hasta la victoria siempre: compagno bill arigoni, presente!
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hasta la victoria siempre: compagno bill arigoni, presente!
l’inchiostro rosso Mensile di critica sociale della Svizzera Italiana - Marzo 2010 - Anno 9 N° 3 “Nella società divisa in classi, ogni individuo vive come membro di una determinata classe e ogni pensiero porta un’impronta di classe.” Mao HASTA LA VICTORIA SIEMPRE: COMPAGNO BILL ARIGONI, PRESENTE! Il Partito Comunista, sconvolto dalla notizia della scomparsa del compagno Giuseppe Bill Arigoni, esprime ai familiari, agli amici e ai compagni del Partito Socialista il proprio sentimento di solidarietà in questo difficile momento. Bill Arigoni è stato uno strenuo difensore dei diritti dei più deboli, un compagno generoso, un antifascista conseguente, un militante sindacale di base che lottò per la dignità di tutti i lavoratori. Sempre presente sul territorio con i movimenti sociali, lascia oggi un vuoto difficile da colmare per tutta la Sinistra. In occasione del nostro ultimo Congresso (giugno 2009), Bill ci scrisse di essere orgoglioso di aver rappresentato per quasi quattro anni in parlamento il nostro Partito. In realtà sono i comunisti - chinando le proprie bandiere in sua memoria - ad essere onorati e grati per aver potuto portare avanti assieme a lui importanti battaglie per la giustizia sociale. Massimiliano Ay, segretario politico All’interno di questo numero Dopo la vittoria sulle pensioni, adesso si lanci lo “scudo sociale”! Licei cantonali vittime del dictat delle multinazionali Il prof. Domenico Losurdo arriva in Ticino il 23 marzo 2010 LE RAGIONI DEL SOCIALISMO 2 - l’inchiostro rosso “Il capitalismo ci ha permesso benessere e democrazia...” Il direttore de “L’Inchiostro rosso”, Davide Rossi, risponde a un giovane lettore del nostro giornale Cari compagni, non credete che il liberalismo sociale sia meglio del socialismo, in fondo permette la democrazia, mentre i paesi dell’est erano autoritari, se non delle vere e proprie dittature, il capitalismo con un forte intervento sociale ha invece prodotto benessere, ricchezza, lo stesso ipod non sarebbe stato possible nei paesi dell’Est. Luca M. Carissimo Luca, i temi che poni sono di una tale vastità che per rispondere in maniera precisa avrei bisogno di un libro, non delle poche righe che seguono. Cerco però di chiarire per punti alcuni elementi. Credo che non sia più rinviabile, nell’analisi storiografica dedicata al Novecento di ogni orientamento culturale, da quella reazionaria a quella conservatrice, da quella progressista a quella marxista, un ambito di ricerca che oggi è solo ai primi passi qui in Europa, capace di ricollocare tutti gli avvenimenti del periodo 1945–1990, dentro una lettura onesta delle relazioni economiche planetarie. Cerco di spiegarmi con semplicità. Le ragioni profonde del maggior sviluppo nel corso di quel mezzo secolo del mondo occidentale non nascono da una presunta superiorità del sistema produttivo capitalista, ma dal fatto determinante che il mondo capitalista – e gli USA in particolare – hanno avuto un controllo neocoloniale, imperialistico, sulle materie prime di tutte quelle nazioni che ufficialmente o indirettamente non erano legate al campo socialista. Ne risulta, per fare un esempio, che era molto più facile impiantare decine di linee telefoniche in Occidente piuttosto che nel campo socialista, visto che le enormi riserve cilene erano controllate dalle multinazionali statunitensi (allora si usava il rame per i cavi, non la fibra ottica come oggi). Potremmo parlare del petrolio, prime in giro per il mondo, tra nei paesi socialisti, per quanto del grano, del caffé, del metano, l’altro inquinando e creando con gli anni certi processi si del legno, dell’uranio, … lo sfrut- mille problemi ambientali oggi fossero incancreniti, vigevano tamento quasi schiavistico delle del tutto chiari nella loro devas- criteri di partecipazione popolare ben superiori ai nostri, in cui donne e degli uomini del Sud del tante quotidianità. mondo ha permesso non solo al Lo stesso concetto di benessere con un voto deleghiamo agli potere occidentale di migliorare nel 1980 era molto diverso da eletti di governarci. Entrare nel le condizioni di vita dei propri cit- oggi. Nel 1989, quando il campo merito sarebbe lungo, sento tuttadini, ma anche di assecondare socialista ha finito di esistere, le tavia di doverti offrire l’esempio la spinta di sinistra, proveniente TV raccontavano che la moder- concreto delle due nazioni che dalle forze sindacali e politiche, nità, con i centri commerciali e le ho sopraccitato. In Libia esistono che, a partire dai diritti sociali pie- automobili per tutti, stava “final- assemblee locali che decidono namente riconosciuti nel campo mente” arrivando a est. Oggi tutti della vita del gruppi, delle cosocialista, chiedevano uguali ga- noi sappiamo che i cibi prodotti munità e delle città, il sistema ranzie in Occidente per i lavora- a “kilometro zero” sono migliori assembleare determina anche i tori. È vero, le lotte degli operai di quelli importati dall’altra parte governanti a livello nazionale e e degli studenti hanno imposto del mondo, e che viaggiare in Gheddafi è l’espressione condidei miglioramenti sociali. Ma la autobus o in treno è meglio che visa di una scelta popolare. Non base di formazione del consenso viaggiare in automobile. Ironia a caso il popolo libico apprezza è avvenuta sul dato della crescita vuole che i paesi socialisti pro- da quarant’anni la svolta rivoluzidei consumi, più ancora che at- prio questo facessero, prodotti onaria che ha dato case, scuole, traverso l’apertura dell’accesso locali, trasporti collettivi, ecc. sanità a tutti i cittadini. In Venuniversitario ai giovani. Pier Paolo Questo per dirti che, quindi, il ezuela Chavez ha vinto ripetutaPasolini attaccava pesantemente livello di benessere e di qualità mente tutte le elezioni dal 2000, la crescita dei consumi, quello della vita non è così facile da nei barrios poveri oggi ci sono che lui definiva lo sviluppo, e definire e non può essere solo case, medici e dentisti, scuole, riteneva, a ragione, che la cresci- basato sul consumo energetico la terra viene restituita ai conta, civile, sociale e culturale è tut- o il numero di televisori pro ca- tadini che la coltivano e tolta pite. Tutta la storia dello stato ai latifondisti che la lasciavano ta un’altra cosa. Sempre su questo tema ti offro sociale in Occidente, del “welfare arida. Il livello di partecipazione un altro esempio. Nel dicembre state” è figlia di questa relazione popolare è enorme, inimmagdel 1990 il FIS, Fronte di Salvezza asimmetrica e diseguale tra nazi- inabile in Svizzera o in Europa. I Islamico, assolutamente pacifico, oni della terra. Tutto questo non comitati di quartiere decidono vince le elezioni algerine, chiede è più realizzabile oggi. Non ten- del loro futuro, della loro vita e di di far pagare di più il metano che erlo presente ora, rischia di farci come migliorarla. Chavez spesso viene quasi regalato a Francia e auspicare o immaginare soluzi- parla in TV, ma non mancano i Italia e con gli utili costruire case, oni alla crisi che stiamo vivendo giornali e le televisioni che ofscuole e ospedali in Algeria. In del tutto impossibili e non real- frono opinioni contrarie e diffamano il movimento bolivariano. meno di una settimana i capi di izzabili. governo francese e italiano im- Come vedi mi sono riservato Per altro lo stesso Obama interpongono un golpe militare gui- da ultimo la domanda con la viene ripetutamente attraverso dato dal generale Zeroual, fanno quale apri la tua lettera: qui c’è la i mezzi di comunicazione, ma arrestare tutti i dirigenti del FIS, democrazia, là, più o meno, c’era la nostra solerte informazione scatenano attraverso i servizi se- la dittatura. La quasi totalità di si guarda bene dallo stabilire greti la guerra civile tra esercito tutti i mezzi di informazione han- la correlazione tra i due modi e islamisti. I capi occidentali mai no come obiettivo di convincer- di fare politica, perché Obama avrebbero accettato di pagare di ci che qui siamo democratici e resta presidente della nazione a più il metano o di farlo pagare di nel resto del mondo, un tempo i guida dell’Occidente e Chavez più ai loro cittadini, che avreb- paesi socialisti, oggi tutto il resto di una nazione che ha negato bero visto ridotto il loro tenore di del mondo, dalla Libia al Venezu- all’Occidente, dopo un secolo, vita. Notizie precise e dettagliate, ela, non lo sono. Ti consiglio di l’accesso privilegiato al petrolio che gettano un’ombra pesante leggere “La guerra infinita” di Gi- venezuelano. sullo sviluppo, quello che tu chi- ulietto Chiesa, che spiga a fondo Spero di essere stato esauriente, ami “benessere” dell’Occidente la manipolazione della comuni- perlomeno di averti fatto comsono infinte. In poche parole cazione sul tema della democra- prendere le ragioni di un dissenl’Occidente ha fondato migliori zia ed anche il saggio di Luciano so, all’origine stessa delle idee di condizioni di vita sulla depre- Canfora proprio su questo tema. questo giornale. dazione e il furto di materie Tuttavia mi permetto di dirti che LO SCUDO SOCIALE l’inchiostro rosso - 3 I comunisti: “difendere lo stato sociale per andare oltre!” La Cassa pensione non sarà toccata, ma adesso c’è una nuova priorità: difendere l’assicurazione disoccupazione dai tagli Redazione Il Partito Comunista, sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro (PSdL), ha lanciato una campagna di sensibilizzazione a favore dello stato sociale, il quale – nel contesto della crisi economica – viene sacrificato per continuare a permettere a chi sta in “alto” di restarci! Lo “scudo sociale” permetterà di difendere i diritti conquistati dai lavoratori fino ad oggi, evitando dei veri e propri “furti legali” da parte dei partiti borghesi, e rivendicare anzi nuove tutele e diritti per i più deboli. In uno slogan: “difendere lo stato sociale, per andare oltre!”