2013-N01 InvestoMagazine

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2013-N01 InvestoMagazine
REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino n. 40/2011 del 27/6/11 - N.8 Anno 2
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Caro Lettore...
[Premessa: essendo la presente testata un bimestrale,
per questioni di tempistiche dettate dall’azienda tipografica e dalle festività natalizie, questo numero è stato mandato in stampa il 19 Dicembre 2012; pertanto in
caso di avvenute catastrofi profetizzate dai Maya non
avremo, né io né voi, modo di leggere sia quanto sto
per scrivere che i relativi contenuti di questo N1/2013.
Nel caso in cui i Maya si fossero sbagliati …buona lettura.]
Scusate sono una persona che prende poco sul serio le varie profezie catastrofiche pertanto, essendo la
nostra testata un bimestrale, mi sono divertita a giocare sulla data del 21 dicembre 2012. Infatti in quella
data ho voluto offrire ai miei collaboratori un aperitivo/
coffee per salutarci (occasione in realtà sfruttata per
scambiarci gli auguri per le festività natalizie). Come
avrete notato la nostra testata ha cambiato l’abito
infatti ne abbiamo alleggerito il peso fisico, arricchendone però i contenuti. Inoltre ci sono state delle new
entry tra i collaboratori: Fosco Giulianelli, blogger Cool
Hunter nonché corrispondente svedese ma di nascita perugina; volto, in quel di Svezia, della campagna
pubblicitaria della H3G svedese… per la serie: italiani
questi sconosciuti… ma non all’estero. Nadia Afragola
(si pronuncia come la fragola con la A che la precede), dolce come il frutto, ex arbitro di calcio, ex pubblicista sportiva che cura per noi le tendenze nei vari
mercati. In questo numero in particolare ci propone il
famosissimo Pitti che si starà svolgendo proprio in questi giorni. Troverete come sempre la rubrica fissa del
Banking, curata da Marco Sodano (con le previsioni
per il 2013. Meglio seguire i suoi consigli poiché non
si è mai sbagliato, almeno fin’ora! ). Ci sarà ancora
Investo Building curata da Massimiliano Sciullo, con
notizie sugli investimenti nel mattone italiano preferito
soprattutto dagli stranieri…e Pietro Genuardi che nel
suo Investo Art ci propone la bella Piera Scognamiglio- emergente artista sulla quale sarebbe il caso di
investire qualche euro. Lo ammetto, sono molto orgogliosa di tutti i nostri collaboratori perchè persone
speciali che hanno un certo sesto senso per le nostre
rubriche…mi piace parlarvi di loro come a loro piace
scrivere per Voi. Nella speranza reale che i Maya si siano sbagliati, vi auguro allora buona lettura!
Patrizia Caridi
Dear Reader...
[Preamble: being this magazine bimonthly, for a matter of schedule given by the printing company and by
Christmas holidays, this number has been sent out for
printing on December 19th, 2012; so just in case the
catastrophe prophesized by the Mayas becomes true
we won’t have, neither you or me, the chance to read
what I’m going to write and the related contents of
this N1/2013. In case the Mayas were wrong… Enjoy
reading it.]
Excuse me if I’m a person that takes not so seriously
the various catastrophic prophecies so, being our magazine bimonthly, I had fun playing with the December 21th, 2012 date. In fact in that day I decided to
offer to my colleagues an aperitif/coffee to greet us
(a situation useful to exchange our Christmas wishes).
As you may have noticed our magazine changed its
dress, in fact we lightened the physical weight, while
enriching the contents. Also we had some new entries
among the collaborators: Fosco Giulianelli, Cool Hunter blogger as well as Swedish correspondent but born
in Perugia; he is the face, in Sweden, of the advertising
campaign for Swedish H3G… that is to say: Italians,
these strangers… but not abroad. Nadia Afragola (it is
pronounced like the word “fragola” with just an A before it) sweet like the fruit, former soccer referee, former sport publicist that edits for us the tendencies on
different markets. In this number in particular, she introduces the incredibly famous Pitti that is happening
during these days. You will find, as always, the Banking
section, written by Marco Sodano (with his forecast
for 2013. It is better to follow his advice because he
was never wrong, at least until now!|) There is Investo
Building by Massimiliano Sciullo, with news on Italian
real estate investments, especially preferred by foreigners… and Pietro Genuardi, that in his Investo Art recommends the beautiful Piera Scognamiglio – emerging artist on which should be the case to invest some
money. I admit it, I am very proud of our collaborators
because they are special people that have a certain
sixth sense for our columns… I like to talk about them
as much as they like to write for You. Hoping for real
that the Mayas were wrong, then I wish you a nice
reading!
Patrizia Caridi
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gelosamente custodito poichè è
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è veramente un luogo magico;
con i suoi stagni naturali tra le rocce, un sottobosco profumato di
ginepro, mirto e corbezzolo, il Pevero è il percorso più pittoresco e
sicuramente uno dei più richiesti
in cui si possa mai avere il piacere di giocare. Come paesaggio
ogni buca è diversa dall’altra.
Ogni punto di arrivo o di partenza diventa, per il giocatore
in attesa di giocare, un panorama da ammirare. Dal tee della
buca 4, attorniato dalle rocce
levigate dal vento, si intravedono oltre il Golfo del Pevero i rilievi della Corsica: una suggestiva
emozione da portare nel cuore.
L’unico rischio per i giocatori è
di sbagliare un tiro perché la
vista e il panorama circostante
sono talmente belli e suggestivi
da distrarre l’attenzione anche
del giocatore più concentrato
e preparato.
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LO STATO LIBERALE DIVORATO DAGLI SPRECHI
con prefazione
di Alessandro Meluzzi
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a parola “mercato”, pur nella sua
durezza commerciale, appare
persino rassicurante. Per esempio
rispetto a un tema come il rapporto tra
mercati e democrazia. Infatti è un’antinomia tra concetti perché i mercati vivono di
denari e una democrazia è fatta da persone. È fuori di dubbio che i mercati nella
loro forza originaria abbiano molto a che
vedere con le scelte umane. V’era un discusso politico meridionale che di fronte
ai dibattiti sulle borse internazionali e sullo
spread amava ripetere che tra l’abitudine
e le convenzioni, anche intellettuali, preferiva occuparsi di mercati rionali piuttosto che internazionali. È un gioco di parole
perché i costi e i valori dei mercati rionali,
di cui vivono gli uomini, non possono non
risentire degli apparenti capricci sismicometereologici dei mercati finanziari. Infatti
mentre sui mercati rionali le persone possono veramente scegliere -partendo dal proprio budget- ciò che vogliono comprare, la
logica dei mercati finanziari pare obbedire a dinamiche oscure e quasi iniziatiche.
Effettivamente avendo spostato sul valore
‘moneta’ piuttosto che sulle cose il baricentro dell’azione economica, tutto obbe-
T
he word “market”, though its
commercial harshness, appears to be almost comforting. For
example compared to a subject like the relationship between markets and democracy. In fact it is an antinomy between concepts because markets live by money and
democracy is made by people. It is out of
doubt that markets in their original strength
have a lot to do with human choices. There was a controversial politician from Southern Italy that during the debates about
international Stock Markets and the spread
loved to repeat that between habits and
conventions, even intellectual, he preferred to deal with corner markets instead of
international markets. It is a wordplay because the costs and values of corner markets, of which men live, are affected by the
obvious seismic-meteorological caprices of
financial markets. In fact while on corner
markets people can actually choose – starting from their budget – what they want to
23
PS
O
ST
IC
VE
O
O
IN
IN
VE
ST
O
C
SI
P
disce a fluttuazioni di scelte di coloro che le
monete più che raccoglierle le producono.
L’atto di signoraggio bancario, con il quale
le valute circolano per volontà di banche
nazionali europee o della federal reserve,
tende a far credere che queste entità siano soggetti pubblici in qualche modo sottoposti a Stati o volontà popolari e sovrane.
Nulla di più falso, come ben si sa. Le banche che emettono moneta hanno come
soci gli stessi istituti bancari che dovrebbero controllare. È così per la banca d’Italia
così come per la federal reserve. Il valore
della moneta non vien stabilito sulla base
di fondamentali economici, come il valore
dei titoli azionari di gruppi che si finanziano
in borsa, ma di movimenti di valori simbolici che risentono soprattutto delle scelte di
piccoli gruppi -per lo più bancari- in grado
di influenzare comportamenti d’acquistovendita di opinion maker decisivi. Basta far
scorrere i nomi dei gruppi bancari per capire che non si stratta certo di società aperte
a qualunque volontà umana di speranza.
Questa silenziosa oligarchia potente muove consensi e valori in grado di determinare la storia di intere nazioni e di popoli. Badi
bene soltanto un paranoico potrebbe pensare a una setta di gnomi che dal profondo
di una montagna decide per tutti gli esseri
viventi. I mercati però nella loro apparante neutralità si muovono secondo logiche
molto meno imprevedibili e più decriptabili di quanto la loro libera e democratica
imponderabilità sembra far credere. In
questa dimensione rivendicare la dignità
della democrazia vuol dire far crescere la
coscienza e l’informazione sui valori come
lo spread o altre variabili che sono entrate
improvvisamente nel nostro lessico dopo
che nel cervello e nel cuore. Sono diventate improvvisamente da ignote a parole
chiave di qualsiasi ragionamento sulla politica, sull’economia e sulla civiltà. Informa-
buy, the logic of financial markets seems to
obey to obscure and almost initiatory dynamics. Actually, having shifted the economic
center of gravity on the value “coin” instead of the things, everything obeys to the
fluctuations of choices of those producing
coins instead of saving them. The act of seignorage, with which currencies circulate
because of European national banks and of
the federal reserve, tends to make believe
that these entities are public subjects subordinated, in some way, to States or people’s
sovereignty. It is all false, as we all know it.
Banks that release coins have, as partners,
the same banking-houses that should control. It is like this for the Bank of Italy as much
as for the federal reserve. Coin value is not
established on the basis of economy fundamentals, like the value of shares from groups
financing themselves in stock markets, but
with movements of symbolic values that are
most of all affected by the choices of small
groups – most of all banking groups – able
to influence purchasing-selling behaviors of
important opinion makers. It’s enough to
look at the names of the banking groups
to understand that they are not societies
open to whichever will of human hope. This
silent powerful oligarchy moves approval
and values able to determine the history
of entire nations an populations. But pay
attention: only a paranoid could think of a
gnome cult that from depth of a mountain
decides for all the living beings. But markets,
in their illusory neutrality, move along much
less unpredictable and decrypted logics of
how their free and democratic imponderability seems to show. In this dimension, the
claim for dignity of democracy means to
grow conscience of information about values like the spread or other variables that
suddenly entered in our language after
our brain and our heart. They have become suddenly from unknown-words to key
24
25
TO
S
E
Tu puoi ridargli
la vista.
V
O
IN
C
SI
P
words of every reasoning about politics,
economy and society. Most of all, information is power. Such as the power of financial
information is stigmatized when it becomes
an opportunity for
financial speculations, in the same
way there is a
sociopolitical
inside trading that
is recommended
through information like the true,
authentic and real
interpreter of the
implacable logic
of markets. Taking
note of this truth
does not mean
to change the
course of these
events that have deep roots, coming from
far away and going far away. But it means to take back the dignity of those who,
through conscience and critics, intend to
avoid that a massive cheat – or at least a
misunderstanding – shapes, other than the
economical behaviors of millions of people, even those few choices actually independent that are at the basis of personal
dignity, as well as a population or a nation.
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zione è innanzi tutto potere. Così come il
potere dell’informazione finanziaria viene
stigmatizzato quando diventa occasione
di speculazioni borsistiche, allo stesso modo
c’è un insider trading di tipo sociopolitico
che si propone attraverso l’informazione
come unico vero
interprete autentico e reale della
logica implacabile
dei mercati. Prendere atto di queste
verità non significa
cambiare il corso di questi eventi
che hanno radici
profonde, vengono da lontano e
vanno lontano. Ma
vuol dire recuperare la dignità di chi
attraverso conoscenza e critica intende evitare che un colossale imbroglio -o
per lo meno equivoco- plasmi oltre i comportamenti economici di milioni di persone,
anche quelle poche scelte veramente autonome che sono alla base della dignità di
una persona, oltre che di un popolo o una
nazione.
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rco So
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In barba ai Maya!
IN BARBA AI Maya!
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abbiamo sfangata. Ora sappiamo che se il calendario Maya
finisce nel dicembre del 2012 è
semplicemente perché sul disco di pietra
non c’era spazio sufficiente per elencare i
giorni che verranno. Dunque, buttiamo alle
spalle le previsioni apocalittiche e concentriamoci sull’anno che si apre: l’anno dei
corsi azionari ai minimi, della ripresa che
prima o poi deve pur farsi vedere, dei paesi emergenti che sono sempre di più l’occasione buona per investire. Avanti tutta.
L’oroscopo dell’investitore – quello in cui
ai segni zodiacali si sostituiscono i settori sui
quali si può scommettere – è molto chiaro.
Bando ai mugugni e alle facce lunghe, se
vogliamo qualcosa dobbiamo per prima
cosa crederci.
W
e did it. Now we know that if
the Maya calendar ends in
December 2012, it is because on the stone plate there wasn’t enough
space to list all the days that are coming.
So let’s put behind our shoulders the apocalyptic forecasts and just focus on the incoming year: the year of the minimum stock
market quotations, of the financial recovery that now or then have to appear, of the
emerging countries that are always a good
reason to invest. Full speed ahead! The investor’s horoscope – that in which there are
no zodiac signs but the fields on which they
can bet – is crystal clear. No more whining
and sad faces, if we want something, first of
all we need to believe in it.
Azioni. Se i valori di mercato sono più depressi che mai è il momento di investire.
Si compra a prezzi stracciati: basta usare
un minimo di lungimiranza, puntando sulle
società solide che hanno un mercato in
espansione (i servizi e l’energia, tanto per
fare un esempio). Vietato pretendere di
fare il botto, la Borsa non è posto per fare
il colpo del secolo. Ma mettere i risparmi in
condizione di fruttare qualcosa sì.
Shares. If the market values are more depressed than ever, it is time to invest. We
can buy at incredibly cheap prices: only
far-sightedness is required, aiming at solid societies that have a market in development (services and energies, just to give
Via dei Mille, 45 - 80121 Napoli
29
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BA
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Titoli di Stato. L’altalena dello spread andrà avanti di sicuro almeno fino a dopo
le elezioni. I rendimenti, di conseguenza,
sono in salita. Vale la regola per cui se la
Repubblica Italiana non si trovasse davvero in condizioni di rimborsare i suoi debiti, il
problema principale sarebbe sopravvivere.
Si può comprare con un ragionevole grado
di serenità, qualunque governo ci tocchi
continuerà a pagare le emissioni.
an example). It is forbidden to require to
make a splash, the Exchange market is not
a place where you can make a lucky strike.
But it is the place where you can put your
savings to yield.
State bond. The spread swing will go on at
least after the election, for sure. The profits, by consequence, are raising up. The
rule in force says that if the Italian Republic
won’t be able to pay for its debt, the main
problem would be surviving. But we can
buy with a reasonable degree of serenity,
whichever government we will have, it will
continue paying the flotation.
Paesi emergenti. Occhio a Indonesia e
Malaysia. La Cina e l’India continuano a
garantire ritorni molto buoni, ma in questo
settore è importante andare continuamente a scovare il nuovo che avanza. Segnalazione di rigore anche per il Brasile, che si sta
imponendo a livello internazionale come
una delle grandi potenze economiche del
futuro.
Emerging countries. Keep an eye on Indonesia and Malaysia. China and India keep
on guaranteeing interesting returns, but in
this sector it is important to find the newin-progress. A must-be-recommendation is
also for Brazil, imposing itself on a worldwide
level as one of the future biggest economic
powers.
Valute. La sfida del 2012 sarà ancora una
volta quella ormai storica tra euro e dollaro,
ma gli esperti si dicono sicuri che le sorprese verranno dal cambio tra dollaro e yen.
Chi governa il giappone punta su politiche
espansive i cui benefici saranno godibili per
diverso tempo. Avanti col sol levante.
Maya’s Calendar
Currency. The challenge for 2013 is, once
again, the historic fight between euros and
30
31
N
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G
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V
C’È SOLO UN MODO
PER VIAGGIARE
DA TORINO IN BRASILE.
Materie prime. L’oro è un bene rifugio vecchio quanto la storia dell’uomo. I corsi possono anche tirare al ribasso, ma sul medio
lungo periodo il metallo giallo non ha mai
deluso chi ha deciso di usarlo per mettere la sua moneta al riparo dalle turbolenze
dell’economia. Basta ricordare che non è
oro se non luccica. Quindi, se decidiamo
di affidarci a Etf e ad altri prodotti simili, attenzione al gioco delle commissioni. L’oro
di per se resta una sicurezza.
dollars, but the experts are sure that the
surprises are coming with the exchange
between dollars and yens. Who governs
Japan, is aiming at expansion politics whose benefits will be enjoyed for a long time.
Keep on with the Land of the Rising Sun.
