i nuovi metodi ristorazione nel corso della guerra fredda
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i nuovi metodi ristorazione nel corso della guerra fredda
I NUOVI METODI RISTORAZIONE NEL CORSO DELLA GUERRA FREDDA INDICE STORIA La Guerra Fredda ITALIANO Il Neorealismo e Moravia INGLESE New catering systems & HACCP SCIENZE ALIMENTARI La Conservazione Alimentare RISTORAZIONE L’evoluzione della Ristorazione DIRITTO Il contratto d’albergo ECONOMIA AZIENDALE Il Break Even Point 1 STORIA LA GUERRA FREDDA Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la distruzione del nazismo,le due superpotenze vincitrici,gli Stati Uniti e l’URRS furono i perni di un nuovo equilibrio. Purtroppo, finita la guerra, le divergenze di interessi politicoeconomici e l’opposizione ideologica fra le potenze vincitrici si manifestarono chiaramente. La tensione crebbe a tal punto che diede luogo a una contrapposizione che fu chiamata Guerra Fredda perché non sfociò mai in confronti militari diretti, ma fu combattuta con le armi della propaganda o, indirettamente, in conflitti locali che coinvolgono aree periferiche del pianeta. LA FORMAZIONE DEI BLOCCHI (STATI UNITI E UNIONE SOVIETICA) Tutto incomincio nel 1947 quando il presidente degli Stati Uniti, Truman disse, in una dichiarazione, che gli Stati Uniti si impegnavano a sostenere militarmente e finanziariamente i governi minacciati dal comunismo; questa fu chiamata Dottrina Truman basata sul contenimento del comunismo. Il primo stato che aderì a questa dottrina fu la Grecia, nel 1946, perché teatro di una guerra civile tra le forze monarchiche al governo,appoggiate dagli americani, e i comunisti. Il secondo stato fu la Turchia perché considerata troppo esposta alla pressione sovietica e quindi doveva essere difesa dagli USA. Dopo la “dottrina Truman” ci fu il “Piano Marshall”, così chiamato dal nome del sottosegretario di stato americano. Questo piano consisteva in un’offerta di aiuti economici per oltre 13 miliardi di dollari americani da parte degli Stati Uniti ai paesi europei devastati dalla guerra al fine di agevolarne la ricostruzione. Il piano Marshall fu adottato da 16 Stati europei compresa l’Italia e fu aspramente rifiutato dall’Unione Sovietica che lo denunciò definendolo una manovra imperialistica perché costringeva gli stati dell’Europa occidentale ad allinearsi con gli USA. Stalin in realtà temeva che il piano di aiuti 2 americano indebolisse l’egemonia sovietica nell’Europa centro orientale. Con il piano Marshall prende avvio la costituzione di due blocchi politici, economici, militari e ideologici posti rispettivamente sotto la leadership sovietica e statunitense. IL BLOCCO OCCIDENTALE - (STATI UNITI) Il Blocco Occidentale era capeggiato dagli Stati Uniti. In Europa, dopo il lavoro del piano Marshall, gli stati cercavano una maggiore coesione sul piano politico militare. Venne così stipulato, il 4 aprile 1949, il Patto Atlantico che istituì la NATO, un organismo politico militare creato con lo scopo di difendere i paesi aderenti all’area dell’Atlantico settentrionale. Tutti i paesi membri dell’alleanza atlantica, tra cui l’Italia, si impegnavano al reciproco aiuto in caso di aggressione. Ma gli Stati Uniti non avevano solo stati amici nell’Europa ma anche in Asia. La difesa del Medio Oriente fu affidata prima al Patto di Baghdad, nel 1955, creato, su inspirazione statunitense, da Turchia e Iraq a cui dopo si aggiunsero Gran Bretagna, Iran e Pakistan, poi in secondo momento dopo l’uscita dell’Iraq, a causa di colpo di stato, venne creato CENTO ( Organizzazione del Trattato Centrale), a cui aderirono anche gli USA. Per quanto riguarda l’Estremo Oriente gli Stati Uniti ebbero l’appoggio del Giappone con il quale fecero un patto bilaterale di sicurezza , nel 1951, Come conseguenza di queste alleanze, l’esercito e la marina statunitense vennero e disporre di proprie basi collocate quasi in ogni parte del globo. IL BLOCCO SOCIALISTA - (URSS) In contrapposizione al blocco occidentale, si costruì il blocco Socialista o blocco orientale capeggiato dall’Unione sovietica. In risposta alla Dottrina Truman e al Piano Marshall, Stalin, nel settembre del 1947, promosse la costituzione del Cominform che mirava a coordinare la politica dei partiti comunisti europei. Nello stesso tempo iniziò la sovietizzazione dei paesi dell’Europa centro-orientale, che in breve tempo furono trasformati in stati organizzati secondo il modello socialista sovietico e divennero quindi satelliti dell’URSS. La formazione di un così compatto blocco socialista comprendente l’Unione Sovietica e i paesi europei centro-orientali, ebbe poi un 3 ulteriore impulso nel gennaio del 1949 con la costituzione del Comecom il cui scopo era quello di rendere omogenee le economie degli stati associati; sul piano militare quindi nacque il Patto di Varsavia, nel maggio del 1955, un alleanza del tutto simile, se non uguale, alla NATO, che pose gli eserciti dei paesi membri, gli stessi del Comecom, sotto il comando sovietico. E I NON ALLINEATI Non tutti gli stati però erano allineati con uno o l’altro blocco, alcuni avevano preferito restare neutrali e conservare i propri orientamenti tradizionali nella politica estera e le proprie strutture e istituzioni di governo. Tra questi, lo stato più importante fu la Jugoslavia di Tito che nel 1948 vista la scarsa presenza dell’armata rossa nel proprio territorio, arrivò ad una rottura definitiva con l’URSS per quanto riguardava le relazioni economiche e militari, aderendo invece al piano Marshall e intensificando gli scambi con l’occidente. La Jugoslavia si pose quindi come cuscinetto tra Est ed Ovest. LA CORSA AGLI ARMAMENTI Terminata la Seconda Guerra Mondiale, l’Unione Sovietica concentrò i propri sforzi nella ricerca nucleare al fine di realizzare anch’essa la bomba atomica (bomba A) e la realizzò per la prima volta nel 1949. Lo stato sovietico diveniva a pieno titolo una superpotenza. L’URRS riuscì ad avere la bomba atomica grazie alla informazioni scientifiche recuperate dal loro servizio di spionaggio. Proprio l’attività spionistica condotta dai servizi sovietico (KGB) e statunitense (CIA) nel campo degli armamenti e della ricerca scientifica ebbe un ruolo molto importante nel confronto tra le due superpotenze. A seguito del raggiungimento della bomba A in URRS, negli Stati Uniti si creò un clima di sospetto denominato “Caccia alle streghe”. Chiunque non manifestate pubblicamente una posizione contraria al comunismo poteva venire sospettato di essere un agente del servizio di Mosca. In questo clima politico divenuto famoso con il termine spregiativo di maccartismo (dal nome del senatore McCarthy promotore di questa caccia alle streghe) si verificò il caso dei coniugi Rosemberg, militanti 4 del minuscolo partito comunista statunitense, che, accusati di spionaggio a favore dell’Unione sovietica furono giustiziati sulla sedia elettrica nel 1953. La ricerca delle armi però non si fermo; nel 1952 gli Stati Uniti seguiti ad un anno di distanza dall’Unione Sovietica sperimentarono la bomba all’idrogeno, la bomba H, terribilmente più devastante della già distruttiva bomba A. Da un punto di vista militare la differenza fondamentale tra i due grandi rivali era che gli Stati Uniti avevano rafforzato la loro posizione di potenza globale in grado intervenire rapidamente con le proprie forze in ogni parte del globo grazie alle proprie basi dislocate un po’ in tutto il mondo, mentre l’Unione Sovietica pur avendo incrementato il proprio arsenale militare restava una potenza continentale e il suo raggio d’azione era limitato. Questo divario però fu cancellato dalla creazione da parte dell’Unione Sovietica di missili a gettata intercontinentale. Questo clima definito “equilibrio del terrore” agì da agente frenante alla degenerazione della “Guerra fredda” in un conflitto aperto che avrebbe potuto provocare una terza guerra mondiale LA PRIMA CRISI DI BERLINO E DELLA GERMANIA (1948-1949). La Germania fu il principale terreno di scontro della “Guerra Fredda” tra Est e Ovest. Dopo la conferenza di Yalta, fu divisa in 4 parti tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia(la parte ovest) e URSS (la parte est). Quindi anche la capitale Berlino fu divisa in altrettante parti. Nel 1948 Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia decidevano di unificare economicamente le loro parti e di dotarle di una moneta unica. Stalin reagì imponendo il blocco di ogni via terrestre di accesso a Berlino Ovest. Gli americani a questo punto fecero un ponte aereo. I sovietici non fecero nulla sapendo che gli Stati Uniti avrebbero reagito militarmente. Nel maggio del 1949, dopo un anno dall’attuazione, Stalin tolse il blocco alla città.Questa crisi aveva mostrato che nessuno dei due contendenti, Russi e Stati Uniti, volevano rischiare davvero uno scontro diretto. Conseguenza di questa crisi fu la divisione in due della Germania; nacque in questo clima la Repubblica Federale Tedesca (RFT), il 23 Maggio 1949 che beneficiò direttamente del piano Marshall. 