DALI` IL SOGNO DEL CLASSICO
Transcript
DALI` IL SOGNO DEL CLASSICO
News letter n. 09 del 10/10/2016 Dalla Sede Nazionale “DALI’ IL SOGNO DEL CLASSICO” 1 OTTOBRE 2016 - 5 FEBBRAIO 2017 PISA PALAZZO BLU Grazie agli accordi intercorsi tra la Presidente di Pisa Evita Ceccarelli e MondoMostre a partire dal 1 ottobre 2016 e fino alla conclusione della Mostra nei giorni infrasettimanali di martedì e mercoledì, agli associati ARCHEOCLUB D’ITALIA onlus che andranno a visitare la stessa, avranno un biglietto di ingresso riservato alla Mostra medesima, pari ad € 10,00 (euro dieci/00), comprensivo di audioguida; Per poter usufruire dei biglietti come su indicati, gli associati di Archeoclib d’Italia dovranno presentarsi presso la biglietteria della Mostra con la propria tessera nominale in regola con il tesseramento ed un documento di identità valido CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI Deliberazione n. 195 Il Presidente Nazionale - visto l’art. 11 e 12 dello Statuto sociale; - visto l’art. 17 del Regolamento di esecuzione Delibera di indire in Roma, presso la Sede Nazionale - Piazza Amba Alagi 18 per il giorno 29 novembre 2016 alle ore 22, in prima convocazione e per il giorno 30 novembre 2016 alle ore 10,30 in seconda convocazione, l’Assemblea Ordinaria dei Soci con il seguente Ordine del giorno - approvazione bilancio preventivo 2017. Il Presidente nazionale f.to pres. Claudio Zucchelli Le Sedi locali informano… SEDE LOCALE PESCARA VIAGGIO LAOS E CAMBOGIA IN DATA DA PRECISARE FRA IL 15 ED IL 30 GENNAIO IL PROGRAMMA DI VIAGGIO: 1° GIORNO ROMA / BANGKOK Partenza con volo di linea per Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo 2° GIORNO: BANGKOK / VIENTIANE Arrivo a Bangkok e proseguimento con il volo per Vientiane. Sistemazione in hotel. Nel pomeriggio, visita della città: passando a lato del Patuxai o “Porta della Vittoria”, il memoriale dedicato a tutti i Laotiani caduti durante tutte le guerre, si raggiunge il luogo più sacro di tutto il Laos, il That Luang, il grandioso stupa che si dice contenga una reliquia del Buddha che la tradizione vuole che sia stata qui portata nel III secolo avanti Cristo. Nel cuore della città vecchia, il chiostro dell’antico Vat Si Saket accoglie più di duemila immagini del Buddha che, si dice, lo abbiano preservato dalle distruzioni portate dagli eserciti siamesi nel 1828. Sull’altro lato della strada, la raffinata architettura classica del Ho Phra Keo accoglie il Museo di arte religiosa con una stupenda statuaria buddhista in bronzo. Cena e pernottamento in hotel. 3° GIORNO: VIENTIANE / VANG VIENG Prima colazione. Partenza da Vientiane dirigendosi a Nord lungo la tortuosa strada che conduce a Vang Vieng, posta su un’ansa del fiume Nam Song. Durante il tragitto si incontrano gli agglomerati delle numerose minorità etniche che abitano la montagna e grandioso è lo spettacolo offerto dal selvaggio paesaggio carsico che si percorre: si scoprono, così, suggestive grotte e gallerie cariche di mistero e di cui alcuni tratti sono ancora inesplorati. Tham Jung è la grotta più famosa e ricca di suggestive storie, un tempo usata come inespugnabile rifugio durante le devastanti incursioni dei predatori del Nord. Un impianto elettrico ora illumina il cammino fino alla grotta superiore, da dove si può ammirare il superbo paesaggio circostante attraverso una fenditura nella parete calcarea. Pranzo in corso di viaggio. Arrivo a Vang Vieng e sistemazione in hotel, cena e pernottamento 4° GIORNO: VANG VIENG / LUANG PRABANG Prima colazione. In mattinata partenza via