Raw materials. Gold is a safe investment
and it is as old as the history of men. The
quotations can pull down, but on the midlong period the yellow metal never disappoints who decides to use it to save its investments from economic turbulences. Just
remember that it is not gold if it doesn’t shine. So, if we decided to trust ETF and other
similar products, we have to be careful
about the game of commissions. Gold is a
security.
Mattone. Parlare agli italiani di investimenti immobiliari è come pretendere di insegnare ai gatti ad arrampicarsi. In questo
momento il mercato è depresso: segno
che è il momento di comprare. Quando il
ciclo dell’economia si invertirà ci sarà tutto lo spazio per fare margini ottimi. Solo
bisogna tenere in considerazione che il Fisco ha messo gli occhi sulla casa, e quindi
prepararsi a sborsare qualche anno di Imu.
Per proteggere il proprio capitale può darsi
che ne valga la pena.
Real estate. Talking to Italians about real
estate investments is like wanting to teach
cats how to crawl up. In this very moment
the market is depressed: sign that it is the
right time to buy. When the economy cycle
will change there will be space to obtain
great margins. Just keep in mind that the
inland revenue set eyes on the houses market, so be prepared to pay out a few years of IMU. Maybe it is worth to protect your
own capital.
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“A
bbiamo gli stranieri alle porte.
Ma anche all’interno delle stanze, in giardino, in cucina e così
via. Dipende solo da dove hanno deciso
di investire. Il mattone italiano, infatti, continua a essere una soluzione assolutamente
interessante per quei capitali esteri in cerca
di una buona opportunità, intrecciata con
un livello di qualità con pochi paragoni nel
mondo. E il mercato immobiliare italiano, in
questo momento, possiede entrambi i requisiti: prezzi accessibili, legati a una congiuntura che vede l’offerta decisamente
superiore alla domanda (anche per i pochi
mutui concessi dalle banche) e soprattutto
un panorama di location la cui bellezza è il
nostro biglietto da visita da secoli, nel mondo. E non c’è crisi economica che possa
intaccare un patrimonio di questo genere.
La Toscana, ormai, con il tanto decantato
“Chiantishire” non fa nemmeno più notizia. La tendenza più evidente, tuttavia, è
che gli stranieri che comprano casa da noi
sono mediamente oltre i 40 anni, in cerca
magari di un “buen retiro” dove trascorrere la vecchiaia. Un sogno quasi letterario.
Ma ci sono stranieri e stranieri. Cambiano i
gusti, le preferenze. Indubbiamente anche
T
he foreigners are outside our
doors. But also inside our rooms,
gardens, kitchens and so on. It
depends on where they decide to invest.
The Italian real estate market, in fact, keeps on being an absolutely interesting solution for those foreign capitals in search of
a good opportunity, mixed with a level of
quality with few comparison in the world.
And the Italian real estate market, right
now, has both requirements: affordable
prices, linked to a trend that sees the demand definitely superior to the offer (even
because of the few loans given by banks)
and most of all a location setting of which
its beauty has been a business card for
ages all over the world. And no economic
crisis can corrode this kind of heritage. Tuscany, by now, with the famous “Chiantishire” is not even on the news anymore. The
most obvious trend, however, is that the foreigners buying a real estate in our Country
are over 40 years old, looking for a “buen
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il budget e le motivazioni che spingono a
cercare casa (una seconda casa, si intende. In questo frangente il discorso-immigrazione non viene rilevato). Uno dei canali
privilegiati, data la distanza geografica
tra l’aspirante compratore e il potenziale
bene da acquistare, è sempre di più Internet. E proprio dai dati di Immobiliare.it, una
delle realtà leader in Italia in questo campo, emergono tendenze, curiosità e novità
rispetto al passato. In senso assoluto, non
c’è storia: o meglio, ce n’è talmente tanta
da non saper più dove metterla. La città
più desiderata infatti è Roma, interessata
dal 12% delle richieste. Segue Milano e la
sua provincia, con il 6%, mentre assumono
una connotazione decisamente più vacanziera e da relax le due posizioni successive: Como, che sfrutta ancora il potentissimo traino dell’effetto-Clooney e Imperia,
punto di riferimento per una delle zone più
chic della riviera Ligure. Le preferenze, tuttavia, variano da nazione a nazione: i più
interessati all’Italia (e ci starebbe anche un
filo di ironia) sono i tedeschi: il 14% di coloro
che si interessano a una casa italiana via
Internet arriva dal Paese della Merkel e del
rigore. Poi Stati Uniti e Francia. Ma non man-
retiro” where they can spend their life after retirement. Almost a literary dream. But
there are foreigners and foreigners. Tastes
and preferences change. Surely also the
budget and the motivation to look for an
house (I mean a second house. In this case
the immigration matter is not pointed out).
One of the favored channels, due to the
geographical distance between the future
buyer and the potential good to buy, more
and more often is the internet. And from the
data taken by Immobiliare.it, one of the Italian business leader in this field, tendencies,
curiosities and news emerge compared to
the past. There is nothing more to say: there
is so much beauty in Italy that there is no
more space for it. The most desired city is
Rome, with the 12% of requests, followed by
Milano and its province with 6%, while they
are seen more as vacation and relax places-only the next two positions: Como, still
working with the strong drawing of the Clooney-effect and Imperia, landmark of one
of the most chic area of the Ligurian Riviera.
Preferences, however, change from Nation
to Nation: the most interested in Italy (and
this is a bit ironic too) are Germans: the 14%
of those who are looking for Italian houses
36
over the internet come from the Country
of Mrs. Merkel and strictness. Then United
States and France. But there are also the
emerging countries like Russia – nation of
the new rich people – Brazil, South Africa,
and even Afghanistan. Just the Germans
are orienting themselves on the already
mentioned Rome, Milan and Como. But
the Eternal City maintains its charm also
with our transalpine cousins: a troubled but
strong relationship from the Gauls and Julius Cesar onwards. And then they love our
sea: from west Liguria to Sardinia (most of
all the Olbia-Tempio province),
up till Venice and
Genoa.
British are
keeping
an
eye
on us too
and with
loads of
Pounds
they aim
at Milan,
R o m e ,
but also
Monza
and Brianza, Genoa and Brindisi, looking
for the evocative Apulian sea. New buyers
come from Russia: they look for relaxing but
exclusive areas. From west Sardinia to Imperia, up to Como and the Pesaro-Urbino
province, between Marche and Umbria.
Milan is less popular, Russians visit it for the
shopping but they don’t like the idea of living there. USA dollars are aiming at Verbania (on the Lake Maggiore area) and
on the classic Rome. Not Milan again, outmoded by Varese (closer to Malpensa and
the lakes), Naples and even Vicenza. The
Brazilians make a curious choice: they prefer Chieti, in Abruzzo, even before Milan,
Rome, Treviso and Padua. But it can easily
be the “go-back” immigration, such as Canadians preferring Pistoia, Genoa, but also
Cosenza and Teramo. In a word, “paisà”
with nostalgic feelings about their roots. Finally the South Africa, that elected Naples
as its favorite destination.
cano le aree emergenti, come la Russia –
la nazione dei nuovi ricchi – il Brasile, il Sud
Africa e addirittura l’Afghanistan. Proprio i
tedeschi si orientano sulle già citate Roma,
Milano e Como. Ma la città Eterna esercita
il suo fascino anche sui cugini transalpini.
Dai Galli e Giulio Cesare in poi, un rapporto forse tormentato, ma forte. E in seconda
battuta amano il nostro mare: dalla Liguria occidentale alla Sardegna (soprattutto
provincia di Olbia-Tempio), fino a Venezia
e Genova. Anche gli inglesi ci tengono
d’occhio e con un carico di sterline puntano
su
Milano,
R o m a ,
ma
anc h e
Monza e
Brianza,
Genova
e Brindisi,
alla ricerca delle
suggestioni del
mare di
Puglia.
I
nuovi compratori
arrivano
però dalla Russia: cercano zone di relax,
ma esclusive. Dalla Sardegna occidentale
a Imperia, fino a Como e la provincia di
Pesaro-Urbino, tra Marche e Umbria. Meno
gettonata Milano, che i russi frequentano
per lo shopping, ma dove non amerebbero vivere. I dollari Usa invece puntano
su Verbania (in zona lago Maggiore) e sul
grande classico di Roma. Niente Milano
anche qui, superata da Varese (più vicina
a Malpensa e ai laghi), Napoli e addirittura
Vicenza. Decisamente curiosa la scelta dei
brasiliani, che prediligono Chieti, in Abruzzo, prima ancora di Milano, Roma, Treviso
e Padova. Ma potrebbe essere l’effetto di
un’immigrazione “di ritorno”, così come i
canadesi che puntano su Pistoia, Genova,
ma anche Cosenza e Teramo. Insomma,
“paisà” con la nostalgia delle radici. Infine
il Sudafrica, che come meta preferita ha
eletto Napoli.
37
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Piera Scognamiglio
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“Q
uest’anno Roma, come spesso
accade ci ha graziati con un
autunno mite! Il centro strorico era un continuo vibrare di luci fioche di
candele sui terrazzi dove si consumavano
le ultime cene di fine estate complice un
clima caldo e piacevole. In una di queste serate “mondane” in occasione di un
premio sull’eccellenza italiana a cui erano stati invitati nomi noti e meno noti dello
spettacolo, del cinema, dell’imprenditoria
e dell’arte (occasione alla quale ero stato
invitato per apprezzare la nuova produzione della Tognazza cantina e produzione vinicola voluta fortemente da Ugo Tognazzi
e portata avanti dal figlio Gianmarco) in
una di queste sere dicevo scorgo tra l’allestimento decoroso ma non sfarzoso né
particolarmente elegante della sala un
quadro che mi incuriosisce per la semplicità del tratto e la capacità di sintesi nella
sua straordinaria eloquenza. Mi incuriosisco
perché le opere affisse ai pannelli mobili
erano tutte distinguibili da una pennellata
non particolarmente eccelsa e devo sinceramente ammettere che non avevano
destato in me nessun tipo di interesse particolare ma quello, l’ultimo della serie sem-
T
his year Rome, as so often, graced us with a warm autumn! Old
town center was a constant quiver of dim candle lights from the balcony
where the last dinners of late summer were
eaten, thanks to a warm and pleasant weather. During one of these “socialite” evenings, at an award for Italian excellence
to which were invited well-known and less
famous people from the entertainment,
cinema, business and art world (I was invited to appreciate the new production of
Tognazza, a canteen and wine production
wanted by Ugo Tognazzi and brought on
by his son Gianmarco) I noticed among the
organization not too luxurious nor too elegant of the hall, a painting that intrigued
me for the simplicity of the line and the
ability to synthesize in its extraordinary eloquence. I felt curious about it because the
works hanging on the mobile panels were
all distinguished by a brush stroke not so
excellent and I have to say that they didn’t
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brava appartenere a un’altra mano più incisiva
più precisa , meno improvvisata. Evitando per
rispetto di citare l’artista che tanto si era prodigato a realizzare opere sul neorealismo italiano
raffigurando volti noti del cinema da De Sica
alla Magnani fino ad arrivare a contemporanei
come Vitti Benigni, Loren, Haber, Muti attraverso
Tognazzi , Lisi ed altri e che in realtà oltre al gioco semplice del riconoscimento, a volte nemmeno molto scontato, non avevano destato in
me un interesse particolare, mi sono soffermato
su un Renzo Arbore in tecnica mista molto, molto interessante. Immediatamente ho allungato
l’occhio nella speranza di focalizzare l’autrice
dell’opera tra la moltitudine di ospiti e imbucati
tipici delle serate romane. Ma niente! Non riuscivo a percepire un segno tra gli avventori che mi
riportasse al semplice schizzo che stavo ammirando in esposizione. Perché in realtà di quello
si trattava, di un segno preciso, molto semplice
arricchito da elementi di collage visti e rivisti.
Eppure era l’armonia e la mancanza di pretenziosità che mi faceva dimenticare la moltitudine di opere in esposizione. Finalmente vedo
avvicinarsi al quadro un amico accompagnato
da una giovane donna molto graziosa, esile,
elegante che scostandomi con un “permesso “
sussurrato a fil di voce si pone tra me e il dipinto.
Bingo! Sono sicuro sia lei! Infatti dopo pochi secondi l’amico mi riconosce, si avvicina mi saluta e mi presenta: “Piera Scognamiglio,” dice lei
“piacere” dico io dicendole il mio nome. Scopro
essere l’autrice solo di quel quadro, e in effetti il
mio istinto non sbagliava. E non solo, scopro essere di Napoli, che lavora e opera soprattutto
sul territorio campano, con innumerevoli mostre
all’attivo e la considerazione di autorevoli critici d’arte. Adalgisa Caira, dottore di Ricerca in
Filosofia del Linguaggio e della Mente scrive di
lei e delle sue opere: “....Una donna che urla,
che manifesta il candido pudore sguainando il
corpo, che si arrischia nelle tentazioni per riequilibrare il dissidio: questa la femminilità inebriante
presente nelle opere di Piera Scognamiglio. L’estetica dissonante dei tratti femminili armonizza
con sfumature trasfiguranti, con linee decise e
simultaneamente aggrovigliate. Uno stile che
canta la frammentarietà di un’identità storica
e personale, che sfida l’incasellamento della
donna esaltandone le perversioni proprie ed
indotte. Occhi, bocche, gambe sfiorate diventano icone di un erotismo sottile, trepidante, diventano messaggeri di pregiudizi da scalzare e
da custodire. La femminilità diventa segmento,
traccia, macchia, contrasto e luce. I dipinti om-
arouse any particular interest, but that, the last of the
series seemed to belong to another hand more incisive
and precise, less improvised. Avoiding to mention out
of respect the author that tried so hard to realize works
about Italian neorealism drawing known faces of the
cinema from De Sica, to Magnani, up to contemporary actors like Vitti, Benigni, Loren, Haber, Muti, Tognazzi,
Lisi and others that apart from the simple game of recognition, sometimes is not so expected, they didn’t
awake a particular interest, I focused on a Renzo Arbore in mixed technique very, very interesting. Immediately I put an eye on the hope to focus on the author of the painting among the multitude of guests and
gatecrashers typical of many parties in Rome. Unsuccessfully! I couldn’t perceive a sign among the people
able to bring me back to the simple sketch that I was
admiring before. Because that was just a firm mark,
simple but enriched by element of collage seen over
and over again. But the harmony and the lack of pretentiousness made me forget all the other pieces on
display. Finally I see approaching the painting a friend
of mine accompanied by a young woman, very pretty, minute and elegant that moving me aside with a
42
“excuse me” slightly whispered, stands between me and the painting. Bingo! I’m sure it’s her!
In fact, after a few seconds my friend recognizes me, gets closer and introduces me: “Piera
Scognamiglio” she says “nice to meet you” I
say telling her my name. I learn that she is the
only author of the picture, and in fact my instinct wasn’t wrong. And I discover that she is from
Naples, that she works most of all in Campania
with numerous exhibitions and the consideration of eminent art critics. Adalgisa Caira, Ph.D.
in Mind and Language Philosophy writes about
her and her works: “…A woman that screams,
manifesting the candid modesty unsheathing
the body, that risks in temptation to balance the
quarrel: this intoxicating femininity is all over the
works of Piera Scognamiglio. The discordant aesthetic of female figures harmonizes with transfigured shades, with firm lines and simultaneously
tangled. A style that sings about the fragmentary nature of an historical and personal identity that challenges the woman’s categorization
glorifying one’s own induced perversions. Eyes,
mouths, legs almost touched become icons
of a fine and anxious eroticism, they become
messengers of prejudices to undermine and to
shield. Femininity becomes a segment, trace,
spot, contrast and light. The shady and ambercolored pictures “look” at the observer with a
sly smile, they seem to challenge him outlining
caresses and pinches. The suffused and prideful
colors are keepers for an explicit woman, of a
woman that does not regret and does not return. Piera Scognamiglio with her art can create
an unordinary psychic and emotive vortex, shaping a real and realistic dimension that seems
to grab the truth right in the moment of covering-up”. And while I got the confirmation that
the picture was “created in one go” I take an
appointment to see what is her work, all together, in her atelier. I meet her a few days after in
Naples and I discover an eroticism comparable
to Kolomon More, an artist of the early ‘900 that
used to paint with Toulouse Lautrec but with a
third millennium style! …Exasperation, female
world, dissection and recomposition, introduction of fragments inserted along with a logic or
an intentional randomness, are just a few of the
many references in the creative universe of Piera
Scognamiglio, versatile interpreter of a contemporary spirit. A mark that constitutes the figure,
a line that is almost a doodle, precise, clear and
inexplicably creator of fluid structures, bodies
that lives powerfully in her paintings. In oils and
acrylics we can find suggestions and sometimes
quotes of Bacon, in some way the Maestro of
brati ed ambrati “guardano” l’osservatore in maniera sorniona, sembrano sfidarlo accennando carezze
e pizzichi. I colori soffusi e sprezzanti si fanno custodi
di una donna non sottintesa, di una donna che non
rimpiange e che non ritorna. Piera Scognamiglio riesce, con la propria arte, a creare vortici psichici ed
emotivi non ordinari, a stilare dimensioni reali e realistiche che sembrano afferrare la verità nel momento in
cui l’occultano”. E mentre mi viene confermato che
quel quadro è stato “creato di getto” fisso un appuntamento per vedere quello che è il suo lavoro, nel suo
insieme, nel suo studio. La incontro dopo pochi giorni
a Napoli e scopro un’erotismo paragonabile a Kolomon More artista dei primi del ‘900 che dipingeva con
Touluse Lutrec, ma in chiave terzo millennio! …Esasperazione, mondo femminile, scomposizione e ricomposizione, introduzione di frammenti inseriti secondo una
logica o una intenzionale casualità, sono solo alcuni dei tanti richiami presenti nell’universo creativo di
Piera Scognamiglio, poliedrica interprete dello spirito
contemporaneo. Un tratto che ne costituisce la cifra,
una linea che è quasi uno scarabocchio, precisa, nitida e inspiegabilmente costruttrice di strutture fluide, di
43
AR
T
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T
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A
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PIERA SCONAMIGLIO
Prezzi: dai 250,00 per i disegni ai 2000,00 – 2500,00 per i quadri
- Finalista al concorso “Expressioni Lab” 2008 a cura di Eleonora Fiorani, presso il Museo Ange
lo Rizzoli di Ischia
- Menzione speciale per le Opere presentate al “Como Contemporary Contest 2009”
- Finalista al concorso “Premio Arciere Isola di Sant’Antioco 2010” ,a cura di Vittorio Sgarbi,
presso il Museo Archeologico “F. Barreca” di Sant’Antioco (Carbonia-Iglesias)
-Vincitrice al concorso “Alterazioni 2011”, presso il Castello Aldobrandesco di Arcidosso (GR)
corpi che abitano prepotentemente le sue
tele. Negli oli e negli acrilici sono leggibili le
suggestioni e qualche volta le citazioni di
Bacon, in qualche modo il maestro della
deformazione e dell’esasperazione, anche
nella palette dei colori che prediligono toni
bruni e sanguigni mescolati a grigi e ai colori dell’ombra. E poi le ibridazioni, forse la
chiave d’accesso per l’espressione artistica
contemporanea, non solo di tecniche e di
modi stilistici ma anche di esseri, nella continua invenzione di creature surreali, e nella
contaminazioni dei generi. E’ seguendo la
logica di questa progressiva contaminazione che nel suo percorso ci imbattiamo in
video o installazioni che superano il vincolo
di spazio e tempo ai quali è invece soggetta per sua natura l’opera bidimensionale.
