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LICEO SCIENTIFICO STATALE “ G.B. GRASSI” Via Padri Sant’Agostino 8 - 04100 Latina – Tel. 0773 603155 – Fax 0773 603351 Sito web: www.liceograssilatina.org PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (Legge 13 Luglio 2015, n.107) AA.SS. 2016 2016-19 Indice P.T.O.F. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. Storia dell’Istituto - Identità storico - culturale Atto di indirizzo della D.S. Principi generali Linee guida Profilo delle studentesse e degli studenti Attività didattica Obiettivi del biennio dell’obbligo Obiettivi del secondo biennio e monoennio C.L.I.L. monoennio Alternanza scuola - lavoro Metodologie didattiche Sostegno e recupero Piano di inclusione Valutazione R.A.V. e Piano di miglioramento Orientamento Ampliamento dell’offerta formativa Quadri orari Organigramma Organismi di rappresentanza alunni Organismi di rappresentanza genitori Composizione Consiglio di Istituto Risorse strutturali Criteri per la formazione delle classi Criteri per l'assegnazione dei docenti alle classi Formazione in servizio Organico potenziato Allegati 2 Identità storico - culturale del liceo “G. B. Grassi” Storia dell’istituto Il liceo scientifico “G. B. Grassi” nasce nell’anno scolastico 1960-61 come aggregato al liceo classico “Dante Alighieri” e con solo 2 sezioni. Già nell’anno scolastico 1965-66 ottiene l’autonomia e viene intitolato al Prof. Giovan Battista Grassi, medico che aveva studiato la malaria e il suo agente trasmettitore. Il liceo “Grassi” è stato giustamente percepito, negli anni, come custode della tradizione liceale. Questo “ruolo” va interpretato non come ripetizione della medesima proposta formativa ma in modo attivo e dinamico. Negli anni ’80, ad esempio, senza aderire alla Sperimentazione Brocca, si aprì ad una offerta formativa aggiuntiva, con attività, progetti e percorsi complementari che, non avendo la configurazione curricolo - ordinamentale di una sperimentazione, consentivano una maggiore flessibilità nella risposta alle diverse istanze e contingenze delle studentesse e degli studenti. Le esperienze che seguono ne hanno segnato il profilo: il “Laboratorio di Teatro” ha caratterizzato alcune stagioni e ha dato l’opportunità a molti alunni di saggiare prospettive diverse e testare le proprie attitudini; il “Progetto Alfa” ha sperimentato la scomposizione e la ricomposizione delle classi in base ad esigenze di recupero ed approfondimento; il “Progetto Password” con il quale l’insegnamento della lingua inglese ha realizzato, per alcuni anni, le “classi aperte” grazie ad una programmazione per classi parallele, sulla base di percorsi codificati; il monitoraggio longitudinale degli esiti scolastici degli alunni in merito ai risultati universitari, con la supervisione di ricercatori universitari, ha prodotto risultati oggetto di pubblicazione; la certificazione di qualità, ottenuta dal liceo, per i progetti di gestione delle attività; la pubblicazione di una rivista “Contemporaneità pontina”, a cui hanno partecipato studenti, docenti, anche universitari, ed esperti di settori vari. Molte altre esperienze, in 50 anni di attività, hanno rappresentato non solo la storia dell’istituto, ma anche la prospettiva entro la quale il “Grassi” intende progettare il proprio futuro. A conclusione possiamo affermare che, a cinquant’anni dalla sua nascita, il liceo “G. B. Grassi” ha intersecato la sua funzione formativa con le dinamiche sociali e culturali dell’intera città e di una porzione significativa del territorio circostante. Viene ancora percepito come un’istituzione scolastica a un tempo attenta alla tradizione (ha voluto nel tempo conservare l’identità ordinamentale del Liceo), sensibile alle contingenze (ha continuamente promosso attività complementari a quella curricolare nella formazione individuale delle studentesse e degli studenti), ha avuto la curiosità di aprirsi a nuovi percorsi formativi istituendo il Liceo Scientifico Sportivo. Vedi allegato N. 1 (regolamento di istituto) Indice 3 AL COLLEGIO DEI DOCENTI e p.c. AL CONSIGLIO DI ISTITUTO AL DSGA AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA Oggetto: Atto di indirizzo del Dirigente scolastico per la predisposizione del PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art. 1, comma 14, legge n. 107/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al Dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al Dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento degli alunni; TENUTO CONTO delle esigenze della programmazione, delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari dei territori; TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti in occasione degli incontri informali e formali; TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) delle priorità, dei traguardi, degli obiettivi di processo individuati e delle piattaforme di miglioramento che saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento come parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti dall’INVALSI; delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono 4 al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving di apprendimento strategico e metacognitivo; CONSIDERATE le criticità rilevate nei Consigli di classe sul comportamento di alcuni alunni e sui risultati di apprendimento medio - bassi in alcuni casi registrati; CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico didattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e delle sollecitazioni offerte sia in situazioni collegiali formali, sia negli incontri informali in ufficio e presso la sede di servizio; ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle Indicazioni Nazionali per i Licei di cui al DPR 89/2010 e alla Direttiva MIUR n.57 15 luglio 2010 che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di: • metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali); • modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta; • situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); RITENUTO di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale, con le attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti (Dirigente e docenti), nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di esigenze educative comuni e talvolta speciali; AL FINE di offrire suggerimenti, mediare modelli, garantire l’esercizio dell’autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studiosuccesso formativo, libertà di scelta educativa delle famiglie); DIRAMA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici. • Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale A. Pianificare un’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE (PTOF) coerente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali e dalle Linee Guida vigenti, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola. 5 B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di bullismo, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito. C. Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia); D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale. E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF. Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe F. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di autorealizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare ecc.). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca attraverso discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring , realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà ecc.). Nei casi di alunni in situazione di disabilità, disturbi di apprendimento o di altre gravi difficoltà, così come previsto dai PEI o dai PDP, attuare strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento, con strumenti compensativi e misure dispensative. G. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa. In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa. Curare, ove possibile, l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente la fantasia e la naturale operatività dei ragazzi, 6 che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme. H. In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo, posto che verranno attivate le procedure disciplinari previste nel Regolamento d’Istituto, è opportuno che i docenti che rilevino tali comportamenti con una certa frequenza, riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per eventualmente rivederle e sperimentare nuovi approcci. E’ necessario comunque concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza. I. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ecc.) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui alcune aule sono dotate. Priorità rilevate in sede di definizione dell’Organico potenziato J. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, tenere presente che, nell’ambito della richiesta di acquisizione dell’Organico del potenziamento, per il miglioramento dell’offerta formativa, con l’obiettivo della qualificazione del servizio scolastico, previsto dall’art. 1, commi 7 e 85 della Legge 107/2015, l’ordine di preferenza dei campi d’intervento individuato, in collaborazione con lo staff del Dirigente scolastico, è il seguente: 1) Potenziamento umanistico (vedi lettere a), l), n), p), q), r), s) c. 7 L 107/2015) 2) Potenziamento scientifico (vedi lettere b), n), p), q), s) c. 7 L 107/2015) 3) Potenziamento linguistico (vedi lettere a), r) c. 7 L 107/2015) 4) Potenziamento laboratoriale (vedi lettere h), i), m), o) c. 7 L 107/2015) 5) Potenziamento artistico e musicale (vedi lettere c), m) c.7 L 107/2015 6) Potenziamento socio-economico e per la legalità (vedi lettere d), e), l) c. 7 L 107/2015) 7) Potenziamento motorio (vedi lettera g) c. 7 L 107/2015). a) Obiettivi prioritari indicati dalla L 107/2015 K. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, avere come riferimento gli obiettivi prioritari indicati dall’art.1 comma 7 della Legge 107/2015: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche 7 di produzione dei media e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso l’educazione interculturale alla pace, al rispetto delle differenze e del dialogo tra culture, all’'assunzione di responsabilità nonché alla solidarietà e alla cura dei beni comuni e alla consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; m) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; o) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; 8 p) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; q) definizione di un sistema di orientamento. RAV e Piano di miglioramento Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, tenere presente che, nell’ambito della stesura del Rapporto di autovalutazione, in collaborazione col nucleo di autovalutazione d’Istituto, sono state individuate le seguenti priorità: risultati nelle prove standardizzate nazionali: migliorare i risultati nelle classi seconde nella prova di Matematica; competenze chiave e di cittadinanza: valorizzare nei curricola disciplinari gli obiettivi correlati all’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza e migliorarne il sistema di valutazione; i seguenti traguardi triennali: raggiungimento di un punteggio medio nella prova standardizzata nazionale di Matematica con differenza, rispetto alle scuole di eguale contesto socioculturale; potenziamento delle programmazioni di dipartimento per competenze ed elaborazione di un sistema di indicatori per la valutazione delle competenze; i seguenti obiettivi di processo annuali: curricolo, progettazione e valutazione: potenziare l’uso (specie nel curricolo di Matematica) di metodologie didattiche e prove di verifica correlate alle prove standardizzate nazionali; curricolo, progettazione e valutazione: sperimentare, attraverso griglie ed altri strumenti, metodi valutativi efficaci per l’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza; curricolo, progettazione e valutazione: svolgere prove di verifica per classi parallele alla fine di ogni biennio; ambiente di apprendimento: ottimizzare l’utilizzo degli strumenti informatici a supporto della preparazione alle prove standardizzate nazionali; - sviluppo e valorizzazione delle risorse umane; promuovere iniziative di aggiornamento dei docenti nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione; sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: promuovere iniziative di aggiornamento dei docenti nell’ambito della didattica delle competenze chiave e di cittadinanza; 9 avendo sempre come finalità il miglioramento del servizio scolastico, per il raggiungimento dell’obiettivo prioritario del successo scolastico. Latina, 10 ottobre 2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Giovanna Bellardini Indice 10 Principi generali Nel progettare il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (P.T.O.F.), il Liceo G.B. Grassi ha operato, coerentemente con la propria identità e sulla base dell’atto di indirizzo della Dirigente Scolastica ispirandosi ai seguenti principi. mantenere coerenza e conformità organizzativa e didattica con le pratiche che hanno caratterizzato l'Istituto; promuovere pari opportunità di apprendimento, rifiutare ogni forma di discriminazione, valorizzare le differenze e le eccellenze; garantire la libertà d'insegnamento in una dimensione collegiale; valorizzare la qualità culturale e formativa dei docenti; promuovere la partecipazione alla vita scolastica di tutte le componenti, nel rispetto dei ruoli; garantire libertà di opinione e di espressione nel rispetto dei principi costituzionali; Indice 11 Linee guida L'Istituto, nell'ambito delle opportunità offerte dal Regolamento dell'Autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. n.275 dell'8 marzo 1999), determina, con il patrimonio delle esperienze già realizzate negli anni e verificate nei risultati, le linee guida del P.T.O.F. coniugando gli elementi di un percorso oramai consolidato con i continui mutamenti che intervengono nel contesto sociale e economico. Il mondo ha subito una forte accelerazione in direzione della complessità, è quindi di fondamentale importanza imparare a leggere i fenomeni inseriti in una struttura reticolare e globale. Le azioni messe in atto dal Piano formativo tendono a realizzare il pieno sviluppo della studentessa e dello studente come persona, al fine di favorire l'inserimento nella società, attraverso lo sviluppo di capacità di controllo dei processi e dei programmi. In questo ambito risulta basilare la cura di abilità trasversali come l'organizzazione, la relazione, la progettualità, la capacità di operare scelte e di assumersi responsabilità. Premesso ciò il Liceo individua le seguenti linee guida: Educare alla complessità Valorizzare la specificità degli studi in ambito scientifico Educare alla cittadinanza, alla partecipazione, alla legalità Potenziare le competenze digitali Potenziare la competenza linguistica (L1 e L2) Affinare le conoscenze artistiche Potenziare le discipline motorie e promuovere corretti comportamenti per la tutela della salute e del benessere psico-fisici Valorizzare le eccellenze Garantire il recupero scolastico e il riorientamento Indice 12 Profilo delle studentesse e degli studenti Al termine del quinquennio liceale le allieve e gli allievi saranno in grado di: Comprendere criticamente il presente imparando a pensare in termini di complessità Organizzare le attività di studio e di lavoro in maniera sistematica, autonoma e flessibile Saper valorizzare le risorse personali Padroneggiare i linguaggi disciplinari per acquisire correttamente le informazioni e argomentarle con coerenza Analizzare e interpretare la produzione culturale dei diversi ambiti disciplinari Usare il rigore logico per individuare possibili soluzioni a problemi Ricostruire lo sviluppo della cultura occidentale in ambito scientifico, letterario, artistico e filosofico in prospettiva storica e rielaborare criticamente Cogliere il nesso tra cultura scientifica e umanistica Saper usare la lingua scritta anche in ambito specialistico Saper leggere e comprendere testi di diversa complessità e natura Maturare comportamenti coerenti con i principi della Costituzione e sviluppare la disponibilità al confronto Saper interagire con gli altri, collaborando responsabilmente nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità Conoscere i diritti e i doveri della cittadinanza italiana ed europea e della cooperazione internazionale. Vedi allegato N. 2 (patto di corresponsabilità) Indice 13 Attività' didattica P.T.O.F. PROGRAMMAZIONI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PROGRAMMAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE INDIVIDUALI ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO 14 La programmazione di dipartimento disciplinare I Dipartimenti disciplinari, all'inizio di ogni anno scolastico, approntano una Programmazione didattica per materia in cui sono delineati: gli obiettivi minimi; le competenze da raggiungere alla fine del primo biennio e dell'intero percorso di studi; i contenuti, scanditi nel quinquennio; le metodologie; le modalità di verifica, gli indicatori e i livelli di valutazione. La programmazione del consiglio di classe Il Consiglio di Classe elabora il documento di Programmazione in cui sono elencati: Il profilo della classe; gli obiettivi cognitivi e formativi; le strategie da adottare; le attività integrative; i criteri generali di valutazione. Il documento programmatico del C.d.C. è presentato ai genitori in occasione della prima riunione del Consiglio in cui sono presenti le componenti elette (genitori studenti) La programmazione didattica individuale La programmazione è il percorso annuale che applica alle singole discipline le decisioni del Collegio dei Docenti, elaborate dai Dipartimenti disciplinari e dai Consigli di Classe in modo da garantire la libertà d'insegnamento in una dimensione collegiale, nel rispetto della nostra costituzione. All'inizio dell'anno scolastico il piano didattico individuale è elaborato dai singoli docenti per ogni materia insegnata in ciascuna classe. La programmazione per disturbi e/o difficoltà di apprendimento Particolare cura e attenzione è adottata dai Consigli di Classe nell’elaborazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato ), che deve essere predisposto ogni qualvolta sia presente in classe un alunno certificato ai sensi della legge 170 del 2010. Il PDP viene condiviso con l’alunno e la famiglia Indice 15 Gli obiettivi del biennio dell'obbligo Tradizionalmente il Liceo adotta come strumenti fondamentali della propria azione didattica la conoscenza e l’uso dei linguaggi, nelle loro diverse espressioni al fine di conseguire abilità e competenze certificabili. Quadro delle competenze degli assi culturali Asse dei Linguaggi (italiano, latino, arte, lingua straniera, ed. fisica ) Padronanza della lingua italiana Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Padronanza del proprio corpo e percezione di sé Sviluppare capacità coordinative e schemi motori Utilizzare e produrre testi multimediali Asse matematico (matematica) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamento sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Asse scientifico-tecnologico (scienze naturali, chimica e fisica) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Asse storico-sociale (storia, diritto, geografia, religione) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio 16 Quadro di valutazione in relazione agli assi culturali (Primo biennio) Livello di certificazione delle competenze di base impostare Livello avanzato: lo Voto Conoscenze Abilità Competenze 9 - 10 Mostra piena padronanza degli ambiti disciplinari grazie a una ricca e articolata rete di informazioni. E’ in grado di sviluppare analisi autonome a partire dalle consegne e di esporre i risultati con pertinenza ed efficacia. Effettua con sicurezza e originalità collegamenti e confronti tra i diversi ambiti di studio. Sa percorsi di studio autonomi che sviluppa con ricca pertinenza di riferimenti; sa risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi. Conosce gli ambiti disciplinari, anche grazie ad approfondimenti personali negli aspetti per i quali ha maggiore interesse. Conosce gli argomenti e li colloca correttamente nei diversi ambiti disciplinari. Sviluppa le consegne con rigore logico concettuale, operando collegamenti con appropriata scelta di argomentazioni. E’ capace di enucleare in modo articolato strategie di risoluzione dei problemi per Livello intermedio: studente svolge elaborare le quali sa lo compiti e risolve operare scelte coerenti ed efficaci. problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, Sa impostare mostrando di saper problemi di media utilizzare le conoscenze e complessità e le abilità acquisite formularne in modo 8 7 6 5 Conosce gli ambiti delle diverse discipline e ne coglie in linea globale contenuti e sviluppi. E’ in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze, delle quali coglie parzialmente implicazioni e rimandi essenziali. Comprende e contestualizza le consegne e le sviluppa attraverso percorsi di rielaborazione complessivamente coerenti. Comprende le consegne e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i diversi linguaggi disciplinari. Sviluppa le consegne in modo sommario e incompleto, con una insicura padronanza delle soluzioni espressive. 17 appropriato le relative ipotesi di risoluzione. Sa analizzare problemi semplice ed orientarsi nella scelta e nell’applicazione delle strategie di risoluzione. studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Sa analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti. Applica, Non ha raggiunto il non sempre livello base delle adeguatamente, solo competenze semplici procedure risolutive. 4 1-3 Conosce in modo vago e confuso gli argomenti disciplinari. Ne distingue con difficoltà i nuclei essenziali e le interrelazioni. Possiede labili o nulle conoscenze degli argomenti disciplinari e disarticolate nozioni dei loro ambiti contestuali. Evidenzia imprecisioni e carenze anche gravi nell’elaborazione delle consegne, che svolge con un linguaggio disordinato e scorretto. Si orienta a fatica nell’analisi di problemi semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di risoluzione. Disattende le consegne, alle quali risponde con assoluta incongruenza di linguaggio e argomentazione. Non sa orientarsi nell’analisi di problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive. Indice 18 Gli obiettivi del secondo biennio e monoennio Come previsto dal Regolamento del sistema dei Licei (DPR 89/2010), dalle Indicazioni Nazionali (DM 211 del 7/10/2010) riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento e dai documenti di riferimento europeo ( Europa 2020), al termine del percorso degli studi le studentesse e gli studenti dovranno conseguire risultati afferenti alle seguenti aree di competenze: Metodologica Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile in vista del life long learning Riconoscere e valutare la diversità dei metodi utilizzati Logico - argomentativa Saper leggere e interpretare criticamente i contenuti Saper argomentare, ascoltare e valutare tesi proprie e altrui Saper ragionare con rigore logico per individuare e risolvere problemi Linguistica e comunicativa Padroneggiare pienamente la lingua italiana, in forma orale e scritta e in tutte le sua varietà d’uso Saper leggere e interpretare criticamente i testi in relazione al contesto socio - culturale Acquisire competenze comunicative della lingua straniera corrispondenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento Saper stabilire confronti tra lingue antiche e moderne Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione Storico-umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche dell’Italia e dell’Europa Conoscere la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale Saper leggere i processi storici utilizzando metodi e strumenti diversi Conoscere e valorizzare gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione italiana ed europea per confrontarli con quelli di altre culture Scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saperne utilizzare le procedure e conoscere le teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali e i relativi metodi di indagine e procedure Utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici 19 Quadro di valutazione in relazione alle aree delle competenze (Secondo biennio e monoennio) Giudizio Eccellente Ottimo Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Gravemente insufficiente Voto in decimi Profilo Lo studente dimostra di possedere competenze complete e conoscenze approfondite in ogni ambito della disciplina. E’ in grado di apportare contributi critici e originali al 10 lavoro svolto in classe. Si evidenziano motivazioni e interesse spiccati, apertura e disponibilità verso tutto il gruppo classe, capacità di sviluppare continuamente la propria preparazione. Lo studente dispone di competenze complete che esercita con autonomia e di conoscenze sicure che è in grado di rielaborare personalmente. Partecipa attivamente e in 9 modo costante al lavoro in classe. Si impegna con assiduità nello studio per sviluppare e consolidare progressivamente la sua preparazione. Lo studente dispone di competenze e conoscenze sicure e consolidate. Partecipa attivamente e in modo costante al lavoro in classe. Si impegna con regolarità nello studio 8 per sviluppare e consolidare progressivamente la sua preparazione. Lo studente dispone di competenze e conoscenze che appaiono generalmente consolidate. Partecipa al lavoro in 7 classe. L’impegno e i progressi sono regolari. Lo studente dispone di competenze e conoscenze accettabili, ma che devono essere consolidate sia elevando il livello dell’attenzione e della partecipazione in 6 classe sia con un impegno più metodico nello studio individuale. L’alunno evidenzia consapevolezza dei propri punti deboli e disponibilità e volontà di miglioramento. Lo studente non dispone di competenze e conoscenze sufficienti per raggiungere gli obiettivi minimi previsti e 5 necessita di recupero. L’impegno e la motivazione non sono sempre adeguati o produttivi. Lo studente non dispone di competenze e conoscenze tali da consentirgli di raggiungere, entro il successivo anno 3-4 scolastico, gli obiettivi minimi delle diverse discipline. Ha bisogno di un recupero adeguato. Lo studente non ha conoscenze o ha conoscenze frammentarie ed errate. Non partecipa alle attività 1-2 didattiche proposte facendo registrare un atteggiamento rinunciatario verso le varie forme di impegno scolastico. Vedi allegato N. 3 (linee guida dipartimenti disciplinari) Indice 20 C.L.I.L. (Monoennio) CLIL è l'acronimo di Content Language Integrated Learning [Apprendimento integrato di una lingua e contenuti disciplinari] L’obiettivo principale del CLIL è quello di favorire la capacità di acquisire conoscenze attraverso una lingua straniera veicolare, migliorando la competenza nella LS attraverso i contenuti di altre discipline. Tale metodologia permette inoltre di creare occasioni di uso reale della LS, con l’intento di educare a un approccio multiculturale e multidisciplinare del sapere; sollecitare curiosità e approfondimenti attraverso un approccio trasversale e creativo; dal sapere al saper fare; dalle nozioni alle azioni; dalle conoscenze alle competenze. Valutazione La valutazione CLIL ha le stesse caratteristiche della valutazione tradizionale, in particolare deve: verificare se sono stati raggiunti gli obiettivi, determinare il livello di competenza raggiunto dagli studenti, monitorare il processo di apprendimento (valutazione formativa), misurare i risultati finali raggiunti (valutazione sommativa) Indice 21 Alternanza scuola- lavoro L’alternanza scuola-lavoro (ASL) permette di introdurre nella scuola una metodologia didattica innovativa che ha lo scopo di ampliare il processo e i luoghi dell’apprendimento coinvolgendo in tale processo oltre agli studenti ed agli insegnanti anche la realtà professionale e lavorativa del territorio. In tal senso l’esperienza diventa un sostegno all’orientamento alle scelte future e alla motivazione allo studio, elementi fondamentali del successo scolastico. Soggetti interni coinvolti Nell’ alternanza scuola-lavoro si intrecciano organizzativo i seguenti soggetti interni: il Comitato Scientifico i Dipartimenti i Consigli di classe il tutor interno e interagiscono sul piano Il Comitato Scientifico (CS) riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della scuola all’esterno. Il CS svolge un ruolo di raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo. Il Comitato scientifico è composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, può contribuire alla costruzione di un curricolo che tenga conto delle realtà professionali e promuova un dialogo sistematico con il territorio. I Dipartimenti contribuiscono ad organizzare lo sviluppo per competenze del curricolo. I Consigli di classe individuano rispetto alla classe di riferimento le competenze da sviluppare in alternanza e, tenuto conto delle indicazioni del Collegio Docenti, del CS e dei Dipartimenti, concordano con i referenti interni ed esterni le azioni da intraprendere e le modalità di valutazione delle competenze da certificare. Il tutor interno dell’istituzione scolastica assicura il raccordo tra scuola, studente, famiglia, mondo del lavoro per promuovere quella corresponsabilizzazione necessaria alla positiva riuscita del percorso formativo. Si occupa di sostenere lo studente durante tutto il processo di apprendimento. Elabora, insieme al tutor esterno, il patto formativo che verrà sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, lavoro, studenti). Aggiorna inoltre il Consiglio di classe sul procedere dell’attività e verifica lo svolgimento dei percorsi definiti nel progetto educativo con la collaborazione del tutor esterno. Acquisisce elementi per il monitoraggio e la valutazione. Soggetti esterni coinvolti: Enti privati e pubblici Sindacati Università Altri soggetti Tutor esterno 22 Il tutor esterno è il referente della struttura esterna. È incaricato di assicurare il raccordo tra mondo del lavoro e/o università, scuola, studente: agisce in stretta collaborazione con il tutor interno, con il quale coopera nell’analisi dell’andamento dell’esperienza. Assicura una relazione corretta dello studente con la struttura esterna, è, quindi, la persona di riferimento per lo studente durante la fase di stage/formazione. È inoltre tenuto a fornire all’istituzione scolastica o formativa gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi. È designato dalla struttura che ospita e/o forma lo studente Gli obiettivi che il progetto si propone di raggiungere sono: attuare finalità di apprendimento flessibili ma equivalenti a quelle tradizionali che colleghino i due mondi formativi: scuola e lavoro; arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze spendibili nel mondo del lavoro; favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento; creare un’occasione di confronto tra i saperi disciplinari e le esperienze professionali; correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale ed economico del territorio; rafforzare nelle alunne e negli alunni l’autostima e la capacità di progettare il proprio futuro; sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo; favorire la comunicazione con persone che rivestono ruoli diversi all’interno della società e del mondo del lavoro; promuovere un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse situazioni di apprendimento; promuovere il senso di responsabilità e rafforzare il rispetto delle regole; favorire la motivazione e la rimotivazione allo studio; rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata alle conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico; orientare i giovani così da facilitarne le successive scelte. Le competenze trasversali che il progetto si propone di raggiungere sono: evidenziare le proprie motivazioni in relazione al personale progetto professionale; riconoscere e valutare situazioni e problemi di lavoro di diversa natura: tecnico-operative, relazionali e organizzative; migliorare le proprie strategie di apprendimento; pianificare strategie di azione per fronteggiare situazioni e risolvere problemi; comunicare con altri in situazioni di interazione diretta o mediata da strumenti di diversa natura (cartacei e informatici); operare attivamente nel gruppo di lavoro per affrontare problemi, progettare soluzioni e produrre risultati collettivi. 