Relazione di risposta alle integrazioni richieste
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Relazione di risposta alle integrazioni richieste
Anas SpA Società con Socio Unico Cap. Soc. € 2.269.892.000,00 – Iscr. R.E.A. 1024951 – P.IVA 02133681003 – C.F. 80208450587 Sede legale: Via Monzambano, 10 – 00185 Roma – Tel. 06 44461 - Fax 06 4456224 Sede Compartimentale: V.le dei Mille,36 - 50131 Firenze - Tel. 055.56401 - Fax. 055.573497 Compartimento della Viabilità per la Toscana PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA PREMESSA Con riferimento alla procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 48 della LR 10/2010 relativa al progetto preliminare dello Svincolo di San Casciano Nord sul raccordo Autostradale Siena-Firenze, con nota prot. n° CI.008 Cat.06 Cas. del 26/06/2015, la Città Metropolitana di Firenze chiedeva all’ANAS alcune integrazioni documentali al fine di “rendere possibile la complessiva valutazione del progetto”. Le pagine che seguono costituiscono la relazione di risposta alle specifiche integrazioni richieste. Essa è corredata dei seguenti documenti: - Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste - Valutazione previsionale di impatto acustico (Tav. V00SG00MOARE01A) - Valutazione dei flussi di traffico (Tav. V00SG00GENRE01A) - Planimetria di cantierizzazione (Tav. V00CA00CANLF01A) - Layout di Cantiere (Tav. V00CA00CANLF02A) - Planimetria con indicazione delle aree di sterro e di riporto (Tav. V00PS00CMSLF01A) - Planimetria con ubicazione dei tombini sui corsi d’acqua minori (Tav. V00TM00IDRPL01A) - Relazione Piano di Utilizzo (Tav. V00SV00GEORE02A) - Rapporti di prova analisi chimiche e di laboratorio (Tav. V00SV00GEORE03A) - Planimetria indagini geognostiche e ambientali (Tav. V00SV00GEOPU02A) - Risultati delle indagini geologiche e geotecniche allegati al Progetto Preliminare, costituiti dai seguenti elaborati: o Relazione Gologica-NTC 2008 (Tav. V00SV00GEORE01A) o Planimetria indagini geognostiche (Tav. V00SV00GEOPU01A) o Sezioni geologico-tecniche - Sezioni Tomografiche – Indagine Sismica (Tav. V00SV00GEOSG01A) o Sezioni geologico-tecniche (Tav. V00SV00GEOSG02A) I paragrafi che seguono sono organizzati secondo l’ordine sequenziale dei quesiti posti nella nota prot. n° CI.008 Cat.06 Cas. del 26/06/2015 della Città Metropolitana di Firenze. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 1 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA 1. Si chiede di chiarire la modalità realizzativa e la profondità degli scavi per la realizzazione delle fondazioni, al fine di evitare eventuali fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e/o sotterranee, valutando per queste ultime il possibile impatto delle attività di cantiere con il livello dell’acquifero superficiale e con le sue variazioni nei periodi di morbida e di magra Come si evince dell’elaborato V00M0ARCDT24 “Indicazioni delle opere d’arte minori: schemi tipologici muri di sostegno” le opere di sbancamento di maggiore consistenza avverranno nella zona di monte situato nel settore orientale. Tale area è caratterizzata dall’affioramento dei ciottolami poligenici dotati di permeabilità media per porosità, seguita più in profondità dalle argille con calcari palombini che, in relazione alla forte componente argillosa, possiedono una permebilità molto scarsa. Al fine di monitorare la falda idrica riscontrata durante la campagna geognostica, si è proceduto all’installazione nei sondaggi S1, S2, S4 e S5, di piezometri a tubo aperto. Il successivo monitoraggio piezometrico ha evidenziato la presenza di falda idrica alle seguenti profondità: LETTURA PIEZOMETRICA NEI PIEZOMETRI EFFETTUATA IN DATA 15 NOVEMBRE 2012 Sondaggio Profondità (in m dal p.c.) S1 7.65 m S2 3.34 m S4 3.53 m S5 0.77 m In relazione ai livelli freatici riscontrati, la progettazione è stata impostata in base all’assetto idrogeologico, tenendo conto delle plausibili interferenze degli sbancamenti necessari alla realizzazione dei muri di contenimento. Si riporta qui di seguito un estratto della Sezione 4-4’ della TAV V00VSGEOSG02 “Sezioni geologico tecniche” in cui è riportato l’assetto stratigrafico e profondità dei livelli piezometrici nel settore di monte in cui sono previsti gli sbancamenti di maggiore entità e dove si verificano plausibili interferenze con la falda idrica durante l’esecuzione degli sbancamenti necessari alla realizzazione dei muri di contenimento. