Storia della giustizia e del processo penale
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Storia della giustizia e del processo penale
STORIA DELLA GIUSTIZIA E DEL PROCESSO PENALE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Claudia Storti Dipartimento di diritto di privato e storia del diritto. Sezione di Storia del diritto medievale e moderno, http://www.dpsd.unimi.it e http://www.historia.unimi.it [email protected] Contenuto e finalità della disciplina La storia della giustizia, che ha già costituito oggetto di alcune parti di storia del diritto medievale e moderno I, costituisce un punto di vista privilegiato per l’analisi della struttura degli ordinamenti giuridici. Il corso ha lo scopo di riflettere sugli strumenti normativi posti in essere nel corso del XX secolo per perseguire gli interessi della repressione dei reati e della difesa delle istituzioni e per bilanciare tali interessi con quelli della difesa individuale nonché sul ruolo della dottrina, della magistratura e del ceto forense nell’attuazione di tale bilanciamento. Programma del corso Il problema della giustizia e della messa a punto di un sistema processuale idoneo a contemperare le esigenze della repressione e della tutela dell'ordine e della sicurezza con quelle della difesa dell’imputato è stato risolto, nel corso dei secoli, in maniera differente e ha sempre suscitato accesi dibattiti nella dottrina, nella magistratura e nel ceto forense. I tre codici del rito penale che si sono succeduti nel corso del XX secolo (1913, 1930, 1988) sono stati il risultato di sperimentazioni e dibattiti incessanti sull’individuazione degli strumenti più idonei a realizzare la repressione penale e a ristabilire la giustizia in base a concezioni del tutto differenti del rapporto tra Stato e cittadino. Nel perseguimento di differenti finalità, la tendenza ad insistere sui caratteri inquisitori del processo maturati e perfezionati in età medievale e moderna si sono scontrate con la tendenza all’introduzione di caratteri accusatori, almeno in talune fasi del rito penale, secondo il modello anglosassone. Oggetto del corso sarà l’analisi della concezione ‘autoritaria’ del processo e della repressione criminale, che ha ispirato la formazione del codice processuale penale del 1930, alcuni testi della legislazione speciale e l’ordinamento giudiziario nel regime fascista; l’applicazione e i primi aggiustamenti di tale normativa negli anni della liberazione e le modifiche introdotte dopo la nascita della Repubblica per l’adeguamento di quei testi ai principi della Costituzione democratica, con particolare riguardo alle norme sul diritto di difesa e sull’indipendenza della magistratura, sia attraverso interventi legislativi, sia per effetto della giurisprudenza della Corte costituzionale fino agli anni Settanta. Particolare attenzione sarà rivolta nei diversi periodi storici al ruolo della magistratura requirente, inquirente e giudicante e a quello dell’avvocatura e della dottrina nell’interpretazione del diritto vigente e nei tentativi di ideare e suggerire modalità applicative e strumenti normativi più adeguati alla realizzazione dei principi di giustizia. Sommario del corso Legislazione e codificazione del processo penale in Italia nel XX secolo (Codici del 1913 e del 1930, leggi del 1955, delega al Governo per la riforma del codice di rito) Il ruolo della Corte di Cassazione nell’applicazione dei codici di procedura penale nella prima metà del XX secolo Regime autoritario e processo inquisitorio Formazione e approvazione del codice di procedura penale del 1930 Caratteri della disciplina del codice del 1930 con riguardo alle fasi istruttoria e dibattimentale del processo Il ruolo della dottrina e dell’avvocatura nella tutela del diritto di difesa dalla caduta del fascismo agli anni Settanta Le Corti d’Assise Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato Il codice Rocco prima e dopo la Costituzione Esame Le modalità dell’esame saranno differenti a seconda che lo studente sia frequentante o non frequentante. Per gli studenti frequentanti il testo di riferimento è L’inconscio inquisitorio. L’eredità del codice Rocco nella cultura processualpenalistica italiana a cura di L. Garlati, Milano, Giuffrè, 2010. Durante le lezioni, però, saranno concordate le parti del programma oggetto di studio e di specifici approfondimenti. I materiali delle lezioni saranno disponibili sul sito www.historia.unimi.it. Per gli studenti frequentanti è prevista una prova scritta intermedia (facoltativa). Il risultato positivo della prova comporta lo scorporo del programma a essa relativo. Tale risultato conserverà validità per tutto l’anno accademico 2013/2014, ossia fino al febbraio 2015. Gli studenti non frequentanti sosterranno l’esame orale su tutto il testo L’inconscio inquisitorio. L’eredità del codice Rocco nella cultura processualpenalistica italiana a cura di L. Garlati, Milano, Giuffrè, 2010. Orario di ricevimento degli studenti Di norma il martedì alle ore 12.15. Nel caso che vi sia qualche variazione è preferibile verificare sempre il sito www.historia.unimi.it.