5 La risposta di Stalin, però, non si fece aspettare. Il 7 Ottobre 1949 nella Germania orientale sotto l’occupazione sovietica si costituì la Repubblica democratica Tedesca RDT. LA SITUAZIONE IN ASIA In Asia la situazione non era delle migliori, mentre in Europa i due blocchi riuscirono ad evitare lo scontro armato, in Asia scoppiarono violente crisi destinati ad evolversi in conflitti armati. Il contenimento del Comunismo in Asia divenne un Obiettivo primario della politica estera degli Stati Uniti L’Unione Sovietica però vedeva maturare una situazione favorevole all’estensione della propria influenza in Asia. Le guerre scoppiate quindi divennero un occasione ottima per tutti i due i blocchi per difenderei propri principi. La cosa interessante di questi conflitti è che non ci fu mai unno scontro armato tra le due Potenze, ma finanziavano sempre gli stati alleati e per questo furono chiamate “Guerre periferiche”. LA GUERRA IN CINA (1946-1949) In Cina ci fu una Guerra Civile tra i Governativi guidati da Chiag Kaiscek e i comunisti capeggiati da Mao Zedong. Mao grazie all’appoggio dei contadini riuscì a conquistare tutte le città beneficiando anche della caduta del governo a causa di corruzioni interne. Nell’ottobre del 1949 Mao proclamò l’istituzione della Repubblica Popolare Cinese mentre Chiang con i suoi seguaci si rifugia nell’isola di Taiwan dando vita alla Repubblica della Cina Nazionale. La repubblica popolare fu subito riconosciuta dall’URSS ed entro a far parte del sistema di alleanze sovietico. Grazie a questo, Pechino e Mosca firmarono infatti nel febbraio del 1950 un trattato trentennale di amicizia a assistenza reciproca. LA GUERRA DI COREA 6 Alla fine della Seconda guerra mondiale la Corea era stata divisa provvisoriamente divisa in una zona occupata dai sovietici a nord e una occupata a sud. La linea di demarcazione tra le due zone passava lungo il 38° parallelo. La situazione precipitò nel giugno del 1950. La Corea del Nord forte dell’appoggio sovietico, attacco improvvisamente la Corea del Sud penetrando in profondità nel suo territorio. Stalin riteneva che gli Stati Uniti non sarebbero intervenuti visto che non avevano appoggiato i nazionalisti in Cina, ma si sbagliava. Gli Stati Uniti ottennero dall’ONU l’invio di una forza di intervento con il compito di respingere l’invasione. Gli Stati Uniti, mascherati sotto la bandiera dell’ONU, con una rapida controffensiva ricacciarono gli invasori nord-coreani, ma non si fermarono al confine, infatti dopo averli cacciati invasero la Corea del Nord quasi fino ai confini con la Cina. Si penso che le due Coree si unificassero sotto il segno delle armi, ma la Cina che non voleva avere gli americani come scomodi vicini di casa inviò una spedizione di 300.000 uomini (ufficialmente volontari) in aiuto dei nord-coreani riequilibrando così il conflitto. Tutto si concluse con un armistizio tra le due Coree nel luglio del 1953 che riportò di fatto il confine al 38° parallelo. Questo conflitto ebbe anche delle conseguenze sul piano internazionale. Per primo si vide subito un maggiore impegno da parte degli Stati Uniti in Asia inizialmente snobbata. Poi si vide la potenza della Cina Popolare che entrò a far parte delle grandi potenze militari, nonché l’inserimento della Corea del Nord nel blocco socialista guidato dall’URSS con la quale fece un trattato di amicizia. Il fattore più importante però fu che con questo conflitto ci fu una netta accelerazione nella corsa agli armamenti da parte di USA e URSS. LA GUERRA DEL VIETNAM Anche nel Vietnam si era creata una situazione simile a quella della Corea,infatti il Vietnam era diviso in due:a Nord c’era un regime comunista con capitale ad Hanoi, mentre a Sud si era instaurato un regime filo-occidentale con capitale a Saigon. Il Vietnam del Nord cerco di invadere il governo di Saigon, quest’ ultimo pero grazie agli aiuti americani riusciva ancora a frenare 7 l’avanzata dei Vietcong (guerriglieri appoggiati dall’ governo di Hanoi). Le sanguinose perdite e l’eccessiva durata del conflitto crearono polemiche nella popolazione americana. Infatti l’impegno americano in questo conflitto iniziato all’incirca nel 1962 duro per molti anni e causo numerose perdite. Nel 1975 gli americani ritirarono le proprie truppe e per il Vietnam del Sud la fine era vicina,nel1976,infatti,il Vietnam del Nord dichiaro l’annessione del Vietnam del Sud e proclamo la nascita della Repubblica socialista del Vietnam. Fu questa la prima e dolorosa sconfitta subita dagli Stati Uniti in una guerra internazionale. GLI ANNI DELLA TRANSIZIONE 1953-1956 In questi anni ci fu una distensione delle ostilità tra Unione Sovietica e Stati Uniti a seguito di cambiamenti ai vertici dei rispettivi stati. Nel marzo del 1953 morì Stalin e il suo posto fu preso da Nikita Kruscev nominato segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica il suo approccio alla situazione era molto diverso da quella di Stalin, lui, infatti, era più per il dialogo che per la guerra. Negli Stati Uniti nel 1953 si insediò alla Casa Bianca il repubblicano, generale dello sbarco in Normandia, Dwight Eisenhower. Eisenhower aveva dimostrato l’intenzione di irrigidire i già rigidi rapporti con l’Unione Sovietica, volendo passare dalla politica di contenimento alla politica di arretramento del comunismo. Nonostante questi rigidi principi l’amministrazione Eisenhower sì dimostrò nei fatti flessibile e disponibile a verificare le aperture sovietiche. La dottrina Krusceviana affermava che, pur rimanendo socialismo e capitalismo due sistemi antagonisti non per questo essi dovevano necessariamente scontrarsi in una guerra. Questa “coesistenza pacifica” esprimeva la consapevolezza che uno scontro militare con gli Stati Uniti sarebbe stato impraticabile. Kruscev sperava, inoltre, che con questa politica si fermasse la corsa agli armamenti visto che i costi stavano diventando insostenibili. LA SECONDA CRISI DI BERLINO 1958-1961 8 La questione tedesca rimaneva il maggior elemento di attrito fra Stati Uniti e Unione Sovietica e in particolare Berlino, continuava a dare problemi. Berlino Ovest grazie agli aiuti della Germania Federale e degli USA era divenuto in breve tempo una città ricca mentre le Germania Federale era diventata la più forte potenza Europea,all’opposto Berlino Est era diventata povera. Questo rapporto, Berlino est-Berlino Ovest, così vicino faceva apparire il comunismo come perdente nei confronti del capitalismo Americano. Questo fece irritare molto Mosca e i governanti della Germania Democratica. Berlino Ovest però era diventata la principale porta per uscire dal comunismo, infatti Berlino Ovest perse in dieci anni dal 1948 al 1958 circa 2 milioni di abitanti. Per porre fine a questo esodo di gente Kruscev fece erigere nell’agosto del 1961 un muro tra la parte Orientale e quella Occidentale. Questo fu denominato “Il muro di Berlino” presso il quale persero la vita numerosi tedeschi dell’Est in fuga verso l’Ovest. Questo muro fu il simbolo della “Guerra Fredda”. LA CRISI DI CUBA ED I MISSILI All’inizio del 1959, un movimento rivoluzionario guidato da Fidel Castro ed Ernesto “Che” Guevara, poneva fine alla dittatura di Fulgenico Batista, sostenuta dagli americani. Il progetto di Castro si proponeva una politica di riforme di stampo popolare ma le ostilità dimostrate dagli USA nei confronti della rivoluzione, spinsero Cuba a stringere rapporti sempre più stretti con la lontana Unione Sovietica. Il I dicembre ’61 Cuba si dichiarò repubblica democratica socialista. La Unione Sovietica diventò il principale partner economico di Cuba e tutte le imprese dell’isola vennero nazionalizzate. All’inizio del suo incarico, il presidente americano Kennedy tentò di soffocare il regime socialista cubano sia boicottandolo economicamente ( l’embargo contro Cuba è ancora in vigore )sia appoggiando i gruppi di esuli anti-castristi che tentarono nel 1961 di sbarcare nella “baia dei porci” per raggiungere l’Avana e rovesciare il regime castrista. L’azione però fallì miseramente soprattutto grazie al mancato appoggio del popolo agli anti-rivoluzionari. Nella tensione così creatasi, si inserì l’Urss che non solo offrì ai cubani assistenza economica e militare, ma iniziò l’installazione sull’isola di basi per il lancio di missili nucleari. Gli USA scoprirono ciò solo nel ’62 e Kennedy ordinò subito un blocco navale attorno a Cuba per impedire 9 che navi russe raggiungessero l’isola. Per sei terribili giorni ( 16-21 ottobre )il mondo fu nuovamente vicino ad un conflitto atomico ma alla fine il primo ministro russo Krusciov cedette e si accordò con Kennedy per il ritiro dei missili in cambio dell’impegno americano a non invadere l’isola. VERSO LA DISTENSIONE Dopo il 1956, escludendo le crisi di Berlino e quella