terra per Luang Prabang. Pranzo in corso di visite. Luang Prabang è l'antica capitale reale posta in una valle sul medio corso del Mekong. Per l’incomparabile bellezza del sito ambientale e per la straordinaria ricchezza di capolavori di architettura religiosa buddhista, l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Sono più di trenta i complessi monasteriali dai quali si promana il mistico senso di spiritualità che sommerge ogni visitatore; fra i tanti non si può mancare alla visita di alcuni gioielli come il Vat Visoun, il Vat Sené, il Vat Xieng Thong. Per ammirare i dolci colori del tramonto si sale al Vat Chom Si, posto la culmine del Phu Si, la collina sacra che domina il paesaggio di Luang Prabang. Cena e pernottamento. 5° GIORNO: LUANG PRABANG Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita delle grotte di Pak Ou e dell'alto corso del Mekong che si risale su slanciate barche a motore. Tra gli orti rivieraschi e la folta vegetazione emerge un villaggio dove tra le tante altre attività tradizionali si distilla anche il lao-lao, il fortissimo liquore nazionale. Dove il fiume si restringe e la parete di roccia incombe, si approda per salire alle sacre grotte di Pak Ou che nel corso dei secoli la fede popolare ha colmato di migliaia di statue del Buddha. Pranzo. Sulla via del ritorno ci si arresta sulla riva destra, di fronte a Luang Prabang, per un breve e rilassante trekking nel villaggio Xieng Maen, famoso per la lavorazione delle alghe di fiume e le sue antiche pagode. Rientro a Luang Prabang per immergersi nel colorato mondo del mercato dei prodotti artigianali che al calaer del sole si apre sulla via che corre tra il PhuSi e l’antico Palazzo Reale. Cena e pernottamento. 6° GIORNO: LUANG PRABANG / DONE KHONG Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza con il volo di linea per Pakze. Arrivo e proseguimento verso Sud seguendo il corso del fiume, fino a dove il Mekong si allarga a dismisura accogliendo isole ed isolotti dove gli abitanti traggono la vita dalla pesca e dalle colture tropicali. Si raggiungerà infine Done Khong, la grande isola. Pranzo in corso di visite. La giornata scorre lungo le acque del Mekong in uno dei piú suggestivi e grandiosi paesaggi indocinesi: qui ancora aleggia il clima del passato periodo coloniale e degli avventurosi viaggi di esplorazione sul Mekong dell’Ottocento. La natura si è difesa da ogni assalto della modernità e ha conservata intatta la sua primordiale potenza e bellezza. Si vedranno le cascate di Pha Peng. Oltre alle cascate, da Voeun Kham, con un agile sampan si potranno raggiungere le quiete anse del fiume dove si trova l'habitat ideale per i rarissimi delfini del Mekong. Cena e pernottamento. 7° GIORNO: DONE KHONG / CHAMPASSAK Prima colazione. Escursione sull’altopiano Bolaven, la regione delle ricchissime piantagioni di the, del famoso caffè laotiano, delle selve scoscese e delle stupefacenti cascate di Tadlo. La zona è abitata da numerosi gruppi etnici appartenenti alla famiglia Mon-Khmer tra i quali gli Alak, i Katu, i Ta-oy e i Suay. I villaggi Katu e Alak hanno la particolarità di avere le case costruite con palme e paglia e disposte in circolo. Questi villaggi, sono inoltre noti per le cerimonie sacrificali dei bufali che compiono ogni anno per onorare lo spirito del villaggio. Pranzo. Tempo permettendo, arrivo al Vat Phou: antico luogo di culto dei genii della montagna e degli spiriti delle acque, nel VI secolo gli Khmer del Cenla vi costruirono un tempio in onore del dio Shiva. Gli imperatori di Angkor considerarono questo luogo il loro “tempio dinastico”.Arrivo a Chamoassak nel tardo pomeriggio, cena e pernottamento. 