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 2 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Figura 1: sezione geologica 4-4’ (cfr. tav. V00VSGEOSG02) Come desumibile dalla sezione sopra allegata durante la realizzazione dello sbancamento in tale settore è prevista l’intercettazione della falda idrica ad una profondità di 7.65 m da p.c. in prossimità del contatto tra le unità CS e C. A tergo dei muri di contenimento per un adeguata regimazione delle acque superficiali verranno eseguiti drenaggio la cui quota di imposta e caratteristiche costruttive saranno progettate con l’obbiettivo del mantenimento dell’equilibrio delle falde superficiali. Al tale fina si prevedono drenaggi costituiti da materiale di natura granulare che raggiungeranno la quota della base dei muri di contenimento il cui scopo sarà quello di intercettare le acque di infiltrazione con la loro reimmissione nel limitrofo fosso ricettore. Il dimensionamento delle opere di drenaggio verrà opportunamente eseguito in fase di progettazione definitiva ed esecutiva. Per quanto concerne la valutazione di plausibili inquinamenti si fa presente che gli sbancamenti avverranno solo tramite l’ausilio di pale ed escavatori meccanici. Per quanto concerne i pali di fondazione, in relazione alle caratteristiche di terreni si prevede la loro escavazione a secco limitando solo quando strettamente necessario l’utilizzo di fanghi bentonitici ad acqua senza l’ausilio di additivi. L’unica potenziale fonte di inquinamento è dovuto all’accidentale sversamento di olii e combustibile dei mezzi di cantiere. In virtù di ciò tutte le aree interessate (dal ricovero e dallo stazionamento di automezzi) in via cautelativa, saranno considerate soggette alla produzione di acque meteoriche potenzialmente contaminate e saranno pertanto convogliate ad una vasca di trattamento di prima pioggia opportunamente dimensionata per il volume di acqua da trattare e dotato di sistema di trattamento fisico attraverso un dissabbiatore/disoleatore di tipo statico. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 3 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA 2. Per quanto riguarda l'impianto di lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dal cantiere deve essere specificato il modo di funzionamento, la localizzazione di tale impianto su planimetria del cantiere e la gestione delle acque di lavaggio In prossimità delle uscite delle aree di cantiere saranno istallati due impianti lavaruote automatici che dovranno essere dotati di un sistema per la depurazione ed il riutilizzo totale delle acque e trattamento dei fanghi (cfr. Planimetria layout di cantiere). L’Impianto lavaruote preso in considerazione, consiste in una struttura completa di collettori ed ugelli fissi di lavaggio. L’attivazione di questo sistema avviene con fotocellule. Il mezzo d’opera, entrando nell’impianto, attiva una prima coppia di fotocellule: le pompe si accendono e pressurizzano i collettori facendo defluire l’acqua in pressione attraverso gli ugelli. Il mezzo lavato, uscendo dall’impianto, attiva una seconda coppia di fotocellule poste in uscita spegnendo le pompe di lavaggio. La velocità di passaggio del mezzo all’interno del lavaruote è naturalmente determinata dall’autista che dovrà, se necessario, eseguire delle brevi soste intermedie per permettere ai getti d’acqua di “lavorare maggiormente”. L’Impianto di lavaggio ruote mobile sarà installato sopra una platea di cemento o conglomerato bituminoso, e tipicamente sarà costituito dai seguenti elementi (cfr. Fig. 2): • Rampe di salita e discesa con una pendenza massima del 10%; • Collettori di transito e lavaggio con struttura tubolare con ugelli a ventaglio; • Pista di lavaggio studiata per agevolare l’eliminazione dei residui dai pneumatici e tale da evitare danneggiamenti ai pneumatici stessi; • Pannelli paraspruzzi; • Quadri elettrici per la gestione e il monitoraggio di tutte le funzioni operative; • Pompe per il lavaggio laterale; • Pompe per il lavaggio battistrada; • Pompe di rilancio al trattamento acque; • Trattamento acque reflue con Decantazione, Flocculazione, Chiarificazione, Estrazioni fanghi; • Vasca di trattamento per la: Dissabbiatura, Estrazione sabbie e fanghi, Disoleazione e Accumulo; • Stazione dosaggio polielettrolita; • Impianto estrazione fanghi con catenaria; • Vasca o sacconi di raccolta fanghi. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 4 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Figura 2: schema tipologico di funzionamento dell’impianto lavaruote preso a riferimento L’impianto è quindi concepito in modo da riciclare tutta l’acqua, garantendo il massimo riutilizzo dell’acqua con un minimo reintegro. (Si deve reintegrare solamente la quantità d’acqua persa con il mezzo in uscita dal lavaggio e con i fanghi smaltiti). Trattamenti reflui per il riutilizzo delle acque di lavaggio: • L’ impianto di depurazione oltre alle sabbie estrae molte impurità presenti nelle acque reflue. • Dissabbiatore e Decantatore - Le sabbie e i fanghi estratti sono inviati direttamente ad una vasca di raccolta o a un impianto di disidratazione a sacconi drenanti o alla Filtro pressa. • Possibilità di eseguire la chiarificazione completa delle acque anche quando i fanghi sono presenti in grande quantità. • in alternativa ai Decantatori, i fanghi possono essere estratti da una catenaria con palette raschiatrici in gomma. • Disidratazione dei fanghi con Ispessitore, sacchi filtranti, cassone drenante