di Cuba, Unione Sovietica e Stati Uniti consapevoli di non poter distruggere l’avversario senza esserne distrutti aprirono un dialogo. Tuttavia la rivalità non cessò di caratterizzare le relazioni tra URSS e USA. In questo segno, di transizione, fece grande scalpore la visita del presidente russo Kruscev al presidente americano Eisenhower; questo fu il primo incontro tra russi e americani. Nel 1961 negli Stati Uniti ci fu il cambio di guardia e diventò presidente J.F. Kennedy, il quale era disposto al dialogo con i russi ma voleva mantenere un forte apparato militare. LA NUOVA “GUERRA FREDDA” E IL MEDIO ORIENTE Il processo di distensione continuò fino alla metà degli anni 70,in questo periodo furono stipulati importanti accordi come ad esempio il SALT (Strategic Army Limitation Talks,1972),accordo che limitava l’utilizzo delle armi atomiche strategiche;e gli accordi di Helsinki(1975),che sancirono l’inviolabilità d’Europa. Nel decennio successivo però i rapporti tra gli Stati Uniti e l’ URRS si deteriorarono. Infatti la crisi dell’economia americana e, in particolar modo, la crisi dell’ Occidente, sembrò favorire l’URRS, guidata da Breznev . L’Unione Sovietica approfittò di questa situazione ampliando la propria influenza in Asia, Africa e nel Golfo Persico;intorno al 1977 installarono missili in grado di colpire l’Europa; ma soprattutto nel 1979 intraprese l’invasione dell’Afghanistan per aiutare il regime comunista contro la guerriglia islamica, impresa che risultò fallimentare sia dal punto di vista militare che politico. 10 Gli Stati Uniti tentarono di recuperare il prestigio perduto con la sconfitta del Vietnam e con la crisi del Dollaro. Per iniziare aumentò il controllo sull’area latino americana, appoggiarono il colpo di stato cileno che fece cadere il governo socialista,stessa cosa fu fatta nel Nicaragua. Inoltre fu coinvolto nell’area medio orientale, in funzione antislamica, e fu attuato un programma di riarmo al fine di installare missili in Europa in grado di colpire l’URRS. IL MEDIO ORIENTE Nel frattempo una grave crisi era nata in medio oriente , in particolar modo nella Palestina. In questo stato, sin dall’Ottocento era iniziata un’immigrazione di coloni ebrei,la quale si accentuò nel periodo relativo alla Seconda Guerra Mondiale. Quindi si venne a creare l’esigenza di formare un nuovo stato ebraico. L’Onu deliberò, infatti, la divisione della Palestina in due Stati,uno ebraico e uno arabo. Nel 1948, quindi, gli ebrei proclamarono la nascita del nuovo stato di Israele, il quale, venne attaccato, senza successo dagli stati arabi ( Egitto, Iraq , Siria, Libano, Arabia Saudita). Nei due decenni successivi il conflitto tra Israele e i Paesi Arabi continuava e si crearono le rispettive alleanze: ai primi si affiancarono gli Stati Uniti,in quanto Israele era una fondamentale pedina occidentale nell’inquieto mondo arabo; L’ URRS, ovviamente, appoggiava il nazionalismo arabo per contrastare l’influenza statunitense. Dopo la cosiddetta “guerra dei sei giorni”,Israele occupo l’intero Sinai, la Cisgiordania, e le alture del Golan, al confine con la Siria, territori abitati da oltre un milione di arabi. Altre guerre future lasciarono la situazione immutata territorialmente ma ebbero come conseguenza l’aumento del petrolio. Nel frattempo nacque un movimento di resistenza palestinese guidato da Yasser Arafat e era intitolato Olp (Organizzazione per la liberazione palestinese).Esso organizzava azioni di guerriglia e di terrorismo verso Israele. Nel 78 si accese un barlume di speranza grazie agli accordi di Camp David fra Egitto, Israele e Usa, che prevedevano la restituzione del Sinai all’Egitto,ma non degli altri territori conquistati nel corso della guerra del 1967. Ancora oggi purtroppo la situazione in medio-oriente non si è 11 stabilizzata e atti terroristici e conflitti vari, rendono difficile la pace fra israeliani ed arabi. LA FINE DELLLA GUERRA FREDDA IL CROLLO DELL’URRS Gli Anni Settanta furono per l’Unione Sovietica un periodo di crescenti difficoltà economiche e politiche. Questo a causa degli eccessivi costi per contrastare gli Stati Uniti in campo internazionale, e all’inefficienza del sistema produttivo gestito in modo sempre più rigido e burocratico. Alla meta degli anni Ottanta, l’URRS si trovava tecnologicamente arretrata all’Occidente, con un’ agricoltura in pieno deficit, che la costringeva a importare grano. Un primo segno di cambiamento fu dato dall’elezione di Gorbacev nel 1985. Le novità introdotte da Gorbacev furono principalmente la Perestrojka e la Glasnost. Con la prima, Gorbacev indicava la necessità di attuare una riforma della società sovietica, e in particolare dell’ economia. Con la Glasnost invece cercò di ricreare un nuovo rapporto tra potere ed opinione pubblica, fondato sul dibattito e sul dialogo. La Glasnost ebbe molto successo, tale da ridare una nuova immagine all’ URRS , infatti ritorno possibile la liberta di dibattito e di pensiero che era stata repressa dalla Rivoluzione d’Ottobre del 1917. La Perestrojka, invece, si scontrò con difficoltà di ogni genere soprattutto per le resistenze dei partiti più conservatori. Gorbacev introdusse diverse riforme, come la lotta alla corruzione nella gestione economica o come la possibilità di costruire imprese agricole e artigianali cooperative. Sul piano politico diede spazio anche partiti di essere eletti, eliminando il monopolio del Partito Comunista. Tutto ciò in modo di trasformare l’URRS in una sorta di “repubblica presidenziale”, nella quale appunto fu eletto nel 1990 Gorbacev come Presidente. Grandi risultati ottenne anche l’opera di distensione internazionale condotta da Gorbacev. Il leader sovietico era consapevole del fatto che per salvare dal declino l’URRS avrebbe dovuto abbandonare la folle gara militare con gli Usa. Quindi assunse coraggiose decisioni che mutarono il volto della politica estera sovietica tra cui ricordiamo il ritiro un unilaterale dall’Afghanistan; i ripetuti accordi con gli Usa per la riduzione degli armamenti nucleari; fino allo storico incontro con il 12 papa Giovanni Paolo II, avvenuto nel Dicembre 1989. Queste iniziative valsero a Gorbacev nel 1990 il premio Nobel per la pace. Gorbacev riuscì a rendere l’URRS un paese democratico ma non fu capace di realizzare una svolta economica positiva, infatti l’economia andava degradando rapidamente. Perciò fu criticato sia dalla destra politica e sia dalla sinistra. Di quest’ultima faceva parte Boris Eltsin che nel Giugno 1991 riuscì a farsi eleggere Presidente della Repubblica Russa, si vennero a creare cosi due governi : quello sovietico guidato da Gorbacev e quello russo guidato da Eltsin. Ad aggravare la situazione contribuì l’esplodere dei nazionalismi fra le diverse nazionalità che componevano l’Unione Sovietica e che chiedevano maggior autonomia da Mosca. A poco alla volta, le repubbliche sottomise all’URRS dichiararono la loro indipendenza da Mosca, finche la stessa Russia si rese indipendente e dichiaro fuorilegge il Partito comunista. Il 25 Dicembre 1991 cessò di esistere l’Unione Sovietica e al suo posto si costituì la Repubblica Russa, con a capo Eltsin. Nello stesso giorno Gorbacev, autore dei cambiamenti politici dell’URRS, si dimise. LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO In Germania la situazione precipitò nel mese di maggio del 1989, quando numerosi tedeschi orientali si riversarono in Occidente attraverso il varco nella frontiera austro-ungherese,aperta dal governo di Budapest. La situazione, quindi, divenne ingestibile e nel novembre 1989 il muro di Berlino venne preso da assalto, da Est come da Ovest, dalla popolazione che iniziò ad abbatterlo. Dopo il crollo del muro, il processo di unificazione della Germania, perseguito con grande decisione dal cancelliere Helmut Kohl e appoggiato dall’amministrazione americana, subì una rapida accelerazione. Il 3 Ottobre 1990, dopo l’unificazione monetaria, con la decisione di far divenire il Marco moneta unica, le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale consentirono la riunificazione politica della Germania. Le differenze tra le due Germanie erano però enormi, a causa di uno sviluppo socio-economico totalmente diverso. 