02 TeLaB - trichomonas vaginalis [modalità compatibilità]

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02 TeLaB - trichomonas vaginalis [modalità compatibilità]
Trichomonas vaginalis
Giovanni Di Bonaventura, PhD
Università di Chieti
AA 2010-2011
Trichomonas spp:
tassonomia
• Phylum: Sarcomastigophora
• Subphylum: Mastigophora
• Al genere Trichomonas appartengono 3 specie:
T. tenax (orale)
T. hominis (intestinale)
T. vaginalis (genitale)
• T. tenax e T. hominis sono scarsamente
patogeni per l’uomo
• T. vaginalis è patogeno franco per l’uomo
Trichomonas vaginalis:
distribuzione geografica
• T. vaginalis causa trichomoniasi, una delle
principali infezioni a trasmissione sessuale (STIs).
Negli USA, la tricomoniasi rappresenta il 56%
delle STIs, facendo registrare 2-3 milioni di nuovi
casi annui in donne sessualmente attive (oltre 250
milioni di casi nel mondo) [WHO, 2005].
• T. vaginalis ha una distribuzione mondiale
indipendente dallo status socio-economico.
• L’uomo è l’unico ospite naturale per l’infezione
• Prevalenza maggiore (circa 70%) in soggetti a
rischio: prostitute, persone con differenti partners
sessuali od affette da altre malattie veneree.
Trichomonas vaginalis:
morfologia e struttura
Trofozoite: 15-18 µm in diametro, piriforme,
monozoico, mononucleato, 2 paia di flagelli
anteriori ed un flagello laterale accolto in una
membrana ondulante. Due assostili disposti
asimmetricamente.
Non forma cisti – trasmissione diretta
Riproduzione asessuata (fissione binaria)
Tipo cellulare “primitivo” – assenza di
mitocondri o perossisomi
Possiede idrogenosomi, organuli caratteristici
di alcuni anaerobi aerotolleranti (ciliati, funghi)
Anaerobi aerotolleranti (metabolismo
fermentativo)
Trichomonas vaginalis:
morfologia e struttura
costa
flagelli ricorrenti
assostilo
membrana ondulante
cinetosoma
flagelli anteriori
nucleo
Trichomonas vaginalis:
ciclo biologico
T. vaginalis risiede nelle basse
vie genitali femmiinili (vagina,
cervice uterina) e nell’uretra
maschile (talvolta prostata,
epididimo)
, dove esso si
replica per fissione binaria
favorita da scarsa acidità (pH >
5.9; pH fisiologico: 3.5 4.5)
. Il parassita non
subisce incistamento e,
conseguentemente, non
sopravvive a lungo
nell’ambiente esterno.
La trasmissione di T. vaginalis
riguarda solo l’uomo, unico
ospite noto, principalmente in
seguito a rapporti sessuali
.
Trichomonas vaginalis:
trasmissione
Come viene trasmessa la trichomoniasi ?
• Non vengono prodotte cisti = trasmissione diretta
• sensibilità del trofozoite all’essiccamento
• trofozoiti vitali per ore nel liquido seminale, urine e
acqua di piscine
• Generalmente contratta mediante trasmissione
diretta del trofozoite durante il rapporto sessuale
• La trasmissione non sessuale (speculum, effetti
personali per igiene intima) è rara in età adulta
• Trasmissione (urinaria o genitale) madre-neonato
durante il parto (2-17% femmine nate da madri
infette)
Trichomonas vaginalis:
malattia
• L’infezione è nelle donne frequentemente
sintomatica. Vaginiti con secrezioni purulente
(giallastre, di cattivo odore) rappresentano il sintomo
principale, e può essere accompagnato da lesioni
ulcerative cervicali e vulvari, edema mucosa vaginale
(“a fragola”) dolore addominale, disuria e dispareunia.
Il periodo di incubazione è di 5-28 giorni.
• Negli uomini, l’infezione decorre generalmente in
maniera asintomatica; occasionalmente compaiono
uretriti, epididimiti e prostatiti con dolore alla minzione
ed all’erezione.