o filtropressa: la scelta del sistema di disidratazione più appropriato dipenderà dalla quantità e dalle caratteristiche dei fanghi che si potrà fare con una fase successiva di progettazione definitiva/esecutiva. Processo di depurazione per il riutilizzo delle acque di lavaggio • La tipologia delle attività svolte (scavi, demolizioni, movimentazione terre e macerie) determina la composizione dei solidi nelle acque di lavaggio. L’intensità dei lavaggi ne Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 5 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA determina la quantità. In base alla conoscenza e allo studio di questi dati, nelle successive fasi progettuali saranno opportunamente dimensionati i processi di trattamento più adatti: Dissabbiatura Disoleazione Defangazione. Chiarificazione. Rimozione metalli pesanti. Disidratazione dei fanghi. Impianti come quello descritto trovano impiego in svariati campi di applicazione, in particolare sono consigliati per • Cave, Miniere, Lavorazione Rocce • Stoccaggio e Lavorazione Carbone • Macchine da Frantumazione • Scarico Tramogge Lavorazione e Stoccaggio Minerali • Impianti di Riciclaggio • Trasformazione Inerti • Acciaierie • Discariche • Demolizioni, cantieri di bonifica • Cementifici, stabilimenti di betonaggio • Imprese edili, cantieri edili temporanei • Costruzioni Stradali - Gallerie 3. Nonostante si preveda la realizzazione di un cantiere con superficie inferiore ai 5000 m2, si ritiene comunque opportuno che siano fornite indicazioni su: - gestione delle acque meteoriche dilavanti nelle zone di parcheggio mezzi/piazzole di rifornimento/baracche/ricovero notturno dei mezzi prima del loro convogliamento verso gli impluvi naturali, al fine di limitare il trascinamento dei solidi sospesi e di aventuali idrocarburi sversati accidentalmente; - gestione delle acque meteoriche dilavanti nelle zone di stoccaggio delle terre di scavo e del materiale vegetale scoticato, in modo da evitare ristagni e da permettere attraverso dei sistemi di decantazione il trattamento delle acque per i solidi sospesi prima dell'invio agli impluvi naturali. L’area di cantiere avrà una superficie inferiore a 5.000 mq e ciò ne comporta l’esclusione dal campo di applicazione del Regolamento 46/R in materia di gestione delle acque meteoriche di dilavamento. Ciò nonostante, come richiesto, tale area avrà un apposito sistema di raccolta e smaltimento delle acque costituito da fossi di guardia che correranno lungo tutto il perimetro Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 6 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA dell’area di cantiere fino a raggiungere il punto più depresso in cui saranno ubicati due appositi impianti di trattamento prefabbricati in cui le acque meteoriche dilavanti subiranno i trattamenti di grigliatura, sedimentazione e disoleazione prima di immetterle nel compluvio naturale. Onde evitare i ristagni di acqua, tutte le aree verranno opportunamente sistemate e livellate in modo da convogliare l’acqua verso i fossi di guardia. La tavola V00CA00CANLF02A riporta il Layout del cantiere base che è stato ubicato nella zona Est, nell’area compresa tra le rampe di progetto 1 e 7. Tale area risulta attraversata da un impluvio naturale che la divide in due parti e sarà il recapito finale delle acque trattate. Le due aree di cantiere saranno ricongiunte mediante la posa di un ponticello provvisionale, che garantirà anche il normale deflusso delle acque nel fosso. Saranno ubicati due distinti impianti di trattamento: uno destinato alle aree di stoccaggio a sud del fosso e l’altro a servizio delle aree di ricovero mezzi, a nord. Un terzo impianto è previsto nell’area destinata allo stoccaggio del terreno vegetale, a nord della rotatoria di progetto R1, tra le rampe di progetto 2 e 6. 4. Relativamente al monitoraggio delle acque di falda devono essere forniti dettagli sulla localizzazione del sondaggio da attrezzare a piezometro, sugli analiti chimici e microbiologici che si intende tenere sotto controllo e sui limiti di riferimento da considerare. Si riterrebbe opportuno inserire nel monitoraggio anche gli altri sondaggi eseguiti ed effettuare su ciascuno sia il monitoraggio chimico e microbiologico ma anche il monitoraggio del livello di falda. Relativamente al monitoraggio dell’acque di falda si fa presente che in fase di progettazione preliminare si è provveduto all’installazione di n.4 piezometri a tubo aperto di cui n.2 nel settore di monte e n.2 in quello di valle. Gli stessi sono stati opportunatamente posizionati con lo scopo di non avere interferenze con le opere in progetto e permetteranno il monitoraggio piezometrico, chimico e microbiologico, per tutta la durata del cantiere. Oltre al monitoraggio dei piezometri precedentemente istallati si prevede l’istallazione di un ulteriore piezometro il cui posizionamento è riportato nella figura in appendice. Nei cinque piezometri installati si provvederà al monitoraggio piezometrico, chimico e microbiologico secondo le seguenti modalità: Ante operam: preliminarmente all’apertura del cantiere si provvederà all’esecuzione almeno sei mesi prima dell’apertura del cantiere di cicli di letture mensile piezometriche ed un mese prima dell’inizio dei lavori del prelievo di campioni di acqua in ciascun piezometro che verranno successivamente sottoposti ad analisi chimiche e batteriologiche (totale n.5 campioni) . Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 7 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA In Operam: per tutta la durata del cantiere si provvederà all’esecuzione per ciascun piezometro installato cicli di lettura mensile ed cicli di prelievo di campioni di acqua con cadenza trimestrale. Post operam: ultimati i lavori si provvederà al monitoraggio delle acque di falda con le medesime modalità della fase in operam per un periodo di almeno un anno. I campioni di acqua sotterranea prelevati durante il monitoraggio saranno sottoposti alle determinazioni analitiche di laboratorio per la ricerca dei parametri riportati nella seguente tabella, dove sono indicate anche le metodologie analitiche utilizzate: Parametri Metodi analitici pH APAT CNR IRSA 2060 Man 29 2003 Conducibilità elettrica APAT CNR IRSA 2030 Man 29 2003 Cloruri EPA 9056 A 2007 Nitrati EPA 9056 A 2007 Durezza totale APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Ossidabilità Rapporti ISTISAN 2007/31 pag.97 Nitriti APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Idrocarburi totali APAT CNR IRSA 5160A Man 29 2003 Olii e grassi animali e vegetali APAT CNR IRSA 5160A Man 29 2003 Ammoniaca APAT CNR IRSA 4030 A2 Man 29 2003 Alcalinità alla fenolftaleina APAT CNR IRSA 2010 Man 29 2003 Acidità totale APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Alcalinità totale APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Bicarbonati APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Carbonati APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Alcalini da idrossidi APAT CNR IRSA 2040 Man 29 2003 Conta Coliformi totali APAT CNR IRSA 7020 B Man 29 2003 Conta Coliformi fecali APAT CNR IRSA 7020 B Man 29 2003 Come valori limite verranno considerati quelli riportati nella sottostante tabella, facendo riferimento quando applicabili i valori riportati negli allegati del D.Lgs. 152/06: Parametri u.m. valore Riferimento normativo PH - 6.00 -8.50 non definito dalla legge valori di riferimento consigliati Durezza totale °F 15-50 non definito dalla legge valori di riferimento consigliati Conducibilità elettrica µS/cm (20°) < = 400 A1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/06 Cloruri Mg/l < 25 A1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/06 Nitrati Mg/l di NO3 <=5 A1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/06 Nitriti µg/L <=500 A1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/06 Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 8 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Ossidabilità Mg/l O2 <=5 Valore di riferimento consigliato Idrocarburi totali µg/L < 350 Tabella 2 allegato 5 D.Lgs.152/06 Benzene µg/L < 0.1 Tabella 2 allegato 5 D.Lgs.152/06 Olii e grassi animali e Mg/l < 20 non definito dalla legge valori di riferimento consigliati Ammoniaca Mg/l < 0.50 DPR 236/88 e nel D.Lgs 31/2001 Alcalinità alla fenolftaleina Mg/l - non definito dalla legge – nessun valori di riferimento Acidità totale Mg/l - non definito dalla legge – nessun valori di riferimento Alcalinità totale Mg/l - non definito dalla legge – nessun valori di riferimento Bicarbonati Mg / l (ppm) < 250 Classe 1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/99 Carbonati Mg/l - non definito dalla legge – nessun valori di riferimento Alcalini da idrossidi Mg/l - non definito dalla legge – nessun valori di vegetali riferimento Conta Coliformi totali MPN/100 ml < 50 A1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/06 Conta Coliformi fecali MPN/100 ml < 20 A1 Tabella 20 allegato 1 D.Lgs.152/06 5. Deve essere chiarito come si intende operare, in fase di cantierizzazione, per evitare o limitare al massimo, possibili interferenze delle attività di lavorazione con i corsi d’acqua minori dell’area. Il progetto prevede la realizzazione di n.13 tombini (di cui n.9 scatolari e n.4 circolari), che avranno il compito di garantire la continuità idraulica dei corsi d’acqua minori attraversati dai diversi rami dello svincolo. In fase di cantierizzazione si provvederà a realizzare per prima cosa tali opere di attraversamento in modo che sin da tale fase le interferenze con il reticolo idrografico risulteranno risolte. Ove si renderà necessario realizzare attraversamenti temporanei per specifiche esigenze di cantiere, essi si realizzeranno con la posa di tubazioni in PeaD corrugato di opportuno diametro, tale da assicurare il funzionamento dell'opera in presenza di piogge con il prescritto tempo di ritorno. Per quanto concerne l’attraversamento