(Giuliana Paolucci)
E mi dico …Voglio averne uno!
Piera Scognamiglio è un’artista italiana
(05/02/1985). Laureata all’Accademia di
Belle Arti di Napoli, il suo percorso artistico
si articola fra pittura e installazioni multimediali. Le domando: “ I costi?” – “Sono accessibili “mi risponde lei e in un momento
ho il libretto degli assegni in mano e mentre
decido quale quadro fare mio la puntuale ospitalità napoletana mi solletica i sensi
non ancora sensibilizzati con ‘na tazzulella
e cafè.
deformation and exasperation, even in the
range of colors preferring brown and bloody tones mixed to greys and colors of the
shadow. And then interbreeding, maybe to
key to access to the contemporary artistic
expression, not only techniques and styles
but also living beings, in the continuous invention of surreal creatures and in the contamination of genres. It is following the logic
of this progressive contamination that in her
path we come upon videos or installations
going beyond the restriction of space and
time to which is subordinated for its nature
the two-dimensional works. (Giuliana Paolucci)
And then I think…. I want one!
Piera Scognamiglio is an Italian artist
(05/02/1985).
Graduated from Naples Academy of Arts,
her artistic path expresses among painting
and multimedia installations.
I ask to her: “The prices?” – “They are affordable” she says and right after I have
my checkbook in my hand and while I decide what painting I want to buy, the unfailing Neapolitan hospitality tickles my still
not sensitized senses with “ ‘na tazzullella e
cafè” (a cup of coffee).
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Biliardi Cavicchi
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“
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Next Selling Exhibition - Singapore: 23 Ottobre - 31 Genaio 2013
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L’arte dell’investimento
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“L
a bellezza, da sola, spesso non basta. Ma quando diventa anche
preziosa, allora si merita un posto
al sole. Almeno nel mondo degli investimenti: un panorama sempre più insidioso,
di questi tempi, dove trovare la direzione
giusta diventa un rebus senza indizi. Ed è
proprio qui che sembrano aver fatto colpo
i fondi di investimento che puntano sul mercato dell’arte. Un ambito tradizionalmente meno “famoso” rispetto al mattone, ai
titoli di Stato o alle azioni, ma che di questi tempi garantisce margini di sicurezza e
di guadagno decisamente interessanti. Lo
dicono le ultime statistiche, che anche per
il 2012 (in attesa dei dati definitivi) indicano crescite a diverse cifre. E non tanto a
livello italiano – dove l’arte è di casa per
definizione – ma a livello globale. Anzi, sono
proprio i mercati stranieri e quelli emergenti
ad attirare la maggior parte dei capitali e
delle contrattazioni tra gallerie, case d’asta e singoli antiquari. Il flusso di denaro
sui fondi d’investimento, alla fine del 2011,
era arrivato a 960 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 760 milioni del 2010. Lo dicono gli esperti della Deloitte Luxembourg, in collaborazione con i londinesi della
B
eauty, on its own, often is not enough. But when it becomes precious,
then it deserves a place in the sun.
At least in the world of investments: a panorama that gets more insidious, these days,
where finding the right direction becomes
a clueless enigma. And here seems that
the investment funds hits aiming at the art
market. A traditionally less “famous” area
of interest if compared to the brick market,
State bonds or shares, but that during these
times guarantees safety and definitely interesting earning margins. The latter statistics
says that for 2012 (waiting for more definitive data) there was an important amount
increase. And not only in Italy – where the
art is literally at home – but on a global
scale. On the contrary, the foreign and
emerging markets attract the most part of
capitals and negotiations between galleries, auction houses and antiquarians. The
flow of capital on investment funds at the
end of 2011, was around 960 million dol-
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“L’Urlo di Munch”
ArtTactic. Complessivamente, sono 44 le
realtà di investimento operative, tra fondi
e trust. Di questi, ben 21 sono in Cina. Ma
non mancano quelli tra Usa, Singapore,
Svizzera e Lussemburgo. Solo la Cina, da
sola, nel 2011 ha movimentato più di 320
milioni di dollari in investimenti artistici. E il
2012 dovrebbe chiudere il conto in pari,
con almeno altri 300 milioni. Da non sottovalutare, infine, i contesti sudamericani: anche laggiù, nel corso degli ultimi due anni,
sono stati raccolti almeno cento milioni di
dollari nei fondi di investimento per l’arte.
Così come negli altri settori, comunque, anche il mondo delle opere, dei quadri e via
dicendo vive di cicli. Almeno tre soltanto
nel nuovo millennio, con un procedimento
di nascita, crescita e chiusura di fondi che
poi danno origine a nuovi operativi. Il tutto,
calato all’interno di un universo mondiale
che vede ruotare intorno all’arte un volume economico con zeri a perdita d’occhio. Le ultime stime, che risalgono al 2010,
hanno quantificato in 42,9 miliardi di euro
(fonte Nomisma) il giro d’affari planetario.
Di questi, la fetta italiana ammonta a circa
1,4 miliardi di euro. E per non farsi mancare
nulla, anche in questo caso bisogna tener
contabilità anche del sommerso: in Italia si
tratta di almeno 470 milioni di euro stimati.
Sempre in tema di cifre, nel nostro Paese i
lars, growing compared to the 760 million
of 2010. The experts from Deloitte Luxembourg, in collaboration with ArtTactic from
London say so. All together there are 44
operative realities of investment, between
funds and trusts. 21 of them are in China.
But they are present also in USA, Singapore,
Switzerland and Luxemburg. China alone,
in 2011 moved more than 320 million dollars
in art investments. And 2012 should close
the account equally, with at least 300 million. Finally, the South American context
should not be underestimate: even down
there, during the last two years, at least
100 million dollars have been collected
in the investment funds for art. Such as in
other sectors, however, even the pieces of
work, paintings and so on, live by cycles.
At least three in the new millennium, with
a process of birth, growth and closing of
funds that can give life to new operatives.
Everything inside a worldwide universe that
revolves around art an economic volume
with zeros as far as the eyes can see. The
last valuations, from 2010, quantified the
worldwide turnover in 42,9 billion euros (according to Nomisma). Of which the Italian
part amounts around 1,4 billion euros. And
in order not to miss anything, even in this
case we have to keep an eye on the black
economy: in Italy it is valued around 470 billion euros. Always talking about numbers, in
our Country the art professionals legally recognized are 1631, of which 1184 galleries,
51
AR
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professionisti dell’arte ufficialmente riconosciuti sono 1631, di cui 1184 gallerie, 65 case
d’aste e 382 mercanti. Dice: ma se investo
in opere d’arte, ci guadagno? A vedere gli
andamenti fino al primo semestre del 2012,
si direbbe proprio di sì. Anzi, tra cornici e
ornamenti vari, la crisi sembra proprio non
mettere piede da quelle parti. E i capitali
che si trasformano in opere, tornano nelle
tasche con un certo margine, visto che la
domanda continua a essere notevolissima,
a fronte di un’offerta sempre più di qualità.
Basti pensare che, solo per quanto riguarda l’arte del Dopoguerra, i tassi di “invenduti” alle aste sono ai minimi storici: i lotti
vanno via come il pane, come dice l’Art
Market Report. Una fase di euforia e record
senza precedenti, come spiega bene il
campo della pittura: addirittura +23.8% di
vendite rispetto al primo semestre 2011. E
anche se con un ritmo più ridotto, anche
le opere cronologicamente anteriori alla
Seconda Guerra mondiale vanno bene:
+17.7% rispetto al 2011. Un esempio? L’Urlo
di Munch, “andato” a 120 milioni di dollari,
in un’asta che si è tenuta lo scorso Maggio
a New York. Beato chi si le può godere. Ma
pure chi l’ha venduto.
I PRINCIPALI PUNTI DI VENDITA:
TORINO
Eataly
via Nizza 230/14
MILANO
Ottimomassimo
Via Spadari ang. Victor Hugo
MILANO
La Rinascente
Piazza del Duomo, 7° piano
Per gli altri corner consultare
http://www.tamilano.com/it/corner.php
65 auction houses and 382 art dealers. One
may say: but if I invest in works of art, do
I earn something? According to the trends for the first semester of 2012, the answer
should be yes. Between frames and ornaments, the crisis did not stomp in that field.
And the capitals transformed into pieces of
work come back in the pockets with a certain margin, seeing that the demand keeps
on being remarkable, in view of a highquality offer. You have to consider that, just
for what concerns the postwar art, the rate
of “unsold pieces” is at its minimum: the
lots are going like hot cakes, as reported
by the Art Market Report. An record and
an euphoric phase without precedent, as
well explained by the painting field: +23.8%
of selling compared to the first semester of
2011. And even if with a slower rhythm, the
pieces of works chronologically previous to
the World War II are more than satisfying:
+17.7% compared to 2011. An example?
The Scream by Munch was sold for 120 million dollars during an auction in New York
the last May. Blessed who can enjoy it now.
But also who sold it.
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Premio Agrifood Club Golosario 2011
Premio Compagnia del Cioccolato "Miglior cioccolatino ripieno 2011"
Premio speciale Compagnia del Cioccolato "Emergenti 2010"
Vincitori dell'Oscar dell'imballaggio "Quality Packaging Design 2008"
www.tamilano.com
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by Fos
co Giu
Professione: Cool Hunter!
PROFESSIONE: COOL HUNTER!
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Mi chiamo Fosco Giulianelli,
sono umbro, nato a Perugia,
vivo a Stoccolma dal 1994
dove nel 2007 ho creato un blog conosciuto come The fashionist, con lo scopo
di influenzare gli uomini svedesi a vestirsi
meglio. Ho visitato molte città, oltre a Milano, capitale della moda italiana; città
come Londra, Parigi, Barcellona, Anversa,
Amsterdam, Copenaghen, Stoccolma,
Helsinki, Berlino, Monaco e molte altre e
posso affermare che, nella stessa maniera
in cui abbiamo esportato la nostra cultura
alimentare world wide, come la pizza e il
vino, siamo anche riusciti ad esportare con
STILE lo stile. Come possiamo affermare che
il mondo in generale sia diventato più elegante grazie a noi italiani? Circa otto anni
fa nasceva una nuova professione, il Cool
Hunter, il ricercatore del diverso, del bello,
del trendy. Il luogo di lavoro del Cool Hunter è la strada, utilizzata dai passanti come
una vera e propria passerella. Come nasce
il Cool Hunter: Il cool hunting (termine anglosassone nato negli Stati Uniti negli anni
ottanta) rappresenta uno strumento del
marketing, esploso tra la fine del XX secolo e
l’inizio del XXI secolo, che si occupa dell’os-
M
y name is Fosco Giulianelli, I’m
Umbrian and I was born in Perugia; I live in Stockholm from
1994 and in 2007 I created a blog known
as “The Fashionist”, with the purpose of “affecting” Swedish men into dressing better.
I visited lots of cities like, other than Milan,
the capital of Italian fashion that holds
the title stolen to Turin, London, Paris, Barcelona, Antwerp, Amsterdam, Copenhagen, Stockholm, Helsinki, Berlin, Munich
and much more. I can now affirm that,
in the same way in which we exported all
over the world our food culture such as
pizza and wine, we were able to export
with “style” our style. But how can we say
that the world has become more elegant
thanks to us Italians? About eight years ago
a new profession started to rise, the Cool
Hunter, the researcher of differences, beauty, trends, with the street as his place of
work, used by pedestrians like a catwalk.
But how does the cool hunter rise up? The
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lianelli
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servazione delle tendenze e dei modelli
culturali che si stanno formando nei media
e nella moda. Cool (letteralmente fresco)
venne usato nell’accezione di “qualcosa
di nuovo”. Il cool hunting applica un approccio sociologico di “cult research” che
si realizza mediante l’ esplorazione visiva
e diretta dei mondi e degli scenari di riferimento delle culture giovanili, utilizzando
spesso immagini fotografiche e/o video a
supporto delle ricerche. Ogni Cool-Hunter
può operare come free-lance o per incarico di un’agenzia di ricerca che fornisce
un brief sugli ambiti di interesse della ricerca da effettuare e fornisce materiale utile
a delineare, in anticipo sui tempi, le mode
e i linguaggi “che verranno” nell’ambito
degli eventi, dei media, dello spettacolo,
del marketing, della comunicazione, del
fashion system, dei consumi culturali. Da
fenomeno di nicchia il cool hunting sta diventando una professione ben delineata
alla quale iniziano ad essere dedicati i primi
corsi di formazione. Ho intrapreso questa
carriera con successo con il mio blog The
fashionist appunto. Ho iniziato con Milano
e Stoccolma; le differenze di stile tra i due
paesi, il buon gusto e l’eleganza degli italiani in primo luogo mi dava la possibilità di
poter invogliare qualche timido svedese a
migliorarsi. Oggi posso affermare, grazie
a me e a tutti gli altri “Cool Hunters” con il
supporto del web, che questa “influenza”
ha portato i suoi frutti, da una parte una
nuova figura professionale e dall’altra la
facilità di chi vuole essere “Cool” “trendy”
o semplicemente “avanti”, di reperire informazioni su tendenze e dintorni consultando
esclusivamente il web.
www.thefashionist.se
IN
cool hunting (an Anglo-Saxon word born in
the USA in the 80’s) represents a marketing
vehicle exploded between the end of the
20th century and the beginning of the 21st,
taking care of observing the trend and cultural model that are created inside media
and fashion world. The term cool was used
with the meaning of “something new”. The
cool hunting uses a sociological approach
of “cult-researching” that is fulfilled through
the visual and direct exploration of several
worlds and scenarios of young cultures, often using photos and/or videos to support
these researches. Every Cool-hunter can
operate as free-lancer or by commission
from a research agency, providing a briefing about the area of interest of the research. The cool hunter provides the material useful to outline, ahead of time, trend
and languages “coming” from the area
of events, media, show business, marketing, communication, fashion system and
cultural goods. From being a niche phenomenon, the cool hunting is becoming a
well-known profession, with dedicated training courses. Personally I started this career
successfully with my blog “The Fashionist”. I
started with Milan and Stockholm, highlighting the differences between styles in the
two countries; the good taste and elegance of Italians, first of all, gave me the chance to encourage some shy Swedish men
to improve themselves. Today I can affirm,
thanks to me and to all the others “Cool
Hunters” that, with the web support, this
influence brought its results. On one hand
a new profession was created, and on the
other hand there is the ease for those who
want to be cool, trendy or simply “ahead”,
to find news about fashion trends directly
from the web.
Fosco Giulianelli
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“The Lantern” Research” ha la sua sede operativa a Lugano, Canton Ticino (CH), dove,
grazie ad un database di oltre 6.000 professionisti del mondo della finanza ticinese, ha
rapidamente conquistato una posizione di
leadership nell’organizzazione di eventi per il
settore finanziario. Grazie alla sua rete di partner, TLR è in grado di organizzare fiere, conferenze, roadshow, corsi e seminari a Lugano,
Ginevra, Zurigo, Milano, Parigi, Montecarlo,
Monaco, Francoforte, Londra e New York.
