Valutazione nel corso dell`intero ciclo di apprendimento

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Valutazione nel corso dell`intero ciclo di apprendimento
Valutazione dei progetti: Scopi della valutazione
Valutazione nel corso dell'intero ciclo di apprendimento
La valutazione preliminare alla didattica
Prima di iniziare un'unità di studio, la valutazione dell’insegnante ha soprattutto lo scopo di sondare i
bisogni degli studenti. Quando gli insegnanti pianificano un’unità, congiuntamente alle indicazioni
curriculari e ai criteri, riflettono su ciò che hanno imparato in merito all’apprendimento degli studenti
dalle esperienze pregresse sull’argomento. Essi richiamano alla mente le visioni distorte che gli
studenti spesso dimostrano di avere e le aree che si sono rivelate particolarmente difficili. I compiti in
classe e i questionari utilizzati in passato forniscono informazioni utili sull’efficacia della didattica
utilizzata fino a quel momento. Queste informazioni costituiscono una base utile e importante per la
pianificazione, ma sono solo un punto di partenza.
Ogni insegnante sa che ogni studente è diverso dagli altri e che tutti i gruppi di studenti hanno i propri
punti di forza e personalità. Inoltre, i singoli studenti differiscono fra loro in termini di esperienze
didattiche pregresse, nonché nel livello di comprensione e interesse nei confronti di un nuovo
argomento.
Tramite le discussioni, la creazione di rappresentazioni grafiche o la scrittura dei diari da parte degli
studenti, gli insegnanti possono percepire il grado di comprensione degli studenti in merito a un
argomento e il loro atteggiamento generale nei confronti della disciplina. La raccolta delle informazioni
sul grado di comprensione dei singoli studenti prima dell'inizio di un'unità aiuta gli insegnanti a
valutare i bisogni degli studenti e a pianificare attività di apprendimento che li stimolino ad imparare e
li aiuti a ottenere buoni risultati.
La valutazione durante la didattica
Nel corso di un’unità, la valutazione ha tre scopi diversi:



incoraggiare l’autonomia e la collaborazione;
controllare i progressi;
controllare la comprensione o incoraggiare la metacognizione.
Grazie a una serie di tipologie di valutazione informale come i registri dell’apprendimento, le
osservazioni aneddotiche, gli elenchi di controllo e le riunioni, gli insegnanti raccolgono informazioni
sullo sviluppo delle competenze da parte degli studenti e sui progressi delle loro riflessioni e
comprensione dell'argomento. Tali informazioni aiutano gli insegnanti a personalizzare la didattica,
prendendo decisioni sul momento, come ad esempio la scelta di dedicare del tempo al ripasso di un
concetto prima di proseguire con un'attività programmata oppure cambiare l’ordine di una sequenza di
attività in modo da suscitare l’interesse degli studenti.
Se si conosce il modo in cui gli studenti ragionano su un argomento, gli insegnanti saranno in grado
operare degli adattamenti in base alle differenze di apprendimento individuali al fine di garantire che
tutti gli studenti capiscano, si esercitino e acquisiscano una buona padronanza di ciascuna parte, man
mano che avanzano verso l’obiettivo finale (Guskey, 2005, pag. 33). Grazie al riscontro individuale e
alla formazione flessibile dei gruppi, gli insegnanti possono aiutare gli studenti a crescere e
accompagnarli verso il raggiungimento degli obiettivi. Una didattica che soddisfa i bisogni degli
studenti offre la sicurezza che essi impareranno e li stimolerà a interessarsi all’argomento e ad
assumersi dei rischi durante l’apprendimento.
Un altro scopo importante della valutazione è lo sviluppo di discenti autonomi, indipendenti e riflessivi.
In alcune classi, gli studenti ricevono un riscontro sull’apprendimento soltanto alla fine dell'unità
tramite un compito in classe o un tema. Accade spesso che quando gli studenti si rendono conto del
livello raggiunto, la classe è già passata a un altro argomento e, a quel punto, essi hanno poche
possibilità o uno scarso interesse a correggere ciò che non hanno compreso o a migliorare le proprie
competenze.
In una classe in cui la valutazione si svolge con frequenza e in molti modi diversi, gli studenti
imparano a comprendere qual è il massimo livello raggiungibile nel lavoro associato all'argomento.
Addirittura, è possibile che gli studenti abbiano avuto un ruolo nella descrizione di un lavoro di qualità
nei prodotti o presentazioni finali. I genitori e gli studenti ricevono un riscontro specifico frequente sui
progressi degli studenti e su ciò che stanno facendo per migliorare. Gli studenti hanno imparato le
strategie per la valutazione del proprio ragionamento e lavoro avendo come punto di riferimento i
criteri dell’eccellenza. Essi hanno l’opportunità di riflettere singolarmente e in gruppo sulla qualità del
lavoro di collaborazione finalizzato alla risoluzione dei problemi. Quando gli studenti utilizzano le
valutazioni per fissare obiettivi specifici, possono fare leva su quanto appreso dalla didattica per
migliorare il loro lavoro, in modo che sia più simile al modello di riferimento (Shepard, 2005), e per
controllare il loro ragionamento e lavoro di gruppo. Secondo Black e colleghi (Black, Harrison, Lee, e
Marshall, 2003), questa capacità di controllare il proprio apprendimento può costituire uno dei
vantaggi più importanti della valutazione formativa (pag. 67). La valutazione di se stessi e dei propri
compagni aiuta gli studenti a diventare discenti più indipendenti in grado di comprendere i propri punti
di forza e bisogni, fissare obiettivi e controllare i propri progressi.