23 Al termine dell’attività prevista dal percorso sono attesi i seguenti risultati: la crescita dell’auto-stima dello studente e la conseguente acquisizione di un atteggiamento positivo e di una maggiore motivazione nei confronti del percorso scolastico più complessivo in conseguenza di un diverso modo di apprendere, capace di valorizzare il suo apporto individuale in un processo di valutazione che vede coinvolte figure diverse, con strumenti diversi da quelli tradizionalmente adottati nell’istituzione scolastica; la capacità di orientarsi correttamente nei percorsi connessi con lo sviluppo del proprio progetto di vita, avendo a disposizione maggiori strumenti per le scelte connesse all’alternativa tra la prosecuzione degli studi ovvero l’accesso al mondo del lavoro, forte di una esperienza maturata, spendibile anche in termini di curriculum vitae. Rientrano tra i risultati attesi anche quelli relativi all’istituzione scolastica, di seguito riportati: l’affinamento della capacità dei docenti di misurarsi con una didattica di tipo orientativo anche nei percorsi non connessi con l’alternanza scuolalavoro, pervenendo ad un approccio alla cultura connessa al mondo professionale ed economico-produttivo; l’adozione di meccanismi di progettazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione di processi nelle loro diverse fasi. La valutazione del percorso: nel percorso di alternanza scuola lavoro, la valutazione riguarda l’accertamento del processo e del risultato. L’attenzione al processo consente di attribuire valore all’atteggiamento e al comportamento dello studente; infatti l’esperienza, indipendentemente dai contenuti di apprendimento, sviluppa competenze trasversali che sono legate anche agli aspetti caratteriali e motivazionali della persona. Le fasi proposte per l’accertamento delle competenze sono: descrizione delle competenze attese al termine del percorso; programmazione degli strumenti e azioni di osservazione; verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie; accertamento finale delle competenze. La valutazione finale degli apprendimenti a conclusione dell’anno scolastico, viene attuata dai docenti del Consiglio di classe, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno in collaborazione con il tutor interno e dai docenti dei Cdc durante l’attività in aula, sulla base degli strumenti predisposti e in riferimento ai descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli (cfr.: d.l. 13/2013) La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sulle valutazioni dei risultati di apprendimento conseguiti. I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale. La certificazione rappresenta l’atto conclusivo del processo di valutazione e dovrà attestare le competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. 24 Programmazione delle attività ASL Classi Terze Prima area di intervento Modulo 1: Diritto del lavoro Unità I: Illustrazione dei possibili ambiti professionali verso cui orientare la formazione universitaria (settore del terziario, lavoro di impresa, libera professione) Docente coinvolto: prof. di Diritto (organico potenziato) Tempi: 10 ore Spazio: Aula magna Unità II: Le pari opportunità nel lavoro: un pò di storia Docenti coinvolti: professori di Diritto, Storia, Filosofia, Italiano e Inglese Visione di film: per esempio “We want sex equality” di Nigel Cole Tempi: 10 ore Spazio: aula magna e lavoro in aula Metodi: lezioni frontali, situazioni simulate, role playing Strumenti: fotocopie, audiovisivi, materiale on line Seconda area di intervento Modulo 2: Economia e mercato del lavoro Unità I: Un pò di economia: Elementi di macro e microeconomia Partner coinvolti: Università “La Sapienza” Facoltà di Economia di Latina Visione di film: per esempio “Pride” di M. Warchus Tempi: 15 ore Unità II: Illustrazione del contesto economico-produttivo del nostro territorio; I diritti dei lavoratori Partner Coinvolti: Associazioni sindacali, Provincia, Stampa locale Visione del docufilm : “Atlantis” di Massimo Ferrari; Tempi: 10 ore Spazio: Aula magna Metodi: lezioni frontali, situazioni simulate, role playing, Strumenti: fotocopie, audiovisivi, materiale on line 25 Terza area di intervento Modulo 3: Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro Unità I: la legislazione e le norme tecniche, Visione del docufilm: “Happy Good Year “di Laura Pesino e Elena Ganelli Docenti coinvolti: Diritto (organico potenziato) Partner coinvolti: Ingegnere esperto della sicurezza sui luoghi di lavoro, medico Tempi: 15 ore Spazio: Aula magna Unità II : Interventi operativi in caso di incendio o crollo di un luogo di lavoro Partner coinvolti: Vigili del fuoco; medico del primo soccorso Intervento operativo: coordinato dai Vigili del fuoco: simulazione di incendio nella scuola (strategie e primi soccorsi) Tempi: 10 ore Spazio: Aula magna, edificio scolastico Metodi: lezioni frontali, situazioni simulate, role playing Strumenti: fotocopie, audiovisivi, materiale on-line Gli interventi relativi alle classi quarte e quinte prevederanno, a partire dall’anno scolastico 2017/18, la prosecuzione del progetto nelle seguenti aree tematiche: Classi quarte: inquinamento, impatto ambientale della produzione industriale anche in riferimento al patrimonio artistico-architettonico, smaltimento rifiuti, riciclaggio. Partner coinvolti: Facoltà di Ingegneria, Casa dell’Architettura, Aziende del territorio, Protezione civile Classi quinte: professioni medico-sanitarie, ricerca scientifica e di laboratorio. Partner coinvolti: Facoltà di Medicina; Laboratori di analisi, Ospedale civile. Per quanto riguarda l’indirizzo Sportivo del Liceo, fermo restando l’intervento comune al III anno di corso (a.s. 2016-2017), la programmazione per il IV e il V anno sarà declinata sulle esigenze specifiche di indirizzo e delegata al consiglio di classe. Come attività di ASL saranno considerate anche quelle attuate all’estero come, ad esempio, quelle previste dal Progetto europeo RESET anche se riservate agli alunni eccellenti. Indice 26 Le metodologie didattiche Per favorire una più proficua partecipazione delle studentesse e degli studenti alla vita della scuola e per soddisfare i bisogni educativi comuni ad ogni alunno, si indicano le seguenti tecniche procedurali che coinvolgono attivamente gli studenti nel processo di apprendimento. Tutte le discipline attueranno, oltre al metodo didattico, metodi diversi per sviluppare processi di apprendimento più autonomi e per promuovere e consolidare l’interesse e la motivazione degli studenti. MASTERY LEARNING: organizzazione delle tecniche, delle procedure e degli strumenti ritenuti idonei a far conseguire gli obiettivi formativi programmati anche con tempi di apprendimento individualizzati. LEARNING BY DOING: apprendimento attraverso le azioni: “sapere come fare a....” ROLE PLAYING : Gioco di ruolo. Fa emergere non solo il ruolo, le norme comportamentali, ma la persona con la sua creatività. LABORATORIO TEATRALE: Simulare un’ attività teatrale sviluppa la flessibilità mentale e la creatività, ma anche la capacità di ascolto, l’attenzione all’altro, la capacità di leggere e di adattarsi alle situazioni, il saper lavorare in gruppo. Inoltre offre agli alunni la possibilità di riflettere sui propri comportamenti e, attraverso le rappresentazioni, relativizza e sdrammatizza i problemi, perché rassicura, indica le soluzioni e toglie le paure. BRAIN STORMING per l’elaborazione di idee creative in gruppo COOPERATIVE LEARNING per lo sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e relazionali. PROBLEM SOLVING: trova la soluzione e rende disponibile una descrizione dettagliata del problema e del metodo per risolverlo. E- LEARNING: distribuisce online contenuti didattici multimediali rispecchiando le quattro principali caratteristiche della formazione on line: Modularità, Interattività, Esaustività e Interoperabilità. CLASSI APERTE: suddivisione degli studenti in gruppi omogenei di livello. Permette di differenziare i percorsi e di effettuare potenziamento e recupero in maniera programmata. CLIL: Content Language Integrated Learning. Prevede l’insegnamento di contenuti disciplinari in una lingua straniera. Indice 27 Sostegno e recupero Il recupero/potenziamento/approfondimento è organizzato dal liceo, secondo le disponibilità economiche, in corsi di recupero, sportello didattico, recupero in itinere. I corsi di recupero riguardano le discipline dei codici fondamentali secondo i risultati degli alunni nelle frazioni temporali di valutazione ( valutazioni intermedie/trimestrali) Organizzazione corsi di recupero I corsi saranno strutturati in un numero congruo di lezioni; Ogni lezione avrà la durata massima di due ore per un numero massimo di 15 alunni; I dipartimenti disciplinari propongono i moduli e i tempi di recupero per ogni modulo; E' previsto l'uso di un registro per ogni corso; Il docente che tiene il corso predispone una prova/modello di recupero relativa al modulo svolto Le prove per gli alunni con sospensione del giudizio sono preparate e somministrate dai docenti del consiglio di classe. Indice 28 Piano annuale dell’inclusione Finalità Il presente documento, predisposto in seguito alla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e alla C.M. n. 8 del 06/03/2013, vuole delineare e precisare le strategie inclusive per gli studenti in situazione di difficoltà al fine di garantire il diritto allo studio. Gli interventi sono rivolti all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Le azioni richiedono un percorso partecipato e condiviso da tutte le componenti della comunità scolastica che deve integrare i contributi delle diverse professionalità coinvolte. Tale documento intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace. Obiettivi generali Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti con BES hanno diritto, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, ad uno specifico piano: Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida", per gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; Progetto Didattico Personalizzato Direttiva Ministeriale 27/12/2012 per tutti gli alunni con BES che comprendono: • Alunni con deficit del linguaggio • Alunni con disturbo oppositivo provocatorio • Alunni con disturbo della condotta in adolescenza • Alunni con disagio socio-culturale • Alunni stranieri non alfabetizzati. 29 Certificazione disabilità L. 104/1992 Indicazioni normative (L. 104/1992) Adempimenti e pianificazione dell'intervento La famiglia consegna la diagnosi alla Presidenza con lettera di trasmissione e la fa protocollare e la segreteria alunni inserisce la diagnosi nel fascicolo personale dell’alunno; Il DS fa richiesta dell’organico di sostegno all’Ambito territoriale di competenza; Il docente referente dell’Istituto pianifica incontri con esperti ASL e famiglia; Accoglienza dell’alunno; Analisi della situazione individuale da parte del consiglio di classe in collaborazione con il docente assegnato alla classe per le attività di sostegno; Profilo Dinamico Funzionale; Piano Educativo Individualizzato; Relazione di fine anno scolastico. Ruolo del docente di sostegno Il docente specializzato per il sostegno è assegnato alla classe in cui è iscritto un alunno con disabilità; egli assume la contitolarità della classe in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e all’ elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di classe e dei collegi dei docenti ai sensi dell’articolo 13, comma 6 della legge5 febbraio 1992 n. 104. Il docente specializzato si occupa delle attività educativo - didattiche attraverso le attività di sostegno alla classe al fine di favorire e promuovere il processo di integrazione degli alunni con disabilità. Offre la sua professionalità e competenza per apportare all’interno della classe un significativo contributo a supporto della collegiale azione educativo - didattica, secondo principi di corresponsabilità e di collegialità. A tal fine: Coordina la compilazione del Piano Didattico Personalizzato (fornisce consulenza e informazioni ai colleghi); Suggerisce ai CdC le strategie educative adeguate e la ricerca di materiali per la didattica; Collabora nelle attività di formazione per i docenti; Collabora con i laboratori eventualmente predisposti all’interno dell’istituto; Tiene contatti con specialisti e tecnici ASL; Tiene rapporti con centri specialistici presenti sul territorio; Coordina la programmazione dei servizi scolastici, sanitari e socio assistenziali. 30 Disturbo specifico d'apprendimento DSA Indicazioni normative (Legge n. 170/2010 e D.M. 12 luglio 2011 con allegate linee guida.) Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe: Per gli alunni con nuova certificazione: La famiglia consegna la diagnosi alla Dirigenza; La segreteria alunni inserisce la diagnosi nel fascicolo personale dell’alunno; Il docente referente dell’Istituto si accerta che la diagnosi non risale a più di 3 anni; La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato); Entro 2 mesi bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia. Nel PDP è necessario: Descrivere il funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo); Indicare le caratteristiche del processo di apprendimento; Elencare tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi che il consiglio di classe concorda di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni; Predisporre i tempi e le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo. Per gli alunni già certificati: Nei consigli di classe di ottobre/novembre, viene redatta una bozza di PDP che il coordinatore, successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori. Il consiglio di classe, durante il percorso scolastico, apporterà le eventuali modifiche nella predisposizione del PDP, prendendo atto delle indicazioni della famiglia e degli esiti delle verifiche in itinere dell’alunno. Il PDP firmato dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe e dalla famiglia e andrà consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà a protocollarlo e ad inoltrarne copia alla famiglia. Si prevedono incontri periodici con la famiglia (in orario di ricevimento previo appuntamento); Per gli alunni privi di certificazione: Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetti la presenza di DSA, la scuola ne dà comunicazione alla famiglia, che provvederà a contattare gli specialisti. Gli insegnanti stilano una relazione con le proprie osservazioni che il coordinatore di classe consegna al DS. 31 Bisogni educativi speciali Indicazioni normative Gli strumenti operativi per gli alunni con BES sono la Direttiva MIUR del 27/12/2012 e la CM n.8 del 6/3/2013. Rilevazione delle difficoltà e adempimenti A partire dai Consigli di Classe di Ottobre si rileveranno i casi di alunni “a rischio” che essendo privi di certificazione (L.104/92 e DSA)si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano scarsa motivazione nel percorso di apprendimento e difficoltà linguistico/espressive. I docenti saranno invitati a redigere una relazione in cui indicheranno, sulla base delle competenze disciplinari specifiche, le difficoltà riscontrate dall’alunno e tutte le misure che riterranno necessario adottare. Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La relazione, elaborata in maniera dettagliata, verrà inoltrata al Dirigente Scolastico che provvederà ad informare il consiglio di classe. Il D.S., dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, insieme al coordinatore della classe coinvolta, consulterà la famiglia per valutare un primo approccio di intervento. Pianificazione dell'intervento Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il Piano Didattico Personalizzato in collaborazione con la famiglia; il PDP viene aggiornato in itinere sulla base dei risultati delle verifiche periodiche effettuate. Indice 32 Valutazione Il Collegio dei Docenti, nel rispetto della normativa, elabora i criteri generali per un orientamento unitario dei Consigli di Classe. Tali criteri pongono come fondamento, la centralità dell'allievo, a cui è richiesta, infatti, la consapevolezza degli obiettivi di apprendimento e la piena assunzione di responsabilità nello svolgimento del lavoro scolastico, anche individuale, e della partecipazione al dialogo educativo. La valutazione parte dai dati delle verifiche e valuta il processo formativo dello studente. Tiene conto del livello di partenza, dei progressi, delle motivazioni, della continuità e serietà dell’impegno, della qualità della partecipazione, oltre che delle competenze e delle conoscenze acquisite, e non si risolve quindi nella media aritmetica delle prove di verifica. I Dipartimenti definiscono le griglie di valutazione e le tipologie delle prove di verifica in relazione alle competenze e alle conoscenze richieste per ogni disciplina o area disciplinare. I Consigli di Classe fanno proprie le indicazioni dipartimentali. La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo. Essa si declina in: Valutazione iniziale: ha funzione diagnostica e permette di calibrare le scelte progettuali in relazione ai bisogni formativi; Valutazione formativa: in itinere, ha funzione regolativa in quanto consente di adattare continuamente gli interventi alla situazione didattica e di attivare eventuali strategie di recupero, consolidamento e potenziamento; Valutazione sommativa / finale: definisce i livelli di apprendimento raggiunti nonché i progressi conseguiti rispetto al livello di partenza, la continuità e serietà dell’impegno e la qualità della partecipazione del singolo studente, oggetti questi di osservazione sistematica da parte del docente. La valutazione finale, per le classi del triennio, terrà conto anche delle competenze raggiunte nell’esperienza di alternanza scuola lavoro. Per l’ammissione alla classe successiva vengono fissati i sottoelencati criteri: 1) La valutazione della singola materia deve avvenire attraverso un congruo numero di prove scritte, orali e pratiche che, con un buon livello di oggettività, siano in grado di determinare il raggiungimento degli obiettivi generali, tenendo conto anche del percorso compiuto tra il livello di partenza e quello di arrivo di ogni singolo allievo/a. 2) Le verifiche – intermedie e finali – devono essere coerenti con gli argomenti affrontati e le metodologie impiegate. 3) Le procedure adottate devono essere trasparenti, in modo che i risultati delle verifiche possano essere comunicati ai diretti interessati e compresi. 4) Il miglioramento del rendimento scolastico deve essere monitorato, anche attraverso interventi di recupero e di sostegno (corsi di recupero, recupero in itinere, studio individuale). 5) Il giudizio sull’impegno e la partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo e formativo, deve far emergere: assiduità nello studio, 33 disponibilità alla collaborazione, determinazione nel perseguire gli obiettivi di apprendimento. 6) La valutazione delle lacune in relazione agli obiettivi dell’anno deve tener conto della loro tipologia e del livello e valutare la reale possibilità da parte della studentessa e dello studente di colmare tali lacune con corsi di recupero estivi. 7) L'introduzione di altri elementi di valutazione particolari eventualmente evidenziati dal Consiglio di Classe. 8) La frequenza per almeno tre quarti “dell’orario annuale”, salvo eventuali deroghe concesse per assenze continuative e documentate che non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la valutazione delle competenze acquisite (cfr. il DPR N. 122 del 22 giugno 2009,art. 14 c. 7 – a decorrere dall’anno dell’entrata in vigore della riforma della scuola secondaria superiore). Attribuzione del voto di condotta (art. 7 DPR n. 122 del 22 giugno 2009) La votazione sul comportamento degli studenti introdotta dal Decreto Legge n. 137/2008, convertito nella Legge n. 169/2008, all’art. 2 è, espressa in decimi e attribuita dal Consiglio di Classe; essa concorre alla valutazione complessiva dell'allievo/a e, se inferiore a sei decimi, stabilisce la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Il voto di condotta è attribuito dall’intero Consiglio di Classe in sede di scrutinio, in base ai criteri sopraindicati, in rapporto alla seguente tabella di valutazione: 34 Griglia per attribuzione del voto di condotta Voto 10 9 8 7 Indicatori Descrittori Comportamento L’alunno si è comportato sempre in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti frequentati. L’alunno è stato un elemento aggregante all’interno del gruppo classe. Interesse e partecipazione L’alunno ha mostrato spiccato interesse per le attività didattiche partecipando in modo propositivo al dialogo formativo Frequenza L’alunno ha frequentato con assiduità le lezioni rispettando sempre gli orari. Impegno L’alunno ha mostrato un impegno costante e produttivo sia nell’attività svolta in classe sia nel lavoro a casa Comportamento L’alunno si è comportato sempre in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti frequentati. Interesse e partecipazione L’alunno ha mostrato interesse per le attività didattiche partecipando in modo attivo al dialogo formativo Frequenza L’alunno ha frequentato con assiduità le lezioni, i ritardi e le uscite anticipate sono sporadici. Impegno L’alunno ha mostrato un impegno costante sia nell’attività svolta in classe sia nel lavoro a casa Comportamento L’alunno generalmente si è comportato in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti frequentati. Interesse e partecipazione L’alunno ha seguito le proposte didattiche con impegno generalmente costante partecipando diligentemente al dialogo formativo Frequenza L’alunno ha frequentato regolarmente le lezioni, ritardi e uscite anticipate sono state in numero limitato. Impegno L’alunno ha mostrato un impegno abbastanza costante in quasi tutte le discipline Comportamento L’alunno, occasionalmente, ha avuto comportamenti poco rispettosi delle norme e/o delle persone e/o degli ambienti frequentati. Interesse e partecipazione L’alunno ha seguito le proposte didattiche in modo saltuario e superficiale, ha partecipato al dialogo educativo in modo selettivo. Frequenza L’alunno ha frequentato in modo discontinuo, ritardi e le uscite anticipate sono stati numerosi. Impegno L’alunno si è impegnato in modo discontinuo nella maggior parte delle discipline 35 6 < 6 Comportamento L’alunno, ripetutamente, ha avuto comportamenti non rispettosi delle norme e/o delle persone e/o degli ambienti frequentati, che hanno comportato provvedimenti disciplinari. Interesse e partecipazione L’alunno ha seguito le proposte didattiche in modo estremamente saltuario e superficiale, non si è integrato nel gruppo classe, è stato elemento di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni Frequenza L’alunno ha frequentato in modo molto discontinuo accumulando inoltre un notevole numero di ritardi e/o uscite anticipate. Impegno L’alunno si è impegnato in modo occasionale nelle varie attività scolastiche. Comportamento L’alunno si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari per un periodo di tempo superiore a 15 giorni. Egli non ha mostrato alcun concreto ravvedimento persistendo nei suoi atteggiamenti scorretti. Interesse e partecipazione L’alunno ha mostrato completo disinteresse per le proposte didattiche, è stato spesso elemento di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni Frequenza L’alunno ha frequentato in modo estremamente saltuario le lezioni Impegno L’alunno non ha mostrato alcun impegno per il lavoro scolastico. L’attribuzione del voto di condotta prevede la valutazione dei quattro indicatori: Comportamento Interesse e partecipazione Frequenza Impegno Il voto va inteso come l’espressione numerica del profilo che meglio si adatta all’alunno. Non necessariamente, quindi, tutti gli indicatori corrisponderanno alle caratteristiche dell’alunno. 36 Credito scolastico e credito formativo Il credito scolastico e/o formativo viene attribuito, dopo la delibera del Collegio dei Docenti, dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale, agli alunni delle classi del triennio. Viene riconosciuto per le attività svolte in orario curriculare (IRC e attività alternativa all’IRC) ed extracurriculari ,e per attività esterne certificate. I criteri per l’attribuzione sono così determinati: Attività curricolari: IRC (0.30, con giudizio distinto/ottimo) IRC (0.10, con giudizio buono) Attività alternativa all’IRC (0.30, con giudizio distinto/ottimo) Attività alternativa all’IRC (0.10, con giudizio buono) Partecipazione alle fasi regionali delle varie olimpiadi (0.10) Attività extracurricolari: Progetti fino a 20 ore di frequenza: 0.10 Progetti oltre le 20 ore di frequenza: 0.25 Conseguimento titoli (es. AUTOCAD): 0.50 Attività extracurricolari esterne certificate: Conseguimento titoli (es. ECDL, lingue straniere): 0.50 Attività di volontariato (servizio continuativo): 0.10 Conservatorio frequenza: 0.25 Conservatorio conseguimento titolo: 0.50 Partecipazione a fasi nazionali di attività culturali, artistiche, sportive: 0.50 37 Invalsi L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico. Ha il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione, in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); Nell’ambito del Sistema nazionale di valutazione l’Istituto ha il compito di elaborare modelli e metodologie per la valutazione degli apprendimenti degli alunni e di concorrere alla valutazione delle istituzioni scolastiche, di promuovere e realizzare con prove nazionali standard periodiche rilevazioni nazionali sugli apprendimenti, curando l’elaborazione e la diffusione dei risultati del valutazione, di predisporre prove a carattere nazionale per gli esami di Stato nell'ambito della normativa vigente, di svolgere attività di supporto e assistenza tecnica alle istituzioni scolastiche e formative anche attraverso la messa a disposizione di prove nazionali standard per la valutazione degli apprendimenti finalizzate alla realizzazione di autonome iniziative di valutazione e autovalutazione. Criteri per lo svolgimento degli scrutini Gli scrutini si svolgono due volte all'anno alla fine del primo periodo valutativo, nel mese di Gennaio e alla fine del secondo periodo, nel mese di Giugno. Possono essere previste VALUTAZIONI COMPLESSIVE INTERMEDIE. Sono presenti allo scrutinio: Il Dirigente Scolastico o un suo delegato Il Consiglio di Classe Ogni C.di C., riunito per le operazioni di scrutinio, prende atto della valutazione proposta dai singoli docenti per ogni alunno/a e, alla luce degli obiettivi fissati dal P.T.O.F., esprime una valutazione complessiva, indicando contestualmente se e quali moduli formativi necessitano di eventuale recupero. Il C.d.C. valuta il comportamento, come giudizio di maturazione e di crescita civile e culturale, precisando ed evidenziando eventuali progressi e miglioramenti. Attribuisce quindi il voto di condotta secondo i sottoelencati criteri: la valutazione del comportamento è espressa in decimi sono ammessi alla classe successiva gli alunni con voto di comportamento non inferiore a sei (6/10); per l’ammissione all’esame di Stato il voto di comportamento non deve risultare inferiore a 6/10; si attiene alla tabella approvata dal Collegio dei Docenti; tiene conto del contesto e della situazione personale di ciascuno studente; valuta il comportamento dello studente con riferimento agli indicatori della tabella e alla presenza di sanzioni disciplinari; in nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione (art. 7 c. 4 DPR 122/2009) Vedi allegato N. 4 (griglie di valutazione disciplinari) Indice 38 R.A.V. - Piano di miglioramento 2016/2019 Il Liceo Grassi, tenuto conto di quanto emerso dal RAV, in virtù di quanto recita la legge 107/15, si avvale di un organico aggiuntivo per la programmazione e attuazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa.. Prioritariamente si perseguiranno i seguenti obiettivi : potenziamento e valorizzazione delle competenze linguistiche, matematicologiche e scientifiche valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio potenziamento delle attività di aggiornamento e formazione sviluppo dell’inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali alternanza scuola –lavoro Compatibilmente con le risorse umane e finanziare disponibili, il Liceo Grassi tenderà a mettere in essere un processo di miglioramento pluriennale curando: il potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali l’implementazione delle competenze digitali il potenziamento delle programmazioni di dipartimento per competenze la valorizzazione delle competenze di cittadinanza attiva ,trasversale a tutte le discipline l’introduzione di nuclei fondanti delle discipline giuridiche ed economiche Tra i campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7 della legge 107 il Dirigente Scolastico ha individuato: Potenziamento umanistico/linguistico : a): valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; l): potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi sociosanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore n): apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; p): valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; 39 q): individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del merito degli studenti; r): alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunita' di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento. Potenziamento scientifico b): potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; n): apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; p): valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; q): individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del merito degli studenti; s): definizione di un sistema di orientamento. Potenziamento laboratoriale h): sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i): potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; m): valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; o): incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione Potenziamento Artistico e Musicale c): potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; 40 m): valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore; Potenziamento motorio g): potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica. Legenda: le lettere di cui sopra fanno riferimento agli obiettivi formativi comma 7 dei campi di potenziamento, legge 107/2015. Vedi allegato N. 5 (piano di miglioramento) Indice 41 Orientamento L’azione didattico - educativa della scuola in tema di orientamento si sviluppa durante tutto il corso di studi liceali, ma si concentra particolarmente in due momenti: quello dell’accoglienza, nella fase iniziale del primo anno di corso, e quello della scelta universitaria che ha avvio dal terzo anno con l’alternanza scuola-lavoro. Orientamento e continuità con la scuola secondaria di 1° grado Le attività di orientamento sono rivolte agli studenti e alle studentesse dell’ultimo anno delle scuole secondarie di I grado del territorio. Alle iniziative collaborano numerosi docenti, i quali si recano nei mesi di novembre, dicembre e gennaio presso gli istituti comprensivi del territorio per avere con gli alunni un confronto diretto e rispondere ai loro quesiti. Le scuole secondarie di primo grado interessate sono principalmente quelle del comune di Latina e di alcuni comuni dove non è presente il Liceo, in particolare Pontinia, Sabaudia e Sermoneta, Cori. Nelle restanti scuole viene inviato il materiale informativo. E' prevista inoltre, nel mese di gennaio, una giornata dedicata (OPEN DAY ) in cui la scuola rimane aperta: durante l'Open Day docenti e alunni dell'Istituto conducono piccoli gruppi di potenziali alunni e le loro famiglie nei locali del Liceo e forniscono informazioni semplici e complete dell'Istituto e degli aspetti più importanti del Piano dell'Offerta Formativa. Nelle prime settimane di scuola del primo anno vengono organizzate attività di inserimento. Orientamento in uscita L'attività di orientamento ha lo scopo di fornire informazioni sui corsi di laurea, in particolare sull'organizzazione e sulla didattica del polo scientifico-tecnologico dell'Università La Sapienza di Roma nella sede di Latina. Fin dal terzo anno di corso all’allievo vengono fornite informazioni sull’offerta formativa universitaria e sui possibili sbocchi professionali, attraverso incontri, seminari e l’attività di alternanza scuola-lavoro. Fra le iniziative gli studenti e le studentesse possono partecipare ai test di autovalutazione per facoltà scientifiche e a progetti più specifici per la preparazione in ambito biomedico. Indice 42 Ampliamento dell'offerta formativa Le attività progettuali rappresentano un ampliamento culturale dell'Offerta Istituzionale. Le aree previste sono le seguenti: AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA AREA STORICO-UMANISTICA AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA AREA MOTORIA AREA DELL’INCLUSIONE Alcuni progetti costituiscono un patrimonio istituzionalizzato e permanente, pertanto vengono attuati tutti gli anni. Essi sono Area linguistico - comunicativa Certamen Taciteum David giovani Certificazioni di lingue straniere* Rete DEURE ** Intercultura Giornalino d’Istituto “La Zanzara” Laboratorio foto-grafico Area storico - umanistica Olimpiadi di Filosofia Area scientifica, matematica e tecnologica Olimpiadi della Matematica Olimpiadi della Fisica AUTOCAD 2D e 3D Progetto Scacchi CUS.MI.BIO (Il liceo è sede ufficiale per il Lazio del concorso nazionale) ECDL *** Pigreco day Area motoria Gruppo sportivo Area dell’inclusione C.I.C. Sportello di ascolto psicologico e sensibilizzazione a disagi diffusi 43 Altri progetti, relativi alle medesime aree, possono essere inseriti annualmente su proposta di singoli docenti, gruppi di docenti o esperti esterni (es. Laboratorio di teatro, Quotidiano in classe, etc.) * Corsi di lingua Il liceo propone, in orario extracurriculare, corsi di lingua inglese, francese, spagnola e tedesca, di vari livelli, certificati da agenzie qualificate. Alla fine del corso, previo superamento dell’esame, lo studente otterrà la certificazione che attesta il livello di competenza raggiunto secondo il Quadro Comune di Riferimento Europeo. ** Progetti europei Il Liceo aderisce al “Sistema a rete DEURE” per lo sviluppo dell’educazione europea. La Comunità Europea, nel sistema DEURE, ha approvato il progetto RE.S.E.T. -REthinking Sport to Enhance Talents: Lifelong Sporting che vede il Liceo “Grassi” capofila della rete regionale di scuole. Il progetto si prefigge come obiettivo principale quello di creare un team interdisciplinare di “Sport Event Planners” che abbia le conoscenza, le competenze e le capacità tecniche ed organizzative per attivare ed attuare un evento sportivo per le scuole della rete DEURE e del loro territorio *** Patente ECDL Il Liceo Grassi, a partire dall’anno 2000, è “test center” abilitato a rilasciare la Patente Europea del Computer – ECDL – una certificazione riconosciuta a livello internazionale, che attesta la conoscenza dei concetti fondamentali dell’informatica e la capacità di usare un computer nelle applicazioni standard di uso quotidiano. Recentemente il Grassi si è accreditato anche come “test center” ECDL specialised CAD-2D, che attesta la capacità di saper utilizzare anche applicazioni specialistiche nella progettazione ingegneristica, richiesta negli studi professionali. Le suddette certificazioni sono riconosciute come titolo valido per accedere all’attribuzione dei crediti formativi, sia da parte della Pubblica Amministrazione, sia da parte della Scuola e delle Università. Gli studenti dell’Istituto e tutti gli altri cittadini, possono conseguire queste certificazioni sostenendo esami e, eventualmente, frequentando gli appositi corsi di preparazione che la nostra scuola organizza. 