“The Lantern” Research SAGL organizza anche:
- Lugano Internation Fiscal Forum: dedicato
alla fiscalità internazionale rivolto alle aziende e in materia di investimenti
- Lugano Trading Forum: dedicato agli strumenti di investimento e al trading online
- Lugano Commodity Forum: dedicato ai traders di commodity
“The Lantern” Research è un network internazionale, fondato nel 2009, in rapido
sviluppo, a cui partecipano in totale oltre
20.000 professionisti della finanza (Analisti
Finanziari, Research Boutiques, Economisti,
Portfolio Managers, Private Equity e Corporate Finance Advisors) da tutto il mondo. Obiettivo di questo network è quello di
supportare i propri membri nella loro attività
e di accrescere la loro visibilità nell’ambito
della comunità finanziaria internazionale.
Ciò avviene anche aiutandoli nella selezione di corsi di formazione, offrendo loro convenzioni con alcuni dei principali providers
di dati finanziari, agevolando la circolazione delle informazioni e delle idee all’interno
del network stesso e aiutando i propri membri nella ricerca di opportunità di lavoro e di
carriera. Il website di TLR www.lanternresearch.com ospita una DIRECTORY REPORTS
che mira a divenire un primario mercato
virtuale dove poter pubblicare e scaricare
reports e analisi finanziarie su qualsiasi società e settore, mentre il suo DEAL BOARD
(una bacheca per pubblicare gli annunci di M&A) vuole diventare uno strumento
fondamentale per chi opera nel Corporate
Finance, M&A, Private Equity e Venture Capital.
“The Lantern” Research Sagl
Legal headquarter: Via Montarina, 21 – 6900 Lugano (CH)
Operating office: Corso Elvezia, 10 – 6900 Lugano (CH)
Website: www.lanternresearch.com
LUGANOFUNDFORUM
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LUGANOFUNDFORUM
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FNOVECENTOSESSANTA
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ostruire la più grande
imbarcazione planante da diporto omologata CE sotto
i 24 metri, proseguendo la linea di
sviluppo progettuale intrapresa in
questi anni con i più recenti modelli del brand, massimizzandone
concetti e contenuti con l’obiettivo di realizzare un prodotto senza
eguali nella propria categoria. È
la filosofia alla base del progetto
Ferretti 960, la nuova ammiraglia
Ferretti Yachts il cui primo esemplare, attualmente in costruzione
presso lo stabilimento produttivo
del Gruppo a Cattolica, sarà ufficialmente lanciato nel corso della
prossima primavera. Frutto come
sempre della stretta collaborazione fra Studio Zuccon International
Project, firma di tutta la gamma
Ferretti Yachts, AYT- Advanced
Yacht Technology, il centro di ricerca e progettazione navale del
Gruppo Ferretti e il team di architetti e designer del Centro Stile Ferrettigroup. Primo 96 piedi CE realizzato da Ferretti Yachts, la nuova
ammiraglia del brand prevede tre
diverse tipologie di motorizzazione,
tutte MTU. Quella standard installa due motori 16V 2000 M84 dalla
potenza di 2218 mhp, che permettono di raggiungere i 27,5 nodi di
velocità di punta e i 24 di crociera.
B
uilding the largest CE-certified planing recreational
boat below 24 metres in
length while developing further
the design concepts pursued with
the brand’s most recent models
and maximising them to obtain an
unprecedented product in its category: this is the core philosophy
of the Ferretti 960, Ferretti Yachts’s
new flagship, whose first hull is currently being built at the Group’s
Cattolica shipyard. The boat will
be officially launched next spring.
The new Ferretti 960 is yet another
precious outcome of the cooperation between Studio Zuccon
International Project (which signs
all Ferretti Yachts’s projects), AYT
Advanced Yacht Technology (Ferretti Group’s research and naval
design centre), and the team of
architects and designers of the
Centro Stile Ferrettigroup; Ferretti
Yachts’s first CE-certified 96-footer,
the brand’s new flagship, can be
fitted with three different sets of
MTU engines. The standard version
has two 16V 2000 M84, 2218 mph
engines allowing it to reach a maximum speed of 27.5 knots and a
cruising speed of 24 knots.
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“Trucco e parrucco”:
“Trucco e parrucco”:
Quando non è solo l’abito a fare il monaco
quando non è solo l’abito a fare il monaco
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rucco e parrucco: ormai, questa
locuzione è diventata di dominio
pubblico. Nata come terminologia per definire make up ed acconciature
riservate ai divi del cinema e della tv, si è
estesa anche alla vita comune, indicando
la passione di truccarsi e di acconciarsi i
capelli anche delle donne comuni. Infatti,
se è diventato relativamente facile individuare il look perfetto per una serata o per
un cocktail, grazie anche a numerosi siti internet e, per chi dispone di un budget più
corposo, ai proliferanti personal shopper,
che aiutano e supportano i clienti nelle
loro scelte, è anche vero che risulta un po’
più difficoltoso cimentarsi nella ricerca del
make up e delle acconciature che maggiormente si adattino ed esaltino il nostro
viso ed i nostri, personalissimi, lineamenti.
Del resto, se un abito è quello giusto per
noi, ce ne accorgiamo, lo “sentiamo”: il
suo tessuto si adagia confortevolmente
sul nostro corpo, aderendo senza stringere; le spalle seguono dolcemente la curva
delle nostre; la vita segna le forme, senza
strizzarle. Ma, diciamocelo, di trucco e capelli non siamo mai totalmente soddisfatte.
Perché vorremmo un make up che esaltas-
M
ake up and hairstyling: now,
this term has become a public
domain. Born as terminology to
define make-up and hairstyle reserved to
movie and TV stars, it has been also extending to common people, indicating women passion for make-up and hairstyling. In
fact, if it has become relatively easy to find
the perfect look for a night out or for a cocktail, thanks to numerous internet sites and,
for those with a more rich budget, to proliferating personal shopper that help and
support customers in their choices, it’s also
true that it is a bit more difficult to finding
the makeup and hairstyles that best fit and
enhance our face and our own lineaments.
Moreover, if a dress is just right for us, we
know it, we feel it: its fabric fits comfortably
on our body, loosely adhering; its shoulders
softly follow the curve of ours; it marks our
waist, without squeezing it. But, let’s face
it, we are never completely satisfied of
makeup and hair. Because we would like
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se i nostri punti di forza, con un incarnato
vellutato ed occhi freschi e riposati; desidereremmo capelli soffici, setosi, docili e
vaporosi. Bionde o more, giovani o mature,
alcune regole valgono essenzialmente per
tutte: il make up e l’acconciatura debbono sembrare entrambi estremamente naturali; devo esserci, sì, ma senza farsi notare, dando così la gradevole impressione
che la bellezza provenga solo e soltanto
da madre natura, che sia completamente e meravigliosamente innata. Lo sanno
bene i pubblicitari che, sull’utopia femminile dell’eterna giovinezza, hanno costruito
un’infinità di campagne e spot pubblicitari.
Perché, se è vero che un elisir in grado di far
miracoli non possa esistere, è anche vero
che un prodotto valido abbia un maggior
riscontro di mercato, specie se può contare su pubblicità seducenti e testimonial
famosi. Uno su tutti il colosso mondiale
L’Oréal, che, sul leit motiv dell’affermazione di sé, “Io valgo”, ha visto un susseguirsi di
dive internazionali e nazionali promuovere
con classe ed eleganza i suoi prodotti. Non
solo trucco, quindi, ma anche creme per
il viso e prodotti per capelli: sembra che
la tendenza femminile degli ultimi anni sia
proprio quella di rimanere fisse nella giovinezza, come in un’istantanea che non invecchia mai, come delle moderne Dorian
Gray in gonnella. Gli anni che passano ci
spaventano, le rughe che solcano il viso ci
inquietano, le palpebre che scendono ci
donano un’aria tristemente malinconica. E,
se è vero, come diceva Anna Magnani alla
sua truccatrice, che i segni del tempo non
vadano coperti col make up, perché sono
frutto di anni ed anni di esperienze di vita, è
anche vero che un aspetto giovanile risulti essere sempre una carta vincente nella
vita, lavorativa, pubblica, privata e sociale. Largo, dunque, alle basi trucco ed alle
BB Cream, che, nate in Oriente per coprire
cicatrici vistose ed indelebili, si sono trasformate, in Occidente, in fide alleate delle
donne, utilissime per uniformare ed illuminare l’incarnato in un solo gesto. Perché il
make up ci dev’essere, ma dev’essere anche di veloce applicazione, dall’effetto im-
a make-up that should exalt our strengths,
with a velvety complexion and cool and
refreshed eyes; we would like soft, silky hair,
docile and vaporous. Blondes or brunettes,
young or mature, some rules apply essentially for all: make-up and hairstyle must both
seem very natural; they must be in place,
yes, but without getting noticed, thus giving
the pleasant impression that beauty comes
only from Mother Nature that is completely
and wonderfully natural.Advertisers are
well aware of that, having built, on female
utopia of an eternal youth, countless campaigns and commercials. Because, while it
is true that an elixir capable of making miracles cannot exist, it is also true that a valid product has a better market feedback,
especially if they can count on seductive
advertising and famous testimonials. One
above all, the world’s giant L’Oreal, which,
on the leitmotiv of self-affirmation, “because you’re worth it”, has seen a succession of
international and national divas promote
64
its products, with class and elegance. Not
only make up, then, but also face creams
and hair products: it seems that, in recent
years, the female tendency is to remain
fixed in childhood, as in a snapshot that
does never age, as a modern Dorian Gray
in a skirt. We are scared by the passing years, disturbed by wrinkles that line the face,
relaxed eyelids that give an air of melancholy, sadness. And, if it is true, as Anna
Magnani said to her makeup artist, that the
signs of aging are not to be covered with
makeup, because they are the result of years and years of life experiences, it is also
true that a youthful appearance is always
a trump card in, work, public, private and
social life. So, more space to make up base
and BB Cream, that, created in the East to
cover the unattractive and indelible scars,
became, in the West, trusted allies of women, useful to unify and brighten the complexion in one go. Why make-up must be
there, but must also be fast to apply, and
of immediate effect: the dynamic and fastpaced lifestyle of modern women requires,
first of all, quick-to-absorb and easy to use
products. The latest trend of cosmetic brands is, as innovative as appealing, to launch
limited edition lines of their products, often
during the holidays season or special times
of the year. The Collection “Eclats Du Soir”
of Chanel Make-up is remarkable, declined
in warm colors of mauve and bordeaux.
Brighty eyes shadows and lipsticks that will
leave their mark, especially in the memory
of those who will be looking. Also interesting
is the Decò Collection of Pupa (this year
the brand is the official make-up of the XFactor talent show broadcasted on Sky),
that enriches eyes shadows, nail polishes
and eye-liner of golden glitter and metallic glow, giving a glance and a manicure
of a real snow Queen. But a woman does
not live of make up only; hair also wants
their share. And even here, advertising on
TV, in newspapers, on social networks, has
become a fundamental tool of information
and dissemination of the most innovative
products. Look at, then, the giant Pantene
that enlists the good and beautiful actress
mediato: la vita dinamica e frenetica delle
donne moderne richiede, infatti, in primo
luogo, prodotti a rapido assorbimento e di
facile utlilizzo. L’ultima tendenza delle case
cosmetiche è quella, appetibile quanto
innovativa, di lanciare delle linee limited
edition dei loro prodotti, spesso legate alle
festività o a speciali periodi dell’anno. Degna di nota la Collection Eclats Du Soir di
Chanel Maquillage, declinata nei colori
caldi del malva e del bordeaux. Ombretti
brillanti e rossetti che lasceranno il segno,
soprattutto nella memoria di chi vi osserverà. Interessante anche la Decò Collection
di Pupa (quest’anno brand del make up ufficiale del talent targato Sky X-Factor), che
arricchisce ombretti, smalti ed eye-liner di
pagliuzze dorate e bagliori metallici, regalando uno sguardo ed una manicure da
vera regina delle nevi. Ma non di solo make
up vive la donna. Anche la chioma vuole la
sua parte. Ed anche qui la pubblicità, in tv,
sui giornali, sui social network, diventa stru-
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mento fondamentale di informazione e di
diffusione dei prodotti più innovativi. Ecco,
dunque, il colosso Pantene che arruola la
brava e bella attrice Vittoria Puccini, per
la sua nuova linea di shampoo e balsamo
Aqua Light, che promette capelli leggeri e
luminosi. Oppure la ben nota marca Elvive,
che recluta una splendida Jennifer Lopez,
cantante dai successi mondiali, che, in
forma smagliante, declama le indiscutibili
qualità della linea all’Arginina di prodotti
per capelli, che si impegnano a rendere le
chiome più folte e più resistenti alla rottura.
Dunque, una strategia pubblicitaria mirata
ed efficace, sicuramente remunerativa per
la case cosmetiche, che avvicina le dive
apparentemente inarrivabili del cinema e
della televisione alle donne comuni, dando
loro la concreta sensazione di poter trasformare la loro normale quotidianità in una
beauty routine. In poche mosse, con pochi
prodotti, investendo in maniera puntuale e
mirata. Perché, alla fine, tutto ciò che desiderano le donne è semplicemente un allure di bellezza che le renda radiose, fresche
e luminose: che esso provenga dal cuore
e, perché no?, anche da un look curato,
elegante e raffinato. Perché, si, “noi valiamo”.
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Vittoria Puccini, for its new line of shampoos and conditioners Aqua Light, which promises lighter-toned hair. Or the well-known
brand Elvive, recruiting a stunning Jennifer Lopez, successful world singer, which,
in perfect shape, chants the indisputable
quality of arginine for hair products that are
committed to making the tops thicker and
more resistant to breakage. Thus, a targeted and effective advertising strategy, surely profitable for cosmetic brands, which
brings unreachable cinema and TV divas
to women, giving them the sensation of
being able to turn their ordinary daily lives
into a beauty routine. Within a few moves,
with few products, investing in a timely and
targeted manner. Because, in the end, all
that women want is simply a beauty allure
that makes them radiant, fresh and bright:
that it comes from the heart, and why not?,
also from a groomed, elegant and refined
look. Because, yes, “we are worth it”.
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e molti italiani ed europei hanno
trascorso il periodo di vacanze
2012 “alla finestra” l’incoming da
Oltreoceano e dai paesi cosiddetti Bric
(Brasile, Russia, India, Cina) ha dato forti
segnali di incremento.A spiccare in modo
particolare è la performance esplosiva
della Cina che ha fatto registare aumenti
nelle prenotazioni comprese tra il 30e l’80%
secondo i tour operator specializzati. Merito anche delle procedure agevolanti del
rilascio dei visti turistici che sono aumentati nel primo trimestre 2012 del 40% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tra i Bric, poi al secondo posto si colloca il
Brasile che vede aumentare la domanda
di turismo in Italia tra il 10 e il 20%. Il terremoto in Emilia Romagna non ha certo fermato
i russi che hanno fatto registrare un incremento delle prenotazioni dell’11%. Cina e
Russia, del resto, si confermano i mercati “top spender” con un’incidenza sul tax
free shopping, rispettivamente del 16 e del
31%. Girando il mappamondo anche gli
Usa confermano il trend positivo degli ultimi anni, dopo un 2008 in forte calo. Circa 8
operatori su 10 dei paesi d’oltreoceano registrano incrementi nelle prenotazioni di ori-
Benvenuti a Torino. Welcome to Turin.
www.aeroportoditorino.it
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f a lot of Italians and Europeans
spent their 2012 holidays “at the window”, the incoming from overseas
and from the BRIC countries (Brazil, Russia,
India, China) gave a strong increase signal.
China’s explosive performance particularly
stands out, registering an increase in booking between the 30% and 80% according
to the specialized tour operators. Thanks to
the facilitating procedures to release tourist
visas that increased up to 40% in the first trimester of 2012, compared to the same period of the previous year. Among the BRIC,
in second position we can find Brazil, that
sees and increase in tourism demand in
Italy between 10% and 20%. The earthquake in Emilia Romagna didn’t stop the Russians that made register a booking growth
of 11%. China and Russia, however, confirm
themselves as the “top spender” markets,
with an incidence on the tax-free shopping, respectively of 16% and 31%. Turning
around the planisphere, USA also confirms
www.italia150.it
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the positive trend of the last few years, after
a 2008 of strong decrease. About 8 out of
10 operators of overseas countries register
a booking increase between 12% and 35%
from US origins. On the top-chart of the favorite destinations for US citizens there are
always towns of artistic interest (especially
the triad Rome, Florence and Venice). The
link between the wine and food sector and
the request of active tourism are strongly
growing, followed by seaside and lacustrine
tourism. Tuscany, Veneto and Lazio register
the main benefits from the comeback of US
citizens in our country and in particular for
the Cinque Terre and the Amalfi coast. 2012
also marked the incoming of Japan that –
once put aside the earthquake chapter
– seems to have rediscovered the passion
for travelling. In addition to the cities of artistic interest, Japanese tourist groups seem
to appreciate the offer of sport tourism –
trekking and biking – in Valle d’Aosta and
Dolomiti. And with 10,7 million travels and
60 million overnights in Italian accommodation buildings, our tourism brings the attention of the professionals. A business estimated in 8 billion euros in 2011 that motivates 1
out of 4 Italians when they have to choose
their vacations. An important slice of tourists looking for a motivation to orientate in
the varied panorama of sites, destinations
and journey experiences. That of the sport
tourism is a field on which professionals are
aiming to reintroduce the branch that, according to the valuations, represents over
the 10% of the international market able to
generate an economic activity of billions.
gine statunitense compresi tra il 12 e il 35%.