8° GIORNO: CHAMPASSAK / ANGKOR (martedi, giovedì o domenica) Prima colazione. In mattinata trasferimento con volo di linea per Siem Reap. Arrivo e pranzo. Angkor, luminosa capitale del grande regno khmer, è una delle più fulgide testimonianze che il genio umano seppe creare nel campo delle arti, dell'architettura e dell'urbanistica. Nel pomeriggio inizio delle visite. Cena e pernottamento. 9° GIORNO: ANGKOR Pensione completa. Giornata dedicata alla visita dei templi di Angkor, la più estesa area archeologica del mondo dove gli archeologi classificarono 276 monumenti di primaria importanza. Il capolavoro indiscusso dell’architettura e dell’arte khmer è comunque Angkor Vat, con milleduecento metri quadri di raffinati bassorilievi che offrono la spettacolare testimonianza di un’arte figurativa di eccelsa raffinatezza. Le immagini che hanno creato il “mito” di Angkor si scoprono a Ta Prohm dove giganteschi alberi sorgono fra l’intrico di torri santuario, enormi radici avvolgono le gallerie, arbusti germogliano dai tetti di ogni costruzione ed il visitatore non riesce più a distinguere l’opera dell’uomo dalle creazioni della natura. Visita della cittadella fortificata di Angkor Thom con le sue imponenti mura, le splendide porte monumentali e, al suo centro, il Bayon con i suoi bassorilievi di enorme realismo e forza espressiva che fanno corona a 54 torri-santuario. Intorno sorgono il Baphuon, l'antico Palazzo reale con il Phimeanakas, la Terrazza degli Elefanti e la Terrazza del Re Lebbroso. Pernottamento. 10° GIORNO: ANGKOR Prima colazione. In mattinata escursione a Phnom Kulen, la collina sacra agli imperatori khmer e Parco Nazionale, posta a circa 2 ore di strada da Siem Reap: visita del sito e delle bellissime cascate. Pranzo in corso di viaggio. Sulla strada del rientro sosta per la visite di Banteay Srei, la “Cittadella delle Donne”; incorniciata da una stupenda vegetazione, un miracolo di eleganza e armonia con stupendi bassorilievi che rappresentano una delle vette dell'arte figurativa khmer. Cena e pernottamento. 11° GIORNO: ANGKOR / PHNOM PENH Prima colazione. Partenza da Siem Reap e, seguendo la via che conduce a Phnom Penh, si giunge ad un bivio da dove parte una strada che conduce verso il Grande lago. Attraversando le basse terre che ogni anno l’acqua ricopre e poi restituisce al lavoro dell’uomo, si raggiunge il villaggio di Kompong Khleang con le sue alte palafitte che si levano lungo i canali e le case galleggianti abitate dai pescatori del Tonle Sap. Tornando a percorrere l'antica "Via reale" ci si arresta al poderoso ponte in laterite ed arenaria di Kompong Kdei, fatto costruire da Jayavarman VII nel XII secolo, e si prosegue poi attraverso una rigogliosa pianura disseminata di villaggi con le case in legno, bambù e foglie di palma, fino a raggiungere Kompong Thom. Pranzo. Dopo una sosta al villaggio degli scultori che lavorano la sacra pietra del Phnom Santuk si prosegue fino a Skun, la cittadina patria della curiosità gastronomica dei "ragni fritti". Arrivo a Phnom Penh, cena e pernottamento. 12° GIORNO : PHNOM PENH / BANGKOK Prima colazione. Mattinata libera e pranzo. Nel pomeriggio visita del famigerato Tuol Sleng, una delle prigioni del regime di Pol Pot ed escursione a Cheun Ek, uno dei luoghi più tristi della recente storia della Cambogia, campo di sterminio del regime dei Khmer Rossi. Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Bangkok. 