44 Visite di istruzione Le visite didattiche e i viaggi d’istruzione, compresi quelli connessi ad attività sportive, sono considerate esperienze di apprendimento e fanno parte delle attività didattiche di ciascuna classe. Esse nascono da precise motivazioni culturali e didattiche che il consiglio di classe all’inizio dell’anno predispone e organizza. Per ogni visita o viaggio sarà fornita agli alunni un’adeguata preparazione e documentazione attraverso lo studio del luogo, della sua storia e della sua cultura. Partecipazione delle classi La partecipazione deve essere maggiore o uguale a due terzi degli studenti di ciascuna classe. Docenti accompagnatori Il numero dei docenti accompagnatori è stabilito come segue: Un docente per ogni gruppo di 15 alunni. Per viaggi che prevedono la partecipazione di una sola classe 2 docenti. Dei docenti accompagnatori almeno uno deve necessariamente far parte del Consiglio di Classe; la non appartenenza al Consiglio di classe interessato al viaggio, può essere accettata a seguito di valide motivazioni e la preferenza sarà data a un docente che conosce la classe per esperienze precedenti. Vedi allegato N. 6 (scheda progetti) Indice 45 Quadri orari Orario delle lezioni I ora 8,20 – 9,20 II ora 9,20 – 10,15 Intervallo 10,15 – 10,30 III ora 10,30 – 11,20 IV ora 11,20 – 12,20 Intervallo (*) 12,20 – 12,30 V ora 12,30 – 13,20 VI ora 13,20 – 14,15 (*) il secondo intervallo solo per le classi che nella giornata hanno la sesta ora. Liceo scientifico ordinario Quadro orario 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Latino 3 3 3 3 3 Inglese 3 3 3 3 3 Geo-storia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze 2 2 3 3 3 Disegno 2 2 2 2 2 Ed. Fisica 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Totali 27 27 30 30 30 46 Liceo scientifico sportivo E’ un Liceo progettato per chi pratica attività sportiva e non intende rinunciare, per questo, alla costruzione di una solida preparazione culturale, che fornisca efficaci strumenti per orientarsi con senso critico nella complessità del mondo contemporaneo. Ma pensato anche per chi desidera costruire la propria preparazione liceale attraverso l’analisi, la conoscenza e la pratica delle attività sportive. Questo percorso è stato ideato, in continuità con la tradizione ”sportiva” che il nostro Liceo ha da sempre coltivato sul territorio. Finalità puntare ad una migliore conoscenza del corpo attraverso la pratica dell’attività fisica coniugare la formazione liceale tradizionale con quella sportiva costruire un percorso di studio in grado di accogliere anche giovani impegnati nello sport delineare un percorso formativo che orienti in maniera prevalente , ma non esclusiva, alla prosecuzione degli studi in area medico-biologico-sportiva vincere una scommessa: il campione Sportivo non è solo “adrenalina” ma anche “pensiero”. Organizzazione generale La formazione scientifico-tecnologica e quella umanistica concorrono in maniera equivalente al percorso formativo. La programmazione delle discipline tecnico-scientifiche prevede una particolare attenzione sia all’attività motoria che alla pratica sportiva (anche agonistica), alla Fisiologia, all’Igiene, alle Scienze dell’alimentazione e all’Educazione alla Salute. E’ prevista altresì una vera e propria rimodulazione dei programmi di alcune materie come la Fisica che, dal secondo biennio, si occupa anche di Biomeccanica; la Biologia con l’approfondimento di tematiche legate allo studio del corpo umano, alla scienza dell’alimentazione e alle nuove frontiere del doping genetico; la Chimica con lo studio dei processi energetici coinvolti nell’attività fisica; la Storia che segue anche l’evoluzione dello Sport; le Materie Letterarie con l’inserimento di approfondimenti tematici sull’agonismo, la competizione, la violenza nello sport. Sono, inoltre, stipulate apposite convenzioni con il C.O.N.I. e le varie Federazioni sportive al fine di organizzare stage, corsi di specializzazione legati alla formazione teorica e all’attività sportiva. Successivamente al primo biennio, parallelamente al piano di studi curriculare, saranno introdotti progetti specifici, in collaborazione con la Facoltà di Medicina e di Scienze Motorie dell'Università di Latina e Roma. La partecipazione a tali corsi, oltre ad arricchire il percorso formativo, migliorerà l'orientamento individuale in uscita. 47 48 Quadro orario 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Inglese 3 3 3 3 3 Geo-storia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze 3 3 3 3 3 3 3 3 Diritto sportivo Disc. sportive 3 3 2 2 2 Sc. motorie 3 3 3 3 3 Religione 1 1 1 1 1 Totali 27 27 30 30 30 Indice 49 Organigramma Dirigente scolastico Area amministrativa DSGA Assistenti tecnici Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici Area didattica Staff DS collaboratore vicario secondo collaboratore Collegio docenti Coordinatori di dipartimento Coordinatori consigli di classe Responsabili laboratori Informatica 1 Informatica 2 Linguistico Biologia Chimica Fisica Disegno 1 Disegno 2 Planetario Palestre Comitato Scientifico (CS) per l’alternanza scuolalavoro Tutor interno ASL Tutor tirocinanti TFA e/o PAS Area organizzativa Consiglio di Istituto Giunta esecutiva Funzioni strumentali/staff dirigenziale: Commissione PTOF Referente progetti esterni Referente RAV e PdiM Referente INVALSI Referente orientamento in entrata Referente orientamento in uscita Referente recupero, potenziamento, visite d’istruzione Referente piattaforma e sito web Comitato di valutazione Tutor docenti neo-immessi in ruolo Commissione elettorale Commissione orario Sicurezza. Servizio di protezione e prevenzione: Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Medico competente Addetti al primo soccorso C.I.C. Psicologa Indice 50 Organismi di rappresentanza degli studenti Assemblee Studentesche Le Assemblee possono essere di classe o d’Istituto. Esse rappresentano un importante momento di, approfondimento e confronto in relazione ai problemi della classe, della scuola e della società. Comitato Studentesco Il Comitato studentesco è l'organo rappresentativo degli studenti, ha il compito di promuovere in modo autonomo diverse iniziative (cineforum, giornalino scolastico, incontri, dibattiti, etc.) Rappresentanti nel Consiglio di Istituto Sono in numero di quattro e vengono eletti annualmente. Un rappresentante entra nella Giunta esecutiva. Partecipano ai lavori del Consiglio di Istituto, richiedono la convocazione del Comitato studentesco, organizzano le Assemblee di Istituto, coordinano lo svolgimento delle attività proposte dagli studenti, curano i rapporti tra gli studenti, la Dirigenza scolastica e il Collegio Docenti. Rappresentanti nella Consulta Provinciale Sono in numero di due, sono designati annualmente dal Comitato studentesco , partecipano alle riunioni della Consulta provinciale che assicura un confronto tra gli studenti delle diverse scuole. La Consulta si riunisce nel nostro Istituto, che come Scuola Polo partecipa anche alla gestione amministrativa delle iniziative messe in essere dalla Consulta. Indice 51 Organismi di rappresentanza dei genitori Assemblee dei genitori Le assemblee possono essere di classe o d’Istituto e devono essere concordate col Dirigente Scolastico. Le assemblee di classe vengono convocate su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di classe; l’assemblea di istituto è convocata su richiesta del presidente del Consiglio di Istituto. Rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe I rappresentanti sono due per classe e sono eletti annualmente dai genitori nelle Assemblee di classe di Ottobre. Rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto I rappresentanti sono quattro; eletti dai genitori stessi e rimangono in carica tre anni. Tra loro viene eletto il Presidente del Consiglio di Istituto e il rappresentante dei genitori in Giunta Esecutiva. Indice 52 Composizione del consiglio di istituto NUMERO RAPPRESENTANTI IN CARICA 2 PERSONALE ATA 3 ANNI* 8 PERSONALE DOCENTE 3 ANNI* 4 GENITORI 3 ANNI* 4 STUDENTI 1 ANNO* * salvo decadenza Indice 53 Risorse strutturali Sede: Via Sant'Agostino n. 8 Aule : 57 Laboratori: Informatica: 2 Informatico / linguistico: 1 Fisica: 1 Chimica: 1 Biologia: 1 Disegno: 2 Planetario: 1 Palestre coperte: 2 Sala fitness: 1 Campo scoperto polifunzionale (calcio a 5, volley, ecc.): 1 Aula magna con 400 posti Biblioteca: 1 (7500 volumi) Spazio consultazione edizioni rare Bar Area attrezzata “Caffè Ipazia” (ristorazione, spazio conferenze, spazio espositivo) Spazio polifunzionale: redazione “La zanzara”, postazioni informatiche Sala stampa Reception Spazio attrezzato ricevimento genitori Infermeria Sala docenti Uffici Dirigenza scolastica Uffici amministrativi Accesso disabili piano terra Ascensore anche per disabili Spazi esterni riservati al parcheggio incustodito di cicli e motocicli Sistema di videosorveglianza spazi esterni Indice 54 Criteri per la formazione delle classi Il Collegio e il Consiglio di Istituto hanno adottato i criteri per la formazione delle classi. Tali criteri, per le classi prime sono: Ripartizione degli alunni in relazione al numero di maschi e femmine e al profitto conseguito, in modo da formare classi il più possibile omogenee fra loro rispetto ai livelli di ingresso; Per gli studenti ripetenti (tutte le classi): eventuali richieste per cambiamento di sezione saranno accolte compatibilmente con i vincoli di alunni per classe; Assegnazione di massimo 3 alunni ripetenti alla stessa classe; Accoglimento delle richieste delle famiglie compatibilmente alle esigenze organizzative e didattiche del liceo. Criteri per l’accoglimento delle domande di iscrizione alla classe di liceo scientifico sportivo Come da direttiva ministeriale: N. 30 alunni (residenti nella provincia di Latina) di cui 15 maschi e 15 femmine; per ciascuno dei due generi n.7 alunni non atleti, n.4 alunni praticanti sport di squadra, n. 3 alunni praticanti sport individuale, n. 1 alunno con disabilità (se non richiesto, il posto disponibile sarà nella quota sport individuale). Ulteriori criteri sono definiti annualmente da una apposita commissione interna al liceo che valuta le domande e stila apposita graduatoria. Indice 55 Criteri per l'assegnazione dei docenti alle classi Il Collegio e il Consiglio di Istituto hanno adottato i seguenti criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi: Rispetto della continuità didattica; Ripartizione equa dei docenti titolari fra le classi e le sezioni. Per l'assegnazione delle cattedre il Dirigente Scolastico tiene conto: Delle linee guida stabilite dal Piano dell’Offerta Formativa Triennale; Delle professionalità presenti nella scuola; Della valorizzazione delle risorse umane (D. Lgs.vo 165/2001) tenendo conto anche delle scelte e delle esigenze manifestate dai singoli docenti; Dell’organizzazione dell’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia. Indice 56 Formazione in servizio (Legge N. 107 del 13/07/2015 art. 124) “La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento.” Il liceo predispone annualmente secondo quanto emerso dagli esiti del RAV e dai piani di miglioramento attività di formazione per tutti i docenti anche in relazione alla disponibilità finanziaria. Inoltre i singoli docenti potranno individualmente frequentare corsi anche avvalendosi delle risorse messe a disposizione attraverso la carta elettronica prevista dall’articolo 121 della citata legge N. 107. In particolare, il Liceo si propone di organizzare ( nell'ottica di incrementare l'offerta di CLIL teaching ai propri studenti), corsi di formazione di lingua inglese volti al conseguimento delle certificazioni necessarie a partecipare ai corsi di metodologia CLIL, organizzati dal Ministero e/o istituzioni pubbliche e private. Inoltre il corso di formazione in rete, già avviato nell'anno scolastico 2015-16, sulle dinamiche relazionali docente – discente, che ha previsto la partecipazione di soli 30 docenti, potrebbe essere replicato nell'anno scolastico 2016-17 per tutti gli altri docenti. Indice 57 Organico potenziato Nell’anno scolastico 2015-16 è stato attribuito al Liceo il seguente organico potenziato. Va rilevato che non è stata attribuita la cattedra A051 - Materie letterarie e latino, nonostante previsto dal legislatore qualora l'insegnamento fosse occupato dal docente esonerato in qualità di primo collaboratore del D.S. Classe di concorso Numero cattedre A025 - Disegno - Arte A029 - Ed. Fisica A037 - Storia Filosofia A346 - Inglese A019 - Discipline giuridiche ed economiche A049 - Matematica Fisica A060 - Scienze 1 1 1 1 1 1 1 In base alla programmazione delle attività prevista dal P.T.O.F. 2016-19, l'organico potenziato richiesto è il seguente: Classe di concorso Numero cattedre A025 - Disegno - Arte A051 - Materie letterarie e latino A037 - Storia Filosofia A346 - Inglese A019 - Discipline giuridiche ed economiche A049 - Matematica Fisica A060 - Scienze 1 2 1 1 1 2 1 Fermo restando che la distribuzione del monte orario dell'organico dell'autonomia sulle varie attività potrà essere organizzata successivamente al termine delle iscrizioni (dopo il 22/2/2016) si prevede una ripartizione fra: Insegnamenti curricolari Insegnamenti relativi alla ASL Attività alternativa all'IRC Attività di recupero e potenziamento Sostituzioni Attività organizzative a supporto della dirigenza Vedi allegato N. 7 (organico personale docente) e N. 8 (organico personale ATA) Indice 58 Elenco allegati Regolamento d’Istituto Patto di corresponsabilità Piano di miglioramento 2016-17 Linee guida dei dipartimenti disciplinari Griglie di valutazione Organico personale docente Organico personale A.T.A. Schede progetti Indice 59 Allegato N. 1 Regolamento di istituto Nel contesto dell’autonomia scolastica il Regolamento di Istituto, oltre ad essere una disposizione di legge, si pone come strumento di aiuto all’attuazione del P.O.F., che di una scuola costituisce la carta d’identità. Nella redazione del presente Regolamento si è cercata una profonda interazione tra la legislazione vigente, lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21novembre 2007), il P.O.F. di Istituto, la vita, le problematiche concrete e le potenzialità di questa scuola. Esso ha lo scopo di garantire il funzionamento del Liceo Scientifico “G.B. Grassi” di Latina affinché esso sia luogo di crescita morale e culturale, centro di vita democratica e di partecipazione, dove l’apertura ai problemi del Paese e delle realtà socio-politiche locali, il dialogo tra le generazioni e le proposte di rinnovamento avvengano nel rispetto delle scelte e dei diritti di ciascuno, in vista della progettazione e della realizzazione condivisa di una cittadinanza consapevole, attiva e matura. Nell’elaborazione del testo si sono seguite diverse fasi, attraverso le quali si è cercato di coinvolgere tutti i protagonisti della vita del Liceo, affinché il testo stesso fosse sentito come proprio di tutti, costruito con tutti, al servizio della vita di tutti. Attraverso il Regolamento s’intende pertanto promuovere anche un profondo senso di appartenenza a questa comunità scolastica, educandosi permanentemente – nelle varie modalità di presenza all’interno della scuola e nelle diverse tappe della propria esistenza – ad una coscienza critico-costruttiva e partecipativa. Ogni norma che regoli la vita quotidiana di questo Istituto deve continuamente essere confrontata con le finalità fondamentali della scuola italiana e con le sue caratteristiche. Ne consegue che Per il rispetto di tali norme si richiede la consapevole e attiva collaborazione da parte di tutte le componenti di questo Liceo. Si garantisce il diritto di studentesse e studenti alla realizzazione di attività autonome, richieste da loro stessi, nonché alla promozione di attività di informazione. Si garantisce la libertà di scelta riguardo alle attività integrative e aggiuntive; inoltre ci si impegna affinché la programmazione di tali attività osservi ritmi sostenibili per gli studenti, cioè compatibili con gli impegni di studio e con la qualità della vita. Questa scuola si impegna a favorire e promuovere il valore dell’interculturalità ed a tutelare l’espressione delle diversità linguistiche, culturali e religiose presenti al proprio interno. Il Liceo si impegna a migliorare ed aggiornare costantemente la propria offerta formativa, a garantire la salubrità degli ambienti di lavoro e studio, la qualità dei laboratori e l’educazione alla salute fisica e psichica. Il presente Regolamento, la cui emanazione, a norma dell’art. 10 del T.U.297/94, è di competenza del Consiglio di Istituto, entra in vigore trascorsi 15 giorni dalla sua approvazione, affissa all’Albo di Istituto; dopo tale termine, esso potrà essere impugnato davanti al TAR o al Presidente della Repubblica, secondo le modalità 60 ed i tempi di impugnazione degli atti amministrativi; le eventuali, future modifiche dovranno prevedere la medesima procedura di trasparenza. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rimanda alle norme, al codice di comportamento dei pubblici dipendenti ed ai contratti di lavoro, alla Carta dei Servizi ed ai Regolamenti di settore, nonché alle delibere emanate dal Consiglio di Istituto e non abrogate. Dal punto di vista giuridico, la gestione dell'Istituto e dell'attività didattica e amministrativa è affidata agli Organi Collegiali ed al Dirigente Scolastico. Le rispettive competenze e attribuzioni sono regolate dalle norme di legge. La vita dell'Istituto prevede inoltre attività assembleari di classe e di Istituto sia degli alunni che dei genitori. Il Regolamento di Istituto definisce il funzionamento della vita della scuola. Per quanto concerne il funzionamento degli Organi Collegiali si rimanda all’allegato n°1. 1) Consiglio di Istituto (C.d.I.) La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’Istituto sono indicati dal D.I. n.44 01/02/2001, negli articoli 8-10 del Testo Unico 16 aprile 94, nel CCNL/06, nonché nelle C.M. ed O.M .emanate dall’autorità scolastica. E’ composto da 19 membri: 4 genitori, il D.S., 8 Docenti, 4 studenti, 2membri del personale ATA. Per il potere deliberante relativo all’organizzazione ed alla programmazione della vita della scuola, il Consiglio di Istituto stabilisce di demandare ad appositi ed articolati Regolamenti di Settore, allegati al presente Regolamento, le modalità di funzionamento della Biblioteca, dell’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, le modalità di programmazione e di attuazione dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche. L’attività negoziale e gestionale delle risorse umane ed economiche è di competenza del Dirigente Scolastico. 2) Giunta Esecutiva (G.E.) Viene eletta all’interno del Consiglio di Istituto con il compito di proporre il programma finanziario annuale e verificarne il conto consuntivo. E' composta dal D.S., dal D.S.G.A. e da quattro membri eletti dal Consiglio di Istituto, uno per ogni componente (docenti, genitori, studenti e personale ATA). Per il Regolamento interno del C.d.I. e della G.E. si rimanda all’allegato n° 2. 3) Organo di garanzia (O.d.G. v. Regolamento di disciplina, art. ) 4) Collegio dei Docenti (C.D.) a. Il Collegio dei docenti è composto da tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato e determinato ed è presieduto dal D.S. b. Il C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. c. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo il calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. d. Ha potere deliberante su tutte le materie che riguardano il funzionamento didattico dell'Istituto, elabora proposte di sperimentazione e di aggiornamento e 61 valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati. e. Il Collegio dei docenti può organizzare la propria attività articolandosi per Commissioni e Dipartimenti, di cui possono far parte, a solo titolo consultivo, oltre ai membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. In particolare: le Commissioni, presiedute dal D.S., sono organizzate intorno a particolari settori o tematiche (aggiornamento dei docenti, P.O.F., ex I.D.E.I. ecc.), ed hanno funzione preparatoria delle deliberazioni del C.D.; i Dipartimenti sono organi composti da docenti della medesima disciplina ed hanno i seguenti compiti: • programmare gli obiettivi disciplinari ed i contenuti minimi comuni; • individuare le competenze e le conoscenze in linea con gli assi culturali dell’obbligo scolastico; • progettare attività di accoglienza e di acquisizione del metodo di studio; • elaborare la programmazione didattica annuale; • concordare le tipologie delle prove di verifica e gli eventuali criteri specifici di valutazione; • progettare itinerari per visite didattiche, lezioni differite, viaggi di istruzione, scambi con classi di altri Paesi e partecipazione a concorsi; • proporre e coordinare le attività di aggiornamento; • formulare progetti curriculari; • coordinare le proposte di acquisto dei sussidi didattici; • provvedere al monitoraggio in itinere dell’attività didattica e dei progetti curriculari programmati; • predisporre specifiche modalità e materiali di recupero e di sostegno; • predisporre progetti di organizzazione modulare e flessibile dell'attività didattica; • collaborare con le FF.SS. nel lavoro di revisione del P.O.F. 5) Comitato di valutazione del servizio dei docenti a. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal D.S.: in periodi programmati, per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati, a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio; alla conclusione dell'anno prescritto agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438-439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. b. Il Comitato deve comunque programmare almeno una riunione nel periodo finale dell’anno scolastico. c. Al Comitato possono, su delega del Dirigente Scolastico, essere demandati compiti di valutazione dei curricula professionali dei docenti per l’individuazione delle Funzioni Strumentali e degli esperti esterni chiamati a svolgere particolari attività deliberate nel POF. 6) Consigli di classe (C.d.C.) a. Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe, dai due rappresentanti degli studenti e dai due rappresentanti dei genitori eletti nelle relative assemblee di classe all'inizio di ogni anno scolastico ed è presieduto dal D.S. ovvero, su sua delega, dal docente coordinatore. 62 b. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. c. Le competenze riguardanti il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari e la valutazione periodica e finale degli alunni vengono esercitate con la sola presenza dei docenti. d. All’inizio dell’anno il docente coordinatore del Consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal POF inerenti la programmazione, le iniziative didattiche e i criteri di valutazione. I Consigli di classe, in particolare : rilevano la situazione di partenza delle singole classi valutando i risultati dei test d'ingresso; elaborano il piano di lavoro annuale specificando le finalità, gli obiettivi, i contenuti, i metodi ed i criteri di verifica e valutazione e programmano le opportune strategie d'intervento finalizzate al riequilibrio ed al consolidamento delle conoscenze e delle competenze; illustrano ai genitori e agli studenti il piano programmatico assumendo suggerimenti e valutazioni (mese di novembre); eseguono la verifica della programmazione e valutano l'andamento didattico disciplinare delle classi; provvedono agli scrutini intermedi e finali (solo componente docenti). 7) Assemblea e Comitato dei genitori a. I genitori possono chiedere di riunirsi in assemblea di istituto e di classe nei locali della scuola. Il Dirigente Scolastico concorda con i richiedenti data, ora e locale della riunione e ne darà comunicazione ai rappresentanti dei genitori tramite il sito web del Liceo e l’affissione all’Albo di Istituto con l’indicazione degli argomenti all’o.d.g. (Art.15 TU). b. Per il proprio funzionamento l’Assemblea deve eleggere un Presidente e darsi un regolamento che è inviato in visione al Consiglio di Istituto. c. Il Dirigente scolastico può, di propria iniziativa, convocare le assemblee dei genitori di classe e di istituto e il comitato genitori per sottoporre loro problematiche relative alle classi o richiedere pareri e proposte su argomenti e progetti che vanno valutati ed adottati dagli organi dell’Istituto. d. Il Dirigente Scolastico ed i docenti possono partecipare con diritto di parola alle Assemblee dei genitori. e. Il Comitato dei genitori è costituito da tutti i genitori eletti nei Consigli di classe, i quali a loro volta procedono all’elezione del Presidente ed alla stesura del Regolamento da inviare in visione al C.d.I. f. Le due rappresentanze hanno il compito di promuovere la partecipazione dei genitori alla vita dell'Istituto e di elaborare indicazioni e proposte da sottoporre alla valutazione degli altri organi collegiali senza interferire nelle loro competenze. 8) Assemblee e Comitato studenteschi L’art. 13 del D.L.vo 297/94 c.1 riconosce alle assemblee studentesche il valore di “occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento di problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti”. 63 A. Assemblea di classe a. Ogni assemblea è costituita da tutti gli studenti della classe; la convocazione è vistata dal D.S., cui deve pervenire la richiesta almeno cinque giorni prima della data prevista per lo svolgimento, tramite i rappresentanti di classe o la maggioranza di essa. La richiesta deve contenere l’o. d. g., l’indicazione dell’orario d’inizio e di fine e deve essere controfirmata per presa d’atto dai docenti che hanno lezione nelle ore del giorno stabilito per lo svolgimento dell’assemblea stessa. b. È consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese, nel limite di due ore. Essa non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico. Non possono aver luogo assemblee di classe nel mese conclusivo delle lezioni. c. Durante le assemblee di classe gli studenti non possono allontanarsi dall’aula. Il docente dell’ora, tenuto alla vigilanza, rimane nelle immediate vicinanze della classe ovvero, qualora ne ravvisi la necessità, può restare nell’aula. B. Assemblea di Istituto a. È costituita da tutti gli studenti del Liceo iscritti a frequentare l’anno in corso. b. L’Assemblea di Istituto è comunicata al D.S. dal Comitato Studentesco o dal 10% degli studenti dell’istituto in forma scritta con le relative firme e la precisa indicazione dell’o.d.g. e del nominativo del Presidente dell’Assemblea, che assume la responsabilità del corretto svolgimento della stessa. Tale comunicazione deve pervenire almeno cinque giorni prima della data prevista per la convocazione. Nel caso che la programmazione dell’assemblea preveda l’intervento di esperti esterni, non più di quattro volte nell’arco dell’anno scolastico, nella comunicazione devono essere indicati i temi di intervento ed i nominativi degli invitati. Tale elenco deve essere sottoposto all’autorizzazione del C.d.I. c. Gli studenti ed i genitori vengono informati dell’avvenuta convocazione mediante circolare del Dirigente Scolastico. d. È consentita una Assemblea di Istituto al mese (escluso il mese finale dell’a.s.) nel limite delle ore di lezione di una giornata; non è possibile frazionare la durata di un’assemblea mensile in più giorni dello stesso mese. e. L’Assemblea di Istituto non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana ed ha luogo in Aula Magna o in altro locale interno alla scuola, scelto sulla base dell’effettivo numero dei partecipanti. f. Una seconda assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali e dietro assunzione di responsabilità da parte del Comitato studentesco e/o del Presidente dell’Assemblea. g. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. h. L’Assemblea si dà un Regolamento ai sensi dell’art. 14 del D.L.vo n. 297/94. i. L’Assemblea elegge un moderatore, che si fa garante del regolare svolgimento della stessa. j. Il D.S. o un suo delegato ha potere di intervento e di scioglimento dell’Assemblea nel caso di violazione del Regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento della stessa. 64 k. La partecipazione degli studenti è essenziale per un proficuo confronto ed un’efficace realizzazione delle finalità educative dell’Assemblea stessa; la presenza non è tuttavia obbligatoria e le eventuali assenze non devono essere giustificate. I minori sono comunque tenuti a informare della data dell’Assemblea i genitori i quali provvedono a firmare per presa visione la relativa comunicazione; i docenti coordinatori di classe sono tenuti a controllare tali firme. l. Il D.S. e gli insegnanti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee studentesche. Consultazione degli studenti Nei casi in cui si renda necessario adottare provvedimenti che influiscano in modo rilevante sull’organizzazione della scuola, gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere un parere, non vincolante, mediante consultazione. Le consultazioni avvengono all’interno delle Assemblee di istituto e i risultati sono portati a conoscenza del Dirigente Scolastico. Comitato studentesco (C.S.) a. Il Comitato Studentesco è costituito dagli studenti rappresentanti di classe e di Istituto, che possono invitare alle proprie riunioni componenti del Liceo estranee al Comitato stesso, previa autorizzazione del D.S. b. Hanno diritto al voto soltanto i membri effettivi, cioè i rappresentanti di classe e di Istituto; le mozioni vengono approvate a maggioranza relativa. c. Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge, il Comitato ne può svolgere altri eventualmente affidatigli dall’Assemblea studentesca di Istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. d. Compatibilmente con la disponibilità dei locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, previa deliberazione di carattere generale del Consiglio di Istituto, il D. S. può consentire di volta in volta l’uso di un locale scolastico per le riunioni del Comitato studentesco, subordinatamente all’assunzione scritta di responsabilità per eventuali danni e disordini. e. Il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario, eletti tra i rappresentanti degli studenti, si fanno garanti di una gestione democratica dell’assemblea che si avvalga del contributo di tutti. f. La seduta può aver luogo anche in assenza del Presidente. g. Tutte le decisioni da prendere a livello studentesco devono essere discusse, qualora sia possibile, in prima istanza nel Comitato e successivamente essere votate in Assemblea plenaria. h. Il C.S. viene convocato dal Presidente o dagli studenti rappresentanti al C.d.I. o dalla maggioranza dei suoi componenti tramite richiesta scritta al D.S., nella quale siano specificate la data, l’ora e l’o.d.g. della seduta. La richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima della data di convocazione ed i rappresentanti vengono avvertiti mediante apposita circolare della Presidenza. i. Il C.S. approva proposte da presentare all’Assemblea e conseguentemente al C.d.I. o al D.S. j. Il C.S. promuove l’impegno e l’interesse degli studenti alla vita scolastica, ma il principale organo consultivo e decisionale è l’Assemblea plenaria d’Istituto. Per il Regolamento del Comitato Studentesco si rimanda all’allegato n° 3. 65 ART.1 - Orario delle lezioni a. Le lezioni, della durata di 60 minuti, hanno inizio alle ore 8.20. L’accesso all’Istituto e alle aule avviene nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni. b. L'intervallo ha la durata di quindici minuti, fra la seconda e la terza ora e 10 minuti tra la quarta e quinta ora di lezione (nel giorno in cui la classe ha la sesta ora di lezione), e si svolge all’interno degli spazi della scuola. c. Le lezioni terminano di norma fra le ore 13.20 e le 14.10, secondo il quadroorario di ciascuna classe, il sabato alle ore 13.10 per le classi del triennio. Il biennio ha l’orario articolato su 5 giorni, dal lunedì al venerdì. d. L'entrata posticipata e l'uscita anticipata di uno o più classi sono autorizzate dalla Presidenza quando ricorrono motivi di forza maggiore e comunque quando non sono possibili sostituzioni di docenti assenti. ART.2 - Obbligo di frequenza a. Ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato (art.14, comma 7 DPR 122/2009 – Regolamento sulla valutazione). b. La base di riferimento per la determinazione del limite minimo di presenze è il monte ore annuale delle lezioni curricolari obbligatorie, e quindi soggette a valutazione (CM 20 del 4 marzo 2011). c. Il monte ore minimo annuale per la validità dell’anno scolastico (art.14, comma 7 DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione) è il seguente: CLASSE MONTE ORE ANNUALE H MINIME PRESENZA (75%) classi Monte ore annuale 1 e 2 liceo 27h x 33 settimane = 891h 31h x 33 settimane = 1023 3,4,5 liceo H minime di presenza 75% 668 h 767 h d. Il Collegio docenti ha stabilito la possibilità per ciascun Consiglio di classe di derogare a tale limite per motivati problemi di salute, documentati da strutture pubbliche, o di gravi e documentati problemi familiari, attività sportive di tipo agonistico “a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati” (DPR 122cit.). ART.3 - Giustificazioni delle assenze a. Ai genitori, o a chi ne fa le veci, è fatto obbligo di ritirare in segreteria, all’inizio di ogni anno scolastico, il libretto delle giustificazioni, depositando le proprie firme. Si accettano solo le giustificazioni con firma depositata. 66 b. Le assenze degli studenti devono essere giustificate al rientro a scuola, sull’apposito libretto, da uno dei genitori. Gli studenti maggiorenni giustificano con firma propria. Le assenze dalle lezioni vengono annotate sul Registro di classe e sui registri personali dei docenti. c. Gli studenti sprovvisti di giustificazione sono tenuti a presentarla entro il giorno successivo; in caso di reiterato comportamento manchevole possono essere applicate sanzioni disciplinari ovvero gli allievi possono essere ammessi in classe solo se accompagnati da un genitore/affidatario. d. Quando l’assenza supera i cinque giorni consecutivi (compresi i giorni festivi), la giustificazione sul libretto deve essere accompagnata da un certificato medico che attesti l’idoneità dello studente a riprendere la frequenza delle lezioni. e. In caso di smarrimento del libretto delle giustificazioni, lo studente ne richiederà uno nuovo in segreteria dietro pagamento di una cifra da definire annualmente in seduta di Consiglio di Istituto: su di esso saranno annullati gli spazi relativi alle giustificazioni di ingresso in ritardo e di uscita anticipata già utilizzate. ART.4 Ingressi in ritardo a. Gli studenti che giungono a scuola in ritardo possono essere ammessi in classe alla seconda ora soltanto con l'autorizzazione della Presidenza. Il ritardo viene annotato sul registro di classe e deve essere giustificato sul libretto delle giustificazioni, il giorno stesso o il giorno seguente, dai genitori o dallo stesso studente, se maggiorenne. Non sono consentiti ingressi oltre l'inizio della seconda ora, se non per documentati motivi di salute. b. Gli ingressi in ritardo non possono essere più di dieci durante l’intero anno scolastico; raggiunto tale numero, l’ingresso in classe non è consentito: lo studente svolge in tal caso attività individuale di studio in Biblioteca c. Gli studenti pendolari possono vedersi riconosciuta una tolleranza fino a 20 ritardi annui a seguito di richiesta scritta e motivata da parte dei genitori, autorizzata dal Dirigente Scolastico. Tale autorizzazione viene annotata sul libretto delle giustificazioni. ART.5 - Permessi di uscita anticipata a. Gli studenti possono lasciare il Liceo prima del termine dell’attività scolastica solo in caso di effettiva necessità. Tali permessi di uscita anticipata, non più di dieci nell’arco dell’anno scolastico, sono accordati agli alunni minorenni dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori solo in presenza di un genitore o di persona legalmente delegata: se la delega non è stata depositata in Segreteria all’inizio dell’anno scolastico, la scuola riconosce come delegato della famiglia altro adulto che esibisca delega scritta del genitore con allegata fotocopia di un documento di riconoscimento del genitore depositario della firma sul libretto di giustificazioni. Gli studenti maggiorenni possono fare richiesta di uscita anticipata direttamente alla Presidenza; le uscite, non sono comunque consentite prima delle h.11,00, salvo documentati motivi di salute. . b. Gli alunni non avvalentesi dell’IRC (Insegnamento della Religione Cattolica) autorizzati dal genitore/affidatario all’uscita dalla scuola, con relativa annotazione trascritta sul libretto delle giustificazioni lasciano l’edificio solo dietro esibizione dello stesso e rientrano 5 minuti prima dell’ora successiva. ART.6 Divieto di fumo A norma di legge (L128/13) il presente articolo è sostituito dallo specifico "Regolamento sul divieto di fumare nella scuola" 67 ART.7 Rispetto degli spazi scolastici e danni La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e dei collaboratori scolastici. Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli alunni sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi ed a lasciare i resti della colazione (carte, bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini portarifiuti. Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono essere arrecati anche con scritte sui muri e deterioramento delle suppellettili. Il risarcimento dell’eventuale danno non è sostitutivo della sanzione disciplinare. I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente. ART.8 Responsabilità per oggetti incustoditi L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi o dimenticati. Ciascuno studente e lavoratore della scuola è chiamato alla cura e all'attenzione dei propri beni di cui è responsabile unico. ART.9 Criteri relativi alle iscrizioni (così modificato dal C.d'I. del 17 giugno 2011) Le disposizioni vigenti attribuiscono al Consiglio d’Istituto (D.L.vo. n. 297/94) il compito di indicare i criteri generali per la formazione delle classi, mentre i decreti ministeriali appositamente emanati ne stabiliscono i limiti numerici. In base all’art. 3 del D.P.R. n.235 del 21-11-2007 “Regolamento recante modifiche e integrazioni allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, contestualmente all’iscrizione, i genitori e gli allievi sottoscrivono con il Liceo un patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. I criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto per le iscrizioni e la formazione delle classi prime, fermi restando i limiti numerici fissati dalla legge, sono i seguenti: Equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni Mescolanza di alunni di sesso diverso commisurata all’esigenza di garantire l’equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni Gli alunni che hanno fratelli o sorelle iscritti nel Liceo nell’anno scolastico in corso, hanno diritto all’assegnazione alla sezione da questi frequentato, salvo diversa richiesta dei genitori. Chi si avvale di questo diritto, rinuncia contestualmente al diritto indicato al punto successivo (indicare massimo due amici con cui essere inserito in un gruppo classe); Tutti gli studenti possono indicare un massimo di due amici con i quali si vuole essere assegnati a una classe, e tale indicazione sarà accolta purchè la scelta sia reciproca;; In caso di difficoltà numeriche a comporre le classi secondo questo schema, i genitori vengono contattati e orientati a scelte diverse; in caso di mancato accordo si procederà a sorteggio; Gli alunni non ammessi alla classe successiva hanno diritto di chiedere il cambiamento di sezione e di indicare una sezione/classe nella quale non vogliono essere inseriti. ART.10 Criteri per la formulazione dell’orario scolastico I criteri seguiti per la formulazione dell’orario scolastico sono i seguenti: 68 didatticità dell’orario, tramite una distribuzione razionale delle ore di lezione per ogni disciplina durante la settimana; considerazione delle richieste del singolo docente. ART.11 Criteri per l’assegnazione dei Docenti alle classi Ferma restando la discrezionalità del D.S., cui spetta l’assegnazione delle cattedre, i criteri seguiti per l’assegnazione dei docenti alle classi sono i seguenti: efficacia didattica e armonica collaborazione del team del Consiglio di classe; continuità didattica; eventuali richieste dei docenti sulla base della graduatoria interna. ART.12 Criteri generali delle attività integrative e aggiuntive a. La programmazione delle iniziative complementari ed integrative avviene dietro presentazione di idoneo progetto elaborato dagli studenti, dai docenti, dai genitori, dal personale ATA e dalle realtà territoriali e/o in concorso tra loro. b. Tali progetti sono preceduti da un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza; per la loro approvazione è preso in considerazione un numero minimo di partecipanti che non possono provenire esclusivamente dalle sezioni del docente proponente, ma dal maggior numero di classi possibile. Qualora si verificasse in itinere una consistente riduzione - quantificabile nel 50% - del numero di studenti frequentanti, il docente responsabile dell’attività è tenuto a darne comunicazione al D.S. e al docente F.S. per il P.O.F.. c. Per i progetti tenuti in orario curricolare può essere utilizzata la quota di variabilità prevista dal Regolamento dell’Autonomia, dividendo le classi in gruppi e moduli didattici. d. Qualora non vi siano sufficienti risorse finanziarie per le attività di alto valore formativo che prevedono una limitata partecipazione di studenti e l’intervento di esperti esterni, le famiglie possono essere chiamate a corrispondere un contributo. e. L’iscrizione ai corsi di ampliamento del curricolo scolastico è volontaria ed è effettuata dallo studente all’atto dell’iscrizione e/o all’inizio dell’anno; il rilascio dell’attestato con le conoscenze e le competenze acquisite è subordinato alla frequenza di almeno il 75% delle lezioni e alla realizzazione di un prodotto progettuale. ART.13 Corsi di recupero e di sostegno (Indicazione ministeriale: O.M. n. 92/2007 art. 2, c.1-2) a. Il recupero è attività curricolare che caratterizza il processo di insegnamento/apprendimento ed entra quindi a far parte dell’organizzazione ordinaria della didattica antimeridiana; b. le attività di recupero sono organizzate secondo i seguenti criteri: ogni docente riserverà almeno 15 ore l’anno, a partire dal 15 ottobre e fino al 15 maggio, alle attività di recupero in classe, con una scansione legata alle specifiche situazioni di classe e sempre documentata nel registro personale: tale attività sarà comunque più frequente in vista delle prove di recupero delle insufficienze di primo periodo; in presenza di isolati casi di insufficienza – massimo 5 studenti per classe – il docente può provvedere a organizzare attività di recupero individualizzate, debitamente documentate nel proprio registro personale, in sostituzione delle ore di recupero di cui al punto precedente; 69 per le seguenti materie – matematica, disegno, latino – ciascun docente può svolgere fino ad un massimo di 8 ore pomeridiane per ciascuna classe di insegnamento, monte ore che verrà decurtato dalle complessive 15 ore annue obbligatorie: tali corsi, se attivati, rappresentano un obbligo per gli studenti, salvo dichiarazione scritta dei genitori di non avvalersi; la frequenza deve essere pertanto documentata e l’assenza giustificata secondo le procedure dell’attività antimeridiana; per le discipline suindicate si offre in subordine l’opportunità di attivare corsi pomeridiani di classi miste per gruppi di classi parallele o verticali, purché i gruppi siano superiori a 5 unità; c. il recupero delle insufficienze di primo periodo è articolato in 3 momenti per consentire agli studenti una tempestiva opportunità di superamento dell’insufficienza: a dicembre, prima della conclusione del primo periodo: la prova superata comporta una valutazione di sufficienza allo scrutinio del primo periodo, con media non aritmetica, ma ponderata a gennaio, con la prima prova del secondo periodo: la valutazione di sufficienza vale anche come prova di superamento dell’insufficienza di primo periodo (solo per gli studenti con insufficienza nel primo periodo che non hanno portato a sufficienza la prova di gennaio) nella settimana di prove di recupero dal 27 febbraio al 3 marzo 2016. d. Per gli studenti con sospensione di giudizio nello scrutinio di giugno verranno organizzati nei mesi di giugno e luglio corsi di recupero di durata compatibile ai finanziamenti dello Stato a sostegno dell’attività di recupero individuale da svolgere a casa. e. Le prove di verifica per gli studenti con sospensione di giudizio si svolgeranno nella prima settimana di settembre, visto il buon esito dell’organizzazione in tal senso degli anni scolastici precedenti e considerato il persistere anche di tutti gli elementi evidenziati nelle relative delibere ART.1 NORME DI COMPORTAMENTO a. La permanenza nelle classi durante l’orario scolastico e la presenza alle lezioni e alle varie attività didattico-educative programmate sono obbligatorie per gli studenti e gli insegnanti in servizio. b. L’uscita al termine delle lezioni, segnalata dal suono della campanella, deve avvenire in modo ordinato a cura dell’insegnante dell’ultima ora e con l’ausilio dei collaboratori scolastici. c. La permanenza degli studenti nel Liceo, anche fuori dell’orario delle lezioni, deve essere costantemente improntata al rispetto del Regolamento di Istituto e della legislazione vigente. Tale permanenza non è comunque consentita tra il termine delle lezioni e l’inizio delle attività extrascolastiche alle quali hanno titolo a partecipare. d. La distinzione tra bagni maschili e femminili deve essere osservata da tutti. e. Nel corso delle ore di lezione gli studenti possono lasciare l’aula solo eccezionalmente, previa autorizzazione dell’insegnante; di norma non è consentita l’uscita a più di un alunno per volta. Non è consentito agli alunni lasciare l’aula durante l’avvicendamento degli insegnanti alla fine delle rispettive ore di lezione. L’accesso alla Presidenza, alla Segreteria ed alla Biblioteca è possibile soltanto negli orari stabiliti. 70 ART.2 Attività scolastica in assenza del docente / eventuale riduzione dell’orario scolastico In assenza del docente, gli studenti : di norma, usufruiscono, di attività formative da parte di altri insegnanti ai quali possono chiedere di essere seguiti in uno studio individuale; a questo fine gli studenti, se anticipatamente avvertiti, portano libri di discipline diverse da quelle in orario. in caso di assoluta impossibilità ad essere vigilati da docenti disponibili o in completamento d’orario, gli studenti possono essere dimessi previo preavviso alle famiglie, oppure possono essere disposte variazioni di orario. Tali variazioni vengono, nei limiti del possibile, comunicate per tempo alle famiglie. E’ compito, tuttavia, dei genitori informarsi preventivamente sulla regolarità o meno del servizio scolastico, controfirmando l’avviso sul diario scolastico. ART.3 Divieto di utilizzare telefoni cellulari e strumentazioni di riproduzione multimediale, di ripresa di immagini e di registrazione di voci (Dir. Min. n°104 del 30/11/2007). Durante le ore di lezione è proibito l’uso dei cellulari e di qualsiasi strumento di riproduzione multimediale, che devono, pertanto, rimanere rigorosamente spenti. Gli inosservanti sono sanzionati disciplinarmente e l’apparecchio, ritirato dal docente, è trattenuto dal D.S. o dai suoi collaboratori per essere restituito al genitore dello studente. Se l’utilizzo del cellulare avviene durante un compito in classe o una verifica, oltre ai provvedimenti di cui sopra, si procede all’annullamento della prova. Gli studenti possono utilizzare il cellulare nelle ore di lezione solo in caso di estrema necessità ed urgenza di comunicare con la famiglia previo permesso esplicito dell’insegnante dell’ora. Per quanto non previsto si rimanda alla Dir.Min. 104/2007 . ART.4 Sanzioni disciplinari Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari e l’individuazione dei comportamenti che danno luogo alle medesime, si rimanda al "Regolamento disciplinare", come aggiornato nella seduta del consiglio d'Istituto del 26 ottobre 2011. ART.1 Norme relative agli obblighi di servizio Gli obblighi di lavoro del personale docente sono definiti negli artt. 24-43 del C.C.N.L. 2006-2009. Si ritiene, tuttavia, utile richiamare, a titolo di pro-memoria, alcune norme: a. Ogni docente tiene costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro digitale personale, il registro dello stato personale ed il registro digitale di classe. b. E’ a disposizione di ciascun docente nella Sala dei Professori il registro delle circolari del D.S. e delle partecipazioni alle assemblee sindacali. L’ignoranza delle circolari regolarmente messe in visione non può essere addotta come valido motivo di giustificazione. c. I docenti che usufruiscono dei laboratori e delle aule speciali firmano gli appositi registri per segnalare la presenza della propria classe, annotando tutte le operazioni effettuate, nonché le eventuali anomalie riscontrate. d. Ogni docente ha cura di consegnare alla classe gli elaborati entro venti giorni dal loro svolgimento. 71 e. Ogni docente procede a frequenti e metodiche verifiche del lavoro svolto in classe e a casa (CM n.197/95). Le prove scritte sono adeguate nella frequenza alla suddivisione dell’anno scolastico decisa dal Collegio docenti; le prove orali sono sistematiche e in numero congruo alla verifica degli obiettivi didattici e formativi prefissati. f. I docenti possono richiedere colloqui telefonici con le famiglie dei propri allievi nell’ottica di un rapporto scuola/famiglie più celere, trasparente e fattivo. g. I docenti sono tenuti a leggere a voce alta agli studenti il contenuto di tutte le circolari trasmesse alle classi dagli uffici della Presidenza, trascrivendo sul Registro di classe digitale il numero della circolare letta. h. Ciascun docente ha cura di non impartire lezioni private a studenti della propria scuola e non soltanto delle proprie classi, come da normativa vigente. I .Ogni docente coopera al buon andamento della scuola seguendo le indicazioni del D.S., collaborando alla realizzazione delle deliberazioni collegiali ed adoperandosi per la realizzazione del P.O.F e dei progetti deliberati dal Collegio Docenti. j. Ai docenti è data la facoltà, in fase di predisposizione d’orario, di indicare la giornata libera infrasettimanale prescelta. Resta evidente che la sua concessione da parte del D.S. è subordinata alla compatibilità con la didatticità dell’orario e con le esigenze di servizio. In particolare si richiama l’attenzione sulla necessità di evitare la concentrazione delle richieste nelle giornate di sabato e lunedì, poiché tale concentrazione rende difficile la formulazione stessa dell’orario. Inoltre, per favorire lavori in compresenza e l’attuazione di prove scritte comuni a tutte le classi parallele del Liceo, si auspica la scelta del medesimo giorno libero da parte dei docenti dello stesso Dipartimento disciplinare. k. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli studenti, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita dei medesimi (art.29 c.5 CCNL 2006/09). l. Il docente a disposizione volontaria o obbligatoria alla prima ora è presente nell’Istituto al fine di consentire la sollecita sostituzione dei colleghi assenti. m. Per tutta la durata dell’ora di ricevimento delle famiglie, il docente è presente nell’istituto, dal momento che l’ora di ricevimento è intesa dal legislatore come obbligo di servizio (art. 14 c. 2 DPR n. 399). ART.2 Vigilanza alunni a. Ciascun docente si adopera perché ogni allievo sia responsabilizzato alla buona tenuta delle strutture scolastiche, in particolare dell’aula e delle suppellettili, che alla fine delle lezioni devono essere lasciate in buono stato. La presente disposizione è valida anche e sopratutto per i laboratori e le aule speciali. b. I docenti, durante il periodo di servizio, compreso l’orario di ricreazione, hanno la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento di tutti gli alunni, adottando le misure necessarie; tale attività, infatti, in base alla normativa vigente, rientra a tutti gli effetti nell’orario di prestazione del servizio. c. Il docente, che per urgente, grave motivo o per ragioni di servizio dovesse allontanarsi dalla classe, è tenuto a chiamare un collaboratore scolastico per la vigilanza. 72 ART.3 Presenza del Docente alle assemblee di classe Nell’ottica del perseguimento di importanti mete formative, quali l’abitudine al dialogo ed il rispetto degli altri, ciascun docente in servizio nelle ore destinate all’assemblea di classe ha il compito di vigilare, al fine di garantirne l’ordinato svolgimento, nonché l’osservanza delle regole democratiche e del confronto civile. Tale vigilanza avverrà, di norma, rimanendo nelle immediate vicinanze dell’aula, ma, ove se ne ravvisi la necessità, il docente può rimanere in classe. ART.4 Uso dei telefoni cellulari e del telefono della scuola I docenti non possono utilizzare: - i telefoni cellulari durante l'attività didattica - i telefoni della scuola per motivi personali ART.1 Funzioni e mansioni fondamentali del personale ATA Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) svolge le mansioni previste dagli artt. 44-62 del C.C.N.L. 2006-2009 in spirito di costante collaborazione con la Presidenza, secondo i rispettivi profili professionali, e cioè: il personale amministrativo assolve a tutte le funzioni amministrative, contabili e gestionali nel rispetto rigoroso dell’orario di servizio e degli obiettivi di efficienza e di efficacia prefissati. il personale tecnico collabora con i docenti nella preparazione delle esercitazioni didattiche e cura che le attrezzature didattico-scientifiche, elencate negli appositi registri di laboratorio, siano in ordine e pronte all’uso, segnalando tempestivamente eventuali disfunzioni. il personale ausiliario assolve alle mansioni operative di cura e pulizia dei locali e delle suppellettili, svolge opera di vigilanza ai piani ed in portineria secondo l’ordine di servizio impartito dal D.S.G.A. sulla base delle direttive del D.S. 1) Il personale in servizio in portineria accoglie con cortesia il pubblico dando le dovute informazioni per la fruizione dei servizi e collabora con la Presidenza e la Segreteria eseguendo le operazioni di competenza. 2) Il personale in servizio ai piani accoglie gli allievi all’orario di ingresso e svolge opera di sorveglianza, impedendo atti di degrado della struttura e segnalando immediatamente in Presidenza eventuali infrazioni. 3) Il personale ausiliario è utilizzato anche in servizi esterni. 4) Il personale ausiliario provvede al funzionamento delle fotocopiatrici e, dietro richiesta del docente regolarmente autorizzato dal D.S., alla predisposizione delle attrezzature didattiche e multimediali (lavagne luminose, videoproiettori, personal computer), verificandone l’efficienza all’atto della consegna e della riconsegna e segnalandone al D.S.G.A. eventuali rotture o mal funzionamento. ART.1 - Chiunque abbia necessità di entrare all’interno dell’edificio scolastico deve essere munito di un cartellino-passi che verrà consegnato dall’addetto alla portineria, dietro rilascio di un documento di identificazione personale. ART.2 - Gli uffici di Segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico in orari definiti anno per anno con il consiglio d'Istituto, e in ogni caso che prevedano anche almeno un'apertura pomeridiana 73 ART.3 - Il personale di segreteria assicura la tempestività del servizio ed il rispetto dei tempi e delle procedure per il disbrigo delle principali pratiche. ART.4 - Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria, entro tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e di frequenza, entro cinque giorni per quelli che attestano votazioni e giudizi, rilasciati secondo le nuove condizioni che regolamentano la materia (cfr. art. 15 Legge 183/11) ART.5 - La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano in nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. ART.6 - L'Ufficio di Presidenza riceve il pubblico previo appuntamento telefonico. ART.7 - L'accesso agli atti amministrativi è regolato dalla Legge n. 241/90, dal D.P.R. n. 352/92, dalle Circolari Ministeriali n. 278/92 e n.163/93 e successive integrazioni. L'accesso ai documenti è riservato agli alunni maggiorenni, ai genitori e a chi esercita la patria potestà, parchè siano titolari di un interesse personale e concreto; essi devono redigere formale istanza al D.S. specificando la motivazione della richiesta. E' escluso l'accesso richiesto per motivi emulativi o per mera curiosità. ART.8 - Ai sensi dell'art. 59 dell'Ordinanza Ministeriale n. 80 del 9 marzo 1995 sono oggetto di accesso tutti gli atti e i documenti amministrativi scolastici riguardanti la carriera degli allievi e dei candidati; pertanto sono compresi gli elaborati scritti, gli atti degli scrutini e degli esami, la programmazione didattica del C.D., dei Consigli di classe e del singolo docente, nonché i criteri di verifica e di valutazione esplicitati nel POF. Per quanto attiene all'accesso ai documenti degli esami, esso è possibile soltanto dopo la pubblicazione dei risultati. ART.9 - Per ottenere copia dei documenti l’interessato deve produrre un numero di marche da bollo da 0,20 per ciascuna copia in formato A4 e 0,50 per ciascuna copia in formato A3. a. Le strutture del Liceo devono essere predisposte per la migliore organizzazione della vita scolastica e per l’esercizio delle attività didattiche e culturali. È perciò impegno del C.d.I. promuovere ogni azione perché i diversi ambienti siano in condizione di permettere l’impiego al quale sono destinati e tutti sono tenuti a contribuire con il loro comportamento a mantenere l’efficienza dei locali. b. Nel Liceo sono predisposti appositi spazi riservati alle diverse componenti scolastiche, ove è possibile apporre, dopo il visto del D.S., proprie comunicazioni, proposte o materiale illustrativo; è comunque proibita la diffusione di qualsiasi materiale (manifesti, ciclostili, volantini etc.) che istighi alla violenza, sia contrario alla morale o nocivo alla salute dei giovani. c. Nell’Istituto è vietato fare collette o compravendita di qualsiasi genere e per qualsiasi scopo fra gli studenti, salvo particolari deroghe autorizzate dal D.S. d. I locali della scuola, previa autorizzazione dell’Amministrazione provinciale, nonché del D.S. e del Consiglio di Istituto, possono essere utilizzati per convegni, seminari, promossi dagli organismi democratici del quartiere, dalle forze sindacali, dai centri culturali e sportivi purché non interferiscano con gli impegni scolastici e parascolastici. L’autorizzazione delle predette attività viene deliberata dal D.S. e dal C.d.I., tenuto conto anche della disponibilità del personale ATA. ART.2 Laboratori, Aule speciali e Aula Magna a. Il funzionamento dei laboratori e delle aule speciali è regolato in modo da facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche nelle ore 74 pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza del docente della materia, che si assume la responsabilità della conservazione e del rispetto della strumentazione didattico-scientifica. b. Il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, affida ad un docente la funzione di responsabile della struttura con il compito di mantenere aggiornata la lista del materiale disponibile, tenere il registro delle presenze e delle esperienze eseguite in laboratorio, curarne il calendario di accesso per le classi, proporre interventi di manutenzione. Ove se ne ravvisi la necessità, viene stilato dal responsabile un Regolamento interno, che tutti sono tenuti a rispettare. c. L’assistente di laboratorio collabora attivamente con il docente responsabile alla custodia delle attrezzature e di tutti i materiali presenti nella singola struttura. d. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali, il responsabile del laboratorio ne dà tempestiva comunicazione al D.S. per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e per l’individuazione di eventuali responsabili. e. Data la complessità del Liceo e l’elevato numero di classi, la prenotazione per l’utilizzazione delle aule speciali e dell’Aula Magna deve avvenire con congruo anticipo. In caso di più richieste per una stessa ora di lezione viene data la precedenza all’iniziativa deliberata in sede collegiale e/o che coinvolge un maggior numero di allievi rispetto a quella attuata dal singolo docente, secondariamente alla classe che ha usufruito delle aule speciali per un numero inferiore di volte. Per il Regolamento interno del Laboratorio linguistico si rimanda all’allegato n° 5. Per il Regolamento interno del Laboratorio di Arte si rimanda all’allegato n° 6. Per il Regolamento interno del Laboratorio multimediale si rimanda all’allegato n° 7. ART.3 Palestre e strutture sportive a. Le lezioni di Educazione fisica si svolgono nelle palestre e negli spazi esterrni b. Il funzionamento delle palestre è disciplinato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola. c. Il D.S. nomina, all’inizio dell’anno scolastico, due docenti responsabili delle strutture sportive con il compito di provvedere alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare ed al coordinamento delle iniziative sportive extracurricolari. d. Gli studenti hanno l’obbligo di rispettare le attrezzature sportive e di osservare tutte le norme igieniche. e. Per l’accesso alle palestre gli studenti devono munirsi di scarpe idonee per ragioni igieniche e per evitare danni alle attrezzature. f. Durante l’orario scolastico gli impianti sportivi sono utilizzati solo dagli allievi che hanno lezione di educazione fisica. g. Fuori dell’orario scolastico detti impianti possono essere utilizzati dagli studenti che svolgono le esercitazioni previste nei progetti di attività sportive extrascolastiche. ART.4 Biblioteca / mediateca di Istituto 75 a. La Biblioteca/mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola; essa è accessibile a tutte le componenti dell’istituzione scolastica: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A. b. Compito della Biblioteca/mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di allievi e docenti. c. Il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, nomina un Direttore della Biblioteca/Mediateca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento, verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, tenere i registri per il prestito, curare l’aggiornamento della schedatura e del catalogo. d. Alla Biblioteca/Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. e. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico secondo le esigenze didattiche e culturali del Liceo, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche, per quanto di loro competenza. f. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari ed enciclopedie. g. I libri vengono dati in prestito per un periodo di 30 giorni, prorogabili di altri 15 in assenza di altre richieste per lo stesso testo; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. h. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri o ad altri materiali smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. Per il Regolamento interno della Biblioteca si rimanda all’allegato n° 8. ART.5 Fotocopiatrici a. L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. b. L’orario per il servizio di duplicazione del materiale didattico è quotidiano, definito in ogni anno scolastico Data la complessità dell’Istituzione scolastica, per favorire lo svolgimento del servizio, i docenti sono invitati a consegnare, se possibile, con congruo anticipo al personale ausiliario il materiale da riprodurre. c. É escluso l’utilizzo delle fotocopiatrici per scopi personali. d. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore; pertanto i docenti si assumono ogni responsabilità sulla sua riproduzione e/o duplicazione. ART.1 Attività extrascolastiche a. Il Consiglio d’Istituto stabilisce annualmente i criteri generali per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche. b. Il Collegio Docenti, tenuto conto dei criteri indicati dal C.d.I., elabora la programmazione didattico-educativa prendendo anche in considerazione eventuali richieste avanzate dagli studenti e valutandone la reale rispondenza agli obiettivi formativi e culturali della scuola. 76 c. Il C.d.I. delibera sulle decisioni del Collegio Docenti per i profili di propria competenza. d. Per rendere più agevole il lavoro di programmazione di tali attività, possono essere designate, in seno al Consiglio d’Istituto o al Collegio Docenti, delle commissioni, presiedute dal D.S. o da un docente da lui delegato, con il compito di preparare i lavori da sottoporre all’approvazione degli OO.CC. e. Le attività extrascolastiche sono rivolte agli studenti del Liceo; eventuali conferenze o tavole rotonde possono essere allargate ad altre componenti, previa delibera dal C.d.I. Lo svolgimento di tali attività può essere curato dagli insegnanti o da esperti esterni, scelti anche tra i genitori. Orientativamente tali attività potranno riguardare i seguenti ambiti: conoscenza del proprio ambiente di vita e della realtà territoriale in cui si opera; corsi su temi di attualità o di particolare rilievo; seminari di studio; spettacoli di vario tipo; corsi di musica; conferenze; tavole rotonde. ART.2 Viaggi di istruzione a. Sulle proposte dei viaggi d’istruzione il Consiglio di Classe, nella seduta relativa alla programmazione didattica, delibera sulla richiesta del viaggio d’istruzione redatta sull’apposito modello, che deve essere presentata al D.S. entro la data stabilita dalla circolare interna. b. Il Consiglio di Classe è il solo competente ad analizzare il progetto analitico del viaggio in tutti i suoi elementi, esclusi gli aspetti economici ed organizzativi che sono di competenza del D.S. e del C.d.I.. c. Tale progetto deve rispettare i criteri generali stabiliti dal C.D. (per la parte didattica) e dal C.d.I. (per la parte economica e di struttura generale). d. Il Consiglio di Classe è tenuto ad indicare esplicitamente i nominativi dei docenti disponibili ad accompagnare gli studenti e le eventuali riserve. e. L’effettiva designazione dei docenti viene effettuata in tempo utile dal D.S. con formale atto di incarico, che deve essere firmato dai docenti interessati per accettazione ed esplicita assunzione degli obblighi di vigilanza. f. La partecipazione minima degli alunni deve essere di almeno i 2/3 della classe. g. I viaggi d’istruzione non possono essere effettuati nell’ultimo mese di lezione. ART.3 Visite guidate e uscite didattiche a. I docenti che intendono effettuare iniziative di visite guidate e uscite didattiche devono compilare una richiesta di autorizzazione al D.S. secondo la modulistica di riferimento, allegando tutta la documentazione richiesta, sette giorni prima della data prevista per la visita o l’uscita. b. I genitori degli alunni minorenni devono rilasciare autorizzazione scritta per la partecipazione all’attività dei propri figli. c. Poiché le visite guidate e le uscite didattiche sono parte integrante dell’attività didattica, il docente accompagnatore prende nota degli allievi assenti dei quali provvede a riportare i nominativi sul registro di classe il giorno successivo. d. Gli studenti eventualmente assenti sono tenuti a giustificare. 