Chiamatemi per nome

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Chiamatemi per nome
“CHIAMATEMI PER NOME”
Intervento di lotta allo stigma nella salute mentale
La legislazione nazionale e locale sulla salute mentale si impernia su
quattro grandi concetti: la cura, la riabilitazione, la prevenzione e la
promozione della salute. Nell’implementazione di tali concetti
bisogna però registrare dei notevoli ritardi soprattutto per ciò che
concerne la prevenzione e la promozione della salute. Infatti, se dal
lato della cura e della riabilitazione molti passi sono stati fatti,
soprattutto in alcune regioni più virtuose, l’approccio preventivo e
promozionale nei riguardi del disturbo psichico risulta limitato a
pochi, meritevoli, interventi, solitamente messi in campo attraverso
progetti di durata limitata. Gli interventi di cura e riabilitazione
hanno evidenze immediate e danno risposte concrete al cittadino
bisognoso, mentre la prevenzione e la promozione abbisognano di
molto più tempo per dare i propri frutti, per tali ragioni le decisioni
politiche ed organizzative hanno sempre, legittimamente,
privilegiato la risposta immediata a bisogni gia esistenti di cura e
riabilitazione rispetto all’investimento ed ai risultati, sicuramente
più fruttuosi ma dilatati nel tempo, di prevenzione e promozione.
Nel tentativo di modificare queste tendenze, il Centro di salute
mentale (CSM) di Bastia-Assisi sta lavorando da qualche anno per
creare una strategia articolata che orienti il proprio intervento non
solo verso la cura e la riabilitazione ma anche in senso preventivo e
promozionale. Diversi sono i progetti promossi in tal senso: gli
sportelli informativi nelle scuole, i progetti di coinvolgimento degli
studenti nelle attività dei servizi territoriali e altri.
La gran parte degli interventi preventivi e promozionali hanno come
destinatari e protagonisti i giovani. In età giovanile emergono i
primi sintomi di disagio, ed è fondamentale in un’azione preventiva,
riuscire a cogliere ed a raccogliere questi primi segnali. I giovani
sono, inoltre, più accessibili, e costituiscono il gruppo sociale
maggiormente in grado di influenzare gli atteggiamenti delle
generazioni future.
Lavorare con i giovani vuol dire principalmente lavorare nella
scuola. La scuola è uno degli ambienti fondamentali della vita
giovanile, luogo di apprendimento, di esperienze e di
socializzazione. A scuola i ragazzi passano una larga parte della del
loro tempo, e molte delle figure più significative fanno parte del
mondo scolastico. La scuola è il luogo dove possono essere poste le
premesse per costruire una nuova cultura della salute mentale.
Il progetto che sta partendo in questi giorni denominato
“CHIAMATEMI PER NOME” e che di seguito presentiamo, è orientato
alla promozione della salute mentale. Più specificamente
l’intervento è mirato alla riduzione dello stigma intorno alla malattia
psichica, stigma che rappresenta un ostacolo culturale per
l’affermazione concreta di una buona psichiatria di comunità.
Lo stigma è quel comportamento di emarginazione e di isolamento,
singolo o collettivo che viene messo in atto verso i malati di mente,
i disabili in genere o anche i tossicodipendenti. Vivere allo stesso
tempo i problemi legati alla malattia e quelli conseguenti allo
stigma e al pregiudizio porta la persona malata a non accettarsi, a
sviluppare poca autostima e scarsa fiducia in sé, negli altri e nella
vita.
La discriminazione rende più difficile l’accesso tempestivo alle cure
per le persone che soffrono di disturbi mentali, induce le famiglie a
chiudersi in se stesse, induce il contesto sociale ad atteggiamenti e
comportamenti di chiusura come negare l’affitto di una casa, offrire
opportunità di lavoro o di amicizia. Rappresenta un vero ostacolo
all’azione quotidiana dei servizi territoriali di salute mentale.
Con il progetto “CHIAMATEMI PER NOME” si intende proporre uno
spazio di conoscenza, riflessione, discussione sul significato dello
stigma e dell’esclusione sociale nei confronti della malattia mentale.
Il progetto, promosso dal CSM insieme alla cooperativa ASAD,
soggetto gestore di servizi territoriali di salute mentale, vede come
destinatari gli studenti delle classi quarte dell’istituto superiore
Liceo Classico Properzio di Assisi. Da sottolineare è la grande
disponibilità e collaborazione dell’istituto scolastico rispetto a questo
genere di interventi.
Il progetto è articolato in tre filoni principali: incontri d’aula;
ricerche da parte degli studenti; momenti di conoscenza diretta dei
servizi di salute mentale.
Gli incontri d’aula previsti sono quattro e si concluderanno nel
febbraio 2008. Negli incontri sono previsti gli interventi di psichiatri
(Giampaolo Bottaccioli responsabile CSM Bastia Umbra - Ponte San
Giovanni, Carlo Amato CSM di Bastia Umbra), sociologi (Giampiero
Fiorillo, DSM Roma III) operatori della salute mentale (Iacopo
Falchi infermiere CSM Città di Castello, operatori della cooperativa
ASAD), che tratteranno i temi della legislazione nazionale e locale
sulla salute mentale, dell’organizzazione dei servizi territoriali, del
pregiudizio nei confronti del malato psichico anche nel rapporto con
i mezzi di comunicazione di massa e del teatro come terapia e
riabilitazione.
Le ricerche degli studenti, periodo novembre 2007 - aprile 2008,
riguarderanno lo sviluppo dei servizi di salute mentale nel territorio
di Assisi-Bastia ed il rapporto tra malattia psichica e mass media.
I momenti di conoscenza diretta, periodo gennaio 2008 - aprile
2008, si articoleranno in visite degli studenti presso i servizi
territoriali di salute mentale e nella loro partecipazione ad alcune
attività specifiche.
Il progetto si concluderà con un iniziativa pubblica presso il teatro
Metastasio di Assisi (maggio 2008) nella quale verranno riportati i
risultati dell’intervento, i prodotti di ricerca degli studenti e verrà
messo in scena uno spettacolo teatrale ad opera della compagnia
del Centro diurno psichiatrico di Umbertide, da anni impegnato
nell’attività di teatro come terapia e riabilitazione.
Dunque “chiamatemi per nome” intende creare una discussione
intorno alla salute mentale che possa modificare le conoscenze e gli
atteggiamenti dei partecipanti, ma vuole anche essere un ulteriore
strumento per favorire la diffusione di una cultura preventiva e
promozionale che pervada sempre più gli attori sociali, siano essi
scuole, associazioni ed istituzioni. A tal fine sono stati coinvolti nel
progetto anche i comuni di Assisi e di Bastia Umbra che hanno già
manifestato l’intenzione di dare il loro patrocinio.
Demetrio Catillo
Coordinamento progettuale
“Chiamatemi per nome”
CSM Bastia Umbra – Coop Sociale Asad
Anna Castellini
Assistente sociale
CSM Bastia Umbra
Azienda USL2