13° GIORNO : BANGKOK / ROMA Partenza con voli Thai Airways o altra compagnia Iata. Pasti e pernottamento a bordo. Arrivo nella prima mattinata e termine dei nostri servizi. N.B.: l’ordine delle visite potrà essere invertito, senza nulla togliere ai contenuti del viaggio. GLI HOTEL DEL VIAGGIO VIENTIANE VANG VIENG LUANG PRABANG DONE KHONG CHAMPASSAK SIEM REAP PHNOM PENH 1 notte 1 notte 2 notti 1 notte 1 notte 3 notti 1 notte Green Park Boutique 4* o similare Riverside Boutique 4* o similare Luang Prabang View 4* o similare Pons Arena 3* o similare The River 4* o similare Borei Angkor 4* o similare Sunway 4* o similare COSTO: € 2.600,00 in camera doppia; supplemento singola € 550,00 Le quote comprendono: trasferimento in pullman presso aereoporto Fiumicino, voli intercontinentali ThaiAuirwais o altra compagnia Iata; voli interni, facchinaggio in hotel; pensione completa bevande escluse; guide locali parlanti italiano; assicurazione sanitaria e bagaglio; portadocumenti e borsa da viaggio: Le quote non conprendono: le tasse aereoportuali che attualmente corrispondono a circa 370,00 euro a persona, spese visti da pagarsi in loco ( usd 70); assicurazione facoltativa contro l’annullamento (€ 52), le mance (€ 55 da consegnarsi in loco); guida libro sulla destinazione € 15). Chi è interessato è pregato di contattarci con la massima urgenza e verranno fornite tutte le indicazioni necessarie per la prenotazione al viaggio. Presidente della Sede: Giulio De Collibus cell. 328.33366115 – e-mail [email protected] SEDE LOCALE TERMOLI GRANDE SUCCESSO PER LA X EDIZIONE DELLA "NAVE DEI POETI...SULLE ONDE DI DIOMEDE" Anche la X edizione della "Nave dei Poeti... sulle onde di Diomede" svoltasi domenica 11 settembre e lunedì 12 è stato un successo. La ormai storica manifestazione, ideata dal prof. Antonio Mucciaccio con la collaborazione del Presidente dell'Archeoclub di Termoli Oscar De Lena ha portato anche quest'anno sulla banchina del porto di Termoli per imbarcarsi per le Tremiti, un gruppo di 40 persone tra poeti ed amanti della poesia arrivati non solo dal nostro Molise ma anche da diverse regioni limitrofe e non. Appena arrivati alle stupende isole diomedee il gruppo si è trasferito presso l'Hotel Kyrie dove, è stata allestita la location per la declamazione delle poesie da parte dei diversi poeti presentati dal prof. Mucciaccio padrone di casa e grande intrattenitore come sempre. Ognuno dei poeti ha avuto la possibilità di recitare due suoi componimenti tra gli applausi dei presenti e dei tanti turisti che, ospiti dell'hotel, con loro grande sorpresa, hanno ascoltato, in religioso silenzio, i versi che si propagavano nell'aria salmastra che la leggera brezza marina trasportava nella pineta circostante. Quest'anno, in occasione della X edizione, parte della manifestazione è stata dedicata al grande cantautore Lucio Dalla che in queste isole ha composto numerose sue canzoni e a Pio Fumo poeta e massimo conoscitore dell'antropizzazione delle isole diomedee. Un diploma di riconoscimento è stato assegnato alla poetessa termolese ma residente a Roma, Maria Carmela Mugnano che, dopo la morte di Pio Fumo avvenuta il 5 febbraio 2015, gli ha dedicato una bellissima e toccante poesia: "Ti porteremo il mirto e la ginestra". Quest'anno il caso ha voluto che il santo del giorno di domenica 11 settembre fosse proprio S.Diomede. Diomede, l'eroe greco amico fidato di Ulisse, trascorse gli ultimi anni della sua vita proprio in queste isole che, dopo la sua morte, presero il nome di "Isole Diomedee" e dove ancora oggi esiste una tomba attribuita proprio a