77 Per il Regolamento interno relativo ai viaggi di istruzione ed alle uscite didattiche si rimanda all’allegato n° 9. ART.4 Attività di orientamento in entrata ed in uscita La programmazione educativa del Liceo contempla attività di orientamento sia in entrata che in uscita (Università e mondo del lavoro), prevedendo, oltre alle attività in orario curricolare, iniziative extracurricolari, compresi gli stage, secondo i seguenti criteri organizzativi: Percorsi di orientamento in entrata e di accoglienza per le classi prime, svolti in orario sia curricolare che extracurricolare; percorsi per le classi V liceali che prevedano, ove possibile, anche brevi stage formativi di max. 15 giorni in periodi non coincidenti con gli scrutini ed iniziative specifiche per le classi V liceali. Gli studenti ed i docenti in attività di stage sono considerati rispettivamente in orario scolastico ed in servizio, pertanto sotto assicurazione INAIL; gli studenti minorenni partecipano all’esperienza solo se autorizzati dai genitori. Per le pre-iscrizioni all’Università gli studenti delle classi V liceali possono collegarsi ai siti delle facoltà utilizzando l’aula di informatica. ART.5 Modalità di svolgimento delle prove integrative per chi ha trascorso un periodo all'estero, senza concludervi l'anno scolastico Dopo un soggiorno all’estero inferiore all’anno scolastico, lo studente rientrando sostiene delle prove, scritte e/o orali entro il primo mese di frequenza in Italia, previo accordo con i docenti sui contenuti minimi di cui rispondere relativi alla parte di programma non svolta in classe in Italia. Nella documentazione scolastica estera deve essere anche evidenziato un giudizio sul comportamento (alias voto di comportamento). ART.6 Modalità di svolgimento delle prove integrative per gli studenti che hanno frequentato l’anno scolastico all’estero, o che vi hanno concluso l'anno con scrutinio finale all'estero a. Nel quadro della mobilità studentesca internazionale (cfr. TU/94-C.M. 181/97C.M. 236/99), il Liceo predispone nel Piano dell’offerta formativa per gli studenti che decidono di trascorrere un periodo di studi all’estero misure idonee ad un efficace recupero ed al loro reinserimento all’interno della comunità scolastica italiana. b. Dopo un soggiorno all’estero di un anno scolastico, lo studente deve sostenere – con i docenti del proprio Consiglio di classe - per l’assegnazione del credito scolastico, un colloquio orale costituito di due parti: relazione di non più di 15 minuti sulla propria esperienza all'estero, che ne evidenzi punti di forza ed elementi di debolezza (l'intervento può essere accompagnato da una presentazione multimediale) colloquio multidisciplinare su tutte le discipline del curricolo del Liceo che non hanno fatto parte del Piano di studi all’estero [Cfr normativa che prevede“accertamenti sulle materie della classe non frequentata in Italia, non comprese nel piano di studi compiuti presso la scuola estera. Sulla base dell’ esito delle prove suddette, il Consiglio di classe formula una valutazione globale, che tiene conto anche della valutazione espressa dalla scuola estera sulle materie comuni ai due ordinamenti, che determinano l’inserimento degli 78 alunni medesimi in una delle bande di oscillazione del credito scolastico previste dalla normativa”]. c. Gli alunni ritireranno in segreteria gli argomenti essenziali che saranno oggetto del colloquio al ritorno, come definiti dai propri docenti. ALLEGATO N. 1 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART.1 CONVOCAZIONE a. L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva per quanto riguarda il Consiglio di Istituto. b. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto per mezzo di comunicazione scritta indirizzata a ciascun componente dell’organo con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza; in tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. c. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'Albo di Istituto. d. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. ART.2 VALIDITA’ SEDUTE a. La seduta si apre all'ora indicata nella convocazione e risulta valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. b. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti e non ancora sostituiti. c. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. ART.3 DISCUSSIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO (OdG) a. Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il Segretario, fatta eccezione per i casi in cui è individuato per legge. b. E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all' Ordine del Giorno nella successione dell'avviso di convocazione; se l’Organo Collegiale è presente all’unanimità, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole dei presenti. c. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I. che vanno adottate su proposta della Giunta Esecutiva (G.E.). d. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente dell’Organo Collegiale, previa approvazione della maggioranza. La richiesta deve essere fatta al Presidente prima dell’apertura dei lavori. In caso di aggiornamento della seduta, viene mantenuto lo stesso ordine di trattazione degli argomenti. 79 ART.4 MOZIONI PREGIUDIZIALI E SOSPENSIVE a. Prima della discussione di un argomento all'OdG, ogni membro può presentare una mozione d’ordine perché la predetta discussione non sia svolta ("questione pregiudiziale") oppure sia rinviata ("questione sospensiva"); la questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. b. Sulla mozione pregiudiziale e/o sospensiva possono parlare un membro a favore ed uno contro. c. L’Organo Collegiale a maggioranza si pronuncia, con votazione palese, circa l'accoglimento della mozione d'ordine che, se accolta, determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce. ART.5 MOZIONI D’ORDINE E PER FATTO PERSONALE a. Chi interviene nella discussione deve attenersi all’argomento in esame e non può prendere la parola più di una volta sul medesimo punto, se non per presentare una mozione d’ordine o per fatto personale. b. La mozione d’ordine è un intervento con il quale si intende rilevare che colui che sta parlando non si attiene alla materia del dibattito o usa un linguaggio inammissibile o viola norme procedurali e/o regolamentari. Tale intervento interrompe la discussione sul punto all’o.d.g. e il Presidente decide se esso sia o no ammissibile. Nel caso che non lo sia, motiverà in merito; in caso contrario porrà immediatamente in votazione la mozione. Esaurita la discussione incidentale sulla mozione, viene ripreso lo svolgimento dei lavori. c. La mozione per fatto personale ricorre quando un intervenuto nella discussione abbia pronunciato affermazioni tali da ledere l’onorabilità o mettere in dubbio la buona fede di un membro del Consiglio. Sulla mozione per fatto personale non si vota. ART.6 DIRITTO DI INTERVENTO a. Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire sugli argomenti in discussione, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario. b. Nessuno può interrompere chi parla tranne il Presidente per un richiamo al Regolamento o all’ordine del giorno o per replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato. ART.7 DICHIARAZIONE DI VOTO Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni, con le quali i votanti esprimono brevemente le motivazioni del proprio voto. La dichiarazione di voto deve essereriportata nel verbale della seduta. ART.8 VOTAZIONI a. Esaurita la discussione generale su ogni argomento posto all’ordine del giorno, il Presidente avanza una proposta; qualora vi rinunci, i membri possono avanzare proprie proposte sotto forma di mozioni. b. Al termine della procedura propositiva non può più essere richiesta la parola ed il Presidente chiama l’organo alla votazione su ciascuna delle mozioni, secondo l’ordine di presentazione. c. Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano oppure per appello nominale, su richiesta del Presidente o di uno dei componenti. 80 d. Solo le votazioni concernenti determinate o determinabili persone si effettuano a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. e. La votazione non può validamente avere luogo se i consiglieri non si trovano in numero legale, cioè almeno la metà più uno. f. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal voto sono calcolati tra i presenti, ma non tra i votanti . Le deliberazioni sono adottate a maggioranza semplice (cioè dei voti validamente espressi) salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. Per le votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del Presidente. g. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta, a meno che non si riscontri una discordanza tra il numero dei voti espressi e quello dei votanti. h. Nel caso di approvazione parziale di un provvedimento mediante votazioni separate, si procede ad una votazione conclusiva globale. ART.9 RISOLUZIONI a. I componenti degli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti. b. Per dette risoluzioni valgono le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4. ART.10 VERBALIZZAZIONE DEI LAVORI a. Nel verbale vengono indicati: data, ora e luogo della riunione, il presidente, il segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti con i nomi e relativa qualifica, gli assenti, giustificati o no, l'OdG. Si annotano brevemente le considerazioni emerse durante il dibattito e le eventuali dichiarazioni di voto con il tipo di votazione seguito. b. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. c. Il verbale di ogni adunanza riporta per ogni punto all'OdG le decisioni prese e gli elementi essenziali della discussione, tralasciando il resoconto dettagliato degli interventi, salvo esplicita richiesta dall’oratore, dà conto, inoltre, dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). d. Sul verbale trascritto sul Registro viene impresso il numero progressivo annuale, il bollo della scuola e le firme del Presidente e del Segretario. Il Registro è depositato nell’ufficio di Segreteria. e. Per la validità del verbale è sufficiente la sottoscrizione del Presidente e del Segretario. f. All’inizio della seduta successiva viene data lettura del verbale per l’approvazione formale. In tale sede possono essere apportate solo rettifiche o modifiche di carattere meramente formale, con esclusione d’ogni mutamento delle deliberazioni già prese o di riesame di argomenti già discussi. ART.11 SURROGA DEI MEMBRI a. Per la sostituzione dei membri elettivi si procede secondo quanto disposto dall'art. 22 del D.P.R. 416/74. b. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. c. I membri subentranti cessano dalla carica allo scadere del periodo di durata dell’Organo collegiale. 81 ART.12 PROGRAMMAZIONE Gli Organi Collegiali programmano le proprie attività nel tempo in rapporto alle specifiche competenze, inserendo la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri in date, in linea di massima, prestabilite. ART.13 DECADENZA I membri eletti dell’Organo Collegiale decadono quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. ART.14 DIMISSIONI a. I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni, normalmente formulate per iscritto, sono ammesse in forma orale quando vengono presentate dinanzi allo organo riunito. b. L’Organo Collegiale, prendendo atto delle dimissioni, può, in prima istanza, invitare il dimissionario a recedere dal proposito; successivamente queste divengono definitive ed irrevocabili. ALLEGATO N. 2 - NORME DI FUNZIONAMENTO E REGOLAMENTO DEI LAVORI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO (C.I.) 1. La prima convocazione del C.I., immediatamente successiva alla nomina dei membri eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima riunione, presieduta dal Dirigente Scolastico, il C.I. elegge a scrutinio segreto, tra i rappresentanti dei genitori, il proprio Presidente. E' eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I. (vale a dire la metà più uno dei membri effettivi del Consiglio). 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza dei votanti. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). 4. Il C.I. può deliberare di eleggere fra i genitori anche un Vice presidente con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. Il Presidente ed il Vice presidente possono essere revocati con deliberazione del Consiglio presa a maggioranza qualificata di almeno i due terzi dei suoi componenti. 5. Il C.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dall’art. 1 dell’allegato n°1 – Funzionamento degli OO.GG.; i consiglieri, all’atto del ricevimento della convocazione, sono tenuti a comunicare al Presidente la presumibile presenza, al fine di verificare il raggiungimento del numero legale. 6. Il Presidente del C.I. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva e/o di un terzo dei suoi componenti . 82 7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il C.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori. 10. Il C.I., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio, delle quali possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti esterni alla scuola. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I. e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. A questo ultimo sono tenute a riferire tramite il loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni raggiunte nel lasso di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. 11. Le sedute del C.I., ad eccezione di quelle riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità e la capienza del locale, tutti i soggetti previsti per legge. 12. Ove il comportamento del pubblico, senza diritto di parola, non sia corretto, il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione a porte chiuse. 13. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto è garantita mediante affissione all’Albo di Istituto della copia integrale del testo delle delibere, sottoscritta e consegnata dal Segretario al D.S. o a suo delegato entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta. La copia delle delibere rimane esposta per 15 giorni; entro tale termine possono essere presentati reclami da chi vi ha titolo. Trascorso tale termine, le delibere hanno carattere definitivo e possono essere impugnate davanti al TAR o al Presidente della Repubblica secondo procedure e tempi previsti dalla normativa. 14. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. NORME DI FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA ESECUTIVA (G.E.) 1. Il C.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, elegge al suo interno la Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo le modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il Direttore del Servizi Generali ed Amministrativi, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. 3. La G.E. prepara i lavori del C.I. almeno due giorni prima della seduta, predisponendo il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri. 4. La G.E. predispone il Programma Annuale e le eventuali variazioni, nonché il Conto Consuntivo, secondo quanto stabilito dal D.I. 44/2001. 5. L’esecuzione delle delibere del C.I. spetta alla G.E. che ne definisce tempi e modi; il Dirigente provvede solo all’emanazione formale del provvedimento 83 esecutivo dopo essersi accertato che la delibera di spesa non sia in contrasto con le disposizioni di legge o di regolamento contabile; nel caso vengano constatate irregolarità o illegittimità delle delibere, il Dirigente ne promuove il riesame al Consiglio. ALLEGATO N. 3 REGOLAMENTO COMITATO STUDENTESCO Art.1 - Il Comitato Studentesco, previsto dal D. L.vo del 16-04-1994 n. 297 art. 13 c.4, si propone come organo di partecipazione democratica degli studenti alla vita della scuola, in quanto costituisce la legittima espressione della volontà e degli orientamenti di tutti gli allievi del Liceo; collabora alla salvaguardia dei diritti ed all’espletamento dei doveri degli studenti senza discriminazione alcuna. Art.2 - Il Comitato Studentesco è formato dai rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe, nel Consiglio di Istituto e nella Consulta Provinciale. Hanno facoltà di intervenire alle discussioni, senza diritto di voto, tutti gli studenti del Liceo. Art.3 - La libera partecipazione alle riunioni del Comitato Studentesco non può essere sottoposta a limitazioni o a vincoli di alcun genere. Art.4 - Il Comitato Studentesco elegge al suo interno un Presidente, fra gli studenti delle classi liceali, ed un Vice-presidente, fra gli allievi delle classi ginnasiali. Il Presidente ed il Vice-presidente non possono essere eletti fra i rappresentanti al Consiglio di Istituto o alla Consulta Provinciale. Art.5-Le riunioni del Comitato Studentesco possono essere convocate, con almeno cinque giorni di preavviso, dal Presidente o dal 50% dei suoi membri tramite richiesta al Dirigente Scolastico con l’indicazione della data, dell’ora e del luogo di svolgimento e dell’ordine del giorno in discussione. Il Dirigente Scolastico ne dà comunicazione attraverso apposita circolare a tutti i rappresentanti di classe. In casi di eccezionale gravità, assenti il Presidente ed il Vice-presidente, i rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto, congiuntamente, hanno facoltà di convocare il Comitato Studentesco. Art.6 - Il Comitato Studentesco ha diritto di riunirsi fino a due volte al mese, di norma, in orario extrascolastico all’interno dei locali del Liceo, subordinatamente alla disponibilità degli stessi. Art.7 - In casi di eventi di eccezionale gravità, è facoltà del Dirigente Scolastico concedere al Comitato Studentesco un’ulteriore riunione, anche senza il suddetto preavviso. Art.8 - Il Comitato Studentesco delibera la data ed il tema dell’Assemblea Studentesca di Istituto. –La convocazione di tale Assemblea, con richiesta scritta al Dirigente Scolastico, è firmata dal Presidente o dal 10% degli studenti della scuola con almeno cinque giorni di preavviso. -Il Dirigente Scolastico, tramite apposita circolare, rende nota tale delibera a tutti gli studenti del Liceo. Art.9 - E’ dovere dei rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto sovrintendere all’organizzazione ed all’ordinato svolgimento dell’Assemblea Studentesca di Istituto. Il Presidente del Comitato Studentesco è garante dell’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. 84 Art.10 - Il Comitato Studentesco discute le eventuali forme di mobilitazione studentesca. Per casi di particolare importanza demanda il compito all’Assemblea Studentesca di Istituto. Art.11 - Il Comitato Studentesco non può fare esplicito riferimento a partiti e/o ad ideologie politiche né ad altre associazioni studentesche; tale scelta è lasciata agli studenti a livello individuale. Art.12 - Il Comitato Studentesco, su proposta del Presidente, del Vice-presidente e dei rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto, può nominare delle commissioni cui delegare determinate funzioni organizzative, di controllo e/o di inchiesta riguardanti la vita della scuola. Art.13 - I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto possono consultare il Comitato Studentesco a proposito di argomenti e tematiche di vasto interesse, oggetto di discussione nel Consiglio di Istituto. Art.14 - Il Comitato Studentesco, come previsto dal citato D.L.vo art.13 c.5, “può esprimere pareri formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto”. Si pronuncia, inoltre, sul Piano dell’Offerta Formativa del Liceo. Art.15 - Le votazioni del Comitato Studentesco avvengono a scrutinio palese per alzata di mano e sono valide solo in presenza di un terzo dei membri. Art.16 - Di ogni riunione del Comitato Studentesco viene steso verbale scritto da parte di un membro del Comitato stesso, designato quale segretario verbalizzatore. Art.17 - Le delibere del Comitato Studentesco sono pubbliche e vengono affisse all’Albo degli Studenti. Art.18 - La presenza dei docenti e/o dei genitori alle riunioni del Comitato Studentesco può avvenire solo previa approvazione da parte del Presidente. Art.19 - La partecipazione alle riunioni del Comitato Studentesco da parte di persone esterne al Liceo può avvenire solo previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Art.20 - In assenza del Presidente, il Vicepresidente ne assume tutte le funzioni. Art.21 - Il Presidente può essere sfiduciato e costretto alle dimissioni dal 50% più uno dei membri del Comitato Studentesco; in tal caso il Vicepresidente indice immediate elezioni. Art.22 - Modifiche al presente Regolamento avvengono a seguito di votazione del 50% più uno dei membri del Comitato Studentesco. ALLEGATO N. 4 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (D.P.R. 21 novembre 2007 n° 235) IL GENITORE/AFFIDATARIO ED IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI: Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria -La direttiva MPI n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità -La direttiva MPI n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo La direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante 85 l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti Il DPR n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria La direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali. Il Regolamento di Istituto PRESO ATTO che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica; CONSIDERATO l’articolo 1 commi 1 e 2 del D.P.R. 249/98: 1 La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. SOTTOSCRIVONO il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, ispirato ai documenti fondamentali che regolano la vita all’interno della comunità scolastica e finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Le indicazioni in esso contenute rispettano la libertà di insegnamento e il diritto di partecipazione alla vita scolastica di genitori e studenti. Il Liceo si impegna comunque a stimolare la formulazione di proposte da parte di tutti, che possano contribuire concretamente alla programmazione educativa e didattica. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA si impegna a: rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione al fine di motivare l’allievo all’apprendimento; promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, ivi comprese le 86 iniziative volte al raggiungimento del successo scolastico (corsi di recupero e di sostegno); comunicare alla famiglia le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali dello studente allo scopo di ricercare ogni possibile sinergia; favorire un rapporto costruttivo e sereno tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo dello studente. I GENITORI si impegnano a: conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, in particolare alle riunioni programmate degli Organi Collegiali, collaborando con i Docenti ed il Dirigente Scolastico; sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici, in particolare nello svolgimento dei compiti assegnati; informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente; vigilare sulla costante frequenza delle attività in orario scolastico e dei corsi di recupero/sostegno in orario extrascolastico; giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola (ore 8,00); non chiedere uscite anticipate se non in casi di effettiva necessità; invitare il proprio figlio a non fare uso in classe di cellulari o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi. La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare, se usato durante le ore di lezione, e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzi dispositivi per riprese non autorizzate e/o lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici (Regolamento di Istituto – Capo III – art. 7); intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei Docenti; in base al Regolamento di Istituto Capo II – artt. 8-9, indennizzare il Liceo per eventuali danni prodotti dal proprio figlio nell’uso improprio o scorretto dei servizi, degli arredi e delle attrezzature scolastiche; risarcire il danno, in concorso con altri (corresponsabilità del gruppo classe), anche quando l’autore non dovesse essere identificato; firmare gli avvisi e le comunicazioni della scuola divulgate tramite circolare agli studenti. LO/LA STUDENTE/STUDENTESSA si impegna a: prendere coscienza dei personali diritti e doveri; rispettare persone, ambienti e attrezzature evitando di provocare danni a cose, persone, suppellettili ed al patrimonio della scuola; condividere la responsabilità di rendere accogliente e di curare l’ambiente scolastico, come importante fattore di qualità della vita della scuola; osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza prescritte dal Regolamento di Istituto, in particolare la puntualità alle lezioni (ore 8,20) ed il rispetto dei divieti del fumo e dell’uso di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M. 15/03/2007); tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il Personale della scuola e dei propri compagni; 87 seguire con attenzione quanto viene insegnato ed intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera. DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: le infrazioni disciplinari da parte del figlio danno luogo a sanzioni disciplinari; nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno; il Regolamento di Istituto disciplina le modalità di irrogazione delle sanzioni disciplinari e di impugnazione. PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE: AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti nel presente patto, si attua la procedura di composizione obbligatoria, che prevede: 1. Segnalazione di inadempienza tramite “avviso”, se prodotta dal Liceo, tramite “reclamo”, se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta; 2. accertamento: una volta prodotto l’avviso o il reclamo, se l’inadempienza non risulta di immediata evidenza, il ricevente è obbligato ad esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate; 3. ripristino: sulla base degli accertamenti di cui al precedente punto 2, il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; 4. informazione: il ricevente è obbligato ad informare l’emittente sia sugli esiti degli accertamenti, sia sulle eventuali misure di ripristino adottate. In base a quanto disposto dall’art. 3 del D.P.R. 235/2007, il presente Patto educativo di corresponsabilità è parte integrante del Regolamento di Istituto. Latina…………………………………… Firme per accettazione del presente documento Per il Liceo Scientifico “G.B. Grassi” Latina” Per la famiglia dell’allieva/o IL DIRIGENTE SCOLASTICO I GENITORI L’ALLIEVA/O …………………………………… …………………… ………………………... 88 ALLEGATO N. 5 RELOGAMENTO INTERNO LABORAROTIO LINGUISTICO 1. Gli studenti sono ammessi in laboratorio secondo l'orario predisposto, affisso nelle bacheche della scuola e pubblicato sul sito, solo se accompagnati dall'insegnante di inglese che deve garantire la sua presenza per tutto il tempo della lezione, 2. Ciascun docente d’inglese deve, fin dal primo giorno, assegnare agli alunni delle proprie classi le postazioni secondo l'ordine alfabetico corrispondente anche all'ordine progressivo del registro di classe. 3. Ogni studente, all'inizio della lezione, deve controllare che la propria postazione sia in ordine; qualsiasi irregolarità deve essere segnalata immediatamente al docente e al tecnico di laboratorio per i provvedimenti del caso. 4. Per accedere alle postazioni evitare di calpestare la canalina passacavi ed evitare di assumere comportamenti e movimenti che possano provocare danni. 5. Al termine della lezione ogni alunno riporrà sul tavolo la cuffia utilizzata, mantenendo il microfono rivolto verso l'alto, evitando altresì urti impropri. 6. Non è consentito mangiare, bere, scrivere sui banchi, né tenere i cellulari o altri apparecchi elettronici accesi. 7. Ogni docente firmerà la propria presenza in laboratorio, indicando anche per ciascuna ora la classe che lo utilizza; terrà sotto controllo tutta l'aula durante lo svolgimento della lezione non consentendo il transito ad alunni che non siano quelli in orario. Se si tratta dell'ultima lezione del giorno, in assenza del tecnico, dovrà provvedere a spegnere tutte le apparecchiature ed il quadro elettrico. Anche la porta di accesso deve essere sempre scrupolosamente chiusa. 8. Gli autori di iniziative non autorizzate, manomissioni, atti di vandalismo all'interno del laboratorio linguistico, saranno chiamati al risarcimento dei danni, fatto salvo ogni altro provvedimento disciplinare. ALLEGATO N. 6 REGOLAMENTO INTERNO DEL LABORATORIO DI ARTE Art.1-L’uso del Laboratorio di Arte è prioritariamente consentito ai docenti di Storia dell’Arte secondo il piano di turnazione elaborato ad ogni inizio di anno scolastico dal docente responsabile. Art.2-L’uso del Laboratorio da parte dei docenti di altra disciplina deve essere autorizzato dal Dirigente Scolastico e dal docente responsabile del Laboratorio. Art.3-Le classi possono recarsi in Laboratorio solo se accompagnate dal proprio docente che ha il compito di vigilare sul comportamento degli studenti e di segnalare al docente responsabile eventuali danni riscontrati alla struttura e/o agli strumenti didattici utilizzati. Art.4-All’inizio della lezione ogni studente deve segnalare al proprio docente le eventuali manomissioni riscontrate. Al termine di ogni lezione il docente deve verificare lo stato dei luoghi e delle cose. Art.5-Ogni danno eventualmente procurato alle strutture e/o agli strumenti viene addebitato in so-lido all’autore ovvero, in caso di impossibilità di risalire al responsabile, all’intera classe. Art.6-Ogni docente è tenuto a compilare il Registro di laboratorio inserendo negli appositi spazi l’orario di presenza e la classe. 89 Art.7-Il videoriproduttore, i telecomandi ed il proiettore, dopo l’utilizzazione, vanno riposti nell’armadio metallico insieme alle cassette video ed alle diapositive ordinatamente disposte negli appositi contenitori. Art.8-Gli studenti sono tenuti ad osservare un comportamento corretto ed ordinato. Art.9-All’interno del Laboratorio non possono essere consumati né cibo né bevande. Art.10-Gli armadi muniti di serratura e la porta del Laboratorio devono essere chiusi a chiave alla fine di ogni lezione. Art.11-I docenti possono chiedere la copia delle chiavi del Laboratorio al personale A.T.A. in servizio al I piano. ALLEGATO N. 7 REGOLAMENTO LABORTORIO MULTIMEDIALE Art.1-Il Laboratorio multimediale supporta l’esigenza di un’attività di insegnamento ed apprendimento in un ambiente caratterizzato dalla presenza di nuove tecnologie didattiche; il suo uso è esteso a tutte le discipline. Art.2-Possono accedere al Laboratorio tutti i docenti che intendano svolgere con la propria classe una lezione servendosi del supporto multimediale, previa richiesta sull’apposito modulo di utilizzazione del Laboratorio. Art.3-Le richieste di utilizzazione del Laboratorio devono essere inserite in tempo adeguato sul libro prenotazioni dell'orario settimanale del Laboratorio. Art.4-Qualora i docenti prenotati con la propria classe non intendano più utilizzare il Laboratorio, devono disdire la prenotazione in tempo utile per consentirne l’uso ad altri studenti. Art.5-Qualora vengano programmati nel Laboratorio lavori ordinari e/o straordinari di manutenzione, il tecnico di Laboratorio informa i docenti prenotati con le proprie classi dell’inagibilità del Laboratorio stesso. Art.6-L’uso del Laboratorio è consentito sulla base delle seguenti priorità: alle classi in presenza del docente dell’ora; ai docenti in presenza del tecnico di Laboratorio; ai singoli studenti, nell’ambito della programmazione didattica, in presenza del tecnico di Laboratorio, previa prenotazione eseguita nel giorno precedente a quello di utilizzo e compilazione dell’apposito modulo di utilizzo per studenti. Il tecnico di Laboratorio è tenuto a segnare i nominativi degli studenti presenti in Laboratorio sul Registro. Art.7-E’ vietato installare, senza autorizzazione del D.S. e del docente responsabile del Laboratorio, programmi e demo. Qualora sia necessario per la didattica installare nuovi software, deve essere fatta specifica richiesta scritta alla Presidenza. Art.8-non è possibile lasciare il computer in fase di stampa se non si è presenti in aula. Art.9-Il docente deve registrare sul Registro di Laboratorio la propria lezione specificando la classe. Art.10-Qualora si riscontrassero anomalie e/o malfunzionamenti durante il lavoro alle postazioni, il docente è invitato a segnalarli al tecnico di Laboratorio. 