13 La speranza che la rapida integrazione dei tedeschi dell’Est nella ricca e prospera Germania capitalista fosse un processo rapido e indolore si rivelò un’illusione, infatti i tedeschi orientali erano impreparati culturalmente e professionalmente ed erano estranei alla mentalità occidentale, perciò rimasero esclusi dai benefici dell’integrazione. Ancora oggi l’unificazione reale tra le due Germanie è un obiettivo ancora pienamente da perseguire. Con la caduta del muro di Berlino si chiuse l’era della Guerra Fredda. ITALIANO IL NEOREALISMO E MORAVIA IL NEOREALISMO Il Neorealismo fu un movimento letterario nato intorno al 1930 grazie ad un opera di Ignazio Silone, “Fontamara” . In quegli anni la reazione degli intellettuali alla dittatura fascista trovò espressione nella volontà di dare un'immagine realistica e cruda dell'Italia, in contrasto con quella ottimistica e trionfalistica della propaganda di regime. Purtroppo, a causa della censura fascista,il movimento neorealistico non potè espandersi, bensì tornò a manifestarsi nel secondo dopoguerra,dopo la caduta del regime dittatoriale. Gli autori neorealisti intendevano rappresentare la realtà contemporanea della guerra, della Resistenza e del dopoguerra, per dare una testimonianza artistica di un'epoca che segnò tragicamente la vita di tutto il popolo italiano. Il bisogno di rappresentare direttamente storie di vita vissuta in prima persona, sia dagli scrittori sia dai lettori,portò ad un maggior utilizzo della prosa a scapito della poesia, e venne adottato un linguaggio semplice e attuale,in modo che gli stessi lettori si identificavano nelle vicende dei romanzi neorealistici. Essi prendevano spunto dal Verismo e in particolar modo dalla narrativa realistica Ottocentesca. La letteratura concepita dagli autori neorealisti era una letteratura "impegnata": non opere di svago, ma 14 libri che aiutassero a prendere coscienza della situazione contemporanea meditando sulla recente storia nazionale, facendo tesoro dell'esperienza in vista della ricostruzione di un'Italia nuova, democratica e antifascista. Oltre al campo letterario,il neorealismo ebbe i suoi esponenti anche nel cinema attraverso grandi registi come De sica (I bambini ci guardano ’43),Visconti (Ossessione ’43), e Rossellini (Roma città aperta ’45). Fra i maggiori esponenti nella letteratura neorealistica ricordiamo : Cesare Pavese, Elio Vittoriani, Italo Calvino, Leonardo Sciascia,Alberto Moravia. ALBERTO MORAVIA LA VITA Alberto Pincherle, che userà poi il cognome della nonna paterna Moravia, nacque a Roma il 28 novembre 1907, da agiata famiglia borghese. A causa di un’infanzia ed un adolescenza difficile per una forma di tubercolosi ossea che lo costrinse a lungo a letto, ebbe studi irregolari con molte letture di classici e di grandi narratori. Scrisse tra il 1925 e 1928 “Gli Indifferenti” ,forse il suo più grande successo, che pubblicò nel 1929. Grazie alla collaborazione con “La Stampa” e con la Gazzetta del Popolo intraprende lunghi viaggi, soggiornando anche un paio di anni a New York. Nel frattempo si inasprirono i rapporti col fascismo a causa del suo romanzo satirico, “La Mascherata” , dopo il quale fu bandito dal scrivere su giornali se non con un pseudonimo, quindi d’ora in poi si firmo Pseudo. Nel 1941 si sposò con Elsa morante, con la quale soggiornò a lungo a Capri dove scrisse Agostino (1943),dopo di che fu costretto a rifugiarsi a Fondi fino alla liberazione d’Italia. Tornato a Roma collaboro con vari giornali, in particolar modo con “ Il Corriere della Sera” con il quale la sua presenza rimarrà costante fino alla morte. Il successo de “La Romana” ( 1947) diede nuovo peso alla sua presenza nel mondo intellettuale che è continuata ininterrotta negli anni,inoltre le sue opere furono da spunto per soggetti cinematografici. Il successo de “La Noia” amplificò il rilievo mondano dello scrittore e incominciò ad assumere la parte di intellettuale “impegnato” a sinistra, 15 vero leader del mondo letterario romano e capofila di un gruppo di intellettuali a cui era molto legato Pier Paolo Pasolini. Nel 1961 con quest’ ultimo, e la moglie fece un viaggio in India, dopo il quale si separo con la moglie, e iniziò una nuova relazione con la giovane scrittrice Dacia Maraini. Impossibile accennare ai suoi numerosi viaggi, e alla sua inesauribile attività degli anni successivi. Nel 1968 dopo la deludente visita all’ Università di Roma che era occupata dagli studenti, ridusse le sue ambizioni di intellettuale “impegnato” e divenne una sorta di mostro sacro,sempre a giudicare ogni evento con giudizio sicuro. Tra il 1984 e 1989 diventò deputato al Parlamento europeo,eletto come indipendente nelle liste del Pci. Nel 1986 si risposò con la spagnola Carmen Llera e nel 1987 furono festeggiati con grande clamore i suoi Ottanta anni. Morì nella sua casa di Roma il 26 settembre 1990. UN “NARRATORE NATO” OSTILE ALLA REALTÀ Moravia erta dotato di una spontanea e immediata vocazione nel narrare. Egli non ritorna mai su quello che ha gia scritto, infatti lui curava pochissimo lo stile,la parola vale per lui per quello che dice nel momento in cui egli la crea, quindi per questo motivo si estranea dagli altri scrittori del Novecento e per questo veniva considerato un “artigiano del raccontare”. Come un perfetto Neorealista non creava forme di linguaggio complesse,bensì formava un linguaggio semplice ed accessibile a tutti. Moravia parte da un senso di estraneità verso la realtà e da un’ostilità insuperabile verso le persone e le cose. Pertanto venne considerato da Luigi Russo uno scrittore senza storia,perché seppur cercando, nel corso degli anni nuove esperienze, restava ancorato a questo pensiero ostile verso la realtà. Per questo rancore verso le cose alcuni critici lo considerarono un “moralista”, a tal punto da influenzare lo stesso scrittore a creare personaggi e situazioni di categorie morali, e anche i titoli delle sue opere assunsero questa tendenza moralistica. La sua scrittura ogni slancio ed ogni vibrazione, essa è un flusso continuo e regolare, guardando sempre la realtà dall’esterno senza mai 16 fare parte di essa, e per questo si nota che il mondo gli appare “impuro e indifferente”. RELAZIONE DE “GLI INDIFFERENTI” Gli indifferenti di Moravia rappresentano la crisi della borghesia italiana sotto il fascismo, una borghesia dominata da ideali materialistici (il sesso e il denaro) e priva di qualsiasi valore ideale. I personaggi riflettono i disvalori di questa società. Di essi alcuni sono vittime inconsapevoli, altri invece sono consapevoli del disfacimento morale della società ma risultano allo stesso modo vittime della corruzione generale. “Gli indifferenti” di Alberto Moravia sono stati pubblicati nel 1926, nel periodo in cui il fascismo italiano proseguiva trionfante il suo cammino ed in Germania il nazismo aveva preso il potere. In questo romanzo, nato da un diretto desiderio di un analisi moralistica e satirica, vengono ritratti gli aspetti disperati e corrotti della vita e del costume della società borghese di quel periodo storico, con una lucidità e una freddezza puntigliosa che sembrano rifiutare gli ideali della politica trionfalistica del regime, e sottintendono, il giudizio negativo dell’autore nei confronti delle aspirazioni del fascismo italiano. “Gli indifferenti”, come già dal titolo si può comprendere, narra dell’ “indifferenza”, fatta di coscienza di fallimento, di ribellioni velleitarie, di rassegnazioni apatiche, tramite la storia di una famiglia della media borghesia romana. In questo periodo di profonda crisi morale, dove si perseguono soltanto valori materialistici, quali il sesso e il denaro, i personaggi del romanzo riflettono proprio questi disvalori e sono vittime della corruzione generale sia quelli che agiscono in piena consapevolezza che quelli vi si ritrovano coinvolti loro malgrado. Numerosi sono i brani del libro che attestano quanto detto, il che vale per Moravia una delle chiavi fondamentali di ogni umano comportamento, infatti il contegno sessuale è per tutti e cinque i personaggi che agiscono nel romanzo: Michele, Carla, Mariagrazia, Leo, Lisa. E’ nell’erotico, integrato con l’economico, che i personaggi si definiscono in pieno. Come la rivolta di Carla si esprime e si cancella nel sesso, così l’indifferenza di Michele, al limite, è una cosa sola con la 17 sua mancanza di comunicazione sessuale, con la sua impotenza sessuale, ancora una volta strettamente congiunta alla sua impotenza economica. Il suo rifiuto o la sua incapacità di avere rapporti autentici con le cose e con gli uomini si verifica innanzi tutto nel suo non accettare le regole del gioco sessuale borghese. La purezza morale di Michele, agli occhi dell’uomo borghese, non può non apparire che come un tratto di straordinaria ingenuità inferiore. Queste regole invece sono perfettamente accolte da Leo che sa illustrarle con grande evidenza pratica e cinismo , e dalla stupidità di Mariagrazia. La funzione pratica di Lisa è inoltre quella di mettere in evidenza l’ ipocrisia sentimentale, cioè l’altra faccia della situazione, nel momento in cui, il calcolatore Leo, si trova di fronte all’esperienza femminile. E’ proprio nel descrivere i suoi personaggi che Moravia manifesta la sua ferma opposizione, chiaramente antifascista, ad un ambiente umano che rifiuta costantemente di riconoscersi e di giudicarsi, ambiente caratterizzato da individui che neppure possiedono la capacità di autocoscienza o che, seppure consapevoli , sono tuttavia alienati ed interiormente divisi. Sono proprio i personaggi come il giovane Michele o la