Milano, 15 settembre 2016 Alle strutture sindacali locali A

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Milano, 15 settembre 2016 Alle strutture sindacali locali A
SINAGI
aff. SLC-CGIL
00165 ROMA
Via Gregorio VII 350
SNAG
CONFCOMMERCIO
20123 MILANO
Via S. Vito 24
Milano, 15 settembre 2016

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Alle strutture sindacali locali
A tutti i rivenditori di giornali
Con la presente vi informiamo che, avendo ricevuto la risposta dal Gruppo Editoriale Espresso S.p.A.,
inoltrata a mezzo e-mail il 9 settembre scorso, che conferma la determinazione di proseguire a proporre
ai lettori - ogni domenica - l’offerta editoriale indivisibile de la Repubblica + L’Espresso a 2,50 euro, e
dal giorno successivo chiedere agli edicolanti di vendere il periodico L’Espresso in forma autonoma a
3,00 euro (ritenendo di non aver violato alcuna normativa prevista dall’Accordo Nazionale), il 13 c.m.
abbiamo scritto nuovamente al dott. Corrado Corradi come da comunicazione qui allegata.
Vi terremo informati sui successivi sviluppi e con l’occasione vi porgiamo i nostri migliori saluti.
Con i migliori saluti.
SINAGI affiliato SLC-CGIL - Il Segretario Generale Giuseppe Marchica
SNAG CONFCOMMERCIO - Il Presidente Armando Abbiati
All.: n° 1
SINAGI
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20123 MILANO
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Milano, 13 settembre 2016
Spett.le
Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A.
Via Cristoforo Colombo
00147 Roma
raccomandata A.R.
anticipata per e-mail: [email protected]
alla c.a. Dott. Corrado Corradi
Con la presente desideriamo fare chiarezza in merito ad alcuni passaggi fondamentali della sua
comunicazione del 9 settembre u.s.
L’iniziativa di abbinare L’Espresso a la Repubblica della domenica, inizialmente definita estiva, è
stata sicuramente ottima e premiante per il vostro Gruppo editoriale, visto il maggior numero di
vendite realizzate rispetto a quelle solitamente raggiunte dalla vendita autonoma del periodico in
questione. Tuttavia, è opportuno farle osservare che i risultati sin qui conseguiti sono stati realizzati
anche grazie al sostegno delle scriventi organizzazioni sindacali e all’indiscussa professionalità
dell’intera rete di vendita.
La nostra contestazione nasce dal cambio di strategia, ovvero dal voler prorogare questa “offerta
editoriale indivisibile” – a partire dall’11 settembre scorso – per tutte le domeniche a venire,
modificando però la modalità di vendita, ovvero:
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Alla domenica la Repubblica + L’Espresso vengono venduti “abbinati” quale offerta editoriale
indivisibile a € 2,50; il cliente non ha facoltà di scelta, e acquistando la Repubblica è obbligato
a ritirare L’Espresso;
Al lunedì L’Espresso diventa un periodico settimanale autonomo al prezzo di € 3,00; la
pubblicazione cambia quindi “veste” ed è compito della rete di vendita spiegare ad ogni
cliente-lettore la metamorfosi che - nel giro di poche ore - ha L’Espresso. Si trasforma infatti
da semplice componente di un’offerta editoriale (quindi privo di prezzo proprio) a
pubblicazione periodica - a tutti gli effetti - con prezzo di vendita autonomo.
Un periodico settimanale che per la prima volta viene distribuito la domenica, creando una
sperequazione tra le edicole aperte e quelle chiuse per turno, oltre che un aggravio di lavoro in
una giornata di per sé particolare
Nella sua comunicazione afferma che “non si tratta peraltro di una iniziativa nuova o isolata, dato
che già da molti anni altri editori nostri concorrenti hanno adottato e adottano modalità commerciali
analoghe” e che “l’operazione commerciale non viola alcuna norma pattizia nazionale”.
Ci preme evidenziare che l’operazione in questione non è assolutamente prevista dall’Accordo
Nazionale, e al momento non negoziabile.
SINAGI
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Via S. Vito 24
Infatti non è stata discussa, analizzata e non si è giunti ad alcuna intesa in merito; se la determinazione
alla quale siete giunti vi induce a intraprendere tale strada perché non vi è una norma che prevede
questo tipo di operazione (quindi è una vostra imposizione non supportata da una regola precisa),
riteniamo che la rete di vendita, per le stesse motivazioni (seppur con finalità opposte), possa sentirsi
libera di rendere la pubblicazione in quanto l’Accordo Nazionale non prevede mutamenti o alterazioni
delle modalità di vendita durante l’intera permanenza in edicola dei prodotti quotidiani o periodici.
A ben vedere l’Accordo Nazionale stabilisce finanche – all’art. 10 (processo di distribuzione della
stampa) – che il punto vendita “non attua forme di commercializzazione dei prodotti difformemente
dalle norme previste dal presente Accordo”.
Rileviamo altresì che assistiamo periodicamente al tentativo da parte delle varie Amministrazioni
Editoriali di inserire nuove “regole o modalità” senza neppur aver contattato preventivamente le
Organizzazioni Sindacali dei rivenditori di giornali per verificare la fattibilità e/o sostenibilità di
queste operazioni.
In quanto poi ai disguidi contabili con i Distributori Locali, possiamo già affermare con assoluta
certezza che sull’intero territorio nazionale la vostra iniziativa è stata contabilizzata in molteplici modi
e ad importi differenti tra loro; questo finisce per generare confusione e – in parecchie zone – i
rivenditori sono costretti a subire un’anticipazione finanziaria notevole, visto l’addebito immediato al
maggior costo dei prodotti per il numero totale delle copie fornite.
Siamo consapevoli del ruolo e delle responsabilità che abbiamo nei confronti degli edicolanti, e ancor
più coscienti del fatto che, purtroppo, le normative dell’Accordo troppo spesso vengono invocate solo
nel tentativo di giustificare situazioni anomale o possibili evoluzioni del prodotto editoriale che non
sono state previste al tempo della sottoscrizione, né successivamente verificate e normate dalla
Commissione Nazionale art. 18 appositamente istituita.
Al momento non ci sono quindi gli estremi per riconsiderare quanto annunciato con la precedente
comunicazione, ma sicuramente ci rendiamo disponibili ad un incontro – come da lei auspicato – per
uno scambio di opinioni sulla difficile situazione del mercato editoriale e sulle sue evoluzioni, che, se
d’accordo si può organizzare in tempi brevissimi.
Con i migliori saluti.
SINAGI affiliato SLC-CGIL - Il Segretario Generale Giuseppe Marchica
SNAG CONFCOMMERCIO - Il Presidente Armando Abbiati