. E andare oltre significa ritenere necessario, oggi più che mai, di fronte al caos del capitalismo in crisi, aprire una discussione per una prospettiva socialista del XXI secolo! pati! Insomma: ad essere colpiti sono sempre i settori più deboli della popolazione (una lotta di classe dall’alto verso il basso) mentre padronato e manager continuano a restare ai loro posti. “Come abbiamo saputo bloccare il primo attacco, occorre adesso restare compatti e contrastare il secondo attacco difendendo – soprattutto in un momento di incertezza in cui sono tagliati posti di lavoro – l’assicurazione contro la disoccupazione. Se prima si volevano colpire anzitutto gli anziani, adesso con la revisione dell’assicurazione disoccupazione (LADI), il padronato tenta di colpire i giovani. Ai giovani si chiede sempre flessibilità, ma i giovani stanno già vivendo una situazione molto più precaria socialmente di quella di chi era giovane solo qualche decennio Esito del voto sulla LPP Partire dalla vittoria sulla fa!” - ha spiegato il segretario coSi tratta di un importante risul- LPP per impedire di smantel- munista Massimiliano Ay. tato a favore di chi fa fatica a lare la LADI tirare avanti, e molti anziani si La classe padronale di questo Come reagire? trovano in questa situazione. Per Paese ha deciso di far prima Il Partito Comunista ha già aderii comunisti è una grande vitto- pagare la crisi ai pensionati, e non to da diverso tempo al Comiria: è stato infatti il PSdL ad aver ce l’ha fatta. Adesso sta già pen- tato nazionale “No allo smanteldichiarato per primo il lancio del sando di farla pagare ai disoccu- lamento della LADI” lanciato a referendum. Gli assicuratori e i banchieri volevano poter continuare a speculare con le pensioni dei lavoratori e far pagare ai pensionati la crisi economica: hanno ricevuto la risposta che si meritavano! Percentuali così alte devono indurli a stare molto attenti se vogliono evitare che il livello di scontro sociale possa aggravarsi. Per il Partito Comunista si tratta ora – garantito lo status quo da chi voleva peggiorarlo – di rimettere in discussione l’intero sistema iniquo e antisociale dei tre pilastri e favorire invece un sistema pensionistico non a capitalizzazione ma basato sulla solidarietà, una sorta di Super-AVS, come i comunisti proponevano già negli anni ‘70 con l’iniziativa per delle pensioni popolari. Berna da un movimento di disoccupati già la scorsa estate e il cui sito è www.non-dlaci.ch. “Già nella prima metà del gennaio 2010 - ha ricordato Mattia Tagliaferri, membro della segreteria del Partito - abbiamo invitato varie organizzazioni a costituire un comitato referendario in Ticino. Per il PS era però ancora prematuro muoversi, noi invece abbiamo iniziato lo stesso: abbiamo lanciato una pagina su Facebook e stiamo progettando un giornale speciale da diffondere sul territorio per sensibilizzare sulla LADI e nel contempo per spiegare come vi sia una strategia d’attacco delle classi privilegiate del nostro Paese per togliere ai lavoratori e ai ceti popolari i propri diritti sociali. Dopo la LPP e la LADI, arriverà la revisione in senso peggiorativo anche dell’AI. Insomma una guerra a tutto campo che aumenterà le disparità!”. Intanto è pure partita la fase di allestimento di un progetto di sito web trilingue di informazione per organizzare la resistenza: www.partitocomunista.ch/scudo-sociale Libertà di stampa, libertà per Hamid Masoumi Nejad Arrestato un giornalista iraniano accreditato a Roma: aveva criticato la corruzione e gli scandali del governo Berlusconi! Davide Rossi Ho conosciuto un anno fa Hamid Masoumi Nejad durante la prima grande manifestazione romana dei giorni del NoG8 nel luglio 2009. È una persona cortese, corretta, attenta, che ispira fiducia e riflette con ragionevolezza su quanto ha attraversato l’Iran in questi ultimi tre decenni. A vent’anni, nel 1979 è tra i giovani che fanno la Rivoluzione, si ribellano alla dittatura fascista dello scià Pahlavi, diventa quindi giornalista della nascente Repubblica Islamica d’Iran. Nel 1980 viene in Italia, come inviato della radio-televisione iraniana ed è tra i più apprezzati, seri e scrupolosi giornalisti accreditati presso la stampa estera italiana a Roma. I suoi figli nascono e crescono in Italia. È stato arrestato il 3 marzo 2010 con la presunta accusa di essere un agente segreto e aver contribuito all’acquisto di armi per il suo paese. Tale vicenda mi pare del tutto inverosimile. Sono convinto che sia innocente e spero possa tornare presto libero, a svolgere liberamente la sua professione di giornalista. Senza entrare nel merito delle vicende delle armi, sembra quasi che si sia voluto colpire l’Iran e la radio-televisione per la quale da trenta anni lavora in Italia. Dall’Iran si sottolinea che Hamid è vittima di un complotto ordito per vendicare alcune sue rivelazioni fatte sulla crisi economica italiana e sui casi di corruzione e scandali di Berlusconi, tesi plausibile, visto che negli stessi giorni la RAI vede annullate le trasmissioni di approfondimento per non “disturbare” la campagna elettorale del governo impegnato nelle elezioni regionali di fine marzo. Hamid, è persona gentile, cor- diale, che racconta gli avvenimenti con sobrietà e intelligenza. L’augurio è quello che possa tornare presto libero, per le strade di Roma, con la telecamera, pronto a registrare e a raccontare, nella meravigliosa lingua farsi, i fatti d’Italia e d’Europa. 4 - l’inchiostro rosso DAL TERRITORIO Fra PS e PLR un progetto lib-lab? A Losone sparisce la socialità L’Associazione “Incontro Democratico” fa discutere La Lista della Sinistra ha lanciato il referendum La fondazione dell’associazione “Incontro Democratico” fra alcuni membri del PS e dell’ala radicale del PLR, al di là delle riflessioni intellettuali potenzialmente interessanti a cui sicuramente potrà dare adito, indica – leggendo fra le righe – che gli equilibri nel centrosinistra stanno mutando. L’associazione si pone l’obiettivo di contrastare l’imbarbarimento del dibattito politico, quasi un esercizio di stile – con un vago cenno di buonismo – che rifiuta il conflitto come base di crescita dei diritti, per favorire invece la concertazione, il consociativismo, l’eterno compromesso. La socialdemocrazia, insomma, al posto di spostarsi verso le istanze operaie e di base, trovando assieme agli altri partiti progressisti una risposta combattiva per uscire da sinistra dalla pesante crisi economica attuale, ha deciso un’altra priorità, quella di trovare sinergie con la borghesia “illuminata” per discutere su ...come discutere! La socialdemocrazia passa il tempo a criticare i toni volgari del “Mattino della Domenica” e il modo scurrile di portare avanti il dibattito politico della Lega dei Ticinesi. Si china insomma sui problemi della qualità dialettica del fare politica, quasi si trattasse di un’espressione artistica d’élite. Intanto questa sinistra perde di vista il fatto che i ceti popolari che fanno fatica ad arrivare a fine mese, che affrontano sulla loro pelle la disoccupazione, la precarietà sul posto di lavoro, i problemi per ottenere delle borse di studio, ecc. ottengono risposte – per quanto discutibili esse siano – proprio dalla destra populista e pseudo-sociale. C’è un’ampia fetta di popolazione che ha altre preoccupazioni che non i dibattiti politici: e un’ampia fetta della sinistra ufficiale cosa fa? discute filosoficamente sul “bon ton” nella politica! Ma se il livello della discussione e della cultura politica in questi anni si è abbassato – e lungi da me il volerlo mettere in dubbio – non è forse a causa dell’individualismo, del personalismo e della collusione con l’affarismo privato in politica venutisi a creare in questa società che anche il PS ha in gran parte accettato? Forse, però, “Incontro Democratico” è qualcosa di più: potrebbe essere il preludio – anche se oggi viene da tutti negato con forza, quasi con troppa insistenza – di un Partito Democratico all’italiana o all’americana (ipotesi peraltro già paventata due anni fa), interclassista, liberale-radicale nella sostanza e sociale nella facciata, che di fatto perderà di vista ogni ipotesi di alternativa anti-capitalista e socialista della realtà. Dall’altra parte il prevedibile contrattacco di “Idea Liberale”, che spinge il PLR a intraprendere passi analoghi a destra, può essere