90 ALLEGATO N. 8 REGOLAMENTO INTERNO BIBLIOTECA DI ISTITUTO Art.2-SERVIZI DELLA BIBLIOTECA 1 Accesso: è gratuito e libero per gli studenti, i docenti, gli ex alunni ed i genitori. Tutti i lettori sono ammessi alla consultazione ed al prestito dei documenti. Per gli ex alunni e per i genitori si richiede obbligatoriamente un documento di riconoscimento. 2 Consultazione: è libera, ma durante le ore di lezione va autorizzata dal docente. 3 Prestito: è libero e gratuito. Soltanto in via eccezionale (Esami di Stato) se ne può usufruire nel periodo estivo. Si fa obbligo tassativo di restituire i libri prima della conclusione degli Esami di Stato. Art.3-Per tutti gli utenti il PRESTITO è subordinato: a. Alla compilazione di una scheda contenente i dati anagrafici, l’indirizzo ed il recapito telefonico aggiornato; b. All’annotazione del prestito in un apposito registro della Biblioteca. 1) Si possono prendere in prestito fino a due volumi per volta per un periodo di un mese; il prestito è rinnovabile dietro richiesta. 2) Sono esclusi dal prestito le enciclopedie, le opere di consultazione ed i testi di particolare valore storico. 3) Prima della conclusione dell’anno scolastico è assolutamente necessario restituire tutti i libri presi in prestito. Una proroga è consentita agli studenti impegnati nell’Esame di Stato dietro preavviso. 4) In caso di mancata restituzione l’utente verrà escluso dal servizio di prestito. ALLEGATO N.9 DIDATTICHE REGOLAMENTO VISITE DI ISTRUZIONE ED USCITE Per le visite guidate e i viaggi di istruzione vale quanto disposto dalle norme contenute nelle disposizioni ministeriali. Tuttavia, per maggior precisione, si stabiliscono i seguenti criteri generali, quale base del Regolamento di settore. Art.1 - La scuola considera parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre e manifestazioni culturali, le lezioni con esperti e le visite ad enti istituzionali, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi, a campionati o a gare sportive, i gemellaggi con le scuole estere. Art.2 - Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e vengono effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. Art.3 - I viaggi di istruzione sono proposti dai docenti dei Consigli di Classe che li discutono e li approvano in una seduta del Consiglio presenti i rappresentanti degli studenti e dei genitori. Gli insegnanti promotori presentano il progetto culturale, debitamente inserito in un percorso didattico attinente la propria disciplina. Art.4 - Si auspica la totale partecipazione della classe, nessun allievo deve essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non viene concessa l'autorizzazione è pari ai 2/3 degli studenti frequentanti la classe. 91 Art.5 - Se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 docenti accompagnatori, se più classi, 1 docente accompagnatore ogni 15 alunni. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato fra gli accompagnatori un docente referente. Nel designare gli accompagnatori i Consigli di classe provvedono ad indicare sempre una riserva per subentro in caso di imprevisto. E' auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio interessato. Se l'insegnante accompagnatore presta servizio in altri istituti, è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. Art.6 - Le proposte di viaggio vengono formulate nei Consigli di classi all'uopo previsti secondo i termini cronologici in ciascuno indicati; le visite guidate fanno parte della programmazione di classe sviluppata da ciascun Consiglio nei mesi di settembre-ottobre in coerenza con le lezioni curricolari. Art.7 - I viaggi di istruzione in Italia e/o all’estero possono avere una durata massima di 5 notti e 6 giorni; gli stage linguistici possono arrivare a 7 notti e 8 giorni . Ciascun viaggio e ciascuna uscita devono essere autorizzati in forma scritta dal genitore. Art.8 - In una prima fase la gestione del coordinamento delle proposte, dell'abbinamento delle classi e del bando di gara è gestita centralmente dalla Commissione viaggi e dalla Presidenza. In seguito viene nominato dal DS un docente responsabile per ciascun gruppo di classi, il quale tiene i contatti con l'agenzia scelta in seguito al bando e ne gestisce tutte le problematiche prima della partenza, insieme all'amministrativo all'uopo incaricato Art. 9 - E’ compito della Segreteria della scuola richiedere almeno 3 preventivi di spesa alle agenzie di viaggio per le singole iniziative proposte, procedendo secondo le regole della gara di appalto. La Commissione, composta dal DS e il DSGA, dai docenti della Commissione viaggi, da un rappresentante dei genitori e uno degli alunni scelti fra i consiglieri d'Istituto (rappresentante genitori e alunni) e dal un assistente amministrativo, provvede all'analisi delle offerte e alla delibera verbalizzata dell'attribuzione di ciascun viaggio alla relativa agenzia. Il Consiglio di Istituto ratifica tale scelta. Art.10 - Il Consiglio di Istituto può provvedere, su richiesta scritta e motivata del genitore, ad un contributo di spesa per gli allievi meritevoli che si trovino in disagiate condizioni economiche. Art.11 - I docenti accompagnatori sono tenuti ad informare il D.S. su eventuali, gravi insufficienze riscontrate nei servizi proposti dall'agenzia di viaggio per poter intervenire tempestivamente durante lo svolgimento del viaggio di istruzione e per impedire che il fatto si ripeta per altre iniziative già programmate. L'agenzia organizzatrice viene chiamata a rispondere delle gravi insufficienze riscontrate nell'organizzazione del servizio. Art.12 - A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione ai viaggi di istruzione devono essere versate dalle singole famiglie e raccolte dal docente referente sul c/c postale n. xxxxxxxx o cc bancario IBAN xxxxxxxxxxxxx intestato al Liceo Scientifico “G.B. Grassi” indicando nella causale il nominativo dello studente, la classe e la meta del viaggio. Art.13 - E' obbligatoria l'assicurazione per gli studenti e gli insegnanti che partecipano ad un viaggio di istruzione e/o ad una visita guidata, attraverso polizza contro gli infortuni e la responsabilità civile. Art.14 - I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola, compreso il numero del fax. 92 Art.15 - I docenti accompagnatori al rientro devono relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe e al DS. Art.16 - Gli scambi educativi con classi di Istituti italiani o stranieri sono regolati da apposite Circolari Ministeriali. Art.17 - Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio di Istituto. Art.18 - L'uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; vigono, pertanto, le stesse norme comportamentali e di vigilanza che regolano le attività didattiche. D.S. = Dirigente Scolastico C.d.I. = Consiglio di Istituto G.E. = Giunta Esecutiva F.S. = Funzione Strumentale FF.SS. = Funzioni Strumentali OO.CC. = Organi Collegiali O.d.G. = Organo di Garanzia o.d.g. = ordine del giorno C.D. = Collegio dei Docenti C.d.C. = Consiglio di Classe C.S. = Comitato Studentesco C.P.S. = Consulta Provinciale Studentesca D.S.G.A. = Direttore dei Servizi Generali Amministrativi A.T.A. = Personale Amministrativo – Tecnico – Ausiliario I.R.C. = Insegnamento della Religione Cattolica C.M. = Circolare Ministeriale Dir. Min. = Direttiva Ministeriale D.P.R. = Decreto del Presidente della Repubblica D.M. = Decreto Ministeriale D.I. = Decreto Interministeriale O.M = Ordinanza Ministeriale L.vo = Decreto Legislativo L = Legge C.M. = Circolare Ministeriale G.U. = Gazzetta Ufficiale C.C.N.L. = Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro P.O.F. = Piano dell’Offerta Formativa Storia dell'istituto - Identità storico-culturale Indice 93 Allegato N. 2 Patto di corresponsabilità Visto Cost. art 2 e 3 TU 1994 DL 254 /1995 Dpr 249 /1998 Dpr 59/1997 Dpr 122/ 2009 Premessa I rapporti tra gli insegnanti e gli studenti devono essere improntati alle finalità generali indicate dalla normativa vigente. Deve essere riconosciuta agli studenti una soggettività forte che deve essere rispettata nelle forme e nei modi previsti dal progetto formativo della scuola. Attorno alle regole di condotta, di relazione e di partecipazione, deve essere costruito un consenso non implicito, ma precisamente formalizzato e reso esplicito attraverso accordi consensuali presi tra soggetti di uguale dignità che riconoscano e sostengano regole e impegni che caratterizzano la vita quotidiana della scuola. Tali accordi assumono la forma di un “contratto” , proprio per sottolineare la precisa assunzione di responsabilità da entrambe le parti e la presenza negli alunni di una adeguata consapevolezza capace di negoziare accordi e di rispettarli. Gli impegni degli insegnanti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Comunicare agli allievi gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina, i tempi e i modi di svolgimento delle uu.dd. (tali comunicazioni devono essere riportate sul registro personale e di classe). Illustrare i criteri di valutazione delle prove in itinere e quelli della valutazione finale secondo quanto indicato dalla normativa di riferimento. Responsabilizzare gli studenti alla partecipazione attiva a tutte le proposte didattiche. Illustrare in modo chiaro e preciso ogni attività proposta , compilando con attenzione il registro di classe (attività svolta e compiti assegnati). Sottolineare il progresso dell’apprendimento degli alunni, stimolando la fiducia degli stessi nelle proprie capacità. Rispettare le diverse modalità di apprendimento degli alunni senza pretendere uniformità. Utilizzare la correzione delle verifiche come momento formativo per 94 attivare processi di autovalutazione. Distribuire in modo equilibrato i carichi giornalieri dello studio domestico ai fini del rispetto dei tempi della sfera personale dell’alunno (attività sportiva, apprendimento lingue straniere o arti, socialità, sfera degli affetti) 9. Distribuire in modo equilibrato il numero delle verifiche settimanali (non più di tre a settimana) 10. Informare preventivamente gli alunni dei tempi, modi e contenuti delle verifiche orali e scritte. 11. Correggere le verifiche scritte entro 15 giorni dalla somministrazione ed informare gli alunni dell’esito e dei criteri della valutazione. 12. Pretendere da parte degli alunni il rispetto delle cose, delle persone, degli ambienti e la corretta gestione delle strutture e dei materiali. 8. Gli impegni degli alunni 1. Collaborare con i docenti per consentire un rapido ed efficace controllo di assenze e ritardi, impegnandosi a ridurne il numero. 2. Richiedere e svolgere le assemblee di classe e di Istituto nel numero e con le modalità previste dal regolamento interno, nel rispetto dei locali scolastici. 3. Evitare di sottrarsi alle verifiche stabilite dal Cdc e preventivamente comunicate e riportate sul registro di classe. 4. Evitare l’uso del cellulare durante le ore di lezione se non autorizzato dai docenti. 5. Rispettare persone ed ambienti scolastici attraverso comportamenti abbigliamento e linguaggio adeguati al luogo, alla situazione al ruolo delle persone con cui si interagisce. 6. Evitare di circolare nei corridoi al di fuori degli orari previsti per la ricreazione e/o senza il permesso dei docenti. 7. Rispettare l’igiene e la struttura di ambienti e servizi di cui si usufruisce. 8. Rispettare tempi e modi delle consegne previste dalle circolari emanate. Profilo delle studentesse e degli studenti Indice 95 Allegato N. 3 Linee guida dipartimentali LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: LETTERE DISCIPLINA: ITALIANO Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI TRIENNIO Obiettivi minimi • • • • • Scelte comuni inerenti la programmazione • • • Padroneggiare il patrimonio lessicale, sintattico, ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative, nei vari contesti socio-culturali. Saper produrre testi scritti chiari e corretti, secondo la tipologia testuale richiesta e la finalità. Saper comprendere il messaggio di testi letterari e non, cogliendone i principali livelli interpretativi e sviluppandone un’analisi fondata e corretta. Applicare le tecniche di analisi del testo letterario, rispondenti e funzionali al genere di riferimento. Saper argomentare e formulare giudizi motivati sulla base dei dati acquisiti. Conoscere e orientarsi lungo le linee essenziali della nostra storia della cultura e delle idee, riconoscendo il contributo dato dagli autori e dalle opere fondamentali della letteratura. Saper contestualizzare un testo studiato in relazione all’opera di appartenenza, al genere letterario, alla personalità e all’ideologia dell’autore, all’epoca e al clima culturale di riferimento, illustrando le relazioni fra testo ed extratesto. Riconoscere il valore culturale ed estetico della produzione artistico-letteraria, cogliendo la linea di sviluppo ed aspetti di attualità in motivi e stili ricorrenti. Contenuti fondamentali • • • • • • Origini della letteratura e contesto medievale: produzione cortese e stilnovistica. Dante, con particolare approfondimento della Divina Commedia (circa 10 canti dell’ Inferno, 5 del Purgatorio, 4 del Paradiso) Petrarca, con particolare approfondimento del Canzoniere (circa 6 componimenti poetici) Boccaccio, con particolare approfondimento del Decameron (circa 5 novelle) Contesto e poetica umanistico-rinascimentale Ariosto, con particolare approfondimento dell’ Orlando 96 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Ulteriori scelte condivise Furioso (circa 4 estratti) Tasso, con particolare approfondimento della Gerusalemme Liberata (circa 4 estratti) Contesto controriformista e poetica barocca Galilei Contesto illuministico e poetica neoclassica Parini e/o Alfieri con rapido riferimento alle opere Foscolo, con particolare approfondimento dei Sepolcri Contesto Romantico e poetiche Leopardi, con particolare approfondimento dei Canti (circa 6 componimenti) Manzoni, con particolare approfondimento dei Promessi sposi Contesto positivista e poetiche del Naturalismo e Verismo Verga, con particolare approfondimento dei Malavoglia Contesto decadente e poetica simbolista D’Annunzio, con riferimento alle Laudi Pascoli, (circa 5 componimenti poetici) Contesto del primo novecento, avanguardie e poetiche Pirandello Svevo Ungaretti Montale Proporre lo studio di un altro autore di poesie (a scelta) e un altro autore di narrativa relativa al secondo Novecento. TEST di ingresso, simulazioni prove (2° biennio e nel monoennio conclusivo), criteri di valutazione (tramite griglie), attività di recupero. LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: LETTERE DISCIPLINA: Scelte comuni inerenti la programmazione Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI BIENNIO ITALIANO Standard minimi di 1. Saper leggere e comprendere i testi: apprendimento Comprendere il messaggio contenuto in un relativi alle testo. competenze Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti in un testo. 97 Scomporre un testo in sequenze. Riconoscere i diversi tipi di testo. 2. Saper individuare e analizzare le specifiche caratteristiche dei testi letterari: Riconoscere le categorie narratologiche. Distinguere i principali generi letterari. Riconoscere gli elementi costitutivi del codice poetico. 3. Saper produrre testi scritti ed orali di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi: Rispettare l’ordine logico-temporale. Rispettare le norme della lingua. LATINO Saper comprendere e tradurre semplici testi, individuando: I termini sul vocabolario in modo corretto. La struttura della frase e la centralità del verbo. Gli elementi morfo-sintattici e lessicali presenti. STORIA E GEOGRAFIA Saper collocare nel tempo e nello spazio i fenomeni storici e geografici. Saper cogliere i nessi di casualità. Saper comprendere ed usare espressioni, termini e concetti propri del linguaggio della Storia e della Geografia. Saper definire i concetti fondamentali attraverso cui si è sviluppata la storia delle Istituzioni politico-sociali. TRIENNIO BIENNIO Contenuti imprescindibili ITALIANO I ANNO Epica: Iliade, Odissea ed Eneide. Narrativa e narratologia. Grammatica: morfologia, sintassi della frase semplice e complessa. Scrittura: riassunto, descrizione, argomentazione ( da continuare nel secondo anno). II ANNO Epica: eventualmente epica cavalleresca. Grammatica: completamento sintassi della frase complessa. Lettura e analisi de I Promessi Sposi. Introduzione alla storia della letteratura italiana nel contesto europeo, a partire dalle opere in lingua volgare del Duecento. 98 Scrittura: argomentazione, analisi del testo ( poetico e in prosa), analisi del testo teatrale. LATINO I ANNO Le cinque declinazioni, le funzioni dei casi, le due classi dell’aggettivo. Coniugazione del verbo: modo indicativo del verbo sum e delle quattro coniugazioni (diatesi attiva e passiva), imperativo, infinito. Subordinate con l’indicativo. I pronomi personali, possessivi, determinativi e relativi. II ANNO Coniugazione deponente, modo congiuntivo del verbo sum e delle quattro coniugazioni ( diatesi attiva e passiva), i composti di sum, participio, gerundio , gerundivo supino. Subordinate con l’infinito, participio e congiuntivo. I pronomi dimostrativi, indefiniti, interrogativi. L’aggettivo e il grado comparativo e superlativo. Le costruzioni perifrastiche. STORIA I ANNO Le principali civiltà dell’Antico Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana. II ANNO La civiltà romana ( dall’età augustea); l’avvento del Cristianesimo; L’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa altomedioevale; la Chiesa dell’Alto Medioevo; La nascita e la diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’Alto Medioevo; il particolarismo signorile e feudale. GEOGRAFIA I e II ANNO L’urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversità culturali, le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile, la geopolitica, l’Unione Europea, l’Italia , l’Europa e i suoi Stati principali, i Continenti, Costituzione e cittadinanza. TRIENNIO Ulteriori scelte condivise 99 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: LETTERE DISCIPLINA: Latino Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI TRIENNIO Obiettivi minimi Scelte comuni inerenti la programmazione Conoscere le principali strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina, funzionali alla comprensione globale di semplici testi. Riconoscere nella sintassi e nel lessico latino i nuclei generativi e la continuità storica nella formazione della lingua italiana. Saper comprendere il significato complessivo dei testi in lingua, letterari e non, sapendo motivare, su criteri grammaticali, le scelte di una traduzione corretta e definitiva. Saper comprendere il messaggio di testi tradotti, riconoscendone i principali livelli interpretativi e la specificità culturale e letteraria. Saper contestualizzare e analizzare un testo studiato in relazione all’opera di appartenenza, al genere letterario, alla personalità e all’ideologia dell’autore, all’epoca e al clima culturale di riferimento. Conoscere e orientarsi lungo le linee essenziali della storia della civiltà latina e della sua cultura. Acquisire consapevolezza dei tratti distintivi della civiltà romana attraverso lo studio delle opere. Riconoscere il valore culturale ed estetico della produzione artistico-letteraria della civiltà romana, cogliendo la linea di sviluppo e di continuità con la nostra storia delle idee e della cultura. Cogliere il contributo fondante del patrimonio letterario latino per la tradizione culturale europea. Contenuti fondamentali Origini della letteratura e contesto storico. La nascita dell’epica e della commedia latina. Plauto, con riferimento alle commedie principali. Terenzio, con riferimento alle commedie principali. L’età di Cesare e la nascita della poesia 100 Catullo, con riferimento ai principali Carmi Lucrezio, con approfondimento del De Rerum Natura Cicerone, con riferimento alle principali orazioni e alle opere filosofico-politiche Cesare e/o Sallustio L’età augustea e il mecenatismo Virgilio, con approfondimento dell’Eneide. Orazio, con approfondimento delle Odi L’elegia latina, Tibullo e/o Properzio e/o Ovidio L’età imperiale: contesto storico-culturale Seneca, con approfondimento dei principali Dialoghi filosofici Petronio, con approfondimento del Satyricon Tacito, con approfondimento delle opere storiografiche Lucano e/o Quintiliano e/o Marziale La satira latina di Persio e/o Giovenale Apuleio, con approfondimento sul romanzo latino e delle Metamorfosi La decadenza dell’impero e la nascita della letteratura cristiana. Ulteriori scelte condivise • TEST di ingresso, criteri di valutazione (tramite griglie), attività di recupero. 101 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: INGLESE DISCIPLINA: INGLESE Scelte comuni inerenti la programmazione Segnalare con un SI o con un NO Programmazione per obiettivi SI Programmazione per contenuti SI Programmazione per competenze SI PRIMO BIENNIO Gli studenti : dovranno saper cogliere l’argomento essenziale di un discorso, individuare il messaggio centrale di un testo e le relative principali informazioni esplicite; dovranno saper interagire in L2 sia pur con qualche imprecisione formale; dovranno saper rielaborare strutture e modelli linguistici studiati, prendere appunti e comporre, pur con qualche incertezza strutturale o lessicale, testi quali lettere informali, semplici descrizioni e sintesi. SECONDO BIENNIO Gli studenti dovranno saper: Standard minimi di apprendimento relativi alle competenze interagire in L2 esprimendosi con efficacia comunicativa su vari argomenti, inclusi quelli letterari, pur incorrendo in qualche imprecisione. comprendere, anche con l’ausilio del dizionario, testi di vario genere cogliendone le intenzioni di base e le principali componenti stilistiche. produrre, con linguaggio globalmente appropriato ai vari ambiti e sostanzialmente corretto, testi di varia tipologia. QUINTO ANNO IN USCITA Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti globalmente al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica. In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante il nostro liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali. Cultura Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla specificità del proprio liceo, con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e 102 culture diverse. Comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, temi di attualità, cinema, musica, arte. Utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di varia natura. Redige testi rispondenti alle tipologie dei quesiti utilizzati per la “Terza Prova” d’esame, secondo consegne prefissate, usando un linguaggio pertinente anche se con qualche difficoltà linguistica. PRIMO BIENNIO Livello di competenze comunicative corrispondenti al livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. SECONDO BIENNIO Contenuti imprescindibili Coincidono con il profilo in termini di prestazioni in uscita dal Primo Biennio corrispondenti al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. QUINTO ANNO Coincidono con il profilo in termini di prestazioni in uscita Secondo Biennio corrispondenti al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Ulteriori scelte condivise Visione di film e opere teatrali in lingua. Utilizzo del laboratorio per ricerche online. Allestimento di spettacoli. 103 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: Matematica e Fisica DISCIPLINA: Matematica Scelte comuni inerenti la programmazione Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI BIENNIO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; Dedurre mediante passaggi logici determinate conseguenze da premesse note. Standard minimi di apprendimento relativi alle competenze TRIENNIO Conoscere i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di situazioni reali. Conoscere i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni) Conoscere le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un insieme di fenomeni, Comprendere il linguaggio specifico matematica e usarlo correttamente. della Saper applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Contenuti 1° BIENNIO 104 imprescindibili Insiemi numerici Relazioni, funzioni e insiemi Calcolo letterale Geometria euclidea del piano Applicazioni dell’algebra alla geometria 2° BIENNIO Funzioni Geometria analitica: rette e coniche Esponenziali e logaritmi Goniometria e trigonometria Geometria dello spazio Calcolo combinatorio. Probabilità composta condizionata e 5° ANNO Funzioni, limiti, derivate ed applicazioni relative Calcolo integrale e sue applicazioni Equazioni differenziali Distribuzioni di probabilità di variabili discrete e continue Geometria analitica nello spazio ( rette, piani e sfere ) 105 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: Matematica e Fisica DISCIPLINA: Fisica Scelte comuni inerenti la programmazione Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI BIENNIO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Fare esperienza del metodo sperimentale. Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Standard minimi di apprendimento relativi alle competenze Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di misura. Utilizzare un linguaggio specifico. TRIENNIO Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina. Osservare e identificare fenomeni. Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi. Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione. Utilizzare un linguaggio specifico. “Leggere” una legge fisica individuandone i legami tra le variabilie e i limiti di validità. Dedurre dalla legge teorica generale i casi particolari. Riconoscere nella realtà le interpretazioni e i modelli della fisica. 106 1° BIENNIO Grandezze e misura Statica e cinematica Il moto e la dinamica Concetto di lavoro e di energia Statica dei fluidi Contenuti imprescindibili 2° BIENNIO I moti nel piano I principi di conservazione La gravitazione Termologia e termodinamica Onde e suono Onde luminose Campi elettrico e magnetici Circuiti elettrici 5° ANNO Induzione elettromagnetica Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche Relatività Fisica quantistica 107 Prospetto delle linee guida di dipartimento di storia e filosofia Premessa. Riferimenti per la programmazione e gli obiettivi didattici Analisi generale delle competenze e delle conoscenze del gruppo-classe. Le analisi iniziali dei gruppi classe, specialmente all’inizio del triennio, dovrà evidenziare i gradi di: -capacità e conoscenze, -l’impegno individuale e collettivo, -di competenza linguistica e semantica sia nell’argomentazione scritta (componimenti brevi, trattazioni sintetiche, analisi testuali) che in quella orale. In tale ambito si evidenzieranno le capacità nel comprendere, interpretare e valutare i testi o proposizioni sintetiche e le forme argomentative. Lungo il triennio gli alunni dovranno potenziare le competenze critiche ed argomentative anche attraverso un aumento degli interessi, delle letture e reinterpretazioni personali. In questo modo il percorso didattico tenderà a rafforzare tali capacità, attraverso esercitazioni individuali e collettive: -sul testo storico e filosofico, -nella lettura e commento di brani o testi -nella comprensione di alcune tesi storiografiche e filosofiche. . LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA Programmazione per SI Scelte comuni obiettivi inerenti la Programmazione per SI programmazione contenuti Programmazione per SI competenze In riferimento alla necessità di rendere più convergenti il grado di conoscenze e competenze degli allievi, all’inizio dell’anno scolastico si stabiliscono livelli i livelli minimi, cui corrisponderà il grado di sufficienza (vedi allegati dei criteri di Standard minimi valutazione e griglie valutative generali A 1 – A2 – A3 – A4) di apprendimento A tali livelli minimi si farà riferimento per attuare itinerari di relativi alle recupero (nelle composizioni scritte, nell’argomentazione orale, competenze nel dialogo e la valutazione di non raggiungimento degli obiettivi minimi, che è parte della valutazione sintetica disciplinare (insieme all'impegno, all’attenzione, alla partecipazione e altri eventuali parametri indicati dal Collegio dei Docenti); 108 Premessa Motivazioni del percorso di studio filosofico. Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento Tenere saldo il legame tra le domande della filosofia e la vita: questa è la prospettiva di metodo ed interpretativa che i docenti intenderanno porre alla base del percorso, consapevoli che la dimensione storico e filosofica può trovare una legittimità solo all'interno delle domande che sorgono dalla vita contraddittoria del presente: così lungo questo versante la filosofia e la storia possono ambire a riscoprire la loro piena legittimità didattica e sociale. L'organizzazione del percorso tematico sarà incentrata su unità - modulari non autosufficienti (cosa d'altronde impossibile), bensì autonome per riferimenti diretti. In questo ambito definita l'unità - modulare quale unità comprensiva di nucleo tematico, competenze da acquisire, strumenti o testi, e verifiche sintetiche e conclusive, il docente può stabilire che il percorso possa articolarsi intorno a nodi e/o intersezioni argomentative centrali nella società contemporanea, con l’obbligatoria presenza di autori o sezioni in almeno un modulo annuo che incentrino l’attenzione intorno alla discussione epistemologica circa i fondamenti delle scienze antiche, moderne e contemporanee Le modalità didattiche usate saranno organizzate in tre tipi di analisi, studio e verifica: Autore con contestualizzazione storico genetica del pensiero (metodo storico-genetico) Sintesi autore e analisi parziale tramite lo studio di opere rispondenti alla tematica (metodo genetico analitico) Brani di opere senza sintesi storico genetica (analiticoteoretico) Per ogni tematica si può prevedere l’uso differenziato delle tre modalità di apprendimento secondo macro-moduli. L’approfondimento opererà solo con modalità C parallelamente allo studio storico. Programmazione e criteri comuni per l'insegnamento della FILOSOFIA Linee guida delle indicazioni ministeriali in termini di competenze disciplinari fondamentali Come si evince dalla indicazioni programmatiche della Riforma in relazione al percorso di studi del Liceo Scientifico, le competenze fondamentali della disciplina 109 possono essere così sinteticamente individuate: Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento a) Essere consapevoli del significato della riflessione filosofica come modalità specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e dell’esistere b) Acquisire una conoscenza il più possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame con il contesto storicoculturale sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede (con particolare riferimento ai seguenti problemi fondamentali: ontologia, gnoseologia, etica, estetica, politica,rapporto con le tradizioni religiose e le altre forme del sapere soprattutto scientifico) Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento c) Essere in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina d) Sviluppare la conoscenza degli autori attraverso la lettura diretta dei testi, anche parziale e) Sviluppare, grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali, la riflessionepersonale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale f) Saper contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline g) Orientarsi su problemi e concezioni fondamentali del pensiero politico, in modo da sviluppare le competenze relative a Cittadinanza e Costituzione Programmazione e criteri comuni per l'insegnamento di STORIA (TRIENNIO) Premessa Motivazioni del percorso di studio storico. Le domande della ricerca storica sono indirettamente provocate dal vissuto sociale politico e culturale e pertanto esiste una necessità di scegliere quei percorsi della storia nazionale ed europea e non, che siano contigui a tali domande. 