Chirurgia pediatrica, in Italia cresce la mini invasività La
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Chirurgia pediatrica, in Italia cresce la mini invasività La
Data MEDICALIVE.IT 26-05-2016 Pagina Foglio 1 Questo sito utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione. Navigando il sito l'utente da implicito consenso all'utilizzo degli stessi. Alcuni script potrebbero eseguire ed utilizzare cookies di terze parti Ok HOME CONTATTI CHI SIAMO NEWS VIDEO EVENTI ECM COMITATO TECNICO EDITORIALE ARCHIVIO PRIVACY mazione/addestramento con simulatori in ospedale MEDICAL NEWS Home SPECIALIZZAZIONI Leggi di più Le cinque regole salva-fertilità per i ragazzi Arriva dall’ Emilia Romagna, proposta di obbligo vaccini all’asilo Con cure appropriate in Italia è possibile ridurre di u MEDIC@L News Chirurgia pediatrica, in Italia cresce la mini invasività Posted by Redazione Date: maggio 26, 2016 La metà degli interventi effettuati con tecniche mini invasive Dall’asportazione delle tonsille al trapianto del cuore, da interventi di ernia inguinale a quelli, delicatissimi, su colonna vertebrale, polmoni o cervello. In Italia si fanno mediamente 70.000 operazioni chirurgiche su bambini ogni anno e sempre più spesso si adottano tecniche mini invasive, ovvero con conseguenze meno pesanti dal punto di vista di dolore, cicatrici, ricoveri. Ma anche terapie con farmaci meno aggressive ed esami meno lunghi. “Nel nostro Paese ci sono 55 centri che fanno chirurgia pediatrica, secondo numeri estrapolati dal programma internazionale Eurocensus 2014 – spiega all’ Ansa Alessandro Inserra, direttore del dipartimento chirurgico dell’Ospedale Bambino Gesù – a fare la parte del leone, con ben 28.000 interventi, ovvero un terzo, il Bambino Gesù di Roma, seguito dal Gaslini di Genova e la Chirurgia Pediatrica dell’Università di Padova, il Burlo Garofalo di Trieste e il Meyer di Firenze. Al Sud invece non esistono realtà simili in termini numerici”. Tra gli interventi più frequenti tonsillectomie, appendiciti, ritenzioni del testicolo e interventi agli occhi per strabismo, miopia. “Per queste operazioni in passato era previsto il ricovero, oggi si fanno in day surgery, rendendo l’evento meno traumatico per il bambino e per al famiglia”. La riduzione dei tempi di ricovero è solo uno degli aspetti della chirurgia mini-invasiva di cui si parlarà in un convegno il 26 e 27 maggio Video Sono una novità, ma rappresentano davvero una svolta e in che termini vanno utilizzati? Parliamo dei farmaci immunoterapici nel trattamento del tumore del polmone. Medicalive Magazine ha intervistato a Torino il dott. Gianfranco Ferrero, Oncologo Dirigente medico Ospedale Cardinal Massaia Asti e Responsabile gruppo interdisciplinare cure tumori toraco-polmonari. al Bambino Gesù, ospedale in cui, precisa Inserra, “oltre il 50% degli interventi sono realizzati con percorsi di assistenza e cura caratterizzati dal minor impatto possibile dal punto di vista fisico, psicologico e sociale”. Negli ultimi anni, infatti, la messa a punto di strumenti ad altissima precisione hanno segnato il passaggio dal taglio ampio ‘a cielo aperto’ a tecniche ‘minimal acces’, ovvero con taglio minimo, o alle operazioni in laparoscopia in cui bastano piccole incisioni per il passaggio di una cannula che contiene gli strumenti manovrati dal chirurgo. In neurochirurgia si è passati dagli interventi a occhio nudo al ‘virtuale’ che permette di trattare epilessia o tumori al cervello tramite Robot riducendo al minimo la ferita. In chirurgia plastica, il lipofilling con cellule staminali del tessuto adiposo oggi sostituiscono il trasferimento del tessuto. Mentre nel campo dell’oculistica, il laser ha preso il posto del bisturi. La mini invasività significa però anche terapie farmacologiche con dosaggi e formulazioni specifiche per i bambini e anestesia ‘light’. Anche gli esami diagnostici X, ha abbattuto i tempi di acquisizione delle immagini da alcuni minuti a pochi secondi. Infine la stessa organizzazione ospedaliera risponde alle esigenze di basso impatto, grazie a team multidisciplinari con figure diverse che si occupano contemporaneamente del piccolo paziente per velocizzare i tempi. Potrebbe Anche Interessarti In provincia di Messina è attivo un servizio territoriale unico in Italia per la inoculazione della tossina botulinica ai soggetti affetti da patologie del sistema nervoso centrale. Medicalive Magazine ne ha parlato Codice abbonamento: 134797 diventano più facili: la TAC multistrato, ultraveloce e a bassissimo dosaggio di raggi