interpretato nella medesima maniera. Qualora la crisi che stiamo vivendo passerà dal livello economico al livello politicoistituzionale (e una crisi sistemica come l’attuale è prevedibile che lo faccia!), un tale soggetto politico sarebbe una soluzione interessante per la piccola e media borghesia nazionale, purtroppo non per i lavoratori. Il consiglio comunale di Losone alle prese con problemi di bilancio ha deciso di ridurre a zero la socialità comunale. Nel momento di tirare la cinghia la classe politica borhese vuole far passare alla cassa solamente le famiglie non benestanti. Durante l’ultima seduta del legislativo locale sono state tagliate, infatti, la complementare comunale, il sussidio all’alloggio e l’aiuto alle cure dentarie. Si salva soltanto il regolamento sui pasti a domicilio. La Lista della Sinistra, nella quale si è presentato anche il Partito Comunista, si è risolutamente opposta e ha lanciato il referendum. Il sindaco Bianda, durante un incontro pubblico del Partito Liberale Radicale losonese il 21 gennaio 2010, ha ammesso però che i problemi finanziari del comune non sono comparsi da soli, sono al contrario dovuti agli sgravi fiscali ai ricchi messi in atto in passato seguendo le consegne del neo-liberismo imperante a livello cantonale e gli “insegnamenti” di Marina Masoni e complici. Lo slogna “meno tasse più entrate” è stato quindi fallimentare e solo la sinistra lo aveva a suo tempo contrastato. Massimiliano Ay, segretario politico del Partito Comunista Mattia Tagliaferri, consigliere comunale comunista Ora, però, a pagare questi errori non sarà né Masoni né Bianda, né nessun altro esponenti di alto rango della società, ma la cittadinanza che già fatica a tirare la fine del mese. Ma gli errori non sono solo da ricercare nella politica cantonale, anche a Losone il Municipio ha fatto scelte chiare schierandosi a favore della classe borghese e contro gli interessi della maggioranza della popolazione: quando i conti chiudevano in positivo si è voluto infatti ridurre il moltiplicatore d’imposta fino al 65%, facendo inoltre ammortamenti straordinari e rinuciando a costruire riserve, che avrebbero oggi evitato questi pesanti tagli alle persone più in difficoltà. Certo, la crisi economica globale ha il suo peso, ma i vertici politici losonesi non la possono utilizzare come scusa: la responsabilità politica di scelte sbagliate dettate dall’avidità è chiara anche a livello locale e queste persone devono essere bloccate da un movimento di resistenza popolare che oggi si deve sviluppare attraverso i referendum lanciati dal Partito Comunista, dal Partito Socialista e dagli Indipendenti che sono uniti sotto il cappello della Lista della Sinistra. PETIZIONE PER LA PALESTINA Che la Svizzera si impegni a bloccare i crimini sionisti Cliccando sul sito http://www.mamillacampaign.org potete firmare velocemente una petizione per chiedere alla Svizzera, in nome della Quarta Convenzione di Ginevra, di bloccare la distruzione da parte di Israele del cimitero mussulmano di Gerusalemme, per costruire il museo della “Tolleranza”, trovate anche immagini e video. Al sito www.gazafreedommarch. ch/apppel potete invece firmare per togliere il blocco della striscia di Gaza. CRITICI BISCOSSA E CAROBBIO ERRATA CORRIGE Reazioni critiche anche all’interno del PS sulle mosse dei vertici Articolo: “Difendere il verde di Bellinzona” - Nr. 2 / 2010 Non solo Savoia dei Verdi ritiene che Incontro democratico sia “a metà tra un gruppo di auto aiuto e un rotary club d’essay”, anche nel PS stesso i dubbi non mancano. Werner Carobbio ha affermato: “bisogna essere chiari nelle posizioni e concentrarsi sulle scelte che interessano il partito”. Anna Biscossa, presidente del PS prima di Bertoli, ha invece criticano il fatto che a far parte del sodalizio siano presidente, vice e capogruppo del PS. Sull’ultimo numero del giornale è stata riportata una notizia imprecisa, circa il referendum ecologista contro la pianificazione del quartiere Pratocarasso di Bellinzona. I rappresentanti socialisti nella Commissione Piano regolatore, contrariamente a quanto riportato, non hanno firmato la relazione favorevole alla nuova pianificazione, essi hanno però rinunciato a una relazione di minoranza. Ce ne scusiamo. l’inchiostro rosso - 5 DIRITTI CIVILI A RISCHIO IN MEMORIA di un compagno Aborto: un ritorno al passato? Bill Arigoni, tenace e sincero Un’iniziativa vuole limitare il diritto a interrompere la gravidanza Il ricordo del presidente del Partito Svizzero del Lavoro La notizia del lancio di un’iniziativa federale anti-abortista ha sicuramente fatto trasalire molte donne e in particolare coloro che si sono battute durante lunghi anni per il riconoscimento del diritto all’aborto terapeutico. E quello che più lascia increduli, soprattutto le persone politicamente ingenue, è il fatto che le promotrici sono soprattutto donne, donne di destra naturalmente. Bill era un compagno sincero, tenace, a volte brusco. Non era un diplomatico, quando non era d’accordo te lo diceva, diretto, anche a muso duro. Era un indipendente nel vero senso della parola, lontano dai compromessi o peggio dagli intrighi di partiti nei quali non avrebbe potuto resistere a lungo. Non per questo era un impaziente. La sua pazienza frammista alla sua tenacia la adoperava tutta per portare avanti le cause a cui ci teneva e per le quali era disposto a spendere tutte le sue energie. Era un individualista che lottava più di altri e meglio di altri per la comunità, in favore dei più deboli, degli sfruttati, degli emigranti, degli asilanti, dei lavoratori in generale. Aveva il grande pregio di sapersi indignare di fronte ai soprusi e contro le doppiezze. Non ha mai esitato un istante a buttarsi nelle battaglie anche le più difficili, a sostenere cause disperate. Era un comunista senza tessera. Aveva accettato di presentarsi sulla nostra lista per il Granconsiglio, da indipendente naturalmente. Durante la legislatura subentrò ad Anna Maria Nava, unica nostra rappresentante dopo la defezione dell’altra nostra deputata che pochi mesi dopo le elezioni aveva cambiato casacca ed era passata al PSA/PSU. Ero allora segretario del PdL e fui contento e grato a Bill per il lavoro puntuale e preciso svolto per il nostro partito. Era un onore per noi essere rappresentati da un operaio come lui, che sapeva tener testa ad avvocati e avvocaticchi di cui era ed è ancora zeppo il Gran Consiglio. Non per questo tutto filava liscio con il compagno Bill, Spesso, e purtroppo a ragione, criticava l’immobilismo del partito, la sua scarsa collaborazione con il Gran Consigliere, la sua assenza su problemi importanti. Si lamentava di essere lasciato solo. Erano momenti difficili. Alcune defezioni importanti avevano indebolito il partito e dimezzato la sua capacità politica operativa. Nel 1991 fu proposto come indipendente vicino al PdL sulla lista “L’Alternativa” che raggruppava anche il Partito Socialista dei Lavoratori (PSL, scomparso poco dopo)). Purtroppo per noi, per Bill e per la sinistra alternativa la lista ottenne un solo seggio con Pino Sergi che l’anno seguente confluiva nel nuovo partito socialista, il PS, nato dalla fusione del PSA/PSU e del PST, lasciandoci così privi di rappresentanti in Gran Consiglio. In seguito le nostre strade si sono adagio adagio allontanate. Bill riuscì poi a rientrare in Gran Consiglio eletto sulla lista de PS, sempre come indipendente, sempre come compagno scomodo, dando sempre del filo da torcere a chi cercava di passare l’acqua bassa di fronte a certe scelte o a certi problemi. Per questo ha continuato ad essere apprezzato e stimato da tutti noi. La notizia dell’incidente mi ha colto come un fulmine a Cuba(ore 4 del mattino per via del fuso orario). Un giornalista voleva un mio commento. Ho farfugliato alcune frasi sconnesse, sotto choc per la tragica perdita di un compagno, di un amico. Nell’estate del 1989 avevo organizzato un viaggio a Cuba per i lettori del nostro settimanale di allora, “il lavoratorre”. Bill, assieme a Elena e un’altra ventina di persone avevano visitato l’isola della “Revolution” e ne erano tornati entusiasti. Bill era anche un compagno che sapeva ridere e divertirsi. Durante il mio soggiorno a Cuba i bei ricordi di quel lontano viaggio mi sono stati d’aiuto ma nello stesso tempo mi hanno ricordato continuamente la sua scomparsa. Due anni fa si era presentato alle Officine, durante lo sciopero, con le stampelle. Scherzando gli avevo chiesto a chi aveva rotto le scatole ultimamente per essere conciato così. Aveva riso di gusto, e mi disse che sarebbe stato meglio avere una buona ragione per spiegare l’incidente, invece del banale scivolone che gli aveva lussato la caviglia. Compagno Bill, seguiremo en combate! Hasta la victoria, siempre! Sonja Crivelli L’antefatto cattolico L’anno scorso, la consigliera nazionale del PDC (il referente svizzero del partito popolare democratico ticinese) Elvira Bader aveva deposto una mozione dove chiedeva che gli aborti non venissero più rimborsati dalle casse malati; in altre parole chiedeva che ogni donna si assumesse l’onere dell’intervento. Il Consiglio federale aveva ritenuto di non entrare in