In cima alla classifica delle destinazioni preferite dagli Usa si collocano sempre le città
d’arte (in particolare la triade Roma, Firenze e Venezia). In forte crescita anche l’abbinamento con il vettore enogastronomico
e la richiesta di turismo attivo seguito da
quello balneare e lacuale. Toscana, Veneto e Lazio registrano i maggiori benefici del
ritorno degli statunitensi nel nostro paese e,
in particolare, le Cinque Terre e la costiera
amalfitana. In 2012 h segnato anche l’incoming dal Giappone che – archiviato il capitolo terremoto – sembra aver riscoperto la
passione per i viaggi. Oltre alle città d’arte
i gruppi di turisiti giapponesi sembrano apprezzare l’offerta di turismo sportivo – trekking e biking – di Valle d’Aosta e Dolomiti. E
con 10,7 milioni di viaggi e 60 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane, il
turismo italiano attira sempre di più l’attenzione degli addetti ai lavori di settore, Un
giro d’affari stimato in 8 miliardi di euro nel
2011 che motiva un italiano su 4 nella scelta delle proprie vacanze. Una fetta sempre
più significativa, quindi, di turisti alla ricerca
di una motivazione in più per orientarsi nel
panorama variegato di località, destinazioni ed esperienze di viaggio. Un settore, quello del turismo sportivo, sul quale gli addetti
ai lavori puntano per rilanciare il comparto
che secondo le stime rappresenta oltre il
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10% del mercato internazionale capace di
generare un’attività economica di miliardi.
Le proiezioni sul prossimo futuro lasciano
intravvedere incrementi di crescita – in un
decennio – di oltre il 10%. Un altro segmento sul quale l’Italia è pronta a scommettere
– forte della convinzione di non avere rivali
nel panorama internazionale – è il turismo
enogastronomico che nel 2012 ha superato i cinque miliardi di fatturato diventando
il vero motore della vacanza made in Italy
nel tempo della crisi. Le risorse legate alla
cultura della buona tavola, di cui il nostro
paese è ricco , hanno tutte le potenzialità
per attrarre ogni anno milioni di turisti anche nel periodo della cosiddetta “bassa
stagione”. E non va dimenticato un altro
segmento importante su cui vale la pena
investire: il turismo religioso che in Italia sul
totale dei flussi turistici rappresenta il 15%.
I milioni di turisti religiosi coinvolti sono 5,6
milioni di cui 3,3 milioni stranieri e 2,3 italiani.
Cinquantun euro la spesa procapite.
Projections for the next future let glimpse a
growth increase – all along a decade – of
over 10%. Another segment on which Italy
is ready to bet – with the firm belief of not
having any rivals internationally speaking –
is the food and wine related tourism that in
2012 had an income of over 5 billion euros,
becoming the real engine for a made in
Italy vacation in time of crisis. The resources
linked to the good food culture, of which
our country is rich, have all the potentiality
to attract every year millions of tourists also
during the so-called “low season”. And we
must not forget another important part on
which it is worth to invest: religious tourism
that in Italy, on the total amount of touristic flows represents the 15%. The religious
tourists involved are 5,6 million of which 3,3
million foreigners and 2,3 Italians. With an
expense of 51 euros per head.
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ITALO CORRE, A NOVEMBRE 356 MILA PASSEGGERI (+6%)
Superata l’asticella del milione e mezzo di passeggeri trasportati
Roma, 3 dicembre
Italo cresce ancora. Il settimo mese di esercizio di NTV, 1-30 novembre, si è chiuso con i seguenti numeri relativi al traffico servito:
– 1.081 treni effettuati con un tasso di puntualità pari al 94,6%;
– 356.981 viaggiatori trasportati (+ 6% rispetto a ottobre);
– 49% di Load Factor (tasso di riempimento) medio;
– 164.368 iscritti al programma fedeltà Italo Più.
Dall’inizio dell’attività (28 aprile 2012) sono stati effettuati 5.190
treni con un tasso di puntualità pari al 95,3% e un totale di 1.606.091
viaggiatori trasportati.
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Pietro
Gin-ki:
Il giappone a portata di polso!
www.clubdessports.eu
Gin-Ki: il Giappone a portata di polso!
“C’
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è un Giappone esotico e
lontano, che per trovarlo
devi capovolgere il mappamondo. E poi ce n’è un altro, più piccolo
e accessibile, che ti puoi mettere al polso.
Questo è Gin-Ki, uno degli oggetti più trendy del momento, un braccialetto che sta
conquistando anche la città della moda
per eccellenza come Milano, ma che soprattutto è il frutto delle intuizioni e della
scommessa che hanno deciso di fare su
se stessi due giovani imprenditori di Torino,
Leopoldo Boncompagni e Gian Luca Barale. Entrambi under 40 e tutti e due con
la passione per il Paese del Sol Levante,
durante l’ultimo dei loro viaggi in quella
terra lontana hanno visto scoccare la scintilla. C’era un modo per portare un po’ di
Giappone anche da noi, sfruttando due
elementi classici della cultura nipponica
come il kimono e il ginkgo-biloba. Il primo,
lo sanno tutti, è l’indumento tradizionale,
realizzato in tessuti che vanno dalla stoffa
più povera alla seta. La seconda, invece,
è una pianta che porta con sé il fascino
dei secoli e della storia: con la sua foglia
caratteristica, palmata da ricordare quasi
la zampa di un’anatra, è ritenuta la pianta
T
here is an exotic and far away
Japan, and to find it you need to
turn around the planisphere. And
then there is another one, smallest and accessible, that you can wear on your wrist.
This is Gin-Ki, one of the trendiest objects of
the moment, a bracelet that is conquering
even Milan, the fashion city par excellence, but that for most part is the result of the
insight and gamble that two young businessmen from Turin, Leopoldo Boncompagni e Gian Luca Barale, decided to do on
themselves. They are both less than 40 years old and both have a strong passion for
the Land of the Rising Sun, during the last
one of their trip in that far away land, they
saw something sparkling. There was a way
to bring a bit of Japan here, following up
two classic elements of Japanese culture
such as the kimono and the ginko biloba.
The first one, as everybody knows, is the traditional garment, made with materials from
the poorest fabric to the finest silk. The se-
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più antica sulla terra. Ma soprattutto è l’unica forma vivente sopravvissuta al disastro
di Hiroshima. Anche per questo, in Giappone, è venerata come un amuleto. Non un
semplice portafortuna come può essere il
nostro quadrifoglio, ma un vero e proprio
talismano, portatore di forze benefiche e
aura positiva. Ecco, sfruttando i tessuti del
kimono e aggiungendo un ciondolo con la
forma della foglia di ginkgo-biloba, Lepoldo e Gian Luca hanno dato vita al Gin-ki,
grazie alla collaborazione di Eleonora Beux,
disegnatrice artigiana di gioielli e amica da
sempre dei due. Ma come per tutti coloro
che investono su se stessi, anche per Gian
Luca e Leopoldo (che per sviluppare il progetto Gin-Ki, ma anche altri, hanno fondato la “Unconventional Minds”) gli inizi sono
stati parecchio duri. Una vera porta in faccia. <All’inizio abbiamo pensato che il luogo migliore per distribuire i nostri braccialetti fossero le boutique di abbigliamento.
Ma è stato un errore. Le cose proprio non
andavano. Così abbiamo dovuto fare un
passo indietro e ripensare il tutto>, ammette Leopoldo. <D’altra parte, per noi, che
nel frattempo seguiamo anche altri progetti attraverso le altre due nostre società,
una di consulenza e l’altra che si occupa di
energie, quello della moda era un mercato completamente nuovo, di cui abbiamo
dovuto imparare tutto, le dinamiche e le
strategie di marketing per prima cosa>. E
così, per tentativi ed errori, si è arrivati alla
svolta: <Non avevamo il budget di altre realtà imprenditoriali, quindi abbiamo scelto
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cond one is a plant that brings the charm of
centuries and history: with its typical palmated leaf, reminding a duck paw, it is considered the most ancient plant on Earth. But
mostly it’s the only living form that survived
the Hiroshima disaster. Also for this reason, in
Japan, it is worshipped like an amulet. Not a
simple lucky charm like our four-leaf clover,
but a true talisman, bringer of benign forces
and positive auras. Here, using the kimono
materials and adding a ginko biloba leafshaped pendant, Leopoldo and Gian Luca
created the Gin-Ki, thanks to the contribution of Eleonora Beux, a jewelry artisan designer and long-time friends of the two businessmen. But as for those who decide to
invest on themselves, for Gian Luca and Leopoldo (that to develop the Gin-Ki project,
and also others, established the “Unconventional Minds”) the beginning was pretty hard too. A real door slammed on their
faces. <At the beginning we thought that
the best places to sell our bracelets were
clothing boutiques, but it was a mistake. The
things weren’t working at all. So we had to
step back and thought about it again>, Leopoldo admits. <On the other hand, for us
that in the meantime were working on other
projects with our two other societies , one
for consultancy and the other for energies,
the fashion market was completely new,
we had to learn everything about it, first
of all dynamics and marketing strategies>.
And so, by trial and error, they found the
turning point: <We didn’t have a big budget like that of other business realities, so
we chose to use the new media potentia-
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Leopoldo Boncompagni e Gian Luca Barale
di sfruttare le potenzialità dei nuovi media
per farci conoscere. E abbiamo anche deciso di rivolgerci al circuito della bigiotteria
e delle gioiellerie, che abbiamo scoperto
essere più recettivo per il Gin-Ki>. Il risultato?
Da maggio a oggi i pezzi venduti sono già
7000. E altri sono in produzione. <Volevamo
un oggetto che fosse bello, che stimolasse nella gente la voglia di averlo>. Lo slogan scelto per lanciarlo richiama ancora il
Giappone e la filosofia orientale: <Il gioiello
da indossare con la mente>. <Il flop iniziale
– dice ancora Leopoldo – ci ha insegnato
a meditare sui nostri errori e cercare nuove
strade. Ci eravamo dati il 31 dicembre 2012
come limite massimo oltre il quale non saremmo andati, se il Gin-Ki non avesse avuto
successo>. E invece, il futuro del braccialetto con gli occhi a mandorla va ben oltre la
fine dell’anno. Tra Italia e Francia, sono già
70 i punti vendita che propongono il braccialetto alla clientela. E da fine novembre
all’Epifania, Gin-Ki ha addirittura un suo
temporary shop dedicato nel pieno centro
di Milano, ma qualcosa si sta muovendo
anche all’estero, soprattutto Oltremanica.
Il prossimo passo potrebbe essere Londra.
lity to make us known. And we decided to
address the fashion jewelry and the jeweler’s shop chains, that we discovered more
responsive to Gin-Ki>. The result? From May
until now they sold 7000 pieces. And others
are in the making. <We wanted an object
that was beautiful, that could stimulate people into wanting it>. The slogan chosen to
launch it on the market reminds of Japan
and Oriental philosophy: < The jewel to
wear with your mind>. <The early flop – says
again Leopoldo – taught us to meditate on
our mistakes and search for new ways. We
set the date of December the 31st, 2012 as
a limit that we would not cross, if the Gin-Ki
had not been successful>. And on the contrary, the future for the bracelet with slanting eyes is going way beyond the end of
the year. There are already 70 shops that
are proposing the bracelet to their costumers between Italy and France. And from
the end of November until the Epiphany,
the Gin-Ki has its own dedicated temporary shop right in the city center of Milan, but
something is moving abroad, mostly across
the English Channel. The next step might be
London.
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Patrizia
Intervista a Sergio Sgrilli
INTERVISTA A SERGIO SGRILLI
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“Tanti Sgrilli per la testa!”
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Caridi
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Presumiamo che io non ti conosca dal punto di
vista professionale, se ti chiedessi cosa hai fatto
fino ad ora, cosa mi risponderesti oltre a: “Ho fatto cose e visto gente…”?
Sono un uomo molto fortunato e faccio fatica a
fare una classifica di tutto ciò che ho fatto, anche perché la mia classifica sarebbe stilata su
parametri diversi da quelli che avrebbe qualcun
altro. Da sempre mi definisco una mente pensante, quindi a questa domanda risponderei che ho
cercato di realizzare i miei sogni e che tanti sono
riuscito a realizzarli, mentre altri li ho realizzati cercando di fare del mio meglio… impegnandomi
comunque ad arrivare a fine mese e per questo
direi: obiettivo centrato!
Let’s presume that I don’t know you on the professional point of view, if I ask you what you did
until now, what would you say apart from: “I’ve
done things and I’ve seen people…”?
I am a lucky man and I hardly can think about a
chart of everything I have done, even because it
would be compiled on different parameters from
those that other people have. I have always defined myself as a thinking mind, so I would answer
that I tried to realize my dreams and that I succeeded with many of them, while I tried to realize
the others doing my best… committing myself to
reach the end of the month and for this I would
say: target reached!
Sergio Sgrilli, ti definisci una mente pensante…
ma in sostanza cosa pensi?
Penso a tantissime cose, sono un uomo che per
indole cerca sempre vie meno battute. Mi definisco un inventore di percorsi anche se a volte
scopro l’acqua calda, nel senso che non essendo un uomo di cultura se non quella della vita
vissuta, ciò che so l’ho letto e incontrato nei libri.
Così nel mio mondo scopro delle cose che realizzo poi già scoperte da altri. Quando mi rendo
conto che la stessa cosa che ho pensato io, l’aveva già scoperta un altro, ho un atteggiamento
da inventore ma in sostanza so d’aver scoperto
l’acqua calda! Quindi sono un po’ l’inventore
dell’acqua calda!
Sergio Sgrilli, you define yourself as a thinkgin
mind… but in substance, what do you think?
I think about a lot of things, I’m a man that for his
nature always searches the path less traveled. I
define myself as an inventor of paths even if sometimes I just discover hot water, meaning that
even if I’m not a man of culture if not that of real
life, whatever I know I read and met it inside books. So in my world I discovers things that realize
were already discovered by others. When I realize that the same thing I thought, was already
discovered by someone else, I get an inventor’s
attitude, but in short, I know that I’ve just discovered hot water. So I’m a bit the inventor of hot
water!
Ciò che mi ha più colpito è che in un momento in
cui l’unica certezza nel mondo discografico sia
la crisi, hai scelto di pubblicare un disco. Perché?
Ho inciso un disco quando ho sentito che era arrivato il momento, anche se nel tempo mi avevano proposto più volte di farlo ma secondo me
non era ancora il periodo giusto per realizzare
questo progetto.
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I was impressed by the fact that in a time when
the only certainty of recording industry is the crisis, you choose to record an album. Why?
I recorded an album when I felt it was right, even
if in the past, people offered me to do it, but in
my opinion that was not my time to realize this
project.
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Non hai ancora scritto un libro come tanti tuoi
colleghi di Zelig. Presumi ci sia poca crisi nel
settore editoriale?
Sono l’unico comico della mia generazione
che non ha ancora scritto un libro, è scontato che me lo abbiano proposto ma spesso
il momento personale va a scontrarsi con il
momento sociale…sarebbe come comprare
una giacca leggera in un periodo in cui non
esistono più le mezze stagioni. Quindi ho fatto
solo ciò che in realtà mi sono sentito di fare.
Credo profondamente nell’uomo, in quello
che è e in quello che fa; quindi si fa fatica a
scindere quello che uno fa rispetto a quello
che uno è. Penso ancora che il risultato ottenuto sia diverso se andiamo ad analizzare il
modo in cui è stato raggiunto, anche se viviamo in un tempo in cui sono i numeri e gli
obiettivi ottenuti ciò che conta. In realtà sto
aspettando che non si vendano più libri e io
ne pubblicherò uno…Si preannuncia quindi
odore di carta stampata!
You haven’t already wrote a book like your Zelig colleagues. Do you think that there is less crisis in the publishing field?
I’m the only comedian of my generation that
still didn’t write a book, of course they asked me
to do it, but often the personal moment doesn’t
correspond to the social moment… It would be
like buying a light jacket in a moment during
which there are no more mid-seasons. So I did
what I wanted to do. I deeply believe in the human being, in what it is and what it is able to do;
so it is hard to separate what one does compared to what one is. I still think that the result is
different if we analyze the way in which it was
reached, even if we live in a time during which
numbers and reached goals are what really
matters. Actually I’m waiting for a time when
books will not sell and then I will publish one… I
preannounce the smell of printed paper!
Spesso nei tuoi spettacoli in veste da comico racconti la professione di padre…credi sia
stato un buon investimento diventarlo?
Sono ancora sotto shock per esserlo diventato
e sono un padre giovanissimo perché lo sono
solo da quattro anni e mezzo, l’età di mia figlia. Ho fatto tanti sbagli e ne faccio ancora, cerco però di non sbagliare degli sbagli
che hanno fatto i miei genitori su di me, tenendo conto però che è anche importante
farne. L’unico modo di portare avanti questo
testimone che ci è stato dato è di sbagliare
di sbagli diversi. E’ una grande occasione per
crescere a livello personale.