lui. La leggenda vuole che la dea Afrodite, che di lui si era innamorato, dopo la sua morte, trasformò i suoi amici marinai in grossi gabbiani: "le diomedee" che ancora oggi ogni notte lo ricordano emettendo un verso simile ad un pianto. A tale riguardo il presidente dell'Archeoclub De Lena ha proiettato un documentario appositamente realizzato con immagini dei posti più visitati delle isole con la colonna sonora composta dalle canzoni più belle di Lucio Dalla e con il "lamento" delle diomedee registrato, anni fa, di notte, nella Grotta delle Viole. Dopo cena, in una serata splendida, mentre da Termoli arrivavano notizie di tuoni e lampi e temporale, un proseguo di recitazioni, cabaret e musiche dal vivo hanno entusiasmato tutti presenti rimasti stupefatti dalla bellezza dei luoghi visitati e che siamo certi porteranno con loro un ricordo indelebile di queste due giornate di arte e cultura. La giornata del lunedì è stata dedicata alla visita delle grotte e dei poisti più belli dell'arcipelago e all'isola di San Nicola con una guida doc, la tremitese arch. Matilde Carducci che nei minimi dettagli ha raccontato la storia di queste favolose isole circondate da un mare cristallino che non hanno nulla da invidiare a località di vacanze più famose. A ricordo di questa X edizione a tutti i poeti è stato fatto dono di un bellissimo gagliardetto appositamente realizzato per l'occasione. Un ringraziamento va a Giovanni Paduano che, oltre ad aver messo a disposizione il service per le due giornate di permanenza alle Tremiti, si è esibito in esileranti barzellette per la gioia di tutti i presenti. Presidente della Sede: Oscar De Lena e-mail tel. 0875.704886 e-mail [email protected] SEDE LOCALE AREA PAESI DELL’ETNA-BELPASSO LA TESTA DI ADE , STORIA DI UN RECUPERO A CURA DELL’ARCHEOLOGA SERENA RAFFIOTTA Il Presidente dell’Archeoclub d’Italia, Area Paesi dell’Etna, consigliere nazionale ed Ispettore onorario per la tutela dei BB.CC.AA del territorio di Belpasso, Maria Rosa Vitaliti, nei locali del museo multimediale “ Fondazione Carri di Santa Lucia Mechanè , ha aperto l’anno socile 20162017 con l’archeologa , Serena Raffiotta che supportata da diaporama ha spiegato al numeroso pubblico presente “il ritorno del Dio Greco degli inferi a Morgantina”. “ Con una rogatoria internazionale avviata nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Enna, a parlare è l’archeologa Serena Raffiotta, supportata eccellentemente dalla collaborazione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Nucleo di Palermo oltre che dalla disponibilità del Consolato Italiano a Los Angeles e dei vertici del J.P. Getty Museum di Los Angeles, si è finalmente conclusa con il rientro dagli USA il 29 Gennaio 2016 la vicenda della testa di Ade, prezioso reperto archeologico di epoca greca di cui finalmente è possibile ricostruire passo dopo passo la travagliata storia dalla scoperta al rimpatrio. La testa fu trafugata tra il 1977 e il 1978 dal sito di Morgantina, nel cuore della Sicilia, che in quegli anni – parallelamente alle ricerche ufficiali avviate sin dal 1955 – diveniva bersaglio degli scavatori di frodo, autori purtroppo di alcune tra i più sensazionali ritrovamenti nel sito come la coppia di statue degli acroliti, il tesoro di argenti e la colossale statua della dea. Confluita immediatamente nel mercato antiquario, la testa fu acquistata dal magnate americano Maurice Tempelsman e nel 1985 – per il tramite dell’antiquario londinese Robin Symes – acquisita dal J.P. Getty Museum, divenendo uno dei pezzi più prestigiosi della