materia. Per nulla sconfitta, la signora Bader ha proseguito nel suo intento ed è riuscita ad avere sostegno sufficiente alla sua proposta tanto da lanciare un’iniziativa, trovando alleate e alleati tra le fila dell’UDC, del PDC e del Partito Evangelico. E così è iniziata la raccolta delle firme per radiare dalla lista delle prestazioni della LAMal l’interruzione volontaria – e legale - della gravidanza, con il pretesto che l’aborto non è una malattia. A questo argomento ne viene aggiunto un altro, molto più pretestuoso, ossia che l’iniziativa permetterebbe di ridurre i premi delle casse malati. Secondo la Sonntagszeitung, nel 2008 sono stati praticati in Svizzera 10.800 aborti, ciò che corrisponde a 20 milioni di franchi: ossia l’1 per mille dei costi della LAMal e non è certo con questa percentuale che si riducono i premi. Tentazioni reazionarie Questo ritorno al passato può avere molte cause ma certamente vi è la lunga mano o meglio i lunghi tentacoli delle chiese nella società civile e nelle istituzioni. Lo Stato laico, libero da pregiudizi e da vincoli, lo Stato di tutte e tutti annaspa ancora faticosamente. Questo Stato non riesce a fare rispettare la distinzione tra il diritto delle donne, il diritto della famiglia, la tutela dell’infanzia. Non è uno Stato sufficientemente forte da creare e mantenere viva la cultura della difesa della donna nella scelta di diventare madre. Non è sufficientemente attento a insistere sulla prevenzione, ossia sull’educazione sessuale per le giovani donne e i giovani uomini, iniziando in modo adeguato da quando sono piccoli. E l’educazione sessuale, se pensata nella sua globalità, oltre a evitare gravidanze indesiderate diventa prevenzione all’AIDS, alla violenza e agli abusi sulle giovani e sulle donne. Ma questo ritorno al passato va letto anche nella fragilità del movimento femminista che, come sappiamo, si muove come il percorso del fiume in un terreno carsico, tra salite in superficie e ricadute in grotte ma tuttavia sempre vivo. E questa energia, se sommersa, può riemergere vigorosamente e, certamente, più forte di prima e non solo perché ha un obiettivo concreto ma perché è investita dalla consapevolezza del suo essere donna. Il pensiero della differenza, anche se taluni l’hanno criticato perché ai loro occhi appariva come chiuso in se stesso, rappresenta la cultura che porta la donna ad essere più forte nelle sue azioni, nell’espressione del suo pensiero e nella difesa dei propri diritti, senza prevaricazioni né omologazioni a comportamenti aggressivi o autoritari. Un modo di agire che le donne sapranno esprimere con convinzione e chiarezza, senza cedimenti perché sanno che le conquiste non sono mai definitive e che una cultura diversa in questo mondo occidentale è tutta da costruire. Norberto Crivelli PUNTI DI VISTA 6 - l’inchiostro rosso Visite illustri dal 22 al 24 marzo per i comunisti Il preservativo e il moralismo! Losurdo, Arzarello, Giuliani, Pettinari e Dedò saranno in Ticino per incontrare i giovani Janosch Schnider Dal 22 al 24 marzo 2010, presso il Liceo Cantonale di Belllinzona, si svolgeranno le Giornate Culturali Autogestite. Si tratta di tre giornate - conquistate con fatica grazie alle lotte rivendicative degli studenti negli anni ’90 - durante le quali i ragazzi hanno la possibilità di essere protagonisti e, stimolati dai propri interessi, di gestire ed ideare le attività, liberi dal giogo del vacuo nozionismo imperante. Il Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti (SISA), è solito presentare da diversi anni ormai svariate attività socio-culturali legate alla scuola alternativa (ossia democratica e partecipativa) al sindacalismo studentesco, alle politiche giovanili e all’antiimperialismo, quest’ultimo principio esplicito iscritto negli statuti del sindacato studentesco. Quest’anno, merito della collaborazione tra il SISA e gli studenti attivi in seno al Partito Comunista e alla Gioventù Comunista, saranno in Ticino cinque ospiti. Citiamo anzitutto il filosofo italiano Domenico Losurdo (il 23 marzo), direttore dell’Istituto di Scienze filosofiche e pedagogiche “Pasquale Salvucci” all’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” ed autore, tra l’altro, di “Controstoria del Liberalismo” e di “Stalin storia e critica di una leggenda nera”, il quale affronterà con i liceali una rilettura della storia contemporanea. Interverrà pure il neo-eletto co- ordinatore nazionale della Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani (FGCI) Flavio Arzarello (il 22 marzo) che affronterà il tema dell’essere giovani e comunisti nel XXI secolo nel caso concreto dell’Italia. Arriverà pure il Delegato Ufficiale della Korean Frienship Association (KFA) per l’Italia, ossia l’associrazione internazionale di solidarietà alla Repubblica Popolare Democratica di Corea, Flavio Pettinari (il 24 marzo) che parlerà di questo paese asiatico poco conosciuto se non per i suoi es- « “Okkio”: tassa obbligatoria sulla raccolta dei rifiuti “Finalmente il Consiglio di Stato si è fatto sentire. Per troppo tempo abbiamo denunciato la posizione illegale della citta’ di Lugano. Lugano, con Stabio che pero’ si sta mettendo in regola, ancora non ha introdotto la “tassa obbligatoria sulla raccolta dei rifiuti” che da anni, per non dire decenni ormai, tutti gli altri comuni ticinesi stanno applicando. C’e decisamente da augurarsi che le “misure piu’ appropriate per far rispettare la legge”, come scrive il Consiglio di Stato, vengano seriamente e con decisione prese qualora, scaduto il termine fissato, Lugano non avesse regolarizzato la sua posizione. Il sindaco Giudici risponde che per tale tassa bisognerebbe avere “un unico concetto a livello cantonale (e non lasciare Il Partito Comunista, per firma perimenti missilistici. Anche il padre di Carlo Giuliani, del suo segretario, invita il PPD, il ragazzo ucciso a Genova il 20 il partito della curia, a tranquillluglio 2001 in occasione delle lizzarsi e a evitare di mettere al proteste no-global contro il G8, rogo “AiutoAIDS”. Insomma, per Giuliano, ex-sindacalista CGIL, dirla con un gergo che forse non terrà una relazione al Liceo è in voga in Generazione Giovani: sull’inchiesta su queti tragici mo- “vai sciallo, zio!”. menti di repressione che restano Lanciare un preservativo di ridotte dimensioni per venire spesso ancora impuniti. L’estremismo di sinistra e il fenom- incontro alle esperienze seseno del terrorismo negli anni di suali precoci di adolescenti di piombo sarà invece il tema di 12-14 anni non può essere clasuna lezione di Maurizio Dedò, sificato come un “messaggio al giovane ricercatore, che spiegh- limite della depravazione!”, come erà anche la linea di severità nei invece ha scritto il leader del confronti dell’avventurismo es- movimento giovanile del PPD, tremista adottata dai Comunisti l’avvocato Maurizio Agustoni. Questo è puro moralismo concontro chi scelse a lotta armata. Ulteriori incontri coi relatori dito di tanta ipocrisia cattolica. seguiranno in serata (vedi calen- I comunisti credono che se vi sono giovanissimi che intendodario sull’aultima pagina). L’occasione è dunque ghiotta no avere un rapporto sessuale per alimentare il bagaglio cul- – piaccia o meno al PPD, a Santurale dei militanti della sinistra, ta Madre Chiesa o a chicchesper confrontarsi con personalità sia – sia un dovere offrire loro d’indubbia competenza e per ogni strumento per proteggersi coltivare rapporti internazionali da malattie o da gravidanze inscambiando esperienze. Non va desiderate. O pensa forse il PPD dimenticato, infatti, che la cul- di riuscire, per decreto divino, a tura, intesa in senso marxista, è vietare il sesso sotto una certa funzionale all’incremento della età? crescita civile, allo sviluppo del E’ pericoloso sostenere che progresso sociale e alla costruzi- l’educazione sessuale spetti esclusivamente alla famiglia: one della vera democrazia. negare l’importanza delle competenze psico-pedagogiche e scientifiche (cioè laiche!) di cui la scuola pubblica dispone per dei rifiuti da incenerire, raccolti nei affrontare questo tema delicato comuni con tale tassa. E’ forse poca è un gesto dogmatico e poco cosa? La grande Lugano, introdu- responsabile verso la salute pubcendo la “tassa sul sacco”, allinean- blica! L’attività sessuale nella predosi ai risultati ottenuti dai comuni adolescenza non può essere tratche l’hanno introdotta, vedrebbe tata come un tabù, al contrario ci ridursi i suoi rifiuti da incenerire di deve spingere a un maggiore diben 8.200 tonn. risparmiando cosi’ annualmente ben 2,5 mio. di fran- alogo con i nostri figli il più presto chi. E’ forse poca cosa per la grande possibile, trasmettendo loro fiduLugano in questi tempi di crisi? E se cia, trovando i metodi più adatti a chi non abita a Lugano interessas- per comunicare e insegnare loro sero poco le finanze della prima cit- come divertirsi in modo respontà del cantone, aggiungiamo che sabile. Un’esperienza sessuale se se la “tassa sul sacco” venisse intro- esiste affetto ed è protettata non dotta da Lugano e dagli altri comu- può essere – come credono i pani con la conseguente diminuzione paboys – “dannosa per lo svilupdel volume dei