento presente sul colle dove ci accampiamo. E così un po' infreddoliti a mezzanotte partiamo per la vetta!!! Il morale è alto e stiamo tutti bene, anche troppo forse; infatti a circa 5500 metri dopo 4 ore di cammino sempre sferzati da un vento gelido si cominciano a far sentire i primi malesseri, dapprima leggeri e poi sempre più forti. Il freddo intenso (30 °C sotto zero), l'apatia dovuta alla scarsità di ossigeno, che ti toglie addirittura la voglia di mangiare, bere e riscaldarsi, l'esser saliti troppo in fretta, uniti alla nostra inesperienza, ci hanno fatto arrivare stremati a Stella Point, sul bordo del cratere a 5732 metri, dove in poco tempo abbiamo dovuto decidere se continuare o ridiscendere al campo. Decidiamo di scendere; psicologicamente siamo a terra... Incontriamo gli altri del gruppo che molto più lentamente risalgono il pendio. Loro ce la faranno, sono saliti molto più piano di noi e sono riusciti ad alimentarsi a dovere. Depressi, demotivati e fortemente arrabbiati non riusciamo nemmeno a dormire, versiamo lacrime amare e vorremmo chiudere gli occhi e essere già a casa per dimenticare il nostro insuccesso alpinistico. . Ci rodiamo dal nervoso con i se e i ma del caso ,ma ormai è troppo tardi; anche stavolta ha vinto la montagna. Ha vinta sulla nostra spavalderia, sulla nostra inesperienza, sulla nostra voglia di conquistarla e forse è giusto così; ora siamo più consapevoli delle nostre capacità e soprattutto di come utilizzarle al meglio. Gli altri ritornano, tutti o quasi con l'obiettivo raggiunto e con gli occhi lucidi: ci incamminiamo verso l'ultimo campo dove poi l'indomani avremmo raggiunto la città e quindi l'aereoporto. Lasciamo l'Africa con un po' di amaro in bocca ma comunque ebbri di vita intensa, di emozioni umane che solo il continente nero può regalare e consapevoli del fatto che in vetta era ancora buio e non si vedeva niente per la nebbia. AH AH AH. M.Alebardi e C.Arcangeli Il CAI Sarnico ricorda che da maggio inizierà una serie di incontri per chi volesse avvicinarsi all'arrampicata sportiva. Per ogni informazione rivolgetevi ad Alebardi Michele presso la macelleria in contrada oppure consultare la bacheca nei pressi del Comune. ASSOCIAZIONI L'amico Luca l'aveva già anticipato, ma ora tocca a noi raccontare quello che è stato salire le pendici del KILIMANJARO. Michele ed io siamo due amici con la passione della montagna che, dopo un lungo inverno di preparazione, finalmente partono alla volta della Tanzania. LOCALI SPEDIZIONE KILIMANJARO 2006 29 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:13 Pagina 30 ASSOCIAZIONI LOCALI ASSEMBLEA ANNUALE DELL’AVIS DI SARNICO 30 Il 19 febbraio, presso l'auditorium comunale, si è svolta l'assemblea annuale ordinaria dell'Avis. Nella relazione associativa il presidente Serafino Falconi ha evidenziato che le donazioni nell'anno 2005 si sono mantenute sul medesimo livello di quello precedente, che aveva registrato un incremento del 30% rispetto al passato. I soci, tra donatori periodici, ex donatori e collaboratori, hanno raggiunto la quota di 509. Il presidente ha quindi riferito che il Consiglio sarà chiamato a un grosso impegno per la preparazione delle manifestazioni che verranno organizzate in occasione del 45° di fondazione dell'associazione. Una quarantina di giovani è pronta a collaborare in tal senso. Per quella circostanza saranno promosse borse di studio che consentiranno di coinvolgere gli studenti dalle elementari alle superiori riguardo l'argomento della donazione di sangue. Ha infine riferito che sono programmati incontri con le Avis vicine per la costituzione di una “zona”, al fine di espletare attività comuni. Il Dott. Paris, nella relazione sanitaria, ha manifestato soddisfazione per la sicurezza della donazione in quanto non sono state segnalate reazione o patologie nella donazione di sangue correlate. Ha manifestato comunque preoccupazione per alcune sacche di sangue non utilizzabili per la presenza di enzimi epatici alterati. Sono in gran parte dovuti a disordini alimentari. Ha ribadito pertanto la necessità di una educazione sanitaria nella popolazione generale (prevenzione delle malattie cardiovascolari), a maggior ragione per i donatori. Donatori sani in popolazione a basso rischio cardio-vascolare. Il Dott. Guerini, consigliere provinciale AVIS di Bergamo, ha fatto un breve intervento dove è stato rimarcata la necessità di creare la plasmaferesi a Sarnico, una