collezione di antichità del museo per via dell’ottimo stato di conservazione dell’originaria policromia (di colore rosso mattone sono i capelli mentre di un vivace azzurro è la barba) e della particolare tecnica di esecuzione. In terracotta modellata a mano e rifinita a stecca, con i riccioli di barba e capelli lavorati uno per uno, la testa apparteneva ad una statua di culto (o busto) di dimensioni naturali databile intorno al IV secolo a.C., raffigurante il dio greco degli Inferi Ade, venerato a Morgantina insieme a Demetra e Persefone. Il culto della triade divina aveva sede in un grande santuario extraurbano nella contrada San Francesco Bisconti, messo in luce casualmente nel 1977 a seguito di scavi clandestini: i ripetuti colpi di piccone dei tombaroli sconvolsero una serie di depositi votivi, riducendo in frantumi terrecotte figurate e protomi, busti e statue di grandi dimensioni, vasellame miniaturistico, tutti manufatti riconducibili alla sfera del sacro. L’allora competente Soprintendenza per i Beni Culturali di Agrigento, intervenuta immediatamente a raccogliere i cocci abbandonati dagli scavatori di frodo, avviò nel 1979 la prima di una serie di intense campagne di scavo protrattesi fino ad anni recenti, grazie alle quali oggi abbiamo del santuario una buona seppur parziale conoscenza che consente di considerarlo il luogo di culto architettonicamente più articolato e monumentale di Morgantina. Il sospetto della provenienza della testa maschile da Morgantina è scaturito recentemente dal confronto del reperto nella collezione Getty con un piccolo frammento di ricciolo azzurro appartenente alla barba del dio, custodito da decenni nei depositi del museo archeologico di Aidone. Abbandonato sul terreno dai tombaroli all’epoca del trafugamento della testa tra il 1977 e il 1978 e immediatamente recuperato dai custodi del sito, nel 2007 il ricciolo fu pubblicato da Serena Raffiotta, archeologa e studiosa di Morgantina, socio del Club per l’Unesco di Enna, nel libro “Terrecotte figurate dal santuario di San Francesco Bisconti a Morgantina”. Successivamente, grazie all’intuizione dell’archeologa palermitana Maria Lucia Ferruzza, che in passato aveva studiato la testa al Getty Museum e che – una volta conosciuto lo studio della Raffiotta – ha immediatamente confrontato il ricciolo azzurro con la barba del dio, sono nati i primi sospetti circa la possibile provenienza da Morgantina del reperto. A seguito dell’esito positivo della comparazione diretta tra i reperti, nel 2013 la potente istituzione museale californiana ha annunciato al mondo la volontà di restituire definitivamente la testa di Ade al legittimo luogo di appartenenza, Morgantina, mostrando con questo gesto il radicale cambio di rotta nella politica di acquisizioni e gestione della propria collezione di antichità. La storia della restituzione di Ade, fatta di casualità e coincidenze, rappresenta una grande significativa vittoria della ricerca archeologica e della legalità. INVITO A conclusione del felice esito dell’iter per la intitolazione, da parte dell’ Unesco, del Palazzo Bufali “Monumento messaggero di una cultura di Pace”, la Fondazione “Margherita Bufali” e l’Archeoclub Belpasso, sono lieti di invitarLa alla cerimonia di scopertura di un’ artistica targa in pietra lavica ceramizzata, opera del maestro Barbaro Messina, che avvverrà il prossimo 22 ottobre 2016 alle ore 10.00, alla presenza di Autorità, Istituzioni, Scuole e Cittadinanza. Presidente della Sede: Maria Rosa Vitaliti – cell. 334.6260311 e-mail [email protected] SEDE LOCALE