Componenti - Erboristeria La Spiga e Il Girasole

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Componenti - Erboristeria La Spiga e Il Girasole
Erboristeria La Spiga e Il Girasole
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Funzionamento
Quando l'utilizzatore inala attraverso il filtro, il flusso d'aria viene individuato da un sensore
presente nella batteria che cosi viene attivata. Questa una volta attivata alimenta il vaporizzatore
(cartomizzatore) che riscalda la soluzione liquida, contenuta in una cartuccia presente nel "filtro" o
in un apposito serbatoio, denominato "Tank", che provvede a inumidire un avvolgimento ad
archetto presente sulla sommità del cartomizzatore stesso. Il vapore generato viene cosi inalato
dall'utilizzatore, che ne trarrà la sensazione anche visiva di fumare una sigaretta di tabacco.
Affinché questa sensazione sia quanto più verosimile, durante l'inalazione si accende un led di
colore rosso scuro posto all'altra estremità del dispositivo, simulando cosi anche il tipico colore
rosso della combustione di una tradizionale sigaretta.
Componenti
Una sigaretta elettronica smontata:
A. LED per simulare la combustione
B. Batteria
C. Atomizzatore
D. Cartuccia.
Nonostante le sigarette elettroniche presentino spesso forme differenti, hanno generalmente gli
stessi componenti:
un filtro contenente una cartuccia
un vaporizzatore (cartomizzatore)
una batteria ricaricabile
un circuito elettronico interno
Filtro e cartuccia
Il filtro è costituito da materiale plastico ipoallergenico e al suo interno contiene la cartuccia
contenente la soluzione di glicole propilenico, glicerolo e nicotina.
Il filtro può essere riutilizzato sostituendo la cartuccia presente al suo interno con una cartuccia
nuova oppure ricaricando manualmente la stessa tramite il liquido (eliquido o e-liquid) per sigaretta
elettronica. Oppure si utilizza un serbatoio denominato "Tank" che funge da "filtro" e che può
essere ricaricato più volte.
Il liquido può essere acquistato premiscelato con aromi a scelta e nicotina in concentrazione
variabile o eventualmente assente.
Si possono anche acquistare separatamente i componenti base (glicole propilenico, glicerolo,
soluzione con nicotina e aromi) da miscelare in concentrazioni variabili in base al proprio gusto e
alla propria esigenza di nicotina. Esistono delle regole empiriche che i venditori usano per
selezionare la percentuale di nicotina da inserire nel liquido. Queste regole si basano sul numero di
sigarette tradizionali fumate precedentemente dal fumatore. La scelta di una percentuale bassa di
nicotina produce nel fumatore il desiderio di continuare a fumare le sigarette tradizionali.
L'effetto fumo della sospensione è prodotto principalmente dal glicerolo e dal glicole propilenico.
L'effetto "hit", il classico colpo in gola che si avverte con le sigarette al tabacco, può essere
riprodotto sia da questi due soli componenti, ma in modo blando, sia dalla nicotina aggiunta alla
soluzione, e tanto più avvertibile quanta più nicotina viene aggiunta. O anche dall'aggiunta di
particolari liquidi composti da aromi alimentari opportunamente miscelati per ottenere
un'emulazione di quest'effetto, con il vantaggio che quest'ultimi sono privi di nicotina pur
rimanendo piuttosto efficaci.
Vaporizzatore nebulizzatore (cartomizzatore)
Il componente principale della sigaretta elettronica è costituito dal vaporizzatore o cartomizzatore.
Questo riscalda il liquido contenuto nella cartuccia, o nel serbatoio (Tank), creando una sospensione
gassosa che trasporta le sostanze del liquido, lasciandole quasi inalterate grazie all'assenza di
combustione.
Batteria ed elettronica
Una sigaretta elettronica collegata a un ricarica batterie USB.
La maggior parte delle sigarette elettroniche utilizza una batteria ricaricabile agli ioni di litio per
fornire energia al vaporizzatore.