La valutazione successiva alla didattica
Al termine di un’unità, gli studenti devono dimostrare che cosa hanno imparato, mentre gli insegnanti
hanno bisogno di sapere che cosa gli studenti hanno imparato e quali sono gli insegnamenti che ne
hanno tratto per l’unità successiva. Tali valutazioni richiedono agli studenti di dimostrare
comprensione e competenza.
È possibile valutare le conoscenze di basso livello su un argomento tramite un questionario o un
compito in classe, ma la valutazione della comprensione più profonda richiede altre tipologie di
attività. Quando gli studenti pianificano e svolgono attività pratiche, dimostrano la loro capacità di
applicare ciò che hanno imparato a situazioni reali. Tali attività devono essere progettate
accuratamente al fine di far emergere il livello di comprensione degli studenti e fornire loro
l'opportunità di dimostrare ciò che hanno imparato. Le attività come le relazioni, i saggi, le
presentazioni, le rappresentazioni artistiche e le dimostrazioni consentono agli studenti di dimostrare
ciò che hanno imparato in merito ai contenuti, la collaborazione, la riflessione e il loro processo di
apprendimento.
Altre tipologie di valutazione sul lungo periodo, come i dossier e le riunioni continue, forniscono a
insegnanti e studenti l’opportunità di fare collegamenti tra le unità di studio, o addirittura discipline
diverse, e gli obiettivi individuali. Tali tipologie di valutazione aiutano gli studenti a valutare il proprio
apprendimento nell'arco di un periodo di tempo e forniscono agli insegnanti e alle scuole informazioni
importanti per la pianificazione sul lungo periodo.
Creazione di una cultura scolastica dell’apprendimento
Spesso gli insegnanti pianificano un’unità di studio pensando a ciò che essi faranno, alle lezioni che
prepareranno, alle attività che pianificheranno, alle prove e ai voti che assegneranno. Quando la
valutazione formativa diventa una pratica quotidiana, gli insegnanti iniziano a pensare di più in termini
di ciò che faranno gli studenti piuttosto che in termini di ciò che faranno gli insegnanti. Invece di
pensare "Spiegherò le macchine semplici ai miei studenti di terza elementare utilizzando un video e
una dimostrazione”, un insegnante si chiede: "Che tipo di attività posso proporre ai miei studenti che
mi dimostri la loro comprensione delle macchine semplici?". A questo punto, dopo aver valutato la
comprensione preliminare degli studenti, l’insegnante pensa ai modi di aiutare gli studenti a costruire
la loro comprensione, monitorando costantemente il loro apprendimento. In questo tipo di classe, gli
interventi dell’insegnante sono soltanto di tipo didattico come mezzo per raggiungere un fine,
l’apprendimento degli studenti.
In molte classi, gli studenti frequentano ogni giorno le lezioni con un solo pensiero: “Che cosa ci sarà
nel compito in classe?” La valutazione in queste classi diventa un indovinello. L’insegnante vuole che
gli studenti imparino ciò che verrà chiesto nel compito in classe senza svelarlo apertamente agli
studenti poiché i quesiti del compito in classe sono semplicemente un campione delle conoscenze che
ci si aspetta che gli studenti apprendano. Gli studenti vogliono scoprire quali saranno le domande del
compito in modo da ottenere buoni risultati ed evitare di studiare informazioni "inutili". Il voto finale di
un compito in classe può essere una sorpresa vera e propria e potrebbe non riflettere accuratamente
la comprensione dello studente su un argomento, alimentando, così, l'idea che un buon risultato in un
compito in classe consiste in un gioco complicato con l'insegnante e non nell'imparare.
Quando gli studenti ricevono informazioni frequenti sui loro progressi, invece, si concentrano di più
sull’apprendimento; sanno esattamente in che modo verranno valutati dal momento che le valutazioni
riflettono il lavoro effettivo nell'ambito della disciplina. Man mano che avanzano nell’analisi
dell’argomento su cui verte l’unità, gli studenti ricevono informazioni sulla qualità del loro lavoro, sugli
obiettivi che stanno raggiungendo e su ciò che possono fare per migliorare. Quando, al termine
dell’unità, arriva il momento di dimostrare ciò che sanno fare, essi avranno avuto diverse opportunità
di sviluppare la propria comprensione e competenza e, pertanto, l'esito che otterranno non sarà una
sorpresa.
Nelle classi in cui studenti, genitori e insegnanti collaborano per valutare costantemente i progressi
degli studenti verso gli obiettivi di apprendimento, la classe si concentrerà maggiormente
sull'apprendimento. Gli studenti sentono di avere un controllo maggiore e un ruolo più attivo
nell’apprendimento, mentre l’insegnante si concentrerà di meno sulla didattica a favore
dell’apprendimento in classe (Black, et al., 2003, pag. 80).