sorella Carla che impersonano quest’ultimo tipo di soggetti. Carla, all’inizio del romanzo, ci appare come una ragazza perfettamente cosciente del mondo che la circonda, di cui è parte integrante, che ella rifiuta ritenendolo “opprimente e miserabile”, una fanciulla che aspira a “farla finita” e che non riesce a concepire altra soluzione che non sia quella di “rovinare tutto”, cercando di usare violenza, in se stessa a quella vita che “non cambia...non vuol cambiare”. Ella, per una sua più ricca varietà di atteggiamenti psicologici, per una sua grande drammaticità, risulta ancora più tipicamente e concretamente la portatrice di una qualche coscienza morale o perlomeno di qualche onesta volontà di coscienza morale, anche se inutile sia a lei che agli altri. Per capire fino in fondo il vero carattere dei due protagonisti bisogna leggere attentamente le ultime pagine del romanzo, dove, fratello e sorella vengono a trovarsi di fronte, radicalmente divisi, del tutto incapaci di comprendersi e in completa opposizione. Mentre Michele appare chiuso, proprio come al principio dell’opera, nella sua vana aspirazione verso una sincerità e una fede irraggiungibili, e ora ancora più chiuso e disperatamente cosciente che mai, circondato dall’ipocrisia del mondo borghese, Carla si dimostra invece ormai 18 capace di orientarsi perfettamente nella gran selva dell’esistenza sociale, ormai bene riconciliata, anche se amaramente, con il mondo . Possiamo quindi affermare che se la storia di Carla è la storia di un difficile e doloroso, seppur riuscito adattamento, quella di Michele è al contrario la storia di un adattamento mancato in quanto questo personaggio rispecchia in sè la condizione dell’uomo borghese nel momento in cui assume una sua coscienza critica, o meglio una coscienza di crisi. Il suo agire è fondato su un principio di semplice ripetizione e di continuo fallimento, come dimostrano i ripetuti scontri con Leo, dall’insulto inefficace del capitolo III, allo schiaffo mancato del VI, al lancio del portacenere, che naturalmente non raggiunge il bersaglio dell’VIII, fino al famoso colpo di rivoltella che non parte, poichè l’arma è scarica, del XV. Il suo modo di pensare rimane costante e nelle sue riflessioni, Michele ci apre tutto il suo animo e ci fa comprendere il suo desiderio di uscire da quell’indifferenza e reagire alla falsità e alla ipocrisia. Michele è un personaggio nostalgico, cosciente del fatto che niente può ricondurlo a quei valori morali smarriti, egli si rende conto che partecipare alla concretezza del presente , del depravato presente, guarire dai propri traumi e dalle proprie inibizioni è possibile soltanto a prezzo della propria corruzione. In una classe sociale come quella essere indifferente è forse l’unica forma di nobiltà etica. Il comportamento di Carla, invece, durante l’arco della narrazione, subisce continue modifiche e porta ad una situazione nuova, seppure squallida, in quanto ripugnante è stata prima la sua seduzione da parte di Leo e sempre moralmente sporco è stato il capovolgersi di quella “sudicia avventura” nel decoroso matrimonio borghese della ragazza con l’amante della propria madre. Anche in questa occasione Michele tenta, debolmente come al solito, di influenzare il destino, chiedendo alla sorella se veramente intende sposare il suo seduttore, ma inevitabilmente fallisce. ”Tutto è finito”, dice tra sè, accorgendosi che non potrà impedire quelle nozze e, guardando le “guance puerili” della sorella, “è una donna”, pensa e si sente vinto. Carla, “stanca di esaminare se stessa e gli altri” rinuncia ad ogni resistenza e si adatta ad un mondo borghese, fatto di ipocrisia e completamente privo di valori morali di qualsiasi genere. Ella rappresenta la falsità della concezione della famiglia borghese del ceto medio, inconsapevolmente ella finisce per fantasticare, con un po’ di ripugnanza e un po’ di compiacimento, 19 sull’inevitabile sorte della futura signora Merumeci, sorte borghesemente predestinata di donna ricca che “si diverte, viaggia, ha un amante, che più? tutto quel che può avere una donna lo ha...”. La sua coscienza morale è talmente offuscata che non riesce neppure ad essere sincera con se stessa. Infilarsi nel letto di Leo, in qualita di amante è, per lei prima un modo di uscire dal soffocante conformismo della società in cui si trova a vivere, poi, tramite il matrimonio, di adeguarcisi e di innescare un meccanismo che la condurrà a diventare una nuova Mariagrazia. Infatti, quando nell’ultima scena, noi le vediamo mascherate l’una accanto all’altra, “il Pierrot bianco e la spagnuola nera”, Carla, ormai donna, che “sorrideva misteriosamente”, vicino alla madre che invece “sorrideva stupidamente”, si capisce che in questo travestimento è comunicato l’ultimo simbolo dell’iniziazione della ragazza perfettamente riuscito. Gli altri personaggi del romanzo ci appaiono più integrati in questo tipo di mondo, del tutto proiettati al raggiungimento dei valori tipici della borghesia di quel particolare periodo. Quindi, anche se a prima vista ci sembrano cinici, approfittatori e completamente privi di moralità, in realtà anche loro non sono altro che il prodotto di un certo contesto storico al quale si sono del tutto uniformati. Tra questi, primo fra tutti è, senz’altro, Leo: egli, appartenente ad un mondo radicalmente corrotto, è uno dei tanti uomini perfettamente integrati in esso, che vivono di nuda avidità e di cinica libidine, avendo ridotto la propria esistenza al raggiungimento delle sole realtà irrinunciabili: il sesso e il denaro. Egli rispecchia la mentalità del borghese, sicuro di sè, incurante delle esigenze altrui, bugiardo e calcolatore, privo di qualsiasi spessore morale. Leo entra in casa come amante della madre, successivamente insidia la figlia, che cede al suo gioco calcolatore, prima facendosi sedurre e poi addirittura sposare. Anche Mariagrazia è un personaggio che ha assimilato la morale del periodo senza porsi tanti problemi, infatti negli atteggiamenti di Michele e Carla vede “capovolto” il suo mondo per cui non può aspirare che a raddrizzarli. Possiamo, quindi, concludere che “Gli indifferenti “ di Alberto Moravia rappresentano perfettamente la società del periodo del fascismo, che si manifesta sia nei colloqui del ceto medio borghese, in cui appaiono ben chiare le sciocchezze, le ambizioni mondane, il concetto di famiglia proprio del tempo, sia tramite i monologhi 20 interiori dei personaggi che mettono in evidenza i luoghi comuni della coscienza borghese. INGLESE NEW CATERING SYSTEMS & HACCP NEW CATERING SYSTEMS During the period of the Cold War, the catering industry has recently changed because of new cultural trends and new eating habits. In fact, the spreading of new types of establishments, such as fast food, take away, has influenced the adoption of new catering systems . 21 These systems keep the quality and nutritional value of food and they avoid the growth of micro-organism and bacteria tanks to efficient refrigeration and temperature control. The advantages of new catering systems are: They reduces the risk of food spoilage They ensure economic advantages They improve the heavy equipment use They help the work flow The methods used by the new catering systems are : a) Cook chill b) Cook freeze c) Vacuum cooking COOK CHILL With this system we can chill the food at the temperature between 03°C. The chilled food must be reheated before consume it. The chilled process is advantageous because it prolongs the food storage life, food in fact, deteriorates rapidly under normal temperature conditions. Chilled food can be stored just for a few days. The rules to follow in this process are: The food must be accurately cooked The food must be chilled within 30 minutes after cooking. The food must be stored between 0-3 °C The food must be consumed within 2 hours after reheating Unconsumed food is discarded The distribution of chilled food is a very important process because the temperature must be keep between 0-3 °C. If temperature of chilled food exceeds 5 °C the food should be consumed within 12 hours. COOK FREEZE Cook freeze is a system similar of cook chill but with the difference that food is blast freezed at -18°,-20°C and stored at that temperature for up to 3 or 6 months. The steps of cook freeze are the following: 22 1. Portioning foods ( when the cooks foods must be portioned). 