rifiuti da incenerire, po della personalità”! Ad essere a livello cantonale si arriverebbe a dannosa è la morbosità, la paura risparmiare costi per circa 10 mio. e l’insicurezza! l’improvvisazione ai singoli comuni)”. Non ha tutti i torti nemmeno lui. Non delegare tale incombenza ai comuni e introdurre una “tassa sul sacco” a livello cantonale è pure una nostra rivendicazione. Ci auguriamo che il Dipartimento competente si dia ora una mossa e porti a delle soluzioni praticabili, univoche, su tutto il territorio cantonale checché ne dica il “presidenteavita” della Lega Giuliano Bignasca. E’ importante una soluzione urgente anche per far uscire Lugano dalla posizione di illegalita’ in cui si trova ormai da troppo tempo. Tale situazione non fa bene a nessuno tantomeno alla democrazia. Ricordiamo che l’introduzione della “tassa sul sacco” ha portato a una riduzione media del 50% del volume di franchi annui.” (www.okkio.ch) ASCOLTARE IL DISAGIO GIOVANILE l’inchiostro rosso - 7 L’operatore di strada: prevenzione e repressione a confronto La Legislazione di Bellinzona si spacca: la maggioranza nega l’utilità di questa figura. La sinistra compatta invece a sostenerla Massimiliano Ay, consigliere comunale comunista Nella capitale cantonale la commissione della legislazione del consiglio comunale si è spaccata a metà sulla mozione presentata dal socialista Francesco Lombardo volta a isitituire un operatore sociale per affrontare il disagio giovanile. A schierarsi contro la proposta il commissario della Lega Giovanni Martignoni, che pare aver goduto della consulenza del procuratore pubblico Perugini. I commissari liberali-radicali si sono detti contrari soprattutto per una ragione finanziaria e la presidente della commissione, la giovane PPD Sara Demir si è aggiunta. Sul fronte opposto si sono trovati invece il commissario comunista della lista civica Il Noce, Massimiliano Ay, che ha presentato una relazione di minoranza a favore della mozione Lombardo, sostenuto dai commissari socialisti Antonio Ndombele e Loredana Schlegel nonché dalla prima cittadina bellinzonese Emanuela Gada Barenco (PPD). La mozione chiede di creare un posto di operatore sociale (di prossimità) all’interno dell’amministrazione comunale di Bellinzona, nonché di istituire un gruppo di riflessione e di sostegno per la promozione della salute e per la prevenzione del disagio giovanile. Il fenomeno del disagio giovanile è chiaramente non circoscrivibile alla semplice realtà cittadina. Esso al contrario è da analizzare su base regionale. Ciò non toglie che casi problematici sono verificabili anche nel tessuto urbano bellinzonese. La presenza di un tale operatore assume quindi un’importanza notevole anche nell’ottica di un processo di aggregazione comunale. E’ la prevenzione la parola chiave della mozione Lombardo: il disagio giovanile non va visto come un fatto criminoso, quanto piuttosto come una conseguenza di una situazione, sociale e anche socio-economica, nella quale l’adolescente o il post-adoles- cente si ritrova con facilità, nel contesto di disgregazione dei rapporti umani che caratterizza questa nostra società frenetica e individualista. Tali tesi non sono frutto di buonismi ideologici, ma di studi comprovati e scientifici, realizzati a livello accademico e in buona parte confermati da studi e analisi effettuati dai servizi preposti dell’autorità cantonale. E’ indubbio infatti che “l’ineguaglianza socioeconomica porta ineluttabilmente all’ineguaglianza sanitaria”, intendendo con il termine “sanitaria” un discorso ampio che riguarda il benessere psico-sociale della fascia d’età adolescenziale. Una fascia d’età, questa, spesso poco ascoltata dal mondo adulto, intenzionato più a omologare che a capire. Troppo spesso abbiamo visto formulare ipotesi dubbie di intervento: a livello cantonale c’è chi propone un riformatorio, chi va oltre e addirittura propone dei boot-camp di stampo paramilitare, chi invece ragiona solo in termini quasi moralistici di educazione e di repressione. In questo modo però non si agisce sulle cause ma solo sugli effetti, limitandoli, posticipandoli, ma certo non risolvendoli. L’operatore previsto da Lombardo, al contrario, è un primo utile strumento che va proprio nella direzione della prevenzione: si tratterebbe di una figura atta a “favorire relazioni sociali all’interno dei gruppi d’età o di interesse, contribuendo quindi al miglioramento della qualità di vita degli abitanti”. Esso va insomma a colmare un vuoto per quanto riguarda l’approccio educativo, che anticipa quello (eventualmente) repressivo. A ciò va aggiunto che un operatore sociale di prossimità potrà svolgere questo fondamentale, quanto delicato, compito con mezzi più adeguati rispetto a un poliziotto, il cui ruolo, per natura, mal si addice al relazionamento attivo con l’adolescente. Non si nega l’esistenza di strutture già operative sul territorio. Si tratta però di realtà atte alla prevenzione secondaria (ossia interventi di diagnosi precoce) e terziaria (cioè interventi riabilitativi oppure atti ad evitare aggravamenti della situazione). Parliamo insomma di servizi sociali inerenti, ad esempio, la presa a carico della persona. L’operatore sociale di prossimità proposto dal mozionante fungerebbe, invece, da punto di riferimento per una prevenzione primaria, ossia nel monitoraggio di situazioni potenzialmente esplosive e applicandosi per eliminare i fattori causali che sono all’origine di effetti non desiderati. L’operatore sociale di prossimità agirebbe quindi non come doppione, ma come complemento a quanto già svolto dalle diverse autorità con il vantaggio di intervenire a monte, individuando i primi segnali di disagio. La mozione ha inoltre il pregio di prevedere la creazione di una struttura di riflessione più ampia, che fornirebbe non solo alla Città ma all’intera regione una possibilità in più di partecipazione democratica di tutti i soggetti in campo: dall’autorità di Polizia ai professionisti dell’educazione, ai movimenti giovanili e studenteschi, a rappresentanti di enti sociali e assistenziali, che tanto fanno, nel loro attivismo (spesso volontario e privo di finalità lucrative) per contribuire a un processo di integrazione sociale e culturale dei giovani. A Bellinzona si fa sempre troppo poco per i giovani e la mancanza di strutture adeguate quale un centro giovanile è sotto gli occhi di tutti. Tuttavia va ricordato che, ad esempio, un centro giovanile agisce nel campo nella promozione della salute, un operatore di prossimità avrebbe invece la possibilità di intervenire dove i problemi si manifestano o si potrebbero manifestare. La destra pare invece non volerlo capire! 8 - l’inchiostro rosso SPUNTI DI RIFLESSIONE Il liceo delle materie ...utili al mercato Le materie scientifiche imposte anche agli studenti di curricolo umanista, per bocciare di più! Simone Romeo, sindacalista studentesco Il liceo in Ticino al momento è diviso in tre rami base, che si dividono realmente nel seconda anno: ramo economico, ramo linguistico e ramo scientifico. Il ramo linguistico varia dalla lingua scelta come “opzione specifica”, mentre quello scientifico si divide in BIC e FAM, ovvero biologia e chimica e fisica e applicazione matematica. Il problema è che concretamente questa differenza non esiste. In realtà l’unico liceo che risponde ai parametri di quanto detto è quello scientifico: gli allievi frequentano in seconda le scienze umane, esclusa l’economia, anche se con orari ridotti. Devono scegliere al minimo due lingue e al massimo una in più facoltativa e per il resto seguono molte ore di materie scientifiche come da loro desiderio. Per gli indirizzi economico e linguistico non vi è invece un reale rispetto dell’indirizzo. Nelle classi seconde gli allievi frequentano quattro ore di economia oppure quattro ore della lingua principale da loro scelta, due altre lingue, le scienze umane al pari degli studenti di curricolo scientifici e due ore di chimica, di fisica e di biologia, a cui si aggiungono i laboratori. Gli studenti di curricolo non scientifico hanno quindi da sei a dieci ore di scienze sperimentali alla settimana, mentre chi frequenta un curricolo scientifico non segue più corsi di economia, né quelli di una quarta lingua. Viene da chiedersi il perché di questa discriminazione. Purtroppo è dettata unicamente dalle leggi del mercato, perché fisici, biologi e chimici sono più “utili” all’economia privata e alle multinazionali rispetto a storici o a persone laureate nel settore delle scienze umane. Il liceo, che dall’anno scolastico 1997/’98 è diventato “unico” con l’abolizione dei precedenti tipi di maturità (che incanalavano la scelta della facoltà già durante il liceo), è nella realtà un liceo a tutti gli effetti scientifico, suddiviso però in curricoli con un po’ meno di scienze e qualche ora in più del solito di lingue o economia. Questo poi si ripercuote nell’ambiente scolastico, dove i curricoli economici e linguistici vengono considerati inferiori rispetto a quello scientifico e, addirittura, definiti spudoratamente da alcuni docenti di scienze sperimentali quali “licei di serie B”, scoraggiando di fatto gli allievi a scegliere quegli indirizzi