GELA GELA DA SCOPRIRE TRA ARTE E SPETTACOLARITA’ Lo spettacolare avvenimento svoltosi il 7ottobre, in notturna e in modo caratteristico, ha unito ancora una volta la Sede di Gela e il locale Museo Regionale diretto dall’arch. Ennio Turco, nel loro intento di promuovere la conoscenza dei valori artistici e archeologici presenti nel territorio. L’apertura notturna del Museo e della vicina area archeologica ha permesso una visita d’eccezione attraverso un percorso illuminato da lampade e faretti e articolato all’interno degli scavi archeologici dell’acropoli e del centro abitativo (VI-IV sec. a.C.). La luminosa scenografia è stata arricchita da copie artigianali di reperti d’arredo e di vasellame presenti nelle vetrine del Museo, tipo maschere, oscilla, anforette e piccole sculture. Inoltre, per l’intera serata sono state proiettate le immagini degli scavi e dei diversi reperti ritrovati in questi ultimi anni. La descrizione degli antichi manufatti da parte delle guide volontarie della Sede di Gela (Angelo Mondo, Enrico Toscano, Giancarlo Picchioni, Nuccio Mulè, Giorgia Turco e Giusy Chiavetta) ha permesso lo svolgimento dell’avvenimento destando l’ammirazione dei circa 900 visitatori convenuti. Gradito ospite è stato un gruppo di soci dell’Archeoclub di Aidone-Morgantina. Proseguono così gli avvenimenti, tra arte e spettacolarità, della Sede locale dell’Archeoclub d’Italia che, in questa occasione, in unione con il Museo Regionale di Gela, riesce a avvicinare la cittadinanza ai valori dei beni culturali utilizzando l’emozione dello scoprire Gela sotto una luce diversa con la volontà di evidenziare e di trasmettere: IL VALORE DELLA CULTURA VERSO IL BENE CULTURALE. LA STORIA DI GELA PER UNA SERA FA SPETTACOLO: GLI OCCHI DELLA MEMORIA, DAI PRIMI DELL'8OO AD OGGI ln occasione della ricorrenza della festa di Maria 5S. d'Alemanna, Patrona di Gela, l'Archeoclub d'ltalia Sede di Gela, ha realizzato per i giorni 13 e 14 settembre un evento meno convenzionale sviluppato con "originali" immaginiciclopiche proiettate sull'antica facciata della Chiesa Madre. Le foto d'epoca, tra cui molte inedite, nella retrospettiva dell'ultimo secolo, appartenenti alla collezione del prof. Nuccio Mulè, cultore di storia patria locale, sono apparse ancor più luminose scorrendo sulla storica architettura della Cattedrale. Queste meravigliose e storiche immagini, che hanno interessato la storia di Gela, sono scorse, accompagnate dalle note del sottofondo musicale, come le pagine di un libro mentre il commento dello stesso prof, Mulè le scortava suscitando viva emozione ai convenuti, L'avvenimento patrocinato, senza contributo economico, dal Comune di Gela e come in un sogno la strada di sera è tornata a far rivivere l'atmosfera di un tempo facendo spettacolo. ll successo dell'evento è stato sottolineato dai numerosi cittadini presenti nelle due serate (circa 400). E' intenzione di questa Sede continuare in tal modo a interessare e presentare i prossimi eventi in modo variegato e fantasioso, utilizzando l'aspetto spettacolare per promuovere i beni culturali del nostro territorio. CON LA CULTURA FAREMO SPETTACOLO E CON LO SPETTACOLARE FAREMO CULTURA. Presidente della Sede: Francesco Russello, cell.330.591111, e-mail [email protected] LA RETE ARCHEOCLUB D’ITALIA Per il collegamento a tutte le attività facenti capo alle Sedi locali aderenti, vedi: http://www.archeoclubitalia.org Archeoclub d’Italia onlus - Piazza Amba Alagi 18, 00199 Roma Tel. 06.44202250 – fax 06. 23328898 e-mail [email protected] sito web www.archeoclubitalia.org