Pubblicità singola
Often in your shows as a comedian you talk
about being a professional dad… do you think
that becoming a father was a good investment?
I’m still in shock for becoming it and I’m a young
father because it has been only four years and
an half, like my daughter’s age. I made a lot
of mistakes and I still make them, but I try not
to act wrong the way my parents did with me,
keeping in mind that it is also important to go
wrong. The only way to bring on this “baton”
that was given to us is doing different wrong
things. It is a big opportunity to grow at a personal level.
Sergio Sgrilli and the spread… if you were two
chemical elements, what kind of reaction
would we obtain combining you?
But most of all, do you know it?
I’m affected by it and I don’t know it; we are in
a country where we have to pay for taxes and
we depend totally on commercialists and tax
accountants. I think that each one of us have
to do what he can do best in life, I consider
myself as a know-it-all but numbers scare me…
The spread and I are two elements clearly separate and distinct, like water and oil. Surely it
changed my life because I suffer its consequences but it’s truly something that doesn’t belong
to me…
Sergio Sgrilli e lo spread…se foste due elementi chimici, che tipo di reazione si otterrebbe unendovi? Ma soprattutto lo conosci?
Lo spread io lo subisco e non lo conosco; siamo in un paese in cui dobbiamo pagare le
tasse e dipendiamo totalmente da commercialisti e fiscalisti. Penso che ognuno di noi
debba fare nella vita ciò in cui riesce meglio,
mi considero un tuttologo ma i numeri mi fanno paura…io e lo spread siamo due elementi
nettamente separati e distinti, come fossimo
olio e acqua. Sicuramente lo spread mi ha
cambiato la vita perché ne subisco le conseguenze ma è davvero qualcosa che non mi
appartiene…
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LECTIO
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ovico
Corto Maltese
CORTO MALTESE
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“ D’
accordo, l’argomento può
sembrare di nicchia. Una nicchia così piccola che, si dirà,
riguarda poche decine di persone su tutto l’orbe terracqueo. Neppure degna di
essere segnalata. Ma non lasciatevi trarre
in inganno dal fatto che il marinaio con la
sigaretta ha accompagnato la vostra gioventù. Perché quel malinconico, ma non
soltanto lui, è entrato a tutti gli effetti nella storia dei comics. E chi lo ha creato è,
senza grandi tentennamenti nella definizione, uno dei grandi esponenti della Pop
art made in Italy. Il marinaio dal respiro “esistenzialista – come lo ha definito Armando
Audoli, avventuriero laconico e giusto è
Corto Maltese. E il papà è il disegnatore
veneziano Hugo Pratt. E il nel mondo c’è
una schiera vastissima di estimatori e collezionisti dei suoi disegni, gente disposta a
contendersi a colpi di miglia di euro, tavole, portfolii di disegni, pubblicazioni e gadgets di varia natura. Un esempio? A Parigi,
tre anni fa, un disegno del maestro è stato
battuto ad un’asta alla bellezza di 247mila
euro. Avete capito bene. Quasi il costo di
una monocamera con bagno. E l’anonimo acquirente – tanto per dire – ha bat-
O
k, the topic may seem a bit of
niche. A niche so small that,
one can say, it is about a few
dozens of people all over the globe. Not
even worth to be recommended. But don’t
let yourself mislead by the fact that the sailor
with the cigarette went along with all your
youth. Because that melancholic man, but
not only him, has completely entered the history of comics. And who created him is, without further hesitation in his definition, one
of the biggest exponent of Pop Art made
in Italy. The “existentialist” sailor – as Armando Audoli defined him –, a laconic and fair
adventurer is Corto Maltese. His father is the
Venetian sketcher Hugo Pratt. And there is
a wide group of estimators and collectors
of his drawings, people ready to contend
figures, drawing portfolios, publications and
various kind of gadgets for thousands of euros. An example? In Paris, three years ago,
a Maestro’s drawing has been sold during
an auction for 247 thousand euros. You
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tagliato a lungo con un altro paio di collezionisti senza grossi problemi di liquidità,
per riuscire ad accaparrarselo. Ora, senza
andare molto in là nel tempo, ad ottobre,
a Torino, alla galleria Little Nemo c’è stata
una delle aste più gustose ed interessanti
aste dedicate ad Hugo Pratt. In catalogo
– 230 pagine – centinaia di pezzi capaci di
risvegliare l’interesse anche in collezionisti
meno dotati di pecunia o quantomeno più
attenti negli investimenti da fare. Si andava
dai personaggi più epici creati dalla matita
del maestro di Malmocco – dimenticando
per un attimo Corto Maltse - ai disegni originali dei molti fumetti partoriti da quell’inesauribile miniera di idee che era Pratt.
Insomma c’erano tavole e pubblicazioni
originali di “Anna nella giungla”, di “Asso
di picche” e del mitico Ernie Pike. Ed è su
queste creazioni che si capisce il valore
dell’autore. Due esempi sono sufficienti per
capire senza tediare troppo chi legge con
numeri e descrizioni. Ernie Pike, il reporter
di guerra, inventato alla fine degli Anni’50
ha un pubblico di estimatori trasversale sia
per quanto riguarda la loro localizzazione
geografica, sia per l’età. La tavola, realiz-
got it right. Almost the cost of a one-room
flat with bathroom. And the anonymous
buyer – just to say it – fought for a long time
with another couple of collectors without
any money problem, to be able to grab
it. Now, without stepping too far in time, in
October, in Turin, at the Little Nemo Gallery,
there was one of the most juicy and interesting auctions dedicated to Hugo Pratt.
In the catalogue – 230 pages – there were
hundreds of pieces able to awaken the interest even in less rich collectors or at least
more attentive to invest right. There were
the most epic characters created from the
Maestro from Malmocco – forgetting Corto
Maltese for a moment – to the original drawings of the many comics created from the
inexhaustible-mine of ideas that was Pratt.
So there were original tables and publications from “Anna della giungla”, “Asso
di picche” and the legendary Ernie Pike.
And due to these creations we can understand the author’s value. Two examples are
enough to understand without boring out
the readers with numbers and descriptions.
Ernie Pike, the war reporter invented at
the end of the 50’s, has different kinds of
zata a matita e china e di modesta ampiezza è stata posta in vendita ad un valore compreso tre i mille 500 e i 3mila euro.
Un disegno originale di El Sergente Kirk,
anch’esso degli Anni’50, tra i 2 i 4mila euro.
Una tavola di Ticonderoga, comic pubblicato in Argetina su “Frontiera” alla fine
sempre nei mitici Anni’50 ‘ stato inserito
in catalogo ad una cifra oscillatene tra gli
8 e i 16mila euro.Prezzi alti, certo, ma non
stiamo ancora parlando del Numero Uno,
del mitico, indimenticabile Corto Maltese,
ovvero il meglio – non soltanto per il pubblico italiano – della produzione di Hugo
Pratt. Pensate che il portaolio “Il tempo di
una sigaretta” una serie di dodici tavole serigrafate, prodotte in cento esemplari numerati è stata venduta a 9mila e 400 euro.
Eh sì, signor banditore, Corto Maltese non
tradisce mai. Nel fumetto e nelle aste. Chi
è il compratore? Un mistero. Ha fatto offerte soltanto via web e via web ha dato l’ok
al pagamento quando il direttore di asta
ha decretato l’aggiudicazione. I bene informati dicono che sia d’oltralpe. Parigino,
forse. Come deve esser francese anche
96
estimators, crossed by their geographic location and their age. The table, made in
pencil and ink and of small amplitude has
been put up for sale at a price between
1500 and 3000 euros. An original drawing of
El Sergente Kirk, also from the 50’s, between 2000 and 4000 euros. A table from Ticonderoga, a comic published in Argentina
on “Frontiera”, always at the end of the
legendary 50’s, has been inserted into the
catalogue with a price fluctuating between 8000 and 16000 euros. High prices, of
course, but we are not yet talking about
the Number One, the mythical, the unforgettable Corto Maltese, that is to say the
best – not only for Italian public – of Hugo
Pratt’s production. You have to think that “Il
tempo di una sigaretta” a series of twelve
serigraph tables, produced in just one hundred numbered pieces and sold for 9400
euros. Oh yes, mr auctioneer, Corto Maltese never lets you down. In his comics and
his auctions. Who is the buyer? This is a mystery. He just made offers through the web
and via web he confirmed the payment
once the auctioneer decreed the hammer
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price. The well-informed people say that he
is from beyond the Alps. Maybe from Paris.
As must be French the other collector that,
always at the Little Nemo auction house,
brought home another interesting portfolio, from the graphic and conceptual point
of view. It is made of other 12 Pratt’s serigraphs – one hundred packets, numbered
– with the title “Brr…Brr! – The British winter’s
grenadier”, put on the market in 1967. A
masterpiece from the Pop period of Hugo
Pratt, made of particulars of a more complex drawing, enlarged and adapted to
the needs. So, the British grenadier with his
red uniform and the hat made of black fur
has been sold for 8 thousand euros. And it
is a very convenient price, because of the
100 cases made 36 years ago, there are
very few copies in circulation. It is said that
the fault is of the high water in Venice, that
ruined most part of the production, a part
of it even before it was put on the market.
Lastly a detail to finish and to try to tease a
bit the fantasy of those who always loved
Hugo Pratt and his comics. The script of the
graphic novel that the artist was working
on and that should have been produced
with his friend and colleague Milo Manara
is an interesting collection of 134 sheets full
of writings, sketches and comments. At the
last public auction on Pratt, they tried to
sell it for 25 thousand euros. They say that
somewhere in Italy there is a collector ready to pay even more. How much? It seems
that the above-mentioned confided to a
friend advisor that is willing to invest on that
masterpiece the equivalent of the price of
a German SUV. Full optional.
98
Pubblicità singola
“
l’altro collezionista, che sempre all’asta
della Little Nemo s’è portato a casa un altro portfolio interessantissimo, sia dal punto
di vista grafico che di concetto. Si tratta di
un’altra creazione di 12 serigrafie di Pratt –
cento pacchetti, numerati – dal titolo “Brr…
Brr! – The british winter’s grenadier”, messo
in commercio nel 1967. Un’opera del periodo Pop di Hugo Prat, fatta di particolari
di un disegno più complesso, ingranditi ed
adattati alla bisogna. Ecco, il granatiere inglese con la sua divisa rossa e il cappello di
pelo nero è stato battuto a ottomila euro.
Ed è un prezzo davvero conveniente. Perché dei 100 cofanetti prodotti 36 anni fa,
ne sono rimasti in circolazione pochissimi
esemplari. Colpa, si dice, dell’acqua alta
a Venezia che s’è mangiato gran parte
della produzione, in parte ancora prima di
essere messa in commercio. Un ultimo dettaglio per finire e per provare a stuzzicare
un po’ la fantasia di chi ha sempre avuto la
passione per Hugo Pratt e per i suoi fumetti. La sceneggiatura del romanzo grafico al
quale il disegnatore stava lavorando e che
avrebbe voluto produrre con l’amico e
collega Milo Manara è un interessantissima
raccolta di 134 fogli zeppi di scritti, schizzi e commenti. All’ultima asta pubblica su
Pratt lo avevano proposto alla bellezza di
25mila euro. Dicono che in giro per l’Italia ci
sia qualche collezionista disposto a pagarlo ben di più. Quanto? Pare che il suddetto
abbia confidato ad un amico advisor che
sarebbe disposto a investire su quell’opera
l’equivalente del prezzo di un suv tedesco.
Full optional.
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L’intervistatore intervistato.
[INTERVISTA A BEPPE GANDOLFO INVIATO TG5 MEDIASET]
L’intervistatore intervistato.
Beppe Gandolfo raccontaci il tuo percorso
professionale e di quando e’ nata la passione
per questa professione.
La fulminazione giornalistica è nata a 17 anni,
durante un viaggio in Friuli nelle settimane successive al devastante terremoto del 1976. Alla
guida dell’ auto c’ era un sacerdote, vicedirettore del settimanale cattolico “La voce del
popolo”. Per tutta la notte mi parlò della sua
professione e io decisi: avrei fatto il giornalista.
Presa la maturità cominciai a collaborare proprio alla “Voce del Popolo”, per poi avviare
collaborazioni nel mondo delle tv locali (Grp e
Telesubalpina). Nel 1989 il passaggio al professionismo presso l’ Agenzia Ansa: dieci anni nei
quali mi occupai dei principali avvenimenti del
Piemonte, da alcune disastrose alluvioni alle
Olimpiadi di Barcellona 1992, dalle vittorie in
Champions della Juventus alle alterne vicende
Fiat. Poi nel 1998 il passaggio al Tg5 chiamato da Enrico Mentana. Per le reti Mediaset ho
seguito i tragici fatti di Cogne e di Novi Ligure,
le Olimpiadi di Torino 2006, i processi Thyssen e
Eternit, ma anche eventi più leggeri come la
Fiera del Tartufo di Alba e la crescita turistica
del Piemonte
Chi e’ stato il tuo mentore che ti ha spinto a
scegliere questa professione e chi apprezzi di
piu’ tra i tuoi colleghi?
Certamente Enrico Mentana è stato il direttore
più importante per la mia crescita professionale, severo ma anche un grande maestro. A
mio giudizio il miglior giornalista televisivo. Per
il resto sono tanti i colleghi che reputo bravi,
sicuramente fra questi c’ è Toni Capuozzo. In
ogni caso, sono convinto che un buon professionista abbia sempre da imparare qualcosa
da tutti i colleghi, anche da quelli sconosciuti.
Non si finisce mai di crescere e di migliorare
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“
on la Juve che vince lo scudetto e il toro che torna in serie A,
mandiamo in archivio un 2012
un po’ meno cupo. Sfogliando il volume
‘ UN ANNO IN PIEMONTE’ emerge, infatti,
che quello che sta finendo è stato, per il
Piemonte, ancora un anno difficile. Anzitutto per una crisi dell’auto senza precedenti e la Fiat a farne le spese più di tutte le
altre case automobilistiche. Ovviamente
trascinandosi dietro l’ indotto. Per la cronaca quest’anno è stato caratterizzato dalla storica sentenza per i morti di amianto
della Eternit di Casale Monferrato e per il
giallo dell’agguato ad Alberto Musy, candidato sindaco a Torino. Un anno in cui abbiamo dato l’addio a Carlo Fruttero, Oscar
Luigi Scalfaro e al ‘Torinese’ cardinal Martini. Segnali positivi giungono dalle resse di
visitatori alla Reggia di Venaria, al Salone
del Gusto, ad Artissima. Questi Temi, e tanto altro, riempiono le 400 pagine del volume “Un anno in Piemonte” giunto all’undicesima edizione.
Quali consigli daresti ai giovani che vorrebbero intraprendere questa carriera?
Non arrenderisi mai. Oggi per fare questa professione occorre tanta preparazione, tanta tenacia e magari anche un po’ di fortuna. Non
si diventa giornalisti dall’ oggi al domani, è un
percorso duro, in salita, ma pieno di soddisfazioni. Inoltre non interrompere mai la propria
voglia di apprendere e di cimentarsi con i nuovi media. Ci sono tanti giornalismi, quello della
carta stampata, delle radio e della tv, ma anche quello di internet e degli uffici stampa….
Insomma, meglio differenziare le proprie specializzazioni, essere pronti alle grandi sfide che
la tecnologia ci offre ogni giorno.
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Gambe.. sempre in gamba!
GAMBE... SEMPRE IN GAMBA!
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“L
e gambe per le donne rappresentano un indiscussa arma di fascino e seduzione ma gli stili di vita
della società contemporanea minacciano le loro potenzialità. Pesantezza, gonfiore e inestetismi quali le teleangectasie, le
varici, la panniculopatia edemato-fibrosclerotica (più conosciuta come cellulite)
e l’adiposità localizzata sono le condizioni
maggiormente frequenti che devono essere affrontate con un repentino cambiamento di rotta nelle abitudini quotidiane.
La vita sedentaria e la ridotta attività fisica sono le prime condizione negative da
correggere in modo imprescindibile. Utili
consigli, dieta adeguata, adozione di presidi sanitari e trattamenti medico-chirurgici
mirati completeranno l’iter riabilitativo non
dimenticando mai che il risultato migliore passa attraverso un approccio medico
multidisciplinare. Esempi possono essere un
appoggio plantare non valido, una postura non corretta o uno squilibrio ormonale,
tutte condizioni che possono rappresentare concause di disturbi ed inestetismi degli
arti inferiori, evidenziando per l’appunto la
necessità di una interazione medica multispecialistica.
F
or women, their legs represent an
undisputed weapon of fascination
and seduction but the lifestyle of
modern society threatens their potentiality.
Heaviness, swelling and imperfections like
teleangiectasia, varicose veins, Edematous
Fibrosclerotic Panniculopathy (more commonly known as cellulite) and localized fat
are the most frequent condition that must
be confronted with a sudden change of
everyday habits. A sedentary life and a
reduced physical activity are the first negative conditions to correct unavoidably.
