il pipistrello
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www.operadifirenze.it stagione 2014/2015 il pipistrello di Johann Strauss Jr. Foto: Henri Cartier Bresson, Queen Charlotte’s ball, Londra 1959 vuote e per questo motivo il debutto venne anticipato di molti mesi al 5 aprile 1874, domenica di Pasqua. Il successo fu calorosissimo e da quel momento Il pipistrello è divenuto uno dei capolavori più rappresentati di Strauss e, insieme alla Vedova allegra di Franz Lehár, un simbolo dell’operetta danubiana. È piuttosto curioso, vista la sua celebrità, come soltanto adesso Il pipistrello appaia per la prima volta nei cartelloni del Maggio Musicale Fiorentino, peraltro in un giorno molto speciale come il Martedì grasso nel quale si festeggia la fine del Carnevale: un’occasione perfetta per assistere a questo divertente lavoro e, perché no?, partecipare insieme agli artisti alla festa del secondo atto nel palazzo del Principe Orlofsky. La produzione nasce in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze: i solisti, il coro e l’orchestra fanno parte di questa prestigiosa istituzione fondata nel 1860 ma già attiva come Accademia fin dal 1811. Con i giovanissimi artisti del Conservatorio “Cherubini” il direttore d’orchestra Paolo Ponziano Ciardi, il maestro del coro Francesco Rizzi e il regista Riccardo Massai hanno lavorato a lungo per realizzare un allestimento in forma semiscenica e in lingua italiana che volutamente rinuncia alla grandiosità e allo sfarzo di scene e costumi per concentrarsi sulla brillantezza spumeggiante della musica e sul ritmo frizzante di un testo sempre attuale. Testo che è stato adattato alle necessità dell’azione da una regia che utilizza in maniera divertente l’accento “esotico” di alcuni interpreti. È consuetudine che alla festa di Orlofsky intervengano degli ospiti: accadrà anche in questa occasione. Tre diplomati del Conservatorio “Cherubini”, oggi applauditi nei più grandi teatri del mondo, hanno accettato con entusiasmo di partecipare divertendosi con noi: ringraziamo calorosamente il soprano Eva Mei, il mezzosoprano Marina Comparato e il tenore Filippo Adami. Ma le sorprese non finiscono qua. Il personaggio parlato di Frosch viene tradizionalmente affidato a un grande attore caratterista. Nel nostro Pipistrello il carceriere ubriaco sarà David Riondino, poliedrico artista fiorentino, noto per la sua intensa attività teatrale, televisiva e cinematografica, cantautore e regista. C’è veramente di che divertirsi, come dice Orlofsky, “chacun à son goût”. www.operadifirenze.it IL PIPISTRELLO di Johann Strauss Jr. — Operetta in 3 atti Musica di Johann Strauss Jr. Libretto di Carl Haffner e Richard Genée da La Reveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy Versione ritmica italiana di Gino Negri Editore proprietario: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano Direttore Paolo Ponziano Ciardi Regia e adattamento dei dialoghi Riccardo Massai Luci Gianni Paolo Mirenda — Gabriel von Eisenstein Gabriele Spina Rosalinde Caterina Poggini Alfred Artem Tarasenko Adele Adina Vichili Frank Dielli Hohxa Orlofsky Isabella Messinese Falke Dario Shikhmiri Blind Claudio Mugnaini Ida Amelia Burns Ivan Antonio Pannunzio — Con David Riondino nella parte del carceriere Frosch — Ospiti nella festa del II atto Eva Mei, Marina Comparato, Filippo Adami — Pianoforte Elisabetta Sepe — Orchestra e Coro del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze Maestro del Coro Francesco Rizzi In forma semiscenica In collaborazione con il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze — Preparazione musicale a cura di Ester Castriota, Donatella Debolini, Leonardo De Lisi, Gianni Fabbrini, Andrea Severi, Marta Taddei, Anna Toccafondi — Maestri collaboratori Niccolò Cantara, Jin Heul Kang, Sara Palumbo — Assistente alla regia Silvia Vettori — Assistente alle luci Lucilla Baroni — OPERA DI FIRENZE Martedì 17 febbraio 2015, ore 20.30 Lo scherzo del pipistrello di Giovanni Vitali Come spesso accade nel mondo della musica, anche Il pipistrello (Der Fledermaus) di Johann Strauss junior nasce da una crisi dei teatri, quella che a Vienna seguì il crollo della borsa di venerdì 9 maggio 1873. Occorreva un grande trionfo di una nuova operetta per rimpinguare il botteghino e il direttore del Theater an der Wien, Max Steiner, pensò di far adattare in tedesco al drammaturgo Karl Haffner la commedia francese Le réveillon (Il veglione) di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratta da Das Gefängnis (La prigione) di Roderich Benedix. Il lavoro di Haffner non piacque a Steiner e oggi probabilmente non avremmo Il pipistrello se l’agente teatrale Gustav Lewy non avesse convinto il direttore dell’An der Wien ad affidare la stesura di un nuovo libretto al direttore d’orchestra Richard Genée e la composizione della musica al re dell’operetta viennese, Johann Strauss. I due musicisti furono rapidissimi e completarono il loro lavoro in poco più di un mese. Le casse del teatro erano sempre più