del fosso interno all’area del cantiere base, su di esso verrà realizzato un ponticello metallico il cui intradosso sarà rialzato rispetto alle sponde e, quindi, rispetto al piano di campagna di almeno 0.50 m, garantendo quindi il funzionamento del fosso a sezione piena con un ulteriore franco di sicurezza di almeno 0,50 m. 6. Deve essere esplicitato come si intendano eseguire le attività lavorative previste, per evitare o limitare al massimo, possibili interferenze delle attività di lavorazione con la falda acquifera, in particolare nella zona est dove la stessa si trova a profondità molto prossime al piano di campagna. Come già esplicitato nel precedente punto 1 le interferenze maggiori con la falda acquifera si verificheranno nel settore di monte nella zona ovest dove sono previsti gli sbancamenti maggiori. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 9 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Per evitare al massimo le interferenze dell’attività di lavorazione con la falda acquifera è prevista durante la fase di cantiere la realizzazione alla base degli scavi di fossi di regimazione idrica aventi lo scopo di intercettare le acque di falda e convogliarle nel limitrofo fosso ricettore. Inoltre per garantire una maggiore tutela ambientale verranno presi in operam i seguenti accorgimenti: • Gli scavi verranno eseguiti nei periodi meteorici favorevoli, evitando di lasciare questi ultimi aperti e proteggendo gli stessi tramite teli di protezione, al fine di evitare fenomeni di saturazione e di ruscellamento diffuso in caso si verificassero eventi meteorici non previsti. • Lo stoccaggio del materiale proveniente dalle operazioni di sbancamento verrà eseguito evitando l’accumulo del terreno in prossimità degli scavi aperti e ponendo sul fondo adeguati teli impermeabili di protezione in modo tale da evitare che le acque di percolazione provenienti dai materiali stoccati si infiltrino direttamente nel terreno. 7. Si chiede di esplicitare la modalità di esecuzione delle trivellazioni per i pali di fondazione profonde e degli scavi (a secco, con fluidi di perforazione, ecc..), specificando le modalità di gestione di eventuali fluidi di perforazione e del materiale di scavo. Come precedentemente accennato per i pali di fondazione delle opere d’arte, tenendo conto delle caratteristiche dei terreni , si prevede la loro escavazione a secco, limitando a solo quando strettamente necessario l’utilizzo di fanghi bentonitici ad acqua senza l’ausilio di additivi. Nel caso di utilizzo di fanghi bentonitici al fine di evitare lo spargimento nell’ambiente, verranno predisposte apposite vasche di decantazione per l’abbattimento dei materiali fini, appositamente dimensionate in relazione al volume da trattare. Una volta depurate le acque verranno reimmesse nel limitrofo fosso ricettore. Il materiale di risulta proveniente dai pali di fondazione verrà stoccato separatamente e smaltito come rifiuto. 8. Deve essere presentato il bilancio degli sterri e dei riporti nella “gestione terre”, specificando: i quantitativi di scotico (strato vegetale), i quantitativi di scavo, e i quantitativi di riporto per la realizzazione dei vari rilevati. Per quanto concerne il bilancio degli sterri e dei riporti si fa presente che a supporto della progettazione preliminare è stato redatto il Piano di Utilizzo all’interno del quale si è proceduto alla quantificazione degli sterri e riporti, la quale viene qui di seguito riproposta: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 10 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Quantificazione degli sterri e dei riporti In base a quanto riportato nella relazione tecnica generale, la realizzazione dell’infrastruttura sono previsti i seguenti di scavo e riporto, calcolate per ciascuna rampa: BILANCIO FINALE STERRI/RIPORTI (in mc) Sterro Riporto Rampa 1 9271,73 5183,57 Rampa 2 693,43 981,46 Rampa 3 711,82 15,91 Rampa 4 2786,62 4604,31 Rampa 5 1637,35 2407,34 Rampa 6 2937,77 5081,21 Rampa 7 6163,37 3351,70 Rampa B2 7254,05 2511,88 31456,14 24137,38 Totale Disavanzo 7318,76 Pertanto, in base a quanto riportato nella tabella soprastante per la realizzazione dell’infrastruttura è previsto un disavanzo di 7319,00 mc che verranno smaltite esternamente al cantiere. Materiale di scotico Nell’area di cantiere sono stati eseguito sondaggi geognostici e saggi con escavatore meccanico che hanno permesso di stimare con esattezza lo spessore del livello pedogenetico costituente lo scotico. In particolare nell’area in esame procedendo ad un’analisi degli spessori individuati nei singoli sondaggi e saggi geognostici può essere stimato uno spessore medio del livello pedogenetico pari a 0.30 m che moltiplicata per la superficie interessata dagli sbancamenti e dei riporti determina un quantitativo di materiale di scotico pari a 9.534 mc. Tale materiale verrà in parte ricollocato nelle superfici interessate dai movimenti terra e in parte utilizzato per