Useful advice, an adequate diet, adopting
healthcare protections and focused medical-surgical treatments can complete the
rehabilitation procedure, without forgetting
that the best result passes through a multidisciplinary medical approach. For example an invalid plantar stand, an incorrect
posture or an hormonal imbalance, are all
condition that can represent aggravation
of diseases or imperfections to lower limbs,
highlighting the need for a multi-specialized medical interaction.
103
Mash-up
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L’OPINIONE DEL PERSONALE TRAINER
In presenza di pesantezza, gonfiore o insufficenza
venosa degli arti inferiori, l’attività fisica idonea da
scegiere deve essere quella che permetta un valido drenaggio venoso e che quindi agisca sull’attivazione della pompa plantare, della pompa del
tricipite surale, della pompa poplitea e della pompa
del quadricipite. Per quello che concerne la “cellulite” e l’adiposità localizzata non ci sono esercizi
fisici miracolosi che le eliminino damblé, ma tecniche di allenamento specifiche che se praticate in
modo corretto e costante possono nel tempo essere indispensabili coadiuvanti alle molteplici terapie
mediche. Mi riferisco ad una attività fisica sia aerobica che anaerobica che possa migliorare il tono
e l’elasticità muscolare, riattivare il metabolismi sia
cellulare che degli organi, avere un effetto benefico sulla funzione digestiva e respiratoria, diminuire
la tensione nervosa e favorire il drenaggio venoso
e linfatico. Il personal trainer ha il compito di gestire
la coordinazione dei movimenti ed insegnare la respirazione profonda. I movimenti coordinati hanno
lo scopo di far lavorare il maggior numero possibile
di muscoli. La respirazione profonda aumenta l’ossidazione. L’esercizio fisico deve essere svolto con la
giusta intensità e con il giusto metodo seguendo un
programma specifico e mirato, studiato dal personal
trainer sulle esigenze e sulle caratteristiche di ogni
singola persona.
L’OPINIONE DEL MEDICO
PERSONAL TRAINER’S OPINION
When in presence of heaviness, swelling or venous insufficiency of the lower
limbs, the ideal physical activity must
be the one that allows an efficient
drainage and has an effect on the
activation of the plantar pump, the triceps sural pump, the popliteal pump,
and the quadriceps pump. For what
concerns the “cellulitis” and localized
adiposity there are not miracle exercises that eliminate them d’emblée, but
training technics which if practiced
correctly and constantly, during an
adequate period of time become an
indispensable adjuvant to the multiple
medical therapies. I refer to physical
activity both aerobic and anaerobic to
improve the muscular tone and elasticity, reactivating the metabolism both
of cells and organs, having an healthy
effect on breathing and digestion,
diminishing the nervous tension and
supporting the lymphatic and venous
drainage. The personal trainer’s task is
to manage the movement coordination and to teach deep breathing. The
coordinated movements are intended
to work on the most possible number
of muscles. Deep breathing intensifies
oxidation. Physical exercise must be
done with the right intensity and the
right method following a specific and
targeted schedule, worked out by the
personal trained on the needs and
characteristics of each single person.
104
Se si trascorrono tante ore della giornata in
piedi o seduti e in corso di pesantezza o
edema degli arti inferiori il presidio indispensabile è la calza elastica preventiva con
compressione graduata. Migliora il ritorno
venoso e previene la stasi veno-linfatica;
deve essere prescritta secondo la necessità dal medico specialista e fornita da farmacie o sanitarie dedicate che valutino al
momento dell’acquisto le misure precise.
Oggi le calze elastiche non sono più vissute
dalle donne come una punizione e un sacrificio: in commercio sono presenti in tessuti morbidi e sottili come cotone e microfibra, spesso velate e con colori di moda e
ciò permette di indossarle in ogni occasione. Il trattamento delle teleangectasie e
delle varici deve sempre essere preceduto
da un Eco-Color-Doppler venoso per una
corretta diagnosi. Per le teleangectasie
degli arti inferiori il trattamento che fornisce
i migliori risultati è la scleroterapia. La laserterapia a mio avviso è indicata solo per
le piccole teleangectasie rosse che non si
riesce ad eliminare con la scleroterapia,
ma trova altresì indicazione assoluta nelle
couperose del viso. Per quello che concerne le varici degli arti inferiori sia che si intervenga con la chirurgia, che con il laser
o la sclaroterapia l’approcio dovrà essere emodinamico, conservado dove possibile le safene specie nei soggetti giovani.
Ottimi risultati si ottengono con la scleroterapia adottando la tecnica Eco-sclerosi
DOCTOR’S OPINION
If one spends a lot of time standing up or seated during the day perceiving heaviness
or edema of lower limbs, the necessary device is the graduated elastic compression
stocking. It improves the venous return and
prevents the veno-lymphatic stasis; it must
be prescribed according to one’s need by
specialized doctors and supplied by chemists or healthcare shops which, at the time
of the purchase, evaluate the right measurement. Today the elastic stockings are no
longer perceived by women like a punishment or a sacrifice: on the market we can
find them in soft and thin fabric like cotton
or microfiber, often veiled and with trendy
colors, allowing to be worn in every occasion. The treatment for teleangectasia and
varicose veins must be always preceded by
an Eco-Color-Doppler venous for a correct
diagnosis. For lower limbs teleangectasia
the best treatment is the sclerotherapy. Laser therapy, in my opinion, is advisable for
small red teleangectasia that cannot be
removed with sclerotherapy, but which it is
absolutely successful with facial couperose.
For what concerns the varicose veins of lower limbs, whether one decides to operate
with surgery or with laser or sclerotherapy,
the approach must be hemodynamic,
keeping the saphenous veins where possible, especially with young patients. Great results are obtained with sclerotherapy
adopting the Echo-Sclerosis Hemodynamic
Conservative (ESEC). For the treatment of
Prof. Carlo Bisacci - Specialista in Chirurgia Generale - Dottore di Ricerca in Flebo-linfologia - Docente a
Contratto Università di Camerino - Email:[email protected]
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Emodinamica Conservativa (ESEC). Nel
trattamento della cellulite (panniculopatia
edemato-fibro-sclerotica -PEFS), un valido
trattamento sia preventivo che curativo è
la carbossiterapia, ovvero l’utilizzo dell’anidride carbonica allo stato gassoso per via
sottocutanea. L’iposfigmia delle arteriole e
delle metarteriole, probabilmente indotta
dagli estrogeni, è il motivo principale della
stasi microcircolatoria veno-linfatica distrettuale causa della PEFS e ciò spiega l’azione curativa che svolge la carbossiterapia in
tale condizione. L’anidrde carbonica infatti
per via sottocutanea genera localmente
un aumento della velocità del flusso ematico tessutale locale ed un aumento della
entità del letto vascolare della microcircolazione tessutale (angiogenesi vera e/o
angiogenesi falsa). Nell’adiposità localizzata di lieve entità si può intervenire con l’emulsiolipolisi lasciando al chirurgo estetico,
in corso di adiposità di maggiori entita, la
scelta di interventi maggiormente invasivi
(liposuzione, laserlipolisi etc.).
cellulitis (Edematous-fibrosclerotic panniculopathy –PEFS), a successful therapy, both
preventive and therapeutic, is the Carboxytherapy, that is to say the subcutaneous
employment of carbon dioxide in gaseous
state. The iposfigmia of arterioles and metarteriolas, probably induced by estrogens,
is the main reason for microcirculation venous-lymphatic stasis, cause of PEFS, and
that explains the healing action of carboxytherapy in such condition. Carbon dioxide, in fact, given subcutaneously, locally
generates an increase in hematic tissue flux
and an increase in the extent of the vascular bed of tissues microcirculation (true
angiogenesis and/or false angiogenesis). In
localized adiposity of minor entity the intervention can be done with emulsiolipolisis,
leaving to the plastic surgeon, when there
are greater entities, the choice to operate
with more invasive interventions (liposuction, laser lipolysis etc.).
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Prof. Carlo Bisacci - Specialista in Chirurgia Generale - Dottore di Ricerca in Flebo-linfologia - Docente a
Contratto Università di Camerino - Email:[email protected]
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Varcare la soglia di Mare Nostrum è come trovarsi in un angolo
di Sicilia, Puglia, Campania. Scegliete voi. L’ importante è prepararsi ad un gustoso tuffo
nella cucina mediterranea, quella vera, genuina,
rispettosa dei sapori autentici..
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I numeri che fanno moda!
I NUMERI che fanno moda!
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“ L’
Italia leader del mercato della
moda non è certo una novità,
ma fa riflettere il dato relativo
all’appeal dei prodotti made in Italy tra gli
stranieri. Nel 2010, ad esempio, l’Italia ha
assorbito il 17% dello shopping effettuato in
Europa con – e qui sta la novità - i turisti cinesi che l’hanno fatta da padrone. Già proprio gli stranieri provenienti dal paese delle
copie e dei prodotti a basso costo sembrano conquistati dai marchi italiani di qualità
e di tradizione antica. I turisti cinesi hanno
fatto registrare la crescita maggiore: tra il
2009 e il 2010 l’incremento dello shopping
è stato pari al 90%, una percentuale a dir
poco da capogiro. Hanno speso di più con
un valore pro capite di 869 euro. Alla faccia della crisi verrebbe da dire. I prodotti
italiani più acquistati dai cinesi sono soprattutto articoli di abbigliamento e pelletteria,
rispettivamente 45% e 18% della spesa totale. L’Italia, poi, primeggia nell’export di
articoli di abbigliamento e calzature: 346
milioni di dollari nel 2010, ovvero tre volte
e mezzo quanto esportato dalla Germania
e 4 volte e mezzo dalla Francia. Ciò che
la fa veramente da padrone è il mercato
del lusso che nel 2010 è valso 300 miliardi di
I
taly as a leader in fashion market is
absolutely no news, but what makes you think is the fact related to
the appeal of Italian products among foreigners. In 2010, for example, Italy absorbed
the 17% of the shopping done in Europe
by – and here is the news – Chinese tourists
that truly ruled it. Definitely the foreigners
coming from the country of copies and
cheap products seem to be conquered by
quality and tradition of Italian labels. Chinese tourists registered the main growth:
between 2009 and 2010 shopping increased of 90%, a staggering percentage. They
spent more with a value of 869 euros per
capita. One might even say “to the face
of the crisis!”. The Italian products most sold
to Chinese are mainly clothing and leather
goods, respectively 45% and 18% of the total spending. Italy, then, excels in exporting
clothing and footwear goods: 346 million
dollars in 2010, that is to say three and an
half times the amount exported by Ger-
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Gucci, Prada, Bulgari,
Max Mara, Ermenegildo Zegna
110
dollari con una crescita negli anni successivi pari al 13%. le importazioni in Cina hanno registrato una crescita continua del 23%
negli ultimi quattro anni. In termini di valore
il segmento principale è stato quello della
gioielleria con oltre il 50% del totale import.
L’import di abbigliamento è poco superiore
ai 2 mliardi d dollari vista la consolidata abitudine di produrre in loco per servire il mercato locale. Nel 2015 il mercato del lusso in
Cina diventerà il primo a livello mondiale.
Oggi è dominato da brand internazionali e
concentrato in pochi player: Gucci, Prada,
Bulgari, Max Mara, Ermenegildo Zegna. La
vera sfida per gli addetti ai lavori è focalizzare l’attenzione sui segmenti che registrano un aumento di reddito e di status sociale ovvero ultrarticchi, classe media, donne
e giovani. Per rimanere ai dati relativi al panorama italiano i numeri dei marchi fashion
continuano la loro inarrestabile scalata
nonostante la crisi dei mercati finanziari. Insomma, la moda italiano ruggisce e cresce
contro tutto e tutti. Una pubblicazione di
Mediobanca sulle principali società italia-
many and four and an half time of France
exports. What really rules it, is the luxury market that in 2010 was valued 300 billion dollars with an increase of 13% in the following
years. Import in China registered a continuous rise of 23% in the last four years. In
terms of value the main segment was that
of jewelry with more than 50% of the total
import. Clothing import is slightly superior to
two billion dollars since the consolidate habit of producing in loco to serve the local
market. In 2015 luxury market in China will
become the first one on a worldwide scale.
Today it is controlled by international brands and concentrated on few players: Gucci, Prada, Bulgari, Max Mara, Ermenegildo
Zegna. The true challenge for the professionals is to focus on the attention on segments
that are registering an increase of income
and social status, that is to say the superrich people, medium class, women and
young people. To stick to the facts about
the Italian situation, the numbers for fashion
markets keep their unstoppable climb in
spite of the financial market crisis. In short,
111
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the Italian fashion world roars and grows
against everyone and everything. A publication by Mediobanca about the main
Italian societies shows that the numbers are
growing. In the top 20 of the best performances, at the first place settles surprisingly
the Prada group, with the 2011 incomes
equal to 2.556 million euros and a profit
margin of 16,9%. The label in the hands of
Miuccia Prada and Patrizio Bertelli overtakes two industrial giants like Benetton (in the
second place with incomes equal to 2.032
million euros and a profit margin of +3,6%)
and Giorgio Armani (third with 1.804 million
euros and +10,1% of income). In the chart
there are labels like Only the Brave at the
4th place, Calzedonia in 5th position, Max
Mara 6th, Zegna 7th, D&G 8th and the Miroglio Group in 9th place. Lastly a curiosity.
The society that produced the most growth
was the Cariaggi Woolen Mill, working for
over 50 years in the Pesaro-Urbino province,
in 2011 had 88,7 million of incomes and an
admirable growth of 27,3%
“
ne mostra i numeri in crescita. Nella top 20
delle migliori performance al primo posto si
assesta a sorpresa il gruppo Prada con ricavi nel 2011 pari a 2.556 milioni di euro e un
utile sui ricavi del 16,9%. La griffe nelle mani
di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli sorpassa
due colossi come Benetton (al secondo posto con ricavi pari a 2.032 milioni di euro e
un utile sui ricavi di +3,6%) e Giorgio Armani
( terzo con 1.804 milioni di euro e +10,1% di
utile). Nella classifica si trovano poi marchi
come Only the Brave al 4° posto, Calzedonia al 5°, Max Mara al 6°, Zegna al 7°, D&G
all’8° e il Gruppo Miroglio al 9°. Infine una
curiosità. La società che ha realizzato la
maggior crescita è stata il Lanificio Careggi, fornitore di filati pregiati per molti marchi
di moda. Per l’azienda di Aurelio Cariaggi,
nata oltre 50 anni fa in provincia di Pesaro
Urbino, il 2011 è stato chiuso con 88,7 milioni
di euro di ricavi e una crescita ammirevole
del 27,3%.
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l web sembra essere diventato la
nuova frontiera dei marchi moda,
delle grandi griffe fino ai colossi del
fast fashion. Le inaugurazioni degli store on
line sono quasi all’ordine del giorno. Il fatto di offrire collezioni ispirate a quelle delle passerelle ma con prezzi decisamente
inferiori sta portando Asos (multibrand on
line di grande successo tra i giovani) a contendersi il primato nel mercato fast fashion
on line. Nel 2011 le vendite on line da siti
italiani hanno registrato un valore di poco
più di 8 miliardi di euro, con un tasso medio
di incremento nel periodo 2005/2011 del
20%. Il canale di vendita elettronico offre
un’ampia offerta a tutti i tipi di consumatori che possono reperire in rete a tutte le
ore ed ovunque informazioni e prodotti a
prezzi comparabili, spesso apparentemente convenienti. La crescita delle vendite on
line, tuttavia, in questo momento è dovuta
principalmente alla ricerca del minor prezzo ed in molti casi a scapito della qualità e
della garanzia. Per quanto riguarda i vantaggi per i produttori, è scontato ricordare
la possibilità per i clienti di accedere direttamente ai loro magazzini, accorciando
così la filiera (il cosiddetto “canale corto”)
T
he Web seems to have become
the new frontier for fashion brands, famous labels and fast fashion
giants. Online stores inaugurations are almost an everyday thing. The fact to offer
collections inspired to those of the runways
but with significantly lower prices is bringing Asos (an online multi-brand of success
among youngsters) to dispute the supremacy over the fast fashion online market.
In 2011 online sales from Italian websites
registered a value of 8 billion euros, with
a 20% medium increase rate in the period
2005/2011. The electronic selling channel
offers a wide offer for all kinds of costumers that can find online, h24, information
and products for comparable prices, often apparently convenient. The increase
in online retailing, however, in this particular moment is mostly due to the research
of the cheapest price and many times to
the detriment of quality and security. About
the advantages for the producers, it is ex-
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con risparmi sui costi di distribuzione. Le
grandi griffe possono inoltre trovare vantaggi dalla rete per vendere sui propri siti a
consumatori di tutto il mondo over stock di
produzione. Sebbene si stia parlando di un
importante ed innovativo canale di vendita per l’abbigliamento, sicuramente in crescita, le vendite via internet rivestono tuttavia un ruolo ancora marginale nei confronti
del complesso delle vendite su tutti i canali.