110 Gli alunni devono approfondire gli aspetti critici ed argomentativi del loro lavoro individuale, attraverso un aumento degli interessi, delle letture e interpretazioni personali degli eventi e fenomeni storici proposti. Pertanto il percorso didattico tenderà a rafforzare tali capacità operando esercitazioni individuali e collettive sia sul testo storico, sia nella lettura e commento di brani o testi di storiografia. Il percorso didattico seguirà le indicazioni del decreto ministeriale sull'insegnamento della storia, focalizzando la scelta dei contenuti intorno alle problematiche del cambiamento Linee guida delle indicazioni ministeriali in termini di competenze disciplinari fondamentali Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento Come si evince dalle indicazioni programmatiche della Riforma in relazione al percorso di studi del Liceo Scientifico, le competenze fondamentali della disciplina possono essere così sinteticamente individuate: a) Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel quadro della storia globale del mondo, prestando attenzione anche a civiltà diverse da quella occidentale b) Usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina c) Saper collocare i fenomeni nel tempo e nello spazio (dimensione geostorica) d) Saper leggere, valutare e utilizzare le fonti e in particolare i documenti storici e) Saper leggere, valutare e confrontare interpretazioni storiografiche f) Saper rielaborare ed esporre i temi trattati, avvalendosi del lessico di base della disciplina, in modo articolato e attento alle loro relazioni, cogliendo gli elementi di affinità-continuità e diversità discontinuità fra civiltà diverse, orientandosi in merito ai concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale g) Saper guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente (cogliere la rilevanza del passato per la comprensione del presente) h) Mettere in rapporto storia e Cittadinanza e Costituzione, attraverso lo studio critico dell’evoluzione delle concezioni e istituzioni politiche, e la trattazione del tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo studente conosca i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti 111 fondamentali, maturando altresì, anche in relazione con le attività svolte dalle istituzioni scolastiche,le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento I. Obiettivi specifici in termini di competenze (conoscenze e abilità fondamentali) 1. Competenze di tipo culturale-cognitivo [linee guida a), c), f)] - Comprendere il significato degli eventi storici studiati (con riferimento sia alla loro specificità che alle trasformazioni di lungo periodo della storia d’Italia e d’Europa, nei loro rapporti con altre culture e civiltà) - Saper collocare gli eventi nello spazio e nel tempo, in una prospettiva geostorica - Comprendere la natura e le dinamiche della storia in una dimensione diacronica e sincronica - Saper rielaborare ed esporre i temi trattati, enucleandone gli eventi fondanti dei processi storici individuandone gli indicatori connotanti, le motivazioni, le relazioni - Saper comprendere la specificità dei diversi contesti storici, culturali, politici e religiosi e delle diverse civiltà, orientandosi in particolare in merito ai concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi giuridici e politici, ai modelli sociali e culturali - Saper scegliere e connettere (in maniera logica e cronologica) dati in relazione ad una richiesta - Saper comprendere il significato dei testi consultati, riconoscendone la diversa natura: manuali, documenti e fonti in genere, testi storiografici - Saper riconoscere e ricostruire argomentazioni dichiarate, suggerite, implicite 2. Competenze linguistico-espressive e terminologiche [linee guida b)] - Saper esporre i contenuti, dal punto vista linguisticoespressivo, in modo chiaro, coerente e corretto, con proprietà di linguaggio - Saper comprendere il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina (tutte le classi) avendo consapevolezza delle loro implicazioni storiografiche (classi 4/5) - Saper utilizzare correttamente la terminologia specifica della disciplina (tutte le classi) in modo ragionato, critico e autonomo (classi 4/5) 3. Competenze di tipo ermeneutico-critico, metodologico, rielaborativo [linee guida d), e), f), g), h)] - Saper indurre, cioè procedere dal particolare al generale, per gradi, individuare elementi comuni - Saper astrarre, cioè procedere dai dati raccolti ad una loro elaborazione concettuale - Saper ricondurre fenomeni specifici sotto categorie generali di tipo interpretativo 112 Contenuti imprescindibili e convergenza programmatoria del dipartimento - Saper analizzare e scomporre un evento storico o un testo nelle sue parti o elementi costitutivi - Saper individuare nessi e relazioni (di affinità e/o di diversità) tra contesti storico-culturali, eventi o documenti storici, tesi storiografiche - Saper attuare e descrivere il procedimento di analisi di una fonte (collocazione, funzione originaria, messaggio globale) - Saper interpretare dati e informazioni in funzione di criteri di ricerca - Saper utilizzare i dati concettualizzati in nuovi contesti - Saper compiere una ricerca o un approfondimento personale, anche utilizzando strumenti bibliografici e sitografici - Saper valutare in modo critico e autonomo il significato e il valore di un testo o di una tesi storiografica - Saper discutere e confrontare fonti, documenti e interpretazioni storiografiche - Saper rielaborare in modo critico e autonomo i materiali e i temi trattati, anche giungendo ad una interpretazione personale motivata e argomentata - Saper contestualizzare storicamente, identificare e confrontare i diversi modelli politico-istituzionali (classi 4/5) - Saper cogliere il valore di esperienze storicamente rilevanti, dal punto di vista politico e istituzionale, nella storia italiana ed europea - Saper collegare gli eventi della storia agli eventi del presente storico (classi 4/5) - Saper riconoscere i valori fondamentali della nostra Costituzione, anche come esplicitazione valoriale delle esperienze storiche connesse, al fine di realizzare una partecipazione consapevole alla vita civile e un esercizio della cittadinanza attivo e responsabile (classi 5) N.B. Le competenze suddette sono da considerarsi comuni alle tre classi ove non vi sia diversa specificazione; proprie di una o più classi, e dunque da raggiungersi progressivamente nel corso del processo formativo, ove esplicitamente specificato. II. Obiettivi formativi e comportamentali trasversali In relazione all'insegnamento della Storia e di Cittadinanza e Costituzione, e in riferimento alle competenze relative in uscita dell’asse storico-sociale del biennio, si indicano di seguito alcuni obiettivi educativi generali che possono considerarsi validi per tutto il triennio, sia pure con diversi gradi di consapevolezza da parte degli allievi. - Maturazione di una coscienza e di una cultura rivolte alla pace, al riconoscimento e al rispetto della diversità, alla cooperazione; - formazione di una coscienza civica consapevole delle diversità storico-culturali ed educata ai valori democratici ed al rispetto dell'ambiente; - apertura critica e responsabile alla partecipazione civile 113 alla vita della collettività e ai problemi del nostro tempo; - acquisizione di un metodo di ricerca fondato sull'esame dei fatti e sulla capacità di riflessione. ARGOMENTI DI CONVERGENZA DI FILOSOFIA Tenuto conto dell’allegato B al D.P.R. 15.03 2010 n.89, il Dipartimento concorda la trattazione completa dei seguenti autori: III ANNO pensiero greco classico: Socrate, Platone, Aristotele; IV ANNO rivoluzione scientifica: Galilei; pensiero moderno (Seicento e Settecento): Cartesio, Locke, Kant; V ANNO pensiero contemporaneo (Ottocento e Novecento): Nietzsche, Freud. (scelta annuale) ARGOMENTI DI CONVERGENZA DI STORIA Tenuto conto dell’allegato B al D.P.R. 15.03 2010 n.89, il Dipartimento concorda la trattazione completa dei seguenti argomenti: III ANNO: Le Crociate, La Riforma protestante e il Concilio di Trento, Le guerre di religione. IV ANNO: L’età delle rivoluzioni francese, americana, industriale; Il processo di unificazione italiano. V ANNO: La nascita del diritto e le istituzioni internazionali. Su tali contenuti sono ipotizzabili prove comuni dipartimentali durante il corso dell’anno e la sperimentazione di collaborazioni valutative tra docenti. Il dipartimento indica come necessari: Potenziamenti approfondimenti e ampliamenti che possano potenziare capacità per alunni che manifestano particolare interesse e impegno nel lavoro di analisi storica e filosofica. Tali percorso, specialmente per le classi quinte, devono prevedere correlazioni con altre scienze, secondo la particlare tendenza delle filosofie cotemporanee e delle ricerche storiche a ricercare un piano di intersezione per la soluzione di problemi storici o di analisi filosofica. approfondimenti e ampliamenti degli specifici linguaggi filosofici e delle relativi forme testuali, attraverso forme di collaborazione e competizione di gruppi di ricerca, Olimpiadi di Filosofia e/o di storia. Recupero in itinere In considerazione della possibilità di utilizzare una parte del monte-ore annuale del docente dell’organico potenziato per l’acquisizione delle competenze minime attraverso itinerario diversificato sugli stessi autori o testi per gli alunni con più 114 marcate difficoltà, il dipartimento individua l’orario in base al parallelismo orario di storia e filosofia. Itinerari di Intersezione filosofia, storia e economia Ambito: dopo la lettura/ascolto di un testo Ambito: produzione di un’argomentazio ne orale in Dialogo strutturato/ dialogo a due/ dialogo in contesto produzione di un’argomentazio ne scritta Criteri di valutazione In considerazione della possibilità di utilizzare un monte-ore annuale del docente dell’organico potenziato per l’acquisizione delle competenze più complesse relative alle relazioni economia, filosofia e storia delle società del novecento, il dipartimento indica la possibilità di utilizzare la compresenza tra i docenti di storia e economia secondo la flessibilità oraria e le intese programmatiche (Allegato B1) Lettura/ascolto Testo di media Compresnsione lunghezza delimitato globale/intuitiva per tema o argomentazione Argomentazione delimitata per tema o argomentazione Lettura/ascolto Competenza di Parti dei testi o analitici individuazione e dell’argomentazione e comprensione legami analogici, analitica divergenze o forme comparative Lettura/ascolto Competenze Diverse convergenze di testi non essenziali di filosofiche, analogie e eccessivamente individuazione e differenze di tesi; lunghi comprensione diverse relazioni analitica contestuali tra autori e altri fattori culturali (diacronia culturale) Tesi da esporre; Argomentazione Competenza di parti e termini orale produzione di un rilevanti della discorso breve (15 posizione filosofica minuti) su: tema parti del testo Legami Convergenze Analogie comparazioni Testo scritto: Domande a risposta breve Risposta multipla Risposta sintetica Breve saggio (delimitato per argomento) Estensione: ¾ righe Max 6 opzioni 15/17 righe da indicare Tesi da esporre; parti essenziali e termini rilevanti della posizione filosofica su: tema parti del testo e legami Convergenze Analogie Comparazioni Per i criteri di valutazione si rimanda alle griglie allegate A3-A1 115 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: SCIENZE NATURALI DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI Scelte comuni inerenti la programmazione Segnalare con un SI o con un NO Programmazione per SI obiettivi Programmazione per SI contenuti Programmazione per SI competenze PRIMO BIENNIO -Osservare, descrivere con un linguaggio appropriato e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità -Partire dall’attività sperimentale per arrivare alla costruzione dei concetti necessari alla spiegazione dei fenomeni naturali -Acquisire la consapevolezza dell’importanza della scienza per comprendere la realtà che ci circonda, con particolare riguardo agli equilibri naturali e alla qualità della vita -Cogliere la dimensione e l’evoluzione storica del pensiero scientifico -Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie per migliorare ed approfondire la conoscenza, ma anche il ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente naturale Standard minimi di SECONDO BIENNIO apprendimento -Acquisire la conoscenza della materia vivente e non vivente a relativi alle partire dalla sua composizione e dai suoi comportamenti -Acquisire la competenza di comprendere ed applicare la logica competenze del modello atomico e cellulare, come modello interpretativo della natura e del comportamento della materia vivente e non vivente -Acquisire la capacità necessaria per individuare, riconoscere e distinguere le ragioni e gli andamenti dei fenomeni chimici e biologici più importanti, valutando anche il grado della loro probabilità. QUINTO ANNO -Effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni -Classificare, formulare ipotesi, trarre conclusioni -Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici -Applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale -Porsi in modo critico, consapevole e responsabile di fronte alle attuali sfide scientifico-tecnologiche -Integrare e valutare criticamente le informazioni su argomenti scientifici fornite dai diversi mezzi di comunicazione di massa Contenuti imprescindibili PRIMO BIENNIO SCIENZE DELLA TERRA: -Il pianeta Terra nello spazio -Atmosfera e idrosfera -Minerali e rocce -Fenomeni vulcanici e sismici -Dinamismo della litosfera e tettonica delle placche 116 BIOLOGIA: -Caratteristiche dei viventi -Origine ed evoluzione della vita -Molecole della vita -L’uniformità de viventi: la cellula -La varietà dei viventi: la biodiversità CHIMICA: -Lo studio della materia -Composizione e trasformazioni della materia -Il modello particellare -Sostanze pure e miscugli -Dalle leggi ponderali al modello atomico di Dalton -Il linguaggio della chimica Contenuti imprescindibili SECONDO BIENNIO BIOLOGIA: -Divisione cellulare -Basi chimiche dell’ereditarietà: il DNA e le sue funzioni -Genetica mendeliana e genetica classica -Anatomia e fisiologia umana -Educazione alla salute CHIMICA: -Particelle subatomiche e modelli atomici -Il sistema periodico di Mendeleev e le proprietà periodiche -Dalla struttura atomica al legame chimico -Dal legame chimico alle sostanze -Classificazione e nomenclatura dei composti inorganici -Calcoli stechiometrici -Le soluzioni -Le reazioni chimiche QUINTO ANNO CHIMICA-BIOLOGIA -Chimica organica -Biochimica -Genetica molecolare -Ingegneria genetica e biotecnologie Liceo sportivo Nell’indirizzo sportivo non ci sono sostanziali differenze nei contenuti e negli obiettivi, semmai una loro diversa declinazione anticipando lo studio della Biologia fin dal primo anno per una migliore sincronizzazione con le Scienze motorie. Ulteriori scelte condivise -Attività sperimentali nei laboratori dell’istituto, ma anche presentazioni, discussioni ed elaborazione di dati sperimentali, utilizzo di filmati, simulazioni, modelli ed esperimenti virtuali in classe o sul campo -Ampio spazio dedicato all’ educazione ad un comportamento consapevole, responsabile e rispettoso dell’ambiente e della salute -Collaborazioni, quando possibile, con università, enti di ricerca, musei e mondo del lavoro 117 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE DISCIPLINA: disegno e storia dell’arte Scelte comuni inerenti la programmazione Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI BIENNIO Disegno : Orientarsi in modo appropriato nell’uso di strumenti, metodi e tecniche grafiche; Storia dell’Arte : Leggere complessivamente un’ opera d’arte con riferimento anche all’ambito storico-geograficoStandard minimi territoriale; Produrre semplici testi multimediali di ricerca; di TRIENNIO apprendimento Disegno : Applicare correttamente i metodi di relativi alle rappresentazione e le tecniche grafiche e/o digitali; Realizzare competenze semplici progetti in forma grafica e/o multimediale; Storia dell’Arte : Analizzare e Rielaborare consapevolmente gli argomenti trattati, Operare collegamenti corretti con altri ambiti disciplinari; Comprendere in modo adeguato l’importanza del patrimonio artistico-ambientale; BIENNIO Disegno: proiezioni ortogonali, proiezioni assonometriche e cenni di teoria delle ombre; Storia dell’Arte*: arte cretese e micenea, arte greca, arte romana, arte cristiano-bizantina, arte romanica e gotica; TRIENNIO Contenuti Disegno : proiezioni prospettiche, introduzione all’autocad imprescindibili 2D, disegno e rilievo di spazi architettonici, metodo progettuale, studio del territorio; Storia dell’Arte* : rinascimento , barocco, neoclassicismo, romanticismo, realismo, impressionismo, postimpressionismo, avanguardie del primo e secondo ‘900; *con particolare riferimento alla storia dell’architettura antica e moderna; - Griglie di valutazione disciplinari (allegate); - Strategie metodologiche da privilegiare : didattica Ulteriori scelte laboratoriale, lezione interattiva; condivise - Attività integrative (Progetto Autocad e Lab. Fotografico); - Partecipazione a mostre, conferenze, proiezioni filmiche e visite museali ; 118 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI: Educazione Fisica DISCIPLINA:Educazione Fisica Scelte comuni inerenti la programmazione Standard minimi di apprendimento relativi alle competenze Contenuti imprescindibili Ulteriori scelte condivise Segnalare con un SI o con un NO Programmazione per obiettivi si Programmazione per contenuti si Programmazione per competenze si BIENNIO Sa rispettare le regole della convivenza civile e s’impegna a migliorare l’autocontrollo. S’impegna durante le lezioni. Sa ascoltare l’interlocutore. Comprende la necessità di valorizzare se stesso. S’impegna a raggiungere le qualità fisiche necessarie all’apprendimento dei gesti motori richiesti. Sa asoltare i dati percettivi provenienti dal proprio corpo. Sa applicare in modo meccanico il compito richiesto. TRIENNIO Partecipa con profitto. Sa costruire relazioni positive con gli altri e sa collaborare all’interno della lezione. Sa esprimersi con una terminologia corretta e dimostra di verbalizzare la sequenza elementare corretta del gesto preposto. Sa applicare in modo corretto i gesti proposti. Sa elaborare i compiti motori in modo contestualizzato. BIENNIO Acquisire conoscenze dei contenuti e dei mezzi per usarli ; Fare collegamenti interdisciplinari . TRIENNIO Acquisire capacità di analisi e di osservazione ; Acquisire capacità di sintesi e di autovalutazione ; acquisire autonomia operativa. Dimostrare di aver acquisito i metodi ed i mezzi per la gestione autonoma di un’attività motoria finalizzata al miglioramento ed alla conservazione dello stato di salute. . 119 LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DI IRC DISCIPLINA: RELIGIONE Scelte comuni inerenti la programmazione Programmazione per obiettivi Programmazione per contenuti Programmazione per competenze Segnalare con un SI o con un NO SI SI SI BIENNIO * Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione per costruire un’identità libera e responsabile. * Riconoscere il valore del linguaggio religioso nell’interpretazione della realtà e gli elementi della tradizione cristiana per spiegare contenuti, simboli e leggere i segni del cristianesimo nell’arte, nella letteratura e nella tradizione culturale. * Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose in un clima di rispetto, confronto e arricchimento reciproco. * Individuare criteri per accostare correttamente la Bibbia. * Apprezzare la serietà e la problematicità delle scelte morali, valutandole anche alla luce delle proposte cristiane. Standard minimi di apprendimento relativi alle competenze TRIENNIO * Individuare le diverse confessioni cristiane presenti in Europa. * Prender consapevolezza dei diversi stili possibili di vita cristiana. * Riconoscere in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne sono all’origine. * Acquisire capacità di dialogo e di rispetto nei confronti delle scelte religiose. * Argomentare le scelte etico- religiose proprie o altrui. * Avvicinare testi magisteriali. * Maturare capacità di confronto e di dialogo fra diverse opzioni fondamentali religiose. * Operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale, nel confronto con i valori cristiani. * Sviluppare e delineare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà per l’affermazione della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. * Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale. * Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero. 120 * Riconoscere, sul piano etico, potenzialità e rischi dello sviluppo scientifico e tecnologico. * Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo. BIENNIO * Gli interrogativi universali dell’uomo. * Elementi essenziali del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano e nozioni fondamentali per accostare in maniera corretta il testo biblico. * L’esperienza religiosa: alla ricerca di una definizione nella storia. * La Bibbia: canone, ispirazione, storia della redazione dei due Testamenti. * La persona e il messaggio di salvezza di Gesù Cristo. * La radice ebraica del cristianesimo. TRIENNIO Contenuti imprescindibili Ulteriori scelte condivise * Divisioni e tensioni unitarie in prospettiva ecumenica. * La questione su Dio e il rapporto fede-ragione in riferimento alla storia del pensiero filosofico e al progresso scientifico-tecnologico. * Il rapporto tra coscienza, libertà e verità nelle scelte morali con particolare riferimento ad alcune questioni di bioetica. * Passi scelti dell’Antico e del Nuovo Testamento. * La concezione cristiana del matrimonio e della famiglia. * Linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica. * Il ruolo della religione nella società e la sua natura nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sui principi della libertà religiosa e della laicità. * Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale. * Colloquio sui temi svolti. * Produzione di un testo sintetico o di un breve commento alle tematiche trattate in classe. * Vengono inoltre valutate positivamente la disponibilità al lavoro, all’attività didattica e al confronto; la presenza alle lezioni; la buona conduzione delle relazioni interpersonali, la capacità di realizzare lavori in collaborazione; la capacità di rielaborazione creativa e critica delle tematiche trattate. Obiettivi del secondo biennio e monoennio Indice 121 Allegato N. 4 Griglie di valutazione disciplinari Griglia di valutazione – italiano scritto Descrittori e Indicatori Ottimo Buonodiscreto 8-7 Conforme alla richiesta Sufficiente Mediocre Insufficiente 6 Aderente nei suoi punti essenziali 5 Parziale 4-2 Fraintendime nto della traccia Argomentazio ne completa, adeguata e articolata Argomentazio ne coerente e coesa Argomentazio ne coerente ma non coesa Argomentazio ne frammentaria e poco articolata Approssimativ a e limitata Argomentazio ne incongruente Indicatori Attinenza alla tipologia testuale richiesta Sviluppo e coerenza delle argomentazio ni Elaborazione personale 10-9 Completa Approfondita e originale Buona e personale Poco personale Morfosintassi Sintassi articolata e scorrevole Corretta e chiara Con qualche errore Elementare -a tratti contorta Sintassi errata Ortografia Pienamente corretta Molto accurato e appropriato Efficace e accurata Corretta Errori lievi e sporadici Appropriato qualche imprecisione Alcune imprecisioni Diversi errori Gravi e diffusi errori Lessico improprio e povero Gravemente imprecisa e/o assente Lessico Punteggiatur a Lessico adeguato Corretta Generico ripetitivo Imprecisa Il voto scaturisce dalla media matematica dei punteggi dei singoli indicatori 122 Assente Griglia di valutazione per le verifiche orali di italiano- storia -geografia Voto in 2/10 3-4/10 decimi Conoscen Gravem Frammen ente taria, con ze dei errori e contenuti errata lacune 5/10 6/10 Superficial Essenziale e 7-8/10 Completa con approfondi mento autonoma Applica a Applica in Applica le Applica Applica Compete Non si orienta conoscen autonoma autonoma utonoma modo nze: corretto e ze mente le mente e mente le organizza e non conoscenz correttam conoscen autonomo zione dei applica minime solo se e minime ente le ze anche le contenuti le conoscenz conosce guidato. con conoscenz a e minime. problemi e anche a nze Compie qualche problemi analisi errore. Interpreta più il complessi complessi. lacunose, Analizza Trova sintesi parzialme significato con soluzioni qualche incoerent nte e di semplici lieve adatte a i sintetizza in modo informazio imperfezi contesti one / in problemati impreciso ni ci anche modo corretto senza una guida orientativa Alcune Esposizion Esposizio Esposizion Esposizio Espress Carente e fluida ione con errori impropriet e semplice ne ne à di corretta ma con linguistic incoere ed con utilizzo di nte. espressio linguaggio corretta a . proprietà linguaggio Grosse ni linguistic specifico lacune improprie Esposizion e a ed imprecisa errori 123 Completa 9-10/10 Liceo scientifico G.B.Grassi – Latina Griglia di valutazione per prove orali di ITALIANO e LATINO TRIENNIO INDICATORI CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI COMPETENZA LOGICO ESPRESSIVA RIELABORAZIONE DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI DESCRITTORI PUNTI Conosce i contenuti disciplinari in modo approfondito ed esauriente Conosce i contenuti disciplinari in modo corretto Conosce i contenuti disciplinari anche se con alcune imprecisioni Conosce i contenuti disciplinari in modo incoerente e/o frammentario Dimostra conoscenze confuse e lacunose Conosce gravemente lacunosa gli argomenti proposti Non conosce l’argomento proposto 6 Dimostra un’argomentazione personale e coerente, con efficacia espressiva Sa articolare il discorso con coerenza, proprietà lessicale e precisione di riferimenti Sa dare ordine e linearità al discorso usando un repertorio lessicale semplice ma sufficientemente chiaro Incontra alcune difficoltà nel dare linearità e coerenza argomentativa al discorso Articola il periodare in modo disorganico e confuso con improprietà lessicali 5 Sa rielaborare in modo personale e stabilire autonomamente relazioni pertinenti ed appropriate Sa rielaborare in modo organico e coerente ed effettuare collegamenti con precisione e pertinenza Organizza le informazioni ed effettua collegamenti per linee generali ma con difficoltà specifiche Organizza le informazioni in modo confuso e non sa operare collegamenti 4 PUNTEGGIO 5 4 3 2 1 0 4 3 2 1 3 2 1 /15 124 Griglia di correzione per latino – triennio- tipologia mista TRADUZIONE e conoscenze morfosintatti che (p.0-4) CONOSCENZE Letterarie (p.0-5) ANALISI del TESTO e interpretazione (p.0-3) COMPETENZE LINGUISTICHE (p.0-3) Linguaggio corretto, pertinente, efficace. Linguaggio corretto e chiaro. 3 Linguaggio semplice, talvolta improprio Linguaggio con diffusi errori 1,5 Diffusamente e gravemente scorretto 0 Corretta e fluida 4 Conoscenze complete e approfondite 5 Corretta, puntuale, approfondita 3 Corretta sostanzialme nte, resa semplice/ qualche improprietà Qualche errore 3 Conoscenze corrette e ampie 4 Analisi complessivamente corretta ma essenziale, schematica 2,5 2 Conoscenze generiche/superficiali /parziali 3 Analisi generica/parziale/i mprecisa 2 Diffusamente errata 1 Conoscenze lacunose/improprie/ schematiche 0 Errate/ gravemente incomplete 2 Analisi errata/appena accennata assente 1 Assente 1 125 0 2 1 Griglia di valutazione prima prova: articolo di giornale P P Sintassi elementare Sintassi e/o a tratti errata, con contorta Sintassi gravi e diffusi Alcuni errori Morfosintassi corretta e Competenz errori e/o di ortografia 2 semplice e/o Ortografia 1 e/o 3 Lessico e Punteggiatura Lessico generico linguistich povero e/o Lessico Proprietà e improprio essenziale, lessicale Punteggiatura talvolta poco corretta. Punteggiatur appropriato a scorretta Punteggiatura impropria Conoscenz e Capacità rielaborati ve Dati ed informazioni Trattazione dati e sviluppo delle argomentazio ni non Limitate e/o pertinenti, 1 con alcune e/o Lacunose e/o Scorrette imprecisioni Inadeguata, argomentazio ni incongruenti corrette ma 2 essenziali pertinente ma schematica, Corretta e argomentazio 2 pertinente, 1 ne coerente argomentazio ma non ni coerenti sempre coesa adeguato, ma Scarso poco efficace Rispetto delle rispetto delle regole utilizzo delle 1 regole regole giornalistiche giornalistiche giornalistiche PUNTEGGIO ASSEGNATO: 126 Punt i P utilizzo delle regole giornalistiche /15 4 Punteggiatur a razionale ed incisiva. pertinenti, 3 esaurienti ed 4 approfondite Corretta, completa ed efficace, 3 argomentazio ni coerente, coesa ed efficace appropriato 2 ed efficace Sintassi efficace e fluida Lessico appropriato, ricco, specifico. 3 4 Griglia di valutazione prima prova: saggio breve P Sintassi elementare Sintassi e/o a tratti errata, con contorta gravi e diffusi Alcuni errori errori e/o di ortografia 1 e/o Lessico povero e/o Lessico improprio essenziale, talvolta poco Punteggiatur appropriato a scorretta Punteggiatur a impropria Morfosintassi Competenz Ortografia e Punteggiatura linguistiche Proprietà lessicale Correttezza e Conoscenze pertinenza dei contenuti Capacità Non rispondenti e/o conoscenze lacunose e/o scorrette Sviluppo delle Incongruenti argomentazion e/o appena ie accennate rielaborazione Utilizzo dei documenti Improprio e/o incompleto - Conoscenze generiche o 1 con alcune imprecisioni Punt i P P Sintassi corretta e semplice 2 e/o Lessico generico Sintassi efficace e fluida Lessico 3 appropriato, ricco, specifico. Punteggiatur a corretta. Conoscenz 2 e corrette ma essenziali Punteggiatur a razionale ed incisiva. - Conoscenze 3 esaurienti ed - Corretto e PUNTEGGIO ASSEGNATO: 127 2 Pertinente ed efficace /15 4 approfondite - Coerenti ma - coese , non sempre 2 - Pertinenti articolate ed 3 1 coese e/o e coese efficaci superficiali 1 schematico 4 3 4 Griglia di valutazione prima prova: tema P P Sintassi elementare Sintassi e/o a tratti contorta errata, con Sintassi Morfosintassi gravi e diffusi Alcuni errori corretta e Competenz Ortografia errori e/o di ortografia 2 semplice e/o 1 e/o 3 e Punteggiatur Lessico Lessico generico linguistich a Lessico povero e/o e Proprietà improprio essenziale, Punteggiatura lessicale talvolta poco corretta. appropriato Punteggiatur a scorretta Punteggiatura impropria Conoscenze generiche o 1 con alcune imprecisioni Argomentazio Argomentazio Sviluppo ne coerente ni delle ma non incongruenti 1 argomentazio sempre coesa e/o appena Capacità ni e/o accennate rielaborati superficiale ve Appena Elaborazione accennata Pertinente e 1 semplice personale e/o impropria Conoscenz e Correttezza e pertinenza dei contenuti Conoscenze lacunose e/o scorrette PUNTEGGIO ASSEGNATO: 128 Conoscenze 2 corrette ma Argomentazio ne coerente e coesa 2 Pertinente ed approfondita /15 Sintassi efficace e fluida Lessico appropriato, ricco, specifico. 4 Punteggiatura razionale ed incisiva. Conoscenze 3 esaurienti ed essenziali 2 Punt i P 4 approfondite Argomentazio ne coesa. 3 articolata, efficace 3 4 Griglia di valutazione prima prova: analisi del testo P Sintassi elementare Sintassi e/o a tratti errata, con contorta gravi e diffusi Alcuni errori errori e/o di ortografia 1 e/o Lessico povero e/o Lessico improprio essenziale, talvolta poco Punteggiatur appropriato a scorretta Punteggiatur a impropria Morfosintassi Competenz Ortografia e Punteggiatura linguistiche Proprietà lessicale Comprensione Conoscenze complessiva del testo Capacità rielaborativ e Conoscenze lacunose e/o scorrette Analisi Analisi dei incompleta livelli del testo e/o errata Interpretazion e rielaborazione Appena accennata e/o impropria Conoscenze generiche o 1 con alcune imprecisioni Analisi superficiale e/o parziale 1 e/o con qualche imprecisione P Sintassi corretta e semplice 2 e/o Lessico generico Sintassi efficace e fluida Lessico 3 appropriato, ricco, specifico. Punteggiatura corretta. Punteggiatur a razionale ed incisiva. Conoscenze Conoscenze PUNTEGGIO ASSEGNATO: 129 4 2 corrette ma 3 esaurienti ed 4 essenziali approfondite Analisi 2 corretta ma generica, semplice Analisi 3 corretta, puntuale ed articolata Pertinente Pertinente e 1 semplice Punt i P 2 ed 3 approfondit a /15 4 Griglia di valutazione prova scritta di latino ALUNNO______________________________CLASSE_______________ Comprensione del testo Ha compreso il testo in tutte le sue parti 4 Ha compreso il testo in quasi tutte le sue parti 3,5 3 Individuazione delle componenti morfologiche e sintattiche Ha compreso generalmente il testo con qualche errore 2,5 Ha compreso il testo con diversi errori 2 Ha compreso il testo solo in alcune parti 2 Il testo non è stato compreso Ha individuato tutte le componenti morfosintattiche 4 3 Ha riconosciuto le tutte le componenti morfosintattiche presenti con qualche errore 2,5 Ha riconosciuto le principali componenti morfo-sintattiche 2 Ha riconosciuto in modo parziale le componenti morfo-sintattiche 1 Traduzione in lingua italiana Ha effettuato numerosi errori morfo-sintattici Articolata, usa il linguaggio in modo autonomo e con terminologia appropriata Chiara, terminologia corretta, forma poco fluida 2 1,5 1 Terminologia parzialmente appropriata 0,5 Approssimativa, usa poco frequentemente il linguaggio appropriato 0 Espressione scorretta il discorso risulta oscuro e incomprensibile PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO In decimi 130 Griglie di valutazione di Inglese. Primo biennio Voto 9-10 8 7 6 5 4 3 2 Comprensione / Produzione Padronanza della Lingua completa e approfondita. Contenuti Uso della Lingua - morfosintassi Conoscenza Utilizzo delle precisa,approfond strutture ita dei contenuti morfosintattiche con spunti corretto e personali. personale. Sicura e Sicura e precisa Uso corretto delle pertinente la la conoscenza dei strutture comprensione/ contenuti. morfosintattiche. produzione di messaggi/infor mazioni. Abbastanza Abbastanza Uso abbastanza sicura e appropriata la corretto delle pertinente la conoscenza dei strutture comprensione/ contenuti. morfosintattiche. produzione di messaggi/infor mazioni. Comprensione Conoscenza di Conoscenza /produzione di contenuti adeguata della messaggi/infor adeguata . morfosintassi . mazioni essenziale e semplice. Incompleta la Superficiale la Uso incerto e non comprensione/ conoscenza dei sempre adeguato produzione di contenuti. della messaggi/infor morfosintassi. mazioni . Comprensione Conoscenza Conoscenza /produzione inadeguata e frammentaria,sca rsa,inadeguata frammentaria,s scarsa dei carsa e/o contenuti. delle strutture lacunosa di morfosintattiche. messaggi/infor mazioni. Comprensione Conoscenza quasi Conoscenza quasi /produzione nulla dei nulla delle quasi contenuti. strutture inesistente di morfosintattiche. messaggi/infor mazioni. Si sottrae alla verifica 131 Uso della Lingua - lessico,spelling Utilizzo appropriato e personale del lessico. Corretto lo spelling. Utilizzo appropriato del lessico. Globalmente corretto lo spelling. Utilizzo abbastanza appropriato del lessico. Abbastanza corretto lo spelling. Utilizzo accettabile del lessico e dello spelling. Utilizzo non sempre adeguato del lessico. Spelling incerto. Utilizzo scarso del lessico e dello spelling. Utilizzo scarso ed inadeguato del lessico e dello spelling. Secondo biennio e monoennio Voto Conoscenza dei temi trattati Competenze linguisticoespressive Capacità di analisi e/o sintesi 910 Completa, approfondita, ampia e personale. Esegue compiti complessi utilizzando il lessico specifico e appropriato. Applica correttamente le conoscenze e le procedure in nuovi concetti. Coglie gli elementi di un insieme,stabilisce relazioni. Effettua autonomamente analisi e sintesi complete e approfondite . 