Al suo interno è presente un sensore meccanico che rileva la differenza di pressione che si verifica
durante l'aspirazione da parte del fumatore. Questo sensore agisce da interruttore che attiva
elettricamente la batteria e gli permette di fornire energia al vaporizzatore per il suo funzionamento.
Esiste anche la versione manuale della batteria che non dispone di sensore interno, ma di un piccolo
tasto esterno che permette di attivarla manualmente al momento dell'aspirazione o qualche istante
prima se si desidera un fumo più denso per un maggior appagamento.
Le batterie sono disponibili in differenti tensioni e la densità del vapore prodotto è direttamente
proporzionale alla tensione elettrica della stessa. Esistono infatti modelli di sigaretta elettronica
denominati BB o Big Battery forniti con batterie di tensione maggiore(da 3,7 V in su). Questo
permette alla batteria di erogare maggiore potenza al vaporizzatore che produce quindi un fumo
ancora più denso e appagante. Grazie a queste batterie maggiorate è quindi possibile ottenere un
maggior colpo in gola a parità di concentrazione di nicotina rispetto ai modelli normali di sigaretta
elettronica.
Un'alternativa alle batterie è rappresentata dalle prese di tipo usb-pass che permettono di collegare il
vaporizzatore direttamente a una presa USB di un computer o di alcune automobili, utilizzando la
tensione di 5 V delle prese USB e utilizzando una potenza che si colloca in una posizione medioalta della scala delle potenze erogate dalle batterie per sigaretta elettronica che arrivano a circa 7 V
e oltre nei modelli di BB più potenti.
Questa alternativa inoltre permette di non consumare le batterie che, anche se facilmente
ricaricabili, hanno comunque un loro ciclo di vita tipico di tutte le batterie ricaricabili e che è di
circa 4-5 mesi o più in base all'utilizzo.
La durata della batteria dipende da molteplici fattori, quali il tipo, la grandezza, la frequenza di
utilizzo e l'ambiente operativo.
Sono disponibili diversi tipi di caricabatterie, tramite la comune presa di corrente a 220 V, oppure
caricabatterie USB o da auto.
Alcune aziende forniscono il caricabatterie integrato in un pacchetto del tutto simile a quello delle
sigarette tradizionali, rendendo il prodotto più compatto e trasportabile.
La batteria è generalmente il componente principale in termini di peso e dimensioni.
Alcune presentano circuiti elettronici in grado di spegnere dopo un determinato intervallo di tempo
il vaporizzatore elettronico per prevenire un surriscaldamento generale.
La maggior parte di esse inoltre presenta un LED alla sommità della sigaretta per simulare il rosso
della combustione di una normale sigaretta.
Ultimamente vengono prodotte batterie con LED di altri colori diversi dal rosso, probabilmente per
evitare problemi nei locali pubblici dove una sigaretta elettronica con un LED rosso potrebbe essere
scambiata per una sigaretta tradizionale suscitando proteste da parte dei non fumatori.
Contenuto della cartuccia
La soluzione contenuta nella cartuccia all'interno del filtro può presentare o meno nicotina al suo
interno. Questa soluzione è disponibile in una varietà di differenti sapori e concentrazioni di
nicotina. La concentrazione di nicotina nei liquidi varia tipicamente da alta a media, bassa e assente.
Alcuni sapori tendono a somigliare vagamente a quelli dei tabacchi utilizzati nelle sigarette e alcuni
di questi tentano di imitare perfino specifici marchi di sigarette, anche se a tutt'oggi con risultati non
del tutto apprezzati dagli ex grandi fumatori.
Sul mercato sono inoltre disponibili liquidi con aromi alimentari che riproducono una ampia gamma
di gusti, come fragola, menta, vaniglia, liquirizia, caffè, cognac, sigaro/pipa ecc.
In ogni caso, data la regolamentazione scarsamente uniformata a livello mondiale sulla produzione
di questo genere di liquidi, è consigliata un minimo di cautela nell'acquisto, nonché di attenzione
sulla loro provenienza, operazione sempre consigliabile per ogni prodotto ad uso umano
acquistabile
Salute
Le informazioni qui riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate.