meta che il nostro dott. Tambuscio tentò invano. Forse i tempi non erano maturi: ora la necessità è reale e si è sicuri che con la plasmaferesi si possomo recuperare almeno il 20-30% degli avisini, che per svariati motivi non possono donare sangue intero. L'invito è stato accolto con il massimo dei consensi e sarà chiesto alle AVIS della Valcalepio Basso Sebino di essere promotrici dell'iniziativa nella riunione dei Presidenti che si terrà a Sarnico il 01/03/2006. L'assemblea ha poi approvato il conto consuntivo 2005 e il bilancio di previsione 2006. Si comunica a tutti i lettori e agli avisini che anche l'AVIS di Sarnico è inserita nell'elenco nazionale delle associazioni beneficiarie della destinazione del 5 per mille sul'Irpef. Il nostro numero di codice da inserire per destinare la quota alla nostra associazione è 95031800162. Su “Il Porto” del mese di febbraio è stato pubblicato l'articolo dell'AVIS Volontari Autoambulanza Basso Sebino che riporta la mia firma in fondo. Preciso di essere il fondatore con il compianto dott. Tambuscio, ma non sono più il presidente. L'articolo deve riportare la firma dell'attuale presidente Pietro Cristinelli. Il Presidente Serafino Falconi Porto Marzo 06 24-03-2006 11:13 Pagina 31 O ANDREA, PAISSONI FEDERICO. Buone le prestazioni degli atleti Juniores, dove COLOMBI GIORGIO ha conquistato il 3° posto e VALSECCHI CRISTIAN ferma la propria scalata per la finale a causa di un infortunio; 7° posto per BEGHINI CLAUDIO che, entrato da poco nella categoria Juniores, non ha ancora ben carburato. Le possibilità di crescita per gli agonisti sono tante, la rete delle palestre di judo nel territorio è fitta e tenuta insieme da un forte sodalizio nel nome del judo: sono ormai diversi mesi che si organizzano allenamenti per gli agonisti nelle palestre di Gorle e di Brescia, sotto l'egida di Maestri del calibro di Ezio Gamba (campione olimpico), opportunità uniche nel loro genere che permettono a noi atleti di maturare in una realtà sportiva che ha tanto da donare. Mattia Belotti AIDO - FLASH Domenica 12 febbraio alle ore 10:30, presso l'Auditorium del comune di SARNICO, si è svolta la consueta assemblea annuale del gruppo AIDO pluricomunale di SARNICO, in quanto costituito, oltre che dal nostro paese, dai comuni di ADRARA S.M, ADRARA S.R, FORESTO, GANDOSSO E PARATICO, per un totale di 778 iscritti. Presiedeva l'assemblea la rappresentante della sezione provinciale sig.ina Prof. Roberta Alborghetti. Il nostro presidente sig. Mora Leandro ha letto la relazione morale, riguardante tutte le attività e le iniziative che si sono svolte nel 2006. La più importante è stata, innanzitutto, l'intervento nelle SCUOLE, dalle elementari alle superiori, con grande partecipazione ed interesse dei ragazzi e degli insegnanti che si sono mostrati estremamente attenti alle lezioni tenute da persone qualificate sulle tematiche della donazione e del trapianto. La scuola rappresenta sempre il veicolo più importante per informare e sensibilizzare i ragazzi alla cultura della DONAZIONE. Anche la presenza di STANDS con materiale informativo, allestiti in determinate occasioni o giornate particolari, come quella nazionale dell'AIDO che si festeggia in ottobre, rappresenta una buona fonte di pubblicità ed informazione. Il 2006 sarà un anno particolarmente importante perché si festeggia il 35° anniversario della nascita del DOB (donatori organi Bergamo) che nel 1973 diventerà AIDO per l'espansione del nostro messaggio a livello nazionale, con un traguardo raggiunto ad oggi di 1250000 iscritti. Per tale evento sono previste una serie di manifestazioni, convegni ed incontri a livello provinciale e comunale. Gli iscritti all'AIDO, ha ribadito il sig. Mora, devono impegnarsi con gli altri a parlare di trapianti e donazioni per sensibilizzare le persone perché, purtroppo, ancora troppi muoiono per mancanza di organi da trapiantare e ancora troppi non manifestano la volontà di donare i propri organi per paure immotivate o per una cattiva e scorretta informazione. Il contributo annuo che chiedia- mo agli iscritti serve per sostenere l'Associazione e per far fronte alle spese che si devono sostenere, soprattutto quelle riguardanti l'intervento nelle scuole, il cui materiale (opuscoli e videocassette) è assai costoso. Sempre a proposito di ragazzi, segnaliamo una simpatica iniziativa da parte dell'AIDO, che ha creato per i minorenni che non possono ancora iscriversi