di studio. Alle università la storia è la stessa: le facoltà scientifiche, con l’eccezione di quelle di economia e diritto, in alcuni casi sponsorizzate de istituti bancari (certamente non neutrali politicamente), godono di vari servizi. Per le scienze umane invece sono all’ordine del giorno tagli di cattedre e risparmi vari. Oltre al problema del mercato vi è anche il fatto della selezione: la riforma liceale del 1997/’98 che ha abolito i tipi di liceo ha inserito fin dalla prima classe il cosiddetto “blocco scientifico”, sapendo che materie quali fisica e chimica aiutano moltissimo ad aumentare la selezione, impedendo agli studenti, anche se portati per le materie umaniste, di proseguire gli studi. Inoltre il livello dell’insegnamento scientifico per i curricoli linguistici e umanistici è molto simile, se non uguale, a quello importato agli studenti che hanno scelto di concentrarsi sul settore scientifico sperimentale. Ciò porta a molte bocciature fra gli allievi dei curricoli non scientifici. Ripetere un anno può servire a uno studente con difficoltà a meglio rinfrancarsi in determinate materie, bocciare invece solo per le materie scientifiche uno studente che mai continuerà gli studi in quell’ambito non ha nulla di didattico, ma è solo uno strumento per scremare gente. Se poi osserviamo che il business delle lezioni private a pagamento (tollerato dal DECS che si disimpegna dall’offrire lezioni di recupero) riguarda per la stragrande maggioranza le materie scientifiche ci rendiamo conto che la selezione è anche sociale e di classe. Si tratta dunque di una scelta politica e non pedagogica affinché gli studi superiori tornino ad essere d’élite. E’ strano ma i bocciati sono sempre di più fra i figli dei lavoratori rispetto ai figli degli accademici che ricoprono posti di rilievo nella società. Il debito... ...e i rischi che comporta Carlo Marx “La gigantesca trasformazione di debito privato in debito pubblico in atto, se non è riuscita nè a ridurre l’entità complessiva del debito nè a rianimare l’economia, può porre le premesse di un’ulteriore crisi del debito: quella, appunto, del debito pubblico o, come si dice in gergo, sovrano; con uno Stato costretto a impegnare risorse che non ha e oltretutto privato dalla stessa crisi delle entrate fiscali necessarie anche solo a sostenere la normale amministrazione. A questo punto il risultato che si avrebbe - un risultato solo apparentemente paradossale - sarebbe una pesantissima crisi fiscale dello Stato, un’ulteriore drastica riduzione del suo ruolo nell’economia e il campo libero lasciato alle grandi multinazionali private.” (K. Marx, Il capitalismo e la crisi, Roma, DeriveApprodi, 2009, ristampa 2010, p. 49) LETTERE DEI LETTORI chi vuole scrivere lettere o commenti al collettivo redazionale è il benvenuto: [email protected] simone romeo e’ membro della segreteria del sindacato INDIPENDENTE degli studenti E DEGLI APPRENDISTI (sisa) www.partitocomunista.ch www.gioventucomunista.ch www.redflagtv.ch razzismo... etnico e sociale Il coraggio di osare l’inchiostro rosso - 9 Dividere i migranti è un errore! Quale etica politica dall’Italia mafiosa al Ticino partitocratico Non ci sono migranti clandestini e regolari, ma lavoratori sfruttati “Osare”, contro una moda politica, contro chi fa della politica il suo personalissimo gioco da tavolo. Eventi importanti si sono verificati in Ticino e in Italia. Analizziamoli però uno alla volta. In Italia, fa molto parlare di se la singolare protesta dei magistrati sulla politica giudiziaria del Governo Berlusconi. Magistrati togati entreranno in aula con in mano la Costituzione italiana e lasceranno l’aula quando il Ministro Alfano, a nome del Governo prenderà la parola. Un gesto questo, temerario e al tempo stesso provocatorio, con il chiaro messaggio che da parte della giustizia e dei suoi militanti in prima linea (e non mi riferisco ai ministri e ai loro sicofanti) non c’è alcuna intenzione di piegarsi alla volontà di un individuo il cui scopo è quello di porsi come “Primus super pares”. Nemmeno Ottaviano Augusto, primo Imperatore di Roma, ha osato tanto, almeno in maniera così esplicita. E in puro stile mussoliniano, il fascino della potenza imperiale ancora insidia chi è ai vertici dello Stato, cercando ad ogni costo di svuotare di contenuto i principi di cui si basa una Repubblica per creare il proprio regime personale. E non mi riferisco solo all’Italia, l’intento è palese anche da parte di un’oligarchia nel nostro paese. La Costituzione, di qualunque paese, è la difesa impenetrabile che impedisce al singolo di porsi sopra lo Stato e sopra i suoi cittadini, ma tutte le mura crollano, di fronte ad assedi tenaci e prolungati. È l’alba di una nuova epoca incerta, dove alcuni successi del governo italiano servono solo come appannaggio al popolo per liquidare quel poco di libertà che ancora rimane. I “magistrati rossi” così amabilmente chiamati dal futuro Re d’Italia, hanno fatto fronte unito. Per loro la vita non cambierebbe con il processo breve, anzi, questi processi “sommari” eliminerebbero una parte consistente della bu- Mentre molte persone vivono in essi di fondo e lo stesso avversaspaventose condizioni nel terzo rio di classe, il padronato, contro e quarto mondo, devastato da cui unire le forze per migliorare e fame, malattie, mancanza di ac- progredire tutti insieme. 3) la requa potabile, di servizi sanitari e sponsabilità delle migrazioni di mentre l’1% della popolazione massa è dell’imperialismo (commondiale si spartisce il 40% della preso quello dell’oligarchica firicchezza del pianeta e le 50 per- nanziaria svizzera) che sfrutta e sone più ricche del mondo gua- fomenta conflitti nei paesi povedagnano più di 416 milioni di ri per depredarne le ricchezze e persone messe assieme; a volta tenerli sottomessi; e perciò per anche a sinistra si sentono fare far cessare questo fenomeno sodiscorsi dove si distinguono fra ciale occorre lottare per sconfigbuoni e cattivi chi viene a bus- gere e sradicare l’imperialismo sare alle nostre frontiere. dal mondo. Come militanti di sinistra e co- Non esistono prove che munisti occorre fare chiarezza: la l’immigrazione clandestina è posizione sul fenomeno migrato- provocata dal capitale stesso, rio deve essere, oggi più che mai mentre è vero che il padronato con questa crisi, inequivocabile: approfitta dei migranti, in partila causa delle attuali migrazioni colare quelli “sans papiers” perdai paesi più poveri ché più facilmente “Una persona del globo verso i ricattabili e schiapaesi più ricchi è di sinistra deve vizzabili, come seruna conseguenza batoio di manodopstare attento a delle spaventose era a basso costo, e disuguaglianze cre- non prestare il fomentando anche ate dal colonialismo la rivalità e l’odio fianco all’ine dall’imperialismo. razziale con gli altri fluenza xeno- lavoratori svizzeri In questo senso i comunisti sono conper dividerne l’unità foba!” trari a chiudere le anche sul piano sinfrontiere dei paesi imperialistici dacale e dominarle meglio. occidentali ai migranti e si bat- Una “alternativa” a queste potono per l’assoluta parità di diritti sizioni non c’è per una persona di tutti gli abitanti di questi paesi. di sinistra, che deve stare attento Per i comunisti il razzismo è in- a non prestare il fianco alla subsopportabile e inammissibile alla dola influenza delle idee xenopari del fascismo e valgono sem- fobe e di chiusura che stanno pre nella nostra azione tre princi- ormai impestando tutto il Paese. pi cardine: 1) l’internazionalismo, Nessuno è vaccinato contro il saldamente alla base dei rapporti virus del razzismo: anche Mustra i popoli dei paesi imperialistici solini, quando era ancora die quelli dei paesi sfruttati. In par- rettore dell’”Avanti!”, organo ticolare i primi devono rifiutare di del Partito Socialista Italiano, si farsi strumento di questo sfrut- richiamava al marxismo, ma tamento e oppressione nelle poi sappiamo com’è finita: una mani dei propri governi xenofo- volta abbracciato il nazionalisbi, imperialisti e purtroppo nuo- mo reazionario, che è l’opposto vamente anche “interventisti” e dell’internazionalismo rivoluziguerrafondai. 