Il canale elettronico che pesa per il 2,5%
circa della spesa complessiva di abbigliamento. Tra i motivi che stanno alla base
della crescita, è importante rilevare che
è incrementato il numero degli internauti
(nel 2011, oltre 25 milioni) e degli e-shopper
(8,5 milioni cha hanno fatto un acquisto on
line negli ultimi tre mesi). È diminuita contestualmente la diffidenza all’uso di strumenti
elettronici di pagamento via web. L’abbigliamento registra poi un ottimo andamento sul fronte delle esportazioni nelle vendite
on line. Il settore, infatti, realizza oltre il 50%
del proprio transato oltre confine. Il pubblico di riferimento è composto quindi tanto
da italiani quanto da stranieri. Per gli italiani, da un’indagine effettuata da Federazione Moda Italia in collaborazione con
AstraRicerche, su un universo di 41 milioni di
italiani dai 18 ai 69 anni, il 28,6% degli italiani
ha dichiarato che nel prossimo anno effettuerà acquisti di abbigliamento su internet.
La fascia di età più propensa all’acquisto è
quella tra i 18 ed i 44 anni e non ci sono differenze evidenti tra uomini e donne (salvo
un lieve vantaggio dei primi) e tra le aree
territoriali nazionali. Scelgono di acquistare
pectable to remind the possibility, for costumers, to reach directly their stocks, shortening the distribution chain (the so-called
“direct sales”) saving the distribution costs.
The famous brands can also find advantages from the Net to sell on their websites several production over stocks, to costumers
all over the world. Even if we are talking
about an important and innovative selling
channel for clothing, certainly on the rise,
online sales still have a marginal role comparing to the purchasing of all distribution
chains. The electronic channel weights
around 2,5% of the overall cost for clothing.
Among the reason that lies on the basis of
the increase, it is important to point out that
the number of internet users (in 2011 over
25 million) and e-shoppers (8,5 million that
bought something online in the last three
months) has boosted. Contextually has diminished the distrust about using electronic
instruments to pay on the web. Clothing registers a good trend on export of online sales. The field, in fact, realizes over the 50% of
its transfers over the border. The reference
public is made of Italians as much as of foreigners. For Italians, in a research made by
Federazione Moda Italia in collaboration
with AstraRicerche, on 41 million people
from 18 to 69 years old, the 28,6% declared
that they will buy clothes online during the
next year. The range of age more inclined
to purchasing is that from 18 to 44 years
old and there are no evident differences
between men and women (except for a
slight advantage for men) and among the
three national territorial areas. Those who
choose to buy online fashion are for most
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to
s
e
sh
v
part graduated people, usually the more highly
educated class, people who evaluate their economic situation more positively than the average. But the web potentialities are not so infinite
only for the low-cost brands. The amazing healthy
state that the luxury e-store Net-à-porter is living
shows this fact. Brands like Marc Jacobs, Miu Miu,
Ralph Lauren and Chloé are almost always sold
out in the parts that host clothing, bags, footwear and accessories. Also the flash sales clubs are
conquering always more online users, they are
portals daily offering the chance for the registered users to buy on super sale the collections of
important brands in a limited period of time: from
three days up to a week depending on the label. A business that seems incredibly profitable.
And if Amazon, the giant online-retailing website, decided to invest in flash sales opening the
portal Myhabit.com and signing a partnership
with brands like Michael Kors and Vivienne Westwood, this means that this field pays for real.
fashion on line soprattutto i laureati, in genere
i ceti più acculturati, le persone che valutano
la propria situazione economica attuale in maniera più positiva della media. Ma le potenzialità del web non sembrano essere infinite solo
per i marchi low cost. A dimostrarlo è l’ottimo
stato di salute di cui gode il luxury e-store Netà-porter. Griffe come Marc Jacobs, Miu Miu,
Ralph Lauren e Chloésono quasi sempre sold
out nelle sezioni che ospitano abbigliamento,
borse, calzature e accessori. A conquistare
sempre più utenti sul web sono anche i club di
flash sales, portali che quotidianamente offrono la possibilità agli iscritti di acquistare a prezzi
scontatissimi le collezioni di marchi importanti in
un tempo limitato: da tre gioni a una settimana
a seconda del brand. Un business che sembra
essere molto redditizio. E se anche il gigante
delle vendite via web Amazon ha deciso di investire nelle vendite flash inaugurando il portale
Myhabit.com e siglando partnership con brand
del calibro di Michael Kors e Vivienne Westwood, significa che il settore rende davvero.
Pubblicità singola
“
in
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TORINO
EVENTI
“La Barca Sublime”
Dal 16/11/2012 al
13/01/2013
Il “Bucintoro del Re di
Sardegna”, sontuosa imbarcazione da parata
appartenuta ai Savoia, è
in mostra presso le Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria Reale dal
16/11/2012 al 13/01/2013.
Un’occasione unica per
ammirare da vicino l’ultima imbarcazione veneziana originale del
Settecento esistente al
mondo, riportata al suo
aspetto originale dopo
un lungo restauro. I Quadri del Re
Dal 5 Aprile 2012 al 13
Gennaio 2013
Presso le Sale delle Arti
della Reggia di Venaria
Reale sarà possibile visitare la nuova mostra
temporanea “I Quadri
del Re”, un’esposizione
di capolavori d’arte provenienti dalla Galleria
Sabauda di Torino. La
mostra sarà integrata al
percorso di visita della
Reggia, completamente
rinnovato per la stagione 2012 e che evoca le
emozioni e la storia di uno
dei più grandi capolavori
dell’architettura barocca
universale.
OPERE DELLA GALLERIA
Sabauda
Kremerata Baltica
Romanze d’Amore
Il castello nel cielo
Fino al 13 Gennaio 2013,
nella Manica Nuova di
Palazzo Reale di Torino
si apre la mostra “Torino,
Europa. Le grandi opere d’arte della Galleria
Sabauda nella Manica
Nuova di Palazzo Reale”.
La mostra temporanea
è una delle due sezioni
in cui si articola l’evento
“I Quadri del Re” e che
vede coinvolta anche la
Reggia di Venaria.
Antonio Vivaldi: L’estate
Philip Glass: Four american seasons per violino e
archi.
Raminta Serksnyte: Midsummernight song.
Leonid Desyatnikov: Le
stagioni russe.
Alexander Raskatov: The
seasons digest
Dobrinka Tabakova: Dusk
da Sun triptych
Eva Mei: soprano, Gianni
Fabbrini: pianoforte, Luigi
Gordigiani: Canti popolari toscani, Francesco Paolo Tosti: Due romanze per
voce e pianoforte, Chanson de l’adieu Ideale.
Giuseppe Verdi: Romanze per voce e pianoforte,
Il Brigidin, Ad una stella
Stornello, Lo spazzacamino
Sheeta è tenuta prigioniera dal colonnello
Muska a bordo di un’aeronave diretta verso la
fortezza Tedis. Durante il
volo l’aeronave viene attaccata da una banda
di pirati guidata dall’intrepida Ma Dola, che
vuole impossessarsi del
ciondolo che la ragazzina porta al collo.
Fino al 13 Gennaio 2013
18 Febbraio 2013
4 Febbraio 2013
<< GENNAIO >>
<< FEBBRAIO >>
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6 Febbraio 2013
MILANO
EVENTI
SETTIMANA DELLA
MODA DONNA
mostra su Giulio
Einaudi
L’Architettura del
mondo
DRACULA E IL MITO
DEI VAMPIRI
Fino al 13 gennaio 2013
Dal 06/10/2012 Al 10/02/2013
Dal 06/10/2012 Al 10/02/2013
Dal 20/02/2012 al 26/02/2012
Promossa dal Comune di
Milano - Cultura, Moda,
Design, Palazzo Reale,
in collaborazione con la
Fondazione Giulio Einaudi
e Skira editore, la mostra
è una riflessione filologica
sul lavoro del grande editore italiano, che chiude
le manifestazioni dedicate
al centenario della sua nascita.
In programma nelle
sale al piano terra di Palazzo Reale, la mostra è ad
ingresso gratuito.
L’Architettura del mondo:
Il titolo della mostra fa riferimento esplicito a quelle
opere che, come strade,
ferrovie, aeroporti, più contribuiscono a dar forma al
mondo e ne permettono
il funzionamento, e al loro
rapporto con funzioni e
abitudini che cambiano e
con un ambiente sempre
più in pericolo.
La mostra - ideata, prodotta e organizzata da
Alef-cultural project management, in partnership
con La Triennale di Milano
e in collaborazione con il
Kunsthistorisches Museum
di Vienna - con circa 100
opere tra dipinti, incisioni,
disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e
video - affronta e indaga la
figura del vampiro per antonomasia, partendo dalla
dimensione storica fino ad
arrivare alla trasposizione
cinematografica e alle implicazioni sociologiche del
mito di Dracula.
Milano Moda Donna è
l’evento più prestigioso
organizzato da Camera
Nazionale della Moda
Italiana, con i suoi due
appuntamenti all’anno
e una rete di migliaia di
operatori del settore che
lavorano al perfetto funzionamento di questa
grande manifestazione.
A febbraio vengono presentate le collezioni per
l’autunno del 2013.
PROGRAMMARE L’ARTE
FIERA BIT
Dal 9 novembre 2012 al
3 marzo 2013, il Museo
del Novecento ospiterà
due nuove esposizioni:
“Collezionare il Novecento. Claudia Gian Ferrari
gallerista,
collezionista
e storica dell’arte” nello Spazio mostre e “Programmare l’arte. Olivetti
e le neoavanguardie cinetiche” negli Archivi del
Novecento.
Bit è da anni la fiera internazionale del turismo che
presenta il meglio dell’offerta turistica italiana ed
internazionale.
L’obiettivo principale della fiera è quello di mettere
in contatto il produttore
con l’utente, consentendo agli Operatori professionali del Turismo di
instaurare importanti relazioni commerciali, mentre i visitatori avranno a
disposizione degli interlocutori esperti e preparati.
Dal 09/11/2012 al
03/03/2013
<< GENNAIO >>
<< FEBBRAIO >>
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Dal 14 al 17 Febbraio
2013
ROMA
EVENTI
Robert Doisneau
Paris en liberté
WOODY ALLEN STORY
Dal 19/09/2012 al 29/05/2013
Dal 29/09/2012 al 3/02/2013
Robert Doisneau e Parigi:
un binomio inscindibile tra
uno dei più grandi fotografi francesi e la città che ha
amato e immortalato con
il suo obiettivo.
Più di 240
fotografie originali, scattate da Doisneau nella
Ville Lumière tra il 1934 e il
1991 e raggruppate tematicamente ripercorrendo i
soggetti a lui più cari, sono
esposte in una grande rassegna antologica che sarà
allestita a Palazzo delle
Esposizioni dal 29 settembre 2012 al 3 febbraio 2013.
I Giorni di Roma:
l’età dell’equilibrio
Sulla Via della Seta.
Dal 04/10/2012 al 28/04/2013
Dal 04/10/2012 al 28/04/2013
L’Associazione
Culturale
Cinem’Art, in collaborazione con il Sinergy Art Studio, presenta la Rassegna
Cinematografica WOODY
ALLEN STORY.
A partire da
mercoledì 19 settembre e
per l’intera stagione, presso il Sinergy Art Studio, nel
cuore di San Lorenzo, verrà proposta una selezione
di pellicole che hanno segnato il percorso culturale e sociale di uno dei più
grandi maestri del cinema.
I Giorni di Roma, un progetto espositivo di cinque anni
dedicato alla storia senza
tempo di Roma, dall´età repubblicana fino alla tarda
antichità. Terzo appuntamento del ciclo la mostra
“l’età dell’equilibrio” intende indagare la produzione artistica del periodo
“aureo” dell’arte romana
coincidente con i principati di Traiano (98-117 d.C.) e
di Adriano (117-138 d.C.)
di grande splendore artistico, durante il quale è stato
raggiunto un raro equilibrio
sociale e politica tra Roma
e le sue province.
Cento dipinti di
Renato Guttuso
Casa delle Culture
Dal 01/10/2012 al 09/06/2013
Dal 12/10/2012 al 03/02/2013
Mostra
organizzata
da
American Museum of Natural History, New York in
collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo and
Codice. Idee per la Cultura, Torino
a cura di Mark
Norell
Più di duemila anni
fa, mercanti, emissari, pellegrini e soldati affrontarono
le ripide montagne e i pericolosi deserti dell’Asia centrale per scambiare beni di
lusso, reperire testi sacri, conoscere e dominare popoli
lontani: fu così che si creò
quella rete di percorsi riassunti poi sotto il suggestivo
termine di “Via della seta”.
Roma, città in cui Renato
Guttuso visse per oltre cinquant’anni lo celebra, in
occasione del centenario dalla nascita, con una
grande mostra: cento dipinti rappresentativi dell’intero arco creativo dell’attività del maestro siciliano.
<< GENNAIO >>
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OLTRE è il titolo del cartellone di formazione e di
spettacolo dal vivo della
Casa delle Culture di Roma
curato, dalla Compagnia
Ginepro Nannelli (direttore
artistico Marco Carlaccini
e Patrizia D’Orsi). In questo
periodo
particolarmente
opaco, guardare “OLTRE” è
una prospettiva che ci conforta. Cercheremo “OLTRE”,
mantenendo vivo lo spirito
del luogo che è quello di
essere uno spazio cittadino,
dove non si intrattiene pubblico annoiato ma dove
avvengono liberi confronti, dove circolano idee ed
emozioni.
by Medea
o
t
s
e
v
n
i
o
astr
ARIETE
cancro
toro
bilancia
capricorno
scorpione
Se il tuo orizzonte temporale
per i tuoi investimenti è lungo, privilegia attività “value”.
Niente è certo nella vita ma,
se a tuo parere un titolo è ingiustamente bistrattato dal
mercato, è meglio inserirlo tra
i propri investimenti.
Nel nuovo anno sarai tentato di investire una somma
in un’unica asset class. Desisti! Ricorda di diversificare
sempre i tuoi investimenti, in
modo da abbassare il rischio
senza rinunciare al rendimento. Costruisci il tuo portafoglio
di investimento e non aver
paura di osare!
Non vi convince investire in
strutturati che promettono alti
rendimenti ma di cui non sapete nulla? Non vi ispira investire in obbligazioni “core” per
rendimenti pressoché nulli?
Benvenuti nel mondo reale.
Vuoi tenere sotto controllo il
rischio nei tuoi investimenti?
Evita di osare!!!
Per i tuoi investimenti hai
sempre lasciato fare alla tua
banca. Bene, il 2013 è l’anno
giusto per capire che, fino ad
ora, difficilmente ti avranno
consigliato strumenti davvero convenienti per te. Almeno per i costi. Attento ai costi
“nascosti” nei titoli strutturati,
delle obbligazioni bancarie,
delle polizze unit-linked.
Nel corso del 2013 proverai a
realizzare più di un portafoglio
di investimento e presto cadrai
nel difetto più comune dell’investitore: l’impazienza. Ricordati di non affrettarti a giudicare le performance del tuo
portafoglio, lasciagli il tempo
di “lavorare”. Considera giorno per giorno il rendimento e
tieni sempre sotto controllo il
rischio.
Nel 2013 non perderai il tuo
temperamento irrequieto. Ricordiamo che questa indole
è controproducente, almeno
negli investimenti. Il consiglio
che ci sentiamo di darti è: non
movimentare il portafoglio
continuamente. Il segreto è
capire ex ante che tipo di investitore sei, qual è il tuo grado di sopportazione del rischio
e il tuo orizzonte temporale.
leone
gemelli
vergine
acquario
sagittario
pesci
Lo sappiamo che per anni ti
hanno consigliato tutt’altro,
ma cerca sempre di investire
in strumenti facili da vendere nel momento del bisogno.
Della liquidità le banche parlano poco, ma non c’è niente
di più seccante per un investitore che non poter liquidare i
propri investimenti quando ne
ha bisogno!
Nel corso dell’anno verrete
tartassati da proposte di investimento con rendimenti
molto alti e sicuri. Non ci cascate, la performance futura
è quasi sempre imprevedibile.
Piuttosto, per i tuoi investimenti, prova un consulente serio
e indipendente che ti aiuti a
selezionare il portafoglio di investimento sempre su misura
per te.
Anche nel 2013 vi farete spesso
prendere dalla foga e il vostro
approccio resterà lo stesso: saranno le performance a guidare le vostre scelte. Vi ricordiamo
che la performance passata di
uno strumento non è indicativa per il futuro e che prima di
chiedere: “quanto rende?” dovete sempre chiedervi: “quanto rischio?”.
Come al solito ti farai guidare
dalla tua estrema avversione
al rischio. Esasperato deciderai di investire i tuoi risparmi in
titoli di Stato tedeschi (i celebri Bund). Hai mai sentito parlare di “Portafogli anti-crisi”?
Sono stati realizzati anche per
investitori come te.
Se non sei un professionista della finanza e non hai una formazione altamente analitica evita prodotti troppo complessi,
come i titoli strutturati. Migliora
le tue conoscenze finanziarie,
informati e non prendere per
oro colato ciò che ti dice la
banca: non sempre fa il tuo interesse.
Basta, è l’anno delle considerazioni. I mercati sono quelli
che sono, ciò che una volta
era considerato super sicuro
è diventato rischioso, le case
prodotto cercano di inserire
nuovi costi in ogni movimentazione del proprio risparmio e
le banche sono sempre meno
trasparenti. È il tuo anno fortunato!
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