2. Storing ( We store the food in aluminium foil containers) 3. Sealing ( We seal the food) 4. Labelling ( We should labelling the food with the own expiry dates ) 5. Freezing (We must freeze the food in blast chillers) 6. Distribution ( It must controlled and done by refrigerated vans) 7. Defrosting ( When we defrost food in thawing cabinets) 8. Reheating ( We regenerate the food in special ovens, such as microwave ovens or convention ovens) The advantages of cook freeze are : Portion control Reduction of waste A better hygiene A better equipment use A better staff organisation Some type of foods, such as sauces soups, batters and gravies, aren’t suitable to this method of preservation because they develop a granular structure and produce a curdled effect. We can avoid this effect if we add a particular type of waxy starch to the flour. VACUUM COOKING It’s a combination of cook chill and vacuum sealingin plastic packages. The most important steps for this system sre the following: 1. To put individual portions food in special plastic pouches 2. A special machine extract all the air and seals the pouches 3. The pouches are cooked by steam and then they are puting in blast chillers. 4. The pouches are stored at 3°C The advantages of vacuum cooking are: It avoid the discoloration and oxidation of the food It has a tenderizing effect on though meat and game. We can stored different type of food in the same fridge because it avoid the risk of cross contamination. HACCP 23 HACCP means Hazard Analysis of Critical Control Points, it is a particular control system which originated in the U.S.A., in the mid 1970s. In Italy it was adopted for all catering business and it became compulsory in July 1997. HACCP is born in order to prevent and avoid the risks of food spoilage. Food production is a delicate process because every food has its own critical point The staff must be trained in order to check the critical points. Different kinds of critical points are: • The temperature of cooking (oil, and others fats) • The temperature of fridge and freezer in the cook chill and cook freeze For avoid the hazards of food spoilage we must follow this rules : • Check your supplies for hygiene and safety food • Inspect all incoming products • The storage temperature of all chilled products must be check • Try to keep the premises clean • Avoid cross contamination between raw and cook food • Ensure good conditions of hygiene • Keep your premises free from mice and insects • Use only approved chemicals SCIENZE ALIMENTARI METODI DI CONSERVAZIONE Il soddisfacimento del bisogno primario di cibo ha determinato nell'uomo, fin dalla più remota antichità, la spinta a rendersi il più possibile indipendente dalla disposizione naturale di alimenti, inducendolo a ricercare tecniche idonee alla trasformazione ed alla conservazione delle derrate alimentari in modo da evitarne l’alterazione. L'alterazione per cause biologiche è di gran lunga la più frequente e quella che produce i maggiori danni agli alimenti. Una volta che l'inquinamento da parte dei microrganismi è avvenuto, essi si 24 moltiplicano a spese dell'alimento che li ospita rendendolo incommestibile. Un sistema di conservazione si giudica valido solo se è in grado di: non ridurre eccessivamente il valore nutritivo dell'alimento; non modificare i caratteri organolettici (odore, sapore, colore, aspetto, consistenza),o modificarli di poco; non determinare cambiamenti che portino alla formazione di sostanze tossiche. I metodi di conservazione si distinguono in: metodi fisici, chimici e biologici. CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI MEDIANTE METODI FISICI I metodi fisici di conservazione delle derrate alimentari sono basati sul controllo della temperatura e del contenuto di acqua degli alimenti . La Conservazione mediante il controllo della temperatura può essere attuata attraverso l’impiego di alte o basse temperature. I metodi di conservazione che utilizzano le alte temperature sono la Pastorizzazione e la Sterilizzazione. La Pastorizzazione consiste nel riscaldare l'alimento a temperature comprese tra 63 e 85°C per tempi variabili da 30 minuti a pochi secondi. Si definisce pastorizzazione lenta o bassa il trattamento a 63°C per 30 minuti. Si definisce pastorizzazione rapida o alta il trattamento a temperatura compresa tra 75 e 85°C per tempi che vanno da qualche minuto a pochi secondi. Con la pastorizzazione si ottiene la distruzione totale dei microrganismi patogeni non sporigeni e quella della maggior parte (sino al 99%) dei microrganismi non patogeni. La pastorizzazione viene applicata prevalentemente ad alimenti liquidi (latte, birra, vino, succhi di frutta) e, non potendo assicurare una lunga conservazione, viene spesso accoppiata ad altri sistemi di conservazione quali la refrigerazione. La Sterilizzazione è tradizionalmente un trattamento termico che consente la distruzione totale di tutti i germi e delle spore contenuti in un alimento. Questo risultato si raggiunge sottoponendo il prodotto alla temperatura di 120°C per 20 minuti circa. Per il latte la temperatura di sterilizzazione è di 130 – 150°C, in sterilizzatori a piastre per 2 - 4 secondi. Il latte così trattato viene denominato U.H.T. (Ultra High Temperature). Tra i batteri più pericolosi che è essenziale distruggere 25 durante la sterilizzazione ricordiamo il Clostridium Botulinum che, in condizioni particolari come ad esempio l’assenza di ossigeno, sviluppa una tossina, causa del botulismo (tossinfenzione mortale per l'uomo). Gli alimenti sterilizzati, se il prodotto di partenza possiede un buon standard qualitativo e se il processo tecnologico ed il successivo immagazzinamento sono ben condotti, possono conservarsi per lungo tempo. I metodi di conservazione che utilizzano le basse temperature sono la Refrigerazione,il Congelamento,o la Surgelazione. La Refrigerazione consiste nel conservare gli alimenti a temperatura bassa ma sempre superiore allo zero. A seconda della deperibilità degli alimenti, i tempi di conservazione vanno da pochi giorni (es. latte, formaggi freschi, ortaggi) ad alcune settimane (es. carni fresche) sino a parecchi mesi (es. pere, mele). La scelta della temperatura ottimale, che in genere è compresa nell'intervallo di 0-7°C, dipende dal tipo di alimento da conservare. Il Congelamento e la Surgelazione portano alla trasformazione dell'acqua presente negli alimenti in ghiaccio, con una riduzione più spinta delle attività vitali dei microrganismi. Nelle tecnologie di congelamento e di surgelazione si raggiungono temperature inferiori a - 18°C. La differenza sostanziale tra i due sistemi consiste nella velocità di penetrazione del freddo. La maggior rapidità di avanzamento del fronte di ghiaccio nella surgelazione, provoca una differente forma di solidificazione dell'acqua; infatti, mentre nel caso del congelamento l'avanzamento lento del freddo porta alla formazione di cristalli di ghiaccio molto grossi, con conseguente rottura delle membrane cellulari (in questo modo le carni per esempio, nella fase di scongelamento, perdono i succhi nutritivi e diventano stoppose), nella surgelazione si impedisce la formazione di macrocristalli di ghiaccio, le membrane cellulari non vengono lese e gli alimenti conservano un più alto valore nutritivo. La temperatura nella surgelazione deve raggiungere –18°C entro 4 ore. Tramite la cosiddetta catena del freddo, nei passaggi successivi, l'alimento va conservato a temperature inferiori a -18°C ininterrottamente fino al momento del consumo. Se l'alimento subisse sbalzi di temperatura tali da provocare uno scongelamento anche parziale, la sua frazione acquosa, ad un successivo abbassamento della temperatura, ridiventerebbe ghiaccio, 26 ma questa volta assai più lentamente, con formazione di macrocristalli; una simile eventualità comporterebbe le conseguenze già citate ed inciderebbe in modo estremamente negativo sulla conservabilità. C'è da ricordare tuttavia che i prodotti vegetali vengono in genere sottoposti prima della surgelazione alla così detta scottatura o blanching; che consiste nel trattamento del prodotto fresco con acqua bollente o vapor d'acqua allo scopo di inattivare gli enzimi, effettuare una grossolana sterilizzazione e fissare il colore. Con tale trattamento si migliora la conservabilità del prodotto anche se si deve registrare una lieve perdita del valore nutritivo. Lo scongelamento è preferibile venga effettuato in frigorifero, per evitare che alla temperatura ambiente, sulle superfici esterne, già scongelate, si inneschino processi di alterazione. In conclusione, al di là di alcune limitazioni e delle necessarie puntualizzazioni, bisogna affermare che gli alimenti congelati e soprattutto quelli surgelati sono dei prodotti validissimi sia dal punto di vista qualitativo che nutrizionale. Fra i metodi di Conservazione mediante la diminuzione del contenuto in acqua abbiamo l'Essiccamento e la Liofilizzazione. Il primo consiste nella sottrazione di acqua dagli alimenti sia per esposizione all'aria e al sole che in particolari impianti industriali chiamati essiccatoi funzionanti ad aria calda. Tipici esempi di prodotti essiccati all'aria sono alcuni frutti quali fichi, prugne, uva ecc. e, tra i pesci, il merluzzo; tra i prodotti essiccati artificialmente in essiccatoi ad aria calda, ricordiamo le paste alimentari secche; altri prodotti quali, latte in polvere, polvere di uova, ecc. vengono