2) la solidarietà di onario, il passo verso il fascismo classe deve essere alla base dei è stato breve per il futuro duce. E rapporti tra lavoratori autoctoni col fascismo sono venuti inevitae lavoratori immigrati, che da bilmente anche le leggi razziali e un punto di vista non miope ed le deportazioni. individualista ma lungimirante e collettivo hanno gli stessi inter- Roberto De Tullio rocrazia alleggerendo il carico di lavoro lasciando comunque immutati i loro stipendi. Cosa ci guadagnano quindi gli esecutori di giustizia a contrastare il Governo? Hanno visto prima di tutti il pericolo dell’attuale Esecutivo e la sua maniacale ossessione di controllare ogni aspetto della vita pubblica di tutti i cittadini e non, appoggiato da una Lega Nord dittatoriale nella forma e nei modi. Affermo quindi con tutta tranquillità che la protesta dei magistrati rimarrà incisa nella storia contemporanea, come esempio di opposizione politica da parte di una fascia istituzionale consapevole che un nuovo fascismo è vicinissimo ad essere istituito. Stavolta però, non ci sarà nessuna Armata Rossa a liberare il popolo dalla tirannia come in passato. In Ticino invece, un evento importante, per taluni già nel dimenticatoio, è stato il messaggio lanciato dalla Gioventù Comunista nella manifestazione del 23 gennaio contro il tentativo da parte della destra eversiva borghese di istituire un proprio fascismo razzista, incoraggiando una continua e incessante “guerra civile tra poveri”. Revisione della LADI, smantellamento dello stato sociale, amnistie fiscali ai ceti con redditi elevati, politiche nazionaliste e isolazioniste, con conseguenze disastrose per la coesione sociale, sono tutti sintomi di una cancrena che sta ammorbando il nostro paese, solo per compiacere l’incontenibile libido dominandi (passione per il potere) di una classe politica nepotista decisa a calpestare il più basilare diritto umano per raggiungere il proprio scopo, e non è il benessere biologico, psico-sociale, culturale e pure spirituale dei suoi abitanti. Il coraggio della GC e di chi l’ha sostenuta è la prova, che esiste ancora gente che crede in una società armoniosa, dove la condivisione, la tutela del più debole sono principi di cui essere orgogliosi. Redazione COSTUMI E VALORI 10 - l’inchiostro rosso Sesso e droga? Le feste “DurexGold” fanno discutere Intervista a un giovane frequentatore di queste feste per le quali ha svolto anche la funzione di P.R. Rodolfo Pulino non é frequentato solo da giovani ticinesi ma anche da giovani da tutta italia? A Lugano come pr sono riuscito a portare al massimo 20 italiani su 400 e passa entrate. Quanti anni hai? Quasi 17 Di dove sei? Provincia di Como Sei un frequentatore abituale del Durex Gold? A Milano vado sempre e quando riesco anche a Bologna, Torino, Genova e pure in Svizzera! Per cominciare, che cosa é il Durex Gold? E’ un evento aperto a tutti gli alternativi d’italia e anche oltre i confini italiani. E’ nato a Milano circa 2 anni fa e poi ha iniziato a diffondersi per l’Italia perché farlo solo a milano ogni sabato rendeva poco. In cosa consiste? Nel passare un semplice pomeriggio tra persone dello stesso stile come in una discoteca normale e inoltre avere la possibilità di fare tante amicizie certe volte conosciute in rete. E’ proprio in internet che ho conosciuto personalmente amici fantastici con cui condivido una vita speciale! In questi giorni il durex gold in Ticino ha fatto parlare molto di se per via del suo annullamento e per via di un intervista rilasciata da un genitore preoccupato per una serie di circonstanze legate ad atteggiamenti sessuali, alla droga e all’alcool. Cosa c’é di vero in tutto questo? Sesso proprio zero, posso assicurare che c’erano le persone addette ai controlli in ogni area, area letto del pascià, bagni maschili e femminili, al bancone e all’area fumatori. Droga ancora meno perché svuotavano gli zaini all’entrata. Mentre per gli alcoolici, giravano ma solo ai maggiorenni, difatti io non ho potuto toccare alcool e ho preso la cocacola. Quindi il Durex delle persone e dei giovani incapaci magari poi di stringere amicizie aldifuori di Internet? Penso che internet oltre ad essere una realtà virtuale in certi aspetti (quelli positivi) può aiutare Che età hanno in media i fre- nelle relazioni, personalmente quentatori? parlando io grazie ad internet Dai 16 in su, poi c’è qualche ec- sono diventato un ragazzo più cezione di 15 anni. estroverso, più convinto delle cose che faccio e i modi con cui Perché si é creato tutto ques- agisco, e mi ha fatto scoprire la to pregiudizio nei confronti passione per il pc che prima dedel durex. Sapresti trovare testavo! internet non è soltanto una spiegazione? una porta verso il “maligno” ma è Perchè la gente è ignorante, si un’opportunità da cogliere! ferma difronte a semplici scatti! Io ho un padre che non accetta Peró sembra che il collante il fatto che io porti i capelli un ora sia semplicemente il propò lunghetti perché proviene prio stile, la propria immagda una fase di vita completa- ine, il proprio profilo sul web, mente differente dal mondo di e non piú ad esempio la muoggi e questa loro psicologia sica, come avveniva in movinon possiamo cambiarla, bisog- menti giovanili stile il punk na sempre scendere a compro- o il metal. Noti questa differmessi. Una mamma puó anche enza? preoccuparsi per un ciuffo che Si decisamente adesso il 90% copre l’occhio o per vestiti poco dei giovani sono chiamati bimbi adeguati... ma rendersi ridicola min**ia perchè non si segue piú davanti alla tv non è l’ideale per ciò che si sente davvero ma è educare un figlio. tutta questione di moda del momento. Che ne so oggi house, I tuoi genitori sanno che vai a domani truzzi e così via..Mentre queste feste? per il fatto di conciarsi in modo Ovviamente. Sanno anche che indecoroso penso sia proprio ho fatto il p.r. a Lugano e dopo perché si desidera avere magaverlo fatto han saputo che sono giore visibilità che li fa sentire stato a Torino e Bologna nel peri- piú importanti in una finta vita odo di maggio e luglio. quella virtuale. Ti dicono qualcosa in merito? Nulla, mi fanno sempre le solite raccomandazioni. Stai attento, non bere (se lo fai non bere troppo), ricorda la carta di identità e torna in orario. Ho sempre rispettato queste “regole” e sono ancora qui vivo e felice di frequentare un tale evento. Probabilmente internet ha rivoluzionato i modi di pensare, di agire e di relazionarsi dei piú giovani. Questo non é facile da comprendere, tuttavia non credi che questo dana Lugano, neggi le capacità relazionali in questo mondo mirano ad un futuro da pazza rock star e quindi si pensa che conciandosi in tal modo si possa sfondare nel mondo dello spettacolo. Quindi pensi sia un semplice passaggio dell’adolescenza, che prima o poi maturerà e che quindi non ci sia nessun campanello d’allarme da sopravalutare? Non c’é il rischio che internet possa creare dei mostri? Internet crea dei mostri quando un ragazzo viene pressato dai propri genitori. Ultima domanda provocatoria. Ho chiesto a dei giovani non frequentatori del Durex, che cosa fosse. E la risposta in genere é stata: “Il Durex é un ritrovo per emo depressi con difficoltà relazionali ma soprattutto un ritrovo di gay, bisex e lesbiche.” Cosa rispondi? Lo frequento e non sono mai stato e non sono un depresso e questo dovrebbe bastare. Poi è vero ci sono dei bisessuali degli omosessuali o lesbiche ma non c’é niente di male e anzi conosco bisex che vanno anche in altre discoteche di tutt’altro genere. Poi dipende a che genere di ragazzi tu l’abbia chiesto..se a me chiedi cosa penso di una discoteca truzza, ti risponderei che è un evento di ragazzi senza cerE non trovi che sia un’aspetto vello. negativo questo? Si penso sia negativo per il fatto Vuoi dire un’ ultima cosa? che la gente non sappia crearsi Innanzitutto non penso ci sarà prima di tutto uno stile di vita piú un durex in svizzera e per personale e che invece per loro questo voglio “ringraziare” le ruoti tutto attorno a falsi idoli mamme oche giulive che si son da imitare..ma nonostante tutto fatte tanti problemi. Tutti i pr si credo che ci siam passati tutti! sono sollevati dal loro incarico Chi non aveva degli idoli da imi- quindi i durex resteranno eventi tare non le considero persone solo italiani e così sarà per semcon un infanzia normale. pre perchè io come tutti i giovani voglio vivere la mia vita e non la Quindi sei anche tu critico su vita programmata dei miei genibuona parte dei frequenta- tori. tori del Durex? Beh direi proprio di si e poi tutti ESERCITO IN CRISI DI IDENTITÀ l’inchiostro rosso - 11 Verso l’abolizione dell’obbligo di leva in Svizzera! A rifiutare la scuola reclute anche dirigenti e militanti del Partito Comunista, in molti preferiscono il servizio civile Redazione Dopo l’impegno contro l’acquisto di nuovi aerei da combattimento, il Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE) può ora concentrarsi su un altro tema che scuote dal profondo le istituzioni: abolire il servizio militare obbligatorio! Il giovane socialista Patrick Angele, segretario del GSsE, così si esprime: “il ministro della difesa Maurer e i partiti borghesi attraverso il dibattito artificiale sul servizio civile vogliono evitare di affrontare il tema vero!”. Il GSsE ha deciso così di mettere sul tavolo il problema reale, cioè appunto l’obbligatorietà di finire sotto le armi. Per il consigliere nazionale ecologista Josef Lang è chiaro: “il servizio militare obbligatorio si trova in una crisi profonda, la più grave da quanto è stata introdotta le leva”! Non è infatti un mistero che i giovani svizzeri non vedono il senso del servizio in grigioverde, lo testimoniano le altissime richieste di poter accedere al servizio civile sostitutivo e l’alto numero di esenzioni mediche, vere o di comodo. Massimiliano Ay, oggi segretario del Partito Comunista, ma per anni animatore del SISA, il sindacato studentesco, ricorda: “il SISA ha un suo consultorio sui problemi militari fin dalla fondazione: la scuola reclute è contro l’autodeterminazione giovanile per la quale lottiamo nelle scuole!”