all'Associazione, una tessera particolare che li identifica come AMICI dell'AIDO e soci collaboratori. Il presidente ha poi proseguito il discorso ringraziando l'AVIS con cui condividiamo la sede, l'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, LA PARROCCHIA e I VIGILI URBANI che in vari modi ed occasioni ci hanno sostenuto ed aiutato. Al termine della relazione c'è stato un minuto di silenzio in ricordo di due defunti recentemente scomparsi; la sig.ra Parigi M. Luisa che, per anni, ha lavorato con impegno e passione nell'AIDO di GANDOSSO e il sig. BUSI LUIGINO di SARNICO che ha donato le CORNEE; per questo alto atto di solidarietà l'AIDO è molto riconoscente anche alla famiglia. L'assemblea è terminata verso mezzogiorno, pochi i partecipanti ma interessati e motivati. Speriamo in una più nutrita partecipazione l'anno prossimo! I migliori auguri di tanto bene a tutti dal Direttivo AIDO. La segretaria Manuela BrignolI ASSOCIAZIONI L'appuntamento con il judo agonistico è stato domenica 26 febbraio nella palestra regionale dell'Italcementi a Bergamo, una sventagliata di judoca grandi e piccini raccoltisi per tre tornei: 1° Fase Regionale Giovanissimi, 1° Fase Regionale Trofeo Arcobaleno e la Fase Regionale del Campionato Italiano Juniores. Nei Giovanissimi: 1° posto conquistato da CADEI RICCARDO, seguito dal 3° di POLI NICOLA. Tutti 3° posti gli 8 judoca che hanno partecipato al Trofeo Arcobaleno: TAGLI MIRIAM, CADEI FRANCESCO, BOS ANDREA, PEZZOTTI LUCA, PERI ALESSIO, VALENTE ARIANNA, TENGATTINI LOCALI JUDO SARNICO 31 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:13 Pagina 32 24-03-2006 11:14 Pagina 33 RINATI ALLA VITA DELLA GRAZIA 5) SACELLA MATTIA Anagrafe Parrocchiale di Marco e di Mazareanu Elena Nato il 23/09/ 2005 a Brescia Battezzato in questa Parrocchia il 05/02/2005 Padrino: Benatti Luca Madrina: Belussi Rosita FEBBRAIO 2006 7) BUSI PAOLO 6) CASTELLI SOFIA LINDA di Castelli Laura Nata il 30/09/2005 a Seriate Battezzata in questa Parrocchia il 05/02/2005 Padrino: Izzo Alessandro Madrina: Dotti Stefania di Mauro e di Maurizzi Elena Nato il 27/10/2005 a Iseo Battezzato in questa Parrocchia il 05/02/2005 Madrina: Busi Basilia Riceviamo e pubblichiamo Data: 20 gen. 2006 Oggetto: rettifica Spett. Redazione de “Il Porto” Presso Ufficio Parrocchiale Sarnico e.p.c. Biblioteca Comunale Sarnico dei Sutti a sud anziché a ovest e contrada Mazzocchi a ovest anziché est). Essendo ormai il testo in distribuzione non è più possibile la correzione e io, come “verificatore” ne sarei responsabile. Gradirei quindi esserne scagionato pubblicamente sul “Porto”, unica rivista locale. Ringrazio e porgo distinti saluti (firmato) Antonio Paris Mi è stata recapitata oggi una copia del quarto quaderno della Biblioteca “LE VIE DI SARNICO”. Con mia sorpresa leggo che ho “verificato queste scritte”; tengo a pre- P.S. E' vero che nel febbraio e nel maggio avevo revisionato cisare: non ho mai visto le relative bozze, tanto più che, oltre le bozze delle precedenti edizioni, ma quest'ultima non è a refusi, vi si trovano evidenti errori (p.e. a pag. 5 Terraglio stata da me “verificata” L'autrice del libro Signora Giudici Rosa da noi interpellata ci ha inviato il seguente E-mail: Data: 03/15/06 ore 19:31:33 A: [email protected] Oggetto: risposta alla lettera ing. Paris Ringrazio l'ing.Paris per le precisazioni. In effetti non è stato possibile sottoporre l'ultima bozza alla sua attenzione. Lo spirito del quaderno voleva comunque essere quello di raccontare storie di luoghi, persone e fatti del nostro paese. Rosa Giudici COMUNITÀ ANAGRAFE Porto Marzo 06 33 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:14 Pagina 34 COMUNITÀ ANAGRAFE NELLA CASA DEL PADRE 34 6) BESENZONI GIOVANNI (detto Piero) di anni 75 deceduto il 07/02/2006 7) BONARDI LUIGIA di anni 84 deceduta l'11/02/2006 8) BUELLI FRANCESCO di anni 74 deceduto il 14/02/2006 9) BIANCHI MARIO di anni 61 deceduto il 06/02/2006 10) BIZIOLI CELESTINA di anni 83 deceduta il 21/02/2006 11) BONASSI ARISTIDE di anni 71 deceduto il 22/02/2006 12) BRESCIANI LUCIA ELISABETTA di anni 93 deceduta il 23/02/2006 13) ROSSI LUCIA di anni 82 deceduta il 27/02/2006 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:14 Pagina 35 Porto Marzo 06 24-03-2006 11:14 Pagina 36 • • • • • • Riscaldamento Impianti fornitura bagni e relativa posa Arredobagno Metano Manutenzioni Impianti tecnologici alternativi solari a bassa temperatura