privati dell'acqua con tecniche differenti ma sempre a caldo. La Liofilizzazione, invece, è un processo che si compie in due fasi. Nella prima fase il prodotto viene surgelato, in quella successiva viene eliminata la frazione acquosa grazie al passaggio diretto, sotto vuoto, della fase solida (ghiaccio) a fase gassosa (vapor d'acqua). L'impianto ove si realizza questo trattamento si chiama liostato e consta di una camera in cui vengono posti i prodotti da liofilizzare previamente congelati, di una pompa ad aria in grado di fare il vuoto in questa camera e di un condensatore ove si raccoglie, condensato, il vapor d'acqua aspirato continuamente dalla camera sotto vuoto. Le caratteristiche dei prodotti liofilizzati sono: riduzione del peso al 1025% di quello di partenza; lunga conservabilità a temperatura 27 ambiente; possibilità di ricostituire l'alimento di partenza solo per aggiunta di acqua; mantenimento pressoché inalterato del valore nutritivo, grazie ad un processo di essiccazione che non prevede alcun riscaldamento del prodotto. Ricordiamo tra i più comuni alimenti liofilizzati le bevande analcoliche, le minestre, i prodotti vegetali e le carni, ecc. CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI MEDIANTE METODI CHIMICI Questo tipo di conservazione sì può realizzare in due modi: mediante l'aggiunta di sostanze conservanti naturali o mediante l'aggiunta di additivi chimici. Le sostanze naturali che vengono comunemente adoperate per la conservazione degli alimenti sono: il sale da cucina, lo zucchero, l'aceto. l'olio e l'alcol etilico. Anche l'esposizione ai fumi provenienti dalla combustione del legno rende alcuni alimenti ben conservabili; non è quindi arbitrario considerare il fumo un conservante naturale. L'azione del sale si esplica prevalentemente sottraendo acqua alle cellule che compongono i tessuti dei prodotti alimentari sia animali che vegetali; questo effetto disidratante è il risultato di un fenomeno fisico denominato osmosi che determina, in presenza di soluzioni saline concentrate, una migrazione di acqua dalle cellule verso la soluzione salina. Nelle cellule, e quindi nei tessuti così disidratati, rimane bloccata l'attività dei microrganismi che, in situazioni di carenza d'acqua non sono in grado di esplicare la loro attività vitale. Gli alimenti così trattati si conservano bene per tempi abbastanza lunghi a temperatura ambiente e senza particolari accorgimenti. Le concentrazioni saline variano a seconda del tipo di alimento da conservare ma in genere oscillano tra il 15 e il 25%. L'azione dello zucchero è analoga a quella del sale ma, per avere un buon effetto conservante, bisogna raggiungere concentrazioni elevate, intorno al 6065% (marmellate, sciroppi, etc.). L'aceto, per la sua elevata acidità (contiene acido acetico) costituisce un ambiente sfavorevole allo sviluppo dei microrganismi e svolge una incisiva azione antisettica sulla maggior parte di essi. E’ particolarmente indicato per la conservazione di prodotti vegetali e la sua efficacia viene accresciuta dalla presenza di sale. Anche gli oli e i grassi in generale creano un 28 ambiente estremamente sfavorevole allo sviluppo dei batteri dei leviti e delle muffe ma possiedono una capacità antisettica molto ridotta. L'alcol etilico possiede un elevato potere antisettico e praticamente nessuna forma vegetativa resiste a concentrazioni superiori al 15%; si adopera generalmente a concentrazioni più elevate ed in presenza di zucchero per conserve di frutta. L'azione conservante del fumo è legata all'effetto disidratante del calore sviluppato nella combustione ed alla penetrazione nella massa dell'alimento sottoposto a questo trattamento di sostanze contenute nel fumo (es. Aldeide formica) dotate di spiccate proprietà antisettiche. L'affumicamento da solo non è in grado di assicurare una buona conservazione e viene quindi generalmente accoppiato ad altri sistemi quali essiccamento, salagione, ecc. CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI MEDIANTE METODI BIOLOGICI Negli alimenti si possono trovare contemporaneamente diverse specie di microrganismi in grado di determinare modificazioni sulle caratteristiche chimiche, nutrizionali ed organolettiche,che se ben controllate, rendono ben conservabili gli alimenti. Tipici esempi di modificazioni chimico-biologiche sfruttate largamente per la conservazione degli alimenti sono le fermentazioni e, in particolare, la fermentazione alcolica, quella acetica e quella lattica. La fermentazione alcolica è un processo naturale connesso all'attività vitale di microrganismi denominati saccaromiceti appartenenti al gruppo dei lieviti che sono in grado di trasformare gli zuccheri semplici in alcool etilico. Trova applicazione nella produzione delle bevande alcoliche (birra, vino, distillati, liquori) la cui conservabilità è legata al loro contenuto in alcool etilico. La fermentazione acetica trova applicazione nella produzione dell'aceto che si ottiene dal vino per trasformazione biologica dell'alcool etilico in acido acetico. Gli agenti di tale trasformazione sono diversi ceppi batterici che vengono aggiunti ai vini destinati alla acetificazione. L'aceto, grazie al suo contenuto in acido acetico, possiede una buona conservabilità e viene anche adoperato come mezzo conservante per altri alimenti. La fermentazione lattica comporta la trasformazione, sempre per via biologica, del lattosio in acido lattico da parte dei così detti bacilli lattici 29 o lattobacilli. L'acido lattico esplica una certa azione battericida e funziona da conservante nello yogurt, nei formaggi ed in alcuni prodotti vegetali quali ì cavoli con cui si preparano i così detti crauti acidi in scatola che non richiedono particolari trattamenti termici per la loro conservazione. RISTORAZIONE L’EVOLUZIONE DELLA RISTORAZIONE Durante la Guerra Fredda, grazie alla nascita di nuovi metodi di conservazione, e al cambiamento delle esigenze alimentari delle persone, il mondo della ristorazione ha subito un evoluzione nelle sue caratteristiche. In questo periodo i gestori cercarono di non unificarsi agli altri ristoranti e per questo e per questo motivo si sviluppano nuove forme di ristorazione tra cui la ristorazione collettiva. LA RISTORAZIONE COLLETTIVA La ristorazione collettiva presa in considerazione con quella a domicilio e quella viaggiante può raggrupparsi in un solo termine “Catering”(in inglese “somministrare cibi”). Quindi sono nate società di catering che appunto si occupano di gestire queste varie forme di ristorazione. Negli anni Settanta la ristorazione per le comunità,scuole ,ospedali e aziende, era effettuata direttamente,con cucine proprie e strutture proprie. In questo modo però era difficile tener sotto controllo gli aspetti igienico-sanitari. Oggi, invece, le società di catering, sono in grado di gestire in modi diversi la ristorazione in scuole,aziende,ospedali. Questo settore della ristorazione collettiva ha diverse esigenze. Nella ristorazione sanitaria prevale l’aspetto dietetico-nutrizionale, seguendo le diversi esigenze dei malati; in quella aziendale assicura diete bilanciate in relazione all’attività lavorativa dei consumatori; invece in quella scolastica deve fornire pasti completi e rispettare le tabelle dietetiche dell’ASL. 30 Le aziende di catering si stanno inserendo,inoltre ,in altri segmenti di mercato,come ad esempio i grandi centri commerciali, dove forniscono servizi come free flow, self service, snack bar. Queste aziende sono obbligate ,come le altre, ad assicurare ottimi standard qualitativi ,documentare accuratamente le materie prime impiegate,e curare la formazione del personale. Il catering ha avuto sempre più importanza nel tempo affermandosi anche sui mezzi di trasporto, usando prodotti cucinati e preconfezionati,solitamente in monoporzioni. Questo discorso vale per quanto riguarda la ristorazione a bordo di aerei e treni, mentre fanno eccezioni le navi dotate di veri e propri ristoranti di lusso offrendo un tipo di ristorazione di alto livello. Una forma che ha ottenuto molto successo è quella del “catering a domicilio”, sviluppatasi intorno agli anni Ottanta con le prime pizzerie express, e con il cibo cinese, infine con i ristoranti tradizionali. Un servizio di catering a domicilio nato negli ultimi anni è il “Banqueting”,il quale si occupa dell’organizzazioni di veri e propri banchetti,serate di gala, feste di laurea,incontri di lavoro in ambienti appositamente allestiti messi a disposizione dal committente o fittati per l’occasione. In questi casi bisogna curare la scelta degli ambienti, l’allestimento del menù e scegliere se servizio a tavola o buffet. Il banqueting offre,a differenza del catering, anche la fornitura di personale e attrezzature. Ultimamente anche gli alberghi in caso di congressi, o occasioni particolari, si rivolgono a società di catering o banqueting. LA RISTORAZIONE ALBERGHIERA All’inizio