Questa voce ha solo scopo illustrativo e non sostituisce il parere di un medico: leggi le
avvertenze.
Al momento, vista la relativamente recente affermazione sul mercato di questo prodotto, non
esistono grossi studi sulla tossicità o meno derivante dall'inalazione delle sostanza contenute nelle
sigarette elettroniche, in prevalenza vapore acqueo, e per quanto riguarda la tossicità di sostanze
chimiche presenti, Glicol dietilenico[1](usato anche come addittivo alimentare con la sigla E1520),
le nitrosammine e ovviamente la nicotina (contenuta anche nelle sigarette tradizionali). Non
essendo contenuti, nei vapori emessi, residui di combustione come catrame, benzene e idrocarburi
policiclici aromatici, i rischi per la salute, soprattutto quelli derivanti da patologie oncologiche, sono
evidentemente minori. I dubbi sulla sicurezza di questi prodotti derivano dalla presenza o meno di
nicotina. Tale sostanza pur non essendo cancerogena è nota per essere causa di una forte dipendenza
psichica nella maggior parte dei soggetti esposti. In alcuni studi si è discusso un suo possibile ruolo
nella genesi di patologie oncologiche quando associata ai composti cancerogeni della combustione,
stabilendo comunque in modo conclusivo, coerentemente con studi precedenti negli animali da
laboratorio, che la nicotina non è un cancerogeno, co-cancerogeno, promotore tumorale, o inibitore
della cancerogenesi NNK.[2].
Le sigarette elettroniche vengono vendute come un'alternativa al fumo di tabacco, poiché i
componenti cancerogeni presenti nel fumo tradizionale sono assenti. Altro target di mercato è
rappresentato dai soggetti che hanno intenzione di smettere di fumare (questo anche grazie al fatto
che è possibile controllare la dose di nicotina somministrata e scalarla nel tempo, analogamente a
come si fa con i cerotti transdermici o con altri presidi progettati ad Hoc dall'industria
farmaceutica). Tuttavia l'Organizzazione mondiale della Sanità nel Novembre del 2010 ha
dichiarato che non esistono al momento studi sull'efficacia di tale misura, e raccomanda di
organizzare ulteriori studi di approfondimento sull'argomento [3].
Nel febbraio 2010 il Ministero della Sanità italiano, con nota protocollata DGPREV 0006710-P11/02/2010, relativa all'etichettatura di preparati contenenti nicotina e sostanze pericolose (riportate
nelle direttive 2001/95/CE e 1999/45/CE, adottate con Dlg 52/97) in base ai criteri richiesti dal DM
del 28 aprile 1997 e suoi aggiornamenti ha chiesto a tutti i produttori di sigarette elettroniche di
evidenziare su tutti i prodotti, la concentrazione di nicotina e, in caso di presenza, di apporre i
necessari simboli di tossicità. È stato inoltre richiesto di evidenziare la frase "Tenere lontano dalla
portata dei bambini" su tutti i prodotti posti in vendita. L'Istituto Superiore di Sanità ha inoltre
affermato che non esistono dati sufficienti per escludere effetti dannosi per la salute[4].
La LIAF, Lega Italiana Anti Fumo, in collaborazione con l Università di Catania, ha intrapreso nel
2010 uno studio sulle sigarette elettroniche. I risultati fin ora ottenuti sono positivi[5], infatti le
sigarette elettroniche non risultano tossiche, inoltre i dati preliminari degli studi attualmente in
corso dimostrano che sono un valido aiuto per diminuire il numero di sigarette e per chi vuole
smettere di fumare.[6]
L'uso delle sigarette elettroniche ha permesso di diminuire sostanzialmente il consumo di sigarette
tradizionali senza causare effetti collaterali significativi nei fumatori che non hanno intenzione di
smettere [7]
* Tratto da Wikipedia