l’attivazione pedogenetica dei rinterri delle opere d’arte. Utilizzo terre e rocce da scavo in disavanzo Gli accertamenti effettuati e le analisi eseguite nel Piano di Utilizzo permettono di escludere la presenza di contaminazioni delle terre da scavo oggetto della presente caratterizzazione. Pertanto, per i materiali di scavo in oggetto, si può prevedere l’utilizzo indifferenziato per qualsiasi tipo di destinazione d’uso. Essi quindi possono essere utilizzati per: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 11 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Utilizzo sul suolo: in ripristini e recuperi ambientali Dato che le risultanze delle indagini sui materiali non evidenziano il superamento dei limiti di concentrazione di cui alla tabella 1, colonna A, dell’Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs 152/06, essi possono essere riutilizzati sia per la destinazione d’uso industriale che residenziale, salvo diverse disposizioni per effetto di specifiche. Utilizzo sul suolo per rilevati Senza alcuna limitazione, salvo diverse disposizioni per effetto di specifiche norme regionali o situazioni specifiche particolarmente critiche. Riempimento di cave in aree a destinazione d’uso agricola Area di riempimento previste nei piani di ripristino di cave o sistemazioni morfologiche in aree agricole debitamente autorizzate. Sito di utilizzo Come riportato nel Piano di Utilizzo le terre da scavo, data la composizione granulometrica prettamente sabbioso limosa, saranno conferite alla cava Le Ville di proprietà della Agnorelli scavi s.r.l.. Gestore: AGNORELLI STRADE S.R.L. Sede: Località le Ville - 53034 COLLE DI VAL D’ELSA - Tel. 0577 929831 Trasporto Il sito di utilizzo si trova nei pressi della località Le Ville nel Comune di Colle Val d’Elsa, a circa 49 Km dal sito di produzione. 9. Dovranno essere indicate, in planimetria, le zone di prelievo delle terre e quelle di riporto, come ad esempio le zone di accumulo dello scotico, le zone di accumulo del materiale di rinterro per i rilevati (che dovrà essere separato dallo scotico), ecc.. Allegata alla presente sono stati prodotti gli elaborati V00PS00CMSLF01A (Planimetria con indicazione delle aree di sterro e di riporto) e V00CA00CANLF02A (Layout di Cantiere) nei quali sono ubicati rispettivamente le aree di prelievo delle terre e di riporto e le zone di accumulo dello scotico e del materiale di rinterro per i rilevati. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 12 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA 10. Deve inoltre essere chiaramente definito il quantitativo di materiale di risulta derivante dalle operazioni di scavo che verrà utilizzato per le sistemazioni delle aree interne al cantiere e il quantitativo dello stesso materiale che verrà portato fuori dal sito di intervento per un suo riutilizzo secondo la normativa vigente come terra e roccia da scavo o come rifiuto, specificando se sono previsti o meno accumuli temporanei Sulla base dei risultati del piano di utilizzo sinteticamente riassunto nella tabella innanzi riportata, si evidenzia che tutto il materiale scavato verrà utilizzato per le sistemazioni interne al cantiere, mentre il materiale eccedente, stimato allo stato attuale in 7318,76 mc., verrà portato fuori dal sito di intervento per un suo riutilizzo secondo la normativa vigente come terre e rocce da scavo o come rifiuto. Sono stati previsti dei siti di stoccaggio per l’accumulo temporaneo di tali materiali all’interno delle aree di cantiere così come indicato nella planimetria V00CA00CANLF02A. 11. Per gli accumuli temporanei deve essere specificato:- per quali materiali e per che quantitativi sono previsti, i tempi di accumulo provvisorio, - la destinazione definitiva di ciascun accumulo temporaneo e l'indicazione, su planimetria, dei luoghi di stoccaggio temporanei distinti per tipologia di materiale. Come riportato nella planimetria V00CA00CANLF02A – Layout di cantiere, sono stati previsti i seguenti siti di stoccaggio/accumulo: • Deposito terreno vegetale • Deposito terre e materiali proveniente dalle cave • Zona ricovero mezzi d'opera ed attrezzature • Zona di stoccaggio materiale proveniente dalle demolizioni • Deposito/Stoccaggio materiali imballati • Deposito materiale proveniente dagli scavi • Deposito rifiuti vari Tenuto conto che i normali cicli di lavorazione di un cantiere stradale normalmente prevedono il contestuale trasporto a rilevato del materiale scavato, non sono previste lunghe permanenze di tali materiali nelle aree di accumulo. In particolare queste ultime saranno utilizzate come volano per garantire il normale funzionamento del ciclo produttivo, andando a compensare eventuali asincronie tra operazioni di scavo e quelle di riporto. Pertanto si prevede in questa fase una permanenza media nel sito di stoccaggio dei materiali di 5 giorni lavorativi. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 13 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA 12. Nella Relazione illustrativa si fa riferimento ad una specifica indagine geognostica eseguita e costituita da n. 5 sondaggi a carotaggio, n. 6 prove penetrometriche dinamiche e 1 prospezione geofisica con due basi sismiche. L’indagine con i relativi risultati sarebbe illustrata in una Relazione geologica allegata al progetto ma tale Relazione geologica con tutti i dati e le localizzazioni dei punti di indagine non è presente nella documentazione fornita e nessuna valutazione può essere fatta al riguardo. Si allegano alla presente la Relazione geologica con la localizzazione dei punti di indagine ed i relativi allegati. 13. Si chiede di presentare una valutazione previsionale di impatto acustico con identificazione delle mitigazioni che sin dall'inizio dei lavori dovranno, eventualmente, essere adottate per limitare il disturbo ai ricettori presenti in zona. Con riferimento alle integrazioni richieste al fine del perfezionamento della Procedura di Verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’Art. 48 della L.R. Toscana 10/2010 relativamente al rumore, è stata effettuata la valutazione previsionale di impatto acustico comprensiva dell’identificazione delle mitigazioni che dovranno essere adottate per limitare il disturbo ai ricettori più vicini all’area di intervento, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio. Per la caratterizzazione dei livelli sonori allo stato attuale sono stati effettuati rilievi fonometrici sui ricettori più disturbati situati all’interno delle fasce di rispetto stradale e sono stati rilevati il numero e la tipologia di veicoli transitanti sul raccordo Firenze-Siena in prossimità dello svincolo di San Casciano Nord e sulle corsie di entrata e di uscita dallo svincolo stesso. Per la caratterizzazione dei livelli sonori nella situazione post operam sono stati considerati due scenari di incremento del traffico (uno più modesto e uno più significativo) e la nuova conformazione dello svincolo: i livelli risultanti sui ricettori più disturbati nello scenario più severo sono riportati nella Tabella sottostante. PERIODO DIURNO PERIODO NOTTURNO Ricettore Livello in dB(A) Limite in dB(A) Livello in dB(A) Limite in dB(A) 1 - Torricelle 63.9 70 56.4 60 2 - Colombaia 59.7 70 52.0 60 3- Casa su S.R. Cassia 66.9 70 59.3 60 4 - Montecapri 54.8 65 47.3 55 Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 14 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Come è possibile vedere, per la fase di esercizio, i livelli sono al di sotto dei limiti previsti dalla normativa vigente: tuttavia il ricettore 3 (cfr.Tav. V00SG00MOARE01A) presenta valori previsionali molto vicini al limite ed occorrerà dunque valutare, nelle successive fasi della progettazione, gli effetti di eventuali tagli parziali di vegetazione o di modificazione dell’orografia del terreno compreso tra il ricettore ed il raccordo autostradale, che possano portare a significative variazioni dei livelli previsti: nel caso emergessero incrementi di livelli oltre il limite consentito sarà opportuno prevedere, prima dell’apertura al traffico del nuovo svincolo, opportune schermature o, nell’impossibilità di conseguire valori tollerabili negli spazi esterni, occorrerà almeno assicurare un adeguato livello di protezione acustica degli spazi interni attraverso la messa in opera di infissi fonoisolanti. Per quanto riguarda la fase di cantiere le lavorazioni dovranno avvenire negli orari previsti dal regolamento Comunale delle attività rumorose: anche nel caso che le lavorazioni avvengano in deroga ai limiti, qualora esse si presentino troppo rumorose, occorrerà procedere all’installazione di barriere temporanee presso i ricettori. Le lavorazioni più rumorose non devono avere durata superiore a due-tre ore giornaliere. 14. Si richiede di valutare i flussi di traffico nell'area indotti dalla nuova progettazione. Come richiesto è stato effettuato uno studio di Valutazione dei Flussi di Traffico (Tav. V00SG00GENRE01A) che si allega alla presente. 15. Si chiede di specificare i quantitativi ed i luoghi di eventuale stoccaggio temporaneo dei materiali prodotti, ossia: terre di sbancamento (gestite come rifiuti), detriti di demolizione, materiale di scarifica. Si stima che lavorazioni di scavo/demolizione, produrranno i seguenti quantitativi di materiale: • scavo di sbancamento (asse principale e rampe) 7.500,00 mc • demolizioni strutture esistenti 590,00 mc • demolizione di sovrastruttura stradale 12.220,00 mc Nella planimetria V00CA00CANLF02A sono indicati i luoghi di stoccaggio temporaneo di tali materiali di risulta. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 15 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA 16. Per quanto riguarda i materiali prodotti, ossia: terre di sbancamento (gestite come rifiuti), detriti di demolizione, materiale di scarifica, si richiede che venga specificato se detti rifiuti verranno recuperati ai fini dell'infrastruttura stradale in progetto e in tal caso le modalità di recupero che si intende porre in atto nel caso dell'intervento. In fase preliminare si è cautelativamente previsto di smaltire tutti i materiali provenienti dagli scavi e quelli derivanti dalla demolizione delle sovrastrutture esistenti e delle opere in cls (demolizione viadotto sulla SR2 Cassia), così come elencati al punto precedente. Nella successiva fase di progettazione si procederà a vagliare il materiale rinveniente dalle demolizioni/scavi mediante test di cessione e valutare di conseguenza dettagliatamente quali potranno essere riutilizzati in cantiere e quali invece dovranno essere trattati come rifiuto. 17. Si ritiene opportuno che vengano esplicitate, con dettaglio, tutte le attività di cantierizzazione previste e l'organizzazione del cantiere stesso. Dovrà anche essere prodotta idonea cartografia di tale area in cui siano individuate, almeno, le zone di ricovero giornaliero (fine giornata) dei mezzi d'opera, le zone dei baraccamenti, la regimazione delle acque di dilavamento superficiale ed il loro trattamento, le zone di stoccaggio dei diversi materiali utilizzati per l'opera (scogliera, terre in attesa di reimpiego, scotico, ecc..). E' stata prodotta apposita planimetria della cantierizzazione suddivisa per fasi lavorative così riassumibili: • FASE 0 - Impianto cantiere base • FASE 1 - Realizzazione rampe n.4 e n.6 e rotatoria R1 (realizzata la Rampa 4 si procederà a demolire la rampa esistente di uscita dal raccordo autostradale Siena Firenze RA - 03 direzione Siena-realizzata la Rampa 6 si procederà a demolire le rampe esistente di ingresso al raccordo autostradale Siena Firenze RA - 03 direzione Firenze) • FASE 2 - Demolizione e ricostruzione viadotto sulla SR2 Cassia la realizzazione del viadotto avverrà in due fasi: o Demolizione e realizzazione del viadotto lato ovest con deviazione del traffico sulla carreggiata opposta o Demolizione e realizzazione del viadotto lato est con deviazione del traffico sulla carreggiata opposta • FASE 3 - Realizzazione rampa n.7 • FASE 4 - Realizzazione rampe n.1 e n.2 (realizzata la Rampa 1 si procederà a demolire la vecchia sede della sr2 cassia non più utilizzata) • FASE 5 - Realizzazione rotatoria R2 • FASE 6 - Realizzazione rampa n.5 (realizzata la Rampa 5 si procederà a demolire la vecchia sede della rampa di immissione sul raccordo autostradale Siena Firenze RA - 03 direzione Siena non più utilizzata) Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 16 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA • FASE 7 - Realizzazione rampa n.3 • FASE 8 - Opere di finitura e smobilizzo cantiere È stato anche redatto un elaborato grafico in cui è stato schematizzato il layout di cantiere. Nella planimetria in cui è stato riportato il layout di cantiere sono state indicate oltre alle aree destinate ai baraccamenti ed al ricovero dei mezzi di cantiere, anche le aree in cui saranno stoccati i materiali provenienti dagli scavi, dalle demolizioni, dalle cave di prestito, le zone di stoccaggio dei materiali imballati, e le aree destinate ai rifiuti vari. Per quanto riguarda lo stoccaggio del terreno vegetale, si è individuata un ulteriore area, separata dalle precedenti, a nord della realizzanda rotatoria R1 (cfr. Layout di cantiere). 18. Si chiede di esplicitare la localizzazione del sito di stoccaggio dei terreni vegetali, indicandolo anche su planimetria, e come si intenda provvedere al mantenimento delle caratteristiche fisicochimiche del materiale pedogenetico accantonato per evitare il deterioramento della frazione fertile. Tale materiale, come meglio visibile nella planimetria del Layout di Cantiere verrà adeguatamente accantonato e conservato in modo da non alterarne le caratteristiche chimico-fisiche. In particolare l’accantonamento degli strati maggiormente fertili sarà effettuato avendo cura di differenziare la porzione superficiale maggiormente dotata di sostanza organica e più in generale, di non miscelare i vari orizzonti pedologici. Il cumulo di terreno vegetale proveniente dallo scotico, sarà protetto provvedendone l’inerbimento che sarà effettuato mediante semina di un miscuglio di specie erbacee rustiche che favoriscano fissazione dell’azoto. Il materiale di scotico in fase finale di cantiere, al fine di permettere un più rapido inerbimento, verrà in parte ricollocato nelle superfici interessate dai movimenti terra e in parte utilizzato per l’attivazione pedogenetica dei rinterri delle opere d’arte. Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 17 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA APPENDICE Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 18 di 19 PROGETTO PRELIMINARE DEL RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA – FIRENZE SVINCOLO DI SAN CASCIANO NORD COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA Procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. - Relazione di risposta alle integrazioni richieste 19 di 19