degli anni Settanta, la ristorazione alberghiera, si basava su una cucina raffinata con stili di servizio impegnativi e con tempi lunghi. Gli ambienti avevano uno stile classico,formale ma poco allegro ed il cliente aveva un ruolo passivo. Queste caratteristiche causarono un periodo di crisi che terminò negli anni Ottanta,quando gli alberghi diedero in appalto il servizio di cucina a società esterne . Per far fronte a questa crisi, gli alberghi decisero di aprire il ristorante anche ai non residenti. La ristorazione alberghiera ha così trovato una nuova impostazione che prevede la valorizzazione della cucina 31 regionale, o inserendo nuove forme di servizio come il buffet, brunch, con tempi di servizio ridotti ed orari più elastici,in un’atmosfera caratterizzata da un’ospitalità professionale. A ciò si è aggiunta la nascita di nuovi tipi di albergo che hanno rivoluzionato la ristorazione alberghiera. Alcuni esempi sono gli alberghi termali e la nascita di strutture agrituristiche. Gli alberghi termali sono caratterizzati da camere confortevoli,zone comuni rilassanti, infrastrutture come piscine e saune, e trattamenti vari quali, fangoterapia, massaggi. Attraverso consulenti specifici,vengono messi a punto menù adatti ad ogni tipo di dieta e cliente. Le strutture agrituristiche invece offrono il contatto diretto con la natura, la possibilità di fare escursioni,attività sportive, e la loro caratteristica principale è quella della preparazioni di piatti con gli stessi prodotti naturali coltivati dall’agriturismo. Un'altra innovazione attuata dagli alberghi di è stata quella di creare spazi per centri congressi,costituiti da più saloni attrezzati. Per poter effettuare questo servizio,l’albergo deve preferibilmente essere dotato di un ampio parcheggio, avere la sala del pranzo vicina la sala congressi,ed essere situato vicino alle principali reti di trasporto. Bisogna considerare che dopo una giornata di relazioni, interventi,studi,i congressisti hanno bisogno di pause pranzo rilassanti,con menù gustosi e servizio veloce e discreto. Il servizio deve essere accurato,rapido ma non assillante, eventualmente con buffet free flow . I menu devono essere pensati a seconda delle occasioni e se durante il pranzo sono previsti interventi , premiazioni , discorsi, andrà prevista in quel momento una pausa nel servizio. Negli ultimi anni, il tentativo di caratterizzare i diversi alberghi,ha portato alla nascita di nuove tipologie di ospitalità, come ad esempio i business hotel,situati vicino agli aeroporti ed attrezzati con computer,fax,stampanti aree di relax , e i quali offrono menu leggeri per limitare il jet-lag,cioè il fastidio causato dai fusi orari. DIRITTO IL CONTRATTO D’ALBERGO 32 I rapporti tra albergatore e cliente sono regolati dal contratto d’albergo,il quale impegna l’albergatore a fornire,dietro corrispettivo, al cliente il servizio di alloggio, ed eventualmente anche di ristorazione, in uno o più locali dell’albergo adeguatamente arredati e provvisti di servizi adeguati. Tale prestazione di servizio costituisce l’oggetto dell’contratto. Le parti contraenti il contratto sono due: • L’albergatore ( colui che offre il servizio); • Il cliente (colui che usufruisce dei servizi); L’accordo tra le parti si ha quando sono stati convenuti: • Il tipo di prestazione; • La durata della stessa; • Il prezzo da corrispondere; Quando non viene espressamente pattuita la durata del contratto,esso si intende concluso per una sola giornata Il contratto si intende comunque rinnovato di giorno in giorno, se la camera non viene liberata entro le ore 12 del giorno successivo, oppure se l’albergatore non dà comunicazione, entro le 10, della indisponibilità della stessa. I requisiti fondamentali del contratto d’albergo sono: • L’accordo delle parti; • La causa; • L’oggetto; Come negli altri contratti l’oggetto deve essere lecito, possibile , e determinato o determinabile. La causa del contratto deve essere lecita, cioè non deve essere contraria alle norme imperative, all’ordine pubblico ed al buon costume. Il contratto d’albergo si articola in due tipologie: • Contratto d’alloggio • Contratto di pensione Il contratto d’alloggio prevede la prestazione in via principale del servizio di alloggio. Naturalmente il cliente può usufruire anche degli altri servizi pagandone il corrispettivo a parte. Spesso nel contratto d’alloggio viene incluso il servizio di prima colazione. Il contratto di pensione, invece, comporta un obbligo diverso da parte dell’albergatore, il quale si impegna a fornire a un prezzo onnicomprensivo, non solo l’alloggio, ma anche la prima colazione ed uno dei pasti,(contratto a mezza pensione), o entrambi i pasti ( contratto di pensione completa). 33 In questi casi rimangono pero escluse dal prezzo le bevande, e qualora il cliente che ha chiesto la pensione completa non consumi, previo avviso, uno dei past ha diritto ad un risarcimento di una somma forfettaria stabilita dall’albergatore. La durata minima dei contratti di mezza pensione o pensione completa è di 3 giorni. Un aspetto fondamentale del contratto d’albergo è costituito dalla prenotazione. La prenotazione può avvenire: per iscritto, (lettera, fax, telegramma,); verbalmente (verbalmente,o presentandosi personalmente o tramite altro soggetto che si presenta presso la reception); per mezzo di sistemi elettronici di prenotazione; per mezzo della rete internet; All’atto della prenotazione il cliente deve indicare il proprio nominativo,il tipo di camera che intende occupare,la data di arrivo e quella di partenza. Qualora la prenotazione fosse effettuata da un terzo soggetto, l’ufficio prenotazioni deve registrare anche il nominativo di chi ha effettuato la prenotazione. Se la prenotazione non comporta il versamento di una caparra, l’albergatore può fissare un orario entro il quale il cliente deve giungere in albergo,decorso tale termine la prenotazione decade. Al momento della prenotazione l’albergatore può richiedere al cliente il rilascio di una caparra. Quest’ultima può essere: • confirmatoria; • penitenziale. La caparra confirmatoria è una forma di garanzia rispetto alle inadempienze contrattuali di una delle parti in causa. Essa viene corrisposta al momento della conclusione del contratto. Nel caso di inadempienza da parte del cliente, costui perde la caparra versata. Nel caso in cui sia inadempiente l’albergatore,il cliente ha diritto a un rimborso pari al doppio della caparra. In alternativa il cliente può chiedere il risarcimento dei danni subiti a seguito dell’inadempienza dell’albergatore. Invece la caparra penitenziale vige solo nel caso in cui nel contratto sia stato stipulato il diritto di recesso per una o per entrambi le parti. In questo caso il cliente inadempiente perde la caparra versata,mentre 34 l’albergatore inadempiente deve versare il doppio della caparra ricevuta. In caso di insolvenza da parte del cliente,(mancato pagamento dei servizi ricevuti),l’albergatore ha diritto a rifarsi dei propri crediti sulle cose portate in albergo o nelle sue dipendenze dai clienti. Per esercitare i propri diritti,l’albergatore deve promuovere,nei confronti del cliente l’azione giudiziaria di sequestro delle cose,che si trovano in albergo o nelle sue dipendenze. Il credito dell’albergatore si prescrive in sei mesi dalla fine del soggiorno. Inoltre il cliente è ovviamente responsabile dei danni e dei deterioramenti causati all’albergatore, al quale spetta il risarcimento del danno subito. ECONOMIA AZIENDALE IL BREAK EVEN POINT L’azienda turistico ricettiva,come qualunque altro tipo di azienda, al fine di poter programmare la propria attività ha bisogno di conoscere le relazioni che intercorrono tra il volume dei costi totali,la produzione aziendale, i ricavi e infine il risultato economico. Un punto molto importante è quello di conoscere il volume degli utili e delle perdite poiché è fondamentale per la guida dell’azienda. La ricerca si basa sul cosiddetto “Break even point”(punto di equilibrio o di pareggio),che consiste nel porre a confronto i costi totali con i ricavi al fine di verificare in quale momento della produzione si equivalgono. Una volta determinato il punto di equilibrio, in corrispondenza a quantità maggiori di esso, l’azienda avrà un utile, altrimenti in corrispondenza a quantità minori, l’azienda verificherà una perdita. Ecco un esempio di grafico che mostra appunto il punto di equilibrio tra costi totali e costi variabili: 35 In questo grafico P sta per punto di equilibrio,e si può notare come gia detto precedentemente,che quando le quantità sono maggiori si ha l’area di utile, mentre se sono minori si ha l’area di perdita. La linea dei costi variabili (CV),se aggiunta alla linea dei costi fissi(CF),la quale non varia a seconda della produzione,crea la linea dei costi totali (CT). Quindi quando la linea dei ricavi (R),incontra la linea dei costi totali si ha il break even point. 36