• Dati recenti suggeriscono:
– un possibile ruolo causale dell’infezione nelle nascite
sottopeso e prematurità
– T. vaginalis potrebbe svolgere un ruolo critico nella
amplificazione della trasmissione dell’HIV e nella
eziologia, come co-fattore, del cancro della cervice
uterina
Trichomonas vaginalis:
malattia
Trichomoniasi vaginale.
Mucosa edematosa (“a fragola”) con
secrezione schiumosa e purulenta
Tricomoniasi: diagnosi
di laboratorio
• Campioni clinici:
• donna: secrezione vaginale o uretrale: uomo: secrezione uretrale
anteriore o prostatica. Secrezione uretrale primo mitto di urine debbono
essere raccolti solo in assenza di minzione nelle 2 h precedenti.
• Esame microscopico:
• condotto sui preparati “a fresco”, consente di porre diagnosi in presenza
di organismi dotati di caratteristica motilità attiva (a foglia cadente).
Metodo rapido e pratico (consentendo immediata terapia), ma di modesta
sensibilità.
• preparati colorati (Giemsa, Gram, blu di metilene). Falsi negativi dovuti
ad alterazione morfologica del parassita.
• sebbene la tricomoniasi sia frequentemente diagnosticata
accidentalmente durante l’esame di un preparato citologico colorato con
Papanicoloau (PAP test), questa tecnica non deve essere considerata come
test diagnostico primario per sensibliità e specificità sub-ottimali
• Immunofluorescenza diretta:
• previa colorazione con acridina orange.
• elevata sensibilità, ma tecnicamente più complessa.
Trichomonas vaginalis:
microscopia ottica
• Trofozoiti di T. vaginalis da coltura in
vitro. Preparato colorato con Giemsa.
• Preparato a fresco di secrezione vaginale da
paziente con vaginite da T. vaginalis.
I parassiti sono mobili, piriformi, 7 - 10 µm,
con flagelli visibili.
• Preparato a fresco di coltura di T. vaginalis.
Tricomoniasi: diagnosi
di laboratorio
• Esame colturale:
• indicato nei casi recidivanti e per l’esecuzione dei tests di sensibilità
• tecnica più sensibile (300-500 parassiti/ml), sebbene i risultati non siano
disponibili prima di 3–7 giorni.
• Diamond’s medium (broth).
• CPLM medium (agar, broth).
• Molecular assays:
• Differenti tecniche molecolari (hybridization assay, PCR, multiplex-PCR)
sono state proposte [Wang et al, 2010], sebbene sensibilità e specificità
spesso influenzate dall’elevata variabilità genica di T. vaginalis [Rojas et
al., 2004].
However, cost and time is still
a consideration for many
laboratories especially from the
developing world…
Tricomoniasi: terapia
e controllo
• La tricomoniasi è, tra le STDs, quella
maggiormente curabile
•Farmaci di elezione: metronidazolo e tinidazolo
•Trasmissione di infezioni a “ping-pong”: il
trattamento deve includere i partners sessuali
(anche se asintomatici) delle persone infette.
•La terapia ha generalmente esito positivo,
sebbene siano stati isolati ceppi resistenti ad
entrambe le molecole
• Profilassi: utilizzo del preservativo, buona
igiene personale
Trichomonas vaginalis
Fermentazione dei carboidrati:
Glucosio + ADP + Pi → piruvato → lattato + CO2 + ATP
ADP + Pi
piruvato
ATP
H2+ CO2 + acetato
Idrogenosoma
assenza di: creste, DNA, cardiolipina,
catena di trasporto elettronico
Trichomonas vaginalis
Meccanismo di azione dei NITROIMIDAZOLI:
Glucosio + ADP + Pi → piruvato → lattato + CO2 + ATP
Metronidazolo
ADP + Pi
piruvato
ATP
H2+ CO2 + acetato
Il metronidazolo viene attivato a “farmaco”: il nitro-gruppo del farmaco viene
ridotto anaerobicamente da una piruvato-ferrodoxina ossidoriduttasi. Ciò causa
la produzione di radicali citotox dell’azoto che rompono le catene di DNA.