. Lo stesso Ay è un obiettore: “nel 2001 ho fatto qualche giorno di naja a Friborgo ma alla fine mi sono rifiutato di obbedire e ho rischiato il tribunale! Da allora mi sono dedicato ad aiutare quasi un centinaio di studenti ad abbandonare le caserme anzitempo. Non ho mai ragionato in termini di legalità, ma solo e soltanto di legittimità!”. Continua il segretario comunista: “lavorare dall’interno dell’esercito è fuori discussione: la prima cosa che mi hanno insegnato a scuola reclute era che l’esercito svizzero non serviva più unicamente a difendere l’indipendenza nazionale, ho così capito che restandoci sarei stato complice del neo-colonialismo rossocrociato!”. Il dato di fatto è che i coscritti scappano dall’esercito da anni in modo massiccio e l’emorragia non si ferma: ormai solo il 45% di una classe di leva compie completamente il suo addestramento, meno della metà. “Altro che esercito di popolo! Il popolo non ha niente da dire nell’esercito! La sinistra tradizionale deve evolversi da queste concezioni ipocrite tipiche di altre epoche!” afferma Vinko Bilusic dell’associazione “No Army”. Patrick Angele dal canto suo ha criticato il fatto che gli ufficiali, per evitare che le reclute chiedano di prestare servizio civile, optano per far dichiarare inabili i coscritti insicuri, così che ad essi sia impossibile accedere al servizio civile, ma siano obbligati a prestare protezione civile e pagare la tassa militare. Con lo stralcio dell’articolo 59 della Costituzione federale il GSsE vuole invece eliminare l’obbligo di partecipare alla vita militare e quindi aprire la strada a nuove alternative in ambito civile e iniziare una riduzione drastica delle truppe: la Svizzera è oggi uno dei paesi con la più alta densità di militari attivi rispetto alla popolazione. Stando ai sondaggi una simile iniziativa avrebbe non poche chances di vittoria: il 44% della popolazione pare infatti concorde nel creare un servizio militare facoltativo. Degrado culturale o bisogno di spazi? opinioni a confronto Cosa ne pensate del caso “DurexGold”? L’Inchiostro Rosso lo ha chiesto a tre militanti comunisti attivi nel milieu giovanile Redazione Una mamma con il volto coperto, intervistata in TV, ha lanciato l’allarme sulle feste pomeridiane per minorenni DurexGold. Secondo la donna si tratterebbe di feste sconce, dove girerebbe droga a quantità industriali e dove minorenni, addirittura bambini di 10 anni, consumerebbero atti sessuali fra coetanei in vasche da bagno. L’inchiesta è in corso, da parte degli organizzatori sono già giunte precise smentite e anche dall’intervista che abbiamo realizzato alla pagina precedente pare che la situazione non sia così drammatica come i media hanno voluto dipingerla. Per Rodolfo Pulino, attivo sul fronte dell’intrattenimento musicale giovanile, tuttavia “non si può sempre passare da un estremo all’altro. O non c’è niente per i giovani oppure ci sono feste a base di alcool, droga e sesso per minori di 16 anni”! “Quello di questi festini appare come uno dei tanti segnali di degrado a cui si sta riducendo la nostra società consumistica” - afferma Janosch Schnider, coordinatore del SISA, il sindacato degli studenti - tuttavia “l’approccio precoce al sesso non è nulla di particolarmente grave se sostenuto da una consona educazione. Noi con il SISA la risposta l’abbiamo da tempo: è palese che si tratta di atteggiamenti e di fenomeni indotti dalla quasi totale mancanza di spazi, per cui i giovani accantonati vengono fuorviati da tentazioni spesso non spontanee, bensì inculcate da troppo tempo nelle nostre teste”. Il segretario del Partito Comunista Massimiliano Ay, dopo aver criticato l’allarmismo di “certi genitori bigotti” incapaci di ascoltare gli adolescenti, ha affermato: “se esiste una buona educazione preventiva a scuola e in famiglia, e se alle feste ci sono le garanzie per evitare abusi sessuali e spaccio di stupefacenti, non vedo perché dei rapporti sessuali consenzienti fra coetanei anche prima dei 16 anni va- dano percepiti negativamente”. In merito ai divieti, continua Ay, “stiamo attenti: il proibizionismo non serve a molto e induce a spostare l’eventuale problema in un luogo meno visibile e controllabile, conferendogli per di più un carattere morboso”. Molti di questi “problemi” sono in realtà una degenerazione di una società consumistica in cui ai giovani vengono tolti punti di riferimento chiari e ideali. Ciò si risolve non solo creando spazi di autorganizzazione ma soprattutto responsabilizzando i preadolescenti. Il sesso e tutti i temi ad esso connessi, in una società emancipata, andrebbero affrontati senza problemi (senza bisogno né di parlarne di nascosto, né di parlarne in modo volgare). Se persistono invece dei tabù il ragazzo è spinto a fare inizialmente tutto di nascosto, più tardi passa al ribellismo, alla stravaganza, alla ricerca del proibito (e qui può rientrare anche l’illegalità) ed è questo il dato pericoloso. IMPRESSUM “l’Inchiostro rosso”- pubblicazione mensile di critica sociale edita dal Partito Comunista (PC), sezione del Canton Ticino del Partito Svizzero del Lavoro (PSdL). Abbonamento annuo: Fr. 25.-Sostenitore: Fr. 50.-Estero: EUR 20.-CCP 69-4018-1 Amministrazione: Via Gemmo 5b 6924 Sorengo Tel.: 0919672572 [email protected] Editore responsabile: Massimiliano Ay [email protected] Direttore: Davide Rossi (Tel.: 0774473522) [email protected] 12 - l’inchiostro rosso free mandela 20 anni fa finiva l’Apartheid! I comunisti alleati dell’ANC Il 12 febbraio 1990 Nelson Mandela venne liberato dopo 26 anni di prigionia. Le politiche di segregazione razziale del regime dell’Apartheid terminarono lo stesso mese. Il 2 febbraio l’African National Congress (ANC) venne legalizzato assieme al Partito Comunista Sudafricano, la democrazia e i diritti civili ristabiliti. “E’ compito dei giovani democratici del mondo ricordare le lotte che permisero di spodestare il sistema dell’odio in Sudafrica. Per questi motivi la Gioventù Comunista ticinese esprime solidarietà alla Lega Giovanile dell’African National Congress (ANCYL) e alla Lega della Gioventù Comunista Sudafricana (YCL)” - afferma il coordinatore Aris Della Fontana. Appena liberato Mandela disse: «I bianchi sono nostri fratelli sudafricani». Chi poteva parlare così dopo aver passato più della metà della sua vita di adulto in carcere? Solo Mandela, il padre della «Rainbow Nation» che nacque con le prime elezioni arazziali del 1994 dopo 4 secoli di violenze da parte della minoranza bianca. Cosa resta 20 anni dopo del suo «messaggio»? A livello mondiale, come si può vedere, poco e nulla, se non sul piano etico. Il Sudafrica di oggi, per quanto libero, de-nazificato, a-razziale, è ancora lontanissimo da quello per cui Mandela si è battuto. Il Sudafrica ormai è una potenza emergente, l’ANC è sempre il partito egemone ma si è allineata al mainstream della politica e dell’economia dominanti (liberalizzazioni, privatizzazioni, austerità fiscale...). I sogni della Freedom Charter sono in gran parte svaniti (ma fu scritta dall’ANC nel 1955...) e le masse nere hanno ancora gli stessi problemi di 20 anni fa (povertà, casa, emarginazione, violenza, Aids). I comunisti e il sindacato COSATU restano unitari ma si stanno stancando. Nelson Mandela insieme a due tra i più strenui sostenitori della lotta contro l’apartheid in Sudafrica: l’ex-presidente cubano Fidel Castro e il leader della Libia Popolare Muammar Gheddafi. Calendario militante e giornate culturali liceali Lunedì 22 marzo 2010 - Ore 09.00 - Liceo Cantonale di Bellinzona Incontro con Giuliano Giuliani, padre di Carlo, il ragazzo ucciso durante il G8 di Genova Lunedì 22 marzo 2010 - Ore 13.30 - Liceo Cantonale di Bellinzona “Attualità e prospettiva del comunismo: il caso italiano” - conferenza di Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Federazione Giovanile Comunisti Italiani (FGCI) Lunedì 22 marzo 2010 - Ore 20.00 - Casa Gaby, v. Varenna 66, Locarno-Solduno Il coordinatore della FGCI Flavio Arzarello incontra la Gioventù Comunista ticinese. Martedì 23 marzo 2010 - Ore 09.00 - Liceo Cantonale di Bellinzona “L’Unione Sovietica dal dopoguerra alla caduta” - conferenza di Mattia Tagliaferri Martedì 23 marzo 2010 - Ore 13.30 - Liceo Cantonale di Bellinzona “Il movimento di lotta degli universitari dell’inverno 2009” - conferenza di Leonardo Schmid Martedì 23 marzo 2010 - Ore 13.30 - Liceo Cantonale di Bellinzona “Controstoria del liberalismo” - conferenza del prof. Domenico Losurdo Martedì 23 marzo 2010 - Ore 20.00 - Il luogo sarà indicato sul sito www.partitocomunista.ch “La Cina, una potenza socialista nel XXI secolo” - conferenza del prof. Domenico Losurdo Mercoledì 24 marzo 2010 - Ore 13.30 - Liceo Cantonale di Bellinzona “La Corea del Nord, un paese sconosciuto” - conferenza di Flavio Pettinari Mercoledì 24 marzo 2010 - Ore 13.30 - Liceo Cantonale di Bellinzona “L’estremismo di sinistra nell’Italia degli anni ‘70” - conferenza di Maurizio Dedò Giovedì 01 aprile 2010 - Ore 18.00 - Centro Polivalente di Coldrerio (v. Campo Sportivo) “Cuba: 50 anni di solidarietà e amicizia tra i popoli” - incontro con Gabriel Benitez, dirigente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli. A seguire, su prenotazione (tel. 0795689120) ci sarà una cena cubana.