8 Complete e approfondite. Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure. Lessico ampio e appropriato. Effettua analisi e sintesi complete e approfondite. Effettua valutazioni globalmente autonome. 7 Complete e abbastanza approfondite. Esegue compiti abbastanza complessi e sa applicare i contenuti e le procedure ma commette qualche errore non grave. Lessico globalmente ampio. Effettua analisi e sintesi abbastanza complete e approfondite ma con qualche incertezza. Effettua valutazioni parziali. 6 Essenziale ma non approfondite. Applica le conoscenze Riesce ad effettuare acquisite ed esegue i compiti semplici valutazioni. in una lingua semplice;alcuni errori di grammatica di base,lessico essenziale. 5 Superficiali e non del tutto corrette. Commette qualche errore non Effettua analisi e sintesi grave nell’esecuzione del incomplete e valutazioni compito assegnato. Presenta superficiali. un lessico limitato. 4 Conoscenze lacunose. Presenta scarsa padronanza Analisi errata e sintesi delle strutture grammaticali e molto parziali. lessico limitato. 3 Conoscenze gravemente lacunose. Presenta scarsa padronanza Analisi errata e sintesi delle strutture grammaticali e scorrette. lessico limitato. Non applica le conoscenze minime. 2 Si sottrae alla verifica 132 Griglia di certificazione della lingua inglese Espressioni chiave condivise a livello europeo. CONOSCENZE: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. ABILITA’: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. COMPETENZE: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Primo biennio Indicatori di competen za Livello non raggiunto N (da 0 a 5) Livello base B (6) Conoscenze Abilità/capacità Livello intermedio I (7/8) Livello avanzato A (9/10) Appropriate e consolidate Comprensione sicura e pertinente Sicure, precise e approfondite Comprensione completa, sicura, approfondita Superficiali,framment Comprensione arie,inadeguate incompleta, frammentaria,inadeg uata Adeguate ma non Comprensione approfondite essenziale e semplice 133 Competenze Applicazione delle conoscenze lacunosa e parziale Applicazione delle conoscenze solo in ambiti limitati Applicazione corretta delle conoscenze acquisite Applicazione corretta delle conoscenze acquisite anche in situazioni complesse Secondo biennio Indicatori di competenza Livello non raggiunto N (da 0 a 5) Livello base B (6) Conoscenze Abilità/capacità Parziali, lacunose o nulle Corrette ed essenziali Comprensione lacunosa, parziale Livello intermedio I (7/8) Livello avanzato A (9/10) Corrette e abbastanza articolate Curate, approfondite e personali Competenze Utilizzazione delle conoscenze lacunosa e frammentaria Comprensione Analisi e corretta ed essenziale rielaborazione dei concetti chiave corretta ed essenziale Comprensione Rielaborazione agevole articolata e sicura dei concetti chiave Comprensione ampia, Analisi e approfondita e rielaborazione critica, personale creativa e/o personale 134 Griglia per la valutazione delle prove orali di matematica e fisica Tipologie di verifica: interrogazione breve, interrogazione lunga, intervento, discussione. Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Descrittori della prestazione dell’allievo Rifiuto della prova. Non mostra alcuna conoscenza dei contenuti proposti. Non individua il senso delle informazioni richieste. Non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici. Conosce solo qualche nozione fondamentale. Collega in modo casuale le conoscenze e non riesce ad applicarle. Si esprime in modo confuso e incoerente. Possiede conoscenze frammentarie e confuse. Non sa distinguere i concetti principali da quelli secondari. Espone con difficoltà e terminologia impropria. Commette gravi errori nella fase di applicazione. Conosce i contenuti in modo incompleto, alternando risposte corrette ad altre errate, anche su argomenti fondamentali. Il linguaggio è impreciso e inappropriato. Sa applicare le conoscenze nella risoluzione di semplici situazioni problematiche anche se commette qualche errore. Conosce i contenuti essenziali. Si esprime con un linguaggio semplice ma essenzialmente corretto. E’ in grado di applicare le conoscenze acquisite, pur con qualche imprecisione, in situazioni non complesse. Guidato, opera semplici collegamenti. Conosce con sicurezza i contenuti essenziali e li applica correttamente. Espone in modo ordinato, con un linguaggio sostanzialmente corretto. Sa effettuare un’analisi corretta in relazione a problemi circoscritti e, se guidato, compie collegamenti all’interno della disciplina ed effettua semplici sintesi. Possiede conoscenze varie e approfondite. Si esprime con un linguaggio corretto e appropriato. E’ in grado di applicare ciò che ha appreso in diverse situazioni problematiche e di effettuare opportuni ed autonomi collegamenti. Mostra conoscenze ampie e approfondite che sa applicare anche in situazioni non note. Compie autonomamente analisi coerenti e sintesi corrette; formula ipotesi di soluzione. Si esprime con chiarezza e proprietà di linguaggio. Ha una conoscenza dei contenuti disciplinari completa, ampliata, organica e personalizzata. Applica con facilità, e senza commettere errori, i principi appresi in problemi complessi. Sa cogliere i nessi ed è in grado di fornire pertinenti valutazioni personali e di giustificare le proprie scelte. Si esprime in modo fluido, con lessico ricco e linguaggio specifico 135 appropriato. Qualora la verifica non sia perfettamente aderente con una delle voci contemplate, sarà possibile usare anche valutazioni intermedie Griglia per la valutazione delle verifiche scritte di matematica Tipologie di verifica: Esercizi applicativi, Problemi, Quesiti a trattazione sintetica, Quesiti a risposta aperta. Alunno ………………..…………………………………………………………… Criteri Livello - Voto L 1-21 3 L 2 4-5 L 3 6 L 4 7-8 L 5 910 Comprensione e conoscenza Lacunose Competenze risolutive Capacità argomentative Correttezza nell’applicazione delle strategie; correttezza nei calcoli e nell’applicazione di regole, teoremi, procedure e tecniche. Giustificazione dei passaggi fondamentali del processo esecutivo. Ordine, chiarezza e precisione (simbolica, algebrica e grafica). Abilità logiche Comprensione delle richieste. Analisi, Conoscenza dei individuazion contenuti. e e scelta di strategie risolutive adeguate. Confuse Incerte Limitate Superficiali Essenziali Ampie Approfondite VOTO Meccaniche Di base Adeguate Sicure Articolate Critiche 136 Efficaci Carenti Approssimative Appropriate Accurate Rigorose Griglia per la valutazione delle verifiche scritte di fisica Tipologie di verifica: Esercizi applicativi, Problemi, Quesiti a trattazione sintetica, Quesiti a risposta aperta. Alunno………………………………..…………………………………… Criteri Livello - Voto Conoscenze Di fenomeni, Analisi di teorie, leggi fenomeni o dati; formulazione di ipotesi utilizzando modelli, analogie, leggi. L 1-21 3 Lacunose L 2 4-5 L 3 6 L 4 7-8 L 5 910 Capacità elaborative Competenze risolutive Competenze comunicative Formalizzazione di situazioni problematiche e applicazione degli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la risoluzione. Descrizione dei fenomeni fisici e delle procedure risolutive; precisione nella rappresentazione dei risultati (unità di misura, cifre significative, errori, grafici) Confuse Incerte Limitate Superficiali Essenziali Ampie Approfondite VOTO Meccaniche Adeguate Di base Sicure Articolate Efficaci Critiche 137 Carenti Approssimative Appropriate Accurate Rigorose 138 139 140 141 142 Griglia di valutazione di scienze CONOSCENZE Impiegare le terminologie convenzionali Citare i principi, le leggi, gli enunciati, le teorie Descrivere i fenomeni e i processi COMPETENZE ≈ CAPACITA’ Applicare principi, regole, leggi, procedimenti, teorie Analizzare e interpretare fatti, processi, fenomeni, relazioni Distinguere tra fenomeni, leggi, teorie e modelli Considerare e valutare pertinenze, congruenze Individuare relazioni, soluzioni, implicazioni Criticare modelli, procedimenti, teorie 1 non misurabili ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ 2 gravemente errate ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ 3 errate ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ 4 lacunose non effettua alcuna analisi e/o applicazione delle conoscenze 5 presentano imprecisioni effettua applicazioni e/o analisi inefficaci non tenta alcuna valutazione e/o non coglie alcuna implicazione 6 comprendenti gli elementi essenziali dell’argomento effettua applicazioni, analisi e/o interpretazioni ma non pienamente precise compie valutazioni non del tutto efficaci e/o coglie implicazioni non del tutto legittime 7 complete ≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ effettua analisi e compie compie alcune valutazioni e/o applicazioni e/o interpretazioni coglie alcune implicazioni di accettabili accettabile pertinenza 8 complete e tra loro articolate analizza e distingue correttamente e applica efficacemente le conoscenze compie valutazioni adeguate indicando almeno qualche soluzione 9 ben articolate e approfondite le analisi e le interpretazioni sono approfondite e le applicazioni assai efficaci individua soluzioni e correlazioni sulla base di puntuali valutazioni applica e gestisce le conoscenze con padronanza dei mezzi e creatività stabilisce e suggerisce soluzioni e procedimenti con autonomia e creatività 10 approfondite e arricchite da ricerca autonoma • VALIDA SIA PER LE PROVE SCRITTE CHE PER I COLLOQUI ORALI • LE CONOSCENZE E LE COMPETENZE/CAPACITA’ CHE LA GRIGLIA MISURA SONO DI VOLTA IN VOLTA MEGLIO SPECIFICATE NELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE OPPURE DEFINITE COME OBIETTIVI CHE LA PROVA DEL CASO VUOLE VERIFICARE. 143 Griglia disciplinare di disegno LIVELLI-VOTO CONOSCENZE CAPACITA’ COMPETENZE SCARSO-NULLO 1-2 Molto scarse nessuna nessuna Frammentarie e non pertinenti Scadente manualità, disordine, imprecisioni grafiche e incompletezza degli elaborati Gravissimi errori nell’applicazione dei metodi Superficiali e non sempre corrette Imprecisioni grafiche, uso non sempre adeguato delle indicazioni esecutive Accettabile impostazione grafica e applicazione dei metodi Autonoma impostazione grafica , uso appropriato e sicuro dei metodi Mediocri, incomplete e con degli errori GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 3-4 INSUFFICIENTE 5 SUFFICIENTE (BASE) 6 Semplici ed essenziali su tutti gli argomenti BUONO (INTERMEDIO) 7-8 Complete e sicure OTTIMO (AVANZATO) 9-10 Complete, approfondite e personalizzate Organizzazione autonoma e personalizzata degli elaborati, precisione grafica e ordine 144 Complessivamente Corrette e complete Autonome, corrette e complete Autonome, corrette, complete e personali Griglia disciplinare di storia dell’arte LIVELLI-VOTO CONOSCENZE CAPACITA’ COMPETENZE SCARSO/NULLO 1-2 Molto scarse nessuna nessuna GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 3-4 Frammentarie e non pertinenti Compie analisi e sintesi non corrette Esposizione lacunosa degli argomenti con gravi errori lessicali INSUFFICIENTE 5 Superficiali e non sempre corrette Compie analisi parziali e sintesi imprecise SUFFICIENTE (BASE) 6 Semplici ed essenziali su tutti gli argomenti BUONO Complete e sicure, abbastanza approfondite Rielabora in modo autonomo e completo Esposizione frammentaria e incerta, con uso impreciso del lessico Esposizione semplice e coerente, contestualizzazione corretta Esposizione chiara e articolata, lessico corretto e contestualizzazione appropriata Complete, approfondite e personalizzate Rielabora in modo autonomo, approfondito e critico anche situazioni complesse. (INTERMEDIO) 7-8 OTTIMO (AVANZATO) 9-10 Compie analisi semplici e sintesi corrette Esposizione disinvolta e articolata con osservazioni critiche pertinenti. Competenza personale, ampia e completa Sulla valutazione intermedia e finale verranno presi in considerazione i seguenti criteri: Partecipazione attiva alla lezione, interesse e attenzione; Frequenza regolare e costruttiva, impegno a casa; Progresso dell’alunno nel corso dell’anno scolastico rispetto alla situazione di partenza; Autonomia nell’apprendimento dei contenuti e negli approfondimenti; Preparazione di relazioni individuali o di gruppo su approfondimenti svolti autonomamente. 145 Criteri di valutazione di educazione fisica Saperi minimi che individuano il livello Classi prima e seconda Classi terza e quarta - Sa rispettare le regole della - Partecipa con profitto convivenza civile e s’impegna -Sa costruire relazioni positive con gli altri e sa a migliorare l’autocontrollo collaborare all’interno della - S’impegna durante le lezioni lezione - Sa ascoltare l’interlocutore -Sa esprimersi con una - Comprende la necessità di terminologia corretta e dimostra di verbalizzare la valorizzare se stesso - S’impegna a raggiungere le sequenza elementare qualità fisiche necessarie corretta del gesto proposto -Sa applicare in modo all’apprendimento dei gesti corretto i gesti proposti motori richiesti - Sa ascoltare i dati percettivi -Sa elaborare i compiti provenienti dal proprio corpo motori in modo contestualizzato - Sa applicare in modo meccanico il compito richiesto di sufficienza Classe quinta -Conosce in modo elementare le funzioni fisiologiche fondamentali che regolano il movimento sia dal punto di vista neuromuscolare e sia energetico -Sa applicare almeno meccanicamente le conoscenze gestendo l’attività motoria e sportiva in modo autonomo - Sa collegare almeno parzialmente le conoscenze all’interno dell’aria scientifica ed umanistica -E’ consapevole dell’importanza e della funzione formativa ed educativa della disciplina -Sa orientarsi nell’autovalutazione motoria Conoscenze e competenze che individuano il livello di eccellenza Classi prima e seconda Classi terza e quarta Classe quinta -Possiede autocontrollo fisico -Dimostra di verbalizzare la -Conosce in modo ed emotivo sequenza dinamica dei gesti approfondito le funzioni fisiologiche fondamentali -Partecipa attivamente alle proposti in modo che regolano il movimento dettagliato lezioni sia dal punto di vista neuro-Possiede capacità -Sa interagire con il conduttore e con il gruppo propositive(richieste muscolare che energetico d’approfondimento,partecip -Sa applicare con -Ha raggiunto le qualità atteggiamento adattivo le fisiche necessarie azione al dialogo all’apprendimento dei gesti educativo,capacità di conoscenze gestendo l’attività motoria e sportiva richiesti soluzione dei problemi, ……) in modo autonomo -Analizza i dati percettivo-Sa collegare in modo corporei ed applica con -Sa elaborare i compiti motori in modo personale sintetico le conoscenze disinvoltura ed in modo all’interno dell’aria organico i compiti richiesti -Sa trasferire le abilità possedute nell’acquisizione scientifica ed umanistica di nuovi schemi motori -Dimostra di aver acquisito i -Sa sviluppare un pensiero metodi ed i mezzi per la autonomo e critico gestione autonoma di un’attività motoria finalizzata al miglioramento ed alla conservazione dello stato di salute 146 -Utilizza in modo efficiente l’autovalutazione motoria Metodi e criteri di valutazione La valutazione avverrà tenendo conto delle indicazioni del registro personale Tipologia delle prove di verifica Per la verifica, ovvero per l’accertamento della progressione degli apprendimenti e dello sviluppo delle qualità fisiche, si ritiene opportuno proporre prevalentemente delle prove pratiche, almeno 2 per trimestre / 3 per il pentamestre, che consistono in test, progressioni a corpo libero, ai piccoli e grandi attrezzi o con la palla, prove in situazioni simili alla gara con quantificazione delle risoluzioni del compito motorio richiesto su un numero preordinato di ripetizioni. Si possono anche raccogliere dati sui singoli studenti in un contesto globale motorio come nelle situazioni di gioco della pallavolo, della pallacanestro .. Saranno proposti questionari, interrogazioni orali brevi se ritenute opportune. Agli esonerati si potranno proporre delle relazioni per approfondimenti oppure interrogazioni lunghe sugli argomenti svolti. Nelle classi quinte si svolgeranno simulazioni di terza prova. 147 Griglia di valutazione dell’IRC Giudizio Conoscenze Comprensione Applicazione Scala decimale Ottimo 10 Distinto 9 Ottima conoscenza e presentazione ordinata degli argomenti con proprietà di linguaggio, apporti e approfondimenti personali. Possiede conoscenze complete e approfondite. Buono 7/8 Conoscenza e presentazione ordinata degli argomenti con qualche apporto personale. Sufficiente 6 Conoscenza degli argomenti talvolta un po’ superficiale e frammentaria. Insufficiente 4/5 Conoscenza scarsa e lacunosa degli argomenti. Comprende in modo approfondito ed è in grado di proporre analisi e sintesi personali in modo originale. Si esprime in modo molto appropriato. Usa in maniera appropriata i concetti, sa contestualizzare e usa il linguaggio specifico. Analizza e valuta criticamente contenuti e procedure. Rielabora in modo autonomo ed originale. Comprende ed è in grado di proporre analisi e sintesi personali. Si esprime in modo appropriato. Esplicita i significati anche se frammentariamente. Si esprime in modo accettabile. Individua e risolve problemi complessi. Rielabora correttamente cogliendo correlazioni tra più discipline. Riesce a cogliere la portata dei problemi anche se in un contesto nuovo e semplice, fornendo prestazioni complessivamente adeguate alle richieste. Si limita a proporre lacunosamente dati mnemonici e si esprime in modo non corretto. Non coglie appieno la complessità dei problemi. Solo guidato affronta situazioni nuove in un contesto semplice con prestazioni non adeguate alle richieste. Compie correlazioni e analisi appropriate. Valutazione Indice 148 Allegato N. 5 Piano di miglioramento Sulla base degli esiti del R.A.V, nell’a.s. 2015-16 si sta attuando il P.di M. così come pubblicato sul sito web del Liceo al quale si fa riferimento. Dopo la valutazione degli esiti, sarà elaborato e pubblicato, allegandolo al presente P.T.O.F., il P. di M. relativo al triennio 2016-2017. RAV e piano di miglioramento Indice 149 Allegato N. 6 Schede progetti Denominazione Certamen Taciteum Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Favale Maria Linguistica Alunni del secondo, terzo e quarto anno Rendere gli studenti consapevoli che il latino è stato lo strumento principale con cui la civiltà occidentale ha espresso la sua vitalità in ogni campo. Attraverso il contatto con i classici , i giovani possono ascoltare la voce di coloro che hanno dibattuto sui tanti problemi relativi all’uomo. Analisi e traduzione di passi di Eutropio ( Breviarium), Cesare ( De bello gallico e De bello civili). La durata della prova è di ore 4. Euro 100 Nessuna 30 ore Da dicembre A febbraio DAVID GIOVANI Prof.ssa Valeria Vignes Area linguistico-comunicativa Alunni delle classi quarte Promuovere la scoperta del cinema italiano della stagione corrente Promuovere l’analisi di un testo filmico come una narrazione dotata di regole Saper effettuare raffronti con altre forme del linguaggio visivo e testuale Il Concorso , a carattere regionale, prevede l’adesione di un gruppo di studenti delle classi quarte alla visione pomeridiana di 20 film della stagione cinematografica italiana dell’anno corrente. I film verranno proiettati al cinema OXER . Al termine dell’intero ciclo di proiezioni, gli studenti coinvolti dovranno votare, su apposite schede anonime, il film preferito e con la loro votazione concorreranno ad assegnare il David giovani. Dovranno, inoltre elaborare una recensione su uno dei film 150 Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività visionati. Gli elaborati saranno valutati da una giuria tecnica e le tre migliori recensioni verranno premiate dall’ AGIS SCUOLA. Il primo premio consentirà al vincitore di partecipare, in qualità di giurato, alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Il secondo e il terzo classificato parteciperanno ad un campus scuola di cinema che si terrà a Roma. 45 ore (in orario extracurriculare) Nessuna. Il progetto è finanziato dal Miur in collaborazione con L’AGIS SCUOLA Materiale informativo in fotocopia 8 ore Ottobre Aprile Corsi Pomeridiani Lingue: Francese, Spagnolo, Tedesco Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Isabella Marcellini Certificazioni di lingue straniere Alunni classi 1^ - 5^ Conseguimento Certificazioni Europee Lezioni settimanali 40 ore Autofinanziato 30 Novembre Maggio Denominazione Rete Deure Responsabile Area di riferimento (*) Letizia Cherri Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle Studenti eccellenti classi terze e quarte Partecipazione a progetti Erasmus+ AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA Anno scolatico 151 attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Contributo di Euro 300 da versare alla Rete Deure, 10 ore di coordinamento, Euro 175 Contributo spese di viaggio Euro 50 Denominazione Intercultura Responsabile Clara Ermini Area di riferimento (*) Area linguistico - comunicativa Destinatari Tutti gli studenti interessati/coinvolti nella mobilità studentesca internazionale. Accoglienza degli exchange students. Obiettivi 1.Seguire e monitorare gli studenti all'estero dal punto di vista didattico. 2.Responsabilizzare gli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola d'origine e facilitarne il reinserimento nella classe di appartenenza. Attività previste Informazione, comunicazione, contatti scuola-famiglia, procedure. Durata delle attività (in ore) 10 Risorse finanziarie Nessuna (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Nessuna Risorse umane (in 10 ore) Inizio attività Inizio anno scolastico Fine attività Fine anno scolastico Denominazione Giornalino d’Istituto “La Zanzara” 152 Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Prof. Luigi Milani AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA N.30 studenti del biennio e del triennio Proporre agli studenti/esse strumenti critici per attivare capacità e competenze critiche nell’ambito giornalistico.Favorire processi di crescita personale e di sensibilizzazione delle capacità relazionali. Attività di giornalismo: ideazione e progettazione dei numeri con ricerca delle notizie, documentazione, scrittura e correzione degli articoli.Fotografia e grafica. Impaginazione e stampa.Pubblicità e diffusione.Partecipazione a concorsi nazionali.Ideazione e realizzazione di un blog con aggiornamenti settimanali. Appuntamenti settimanali di 2/3 ore Totale anno: 80-100 ore N.50 ore, a Euro 17.50, di coordinamento e formazione per il docente interno responsabile. Importo totale: 875,00euro. Spese di cancelleria per euro 120,00. 50 ore Ottobre Giugno LABORATORIO FOTO-GRAFICO Prof.ssa Ceccarelli Lucia AREA ARTISTICA ALUNNI CLASSI 2°-3° / 4°-5° a) Riuscire ad esprimere emozioni e idee personali attraverso la fotografia; b) Saper organizzare in modo autonomo e in gruppo un progetto fotografico; c) Saper allestire una mostra finale; d) Sperimentare il linguaggio fotografico cogliendo alcuni aspetti della realtà; e) Conoscere il rapporto tra fotografia e arti visive nel tempo; -Storia della fotografia e delle arti visive; -Analisi e confronto di soggetti fotografici e pittorici; -laboratorio di scatti fotografici a scuola e fuori di essa; -Selezione e discussione dei lavori degli studenti; -Realizzazione di un progetto fotografico autonomo o per gruppi; -Organizzazione ed esposizione finale dei progetti ; 20 ore max (per gli alunni) 153 Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Autofinanziato dagli alunni iscritti Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività -AULA INFORMATICA E AULA MAGNA* con videoproiettore (*solo x alcuni incontri) -stampa dei lavori finali degli studenti x allestimento mostra ; 2 DOCENTI EST. (30 ore); 1 TECNICO laboratorio (6 ore); Febbraio Aprile - Maggio Denominazione Olimpiadi di Storia Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Maurizio Vaccaro Area Storico - umanistica Alunni quinti Competenze storiche ‘900; scrivere temi di storia Streaming interventi universitari, prove 30 140 150 (se viaggio fase nazionale) 15 gennaio maggio Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) OLIMPIADI DI FILOSOFIA XXIV edizione GIULIA BORSARI e partner coinvolti SOCIETA’ FILOSOFICA ITALIANA AREA STORICO UMANISTICA CLASSI IV E V Potenziare i percorsi di eccellenza Potenziare le capacità di decodificazione dei testi e delle tesi filosofiche Partecipazione alle selezioni regionali, nazionali/internazionali Forma seminariale di incontro per la riflessione su testi filosofici di quattro ambiti tematici ( filosofia politica, filosofia della scienza , filosofia del linguaggio, filosofia morale ) Lezioni di coordinamento 10 ore lezioni di potenziamento 20 ore 154 Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Quota oraria docenti interni alla scuola Giulia Borsari 10 ore ( coordinamento) Maurizio Vaccaro 4ore (potenziamento) Lorella Bianchini 4 ore (potenziamento) Donato Maraffino 4 ore (potenziamento) Giulia Borsari 4 ore (potenziamento) Ottobre 2015 Marzo 2016 Olimpiadi matematica Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Grieco Edvige, Castaldo Stefania Scientifica matematica e tecnologica Studenti biennio e triennio selezionati dai docenti (tot 150/180) Aumentare l’interesse verso lo studio della matematica Accrescere le capacità logiche e di problem solving Migliorare le capacità di lettura e di comprensione del testo Valorizzare le qualità e le attitudini dei singoli studenti e nel contempo imparare a lavorare in team Accrescere la propria autostima e la capacità di mettersi in gioco Educare al rispetto delle regole in una competizione Gara di istituto, gara provinciale ed eventuale gare nazionale e gara a squadre Fotocopie prova di istituto, eventuale rimborso viaggio partecipanti a gara nazionale. 6 Novembre Aprile Olimpiadi fisica e giochi di Anacleto Grieco Edvige, Castaldo Stefania Scientifica matematica e tecnologica Studenti biennio e triennio selezionati dai docenti (tot 150/180) Motivare gli studenti allo studio della fisica Migliorare la capacità di lettura e di comprensione del testo Valorizzare le qualità e le attitudini dei singoli alunni Fare concrete esperienze di laboratorio ( giochi di Anacleto) Gara di istituto, gara regionale ed eventuale gare 155 Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività nazionale (triennio) Gara di istituto fase Domande e Risposte e fase di laboratorio (migliori 10 studenti) 10 Fotocopie prova di istituto, eventuale rimborso viaggio partecipanti a gara nazionale. Eventuale materiale di laboratorio giochi di Anacleto 10 Novembre Maggio Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività AUTOCAD 2D Prof.ssa CASSONI Serena AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA Studenti interni ed alunni esterni; Il corso ha come principale obiettivo quello di fornire agli alunni le informazioni necessarie per utilizzare in modo autonomo i principali comandi del Disegno bidimensionale di Autocad per poter riprodurre, con la Computer grafica, elaborati di carattere architettonico o ingegneristico. Lezioni frontali, esercitazioni pratiche, esame finale. Il corso prevede 30 ore di lezione a cadenza settimanale, della durata di 2,5 ore ognuna. Il corso si avvale di un contributo versato dagli alunni Laboratorio di Informatica del Primo Piano 30 ore Fine Novembre Inizio Aprile Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi AUTOCAD 3D Prof.ssa CASSONI Serena AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA Studenti interni ed alunni esterni che hanno già le competenze di base di Autocad 2D Il corso ha come principale obiettivo quello ampliare le conoscenze acquisite nel corso di Autocad 2D introducendo i comandi atti a riprodurre elaborati tridimensionali di carattere architettonico o ingegneristico. 156 Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Lezioni frontali, esercitazioni pratiche, esame finale. Il corso prevede 25 ore di lezione a cadenza settimanale, della durata di 2,5 ore ognuna. Il corso si avvale di un contributo versato dagli alunni Laboratorio di Informatica del Primo Piano 25 ore Fine Novembre Inizio Aprile Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Scacchi al Grassi Maurizio Vaccaro Area Scientifica Alunni soprattutto del biennio – componenti squadre scacchi Rafforzamento capacità logico/matematiche e di squadra Laboratorio di scacchi/ potenziamento capacità 30 175 300 (viaggio fase nazionale) in parte coperte possibilmente da sponsor e donazioni) 30 ottobre maggio “UNA SETTIMANA DA RICERCATORE” Paola LUCCHETTI CUS.MI.BIO Alunni 3^, 4^, 5^ Approfondire le proprie conoscenze sulle bio-tecnologie; dare un’opportunità di orientamento universitario; vivere un’esperienza scientifica nell’ottica dell’alternanza scuola/lavoro. Studio individuale sostenuto da interventi extracurricolari dei docenti Lucchetti e Martino. 157 Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività 12 h di lezioni frontali ; 1 h per il concorso da eseguire on-line 6 h per assistente di laboratorio ; 3 h per personale A.T.A. 26 h prof.ssa Lucchetti 16 h prof.ssa Martino Gennaio 2016 Maggio 2016 Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività NUOVA ECDL DIRIGENTE SCOLASTICO BELLARDINI GIOVANNA AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA UTENZA INTERNA ED ESTERNA CERTIFICAZIONE COMPETENZE INFORMATICHE CORSI DI PREPARAZIONE ED ESAMI INTERO ANNO SCOLASTICO PROGETTO IN AUTOFINANZIAMENTO NESSUNA SETTEMBRE AGOSTO Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Pi-Day Gualtiero Grassucci Area scientifica, matematica e tecnologica Classi varie Creare un ambiente di gioiosa partecipazione con al centro la matematica Realizzare laboratori di matematica sperimentale alla portata di tutti, graduati secondo la diversa preparazione Far sperimentare l’irragionevole efficacia della matematica nelle scienze naturali (Wigner - The Unreasonable Effectiveness of Mathematics in the Natural 158 Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per Sciences - 1960) scoprendo Pi greco nella realtà Approssimare il valore di Pi greco in modi diversi Il laboratorio prevede due filoni di attività: il Pi-Day vero e proprio il 14 di marzo e L'officina della scienza. La nostra idea è di riprendere la tradizione anglosassone e festeggiare il Pi-Day anche nella nostra scuola con un pomeriggio dedicato interamente a Pi greco. Come consuetudine vuole, vorremmo realizzare una giornata in cui l’obiettivo principale sarà la gioiosa partecipazione degli studenti alle attività proposte, nel solco della tradizione goliardica di cui abbiamo detto in precedenza. I laboratori proposti saranno pemsati e progettati in modo da consentire a tutti i partecipanti, qualunque sia il loro grado di preparazione e il loro atteggiamento nei confronti della matematica, di prendere parte ai laboratori. La gioia e la spensierata adesione alle attività della giornata dello scorso anno, sperimentale, sono un buon esempio di come vorremmo fosse anche nel 2015 il Pi-Day del liceo. Il secondo prevede due conferenze destinate agli adulti che hanno interesse per la matematica ma non hanno proseguito gli studi in questo ambito. Strutturati come veri e propri laboratori sarebbero la novità di quest'anno. 20 1.050,00 € 34 07/03/15 18/03/15 Centro Sportivo Scolastico ( gruppo sportivo) Prof. Favale Giuseppe Area motoria Tutti gli studenti liceo scientifico G.B.Grassi Latina Potenziamento attività sportiva Atletica leggera, Pallavolo, Orientamento Circa 120 ore MIUR 159 il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività Circa 120 15 /12/2015 31/05/2016 Denominazione Responsabile Area di riferimento (*) Destinatari Obiettivi Attività previste Durata delle attività (in ore) Risorse finanziarie (escluse spese per il personale) Altre risorse necessarie Risorse umane (in ore) Inizio attività Fine attività CIC a scuola Prof.ssa Sara Lazzaro Area dell’inclusione Genitori, docenti, alunni Favorire la comunicazione scuola-famiglia Favorire la relazione docenti-discenti Favorire la prevenzione del disagio giovanile Sportello di ascolto 6 ore settimanali su due giorni 7.000 euro circa (pagamento operatori esterni) 160h Fine ottobre 2015 Giugno 2016 Ampliamento dell'offerta formativa Indice 160 Allegato N. 7 Organico personale docente Per la individuazione dell’attribuzione oraria delle attività previste, ai docenti dell'organico dell'autonomia, si rinvia a data successiva al termine delle iscrizioni degli alunni. Organico potenziato Indice 161 Allegato N. 8 Organico personale A.T.A. Nell’a.s. 2015-2016 l’organico A.T.A. assegnato al Liceo risulta essere così composto: D.S.G.A. 1 A.A. 8 A.T. 4 C.S. 10 (in organico di diritto) 11 (in organico di fatto) Le richieste di eventuale potenziamento dell’organico A.T.A. saranno individuate alla chiusura delle iscrizioni, inserite ed allegate al presente P.T.O.F. Organico potenziato Indice 162